Manuale per l’uso, l’installazione e la manutenzione impianti di Automazioni Scelta automatica INDICE Pagina GUIDA ALLA SICUREZZA 2 FASCICOLO TECNICO (Fac-simile) 7 INFORMAZIONI PER L’INSTALLATORE (Tabella diagnosi dei guasti) 24 CENTRALINE ELETTRONICHE SERIE EC 26 ATTUATORI PER CANCELLI AD ANTE SCORREVOLI SERIE ES 33 ATTUATORE PER CANCELLI AD ANTE BATTENTI SERIE EA 49 ATTUATORI A BRACCIO ARTICOLATO PER CANCELLO AD ANTE BATTENTI SERIE ZA 52 ATTUATORI INTERRATI PER CANCELLI AD ANTE BATTENTI SERIE ZI 55 INSTALLAZIONE BATTENTI MECCANICI PER CANCELLI AD ANTE (Elettroserratura ART. ZD04, chiavistello ART. ZD06, elettroserratura ART. ZD14) 59 ATTUATORI PER PORTE BASCULANTI A CONTRAPPESI SERIE EB 62 ATTUATORI PER PORTONI SEZIONALI E E BASCULANTI A MOLLE O CONTRAPPESI SERIE ZN 69 BARRIERE AUTOMATIZZATE SERIE ZBR 84 PALETTO MOBILE DI SOSTEGNO SBARRA Art. ZBRM 89 BARRIERE AUTOMATIZZATE STRADALI SERIE ZBN 90 KIT MOLLA DI BILANCIAMENTO ART. ZBNM 94 MOTORIDUTTORI PER SERRANDE SERIE ZP 95 CENTRALINA DI COMANDO PER SERRANDE ART. ZPC1 100 CENTRALINA DI COMANDO SUPPLEMENTARE PER SERRANDE ART. ZPC2 102 BLINDINO METALLICO PER SERRANDE ART. ZPB1 104 MOTORIDUTTORI PER TAPPARELLE E TENDE DA SOLE SERIE ZV 105 CENTRALINA DI COMANDO PER TAPPARELLE ART. ZVC1 107 MODULI RADIO A 1 O 4 CANALI CON O SENZA RICEVITORE 110 RICEVITORE A 4 CANALI ROLLING CODE 433 MHz 112 LAMPEGGIANTI SERIE EL 116 ANTENNE SERIE EL 117 RADIOCOMANDI SERIE ET 117 RADIOCOMANDI ROLLING-CODE ETR1 118 FOTOCELLULE SERIE EF 119 SELETTORI A CHIAVE SERIE ED 125 TASTIERA DI COMANDO DIGITALE ART. ZD08 128 CENTRALINA DI COMANDO ART. ZD12/C 134 SELETTORE A CHIAVE MAGNETICA ART. ZD12/L E CHIAVE CODIFICATA ART. ZD13 135 LETTORE DI PROSSIMITÀ ART. ZD16 TRASPONDER PASSIVO ART. ZD17 E BADGE DI PROSSIMITÀ ART. ZD18 136 RILEVATORE MAGNETICO ART. ZR01 E SPIRA MAGNETICA ART. ZRS1 137 SEMAFORO A DUE LUCI (ROSSO-VERDE) ART. ZSEM 140 CENTRALINA GESTIONE 2 SEMAFORI ART. ZSC1 141 KIT FOTOVOLTAICO SERIE EKF 145 COSTE MECCANICHE SERIE ZX 146 SCHEMI IMPIANTO 148 SCHEMI DI COLLEGAMENTO 170 1 GUIDA ALLA SICUREZZA APPENDICE DI MASSIMO INTERESSE PER L'INSTALLATORE DELL'AUTOMAZIONE ELVOX Direttive vigenti Bassa tensione: 73/23/CE, 93/68/CE Compatibilità elettromagnetica: 89/336/CE, 92/31/CE, 93/68/CE R&TTE: 99/5/CE Macchine: 98/37/CE, 98/79/CE Prodotti da costruzione: 86/106/CE, 93/68/CE Lo scopo delle nuove Norme Europee per le chiusure automatizzate è quello di definire: 1. il livello minimo delle caratteristiche tecniche, costruttive ed operative. 2. i relativi metodi di prova dei dispositivi che compongono il prodotto finito, il sistema di controllo e di protezione contro gli eventuali infortuni inerenti all'uso normale delle diverse tipologie di chiusure automatiche. Dal 1° Maggio 2001 l'Ente normativo Italiano UNI ha ritirato la norma Italiana UNI 8612 che è sostituita dalle norme europee, elaborate in recepimento alla Direttiva Materiali da Costruzione, UNI EN 13241-1, UNI EN 12604, UNI EN 12605, UNI EN 12445, UNI EN 12453 e UNI EN 12978. La valutazione di conformità "obbligatoria" di una chiusura automatica deve essere conforme alle prescrizioni di tali norme e deve essere disponibile una documentazione tecnica che "testimoni" le attività svolte (rapporto per prove e verifiche, fascicolo tecnico, istruzioni ecc…) IMPORTANTE: quanto segue non deve essere considerato sostitutivo alle norme in oggetto; in ogni caso bisogna far riferimento e consultare le norme in vigore e i loro aggiornamenti. RESPONSABILITÀ La legge stabilisce che "responsabile " della sicurezza della chiusura automatizzata è colui che provvede alla sua "messa in servizio". L'installatore ha la piena responsabilità su: 1. esecuzione dell'impianto a regola d'arte (Legge 46/90, art 7). 2. utilizzo di materiali conformi. 3. consegna al cliente dei documenti contenenti: - le istruzioni di funzionamento e le avvertenze per l'uso sicuro dell'impianto, - le istruzioni di manutenzione ordinaria, - la Dichiarazione di conformità, - il registro della manutenzione e prove. OBBLIGHI DI LEGGE La Commissione dell' Unione Europea ha stabilito che TUTTE le CHIUSURE AUTOMATIZZATE (porte, cancelli motorizzati e similari) rientrano nel campo di applicazione della DIRETTIVA MACCHINE. Di conseguenza l'aggiunta dell'automazione in una chiusura manuale nuova la rende macchina e chi effettua la trasformazione deve rispondere alle prescrizioni della Direttiva Macchine (DM, 89/392/CEE - recepita tramite il DPR n. 459 del 24/07/96). La direttiva macchine stabilisce che l'installatore dell’automazione di una porta o un cancello ha gli stessi obblighi del costruttore di una macchina, ossia deve: Predisporre il fascicolo tecnico (da conservare per 10 anni e disponibile per l’ispezione delle autorità) Analisi dei rischi Progetto meccanico Progetto elettrico Redigere la relativa DICHIARAZIONE CE DI CONFORMITA’ Apporre sulla porta motorizzata la MARCATURA CE Verbale di collaudo finale Le macchine messe in servizio prima dell’entrata in vigore della Direttiva Macchine sono escluse dall'obbligo di conformità, ma modifiche significative che ne cambiano la configurazione (ad esempio sostituzione della motorizzazione, aggiunta delle fotocellule, di un radiocomando ecc..) o adeguamenti per manutenzione le fanno rientrare nel campo di applicazione della Direttiva. 2 GUIDA ALLA SICUREZZA ASPETTI DI SICUREZZA La norma UNI EN 12453 è la "norma quadro" per gli aspetti di sicurezza del settore automazioni. Dal principio che ogni chiusura automatizzata è a tutti gli effetti UNA MACCHINA, la norma affronta il problema della sicurezza con l’analisi dei rischi. Occorre mettere in atto misure affinché le situazioni pericolose siano eliminate o neutralizzate, grazie all'uso di dispositivi di sicurezza. Tipologie di pericolo presenti in una chiusura automatizzata o Schiacciamento; o Cesoiamento; o Convogliamento; o Urto; o Sollevamento di persone; o Pericoli legati all'automazione; o Pericoli provocati da guasti nei dispositivi di sicurezza; o Pericoli presenti durante la movimentazione manuale dell'anta; o Pericoli d'intrappolamento; o Pericoli di superamento dei limiti di corsa dell'anta. Alcuni esempi di rischi dinamici schematizzati Urto Schiacciamento Cesoiamento Incuneamento Convogliamento Taglio Alcuni esempi di rischi dinamici - pratici Proiezioni di elementi compressi e caricati Sollevamento Uncinamento Convogliamento / Urto Schiacciamento fra superfici non parallele Cesoiamento 3 GUIDA ALLA SICUREZZA LIVELLO MINIMO DI PROTEZIONE La norma UNI EN 12453 prescrive le misure di sicurezza da adottare per ridurre al massimo il livello di rischio. Il livello minimo di protezione prescritto dalla norma, per il bordo principale di chiusura, in funzione del tipo di comando e della tipologia d’uso della chiusura, è riassunto nella seguente tabella: USO DELLA CHIUSURA Tipologia dei Gruppo 1 Gruppo 2 comandi di attivazione Persone informate (uso in area privata) Persone informate (uso in area pubblica) Comando a A B uomo presente Comando a distanza C oppure E C oppure E e chiusura in vista (es. infrarosso) Comando a distanza C oppure E C e D oppure E e chiusura non in vista (es. onde radio) Comando automatico C e D oppure E C e D oppure E (es. comando di chiusura temporizzata) Gruppo 3 Persone non informate (Uso illimitato) Non è possibile C e D oppure E C e D oppure E C e D oppure E Come si vede dalla tabella, le persone sono suddivise in tre gruppi, in relazione al tipo di uso che viene fatto della chiusura automatizzata: Gruppo 1: Solo un limitato numero di persone è autorizzato all’uso, e la chiusura non è in un’area pubblica. Un esempio di questo tipo sono i cancelli all’interno delle aziende, i cui fruitori sono solo i dipendenti o una parte di loro i quali sono stati adeguatamente informati. Gruppo 2: Solo un limitato numero di persone è autorizzato all’uso, ma in questo caso la chiusura non è in un’area pubblica. Un esempio può essere un cancello aziendale che accede alla pubblica via, e che può essere utilizzato solo dai dipendenti. Gruppo 3: Qulasiasi persona può utilizzare la chiusura automatizzata, che quindi è situata sul suolo pubblico. Ad esempio la porta di accesso di un supermercato o di un ufficio, o di un ospedale. Le lettere A,B,C,D,E indicano il tipo di protezione che deve essere adottato nelle diverse situazioni: - Protezione A. La chiusura viene attiva tramite un pulsante di comando con la persona presente, cioè ad azione mantenuta. - Protezione B. La chiusura viene attiva tramite un comando con la persona presente, attraverso un selettore a chiave o simile, per impedirne l’utilizzo a persone non autorizzate. - Protezione C. Limitazione delle forze dell’anta della porta o cancello. Cioè la forza di impatto deve rientrare in una curva stabilita dalla normativa, nel caso il cancello colpisca un ostacolo. - Protezione D. Dispositivi, come le fotocellule, atte a rilevare la presenza di persone od ostacoli. Possono essere attivi su un solo lato o su entrambi i lati della porta o cancello. - Protezione E. Dispositivi sensibili, come le pedane o le barriere immateriali, atti a rilevare la presenza di una persona, ed installati in modo che questa non possa in alcun modo essere urtata dall’anta in movimento. Questi dispositivi devono essere attivi in tutta la “zona pericolosa” del cancello. Per “zona pericolosa” la direttiva macchine intende una qualsiasi zona all’interno e/o in prossimità di una macchina in cui la presenza di una persona esposta costituisca un rischio per la sicurezza e la salute di detta persona. N.B. La norma stabilisce che l’area di pericolo si estende in altezza fino a 2,5 m. La protezione con sola fotocellula non è più ammessa in nessuna situazione. LIMITAZIONE DELLE FORZE La limitazione delle forze di apertura e chiusura dell’anta è un aspetto caratteristico della norma UNI EN 12453. Per soddisfare il requisito di limitazione delle forze, è necessario misurare il profilo di forza sulla chiusura completa dell’automazione, utilizzando uno specifico strumento composto da due facce circolari metalliche parallele di diametro 80 mm e separate da una molla di costante elastica 500 N/mm. I parametri significativi sono quattro 1. La forza dinamica Fd. Corrisponde al valore massimo misurato nel periodo di tempo Td. 2. Il tempo dinamico Td. Tempo di 0,75 a partire dall’istante iniziale in cui l’urto raggiunge 150N. 3. La forza statica Fs. Forza presente dopo Td e fino a 5 secondi dall’instante dell’urto; non deve superare i 150N. 4. La forza finale Fe. Forza che permane dopo 5 secondi dall’istante dell’urto; non deve superare i 25N. 4 GUIDA ALLA SICUREZZA La Norma indica, per ogni tipologia di chiusura, i punti nei quali va effettuata la misura. Per garantire la sicurezza contro i pericoli di schiacciamento con il metodo di limitazione delle forze, è necessario ottenere un valore di forza nei limiti stabiliti. Nella tabella sono illustrati i valori massimi della forza dinamica (10N corrispondono a circa 1 Kg). Forze Dinamiche (Fd) massime Azionamento Chiusure a movimento orizzontale (es. scorrevoli) Chiusure rotanti su asse perpendicolare al pavimento (es. a battente) Chiusure rotanti a movimento verticale (es. sezionali) Chiusure rotanti su asse orizzontale (es. barriere, basculanti) Tra i bordi di chiusura e bordi opposti In varchi da 50 ÷ 500 (mm) In varchi da > 500 (mm) Tra aree piane con superficie > 0,1 m2 con lati di lunghezza > 100 mm 400N 1400N 1400N 400N 1400N 1400N 400N 400N 1400N 400N 400N 1400N Per misurare le forze dinamiche si suggerisce di utilizzare un sensore all’interno dell’automazione oppure un profilo sensibile alla pressione, montato sul bordo dell’anta. ASPETTI MECCANICI La norma UNI EN 12604 "Aspetti meccanici delle chiusure automatizzate" definisce i requisiti meccanici per le chiusure. Il requisito di base è garantire un uso ed un funzionamento sicuro e privo di problemi. Le chiusure devono resistere a forze statiche e dinamiche tipiche del loro utilizzo. Va tenuto conto anche della fatica meccanica, dell'usura e della corrosione. Caratteristiche costruttive del cancello 1. I materiali impiegati nella costruzione della rete a pannelli devono essere preferibilmente di tipo metallico. È vietato l'uso di materiali fragili. Il vetro deve essere di sicurezza. Le superfici trasparenti nelle ante devono essere almeno di classe1 (norma di riferimento pr EN 12600) e non devono avere parti aguzze o taglienti in caso di rottura (EN 129), oppure devono essere infrangibili. Le superfici trasparenti devono essere colorate o avere marcature di sicurezza sufficienti per essere viste. 2. La superficie delle ante deve essere liscia o con sporgenza massima di 3 mm smussata o arrotondate almeno fino all'altezza di 2,5 m dal suolo. 3. Le ante devono essere protette contro la caduta in caso di sganciamento accidentale della guida. 4. Le ruote di scorrimento delle ante, devono essere protette contro il deragliamento. 5. I contrappesi devono essere alloggiati e protetti all’interno di resistenti coperture fino a 5m di altezza. I contrappesi devono essere fissati in modo sicuro ai supporti. Ciascuna corda deve essere fissata individualmente al contrappeso. I contrappesi non devono essere fissati ad aste o leve con rivetti. La caduta dei contrappesi non deve creare pericoli. I contrappesi in conglomerato cementizio devono essere armati. 5 GUIDA ALLA SICUREZZA MANUTENZIONE Per garantire l’efficienza e la sicurezza di una chiusura automatizzata è importante effettuarne periodicamente la manutenzione. Un contratto di manutenzione deve indicare chiaramente: 1. i contenuti degli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria; 2. la periodicità della manutenzione; 3. quali operazioni verranno effettuate in occasione degli interventi di manutenzione. Le attività di manutenzione, riparazione e sostituzione devono essere effettuate da personale qualificato. Le sostituzioni devono essere fatte utilizzando ricambi originali. IMPORTANTE Per garantire l’efficienza del prodotto è indispensabile che personale professionalmente competente effettuino la manutenzione nei tempi prestabiliti dall’installatore, dal produttore e della legislazione vigente. Gli interventi d’installazione, manutenzione, riparazione e pulizia devono essere documentati. Tale documentazione deve essere conservata dall’utilizzatore, a disposizione del personale competente preposto. ROTTAMAZIONE - SMALTIMENTO Allorché si decida di non utilizzare più gli attuatori o l'intera automazione, si consiglia di rimuoverla e riciclarla in accordo con le normative in materia. IL FASCICOLO TECNICO Lo scopo del fascicolo tecnico illustrato di seguito è aiutare l'installatore nell'applicazione delle nuove DIRETTIVE & NORME EUROPEE e in particolare delle norme sulla sicurezza EN12453 ed EN 12445. Il fascicolo tecnico della porta o del cancello automatizzato, che l'installatore deve compilare e conservare (per 10 anni), deve contenere le seguenti informazioni: 1. - I dati identificativi: dell'installatore; della tipologia di automazione; del committente; dell'ubicazione/cantiere in cui l’automazione è installata; del produttore/fornitore della chiusura; del produttore dell'automazione. 2. Il disegno elettrico e meccanico della chiusura automatizzata, con la lista dei componenti. 3. L'analisi dei rischi presenti nella chiusura automatizzata e la descrizione delle soluzioni adottate. 6 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Fascicolo tecnico di porte e cancelli motorizzati ai sensi della Direttiva Macchine Europea 98/37/CE (89/392 e successivi emendamenti). Inserire i dati personali dell’installatore Installatore Ragione sociale Via Città CAP Tel. P. iva / C.F. CCIAA Prov. Fax Contratto N.° Scegliere la denominazione ed il tipo della porta motorizzata Denominazione della porta motorizzata [] [] [] [] [] [] [] cancello a battente cancello scorrevole orizzontale basculante barriera serranda porta flessibile ad avvolgimento verticale altro (specificare) ___________________ Specificare l’articolo dell’automazione Tipo Inserire il numero di serie o matricola della porta motorizzata. Numero di serie o matricola Inserire i dati personali del committente, dell’ubicazione, del produttore della chiusura, del produttore dell’automazione. Nome Committente Ragione sociale Via Città CAP Tel. P. iva / C.F. Prov. Fax 7 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Ubicazione Prodotto installato Installato presso Ragione sociale Via Città CAP Tel Installato al piano n.° Responsabile Via Città CAP Tel P. iva / C.F. Prov. Fax Prov. Fax Produttore/fornitore della chiusura Ragione sociale Indirizzo Nome del modello Tipologia chiusura Ante mobili, peso totale Anno di fabbr. Numero ante Produttore della automazione Ragione sociale Indirizzo Nome del modello Tipo di energia Potenza totale 8 Anno di fabbr. Tensione Tolleranza FASCICOLO TECNICO (Fac simile) DISEGNO ELETTRICO DI MASSIMA RELATIVO ALL’IMPIANTO REALIZZATO: CANCELLO SCORREVOLE AD 1 ANTA CON MOTORE A LATO Uso residenziale fino a 600 Kg Schema impianto base Distinta impianto Riferimento al disegno Articolo Descrizione 1 2 3 4 5 9 10 11 12 13 ES07 EL09 ET03 EF04/S EDE4 ZX64 ZE08 ZBA1 ZX01 ZX16 Attuatore scorrevole Lampeggiante con antenna e ricevitore 433 MHz Radiocomando a 2 canali Coppia fotocellule da esterno parete Selettore chiave da esterno parete Cavo (4 x 0,5 mm2) Cremagliera in plastica Batteria tampone 12V 7Ah Costa meccanica Contropiastra di ancoraggio Quantita 1 1 2 1 1 1 1 1 9 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) DISEGNO ELETTRICO DI MASSIMA RELATIVO ALL’IMPIANTO REALIZZATO: CANCELLO A 2 ANTE CON 2 MOTORI INTERRATI Uso residenziale con due ante fino a 2 m (max. 200Kg) cadauna Schema impianto Distinta impianto 10 Riferimento al disegno Articolo Descrizione 1 2 3 4 5 7 8 9 11 14 15 16 17 EI20 EL09 ET03 EF04/S EDE4 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD06 ZX41 ZDA7 Attuatore interrato Lampeggiante con ricevitore 433 MHz e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia fotocellule da esterno parete Selettore chiave da esterno parete Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10m di cavo per cablaggio automazioni (2 x 2 mm2 + 3 x 0,5 mm2) Cavo (4 x 0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V c.c. Chiavistello di bloccaggio Cassa fondazione Sblocco manuale con chiave Quantita 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Indicare le zone di pericolo presente con il relativo numero. Fig. 1A CANCELLO SCORREVOLE AD 1 ANTA CON MOTORE A LATO C A 1, 2, 5 3, 4, 6 3, 4, 6 A 1 2 3 4 5 6 - Urto - Schiacciamento - Convogliamento - Incuneamento - Trascinamento - Cesoiamento A= metri G= metri B= metri 11 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Indicare le zone di pericolo presente con il relativo numero. CANCELLO A 2 ANTE CON 2 MOTORI A PAVIMENTO A A B 1, 2, 5 12 - Urto - Schiacciamento - Convogliamento - Incuneamento - Trascinamento - Cesoiamento 1, 2, 5 1, 2, 6 2 1 2 3 4 5 6 C 2 A= metri G= metri B= metri C= metri FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Compilare la lista dei componenti Lista componenti installati N.° Componente installato 1 Fotocellula 1 2 Fotocellula 2 3 Fotocellula 3 4 Fotocellula 4 5 Centralina comando 6 Chiave elettronica fissa 7 Chiave a radiocomando 8 Automazione 9 Segnalatore acustico 10 Segnalatore luminoso 11 Blocco elettromagnetico 12 Elettroserratura 13 Selettore a chiave 14 Antenna 15 Radioricevente 16 Bordo paracolpi 17 Pulsante di emergenza 18 Pulsante di comando 19 Spia di cancello aperto 20 21 Sensori 1 Bordo sensibile 1 2 Bordo sensibile 2 3 Bordo sensibile 3 4 Bordo sensibile 4 5 Sensore a pedana 1 6 Sensore a pedana 2 7 Sensore 8 Sensore 9 Sensore installati specificando: modello, tipo, numero di serie ecc. Codice identificativo Produttore Funzione [] comando [] sicurezza [] comando [] sicurezza [] comando [] sicurezza [] comando [] sicurezza [] comando [] sicurezza [] comando [] sicurezza [] comando [] sicurezza [] comando [] sicurezza [] comando [] sicurezza Nota: indicare le funzioni dei sensori: x comando, x sicurezza, ecc... - Ad essa vanno allegate le dichiarazioni di conformità dei componenti e accessori utilizzati nella realizzazione della chiusura automatizzata. Le caratteristiche tecniche e le indicazioni per l’installazione di tali prodotti sono documentate nei rispettivi manuali di installazione e di utilizzo. 13 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) ANALISI DEI RISCHI (L'analisi dei rischi consiste nel prendere in esame i pericoli che si possono presentare nella chiusura automatizzata o da automatizzare e per ciascuno di essi il responsabile deve indicare nel fascicolo tecnico le soluzioni che si sono adottate per eliminarli o per ridurne la pericolosità. I possibili rischi che si possono presentare in una chiusura automatizzata e le possibili soluzioni da adottare per eliminare o ridurre la pericolosità sono riportati nella schede allegate). Barrare i rischi presenti nell'impianto realizzato e barrare le relative soluzioni adottate. Segnalare nella colonna "soluzioni adottate in base ai rischi" le lettere relative alla sicurezza applicata. Inserire le eventuali osservazioni aggiuntive nell'apposito spazio a fondo lista. Barrare le eventuali “norme” considerate. 14 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Tipologia dei rischi (Barrare i rischi considerati) Criteri di valutazione e soluzioni adottate (Barrare la casella corrispondente alla soluzione adottata) Rischi meccanici strutturali e di usura [ ] perdita di stabilità [ ] Verificata la solidità della struttura presente, utilizzati materiali ed eseguiti fissaggi adeguati. [ ] caduta parti [ ] Eseguiti gli opportuni interventi e regolazioni per impedire la caduta delle ante. [ ] inciampo [ ] Verificato che le soglie presenti superiori a 4 mm (ad esempio la guida scorrimento cancello) siano oportunamente modellate ed evidenziate. [ ] scivolosità [ ] Verificato che sulla soglia non siano presenti superfici scivolo se o che possano diventare tali in caso di pioggia. [ ] guide catene e funi di sollevamento [ ] Verificata la presenza e l'efficacia di un sistema anti-caduta della parti mobili. [ ] Installati e verificati adeguati finecorsa. [ ] Sono state fornite le necessarie istruzioni di manutenzione. Rischi meccanici dovuti al movimento della chiusura [ ] Gli elementi mobili sono dotati di adeguate protezioni rispondenti alle norme vigenti ed installate in conformità alle istruzioni del costruttore. [ ] La regolazione della velocità dell'anta può essere fatta solamente da personale specializzato operando sulla centralina di comando. [ ] Il cancello è dotato di un dispositivo di sblocco per consentire l'azionamento manuale [ ] L'apertura è stata collaudata per verificare che non siano presenti errori di montaggio. [ ] Sono fornite adeguate istruzioni per l'effettuazione dello sblocco. 15 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Rischi presenti A) urto / schiacciamento Soluzioni adottate in base ai rischi B) taglio C) sollevamento D) convogliamento/ incuneamento E) cesolamento F) uncinamento Soluzioni applicabili 1) comando a uomo presente 8) barriere multiplexate (disp. di protezione) 2) bordi sensibili (disp. di protezione) 9) segnalazine acustica 3) fotocellule (disp. di rilev. presenza) 10) segnalazione acustica 4) franchi di sicurezza 11) segnaletica 5) limitazione della forza (disp. di protezione) 12) segregazione (tramite coperture o profili in gomma 6) modellazione delle superfici 13) rete di protezione a maglie (20x20 mm) 7) pedane 14) altro Rischi elettrici [ ] contatti diretti e indiretti [ ] dispersione dell'energia elettrica [ ] Utilizzati componenti marcati CE ai sensi della Direttiva Bassa Tensione (73/23/CE) [ ] Eseguiti i collegamenti elettrici e il collegamento alla rete in osservanza alle norme vigenti e in accordo alle istruzioni del costruttore della motorizzazione. Rischi di compatibilità elettromagnetica [ ] emissione di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici [ ] Utilizzati radiocomandi omologati o conformi alla Direttiva R&TTE (99/5/CE) e a frequenze ammesse dalla specifica legislazione vigente. [ ] Utilizzati componenti marcati CE ai sensi della Direttiva EMC (89/336/CE). 16 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Sicurezza ed affidabilità dell'attuatore e dei dispositivi di comando [ ] condizioni di sicurezza in caso di avaria e in mancanza di alimentazione [ ] Utilizzati dispositivi di comando, di azionamento e di sicurezza adeguati all'uso e rispondenti alle norme vigenti. [ ] Installato dispositivo di comando dotato di batterie tampone e rispondente alle norme vigenti. [ ] Installazione eseguita osservando le prescrizioni contenute nei manuali di installazione [ ] errori di montaggio e coerenza dei comandi [ ] Verificata la coerenza del comando in relazione al movimento della chiusura e alle istruzioni fornite dal costruttore. [ ] dispositivi di comando [ ] Installato il dispositivo di arresto e/o di apertura d'emergenza (che non deve introdurre rischi aggiuntivi). [ ] Dispositivi di comando sono stati installati in posizione facilmente accessibile e ben visibile. [ ] misurare le forze della chiusura sul bordo principale [ ] Effettuare le misure mediante l'apposito strumento indicato dalla norma UNI EN 12445 nei punti da essa stabiliti. [ ] dispositivi di protezione (in nessuna [ ] Utilizzato un dispositivo rilevatore di presenza circostanza può esserci contatto rispondente alla norma UNI EN12978. tra la chiusura e le persone) [ ] dispositivi di rilevazione presenza [ ] Effettuate le verifiche per la rilevazione di presenza, in accordo alla norma UNI EN 12445. Rischi legati ai materiali e sostanze trattate, usate o bruciate dalla macchina [ ] fluidi [ ] verifica che non vi sia generazione di pericolo e dispersione nell'ambiente dei fluidi impiegati. [ ] temperature elevate [ ] verifica che non si raggiungano temperature elevate da parte dei materiali in uso [ ] incendio [ ] verifica che i materiali utilizati non inneschino incendio [ ] esplosione [ ] verifica della non presenza di gas infiammabili [ ] rumore [ ] verifica che non si generino rumori pericolosi [ ] vibrazione [ ] verifica che non si producano vibrazioni pericolose [ ] altro 17 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Lista norme applicabili [] EN 292-1 Concetti fondamentali, principi generali di progettazione, terminologia, metodologia di base. [] EN 292-2 Concetti fondamentali, principi generali di progettazione, specifiche e principi tecnici. [] EN 294 Distanze di sicurezza per gli arti superiori. [] EN 349 Spazi minimi per evitare lo schiacciamento di parti del corpo. [] EN 1051 Valutazione dei rischi. [] EN 60204-1 Sicurezza del macchinario - equipaggiamento elettrico delle macchine, regole generali. [] EN 50081-1 Compatibilità elettromagnetica - norma generica di emissione. Classe della norma: domestico, commerciale ed industriale leggero. [] EN 50082-1 Compatibilità elettromagnetica - norma generica di immunità. Classe della norma: domestico, commerciale ed industriale leggero. [] UNI EN 12453 Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali. Sicurezza nell'uso delle porte motorizzate - requisiti e classificazione. [] UNI EN 12445 Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali. Sicurezza nell'uso delle porte motorizzate - metodi di prova. [] UNI EN 12604 Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali. Aspetti meccanici - requisiti e classificazione. [] UNI EN 12605 Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali. Aspetti meccanici - metodi di prova. [] EN 12635 Cancelli e porte industriali, commerciali e residenziali. Procedura per una installazione ed uso sicuro. [] prEN 12650-1 Accessori per serramenti - porte pedonali motorizzate. Parte 1: requisiti del prodotto e metodi di prova. [] prEN 12650-2 Accessori per serramenti - porte pedonali motorizzate. Parte 2: sicurezza delle porte pedonali motorizzate. [] UNI EN 12978 Sensori, Requisiti, Classi e Metodi di prova. [] UNI EN 13241-1 Norma di prodotto. Chiusure industriali, commerciali, per garage e cancelli. Parte 1: prodotti senza prestazioni di resistenza al fuoco o di controllo del fumo. [] CEI EN 60335-1 Sicurezza degli Apparecchi di uso domestico e similare. Parte 1: norme generali. [] IEC60335-2-97 Safety of household and similar electrical appliances - Part 2-97: particular requirement for driver for rolling shutters awnings, blinds and similar equipment. [] CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. [] UNI EN 954-1 Punti concernenti la sicurezza di sistemi di controllo - punto 1: principi generali di progetto. [] IEC 60335-2-103 Prescrizioni particolari per automatismi per porte, cancelli e finestre. [] IEC 60335-2-95 Household and similar appliances - Safety - Part 2-95: Particular requirements for drives for vertically moving garage doors for residential use. [] ___________________________________________________________________________________ [] ___________________________________________________________________________________ [] ___________________________________________________________________________________ [] ___________________________________________________________________________________ [] ___________________________________________________________________________________ 18 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Dichiarazioni di Conformità: Compilare e firmare la “dichiarazione di conformità CE” Dichiarazione di conformità CE Il sottoscritto_____________________________ Ragione sociale______________________________ Indirizzo____________________________________________________________________ Dichiara che il prodotto installato, modello_____________________________________________________________________ tipo________________________________________________________________________ matricola____________________________________________________________________ contratto____________________________________________________________________ luogo di installazione___________________________________________________________ è conforme alle seguenti Direttive Europee: [] Direttiva Macchine 89/392/CE e successive modifiche [] Direttiva EMC 89/336/CE e successive modifiche [] Direttiva Bassa Tensione 73/23/CE e successive modifiche; ed inoltre dichiara che sono state applicate le seguenti (parti/clausole) norme armonizzate: [] __________________________________________________________________________ [] __________________________________________________________________________ [] __________________________________________________________________________ []__________________________________________________________________________ Luogo____________________________________ Data_________________________ Firma del Legale Rappresentante________________________________________________ (Avvertenze - La presente Dichiarazione di Conformità ha validità: 1. per quanto riguarda l'impianto in oggetto e per come eseguito dal Dichiarante; 2. eventuali modifiche dell'impianto ricadono nella Dichiarazione in oggetto se e solo se autorizzate e controfirmate dal Dichiarante; 3. le modifiche, riparazioni e le manutenzioni devono essere eseguite da personale qualificato ed autorizzato. Le sostituzioni utilizzano ricambi originali o equivalenti. 4. l'impianto è mantenuto secondo le prescrizioni di Legge e comunque non meno di un controllo all'anno. 19 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Marcatura CE La marcatura CE della chiusura automatizzata deve riportare, in modo leggibile e indelebile, le seguenti indicazioni. 1. i dati del responsabile della sua messa in funzione, installatore e/o manutentore, per la sua reperibilità. 2. il tipo di chiusura (scorrevole, battente….) ed il modello e numero di serie dell'automazione. 3. l'anno di installazione (inteso come messa in servizio ) 4. le caratteristiche della chiusura, quali il peso delle ante e le dimensioni. 5. la marcatura CE. Compilare i dati della targhetta dell'automazione: Responsabilie della messa in funzione: Indirizzo installatore: Tel: Modello automazione: Numero di serie: Anno d'installazione: Dimensioni (LxH): Peso parti mobili: ATTENZIONE! CANCELLO AUTOMATICO DITTA INSTALLATRICE: R AUTOMAZIONI 20 Modello automazione: Numero di serie: Anno d'installazione: Dimensioni (LxH): Peso anta (Kg): FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Verbale collaudo finale Compilare il verbale di collaudo finale: inserire i dati e la firma richiesta N. fase Descrizione della fase 1 Controllo visivo 2 Controllo ruote scorrimento 3 Controllo rulli di guida 4 Controllo cerniere 5 Controllo cremagliera 6 Controllo protezione al cesoiamento 7 Controllo di protezione allo schiacciamento 8 Controllo protezione al convogliamento 9 Controllo stabilità ante 10 Controllo intervento fotocellule 11 Controllo intervento coste sensibili 12 Controllo intervento limitatore di coppia 13 Controllo lampeggiante 14 Controllo prelampeggio 15 Controllo funzionamento comandi 16 Controllo ricevente radio 17 Controllo programmazione radiocomandi 18 Controllo collegamento antenna 19 Controllo posizione segnaletica 20 Controllo continuità del circuito di protezione equipotenziale 21 Prova di resistenza all'isolamento 22 Prova di tensione 23 Richieste del committente verificate in base al foglio di ordinazione 24 Ritocchi di vernice eseguiti 25 Condotte di alimentazione eseguite a regola d'arte 26 Verifica presenza rumori anomali e loro eliminazione 27 Movimentazione regolare 28 Impianto contrassegnato con targa installatore 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 N/R = non richiesto; OK = fatto; OPZ = opzionale Data del collaudo Firma dell'installatore N/R OK OPZ Firma del Committente 21 FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Verbale collaudo finale UTILIZZATORE o chi ne fa le veci Documenti forniti Data del collaudo [] Verbale di collaudo [] Dichiarazione CE di Conformità [] Manuale di istruzione ed avvertimenti Firma dell'installatore [] Manuale di manutenzione [] Registro di manutenzione COMMITTENTE o chi ne fa le veci Documenti forniti Data del collaudo [] Verbale di collaudo [] Dichiarazione CE di Conformità [] Manuale di istruzione ed avvertimenti Firma dell'installatore [] Manuale di manutenzione [] Registro di manutenzione Firma dell’utilizzatore Firma del Committente Lista dei manuali Compilare la lista dei manuali ed archiviare la prima pagina di ciascun manuale. N.° 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 22 Titolo del manuale Edizione/data FASCICOLO TECNICO (Fac simile) Registro di manutenzione Compilare il Registro di Manutenzione N. DATA INTERVENTO (installazione, avviamento, regolazioni, verifica delle sicurezze, sostituzioni, ecc.) O P S Firma Installatore Cliente 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 O = ordinaria; P = programmata; S = straordinaria. 23 INFORMAZIONI PER L’INSTALLATORE BASSA TENSIONE, UNA SOLUZIONE DI ALTA TECNOLOGIA. Sicurezza Totale: l’impiego di motori in bassa tensione, alimentati a 12 V. c.c., elimina qualsiasi rischio di scariche elettriche o di accidentale elettrificazione della struttura. Funzione Anti Black out: l’innovazione è ottenuta con l’impiego di motori alimentati in bassa tensione (12 Volt) con batteria tampone. Un dispositivo elettronico assicura la perfetta ricarica della batteria ed il funzionamento immediato in caso di mancanza della tensione di rete (230 Volt). Frenatura intelligente: uno speciale dispositivo elettronico controlla la frenatura ed il rallentamento della porta o del cancello prima del suo arresto, per assicurare un funzionamento perfetto anche nella fase di chiusura. Frizione elettronica: se nel raggio d’azione del movimento della automazione si interpone un qualsiasi ostacolo, un dispositivo elettronico blocca l’automazione al primo accenno di attrito anomalo e ne inverte o arresta il moto. CONTENUTO DELL’IMBALLO Gli attuatori non richiedono precauzioni particolari nel trasporto. L’imballo è costituito da una scatola di cartone e il materiale deve essere immagazzinato in un luogo asciutto al riparo dalle intemperie. All’atto d’acquisto assicurarsi che il prodotto sia provvisto di targa con le caratteristiche tecniche. Nel caso in cui tale targa non fosse presente, avvertire immediatamente il costruttore e/o il rivenditore. Gli apparecchi sprovvisti di targhetta non devono assolutamente essere usati, pena la decadenza di ogni responsabilità da parte del costruttore. Prodotti sprovvisti di targhetta devono essere ritenuti anonimi e potenzialmente pericolosi. AVVERTENZE PER L'INSTALLATORE - Leggere attentamente le avvertenze contenute nel presente documento in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione, d'uso e di manutenzione. - Dopo aver tolto l'imballaggio assicurarsi dell'integrità dell'apparecchio. Gli elementi dell'imballaggio (sacchetti di plastica, polistirolo espanso, ecc.) non devono essere lasciati alla portata dei bambini in quanto potenziali fonti di pericolo. L'esecuzione dell'impianto deve essere rispondente alle norme CEI vigenti. - È necessario prevedere a monte dell'alimentazione un appropriato interruttore di tipo bipolare con separazione tra i contatti di almeno 3mm. - Prima di collegare l'apparecchio accertarsi che i dati di targa siano rispondenti a quelli della rete di distribuzione. - Questo apparecchio dovrà essere destinato solo all'uso per il quale è stato espressamente concepito, e cioè per sistemi di citofonia. Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso. Il costruttore non può essere considerato responsabile per eventuali danni derivanti da usi impropri, erronei ed irragionevoli. - Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione, disinserire l'apparecchio dalla rete di alimentazione elettrica, spegnendo l'interruttore dell'impianto. - In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento dell'apparecchio, togliere l'alimentazione mediante l'interruttore e non manometterlo. Per l'eventuale riparazione rivolgersi solamente ad un centro di assistenza tecnica autorizzato dal costruttore. Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicurezza dell'apparecchio. - Non ostruire le aperture o fessure di ventilazione o di smaltimento calore e non esporre l’apparecchio a stillicidio o spruzzi d’acqua. - L'installatore deve assicurarsi che le informazioni per l'utente siano presenti sugli apparecchi derivati. - Tutti gli apparecchi costituenti l'impianto devono essere destinati esclusivamente all'uso per cui sono stati concepiti. - Questo documento dovrà sempre rimanere allegato alla documentazione dell'impianto. Direttiva 2002/96/CE (WEEE, RAEE). Il simbolo del cestino barrato riportato sull’apparecchio indica che il prodotto, alla fine della propria vita utile, dovendo essere trattato separatamente dai rifiuti domestici, deve essere conferito in un centro di raccolta differenziata per apparecchiature elettriche ed elettroniche oppure riconsegnato al rivenditore al momento dell’acquisto di una nuova apparecchiatura equivalente. L’utente è responsabile del conferimento dell’apparecchio a fine vita alle appropriate strutture di raccolta. L’adeguata raccolta differenziata per l’avvio successivo dell’apparecchio dismesso al riciclaggio, al trattamento e allo smaltimento ambientalmente compatibile contribuisce ad evitare possibili effetti negativi sull’ambiente e sulla salute e favorisce il riciclo dei materiali di cui è composto il prodotto. Per informazioni più dettagliate inerenti i sistemi di raccolta disponibili, rivolgersi al servizio locale di smaltimento rifiuti, o al negozio in cui è stato effettuato l’acquisto. Rischi legati alle sostanze considerate pericolose (WEEE). Secondo la nuova Direttiva WEEE sostanze che da tempo sono utilizzate comunemente su apparecchi elettrici ed elettronici sono considerate sostanze pericolose per le persone e l’ambiente. L’adeguata raccolta differenziata per l’avvio successivo dell’apparecchio dismesso al riciclaggio, al trattamento e allo smaltimento ambientalmente compatibile contribuisce ad evitare possibili effetti negativi sull’ambiente e sulla salute e favorisce il riciclo dei materiali di cui è composto il prodotto. 24 INFORMAZIONI PER L’INSTALLATORE Tabella diagnosi di possibili inconvenienti (per automazioni serie EA-EI-ZA-ZI e EB) Possibili inconvenienti L'automazione non funziona Cause Alimentazione di rete assente Fusibili di alimentazione bruciati Comandi inefficaci Batteria difettosa Le fotocellule o il dispositivo di sicurezza si attivano. Il radiocomando non funziona I codici tra radiocomando e ricevitore sono errati Batteria scarica Ricevitore difettoso Il lampeggiante non funziona Lampadina bruciata L'automazione non apre ma chiude Scheda danneggiata Sono invertiti i cavi di collegamento dei motori L'automazione non si chiude Le fotocellule o il dispositivo di sicurezza si attivano. L'automazione inizia il moto ma poi inverte il senso di marcia La frizione elettronica è impostata ad un livello di sensibilità troppo elevato Encoder difettoso. Il cancello si muove a scatti (per scorrevoli) Installazione non corretta della cremagliera Rimedi Controllare l'interruttore Sostituire i fusibili bruciati con altri dello stesso valore. Controllare i radiocomandi e selettori. Controllo lo stato batteria con il lampeggiante. Controllare il funzionamento o l'allineamento delle fotocellule o del dispositivo di sicurezza. Eseguire la procedura di acquisizione del codice radio. Sostituire la batteria. Verificare nel morsetto (+, -) la tensione di circa 8,6V. Sostituire la lampadina oppure rimane sempre acceso. ( 5 W E14 14 V) Sostituire la scheda elettronica. Invertire la morsettiera del quadro elettronico oppure la polarità dei cavi di alimentazione dei motori. Controllare il funzionamento e l'allineamento delle fotocellule o del dispositivo di sicurezza. Diminuire il livello di sensibilità della frizione. Sostituire la scheda Encoder (R311). Rispettare lo spazio di 2 mm tra pignone e la cremagliera. - Per la tabella diagnosi di possibili inconvenienti, per l’automazione scorrevole, vedere pag. 46. - Per la tabella diagnosi di possibili inconvenienti, per i basculanti serie ZN, vedere pag. 83. 25 CENTRALINE SERIE EC CENTRALINE ELETTRONICHE DI COMANDO serie EC PRESENTAZIONE Centralina elettronica di comando automazioni con box di materiale plastico da esterno parete, da incasso o fissaggio a muro con apposita staffa, fornita di serie. Disponibile nelle versioni completa di pulsantiera oppure senza pulsantiera. Con scheda elettronica senza ricevitore radio da abbinare ai lampeggianti serie EL. Tutti i box sono predisposti per l'alloggiamento della batteria tampone art. ZBA1 (opzionale). Articolo senza ricevitore Scheda di comando 1 o 2 motori SI SI EC31 EC33 Pulsantiera SI NO DIMENSIONI D' INGOMBRO Mod. EC mm mm mm mm mm Fig. 1/EC INSTALLAZIONE MECCANICA Per una perfetta installazione è consigliabile fissare il box in materiale plastico della centralina in un luogo sicuro e al riparo dagli agenti atmosferici. È opportuno installare le centraline con pulsantiera in luoghi non accessibili ai bambini. Il box in materiale plastico può essere installato da esterno parete o da incasso. Nelle installazioni da incasso la cornice del box dovrà appoggiarsi alla superficie del muro per assicurare la perfetta apertura della porta della centralina (vedi Fig. 2A/EC). Utilizzare la staffa fornita di serie per installare la centralina da esterno parete. Per fissare la centralina alla staffa si dovrà aprire la centralina, togliere il supporto plastico sul quale è fissata la scheda (vedi Fig. 2B/EC), inserire il box sulla staffa e fissarlo tramite la vite fornita con la staffa. 