LABORATORIO DI PEDAGOGIA GENERALE
Per la partecipazione
prenotarsi on line entro il 31.10.15
scegliere una data ed un orario tra le seguenti possibilità:
Gruppo A con 50 studenti il 07.11.15 visita delle ore 9-11
Gruppo B con 50 studenti il 07.11.15 visita delle ore 11-13
Gruppo C con 50 studenti il 13.11.15 visita delle ore 9-11
Gruppo D con 50 studenti il 14.11.15 visita delle ore 9-11
Gruppo E con 50 studenti il 21.11.15 visita delle ore 9-11
Gruppo F con 50 studenti il 21.11.15 visita delle ore 11-13
Per ragioni organizzative non si possono accettare più di
50 prenotazioni a gruppo
Per il laboratorio prenotarsi dalla bacheca di SFP
http://sfp.uniroma3.it/
In caso di difficoltà chiedere aiuto
all’help desk
Prepariamoci all’esame di giugno 2016
M.I.T.E
Multiple Interaction
Team Education
STRUMENTI DI APPRENDIMENTO
SPIRITO
CORPO
PENSIERO







Appunti
Studio
Ricerca
Interazione
Frequenza
Apertura
Costruzione
AZIONE







Memoria
Impegno
Fiducia
Reciprocità
Costanza
Interesse
Ideazione
MENTE
 Ricordare
 Apprendere
 Crescere
 Sviluppare
 Intraprendere
 Esplorare
 Generare
VOLONTÀ
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso di Pedagogia generale introduce alla conoscenza e alla
comprensione dei fondamenti, delle strategie e dei metodi concernenti
la formazione umana. Lo studio degli aspetti epistemologici propri della
pedagogia e la riflessione sulle realizzazioni pratiche dell’educazione
costituiscono le articolazioni di un unico processo di sviluppo del sapere
teoretico-concettuale nel quale si ravvedono le valenze metodologiche
della disciplina.
Gli obiettivi formativi sono precisati in cinque aree di studio, ogni area è
specificata in due dimensioni pedagogico-educative attraverso le quali
si raggiungono le competenze richieste, secondo quanto qui di seguito
illustrato:
OBIETTIVI FORMATIVI
1. Area di studio relativa alla
conoscenza e alla comprensione del
discorso pedagogico
1.1 definire ed identificare il campo
epistemologico e metodologico della
disciplina
1.2 conoscere la teoria dell’educazione
nel contesto nazionale, europeo,
internazionale
2 – Area di studio relativa alla
applicazione della conoscenza e della
comprensione
2.3 analizzare le migliori pratiche
educative della scuola con riferimento a
metodi pedagogici consolidati
2. 4 identificare e generalizzare
fenomeni e processi educativi
3- Area dell’autonomia di giudizio
3.5 collegare la teoria pedagogica alle
situazioni scolastiche
3.6 valutare le innovazioni pedagogiche
4 - Area delle abilità comunicative
4.7 usare le strategie di interazione
umana in diversi contesti
4.8 sviluppare la competenza nella
progettazione e nella organizzazione
del pensiero pedagogico e dell’azione
educativa
5 – Area delle capacità di
apprendimento
5.9 esercitare la disponibilità alla
ricerca scientifica in generale e nei
contesti scolastici
5.10 comprendere l’emergenza
educativa identificando i problemi e
proponendo le soluzioni nella
prospettiva della formazione continua.
Prof. Dr. Paulo Louro
Escola de Educação
Instituto Superior de Educação e Ciências
ISEC
Campus do Lumiar
Alameda das Linhas de Torres
Lisboa, Portugal
www.isec.universitas.pt
CINQUE AREE DI STUDIO
1 – Area di studio relativa alla conoscenza e alla
comprensione del discorso pedagogico
2 – Area di studio relativa alla applicazione della
conoscenza e della comprensione
3- Area dell’autonomia di giudizio
4- Area delle abilità comunicative
5 – Area delle capacità di apprendimento
AREA NUMERO 1
1 – Area di studio relativa alla conoscenza e alla
comprensione del discorso pedagogico
-
definire ed identificare il campo epistemologico
e metodologico della disciplina
- conoscere la teoria dell’educazione nel contesto
nazionale, europeo, internazionale
AREA NUMERO 2
2 – Area di studio relativa alla applicazione della
conoscenza e della comprensione
-
analizzare le migliori pratiche educative della
scuola con riferimento a metodi pedagogici
consolidati
-
identificare e generalizzare fenomeni e processi
educativi
AREA NUMERO 3
3- Area dell’autonomia di giudizio
•
•
collegare la teoria pedagogica alle situazioni
scolastiche
valutare le innovazioni pedagogiche
AREA NUMERO 4
4- Area delle abilità comunicative
•
usare le strategie di interazione umana in
diversi contesti
•
sviluppare la competenza nella progettazione e
nella organizzazione del pensiero pedagogico e
dell’azione educativa
AREA NUMERO 5
5 – Area delle capacità di apprendimento
•
esercitare la disponibilità alla ricerca
scientifica in generale e nei contesti scolastici
•
comprendere l’emergenza educativa
identificando i problemi e proponendo le
soluzioni nella prospettiva della formazione
continua.
DISTRIBUZIONE ANNUALE DEGLI OBIETTIVI
TUTTI SEMPRE PRESENTI
PREREQUISITI FONDAMENTALI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
la comprensione del valore pedagogico-educativo dell’Interazione Multipla nel
gruppo di insegnamento e di apprendimento secondo il paradigma
epistemologico del M.I.T.E.
le abilità di lettura, di comprensione e di comunicazione di testi in italiano,
anche in formato digitale
la capacità di argomentare su tematiche di ordine culturale
la flessibilità nel gestire positivamente le nuove conoscenze
la competenza nel valorizzare gli apprendimenti
l’impegno allo sviluppo della propria formazione
la responsabilità nel condurre a termine il corso intrapreso, secondo ritmi
stabiliti e scadenze predisposte
l’interesse per la definizione del proprio profilo professionale di insegnante
la destrezza nella navigazione in internet, nella consultazione del sito della
