Mappa del centro di San Daniele del Friuli
COME E DOVE
GEMONA
Cuore del Friuli Venezia Giulia: mappa turistica e guida al territorio
San Daniele
del Friuli
Appollaiata sulla sommità di una collina, San Daniele
del Friuli, conserva intatto il fascino del tipico borgo
medioevale, arricchito successivamente da interventi
architettonici che l’hanno dotata di importanti palazzi,
chiese e pregevoli opere d’arte. La piazza principale è
un piccolo salotto racchiuso tra il palazzo comunale,
dove si trova la più antica biblioteca del Friuli - la biblioteca Guarneriana -, il duomo con opere del Tiepolo e di
Pomponio Amalteo, il settecentesco Palazzo del Monte
di Pietà e la chiesa di Sant’Antonio Abate che racchiude
il più bel ciclo di affreschi rinascimentali in Friuli. Attorno alla piazza un dedalo di viuzze invita il visitatore a
scoprire angoli di storia di questa cittadina: la chiesa di
Santa Maria Assunta detta della “Fratta”con affreschi
quattrocenteschi e le ville patrizie: da palazzo Masetti de Concina, residenza dei Patriarchi di Aquileia, a
palazzo Ticozzi, Florio e Caporiacco. Una passeggiata
lungo i sentieri del parco del castello e lungo via del
Colle, accanto a Villa Serravallo, permette di godere
di indimenticabili viste panoramiche e di piacevoli momenti di relax nel verde. La cittadina è conosciuta per
il rinomato prosciutto reso unico dal particolare microclima fresco e ventilato. Al prosciutto è dedicata l’annuale “Aria d Festa”, evento di richiamo internazionale.
MUSEO DEL TERRITORIO
È ospitato nel seicentesco chiostro del convento dei
Domenicani. Conserva, oltre a opere d’arte sacra e
di illustri artisti dell’area collinare, una ricca sezione
archeologica che riporta in luce la vita in queste terre
durante il periodo di dominazione romana.
Sono visibili reperti ritrovati nel punto più alto del colle
su cui si stende la cittadina, risalenti a un periodo tra
l’XI e l’VIII sec. a. C.
Info: via Udine, 4
tel e fax +39 0432 954484/954934
[email protected]
SALA ESPOSIZIONE CIMELI STORICI MILITARI
L’esposizione è ubicata in una suggestiva Casa del
1300, ospitante un tempo il Banco dei Pegni, presso
cui ha sede l’Associazione Nazionale Alpini la quale
ha raccolto e ordinato con cura i cimeli militari appartenenti ai membri del gruppo, creando così un interessante museo degli alpini.
Info:
via Roma, 18
tel +39 0432 954350
Buja
MONUMENTO NAZIONALE
IL PAESE DEI MEDAGLISTI
Il colle e la fortezza di Osoppo
rappresentano un complesso di
grande interesse storico e naturalistico. Il colle è stato teatro di
alcuni episodi gloriosi ma esso
costituisce soprattutto un insediamento fortificato assolutamente
singolare per essere stato utilizzato fin dall’antichità come struttura
militare continuamente adeguata al modificarsi delle strategie e
delle tecniche militari: gallerie,
GEMONA E SAN DANIELE DEL FRIULI
ARTE DA GUARDARE E DA GUSTARE
San Daniele non è solo meta obbligatoria per chi vuole concedersi un peccato di gola.
La cittadina, libero comune medioevale e pubblico mercato dal 1139, rappresenta anche
un meraviglioso connubio fra storia, arte, tradizione e sapori.
Osoppo
STRADA DEI
PROSCIUTTIFICI
SPILIMBERGO
MANIAGO
AUTOSTRADA
fossati, trinceramenti, casematte;
per questi motivi nel 1923 la Fortezza di Osoppo fu dichiarata “monumento nazionale”. La visita può
essere effettuata sui tre percorsi
del Castel Novo, del Forte sotterraneo e del colle Napoleone. Nella
parte meridionale del colle sono
visibili orme fossili di mammiferi
vissuti da 2 a 10 milioni di anni fa.
Da segnalare le vedute mozzafiato
sulla piana del fiume Tagliamento.
Info: via Divisione Julia
tel +39 0432 974161
cell +39 331 6100337
ha sede l’importante museo d’arte
della medaglia. E’ possibile visitare i vari borghi e la campagna con
un percorso ciclabile asfaltato.
MUSEO D’ARTE DELLA MEDAGLIA
Il Museo d’Arte della Medaglia e
della Città di Buja intende rappresentare il territorio attraverso le
testimonianze archeologiche e le
opere storico-artistiche. L’esposizione, nata in onore dei Maestri e
Incisori che nel Novecento hanno
onorato Buja in tutto il mondo, si è
arricchita della presenza di opere
di artisti noti in campo nazionale
ed internazionale. Fusioni e coniazioni costituiscono una mirabile
sintesi degli eventi che hanno trasformato il Friuli e l’Italia.
Info: Piazza San Lorenzo, Monte
di Buja - tel +39 0432-960151
www.comune.buia.ud.it
[email protected]
FAGAGNA
UDINE
AUTOSTRADA
CODROIPO
LIGNANO
AUTOSTRADA
San Daniele del Friuli: informazioni e numeri utili
NUMERI PER EMERGENZE
EMERGENZA SANITARIA: 118
CARABINIERI: 112
POLIZIA DI STATO: 113
POLIZIA MUNICIPALE:
+39 0432 943080
VIGILI DEL FUOCO: 115
GUARDIA DI FINANZA: 117
SOCCORSO STRADALE: 803116
TRASPORTI PUBBLICI
SAF numero verde: 800 915 303
www.saf.ud.it
NUMERI UTILI
Ospedale di Sant’Antonio
via Trento Trieste, 8
tel +39 0432 9491
Croce Rossa Italiana
Centrale operativa provinciale
via Sabbadini, 12 - Udine
tel +39 0432 531531
Carabinieri: via Sopracastello, 25
tel +39 0432 954904
Municipio: via del Colle, 10
tel +39 0432 946511
Polizia Municipale:
via Cesare Battisti, 22
tel +39 0432 943080
Guardia di finanza:
piazza Cattaneo, 8
tel +39 0432 957069
Soccorso stradale - A.C.I.:
www.aci.it
INFORMAZIONI TURISTICHE
INFOPOINT TURISMO FVG
di Udine
Piazza I Maggio, 7 - 33100 Udine
tel +39 0432 295972
fax +39 0432 504743
[email protected]
Call Center 800 016 044
AUSTRIA
Musei ed esposizioni
AUSTRIA
Arta Terme
E’ un insieme di borghi tra cui il
Borgo di San Lorenzo a Monte di
Buja che presenta edifici in pietra
e l’antica chiesa di San Lorenzo.