185 12 0 250 237 DIMENSIONI FORO PARETE PER INCASSO CENTRALINA Fig. 2B/EC Fig. 2A/EC 26 CENTRALINE SERIE EC INSTALLAZIONE ELETTRICA Il box di comando è alimentato a 230V c.a., ed è protetto in ingresso con fusibile di 4A. Tutti i carichi ed i comandi sono alimentati in 12V c.c. tramite un trasformatore di sicurezza in doppio isolamento (EN61558) e sono protetti con un fusibile di 3,15A (F2). - La posa in opera, i collegamento elettrici e le regolazioni devono essere effettuati a “Regola d’arte”. Assicurarsi che i dati di targa siano rispondenti a quelli della rete elettrica e accertarsi che la sezione dei cavi di collegamento sia idonea ai carichi applicati. - Prevedere sulla rete di alimentazione una protezione per sovratensioni, un interruttore/sezionatore e/o differenziale adeguati al prodotto e in conformità alle normative vigenti. Il circuito elettrico a bassa tensione e le strutture metalliche ad esso connesse NON DEVONO ESSERE COLLEGATE A TERRA in quanto si tratta di alimentazione SELV. (Vedi noma IEC 60364-4-41 standard, parte 411.1.4.1). Cablaggio Consigliamo l'uso del cavo Elvox Art. ZX23 o ZX67 per il cablaggio del motore e dell'encoder: A. Due conduttori, rosso e nero, per il motore (morsetti "APM1"-"CHM1" o "APM2"-"CHM2"). B. Un conduttore, marrone, per il positivo dell’alimentazione encoder (morsetto "+ENC"). C. Un conduttore, blu, per il negativo dell’alimentazione encoder (morsetto "ENC"). D. Un conduttore, bianco, per il segnale dell’ encoder (morsetti "ENC 1" - "ENC 2"). In alternativa al cavo Elvox cod. ZX23 o ZX67, utilizzare i seguenti tre cavi (vedi Fig. 4/EC): due conduttori con sezione minima 2,5 mm2 (A) per il collegamento dei motori e tre conduttori con sezione minima 0,5 mm2 (B-C-D) per il collegamento dell'encoder. Per cablaggi con lunghezza superiore a 15 metri usare i conduttori A (rosso-nero) di sezione 2x4 mm2, e B,C,D (marrone. blu, bianco) di sezione 3x1 mm2 Svitare le viti B di Fig. 3/EC e collegare ai morsetti di Fig.3A/EC i conduttori di linea 230 V. SCHEDA ELETTRONICA SERIE ZC Regolazione della scheda elettronica di comando La scheda elettronica è stata realizzata con elevati standard qualitativi e adotta un sistema di cablaggio con morsettiere estraibili, permettendo di separare l’alta tensione in modo facile e sicuro. Grazie ad un microprocessore, la scheda ha le seguenti caratteristiche: - sicurezza totale, - frizione elettronica, - frenatura intelligente, - anti blak out, - lampeggio intelligente, - autoapprendimento dell’apertura, - autoapprendimento del codice radiocomando (40 codici 1° e 3° canale e 20, 2° e 4° canale) B B- Viti da svitare per accedere alla morsettiera di collegamento 230V c.a. Fig. 3/EC Fusibile 4A Non utilizzato Non utilizzato Fig. 3A/EC Coll. motori Coll. encoder 2 x 2,5 mm2 3 x 0,5 mm2 A A B C D Fig. 4/EC Specifiche di progetto e dettagli di funzionamento generale Le automazioni ELVOX sono alimentate in bassa tensione a 12V c.c. Il controllo del movimento del cancello è gestito con un ENCODER installato in ogni motorizzazione. L’intero sistema è conforme alle prescrizioni delle Direttive sulla compatibilità elettromagnetica e la marcatura CE. Il funzionamento dell’automazione è selezionabile con microinterruttori. In particolare, è possibile cambiare i tempi di apertura e chiusura di ciascuna anta del cancello e la loro sincronizzazione. Per garantire il massimo livello di sicurezza, la frizione elettronica antischiacciamento è gestita dal microprocessore con 4 soglie di sensibilità ed è in grado di bloccare il movimento anche nel caso di convogliamento non rilevato dai sistemi di protezione (fotocellule, costa pneumatica, ecc.). Due microinterruttori permettono di regolare il tempo di rallentamento e di frenatura. Nella scheda di comando è già alloggiato un relè per il controllo della seconda automazione, che potrà essere collegata successivamente. Un circuito caricabatterie a bordo della scheda mantiene la batteria sempre pronta all’uso. Funzionamento del lampeggiante Il funzionamento del lampeggiante è gestito dal microprocessore, con i seguenti criteri: - prelampeggio di 1,5 s in apertura, - lampeggio normale con cancello in movimento, - prelampeggio di 3 s in chiusura, - sempre acceso, quando il cancello è aperto ed è inserita la chiusura automatica, - sempre spento, quando il cancello è chiuso oppure è aperto e non è inserita la chiusura automatica. A cancello aperto, un lampeggio avverte che è stato attivato un dispositivo di protezione (fotocellule, costa pneumatica, ecc) e, di conseguenza, ci sono oggetti o persone in situazione di pericolo perchè situati all’interno del raggio d’azione dell’automazione. 27 F1F2- ALIMENTAZIONE ACCESSORI ES. FOTOCELLULE DAL TRASFORMATORE ALIMENTAZIONE V C.A. BATTERIA ALIMENTAZIONE CENTRALINE SERIE EC Fusibile motori 16A Fusibile accessori 3,15A Pulsante per la memorizzazione del codice radio LED ON Dip Switch ad 1 via per la memorizzazione del codice radio e i tempi di lavoro. F2 Ponticello reset F1 CAVO RICEVITORE STOP PARZIALE “FOTOCELLULA IN APERTURA” N.C. STOP N.C. FOTOCELLULA CHIUDE COMUNE 1 N.A. APRE CARRAIO N.A. APRE PEDONALE COMUNE 1 N.A. APRE/CHIUDE ENC M2 SIG. 2 + ENCODER M2 ENC M1 ENCODER M1 COMUNE 2 LAMPEGGIANTE O LUCE DI CORTESIA MAX 5W 12V CONTATTO N.A. SECONDO CANALE SPIA CANCELLO APERTO MAX 2 W 12V ELETTROSERRATURA MOTORE 2 MOTORE 1 + SIG. 1 Fig. 6/EC DESCRIZIONE MORSETTI DELLA CENTRALINA - Morsetto N.1 APM1, morsetto N.2 CHM1. Morsetti per l’alimentazione del motore N.1, che in apertura apre per primo. - Morsetto N.3 APM2, morsetto N.4 CHM2. Morsetti per l’alimentazione del motore N.2, che in chiusura chiude per primo. - Morsetto N.5 SERR, morsetto N.9 COM2. Morsetti per il comando dell’elettroserratura a 12Vc.c. - Morsetto N. 6 2CAN, morsetto N. 7 2CAN. Morsetti con contatto N.A. da 10 A 250 Volt. Il contatto N.A. è controllato dal secondo e il quarto canale del radiocomando. - Morsetto N. 8 SPAP, morsetto N. 9 COM2. Morsetti per lampada a 14 V c.c. max 2W, che resta accesa per tutto il tempo in cui il cancello è aperto. - Morsetto N.10 LAMP, morsetto N.9 COM2. Morsetti per il lampeggiante o per la luce di cortesia a 12V. c.c. max 5W. - +ENC morsetto N.11, - ENC morsetto N.12. Morsetti di alimentazione dell’encoder del motore N. 1. - Morsetto N. 13 ENC1. Segnale relativo all’encoder del Motore N. 1 - Morsetto N.14 +ENC, morsetto N.15 -ENC. Morsetti di alimentazione dell’encoder relativo del motore N.2 - Morsetto N. 16 ENC2. Segnale dell’encoder del Motore N. 2 28 CENTRALINE SERIE EC - Morsetto N.18 APCH, morsetto N. 17 COM1. Contatto N.A. (normalmente aperto). Il contatto chiuso sul COM1 esegue: con il dip N.10 in OFF, un impulso Apre un impulso Chiude; con il dip N.10 in On , un impulso Apre un impulso Stop, un impulso Chiude. - Morsetto N.19 ACAR, morsetto N.17 COM1. Contatto N.A (normalmente aperto). Il contatto chiuso sul COM1 apre entrambe le ante. - Morsetto N.20 APED, morsetto N.17 COM1. Contatto N.A. (normalmente aperto). Il contatto chiuso sul COM1 apre solamente un’anta per automazioni a due ante e apre il cancello del 30% per automazioni scorrevoli ad un motore. - Morsetto N. 21 CHIU, morsetto N. 17 COM1. Contatto N.A. (normalmente aperto), il contatto chiuso sul COM1 chiude il cancello. - Morsetto N. 23 STOP, morsetto N. 22 COM1. Contatto N.C. (normalmente chiuso). L'apertura del contatto blocca l’automazione e disabilita il tempo di chiusura automatico. - Morsetto N. 24 FCEL, morsetto N. 22 COM1. Contatto fotocellule N.C. (normalmente chiuso). L'apertura del contatto blocca l’automazione e inverte la marcia. Se la chiusura automatica è inserita questa non viene disabilitata. - Morsetto N. 25 ST.PA., morsetto N. 22 COM1 È attivo solo con cancello in fase di apertura. L'apertura del contatto blocca immediatamente il moto. Appena il contatto di sicurezza è ripristinato il cancello continua la manovra di apertura senza disabilitare la chiusura automatica nel caso essa sia inserita. - Morsetto N. 26 GND, morsetto N. 27 SIG. Segnale dell’antenna. (-,+) Morsetti per il collegamento del ricevitore, cavo 2x0,5 mm2. - Morsetto N. 28 +BAT. Morsetto positivo di collegamento della batteria. - Morsetto N. 29 -BAT. Morsetto negativo di collegamento della batteria. - Morsetto N. 30 VAC ˜. Morsetto per il collegamento del cavo di bassa tensione proveniente dal trasformatore. - Morsetto N. 31 VAC ˜. Morsetto per il collegamento del cavo di bassa tensione proveniente dal trasformatore. - Morsetto N.32 +12V. Morsetto positivo per l’alimentazione degli accessori quali Fotocellule ecc.. La portata massima è di 0,5 A. - Morsetto N.33 -12V. Morsetto negativo per l’alimentazione degli accessori quali Fotocellule ecc... Per attivare l’intervento delle fotocellule sia in apertura sia in chiusura, inserire il collegamento del contatto N.C. delle fotocellule tra COM1 morsetto N.22 e FCEL morsetto N. 24 ed inserire un ponticello tra il morsetto N. 24 ed il morsetto N. 25. DIAGNOSI DEL CABLAGGIO DELL’IMPIANTO: Il quadro elettronico è gestito da un’unità a microprocessore ed è dotato di diagnosi visiva a Led per controllare lo stato degli ingressi e delle uscite della centralina. 1. Il Led rosso ON (Fig. 6/EC), posizionato nella parte superiore della scheda, indica la presenza della tensione di rete, e quindi, deve essere sempre acceso. 2. I led verdi, posizionati sopra alla morsettiera, nella parte inferiore destra della scheda, indicano gli ingressi N.C. (normalmente chiuso come fotocellule, fotocellula in apertura, Stop.....) e devono quindi essere accesi. 3. I led rossi posizionati sopra alla morsettiera, nella parte inferiore destra della scheda indicano gli ingressi normalmente aperti e devono essere spenti. Si accendono solo nel momento in cui si aziona il comando corrispondente. 4. Il lampeggiante indica lo stato di carica della batteria: il lampeggio normale, in fase di apertura e chiusura, indica che la batteria è carica; se ogni tre lampeggi si ferma indica che la batteria si sta scaricando. Nelle versioni dotate di pulsantiera, il comando di STOP si trova già predisposto con ponticello sulla morsettiera della scheda della pulsantiera (A di fig. 8/EC). Fig. 8/EC Gli eventuali pulsanti ausiliari di STOP dovranno essere collegati in serie al morsetto, eliminando il ponticello (fig. 9/EC). I pulsanti ausiliari di STOP dovranno essere pulsanti normalmente chiusi. Il morsetto contrassegnato con AP/CH è utilizzabile per il controllo di una eventuale seconda automazione. In tal caso collegare rispettivamente i morsetti "COM1" e "AP/CH" ai morsetti n°17 e n°18 della seconda scheda automazione. Fig. 9/EC 29 CENTRALINE SERIE EC Regolazione della scheda elettronica di comando (Microprocessore V.1.26) SW1 Dip 1 e Dip 2: Sensibilità frizione elettronica (4 livelli) Livello Sens. 1 2 3 4 Dip 1 Dip 2 Potenza OFF ON OFF ON OFF OFF ON ON Frizione Minima Media-minina Media-massima Massima Cancelli Massima Leggeri Media-massima Media-minina Minima Pesanti Dip N. Funzione del Dip Inserito ON Inserito OFF 7 Chiusura Automatica Chiusura Automatica Inserita Chiusura Automatica non inserita 8 Funzione Passo Passo (condominiale) Accetta solo il comando Apre sino ad apertura totale, in chiusura con un nuovo comando inverte la marcia della corsa Funzionamento normale come da settaggio Dip 10 9 Colpo D’ Ariete Con impulso di Apertura l’anta Con impulso di Apertura M1 chiude per 1,5 Sec. per lo esegue il comando sgancio dell’elettroserratura per poi eseguire l’apertura. In fase di chiusura la tensione nella seconda anta dopo la chiusura della prima, aumenta per chiudere l’elettroserratura. 10 Apre/Stop/Chiude Apre/Chiude Un impulso Apre, un impulso Stop e uno Chiude Un impulso Apre Un impulso Chiude 11 Funzionamento ad 1 o 2 Motori Funzionamento a 2 Motori Funzionamento 1 motore 12 Luce di cortesia o Lampeggiante (segnalazione batteria scarica) Si inserisce il funzionamento luce Si inserisce il di cortesia temporizzata a 2,5 min. funzionamento dall’ultima manovra eseguita Lampeggiante Dip 3 e Dip 4 ritardo ante 4 livelli (riferiti all’Apre totale memorizzato dall’encoder) Livello ritardo Dip 3 Dip 4 Ritardo % R. Ap. 1 2 3 4 OFF OFF ON ON OFF ON OFF ON Minimo 2,34 Medio-minino 4,7 Medio-massimo 9,4 Massimo 18,8 % R. Ch. 4,7 9,4 18,8 37,5 Dip 5 e 6 Inizio rallentamento 4 livelli (riferito all’Apre totale memorizzato dall’encoder) Livello rallentamento 1 2 3 4 Dip 5 Dip 6 OFF OFF ON ON OFF ON OFF ON % Apertura Rallentamento 100% 85% 50% 0% Nullo (massima velocità) Minimo Medio Massimo (tutta la corsa) ESEMPIO DI REGOLAZIONE DEI PARAMETRI Automazione Attuatore Interrato EI20 (ZI26) - ZI27 Parametro Sensibilità Frizione elettronica Ritardi Ante Inizio Rallentamento DIP12 - OFF DIP11 - ON Dip 1 Dip 2 Dip 3 ON ON ——— ——— ———- OFF ——— ———- ——— Dip 4 ——— ON ——— Dip 5 ——— ——— OFF Dip 6 ——— ——— ON Dip 5 ——— ——— OFF Dip 6 ——— ——— ON Inserito come uscita Lampeggiante Intelligente Inserito come funzionamento 2 Motori Automazione Attuatore esterno EA25 - EA50 - ZA30 Parametro Dip 1 Dip 2 Dip 3 Dip 4 Sensibilità Frizione elettronica OFF ON ——— ——— Ritardi Ante ——— ———- OFF ON Inizio Rallentamento ——— ———- ——— ——— DIP12 - OFF Inserito come uscita Lampeggiante Intelligente DIP11 - ON Inserito come funzionamento 2 Motori Automazione per barriere stradali serie ZBR - ZBN Parametro Dip 1 Dip 2 Dip 3 Dip 4 Dip 5 Dip 6 Sensibilità Frizione elettronica ON OFF ——— ——— ——— ——— Ritardi Ante ——— ———- OFF OFF ——— ——— Inizio Rallentamento ——— ———- ——— ——— OFF ON DIP 3 - DIP 4 Non attivi (Microprocessore V.126/SF versione senza sfasamento) DIP12 - OFF Inserito come uscita Lampeggiante Intelligente DIP11 - OFF Inserito come funzionamento 1 Motore N.B. Essendo utilizzato un solo motore i cavi di collegamento del motoriduttore vanno inseriti sui morsetti MOT 1 e l’ingresso dell’encoder su ENC 1 Automazione per anta Basculante EB10 Parametro Dip 1 Dip 2 Dip 3 Sensibilità Frizione elettronica ON OFF ——— Ritardi Ante ——— ———- OFF Inizio Rallentamento ——— ———- ——— Dip 4 ——— OFF ——— Dip 5 ——— ——— OFF Dip 6 ——— ——— OFF DIP12 - ON Inserito come uscita Luce di Cortesia Temporizzata 2,5 Min. dall’ultima manovra DIP11 - OFF Inserito come funzionamento 1 Motore N.B. Essendo utilizzato un solo motore i cavi di collegamento del motoriduttore vanno inseriti sui morsetti MOT 1 e l’ingresso dell’encoder su ENC 1 30 CENTRALINE SERIE EC PROGRAMMAZIONE DEL RADIOCOMANDO (Programmazione del 1° - 2° - 3° - 4° canale) Le schede Art. ZC24 sono senza ricevitore radio. Il ricevitore si trova all’interno del lampeggiante o dell’antenna (serie EL). Per programmare il codice radio bisogna collegare la ricevente del lampeggiante o un antenna. PROGRAMMAZIONE DEL 1° E 2° CANALE 1. Inserire in "MEMO" il JMP1 della centralina di comando Elvox, si accenderà il lampeggiante dopo circa 1 sec. 2. Aprire il coperchio e disporre i contatti del dip switch a piacimento (Fig. 10A/EC e Fig. 10B/EC). 3. Mantenere premuto il pulsante PS1 della centralina di comando e contemporaneamente premere il pulsante del radiocomando finchè il lampeggiante si sarà spento e successivamente riacceso; il codice è stato ora memorizzato. I pulsanti sinistri del radiocomando (1° e 3° canale) attivano direttamente l’automazione. I pulsanti destri (2° e 4° canale) attivano il relè del 2 canale (morsetto 6 - 7 della scheda elettronica). 4. Rilasciare il pulsante del radiocomando. 5. Rilasciare il pulsante PS1. 6. Nel caso in cui si voglia attivare i restanti pulsanti ripetere l'operazione dal punto 2. Questa procedura andrà effettuata per ogni pulsante. 7. Riporre in "OFF" il JMP1 della centralina di comando Elvox. Fig. 10A/EC Fig. 10B/EC Inserire JMP1 in "MEMO" per cancellare i codici radio. SOSTITUZIONE DELLA BATTERIA DEL RADIOCOMANDO Aprire il coperchio. Sostituire la batteria assicurandosi che i contatti del portabatteria siano puliti. Utilizzare batterie del tipo 23A, 12V c.c. Fig. 11/EC CANCELLAZIONE DEI CODICI RADIO 1. Spostare il ponticello JMP1 in posizione "MEMO" (Fig. 11/EC). 2. Spostare in OFF tutti i 12 dipswitch della centralina (avendo prima l'accortezza di annotare in un foglio di carta la loro posizione iniziale, Fig. 12/EC). 3. Premere il pulsante PS1 e, tenendolo premuto, effettuare un reset cortocircuitando, per un istante, il connettore RESET (come illustato in Fig. 13/EC). 4. Il lampeggiante funzionerà per circa 10 secondi, durante i quali è necessario mantenere premuto il pulsante PS1. 5. Allo scadere dei 10 secondi tutti i codici memorizzati saranno cancellati e il lampeggiante si spegne. 6. Rilasciare il pulsante PS1, posizionare in OFF JMP1 (Fig. 14/EC) e riposizionare i DIP SWITCH della scheda elettronica nella loro posizione iniziale. Dopo aver eseguito queste operazioni è possibile memorizzare i nuovi codici radio disponendo i contatti del DIP SWITCH del radiocomando a piacimento. Fig. 12/EC Fig. 13/EC Inserire il JMP1 in "OFF" dopo aver eseguito la cancellazione dei codici radio. Fig. 14/EC 31 CENTRALINE ELETTRONICHE SERIE EC MEMORIZZAZIONE DEI TEMPI DI LAVORO Battuta Apertura e chiusura + Tempo chiusura automatica serie EC Prima di eseguire l'operazione di memorizzazione dell’apertura lasciare le ante aperte con piccolo sfasamento tra l'anta 2 e l'anta 1. Lo sfasamento dovrà essere effettuato sbloccando manualmente i motori, con le ante in posizione come da Fig. 15/EC (per lo sblocco vedere le istruzioni relative all'attuatore utilizzato). Fermobattuta M1 ANTA 1 ANTA 2 M2 Ante sfasate con ritardo tra M1 e M2 Fig. 15/EC In chiusura ed apertura è consigliabile inserire sulla battuta del cancello un tappo di plastica dello spessore di 2-3 cm, per ridurre l’impatto dell’anta sul fermo. 1. Spostare il JMP 1 in posizione programmazione "MEMO". In tale posizione il lampeggiante si accende. 2. Premere il pulsante Apre/Chiude o il pulsante radiocomando e verificare che le ante si muovano in chiusura. Se una delle ante invece di chiudere si apre, bloccare la programmazione e invertire i cavi di collegamento del motore. 3. Dopo due secondi dalla chiusura le ante inizieranno la manovra di apertura. Attendere l’apertura completa. 4. Da quando i motori si sono fermati in Apre Totale inizia la memorizzazione del tempo di chiusura automatica. Trascorso il tempo desiderato, ripremere il pulsante Apre/Chiude o il pulsante del radiocomando ed attendere la chiusura completa (la chiusura automatica può essere abilitata con il DIP 7, ON = inserita). 5. Spostare in "OFF" il JMP1. Il lampeggiante si spegne. La programmazione è terminata . 6. In fase di programmazione se il cancello è pesante accompagnarlo manualmente, per tutta la corsa, senza attraversare la fotocellula. 7. Il cancello è programmato per fermarsi automaticamente alcuni centimentri prima dell’apertura completa, per evitare l’impatto dell’anta sul fermo. Barriere serie ZBR - ZBN 1. Bloccare il motore con la sbarra leggermente aperta. 2. Spostare il JMP 1 in posizione programmazione "MEMO". Il lampeggiante si accende. 3. Tramite il comando Apre/chiude (selettore) o il radiocomando si da il comando per chiudere la sbarra. La sbarra si chiude e dopo 2 secondi inizierà la manovra di Apertura Totale. Se la sbarra invece di chiudere si apre; bloccare la programmazione e invertire i cavi di collegamento del motore. 4. Quando la sbarra raggiunge il punto di massima apertura inizia la memorizzazione del tempo di chiusura automatica. Trascorso il tempo desiderato chiudere la sbarra con il comando Apre/Chiude o il radiocomando. 5. Spostare in "OFF" il JMP1. Il lampeggiante si spegne. La programmazione è terminata. APERTURA PEDONALE Per ottenere tramite l’utilizzo del 2° (o 4°) canale del radiocomando, solo l’apertura di un anta, nel caso l’automazione fosse a due ante, oppure l’apertura del 30% dell’apertura totale per automazioni ad un’anta (per es. scorrevole ad un motore), collegare nella scheda di comando il contatto N.A. del secondo canale (morsetto n°7) con l’ingresso N.A. APED (morsetto n° 20) e il comune 2° canale (morsetto n°6) con il comune accessori (morsetto n° 17). Fig. 16/EC 32 ATTUATORI SERIE ES ATTUATORI PER CANCELLI AD ANTE SCORREVOLI serie ES Presentazione generale Gli attuatori scorrevoli Art. ES07, ES08 e ES11 sono adatti ad ante di peso massimo fino a 600 Kg. Gli attuatori scorrevoli Art. ES09, ES10 e ES12 sono adatti ad ante di peso massimo 1000 Kg. L’attuatore è costituito da un motore in bassa tensione a 12 Vc.c. e un gruppo riduttore contenuti in una fusione stagna d’alluminio. Tutti gli attuatori della serie ES sono predisposti per l'alloggiamento della batteria tampone art. ZBA1 (opzionale). Articolo senza ricevitore radio ES07 ES08 ES09 ES10 ES11 ES12 Motore per anta con peso massimo 600Kg SI SI NO NO SI NO Motore per anta con peso massimo 1000Kg NO NO SI SI NO SI Centralina di comando 2 Mot. Centralina di Trasformatore comando potenza VA 1 Mot. NO SI NO SI NO NO SI NO SI NO NO NO 150 220 150 220 - CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA Alimentazione Rete Alimentazione scheda (EC25) Alimentazione motore Potenza Max Motore Temperatura di servizio Velocità Max Motore Velocità Cancello Velocità Riduttore Pignone cremagliera Grado di protezione Peso Max. Cancello ES07-ES08-ES11 230 Vac (+6%, -10%) 13-15 Vc.a. 12 Vc.c. 40 Watt -20°C ÷ 55°C 1300 RPM 10 m/min 42 RPM 4 IP45 600 Kg ES09-ES10-ES12 230 Vac (+6%, -10%) 13-15 Vc.a. 12 Vc.c. 40 Watt -20°C ÷ 55°C 1300 RPM 7,5 m/min 31,5 RPM 4 IP45 1000 Kg DIMENSIONI D'INGOMBRO Serie ES 270 L'attuatore è fornito singolarmente o con altri componenti in confezioni kit. 188 308 37 Fig. 1/ES Ancoraggio motoriduttore 1. Togliere il tappo della serratura (Fig. 1A/ES) ed inserire la chiave (Fig. 1B/ES). Togliere il blocco della serratura. 2. Togliere il coperchio di plastica premendo leggermente nei due lati (Fig. 1C/ES). 3. Posizionare il motoriduttore rispettando le misure indicate nella Fig. 3/ES. Per ancoraggio al suolo del motoriduttore si può utilizare la contropiastra, Art. ZX16, oppure utilizzare tasselli di fissaggio M8x120mm. Fig. 1A/ES Fig. 1B/ES Fig. 1C/ES 33 ATTUATORI SERIE ES INSTALLAZIONE MECCANICA Prima di procedere al montaggio verificare che: 1. le ruote del cancello siano montate in posizione tale da dare stabilità al cancello e che siano in buono stato ed efficienti (vedi tabella). 2. la rotaia sia libera, diritta e pulita in tutta la sua lunghezza con battute d’arresto obbligatorie sia in apertura, sia in chiusura. 3. la guida superiore sia in asse con la rotaia, i pattini siano integri e lubrificati e con un gioco di circa 1 mm per parte, per facilitare lo scorrimento dell’anta. 4. gli spazi tra le parti mobili e le parti fisse del cancello siano di entità prevista dalle norme nazionali o comunque siano ricondotti ai canoni di sicurezza applicando un adeguato sistema di protezione. Preparazione del sito Individuato il luogo dove installare il motoriduttore (che può essere alla destra o alla sinistra del cancello), è possibile utilizzare la contropiastra in due modi: 1) Muratura della piastra 2) Fissaggio nel suolo tramite 4 tasselli (non in dotazione) N.B. La contropiastra deve essere murata o fissata seguendo scrupolosamente le misure indicate in Fig. 3/ES per garantire il corretto ingranamento tra il pignone del motoriduttore e la cremagliera. Muratura della piastra a. Piegare le 3 zanche Fig. 4/ES b. Posizionare la contropiastra in modo che la zanca centrale sia verso il pignone del motoriduttore (quindi verso la cremagliera) Fig. 5/ES particolare A. c. Inserire le due viti, M8x30, in dotazione nei fori quadrati della piastra e fissarle tramite i dadi in modo da incastrarle nel quadro, Fig. 4/ES particolare C. d. Utilizzare dei tubi flessibili, necessari per il passaggio dei cavi di collegamento (accessori - alimentazione elettrica). Passare i tubi flessibili tra i due fori, Fig. 5/ES particolare B. I tubi devono uscire circa 5 cm dai fori della piastra. e. Murare perfettamente in piano la contropiastra. Fissaggio con tasselli Preparare una suoletta piana di tenace calcestruzzo di area sufficiente a coprire la contropiastra. N.B. Si consiglia di realizzare una suoletta che sporga di qualche centimetro dal livello del suolo per evitare che il motoriduttore sia interessato dal ristagno o dal deflusso di acqua piovana. - Seguire il punto c e d. - Fissare la contropiastra con 4 tasselli da fondazione, M8x120mm Fig. 5/ES particolare D non in dotazione, e stringere le viti utilizzando le rondelle. (i tasselli permettono la regolazione della piastra in altezza). Fissaggio del motoriduttore - Predisporre i cavi - Posizionare il motoriduttore rispettando le misure indicate nella Fig. 3/ES. Appoggiare il motoriduttore sulla contropiastra in modo che le viti, M8x30, entrino nei due fori di fissaggio della fusione e fissare i dadi preceduti da una rondella piana ed una dentata, vedi Fig. 5/ES particolare E. A = anta B = fissaggio C = base calcestruzzo D = attuatore E = guaina passacavi. Fig. 2A/ES A = rotaia B = anta C = cremagliera D = asse di riferimento E = parte fissa F = foro per i cavi G = fori fissaggio al suolo Fig. 2B/ES A = staffa art. ZX16 B = cremagliera art. ZE03 - ZE07 - ZE08 C = cancello scorrevole D = ruota E = livello terreno B C 62mm (ZE03-ZE08) 98mm (ZE07) A 40 D E Fig. 3/ES C Contropiastra ZX16 Fig. 4/ES E D A B D Fig. 5/ES 34 ATTUATORI SERIE ES Sistemazione della cremagliera 1. Chiudere completamente il cancello. 2. Deve esserci uno spazio di 2mm tra pignone e cremagliera su tutta la lunghezza del cancello (Fig. 6A/ES). Per fare ciò posizionare gli spessori (in dotazione) come mostra la Fig. 6A/ES. Questa operazione è molto importante per il funzionamento e la durata del motoriduttore. È opportuno infatti che il carico del cancello non gravi sul pignone perchè potrebbe danneggiare l’automazione. 3. Sbloccare il motoriduttore tirando verso destra la leva di sblocco meccanico (Fig. 7/ES). 2 mm ottenuti al termine della regolazione Fig. 6A/ES Staffe spessori Fig. 6B/ES Fig. 7/ES 4. Appoggiare la cremagliera sul pignone in modo che, una volta fissata, la sua estremità coincida con la fine dell’anta del cancello (Fig. 8/ES). Segnare la posizione dei fori. 5. Far scorrere il cancello in tutta le sua lunghezza ripetendo il procedimento per trovare i punti di fissaggio o di saldatura. 6. Per l’utilizzo della cremagliera in nylon, art. ZE03, ZE08 (Fig. 9A), predisporre fori di diametro 5.25mm nel cancello, e fissare la cremaglira con viti autofilettanti di 6,3 mm di diametro (fornite con la cremagliera). Per l’utilizzo della cremagliera in acciaio zincato, art ZE07 (Fig. 9B), saldare gli attacchi e fissare la cremagliera con le viti M8, (fornite con la cremagliera) con la rondella. 7. Fissata la cremagliera, allentare le viti che fissano l’attuatore e togliere gli spessori. 8. Riposizionare il gruppo del motoriduttore in modo che il pignone sia sormontato esattamente dalla cremagliera, come in Fig. 6A/ES. Cremagliera Art. ZE03, ZE08 Fig. 8/ES Cremagliera Art. ZE07 Fig. 9B/ES Fig. 9A/ES Installazione dei battenti meccanici In corrispondenza delle posizioni di apertura e chiusura del cancello scorrevole bisogna sistemare i battenti meccanici che siano in grado di arrestare il movimento del cancello sia in apertura (Fig. 10/ES) sia in chiusura (Fig. 10A/ES). Seguire comunque i consigli delle varie norme e direttive a riguardo. FORCELLA TAPPO VISTA FRONTALE FERMO BATTUTA CANCELLO Fig. 10A/ES Fig. 10/ES 35 ATTUATORI SERIE ES INSTALLAZIONE ELETTRICA Ciascun dispositivo deve essere installato a regola d’arte, seguendo le istruzioni allegate e soprattutto fare eseguire la messa in opera da personale qualificato Elvox rispettando la normativa vigente in ciascun paese. Collegamenti elettrici: Seguire le istruzioni allegate per il collegamento dei cavi della scheda elettronica di comando; si ricorda che: 1 - La centralina di comando viene alimentata da un trasformatore di sicurezza. Per collegare l’alimentazione all’automazione svitare le 4 viti e togliere il coperchio (Fig. 11A/ES), entrare con il cavo RETE 230Vc.a. come da punto A Fig. 11B/ES e collegarlo nella morsettiera come nella Fig. 11C/ES. N.B.: Il circuito elettrico alimentato a bassa tensione e le strutture metalliche ad esso connesse NON DEVONO ESSERE COLLEGATE A TERRA in quanto si tratta di alimentazione SELV. (Vedi noma CEI 64-8 parte 411.1.4.1). 2 - La sezione consigliata dei cavi di rete per il collegamento dell'automazione è di 1,5 mm2. 3. L’impianto di messa a terra del cancello deve essere conforme alle norme vigenti. La casa costruttrice declina ogni responsabilità per danni derivanti da eventuali negligenze in materia. 4. In accordo con la normativa europea in materia di sicurezza si consiglia di inserire un interruttore bipolare esterno per poter togliere l’alimentazione in caso di manutenzione del cancello e di scollegare il morsetto delle alimentazioni della scheda. Fusibile 4A Rete Trasformatore A Fig. 11A/ES Fig. 11B/ES Fig. 11C/ES SCHEDA ELETTRONICA EC25 (scorrevoli art. ES07 e art. ES09) Per gli scorrevoli Art. ES08 e Art. ES10 seguire le istruzioni della pag.27. La scheda elettronica, Art. EC25, è adatta per il comando di un attuatore per cancelli scorrevoli, serie ES, con motore in corrente continua a 12 Volt. Si tratta di una scheda con elevati standard qualitativi, dotata di un sistema di controllo del movimento del cancello tramite un ENCODER per garantire la conformità alle prescrizioni delle direttive sulla compatibilità elettromagnetica, la marcatura CE e le normative vigenti per la sicurezza. Il raggiungimento dell’apertura/chiusura del cancello avviene attraverso rallentamento dell’anta, nel suo movimento viene costantamente monitorata la velocità ed il consumo amperometrico del motore, ed in caso di ostacolo avviene l’inversione del moto. Caratteristiche tecniche della scheda: Alimentazione rete scheda in B.T. : 13÷15 Va.c. (tramite trasformatore) Frequenza : 50 – 60 Hz Alimentazione batteria : 10,8 ÷ 13,2 Vcc (capacità maggiore uguale a 7 Ah) Corrente Max morsetti, +12V -12V : 500 mA Potenza Max. morsetti, +AUX -AUX: 1 W (12 Vcc) Potenza Max. spia, SPAP : 3 W (12 Vcc) Potenza Max. lampeggiante, LAMP : 5 W (12 Vcc) Temperatura di esercizio : -20 ÷ +55 °C 1. SPECIFICHE DI PROGETTO E DETTAGLI DI FUNZIONAMENTO GENERALE L’alimentazione della scheda in bassa tensione, 12 Volt corrente alternata, avviene tramite un trasformatore di sicurezza di potenza adeguata a supportare la richiesta di energia del motore e degli accessori. Eseguiti i collegamenti un suono avverte dell’avvenuta alimentazione della scheda. In caso di mancata tensione di rete la scheda può essere allimentata tramite una batteria a tampone (opzionale), 12V 7Ah. Tutti gli attuatori scorrevoli, serie ES, sono predisposti per l’alloggiamento della battera tampone, art. ZBA1. La regolazione della scheda avviene tramite 6 dip-switch e 3 potenziometri presenti sulla scheda (vedi tabelle per la decrizione). I parametri di funzionamento sono impostati in laboratorio, (valori di Default) in fase di collaudo della scheda. I valori di Defualt possono essere personalizzati tramite un palmare portatile, art. 950B, oppure tramite l’utilizzo di un PC. 1.1. FUNZIONAMENTO NORMALE Determinato il settaggio dei dip–switch, ad automazione ferma e chiusa un comando fa iniziare la marcia in apertura finché non si percorre lo spazio preprogrammato indicato dal numero di impulsi forniti dall’encoder. La stessa operazione viene eseguita nell’operazione di chiusura ma dopo la fine degli impulsi il motore continua a spingere alla velocità minima fino a trovare il fine corsa per essere sicuri che l’automazione sia completamente chiusa. 1.2. FOTOCELLULE Durante l’apertura l’intervento delle fotocellule non provoca alcuna alterazione del moto se non collegate in modo diverso (morsetto STOP e morsetto STPA), mentre in chiusura ne provoca l’inversione fino alla completa apertura, per poi completare la chiusura dopo il tempo di pausa, se previsto. 1.3. APERTURA PEDONALE Impostata (valore di default) al 30% della totale apertura. 1.4. FRIZIONE ELETTRONICA Il potenziometro FRIZ. determina la sensibilità della frizione elettronica, cioè l’intensità della forza che l’automazione trova in opposizione al suo moto e che determina il blocco della corsa. Fino al superamento di questa soglia il motore continua a spingere per cercare di superare l’ostacolo trovato. In caso di blocco l’anta inverte il moto per circa 10 cm. 1.5. PRESENZA DI UN OSTACOLO INSORMONTABILE Se durante un’apertura o chiusura l’automazione trova un’ostacolo insormontabile (numero di impulsi dell’encoder sempre uguale) prima del fine corsa, l’automazione si ferma, inverte il senso di marcia per 1/10 dello spazio percorso fino a quel momento e poi riprende il moto originario. Se ritrova lo stesso ostacolo allora retrocede come in precedenza e poi si ferma definitivamente aspettando un nuovo comando da parte dell’utente. Il nuovo comando fa invertire il moto (se stava aprendo chiude e viceversa) a meno che non ci sia stata una interruzione di tensione. In questo caso il comando provoca sempre l’apertura totale fino ad arrivare a fine corsa per poi comportarsi come selezionato con i dip switch. 1.6 LED DI SEGNALAZIONE (VERIFICHE PRINCIPALI) Dopo lo START della scheda, trascorsi 15’, il led verde (MEMO) e arancio (RESET) danno delle indicazioni del corretto funzionamento della scheda. Il led arancio deve lampeggiare con cadenza di circa 1/2 secondo acceso e 1/2 secondo spento. Il led verde deve essere sempre spento tranne brevissimi lampeggi. In caso di malfunzionamento il led arancio cambia la cadenza di lampeggio ed il led verde può rimanere sempre acceso. 36 ATTUATORI SERIE ES N.B. In caso di assorbimenti di corrente elevati, vicini al valore di protezione di corrente, lampeggiano contemporaneamente il led verde (MEMO) e arancio (RESET). Per un corretto funzionamento della scheda di comando si consiglia di verificare la meccanica del cancello. In caso di blocco dell’automazione per frizione o per ostacolo, dopo circa 7 minuti la scheda tenta di chiudere l’automazione. 2. DIAGNOSI DEL CABLAGGIO DELL’IMPIANTO La scheda elettronica è gestita da un’unità a microprocessore ed è dotata di diagnosi visiva a Led per controllare lo stato degli ingressi e delle uscite della centralina. Alimentare la scheda elettronica verificando la corretta alimentazione dell’ingresso, (avvolgimento primario) e dell’uscita, (avvolgimento secondario), del trasformatore. Quindi una tensione di rete 230 Vca e sui morsetti 29-30 della scheda sia presente una tensione di 13÷15Vc.a. Non appena la scheda è alimentata una segnalazione acustica indica l’avvenuta alimentazione. - il led ROSSO, RETE, posizionato nella parte superiore della scheda, indica la presenza della tensione di rete, e quindi, deve essere accesso nel caso di alimentazione con tensione di rete e risulta spento nel caso di funzionamento con la batteria tampone (opzionale). - I 3 led VERDI, posizionati sopra alla morsettiera, nella parte inferiore destra della scheda, indicano gli ingressi N.C. (normalmente chiusi come fotocellule, fotocellula in apertura, Stop….). - I 4 led ROSSI, posizionati sopra alla morsettiera, nella parte inferiore destra della scheda, indicano gli ingressi N.A. (normalmente aperti). Verificare che i led verdi, relativi agli ingressi N.C., siano accessi (quindi tutte le sicurezze attive) e che i led rossi, relativi ad ingressi N.A., siano spenti (quindi nessun comando presente). Se questo non avviene controllare i collegamenti e l’efficienza dei vari dispositivi. 3. PROGRAMMAZIONE TEMPI DI LAVORO: APERTURA E TEMPO CHIUSURA AUTOMATICA Questa operazione è necessaria per il corretto funzionamento dell’automazione. Si tratta di programmare lo spazio da percorrere quantificandolo in numero di impulsi dati dall’encoder posizionato sul motore. Si effettua una chiusura ed una apertura dell’automazione. Lo spazio percorso viene poi memorizzato nel microcontrollore della scheda. Prima di eseguire l’operazione di memorizzazione dell’apertura bisogna verificare se il movimento avviene nella direzione corretta. Sbloccare manualmente il motore e posizionare l’anta a metà della corsa, terminato il posizionamento ribloccare il motore. Per entrare in programmazione: 1. Premere per qualche secondo e successivamente rilasciare il tasto RESET. 2. Attendere l’inizio della segnalazione acustica (durata della segnalazione acustica 5s) 3. Durante la segnalazione acustica premere e tenere premuto il tasto MEMO fino all’accensione del led ARANCIONE 4. Appena si accende il led ARANCIONE rilasciare il tasto MEMO. 5. Il led ARANCIONE si spegne e il led VERDE inizia a lampeggiare, indicando che la scheda è in programmazione. Inizio memorizzazione della corsa: - Premere di nuovo il tasto MEMO della scheda per iniziare la corsa, il motore parte e chiude l’anta (in caso che l’anta si apre invece di chiudere bisogna invertire i cavi di alimentazione del motore e ripetere la procedura). In chiusura totale dell’anta Il motore si ferma ed inverte il moto automaticamente aprendo l’anta. Attendere l’ apertura completa. - Premere il tasto MEMO quando l’anta raggiunge la posizione di apertura desiderata. A questo punto si attende il tempo di pausa, tempo di chiusura automatica, dell’automazione. - Premere il tasto MEMO dopo il tempo desiderato per la chiusura automatica, l’anta si chiude alla velocità V.RAL. In caso l’automazione non riesca a chiudere, posizionare il trimmer dellla V.RAL. al massimo. Terminata la programmazione riportare il trimmer alla velocità desiderata. A questo punto la scheda ha memorizzato la corsa di apertura,di chiusura ed il tempo di pausa. Se tutto è andato a buon fine il led verde (MEMO) si spegne. 4. RADIOCOMANDI La centralina accetta e memorizza fino a 250 codici radio a 10 bit diversi fra loro. Quando la memoria è esaurita il tentativo di memorizzare un nuovo codice dà vita ad una segnalazione acustica ed il led arancione (RESET), all’inserimento del nuovo codice resta acceso. Aprire il coperchio del radiocomando e dispore i contatti dei 10 dip-switch a piacimento (fig. 10A, fig. 10B). 4.1. PROGRAMMAZIONE CODICI RADIO Per entrare in programmazione assicurarsi che i 3 led verdi delle sicurezze siano accesi e seguire la procedura qui descritta: 37 ATTUATORI SERIE ES - Premere il tasto RESET, posizionato nella parte superiore destra della scheda. Una segnalazione acustica avverte l’inizio della fase di programmazione; - Tenere premuto, il tasto MEMO, si accende il led verde (MEMO). - Rilasciare il tasto MEMO - Premere il pulsante del radiocomando relativo al canale che si vuole memorizzare. Il buon fine dell’operazione viene segnalato dal led verde (MEMO) che fa un lampeggio e poi rimane acceso. Inserisco un altro codice diverso dai precedenti il led verde (MEMO) fa un altro lampeggio e rimane acceso. Alla fine della programmazione si attende circa 10” finchè il led verde (MEMO) fa due lampeggi e si spegne per segnalare che è terminata la procedura di programmazione dei radiocomandi. 4.2. CANCELLAZIONE DI TUTTI I CODICI RADIO Questa procedura permette la cancellazione di tutti i codici memorizzati. La cancellazione del singolo codice non è permessa. Per cancellate TUTTI i codici radio memmorizzati si procede come di seguito indicato: - Premere il tasto RESET, posizionato nella parte superiore destra della scheda. Una segnalazione acustica averte l’inizio della fase di cancellazione. - Premere il tasto MEMO e tenere premuto finchè si accende il led verde (MEMO) - Lasciare e Ripremere il tasto MEMO finchè si riaccende il led verde (MEMO) lampeggiante. - Lasciare, di nuovo, e Ripremere il tasto MEMO finchè il led verde lampeggia più velocemente. In questo momento i codici radio vengono tutti cancellati ed il led verde (MEMO) si spegne. Per interrompere la procedura di cancellazione si preme il tasto RESET prima della fine del processo. 5. REGOLAZIONI SULLA SCHEDA 5.1. DIP SWITCH Ci sono 6 Dip-Switch che regolano il funzionamento basilare della scheda. I valori dei dip-switch vengono letti quando la scheda viene alimentata, oppure premendo il tasto RESET della scheda. Dip 1 OFF OFF ON ON Dip 2 OFF ON OFF ON % apertura 85 70 50 20 Rallentamento Nullo Minimo Medio Massimo Dip 3 Chiusura automatica OFF non inserita ON Inserita Dip 4 Funzione Condominiale OFF Funz. Normale come da dip 5 ON Sino ad apertura totale accetta solo il comando apre, in chiusura un nuovo comando inverte la marcia della corsa Dip 5 Apre / Stop / Chiude OFF Un impulso Apre, uno Chiude ON Un impulso Apre, uno Stop e uno Chiude Dip 6 Annulla prelampeggio OFF N. 2 prelampeggi prima di aprire e N.3 prelampeggi prima di chiudere ON Inizia il movimento con il primo lampeggio del lampeggiante NOTA: con il dip 4 in ON e il dip 5 in ON in apertura accetta solo il comando apre. Con automazione tutta aperta o in chiusura accetta il comando STOP. 38 ATTUATORI SERIE ES 5.2. SETTAGGIO PARAMETRI DI FUNZIONAMENTO CONSIGLIATO Parametro Inizio Rallentamento Chiusura automatica Funzione Condominiale Apre/Stop/Chiude Prelampeggio DIP 1 OFF DIP 2 OFF DIP 3 DIP 4 DIP 5 DIP 6 ON ON OFF OFF 5.3. POTENZIOMETRI I tre potenziometri impostano la velocità minima, la velocità massima e la frizione elettronica della scheda (valori di Default). I valori vengono letti quando la scheda è alimentata, oppure premendo il tasto RESET della scheda. Potenziometro Regolazione Minima (-) Regolazione Massima (+) FRIZ. Maggiore sensibilità agli ostacoli Minore sensibilità agli ostacoli V. RALL. Mimima velocità in rallentamento Massima velocità in rallentamento V. MAX. Mimima velocità di corsa Massima velocità di corsa I potenziometri sono regolati in laboratorio in fase di collaudo: FRIZ. V.RALL. + V. MAX. + + Minima sensibilità agli ostacoli (massima forza) Media velocità in rallentamento Massima velocità di corsa 6. DESCRIZIONE MORSETTI DELLA CENTRALINA Alimentazione 12Vc.a. Alimentazione PLUG LED 12Vc.c. Connessione alimentazione 950B rete Potenziometri regolazione parametri Led RESET Pulsanti per la memorizzazione corsa e codici radio 2A Led MEMO 15A Dip Switch impostazione parametri SIGN 15A (+) 2° canale M Alimentazione motore Fusibili (automotive): F1: 2A Fusibile protezione accessori F2: 15A Fusibile protezione batteria F3: 15A Fusibile protezione rete (+) (-) 17 Vc.c. 1W - + (-) Alimentazione accessori Encoder motore Segnalazioni Comandi - sicurezze (-) (+) Collegamento ricevitore radio Collegamento PC ATTENZIONE: nel caso non si utilizzi uno degli ingressi normalmente chiusi (N.C.) inserire un ponticello tra il COM 1 ed il morsetto stesso. 39 ATTUATORI SERIE ES 6.1. APM1 - CHM1 Morsetti per alimentazione del motore. 6.2 2CAN - 2CAN Morsetti con contatto N.A., relè 12V, 3A. Si attiva col la programmazione e la trasmisione del secondo o quarto tasto del radiocomando, relativi al 2° e 4° canale (valore di Default), e rimane attivato per circa 3” (valore di Default) dall’ultimo comando. Per modificare tale funzionamento, per esempio attivazione con il primo canale, utilizzare il programmatore Art. 950B per variare i parametri di Default. 