Istituto Comprensivo “G.A.Bossi
Scuola dell’infanzia “Bianca Garavaglia” - Busto Arsizio –
Ciao bambini ,
siete pronti per una strepitosa
avventura, che ne dite di andare a scoprire
il Regno di Cibonia : in
realtà è un Regno piccolissimo,così piccolo che nessuno si è mai
preoccupato di disegnarlo sulle carte geografiche ed è molto difficile
capitare da quelle parti li per caso Vi invio una mappa affinché possiate
trovarlo.
Il Regno di Cibonia confina da una parte con le terre di Nonlosò, dietro
c’è il Picco Nevoso, a sinistra la Contea di Chilosà ed in basso Mare
Pescoso. Il Castello di Cibonia è in alto sulla collina domina il villaggio
dove abitavano i Ciboniani. Proprio davanti al castello c’è il Laghetto
Specchietto e un po’ più lontano si vede il Deserto Proteico.
I Ciboniani,cioè gli abitanti del Regno ,sono persone liete e pacifiche
vivono tranquilli,preoccupandosi soltanto di
coltivare la terra ed
allevare gli animali. Sembra che tutto andasse per il meglio ,ma ci siamo
dimenticarvi di che anche a Cibonia aveva i suoi guai.
All’entrata del regno di Cibonia c’è la seguente scritta
Pollo, patate, spinaci e prosciutto
Mi sento bene se mangio di tutto
Occhio di falco con le vitamine
Forza di tigre con le proteine
Latte e formaggio fan le ossa più dure
Pancia più sveglia con fibre e verdure
Miele, insalata, bistecca e poi soia
Mangio di tutto e niente mi annoia
Il giorno dopo, a Cibonia, successe il finimondo, quando tutti si alzarono per
fare colazione,ebbero una triste sorpresa: Giannino,il figlio di Bortolo e
Anita, coltivatori diretti, chiese alla mamma pane, burro e marmellata e una
tazza di latte caldo, la mamma annuì mentre apriva la dispensa, ma rimase a bocca
aperta e stupita, quando vide che la dispensa era completamente vuota, Erano
stati i topi? O forse si trattava di ladri?, Niente di tutto questo… Michelotto e
Micheletto i gemelli degli allevatori dibestiame Miranda e Guglielmo, chiesero
educatamente in coro : uova, pancetta, spremuta d’arancia e frutta fresca, ma
mamma Miranda, quasi pianse, quando vide che niente di quello che gli era stato
chiesto non si trovava più nella ghiacciaia, il cibo era sparito…Fu tutto un
aprirsi di finestre, uno scendere in piazza, un urlare dai balconi, ma le parole
erano sempre le stesse: - Sono sparite le provviste, non c’è più niente da
mangiare ! Ma non era finita qui, nelle stalle e sulle aie non vi erano più
animali domestici, mucche,capre, pecore e galline, oche, piccioni tacchini e
conigli. Nei campi e sulle piante da frutto era la stessa cosa, non più mele,
pere, albicocche non più insalata, pomodori e ravanelli non più cipolle, patate
e spinaci… il cibo era sparito…Qualcuno corse al Laghetto Specchietto,forse lì
avrebbero trovato del pesce, ma la delusione fu grande, quando incontrarono dei
pescatori sbigottiti,nel fiume e nel lago non vi sono più trote,cavedani e lucci,
nel fiume non risono più salmoni e storioni…- la stessa situazione c’era nel
Mare Pescoso !Se prima i ciboniani erano stupefatti, con il passare del tempo, si
sentirono preoccupati,agitati, sconsolati, ma soprattutto affamati… senza cibo
non si ha forza, non si ha voglia di lavorare, di studiare, di ridere e
scherzare. Ma quale strano fenomeno aveva colpito Cibonia?Una carestia ? una
malattia? Un virus? Uno scherzo della natura? -No!- disse Pippetto, il figlio del
panettiere,questa notte quando ci siamo alzati per impastare la farina e
infornare il pane, non abbiamo trovato più niente, allora io son corso a
guardar fuori dalla finestra, e ho visto…-, - “ Cosa hai visto? “ - chiesero in
coro i ciboniani incuriositi e preoccupati, Pippetto si fece coraggio e rispose
in un sol fiato: “ Ho visto Stregasazia e Orcofamelico, volavano sopra i tetti
del villaggio a cavallo di una scopa nodosaspargevano fin negli angoli più
reconditi una polverina verde blu marrone rosa, e mentre facevano questo
sghignazzavano e facevano i versacci, , che però non posso ripetere. Ho sentito
benissimo Orco famelico dire che il suo sogno finalmente si avverava e che i
Ciboniani erano sistemati una volta per tutte- “ Ma allora si tratta di “ Un
incantesimo !-, dissero in coro gli
abitanti di Cibonia. I bambini in coro
dissero –Un incantesimo ?-
Contro gli incantesimi i ciboniani non avevano rimedi, idee, non
trovavano soluzioni, ma si sentivano avviliti tristi e sconfitti.
