PITAGORA e i numeri
A PITAGORA spetta un posto
storia della matematica,
scienza e della musica, ma
stesso tempo della filosofia,
religione e della politica.
nella
della
nello
della
Il suo nome non è solo il
più famoso ma è anche il
più controverso
dell’antichità, perché vi
sono tantissime
testimonianze contrastanti
su di lui, molte delle quali
poco meritevoli di credito
perché non c’è stato un
contemporaneo più
giovane che abbia scritto
su di lui (come ad es.
Socrate, Platone…)
PROBABILMENTE VISSE dal 570 a.C. circa al 480 a.C.
Pitagora nacque in un periodo culturalmente
stimolante.
Il sesto secolo a.C.,infatti, fu caratterizzato
da importanti e sensazionali progressi nei
settori più differenti. Fu il periodo in cui
vennero poste le fondamenta nella
filosofia della natura, nella letteratura,
nell’arte e nella architettura, come anche
nella medicina e nella tecnica.
Il punto focale di questi sviluppi fu la Ionia, nell’Asia Minore, di
cui faceva parte anche l’isola natale di Pitagora, Samo. Tra
questa regione e le colonie greche in piena espansione
nell’Italia meridionale e in Sicilia esisteva un vivace scambio.
Quando Pitagora era un ragazzo, Samo era un
fiorente e grande porto. Le navi portando nuove idee
sembravano soffiare brezze
Fu un’epoca di fermento e genio. Accanto a Talete in
Ionia, c’era Confucio in Cina e Gautama Buddha
in India e i profeti ebraici in Israele. Pitagora aveva
una mente che poteva riunire tutte le loro. La sua
storia iniziò a Delfi, un piccolo villaggio greco
situato su una montagna con una spettacolare vista
su una valle, sul mare e sulle cime
innevate di alte montagne.
Oltre la sua bellezza, Delfi era situata su
una fessura della terra dalla quale
affioravano vapori che si diceva
provocassero nelle persone visioni che
potevano prevedere il futuro. Così Delfi
era considerato un posto sacro. All’inizio
si venerava Gaea, la dea della terra, dopo,
quando Apollo arrivò dal monte Olimpo
alla ricerca di un posto per il suo tempio,
le leggende greche dicono che scelse
Delfi. Per prendere possesso della città egli
doveva combattere e vincere contro un
orribile drago, di nome Python, che era
figlio, figlia o nipote di Gaea (dipende da
come viene letta la storia). Python, che
aveva assunto forma di serpente, non
soltanto molestava gli umani, ma cacciava
gli dei da Delfi.
Mnesarchus e
Parthenis, una
giovane coppia di
Samo, i futuri
genitori di
Pitagora fecero
questo viaggio
per consultare
l’oracolo. Ne
valse la pena.
Ebbero una
stupefacente
notizia: avrebbero
avuto un figlio che
“avrebbe
cambiato il
mondo”.
All’inizio si venerava Gaea, la
dea della terra.Dopo, quando
Apollo arrivò dal monte Olimpo
alla ricerca di un posto per il suo
tempio, le leggende greche
dicono che scelse Delfi. Per
prendere possesso della città
egli doveva combattere e
vincere contro un orribile drago,
di nome Python, che era figlio,
figlia o nipote di Gaea (dipende
da come viene letta la storia).
Python, che aveva assunto
forma di serpente, non soltanto
molestava gli umani, ma
cacciava liberamente gli dei da
Delfi.
Apollo uccise l’orribile
serpente, fu coronato
con una ghirlanda di
foglie di alloro e tornò a
Delfi puro e meritevole
di rispetto e
adorazione. il dio
Apollo fu adorato a
Delfi. La gente si
recava lì per ricevere
saggezza dall’oracolo
che si diceva parlasse
attraverso i pensieri di
Apollo, il suo nome era
la Pythia che era
sempre una donna
LA SCUOLA PITAGORICA
Fu a Crotone che fondò la sua scuola.
Pitagora conquistò il consiglio degli anziani che gli affidarono
l’istruzione non solo dei bambini e dei giovani, ma anche delle
donne .
PITAGORA
AVEVA DIVISO I SUOI
DISCEPOLI IN DUE
GRUPPI
I
MATEMATICI
(vegetariani,obbligat
i al celibato,
spogliati di ogni
bene materiale)
GLI ACUSMATICI
(obbligo di seguire in
silenzio le lezioni del
maestro, vita
ritualizzata da divieti
e ordini)
REGOLE ALIMENTARI
VEGETARISMO:LA RINUNCIA AL CONSUMO DI
CARNE è LA DIRETTA CONSEGUENZA DELLA
DOTTRINA DELLA TRASMIGRAZIONE DELLE
ANIME
ARITMOGONIA
FILOSOFIA DEI NUMERI
Per Pitagora e i suoi seguaci, i numeri
formavano tutte le cose corporee, l’armonia
musicale, il cielo e tutte le stelle che si
muovono in modo armonico. Anche concetti
astratti come l’intuizione e la giustizia
potevano essere identificati da numeri. In
breve, era “numero”: la materia originaria da
cui ogni cosa è sorta e di cui anche consiste.
L' Uno, o principio limitante
La Diade, o principio di illimitazione
Tutti i numeri risultano da questi due principi:
dal principio limitante si hanno i numeri
dispari, da quello illimitato i numeri pari. Una
rappresentazione grafica di questi principi è la
seguente:
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I Pitagorici usavano visualizzare i numeri contando sassolini.
In tal modo si capisce perché davano più importanza ai
dispari, infatti se sassolini vengono disposti in una serie di
squadre (gnomoni) intorno al più piccolo numero pari o al più
piccolo numero dispari, il risultato è sempre un quadrato nel
caso dei numeri dispari (a causa dell’uguaglianza dei suoi lati
il quadrato è perfetto), mentre i pari costituiscono un
rettangolo:
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In questo modo si può anche spiegare l’importanza
data alla tetraktys (numero triangolare), se i
sassolini vengono usati per rappresentare la serie
dei primi quattro numeri si viene a formare un
triangolo equilatero:
Consideravano anche i numeri triangolari (ottenuti
sommando interi consecutivi a partire da 1;
erano cioè triangolari i numeri 1, 3, 6, 10, 15, ...)
COSMOGONIA
La dottrina dell’origine dei numeri si sviluppa
in modo del tutto parallelo alla cosmogonia.
Se per natura i numeri sono la prima di tutte
le cose esistenti, è ovvio che i loro
“elementi” e “principi” siano anche i “principi”
del mondo e di tutte le cose contenute in
esso. Considerando come elementi del
numero il pari e il dispari, l’uno illimitato e
l’altro limitato, il cosmo contiene, ed ha
sempre contenuto, entrambi gli elementi in
sé. All’origine del mondo venne “con-giunto”
per primo il fuoco centrale identificato
con il numero uno o unità (monas) e formato
da entrambi gli elementi fondamentali del
numero, pari e dispari.
SCUOLA SECONDARIA di
PRIMO GRADO “D. ALIGHIERI”
Grazie per l’opportunità …………
Gli alunni delle classi:
prima E
prima F
prima L
Le professoresse:
Isabella De Caro
Maria Fiermonte
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PITAGORA e i numeri - Seminario di Storia della Scienza