6.3 +AUX - AUX Morsetti che, quando attivati, portano una tensione di circa 17Vcc. Collegati alla bobina di un relè 12Vc.c. (Potenza massima:1W) possono pilotare un carico opzionale. L’attivazione avviene quando l’automazione è a cancello aperto e rimane attiva fino alla chiusura dello stesso. Tramite l’impostazioni dei parametri si può modificare il funzionamento. 6.4. +12V - -12V Morsetti per l’alimentazione degli accessori (fotocellule), max. 0,5A. 6.5. +ENC / –ENC / SIGN Morsetti dove si collega l’encoder motore. +ENC, positivo alimentazione (conduttore marrone), -ENC, negativo alimentazione (conduttore blu), SIGN segnale (conduttore bianco). 6.6. SPAP Morsetto per una spia indicazione cancello aperto. Si collega tra il morsetto SPAP ed il morsetto COM2. La massima potenza utilizzabile è di 3W. Ad automazione chiusa la spia è spenta, quando l’automazione apre la spia lampeggia ad una certa frequenza, quando l’automazione è aperta la spia è accesa fissa e quando l’automazione chiude la spia lampeggia ad una frequenza maggiore di quella in fase di apertura. Se il cancello si blocca (intervento della frizione, controllo corrente, sicurezze ecc.) in posizione che non sia di riposo (cancello chiuso), la spia rimane accesa fissa. 6.7. LAMP Morsetto per il lampeggiante. Si collega tra il morsetto LAMP ed il morsetto COM2. La potenza massima consentita è di 5W. Se il cancello è in movimento il lampeggiante lampeggia, se il cancello è tutto aperto in attesa di richiudere, chiusura automatica, il lampeggiante rimane acceso fisso. Se la chiusura automatica è disabilitata a cancello aperto il lampeggiante si spegne. Se il cancello è tutto aperto e si attivano le fotocellule il lampeggiante lampeggia. Se il cancello è parzialmente aperto o completamente aperto e sono aperti i contatti STOP, ST.PA o FCEL il lampeggiante lampeggia e la SPAP è accesa fissa, ed il cancello non accetta alcun comando. A cancello completamente aperto attivando il contatto di STOP il lampeggiante si spegne ed il cancello rimane aperto. 6.8. APCH Ingresso N.A.: Morsetto per attivare l’apertura o chiusura dell’automazione tramite pulsante o selettore collegato al morsetto COM1. Il suo funzionamento dipende dalla posizione del Dip 5: Dip 5 in ON comando Apre/Stop/Chiude, Dip 5 in OFF comando Apre/Chiude. 6.9. ACAR Ingresso N.A.: Morsetto per attivare l’apertura totale del cancello tramite pulsante o selettore collegato al morsetto COM1, si attiva con cancello chiuso. Ad apertura totale il cancello si ferma e rimane aperto in attesa di un nuovo comando (radiocomando, pulsante o selettore, ecc.). 6.10. APED Ingresso N.A.: Morsetto per l’apertura pedonale del cancello, collegato al morsetto COM1 apre del 30% della sua corsa normale (valore di Default). Ad apertura avvenuta si ferma e rimane aperta in attesa di nuovo comando (radiocomando, pulsante o selettore, ecc.). Con la chiusura automatica attiva il cancello richiude dopo il tempo di pausa impostato. Se durante la chiusura si interrompe la corsa con le fotocellule il cancello riapre nella posizione di apertura pedonale. Se in chiusura si dà un comando di apertura normale (pulsante, selettore o Radiocomando) il cancello esegue l’apertura totale. 6.11. CHIU Ingresso N.A.: Morsetto per attivare la chiusura dell’automazione tramite pulsante o selettore collegato al morsetto COM1, si attiva con cancello aperto. 6.12. STOP Ingresso N.C., collegato al morsetto COM1. Agisce sia in apertura che in chiusura, quando si apre l’automazione si blocca (o rimane sempre chiusa o sempre aperta) e si disabilita anche il tempo di chiusura automatica. Quando il contatto STOP si ripristina, ad un nuovo comando, l’automazione inverte il moto (chiude se stava aprendo, apre se stava chiudendo) e ripristina la chiusura automatica per il comando successivo, se impostata. 6.13. FCEL Ingresso N.C., collegato al morsetto COM1. Morsetto dove viene collegato il contatto normalmente chiuso delle fotocellule. Le fotocellule agiscono solamente nella fase di chiusura del cancello. Se il cancello stava chiudendo, l’attivazione delle fotocellule (apertura del contatto verso COM1) fa riaprire completamente il cancello. Ripristinato il contatto FCEL, ad un comando di chiusura il cancello riprende a chiudere. In fase d’intervento delle fotocellule e quindi dell’inversione della corsa del cancello, se è attivo anche il contatto ST.PA il cancello si blocca in attesa che si ripristini il contatto ST.PA per continuare l’inversione di corsa e quindi ad aprire. 6.14. ST.PA Ingresso STOP PARZIALE N.C., collegato al morsetto COM1. Si comporta come le fotocellule ma solamente in apertura. Se il contatto normalmente chiuso tra i morsetti ST.PA e COM1 si interrompe l’automazione si blocca. Quando si ripristina il contatto l’automazione riprende il moto di apertura senza disabilitare la chiusura automatica se impostata. In questa situazione il lampeggiante lampeggia se il contatto rimane aperto e la SPAP rimane accesa fissa. Se viene dato un comando il cancello chiude a meno che non sia impostata la funzione condominiale. In questo caso solo il comando CHIUDI fa chiudere l’automazione. Ad automazione chiusa anche se il contatto ST.PA è aperto il lampeggiante e la SPAP sono spenti. Ad un comando di apertura il lampeggiante lampeggia e la SPAP rimane accesa fissa. 6.15. TXRX - -GND Morsetti per connessione PC. 6.16. –GND - +ANT Morsetti per il collegamento del ricevitore radio. 6.17. BAT + - BATMorsetti per il collegamento della batteria. 6.18. VAC1 – VAC2 Morsetti per il collegamento dei cavi di bassa tensione, 13÷15 Volt, del trasformatore. 40 ATTUATORI SERIE ES 7. DESCRIZIONE FUNZIONI DELLA CENTRALINA 7.1. FUNZIONAMENTO DELLA BATTERIA Nella scheda è presente un sensore che misura la tensione Vcc raddrizzata dopo il ponte a diodi della scheda. In questo modo si distingue il funzionamento a tensione di rete oppure in batteria. Nel funzionamento con la batteria se la scheda rileva una tensione Vcc<10Volt invia una segnalazione acustica, tramite il buzzer, ed il lampeggiante rimane sempre acceso, fisso, durante la corsa del cancello. In queste condizioni la scheda garantisce il funzionamento ancora per qualche manovra di apertura/chiusura. Al ritorno della tensione di rete il circuito carica-batteria incorporato nella scheda ricarica la batteria ed il lampeggiante riprende il suo funzionamento normale, quindi a lampeggiare, ed il buzzer smette di suonare. Se la batteria risulta completamente scarica Vcc<5Volt, quindi in corto, il relè del circuito carica batteria si apre automaticamente. In questo caso il lampeggiante rimane sempre fisso durante la corsa del cancello anche nel funzionamento con tensione di rete. Per ripristinare le condizioni iniziali bisogna sostituire la batteria. 7.2. MISURA DELLA CORRENTE La scheda misura la corrente di assorbimento del motore tramite un circuito di adattamento e convertitore A/D del micro. In fase di collaudo, in laboratorio, viene impostata la corrente massima di funzionamento in 8,5A (valore di Default). 7.3. VERIFICA FUNZIONAMENTO DELLE FOTOCELLULE Se il test delle fotocellule è abilitato, periodicamente la scheda ne interrompe l’alimentazione (morsetti +12 -12) per valutare se in questa condizione il contatto delle fotocellule, normalmente chiuso, si apre. Se non si apre significa che le fotocellule sono guaste. In tal caso viene mandata una segnalazione via seriale ad un PC o al 950B. Il test avviene solamente se l’automazione è a riposo (cancello chiuso). 7.4. MANUTENZIONE (SERVICE) La scheda come parte elettronica, non necessita di alcuna manutenzione particolare. E’ provvista di un sistema automatico di conteggio della durata di funzionamento dell’automazione e del numero di manovre complete effettuate in modo da indicare al cliente finale la neccessità di manutenzione di tutta l’automazione. In fase di collaudo, in laboratorio, viene disabilitata la funzione di Service (valore di Default), se attivata, superate le 20.000 manovre complete viene segnalata, tramite il suono di un buzzer che emette un suono ripetuto continuativo fino alla disattivazione da parte dell’installatore, la necessità di eseguire la manutenzione ordinaria dell’automazione. Eseguita la manutenzione si possono impostare i valori di service al periodo successivo (Esempio: da 20.000 a 40.000). Verificare e controllare comunque periodicamente, almeno una volta all’anno, le regolazioni dei parametri eseguiti con i trimmer (frizione, velocità e rallentamento), la corretta efficienza dei dispositivi di sicurezza ed il corretto funzionamento del lampeggiante. 8. STRUMENTI DI ANALISI Tutti i parametri e le regolazioni della schede possono essere visualizzati e/o modificati tramite l’uso di strumenti esterni quali il programmatore, Art. 950B, o di software di analisi da PC sotto Windows denominato “Analyzer”. In modalità lettura messaggi, si possono analizzare tutti gli eventi e/o le segnalazioni di errore in tempo reale. Mediante il programma Analyzer (fornito con l’interfaccia Art. 6952/A) è possibile bloccare, modificare e salvare tutti i parametri della scheda (impostazione dip-switch, codici radiocomando, impostazione potenzionetri ecc.). Una volta salvati, in un FILE, si possono utilizzare in altre installazioni. Per aggiornamento del programma consultare il sito www.elvox.com nella sezione download. 9. CORRISPONDENZA TRA LA SCHEDA EC25 E LA SCHEDA ZC25 Di seguito vengono riportate le corrispondenze dei morsetti tra la scheda per automazioni attuale e qualla precedente. ATTENZIONE!! La polarità, nel collegamento SPAPCOM2, tra la scheda EC25 e ZC25 risulta invertita, (EC25:SPAP- COM2+, ZC25: SPAP + COM2-) NUOVA (EC25) 1 APM1 2 CHM1 3 2CAN 4 2CAN 5 +AUX 6 -AUX 7 +12 8 -12 9 SIGN 10 -ENC 11 +ENC 12 SPAP 13 LAMP 14 COM2 (+) 15 COM1 (-) 16 APCH 17 ACAR 18 APED 19 CHIU 20 COM1 (-) 21 STOP 22 FCEL 23 STPA 24 TXRX 25 -GND 26 +ANT 27 BAT+ 28 BAT29 VAC1 30 VAC2 PRECEDENTE 2 1 6 7 9 5 32 33 13 12 11 8 10 (ZC25) CHM1 APM1 2CAN 2CAN +12V -12V ENC1 -ENC +ENC SPAP LAMP 17 18 19 20 21 22 23 24 25 COM1 (+) APCH ACAR APED CHIU COM1 (+) STOP FCEL FCOS 26 27 28 29 30 31 3 4 14 15 16 9 8 GND SIG +BAT -BAT VAC VAC APM2 CHM2 +ENC -ENC ENC2 COM2 SERR. 41 ATTUATORI SERIE ES PROGRAMMATORE 950B PER SCHEDA AUTOMAZIONI GENERALITA’: Il programmatore 950B è uno strumento indispensabile all’installatore per la gestione e personalizzazione dei parametri delle nuove schede elettroniche serie EC. 1. ACCENSIONE E MODALITA’ DI ALIMENTAZIONE L’accensione avviene tramite Plug Telefonico. Collegando il programmatore 950B, tramite opportuno cordone di collegamento, alla presa plug della scheda dopo alcuni istanti verrà visualizzato sul display la scritta : ELVOX 950B << PLUG >> 2. PRG SELEZIONE MENU’ PROGRAMMAZIONE Con il tasto del programmatore selezionare il menù di programmazione: PROGRAM. PARAM. e confermare successivamente con il tasto sione del tasto : tale operazione porta la scheda nello stato di programmazione, la successiva pres- conferma lo start alla procedura di programmazione parametri con la scritta sul display del programmatore: PROGRAM [Pgm. Tecnica ] 3. PARAMETRI Per selezionare e modificare i parametri relativi alle modalità di funzionamento della scheda basterà con successive pressioni del tasto o scorrere la lista dei parametri e con la tastiera numerica impostare il valore voluto secondo gli intervalli dei valori significativi riportati in seguito. Prima di visualizzare i parametri il programmatore chiede la “Password”: Password 00000000 Nella prima accensione scrivere il valore di Default “00000123” e premere il tasto Di seguito si visualizza la scritta “Cambia Password” con il valore di Default: per confermare il valore scritto. Cambia Password 00000123 In questo punto si può confermare il valore di Default premendo il tasto Premendo successivamente il tasto o oppure personalizzarlo. si conferma il valore scritto e si passa automaticamente al parametro successivo. Per uscire dalla modalità di programmazione parametri premere il tasto scheda. e successivamente scollegare il programmatore dalla La seguente tabella elenca tutti i vari parametri utili per il funzionamento dell’automazione settabili solo col programmatore. 0 = FUNZIONE DISABILITATA 1 = FUNZIONE ABILITATA 42 ATTUATORI SERIE ES Parametro Descrizione Valore di Default Valore Minimo Valore Massimo Password Numero riservato per entrare in 123 1 9999 / 0 / / 0 / / 0 / programmazione Numero Cicli Visualizza il n. di azionamenti dell’automazione Ore di vita Indica il n. di ore di vita della scheda accesa Ore di Lavoro Indica il n. di ore della scheda quando non è a riposo Numero Reset Visualizza il n. di volte che la scheda si è spenta e poi si è riaccesa per qualsiasi motivo (mancanza di tensione di rete e della batteria, pressione del tasto RESET, estrazione dei morsetti di alimentazione, rottura di un fusibile,…) / 0 / Numero Blocchi Indica il n. di volte che l’automazione si è arrestata / 0 / N.imp enc open Visualizza il n. di impulsi che ha conteggiato l’encoder in programmazione della corsa in apertura / 1 / N.imp enc close Visualizza il n. di impulsi che ha conteggiato l’encoder in programmazione della corsa in chiusura / 1 / Tempo Pausa Pausa tra l’apertura e la chiusura in funz. Automatico. (il valore è in secondi moltiplicato 10. Es. il valore 60 indica 600”=10minuti) 1 0 (1=10”) 255=2550” Lingua Inglese Imposta la lingua utilizzata per le scritte 0 0 (italiano) 1 (inglese) Partenza Veloce In fase d’apertura l’anta parte velocemente 1 0 1 Ritardo impatto Definisce il tempo per fermare l’automazione in caso di ostacolo presente (100=1”) 40 2 255 Blocco Trimmer Permette di bloccare i valori dei trimmer e dei dip-switch 0 0 1 (Trimmer bloccati) % Rallentamento Indica la % di corsa per cui l’automazione inizia a rallentare in apertura e in chiusura 85% 0% (Rallenta subito) 100% Abilita frizione Permette di disabilitare completamente la frizione 1 0 1 Velocità massima Definisce la percentuale di velocità che raggiunge il cancello durante la corsa / 30% 95% Velocità minima Definisce la percentuale di velocità che raggiunge il cancello durante la fase di partenza e di arrivo / 10% 80% Valore Frizione Definisce il tempo che intercorre tra un impulso di encoder ed il successivo / 15 140 Corrente Max Indica il valore della corrente oltre il quale la scheda va in protezione di corrente 85 (8,5A) 10 (1A) 90 (9A) Vel su blocco I Definisce la % di velocità dell’automazione in caso di protezione di corrente 60% 10% 80% Impulsi uguali Indica di considerare il n. di impulsi in apertura e chiusura uguali (anche se da programmazione risultano diversi) 1 0 1 Ritardo ostacolo Definisce il tempo per fermare l’automazione in caso di rallentamento oltre il valore di frizione (100=1”) 30 2 255 43 ATTUATORI SERIE ES Parametro Descrizione Valore di Default Valore Minimo Valore Massimo Controllo K Non Utilizzato - - - Ton mis frizione Tempo di ritardo in partenza per attivare il controllo della corrente (10=1”) 5 1 255 Abil blocco Definisce se è abilitato il controllo con l’encoder per fermare l’automazione 1 0 1 T interv.protezi Definisce il tempo di ritardo dopo la partenza dell’automazione per cui intervengono le protezioni date dall’encoder e dalla misura di corrente (10=1”) 20 1 255 Abilita corrente Indica se è abiliatato il controllo della corrente max 1 0 1 Abilita rimbalzo Indica se alla fine della chiusura l’automazione deve tornare indietro di circa 1cm 1 0 1 Abilita Radio Abilitazione codici da radiocomando 1 0 1 Abilita Debug Abilita la segnalazione real-time via seriale del funzionamento 0 0 1 Ap Pedonale Percentuale di apertura pedonale 30 10 100 AUX 1_2 Con il comando di apertura si attivano i morsetti AUX 1_2 per 5” 0 0 1 Tempo di attivazione morsetti AUX 1_2 5” 1 255 Valore 2CAN Si attivano i morsetti da radiocomando: Valore 0 2° e 4° canale Valore 1 1° canale Valore 2 1° e 3° canale Valore 3 3° canale 0 0 3 Tempo attiv.2CAN Imposta il tempo di attivazione del morsetto (in sec) 3 1 255 Abilita Ch autom Abilita la richiusura automatica dopo il T pausa 0 0 1 Abilita Condomin Abilita la funzione condominiale 0 0 1 Abilita Passo P. Abilita la funzione APRI STOP CHIUDI 0 0 1 Abilita Abilita i prelampeggi prima di iniziare un movimento 1 0 1 Abilita lo STPA temporizzato Dopo il ripristino del contatto STPA il cancello prosegue l’apertura dopo il tempo di ritardo impostato nel parametro successivo 0 0 1 20” 1” 255” Tempo Serrattura Temporizz. STPA 44 Tempo di ritardo all’attivazione dell’apertura dopo uno STPA ATTUATORI SERIE ES Parametro Descrizione Valore di Default Valore Minimo Valore Massimo Tempo dopo I_eccessiva Tempo di ritardo dopo il quale viene rivalutato il livello di corrente 5 (0,5”) 1 (0.1”) 50 (5”) Abilita encoder in chiusura Se posto a 1 questo parametro anche in chiusura vengono conteggiati gli impulsi dell’encoder senza la ricerca del fine corsa 0 0 1 Agg. Encoder Indica un tempo per cui terminati gli impulsi dell’encoder in chiusura l’automazione rimane ancora attiva - - - Abilita Service Se impostato a 1 quando il n. azionamenti o il tempo di lavoro superano i valori impostati il buzzer emette un suono di avviso 0 0 1 Ore Service Ore di lavoro dell’automazione dopo le quali il buzzer emette il suono di avviso se abilitato 60 0 255 Azionamento Service Numero di azionamenti completi dell’automazione prima che il buzzer indichi la necessità del Service 20 (in migliaia) 0 255 Funzione orologio Se abilitata, a cancello tutto apertocon le fotocellule disattivate (ad esempio mediante un orologio) il lampeggiante rimane spento. Quando le fotocellule si riabilitano, con la chiusura automatica inserita, l’automazione richiude. 0 0 1 Abilita tentativi Se posto a 1, su blocco dell’encoder l’automazione torna indietro del 10% della corsa effettuata e poi riprova nuovamente ad avanzare. Se ritrova l’ostacolo ritorna indietro la seconda volta e poi si blocca 0 0 1 Abil. Test Fotocellule Se abilitato, periodicamente toglie alimentazione alle fotocellule (+12 – 12) e valuta se l’ingresso FCEL si disabilita. In caso di guasto manda un segnale al sistema di Analisi. 0 0 1 Tempo inversione dopo la Una volta abilitato, indica il tempo di 15 0 255 5 1 30 0 0 1 - - - 0 0 1 chiusura “rimbalzo” dell’automazione dopo una chiusura (in 1/10”) % di errore ammesso per la Indica la % di corsa per cui l’autocorsa in chiusura mazione in chiusura si ferma senza fare i tentativi perchè si ritiene che sia arrivata al blocco di fine chiusura Abilitazione lettura codici Se abilitato vengono letti i codici proRolling code venienti dal ricevitore di tipo Rolling code e viene esclusa la lettura dei radiomandi a DIP-SWITCH Abilitazione test sicurezza Abilita una serie di test supplementari sul sotfware Abilitazione chisura Se abilitato rende la chiusura automatica su APED automatica su APED indipendente 45 ATTUATORI SERIE ES TABELLA DIAGNOSI DI POSSIBILI INCONVENIENTI DELLE AUTOMAZIONI SCORREVOLI CON SCHEDA DI COMANDO A 1 MOTORE POSSIBILI INCONVENIENTI CAUSE VERIFICHE / RIMEDI L’automazione non funziona. Alimentazione di rete assente. Controllare l’interruttore alimentazione trasformatore. Fusibili di alimentazione bruciati. Sostituire i fusibili con altri dello stesso valore. Comandi non funzionanti. Controllare i radiocomandi e selettori o pulsanti. Dispositivi di protezione attivati. Verificare che le sicurezze non siano tutte attive (3 led verdi accesi). Controllare il funzionamento o l’allineamento delle fotocellule e i collegamenti dei dispositivi di protezione. Dispositivi di protezione attivi. Verificare che le sicurezze siano tutte attive (3 led verdi accesi). Controllare il funzionamento o l’allineamento delle fotocellule e i collegamenti dei dispositivi di protezione. Collegamenti con polarità invertita. Verificare il collegamento e la polarità dei collegamenti tra scheda radio e scheda di comando. Batteria scarica. Sostituire la batteria. Scheda o ricevitore non funzionano correttamente Verificare la tensione tra i morsetti 25(GND) e 26(+ANT): deve essere V>10Vdc. Se la tensione tra i morsetti è più bassa togliere il conduttore dal morsetto 26 e misurare la tensione a vuoto. Se non c’è tensione sostituire la scheda elettronica. Se la tensione è di 12V sostituire la scheda ricevente. La codifica del radiocomando non è stata eseguita correttamente. Eseguire la procedura di acquisizione del codice radio (vedi istruzioni) I codici del radiocomando e quelli memorizzati nella scheda sono diversi. Eseguire la procedura di acquisizione del codice radio (vedi istruzioni). Batteria Scarica. Sostituire la batteria ( tipo 23AE 12V). Il ricevitore non funziona correttamente. Verificare la tensione tra i morsetti 25(GND) e 26(+ANT): deve essere V>10Vdc. Se la tensione tra i morsetti è più bassa togliere il cavo dal morsetto 26 e misurare la tensione sui morsetti a vuoto. Se non c’è tensione sostituire la scheda elettronica. Se la tensione è di 12V sostituire la scheda ricevente. Dispositivi di protezione o comandi attivi. Verificare che i 3 led verdi, relativi alle protezioni, siano accesi e i 4 led rossi, dei comandi, spenti . Velocità di rallentamento bassa. La programmazione della corsa si effettua alla velocità di rallentamento (Vrall). Verificare che il trimmer della relativo alla Vrall sia impostato a metà. Se il cancello si blocca durante la programmazione bisogna aumentare la velocità di rallentamento (Vrall) e la frizione (FRIZ), ruotando i trimmer verso il +. In caso non si riesca comunque a programmare eseguire la corsa di prova impostata in laboratorio: togliere alimentazione alla scheda, ridarla e premere il tastino sulla scheda MEMO. L’automazione deve aprire e compiere la corsa impostata. Il lampeggiante e la SPAP devono lampeggiare. Rivolgersi all’assistenza clienti. Assorbimento motore superiore al limite impostato in laboratorio. Misurare tramite un tester, in modalità corrente continua, l’assorbimento del motore: deve essere minore di 8,5A. Se supera i 4A, verificare la corsa del cancello ed eliminare eventuali attriti meccanici. Non si programma il radiocomando. Il radiocomando non funziona. Non si programma la corsa dell’automazione. 46 ATTUATORI SERIE ES POSSIBILI INCONVENIENTI CAUSE VERIFICHE / RIMEDI In fase di programmazione l’automazione Sono invertiti i cavi alimentazione motore. Invertire la polarità dei conduttori Rosso e non apre ma chiude. L’automazione si blocca quando inizia a rallentare. Il lampeggiante rimane fisso anche durante la corsa ed il buzzer suona sempre. Il lampeggiante non funziona oppure rimane Nero (morsetto 1 e 2). Struttura meccanica del cancello con problemi. Verificare la struttura meccanica del cancello (lo scorrimento a motore sbloccato, il buono stato della rotaia, …). Velocità di rallentamento bassa. Aumentare la Velocità di rallentamento (Vrall). In caso si sia in possesso del palmare o del PC aumentare il valore del parametro: “Ritardo impatto”. Batteria scarica. Verificare la carica della batteria e ripristinare la tensione di rete. Scheda in modalità Service. Per verificare se la scheda è in Service è necessario connettersi alla scheda con il palmare o PC. In questo caso verificare se il parametro “Abilita service” sia attivo. In caso di service attivo portare avanti la prossima scadenza (Es. “ore lavoro service” da 60 a 120 oppure “cicli service” da 20 a 40). Rivolgersi all’assistenza clienti. Lampadina bruciata. Sostituire la lampadina (tipo E14 14V 3C sempre accesso. 5W). La scheda non funziona correttamente. Sostituire la scheda elettronica. L’automazione fa solo un piccolo movimento Alimentazione Encoder bassa o il circuito Verificare se c’è alimentazione, tra i morsetti e poi si ferma. Encoder motore non funziona 10 e 11, in fase di partenza dell’automaziocorrettamente. ne: la tensione deve essere di +12V. Verificare che il led rosso “ENC” si accenda per il tempo di movimento dell’automazione. Analizzare con il PC le indicazioni di funzionamento della scheda. Sostituire l’encoder. Rivolgersi all’assistenza clienti. Il ricevitore radio interno alla scheda non Ponticello “ANTENNA” tagliato o mancante. funziona. Verificare il ponticello “ANTENNA” della scheda elettronica. Il ricevitore non funziona correttamente. Sostituire la scheda elettronica. Rivolgersi all’assistenza clienti. Non funziona il collegamento col PC. Ponticello “GEN.I” tagliato o mancante. Verificare che il ponte “GEN.I” della scheda elettronica. Rivolgersi all’assistenza clienti. Il cancello si muove a scatti. Installazione non corretta della cremagliera. Rispettare lo spazio di 2 mm tra pignone e la cremagliera. 47 ATTUATORI SERIE ES SBLOCCO MANUALE In caso di mancata alimentazione di rete, la batteria tampone garantisce, per un periodo limitato, il funzionamento dell'automazione. In caso di batteria scarica o mancante, sbloccare manualmente il motore aprendo il coperchio con l’apposita chiave (vedi Fig. 1A/ES, 1B/ES, 1C/ES) e ruotare la leva dello sblocco di 180° in senso antiorario (Fig. 7/ES). Richiudere il coperchio. La scheda elettronica provvederà a ricaricare la batteria tampone appena sarà ripristinata l’alimentazione. MANUTENZIONE Si raccomanda di far effettuare da personale qualificato un controllo annuale del funzionamento generale dell'automazione e dei dispositivi di sicurezza. Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione dell’automazione togliere la tensione di alimentazione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico a monte del trasformatore e scollegare la batteria tampone. Se l'alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di disabilitare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.) ad eccezione del dispositivo usato dall' addetto alla manutenzione. Manutenzione ordinaria Le seguenti operazioni devono essere fatte quando se ne avverte la necessità e obbligatoriamente almeno ogni 12 mesi. Cancello Lubrificare (con oliatore) le ruote di scorrimento del cancello e i pattini della guida superiore. Verificare il fissaggio della cremagliera e la sua pulizia da sporcizia e incostrazioni. Pulire la rotaia di scorrimento. Impianto di Automazione Verificare il funzionamento dei dispositivi di protezione (fotocellule, coste meccaniche ecc…). Verificare lo stato di carica della batteria con un multimetro (tester) anche se il lampeggiante segnala, in caso di mancanza di corrente, lo stato della batteria (vedi istruzioni centralina). In caso di sostituzione della batteria utilizzare un prodotto originale e ricliclare il materiale sostituito secondo la normativa vigente. Cambiare la batteria, in ogni caso, ogni 2 anni. Manutenzione straordinaria Non sono previste operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi su parti meccaniche, si raccomanda di rimuovere l'attuatore per consentire la riparazione da parte del personale autorizzato. 48 ATTUATORI SERIE EA ATTUATORI PER CANCELLI AD ANTE BATTENTI Art. EA25 - EA50 Presentazione generale Attuatore elettromeccanico irreversibile a fissaggio esterno, per cancelli ad anta battente di lunghezza fino a 2,50 m (EA25) o 3,50 m (EA50). Il gruppo riduttore, a doppio rinvio, è contenuto in una cassa d’alluminio pressofuso perfettamente sigillato in bagno di grasso speciale autolivellante. Lo sblocco meccanico è accessibile mediante l’apposita chiave. La vite di scorrimento è protetta in tutta la sua escursione. L'attuatore è fornito singolarmente o con altri componenti in confezioni kit. CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA Alimentazione motore Potenza Max Motore Corsa Max Utile Lunghezza Max Anta Temperatura di servizio Velocità Max Motore Tempo Apertura a 90 ° Peso massimo anta Mod. EA25 12 V c.c. 30 Watt 29 cm 2,5 m -20°C ÷+55°C 1100 RPM 10 Sec. 400 Kg. Mod. EA50 12 V c.c. 30 Watt 41 cm 3,5 m -20°C ÷+55 °C 1100 RPM 10 Sec. 300 Kg. DIMENSIONI D' INGOMBRO mm Mod. EA25 18 mm 785 mm mm mm mm Mod. EA50 mm mm mm mm 49 ATTUATORI SERIE EA INSTALLAZIONE MECCANICA Gli attuatori sono fissati da un lato al cancello e dall’altro ad una flangia solidale al pilastro di sostegno del cancello. Scegliere la posizione degli attuatori e stabilire quindi l’angolo di apertura delle ante. A tal scopo si considerino i valori riportati in tabella 1 prima di procedere all'installazione. Osservazioni: 1. I dati in tabella si apllicano quando l’attuatore è in posizione di massima estensione e il cancello è chiuso. In tali condizioni si ha la massima efficienza di funzionamento. 2. I dati B in tabella sono valori massimi. Il cancello può funzionare anche con valori di B minori. Il funzionamento non è garantito per valori di B maggiori. 3. Per valori di A minori del valore in tabella, il cancello non apre dell’angolo voluto. 4. Si consiglia: Angolo di apertura 90° per aperture a 90° scegliere valori di A prossimi al minimo riportato in tabella. per aperture a 120° scegliere valori di A prossimi al massimo riportato in tabella. EA 50 EA 25 A (mm) B (mm) B (mm) 70 200 200 80 180 200 100 160 200 120 150 200 140 130 200 1020 1300 Angolo di apertura 120° C Fig. 2/EA EA 25 EA 50 A (mm) B (mm) B (mm) 100 70 70 120 80 80 140 100 120 C (mm) Tab. 1 Ancoraggio dell’attuatore: 1. Fissare la staffa di supporto motore (Kit art. ZX04) sulla parte interna del pilastro che sostiene il cancello. Se il pilastro è metallico, effettuare una robusta saldatura (Fig. 3B/EA). La flangia ausiliaria può essere montata sulla staffa del pilastro in 3 diverse posizioni (Fig. 5/EA), permettendo ad esempio di fissare la staffa lontano dagli spigoli del pilastro e lasciando immutato il valore di A di tabella 1. 2. Saldare elettricamente la seconda staffa al cancello, rispettando la misura C (Fig. 2/EA). 3. Avvitare l’attuatore alle flange di supporto (Fig. 6/EA e Fig. 7/EA). 38 69 11 35 11 11 44 25 Fig. 3A/EA Fig. 5/EA Installazione battenti meccanici. Per l’installazione di battenti meccanici vedi Pag. 59. 50 Fig. 3B/EA Fig. 6/EA 25 74 70 Fig. 4/EA Fig. 7/EA ATTUATORI SERIE EA INSTALLAZIONE ELETTRICA 1. Per collegare l’alimentazione al motore, svitare le 2 viti e togliere il coperchio (Vedi A della Fig. 8/EA). Fig. 8/EA MARRONE BLU + - 1 3 2 4 11 14 ENC1/ENC2 BIANCO CHIUDE Mot. 1 Mot. 2 APRE 2. Collegare i fili secondo le indicazioni riportate sulla morsettiera del motore (vedi Fig. 9/EA) e sulla scheda elettronica (vedi Fig. 6/EC, pag. 28). ENCODER 12 15 13 16 Alimentazione motore: 1-3 rosso, 2-4 nero Alimentazione encoder: 11-14 marrone, 12-15 blu Segnale encoder: 13-16 bianco Fig. 9/EA 3. Nel caso non si utilizzi il cavo ELVOX per l’alimentazione del motore si consiglia un cavo di sezione 2,5 mm2 per il motore e di sezione 0,5 mm2 per l’encoder (per distanze sino a 15 mt). Per cablaggi con lunghezza superiore i 15 m usare per il collegamento del motore la sezione 2x4 mm2, e per l’encoder la sezione 3x1 mm2. 4. Scegliere percorsi brevi per i collegamenti. Sblocco manuale In caso di mancata alimentazione di rete, la batteria tampone assicura per un periodo limitato di tempo il funzionamento dell'automazione. In caso di batteria scarica o mancante, sbloccare manualmente l'attuatore aprendo il coperchio con l’apposita chiave e ruotando la leva dello sblocco di mezzo giro in senso orario (vedi Fig. 10/EA). Rimontare il coperchio e fissarlo con la chiave. Appena sarà ripristinata l'alimentazione la scheda elettronica provvederà a ricaricare la batteria tampone. Fig. 10/EA MANUTENZIONE Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione del motore, togliere la tensione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico collegato a monte della centralina e scollegare la batteria tampone. Se l'alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di disabilitare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.) ad eccezione del dispositivo usato dall' addetto alla manutenzione. Manutenzione ordinaria Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere eseguita quando se ne avverte la necessità e obbligatoriamente almeno ogni 12 mesi. Cancello: Lubrificare (con oliatore) i cardini del cancello. Verificare che i cardini del cancello, siano rigorosamente in bolla. Motore: Oliare (con oliatore) la vite senza fine dell'attuatore posta nella parte inferiore (fig .11/EA). Non oliare lo stelo esterno, perché ciò favorirebbe il deposito di polvere e l'abrasione della superficie. Manutenzione straordinaria Non sono previste operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi su parti meccaniche, si raccomanda di rimuovere l'attuatore per consentire la riparazione da parte del personale autorizzato. Fig. 11/EA 51 ATTUATORI SERIE ZA ATTUATORI A BRACCIO ARTICOLATO PER CANCELLO AD ANTE BATTENTI Art. ZA30 PRESENTAZIONE Presentazione generale Attuatore elettromeccanico irreversibile a fissaggio esterno con sblocco manuale, per cancelli ad anta battente ad uso residenziale di lunghezza massima 3 m (300Kg), adatto per motorizzare ad ante in presenza di pilastri di grandi dimensioni. Il gruppo riduttore é contenuto in un coperchio in ABS di grosso spessore e di ridottissimo ingombro. Lo sblocco meccanico è accessibile mediante apposita chiave personalizzata. Questi attuatori sono stati concepiti privilegiando la facilità d’installazione e la robustezza dei materiali impiegati. CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA Mod. ZA30 12 V c.c. 0,5 A 1300 rpm -20°C ÷ 55°C 45 W IP43 Intensivo 400 Kg 3m 140° 11 Kg Tensione di alimentazione motore Corrente assorbita (a vuoto) Velocità motore Temperatura d’esercizio Potenza motore Grado di protezione Ciclo di lavoro Peso massimo anta (lunghezza anta 1,8 mt): Lunghezza massima per anta (peso massimo 300 Kg): Angolo massimo di apertura: Peso: DIMENSIONI D' INGOMBRO Mod. ZA30 190mm 350 mm A C 40 0 160 B 350 52 Dimensioni: A= Minimo 110 mm B= Da 0 a 370 mm C= Da 440 a 460 mm Fig. 1/ZA30 ATTUATORI SERIE ZA INSTALLAZIONE MECCANICA 1. Fissare la staffa di supporto del braccio articolato sulla parte interna dell’anta, come indicato in Fig. 2/ZA30. Cerniera Anta Pilastro Staffa 3. Fissare il motore alla piastra con le due viti M6x120. N.B.La morsettiera va sempre rivolta verso l’esterno del pilastro. 4. Inserire il braccio dritto nell’albero del motore e fissarlo con la vite M6x45 fornita. 5. Unire il braccio dritto a quello curvo e fissarli con la vite M8x20. 6. Collegare il braccio curvo alla staffa di supporto che si trova nel cancello mediante la vite M12x50 e il dado Fig. 3A/ZA30. 440÷460 mm Fig. 2/ZA30 27 mm 2. Fissare la piastra-base del motore al muro in posizione orizzontale, ad una distanza minima di 150 mm dal pavimento e a 27 mm dal lato tra la parte inferiore della piastra - base e il lato superiore della staffa di supporto del braccio articolato (Fig. 2A/ZA30). 150 mm Fig. 2A/ZA30 Vite Dado Fig. 3A Fig. 3B Installazione sinistra Installazione destra Fig. 4 Fig. 4A N.B. Per l’installazione destra, il motore deve essere posizionato come nella figura 4/ZA30. Installazione battenti meccanici Per l’installazione di battenti meccanici vedi Pag. 59. 53 ATTUATORI SERIE ZA Encoder (marrone-blu-bianco) Alimentazione motore (rosso-nero) Fig. 5/ZA30 INSTALLAZIONE ELETTRICA 1. Per il collegamento dell’alimentazione accedere alla morsettiera rimuovendo prima lo sblocco a serratura e successivamente il coperchio (vedi fig.6/ZA30). 2. Collegare i fili seguendo le indicazioni riportate sulla morsettiera del motore (vedi fig.5/ZA30) e sulla scheda elettronica (vedi fig.6, pag. 28). 3. Nel caso che non si utilizzi il cavo Elvox per l’alimentazione del motore si consiglia una sezione del cavo di 2,5 mm2 e di 0,5 mm2 per l’encoder (per distanze fino a 15 m Per cablaggi con lunghezza superiore i 15 m usare per il collegamento del motore la sezione 2x4 mm2 e per l’encoder la sezione 3x1 mm2. 4. Scegliere percorsi brevi per i collegamenti. Fig. 6/ZA30 Sblocco manuale In caso di mancanza dall’alimentazione di rete, la batteria tampone garantisce per un periodo limitato il funzionamento dell'automazione. In caso di batteria scarica o mancante, sbloccare manualmente l'attuatore aprendo il coperchio con l’apposita la chiave e svitando la ruota di sblocco (vedi Fig. 6/ZA30 e 7/ZA30). Una volta ripristinata l'alimentazione la scheda elettronica provvederà a ricaricare la batteria tampone. MANUTENZIONE Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione del motore togliere la tensione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico collegato a monte della centralina, e scollegare la batteria tampone. Se l'alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di controllare o disabilitare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.), ad eccezione del dispositivo usato dall' addetto alla manutenzione. Manutenzione ordinaria Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere fatta quando se ne avverte la necessità e obbligatoriamente ogni anno. Cancello: Lubrificare (con oliatore) i cardini del cancello. Verificare che i cardini del cancello siano rigorosamente in bolla. Manutenzione straordinaria Non sono preventivabili operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi su parti meccaniche si raccomanda di rimuovere l'attuatore per consentire la riparazione da parte del personale autorizzato. 54 Sblocco manuale Fig. 7/ZA30 ATTUATORI SERIE ZI ATTUATORI INTERRATI PER CANCELLI AD ANTE BATTENTI Art. EI20 - ZI27 Presentazione generale Gli attuatori interrati ZI sono adatti per cancello a battente con ante fino 1,6 m (senza elettroserratura) ed ante oltre 1,6 m (con elettroserratura). Ogni attuatore si compone di un motore in bassa tensione a 12V c.c. e di un gruppo riduttore racchiuso in una cassa completamente stagna d’alluminio di grosso spessore ma di ridottissimo ingombro esterno, tale da agevolarne l’installazione. Ogni attuatore interrato si integra perfettamente ai canoni estetici di ogni cancello senza alterarne l’aspetto. L'attuatore è fornito singolarmente o abbinato con altri articoli in kit. L'attuatore va installato con la cassa di fondazione Art. ZX41 in alluminio, fornita separatamente. DIMENSIONI D' INGOMBRO Mod. ZX41 Mod. ZI27 73 55 86 138 5 55 17 4 Mod. EI20 Mod. ZX41 97 147 5 36 73 55 86 138 5 55 17 4 Fig. 1/ZI Gli attuatori elettromeccanici interrati serie ZI sono adatti ad ogni tipo di cancello ad ante, con le seguenti limitazioni: 1. La lunghezza massima per anta non deve superare i 2 m per EI20 e 3 m per ZI27. 2. Il peso per ogni anta non deve superare i 200 Kg per EI20 e i 300 Kg per ZI27. 3. La cassa di fondazione deve essere rigorosamente in bolla sui 4 lati. 4. L'albero del motoriduttore deve essere assolutamente in asse con il cardine del cancello. 5. Il cardine del cancello deve essere in bolla, ovvero l'anta bloccata o priva di automazione, in qualsiasi punto delle sua corsa non deve ne aprirsi ne chiudersi autonomamente. Nel caso in cui non siano rispettati i punti di cui sopra ELVOX declina ogni responsabilità per malfunzionamento o rotture e la garanzia decade. CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA Mod. EI20 Mod. ZI27 12 V c.c. 12 V c.c. Alimentazione motore 0,3 A 0,5 A Corrente assorbita (a vuoto) 30 Watt 40 Watt Potenza Max Motore -20°C ÷ 55°C -20°C ÷ 55°C Temperatura di servizio 1000 giri/min 1200 giri/min Velocità Max Motore IP67 IP67 Grado di protezione 200 Kg (2 m) 300 Kg (1,8 m) Peso massimo anta (lunghezza anta 2m) 2 m 3 m (200 Kg.) Lunghezza massima per anta (peso massimo 200 Kg) 360° 360° Angolo massimo di apertura 8 Kg 10,7 Kg Peso 55 ATTUATORI SERIE ZI INSTALLAZIONE MECCANICA MIN. 73 mm Installare gli attuatori interrati EI20 e ZI27 in asse con il cardine del cancello. Installazione in asse: Vedi anche fig. 2/ZI dove: A = anta B = sblocco manuale con chiave art. ZDA7 (EI20) e ZDB7 (ZI27) o sblocco manuale a leva, art. EDI1, (solo per via EI20) C = ingresso cavi D = drenaggio E = ghiaia F = cassa di fondazione art. ZX41 Fase preparatoria: 1. Rimuovere l’anta del cancello. 2. Posizionare la staffa dello sblocco Art. ZDA7 o ZDB7 sullo spigolo inferiore dell’anta e saldarla. Togliere lo sblocco in fase di saldatura 3. Ripetere le stesse operazioni anche per una eventuale seconda anta. E- Ghiaia per recupero acqua piovana F CASSETTA DI FONDAZIONE PER ATTUATORI ZI: ZX41 Prima di inserire lo sblocco Art. ZDA7, EDI1 o ZDB7 sulla bronzina, ingrassare abbondantemente sia la bronzina (n.1 Fig.3/ZI) sia la ghiera di scorrimento (n.2 Fig.3/ZI) Si consiglia di eseguire periodicamente l’ingrassaggio esterno dei suddetti particolari, almeno ogni 3 mesi. Prima d’inserire il motore allo sblocco (n°5 Fig. 3/ZI) ingrassare abbondantemente il perno del motore. Materiali preparatori all' installazione dei attuatori ZI Posizione Descrizione 1 2 3 4 5 A B C D E F Bronzina Ghiera centrale Cassa Coperchio Sblocco D- Tubo di drenaggio da collegare allo scarico acque piovane Dimensioni 555 mm 174 mm 134 mm 86 mm 73 mm 55 mm CTubo ingresso cavi 450mm (ZDA7 - ZDB7), 240mm (EDI1) 48mm (ZDA7 - ZDB7), 36mm (EDI1) 50 25 Fig. 3/ZI 56 Fig. 2/ZI ATTUATORI SERIE ZI Installazione della ghiera centrale con fermo staffa. A seconda dell’installazione della cassa di fondazione Art. ZX41 si possono avere 4 possibilità di fermo staffa nel caso di sblocco manuale (vedi figura 4/ZI). Cancello Cancello ZX41 ZX41 ZX41 Cancello Cancello ZX41 Fig. 4/ZI Preparazione del sito 1. Scavare nel terreno vicino al pilastro di sostegno del cancello una nicchia di volume sufficiente a contenere la cassa di fondazione (Art. ZX41). 2. Creare una cospicua base di calcestruzzo sul fondo della nicchia. 3. Posizionare la cassa di fondazione in modo che sia in asse con il cardine superiore. 4. Posizionare una guaina per il cavo di alimentazione e un tubo per il drenaggio (particolari C e D Fig. 2/ZI). 5. Ricoprire con calcestruzzo tutta la cavità libera intorno alla cassa fino al livello del terreno. 6. Lasciare asciugare la gettata fino alla presa completa del calcestruzzo. 7. Ripetere i punti dal 1 al 6 anche per una eventuale seconda anta. 8. Inserire l'attuatore. Collocazione dell’anta Rimettere l’anta in posizione verticale avendo cura che il perno del motoriduttore sia ben collocato entro la borchia saldata alla staffa di supporto e che il perno sia ben in asse con il cardine superiore del cancello. Il tubo di drenaggio D di Fig.2/ZI deve essere privo di detriti internamente per permettere una veloce uscita dell’acqua di ristagno. Un importante accorgimento è quello di ricoprire il tubo in tutta la sua lunghezza con della ghiaia che permetta il deflusso dell’acqua e che impedisca al terreno di otturare il tubo drenante. Installazione battenti meccanici Per l’installazione di battenti meccanici vedi Pag. 59. Installazione elettrica 1. Inserito l’attuatore allo sblocco eseguire i collegamenti seguendo le operazioni di Fig. 5/ZI e lo schema della sceda elettronica (vedi fig. 6, pag 28). ZI27 Fig. 5/ZI EI20 Cavo 2x2 + 3x0,5 mm2 Cavo Scatola di 2x2 + derivazione 2 3x0,5 mm (IP 68) 57 ATTUATORI SERIE ZI 2. Collegare i fili seguendo le indicazioni riportate della tabella: Alimentazione motore: 1-3 rosso, 2-4 nero COLLEGAMENTI: Alimentazione encoder: 11-14 marrone, 12-15 blu Alimentazione: Rosso - nero Encoder: Marrone-Blu-Bianco Segnale encoder: 13-16 bianco 3. Nel caso non si utilizzi il cavo ELVOX per l’alimentazione del motore si consiglia di adottare un cavo di sezione 2,5 mm2 per il motore e 0,5 mm2 per l’encoder (distanze sino a 15mt). Per cablaggi con lunghezza superiore ai 15 m usare per il collegamento del motore un cavo di sezione 2x4 mm2, e per l’encoder 3x1 mm2. 4. Scegliere percorsi brevi per i collegamenti. Sblocco manuale (ZDA7 - ZDB7) In caso di mancata alimentazione di rete, la batteria tampone garantisce, per un periodo limitato di tempo, il funzionamento dell'automazione. In caso di batteria scarica o mancante, sbloccare manualmente l'attuatore utilizzando la chiave personalizzata. 