Nello sconforto solo un ragazzetto di nome Leonuccio, ebbe il coraggio
di spezzare la tensione dicendo. – “ Beh una soluzione ci sarebbe,
qualcuno che ci può aiutare c’è. - “ E chi sarebbe questo qualcuno?- “ ,disse
il solito coro di Ciboniani. “ E’ il Cavalier Mangillotto, l’unico cavaliere
di Cibonia , che studia alla scuola di cavalleria del castello, adesso non
sono sicuro se sia stato nominato cavaliere e abbia superato tutti gli
esami,ma l’ho visto l’altro giorno nel prato dietro al castello che tentava
disperatamente di cavalcare senza cadere dal suo cavallo-. “ E che cosa
aspettiamo?, Leonuccio,corri a chiamarlo immediatamente “ In un
batter d’occhio,il ragazzino era di ritorno,accompagnato da uno strano
personaggio tutto coperto da un’armatura scintillante che lo faceva
assomigliare vagamente
ad un robot. “ Illustrissimi abitanti,io sono il
Cavaliere Mangillotto,per servirvi, disse scendendo rumorosamente da
cavallo. – Sono un cavaliere dell’ordine dei “ Sempre a tavola ” ,che a sua
volta ha raccolto lo scudo dei “ M angiacomposti ” e le insegne degli
antichi cavalieri della “ Tavola rotonda apparecchiata ” -. – OOOOOHH !!!ecero in coro grandi e picc.olini e Mangillotto vedendo l’interesse e la
stima dei ciboniani, continuò dicendo:- compito dei cavalieri è di
sconfiggere draghi, salvare pulzelle, prevenire inondazioni,
combattere i pirati saraceni, debellare il raffreddore…- “ Che posso fare per
voi “ –Messo al corren5ìte del compenso che gli spettava. A Mangillotto non
restò che accettare, anche se in cuor suo era un po’ titubante e spaventato
perché temeva di non essere in grado di compiere quell’impresa così
insolita,ma non ebbe il tempo di esitare a lungo perché i Ciboniani gli
portarono il suo cavallo, la sua armatura e la spada e lo spedirono fuori
dal villaggio dicendogli - “ VAI E TORNA VINCITORE !- “ ,E così mentre
cavalcava nel folto della boscaglia, senza sapere bene cosa fare si sentì
cader qualcosa di duro sulla testa…. – Ahia!!Ma che cos’è? – aveva appena
esclamato,quando di nuovo un’altra botta in testa, gli fecero alzare lo
sguardo verso l’alto.per vedere che cosa gli cadesse sul capo, e gli capitò
di scorgere, seduto sul ramo di una quercia,uno gnomo piccolissimo,tutto
vestito di rosso,si trattava dello Gnomo Gnam Gnam: Mangillotto
gli raccontò per filo e per segno gli ultimi avvenimenti e gli confidò la
sua paura di non essere all’altezza del compito che gli era stato affidato.