docente www.sandrachistolini.it, nella comunicazione con la docente:
[email protected]
la disponibilità ad apprendere e a trasferire conoscenze, procedure, strategie in
ogni formato di comunicazione.
PREREQUISITI FONDAMENTALI
1. la
comprensione del valore pedagogico-educativo
dell’Interazione Multipla nel gruppo di
insegnamento e di apprendimento secondo il
paradigma epistemologico del M.I.T.E.
2. le abilità di lettura, di comprensione e di
comunicazione di testi in italiano, anche in formato
digitale
3. la capacità di argomentare su tematiche di ordine
culturale
4. la flessibilità nel gestire positivamente le nuove
conoscenze
5. la competenza nel valorizzare gli apprendimenti
PREREQUISITI FONDAMENTALI
6.
7.
8.
9.
10.
l’impegno allo sviluppo della propria formazione
la responsabilità nel condurre a termine il corso
intrapreso, secondo ritmi stabiliti e scadenze
predisposte
l’interesse per la definizione del proprio profilo
professionale di insegnante
la destrezza nella navigazione in internet, nella
consultazione del sito della docente
www.sandrachistolini.it, nella comunicazione con la
docente: [email protected]
la disponibilità ad apprendere e a trasferire
conoscenze, procedure, strategie in ogni formato di
comunicazione.
CONTENUTI DEL CORSO
Titolo del corso
Pedagogia della scuola tra riforma del sistema
d'istruzione e radici identitarie della formazione
della persona umana
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso di insegnamento è pensato e proposto
tenendo conto che la Pedagogia generale è
disciplina di base nel curricolo della formazione
dell’insegnante. Ha lo scopo di introdurre alla
conoscenza della pedagogia nel contesto di
sviluppo
internazionale
delle
scienze
dell’educazione e alla definizione della teoria
pedagogica.
Forma
all’analisi
e
alla
comprensione del processo educativo con la
riflessione critica intorno ai caratteri che
caratterizzano l’azione educativa.
PROGRAMMA DEL CORSO
Sviluppa nel futuro docente una mentalità aperta ed
una competenza scientifica. Lo studio della pedagogia si
avvale della produzione di significato dell’educare e
considera i contributi rilevanti di autori e scuole di
pensiero che segnano il cammino delle trasformazioni in
atto sospese tra riproduzione di modelli accreditati e
tentativi di innovazione ancora in movimento.
L’interazione del pensiero elaborato e prodotto
sull’educazione con soggetti ed istituzioni, persone e
scuole, alimenta il discorso pedagogico rendendolo
materia viva in continuo miglioramento.
PROGRAMMA DEL CORSO
La preparazione nel campo pedagogico prende le mosse
dalla riforma sulla scuola considerando la materia
legislativa una nuova opportunità di definizione del
profilo del docente in Italia ed in Europa, per poi
inoltrarsi nella vicenda formativa delineata da
educatori e pedagogisti che hanno coniugato il fare
scuola con l’elaborazione di concetti e problemi rispetto
ai quali ci interroghiamo e proponiamo soluzioni
credibili per tutti. Il tessuto connettivo delle fasi di
svolgimento dell’insegnamento è rappresentato dalla
ricerca
del
senso
dell’essere
persona
nella
identificazione di quei valori ai quali educare le
generazioni che nella scuola vivono la prima esperienza
di comunità educante e di responsabilità integrale.
DUBBI INTERROGATIVI CHIARIMENTI
USIAMO I FOGLI SCRITTI
il foglio si consegna alla docente che
risponde per iscritto
La risposta può essere data anche in aula
ad alta voce
METODI DIDATTICI
•
•
•
•
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•
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•
Lezioni frontali
Lezioni interattive
Documenti on line
Comunicazione telematica
Ricerca scientifica delle fonti di studio
Apprendimento di uno stile di lavoro scientifico
Studio analitico e sintetico dei testi
Confronti internazionali
Possibilità di estensione degli argomenti trattati
Collegamenti tra teoria e pratica
Interconnessioni significative tra il laboratorio e il corso
Valorizzazione dell’innovazione pedagogica
...e molto altro ancora.....
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
•
Entro la settimana gli studenti leggono il programma. Le modalità d’esame
prevedono la conoscenza: degli obiettivi formativi; dei prerequisiti; dei
contenuti del corso; dei metodi didattici; delle modalità di verifica
dell’apprendimento; dei testi di riferimento; delle altre informazioni.
•
Alla fine del primo semestre, il 24 novembre si svolge per tutti gli studenti la
prima verifica formativa scritta. Alla fine del secondo semestre si svolge per
tutti gli studenti la seconda verifica formativa scritta. Entro il mese di maggio
si presenta alla docente il proprio Manuale di Pedagogia Generale (MPG)
secondo il calendario pubblicato dalla docente nel sito. Gli esami orali si
sostengono a partire dal mese di giugno. Ci si presenta all’orale dopo aver
svolto le verifiche scritte: due verifiche scritte per chi sostiene l’esame
annuale, una verifica scritta per chi sostiene l’esame semestrale. L’esame è
semestrale solo per chi è in possesso della delibera che attesta il
riconoscimento di un semestre, già sostenuto in corsi di studio precedenti.
Tutti gli studenti, di qualsiasi categoria, frequentanti e non frequentanti:
svolgono gli scritti; presentano il MPG personalmente; sostengono l’orale.
TESTI PER IL GRUPPO AF: ESAME ANNUALE FREQUENTANTI
1) 2) 3)
I testi ai numeri
si studiano nel primo semestre e i testi ai numeri 4) e 5) si studiano nel secondo semestre.
Salvo variazioni presentate in aula.