All’ interno della chiesa è visibile
un ciclo di affreschi (XIV-XV sec.)
sulla vita della Vergine. Dal borgo
si gode una bellissima vista sulle
colline moreniche e sulle Prealpi Giulie. Buja è anche la patria
di numerosi maestri medaglisti e
proprio nel borgo di San Lorenzo
Tarvisio
A23
Tolmezzo
Gemona
del Friuli
Dolomiti Friulane
Piancavallo
San Daniele
del Friuli
Spilimbergo
SLOVENIA
Europa
Cividale
del Friuli
Palù di Livenza
A4
Aeroporto FVG
Ronchi dei Legionari
A4
Aquileia
Aquileia
VENEZIA
Lignano
Sabbiadoro
- Aquileia -
Grado
TRIESTE
- Dolomiti Friulane -
SLOVENIA
- Cividale del Friuli -
- Palù di Livenza -
COME ARRIVARE
IN AUTO
Con le autostrade:
A4 Torino - Trieste
A23 Palmanova - Udine - Tarvisio
A28 Portogruaro - Conegliano
Ragogna
STORIA E NATURA
CASTELLI E GRIFONI
TRA CICOGNE E BORGHI
Italia
Palmanova GORIZIA
TREVISO
Forgaria
nel Friuli
SLOVENIA
PORDENONE
A28
Fagagna,
Moruzzo
Treppo Grande
Regione
Friuli Venezia Giulia
UDINE
IN AEREO
Aeroporto Regionale Trieste
40 km da Trieste e Udine
15 km da Gorizia
80 km da Pordenone
www.aeroporto.fvg.it
IN TRENO
www.trenitalia.it
Call Center 89.20.21
Progettazione e realizzazione Five Zone Udine _ Cartografia: LAC Firenze, Tarabocchia _ Stampa: Grafiche Risma - Pordenone _ Edizione italiana stampata nel mese di Agosto 2011
Testi: Agenzia TurismoFVG _ Fotografie: Archivio Turismo FVG, N. Brollo, Circolo fotografico E. Battigelli, Comune di Montenars, Ecoplane, R. Furlan, F. Gallina, V. Piccino, R. Plos, ProLoco Gemona,
M.Rosso, L. Stefanutti, G. Urbani.
INFORMAZIONI TURISTICHE
AGENZIA TURISMOFVG
Villa Chiozza - Via Carso, 3
I - 33052 Cervignano del Friuli (UD)
tel +39 0431 387111 / fax +39 0431 387199
[email protected]
INFOPOINT TURISMOFVG di Udine
piazza I Maggio, 7 - 33100 Udine
tel +39 0432 295972 / fax +39 0432 504743
[email protected]
Il pass per scoprire il
INFOPOINT TURISMOFVG di Tarvisio
via Roma, 14 - 33018 Tarvisio (Ud)
tel +39 0428 2135 / fax +39 0428 2972
[email protected]
Sorge su quel meraviglioso paesaggio creato dalle
colline moreniche, dove l’uomo ha saputo trovare gli
angoli più suggestivi e sicuri per costruirci i villaggi
come il Borgo di San Pietro. Lungo i sentieri che, dal
castello, portano alla cima del monte si aprono viste
panoramiche mozzafiato sul fiume Tagliamento e si
possono ammirare la ricchezza di essenze arboree
del bosco e le opere difensive risalenti alla Grande
Guerra. Il lago di Ragogna, bacino di origine glaciale
CASTELLO DI RAGOGNA
E CHIESA DI SAN PIETRO
Il complesso castellano sorge in
un luogo molto suggestivo e panoramico. Restaurato di recente, è
visitabile assieme alla chiesa che
presenta affreschi del XIII secolo.
All’interno del castello sono esposti pannelli illustrativi della storia
del castello ed oggetti rinvenuti
nel castello (XV – XVIII).
Info: tel +39 0432 943434 o 957255
www.comune.ragogna.ud.it
[email protected]
MUSEO CIVICO
L’attuale allestimento, un percorso scientifico e didattico, presenta una sezione archeologica con
esposti i rinvenimenti di epoca
mesolitica e neolitica, e una se-
in cui vegeta ancora la “castagna d’acqua” assieme a
ninfee e ranuncoli, è luogo ideale per l’osservazione
degli uccelli migratori in transito. Attorno al lago ci si
può fermare in un’area attrezzata per piacevoli soste
ristoratrici e, da qui, iniziare un percorso attorno al
lago per l’osservazione della flora e della fauna (lunghezza percorso 5 Km.). Percorrendo per un breve
tratto una carrareccia vicino al lago si possono scorgere i resti di un cimitero ebraico.
zione naturalistica che comprende
un’analisi geomorfologica del territorio di Ragogna e dell’anfiteatro
morenico del Tagliamento: sono
esposti rocce e fossili e ricostruzioni di ambienti.