E qui noi gnomi cosa ci stiamo a fare se non per aiutare cavalieri in
difficoltà? –Consulterò il manuale degli
gnomi aiutanti,e seguiremo le istruzioni: - Evviva ! – esclamò
Mangillotto. - Non rallegrarti prima del tempo, mio caro Mangillotto
ancora non hai sentito quali saranno le prove da superare solo dopo
potrai lamentarti .
I Ciboniani,cioè gli abitanti del Regno ,erano persone liete e pacifiche
vivevano tranquilli,preoccupandosi soltanto di
coltivare la terra ed allevare
gli animali. Sembrava che tutto andasse per il meglio ,ma ci siamo dimenticarvi
di dirvi che anche a Cibonia aveva i suoi guai. Infatti,vicino alla discarica
abusiva di Cibonia c’era una casupola in rovina dove abitava Stregasazia , e al
dilà dal ponte del fiume,si poteva scorgere una grotta oscura e minacciosa ,che
era il rifugio preferito di Orcofamelico.
Stregasazia, non si era sempre
chiamata così, un tempo era la
signora Rosina Rosai, direttrice del
supermercato di Cibonia, ma un giorno dopo che per anni aveva svolto con serietà
il suo lavoro, rimase sconvolta da un carico di gelati che erano arrivati
sciolti, si arrabbiò talmente tanto che nel giro di poche ore cambiò
completamente la sua vita, decise di lasciare il lavoro comprò in libreria un
libro di magia nera, cambiò pettinatura( una permanente di ricci fittissimi) poi
smise di truccarsi,indossò un vecchio cappello stravagante dedicandosi da allora
in poi alla preparazione di pozioni puzzolenti e disgustose trasformandosi poco
alla volta nell’arcigna Stregasazia. Orco famelico in realtà si chiamava
ragionier MartinoMartelli contabile della Banca di Cibonia. Il ragionier Martino
era un po’ vanitoso, amava molto curare il suo aspetto fisico e oltre ad essere
un esperto di numeri era anche un profondo conoscitore di creme di bellezza,
profumi, diete rinforzanti, ginnastica che sperimentava continuamente su se
stesso per potersi mantenere sempre in forma, e non invecchiare. Ma quella sua
passione diventò presto una mania, e così accadde che un giorno il signor Martino
rubò di nascosto dalla banca una grossa somma di denaro e si comprò un intruglio
che doveva essere miracoloso per la sua bellezza .Ma una volta bevuto il
contenuto della bottiglietta il ragioniere ebbe un’amara sorpresa: nel giro di
ventiquattro ore perse i capelli ed anche qualche dente il colorito della sua
pelle diventò verdognola e si ricoprì di rughe, le sue gambe si accorciarono
inspiegabilmente,mentre le braccia divennero così lunghe da toccare terra . La
cosa peggiore re di tutte fu che l’intruglio produsse in lui un effetto ancora
più disastroso: gli provocò una fame esagerata, tanto da non essere mai sazio,
anche dopo aver mangiato sei uova con la pancetta, dodici brioches, diciotto
cioccolate con la panna ventiquattro panini col salame, trentasei bistecche
impanate, quaranta chili di patate fritte. Si sentiva sempre un languorino, un
buco nello stomaco, tanto da dover ricominciare a mangiare, sette cornetti alla
crema, quattordici, spaghetti vongole,ventuno cotechini di Modena, ventotto
crostate di mele,trentacinque tortine alla ricotta e via dicendo. Tutte le
pietanze avrete notato sono numerate , perché gli piaceva sempre contare come
quando lavorava in banca. Ma da quel giorno per tuttii Ciboniani divenne
Orcofamelico.
