Le vaccinazioni del personale: le raccomandazioni ANMDO Antonella Benvenuto Trasmissione degli agenti infettivi: · trasmissione da operatore infetto a paziente Normativa sul RB Indicazioni alla vaccinazione Nazionali Internazionali Obiettivo finale trasmissione nosocomiale da paziente infetto a paziente trasmissione occupazionale da paziente infetto a operatore Sala verde 10 giugno 2011 Seminario: Le Vaccinazioni in Ospedale Aspetti metodologici per un miglioramento della qualità della politica vaccinale all’interno delle struitture Le vaccinazioni del personale: le raccomandazioni ANMDO Antonella Benvenuto Malattie infettive ed ambiente ospedaliero Identificazione precoce Misure per diminuire il rischio di diffusione intra ospedaliera e comunitaria di questi agenti. IL RISCHIO BIOLOGICO “Rischio” come “la probabilità che in presenza di un potenziale fattore di rischio si verifichi un evento indesiderato per la salute” “Rischio biologico” come “la probabilità che, in presenza di un agente biologico, si verifichi un evento indesiderato per la salute” NORMATIVA EUROPEA Gruppo 1: i microrganismi cha presentano poca probabilità di causare malattie nell’uomo Gruppo 2: è poco probabile che si propaghi nella comunità, sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche gruppo 3: i microrganismi cha possono causare malattie gravi nell’uomo, costituisce un serio rischio per i lavoratori; può propagarsi nella comunità, sono disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche gruppo 4: i microrganismi che possono causare malattie gravi nell’uomo, costituisce un rischio per i lavoratori; e presenta un elevato rischio di propagarsi nella comunità, non sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche NORMATIVA ITALIANA D.Lgs.626/94 - TITOLOVIII – Protezione da agenti biologici D.Lgs. 81/08 - TITOLO X Esposizione ad agenti biologici L’art.18 Obblighi del datore di lavoro e dei dirigenti, che organizzano e dirigono le attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite richiedere l’osservanza da parte del medico competente degli obblighi previsti, informandolo su processi e rischi legati all’attività lavorativa, (art.18 comma 1 lett.g); e di affidare i compiti ai lavoratori tenendo conto del loro stato di salute (art.18, comma 1 ,lett.c,bb) NORMATIVA ITALIANA D.Lgs 81/2008 – Titolo X ; coordinato col decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106), conferma l’obbligatorietà di denuncia di malattia occupazionale conseguente all’esposizione a numerosi agenti biologici presenti in ambiente sanitario D.M. 11/12/09 – OBBLIGO DENUNCIA Lista I (origine lavorativa di elevata probabilità) Gruppo 3: malattie da agenti biologici: micobatteri tubercolari, HBV (epatite acuta, cronica),HCV (epatite acuta, cronica, sequele), HIV, neisserie, salmonella, S.scabiei….. 3) DIRETTIVA 2000/54 UNIONE EUROPEA NORMATIVA ITALIANA Dlgs. 106/09 art. 279 Il Datore di Lavoro, su conforme parere del MC, adotta, misure protettive particolari per quei lavoratori, per i quali, anche per motivi sanitari individuali, si richiedono misure speciali di protezione, tra cui: Messa a disposizione di VACCINI EFFICACI per lavoratori che non sono già immuni all’AB presente nella lavorazione da somministrare a cura del Medico Competente Dir. 2000/54/CE Allegato VII Codice di condotta per la VACCINAZIONE Conformita’ a LEGISLAZIONI e/o PRASSI nazionali Misure di minimizzazione del RB 1. lavaggio delle mani 2. Applicazione di misure di prevenzione adeguate in pazienti affetti o sospetti di malattie infettive 3. Adeguata immunizzazione del personale sanitario. Vaccinazione del personale sanitario. 1. La vaccinazione, rappresenta una efficace misura di protezione dal rischio da utilizzare in aggiunta e non in alternativa agli interventi di ordine tecnico, organizzativo e procedurale, di igiene e sorveglianza sanitaria che è necessario porre in essere a seconda del tipo di esposizione e alla tipologia di microorganismi CDC, USA, VACCINAZIONI OPERATORI SANITARI Vaccinazioni ed operatori • Nell'attuale ordinamento legislativo italiano, ad eccezione della tubercolosi, , per il personale sanitario non è prevista alcuna vaccinazione obbligatoria estesa a tutta la categoria. • Le vaccinazioni sono quindi consigliate secondo l’indirizzo del Piano Nazionale Vaccini, e le indicazioni regionali •La vaccinazione antitetanica è obbligatoria tra gli altri anche per gli addetti alla manipolazione di immondizia (L.292 del 5/3/1963), quindi per gli addetti al trasporto dei rifiuti all'interno delle Aziende Sanitarie: questi dipendenti peraltro generalmente sono individuati tra gli appartenenti al ruolo tecnico, piuttosto che tra gli OS. SIMLII Linee Guida rischio biologico in sanità 2005 Circolare n.4 del 13.3.1998 a) la frequenza contatto con l'AB nel corso dell'attività lavorativa; b) l'incidenza del contagio nota per quel dato AB; c) la gravità della malattia che ne può derivare; d) lavoratori che possono venire a contatto con l'AB; e) sicurezza ed efficacia del vaccino. (UK Department of Health, 2002) :EXPOSURE PRONE PROCEDURES (procedure invasive a rischio di esposizione): sono quelle procedure invasive in cui vi è rischio che lesioni aperte del paziente entrino in contatto con il sangue dell’operatore: procedure in cui le mani dell’operatore, anche se indossa i guanti, possono venire a contatto con strumenti affilati o appuntiti