FUONDAZIONE FEDERICO ZERI NIVERSITÀ DI BOLOGNA COMUNE DI BOLOGNA SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FEDERICO ZERI DIETRO L’IMMAGINE Opere d’arte e fotografia BOLOGNA Museo Civico Archeologico via dell’Archiginnasio 2 da martedì a domenica 10.00-18.30 24 e 31 dicembre 10.00-14.00 chiuso lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio SASSETTA, Veduta di città sul mare, Siena, Pinacoteca Nazionale 10 ottobre 2009 10 gennaio 2010 FEDERICO ZERI DIETRO L’IMMAGINE Opere d’arte e fotografia Bologna Museo Civico Archeologico via dell’Archiginnasio 2 www.comune.bologna.it/museoarcheologico Orari di apertura Da martedì a domenica ore 10.00-18.30 Chiuso lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio 24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00 Come raggiungere la mostra Il Museo Civico Archeologico si trova a pochi passi da piazza Maggiore, è raggiungibile in taxi a piedi e in autobus dalla stazione FF.SS. Ingresso Intero € 7 Ridotto € 5 (gruppi prenotati di massimo 25 persone, over 65, studenti universitari con tesserino, studenti Accademia di Belle Arti, soci TCI) Ridotto speciale € 3 (under 18 e scolaresche di massimo 25 alunni solo se prenotati) Gratuito (un accompagnatore per ogni gruppo, 2 insegnanti accompagnatori per classe, portatori di handicap con accompagnatore, giornalisti con tesserino, guide turistiche con patentino) Informazioni, prenotazioni e visite guidate Associazione Dedalo Telefax +39 051 5874548 [email protected] Tariffe prenotazioni Individuale per singoli e gruppi € 1 Individuale scuole € 0,50 Organizzazione Fondazione Federico Zeri Piazzetta Giorgio Morandi 2, 40125 Bologna Tel. +39 051 2097486 / 051 2097471 [email protected] www.fondazionezeri.unibo.it Comunicazione e Ufficio stampa Studio Pesci di Federico Palazzoli Via San Vitale 27, 40125 Bologna Tel. +39 051 269267 [email protected] Conferenze Venerdì 6 novembre ore 17.00 Anna Ottani Cavina, direttore Fondazione Federico Zeri Federico Zeri storico dell’arte eccentrico Venerdì 20 novembre ore 17.00 Nino Criscenti, giornalista Federico Zeri e l’arte in televisione Venerdì 11 dicembre ore 17.00 Andrea Bacchi, Università di Trento Federico Zeri, le opere e la ricerca: casi esemplari Le conferenze, a ingresso libero, si svolgono all’interno del Museo Civico Archeologico. In queste giornate la mostra rimarrà aperta fino alle ore 19.30. Catalogo Umberto Allemandi & C. Visite guidate programmate Il sabato alle ore 17.00 e la domenica alle ore 11.00 (ad esclusione del 26 e 27 dicembre) sono programmate visite guidate a cura dei collaboratori della Fondazione Federico Zeri. Il costo della visita guidata è di € 5 a persona. La mostra Articolata in tre sezioni, la mostra si apre con l’evocazione biografica e intellettuale di Federico Zeri. Nella seconda sezione una selezione di dipinti e sculture dal XIII al XVII secolo, provenienti da musei e collezioni private, presenta casi esemplari e dimostrativi delle ricerche di Zeri e del suo metodo. Le ricerche sull’arte italiana dal Duecento al Cinquecento sono documentate da dipinti di Pietro Cavallini, Pietro Lorenzetti, Sassetta, D o n a t o d e’ B a rd i , i l M a e s t r o d e i Baldraccani, il Maestro dei paesaggi Kress, Cola dell’Amatrice, Lelio Orsi, Giovanni de’ Vecchi, Scipione Pulzone, Giuseppe Valeriano. Ingresso alla mostra: allestimento di Mario Brattella “Ogni giorno mi porta il suo carico di fotografie o di quadri. Debbo confessare che più vado avanti negli anni e più si accumulano questi documenti, più viva diviene la percezione della mia ignoranza, delle zone immense che restano da scoprire…” (Federico Zeri) La Fondazione Federico Zeri promuove la prima mostra dedicata a Federico Zeri, grande storico dell’arte e connoisseur. La mostra, a cura di Anna Ottani Cavina con il coordinamento di Alessandra Mottola Molfino, è organizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici di Bologna e il Museo Civico Archeologico di Bologna. PIETRO LORENZETTI San Giovanni Evangelista La Spezia, Museo Civico “Amedeo Lia” MAESTRO DEI PAESAGGI KRESS Sacra Famiglia con San Giovannino Roma, Galleria Borghese Gli studi di Zeri sul periodo barocco sono rappresentati da una scelta di nature morte del Maestro di Hartford e Juan Fernandez El Labrador e da sculture di Pietro e Gianlorenzo Bernini, tra cui due bozzetti che appartenevano alla raccolta personale dello studioso, da lui stesso donati all’Accademia Carrara di Bergamo. La terza sezione della mostra presenta per la prima volta al pubblico la fototeca di storia dell’arte di Federico Zeri, insostituibile