Quando Orcofamelico incontrò per la prima volta Stregasazia capì subito di
non essere l’unico essere disgustosamente brutto di Cibonia e provò subito
simpatia per lei,tanto che ben presto i due divennero amici inseparabili.Ma
un bel giorno, come dicevamo prima, la pace di Cibonia fu
messa in
pericolo. I guai incominciarono il giorno in cui
Orcofamelico,dopo aver
mangiato troppo come al solito ,si addormentò di botto e sognò di essere
l’imperatore di Cibonia, e aveva a disposizione tutto il cibo del regno e
costringeva i Ciboniani a digiunare e a cucinare per lui giorno e notte.
Quando raccontò il suo sogno a Stregasazia,la perfida strega gli suggerì di
farlo diventare realtà con un tremendo incantesimo. I due si diedero da
fare ,procurarono gli ingredienti,misero sul
fuoco la pentola degli
incantesimi e pronunciarono questa malvagia formula magica:
Una pentola capace sopra a un fuoco assai vivace
Mentre giro il mestolone ti preparo la pozione.
quattro funghi velenosi, sei vermetti deliziosi.
Tre capelli di biondino un ranocchio e un soldino
Un pezzetto di cannuccia una mela senza buccia
Ora viene il gran finale aglio olio pepe e sale
Poi versare in terracotta la sostanza bella cotta
Sul villaggio poi volare e con forza rovesciare
Sopra case campi e tetti è il migliore dei dispetti !
Quando la pozione fu pronta,Stregasazia e Orcofamelico afferrarono la scopa
volante e volarono in tutta fretta a rovesciare il pentolone sopra il
villaggio,senza tralasciare ne anche un angolino di viuzza, tegola, ramo o
foglia. Una volta terminato il loro malvagio lavoro,tornarono soddisfatti,
a casa per riposarsi dalla fatica. la notte stava per finire e stava per
sorgere il sole.Ma Orcofamelico e Stregasazia nella fretta non si erano
accorti che qualcuno era sfuggito al loro maleficio.
Ecco qua “ disse Gnam Gnam, a quanto leggo sul manuale il cavaliere
preposto allo scioglimento dell’incantesimo,deve superare tre prove: la
prima è una Prova di Forza, la seconda è una Prova di Guarigione la terza
è una Prova di Robustezza, e così dicendolo gnomo incominciò a leggere ad
alta voce la formula della prima prova che Mangillotto avrebbe dovuto
superare per liberare Cibonia dal malvagio incantesimo della Stregasazia
dell’ Orcofamelico
Un masso gigante blocca lo scorrere
dell’acqua fluttuante,
il Laghetto Specchietto s’inaridirà e
acqua pulita
non ci sarà da che mondo e mondo
quadrato o rotondo
la vita non scorre se non c’è siccità
senza l’acqua di tanta importanza
tutti moriranno a breve distanza
prima dell’alba l’acqua scorrer farai
se usando la forza e il masso toglierai
Detto così sembra facile, ma dove la trovo tutta quella forza per spostare
un masso così gigantesco? – chiese Mangillotto - “ Ti ricordo che non
mangio da giorni e sinceramente non penso proprio che ce la farò “ - “
La forza si può recuperare facilmente tutto quello che dobbiamo fare è
impadronirci del forziere dei grassi e degli zuccheri ” – rispose il
piccolo aiutante di Mangillotto. L’impresa di recupero del forziere non
era così semplice,anche perché quest’ultimo si trovava nella cantina della
Stregasazia,ed era ben custodito,per raggiungere la cantina si dovevano
superare sette porte chiuse a doppia mandata,scendere novantanove scalini
sdrucciolevoli,eliminare cinquanta ragnatele polverose,e battere un
arcicane da guardia di razza grugnito mordente. Ma lo gnomo Gnam Gnam, era