Info: via Roma 23
San Giacomo di Ragogna
tel +39 0432 943434 o 957255
www.comune.ragogna.ud.it
[email protected]
MUSEO DELLA GRANDE GUERRA
Esso è fornito di un esaustivo percorso didattico teso a descrivere
gli eventi bellici, riconducibili alla
Grande Guerra, occorsi nel territorio circostante Ragogna, San
Daniele del Friuli e Forgaria nel
Friuli. Il progetto fortificatorio
dell’Anteguerra, i primi anni del
conflitto, le Battaglie della Ritirata di Caporetto, la Battaglia del
Tagliamento, la difesa del Monte
di Ragogna e lo Sfondamento di
Cornino, l’anno dell’occupazione,
l’imperial-regio campo trincerato,
la ricostruzione, il recupero della
memoria sono solo alcune delle
tematiche esposte nei numerosi
pannelli, corredati da immagini
storiche ed attuali in buona parte
inedite. Vero “fiore all’occhiello” si
può definire il plastico in rilievo (3
m. x 2 m.) che ricalca fedelmente
la morfologia del teatro operativo
locale.
Info: via Roma 23
San Giacomo di Ragogna
tel +39 0432 954078
www.grandeguerra-ragogna.it
[email protected]
Terra di antichi castelli, Forgaria è nota per le stupende acque verde smeraldo del lago
all’interno della Riserva Naturale di Cornino, dove, negli anni Ottanta, è stato avviato un
progetto di conservazione del Grifone che ha portato alla nascita di una colonia nidificante.
Forgaria, abitata fin dall’antichità, fu importante incrocio viario tra la pianura padana e il Norico lungo la
valle del torrente Arzino. La sua importanza strategica e commerciale è testimoniata dai numerosi castelli
medioevali sorti per controllare e difendere il territorio.
Negli ultimi anni sono stati portati alla luce i resti del
Castel Raimondo, i cui resti sono visitabili grazie ad
un percorso tabellato. Un altro castello è quello di
Flagogna, in posizione panoramica da cui si domina la
valle del Tagliamento. Si possono raggiungere i resti
del castello percorrendo il sentiero chiamato “il troj di
ANTIQUARIUM
Presso la Sala Consiliare del Municipio è esposto il materiale ritrovato negli scavi eseguiti in questi
ultimi anni a Castel Raimondo. Fra
gli oggetti, databili all’epoca preromana (IV sec. a.C.), ci sono elementi in ceramica grezza, oggetti in
vetro, monete, fibule in bronzo corredati da pannelli con testi didattici.
Info: Comune di Forgaria
piazza Tre Martiri, 4
tel +39 0427 808042
Meni”, un piacevole itinerario dotato di cartelli esplicativi delle peculiarità ambientali e ben attrezzato con
aree di sosta.
Nel territorio interessante l’altopiano di Monte Prat a
800 metri slm che offre ben 40 km di piste pedonali e
ciclabili di diversa difficoltà, percorribili tutto l’anno e
adatti anche a famiglie.
Info: Riserva Naturale Lago di Cornino
Centro Visite “Progetto Grifone”
tel e fax +39 0427 808526 / www.lagodicornino.it
www.comune.forgarianelfriuli.ud.it
CASA DELLA MANUALITÀ
“GEIS E RISCJEI”
La Casa della manualità Rurale
“Geis e Riscjei” è ospitata nei locali ora restaurati dell’ex latteria
sociale turnaria di Cornino. Oltre a
una piccola sezione dedicata doverosamente all’attività casearia che
qui si svolse per lunghi anni, la
maggior parte degli oggetti esposti sono rastrelli, cesti, attrezzi,
gerle, che testimoniano un’antica
tradizione di Forgaria attiva fino
CASTELLO DI COLLOREDO
E CASTELLO DI MELS
CASTELLO DI SUSANS
NATURA E GASTRONOMIA, ARTE, STORIA E TRADIZIONI
Nel cuore del Friuli tante piccole perle d’arte e della natura attendono grandi e piccini per trascorrere delle
piacevoli vacanze in questo dolce paesaggio. Per bambini una vera ricchezza di attrazioni naturali come i
grifoni nella Riserva Naturale del lago di Cornino, le cicogne e gli ibis eremiti nell’Oasi dei Quadris, il lago
di Ragogna o quello di Ospedaletto – interessante stagno di interesse naturalistico, - il paese delle farfalle
e il paradiso dei roccoli (strutture architettoniche realizzate con varie essenze arboree), il Forte di Osoppo e
il fortino storico dell’Abbazia di Moggio. Per grandi una continua alternanza di arte da vedere e di specialità
da gustare: dai luoghi della Grande Guerra ai borghi medioevali, dal museo della medaglia ai preziosi
affreschi delle chiese, dall’inimitabile prosciutto di San Daniele ai prelibati formaggi delle tante latterie tra
cui quelle di Fagagna e Gemona. San Daniele del Friuli e dintorni, un pezzo di Friuli da scoprire in sella ad
una bicicletta ammirando piccoli borghi e oasi naturali e gustando i prodotti tipici nelle numerose osterie,
trattorie e caratteristiche prosciutterie o semplicemente consumando golosi pic-nic nelle apposite aree.
Gemona del Friuli e dintorni, luoghi ricchi, oltre che di storia e d’arte anche di acque e di boschi da
esplorare a piedi o in mountain bike; qui la natura diventa magica e rilassante lungo i numerosi torrenti e
sul Lago dei Tre Comuni chiamato anche Lago di Cavazzo.
Moggio Udinese e Venzone, una carica di natura incontaminata con cascate di acque cristalline e creste
rocciose mescolate a perle d’arte che accolgono gli ospiti grandi e piccini... camminate con livelli diversi di
difficoltà nella riserva naturale della Val Alba o lungo la Val Venzonassa nel parco Naturale delle Prealpi Giulie.