1. Aprire lo sportello in plastica. 2. Inserire l’apposita chiave e ruotarla di 1/4 di giro. 3. Spostare la leva (Fig. 6). 4. L’anta è sbloccata e con una lieve pressione si apre. 5. Riportare la chiave nella posizione iniziale (girando di 1/4 di giro). 6. Togliere la chiave e chiudere lo sportello. 7. Ripetere i punti dal 1 al 5 anche per la eventuale seconda anta. Sblocco manuale (EDI1 per EI20) In caso di mancata alimentazione di rete, la batteria tampone garantisce, per un periodo limitato di tempo, il funzionamento dell'automazione. In caso di batteria scarica o mancante, sbloccare manualmente l'attuatore utilizzando la leva personalizzata. 1. Togliere il tappo in plastica 2. Inserire l’apposita leva e ruotarla di 90° finchè si libera l’anta 3. L’anta è sbloccata e con una lieve pressione si apre. 4. Togliere la leva e rimettere il tappo. 5. Ripetere i punti dal 1 al 4 anche per la eventuale seconda anta. Fig. 7 Fig. 6 MANUTENZIONE Se l’alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di disabilitare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.) ad eccezione del dispositivo usato dall’addetto alla manutenzione. MANUTENZIONE ORDINARIA Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere eseguita quando necessario ed obbligatoriamente almeno ogni 12 mesi. CANCELLO Lubrificare (con oliatore) i cardini del cancello. Controllare i cardini del cancello che devono essere in bolla con l’albero del motoriduttore. MOTORE - CASSA DI FONDAZIONE Lubrificare (con oliatore) i cardini del cancello. Controllare se la cassa di fondazione è in bolla sui 4 lati con il cardine superiore del cancello. Controllare il tubo di drenaggio che deve essere pulito per lo scarico d’acqua piovana. MANUTENZIONE STRAORDINARIA Non sono previste operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi di una certa importanza su parti meccaniche, si raccomanda la rimozione dell’attuatore per consentire la riparazione presso un punto assistenza. 58 BATTENTI MECCANICI INSTALLAZIONE DEI BATTENTI MECCANICI PER CANCELLI AD ANTE In corrispondenza delle posizioni di apertura e chiusura delle ante, si consiglia di sistemare battenti meccanici che siano in grado di arrestare il movimento del cancello sia in apertura sia in chiusura. Seguire comunque i consigli delle norme e direttive al riguardo. Nel caso di ante di dimensioni oltre 1,6 m si suggerisce l'uso del chiavistello a gomito Art. ZD06, e dell’elettroserratura, Art. ZD04, oppure dell’elettroserratura verticale Art. ZD14. CHIAVISTELLO A GOMITO Art. ZD06 Molla di richiamo in acciaio inox con ghiera di regolazione. Applicazione destra - sinistra. Fissaggio a vite sul battente. 59 BATTENTI MECCANICI ELETTROSERRATURA "MULTIPLA" PER PORTA E CANCELLO Art. ZD04 CARATTERISTICHE GENERALI Elettroserratura per porta e cancello con cilindro fisso. Ambidestra. Entrata unica regolabile da 50 a 70 mm. Incontro regolabile in altezza. Interassi dei fori di fissaggio unificati. CARATTERISTICHE TECNICHE - Scatola in acciaio - Scrocco autobloccante in ottone - Alimentazione: 12V - Confezione: scatola di 1 serratura - Peso lordo 1.400 gr. - Finitura: zincata - Dimensioni ZD04: 104 INSTALLAZIONE Per rendere l’elettroserratura sinistra è sufficiente: 1. Estrarre la maniglietta A e la piastra interna B (Fig.1/ZD04). 2. Estrarre la vite C e inserirla nel foro D (Fig. 2/ZD04). Fig.1/ZD04 3. Reinserire la maniglietta A sul lato opposto della scatola e reinserire la piastra B ruotata di 180°. REGOLAZIONE DELL'ENTRATA Per regolare l’entrata è sufficiente allentare le viti F-F1, far scorrere il cilindro lungo l’asola e bloccarlo nella posizione voluta (Fig. 2/ZD04). Fig.1/ZD04 REGOLAZIONE DELL'INCONTRO Se il cancello o la porta si assestano è sufficiente spostare in alto o in basso la piastra G agendo sulle viti H-H, (Fig. 3/ZD04). MONTAGGIO DEL CILINDRO Dopo le regolazioni montare il cilindro (Fig. 4/ZD04). Fig.4/ZD04 Piastra da appoggiare all'interno della scatola Fig.4/ZD04 COLLEGAMENTI 1. Effettuare i collegamenti al corpo dell’elettroserratura tenendo i fili più corti possibile. 2. Collegare i conduttori nella scheda elettronica (Art. ZC); morsetto per l'attuazione dell'elettroserratura a 12V c.c. (SERR morsetto n°5 e COM2 mors n°9). Morsettiera della scheda Art. ZC Elettroserratura 12V 60 BATTENTI MECCANICI ELETTROSERRATURA “VERTICALE” PER PORTA E CANCELLO Fig. 1 Art. ZD14 CARATTERISTICHE GENERALI Elettroserratura a catenaccio rotante per porte e cancelli. Le sue dimensioni ridotte consentono un’applicazione ideale su montanti stretti. Versione unica con entrata da 70mm. N.B. Non si consiglia l’uso in presenza di chiudiporta. L’apertura avviene quando contemporaneamente all’impulso elettrico viene esercitata una pressione maanuale o automatica. Funziona con cilindro a profilo europeo: Art. ZD14/M, Mezzo cilindro Art. ZD14/I, Cilindro intero Art. ZD14/M Art. ZD14/I CARATTERISTICHE TECNICHE - Scatola in acciaio - Alimentazione: 12V-15VA - Finitura: zincata - Corredata di incontro a terra - Dimensioni mm: 67x124 (Fig. 1) Morsettiera della scheda Art. ZC COLLEGAMENTI 1. Effettuare i collegamenti al corpo dell’elettroserratura tenendo i fili più corti possibile. 2. Collegare i conduttori nella scheda elettronica (Art. ZC); morsetto per l'attuazione dell'elettroserratura a 12V c.c. (SERR morsetto n°5 e COM2 mors n°9). Elettroserratura 12V INSTALLAZIONE MECCANICA ESTERNO INTERNO SCHEMA PER COLLEGARE I FILI DI LINEA ALLA SERRATURA SCHEMA PER APPLICARE IL CILINDRO DA INFILARE INCONTRO A TERRA Fig. 1 SPAZIO CORRETTO INSTALLAZIONE VERTICALE 61 ATTUATORI SERIE EB ATTUATORI PER PORTE BASCULANTI A CONTRAPPESI Art. EB10 Presentazione generale L'attuatore elettromeccanico Art. EB10 è adatto a tutti i tipi di aperture basculanti con superficie massima di 10 m2 e peso massimo 200Kg. Per superfici superiori ai 10m2 e peso massimo di 300Kg utilizzare 2 motori in coppia. Il meccanismo si compone di un motore in bassa tensione a 12 V c.c. in corrente continua e di un gruppo riduttore alloggiato in una cassa completamente stagna d’alluminio di ridotto ingombro. L’attuatore vanta un funzionamento silenzioso e lineare che rende l’uso sicuro e gradevole anche grazie alla luce di cortesia con spegnimento temporizzato (2 min. dall’ultima manovra). Gli attuatori sono stati concepiti privilegiando la facilità d'installazione e la robustezza dei materiali impiegati . L'attuatore è fornito singolarmente o abbinato con altri articoli in confezioni kit. CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA Alimentazione Potenza Max Motore Temperatura di servizio Velocità nominale motore Superficie massima basculante Peso massimo porta basculante Mod. EB10 12 V c.c. 45 Watt -20°C ÷ +55°C 1100 RPM 10 m2 200 Kg Ribilanciamento del portone basculante In alcuni casi l’inserimento dell’automazione su di un portone basculante necessita di una regolazione dei suoi contrappesi. Per garantire una maggiore durata del motore ed una minore sollecitazione meccanica si raccomanda di ritarare la bilanciatura (1) aggiungendo altri contrappesi in modo da garantire un assetto in equilibrio in qualsiasi posizione. DIMENSIONI D'INGOMBRO Mod. EB10 mm mm mm Installazione dei battenti meccanici In corrispondenza delle posizioni di chiusura del portone basculante, si consiglia di sistemare dei tappi di plastica che siano in grado di attutire l'impatto dell'anta sul telaio. Fig. 1/EB (1) - Per bilanciare il basculante (o i motori installati) togliere i contrappesi, posizionare il portone ad un’altezza di 1500 mm e misurare (tramite bilancia) la forza necessaria per tenerlo in equilibrio. Misurata la forza si calcola il peso dei contrappesi. Per esempio: se il peso risulta di 30 Kg bisogna inserire 2 pesi di 15 Kg per parte. INSTALLAZIONE MECCANICA Il motoriduttore per basculanti, EB10, può essere installato in due differenti modi: A. Unico motore centrale: se il basculante non supera 10 m2 (max 200 Kg) di superficie totale. B. Coppia di motori laterali: quando la superficie totale del basculante supera 10 m2 (max 300 Kg). Per basculanti con porta utilizzare il kit di sicurezza Art. ZN26. Fig. 2/EB 15÷20 mm 15÷20 mm Installazione di un unico motore centrale Oltre al motoriduttore EB10 sono necessari i seguenti accessori Fig. 2/EB: A longherone B squadrette attacco braccio telescopico C squadrette di supporto E asse di trasmissione con borchia saldata F3 coppia di bracci telescopici diritti o in altenativa F4 coppia di bracci telescopici curvi Normalmente si utilizzano bracci telescopici diritti F3. Quando però la distanza fra il bordo del cassonetto dei contrappesi ed il bordo esterno del basculante è minore di 15 ÷ 20 mm (Vedi Fig. 3/EB), è necessario ricorrere ai bracci curvi F4 (che non consentono l’incrocio fra braccio telescopico e braccio della basculante). Questi accessori sono forniti in kit (vedi pagina successiva). Telaio porta Cassonetto contrappesi mm Fig. 3/EB 62 ATTUATORI SERIE EB Art. ZX10 Art. ZX13 Kit bracci curvi montaggio centrale. Kit bracci dritti montaggio laterale. BRACCI CURVI Art. ZX14 Kit bracci dritti montaggio centrale. LONGHERONE LONGHERONI BRACCI TEL. DRITTI STAFFE TUBI BRACCI TEL. DRITTI STAFFE SQUADRETTE DI SUPPORTO STAFFE GUIDE Art. ZX15 Kit bracci curvi montaggio laterale. Art. ZX27 Kit centrale per bracci curvi (da abbinare al kit Art. ZX10) BRACCI CURVI CON BOCCOLA LONGHERONE TUBI STAFFE Ancoraggio del longherone Fissare il longherone con viti o rivetti: 1. Sistemare il longherone appena sulla sinistra o sulla destra della maniglia della serratura in modo da non intralciare lo sblocco. 2. Fissare le viti o i rivetti sul telaio o sulle barre trasversali del basculante. Installazione del motoriduttore 1. Individuare la posizione del motoriduttore sul longherone rispettando le quote di Fig. 4/EB. 2. Inserire le 2 viti prigionieri e serrare in modo solidale (vedi Fig. 5/EB). Sblocco manuale A Fig. 4/EB Fig. 5/EB 63 ATTUATORI SERIE EB Installazione degli assi di trasmissione 1. Effettuare le misurazioni (L1 e L2 di Fig 6/EB) tra l’albero del motoriduttore (vedi Fig. 3/EB, particolare A) e il braccio telescopico dritto o curvo (Fig. 6/EB). Braccio telescopico ZX14-ZX10 Braccio telescopico ZX14-ZX10 L1 L2 C C Squadretta reggi tubo Cassonetto contrappesi Telaio porta Telaio porta Cassonetto contrappesi Fig. 6/EB 2. A queste misure aggiungere una quota fissa di 25 mm. Bloccare l’innesto riduttore e tagliare gli assi di trasmissione ad una lunghezza (Fig. 7/EB, 8/EB) di D1= L1+25mm D2= L2+25mm Fig. 8/EB Fig. 7/EB 3. Fissare gli assi sull’albero del motoriduttore avvitando i relativi grani. 4. Infilare le squadrette di supporto (vedi Fig. 6/EB, part. C) negli assi e segnare la posizione dove dovranno essere fissate. Curare in particolare l’allineamento con l’asse e verificare la robustezza della posizione scelta. 5. Togliere gli assi ed effettuare i fori sull’anta. 6. Fissare le squadrette con viti autofilettanti (rivetti) adeguate. 64 ATTUATORI SERIE EB Montaggio dei bracci telescopici 1. Se la porta basculante non è predisposta per l’attacco del braccio telescopico, occorre fissare le apposite squadrette (Vedi B di Fig.2/EB), rispettando le quote di Fig. 9/EB. Braccio telescopico Braccio esistente Fig. 9/EB 2. I bracci telescopici sono normalmente più lunghi del necessario, questo per permetterne l’installazione in basculanti di diverse grandezze. Per accorciarli si devono eseguire le seguenti operazioni: A. Portare il basculante in posizione di totale apertura (Vedi Fig. 10/EB), che corrisponde alla posizione di massima compressione del braccio telescopico. B. In questa posizione tagliare entrambe le componenti del braccio telescopico rispettando le dimensioni di Fig. 7/EB. C. Smussare gli spigoli interni ed esterni dei bracci in corrispondenza dei tagli effettuati. : : : : Fig. 10/EB 3. Inserire i perni dei bracci telescopici negli assi di trasmissione attraverso il foro delle squadrette di supporto (vedi Fig. 11/EB). 4. Fissare la parte tubolare del braccio telescopico alla squadretta B, (vedi Fig. 2/EB e Fig 11/EB) con il bullone fornito nel kit. 5. Assicurare che il basculante sia ben chiuso e che i bracci siano ben allineati. Saldare i perni dei due bracci agli assi di trasmissione (Vedi Fig. 12/EB). B Fig. 11/EB Fig. 12/EB 65 ATTUATORI SERIE EB INSTALLAZIONE IN UN BASCULANTE CON PORTA PEDONALE Per basculanti di superficie non superiore a 10m2 (max. 200Kg) con posta pedonale è possibile installare il motoriduttore Art. EB10, in posizione centrale utilizzando solo un asse di trasmissione e il relativo braccio telescopico (Fig. 13/EB). Seguire le istruzioni per l’installazione di un motore centrale tenendo presente che il longherone centrale (part. A, fig. 2/EB) va sempre posizionato dal lato della maniglia di sblocco, dove c’è la porta. Per questo tipo d’installazione è fondamentale una buona predisposizione meccanica del basculante, quindi apertura e chiusura senza attriti e bilanciamento del portone con contrappesi (vedi pag. 4/EB). Kit sicurezza Art. ZN26 Braccio telescopico ZX14-ZX10 Maniglia Porta pedonale Maniglia Fig. 13/EB Telaio porta Cassonetto contrappesi Se nella porta manca il dispositivo di sicurezza, installare il dispositivo di sicurezza ELVOX Art. ZN26. Il dispositivo (L) per la porta pedonale deve essere collegato ad un contatto NC di sicurezza della scheda elettronica di comando serie ZC. Aprire il coperchio del dispositivo e collegare il contatto NO (NC con porta chiusa) al morsetto “COM 1” 22 e “FCOS” 25 della scheda di comando (vedi Fig. 13A/EB). ABCDEFGHI- COMUNE 1 N.A. APRE/CHIUDE N.A. APRE CARRAIO N.A. APRE PEDONALE CHIUDE COMUNE 1 N.C. STOP N.C. FOTOCELLULA N.C. FOTOCOSTA A B C D E F G H I Fig. 13A/EB L 66 ATTUATORI SERIE EB INSTALLAZIONE DELLO SBLOCCO MANUALE ESTERNO Art. ZD05 - ZD09 È possibile inserire uno sblocco sulla maniglia utilizzando il kit Elvox art. ZD05 o art. ZD09 (vedi Fig. 14/EB e 15/EB). È comunque sempre possibile accedere allo sblocco manuale del riduttore. Prima di installare lo sblocco togliere l’asta di rinvio del portone. ZD05 ZD09 INSTALLAZIONE DI DUE MOTORI LATERALI Con i due attuatori Art. EB10 utilizzare gli accessori di pagina 61 (kit Art. ZX13 o Art. ZX15). Si suggerisce di utilizzare i bracci telescopici dritti. Quando, però, la distanza fra il bordo del cassonetto dei contrappesi ed il bordo esterno del basculante è minore di 15 ÷ 20 mm (Vedi Fig. 16/EB), è necessario ricorrere ai bracci curvi F1 per evitare l’incrocio fra braccio telescopico e braccio della basculante. Procedura per l’installazione dei motori 1. Fissare i longheroni con i rivetti 2. Fissare la parte tubolare del braccio telescopico alla squadretta B (vedi Fig. 2), con il bullone fornito nel Kit, rispettando le misure, Fig. 11/EB-12/EB. 3. Sistemare il longherone in modo che il braccio telescopico possa essere innestato direttamente sulla borchia del pignone di trasmissione 4. Fissare i rivetti sul telaio o sulle barre trasversali o su parti portanti del basculante. 5. I bracci telescopici sono normalmente più lunghi del necessario per permetterne l’installazione su basculanti di varie grandezze. Per accorciare i bracci telescopici: A. Posizionare il basculante alla massima apertura (Vedi Fig. 10/EB), che corrisponde alla massima compressione del braccio telescopico. B. Tagliare entrambe gli elementi del braccio telescopico, assicurando la distanza minima di 2÷3 cm illustrata in Fig. 10/EB. C. Smussare gli spigoli interni ed esterni dei bracci, in corrispondenza dei tagli appena effettuati. 6. Inserire l’albero di trasmissione del motoriduttore nella borchia del braccio telescopico e avvitare il relativo grano. Installazione dello sblocco manuale esterno: Ripetere le operazioni descritte nell’installazione del motore singolo e collegare gli sblocchi alla maniglia (vedi Fig. 14/EB-15/EB). Fig. 14/EB Cavo Vite registro tensione cavo Morsetto fermacavo Fissaggio staffa e serratura Serratura portone Maniglia portone Fig. 15/EB INSTALLAZIONE ELETTRICA 1. Per accedere alla morsettiera del motore rimuovere il coperchio della luce di cortesia con una semplice pressione. Collegare i fili seguendo le indicazioni riportate sulla morsettiera (vedi Fig. 17/EB), è lo schema della scheda elettronica vedi fig. 6, pag. 28. MOT. 1 ENCODER GRIGIO LUCE CORTESIA ARANCIO COM BIANCO ENC1 BLU MARRONE CHIUDE APRE Alimentazione motore (rosso nero) LC-LAMP Encoder (marrone - blu - bianco) mm mm Fig. 17/EB Luce di cortesia (grigio arancio) 2. La sezione consigliata dei cavi è 2,5 mm2 per il collegamento del motore e 0,5 mm2 per l’encoder (per distanza massima di 15 m) Per cablaggi con lunghezza superiore ai 15 metri usare cavi di sezione 3x1 mm2per il collegamento del motore. Fig. 16/EB 3. Per il collegamenti scegliere percorsi brevi. Per l’installazione con 2 motori, i cavi del secondo motore devono essere collegati in parallelo nei morsetti del Motore 1 (MOT 1). Collegare il solo encoder del motore n. 1. 67 ATTUATORI SERIE ZB Sblocco manuale In caso di mancata alimentazione di rete la batteria tampone garantisce una sufficiente autonomia per diverse aperture. Se il vostro impianto è sprovvisto di batteria tampone, il motore può essere sbloccato manualmente girando in senso orario il perno situato a sinistra del motore (Fig. 5/EB). MANUTENZIONE Prima di eseguire la manutenzione del motore togliere la tensione di alimentazione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico, collegato a monte della centralina e scollegare la batteria tampone. Se l’alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di disabiliatare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.), ad eccezione del dispositivo usato dall’addetto della manutenzione. Manutenzione ordinaria Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere fatta quando necessario ed obbligatoriamente almeno ogni 12 mesi. Portone: Lubrificare (con oliatore) le slitte ed i cardini del portone (vedi Fig. 18/EB punti A e B). Manutenzione straordinaria Non sono previste operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero essere necessari interventi nelle parti meccaniche del motore, si raccomanda di rimuovere l’attuatore per consentire la riparazione da personale autorizzato. Fig. 18/EB 68 ATTUATORI SERIE ZN KIT COMPLETO PER PORTONI SEZIONALI Art. ZKN1 KIT COMPLETO PER BASCULANTI A MOLLE O CONTRAPPESI Art. ZKN2 ATTUATORI PER PORTONI SEZIONALI E E BASCULANTI A MOLLE O CONTRAPPESI ZN10 Presentazione generale L'attuatore elettromeccanico ZN10 è adatto per portoni sezionali, basculanti a molle e basculanti a contrappesi. Grazie alla sua forza di trazone e di chiusura di 650N, è adatto per aprire e chiudere senza problemi portoni di superficie massima 10 m2. Questa serie di attuatori è stata concepita privilegiando la facilità d’installazione e la robustezza dei materiali impiegati. R R L’attuatore ZN10 si integra perfettamente ai canoni estetici di ogni portone basculante senza alterarne sostanzialmente l’aspetto. Il funzionamento è silenzioso e molto lineare che rende l’uso sicuro e gradevole anche grazie alla luce di cortesia con spegnimento temporizzato, dopo 3 minuti. DIMENSIONI D' INGOMBRO Sicurezza totale L’impiego di motori di bassa tensione (12V) elimina qualsiasi rischio di scariche elettriche o d’accidentale elettrificazione della struttura. Mod. ZN10 - Attuatore elettromeccanico: Frizione elettronica Se nel raggio d’azione del movimento della automazione si interpone un qualsiasi ostacolo, un dispositivo elettronico blocca l’automazione al primo accenno di attrito anomalo e lo retrocede di circa 10 cm. Facile installazione Installazione elettrica è facilitata grazie alla centralina di comando separata, ottimale per la revisione e il montaggio. La centralina, oltre ad avere l’illuminazione automatica (all’azionamento del motore), ha di serie un pulsante per l’apertura e chiusura della porta. La mancanza della “testa di comando” all’estremità terminale del meccanismo e quindi la lunghezza complessiva inferiore di 310 mm che ne deriva, rappresentano un grosso vantaggio in caso di spazio disponibile limitato. 0 27 11 6 - Centralina di comando: Massima affidabilità Con il nuovo principio di funzionamento con motore mobile su catena fissa in un binario, l’automazione oltre ad essere silenziosa è di lunga durata. 0 14 270 - Guide a C a giunzione: - Lunghezza totale: 3230 mm - Dimensioni dell’imballaggio: Unità motore ZN10: 160x160x800 mm Unità guide: 160x55x1600 mm 135 Mod. ZN20 00 26 0 50 0 25 00 16 0 25 80 5 12 35 75 30 70 00 16 120 69 ATTUATORI SERIE ZN CONTENUTO DELL’ IMBALLO L’attuatore ZN10 può essere trasportato facilmente. Nella versione standard l’attuatore deve essere abbinato alla guida di 2600 mm (corsa utile del motore) art. ZN20. Gli imballaggi sono costituiti da scatole in cartone. Esse devono stare in un luogo asciutto al riparo dalle intemperie. Contenuto dell’articolo ZN10 (Fig. A/ZN). - N. 1 centralina di comando con scheda elettronica e ricevitore 433 MHz - N. 1 attuatore elettromeccanico - N. 1 asta longitudinale e angolo della ferratura della porta. - N. 1 staffa frontale per il sostegno della guida - N. 1 staffa per la sospensione in soffitto della guida - N. 1 manuale d’istruzioni - N. 2 radiocomandi Art. ET03 Contenuto dell’articolo ZN20 (Fig. A/ZN). - N. 2 guide a C da 1600 mm - N. 2 fine corsa scorrevoli - N. 1 catena con canale catena - N. 1 componente ad innesto con cavo per i collegamenti nella centralina (6900 mm) - N. 1 giunzione per le due guide a C - N. 1 staffa per la sospensione in soffitto - N. 1 sacchetto con materiale per il montaggio. Fig. A/ZN Materiale di montaggio in sacchetto (Fig. B/ZN) - N. 4 viti per legno 8x60 - N. 4 tasselli S10 - N. 5 rosette 8.4 - N. 2 viti per legno 4x50 - N. 2 tasselli S6 - N. 5 viti esagonali per lamiera 6,5 x 19 - N. 1 perno, lungo 10x35 - N. 1 perno, corto 10x25 - N. 2 sicurezze di fissaggio - N. 1 dado M8 autobloccante - N. 1 molla di sospensione - N. 1 perno di fissaggio M8x110 - N. 1 giunzione per catena a 2 componenti Fig. B/ZN N.B. Il kit ZKN2 oltre all’Art. ZN10-ZN20 contiene anche l’Art. ZN21 (braccio curvo) CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA ZN10 Alimentazione centralina Frequenza nominale Motore Corrente nominale Potenza motore Coppia max. Forza di trazione nominale Velocità massima Potenza assorbita in stand-by Rumorosità relativa (solo motore) Temperatura d’esercizio: Grado di protezione: Ciclo di lavoro: Superficie massima della porta Ricevitore radio Luce di cortesia Peso Corsa utile 230 (-10% +6%) Va.c. 50-60 Hz 12V d.c. 0,7 A 150 W 650 N 195 N 180 mm/s ~2N < 75 DBA -20°C ÷+55°C IP40 15% 10m2 altezza massima portone (versione standard) 2600 mm 433 MHz SI (lampadina 24 V, 21 W) 16 Kg versione standard 2600 mm Per portoni di altezza superiore a 2600 mm è necessario aggiungere una prolunga Art. ZN22 di 1600mm (corsa utile 4.200 mm). 70 ATTUATORI SERIE ZN INSTALLAZIONE MECCANICA N.B. Scegliere la variante di montaggio desiderata. Nel caso B modificare l’alimentazione della catena. Fig. 1) Allentare il fine corsa (1) della prima guida, “guida finale “ e spostarlo in direzione della freccia. Aprire la catena (2) di 180° Fig. 2) Sbloccare il motore (1) tirando lo sblocco manuale (N). Inserire la catena (2) nel motore in modo che ingrani il pignone (3). Fig. 3) Inserire il motore (1) nella “guida” (2). Fig. 1/ZN Fig. 2/ZN Fig. 3/ZN 71 ATTUATORI SERIE ZN Fig. 4) Inserire la giunzione (2) delle due guide (1). Avvicinare le guide fino all’arresto e bloccaggio. Fig. 4/ZN Fig. 5/AC-6/AC-7/AC Nell’installazione variante A/C, inserire la staffetta di fissaggio (a) nella catena e ruotare di 90° (b). Inserire la testata terminale (5) alla guida (c), e la rondella (4) con la molla (3) sul perno di tiraggio (2). Avvitare il perno nella staffetta di fissaggio (1). Tendere la catena sino al contrassegno (freccia). Attenzione! Non tendere la catena dalla parte dell’alimentazione essendo pretensionata in laboratorio. Fig. 5/AC Fig. 7/AC Fig. 6/AC Fig. 5/AB Fig. 5/BB Fig. 6/B 72 Fig. 7/B Fig. 5/AB-5/BB-6/B-7/B Nell’installazione variante B, invertire la testata dell’alimentazione. Inserire la staffetta di fissaggio (a) nella catena e ruotare di 90° (b). Inserire la testata terminale (6) nella guida (c) e la rondella (5) con la molla (4) sul perno di tiraggio (3). Avvitare il perno nella staffetta di fissaggio (1). Tendere la catena sino al contrassegno (freccia). Attenzione!! Non tendere la catena dalla parte dell’alimentatore essendo pretensionata in laboratorio. ATTUATORI SERIE ZN Fig. 8 Posizionare come in figura la staffa per il fissaggio della guida al soffitto. Fig. 8/ZN Fig. 9 Inserire la staffa di fissaggio (1) sulla guida (2). Fig. 10 Fissare la staffa, angolo guida (2) con la vite (1) e il dado (3) sul terminale (4). Fig. 9/ZN Fig. 10/ZN Fig. 11 Determinare il punto di apertura massima della porta (THP): il soffitto deve trovarsi sopra tale punto ed ad una distanza minima di 35 mm. La distanza tra il punto di apertura massima della porta e la parte inferiore della guida deve essere compresa tra min 5 mm e max 65 mm, mentre il braccio di spinta deve avere un’angolatura di max 30° Fig. 11/ZN A B Fig. 12 La guida può essere fissata sia all’architrave (A) sia al soffitto (B) Fig. 12/ZN C Fig. 13 Misurare il centro della porta (C) e contrassegnare il punto sulla porta, sull’architrave e sul soffitto. Fig. 13/ZN 73 ATTUATORI SERIE ZN Fig. 14) Praticare due fori (D) da ø 10 sull’architrave o sul soffitto a 74 mm a destra e a sinistra dal centro della porta (C). Fig. 14/ZN D Fig. 15) Aprire la porta e riportare il centro della porta sul soffitto (E). E Fig. 15/ZN Fig. 16 Inserire i tasselli sia nell’architrave (V) e sollevare la guida (2). Fissare le staffe della guida (3) con due viti (4) utilizzando le rondelle (5). Alzare l’automazione (2). Fig. 16/ZN Fig. 17 Sollevare la guida (3) e allineare la staffa per sospensione sul soffitto. La posizione deve trovarsi nella zona B. Dove B è da 0 a 600mm. Praticare due fori da ø10x65 mm e inserire due tasselli S10 (1) e fissare bene le due viti 8x60 (2) utilizzando le due rondelle (2). Fig. 17/ZN Fig. 18 Fissare (3) l’angolo della ferratura della porta (1) all’asta longitudinale rispetto al motore. Sbloccare il motore tirando lo sblocco manuale (N). Fig. 18/ZN 74 ATTUATORI SERIE ZN Fig. 19 Spostare completamente in avanti (3) il motore (1) con l’asta. Allineare e fissare l’angolo della ferratura della porta (5) al centro del portone praticando quattro fori da ø5mm. Regolare il fine corsa (4) spostandolo completamente verso il motore. Fig. 19/ZN Fig. 20 Spostare il fine corsa (1) fino al punto (2) cioè completamente indietro. Aprire la porta (3) manualmente e lateralmente una volta aperta si può regolare il fine corsa d’apertura. N.B. Se la porta sezionale non chiude totalmente utilizzare la staffa regolabile Art. ZN27. max 30° Fig. 20/ZN Sblocco di emergenza. - Tirare una volta verso il basso la leva rossa nel motore (N) in tal modo il motore si sblocca e si può aprire la porta manualmente (vedi figura 19). - Per installare lo sblocco manuale all’interno della porta è necessario fissarlo tramite l’apposita staffa nella maniglia del portone e bloccarlo con il morsetto fermacavo, (Art. ZN24), posizionando il cavo al posto della leva rossa dello sblocco motore. - Se l’ambiente chiuso dalla porta basculante non è raggiungibile dall’interno e si vuole sbloccare manualmente l’automazione, bisogna inserire uno sblocco esterno sulla maniglia utilizzando il kit Elvox art. ZN23. Funzionamento dello sblocco esterno Art. ZN23 Con l’art. ZN23 la porta basculante può essere aperta manualmente anche dall’esterno. Inserire nel cilindro 2 (Fig. a) la chiave 1(A), girarla in senso orario e estrarla con il cilindro della serratura (B). Il cordoncino 6 sbloccherà il motore. Montaggio dello sblocco esterno A seconda del tipo di porta basculante scegliere una soluzione di montaggio della chiave indicata in fig. b. Forare (diam20mm) per inserire il cilindro della serratura 2 (fig.c) a circa 60 cm di distanza dal bordo superiore della porta basculante. Se necessario, allargare dall’interno il foro per la boccola filettata 3 (diam23mm) vedi fig.c, e procedere al montaggio. Per le porte in lamiera eseguire, 4 fori diam 4 mm, (vedi fig. b lett. F) per la rondella (sulla circonferenza da 26 mm). Annodare il cordoncino 6 (fig.c ) sull’anello 7 (fig.c) del cilindro della serratura. Annodare l’altro estremo del cordoncino al tirante a fune di sblocco motore 8 (fig.a.) Fig. a Il cordoncino non deve essere teso. 75 ATTUATORI SERIE ZN Fig. b Fig. c Installazione della staffa regolabile per porta sezionale Art. ZN27 Rimuovere la lamiera a U della staffa dopo aver sfilato le due viti e fissarla sulla staffa della porta sezionale come da figura. Fig. 21/ZN: Regolare la staffa in funzione della lunghezza A. Fissare la staffa con 2 viti B e avvitarla alla sezione superiore del cancello X. Infilare il boomerang C nell'asta longitudinale D (profilo a U) e collegarlo mediante 2 viti M10x25 e i dadi. Fig. 22/ZN: Accorciare, se necessario, l'asta longitudinale e collegarla direttamente alla staffa della porta sezionale. Fig. 21/ZN 76 Fig. 22/ZN ATTUATORI SERIE ZN ISTRUZIONI DEL BRACCIO CURVO Per il cassetto di bilanciamento dei basculanti a contrappesi tagliare, se necessario, 3-8 Kg circa, in funzione del peso della porta. Per il cassetto di bilanciamento dei basculanti a molle allentare, se necessario, la molla di 3-5 cm circa, in funzione del peso della porta. Montaggio 1. Rimuovere la leva di bloccaggio della porta (1). Determinare il punto di apertura massima del basculante. Posizionare la guida a 10-12 mm sopra la porta. 2. Posizionare la curva (2) in verticale e centralmente rispetto alla porta, a filo col bordo superiore del basculante (3). Sugli angolari di sostegno (4) della curva posizionare i fori in modo da consentire un fissaggio stabile sull’intelaiatura (5) della porta. 3. Avvitare la curva all’intelaiatura del basculante. Installare uno sblocco di emergenza (6) e spostarlo in modo da tenere l’estremità del braccio curvo (12) sul foro del blocco motore. Rispettare la quota di 50 mm circa (vedi disegno). All’occorrenza, dopo aver sfilato le viti (7) e sbloccato la pista distanziale (9), modificare la lunghezza (8). Non collegare il braccio curvo al motore. 4. Spostare indietro il motore verso la parte finale della guida. 5. Aprire il basculante manualmente. Spingere indietro il braccio curvo. 6. Togliere il dado di bloccaggio (10) della guida al soffitto. Spostare la guida ad un’altezza tale (vedi freccia) che il foro del motore (11) venga a coincidere con il foro del braccio curvo. Collagare il braccio curvo al motore. Eseguire la regolazione di potenza e di percorso conformemente alle istruzioni di montaggio. 77 ATTUATORI SERIE ZN INSTALLAZIONE ELETTRICA Collegamenti elettrici: Si ricorda che: 1. Il filo di alimentazione alla rete (220 Volt) in dotazione non deve essere ne accorciato, ne allungato. 2. In accordo con la normativa europea in materia di sicurezza, si consiglia di inserire un interruttore bipolare esterno per poter togliere l’alimentazione in caso di manutenzione del basculante. 3. Tutti gli apparecchi collegati esternamente devono avere i contatti dell’alimentazione isolati secondo IEC 364-4041 (paragrafo 411.1.3.1). 4. I componenti attivi (componenti alimentati) non devono essere collegati a terra oppure ad altri componenti attivi e circuiti. 5. Per la posa dei fili di apparecchi esterni osservare la norma IEC 364-4-41 (paragrafo 411.1.3.2). 6. Affiggere cartelli facilmente leggibili che informano della presenza dell’apertura motorizzata. Fig. 23/ZN Installare il box con la centralina di comando preferibilmente vicino alla porta di uscita del garage, in modo da utilizzare una presa già esistente. Tale presa deve essere installata ad una altezza minima del pavimento di 1,6 metri. Il cavo che collega la centralina e la guida a C ha una lunghezza massima di 6900 mm, non prolungarla! Fig. 24/ZN Per collegare il cavo nella centralina si deve svitare la vite (1) e rimuovere il coperchio della luce di cortesia (2) del box.Non alimentare ancora la centralina. Fig. 25/ZN Estrarre verso l’alto la scheda elettronica (1) e staccarla dalla morsettiera (2). Collegare alla morsettiera i due conduttori del cavo alimentazione motore: il conduttore con il numero 3 al morsetto 3 e quello con il numero 4 al morsetto 4. Fig. 26/ZN Fissare bene il cavo di alimentazione sul lato posteriore del box. Fig. 27/ZN Contrassegnare orizzontalmente sul muro i punti di fissaggio con una distanza di 110 mm Praticare due fori (ø6x40 mm di profondità). Fissare il box con due viti 4 x 50 (3) al muro utilizzando i tasselli S6 (2). Fig. 23/ZN Fig. 25/ZN Fig. 24/ZN Fig. 26/ZN Fig. 28/ZN Fig. 27/ZN Programmazione dei radiocomandi Non modificare la lunghezza del cavo dell’antenna! Rimuovere la fascietta intorno al cavo rosso dell’antenna spingendolo verso l’alto (7) attraverso la parete posteriore del box estrarlo e fissarlo (Fig. 28). Memorizzazione codice radiocomando Premere e tenere premuto il tasto presente nella scheda per almeno tre secondi finchè non si accende il led. A questo punto rilasciare il tasto ed inviare un codice da un radiocomando. Se l’operazione va a buon fine il led si spegnerà. Cancellazione di tutti i codici in memoria Premere e tenere premuto il tasto presente nella scheda per almeno tre secondi finchè non si accende il led. Rilasciare il tasto e premerlo nuovamente. Il led comincerà a lampeggiare. Ripremere e tenere premuto il tasto per almeno tre secondi finchè non ci sarà un lampeggio con una frequenza maggiore ed infine il led si spegnerà. N.B. La scheda, con il ricevitore a 433 MHz, è in grado di memorizzare fino a 30 codici di radiocomandi diversi. MESSA IN FUNZIONE Regolazione della forza La forza necessaria per aprire la porta è memorizzata automaticamente nella scheda elettronica durante la fase d’apprendimento delle prime due aperture. In tale operazione la luce di cortesia (2), lampeggia. Alimentare la centralina di comando premendo il pulsante rosso (6) fig.26/ZN. Aprire e chiudere la porta per due volte. I valori massimi della forza di apertura sono memorizzati dal microprocessore e il termine dell’operazione è segnalato dalla lampadina (2) che rimane accesa. Quando la regolazione è stata completata è possibile azionare l’automazione con il radiocomando oppure con il pulsante rosso (6). Cancellazione dei valori di forza 1. Togliere l’alimentazione della centralina. 2. Rimuovere la vite e togliere il coperchio della luce di cortesia del box. 3. Tenere premuto per 3 secondi il tasto di funzionamento (3) T1 finchè la lampadina (2) lampeggia, lasciare il tasto T1. I valori della forza sono stati cancellati. Rimemorizzazione della forza 1. Quando la lampadina (2) lampeggia si deve proseguire alla memorizzazione dei valori della forza. Premere una volta il pulsante (6) del box, la porta si apre senza fermarsi fino al fine corsa. Una volta ferma premere di nuovo il pulsante (6) e la porta si chiude. Fino alla chiusura totale. 2. Premere un’altra volta il pulsante (6). La porta si apre fino all’apertura totale. 3. I valori della forza sia per l’apertura, sia per la chiusura sono stati letti e la lampadina (2) rimane fissa. 4. Una volta regolata la forza fissare il coperchio della luce di cortesia nel box. 78 ATTUATORI SERIE ZN CENTRALINA DI COMANDO Descrizione dei morsetti della centralina. VAC VAC ] Ingresso alimentazione dal traformatore COM AP/CH ] Contatto aperto per eventuale comando esterno. 8 interruttori DIL Alimentazione guida a C Modulo ricezione radio ] Morsetto: 1-2) collegamento di sicurezza (LS o DW) 1: segnale 2: massa 3-4) uscita +24V, max. 1A, alimentazione ad es. di una fotocellula 3: +24V 4: massa 5-6) Collegamento lampeggiatore 24V, max 1A Fusibile a filo sottile Morsetti accessori Fusibile: 1 fusibile 1AT/250V; 5x20 mm uscita 24V IMPOSTAZIONI DEGLI SWITCH Switch Posizione Funzione/Reazione Reazione a sicurezza collegata su ingresso 1+2 della morsettiera accessori durante l’apertura (es. interruzione fotocellula). 1 OFF nessuna reazione in apertura ON arresto in apertura Funzionamento dell’ingresso 1+2 della morsettiera accessori 2 OFF ingresso per sicurezza NC (es. fotocellula) ON ingresso per 2° attuatore NA (es. apertura parziale) Reazione a sicurezza collegata su ingresso 1+2 della morsettiera acessori durante la chiusura (es. interruzione fotocellula) 3 OFF inversione parziale in chiusura ON inversione completa in chiusura (riapertura) Funzionamento dell’uscita 5+6, per lampeggiante, della morsettiera accessori 4 OFF impulso di lampeggio per lampeggiante ON segnalatore di stato della porta - acceso fisso a porta aperta - spento a porta chiusa 5 OFF prelampeggio disattivato ON prelampeggio di 3 secondi Backjump (solo in chiusura) Per ridurre la sollecitazione sulla meccanica della porta e dell’automazione, in fase di chiusura totale l’automazione si muove brevemente nella direzione di apertura. 6 OFF disattivato ON attivo Chiusura automatica 7 OFF disattivata ON chiusura automatica a 1 minuto (se 8 OFF) 8 (se 7 ON) OFF chiusura automatica a 1 minuto ON chiusura automatica dopo 5 secondi dall’interruzione della fotocellula La funzione di chiusura automatica disattiva, qunado il basculante è aperto, il comando di chiusura tramite radiocomando o pulsante Morsettiera di innesto della scheda Morsetti 1÷2: trasformatore Morsetto 3: guida con sezione a C Morsetto 4: catena Morsetti 5÷6: collegamento pulsante a muro. Collegamento della fotocellula Morsetti 1÷2 collegamento di sicurezza, solo se Switch 2 OFF Morsetto 3÷4 collegamento 24V max 0,1A morsetto 3: 24V/DC morsetto 4: massa 79 ATTUATORI SERIE ZN Collegamento del lampeggiante Morsetti 5÷6. Collegamento 24V DC (max 34V) non regolato, max 1A Come pulire la catena e la guida Se la catena (7) o la guida (8) sono molto sporche, pulirle con un panno. Ogni anno lubrificare leggermente la catena con olio conduttivo. Non utilizzare grasso. Utilizzare solo olio conduttivo. Come sostituire i fusibili della centralina - Estrarre la spina elettrica dalla presa di corrente. - Svitare la vite (1). - Rimuovere la calotta trasparente (2). - Sfilare la scheda di controllo (3). - Sostituire il fusibile difettoso. Tutti i fusibili sono di 1A ritardati. Come sostituire la lampadina della centralina - Estrarre la spina elettrica dalla presa di corrente. - Svitare la vite (1). - Rimuovere la calotta trasparente (2). - Ruotare la lampadina (3) verso sinistra e rimuoverla. - Inserire la nuova lampadina (24V, 21W, tipo BA 15s) e routarla verso destra fino al punto di arresto. 1- Fusibile per collegamento lampeggiante, morsetti 5÷6, 1A ad azione ritardata 1 MANUTENZIONE Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione del motore togliere la tensione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico a monte della centralina e scollegare la batteria tampone. Nel caso in cui l’alimentazione deve essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di disabilitare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.) ed eccezione del dispostivo usato dell’addetto alla manutenzione. In generale l’attuatore elettromeccanico ZN10 necessita di poca manutenzione, tuttavia il buon funzionamento dipende anche dallo stato del portone. La manutenzione sia ordinaria, sia straordinaria deve essere eseguita da un tecnico specializzato. Manutenzione ordinaria: Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere fatta quando se ne avverte la necessità e obbligatoriamente ogni 12 mesi: - Se la catena è molto sporca pulirla con un panno. - Lubrificare la guida con olio “conduttivo”. - Controllare che tutte le viti siano ben fissate e se necessario, avvitarle nuovamente. - Controllare la compensazione della molla e la meccanica della porta basculante. Impianto di automazione Verifica funzionamento dispositivi di sicurezza (fotocellule, costa pneumatica ecc..) con tempi e modi descritti dal costruttore (vedi istruzioni della sicurezza). Manutenzione straordinaria Non sono previste operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi di una certa importanza su parti meccaniche, si raccomanda la rimozione dell’attuatore per consentirne la riparazione da parte del personale autorizzato. 80 ATTUATORI SERIE ZN KIT SICUREZZA PER PORTA PEDONALE Art. ZN26 Per evitare l’intrappolamento tra porta basculante e porta pedonale, è necessario installare un microinterruttore in modo che l’automazione non entri in funzione quando la porta pedonale è aperta. CARATTERISTICHE TECNICHE - Contatti microswitch: NO-NC c.a. 230V - Grado di protezione: IP66 INSTALLAZIONE 1. Rimuovere il coperchio del motore. 2. Applicare un foro di 98 ÷ 100 mm, e inserire il cavo fornito in dotazione (vedi Fig. 29/ZN) 3. Rimuovere il connettore due attacco faston n° 5 (vedi Fig. 30/ZN), collegare il dispositivo (A) tra il connettore 5a e l’attacco n°5. Per isolare il collegamento nell’attacco Faston e nel connettore, utilizzare la guaina in dotazione con il cavo. 4. Reinserire il coperchio del motore. 