uno gnomo di prima classe,così mentre Mangillotto passeggiava nervoso
intorno alla quercia dello Gnomo,il piccolo si apprestò a compiere la sua
impresa e presto fu di ritorno con il forziere. _ E così fu! Mangillotto
non credeva ai suoi occhi , non aveva ancora finito di fischiettare la sua
canzone preferita che Gnam Gnam era già di ritorno con il forziere aperto
il quale donò il suo contenuto prezioso al giovane cavaliere, recitando una
formula magica:
Grassi e zuccheri sono importanti
per diventare forti e gigante
per sviluppare muscoli e cervello
la quantità è giusta fratello
per superare le prove severe
il contenuto è in questo forziere
“ Ma cosa contiene questo benedetto forziere “ - esclamò incuriosito –
una bottiglia d’olio extra vergine d’oliva,un panetto di burro della
fattoria,pasta, pizza e riso e poi mele,marmellata, cioccolata e
gelato. In preda ad una fame spaventosa, Mangillotto si avventò senza
ritegno sui cibi che contenevano grassi e zuccheri,ma lo gnomo Gnam Gnam
lo fermò e gli disse: “ Mangillotto non strafare,mangia in modo
regolare,se divori troppi grassi,bene poi non te lapassi con gli
zuccheri è uguale,sennò dopo starai male.La strana filastrocca dello
gnomo fece il suo effetto e Mangillotto ,si fermò e disse un po’ deluso
: _ “ Ma scusa ,io devo mangiare tanti grassi e tanti zuccheri per
diventare tanto forte! “ “ Certo ma vanno mangiati nella giusta
misura,altrimenti,anziché diventare forte,diventi grosso grosso, grasso
grasso,non ci stai più nell’armatura e non puoi più salire a
cavallo,invece di correre,rotolerai come una palla!Seguendo i saggi
consigli di Gnam Gnam Mangillotto fece un lautopasto e si sentì subito
forte e vigoroso, ora era pronto per superare la prima prova. Salì sul
fido destriero e si diresse al Laghetto Specchietto proprio dove il
masso bloccava lo scorrimento regolare delle acque e grazie al potere
che i grassi e gli zuccheri gli avevano dato spostò quel masso come se
fosse un sassolino,e gli diede un calcio come se fosse un pallone, che
lo lanciò in direzione della casa della Stregasazia rompendo un
comignolo, tre tegole e una finestra. Non vi dico la rabbia della strega
e lo stupore dell’orco.! – Non hai ancora vinto ingenuo cavaliere,altre
prove devi superare, eh! eh! eh! – disse sogghignando la Stregasazia con
voce vecchia e tarlata come una porta con cardini ruggini e mai
oliati.Ma Mangillotto non poteva sentire quelle parole:portò il forziere
magico al villaggio e ne distribuì il contenuto a tutti ,restituendo le
forze ai Ciboniani stremati dal digiuno.L’ incantesimo ,però non era
ancora sciolto e Mangillotto e Gnam Gnam,si prepararono a superare la
seconda prova che li attendeva.
Dopo aver superato la Prova di Forza, si sentiva rincuorato dalla forza
ricevuta dal forziere dei grassi e degli zuccheri ed era pronto per la
sfida successiva mai suoi concittadini, i Ciboniani, passata l’euforia del
cibo mangiato,cominciarono ad avere strani disturbi,chi il raffreddore,chi
la bronchite,chi una spossatezza,chi aveva problemi alla vista. Sembrava
che nonostante grassi e zuccheri del forziere magico tutti fossero
colpiti da una nuova debolezza . Mangillotto chiese a Gnam, Gnam quale
potesse essere mai le cause di tutto ciò. Lo gnomo rispose come al solito
con una filastrocca:
Grassi e zuccheri ti hanno salvato
da un sicuro destino in grato
dell’incantesimo non è la fine
cerca lo scudo delle vitamine!