San Daniele del Friuli
Ragogna - Castello
Buja - Pieve di San Lorenzo
Gemona del Friuli
Artegna - Chiesa S. Maria Nascente
Lago dei Tre Comuni
Castelli nel
Friuli Collinare
FAGAGNA, RIVE D’ARCANO, MAJANO,
CASSACCO E COLLOREDO DI MONTE ALBANO
Per chi volesse avere un’ assaggio di castelli, antichi borghi, ville storiche può percorrere in auto la strada dei castelli che, partendo da Udine e raggiungendo Colloredo di Monte Albano continua per Cassacco,
Susans, Ragogna, Rive d’Arcano, Fagagna e Moruzzo, per poi ritornare a Udine. I castelli sono visitabili
durante le giornate di castelli aperti oppure, per gruppi, tutto l’anno su prenotazione al
Consorzio Salvaguardia Castelli tel +39 0432 288588 / www.consorziocastelli.it
Il maniero di Colloredo risale al
XIV sec., ma ben presto le caratteristiche residenziali ebbero il
sopravvento su quelle difensive
facendolo diventare un’articolata
serie di edifici; ha decorazioni di
Giovanni da Udine; ospitò lo scrittore Ippolito Nievo che qui ebbe
ispirazione per il famoso romanzo
“Le confessioni di un italiano”.
Nelle vicinanze si trovano i resti
del Castello di Mels costruito su
un colle nell’XI secolo, distrutto
più volte nei secoli, e ricostruito.
Ciò che resta dell’intero fortilizio è
l’antica torre da cui si gode un bel
panorama sui colli circostanti.
Info: Colloredo di Monte Albano
CASTELLO DI CASSACCO
Il castello di Cassacco è citato dal
1202, possedimento dei signori di
Montegnacco e anche dei Savorgnan, il maniero mantiene pressoché inalterata l’antica struttura
castellana di cui costituisce in Regione uno dei migliori esempi.
Info: via Cassimberg 10 - Cassacco
Il castello, citato nel 1031, nel XVII
sec. assunse le linee architettoniche simili alle fortificazioni toscane dell’epoca, rimaste ancor’oggi
intatte. E’ ora sede di esposizioni
temporanee.
Info: Susans di Majano
CASTELLO
D’ARCANO SUPERIORE
Il castello presenta l’antica forma medioevale quasi intatta e ben
conservata, con le grosse mura dai
merli quadrati, qualche tratto di
passo di ronda, parte di una massiccia torre-vedetta, il mastio alto e severo e, presso l’ingresso, tracce del
ponte levatoio. Gli interni presentano affreschi raffiguranti paesaggi
campestri, i caratteristici caminetti
in marmo e stucchi settecenteschi.
Nel cortile interno si trova la chiesetta di S. Maria della Neve.
Info: Località Arcano Superiore Rive d’Arcano
Da non perdere la visita al borgo medioevale di Santa
Margherita del Gruagno con resti della fortificazione
al centro del quale spicca la pieve menzionata nel XIII
secolo. Nella torre-porta sono ancora visibili i camminamenti di ronda. Fuori dal borgo si trova il Forte
costruito prima dell’inizio della Grande Guerra a difesa del territorio.
Da Moruzzo, Brazzacco e Santa Margherita del Gruagno iniziano sentieri che percorrono angoli suggestivi
e romantici tra ville, chiesette ed ambienti naturali di
grande fascino.
A Treppo Grande merita raggiungere Villa Bellavitis,
sede di manifestazioni, da cui si gode una meravigliosa vista sui colli circostanti.
a pochi decenni fa: costruire rastrelli e lavorare il vimine. Attraverso un percorso con documenti
ed oggetti sono descritte le fasi di
fabbricazione di un cesto in vimine
e di un rastrello.
Info: via Muris
Forgaria del Friuli
località Cornino
tel +39 0427 809091
Castelli nel Friuli Collinare
Gemona e San Daniele del Friuli
Borghi incastonati come pietre preziose nelle colline
moreniche, splendida cornice naturale alla pianura.
Fagagna è annoverata tra “I borghi più belli d’Italia”
e la parte più antica la si scopre passeggiando sulla
piazza, dove ogni anno si svolge la centenaria corsa
degli asini, e lungo “via Morcjute” e via Cecconaia, tra
palazzi ed abitazioni rurali tipiche, fino ad arrivare ai
resti del castello con meravigliosa vista su Fagagna
e dintorni.
Poco distante sorge Moruzzo, balcone panoramico
sulla pianura e città natale dell’esploratore Pietro Savorgnan di Brazzà che, alla fine del Ottocento, risalì
il fiume africano Ogoué e fondò Brazzaville, attuale
capitale del Congo.
CASTELLO DI VILLALTA
Il vicino castello di Villalta è sicuramente uno dei più bei castelli
friulani. Risale al sec. XIII e fu ampliato notevolmente nel XV secolo
con la costruzione dell’imponente ala rinascimentale a ridosso
dell’antico mastio. Meritano una
visita il salone al primo piano con
la porta in legno dipinto (sec. XVII);
gli affreschi delle stanze del corpo antico, la vasta cucina rimasta
immutata con il fogolâr, e la torre.
Info: via del Castello,
Villalta di Fagagna
Info: via Lisignana, 40 - Fagagna
tel +39 0432 801887
www.comune.fagagna.ud.it
[email protected]
OASI NATURALISTICA
DEI QUADRI
Tra le strade provinciali FagagnaMajano (N. 10) e Fagagna-Caporiacco (N. 100) si trova l’oasi, zona
umida di notevole interesse dove,
nei secoli passati, veniva estratta
la torba e poi, fino a cinquant’anni
fa, l’argilla. Tale attività di escavazione ha portato alla formazione di
una trentina di pozze rettangolari di
varia dimensione che hanno dato il
nome all’oasi. La vegetazione è tipica delle zone paludose: canneto,
tifa, ninfea. Qui è possibile avvistare il germano, l’airone cinerino, il
martin pescatore e raramente la
garzetta. Presso l’oasi trova sede il
Centro per la reintroduzione della
cicogna bianca e per la conservazione dell’Ibis Eremita, un animale
molto raro che nel centro fagagnese ha iniziato a riprodursi con una
certa frequenza.