1) S. Chistolini (a cura di), La scuola raccontata dai maestri. Dall’intercultura alla cittadinanza, Kappa, Roma 2010
(testo distribuito dalla docente, si studia nel primo semestre, si consiglia lo studio con un'altra collega di corso)
oppure S. Chistolini (a cura di), La riforma della scuola. Riflessioni in memoria di don Mario Ferracuti, Andrea Livi,
Fermo, 2015.

2) S. Chistolini, L’asilo infantile di Giuseppina Pizzigoni. Bambino e scuola in una pedagogia femminile del Novecento,
Franco Angeli, Milano 2009 (il libro si studia nel primo semestre)
3) Ricerca on line di un articolo e studio relativo, la ricerca viene effettuata nel primo semestre. FAR
RIFERIMENTO AI TESTI DATI PER IL LABORATORIO DI PEDAGOGIA GENERALE
______________________________________________________________________________________________________

4) Un volume assegnato a ciascuno studente da una lista scelta di classici e di contemporanei (la ricerca avviene da
dicembre, il libro si studia da gennaio e si presenta in aula da marzo). Il file con l’assegnazione del
classico/contemporaneo è predisposto dalla docente e sarà pubblicato nel sito www.sandrachistolini.it alla fine del
primo semestre. Il libro va preso in prestito in una biblioteca per dimostrare di saper usare il servizio del prestito,
non va acquistato.