“
Già caro Cavaliere ” disse Gnam – Gnam,non basta avere la forza,bisogna
saperla conservare e per mantenersi in salute servivano le vitamine,che
avrebbero difeso i Ciboniani dalle malattie e “ Dove si trova mai questo
scudo miracoloso? – chiese impaziente Mangillotto. – “ Nella caverna di
Orcofamelico – rispose lo gnomo, questa volta però mi dovrai accompagnare,
la caverna di Orcofamelico è piena di insidie e trabocchetti ” . La grotta
di Orcofamelico era buia e man mano che ci si addentrava la luce esterna
diminuiva e il buio avvolgeva i due sempre di più.- “ Dobbiamo stare molto
attenti la grotta era fredda e inospitale piena di ragnatele e muffe di
ogni genere e straripante di microbi e batteri portati dagli insetti e dai
topi che scorazzavano liberamente,dobbiamo stare attenti ad evitarli tutti
per poter raggiungere lo scudo che ci possono aggredire quanto meno ce lo
aspettiamo ” -. Mangillotto si sentiva la gola secca e il naso
goccioloni…. ” Mentre cercava di allungare il passo : bisognava
raggiungere in fretta prima di essere infettati da qualche virus!
Mangillotto scorse appoggiato sopra una roccia lo scudo vitaminico,
spiccava nel buio della grotta rischiarato da una strana luce soffusa ed
emanava calore. Ma come era fatto lo scudo? Era un florilegio di frutta e
di verdura a formare un vero e proprio scudo….Prima ancora che egli potesse
,chiedere spiegazioni, Gnam Gnam recitò una delle filastrocche:
Se hai la febbre e il mal di gola
a soluzione è proprio una sola
mangia tante vitamine
Che proteggon senza fine
e se tu le vuoi trovare
frutta e verdura dovrai consumare
Insomma lo scudo anziché essere d’acciaio come pensava Mangillotto era
formato da file di fagiolini,carote a rondelle,foglie di spinaci,spicchi di
patate,passato di legumi,fettine di pomodoro,ceppi di insalata,cavolini e
cavolfiori, broccoletti e poi ancora fette di mela,pera, rotelline di
banane,ciliegie e fragole,uva bianca e nera,pesche ed albicocche, prugne
non sto qui ad elencare tutto quel ben di Dio, ricordatevi solo che quei
cibi erano pieni di vitamine. Ricordandosi i consigli di Gnam Gnam questa
volta Mangillotto della lezione mangiò in modo equilibrato sia frutta che
verdura,perché ormai sapeva che bisognava mangiare un po’ tutto ,ma senza
esagerare. Anche lo scudo vitaminico aveva poteri magici perché nonostante
lui mangiasse frutta e verdura non si esaurivano mai. Ora però bisognava
andarsene rapidamente da quell’orribile grotta e dirigersi altrettanto
velocemente a Cibonia per distribuirne a tutti gli abitanti in modo che
potessero difendersi dalle malattie . Intanto Orcofamelico ritornato alla
grotta si accorse del furto e si arrabbiò tantissimo e lanciando un urlo
che si udì fino a Cibonia….Accorse anche Stregasazia, ,appena vide la
faccia verde scuro di Orcofamelico capì immediatamente che Mangillotto era
riuscito a superare anche la prova di guarigione. Ma non tutto era perduto,
pensò tra sé e sé ,perché per scioglierel’incantesimo Mangillotto doveva
superare l’ultima prova,ed era la più difficile.