Info: tel +39 0432 801887
cell +39 347 4246312
http://oasiquadris.tripod.com
San Daniele del Friuli e i suoi dintorni
BRUNELDE
Il fortilizio della Brunelde risale al
XIII secolo, ma le forme attuali risalgono ai lavori di trasformazione
della fine del XV secolo. La Brunelde si mostra tuttora con affreschi,
arredi, ritratti e memorie famigliari presenti nei vari ambienti come
nella trecentesca “sala magna” e
nella cucina cinquecentesca. Suggestivi anche i giardini, in particolare il “giardino alto” con i resti
dell’antica “ragnaia” per la caccia
e per il passeggio.
Info: via dei Quattro Venti, Fagagna
MUSEO DELLA VITA CONTADINA
“CJASE COCEL”
Il Museo della Vita Contadina “Cjase Cocel”, ospitato in un’antica
casa rurale, ripropone le condizioni di vita delle famiglie contadine
friulane nella prima metà del secolo scorso.
All’interno è presente anche il
Laboratorio di Merletti a ricordo
della famosa scuola di merletti
fondata nel 1892 e conosciuta nei
paesi dell’Impero Austro-Ungarico
e Germanico.
MUSEO DELLE FORNACI
Il nuovo museo rappresenta un
compendio della civiltà delle fornaci in Friuli. E’ un’esposizione
permanente che raccoglie testimonianze materiali ed immateriali
della lunga storia delle fornaci in
Friuli. Il percorso espositivo descrive le varie fasi di estrazione
dell’argilla, i metodi di formatura,
di asciugatura dei materiali laterizi ma soprattutto racconta la svolta tecnologica di portata storica
della cottura dei laterizi.
Info:
piazza Marconi 7 - Treppo Grande
tel +39 0432-960147
www.museodellefornaci.it
[email protected]
Gemona del Friuli - simbolo di rinascita
Gemona
del Friuli
SIMBOLO DI RINASCITA
La cittadina di origine preromana è menzionata per la
prima volta da Paolo Diacono nell’Historia Longobardorum, per essere uno dei castelli che furono fortificati dai Longobardi contro gli Avari invasori. Fu “libera comunità” con propri statuti già dagli inizi del sec.
XII. Sotto il Patriarcato Aquileiese Gemona prosperò
di commerci, artigianato ed attività bancarie. Risale infatti al 1280 il privilegio del Niederlech, la fonte
principale di benessere, che riservava a Gemona il
diritto di far pagare un dazio a chi transitava per le
Passeggiata a Gemona
Si consiglia di iniziare la passeggiata entrando da
Porta Udine, accanto al duomo. Immediatamente si
entra così nella cittadina medioevale con il Palazzo
Gurisatti (sec. XV), sede della Cineteca del Friuli.
In via Bini, antica via commerciale, si possono scorgere le antiche abitazioni medioevali che presentano
ancora tracce di affreschi, ma anche la casa dalle
eleganti linee architettoniche disegnate dal gemonese Raimondo d’Aronco, importante esponente dell’architettura europea di inizio 1900.
Proseguendo ecco il Palazzo Elti e subito dopo il Cinquecentesco Palazzo Boton, sede municipale.
Da qui inizia la parte di cittadina in cui poter immergersi in una commistione di linee architettoniche moderne mescolate con tratti medioevali scoprendo altri
palazzi tra cui quello realizzato dall’arch. Luciano Gemin su idea di Carlo Scarpa e il bell’edificio postmoderno con loggia a terrazze dal caratteristico orologio.
Non distante, la gradinata della ex Chiesa della Beata
sue strade. Caduta nel 1420 sotto la dominazione veneziana, nei secoli successivi visse momenti difficili.
Diventata tristemente nota in Italia e nel mondo come
la capitale del terremoto del 1976, Gemona è ora il
simbolo della rinascita del Friuli. Una passeggiata nel
cuore di Gemona è il miglior modo per scoprire tanti
angoli suggestivi dove le linee architettoniche medioevali si uniscono a sperimentazioni moderne esaltandosi a vicenda.
Vergine delle Grazie ci ricorda il terremoto: i resti della chiesa sono stati sistemati a parco lapideo a testimonianza dell’evento. Non abbiate paura di lasciare
la via principale, le stradine e le scalinate che trovate
a destra e sinistra vi faranno scoprire suggestivi angoli di Gemona, come i rinnovati giardini del castello
da cui godere una splendida vista panoramica.
Duomo di S. Maria Assunta
La chiesa attuale è stata costruita nel 1290, su un altro edificio
più antico. La facciata, splendido
esempio di fusione tra il romanico e il gotico, ha subito un rimaneggiamento tra il 1820-29; è per
questo che oggi presenta degli elementi neoclassici che ne armonizzano l’insieme. Sul lato destro non
passa certo inosservata l’enorme
statua di San Cristoforo e la galleria composta da nove statue raffiguranti l’Epifania. A coronamento
di tutto, il magnifico rosone centrale eseguito nel XIV sec. da maestro
Buceta. L’interno del duomo è ricco
di opere d’arte come l’ancona trecentesca, in legno dorato e dipinto
con scene dell’Antico e Nuovo testamento e il crocifisso ligneo del
XV sec., ritrovato sotto le macerie
e divenuto testimonianza di quel
lontano ma indimenticato 6 maggio
1976. Del clima europeo che viveva
la cittadina in epoca medioevale si
ha testimonianza in alcune opere
di artisti salisburghesi e svizzeri.
Sacello dei Santi Michele
e Giovanni Battista
Il sacello è un piccolo oratorio interamente affrescato nel Duecento da un pittore gemonese Nicolò
di Giacomo. Il ciclo di affreschi
rappresenta figure di santi, la Crocifissione ed il Cristo benedicente con gli evangelisti. L’entrata è
dall’esterno del duomo. Recentemente, grazie a degli scavi archeologici, si è riportato in luce l’ossario da tempo dimenticato.