5. Togliendo la vite e il coperchio dispositivo (A), collegare i due conduttori nel contatto NO (NC con porta chiusa). Fig. 29/ZN Fig. 30/ZN 81 ATTUATORI SERIE ZN KIT BATTERIE TAMPONE PER AUTOMAZIONE SERIE ZN Art. ZNB1 Dimensioni (mm) 61 134 67 11 5 CARATTERISTICHE GENERALI Kit batteria tampone, Art. ZNB1, per automazione per portoni sezionali e basculanti a molle o contrappesi serie ZN. In caso di mancata alimentazione di rete la batteria tampone garantisce una sufficiente autonomia dell’automazione. In caso di batteria scarica il motore può essere sbloccato manualmente tirando la leva rossa verso il basso. CARATTERISTICHE TECNICHE Tensione di carica: 26,6 Vc.c. Corrente di carica: 120mA Tipo batteria: 2x12V 3,2Ah Tempo di ricarica a Temp 20°C: 24h (in stand by) 16h (in uso ciclico) Temperatura di funzionamento: 0°÷40°C INSTALLAZIONE 1. Togliere l’alimentazione di rete 2. Effettuare i collegamenti con la scheda elettronica di comando come indicato nella Fig. 31/ZN. Verificare lo stato di carica della batteria, ogni 6 mesi, con un multimetro (Tester). Per ottenere le massime prestazioni della batteria effettuare tre cicli di carica/scarica. In caso di sostituzione utilizzare batterie originali e riciclare le altre secondo la normativa vigente (a cura di personale specializzato). Si consiglia in ogni caso di sostituire le batterie ogni 24 mesi. Carica Batteria Art. ZNB1 MR2 - + MR1 MR3 Vac Vac 6 5 4 3 2 1 Trasformatore 24V c.a. Rete 230V ~ Scheda automazione serie ZN + - Batteria 2X12V + - 82 Fig. 31/ZN ATTUATORI SERIE ZN VERIFICHE PERIODICHE Verificare il corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza periodicamente e comunque ogni 12 mesi. Verificare ad intervalli mensili il corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza sensibili alla pressione (ad es. costa di sicurezza). Verifica Disinserimento della forza Fermare la porta con un oggetto di altezza pari a 50 mm in fase di chiusura della porta. Reazione Quando incontra l’oggetto l’automazione inverte il movimento. si/no si Sblocco di emergenza Procedere come descritto nel paragrafo “Sblocco di emergenza”. La porta si deve aprire/chiudere manualmente con facilità (la porta è bilanciata). si Costa di sicurezza, se installata Aprire/chiudere la porta azionando contemporaneamente la costa. Reazione della porta come da impostazione dello switch 1, 2, o 3. si Fotocellula, se installata Aprire chiudere la porta interrompendo contemporaneamente la fotocellula. Reazione della porta come da impostazione dello switch 1, 2, o 3. si no no no no Possibile causa Intervento - Il disinserimento della forza - Lasciare invariate tutte le impostazioni. funziona senza limitazioni. - La porta non è regolata corre- - Regolare la porta rivolgersi a persone qualificate. tamente. - Lo sblocco di emergenza funziona correttamente. - Lo sblocco di emergenza è - Riparare lo sblocco di emergenza difettoso. - Effettuare una verifica della porta, v. istruzioni - La porta è inzastrara. di manutenzione della porta. - La costa di sicurezza funziona correttamente. - Rottura cavo, morsetto allen- - Verificare il cablaggio, serrare nuovamente i morsetti. tato. - Riposizionare lo switch. - Switch spostato. - Disattivare l’impianto ed escluderne la riatti- Costa difettosa. vazione. Rivolgersi all’assistenza clienti. - La fotocellula funziona correttamente. - Rottura cavo, morsetto allentato - Switch spostato. - Fotocellula sporca. - Fotocellula spostata (supporto incurvato). - Fotocellula difettosa. - Verfificare il cablaggio, serrare nuovamente i morsetti. - Riposizionare lo switch. - Pulire la fotocellula. - Riposizionare la fotocellula. - Disattivare l’impianto ed escluderne la riattivazione. Rivolgersi all’assistenza clienti. INCONVENIENTI CAUSE RIMEDI - TABELLA DIAGNOSI DI GUASTI FREQUENTI I guasti dell’attuatore della porta da garage possono essere eleiminati seguendo la tabella. Se non riuscite a risolvere il problema, rivolgeteVi al Vostro rivenditore specializzato. Possibili inconvenienti Non si può muovere la porta ne manualmente ne elettricamente Cause Rimedi - Attivare lo sblocco di emergenza (N) e aprire la porta manualmente. Vedi paragrafo “Sblocco di emergenza”. - Non vi è tensione - Controllare con un altro attrezzo elettrico, per es. con un tester . - È scattato il fusibile per il circuito di corrente del garage. - Sostituire il fusibile. L'automazione non funziona quando si una il radiocomando. - Batteria del radiocomando esaurita. - Sostituire la batteria. - La codifica del radiocomando non è stata eseguita correttamente. - Codificare il radiocomando. Vedi paragrafo “Come programmare il radiocomando”. La porta si ferma durante la chiusura, torna indietro di 10 cm circa e si ferma. - Risposta del disinserimento di forza a causa di un ostacolo. - Finecorsa mal regolato. - Rimuovere l’ostacolo aprire completamente la porta. L’automazione non funziona ed è senza illuminazione. - Registrare nuovamente il finecorsa. La porta si ferma durante l’apertura - Risposta del disinserimento di forza a causa di un ostacolo. - Fine corsa mal regolato. - Rimuovere l’ostacolo chiudere completamente la porta. - Registrare nuovamente il finecorsa. La porta può essere usata solo sino a quando si tiene premuto il pulsante e l’illuminazione interna lampeggia - Risposta del disinserimento di forza a causa di un ostacolo. - Rimuovere l’ostacolo. Quindi portare la porta in posizione finale, l’azionatore funziona come al solito. Nessuna illuminazione durante chiusura e l’apertura della porta. - Lampadina bruciata. - Sostituire la lampadina. - L’automazione si avvia lentamente e poi accelera. - La guida della catena è sporca. - La guida della catena è stata lubrificata con olio non adatto. - Catena non correttamente tesa. - Rallentamento del tutto normale. la La velocità cambia in fase di apertura o di chiusura. - Pulire la guida e lubrificarla nuovamente. - Pulire la guida e lubrificarla nuovamente. - Tendere la catena. 83 BARRIERE SERIE ZBR IN KIT BARRIERA AUTOMATIZZATA CON ASTA CENTRALE Art. ZBR1, Art. ZBR2, Art. ZBR7 R 84 Articolo Lunghezza asta Descrizione ZBR1 3,20 m in 2 moduli Kit per barriera con asta comprensiva di centralina elettronica di comando bicanale, coppia di fotocellule, colonna di sostegno sbarra e lampeggiante con antenna e ricevitore radio a 433MHz. ZBR2 6,40 m in 4 moduli Kit per barriera con asta comprensiva di centralina elettronica di comando bicanale, coppia di fotocellule, colonna di sostegno sbarra e lampeggiante con antenna e ricevitore radio a 433MHz. ZBR7 4,80 m in 3 moduli Kit per barriera con asta comprensiva di centralina elettronica di comando bicanale, coppia di fotocellule, colonna di sostegno sbarra e lampeggiante con antenna e ricevitore radio a 433MHz. BARRIERE SERIE ZBR DISEGNO INDICATIVO ESPLOSO DELLA BARRIERA Particolare A R Circuito ricevitore LUNGHEZZA DELLE SBARRE: Art. ZBR1 Art. ZBR7 Art. ZBR2 cm 320 cm 480 cm 640 Fig. 1/ZBR 85 BARRIERE SERIE ZBR Caratteristiche generali Barriere automatizzate in kit con asta centrale di 3,20, 4,80 e 6,40 metri. Le barriere dispongono di attuatore irreversibile con motore a 12V cc. centralina elettronica di comando bicanale, costa switch di sicurezza, fotocellule, lampeggiante con antenna, ricevitore radio a 433 MHz e dispositivo anti black-out. La batteria art. ZBA1 è opzionale. L’asta è costituita da moduli componibili di 1,60 metri. In particolare le aste sono composte di 2 moduli per art. ZBR1, 3 moduli per art. ZBR7 e 4 moduli per art. ZBR2 per facilitare il trasporto. Contenuto dell’imballo Per aprire l’imballo del kit barriera, aprire il coperchio del corpo macchina ruotando la chiave in senso orario (Fig. 2A/ZBR e 2B/ZBR). togliere il cofano tirando verso l’alto. Fig. 2A/ZBR Fig. 2B/ZBR I componenti del kit sono: braccio destro e sinistro, colonnina, fotocellula trasmittente da fissare sulla colonnina, fotocellula ricevente da fissare sul mobile, lampeggiante con ricevitore radio da 433 MHz, cavo 4x0,5 mm2 di collegamento lampeggiante e la scheda ricevitore, adesivi rifrangenti da applicare alla sbarra, scatola forcella e scatola viti. - La scatola forcella contiene: n°1 forcella, n°1 tappo in gomma - La scatola viti-accessori contiene: n°2 viti autoforanti per il fissaggio della forcella, n°2 viti M8+rondelle e dadi per il fissaggio del profilo con costa switch, n°2 tappi copriviti ad incastro, n°8 viti di fissaggio dei bracci con relative rondelle elastiche, n°1 cablaggio costa switch con tappo e pressacavo. CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA Alimentazione (+6% -10%) (Vca) Frequenza (Hz) Potenza massima (VA) Alimentazione motore (Vcc) Potenza nominale motore (W) Giri motore (RPM) Lunghezza asta (m) Temperatura di funzionamento (°C) Tempo di apertura (sec) Dimensioni LxHxP Mod. ZBR1 230 50÷60 220 12 45 1100 3,20 -20÷55 7÷10 3805x1295x290 Mod. ZBR2 230 50÷60 220 12 45 1100 6,40 -20÷55 7÷10 7005x1295x290 Mod. ZBR7 230 50÷60 220 12 45 1100 4,80 -20÷55 7÷10 5405x1295x290 Assicurarsi all’atto dell’acquisto che il prodotto abbia la targa con le caratteristiche tecniche. DIMENSIONI D’INGOMBRO DIMA DI POSIZIONAMENTO SERIE ZBR H = 1015 mm * = MISURE DI MASSIMA ZBR1 = 3360 mm ZBR7 = 4960 mm ZBR2 = 6560 mm EE05 260 * mm 320 * mm 425 * mm Fig. 1/ZBR 86 IL PALETTO DI APPOGGIO DOVRA’ ESSERE INSTALLATO IN POSIZIONE CENTRALE RISPETTO AL MOBILE. BARRIERE SERIE ZBR INSTALLAZIONE MECCANICA 1. Dopo aver eseguito la predisposizione dei cavi (vedi Pag. 28, Fig. 6/EC), fissare al pavimento il corpo macchina con i tasselli o con la piastra di fissaggio ELVOX Art. ZX30 (Fig. 3A/ZBR, 3B/ZBR. Fig. 3A/ZBR Fig. 3B/ZBR 2. Fissare il braccio reggisbarra in posizione verticale con i bulloni, le relative rondelle e i tappi (vedi particolare A, Fig. 1/ZBR) tenendo il lembo largo nella posizione superiore (Fig. 4/ZBR). 3. Coprire i bulloni con i tappi in dotazione. 2 A Motore Spina Tirante Fig. 4/ZBR Fig. 5/ZBR 4. 5. 6. 7. Inserire il 1° elemento della sbarra nell’apposita sede. Forare il primo elemento della sbarra (diametro del foro 8 mm) e fissarlo al reggisbarra. Agire sullo sblocco meccanico (Fig. 5/ZBR) per posizionare la sbarra orizzontalmente. Togliere le viti ed inserire il 2° elemento della sbarra. Allentare leggermente le viti di fissaggio ed estrarre la costa switch fino a scoprire le sedi per le viti di fissaggio della giunta. Fissare le viti, quindi riportare la costa switch nella posizione originale agganciando il jack di collegamento della costa precedente. Fissare la costa switch e chiudere i copriforo. 8. Ripetere l’operazione del punto 7 fino al completamento della sbarra. 9. Inserire il pressacavo nell’apposita sede (Fig. 4/ZBR particolare A). Collegare il cavo della costa switch al motore. 10. Posizionare la colonnina per il supporto della sbarra (Fig. 1/ZBR) e fissarla al terreno adeguatamente. Ripristinare quindi il blocco meccanico (operazione inversa del punto 6). 11. Tarare la molla di compensazione. L’asta deve rimanere ferma a 45° circa, quando il motore è sbloccato. La taratura delle molle è già stata predisposta in laboratorio. INSTALLAZIONE ELETTRICA La centralina di comando è alimentata a 230V c.a., ed è protetta con fusibili di 4 A. Tutti i dispositivi sono alimentati in bassa tensione 12V c.c., con un trasformatore di sicurezza in doppio isolamento (EN 61558) e sono protetti con fusibili di 3,15A (F2). 1. La posa in opera, i collegamenti elettrici e le regolazioni devono essere effettuati a “Regola d’arte”. Assicurarsi che la tensione di rete sia quella indicata nei dati di targa e accertarsi che la sezione dei cavi di collegamento sia idonea ai carichi applicati. 2. Prevedere sulla linea di alimentazione una protezione per sovratensioni, un interruttore/sezionatore e/o differenziale adeguati al prodotto e in conformità alle normative vigenti. 87 BARRIERE SERIE ZBR PROGRAMMAZIONE DELLA CENTRALINA DI COMANDO Per la programmazione della scheda elettronica vedi la sezione riguardante la centralina EC, pag. 26. La scheda elettronica di comando è fornita già programmata. ACCESSORI - COLLEGAMENTI Per il montaggio del lampeggiante (con ricevitore radio) inserire il cavo 4x0,5mm2 nel foro del coperchio (vedi Fig. 6/ZBR, particolare A). Inserire il pressacavo nell’apposita sede (Fig. 6/ZBR particolare B). Collegare il connettore della costa switch nell’apposito morsetto a 2 poli situato nella parte superiore del motore. Per i collegamenti del lampeggiante, fotocellule e il selettore a chiave, vedi la sezione riguardante gli accessori. A 4x0,5 mm 2 B Fig. 6/ZBR SBLOCCO MANUALE In caso di mancanza alimentazione di rete, la batteria tampone garantisce, per un periodo limitato, il funzionamento dell’automazione. In caso di batteria scarica o mancante, sbloccare manualmente il motore, girando in senso orario il volantino a sinistra del motore. Un dispositivo a bordo della scheda elettronica provvederà a ricaricare la batteria tampone quando sarà ripristinata l’alimentazione. MANUTENZIONE 1. Si raccomanda di controllare annualmente il funzionamento generale dell’automazione e dei dispositivi di sicurezza. 2. Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione dell’automazione, togliere la tensione agendo sull’apposito interruttore magnetotermico collegato a monte del trasformatore e scollegare la batteria tampone. Quando è necessario alimentare l’automazione per verifiche di funzionamento, si raccomanda di controllare o disabilitare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, puldantiere ecc,) ad eccezione del dispositivo usato dall’addetto alla manutenzione. 88 BARRIERE SERIE Art. ZBR PALETTO MOBILE DI SOSTEGNO DELLA SBARRA Art. ZBRM Il paletto mobile per il sostegno della sbarra deve essere fissato con i cavetti inseriti negli 8 fori di diametro 4 mm (particolare A). Il paletto è regolabile in altezza, per mezzo di una vite nel tappo d’appoggio. N.B. Il paletto non deve essere utilizzato con l’Art. ZBR2 (6,4m). R A Fig. 1 89 BARRIERE SERIE ZBN BARRIERE STRADALI SERIE ZBN CARATTERISTICHE GENERALI Art. ZBNC, Corpo Barriera elettromeccanica stradale irreversibile con motore a 12 Vc.c. e centralina di comando senza ricevitore radio. Abbinata alle aste serie ZBNA è adatta per il controllo del passaggio di veicoli. Il corpo barriera è equipaggiato di: - Mobile barriera e sportello in lamiera verniciata. - Coperchio barriera in lamiera verniciata. - Coperchio porta asta in lamiera verniciata. - Motore in bassa tensione, 12 Volt corrente continua, con ingranaggi rachiusi in due fusioni di alluminio pressofuso e lubrificati con grasso permanente. - Sblocco manuale in plastica. - Flangia porta asta e bilanciere in acciaio zincato. - Centralina elettronica con scheda per il comando di 1 o 2 motori (nel caso di due barriere abbinate). CARATTERISTICHE TECNICHE Alimentazione Frequenza Potenza Trasformatore Alimentazione Motore Potenza Nominale Motore Tempo di Apertura a 90° Temperatura di funzionamento Grado di Protezione Dimensioni Corpo Barriera Vac Hz VA Vcc W Sec °C IP mm 230 50/60 220 12 45 3/6 (regolabile) -20/+55 45 1045x350x230 (hxlxp) IMPORTANTI INFORMAZIONI DI SICUREZZA L’installatore, costruttore della motorizzazione, ha l’obbligo di verificare le seguenti condizioni di sicurezza: 1. L’asta nel suo movimento non deve urtare contro nessun ostacolo. 2. L’impianto motorizzato sia principalmente adibito al passaggio di vetture. Nel caso di passaggio di pedoni proteggere eventuali zone di schiacciamento, cesoiamento, convogliamento e di pericolo in genere con l’utilizzo di dispositivi di sicurezza conformi le normative e direttive in vigore. 3. I comandi di azionamento della barriera devono essere posti in vista e non entro il raggio di azione. 90 BARRIERE SERIE ZBN INSTALLAZIONE MECCANICA CORPO BARRIERA (Fig. 1, 2, 3) 1. Per accedere nella parte interna del corpo barriera occorre aprire il coperchio utilizzando la chiave personalizzata data in dotazione. Inserire la chiave nella serratura e ruotare di 90° in senso antiorario. Con una leggera pressione verso l’alto togliere il coperchio. ATTENZIONE! Il coperchio nella parte posteriore ha due perni d’incastro con il mobile della barriera quindi eseguire con cautela il sollevamento di esso. 2. Eseguita la predisposizione per il passaggio dei cavi fissare il corpo barriera utilizzando 4 tasselli o la piastra di ancoraggio ELVOX art. ZX31. Nel caso d’utilizzo della piastra, art. ZX31, predisporne una piazzola di cemento ed annegare le zanche ad essa saldate. La piastra deve essere assolutamente in bolla ed i tubi passacavi all’interno del foro centrale. Fissare il corpo barriera utilizzando i 4 dadi in dotazione con la piastra. In ogni caso assicurarsi della robustezza e la stabilità del fissaggio. 1. Apertura corpo barriera Fig. 1 2. Esploso barriera Fig. 2 91 BARRIERE SERIE ZBN 3. Le barriere vengono di serie fornite SINISTRE, (le barriere ZBNC/V, vengono fornite DESTRE). Per barriera sinistra s’intende il corpo barriera installato a sinistra, vista lato ispensionabile, con la direzione dell’asta verso destra. Il bilanciere, fine corsa, è regolato in fabbrica in modo da ottenere un’apertura a 90° circa. Se si desidera variare la posizione di apertura/chiusura agire sulle due viti, M12, per dare una nuova battuta all’asta. La flangia porta asta è predisposta per essere inserita nell’albero del motore in posizione orizzontale con la parte terminale verso destra, vista lato esterno. Fig. 3 INSTALLAZIONE DELLA FLANGIA PORTA ASTA (Fig. 4) 1. Per facilitare l’inserimento della flangia porta asta, nell’albero del motore, allentare le 4 viti che fissano il motore al corpo barriera. 2. Inserire la flangia porta asta in posizione verticale con la parte finale verso destra, vista lato esterno, con i fori quadrati nella parte superiore. Fissarla al albero motore con la vite, M6x60, in dotazione. Fig. 4 92 BARRIERE SERIE ZBN INSTALLAZIONE DELL’ASTA (Fig. 5) 1. Montare e fissare l’asta con le viti utilizzando i dadi e le rondelle in dotazione. 2. Sbloccare il motoriduttore ruotando la leva di sblocco in senso antiorario. 3. Portare l’asta in posizione verticale e verificare la regolazione della vite, M12x40, in modo da ottenere l’apertura desiderata. N.B. Nel caso in cui l’installazione richieda l’accorciamento dell’asta è opportuno tagliarla nella parte finale e spostare il tappo di chiusura. 4. Bloccare il motoriduttore ruotando la leva di sblocco in senso orario. 5. Inserire il coperchio porta asta e fissarlo con le due viti in dotazione. Fig. 5 SBLOCCO MANUALE (Fig. 6) Eseguire l’operazione di sblocco solamente a motore fermo. Per poter accedere allo sblocco manuale è necessario aprire il coperchio e lo sportello della barriera. Per sbloccare il motore agire sulla leva in plastica e ruotarla in senso antiorario fino a raggiungere la posizione di sblocco. Fig. 6 ATTENZIONE! L’asta non è bilanciata, essa dovrà essere accompagnata manualmente. INVERSIONE DEL SENSO DI APERTURA Per trasformare la barriera da SINISTRA a DESTRA bisogna: 1. Inserire la flangia porta asta con la parte terminale verso sinistra, vista lato esterno. Per facilitare l’inserimento della flangia allentare le 4 viti di fissaggio del motore. Fissare la flangia con la vite, M6x60, in dotazione. 2. Sbloccare il motoriduttore ruotando la leva sblocco in senso antiorario. 3. Togliere la vite, M6x20, di fissaggio del bilanciere e ruotarlo di 90°. Fissare il bilanciere al albero motore utilizzando la vite, M6x20, in dotazione. 4. Invertire la regolazione delle viti, M12x40, fine corsa e regolarle in modo da ottenere l’apertura/chiusura desiderata. 5. Bloccare il motoriduttore ruotando la leva di sblocco in senso orario. 93 BARRIERE SERIE ZBN INSTALLAZIONE ELETTRICA La centralina di comando è alimentata a 230V c.a., ed è protetta con fusibili di 4 A. Tutti i dispositivi sono alimentati in bassa tensione 12V c.c., con un trasformatore di sicurezza in doppio isolamento (EN 61558) e sono protetti con fusibili di 3,15A (F2). 1. La posa in opera, i collegamenti elettrici e le regolazioni devono essere effettuati a “Regola d’arte”. Assicurarsi che la tensione di rete sia quella indicata nei dati di targa e accertarsi che la sezione dei cavi di collegamento sia idonea ai carichi applicati. 2. Prevedere sulla linea di alimentazione una protezione per sovratensioni, un interruttore/sezionatore e/o differenziale adeguati al prodotto e in conformità alle normative vigenti. PROGRAMMAZIONE DELLA CENTRALINA DI COMANDO Per la programmazione della scheda elettronica vedi la sezione riguardante la centralina EC, pag. 26. La scheda elettronica di comando è fornita già programmata. MANUTENZIONE · Per garantire l'efficienza del prodotto è indispensabile che personale professionalmente competente effettui la manutenzione nei tempi prestabiliti dall'installatore, dal produttore e della legislazione vigente. · Gli interventi di installazione, manutenzione, riparazione e pulizia devono essere documentati. Tale documentazione deve essere conservata dall'utilizzatore, a disposizione del personale competente preposto. · Prima di effettuare una qualsiasi operazione di pulizia o di manutenzione disinserire l'apparecchiatura dalla rete staccando la spina, o spegnendo l'interruttore dell'impianto, e scollegare la batteria tampone. Nel caso che l'alimentazione dovesse essere presente per verifiche di funzionamento, si raccomanda di controllare o disabilitare ogni dispositivo di comando (radiocomandi, pulsantiere ecc.) ad eccezione del dispositivo usato dall' addetto alla manutenzione. Manutenzione ordinaria Ciascuna delle seguenti operazioni deve essere fatta quando se ne avverte la necessità e obbligatoriamente ogni anno. Barriera: - Pulire e oliare i leverismi - Controllare che dadi e viti siano tutti ben avvitati - Verificare la funzionalità dello sblocco manuale - Verificare la corretta apertura/chiusura ed i rispettivi fine corsa Impianto di Automazione: - Controllare i collagamenti elettrici e i cavi - Verificare il funzionamento dei dispositivi di protezione e sicurezza - Verificare lo stato della batteria se presente . N.B. Cambiare la batteria, in ogni caso, ogni 2 mesi. Manutenzione straordinaria Non sono preventivabili operazioni di manutenzione straordinaria. Tuttavia se dovessero rendersi necessari interventi su parti meccaniche si raccomanda di rimuovere l'attuatore per consentire la riparazione da parte del personale autorizzato. Art. ZBNM KIT MOLLA DI BILANCIAMENTO PER ASTA SERIE ZBNA Installazione meccanica della molla N.B. L’occhiello inferiore della molla deve essere posizionato a 90° rispetto il foro del terminale a snodo. 94 SERIE ZP AUTOMAZIONE PER SERRANDE AVVOLGIBILI 220 VOLT Serie ZP Articolo Descrizione ZP03 Motoriduttore reversibile per serrande, con albero del diametro di 48/60 mm, capacità sollevamento 170 Kg Scatola portamolla 200/220 mm Alimentazione 230V 450W. ZP05 Motoriduttore reversibile per serrande, con albero del diametro di 48/60 mm, capacità sollevamento 280 Kg Scatola portamolla 200/220 mm Alimentazione 230V 800W. ZP06 Motoriduttore irreversibile per serrande, con albero del diametro di 48/60 mm, capacità sollevamento 280 Kg Scatola portamolla 200/220 mm Alimentazione 230V 800W. ZP08 Motoriduttore reversibile per serrande, con albero del diametro di 48/60 mm, capacità sollevamento 160 Kg Scatola portamolla 200/220 mm Alimentazione 230V 630W. Con predisposizione per fermo elettromagnatico (Art. ZPX1) e 4m di cavo 4x1,5mm2. ZP09 Motoriduttore irreversibile per serrande con albero del diametro di 48/60 mm, capoversi sollevamento 160 Kg, scatola portamolla 200/220 mm. Alimentazione 230V 630W. Con freno elettromagnetico e 4 metri di cavo 4 x 1,5 mm2. MOTORIDUTTORI PER SERRANDE Caratteristiche generali I motoriduttori elettromeccanici per serrande avvolgibili reversibili o irreversibili, dispongono di un dispositivo di fine corsa con memoria meccanica, autoregolante per arrestare la serranda poco prima del fermo meccanico. Nella versione reversibile la serranda può essere sollevata a mano. Consigliamo pertanto l’utilizzo di serrature di sicurezza. Nella versione irreversibile, in caso di mancanza di alimentazione, la serranda può essere manovrata manualmente, mediante rotazione della manopola di sblocco (in dotazione) o con dispositivo di sblocco dall’esterno Art. ZPB1. CARATTERISTICHE TECNICHE DI TARGA Alimentazione (+6% -10%) (Vca) Motore elettrico (RPM) Potenza motore (W) Temperatura di funzionamento (°C) Tempo di sicurezza termica (min) Condensatore (MF) Velocità corona (RPM) Forza di sollevamento (Kg) Albero serranda (mm) Scatola portamolle (mm) Peso elettroriduttore (Kg) Max. altezza serranda (mt) Max. larghezza serranda (mt) Mod. ZP03 230~ 1500 450 -25÷70 4 18 10 170 60/48 200/220 7 9 4,5 Mod. ZP05/ZP06 230~ (2) 1500 800 -25÷70 4 35 10 280 60/48 200/220 11 9 4,5 Mod. ZP08/ZP09 230~ 1400 630 -25÷85 4 20 10 160 60/48 200/220 8 6 4,5 Dotazione Per diametri diversi da 60 e 200mm utilizzare gli adattatori in dotazione. N.B. ZP03-ZP05-ZP08 versione “R” reversibile (senza freno meccanico). 95 SERIE ZP INSTALLAZIONE MECCANICA MONTAGGIO DEL MOTORIDUTTORE ZP03-ZP05-ZP06 1. Chiudere completamente la serranda e praticare un foro di diam 11 mm esattamente al centro del suo primo elemento. 2. Posizionare il motoriduttore come in Fig. 1/ZP rispetto al foro e fissarlo all’albero utilizzando eventualmente gli apposititi gusci di riduzione (2) e (3) mediante il morsetto 1. Fig. 1/ZP Avvitare, senza fissare, la vite (2) (il cui dado si trova già inserito nel corpo del motoriduttore) poi le altre tre viti, dopo aver inserito i rispettivi dadi 3 nelle apposite ferritoie (Fig. 3/ZP). 3. Controllare che il foro fatto nella serranda sia allineato a quello della corona (Fig. 4/ZP). 4. Fissare le quattro viti (2) del morsetto e la vite centrale (4); bloccare quest’ultima con l’apposito controdado (3). Fig. 3/ZP Fig. 4/ZP Fig. 2/ZP 5. Praticare nell’albero un foro passante di diametro 11 mm, a destra e a distanza di oltre 30 cm dal motoriduttore (Fig. 5/ZP). 6. (*) Inserire il cavo di sblocco con guaina 14 nel foro retrostante e farlo scorrere all’interno dell’albero (Fig. 5/ZP). 7. (*) Agganciare il terminale sferico del cavo d’acciaio alla staffa esterna della calotta del motore (Fig. 6/ZP). Fig. 5/ZP 96 Fig. 6/ZP SERIE ZP All’altra estremità del cavo d’acciao montare la manopola di sblocco come in fig. 7/ZP 8. (*) Sbloccare il motoriduttore mediante la manopla, poi montare la corona sul motoriduttore; avvitare la prima vite (5) con dado (3) e ruotare manualmente la corona per avvitare l’altra vite e il rispettivo dado (Fig. 8/ZP). 9. Inserire la vite 6 (o 7) nel foro della serranda e avvitarla nel foro filettato della corona (eventualmente utilizzare il distanziale 9 per serrande con scatole portamolle diametro 220 mm) (Fig. 8/ZP). (*) solo per motori irreversibili (ZP06) Fig. 8/ZP Fig. 7/ZP COLLEGAMENTI ELETTRICI Inserire il cavo elettrico di alimentazione nel foro anteriore dell’albero (Fig. 5/ZP) e collegarlo ai morsetti del gruppo finecorsa. Collegare il filo di terra alla linguetta tipo fast-on presente sulla calotta del motore (Fig. 6/ZP). DISPOSITIVO FINECORSA con memoria meccanica Il dispositivo brevettato di finecorsa è autoregolante ed è già predisposto per ottenere l’arresto della serranda poco prima del fermo meccanico. Regolazione automatica Con serranda totalmente chiusa, sbloccare il motoriduttore mediante l’apposita manopola e sollevare manualmente la serranda in posizione di apertura totale. Ribloccare il motoriduttore, poi chiudere elettricamente la serranda. La corsa effettuata resterà così memorizzata meccanicamente dal dispositivo. Correzione micrometrica (operazione facoltativa) Aprire lo sportello a slitta del dispositivo finecorsa (Fig. 9/ZP) e ruotare le rotelle di registro mediante un piccolo cacciavite. Ad ogni scatto corrisponde una variazione di corsa della serranda di circa un centimetro. Ruotando verso il segno + aumenterete la corsa Ruotando verso il segno - diminuirete la corsa Ciò vale sia per il registro di apertura che per quello di chiusura (quest’ultimo, di norma, non richiede nessuna regolazione). Attenzione: la serranda non si deve arrestare contro i fermi meccanici, ma prima dell’intervento del finecorsa. MANOVRA MANUALE - SBLOCCO I motoriduttori di tipo irreversibile sono dotati di un dispositivo brevettato di freno meccanico integrato nel motore. In caso di mancanza di corrente, potrete manovrare la serranda manualmente mediante rotazione della manopala di sblocco (Fig. 7/ZP). Fig. 9/ZP 97 SERIE ZP MONTAGGIO DEL MOTORIDUTTORE ART. ZP08 - ZP09 1) Eseguire foro diametro 10 mm a 5 cm. dal centro dell’albero della serranda; 2) Rimuovere la vite T.E. M1 dalla corona delmotoriduttore; 3) Togliere le due semicorone svitando le dueviti M8 (con chiave esagonale da 6 mm); 4) Togliere delicatamente evitando piegamenti, la fascia porta rulli in plastica nera; 5) Separare i due elementi del motoriduttore(corpo superiore e corpo inferiore) agendo sulle quattro viti M8 (con chiave esagonale da 6 mm); 6) Nel caso in cui l’albero della serranda è inferiore a 60 mm usufruire degli appositi manicotti di riduzione posizionandoli con riferimento al foro diametro 10 mm effettuato inprecedenza (punto 1); 7) Accoppiare il corpo inferiore con quellosuperiore tramite le quattro viti M8 tolte inprecedenza; 8) Avvitare (con chiave da 17 mm) la vite T.E. M1 priva di dado esagonale, e farlo penetrareall’interno dell’ albero della serranda nel foro da 10 mm (precedentemente effettuato); 9) Applicare nell’apposita sede la fascia a rulli; 10) Applicare le semicorone serrandole conle due viti M8; 11) Avvitare la vite T.E. M1 con dado in modo di bloccare il motoriduttore sull’albero eserrare il suddetto dado; 12) Presentare l’ultimo telo della serranda sulla corona ed eseguire sullo stesso un foro diametro 12 mm in corrispondenza del forofilettato M10 posto sulla corona; 13) Ruotare a mano la corona di 1 giro, 1 giro e mezzo facendo avvicinare il pomello verso il microinterruttore I(discesa). fig. 1 (deve ruotare liberamente); 14) Serrare la serranda al motoriduttore mediante vite T.E. M1 con rondella (usandochiave da 17 mm); 15) Eseguire i collegamenti elettrici descritti in fig. 2 passando il cavo 4x1 mm2 dato in dotazione, all’interno dell’albero della serranda evitando qualsiasi contatto con le parti ruotanti; 16) Dopo aver effettuato l’installazione meccanica e i contatti elettrici, procedere con la regolazione dei finecorsa; 17) Ruotare a mano il pomello di fine corsa fino a sentire il click dello scatto del microinterruttore (regolazione discesa effettuata); 18) Ruotare l’altro pomello avvicinandolo al microinterruttore II(salita). Date tensione al motoriduttore tramite selettore a chiave opulsante per verificare se la serranda salendo va a fermarsi nel punto desiderato. Per aggiustamenti della posizione agire sullo stesso pomello operando sempre e solo con i comandi elettrici evitando nel modo più assoluto di agire con sollevamenti manuali; 19) Nel caso di installazione contraria rispetto alla fig. 1 agire in modo diverso a quanto descritto poiché il microinterruttore. II fermerà la discesa. VITE M 10 x 22 RONDELLA 10x40 TELO SERRANDA FASCIA PERIMETRALE PER Ø 220 Fig. 1 CORONA DA Ø 200 mm 98 SERIE ZP SCHEMA DI MONTAGGIO SERRANDA ASSE CENTRALE SERRANDA Schema elettrico con comando diretto 230V -50Hz tramite selettore chiave e/o pulsantiera FINE CORSA MORSETTIERA 230V/ 50Hz SELETTORE A CHIAVE MORSETTIERA a) pulsantiera b) interruttore DEVIATORE DISPOSITIVO ONNIPOLARE CONDENSATORE Terra Fig. 2 LINEA 230V 50HZ Schema di applicazione del kit elettrofreno (Art. ZPX1) Vista esplosa dei componenti del gruppo elettrofreno A- Comune M- Inversione N- Inversione Ferodo Ricordarsi di togliere il ponticello prima di applicare l’elettrofreno Elettrofreno - Sblocco manuale Guaina Fig. 3 99 SERIE ZP CENTRALINA ELETTRONICA PER SERRANDE AVVOLGIBILI Art. ZPC1 Caratteristiche generali Centralina di comando, con ricevitore radio a 433 MHz, per serrande avvolgibili di tipo bilanciato, max. capacità di sollevamento 280Kg, max. altezza serranda 9 mt, max. larghezza 4,5 m. Caratteristiche tecniche Tensione di alimentazione: 230V +6% -10% Frequenza: 50 (60) Hz Comandi in bassa tensione: 12V a.c. Carico massimo motore: 800W Assorbimento massimo: 3,5A Temperatrura di funzionamento: -20 ÷ + 55°C Fusibili di protezione: 4A AL motore Grado di protezione: IP 30 Dimensioni contenitore (lxhxp): 140x170x58mm INSTALLAZIONE MECCANICA Il fissaggio della centralina può essere da esterno parete (Fig. 1) o in scatola da incasso, 3 moduli standard. INSTALLAZIONE ELETTRICA La centralina di comando è alimentata a 230V ed è protetta con un fusibile di 4A (F1). Le sicurezze dell’automazione sono alimentate, tramite un trasformatore, in bassa tensione a 12 Vc.a. Importante - Informazioni di sicurezza L’apparecchiatura è sprovvista di interruttore di alimentazione. Inserire un interruttore di sicurezza tra la linea di alimentazione e l’apparecchiatura in conformità alle normative vigenti. 1. La posa in opera, i collegamenti elettrici e le regolazioni devono essere effettuati a “Regola d’arte”. Assicurarsi che la tensione di rete sia quella dei dati di targa e accertasi che la sezione dei cavi di collegamento sia idonea ai carichi applicati. Nel dubbio rivolgersi a personale qualificato. L’interruttore che aziona l’apparecchio deve essere installata in vista ad un’altezza non superiore a 1,5 m e lontano da oggetti in movimento. 2. Non installare il prodotto in ambienti con pericolo di esplosione o disturbati da campi elettromagnetici. La presenza di gas o fumi infiammabili costituisce un grave pericolo per la sicurezza. 3. Assicurarsi che sia presente un dispositivo di sezionamento a monte dell’apparecchio con distanza di apertura tra i contatti di almeno 3mm. Fondo della centralina 83 mm Fig. 1 Specifiche di progetto e dettagli di funzionamento generale- Microprocessore V.1.01 La centralina funziona con un radiocomando a 433 MHz e con pulsanti collegati ai morsetti. La selezione delle funzioni dell’automazione avviene tramite un dip-switch a 2 vie. Il motore si blocca con la fotocellula interrotta ed inverte la marcia appena la fotocellula si disattiva e ripristina il contatto chiuso. In fase di apertura con la fotocellula interrotta il motore si blocca e continua l’apertura della serranda appena la fotocellula si disattiva e ripristina il contatto. I comandi APRI/CHIUDI nel modo “UOMO PRESENTE” non risentono dello stato della fotocellula, e possono essere attivati anche con la fotocellula interrotta. Programmazione dei codici radio: Alimentando la centralina si accende il led rosso (DL1) per qualche secondo e poi si spegne. La programmazione dei codici dei radiocomandi avviene premendo il pulsante PS1 (max 99codici memorizzabili). Il led rosso si accende. Trasmettere il codice da memorizzare. La ricezione del codice è confermata dallo spegnimento e riaccensione, per circa 2 secondi, del led rosso. Cancellazione dei codici dalla memoria: La cancellazione dei codici dalla memoria avviene nel seguente modo: 1) Premere il pulsante rosso (RESET), il led rosso (DL1) si accende. 2) Prima che il led rosso si spenga premere il pulsante PS1. 3) Il LED rosso inizia a lampeggiare 4) Prima che il LED smetta di lampeggiare premere un’altra volta il puldante PS1 e i codici in memoria saranno tutti cancellati. 100 SERIE ZP DESCRIZIONE FUNZIONI (vedi pag.101) DL1: DL2: PS1: P1: P2: CN1: Led rosso, indicazione per la memorizzazione e la cancellazione dei codici radio. Led verde (Power) indica la presenza della tensione di rete, deve essere quindi sempre acceso. Pulsante per entrare in programmazione, memorizzare e cancellare i codici radio. Potenziometro per la regolazione del tempo di lavoro della serranda (- sinistra, + destra) Potenziometro per la regolazione del tempo di pausa della serranda (+ sinistra, - destra) Connettore per l’interfaccia necessaria per il collegamento della scheda ZPC1 con la scheda ZPC2 (scheda di comando di altre serrande poste in serie alla principale. Funzionamento DIP SWITCH (microprocessore V.1.01) SW1: DIP1 OFF OFF ON ON DIP2 OFF ON OFF ON Funzionamento MANUALE MANUALE AUTOMATICO (Chiusura automatica inserita) AUTOMATICO (Chiusura automatica inserita) Uomo presente SI NO SI NO COLLEGAMENTI Rete 2x1,5 mm2 230V 50Hz 4x1 mm2 2x1 mm2 3x1,5 mm2 2x1,5 mm2 RG 58 (Tx) (Rx) Motore Pulsantiera ZD03 (selettore a chiave EDP1 - EDP2) Fotocellula EF04/S 2x1,5 mm2 N.B. funzionamento a uomo presente. Lampeggiante 230V Lampeggiante 230V con antenna 433MHz ZL43 EL07 Antenna a 433 MHz EL07/A 2x1,5 mm2 RG58 + F N MR4 230V MR2 AP CH C MR1 C LAMPADA MR3 GN AN MR3 12 12 FT ST ST CO MR4: Morsetti per l’alimentazione della scheda 230V a.c. (+6%, -10%) 50 Hz F= fase di alimentazione a 230V a.c. N= neutro di alimentazione a 230V a.c. MR2: Morsetti per il collegamento della serranda. AP= morsetto di apertura del motore CH= morsetto di chiusura del motore C= comune per il motore a 230V MR1: Morsetto per l’alimentazione del lampeggiante o luce di cortesia, lampada max 40W C: Comune connessione lampeggiante. MR3: Morsetto per il collegamento dell’antenna a 433 MHz. 12: Morsetti per il collegamento degli accessori, (fotocellule) alimentazione 12Vac. F: Ingresso fotocellule N.C. SI: Morsetto da collegare mediante un pulsante o selettore al morsetto CO per l’attivazione del ciclo di lavoro APERTURA-PAUSA-CHIUSURA della serranda e con comando differito di circa 2 secondi per l’attivazione di altre serrande collegate in serie alla principale. ST: Morsetto da collegare mediante un pulsante o selettore al morsetto CO per l’attivazione del ciclo di lavoro APERTURA-PAUSA-CHIUSURA della serranda nel modo “UOMO PRESENTE”. CO: Comune (comandi, sicurezze). Memorizzazione dei tempi di lavoro Apertura/chiusura - Tempo chiusura automatica 1. Prima di eseguire l’operazione di memorizzazione dell’apertura e chiusura, chiudere la serranda. (Per i motori irreversibili tale operazione sarà effettuata sbloccando manualmente il motore. Terminato il posizionamento, ribloccare il motore). 2. Togliere l’alimentazione della centralina (led verde spento) 3. Regolare il potenziometro (P1), regolare il tempo di lavoro ad un tempo superiore al tempo necessario per l’apertura totale della serranda (corsa impostata con i fine corsa meccanici). 4. Posizionare il potenziometro (P2), tempo di pausa, ad un valore desiderato, impostando il DIP 1 (SW1) in ON. 5. Alimentare la centralina e inviare un comando d’apertura con il pulsante o con il radiocomando. P1= T lavoro TL, minimo = 12 sec. TL, 1/2 corsa = 40 sec. TL, massimo = 90 sec. P2= T pausa TP, minimo = 25 sec. TP, 1/2 corsa = 80 sec. TP, massimo = 100 sec. 101 SERIE ZP CENTRALINA DI COMANDO SUPPLEMENTARE PER SERRANDE AVVOLGIBILI Art. ZPC2 Centralina di comando supplementare per serrande avvolgibili di tipo bilanciato; max capacità di sollevamento 280 Kg., max altezza serranda 9mt, max larghezza 4,5mt. N.B. La centralina supplementare Art. ZPC2, si utilizza, abbinata alla centralina di comando Art. ZPC1, per azionare due motori contemporaneamente tramite l’interfaccia per il collegamento delle due centraline. Attenzione! l’apparecchiatura è sprovvista di interruttore di alimentazione. Collegare tra la rete e l’apparecchiatura un interruttore di sicurezza in conformità delle normative vigenti. DESCRIZIONE TECNICA DELLA CENTRALINA Tensione di alimentazione: 230V +6% -10% 50-60Hz Frequenza: 50 (60) Hz Carico massimo motore: 800W Assorbimento massimo: 3,5A Temperatrura di funzionamento: -20 ÷ + 55°C Grado di protezione: IP 30 Dimensioni contenitore (lxhxp): 70x115x50mm 11 5 INSTALLAZIONE MECCANICA È possibile fissare la centralina con 2 viti oppure ad una barra DIN (4 moduli). INSTALLAZIONE ELETTRICA (Collegamenti) La centralina supplementare viene alimentata a 230V (led rosso acceso) ed abbinata alla centralina Art. ZPC1 tramite un’interfaccia come riportato nello schema: Descrizione morsetti: RETE N F Morsetti per l’installazione 230V a.c. F: Fase N: neutro AL MOTORE CH AP C Morsetti per il collegamento secondo motore CH: morsetto chiusura motore 2 AP: morsetto apertura motore 2 C: comune Alla scheda ZPC1 CH AP CO Morsetto per il collegamento interfaccia CH: morsetto comando chiusura motore AP: morsetto comando apertura CO: comune Nota: Per azionare tramite un pulsante o selettore a chiave entrambe le due serrande collegare gli accessori nei morsetti SI e CO della scheda ZPC1. 102 SERIE ZP DL1 PS1 SW1 RESET P1 P2 1 3x1.5 mm2 DL2 (Power) 1- CN1 Inserire prima la scheda d’interfaccia nella scheda Art. ZPC1 nel connettore CN1. 3x1.5 mm2 AL MOTORE 2x1.5 mm2 230V 50 Hz 103 SERIE ZP BLINDINO METALLICO PER SERRANDE Art. ZPB1 ISTRUZIONI DI MONTAGGIO Introdurre il cavo di sblocco nel foro indicato (1) e attraverso il foro della vite di registro. Posizionare la leva di sbloco come in Fig. B e tendere il cavo mentre si serra la vite (2) per bloccarlo. Riaprire la leva in posizione come in Fig.A e ruotare il dado superiore (3) fino a sbloccare il motore (controllare manualmente che la corona del motore sia reversibile). Serrare ora il dato (4) per bloccare la vite di registro nella posizione voluta (Fig. C). Collegare i cavi elettrici al pulsante e il cavo di terra alla carcassa metallica del blindino (Fig. D). Fissare a muro il blindino mediante i tasselli forniti a corredo. Per montare lo sportello (Fig. E) inserire il perno fisso nella sua sede, poi inserite la molla (5) e il perno (6) nel foro dello sportello. Tenendo premuto il perno collocare lo sportello in sede. Per sbloccare il motore, ed azionare manulamente la serranda, aprire lo sportello e ruotare la leva di sblocco fino a toccare lo sportello aperto, poi tenendo la leva contro lo sportello, far richiudere brevemente per agganciare la leva allo sportello, in posizione stabile (Fig. G). Per sganciare la leva è sufficiente fare un breve movimento di riapertura dello sportello. Fig. A Fig. C Fig. B Fig. D Fig. E Fig. G LAMPEGGIANTE 220V CON ANTENNA E SUPPORTO A PARETE Art. EL07 LAMPEGGIANTE 220V CON ANTENNA, SCHEDA RADIO E SUPPORTO A PARETE Art. EL07/A MR1 0 230V R1 DZ1 CS2046 R5 280499 U2 FIDUCIAL1 FORO1 ELVOX ART.EL07 R3 U1 MR1 MD C1 C2 R4 50 PL1 FORO2 FORO2 FIDUCIAL2 FIDUCIAL2 R2 56 50 2 2x1,5 mm CARATTERISTICHE TECNICHE: - Alimentazione: 220V c.a. proveniente dalla centralina “ZPC1” - Antenna incorporata. - Scheda radio 433 MHz incorporato da collegare con cavo RG58 alla scheda (solo per Art. EL07/A). Collegamento lampeggiante: 0 al morsetto C della scheda ZPC1 230V al morsetto LAMPADA della scheda ZPC1. Solo per Art. EL07/A 1: Schermo cavo coassiale RG58, 50 Ohm, al morsetto “GN” della scheda ZPC1 2: Antenna cavo coassiale RG58, 50 Ohm, al morsetto “AN” della scheda ZPC1 Utilizzare lampade con attacco mignon tipo T25 230-240V E14 25W 104 RG58 CAVO Dimensioni (LxHxP) EL07-EL07/A senza staffa: EL07-EL07/A con staffa: mm 79x245x139 79x282x139 SERIE ZV MOTORIDUTTORI TUBOLARI PER TAPPARELLE E TENDE DA SOLE Serie ZV Articolo ZV01 ZV02 ZV03 ZV04 ZV05 ZV06 ZV07 ZV08 Descrizione Motoriduttore Motoriduttore Motoriduttore Motoriduttore Motoriduttore Motoriduttore Motoriduttore Motoriduttore tubolare tubolare tubolare tubolare tubolare tubolare tubolare tubolare senza manovra di soccorso, senza manovra di soccorso, senza manovra di soccorso, con dispositivo per manovra con dispositivo per manovra con dispositivo per manovra senza manovra di soccorso, con dispositivo per manovra portata massima senza attriti 50 Kg portata massima senza attriti 70 Kg portata massima senza attriti 90 Kg di soccorso, portata massima senza di soccorso, portata massima senza di soccorso, portata massima senza portata massima senza attriti 30 Kg di soccorso, portata massima senza attriti 50 Kg attriti 70 Kg attriti 90 Kg attriti 30 Kg MOTORIDUTTORI PER TAPPARELLE E TENDE DA SOLE Caratteristiche generali Motoriduttori elettromeccanici per tapparelle e tende da sole, disponibili in otto versioni a seconda del peso, con o senza dispositivo per soccorso manuale. I motoriduttori sono la sintesi di un processo produttivo tecnologicamente avanzato, realizzati secondo le direttive dei più prestigiosi marchi di qualità e sono sottoposti a severi collaudi che garantiscono lunga durata nel tempo, massima sicurezza e affidabilità. La regolazione dei finecorsa avviene manualmente, tramite una chiavetta di corredo, agendo su i due “registri” posti all’estremità della testata del motore. INSTALLAZIONE MECCANICA Prima di procedere al montaggio, è opportuno che l’istallatore qualificato, Adattatore addetto alla messa in opera, verifichi le seguenti condizioni necessarie ad una corretta installazione: 1. Assicurarsi che il motoriduttore da utilizzare sia idoneo al sollevamento richiesto (vedi tab. 1, 2), eventualmente sostituirlo con uno di portata adeguata. Corona 2. Controllare che gli adattatori, “corona conta giri” + “puleggia di traino” siano contagiri corrispondenti al rullo che si desidera utilizzare. Montare sul motoriduttore l’adattatore (A) e la corona contagiri (B) e introdurlo nel rullo avvolgitrice (C). Evitare di apportare modifiche o utilizzare attrezzi o arnesi che pregiudichino l’inserimento sul rullo. Il motoriduttore è predisposto, di serie, con adattatore per tubo ottagonale da 60 mm, ed è fornito con un supporto (staffa per muro, Fig. 1/ZV). Per le tende da sole utilizzare l’adattatore e corona Art. ZXVC, Fig. 2/ZV. Supporto Tapparella 90 mm 3. Non fissare viti in corrispondenza del motoriduttore che potrebbero solcare o tagliare l’involucro del motore stesso rendendolo inutilizzabile. 4. Prestare attenzione a non forare la corona, che movimenta un sofisticato meccanismo che al raggiungimento dei giri pre impostati interrompe la tensione al motore. 5. Verificare che l’asse motorizzato sia perfettamente allineato al manufatto da movimentare. Per piccoli spostamenti potete utilizzare le asole dei supporti, appositamente realizzati. 