Ormai non restava che superare l’ultima prova, e l’incantesimo si sarebbe
sciolto…Poteva essere la più difficile, perché sicuramente Orco Famelico e
Stregasazia, avrebbero usato tutti i loro poteri per sconfiggere
Mangillotto e lo gnomo Gnam Gnam. Il giovane cavaliere e lo gnomo ne erano
consapevoli, ma il fatto di aver battuto due volte quei cattivoni li
rincuorava. La prova che dovevano superare era la più temuta, ma se
avessero vinto,Cibonia e i suoi abitanti sarebbero tornati alla serenità e
alla felicità.Che cosa dovevano recuperare dopo il forziere dei grassi e
degli zuccheri e lo scudo vitaminico?L’armatura delle proteine: i poteri di
quella armatura facevano crescere forti e sani chi la indossava, e unita
agli altri due elementi rendevano veramente una persona equilibrata
fisicamente e mentalmente. Solo così i giovani Ciboniani sarebbero
diventati grandi e adulti.Ma come e dove si poteva recuperare l’armatura
delle proteine?Ricordatevi che Gnam Gnam ha sempre una filastrocca per ogni
occasione, e quando Mangillotto glielo chiede, lui recita così:
Si può trovare l’armatura dove si brucia da grande arsura
Dove la terra si fa bollente sferzata sempre da un sole cocente
Un grande spazio sabbioso ed aperto
La troverai in mezzo al deserto…
Il deserto proteico! Ecco dove i due lestofanti tenevano nascosta
l’armatura. bisognava partire subito dopo il tramonto, al calar della sera,
per non essere travolti dal caldo torrido che aleggiava su quella grande
distesa di sabbia. Invece del cavallo, Mangillotto e Gnam Gnam, affittarono
al mercato di Cibonia un cammello, detto anche la nave del deserto, che
faceva cento chilometri con un litro d’acqua.Alle prime luci dell’alba i
due avevano percorso metàdella strada e videro in lontananza il profilo di
alcune palme e ciuffi di vegetazione. - “ Quella è un’oasi “ - disse lo
gnomo,- “ E’ l’unico posto dove quei due stregoni potrebbero rintanarsi al
sicuro dai pericoli del deserto, lì sicuramente troveremo anche l’armatura
“ - .- “ Vado in avanscoperta, tu Mangillotto aspettami qui nascosto dietro
al cammello “ -, disse Gnam Gnam. Detto fatto il piccolo uomo dei boschi
velocissimamente arrivò ai margini dell’oasi, e nascosto da alcune
striminzite felci, osservò la situazione.Strega Sazia dormiva all’ombra di
una palma, mentre Orco Famelico faceva la guardia davanti alla piccola
sorgente che alimentava l’oasi. Gnam Gnam, senza essere visto, si arrampicò
su una palma da cocco e così poté vedere che sotto l’acqua della sorgente
brillava l’armatura.Ora ci voleva un piano, tornato dal giovane disse: - “
Dobbiamo creare un’azione diversiva, per distrarre L’Orco e neutralizzare
la Strega, ho già un’idea “ -. La espose a Mangillotto e via subito dopo
alla sua realizzazione Gnam Gnam senza essere visto,si arrampicò su una
palma di cocco e così potè vedere che sotto l’acqua della sorgente brillava
l’armatura.
Ora ci voleva un piano: tornato dal giovane disse: - “ Dobbiamo creare
un’azione diversiva per distrarre l’orco e neutralizzare la strega,ho già
un’idea ” la espose a Mangillotto e via subito alla sua Di fatto il piano
consisteva in questo: avrebbero spinto il cammello verso l’oasi, dopo che
lo gnomo gli avesse sussurrato alcune paroline nell’orecchio, il cammello a
quelle parole avrebbe corso al gran galoppo barrendo e scalciando, la
confusione avrebbe distratto Orco Famelico che, vedendo l’animale gibboso
corrergli incontro, se la sarebbe data a gambe levate. Gnam Gnam nel
frattempo si sarebbe arrampicato sulla palma da cocco dove dormiva Strega
Sazia che, svegliata dal gran baccano, sarebbe stata investita da una
gragnola di noci di cocco lanciate dallo gnomo, proprio sulla sua zucca
riccioluta. In quella confusione Mangillotto doveva gettarsi nella sorgente
e recuperare l’armatura di proteine, per poi subito indossarla.A quel
punto, con l’armatura addosso, Mangillotto sarebbe stato così forte da
immobilizzare e rendere inoffensivi strega e orco. E Così fu, il piano
dello gnomo funzionò nei minimi particolarie quando sulla strada del
ritorno, con i due cattivi legati come salami e caricati sul cammello, si
dirigevano verso Cibonia vincitori, Mangillotto chiese a Gnam Gnam perché
l’armatura rendeva alti e forti, egli gli rispose con la consueta filastrocca:
Grandi poteri ha l’armatura
che hai trovato con bravura
di proteine essa è composta
per questo la vedi dura e tosta
in parte è carne che da la sostanza,
in parte è pesce che tiene i dubbi a
distanza son bene oliati
i suoi ingranaggi
fatti con latte burro e formaggi
i suoi componenti insieme associati
rendono forti svegli e beati
Quando indossi questa armatura
cresci in altezza forza e bravura
Il gran segreto del terzo elemento
le proteine sono un portento.