oppure con tessuti taglienti (quali spicole osseo dentarie) all’interno di una cavità corporea aperta, in una ferita o in uno spazio anatomico confinato dove possono non essere completamente visibili le mani e le estremità delle dita in ogni momento trattamento di traumatizzati, in emergenza, prima del ricovero in ospedale assistenza a pazienti psicotici, epilettici in episodio critico • INFLUENZA considerata una misura efficace per il contenimento della diffusione del virus, e viene raccomandata agli operatori sanitari, sulla base di condizioni di ipersuscettibilità per il singolo , o in caso di lavoro in aree a rischio verso terzi TB La vaccinazione antitubercolare viene considerata, da NHS-UK, CDC-USA • estrema misura di contenimento della malattia, non alternativa a misure di protezione strutturale, procedurali e organizzative, • La normativa italiana prevede l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario, gli studenti in medicina, gli allievi infermieri e chiunque, a qualunque titolo, con test tubercolinico negativo, operi in ambienti sanitari ad alto rischio di esposizione a ceppi multifarmacoresistenti, oppure che operi in ambienti ad alto rischio e non possa essere sottoposto a terapia preventiva, perché presenta controindicazioni cliniche all’uso di farmaci specifici.( DPR n° 465 del 7 novembre 2001 ). vaccinazione degli operatori sanitari criticità Asimmetria MC MC-lavoratore Per MC è un obbligo di legge proporre la vaccinazione se necessario Per l’OS non è un obbligo di legge vaccinarsi (eccetto TB in certi casi selezionati) Problemi gestionali • ↓ compliance • ↑ mobilità del personale sanitario • Applicazione giudizio di idoneità • Gestione del rifiuto ASPETTI METODOLOGICI 1)L’identificazione delle fonti di contagio e la classificazione del personale in base al rischio infettivo Fonti di Contagio: Pazienti, Materiali biologici infetti, Strumenti diagnostici e terapeutici Inalazione di aerodispersi ambientali VALUTAZIONE DEL RISCHIO Identificazione Agenti Biologici Attività a maggior rischio di esposizione in funzione delle procedure invasive Identificare Operatori/reparti/ma nsioni/compiti a rischio biologico (categorie SHEA/EPP) Caratteristiche ambiente di lavoro e organizzazione Mobilità LAVORATORI l Misure di Isolamento • Presenza/diffusione di •procedure di sicurezza e tecnologie sicure •precauzioni standard Sale operatorie Sale parto Reparti di chirurgia, ostetricia, ginecologia Rianimazioni Ambulatori odontoiatrici Emodialisi Ematologia Immunoematologia e Centro trasfusionale Pronto soccorso Oncologia Medicina Legale e sale autoptiche Malattie infettive Laboratori di analisi ASPETTI METODOLOGICI 1)L’identificazione delle fonti di contagio e la classificazione del personale in base al rischio infettivo VALUTAZIONE DEL RISCHIO Identificazione Agenti Biologici Identificare Operatori/reparti/mansioni/ compiti a rischio biologico (categorie SHEA/EPP) Caratteristiche ambiente di lavoro e organizzazione Mobilità LAVORATORI l Misure di Isolamento • Presenza/diffusione di •procedure di sicurezza e tecnologie sicure •precauzioni standard Fonti di Contagio: Pazienti, Materiali biologici infetti, Strumenti diagnostici e terapeutici Inalazione di aerodispersi ambientali Attività a maggior rischio di esposizione in funzione delle procedure invasive Sale operatorie Sale parto Reparti di chirurgia, ostetricia, ginecologia Rianimazioni Ambulatori odontoiatrici Emodialisi Ematologia Immunoematologia e Centro trasfusionale Pronto soccorso Oncologia Medicina Legale e sale autoptiche Malattie infettive Laboratori di analisi 2. Valutazione dello stato di immunizzazione Visita preassuntiva , visite periodiche Individuazione dei gruppi a rischio tra il personale Anagrafe vaccinale informatizzata Aziendale del personale Informazione e formazione sulle Pratiche vaccinali e ASPETTI METODOLOGICI • 2) Informazione ai lavoratori ; • 3) Controllo delle procedure di sicurezza; • 4) Registrazione delle vaccinazioni e raccolta dati 3.Controllo delle procedure di sicurezza • Prima di somministrare qualsiasi vaccino ad un operatore sanitario devono essere valutate le condizioni generali di salute ed analizzato con attenzione il rischio rispetto ai benefici della vaccinazione. La controindicazione più comune è una storia di reazioni anafilattiche a precedenti dose di vaccino o di suoi componenti. La somministrazione dei vaccini deve avvenire secondo norme di buona pratica (uso di vaccini conservati in modo appropriato, utilizzazione di materiale per iniezione sterile, rispetto delle vie e delle sedi di inoculazione prescritte) e dopo una attenta valutazione delle eventuali controindicazioni definitive o temporanee 4 Consenso informato Vantaggi e svantaggi, vaccinazione e non Vaccinazione Esplicito, specifico, sottoscritto Documentato in cartella Documento informativo sul vaccino Gestione del rifiuto Conclusioni • Ogni organizzazione sanitaria attraverso una azione integrata tra SPP e DS, dovrebbe considerare l’immunizzazione accanto alle altre misure di prevenzione della diffusione delle infezioni e per la prevenzione del rischio biologico nei lavoratori, e dovrebbe pertanto attuare un’efficace politica per le vaccinazioni Promozione della salute STELLE Tornano in alto ad ardere le favole. Cadranno colle foglie al primo vento. Ma venga un altro soffio, Ritornerà scintillamento nuovo. Giuseppe Ungaretti