6. Non azionare il motoriduttore prima che sia inserito sull’asse dell’avvolgitore. In questo caso il micro di finecorsa non potrà intervenire e rischiate di scottarvi per le alte temperature che raggiungerà. Rullo avvolgitore Fig. 2/ZV Fig. 1/ZV 31 mm Per regolare la corsa del motore, agire sulle viti di registro poste sulla testata del motoriduttore tramite l’apposita chiave di corredo o di un cacciavite con impronta a taglio. In senso orario i giri del motoriduttore aumentano, in senso antiorario i giri diminuiscono. Nove giri di vite di registro, equivalgono a un giro intero del motore. SCHEMA REGOLAZIONE FINE CORSA Vite di registro fine corsa Senso antiorario Senso orario Senso orario Senso antiorario 105 SERIE ZV INSTALLAZIONE ELETTRICA 1. Prima di iniziare l’impianto elettrico accertarsi che la tensione di rete corrisponda con quelle riportata sulla targa del motoriduttore posta frontalmente sulla testata. 2. Se non previsto, installare un interruttore di linea per alimentare il motoriduttore. 3. Utilizzare un cavo appropriato alla potenza del motore e che non deve essere inferiore a mm2 1,5. 4. Utilizzare esclusivamente deviatori a posizione momentanea, conforme alle normative vigenti. 5. Evitare categoricamente l’utilizzo di deviatori che offrono la possibilità di azionare contemporaneamente i due sensi di marcia. Si rischia di bruciare il motore. 6. Non collegare mai più di un motore ad un singolo interruttore e neppure un solo motore a più interruttori. 7. La sicurezza elettrica di questo motoriduttore si ha quando è correttamente collegato ad un efficace impianto di messa a terra, eseguito attenendosi alle norme previste sulla sicurezza. SCHEMI DI COLLEGAMENTO ELETTRICO Interruttore unipolare Linea Azzurro L1 (fase) N (neutro) Messa a terra Interruttore bipolare Linea Marrone Nero L1 (fase) Azzurro N (neutro) Messa a terra Linea Selettore a chiave o a leva Azzurro L1 (fase) Marrone N (neutro) Nero Messa a terra CALCOLO TEORICO DEL MOTORE PER IL SOLLEVAMENTO DELLA TAPPARELLA Per determinare il motore più consone al proprio manufatto, bisogna ricavare la quadratura della tapparella e moltiplicare per il coeffiente del prospetto in seguito riportato. Il numero che ne verrà, sarà la portata del motoriduttore. Se la misura dovesse essere intermedia tra una portata e l’altra del motoriduttore, bisogna utilizzare quella superiore. Nel calcolo, attenersi all’altezza della tapparella da motorizzzare. Saranno calcolati gli attriti delle guide e il maggiore peso dovuto allo sfasamento dell’asse con la tapparella. Altezza tapparella Cm 150 Cm 200 Cm 250 Cm 300 Plastica 7 8 9 10 Alluminio 7 8,5 9,5 10,5 Legno 11 12 13,5 15 Acciaio 13,5 14,8 16,3 18 CALCOLO TEORICO PER LA SCELTA DEL MOTORE A BRACCIA ESTENSIBILE Tra parentesi, numero braccia estensibili. 106 Tabella 1 Esempio: Per una tapparella in plastica, 2mx2m = 4m2, si moltiplica per il coefficente 8 e si ottiene 4x8=32, quindi si utilizza il motoriduttore con una portata max. senza attriti di 50 Kg Sporgenza Tabella 2 Larghezza tenda Cm 300 Cm 400 Cm 500 Cm 600 Cm 700 Cm 800 Cm 900 Cm150 30 30 50 50 70 70 (3) 90 (4) Cm 200 30 50 50 70 70 70 (3) 90 (4) Cm 250 50 50 70 70 70 90 (3) 90 (4) Cm 300 == 50 70 70 70 90 (3) 90 (3) Cm 350 == == 70 70 90 90 (3) 90 (3) SERIE ZV CENTRALINA ELETTRONICA PER TAPPARELLE Art. ZVC1 Caratteristiche generali Centralina di comando con ricevitore radio a 433 MHz, per motori tubolari per tapparelle serie ZV; max. capacità di sollevamento 100Kg (diametro tubo ø60). Caratteristiche tecniche Alimentazione: 230Va.c. (+6% -10%) Frequenza: 50-60 Hz Carico massimo motore: 345W Assorbimento massimo motore: 3A Temperatura di funzionamento: -20 ÷+55°C Fusibile di protezione: 3,15A AL Portata rele: 6A 250Vc.a. Grado di protezione: IP30 Dimensioni contenitore (lxhxp): 70x115x50 mm (4 moduli DIN) 11 5 Specifiche di progetto e dettagli di funzionamento generale La centralina può essere azionata da un radiocomando a 433MHz oppure da una serie di pulsanti collegati ai morsetti della scheda. Impostazione dei tempi di lavoro: l’apparecchiatura è fornita con la funzione di sicurezza garantita dalla impostazione dei tempi di salita e di discesa. Il tempo programmabile è da 1 a 255 secondi. Funzione Apri/Stop/Chiudi: avviato il motore in una direzione (per esempio Apri), premendo una seconda volta lo stesso pulsante il motore si ferma (STOP) e con un successivo comando il motore riparte nella stessa direzione. Se in fase di apertura si preme il tasto opposto (funzione chiudi), il motore si ferma e con un successivo comando, dello stesso tasto, il motore riparte in direzione opposta (chiudi). Il contatto SI è un contatto di sicurezza e quindi deve essere sempre N.C. (normalmente chiuso). Se tale contatto viene interrotto il motore rimane bloccato. Una volta ripristinato il contatto si può azionare l’automazione con un nuovo comado. Installazione meccanica È possibile fissare la centralina con 2 viti oppure ad una barra DIN (4 moduli). Installazione elettrica La centralina è alimentata a 230V c.a. 50-60 Hz ed è protetta da un fusibile di 3,15A L 250 (F1). L’apparecchiatura è spovvista di interruttore di alimentazione. Collegare un’interruttore di sicurezza tra la rete e l’apparecchiatura in conformità alle normative vigenti. 1. La posa in opera, i collegamenti elettrici e le regolazioni devono essere effettuati a “Regola d’arte”, assicurarsi che i dati di targa siano rispondenti a quelli della rete elettrica e accettarsi che la sezione dei cavi di collegamento sia idonea ai carichi applicati. In caso di dubbio rivolgersi a personale qualificato. L’interruttore che aziona l’apparecchio deve essere installato a vista ad un’altezza non superiore a 1,5 m e lontano da oggetti in movimento. 2. Non installare il prodotto in ambienti a pericolo di esplosione o disturbati da campi elettromagnetici. La presenza di gas o fumi infiammabili costituisce un grave pericolo per la sicurezza. 3. Assicurarsi che sia presente a monte dell’apparecchio un dispositivo di sezionamento con distanza di apertura tra i contatti di almeno 3 mm MR1 PRI MR2 AP - CH MR3 TC CM TA MR4 - AN SI SI Morsetto per l’alimentazione della scheda 230 Va.c. 230V = fase di alimentazione 0 = neutro di alimentazione Morsetto per il collegamento del motore AP = morsetto di apertura - = comune CH = morsetto di chiusura Morsetto per il collegamento comandi TC = morsetto per la chiusura CM = comune TA = morsetto per l’apertura Morsetto accessori - = morsetto per il collegamento della massa dell’antenna AN = morsetto per il collegamento del segnale dell’antenna 433MHz SI = morsetto di sicurezza, contatto N.C. 107 SERIE ZV COLLEGAMENTI DELLE MORSETTIERE APN AP C0 CH CHN PRI TC CM TA - AN SI SI Rete 2x1,5 mm2 230 Va.c. 50-60Hz Contatto N.C. RG58 3x1,5mm2 3x1,5mm2 (ZD03) Pulsante (uomo presente) Motore (ZL43) Antenna 433 MHz Motore ZV ZV Programmazione del radiocomando La programmazione del codice del radiocomando avviene con l’autoapprendimento e si esegue nel seguente modo. In fase di programmazione del codice togliere il ponticello (TIME). 1. Premere il pulsante di programmazione fino a quando si accende il relativo led giallo di programmazione. 2. Premere il tasto di sinistra del radiocomando e mantenerlo premuto fino a quando il led di programmazione non inizia a lampeggiare. Rilasciare poi il tasto del radiocomando 3. Attendere lo spegnimento del led di programmazione (~5 sec.) A questo punto la centralina è pronta a funzionare. Il tasto di sx attiverà la salita della tapparella, il dx la discesa (per i radiocomandi a 4 tasti è possibile effettuare l’autoapprendimento anche degli altri due tasti). Ogni volta che si inserisce un nuovo codice radio si cancella quello precedente. IMPOSTAZIONE DEI TEMPI DI SALITA E DISCESA DELLA TAPPARELLA (in funzione di sicurezza): Una volta effettuato l’autoapprendimento del codice del radiocomando è necessario programmare i tempi di salita e discesa della tapparella. L’impostazione del tempo di salita o discesa è utile sia come sicurezza nel caso di non intervento dei “fine-corsa” (rotti o a causa di un ostacolo che ne impedisce il raggiungimento), sia per altre particolari necessità (ad esempio per effettuare, alla prima pressione del tasto, solo la mezza salita della tapparella). È possibile programmare un solo tempo per volta (attenzione i tempi restano in memoria fino a che non vengono cambiati). 1. Chiudere la tapparella 2. Inserire il ponticello “TIME”; 3. premere il pulsante PS1 della scheda ricevente, il led giallo si accende in modo stabile; 4. premere il tasto del radiocomando relativo all’apertura (chiusura), fare attenzione nella posizione nella posizione dei cavi in APCH, il led inizia a lampeggiare (1 secondo per ogni lampeggio); 5. Quando la tapparella raggiunge il fine corsa meccanico si ferma, premere il pulsante PS1 dopo qualche secondo, il led si accende in modo stabile e dopo si spegne. 6. Per la programmazione della chiusura seguire le indicazioni dal punto 3; 7. al termine dell’operazione togliere il ponticello “TIME”. Con il tasto sinistro del radiocomando si può fare l’apertura con il destro la chiusura della tapparella. N.B. Per avere l’apertura e la chiusura tramite il tempo impostato dalla centralina, bisogna regolare i fine corsa meccanici della tapparella ad un tempo maggiore. COLLEGAMENTO DI DUE MOTORI CON UN UNICO COMANDO MANUALE Scheda ZVC1 1° motore TC CM TA TC CM TA Scheda ZVC1 2° motore Comando: l’azionamento dei motori si ottiene mantenendo premuto il pulsante di comando. N.B. Utilizzare pulsanti a ritorno automatico 108 SERIE ZV COLLEGAMENTO PER COMANDO INDIVIDUALE DEI MOTORI OPPURE COMANDO GENERALE SIMULTANEO DI TUTTI I MOTORI COLLEGATI IN LINEA Schema unifilare ZVC1 1° motore ZVC1 2° motore ZVC1 Comando 1° motore Comando 2° motore Comando 3° motore Comando generale Attenzione al carico massimo e risultante dalla somma del carico assorbito dei singoli motori. Per il collegamento dei primi due motori seguire lo schema (ripetere gli stessi collegamenti per successivi motori). ZVC1 1° motore ZVC1 2° motore Agli altri motori TC CM TA TC CM TA D D- 1N4004 (diodi in dotazione con la centralina) Comando 1° motore D Comando 1° e 2° motore Comando 2° motore 109 MODULI RADIO SERIE ZC MODULO A 1 O 4 CANALI PARTI IN COMUNE CARATTERISTICHE GENERALI I moduli con ricevitore (Art. ZC52, ZC48) o senza (Art. ZC62, ZC64) in custodia DIN a 4 moduli, offrono un’elevata sicurezza e costanza di funzionamento nelle più svariate situazioni, quali comando di cancelli automatici, luci perimetrali, sistemi di sicurezza, ecc. Il modulo deve essere posto in un ambiente protetto dagli agenti atmosferici. Dimensioni: CARATTERISTICHE TECNICHE ALIMENTAZIONE 12÷15V (c.c.-c.a. per Art. ZC48, ZC52 e c.c. per ZC62, ZC64) SENSIBILITA’ 0,5 mV TEMPERATURA DI FUNZIONAMENTO -20°C ÷60°C PORTATA CONTATTO RELE’ 1A 24V c.c /120V a.c. 11 5 AVVERTENZE: La corretta installazione dell’antenna è fondamentale ai fini della portata: 1. venga installata in una posizione, la più alta possibile. 2. venga posta lontana da muri con masse metalliche. 3. il collegamento deve essere con cavo coassiale (RG58) nel caso di ZC52 o ZC48. 4. il collegamento deve essere con cavo 3 x 0,5mm2 (max. 10m) nel caso di modulo ZC62 o ZC64. MODULO CON RICEVITORE RADIO 433,92 MHz A 1 O 4 CANALI (Art. ZC52 - Art. ZC48) RG58 INGRESSO ANTENNA ZL43 (con 3 metri di cavo RG58 in dotazione) CALZA SEGNALE CODICE PERSONALE DA RIPORTARE UGUALE AL CODICE DEL RADIOCOMANDO ART. ET03 O ET04. ZL43 (433 MHz) Uscita contatto canale N.A. 110 SCHEDA DI COLLEGAMENTO DELLA SERIE AMPLIFICATA MODULO SENZA RICEVITORE A 1 O 4 CANALI (Art. ZC62 - Art. ZC64) Ingresso cavo 3 x 0,5 mm2 per il collegamento del ricevitore posizionato all’interno dell’antenna. Art. EL04 a 40 MHz Art. EL08 a 433,32 MHz Art. EL11 a 868 MHz CODICE PERSONALE DA RIPORTARE UGUALE AL CODICE DEL RADIOCOMANDO ART. ET03, ART. ET04 a 433,92 MHz oppure ART. ET08 a 868,35 MHz - ART. ET02 a 40,665 MHz 3 x 0.5 mm2 - + EL04 (40 MHz) EL08 (433 MHz) EL13 (868 MHz) Uscita contatto canale N.A. Collegamento antenne con ricevitori universali RICEVITORE UNIVERSALE A 4 MODULI DIN Art. ZC62 (ad 1 canale) Art. ZC64 (ad 4 canali) Contatto/i d’uscita ANTENNE CON SUPPORTO A MURO E RICEVITORE RADIO Art. EL04 Art. EL08 Art. EL13 (40,665 MHz) (433,92 MHz) (868,35 MHz) 2 3x0,5mm (fino a 10m) 12Vc.c. 111 SERIE ECR RICEVITORE A 4 CANALI ROLLING-CODE ART. ECR1 - 433 MHz 1. CARATTERISTICHE GENERALI L’art ECR1 è una centralina di ricezione (ricevitore/decoder Rolling -Code) per la realizzazione di un sistema di controllo e di comando per cancelli automatici, luci perimetrali, ecc.. La centralina Rolling-code decodifica ed accetta un codice criptato trasmesso da uno o più Radiocomandi Rolling-Code, art. ETR1. 2. CARATTERISTICHE TECNICHE Alimentazione: 12V /24 V ac/dc Frequenza di ricezione: 433,92 MHz Alimentazione selezionabile tramite ponticello Consumo a riposo 20 mA Capacità memoria 400 utenti Gestione dei codici dei trasmettitori tramite pro- N. relè di uscita 4 grammatore Art.950B. N.A. (normalmente aperti) Funzionamento relè Monostabile/bistabile/Temporizzato Tre scale di temporizzazione: sec, min e decine Portata relè 1A 24V Segnalazioni Led Rossi Temperatura di funzionamento -20 °C /+ 50 °C di minuti. Grado di protezione IP x4 Dimensioni 118x87x56 mm 3. INSTALLAZIONE MECCANICA Togliere le viti dalla parte inferiore del ricevitore e togliere il coperchio. Il fissaggio della base del ricevitore può essere effettuata direttamente a parete oppure in corrispondenza di una scatola da incasso da tre moduli standard. Per l’uso esterno il passaggio dei cavi deve essere effettuato utilizzando, nelle apposite sedi, dei pressatavi tipo PG7. 4. INSTALLAZIONE ELETTRICA – COLLEGAMENTI Uso interno L’utilizzo del ricevitore in ambienti chiusi può essere effettuato utilizzando la sua antenna interna, in tal caso verificare che il ponticello ANT sia inserito; Uso esterno Nel caso di utilizzo esterno si può utilizzare l’antenna, art. ZL43, accordata a 433 MHz con 3 metri di cavo coassiale, RG58, in dotazione. In questo caso bisogna disinserire il ponticello ANT; Tipologia di Alimentazione Il ricevitore può essere alimentato con quattro differenti alimentazioni (12V ac, 12V dc, 24V ac e 24V dc) : - nel caso di alimentazione a 12V dc verificare che sia inserito il ponticello lato 12dc (di serie impostato in laboratorio); nel caso di alimentazione a 24V ac/dc o 12V ac verificare che sia inserito il ponticello lato 24/12ac; La morsettiera di collegamento del ricevitore all’impianto del sistema è suddivisa in tre sezioni funzionali secondo lo schema della morsettiera di seguito riportata: - I sezione: II sezione: III sezione: gruppo morsetti relè (A, B, C e D); gruppo morsetti d’antenna ( linea antenna e relativo morsetto di terra ); gruppo morsetti di alimentazione e comunicazione seriale: 1) linea di alimentazione a 12 V (ac/dc) morsetti: 12 e morsetto -/~ ; 2) linea di alimentazione a 24V (ac/dc) morsetti: 24 e morsetto -/~ ; 3) linea di comunicazione seriale su morsetto COM con riferimento alla terra del morsetto d’antenna; I sezione A1 A2 B1 II sezione B2 A N T G N A III sezione + ~ 12 24 I sezione C O M C1 C2 D1 D2 5. FUNZIONAMENTO Il ricevitore RollingCode dispone di due pulsanti e cinque led per le operazioni di programmazione ed attivazione delle normali funzionalità: “RST” : Pulsante di RESET del ricevitore e conseguentemente un annullamento di eventuali comandi in corso; “LRN” : Pulsante per attivare la procedura di autoapprendimento (LEARNING) di nuovi trasmettitori da memorizzare o per selezionare la procedura di cancellazione di tutti i trasmettitori memorizzati nel ricevitore; Led Led Led Led Led 112 A: B: C: D: LRN : visualizza l’attivazione del contatto relè A visualizza l’attivazione del contatto relè B visualizza l’attivazione del contatto relè C visualizza l’attivazione del contatto relè D visualizza le operazioni effettuate tramite il pulsante LRN, il reset effettuato tramite il pulsante RST e la modalità di programmazione parametri tramite il programmatore 950B; Disposizione geometrica dei led sulla scheda A B LRN C D SERIE ECR 5.1 Autoapprendimento codici utente La centralina di ricezione RollingCode, tramite il pulsante “RST”, permette l’attivazione della procedura di autoapprendimento codici utente: in questo modo risulta in grado di riconoscere solo Radiocomandi RollingCode il cui identificativo (Serial Number) è stato precedentemente inserito nella tabella di riconoscimento della sua memoria interna. La centralina permette la memorizzazione fino a 500 utenti . 5.2 Procedura di autoapprendimento del codice trasmesso - Premere il tasto LRN per qualche istante, in tal caso il led rimane acceso in attesa di ricevere un nuovo codice da parte del primo o successivo Radiocomando; - premere il pulsante PLS 1 del radiocomando che si vuole memorizzare nel ricevitore, dopo un breve intervallo di tempo il led LRN si spegnerà, indicando l’avvenuta memorizzazione del codice del radiocomando. Se non si effettua alcuna operazione di memorizzazione codice di un radiocomando dopo circa 18 secondi il led LRN si spegne indicando l’uscita automatica dalla procedura di autoapprendimento. PLS 2 PLS 4 PLS 1 PLS 3 6. Parametri / Configurazione programmabili tramite Programmatore 950B Per la centralina ricevitore RollingCode è prevista la modalità di programmazione tramite programmatore Art. 950B: risulta possibile aggiornare la modalità di funzionamento dei quattro relè ed eseguire delle operazioni di aggiunta od eliminazione di codici/radiocomandi. Parametri programmabili: - per ogni relè: modalità (bistabile/monostabile), scala di temporizzazione (sec/minuti/decine minuti) e valore di temporizzazione del contatto; - modalità di intervento sul codice trasmettitore; - locazione fisica su cui effettuare l'operazione (cancellazione, scrittura, ecc.); 6.1 Impostazione funzioni Inserendo il programmatore ELVOX Art. 950B, tramite l’apposito cavo per la connessione via plug, risulta possibile effettuare la programmazione dei parametri funzionali dei quattro relè disponibili del ricevitore; possono essere programmati in modo da effettuare delle attuazioni secondo la corrispondenza scelta tra tasto del radiocomando e relativo relè attivabile del ricevitore. Nota: dopo l’inserimento del programmatore tramite l’apposito cavo a plug telefonico attendere lo spegnimento del led LRN (circa cinque sec.) prima di procedere con le operazioni di programmazione. Collegando il programmatore 950B, tramite opportuno cordone di collegamento, alla presa plug del ricevitore dopo alcuni istanti verrà visualizzato sul display la scritta: ELVOX 950B << PLUG >> Con il tasto PRG del programmatore selezionare il menù di programmazione: PROGRAM. PARAM. e confermare successivamente con il tasto : tale operazione porta la scheda ricevitore nello stato di programmazione (visualiz- zato da un lampeggio continuo del led LRN ), la successiva pressione del tasto mazione parametri con la scritta sul display del programmatore: conferma lo start alla procedura di program- Pgm.Tecnica ECR1 Per selezionare e modificare i parametri relativi alla password di accesso, alle modalità di attivazione dei quattro relè del ricevitore (A, B, C e D) o di memorizzazione dei codici dei radiocomandi basterà con successive pressioni del tasto o scorrere la lista dei parametri elencata in precedenza e con la tastiera numerica impostare il valore voluto secondo gli intervalli dei valori significativi per i parametri indicati in precedenza e premere successivamente il tasto o per confermare il valore scritto e pas- sare automaticamente al parametro successivo. Per uscire dalla modalità di programmazione parametri premere il tasto cessivamente scollegare il programmatore dalla scheda ricevitore. e suc- 113 SERIE ECR 6.2 Parametri di programmazione PSW : parametro con valori significativi nell’intervallo (1 : 9999) : visualizza il valore numerico della password di accesso ai parametri del ricevitore (valore di default: 0123); SHT : parametro con valori significativi nell’intervallo (0 : 3) permette di variare la corrispondenza tra tasto (PLS) del radiocomando e relativo relè (REL) attivabile del ricevitore secondo la seguente tabella di corrispondenza: Parametro Relè SHT A B C D 0 PLS 1 PLS 2 PLS 3 PLS 4 1 PLS 4 PLS 1 PLS 2 PLS 3 2 PLS 3 PLS 4 PLS 1 PLS 2 3 PLS 2 PLS 3 PLS 4 PLS 1 dove PLS x = pulsante x del radiocomando. PMA : parametro relativo alla modalità di funzionamento dell’relè A: PMA = 0 modalità monostabile (valore di default) ; PMA = 1 modalità bistabile [con limite di tempo prefissato = 255* (decina minuti)] PMA = 2 modalità bistabile (senza limite di tempo) DTA : parametro relativo alla dimensione temporale del tempo di attivazione del relè A: DTA = 0 scala temporale di attivazione in secondi (valore di default); DTA = 1 scala temporale di attivazione in minuti ; DTA = 2 scala temporale di attivazione in decine di minuti ; VTA : parametro relativo al valore numerico del tempo di attivazione impostato secondo la scala temporale scelta con il parametro precedente DTA: intervallo valori ( 0 : 255 ), (0 valore di default ); I tre parametri sopra descritti vengono ripetuti analogamente per gli altri rimanenti relè B, C e D. Riassunto dell’Impostazioni di fabbrica (valori di default) Relè Parametri PM DT VT SHT A PMA = 0 DTA = 0 VTA = 0 0 B PMB = 0 DTB = 0 VTB = 0 C PMC = 0 DTC = 0 VTC = 0 D PMD = 0 DTD = 0 VTD = 0 Esempio di programmazione parametri relativi ad ogni relè Si vuole programmare il relè A con 15 sec di attuazione, il relè B con 5 minuti di attivazione, il relè C con 1h e 30minuti ed infine il relè D in modalità bistabile. I parametri devono essere impostati come segue: Relè A Parametri PM DT VT SHT PMA = 0 DTA = 0 VTA = 15 0 B PMB = 0 DTB = 1 VTB = 5 C PMC = 0 DTC = 2 VTC = 9 D PMD = 1 DTD = 0 VTD = 0 Nota: - quando si imposta un relè in modalità bistabile con PMx=1 (con x=A o B o C o D), i parametri DT e VT non sono più significativi (in quanto il relè in caso di attivazione verrà disabilitato dopo un tempo limite pari a 255 * (decina di minuti) ); - nel caso si utilizzi il parametro PMx=2 l’attuatore funziona in modalita bistabile senza limitazioni di tempo: in quest’ultimo caso l’attuatore, se attivato in precedenza, rimarrà attivo fino a nuova disattivazione da parte dell’utente ottenuta con una successiva pressione del tasto corrispondente del trasmettitore. - durante la scelta della scala temporale l’errore di precisione risulta pari ad una unità della scala impostata ; - durante la procedura di programmazione parametri viene disabilitata la ricezione dal modulo radio: il ripristino delle normali funzionalità del ricevitore si ottiene tramite l’uscita dalla fase di programmazione (tasto di exit:) o allo scadere del tempo di attesa programmazione parametri (circa 60 sec, ripristinabili ad ogni pressione di un tasto significativo del programmatore); 114 SERIE ECR 6.3 Gestione codici utente (Radiocomandi) tramite il programmatore 950B Il ricevitore prevede due ulteriori parametri con i quali effettuare alcune operazioni sui codici dei trasmettitori previsti per il sistema Rolling Code, la gestione di tali parametri è analoga a quanto descritto per quelli relativi ai quattro relè della centralina di ricezione: TYP : TYP = 0 TYP = 1 TYP TYP TYP TYP = = = = VAL : 2 3 4 5 parametro relativo alla tipologia delle operazioni da effettuare sui codici dei radiocomandi da inserire o modificare nella tabella di memoria del ricevitore: modalità off (default) : non è attiva alcuna modalità funzionale relativa alla tabella dei codici dei radiocomandi; lettura numero totale codici Serial Number ID (SNI) memorizzati nella tabella del ricevitore (valore disponibile nel parametro seguente VAL); lettura posizione in memoria dell’ultimo codice SNI ricevuto (valore disponibile nel parametro seguente VAL); scrittura di un nuovo codice SNI nella locazione in tabella indicata dal parametro VAL; cancellazione di un codice SNI nella locazione in tabella indicata dal parametro VAL; cancellazione di tutti i codici SNI nella tabella del ricevitore; valore in lettura o scrittura a seconda delle impostazioni fissate dal parametro precedente TYP; 1. Lettura posizione in memoria dell’ultimo codice SNI ricevuto (TYP=2): la conoscenza della posizione fisica del radiocomando, in memoria del ricevitore, permette la sua eventuale cancellazione. - Inserire il valore 2 nel parametro TYP; - Uscire dalla fase di programmazione (tasto di exit: ) senza sconnettere il programmattore; - Premere uno dei tasti del radiocomando per effettuare la trasmissione; - Aspettare il completamento dell’attuazione; - Entrare di nuovo in procedura programmazione parametri, il valore riportato dal parametro VAL contiene il valore della posizione in memoria occupata dal radiocomando appena attivato. 2. Scrittura di un nuovo codice SNI (TYP=3): La procedura di scrittura di un codice SNI sulla memoria del ricevitore avviene utilizzando la stessa modalità indicata nel paragrafo “Procedura di autoapprendimento del codice trasmesso” solo che l’operazione viene effettuata unicamente nella posizione indicata dal parametro VAL. 3. Cancellazione di un codice SNI (TYP=4): La procedura di cancellazione di un codice SNI dalla memoria del ricevitore avviene utilizzando la stessa modalità indicata in seguito nel paragrafo “Procedura di cancellazione totale dei codici presenti nel ricevitore” solo che l’operazione viene effettuata unicamente nella posizione indicata dal parametro VAL . 4. Cancellazione di tutti i codici SNI (TYP=5): La procedura di cancellazione di tutti i codici SNI dalla memoria del ricevitore avviene utilizzando la stessa modalità indicata in seguito nel paragrafo “Procedura di cancellazione totale dei codici presenti nel ricevitore” . Nota: un esempio pratico dell’utilizzo dei comandi/parametri sopra riportati è la sostituzione di un codice con un altro in una posizione predefinita, la conoscenza della posizione fisica (TYP = 2) dei trasmettitori da mantenere in memoria (nel caso di un numero ridotto) permette di localizzare la posizione (numero) del trasmettitore che si vuole togliere dalla memoria del ricevitore (TYP = 4). Analogamente nella stessa posizione su cui in precedenza è stato cancellato un codice e possibile memorizzare un nuovo codice differente tramite il comando TYP =3. 6.4 Procedura di cancellazione dei codici presenti nel ricevitore tramite il programmatore 950B Dopo aver premuto per un istante il tasto RST, attendere lo spegnimento e la successiva riaccensione del led LRN (tempo di accensione circa 5 sec.): durante tale tempo di accensione del led premere il tasto LRN per almeno 5 sec. ed attendere lo spegnimento del led di programmazione, rilasciare il tasto, a questo punto il led LRN visualizzerà con due rapidi lampeggi l’attivazione della procedura di cancellazione di uno o tutti i codici dei radiocomandi in memoria del ricevitore RollingCode (la cancellazione verrà effettuata in base al valore scritto in precedenza tramite il programmatore 950B sul parametro TYP: se TYP=4 singolo codice da cancellare in posizione di memoria indicata da VAL o TYP=5 cancellazione di tutti i codici dei radiocomandi in tabella): il ricevitore durante un tempo indicato da un lampeggio ricorsivo del led di programmazione cancellerà dalla memoria interna il singolo radiocomando o tutti i radiocomandi in precedenza memorizzati . 6.5 Procedura di ripristino della password al valore di fabbrica tramite il programmatore 950B Il ricevitore prevede la possibilità di ripristinare il codice di accesso (password) relativo ai parametri funzionali qualora venisse dimenticata o annullata la password precedentemente impostata. Premere il tasto RST e successivamente con tale tasto premuto premere il tasto LRN, rilasciare il tasto RST mantenendo il tasto LRN premuto: il led LRN rimane acceso, rilasciare il tasto LRN ed attendere la riaccensione del led LRN; durante tale tempo di accensione del led premere il tasto LRN per almeno 5 sec. ed attendere lo spegnimento del led, rilasciare il tasto, a questo punto il led LRN visualizzerà con quattro rapidi lampeggi l’attivazione della procedura di ripristino della password con il valore originario di laboratorio (valore default). Nota: se in precedenza il ricevitore aveva la password di default la procedura di ripristino sopra descritta non ha effetto ( in tal caso non viene visualizzata la segnalazione dei quattro rapidi lampeggi del led LRN). 115 ACCESSORI SERIE EL LAMPEGGIANTE CON ANTENNA E RICEVITORE Art. EL01 a 40MHz - Art. EL09 a 433MHz - Art. EL11 a 868MHz 50 LAMPEGGIANTE CON ANTENNA, RICEVITORE E SUPPORTO A PARETE Art. EL02 a 40MHz - Art. EL10 a 433MHz - Art. EL12 a 868MHz 56 50 CARATTERISTICHE TECNICHE: - Alimentazione: 14V c.c. proveniente da centraline serie "EC" oppure da automazione scorrevole serie "ES". - Antenna incorporata. - Ricevitore radio 40 MHz, 433 MHz o 868 MHz incorporato da collegare con cavo 3x0,5 mm2 alle schede. Dimensioni (LxHxP) mm EL01: 79x264x139 EL02: 79x301x139 EL09: 79x245x139 EL10: 79x282x139 EL11: 79x154x139 EL12: 79x191x139 Utilizzare lampade con attacco mignon tipo E1414V 5W (3C). La distanza massima di copertura del ricevitore radio in condizioni ottimali è di circa 80m Tale distanza può essere influenzata da fattori ambientali. La lunghezza del cavo ZX64 deve essere compresa tra i 3 e 15 metri. Per avere una migliore ricezione si consiglia di posizionare il lampeggiante (antenna) in una posizione visibile dai punti di comando. ATTENZIONE!! Schema di collegamento per lampeggianti serie EL, con ricevente a 3 conduttori, e scheda di comando art. ZC24 e art. ZC25 Collegamenti scheda ricevente: - Morsetto (+) con il morsetto n°27 (+) della scheda. - Morsetto (-) con il morsetto (0) della scheda lampeggiante. - Morsetto (V) con il morsetto n°32 (+12V) della scheda. ATTENZIONE!! Schema di collegamento per lampeggianti serie EL, con ricevente a 3 conduttori, e scheda di comando art. EC25. Collegamenti scheda ricevente: - Morsetto (+) con il morsetto n°26 (+ANT) della scheda. - Morsetto (-) con il morsetto n°25 (-GND) della scheda. - Morsetto (V) con il morsetto (14V) della scheda lampeggiante. 116 ACCESSORI SERIE ET ANTENNE Art. EL04 - 40 MHz Art. EL08 - 433 MHz Art. EL13 - 868 MHz CARATTERISTICHE GENERALI 1. Antenna dotata di ricevitore a 40 MHz, 433 MHz o 868 MHz che permette di migliorare la portata di ricezione. 2. Il collegamento con due fili permette di allontanare l’antenna, dalla centralina di comando, in posizioni più favorevoli in modo da ottimizzare la ricezione. 3. La lunghezza del cavo deve essere compresa tra i 3 e i 15 metri. L’antenna amplicata può essere collegata solo con le nuove schede Art. ZC24 (1 o 2 motori), EC25 (1 motore) e i moduli 1 (ZC62) o 4 (ZC64) canali. INSTALLAZIONE 1. Togliere la base dell’antenna. 2. Effettuare i collegamenti al circuito 3. Chiudere la base con le viti e avvitare l’antenna. 4. Fissare il supporto dell’antenna amplificata alla parete applicando dei tasselli. Schema di collegamento per lampeggianti serie EL, con ricevente a 3 conduttori, e scheda di comando art. ZC24 e art. ZC25 Collegamenti scheda ricevente: - Morsetto (+) con il morsetto n°27 (+) della scheda. - Morsetto (-) con il morsetto n°26 (-) della scheda. - Morsetto (V), con il morsetto n°32 (+12V) della scheda. Schema di collegamento per antenne serie EL, con ricevente a 3 conduttori, e scheda di comando art. EC25. Collegamenti scheda ricevente: - Morsetto (+) con il morsetto n°26 (+ANT) della scheda. - Morsetto (-) con il morsetto n°25 (-GND) della scheda. - Morsetto (V), con il morsetto n°7 (+12) della scheda. RADIOCOMANDI Art. ET02 (2 canali) 40,665 MHz Art. ET03 (2 canali) - Art. ET04 (4 canali) 433,92 MHz Art. ET08 (4 canali) 868,35 MHz CARATTERISTICHE Radiocomando con stabilizzatore di frequenza SAW Resonator a 2 e 4 canali, con frequenza di lavoro di 40,665, 433,92 o 868,35 MHz. Alimentazione a batteria 12 V c.c.. Dimensioni: 77x40x17,5 mm Programmazione del 1° - 2° - 3° - 4° canale 1. Inserire in "MEMO" il JMP1 della centralina di comando Elvox. Il lampeggiante si accenderà dopo circa 1 sec (vedi Fig. 1/ET). 2. Aprire il coperchio (Fig. 2/ET) e disporre i contatti del dip switch a piacimento (Fig. 3/ET). 3. Mantenere premuto il pulsante PS1 della centralina di comando e contemporaneamente premere il pulsante del radiocomando che si vuole attivare finchè il lampeggiante si sarà spento e successivamente riacceso. Il codice è stato ora memorizzato. 4. Rilasciare il pulsante del radiocomando. 5. Rilasciare il pulsante PS1. 6. Nel caso che si voglia attivare i restanti pulsanti ripetere l'operazione dal punto 2. Questa procedura andrà effettuata per ogni tasto. 7. Riporre in "OFF" il JMP1 della centralina di comando Elvox (vedi Fig. 4/ET). Sostituzione della batteria del radiocomando Agire sul coperchio (Fig. 2/ET). Sostituire la batteria assicurandosi che i contatti del portabatteria siano puliti. La batteria da utilizzarsi nei radiocomandi è del tipo 23A a 12V c.c. Fig. 1/ET Fig. 3/ET Fig. 2/ET Fig. 4/ET 117 ACCESSORI SERIE ETR RADIOCOMANDI Art. ETR1 - 433 MHz RADIOCOMANDO A 4 CANALI ROLLING CODE CARATTERISTICHE TECHNICHE Il radiocomando, art. ETR1, trasmette la codifica di sicurezza Rolling sulla frequenza 433,92 MHz. Portata 50/100 m Alimentazione batteria: 2x3V (CR 2016) Dimensioni: 36x64x11,5 (mm) SOSTITUZIONE BATTERIA Con batteria scarica il led roso inizia a lampeggiare. Per sostituirle togliere la vite di fissaggio (A) ed aprire il coperchio. Rimuovere la batteria e sostituirla rispettando la polarità. A 118 ACCESSORI SERIE EF FOTOCELLULE ALL’INFRAROSSO Art. EF01 DA INCASSO Art. EF02 DA COLONNINA ELVOX CARATTERISTICHE GENERALI Fotocellula a raggi infrarossi modulati. Il contenitore esterno ha una elevata resistenza meccanica agli agenti atmosferici. Le sue ridotte dimensioni rendono semplice l'installazione anche in impianti non predisposti per le fotocellule. CARATTERISTICHE TECNICHE 50 m nominali. In presenza di pioggia, nebbia, PORTATA: polvere o per un cattivo allineamento la portata può ridursi del 50 %. 12 V c.c. ALIMENTAZIONE 1A 24Vc.c./120V c.a. PORTATA CONTATTI TEMPERATURA FUNZ.: - 15C° ÷ + 55°C temperatura esterna 3W ASSORBIMENTO: Parte sporgente 78 x 78 x 37 DIMENSIONI EF01: Parte incassata ø 60 x 57 vedi fig. 1. Ingombro totale: 78x78x94 Parte sporgente 78 x 78 x 61 DIMENSIONI EF02: Parte incassata ø 60 x 24 vedi fig. 1. Ingombro totale: 78x78x85 mm mm mm mm EF01 mm mm mm mm Fig. 2/EF mm EF01 mm EF02 EF02 mm mm Fig. 1/EF INSTALLAZIONE 1. Separare il contenitore da incasso dal corpo della fotocellula dopo aver tolto il coperchio. Togliere il copri fotocellula inserendo e ruotando un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata nel lato inferiore del coperchio. 2. Incassare il contenitore della fotocellula e applicare i tasselli al muro come indicato nella Fig. 2/EF. 3. Effettuare i collegamenti al corpo della fotocellula accorciando i fili alla loro lunghezza minima. 4. Alimentare la centralina elettronica e controllare che la tensione di alimentazione delle fotocellule sia di 12V c.c. 5. Inserire e fissare con le viti in dotazione i corpi fotocellula TX e RX ai contenitori esterni. EE01 o EE02 Fig. 3/EF ISTRUZIONI PER IL CENTRAGGIO DEL FASCIO (Fig. 4/EF) 1. Svitare leggermente la vite di fissaggio (vedi figura). 2. Orientare la fotocellula manualmente (vedi figura). 3. Riavvitare la vite di fissaggio. - Eseguita la taratura della fotocellula controllare il funzionamento interrompendo più volte il fascio. Il led rosso della ricevente si deve accendere ed il relè deve commutare. Dopo aver completato il collaudo posizionare il frontalino trasparente RX e TX. - Controllare il funzionamento interrompendo più volte il raggio infrarosso. Per l'installazione della versione per colonnina utilizzare le fotocellule articolo EF02 (Fig. 3/EF). Per l'alloggiamento della fotocellula nei muri in calcestruzzo, utilizzare la scatola Art. ZX26. 119 ACCESSORI SERIE EF ISTRUZIONI PER IL CENTRAGGIO DEL FASCIO E COLLEGAMENTO Vite di fissaggio Particolare per orientamento orizzontale e verticale Led taratura su RX Fig. 4/EF COLLEGAMENTO DI UNA COPPIA DI FOTOCELLULE Alla centralina 1 2 34 5 1 2 +12V morsetto N°32 -12V morsetto N°33 N.C. FOTOCELLULA morsetto N°24 COMUNE 1 morsetto N°22 COLLEGAMENTO DI DUE COPPIE DI FOTOCELLULE Alla centralina 1 2 34 5 1 2 34 5 1 2 1 2 1 2 345 1 2 34 5 1 2 1 2 +12V morsetto N°32 -12V morsetto N°33 N.C. FOTOCELLULA morsetto N°24 COMUNE 1 morsetto N°22 COLLEGAMENTO DI DUE COPPIE DI FOTOCELLULE FOTOCELLULA ESTERNA (1): Funzionamento in chiusura FOTOCELLULA INTERNA (2): Funzionamento in apertura/chiusura Alla centralina +12V morsetto N°32 -12V morsetto N°33 COMUNE 1 morsetto N°22 MORSETTO N°24 MORSETTO N°25 120 ACCESSORI SERIE EF FOTOCELLULE DA ESTERNO PARETE O DA COLONNINA Art. EF04/S (VERSIONE CON SINCRONISMO) FOTOCELLULA DA ESTERNO PARETE O DA COLONNINA Descrizione Fotocellula versione sincronizzata da esterno parete o da colonnina per la protezione della corsa di cancelli e accessi automatizzati. Costituita da un ricevitore (RX) e da un trasmettitore (TX) a raggi infrarossi modulati, con tensione di alimentazione e portata selezionabili. Il contenitore esterno ha una elevata resistenza meccanica ed agli agenti atmosferici, e le sue ridotte dimensioni rendono semplice l’installazione. N.B. È vietato l’uso per riflessione e l’installazione in superfici non rigide soggette a vibrazioni. (EF04/S) CARATTERISTICHE TECNICHE Tecnologia: Interpolazione diretta TX-RX mediante raggio infrarosso modulato ad impulsi. Alimentazione: 12 Vc.c./c.a. con il ponticello JP12 inserito (limiti 10-18Vc.a.) 24 Vc.c./c.a. senza il ponticello JP12 (limiti 18-32Vc.a.) Assorbimento massimo: a 12V: RX 46mA, TX(nom) 65mA, TX (sync) 37 mA a 24V: RX 55mA, TX(nom) 54mA, TX (sync) 45 mA Portata relè: 1A a 24Vc.c./120Vc.a. Tempo di risposta: < 30ms Angolo di rilevazione: RX ±20° senza parabola e tubetto di riduzione ±5° con tubetto di riduzione Angolo raggio emesso: TX: ±12° Temperatura di funzionamento: -20°C ÷ + 55°C Grado di protezione IP55 Portata massima: 10 m con il ponticello JP1 inserito 15 m senza il ponticello N.B. La portata si può ridurre in presenza di fenomeni atmosferici: nebbia, pioggia, polvere ecc. e quando viene inserito il tubetto di riduzione dell’angolo di ricezione. Dimensioni (LxHxP): 60x89x36 mm INSTALLAZIONE Per consentire un perfetto allineamento posizionare il trasmettitore (TX) e il ricevitore (RX) in asse. Per ottenere un funzionamento ottimale installare il ricevitore (RX) opposto ai raggi del sole o sorgenti luminose. Inserendo i tubetti di riduzione, nei fotodiodi, al posto delle parabole si può ridurre l’effettivo angolo del raggio a ±5°, evitando così le interferenze del sole e delle sorgenti luminose. Da esterno parete 1) Inserire un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata nel lato inferiore del coperchio e con una semplice rotazione togliere il coperchio copriviti (Fig. 1 - EF04/S). 2) Togliere le 2 viti di fissaggio e il coperchio copri fotocellula. 3) Fissare il contenitore della fotocellula in parete (Fig. 2 - EF04/S), applicando dei tasselli, cercando di ottenere l’allineamento migliore utilizzando le dime di fissaggio. 4) Effettuare i collegamenti al corpo della fotocellula tenendo i fili più corti possibili (Fig. 3 - EF04/S). Fig. 3 - EF04/S Fig. 1 - EF04/S 60 Inserire il cacciavite 400÷600 mm 39 m m mm Fig. 2 - EF04/S 121 ACCESSORI SERIE EF Da colonnina 1) Inserire un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata nel lato inferiore del coperchio e con una semplice rotazione togliere il coperchio copriviti (Fig. 1 - EF04/S). 2) Togliere le 2 viti di fissaggio e il coperchio copri fotocellula. 3) Togliere il coperchio della colonnina inserendo un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata lateralmente (Fig. 4 - EF04/S) 4) Sfilare la parte frontale della colonnina (Fig. 5 - EF04/S). 5) Passare i conduttori utilizzando i due fori laterali del contenitore ed effettuare i collegamenti del corpo della fotocellula tenendo i fili più corti possibili (vedi Fig. 6 - EF04/S particolare A). 6) Posizionare il contenitore della fotocellula in modo da sovrapporre il foro nella vite vedi (Fig. 6 - EF04/S) Fissare il contenitore tramite le 3 viti date in dotazione con la colonnina. Fig. 4 A Fig. 5 Fig. 6 COLLEGAMENTI 1) Selezionare l’alimentazione della fotocellula agendo sul ponticello JP12V di selezione della tensione. La scelta 12/24 Vcc/ca va fatta in base alla tensione disponibile della centralina JP 12 con ponticello inserito=Alimentazione 12Vc.c./c.a. JP 12 senza il ponticello=Alimentazione 24Vc.c./c.a. 2) Selezionare la sensibilità del ricevitore (RX). Nel caso di distanza tra RX e TX inferiore a 10m lasciare il ponticello JP1 inserito, nel caso di distanza oltre i 10 m e fino 25m togliere il ponticello JP1 per aumentare la portata 3) Nel caso di due trasmettitori (TX) vicini, il raggio di uno potrebbe interferire sull’altro ricevitore non garantendo il corretto funzionamento. Per ovviare questo problema, se disponibile l’alimentazione in corrente alternata, è possibile utilizzare il sistema di sincronismo che permette di far funzionare alternativamente le due coppie di fotocellule. Per attivare la funzione di sincronismo si deve togliere il ponticello, sync, del trasmettitore (TX). Ponticello "sync" inserito = funzionamento normale Ponticello "sync" non inserito = funzione sincronismo 4) Eseguire i collegamenti elettrici in base alla funzione richiesta, secondo quanto riportato nelle caratteristiche tecniche, (Fig. 7). Il led bicolore presente nel ricevitore consente di ottenere una verifica dell’allineamento corretto tra RX e TX. N.B. L’allineamento deve essere particolarmente preciso quando viene inserito il tubicino per la riduzione dell’effetto angolo del raggio a ±5°. LED Spento Rosso Lampeggiante Verde 122 Significato Alimentazione assente Presenza ostacolo, allineamento errato Allineamento non perfetto Allineamento ottimale ACCESSORI SERIE EF RX JP 12 (12-24V) TX JP 1 (+15 m) JP 12 (12-24V) “SYNC” + 12/24 V.c.c./c.a. - N.A. N.C. COM + 12/24 V.c.c./c.a. Fig. 7 123 ACCESSORI SERIE EF COLLEGAMENTO DI DUE COPPIE DI FOTOCELLULE 12/24V c.c./c.a. COMUNE CONTATTO N.C. COLLEGAMENTO DI DUE COPPIE DI FOTOCELLULE ALLA CENTRALINA FOTOCELLULA ESTERNA (1): funzionamento in chiusura FOTOCELLULA INTERNA (2): funzionamento in apertura/chiusura Alla centralina 12/24V c.c./c.a. ST.PA./FCOS MORSETTO 25 FOT MORSETTO N°24 COMUNE MORSETTO N°22 COLLEGAMENTO DI DUE COPPIE DI FOTOCELLULE CON FUNZIONE DI SINCRONISMO Alla centralina 12/24V c.c./c.a. ST.PA./FCOS MORSETTO 25 FOT MORSETTO N°24 COMUNE MORSETTO N°22 124 ACCESSORI SERIE ED SELETTORE A CHIAVE DA INCASSO PARETE Art. ED01 SELETTORE A CHIAVE DA COLONNINA ELVOX Art. ED02 ED21, ED31 come ED01, ED22, ED32 come ED02, ED21 coppia di selettori con chiavi uguali. ED31 tris di selettori con chiavi uguali ED22 coppia di selettori con chiavi uguali ED32 tris di selettori con chiavi uguali (ED01) (ED02) CARATTERISTICHE GENERALI Selettore meccanico a chiave personalizzata. Il suo contenitore esterno ha una elevata resistenza sia meccanica sia agli agenti atmosferici. Le sue ridotte dimensioni rendono semplice l'installazione in qualsiasi impianto di automazione. - Contatti NO-NC con funzione Aprechiude - Portata contatto relè 0,1 A 250V, 1A 24Vc.c./125Va.c. - Dimensioni: tutte le quote riportate salvo altra indicazione sono espresse in mm INSTALLAZIONE 1. Incassare il corpo del selettore a chiave ED01 come in Fig.1/ED. 2. Per l'installazione del selettore a chiave ED02 utilizzare le colonnine Art. EE02 o EE04. 