5) S. Chistolini, Pedagogia generale. Insegnamento, scienza, disciplina, Franco Angeli, Milano 2013 (si studia nel
secondo semestre)

Due prove di verifica scritte: una prova di verifica alla fine del primo semestre e una prova di verifica alla fine del
secondo semestre
Presentazione del Manuale di Pedagogia generale: a maggio
Esame orale: da giugno


CENTRO STUDI ERASMO DA ROTTERDAM – GROTTAZZOLINACon il patrocinio del Comune di Grottazzolina e della Cassa di Risparmio di Fermo
VI CONVEGNO DELLE CITTADELLE PEDAGOGICHE
LA RIFORMA DELLA SCUOLA
riflessioni in memoria di Don Mario Ferracuti
GROTTAZZOLINA (FM)
Sabato 20 giugno 2015 ore 16,00 TEATRO NOVELLI
La cittadinanza è invitata a partecipare
PRESENTA
Luciano Scafà – Presidente Associazione Erasmo da Rotterdam
Lettera della Prof.ssa Angela Granata
Lettera di Don Mario Ferracuti agli amici del Nodo e dell’Erasmo
SALUTO
del Sindaco di Grottazzolina Prof.ssa Remola Farina
COORDINA
Prof.ssa Remola Farina
RELATORI
Prof.ssa Sandra Chistolini – Docente Università Roma 3
“La scuola tra trasformazione e innovazione”
Prof.ssa Titti Palazzetti – Dirig.Scolast. e collaboratrice MIUR
“La buona scuola come risorsa per l’innovazione del territorio”
INTERVENTI Mariano Ambrogi– Vicesindaco di Grottazzolina
Benvenuto Roberti- ex docente I.T.I. Montani di Fermo
Luciano Clementini –ex membro C.N.P.I.
Silvio Minnetti- D.S. Liceo Classico Filelfo di Tolentino
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Sponsor : Associazione artistico-culturale “Synodia”
C
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A

R

A
T




T

E

R
I
Esame annuale 8 Crediti 60 ore di lezione
Corso da ottobre 2014 a maggio 2015
Comprende due semestri 30 ore +30 ore di lezione
CFU 8
Lo studio è organizzato in Lezioni di 4 ore a settimana
Attività operative si svolgono nel Laboratorio di 8 ore
CFU 1
Previste 2 verifiche periodiche scritte valide per
l’esame finale
Esame finale orale da giugno 2015 per tutti
Il Percorso formativo si svolge insieme e
personalmente secondo una metodologia definita
Dalla prima lezione si comincia a scrivere il proprio
MANUALE che si presenterà a maggio 2015, secondo
il calendario che darà la docente strutturato in base al
proprio numero identificativo assegnato ad ottobre
2014
AFORISMA DI COMENIO
Non ultima parte della sapienza è poter
provvedere a sé e alle proprie cose.
Saggio è colui che sa vedere le ragioni delle cose,
che sa prevedere l’effetto anche nelle cause, che
sa attirarsi il bene ed allontanare il male.
3 gennaio 1687
EXPO 2015
Inserire la propria memoria con le foto nel
Manuale di Pedagogia generale
Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita
http://www.expo2015.org/it/padiglione-zero
Dalle consegne del 20 ottobre 2015
Cominciare a leggere il volume La scuola raccontata dai
maestri.
Con riferimento all’EXPO2015 cercare e salvare in
documento word quanto nel sito riguarda l’educazione, la
scuola, i bambini. Salvare sia scritti che immagini cercando
di spiegare che cosa significa la frase NUTRIRE IL
PIANETA, ENERGIA PER LA VITA
Leggere e studiare la La Carta di Milano dei bambini.
http://www.expo2015.org/it/la-carta-di-milano