Info:
Apertura su richiesta in canonica
tel +39 0432 980608
Il Palazzo Comunale
Viene chiamato anche palazzo Boton, dal soprannome dato all’architetto Bartolomeo de Caprileis, e
fu costruito nel 1502 utilizzando le
pietre delle rovine del Castello. Caratterizzato da tre ampie arcate, fu
soggetto a modifiche nel corso dei
secoli. Nella loggia sono conservati
alcuni dei rari reperti di epoca romana (II sec.) del Gemonese.
Gemona del Friuli - simbolo di rinascita
Porta Udine
ex chiesa di San Michele
E’ l’unica porta della città rimasta a
ricordo della prima cinta muraria:
risale al XV secolo ed anticamente
era detta anche Porta delle Porte.
Sopra l’arco si trova lo stemma di
epoca Seicentesca della città a cui
è stato sovrapposto il leone marciano, simbolo del dominio della
Serenissima Repubblica.
A fianco della porta si trova la
ex chiesa di San Michele fuori le
mura, che fungeva da cappella
dell’ospedale sorto appena dentro
le mura ed ora trasformato in abitazioni. L’ex chiesa di San Michele
attualmente è sede di una piccola “affrescoteca” dove è possibile
ammirare affreschi del XV – XVI XVII di autori locali.
Info:
Per la visita tel +39 0432 981441
Il Castello di Gemona
Dal colle del castello si gode una
magnifica vista aperta dalla Sella
Sant’Agnese fin oltre il Tagliamento. E’ qui che recentissimi scavi
archeologici hanno messo in luce
tracce della vita nel castello sorto
intorno all’anno 1000 su precedenti strutture risalenti all’epoca longobarda e romana.
Diversi interventi hanno nel tempo
cambiato la fisionomia dell’edificio
ora semidistrutto, le cui prigioni
sono state usate fino a pochi decenni fa. I giardini sono stati recentemente ristrutturati e riaperti
al pubblico.
Santuario di Sant’Antonio
Il Santuario è considerato il primo al mondo ad essere dedicato
al santo di Padova. La tradizione
vuole che sia stato edificato da
Sant’Antonio come sacello dedicato alla Beata Vergine delle Grazie.
Annesso al Santuario c’è anche il
convento dei Frati Minori. Il santuario è stato ricostruito con linee
moderne e conserva al suo interno
i ruderi della chiesetta duecentesca eretta dal Santo stesso in
onore della Madonna. Importanti
le opere dell’artista udinese Arrigo Poz come pure i resti della cella
del Santo, la preziosa collezione di
ex voto ed il Museo R. Raffaelli con
opere pittoriche del Seicento.
Info: via S. Antonio
tel +39 0432 981113
www.santantoniogemona.it
La zona di Gemona del Friuli e i suoi dintorni
Ospedaletto
Piccola località dove anticamente
sorgeva il duecentesco ospitale di
Santo Spirito, adiacente alla chiesa parrocchiale. Attualmente si
possono vedere ancora nei muri
esterni della chiesa alcuni stemmi
settecenteschi dei Priori che reggevano l’ospitale. Da non perdere
la visita alla chiesetta trecentesca
di Ognissanti: un piccolo gioiello
ornato da affreschi risalenti al XIV
e al XV secolo.
Info: Per la visita rivolgersi
in canonica tel +39 0432 981178
Venzone
CASTELLI E ROCCOLI
UNO SCRIGNO DI STORIA E TRADIZIONI
Artegna fu abitata già in epoca preistorica e romana
ma solamente attorno al VII sec. il suo fortilizio viene
citato per la prima volta da Paolo Diacono.
Passeggiando lungo il sentiero in cima al colle di San
Martino, che sovrasta il centro della cittadina, si possono osservare i resti dell’antico castello e una cisterna rivestita di cocciopesto di epoca altomedioevale.
Accanto alla cisterna si trova l’attuale castello Savorgnan (visibile solo all’esterno), la torre campanaria,
la chiesa di S. Maria Nascente (XIX sec.) e la chiesa di
San Martino, che da il nome al colle.
Da quest’ultima si gode una bella vista sul colle di
Osoppo ed i dintorni.
Mostra archeologica “Castrum Artenia”
La mostra “Castrum Artenia: ricerche e ritrovamenti
sul colle di San Martino” illustra i risultati delle ricerche svolte a partire dal 2003 sul colle di San Martino,
dove sono emerse numerose tracce archeologiche
del primo insediamento umano ad Artegna, tra il periodo preromano e il medioevo.
Di origini antiche è Montenars; né è testimonianza il
castello di Ravistagno, i cui resti sono ancora visibili
sullo sperone roccioso a strapiombo sul torrente Orvenco, facilmente raggiungibile dalla chiesa di San
Giorgio. Dal castello si può ammirare tutta la piana
del fiume Tagliamento. La località è famosa per i numerosi roccoli, vere e proprie architetture costruite
dall’uomo con particolari essenze arboree, utilizzati
un tempo per l’uccellagione, oggi proibita, e conservati
perfettamente a memoria di una tradizione che ha radici profonde nel territorio. E’ possibile ammirarli tutti
i periodi dell’anno mentre, durante la manifestazione
“Andar per Roccoli”, sarà piacevole visitarli e degustare piatti tipici. Per chi ama passeggiare nel bosco a
Montenars vi sono numerosi sentieri segnalati percorribili tutto l’anno e adatti anche a bambini.
Cittadina medioevale riconosciuta dalla Comunità Europea come villaggio ideale d’Italia
dove è bello vivere. Porta d’ingresso al Parco Regionale delle Prealpi Giulie.