3. Effettuare i collegamenti al corpo del selettore tenendo i fili più corti possibile. ED01 COLLEGAMENTI Scheda elettronica Art. ZC. Scheda elettronica Art. ZC Fig. 1/ED ED02 EE02 o EE04 Selettore a chiave ED01, ED02 STOP Fig. 2/ED APRE CHIUDE 125 ACCESSORI SERIE ED SELETTORE A CHIAVE DA ESTERNO PARETE O DA COLONNINA Art. EDE4 Art. EDE5 coppia di selettori con chiavi uguali. Art. EDE6 tris di selettori con chiavi uguali. (EDE4) CARATTERISTICHE GENERALI Selettore meccanico a chiave personalizzata da esterno parete o da colonnina. Il suo contenitore esterno ha una elevata resistenza meccanica ed agli agenti atmosferici, e le sue ridotte dimensioni rendono semplice l’installazione. 1. Contatti NO-NC con funzione Apre-chiude 2. Portata contatto relè 0,1A 250V c.a., 1A 24V c.c./125Va.c. 3. Dimensioni (lxhxp): 60x89x37 mm INSTALLAZIONE Da esterno parete. 1. Inserire un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata nel lato inferiore del coperchio e con una semplice rotazione togliere il coperchio copriviti (Fig. 1/EDE4) 2. Togliere le 2 viti di fissaggio e il coperchio copri selettore ruotando la chiave in senso orario o antiorario (tirare verso l’esterno). 3. Fissare il contenitore del selettore in parete (Fig. 2/EDE4) applicando dei tasselli. 4. Effettuare i collegamenti tenendo i fili più corti possibili (Fig. 3EDE4). A 60 60 mm mm B C B 39 m m Inserire il cacciavite 39 mm Fig. 1/EDE4 Fig. 2/EDE4 Fig. 3/EDE4 ABC- 126 sede per centraggio su colonnina ingresso cavi fissaggio su colonnina Ingresso cavo fissaggio a parete ACCESSORI SERIE ED Fig. 5/EDE4 (EE12-EE14) Da colonnina 1. Inserire un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata nel lato inferiore del coperchio e con una semplice rotazione togliere il coperchio copriviti (Fig. 1/EDE4). 2. Togliere le 2 viti di fissaggio e il coperchio copri fotocellula. 3. Togliere il coperchio della colonnina inserendo un cacciavite a taglio largo nella fessura ricavata lateralmente (Fig. 5/EDE4) 4. Sfilare la parte frontale della colonnina. 5. Passare i conduttori utilizzando i due fori laterali del contenitore ed effettuare i collegamenti del corpo del selettore tenendo i fili più corti possibili (vedi Fig. 6/EDE4 particolare A). 6. Posizionare il contenitore della fotocellula in modo da sovrapporre il foro nella vite vedi (Fig. 6/EDE4) Fissare il contenitore tramite le 3 viti date in dotazione con la colonnina. In questa installazione non si deve inserire il coperchio copriviti. A Fig. 6/EDE4 Collegamenti alla centralina di comando serie ZC Effettuare i collegamenti come da Fig. 7/EDE4, e riposizionare il frontalino utilizzando le 2 viti di fissaggio ed inserire la mostrina copriviti. PS1 MR1 PS2 MR1 NO C NC NC C NO AP/CH Morsetto N°18 COM1 Morsetto N°17 STOP Morsetto N°23 Fig. 7/EDE4 STOP APRE/CHIUDE 127 ACCESSORI SERIE ZD Tastiera di comando digitale (500 utenti) Art. ZD08 1. INFORMAZIONI GENERALI L’Art. ZD08 è un’unità di controllo accessi antivandalica a tastiera adatta ad applicazioni esterne. L’unità gestisce fino a 500 utenti tramite l’utilizzo di codici numerici a 4 cifre.Tramite questi codici si possono azionare 2 relè (LOCK-AUX). 2. CARATTERISTICHE TECNICHE PRINCIPALI Tensione di funzionamento: 12-24 VAC/DC Corrente assorbita: senza termostatazione, 20 mA in standby, 115 mA maxcon retroilluminazione con termostatazione a 12Vcc: 520mA in standby – 615 mA max con termostatazione a 24Vcc: 350mA in standby – 465 mA max Portata relè A (lock): 2A Portata relè B (aux): 2A Ingressi: REX N.O., contatto pulito, LOCK-AUX: N.O. ed NC contatti puliti Temperatura di esercizio: con termostatazione: da –20 °C a 63 °C, senza termostatazione: da 0 °C a 63 °C Grado IP: IP 65 Dimensioni: 120mm x 76mm x 21mm Peso: 410 g 3. INSTALLAZIONE Prima di procedere all’installazione, selezionare l’ubicazione per il montaggio della tastiera ZD08. Tale posizione dovrebbe essere ad altezza spalla e sullo stesso lato della maniglia della porta. Per il fissaggio forare nei 2 punti indicati con la lettera A , nel caso di una scatola 3 moduli, oppure nei 4 punti indicati con la lettera B nel caso di una scatola da incasso ø60, Art. ZX26 Forare in corrispondenza del segno C per il passaggio dei cavi. 1. Collegare la tastiera seguendo le istruzioni al paragrafo seguente. 2. Fissare il fondo della tastiera ZD08 nella posizione scelta. 3. Riposizionare il coperchio della ZD08 sulla tastiera. 4. Avvitare il coperchio utilizzando la vite di sicurezza e l’apposita chiave ad L fornite nel kit. A B B ATTENZIONE! NON FORARE Lente del tamper 3.1 Collegamenti La tastiera è dotata di 1 m di cavo a 10 poli. Per il collegamento della ZD08, procedere come segue: 1. Preparare il cavo della lunghezza richiesta. 2. Collegare i fili della ZD08 ai dispositivi corrispondenti e coprire ogni connessione. Fare riferimento alla tabella colori di collegamento seguente ed agli schemi di collegamento forniti nei paragrafi seguenti 3. Tagliare e coprire tutti i conduttori non utilizzati. COLORE CONDUTTORE ROSSO NERO VERDE BIANCO VIOLA GRIGIO MARRONE BLU GIALLO ARANCIO 128 C B DESCRIZIONE + ALIMENTAZIONE - MASSA CONTATTO PULITO N.O. (REX) Per attivare il relè “A” tramite pulsante CONTATTO PULITO N.O. (REX) Per attivare il relè “B” tramite pulsante COMUNE (relè A) N.O. (relè A) N.C. (relè A) Comune (relè B) N.O. (relè B) N.C. (relè B) A B ACCESSORI SERIE ZD 4. TIPI DI UTENTE: NORMALE, SICUREZZA E MASTER L’art. ZD08 accetta fino a 500 utenti e permette l’accesso tramite codici numerici (PIN). Ogni utente può avere un codice primario ed un codice secondario; a seconda che l’utente abbia solo il primo o entrambi i codici cambia il suo livello di accesso ed il modo in cui l’ZD08 accorda l’accesso nelle sue tre modalità operative. Esistono due livelli utente: Utente Normale L’utente di tipo Normale possiede solo il codice primario e l’accesso è accordato solo quando l’ZD08 è in modalità di funzionamento Normale o Bypass. Utente Sicurezza Un utente di tipo Sicurezza deve avere entrambi i codici primario e secondario (che non possono essere uguali). L’utente Sicurezza può avere accesso quando l’ZD08 è in una qualunque delle tre modalità di funzionamento. Nella modalità Normale l’utente Sicurezza può usare il solo codice primario per avere accesso; nella modalità Sicurezza l’utente Sicurezza deve usare entrambi i codici (primario e secondario) per avere accesso. Door Mode 5. MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO L’art. ZD08 ha 3 modalità di funzionamento: VERDE 1. Modalità Normale La modalità Normale è quella di default ed in tale modalità il LED ‘Mode’ è di colore verde. Nella modalità Normale l’accesso rimane chiuso finchè non viene presentato un codice primario al controllore. Mode Door 2. Modalità Bypass ARANCIO Nella modalità Bypass il LED “Mode” risulta di colore arancione. L’accesso dipende da come è programmato il relè “A” elettroserratura, se in modalità Fail Safe o Fail Secure . - Quando il relè “A” serratura è programmato in modalità Fail Secure, la porta resta chiusa fino a che non viene premuto il tasto del campanello. - Quando il relè “A” serratura è programmato in modalità Fail Safe, la porta è costantemente aperta. Mode Door 3. Modalità Sicurezza ROSSO Nella modalità Sicurezza il LED “Mode” è di colore rosso e l’accesso è consentito solo agli utenti Sicurezza. L’utente sicurezza deve inserire sia il codice primario che il secondario per avere accesso. Dopo avere inserito il codice primario il LED diventerà verde e lampeggiante per 10 sec., durante i quali dovrà essere inserito il codice secondario. 5.1 Cambio delle modalità di funzionamento Door Mode VERDE 5.1.1 Passaggio da modalità Normale a modalità Sicurezza: Il codice per il cambio di modalità Normale/Sicurezza, è impostato di fabbrica a 3838. 1. Inserire le 4 cifre del codice: il LED diventa rosso e lampeggiante. 2. Premere il tasto ”#” per confermare: il LED diventa rosso. Door Mode ROSSO Door Mode ROSSO 5.1.2 Passaggio da modalità Sicurezza a modalità Normale: Il codice per il cambio di modalità Normale/Sicurezza, è impostato di fabbrica a 3838. 1. Inserire le 4 cifre del codice: il LED diventa verde e lampeggiante. 2. Premere il tasto ”#” per confermare: il LED diventa verde. Anche l’ingresso ausiliario può essere usato per cambiare la modalità da Normale a Sicurezza e viceversa (vedi paragrafo 12). Door Mode ROSSO Door Mode VERDE Door Mode VERDE 5.1.3 Passaggio da modalità normale a modalità Bypass: Per l’impostazione del codice Normale/Bypass fare riferimento al paragrafo 13. 1. Inserire le 4 cifre del codice: il LED lampeggia arancione. 2. Premere il tasto ”#” per confermare: il LED diventa arancione. Door Mode VERDE Mode Door ARANCIO Door Mode ARANCIO 5.1.4 Passaggio da modalità Bypass a modalità normale: Per l’impostazione del codice Normale/Bypass fare riferimento al paragrafo 13. 1. Inserire le 4 cifre del codice: il LED lampeggia verde. 2. Premere il tasto ”#” per confermare l’inserimento del cambio di modalità: il LED è verde. Door Mode ARANCIO Door Mode VERDE Door Mode VERDE 129 ACCESSORI SERIE ZD 6. Uscita ed ingresso ausiliari L’uscita ed ingresso ausiliari possono essere configurati in diverse combinazioni, per un utilizzo ottimale in diverse applicazioni (vedi paragrafo 14). 7. Tasto manuale di comando (REX) Il tasto REX deve essere posto all’interno del locale che deve essere protetto e viene utilizzato per aprire la porta senza l’uso dei codici numerici; è abitualmente posto in un luogo di comodo utilizzo, per esempio a fianco della porta o alla reception. Il comportamento del tasto REX varia a seconda che il relè serratura sia programmato in modalità Fail Safe o Fail Secure. 1. Modalità Fail Secure: dal momento in cui viene premuto il tasto, la porta resterà aperta fino al termine del tempo rilascio serratura. Dopo questo tempo, la porta resterà chiusa anche se il tasto REX non è stato rilasciato. 2. Modalità Fail Safe: dal momento in cui viene premuto il tasto, la porta resterà aperta finché il tasto REX è rilasciato, più il tempo di rilascio della serratura. In questo caso il relè serratura inizierà il conto del tempo della serratura a partire dal momento in cui il tasto REX viene rilasciato. Collegamenti: - Comando manuale relè “A” (lock): Conduttore verde (N.O.) Conduttore nero (Massa) - Comando manuale relè “B” (aux): Conduttore verde (N.O.) Conduttore nero (Massa) 8. PROGRAMMAZIONE DEL ZD08 La programmazione del ZD08 viene effettuata esclusivamente tramite un sistema a menù gestito dalla tastiera stessa (per accedere alla programmazione vedi paragrafo 8.1). Alcuni codici e parametri sono settati con impostazioni ‘di fabbrica’. La tabella seguente elenca i valori di default, i menù di programmazione e i paragrafi in cui questi sono descritti. Valori di default 2580 0852 1234 3838 2004 0004 Descrizione del menù Variazione del ‘ Codice Apertura’ Variazione del ‘Codice ausiliario’ Variazione del ‘Codice di programmazione’ Variazione del codice per la modalità ‘Normale/Sicurezza’ N/A Variazione del codice per la modalità ‘Normale/Bypass’ Definizione degli input / output ausiliari Variazione del tempo di attivazione del relè serratura Inserimento codice utente Cancellazione codice utente Abilitazione dei codici ai relè serratura e ausiliario Inserimento della termostatazione Ripristino impostazioni di fabbrica Menù 1 2 3 4 5 6 6 7 8 9 6 0 Par. 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 8.1 Entrare in programmazione 1. Premere il tasto ‘#’ per 2 volte: il LED ‘Mode’ si spegne ed il LED ‘Door’ diventa rosso 2. Inserire le 4 cifre del codice di programmazione 3. Se il codice di programmazione è valido il LED ‘Door’ diventa verde e la ZD08 sarà in modalità programmazione. NOTE - La ZD08 deve essere in modalità Normale per entrare in modalità programmazione. - Il codice di fabbrica per entrare in programmazione è 1234 - Se il codice non viene digitato entro 5 secondi la ZD08 ritornerà in modalità Normale 8.2 Uscire dalla programmazione 1. Premere il tasto ‘#’ per 1 volta: si udirà un beep lungo. 2. Il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ torna verde, la ZD08 è tornata in modalità Normale NOTE - Errori di digitazione durante la programmazione potrebbero fare uscire dalla modalità programmazione - Se non viene premuto alcun tasto per 60 secondi la ZD08 torna automaticamente alla modalità Normale 9. Impostazione del ‘Codice Apertura’ Il Codice Apertura è utile soprattutto per testare il funzionamento del relè serratura durante l’installazione. L’impostazione di fabbrica per questo codice è 2580. Il codice viene automaticamente cancellato al momento dell’inserimento del primo codice utente nella memoria, dopodiché sarà possibile inserirne uno nuovo. 1. Entrare in programmazione (Par. 8.1) 2. Premere “1” per entrare nel Menù 1: il LED ‘Mode’ diventa rosso 3. Immettere le 4 cifre del nuovo ‘Codice Apertura’ 4. ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde NOTE - Il Codice Apertura non funziona in modalità Sicurezza - L’inserimento di valori non validi fa uscire dalla programmazione - L’inserimento del codice 0000 cancella e disattiva il Codice Apertura 10. Impostazione del ‘Codice Ausiliario’ Il Codice Ausiliario viene utilizzato principalmente per testare il funzionamento del relè ausiliario in fase di installazione. Il codice è impostato di fabbrica al valore 0852. Viene automaticamente cancellato quando viene inserito il primo codice utente nella memoria, è possibile quindi inserirne uno nuovo. 1. Entrare in programmazione 2. Premere “2” per entrare nel Menù 2: il LED ‘Mode’ diventa arancio. 3. Immettere le 4 cifre del nuovo ‘Codice Ausiliario’ 4. ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde NOTE - Questo codice non funziona in modalità Sicurezza e funziona solo quando il ‘Modo Ausiliario’ è 1 o 2 - L’inserimento del codice 0000 cancella e disattiva il Codice Ausiliario 130 Door Mode ROSSO 3 2 1 4 Door Mode VERDE Door Mode VERDE Door Mode ROSSO VERDE ? ? ? ? Door Mode VERDE Door Mode VERDE Door Mode ARANCIO ? VERDE ? ? ? Door Mode VERDE ACCESSORI SERIE ZD Mode 11. Impostazione del ‘Codice di Programmazione’ 1. Entrare in programmazione 2. Premere “3” per entrare nel Menù 3: il LED ‘Mode’ diventa verde 3. Immettere le 4 cifre del nuovo ‘Codice di Programmazione 4. L’ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde Door VERDE Mode Door VERDE NOTE - Questo codice non può essere cancellato, l’inserimento del valore 0000 non è possibile. VERDE ? ? ? ? Mode Door VERDE 12. Impostazione del codice per la modalità ‘Normale / Sicurezza’ 1. Entrare in programmazione 2. Premere “4” per entrare nel Menù 4: il LED ‘Mode’ lampeggia rosso 3. Immettere le 4 cifre del nuovo codice 4. ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde NOTE - Quando il Modo Ausiliario è 1, 2, 3 o 4 l’Input Ausiliario ha la priorità sul codice Normale / Sicurezza Mode Mode Aux Mode 0 Aux Input Aux Ouput attivato se Relè REX-2 Codice valido per REX-2 N.O. 1 Normale/Sicurezza Codice valido N.O. 2 Normale/Sicurezza Pulsante ‘Campanello’ (*) N.O. 3 Normale/Sicurezza Attivazione tamper N.C. 4 5 6 7 Normale/Sicurezza Contatto porta Contatto porta Contatto porta N.O. N.C. N.C. N.C. 8 LED Ctrl -rosso Derivazione diretta Derivazione Manomissione La porta non viene richiusa dopo un tempo max. Codice valido 9 LED Ctrl -verde Codice valido N.O. N.O. Settaggio Tempi (in secondi) aux 01÷99 Tempo di attivazione relè aux 00 Bistabile 01÷99 Tempo di attivazione relè aux 00 Bistabile 01÷99 Tempo di attivazione relè aux 00 Bistabile 01÷99 Tempo di attivazione relè aux 00 Bistabile 00÷99 Tempo di derivazione 00÷99 Tempo max di derivazione 00÷99 Ritardo per manomissione 00÷99 Tempo max. porta aperta Door ROSSO VERDE ? ? ? 13. Impostazione del codice per la modalità ‘Normale / Bypass’ 1. Entrare in programmazione 2. Premere “5” per entrare nel Menù 5: il LED ‘Mode’ lampeggia arancio 3. Inserire il codice di 4 cifre (diverso da 0001) per la selezione della modalità bypass. Per disabilitare la modalità bypass inserire il codice 0000. 4. ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde 14. Definizione degli INPUT / OUTPUT ausiliari 1. Entrare in programmazione 2. Premere “6” per entrare nel Menù 6: il LED ‘Mode’ lampeggia verde 3. Inserire un codice di 4 cifre costruito come indicato nello schema (vedi tabella della pagina seguente) 4. ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde. Door VERDE ? Door Mode VERDE Mode Door VERDE Mode Door VERDE VERDE ? ? 2 ? AUX MODE Settaggio tempi 01÷99 Tempo di attivazione relè aux 00 Bistabile 01÷99 Tempo di attivazione relè aux 00 Bistabile 15. Impostazione modalità relè Fail Safe/Fail Secure, e del tempo relè serratura 1. Entrare in programmazione 2. Premere “6” per entrare nel Menù 6: il LED ‘Mode’ lampeggia verde 3. Costruire il codice seguendo le istruzioni seguenti: Prima cifra: ‘0’ per Fail Secure ‘1’ per Fail Safe Seconda cifra: 0 Terza e quarta cifra: tempo relè serratura, da 1 a 99 secondi Per esempio: 0 0 1 2 significa: modalità Fail Secure con 12 secondi di tempo di rilascio dell’ elettroserratura. Mode Door VERDE Mode Door VERDE ? ? VERDE ? ? 16. Inserimento dei codici primari e secondari Codici Primari - I codici primari possono essere inseriti solo nelle locazioni di memoria libere, quelle cioè dove non sono stati precedentemente memorizzati codici primari - I codici primari devono essere univoci, non ce ne possono essere due uguali - I codici primari devono essere differenti da qualunque altro codice del sistema (ad es. Codice Apertura, ecc.) - Gli utenti che hanno un codice primario possono accedere solo quando il sistema è in modalità Normale Codici Secondari - I codici secondari possono essere inseriti solo nelle locazioni di memoria che hanno già un codice primario ma non il secondario - I codici secondari non devono necessariamente essere univoci, utenti differenti possono avere lo stesso codice secondario - I codici secondari devono essere diversi da qualunque altro codice del sistema - Gli utenti che hanno un codice secondario possono accedere qualunque sia la modalità del sistema 131 ACCESSORI SERIE ZD Inserimento dei codici Ci sono due modi per inserire i codici Primari e Secondari, il metodo Standard ed il metodo a Ricerca. A. Il metodo Standard viene usato normalmente quando si conosce la locazione di memoria assegnata all’utente, è possibile inserire sia il codice Primario che Secondario (vedi paragrafo seguente) B. Il metodo a Ricerca viene usato quando si vuole inserire un codice Secondario di un utente di cui non si conosce la locazione di memoria. Questo metodo funziona solamente se il codice primario è già stato inserito 16.1 Inserimento dei codici primario e secondario con il metodo standard 1. Entrare in programmazione 2. Premere “7” per entrare nel Menù 7: il LED ‘Door’ diventa arancio 3. Inserire le 3 cifre della locazione di memoria in cui si intende inserire i codici primario e secondario (per esempio la locazione 003 rappresenta l’utente #3) - Se la locazione selezionata non ha codice primario il LED ‘Mode’ lampeggia verde, ad indicare che il sistema è pronto ad accettare il codice primario - Se nella locazione è già presente un codice primario ma non il secondario il LED ‘Mode’ lampeggia rosso, ad indicare che il sistema è pronto ad accettare il codice secondario - Se la locazione è già piena si udirà un lungo ‘beep’ e la tastiera tornerà in modalità Normale 4. Inserire le 4 cifre del codice primario o secondario. Se il codice è valido il LED ‘Mode’ smette di lampeggiare e la tastiera è pronta per accettare le 3 cifre della prossima locazione di memoria che si vuole programmare. 5. Premendo il tasto ‘#’ si passa direttamente alla locazione successiva. Premendo il tasto ‘#’ per 2 volte si esce dalla programmazione. Mode Door VERDE Mode Door ARANCIO ? ? ? Mode Door VERDE VERDE Mode Door ROSSO VERDE 16.2 Inserimento del codice secondario con il metodo ‘a ricerca’ 1. Entrare in programmazione 2. Premere “7” per entrare nel Menù 7: il LED ‘Door’ diventa arancio 3. Inserire le cifre 0 0 0, il LED ‘Door’ lampeggia arancio: è ora possibile inserire il codice primario dell’utente a cui si intende assegnare un codice secondario. 4. Inserire le 4 cifre del codice primario: il LED ‘Mode’ lampeggia rosso (se il codice primario non è valido, si udirà un lungo ‘beep’ e la ZD08 rimane in attesa di un nuovo codice primario). 5. Inserire le 4 cifre del codice secondario, se il codice inserito è valido si udiranno 3 ‘beep’ e la ZD08 tornerà in modalità Normale (se il codice inserito non risulterà valido si udirà un lungo ‘beep’ e la tastiera rimarrà in attesa di un codice secondario valido). 17. Cancellazione dei codici Primario e Secondario Anche per la cancellazione dei codici vi sono due metodi, lo Standard e quello ‘a ricerca’. Quando si cancella una locazione vengono cancellati entrambi i codici. Mode Door VERDE Mode Door ARANCIO ROSSO ? ? ? Mode Door ARANCIO Mode Door ARANCIO ROSSO 17.1 Cancellazione dei codici con il metodo Standard 1. Entrare in programmazione. 2. Premere “8” per entrare nel Menù 8: il LED ‘Mode’ diventa rosso. 3. Inserire le 3 cifre della locazione che si intende cancellare: il LED ‘Mode’ lampeggia rosso ad indicare che l’ZD08 è in attesa del codice di programmazione per confermare la cancellazione (se la locazione è vuota si udirà un lungo ‘beep’ e la tastiera tornerà in modalità Normale. 4. Inserire le 4 cifre del codice di programmazione per confermare la cancellazione: se il codice è valido si udiranno 3 ‘beep’ e la tastiera tornerà in modalità Normale (se il codice non è valido si udirà un lungo ‘beep’ e la tastiera uscirà dalla programmazione). Mode Door ARANCIO Mode Door ARANCIO ROSSO ? ? ? Mode Door ROSSO ARANCIO Mode Door VERDE Mode 17.2 Cancellazione dei codici con il metodo ‘a ricerca’ 1. Entrare in programmazione. 2. Premere “8” per entrare nel Menù 8: il LED ‘Mode’ diventa rosso. 3. Inserire le 3 cifre 0 0 0 il LED ‘Door’ lampeggia arancio. 4. Inserire le 4 cifre del codice Primario dell’utente che si intende cancellare: il LED ‘Mode’ lampeggia rosso (se il codice non è valido si udirà un lungo ‘beep’ e il led ‘Mode’ non lampeggerà). 5. Inserire le 4 cifre del codice di programmazione per confermare la cancellazione: se il codice è valido si udiranno 3 ‘beep’ e la tastiera tornerà in modalità Normale (se il codice non è valido si udirà un lungo ‘beep’ e la tastiera uscirà dalla programmazione). Door ROSSO 0 0 0 Mode Door ROSSO ? ? Mode ARANCIO ? ? Door ROSSO 132 ARANCIO ARANCIO ACCESSORI SERIE ZD 18. Abilitazione dei codici all’attivazione dei relè elettroserratura e secondario Quando viene inserito in memoria un codice primario l’utente relativo,digitandolo, ha la possibilità di far scattare l’elettroserratura della porta. Il menù 9 permette di variare le autorizzazioni di ogni utente in merito all’attivazione del relè elettroserratura e del relè ausiliario. Vi sono due metodi per farlo, Standard e ‘a ricerca’. Mode Door VERDE Mode Door VERDE 18.1 Abilitazione relè con metodo standard 1. Entrare in programmazione. 2. Premere “9” per entrare nel Menù 9: il LED ‘Mode’ diventa verde. 3. Inserire le 3 cifre della locazione di memoria per la quale si vogliono variare le autorizzazioni: il LED ‘Mode’ lampeggia verde. 4. Inserire la cifra relativa all’autorizzazione che si vuole assegnare, in particolare: "1" autorizza all’attivazione del solo relè elettroserratura "2" autorizza all’attivazione del solo relè ausiliario "3" autorizza all’attivazione di entrambi i relè 5. Se il codice è valido il LED ‘Mode’ smette di lampeggiare e ZD09 attende l’inserimento di una nuova locazione di memoria da programmare. Premendo il tasto ‘#’ si passa alla locazione successiva, premendolo per 2 volte si esce dalla programmazione. 18.2 Abilitazione relè con metodo ‘a ricerca’ 1. Entrare in programmazione. 2. Premere “9” per entrare nel Menù 9: il LED ‘Mode’ diventa verde. 3. Inserire le cifre 0 0 0: il LED ‘Door’ lampeggia arancio. 4. Inserire le 4 cifre del codice primario dell’utente di cui si vogliono variare le autorizzazioni: il LED ‘Mode’ lampeggia verde. 5. Inserire la cifra relativa all’autorizzazione che si vuole assegnare, in particolare: "1" autorizza all’attivazione del solo relè elettroserratura "2" autorizza all’attivazione del solo relè ausiliario "3" autorizza all’attivazione di entrambi i relè 6. Se il codice è valido il LED ‘Mode’ smette di lampeggiare e l’ZD08 attende l’inserimento di una nuova locazione di memoria da programmare. Premendo il tasto ‘#’ si passa alla locazione successiva, premendolo per 2 volte si esce dalla programmazione. ARANCIO ? ? ? Mode Door VERDE ARANCIO Mode Door VERDE Mode Door VERDE ARANCIO 0 0 0 Mode Door VERDE ? ? ARANCIO ? Mode 19. Inserimento e disinserimento della termostatazione ZD08 incorpora un circuito di termostatazione. Quando è abilitato il circuito interviene quando la temperatura scende intorno ai 3°C - 5°C e rimane attivo finché la temperatura sale fino ai 5°C – 8°C. Con il circuito abilitato la temperatura minima di esercizio del ZD08 è –20°C, altrimenti è di 0°C; quando la termostatazione è attiva è necessaria la presenza di un alimentatore aggiuntivo. L’impostazione di fabbrica per il circuito è disabilitata, per variarla: 1. Entrare in programmazione. 2. Premere “6” per entrare nel Menù 6: il LED ‘Mode’ lampeggia verde. 3. Inserire le cifre 3 0 0 e la quarta cifra come segue: “0” per disabilitare il circuito “1” per abilitarlo ? Door VERDE ARANCIO Mode Door VERDE Mode Door VERDE VERDE 0 0 0 3 20. In caso di smarrimento del codice di programmazione NOTA: ZD08 deve essere in modalità Normale, altrimenti la seguente procedura non può essere applicata. Accertarsi che il LED ‘Mode’ sia verde prima di procedere. Mode Door 1. Togliere alimentazione VERDE 2. Premere il pulsante REX 3. Ridare alimentazione mantenendo premuto il pulsante REX Mode Door 4. Rilasciare il pulsante REX ROSSO ROSSO 5. Entro 15 secondi entrare in programmazione premendo 2 volte # (vedi p.to 11), inserire il codice di programmazione standard 1 2 3 4 6. Premere 3 per accedere alla funzione di modifica del codice di programmazione ? ? 7. Inserire il nuovo codice di programmazione. ? ? 8. L’ZD08 torna in modalità Normale: il LED ‘Door’ si spegne ed il LED ‘Mode’ diventa verde 21. In caso di smarrimento del codice per la modalità Normale / Sicurezza NOTA: ZD08 deve essere in modalità Sicurezza, altrimenti la seguente procedura non può essere applicata. Accertarsi che il LED ‘Mode’ sia rosso prima di procedere. 1. Togliere alimentazione 2. Premere il pulsante REX 3. Ridare alimentazione mantenendo premuto il pulsante REX 4. Rilasciare il pulsante REX 5. Entro 15 secondi digitare il codice di default 3838 per tornare in modalità Normale, nella quale è possibile entrare in modalità Programmazione e inserire un nuovo codice Normal / Secure (vedi par. 12). 22. Ripristino delle impostazioni di fabbrica Attenzione: E’ necessario fare molta attenzione prima di usare questo comando perché esso cancella completamente la memoria, compresi i codici utente e quelli speciali, e riporta tutti i parametri alle impostazioni di fabbrica. 1. Entrare in programmazione 2. Premere “0” per entrare nel Menù 0: entrambi i LED lampeggiano rosso 3. Inserire le 4 cifre del codice di programmazione: se il codice è valido tutta la memoria viene cancellata, si udiranno 3 ‘beep’ ed l’ZD08 torna alla modalità Normale (se viene inserito un codice non valido si udirà un lungo ‘beep’ e si esce dalla programmazione senza cancellare la memoria. Nota: in caso di smarrimento del codice di programmazione, seguire la procedura descritta al paragrafo 20 prima di eseguire il ripristino delle impostazioni di fabbrica. 133 ACCESSORI SERIE ZD CENTRALINA DI COMANDO 250 UTENTI Art. ZD12/C 1. DESCRIZIONE GENERALE L’Art. ZD12/C è un’unità di controllo tipicamente impiegata per garantire l’acceso controllato, tramite il riconoscimento della tessera abilitata, su di una porta, un cancello, una automazione etc.. Accetta dati provenienti da un lettore in formato Wiegand. Sebbene di dimensioni estremamente contenute esso è in grado di comandare direttamente un’elettroserratura, grazie al relè integrato con portata dei contatti di 5A, e gestire una memoria interna di 250 diversi codici utente. Connettore per ZD12/P 2. CARATTERISTICHE TECNICHE - COLLEGAMENTI Alimentazione: 12 Vcc/ac Assorbimento: Min. 50 mA – Max. 80 mA Formato dati in ingresso: Wiegand 26 bit, Wiegand 30 bit, Wiegand 37 bit Capacità memoria: 250 utenti N. relè di uscita: 1 (Temporizzato a 1s o Bistabile, selezionabile) Portata contatti relè: 5 A Segnalazioni: LED bicolore (Rosso/Verde) Grado di protezione: I.P. 44 Dimensioni/Peso: 10 x 5.5 x 2.1 cm 62 g Morsetto 1 – GND 2 – 12VAC/DC 3 – NO N.O. 4 – COM 5 – NC N.C. 6 – LDR 7 – LDV 8 – D0 9 – D1 Descrizione GND 12 Vcc/ac Relè Comune Relè Relè Morsetto LED rosso (lettore) Morsetto LED verde (lettore) Linea Wiegand DATA0 Linea Wiegand DATA1 3. FUNZIONAMENTO Il LED bicolore rosso/verde integrato fornisce tutte le segnalazioni necessarie all’individuazione della fase di programmazione in corso e all’attivazione del relè. I morsetti LDR (LED rosso) e LDV (LED verde) vengono utilizzati come appoggio per poter controllare con una centrale esterna i LED di segnalazione del lettore collegato 4. PROGRAMMAZIONE Inserimento codici 1. Premere il pulsante di programmazione: il LED si accende fisso di colore verde. 2. Esporre alla serratura/lettore collegata alla centralina la chiave. Ad ogni inserimento il LED verde lampeggia. Attendere che il LED torni verde fisso prima di inserire un altro Badge. 3. Attendere 30s per uscire dalla programmazione oppure premere di nuovo il pulsante. Il LED torna rosso. Disabilitazione codici 1. Premere e tenere premuto il pulsante per 3 s. Il LED lampeggia rosso. 2. Esporre alla serratura/lettore collegata alla centralina la chiave. Ad ogni disabilitazione il LED rosso lampeggia più velocemente. Attendere che il LED torni a lampeggiare lentamente rosso prima di disabilitare un altra chiave. 3. Il tempo disponibile per la presentazione del badge è 30s per il primo codice e 10s per i successivi. Allo scadere di questo tempo la centralina esce automaticamente dalla procedura di disabilitazione. Il LED torna in condizione di stand-by (rosso fisso o verde fisso in base alla modalità di funzionamento del relè). Cancellazione totale codici Eseguire con cautela la seguente operazione. Essa effettua la cancellazione di tutti i dati in memoria. Una volta eseguita la procedura di cancellazione totale non è possibile recuperare la programmazione. 1. Premere e tener premuto il pulsante per 3 s. Il LED rosso lampeggia. 2. Premere di nuovo il pulsante. Il LED rosso lampeggia più velocemente. 3. Cancellazione Totale eseguita 5. MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO RELÈ 1. Premere il pulsante. Il LED commuta da rosso a verde. 2. Premere e tener premuto il pulsante per 3 secondi. Ogni volta che si ripete questa operazione il relè varia il suo modo di funzionamento tra monostabile e bistabile segnalandolo con lampeggi del LED: 1 Lampeggio Verde = Monostabile; 2 Lampeggi Verde = Bistabile. 6. PROGRAMMAZIONE CON ZD12/P (programmatore) La centralina è dotata di un connettore per collegare il terminale multifunzione Art. ZD12/P (v. figura). Tramite il programmatore è possibile eseguire sulla lista dei codici operazioni di: • cancellazione, • assegnazione di identificativi, • salvataggio su moduli memoria di backup Consultare il manuale d’uso del terminale Art. ZD12/P. CHIAVE MEGNETICA CODIFICA Art. ZD13 134 Art. ZD13 ACCESSORI SERIE ZD LETTORE A CHIAVE MAGNETICA Art. ZD12/L 1. DESCRIZIONE GENERALE Il lettore Art. ZD12/L è un’unità di interfaccia per il controllo accessi. Esso consente la lettura di chiavi Art. ZD13, ed il loro inserimento in memoria utenti delle centrali di controllo accesso Art. ZD12/C, Art. ZD15/3 ed Art. ZD15/5. Il lettore Art. ZD12/L non dispone di memoria interna ed il codice utente letto dalla chiave viene inviato alle centrali di controllo accesso nel formato Wiegand 30. Le linee DATA0 e DATA1sono già dotate di resistenze interne di pullup da 560 Ohm. 2. CARATTERISTICHE TECNICHE PRINCIPALI Alimentazione: 12Vcc Consumo: 8mA Grado di isolamento: IP54 Montaggio: Verticale Segnalazioni: LED rosso (ON/OFF) - LED verde lampeggiante (codice valido) Temperatura di funzionamento: -15 +55 °C Peso: 126 g 3. ISTRUZIONI DI MONTAGGIO Per eseguire l’installazione occorre fissare il contenitore plastico sulla superfice verticale dove si è deciso di posizionare il lettore attraverso tappi a pressione o viti autofilettanti (se muro o superfice metallica) in corrispondenza delle due asole “A” indicate in figura. 1. Attraverso il foro “B” (figura 1) eseguire sulla morsettiera J1 i collegamenti evidenziati in figura 2. La morsettiera J2 serve per collegare un eventuale lettore esterno. Non è necessaria alcuna regolazione. A B +12 Fig. 2 GND Fig. 1 DATA 0 DATA 1 COLLEGAMENTO DI DUE LETTORI, Art. ZD12/L, ALLA CENTRALINA DI COMANDO Art. ZD12/C Fig. 3 Alimentazione 12Vc.c. 135 ACCESSORI SERIE ZD LETTORE DI PROSSIMITÀ ART. ZD16 1. DESCRIZIONE GENERALE L’Art. ZD16 è un lettore di prossimità con uscita dati in formato Wiegand o Dataclock. Può essere collegato sia alle centrali di controllo accessi ELVOX serie ZD, sia ad altre centrali che accettano il formato dai dati generato dal lettore. L’Art. ZD16 funziona con i badge e tag di prossimità. L’antenna, come tutti i componenti elettronici, è assemblata in un contenitore completamente sigillato e ad alta resistenza agli agenti atmosferici (IP67). Il lettore è dotato di un LED bicolore rosso/verde e di un buzzer, per la segnalazione delle varie fasi di funzionamento. Per l’installazione, montare il lettore e collegare il cavo alla centrale, secondo le istruzioni di seguito riportate. 2. CARATTERISTICHE TECNICHE Alimentazione Assorbimento Tecnologia di lettura Distanza di lettura Segnalazioni Distanza di collegamento alla centrale Grado di isolamento 12 Vc.c. 20 mA prossimità - 125 KHz 8 cm Led bicolore (rosso/verde), buzzer max 100 metri IP 67 Fig. 1 3. COLLEGAMENTI ROSSO 12 Vc.c. GRIGIO o NERO GROUND VERDE DATA0 BIANCO DATA1 ARANCIO Pilotaggio LED rosso AZZURRO o BLEU Pilotaggio LED verde GIALLO WIEGAND FORMAT MARRONE MODE VIOLA Non usato ROSA PRESENZA 4. FUNZIONAMENTO • Alimentare il lettore: il buzzer emette un beep e il LED si accende (rosso). • Porre un badge, un tag oppure un trasmettitore a doppia tecnologia dinanzi al lettore: il buzzer suona, il led diventa verde e il codice del badge viene trasmesso sulle linee DATA0-DATA1. Il LED resta VERDE e la linea PRESENZA (filo ROSA) si porta a livello basso (0V) finchè il badge rimane nel campo del lettore. Nella situazione di standby lo stato delle linea PRESENZA è alto (5V). Fig. 2 Fig. 3 5. FORMATO DEI DATI Se l’ingresso MODE (filo MARRONE) è lasciato non connesso o è collegato a 5VDC , il formato dei dati in uscita è Wiegand. Se l’ingresso MODE è collegato a GROUND, il formato dei dati in uscita è DataClock. In modalità Wiegand (filo MARRONE non connesso o è collegato a 5VDC), se l’ingresso WIEGAND FORMAT (filo GIALLO) è lasciato non connesso o è collegato a 5VDC, il formato dei dati sulle linee DATA1DATA0 è Wiegand 30 bit. Se l’ingresso WIEGAND FORMAT è collegato a GROUND, il formato dei dati sulle linee DATA0-DATA1 è Wiegand 26 bit Filo ARANCIO Filo AZZURRO GROUND GROUND Spento GROUND 5VDC o non connesso ROSSO 5VDC o non connesso Stato del led GROUND Fig. 6 Fig. 5 VERDE 6. PILOTAGGIO DEL LED Se I fili ARANCIO e AZZURRO sono lasciati non connessi o collegati a 5VDC lo stato del LED è pilotato dal lettore.Se invece uno o entrambi I fili ARANCIO e AZZURRO sono collegati a GROUND, lo stato del LED cambia secondo la tabella seguente. ZD15/3/4/5/10 ZD15/3/4/5/10 ZD15/5/10 ROSSO ZD16 +12 Vdc +12 +12 +12 ZD15/5/10 +12 NERO GROUND GND GND GND GND VERDE DATA 0 D0.1 D0.2 D0.3 D0.4 BIANCO DATA 1 D1.1 D1.2 D1.3 D1.4 7. ISTRUZIONI DI MONTAGGIO • Per il montaggio del lettore, praticare al supporto due fori da 2.5 mm per le viti di fissaggio e un foro del diametro di 6 mm per il passaggio del cavo (fig. 1). Collocare una guarnizione isolante sul bordo del foro. Fare passare il cavo d’interfaccia dal lettore alla centrale di controllo accessi e montare il lettore, utilizzando viti di diametro massimo 3 mm (fig 2). • Applicare il coperchio alla base premendolo fino allo scatto degli agganci (fig. 3). • Collegare il lettore alla centrale, seguendo le indicazioni riportate nella tabella seguente e nel manuale di installazione della centrale. Tenere presente che l'installazione del lettore su superfici metalliche potrebbe ridurre la distanza di lettura Fig. 8 Fig. 7 TRANSPONDER PASSIVO ART. ZD17 Il trasponder passivo Art. ZD17 è dotato di un codice univoco e può essere utilizzato con tutti i lettori di prossimità Elvox. La distanza di lettura è 3-4 cm, a seconda del lettore. Utilizzo dell’art. ZD17 come portachiavi 1. Ruotare la parte plastica del transponder per liberare l’estremità dell’anello (Fig. 5) 2. Inserire la chiave nell’anello (Fig. 6) 3. Riportare la parte plastica nella posizione originale, facendo scorrere la chiave nell’anello (Fig. 7) Per utilizzare un anello diverso da quello fornito, sfondare il foro predisposto nel transponder (Fig. 8) e inserirlo come in Fig. 9. BAGDE DI PROSSIMITÀ: 136 ART. ZD18 Fig. 9 ACCESSORI SERIE ZR RILEVATORE MAGNETICO DI MASSA Art. ZR01 SPIRA MAGNETICA Art. ZRS1 DESCRIZIONE GENERALE I rilevatori elettrornagnetici a zoccolo undecal Art. ZR01 sono, progettati e costruiti allo scopo di gestire una spira magnetica e per fornire due o più impulsi di comando ai passaggio di un corpo metallico di discrete dimensioni (veicolo, motocicletta, et..) sulla stessa spira. CARATTERISTICHE Connessione di una spira magnetica Semplice gestione delle funzioni tramite dip-switch 2 uscite a relè Funzioni selezionabili tramite dip-switch 8 vie binary CARATTERISTICHE TECNICHE Alimentazione Consumo Spire collegabili N. uscite Tipi di uscita Uscita 1 (OUT1) Uscita 2 (OUT2) Portata contatti Segnalazioni Temperatura di funzionamento Grado di protezione Dimensioni/Peso 24 - 12 V c.c./a.c. 20 mA st.by -40 mA max 1 2 Impulsiva e/o presenza Relè - contatto in scambio N.O. / N.C. Impulso (100 ms.) Relè - contano in scambio N.O. / N.C. Impulso 100 ms o presenza 0.5A, 24V LED rosso -20 / + 55 °C IP55 88x76s38mrn / 85 gr. CARATTERISTICHE DELLA SPIRA MAGNETICA (Fig. 1/ZR) La spira deve essere costituita da filo di rame isolato di sezione minima di 1,5 mm2. Per il collegamento dalla spira al rilevatore è preferibile usare fili ritorti in rame (almeno 20 torsioni per metro). È sconsigliabile eseguire giunzioni nei fili della spira e del cavo ritorto. Nel caso in cui ciò fosse indispensabile, le giunzioni dovrebbero essere saldate e racchiuse in un'apposita scatola stagna di connessione per assicurare il buon funzionamento del rilevatore. Nel caso in cui i fili utilizzati per il cavo ritorto siano particolarmente lunghi o si trovino in prossimità di altri cavi elettrici, è consigliabile provvedere alla schermatura di detti fili. La messa a terra dello schermo deve essere eseguita solo all'estremità del rilevatore. Fatta eccezione per condizioni particolari, le spire di rilevazione devono presentare forma rettangolare. In fase di installazione i lati più lunghi devono essere disposti ad angolo retto nella direzione del movimento del veicolo. La distanza ideale tra questi lati è di 1 metro. La lunghezza della spira viene determinata in funzione della larghezza della superficie stradale che si intende monitorare. È consigliabile che la spira disti al massimo 300 mm in riferimento ad ogni estremità della superficie stradale. Le spire che presentano un perimetro superiore a 10 m vengono solitamente installate utilizzando due avvolgimenti di filo, mentre le spire con perimetro inferiore a 10 m richiedono tre o più avvolgimenti. Per le spire con perimetro inferiore a 6 m sono infine necessari quattro avvolgimenti. Allo scopo di limitare l'effetto diafonico è consigliabile predisporre le spire adiacenti In modo tale che presentino alternativamente tre o quattro avvolgimenti di filo. Tutti i componenti permanenti della spira devono essere fissati alla superficie stradale eseguendo apposite scanalature mediante utensili da taglio per muratura o simili. All'interno degli angoli del circuito occorre praticare un taglio trasversale inclinato a 45°. Ciò consente di ridurre il rischio che il cavo della spira venga danneggiato in prossimità dei vertici degli angoli retti. Larghezza nominale della scanalature: 15 mm Profondità nominale della scanalatura: 50 mm Allo scopo di sistemare il cavo di collegamento tra la spira ed il rilevatore è inoltre necessario eseguire un'ulteriore scanalatura che parta da uno degli angoli del circuito situati sul perimetro dello stesso e raggiunga l'estremità della superficie stradale. Allo scopo di ottenere il collegamento ininterrotto dalla spira al cavo di collegamento, è sufficiente assicurarsi un'estremità sufficientemente lunga che possa raggiungere il rilevatore prima che il cavo sia inserito nella scanalatura della spira. Una volta che il numero necessario di avvolgimenti di filo è stato disposto nella scanalatura lungo il perimetro della spira, il filo viene nuovamente convogliato verso l'estremità della superficie stradale attraverso la scanalatura del cavo di collegamento. Tratta cavo di collegamento Rilevatore da collegare alla centralina dell’automazione Sigillante della spirale Spira interrata (ELVOX Art. ZRS1) Superficie stradale Fig. 1/ZR La lunghezza massima consigliabile per il cavo di collegamento è di 100 m Poiché la sensibilità della spira diminuisce proporziorsalmenle alla maggiore lunghezza del cavo di collegamento, è consigliabile limitare il più possibile la lunghezza di quest’ultimo. Le spire vengono fissale alla superficie stradale mediante un composto “a presa rapida" contenente resina epossidica o un mastice di bitume utilizzato a caldo. La distanza minima da rispettare tra due eventuali spire contigue deve essere di almeno 2 metri. La presenza di un rinforzo in ferro sotto i manto stradale riduce l'attività induttiva e pertanto la sensibilità del sistema di rilevazione a spira. La distanza ottimale da tenersi tra il cavo della spira e il rinforzo d'acciaio è di 150 mm 137 ACCESSORI SERIE ZR Rilevatore Art. ZR01 ZRS1 Misure consigliate per l’interramento della spira (vista in sezione). LED di rilevazione Nell’accensione e durante la fase di taratura il LED rimane fisso per circa 3 sec. e lampeggia per altri 3 sec. Messa in funzione Per accedere al dip-switch è necessario togliere la scheda elettronica dal box plastico. Una volta impostato il dip-switch la scheda elettronica deve essere reiserita nel box plastico seguendo quanto indicato nella figura 2B/ZR facendo attenzione al fatto che la scheda sia posizionata fra la seconda e la terza guida. 1. Realizzare i collegarnenli dello zoccolo undekal seguendo le indicazioni di Fig. 2/ZR ed innestare successivamente il rilevatore come indicato nella medesima figura. 