strumento di studio, specchio delle sue ricerche e testimonianza della varietà dei suoi interessi: pittura, archeologia, scultura, arti decorative, architettura. Sono esposte 55 fotografie originali della fine dell’Ottocento che riproducono dipinti importanti del Rinascimento italiano. Si tratta di preziose stampe al carbone e all’albumina di grande formato, destinate al collezionismo internazionale. Sono firmate da importanti fotografi come Anderson, Braun, Brogi, Hanfstaengl. Una scelta di 37 fotografie originali dalla fine JUAN FERNANDEZ, EL LABRADOR (attr.) Immacolata Concezione, Collezione privata Fotografie originali tra Otto e Novecento dalla Fototeca Zeri Federico Zeri “Sono nato a Roma il 12 agosto 1921 a pochi passi dal Quirinale e dalle statue dei Dioscuri”. Così Federico Zeri ricostruisce i propri confini culturali in funzione della precoce vocazione per l’arte e l’antichità classica che segnerà il suo percorso di studioso. Dopo gli studi universitari con Pietro Toesca, nel 1948 entra nell’amministrazione pubblica delle Belle Arti. Il riordino e la redazione del catalogo della Galleria Spada a Roma sono la prima espressione di un’idea di conoscenza e tutela del patrimonio artistico che sarà alla base della sua vita. I primi viaggi a Parigi e a Londra, fra il 1947 e il ’48, lo mettono in contatto con personalità di spicco della cultura internazionale, come Philip Pouncey, Denis Mahon, John Pope-Hennessy, Frederick Antal, mentre in Italia il rapporto privilegiato è con Roberto Longhi e Bernard Berenson. Alla collaborazione con grandi collezionisti e antiquari (Vittorio Cini, Alessandro Contini Bonacossi, J. Paul Getty, Daniel Wildenstein) si affianca quella con prestigiose istituzioni univer- sitarie e museali americane, come la Harvard University di Cambridge, la Columbia University di New York, il Getty Museum di Los Angeles, la Walters Art Gallery di Baltimora e il Metropolitan Museum of Art di New York. Nel 1993 è nominato vicepresidente del Consiglio nazionale dei beni culturali; nell’aprile del 1997 è ammesso all’Académie des Beaux-Arts di Parigi. Il 6 febbraio 1998 riceve dall’Università di Bologna la laurea ad honorem e nello stesso anno è insignito della Légion d’honneur, la più alta onorificenza conferita dalla repubblica francese. Muore a Mentana il 5 ottobre 1998. La biblioteca d’arte e la fototeca di Federico Zeri In oltre 40 anni di attività Federico Zeri ha costituito una biblioteca di storia dell’arte di 46.000 volumi, 37.000 cataloghi d’asta, 60 testate di periodici e una fototeca di 290.000 fotografie di opere d’arte (dipinti, sculture, monumenti, siti e scavi archeologici). In particolare, la formazione della fototeca è strettamente legata al percorso professionale e intellettuale di Federico Zeri e costituisce un unicum nel panorama delle fototeche di storia dell’arte. PIETRO E GIANLORENZO BERNINI Andromeda Bergamo, Accademia Carrara dell’Ottocento alla prima metà del Novecento presenta luoghi e monumenti di Roma e del Lazio interessanti per la storia e la tutela del patrimonio artistico. Si tratta di immagini di grande suggestione che documentano la memoria storica di luoghi perduti. Una sezione multimediale propone ZERIDOC, un’antologia di filmati con interviste a Federico Zeri prodotta da Comune di Bergamo e Accademia Carrara in collaborazione con RAI Teche, a cura di Nino Criscenti. Come per altri illustri rappresentanti della cultura artistica internazionale del Novecento, da Bernard Berenson a Roberto Longhi, l’archivio fotografico era per Zeri uno strumento di lavoro insostituibile per l’analisi filologica delle opere. Il suo metodo era infatti basato, oltre che sui confronti diretti con le opere d’arte, sulla consultazione della vastissima fototeca, che non cessò di incrementare fino alla sua morte. Un esercizio quotidiano attraverso il quale affinò il suo occhio fino a raggiungere una sicurezza nel riconoscimento delle opere tale da consentirgli di individuare dipinti inediti, ricostruire polittici smembrati, fornire un nome e una cronologia a maestri anonimi. Per volontà dello studioso, questo patrimonio è ora dell’Università di Bologna che nel 1999 ha istituito la Fondazione Federico Zeri con lo scopo di valorizzarlo e renderlo disponibile agli studiosi. Il catalogo on line della Fototeca Zeri è oggi consultabile gratuitamente nel sito www.fondazionezeri.unibo.it con più di 90.000 immagini di opere di pittura italiana dal XIII al XVII secolo. Oltre 30.000 volumi di storia dell’arte sono catalogati e possono essere consultati nella sede della Biblioteca Zeri a Bologna.