Giunti che furono a Cibonia mostrarono l’armatura e a turno la fecero
indossare a tutti i cittadini perché ne acquisissero i benefici, che
insieme al forziere dei grassi e degli zuccheri e allo scudo vitaminico
costituivano l’unità degli elementi per eliminare l’incantesimo.E fu così,
le piante come per magia crebbero e si riempirono di frutti, il grano
maturò, le stalle ele aie si riempirono dei versi di mucche galline e oche,
come per incanto anche il laghetto e il fiume ritornarono agli antichi
splendori riempiendosi di ogni sorta di pesce, così fu perl’oceano, e il
deserto si ritirò per lasciare spazio a una natura rigogliosa. Cibonia
tornò ad esser un paese sereno con lo sguardo rivolto al futuro.
Mangillotto venne nominato gran cavaliere ufficiale difensore dei
Ciboniani, Gnam Gnam ritornò nel bosco per riposarsi delle fatiche,
promettendo al cavaliere che sarebbe ritornato per i grandi
festeggiamenti.E i due cattivoni ? Direte voi… Non avendo più il controllo
dell’incantesimo nel giro di pochi giorni ritornarono ad essere quelli di
un tempo: la signora Rosina Rosai, e il signor Martino Martelli, direttrice
del mercato l’una e bancario l’altro, e la sconfitta servì loro per mai più
meditare vendette.Ma la storia non può finire senza un’ultima filastrocca
di Gnam Gnam:
“ Questa avventura che abbiamo vissuto
vi servirà certo d’aiuto
insieme abbiamo sperimentato
quanto è importante il cibo mangiato
naturalmente con sufficienza
a dosi giuste con intelligenza
zuccheri, grassi e vitamine
senza scordare le proteine
ci fanno crescere forti e sani
per affrontare meglio il domani
mangia la carne il pesce e le uova
e proverai una vita nuova
bevi il latte e assaggia il formaggio
contro i pericoli avrai il coraggio
pasta verdura frutta e gelato
sarai un bambino fortuna
questa è la formula dalle Alpi alle Ande
per crescere sano e diventar grande
spero che il racconto vi sia piaciuto
lo gnomo Gnam Gnam vi manda un saluto.
CIAO, CIAO !
Filastrocca per crescere bene
Per crescere, corre e saltare
correttamente devi mangiare.
Nella pasta e nel pane ci sono i carboidrati,
sentirai che energia dopo averli mangiati.
Ricorda che gli zuccheri vanno
consumati con moderazione
meglio mangiarli a colazione.
Le proteine della carne, delle uova e del pesce,
sono indispensabili per chi cresce.
Le vitamine di frutta e verdura
aiutano gli anticorpi a far paura.
Latte e formaggio devi consumare
se le ossa vuoi rinforzare,
ma non mangiare grassi in quantità
o avrai il problema dell’obesità,
e per restare sano fai tanto movimento
ne trarrai un gran giovamento.
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progetto mangillotto - istituto comprensivo statale "GA BOSSI" busto