Il primo nucleo urbano documentato di Venzone risale
al dominio carolingio (VIII – X sec.). Nel corso dei secoli
il borgo farà parte del Patriarcato Aquileiese, cadrà sotto il dominio della Repubblica di Venezia ed entrerà solo
nel 1866 a far parte del Regno d’Italia. Venzone è ora l’unico esempio di cittadella murata medioevale in Friuli;
la doppia cinta muraria, che ancor oggi cinge il borgo, fu
eretta nel XIII sec. per volere di Glizoio di Mels per proteggere la città. Nel 1965 viene dichiarata Monumento
Nazionale di grande interesse storico ed artistico. A più
di tre decenni di distanza dai terremoti del 1976, Venzone ha recuperato il suo volto medioevale originario grazie ad una ricostruzione filologica dei suoi monumenti e
del suo tessuto urbano in generale. Una passeggiata tra
viuzze e palazzi - Palazzo Orgnani-Martina (sede museale), Palazzo Radiussi, Palazzo Comunale, Palazzo
Scaligeri, Palazzo Zinutti - vi farà ritornare indietro nel
tempo e scoprire questo piccolo gioiello d’arte.
UNA TERRA RICCA DI CULTURA
MUSEO DELLA PIEVE
TESORO DEL DUOMO
Il Tesoro del Duomo comprende
alcune delle realizzazioni più belle dell’oreficeria friulana del XV
secolo, insieme con altre opere di
gusto barocco, neoclassico e moderno. Il Museo conserva anche
una preziosa collezione di paramenti liturgici, ricami e pizzi.
Un’importante sezione del Museo
è dedicata ai codici del XIII-XIV secolo di scuola padovana-bolognese, ornati di splendide miniature.
Info: Vicolo delle Mura (via Bini)
tel +39 0432 980608
MUSEO RENATO RAFFAELLI
La collezione comprende lavori di
pittori gemonesi, friulani e veneti, con alcune presenze di autori
dell’Italia
centrosettentrionale.
Numerose tele sono di Melchior
Widmar, pittore svizzero attivo a
Gemona nella seconda metà del
sec. XVII. Tra le opere di scultura
notevole è la quattrocentesca Madonna Bella, in legno intagliato,
dipinto e dorato, di scuola salisburghese.
Info:
Santuario di Sant’Antonio
a Gemona - tel +39 0432 981113
www.santantoniogemona.it
MOSTRA FOTOGRAFICA
“1976 frammenti di memoria”
La Mostra fotografica permette al
visitatore di seguire un “percorso
emozionale”, scoprendo la Gemona del passato, con immagini
fotografiche dell’epoca, alle quali
sono affiancate foto dei siti più significativi della città subito dopo il
sisma ed immagini della Gemona
ricostruita; in questo modo è così
possibile comparare e verificare
anche le diverse tipologie e metodi
di ricostruzione.
Info:
via Bini, 26
tel +39 0432 981441
ECOMUSEO DELLE ACQUE
La struttura ospita il museo
dell’arte molitoria con un mulino
a palmenti risalente al Settecento
ed uno a cilindri della fine dell’Ottocento.
Info: Mulino Cocconi
Largo Beorcje,12
tel +39 0432 972316
www.mulinococconi.it
Venzone, scrigno di storia e tradizioni
Artegna
e Montenars
I musei
di Gemona
del Friuli
Duomo di S. Andrea Apostolo
Sorto su preesistenti siti di culto, l’edificio è un bel esempio di
romanico-gotico. Il portale d’entrata è abbellito dal bassorilievo
raffigurante la Crocifissione (metà
sec. XIV). All’interno interessanti
affreschi del XIV sec. come la “Consacrazione del Duomo” e pale d’altare di Giulio Quaglio, Melchiorre
Widmar ed Andrea Petrolo venzonese. La sacrestia ospita il museo
del duomo contenente opere lignee
della Scuola tolmezzina di Domenico da Tolmezzo (sec. XV), paramenti sacri (secc. XVII-XVIII), codici e
registri della Pieve (secc. XIV-XVIII),
decori, arredi, tele e pale di altare.
Accanto alla sacrestia è stato collocato il gruppo del cinquecentesco compianto ligneo mentre nella
cappella di fronte fa bella mostra
di se la scultura lignea di Franco
Maschio, realizzata nel 1996 da un
tronco di cedro del Libano di 350
anni. Venzone è l’unico esempio in
regione di utilizzo integrale del metodo di ricostruzione chiamato “per
anastilosi”: un metodo innovativo
“pensato, studiato ed applicato per
la prima volta ad un intero borgo
medioevale” proprio qui a Venzone
a seguito del sisma del 1976 e che
da allora viene copiato per la ricostruzione di edifici storici rimasti
danneggiati da eventi catastrofici.
Info:
Mostra permanente c/o Municipio di Artegna
tel +39 0432 977859 / +39 0432 977843
www.comune.artegna.ud.it
[email protected]
Cripta cimiteriale
di S. Michele
Nella cripta adiacente al Duomo,
sono conservate mummie appartenenti ad un’epoca compresa tra
il XIV ed il XIX secolo. Il ritrovamento della più antica, il Gobbo, avvenne durante lavori di ampliamento
del Duomo nel 1647. Le mummie
sono il risultato di un processo di
mummificazione che non è frutto
dell’intervento dell’uomo ma di un
fenomeno naturale.
Info: Piazzetta del Duomo
tel +39 0432 985032 / [email protected]
Mostra Permanente
“Foreste, Uomo, Economia
nel Friuli Venezia Giulia”
Un chiaro percorso espositivo fa
incontrare l’ecosistema foresta,
ampiamente rappresentato all’interno del Parco naturale delle
Prealpi Giulie, nei suoi aspetti storico-culturali, vegetazionali, faunistici, di produzione, di sviluppo
e di tutela. Sono presenti tre sale
con differenti temi: la storia delle
foreste, gli ecosistemi forestali, la
fauna delle foreste, e infine le funzioni ed usi delle foreste.