2. Impostare la frequenza tramite i dip-switch 1 e 2 come indicato in Fig 3/ZR. La variazione della frequenza serve soprattutto per evitare l'interferenza tra due spire magnetiche installate in vicinanza (2-3 m di distanza): in quest'ultimo caso per evitare interferenze bisogna quindi impostare frequenze differenti. Di norma il rilevatore collegato alla spira con dimensioni e numero di avvolgimenti superiori, deve essere tarato alla frequenza inferiore, e viceversa. 3. Impostare la sensibilità tramite i dip-Switch 3 e 4 come indicato in Fig 3/ZR. La regolazione della sensibilità permette di interdire la rilevazione di corpi metalli di ridotte dimensioni quali biciclette e motocicli. 4. L'uscita OUT 1 può essere abilitata o disabilitata tramite il dip-switch 8 (Fig 3/ZR) ed ha un funzionamento impulsivo (100 ms). L'uscita OUT 2 può essere regolata con funzionamento impulsivo (100 ms.) con attivazione all'impegno o al disimpegno della spira, oppure con funzionamento in presenza, tramite i dip-switch 6 e 7 (Fig 3/ZR). Il dip switch SW10 (vedi figura 4/ZR) permette, una volta impostata la modalità “presenza” dell’uscita OUT2 (dip 6 = OFF), di selezionare il tempo della presenza tra il valore 5 min o “infinito”. Nel caso in cui si selezioni il tempo pari a 5 min, il relè si eccita alla rilevazione della massa e rimane eccitato per 5 minuti se la massa permane sulla spira, dopodichè il relè si diseccita. Quando la massa abbandona la spira viene effettuata una taratura automatica del dispositivo senza che sia necessario un intervento estremo dell’operatore. Nel caso in cui si selezioni il tempo pari a “infinito”, il relè si eccita alla rilevazione della massa e rimane eccitato per tutto il tempo in cui la massa rimane sopra la spira. 5. Assicurarsi di non avere nessuna massa metallica sopra la spira e premere il pulsante di RESET per effettuare la taratura automatica del rilevatore elettromagnetico. 6. Effettuare varie prove di funzionamento facendo transitare sulla spira i mezzi che si vogliono rilevare. Se necessario variare la sensibilità tramite i dip-switch 3 e 4. Non è necessario impostare valori di sensibilità eccessivamente alti. 7. Se necessario, inserire la funzione di BOOST tramite il dip-switch 5. Tale funzione serve per aumentare la sensibilità al fine di mantenere attivato il contatto di rilevazione anche nel caso di automezzi molto alti o durante il passaggio di una motrice con rimorchio. 138 ACCESSORI SERIE ZR Fig. 2/ZR Fig. 3/ZR Fig. 4/ZR Fig. 5B/ZR 139 ACCESSORI SEMAFORO A DUE LUCI (ROSSO-VERDE) Art. ZSEM DESCRIZIONE DEL PRODOTTO Il semaforo Art. ZSEM a due luci e due lenti, viene utilizzato per gestire le movimentazioni di priorità in condomini, residenze, parcheggi, lavaggi rapidi, ecc; viene fornito con due lampadine da 70W a lunga durata, ed è dotato di una orientabilita' di circa 200°. CARATTERISTICHE TECNICHE Alimentazione: 230V ~. Consumo orario (per lampada): 70 Watt. Durata media (per lampada): 10.000 ore. Peso: 2,7Kg. Colori: rosso-verde Ingombro: 180 x 90 x 410 mm. Diametro lenti: 124 mm. Grado di protezione: IP65 INSTALLAZIONE Il semaforo a due luci e due lenti è formato da un corpo in alluminio nero al cui interno si trovano due portalampada (divisi da un separatore) da cui partono i cavi che, tramite una morsettiera ceramica, andranno collegati all'alimentazione; il dispositivo prevede inoltre due staffe che danno la possibilità di fissare il semaforo e di ruotarlo di circa 200° a scatti di 3°. L'installazione è basata sui seguenti passi: 1) Effettuare la foratura del coperchio inferiore del semaforo per l'inserimento del pressacavo. 2) Fissare il semaforo in una posizione opportuna, utilizzando per il bloccaggio le staffe, le viti e i tasselli (fischer) forniti nella confezione. 3) Togliere i parasole e le lenti del semaforo, avvitare le lampadine, fornite nella confezione, sui portalampada ed effettuare i collegamenti elettrici con l'alimentazione, come descritto nella pagina seguente. Si consiglia di utilizzare cavi di sezione 1,5 mm2 e di lunghezza massima pari a 20 m. 4) Richiudere il semaforo con le rispettive lenti e parasole. ATTENZIONE: assicurarsi che le viti di bloccaggio dei parasole siano ben avvitate per avere una buona tenuta delle guarnizioni. Di seguito è mostrato lo schema elettrico e l'esploso relativo al semaforo a due luci e due lenti. Fissaggio a muro con quattro viti con testa a croce che si avvitano in tasselli a muro. Nero Blu Blu Giallo/Verde Marrone Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 140 Qtà. 2 1 2 2 2 1 2 2 1 2 2 Descrizione Lampada Pressacavo Staffa di fissaggio Coperchio Portalampada Corpo de semaforo Lente Parasole Separatore Vite testa esagonale Dado ACCESSORI CENTRALINA ELETTRONICA DI CONTROLLO PER SEMAFORI ART. ZSC1 DESCRIZIONE DEL PRODOTTO La centralina elettronica viene utilizzata per il coordinamento dei semafori a due luci all’interno di parcheggi, residence, e in tutti quegli ambienti in cui è necessaria una gestione ordinata degli accessi (per esempio, lungo un’unica via su cui ci si deve muovere in modo alternato, oppure ad un semplice incrocio). Tale centralina prevede due logiche possibili di funzionamento: 1. logica di funzionamento a tempo. I tempi di rosso e di verde dei semafori che andranno collegati alla centralina, vengono fissati regolando i rispettivi trimmer. Tale logica non prevede l’utilizzo di fotocellule o altri dispositivi di rilevamento poiché il sistema viene controllato esclusivamente dai tempi impostati per i due semafori. 2. logica di funzionamento con dispositivi di rilevamento ( per esempio fotocellule). I tempi di rosso e verde dei semafori che andranno collegati alla centralina, vengono determinati dai segnali provenienti dalle fotocellule o da altri possibili dispositivi di rilevamento. Successivamente verranno spiegate con maggior dettaglio le logiche di funzionamento e le indicazioni di come impostare le due diverse modalità. CARATTERISTICHE TECNICHE PRINCIPALI Alimentazione 230V, 50 Hz, 5 VA. N°1 uscita tensione ausiliaria 24V ac, 130 mA max (per fotocellule, spire magnetiche, ecc.) N° 1 fusibile per protezione linea 160 mA. N° 1 fusibile per protezione uscita ausiliaria 160 mA N° 4 uscite a relè con contatto pulito in commutazione (230V, 2A max). N° 2 ingressi per dispositivi di controllo settabili N.A. o N.C. (fotocellule ecc.) N° 1 microinterruttore (Dip 2) per selezione ingressi N.A. o N.C. N° 1 microinterruttore (Dip 1) per selezione funzionamento con dispositivo di rilevamento o a tempo. N° 1 trimmer (T1) per regolazione tempo di luce rossa (range da 5 a 120 secondi). N° 1 trimmer (T2) per regolazione tempo di luce verde (range da 5 a 120 secondi). N° 1 trimmer (T3) per regolazione tempo di priorità (range da 5 a 120 secondi). N° 5 Led per segnalazione stato ingressi e uscite. Di seguito e mostrato lo schema elettrico relativo ai componenti principali della centralina elettronica di controllo. 141 ACCESSORI LED DI FUNZIONAMENTO SCHEDA LED ATTIVAZIONE INGRESSI CONTROLLO TRIMMER REGOLAZIONE ROSSO T RI MME R R EG OL AZ I ON E V ER D E TRIMMER REGO LAZI O NE PRIOR ITA ' DIP DI SELEZIONE INGRESSI PER DISPOSITIVI DI CONTROLLO (ES. FOTOCELLULE,BARRE MAGNETICHE) DIP1 T1 T2 T3 INPUT 1 INPUT 2 RELE' V 2 R2 C RELE' L N FUSIBILE 230 OUT 24V ac FUSIBILE OUT F1 F2 TRASFORMATORE V1 R 1 C USCITA LUCE VERDE 1° SEMAFORO USCITA LUCE ROSSA 1° SEMAFORO COMUNE 1° SEMAFORO QUADRO ELETTRICO LED ATTIVAZIONE RELE' USCITA TENSIONE AUX. (MAX 130 mA) I NG R E S SO NE U T R O AL I M E N T AZ I O NE ( 2 3 0 V AC , 5 0 H z ) COMUNE 2° SEMAFORO IN G R ES S O F A S E A LI M E NTA Z IO N E ( 2 3 0 V A C , 5 0 H z ) USCITA LUCE ROSSA 2° SEMAFORO USCITA LUCE VERDE 2° SEMAFORO 142 ACCESSORI La centralina elettronica, dispone di due microinterruttori (Dip) che permettono di scegliere la modalità di funzionamento della centralina e la tipologia di contatto per i dispositivi di controllo in ingresso. Di seguito vengono mostrate le combinazioni possibili: 1. IMPOSTAZIONE LOGICA DI FUNZIONAMENTO A TEMPO DIP 1 OFF DIP 2 OFF 2. IMPOSTAZIONE LOGICA DI FUNZIONAMENTO CON DISPOSITIVO DI RILEVAMENTO DIP 1 ON DIP 2 OFF Impostazione contatti in ingresso di tipo N.A. DIP 1 ON DIP 2 ON Impostazione contatti in ingresso di tipo N.C. LOGICA DI FUNZIONAMENTO A TEMPO Per impostare la logica di funzionamento a tempo, occorre che: Dip 1 sia in posizione OFF. Dip 2 = OFF. Il trimmer T1 venga regolato per fissare il tempo in cui si vuole che i due semafori siano entrambi rossi (da 5 a 120 secondi). Il trimmer T2 venga regolato per fissare il tempo in cui uno dei due semafori resta verde (da 5 a 120 secondi). Il trimmer T3 risulta indifferente. Il ciclo di funzionamento a tempo prevede i seguenti passi: 1. Al momento dell’accensione della centralina elettronica, i due semafori risultano entrambi rossi per il tempo impostato dal trimmer T1(tempo T1). 2. Trascorso il tempo T1, il semaforo collegato ai morsetti “1” diventa verde mentre quello collegato ai morsetti “2” rimane rosso. 3. I semafori restano in questo stato per il tempo impostato dal trimmer T2 (tempo T2). 4. Trascorso il tempo T2, i semafori tornano entrambi rossi per un tempo T1 per dare modo agli ultimi entrati di liberare il passaggio. 5. Trascorso il tempo T1, il semaforo collegato ai morsetti “1” resta rosso, mentre quello collegato ai morsetti ”2” diventa verde. 6. Trascorso il tempo T2, i semafori tornano entrambi rossi per il tempo T1 per dare modo agli ultimi entrati di liberare il passaggio. 7. Il ciclo ricomincia dal punto 2 e si ripete all’infinito. LOGICA DI FUNZIONAMENTO CON DISPOSITIVI DI RILEVAMENTO Per impostare la logica di funzionamento con dispositivi di rilevamento, occorre che: Il Dip 1 sia in posizione ON. Il Dip 2 sia in posizione OFF, per contatti NA. Il Dip 2 sia in posizione ON , per contatti NC. Il trimmer T1 venga regolato per fissare il tempo in cui si vuole che i due semafori siano entrambi rossi (da 5 a 120 secondi). Il trimmer T2 venga regolato per fissare il tempo in cui uno dei due semafori resta verde ( da 5 a 120 secondi). Il trimmer T3 venga regolato per fissare il tempo necessario per bloccare un eventuale reset continuo del tempo T2, dovuto ad un ripetuto passaggio dalla parte di uno dei due semafori, e soddisfare così anche richieste di accesso provenienti dalla parte opposta (da 5 a 120 secondi). 143 ACCESSORI Il ciclo di funzionamento con dispositivi di rilevamento prevede i seguenti passi: 1. Al momento dell’accensione della centralina elettronica, i semafori sono entrambi vincolati al rosso per il tempo impostato dal trimmer T1 (tempo T1). 2. Trascorso il tempo T1, il primo rilevatore ad essere eccitato( per esempio una fotocellula) chiama il verde al semaforo ad esso abbinato per un tempo impostato dal trimmer T2 (tempo T2), mentre l’altro semaforo resta rosso. 3. Il tempo di verde T2 viene resettato ogni volta che il rilevatore viene eccitato, fino a quando il rilevatore opposto è libero; in caso contrario il ciclo passa al punto 7. 4. Se il rilevatore non viene più eccitato allo scadere del tempo T2, i semafori tornano entrambi rossi. 5. I semafori restano vincolati al rosso per il tempo T1. Se in questa fase dovesse giungere un comando di attivazione agli ingressi, questo viene memorizzato e preso in considerazione allo scadere del tempo T1. 6. Scaduto il tempo T1 il ciclo riprende dal punto 2. 7. Se anche il rilevatore opposto viene eccitato, inizia il conteggio del tempo imposto dal timer T3 (tempo T3). 8. Allo scadere del tempo T3 viene bloccato il reset continuo del tempo T2 (dovuto al ripetuto passaggio da una delle due parti). 9. Allo scadere del tempo T2 entrambi i semafori vengono vincolati al rosso per il tempo T1. 10. Allo scadere del tempo T1 viene soddisfatta la richiesta di verde fatta dall’altro semaforo e il ciclo riprende dal punto 3. NOTE a) l’alimentazione dei contatti puliti comandati dai relè, dipende dal tipo di semaforo utilizzato: per i semafori a lampada servirà un quadro elettrico che fornisca una tensione di 230V ac, mentre per quelli a LED servirà una tensione di 24V ac-dc. b) Le uscite della centralina elettronica di controllo per il rosso sono collegate sul contatto N.C. del relè, quindi in caso di guasto della scheda, i semafori resteranno sempre accesi sul rosso. c) Gli ingressi dei dispositivi di rilevamento vedono solamente le variazioni di stato del rilevatore, quindi nel caso in cui quest’ultimo dovesse guastarsi dando sempre lo stato di occupato (per esempio una fotocellula accecata dal sole), l’ingresso viene ignorato dando sempre sull’uscita ad esso abbinata, lo stato di rosso. d) La scheda elettronica non necessita di alcuna manutenzione particolare. Verificare comunque periodicamente, almeno due volte l’anno, il regolare funzionamento dei semafori in base a quanto impostato nella scheda. e) I Dip vanno settati quando la scheda non è alimentata. f) Al fine di proteggere i relè da eventuali cortocircuiti, utilizzare dei fusibili di tipo rapido (F1 e F2) di adeguata portata (max 2A) sui comuni dei due semafori. g) Si consiglia di inserire un interruttore differenziale magnetotermico prima di collegare l’alimentazione alla centralina. 144 ACCESSORI KIT FOTOVOLTAICO Serie EKF Art. EKF1 35W, Art. EKF2 50W, Art. EKF3 75W, Art. EKF4 100W CARATTERISTICHE GENERALI Kit fotovoltaici per alimentare le schede di comando delle automazioni ELVOX. Ogni Kit è composto da N°1 modulo fotovoltaico, N°1 regolatore di carica, N°2 portafusilibili con fusilibe da 6A, N°1 quadro elettrico ed N°1 batteria 12V. CARATTERISTICHE TECNICHE MODULO FOTOVOLTAICO Garanzia potenza maggiore uguale 80% 25anni Umidità relativa fino al 100% Tolleranza sui dati tecnici ±10% KIT Potenza di picco (Watt) Corrente di corto circuito (A) Tensione di circuito aperto (V) Tensione del punto di max. potenza (V) Corrente al punto di max. potenza (A) Temperatura di esercizio (°C) e di mantenimento Dimensioni (LxHxP) (mm) Corrente alla tensione operativa batteria (A) (12-13,8V) EKF1 35 2,38 20,5 16,5 2,12 -40÷+95 430x690x34 2,2 EKF2 50 3,5 20,8 16,66 3 -40÷+95 524x750x34 3,15 EKF3 75 4,78 21,6 17,3 4,33 -40÷+95 524x1130x34 4,5 EKF4 100 6,9 21 16,5 6,06 -40÷+95 524x1440x34 6,3 EKF2 12 8 8 14,1 6 79x132x21 152 6 EKF3 12 15 15 14,1 6 104x146x47 286 6 EKF4 12 15 15 14,1 6 104x146x47 286 6 CARATTERISTICHE TECNICHE REGOLATORE DI CARICA KIT Tensione (V) Corrente massima in ingresso (A) Corrente massima in uscita (A) Tensione di fine carica (V) Auto-consumo (mA) Dimensioni (LxHxP) (mm) Peso (gr) Terminali di connessione (mm2) EKF1 12 8 8 14,1 6 79x132x21 152 6 IMPORTANTE Per garantire l’efficienza del prodotto è indispensabile che personale professionalmente competente effettua la manutenzione ogni 12 mesi. Gli interventi di manutenzione, riparazione e pulizia devono essere documentati. Tale documentazione deve essere conservata dall’utilizzatore, a disposizione del personale competente preposto. ROTTAMAZIONE - SMALTIMENTO Allorchè si desidera di non utilizzare più il prodotto, si consiglia di rimuoverla e riciclarla in accordo con le normative in materia. Quindi ai centri di raccolta e recupero per lo smaltimento. Schema di collegamento Pannello solare 35-50-75-100W Regolatore di carica 8A o 15A + - - + - + + - BAT (29) + BAT (28) Fusibile 6A Fusibile 6A - + Scheda serie ZC (N.B. Non collegare nulla nei morsetti n° 30 e n° 31) Batteria 12V 40-65-75-100 Ah 145 ACCESSORI SERIE ZX COSTA MECCANICA DI SICUREZZA Art. ZX01 da 1,5 m, Art. ZX02 da 2 m Art. ZX38 da 1,8 m, Art. ZX40 da 2,5 m 75 mm 70 mm mm 45 DISPOSITIVO DI PROTEZIONE ATTIVA PER CANCELLI SCORREVOLI Dispositivo di protezione per la prevenzione degli infortuni su cancelli scorrevoli ed accessi automatizzati, trova impiego come alternativa alle attuali coste pneumatiche e fotocoste. Il suo funzionamento è assicurato anche nella condizione limite in cui l'estruso in gomma risultasse lacerato e in caso di guasto, provoca l'arresto dell'automazione. Le coste meccaniche sono composte da una costa in gomma a doppia camera con dopo corsa elastico di ammortamento urto superiore ai 50mm e da un profilo in alluminio di uguale lunghezza, che fissato al pilastro farà da supporto all'estruso in gomma. Il funzionamento della costa è garantito da due micro switches. Il primo lavora su deformazione della gomma, il secondo come sicurezza nel caso in cui il dispositivo si guastasse. m 30 m MATERIALI - Estruso di gomma Dutrel RAL 7000 - Profilo in alluminio - Supporti e calotta in nylon RAL 7000 - Minuterie in acciaio inox CARATTERISTICHE TECNICHE - Contatti microswitch: NO-NC 230V 10A - Portata contatti: 10A 230V - Grado di protezione: IP54 INSTALLAZIONE 1. Montare il tappo inferiore, inserire il profilo in gomma e il filo in acciaio. 2. Montare il tappo superiore con il supporto accessori 3. Fissare la piastrina (Fig. 1/ZX, Part. 1) sul montante seguendo le quote della tabella (A), colonna (b). Tabella (A) Altz. costa 1500 1700 2000 3000 (a)(ø5,5) 7 7 7 7 (b)(ø5,5) 750 850 1000 1000/2000 Fig. 1/ZX (c)(ø5,5) 1493 1693 1993 2993 Attenzione: Il dispositivo elettromeccanico di rilevamento ostacoli è un dispositivo di sicurezza “ausiliario”. Vale a dire che è utilizzabile su impianti comandati a “uomo presente” oppure in conformità ai requisiti dettati dalla Norma di Sicurezza EN12453 146 ACCESSORI SERIE ZX Fig. 3/ZX Fig. 2/ZX 4. Inserire il profilo nella staffa e fissarlo nei fori predisposti (Fig.2/ZX, Part. 2-3). In questo modo la costa risulta bloccata in tre punti senza doverla smontare. 5. La costa deve essere installata con la calotta posta nella parte superiore. TARATURA La costa meccanica di protezione confezionata viene già pretarata per agire con una deformazione di c.a. 1/3 dell'estruso in gomma. Per modificare la sensibitità della costa eseguire le seguenti operazioni: 1. Sbloccare il controdado (Fig. 3/ZX, Part.1). 2. Regolare la sensibilità della costa agendo sul tendicavo (Fig. 3/ZX, Part. 2). 3. Ribloccare il controdado. In condizione di riposo nessuno dei due microswitches dovrà essere premuto. Fig. 3A/ZX N.C. FOTOCOSTA N.C. STOP N.C. FOTOCELLULA CHIUDE COMUNE 1 N.A. APRE CARRAIO N.A. APRE PEDONALE COMUNE 1 N.A. APRE/CHIUDE COLLEGAMENTI La costa meccanica di protezione è predisposta per essere collegata ad un contatto NC di sicurezza. Per il suo collegamento bisogna collegare due cavi ai morsetti posti all'interno del supporto superiore della costa (Fig. 3/ZX, Part. 3). Nella maggior parte delle installazioni, viene collegata al contatto fotocellula NC se posta nella colonna di chiusura (morsetto "COM1" 22 - "FCEL." 24), che non appena si apre blocca l'automazione solo se essa è in chiusura invertendo la marcia senza disabilitare la chiusura automatica nel caso esso sia inserita (Fig. 4/ZX). Invece viene collegata al contatto di STOP N.C., se posta nella colonna di apertura del cancello (morsetto "COM1" 22 - "STOP" 23), tale non appena si apre blocca l'automazione in apertura disabilitando anche il tempo di chiusura automatica (Fig. 4/ZX). Fig. 4/ZX 147 CANCELLO SCORREVOLE CON PESO MASSIMO DI 600 Kg Schema impianto per cancello scorrevole con anta fino a 600 Kg 2 9 5 4/RX 4x1 mm2 4/TX 1 11 13 10 12 2x1 mm2 3x1 mm 2 3x1,5 mm2 Rete 230V 2x1 mm2 3 Distinta impianto 148 Riferimento al disegno Articolo Descrizione 1 2 3 4 5 9 10 11 12 13 ES07 EL10 ET03 EF04/S EDE4 ZX64 ZE03 - ZE08 ZBA1 ZX01 ZX16 Attuatore scorrevole Lampeggiante con supporto antenna e ricevitore 433 MHz Radiocomando a 2 canali Coppia fotocellule esterno parete Selettore a chiave da esterno parete Cavo (4x0,5 mm2) Cremagliera Batteria tampone 12V 7Ah Costa meccanica di sicurezza Contropiastra di ancoraggio Quantità 1 1 2 1 1 ...m ...m 1 1 1 CANCELLO SCORREVOLE CON PESO MASSIMO DI 1000 Kg Schema impianto per cancello scorrevole con anta fino a 1000 Kg 2 9 5 4/RX 4x1 mm2 6 4/TX 11 1 6 4/TX 7 10 12 2x1 mm2 2x1 mm2 3x1 mm2 2x1 mm2 4x1 mm2 3x1,5 mm2 Rete 230V 4/RX 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 6 7 9 10 11 12 Articolo ES09 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EE11 ZX16 ZX64 ZE07 ZBA1 ZX01 Descrizione Attuatore scorrevole Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina Selettore a chiave da esterno parete Colonnina a basso profilo da 500 mm Contropiastra di ancoraggio Cavo (4x0,5 mm2) Cremagliera zincata in acciaio Batteria tampone 12V 7Ah Costa meccanica di sicurezza Quantità 1 1 2 2 1 2 1 ...m ...m 1 1 149 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante fino a 1,80 m cadauna. 2 9 5 4/RX 4x1 mm2 14 4/TX 1 2x1 mm2 7 11 8 1 15 2x1 mm2 3x1,5 mm2 Rete 230V 23 8 3x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 7 8 9 11 14 15 23 150 Articolo EA25 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD06 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore lineare + kit di fissaggio Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete Selettore a chiave da esterno parete Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Chiavistello di bloccaggio Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 2 1 2 1 1 1 1 ...m 1 1 1 1 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad ante battenti con un anta fino a 1,80 m 2 9 5 4/RX 4x1 mm2 14 4/TX 1 7 11 8 2x1 mm2 2x1 mm2 3x1,5 mm2 Rete 230V 23 3x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 7 8 9 11 14 23 Articolo EA25 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore lineare + kit di fissaggio Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete Selettore a chiave da esterno parete Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 1 1 2 1 1 1 1 ...m 1 1 1 151 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante da 1,80 m fino a 2,50 m cadauna. 2 9 5 4/RX 14 7 4x1 mm2 11 4/TX 4/TX 1 2x1 mm2 6 8 2x1 mm2 1 15 4/RX 2x1 mm2 6 23 3x1,5 mm2 Rete 230V 8 3x1 mm2 4x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 11 14 15 23 152 Articolo EA25 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EE11 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD06 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore lineare + kit di fissaggio Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina Selettore a chiave da esterno parete Colonnina a basso profilo 500 mm Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Chiavistello di bloccaggio Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 2 1 2 2 1 2 1 1 ...m 1 1 1 1 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad ante battenti con un anta da 1,80 m a 3,50 m 2 9 5 4/RX 7 4x1 mm2 14 4/TX 11 4/TX 1 6 8 2x1 mm2 2x1 mm2 4/RX 2x1 mm2 3x1,5 mm2 Rete 230V 6 23 3x1 mm2 4x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 11 14 23 Articolo EA50 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EE11 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore lineare + kit di fissaggio Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina Selettore a chiave da esterno parete Colonnina a basso profilo 500 mm Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 1 1 2 2 1 2 1 1 ...m 1 1 1 153 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante da 1,80 m fino a 3,50 m cadauna. 2 9 5 4/RX 7 4x1 mm2 14 11 4/TX 4/TX 1 2x1 mm2 6 8 2x1 mm2 1 15 2x1 mm 4/RX 2 6 23 3x1,5 mm2 Rete 230V 8 3x1 mm2 4x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 11 14 15 23 154 Articolo EA50 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EE11 EC33 ZX67/15 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD06 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore lineare + kit di fissaggio Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina Selettore a chiave da esterno parete Colonnina a basso profilo 500 mm Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 15 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Chiavistello di bloccaggio Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 2 1 2 2 1 2 1 1 ...m 1 1 1 1 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad anta battente con un anta fino a 1,80 m (400 Kg). 2 9 5 4/RX 4x1 mm 2 14 4/TX 1 7 11 8 2x1 mm2 2x1 mm2 3x1,5 mm2 Rete 230V 23 3x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 7 8 9 11 14 23 Articolo ZA30 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore con braccio articolato (ZX35) Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete Selettore a chiave da esterno parete Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 1 1 2 1 1 1 1 ...m 1 1 1 155 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante fino a 1,80 m ( 400 Kg) cadauna. 2 9 5 4/RX 4x1 mm2 14 4/TX 1 2x1 mm 2 7 11 8 15 1 23 2x1 mm2 3x1,5 mm2 Rete 230V 8 3x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 7 8 9 11 14 15 23 156 Articolo ZA30 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD06 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore con braccio articolato (ZX35) Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete Selettore a chiave da esterno parete Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Chiavistello di bloccaggio Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 2 1 2 1 1 1 1 ...m 1 1 1 1 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad anta battente da 1,80 m (400 Kg) fino a 3 m (300 Kg) 2 9 5 4/RX 4x1 mm 14 4/TX 7 2 11 4/TX 1 6 8 2x1 mm2 4/RX 2x1 mm2 3x1,5 mm2 Rete 230V 6 23 3x1 mm2 4x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 11 14 23 Articolo ZA30 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EE11 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore con braccio articolato (ZX35) Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina Selettore a chiave da esterno parete Colonnina a basso profilo 500 mm Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 1 1 2 2 1 2 1 1 ...m 1 1 1 157 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante da 1,80 m (400 Kg) fino a 3 m (300 Kg) cadauna. 2 9 5 4/RX 7 4x1 mm2 14 11 4/TX 4/TX 1 2x1 mm2 6 8 2x1 mm2 15 1 4/RX 2x1 mm2 6 23 3x1,5 mm2 Rete 230V 8 3x1 mm2 4x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 11 14 15 23 158 Articolo ZA30 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EE11 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD06 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore con braccio articolato (ZX35) Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina Selettore a chiave da esterno parete Colonnina a basso profilo 500 mm Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Chiavistello di bloccaggio Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 2 1 2 2 1 2 1 1 ...m 1 1 1 1 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad anta battente con un anta fino a 2 m (200 Kg). 17 16 2 9 5 4/RX 4x1 mm2 14 4/TX 7 2x1 mm 11 2 8 1 2x1 mm2 16 17 3x1,5 mm2 Rete 230V 23 3x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 16 17 2 3 4 5 7 8 9 11 14 23 Articolo EI20 ZX41 ZDA7 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore interrato Cassa di fondazione Sblocco manuale Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete Selettore a chiave da esterno parete Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 1 1 1 1 2 1 1 1 1 ...m 1 1 1 159 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante fino a 2 m (200 Kg) cadauna. 17 2 16 9 5 4/RX 4x1 mm2 14 4/TX 7 2x1 mm2 8 15 2x1 mm2 1 16 23 17 11 1 16 8 17 3x1,5 mm2 Rete 230V 3x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 16 17 2 3 4 5 7 8 9 11 14 15 23 160 Articolo EI20 ZX41 ZDA7 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD06 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore interrato Cassa di fondazione Sblocco manuale Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete Selettore a chiave da esterno parete Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Chiavistello di bloccaggio Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 2 2 2 1 2 1 1 1 1 ...m 1 1 1 1 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad ante battenti con due ante da 1,80 m (300 Kg) a 3 m (200 Kg) cadauna. 17 2 16 9 5 4/RX 4x1 mm 14 7 2 11 4/TX 4/TX 2x1 mm2 6 4/RX 15 6 23 2x1 mm2 1 16 17 1 16 17 2x1 mm2 8 3x1,5 mm2 Rete 230V 8 3x1 mm2 4x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 16 17 2 3 4 5 6 7 8 9 11 14 15 23 Articolo ZI27 ZX41 ZDB7 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EE11 EC33 ZX67/15 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD06 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore interrato Cassa di fondazione Sblocco manuale Lampeggiante con ricevitore 433 MHz supporto e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina Selettore a chiave da esterno parete Colonnina a basso profilo 500 mm Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 15 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Chiavistello di bloccaggio Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 2 2 2 1 2 2 1 2 1 1 ...m 1 1 1 1 161 CANCELLO AD ANTA BATTENTE Schema impianto per cancello ad anta battente con un anta da 1,80 m (300 Kg) a 3 m (200 Kg). 17 2 16 9 5 4/RX 7 4x1 mm2 14 4/TX 2x1 mm 4/TX 2 6 1 2x1 mm2 11 16 4/RX 8 3x1,5 mm2 Rete 230V 6 23 2x1 mm2 17 3x1 mm2 4x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 16 17 2 3 4 5 6 7 8 9 11 14 23 162 Articolo ZI27 ZX41 ZDB7 EL10 ET03 EF04/S EDE4 EE11 EC33 ZX29 ZX64 ZBA1 ZD04 ZD14 (ZD14/I, ZD14/M) Descrizione Attuatore interrato Cassa di fondazione Sblocco manuale Lampeggiante con ricevitore 433 MHz e antenna Radiocomando a 433 MHz Coppia di fotocellule da esterno parete/colonnina Selettore a chiave da esterno parete Colonnina a basso profilo 500 mm Centralina di comando senza pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2 mm2 + 3x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Elettroserratura 12V cc Elettroserratura 12Vcc verticale (cilindro intero, mezzo cilindro) Quantità 1 1 1 1 2 2 1 2 1 1 ... m 1 1 1 BASCULANTI A CONTRAPPESI Schema impianto con motore singolo per porta basculante a contrappesi con superficie fino a 10 m2 (200 Kg) 2 18 1 9 18 18 7 5 11 8 3x1 mm2 2x0,5 mm2 12 19 3x1,5 mm2 Rete 230V 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 18 2 3 7 8 Articolo EB10 ZX14 EL08 ET03 EC31 ZX72 9 11 12 12 19 19 5 ZX64 ZBA1 ZX06 ZX03 ZX11 ZX12 EDE4 Descrizione Attuatore basculante + kit di fissaggio Kit bracci dritti per installazione centrale Antenna con ricevitore 433 MHz Radiocomando a 433 MHz Centralina di comando con pulsantiera Matassa da 5 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2,5 mm2 + 3x0,5 mm2 + 5x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Costa pneumatica di sicurezza con tappo Profilo in alluminio per costa pneumatica Pressostato con 1 m di tubetto Custodia per pressostato Selettore a chiave da esterno parete Quantità 1 1 1 2 1 1 ...m 1 ...m ...m 1 1 1 163 BASCULANTI A CONTRAPPESI Schema impianto con una coppia di motori per porta basculante a contrappesi con superficie oltre i 10 m2 (max 300 Kg) 2 9 18 7 18 5 2x2,5 mm2 1 1 11 8 3x1 mm2 2x0,5 mm2 12 19 3x1,5 mm2 Rete 230V 3 Distinta impianto 164 Riferimento al disegno 1 18 2 3 7 8 Articolo EB10 ZX13 EL08 ET03 EC31 ZX73 9 11 12 12 19 19 5 ZX64 ZBA1 ZX06 ZX03 ZX11 ZX12 EDE4 Descrizione Attuatore basculante + kit di fissaggio Kit bracci dritti per installazione laterale Antenna con ricevitore 433 MHz Radiocomando a 433 MHz Centralina di comando con pulsantiera Matassa da 10 m di cavo per cablaggio automazioni (2x2,5 mm2 + 3x0,5 mm2 + 5x0,5 mm2) Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Costa pneumatica di sicurezza con tappo Profilo in alluminio per costa pneumatica Pressostato con 1 m di tubetto Custodia per pressostato Selettore a chiave da esterno parete Quantità 2 1 1 2 1 1 ...m 1 ...m ...m 1 1 1 PORTE SEZIONALI Schema impianto per porte sezionali con superficie massima di 10 m2 a 433 MHz 1 18 21 1 2x0,5 mm2 2x0,5 mm2 12 19 5 3x1 mm2 3x1,5 mm2 Rete 230V 22 3 Distinta impianto Riferimento al disegno Articolo Descrizione 1 18 3 12 12 19 19 5 21 22 ZN10 ZN20 ET03 ZX06 ZX03 ZX11 ZX12 EDE4 ZN26 ZNB1 Attuatore basculante con centralina di comando Guida a “C” + kit di fissaggio Radiocomando a 433 MHz Costa pneumatica di sicurezza con tappo Profilo in alluminio per costa pneumatica Pressostato con 1 m di tubetto Custodia per pressostato Selettore a chiave da esterno parete Kit sicurezza per porta pedonale Kit batteria tampone (2x12V) Quantità 1 1 2 ...m ...m 1 1 1 1 1 165 PORTE A MOLLE O CONTRAPPESI Schema impianto per basculanti a molle o contrappesi con superficie massima di 10 m2 a 433 MHz 1 18 21 1 20 2x0,5 mm2 2x0,5 mm2 5 3x1 mm2 3x1,5 mm2 Rete 230V 12 22 19 3 Distinta impianto 166 Riferimento al disegno Articolo Descrizione 1 18 20 3 12 12 19 19 5 21 22 ZN10 ZN20 ZN21 ET03 ZX06 ZX03 ZX11 ZX12 EDE4 ZN26 ZNB1 Attuatore basculante con centralina di comando Guida a “C” + kit di fissaggio Kit braccio curvo Radiocomando a 433 MHz Costa pneumatica di sicurezza con tappo Profilo in alluminio per costa pneumatica Pressostato con 1 m di tubetto Custodia per pressostato Selettore a chiave da esterno parete Kit sicurezza per porta pedonale Kit batteria tampone (2x12V) Quantità 1 1 1 2 ...m ...m 1 1 1 1 1 KIT PER BARRIERE Schema impianto per barriera con asta da 3,20 m (Art. ZBR1) - 6,40 m (Art. ZBR2) - 4,80 m (Art. ZBR7) 2 18 12 1 11 4/RX 25 4/TX 4x1 mm2 6 13 24 2x1 mm2 2 3x1,5 mm Rete 230V 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 18 12 2 3 4 6 9 11 13 24 25 Articolo EL09 ET03 EE05 ZX64 ZBA1 ZX30 ZRS1 ZR01 Descrizione Corpo macchina + centralina di comando Asta a moduli da 3,20 m o 6,40 m o 4,80 m Costa switch di sicurezza per ogni modulo Lampeggiante con ricevitore 433 MHz e antenna Radiocomando a 2 canali 433 MHz Coppia fotocellule Colonnina di sostegno Cavo (4x0,5 mm2) Batteria tampone 12V 7Ah Contropiastra di ancoraggio Spira megnetica Rilevatore magnetico di massa Quantità 1 1 1 1 2 1 1 3m 1 1 1 1 167 KIT PER BARRIERE Schema impianto per barriera con asta da 3,20 m (Art. ZBR1/M) - 4,80 m (Art. ZBR7/M) con paletto mobile 2 18 12 1 4/TX 11 4/RX 20 6 25 4x1 mm2 13 24 3x1,5 mm2 Rete 230V 2x1 mm2 3 Distinta impianto Riferimento al disegno 1 18 12 2 3 4 6 9 20 11 13 24 25 168 Articolo EL09 ET03 EE06 ZX64 ZBRM ZBA1 ZX30 ZRS1 ZR01 Descrizione Corpo macchina + centralina di comando Asta a moduli da 3,20 m o 6,40 m o 4,80 m Costa switch di sicurezza per ogni modulo Lampeggiante con ricevitore 433 MHz e antenna Radiocomando a 2 canali 433 MHz Coppia fotocellule Colonnina da 500 mm Cavo (4x0,5 mm2) Paletto mobile Batteria tampone 12V 7Ah Contropiastra di ancoraggio Spira megnetica Rilevatore magnetico di massa Quantità 1 1 1 1 2 1 1 3m 1 1 1 1 1 BARRIERE STRADALI SERIE ZBN Schema impianto per barriera con asta da 3 m 4 12 2 1 8/Tx 8/Rx 10 9 8/Rx 3 4 x 1 mm2 8/Tx 6 6 11 4 x 0,5 mm2 5 4 x 1 mm2 Rete 230V 3x1,5 mm2 Distinta impianto base Riferimento al disegno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Articolo ZBNC ZBNA/3T ZX31 EL09 ET03 EE11 EE12 EF04/S EDE4 ZR01 ZRS1 ZX64 Descrizione Corpo barriera + centralina di comando Asta a moduli da 3 m Piastra di fissaggio Lampeggiante con ricevitore 433 MHz e antenna Radiocomando a 2 canali 433 MHz Colonnina 500 mm (1 foro) Colonnina 1000 mm (2 fori) Coppia fotocellule sincronizzate Selettore a chiave Rilevatore magnetico di massa Spira magnetica Cavo 4x0,5 mm2 Quantità 1 1 1 1 3 1 2 1 1 1 ...m 169 1 2 + - Numero disegno as3415 Trasmittente V 0 1 4V C NC NA 1 2 3 4 5 + - Ricevente Una coppia di fotocellule Art. EF04 Art. EF04/S + 20 22 8 7 Lampeggiante con antenna e ricevitore Art. EL09, Art. EL10 (con supporto) NO C N C STOP M1 ENCODER 1 2 11 10 9 MOT1-2 Attuatore Art. ES07, ES09 Trasformatore 150VA Batteria Art. ZBA1 Spia cancello aperto 12V c.c. max 2W Carico massimo 12Vc.c. 1W N C C NO Selettore a chiave Art. EDE4 APRI-CHIUDI D- ABC- 1 AMP1 C F1 VAC2 30 29 VAC1 28 BAT- 2 CHM1 3 2 CAN 4 2 CAN 5 AUX 6 AUX 7 + 12 8 12 F3 D 27 BAT+ 9 SIGN F2 DEBUG R ET E 10 ENC 11 +ENC 12 SPAP 13 LAMP + E NC 1 FR IZ V .RALL. R ES ET G EN.I. M E MO P ARAMETRI R . CO D E A NT E NN A S ENS RADIO V .MA X. Scheda elettronica Art EC25 17 ACAR 18 APED 19 CHIU 20 COM1 21 STOP 22 FCEL B + 14 COM2 RX RADIO A 23 STPA PROGRAM 15 COM1 16 APCH Rete 230V~ 24 TXRX CS2487R2 ELVOX SERIE EC 170 25 -GND 26 +ANT 4A SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI ES CON UN MOTORE CON SCHEDA EC25 1° Ricevente Numero disegno as3416 24 22 33 32 0 14V 2° Ricevente 2 coppie di fotocellule Art. EF04 Art. EF04/S V 2° 1° Trasmittente Trasmittente Attuatore Art. ES11-ES12 Lampeggiante con antenna e ricevitore Art. EL09 - Art. EL10 (con supporto) Trasmittente B Scheda elettronica Art. ZC24 A- Trasformatore 220VA B- Batteria Art. ZBA1 C- Spia cancello aperto 12V c.c. max 2W Ricevente C Carico massimo 10A 250V~ APRE-CHIUDE Una coppia di fotocellule Art. EF04 Art. EF04/S Selettore a chiave Art. EDE4 STOP Attuatore Art. ES08-ES10 A SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI ES CON DUE MOTORI CON SCHEDA ZC24 Rete 230V~ I versi di marcia degli attuatori (M1 E M2) e quindi l'esatta polarità dei cavi (morsetti 1-2 E 3-4), si determinano durante la memorizzazione delle battute. M1: QUANDO È ATTIVA LA FASE DI APERTURA, M1 È IL PRIMO AD APRIRE. M2: QUANDO È ATTIVA LA FASE DI CHIUSURA, M2 È IL PRIMO A CHIUDERE. 171 172 Numero disegno aa3411 24 22 33 32 1° Ricevente 2° Ricevente 2 coppie di fotocellule Art. EF04 Art. EF04/S 2° 1° Trasmittente Trasmittente V 0 14V Trasmittente STOP Attuatore Serie EA - EI - ZA - ZI Scheda elettronica Art. ZC24 B Centralina su box Art. EC33 C Carico massimo 10A 250V~ A- Trasformatore 220VA B- Batteria Art. ZBA1 C- Spia cancello aperto 12V c.c. max 2W Ricevente APRE-CHIUDE Una coppia di fotocellule Art. EF04 Art. EF04/S Selettore a chiave Art.EDE4 Serratura elettrica 12V c.c. Art. ZD04 Lampeggiante con antenna e ricevitore Art. EL09 - Art. EL10 (con supporto) A SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI EA25-EA50-ZA30-ZI26-ZI27 CON UN MOTORE Rete 230V~ I VERSI DI MARCIA DEGLI ATTUATORI (M1) E QUINDI L'ESATTA POLARITÀ DEI CAVI (MORSETTI 1-2), SI DETERMINANO DURANTE LA MEMORIZZAZIONE DELLE BATTUTE. 24 22 33 32 V 0 14V 1° Ricevente 2° 1° Trasmittente Trasmittente Numero disegno aa3065 2° Ricevente 2 coppie di fotocellule Art. EF04 Art. EF04/S Attuatore Serie EA - ZA - ZI Lampeggiante con antenna e ricevitore Art. EL09 - Art. EL10 (con supporto) Attuatore Serie EA - EI - ZA - ZI Ricevente C Carico massimo 10A 250V~ A- Trasformatore 220VA B- Batteria Art. ZBA1 C- Spia cancello aperto 12V D.C. max 2W APRE-CHIUDE Una coppia di fotocellule Art. EF04 Art. EF04/S Trasmittente Selettore a chiave Art. EDE4 STOP Serratura elettrica 12V c.c. Art. ZD04 Scheda elettronica Art. ZC24 B Centralina su box Art. EC33 A SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI EA25-EA50-ZA30-ZI26-ZI27 CON DUE MOTORI Rete 230V~ I versi di marcia degli attuatori (M1 E M2) e quindi l'esatta polarità dei cavi (morsetti 1-2 E 3-4), si determinano durante la memorizzazione delle battute. M1: QUANDO È ATTIVA LA FASE DI APERTURA, M1 È IL PRIMO AD APRIRE. M2: QUANDO È ATTIVA LA FASE DI CHIUSURA, M2 È IL PRIMO A CHIUDERE. 173 Numero disegno ab3066 V 174 Selettore a chiave Art. EDE4 Pressostato Art. ZX11 Antenna con ricevitore radio Art. EL08 Fotocellula Art. EF04 Art. EF04/S APRE-CHIUDE D Carico massimo 10A 250V~ A- Trasformatore 220VA B- Batteria-Battery Art. ZBA1 C- Spia cancello aperto 12V D.C. max 2W D- Luce di cortesia o lampeggiante 14V c.c. max 5W STOP Attuatore Art. EB10 C Scheda elettronica Art. ZC24 B Centralina su box Art. EC31 A SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI EB10 CON UN MOTORE Rete 230V~ I VERSI DI MARCIA DEGLI ATTUATORE (M1) E QUINDI L'ESATTA POLARITÀ DEI CAVI (MORSETTI 1-2), SI DETERMINANO DURANTE LA MEMORIZZAZIONE DELLA CORSA. Numero disegno ab3412 V Antenna con ricevitore radio Art. EL08 A- Trasformatore 220VA B- Batteria-Battery Art. ZBA1 C- Spia cancello aperto 12V c.c. max 2W D- Luce di cortesia o lampeggiante 14V c.c. max 5W D Attuatore Art. EB10 Pressostato Art. ZX11 Selettore a chiave Art. EDE4 STOP Fotocellula Art. EF04 Art. EF04/S APRE-CHIUDE Attuatore Art. EB10 D C Carico massimo 10A 250V~ Scheda elettronica Art. ZC24 B Centralina su box Art. EC31 A SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE AUTOMAZIONI EB10 CON DUE MOTORI Rete 230V~ I VERSI DI MARCIA DEGLI ATTUATORI (M1 E M2) E QUINDI L'ESATTA POLARITÀ DEI CAVI (MORSETTI 1-2), SI DETERMINANO DURANTE LA MEMORIZZAZIONE DELLA CORSA. 175 Il verso di marcia della barriera e quindi l'esatta polarità dei cavi (morsetti 1-2), si determinana durante la memorizzazione della battuta. 176 24 22 2° 1° 2° Ricevente Trasmittente Trasmittente Trasmittente Una coppia di fotocellule Art. EF04/S Selettore a chiave Art. EDE4 STOP 0 14V Ricevente Batteria Art. ZBA1 B- C- Spia cancello aperto 12V c.c. max 2W Trasformatore 220VA Carico massimo 10A 250V~ A- APRE-CHIUDE V C Scheda elettronica Art. ZC24 B Centralina su box Art. EC33 A Numero disegno aa3411_2 Rete 230V~ 33 32 1° Ricevente 2 coppie di fotocellule Art. EF04/S Barriera Art. ZBNC Asta Art. ZBNA/3T Lampeggiante con antenna e ricevitore (con supporto) Art. EL09 (Art. EL10) SCHEMA DI COLLEGAMENTO DELLE BARRIERE ZBNC CON ASTA DA 3 METRI ART. ZBNA/3T 24 22 1° Ricevente Batteria Art. ZBA1 Trasformatore 220VA Carico massimo 10A 250V~ C- Spia cancello aperto 12V c.c. max 2W B- A- Ricevente APRE-CHIUDE Barriera Art. ZBNC/V Una coppia di fotocellule Art. EF04/S STOP Asta Art. ZBNA/3T Selettore a chiave Art. EDE4 Trasmittente Asta Art. ZBNA/3T 2° 1° Trasmittente Trasmittente Barriera Art. ZBNC 2° Ricevente 2 coppie di fotocellule Art. EF04/S 0 14V C Scheda elettronica Art. ZC24 B Centralina su box Art. EC33 A Numero disegno aa3065_2 Rete 230V~ 33 32 V Lampeggiante con antenna e ricevitore (con supporto) Art. EL09 (Art. EL10) SCHEMA DI COLLEGAMENTO DI DUE BARRIERE ZBNC E ART. ZBNC/V CON 2 ASTE DA 3 METRI ART. ZBNA/3T I versi di marcia delle barriere (M1 E M2) e quindi l'esatta polarità dei cavi (morsetti 1-2 E 3-4), si determinano durante la memorizzazione delle battute. 177 178 Colonnina con appoggio Art. EE05 V 0 14V Selettore a chiave Lampeggiante con antenna e ricevitore Art. EL09 A Numero disegno a3898-1 A- Trasformatore 220VA B- Batteria Art. ZBA1 Rete 230V~ Pulsante Scheda elettronica Art. ZC24 B Centralina su box Art. EC33 SCHEMA COLLEGAMENTO BARRIERA ART. ZBR1 - ZBR2 - ZBR7 0 14V Lampeggiante con antenna Art. EL05 Lampeggiante con antenna e ricevitore Art. EL09 V 0 14V Selettore a chiave Pulsante Scheda elettronica Art. ZC24 B Centralina su box Art. EC33 Trasformatore 220 VA Batteria Art. ZBA1 A- B- A Rete 230V~ Numero disegno a3899-1 SCHEMA COLLEGAMENTO CON DUE BARRIERE ART. ZBR1/002 - ZBR7/002 179 180 Verde Semaforo Art. ZSEM Rosso Marrone Colonnina con appoggio Art. EE05 Blu Blu Nero R V Giallo/Verde 0 14V COM Relè Art. ZC10 NO NC C Lampeggiante con antenna e ricevitore Art. EL09 - + Scheda elettronica Art. ZC24 B Pulsante Centralina su box Art. EC33 A Batteria Art. ZBA1 Numero disegno aa3898-2 C- Selettore a chiave B- A- Trasformatore 220VA SCHEMA DI COLLEGAMENTO BARRIERA CON SEMAFORO Art. ZSEM Rete 230V~ COLLEGAMENTO ART. ZR01 RILEVATORE MAGNETICO DI MASSA 181 NOTE: 182 DEP.AUI.I00 - RL04 - 6/2008 SEDE DI CAMPODARSEGO Via Pontarola, 14/A 35011 CAMPODARSEGO (PD) Tel. 39/049 9202511 r.a. Telefax Italia 049 9202603 Telefax Export Dept.... 39/049 9202601 E-mail: [email protected] E-mail export dept: [email protected] Filiale di Padova Via A. Ferrero, 9 - 35133 PADOVA Tel. 39/049 8888211 r.a. Telefax Italia 049 8888251 Filiale di Milano Via Conti Biglia, 2 - 20162 MILANO Tel. 02 6473360-561 - Telefax 02 6473733 E-mail: [email protected] Filiale di Firenze Via Lunga, 4/R - 50142 FIRENZE Tel. 055 7322870 - Telefax 055 7322870 E-mail: [email protected] www.elvox.com