quali modelli economici e produttivi possono garantire uno sviluppo
sostenibile in ambito economico e sociale
quali tra i diversi tipi di agricoltura esistenti riusciranno a produrre una
quantità sufficiente di cibo sano senza danneggiare le risorse idriche e la
biodiversità
quali siano le migliori pratiche e tecnologie per ridurre le disuguaglianze
all'interno delle città, dove si sta concentrando la maggior parte della
popolazione umana
come riuscire a considerare il cibo non solo come mera fonte di nutrizione,
ma anche come identità socio-culturale.
I singoli cittadini, le associazioni, le imprese sottoscrivendo la Carta di
Milano si assumono responsabilità precise rispetto alle proprie abitudini,
agli obiettivi di azione e sensibilizzazione e chiedono con forza ai governi e
alle istituzioni internazionali di adottare regole e politiche a livello nazionale
e globale per garantire al Pianeta un futuro più equo e sostenibile.
QUALE EDUCAZIONE DOBBIAMO PENSARE,
ELABORARE PROGETTARE, REALIZZARE
NELLE NOSTRE SCUOLE?
Noi bambine e bambini
della Terra abbiamo
deciso di leggere e
firmare questo
documento che si
chiama
c’è un problema molto grande tra quello che il
Pianeta riesce a dare per farci mangiare, e il
fatto che stiamo diventando sempre di più
La Carta di Milano dei bambini
Pensiamo che non sia per niente giusto che
nel mondo ci siano persone che non hanno da
mangiare, che non hanno cibo buono, cioè
sano, che non possono bere acqua buona cioè
potabile e che non possono usare energia che
serve a produrre gli alimenti e poi a cucinarli
per mangiarli
quattro problemi più grandi
sul cibo, cioè:
1. mangiare poco o
pochissimo,
2. mangiare male,
3. sprecare il cibo,
4. il fatto che nel mondo c’è
chi ne ha troppo e chi non ne
ha abbastanza
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L’intervista a chi tra noi ha visitato EXPO
Raccogliere una intervista di almeno 3 minuti,
registrarla e poi trascriverla
un esempio dai tavoli di EXPO: brevi interviste
tematiche
http://magazine.expo2015.org/cs/Exponet/it/ed
itoriale/antropologia
La nostra intervista deve essere sull’educazione:
educare ai valori che fanno capire che cosa è
importante per vivere bene
TRE BREVISSIME LETTURE PER INIZIARE
Apprendizzaggio
Lettera da Roma
Sistema preventivo - Don Bosco
I file pdf dei documenti sono disponibili
nel sito della docente, nella categoria
Laboratorio di Pedagogia generale
Giovanni Bosco è il fondatore della Congregazione
dei Salesiani scopre la sua vocazione di educatore sin
da bambino e dedica tutta la vita ai giovani per
guidarli all’impegno, alla responsabilità, al lavoro.
Nel 1877 elabora il sistema preventivo come
concezione dell’educazione basata sul rispetto della
persona umana che egli considera sempre
fondamentalmente buona.
Il sistema è il metodo del dialogo onesto tra
educatore e ragazzo, un metodo che prepara ad
essere bravi cittadini, imparando bene il mestiere e
svolgendo con responsabilità la propria professione.
Il contratto tra 4 persone è un primo esempio di
tutela delle parti contraenti.
Il Mastro esperto nell’arte della
falegnameria deve BEN:
-Insegnare
-Istruire
-Disciplinare
-Valutare
-Dare avvisi
morali e civili
-Correggere con
amore
Il Mastro esperto deve
- Occupare continuamente l’apprendista in
lavori proporzionati all’età, alle capacità,
alle forze, escludendo quello che è
estraneo alla professione
- Valutare la condotta dell’apprendista
Il ragazzo apprendista nell’arte della
falegnameria deve BEN:
-Imparare ad esercitare l’arte
-Recuperare le giornate perdute
-
promette e si obbliga di prestare per tutto il tempo
dell'apprendimento il suo servizio al Mastro falegname
-
con prontezza assiduità ed attenzione, di essere docile,
rispettoso, ed obbediente al medesimo, comportandosi
verso di lui come il dovere di buon apprendista richiede; e
per cautela, garanzia, sicurezza
-
il padre si obbliga a riparare ogni danno dell'apprendísta
non dovuto a impreparazione ma a situazioni che
dipendono dal ragazzo
Lettera da Roma
I giovani conoscano di essere amati ed essendo amati
imparino a vedere l’amore in ciò che non piace loro
Che cosa del sistema preventivo è
meno convincente e che cosa è invece
pienamente condivisibile?
Scarica

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