Mappa del centro di Gemona del Friuli
Informazioni e numeri utili
NUMERI PER EMERGENZE
EMERGENZA SANITARIA: 118
CARABINIERI: 112
POLIZIA DI STATO: 113
POLIZIA MUNICIPALE:
+39 0432 971082
VIGILI DEL FUOCO: 115
GUARDIA DI FINANZA: 117
SOCCORSO STRADALE: 803116
Municipio: piazza del Municipio, 1
tel +39 0432 973211
TRASPORTI PUBBLICI
SAF numero verde: 800 915 303
www.saf.ud.it
INFORMAZIONI TURISTICHE
INFOPOINT TURISMO FVG di Tarvisio
via Roma, 14
33018 Tarvisio (Ud)
tel +39 0428 2135
fax +39 0428 2972
[email protected]
Call Center 800 016 044
NUMERI UTILI
Ospedale di San Michele
piazza Rodolone, 2
tel +39 0432 9891
Mostra Permanente
“Tiere Motus. Storia di un terremoto e della sua gente”
Raccontare il terremoto attraverso
immagini, suoni, simulatori e video
multimediali per tornare con la memoria ai terribili momenti vissuti a
maggio e settembre 1976 e ripercorrere la storia della ricostruzione
e della rinascita. La mostra è stata
inaugurata il 19 settembre 2009 a
Palazzo Orgnani Martina. Una data
non casuale che richiama i giorni
concomitanti con la seconda grande scossa, vale a dire quella del 15
settembre del 1976.
Info: via Mistruzzi 4
Palazzo Orgnani-Martina
tel +39 0432 985266 /67
tel +39 0432 985034
www.tieremotus.it
[email protected]
Guardia di Finanza:
via Caneva, 20
tel +39 0432 981036
Soccorso stradale - A.C.I.
www.aci.it
Croce Rossa Italiana
centrale operativa provinciale
via Sabbadini, 12 - Udine
tel +39 0432 531531
Carabinieri: via Caneva, 104
tel +39 0432 982129
Info:
via Mistruzzi 4
Palazzo Orgnani Martina
tel +39 0432 985266 /67
tel +39 0432 985034
Bordano
e Trasaghis
Moggio
Udinese
UN LAGO E TANTE FARFALLE
ARTE E NATURA
I territori di Bordano, Trasaghis e Cavazzo Carnico
sono bagnati dal più esteso tra i laghi friulani: il lago
di Cavazzo o dei Tre Comuni.
La conca su cui si adagia è lussureggiante di vegetazione e protetta dai venti dai monti circostanti.
Nei periodi estivi vi si pratica normalmente la balneazione. La particolare posizione geografica, tra pianura e montagna, alla confluenza delle Prealpi Carniche e Giulie, e la varietà microclimatica comporta
la presenza di habitat peculiari. Tale biodiversità si
manifesta anche a livello di flora e fauna: qui vegetano quasi 1200 specie di piante vascolari su oltre 3300
entità censite nella regione tra le quali la Peonia Officinalis e numerose specie di orchidee; inoltre vivono,
tra i mammiferi, il riccio orientale, lo sciacallo dorato
e il topo dal dorso striato. Una vera ricchezza è rappresentata dal mondo entomologico: qui si possono
vedere oltre 100 specie di farfalle diurne e oltre 550
farfalle notturne.
E’ per questo che Bordano viene chiamato il paese
delle farfalle che si possono vedere dal vero percorrendo il facile sentiero entomologico tabellato, nei
murales che abbelliscono le vie del paese e nella casa
delle farfalle.
Tutto il territorio è ricco di percorsi ciclabili fra cui
si segnala l’ascesa al monte San Simeone, da cui si
gode una splendida vista panoramica.
Località posta lungo il fiume Fella, offre al visitatore
un’atmosfera d’altri tempi con l’antica torre del castello, l’Abbazia e i palazzi di Moggio di Sotto.
Si consiglia una passeggiata alla scoperta di questo
angolo del Friuli partendo da Moggio Alto, dove si trova il complesso abbaziale che ospita le suore Clarisse
Sacramentine di clausura. La chiesa abbaziale di San
Gallo presenta opere d’arte rilevanti come l’organo
del Nacchini del XVIII secolo, il più grande del Friuli, dipinti del XIX secolo, un ricco lampadario in ferro
battuto e legno intagliato e rivestito in lamina d’oro
(composto da 1500 pezzi smontabili), un grande Cristo crocefisso in noce dipinto del 1466 e il battistero
con l’affresco raffigurante la parabola delle Vergini.
Affacciata sul piazzale dell’abbazia si trova la Torre
medievale o torre delle Prigioni attualmente trasformata in sala espositiva.
Si prosegue verso Moggio Basso dove si può vedere
la Berlina, colonna in pietra del 1653 con la scritta
suplicio di malfattori: è la testimonianza del potere
giudiziario esercitato dall’abbazia sul feudo di Moggio. Lungo il percorso si affacciano le case Rodolfi e
Deganutti del XVI sec. ed il Municipio del XVIII secolo.
Da qui raggiungiamo il Borgo Linussio, opificio del
1700 dell’imprenditore carnico.
Preziose le piccole cappelle, le edicole, le icone, i crocefissi realizzati dai valligiani lungo le strade e i sentieri di montagna, che portano alla Val Aupa.
Lungo la Val Aupa, in prossimità della frazione Pradis troviamo l’imboccatura per la Val Alba; questa si
colloca in un’area protetta di grande interesse naturalistico, situata nella fascia di transizione fra Alpi e
Prealpi e fra Alpi Carniche e Giulie. Gli aspri rilievi e
le profonde valli creano un mosaico di ambienti che
si riflettono sulla flora e sulla fauna. Un territorio
integro e selvaggio, ricco di acque cristalline, creste
rocciose, boschi impenetrabili, ma anche di testimonianze lasciate dall’uomo e dalla sue attività. Un vero
gioiello naturalistico completamente spopolato e silenzioso attraversato da numerosi sentieri.
Le mulattiere, che attraversano la Riserva Naturale
della Val Alba, conducono in ambienti di quota con
bellissimi scorci verso le Alpi Carniche e Giulie e la
Val Fella; interessanti spunti culturali sono offerti dai
resti della presenza militare durante la Grande Guerra, quali ricoveri in quota, strutture difensive, postazioni in galleria ed ospedale militare.
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San Daniele del Friuli Ragogna Forgaria nel Friuli Fagagna