Da Amedeo Avogadro: un insegnamento per i giovani A. Codetta Oggi, 20 Ottobre 2012 celebriamo, con l’American Chemical Society, Amedeo Avogadro. Due secoli fa il 20 Ottobre 1812, un professore del Regio Collegio di Vercelli (che nel periodo di annessione del Piemonte all’impero francese portava il nome di Écoles secondaires) passeggiava per le nostre strade, Piazza Cavour allora denominata dei Mercanti, Via Duomo dove era spesso ospite di suoi parenti. Era arrivato a Vercelli nel 1809 e vi sarebbe rimasto fino al 1819. Il periodo del suo soggiorno vercellese rappresenterà un momento fondamentale della sua ricerca, della sua produzione scientifica e dello sviluppo della scienza umana. Ora noi lo celebriamo ma il 20 Ottobre 2012 le sue prospettive non erano così luminose Amedeo Avogadro nasce a Torino nel 1776, da una famiglia di “avvocatiburocrati” (Advocatis o Avogadri) che fin dal secolo XII aveva il compito di patrocinare le cause del clero. E’ figlio di un senatore del Senato piemontese, Filippo Avogadro. Nel 1796, a venti anni (come era di norma in quei tempi), si laurea in diritto canonico e civile, seguendo le orme secolari della famiglia. Tuttavia negli anni successivi egli abbandona il percorso professionale prospettatogli dalla famiglia. Infatti nel 1803 presenta all’Accademia delle Scienze di Torino il suo primo lavoro scientifico: uno studio sull’elettricità, ricerca di fisica Nel 1804 uno di di chimica: indagine comportamento dell’acido muriatico 1801 Volta presenta la Pila a Napoleone Che cosa può essere successo in cinque-sei anni per far cambiare l’itinerario di vita di un giovane che pareva destinato dalla famiglia a un lavoro prestigioso a tutela giuridica del re e/o del clero? I grandi successi della chimica e della fisica, in particolare la Pila di Volta, il controllo da parte dell’uomo della luce entusiasmarono i giovani riempiendo le facoltà scientifiche dell’Europa La rivoluzione francese e la restaurazione in Piemonte Gli eventi nella vita di Avogadro 1789 Presa della Bastiglia (13 anni) 1793 Ghigliottinato il Re di Francia (17 anni) 1796 Napoleone in Piemonte (20 anni) 1799 Austro-Russi a Torino (23 anni) 1800 Ritorno di Napoleone (24 anni) 1802 Annessione Piemonte a Francia (26 anni) 1814 Ritorno dei Savoia (38 anni) 1821 Moti carbonari (45 anni) 1848 I guerra indipendenza (72 anni) La rivoluzione francese nella famiglia Avogadro 1789 Presa della Bastiglia (13 anni) 1793 Ghigliottinato il Re di Francia (17 anni) 1796 Napoleone in Piemonte (20 anni) 1799 Austro-Russi a Torino (23 anni) 1800 Ritorno di Napoleone (24 anni) 1802 Annessione Piemonte a Francia (26 anni) 1787 ll Padre Filippo diviene Presidente del Senato Piemontese e nominato conte 1797 Il “Conte padre” Filippo allontana la famiglia da Torino trasferendola a Biella Piazzo dove Amedeo matura e approfondisce la sua propensione per la “Filosofia naturale” 1799 Il Conte Filippo si schiera con i francesi e accetta la carica di Presidente del Senato Nazionale. Con l’occupazione degli Austro-Russi è posto in prigione 1800 Il Conte Filippo è rinominato Presidente del Senato Nazionale e Amedeo con la madre e i fratelli torna a Torino, continua gli studi di “Filosofia Naturale” su testi scientifici in lingua italiana, francese , inglese, tedesca, latina (ancora usata). Come tutti gli studiosi dell’epoca conosceva anche il greco. Secondo Amedeo Avogadro la letteratura scientifica metteva a disposizioni degli scienziati una serie di informazioni utili a dimostrazioni per semplice ragionamento. 1803-4 Presentazione dei saggi sull’elettricità e sull’acido muriatico che non vengono Pubblicati dall’Accademia delle Scienze di Torino. Amedeo si separa, senza rotture, da una forte tradizione familiare, segue una passione per le scienze naturali che nasce dall’entusiasmo per le scoperte in fisica e chimica. Matura questa decisione lontano dalla “rete” delle relazioni quotidiane e dai conflitti della storia Amedeo nel periodo napoleonico 1802 Annessione Piemonte a Francia (26 anni) 1806 Il saggio sull’elettricità è pubblicato a Parigi sul prestigioso Journal de Physique 1808 presenta all’Accademia di Torino un saggio su luce, gas, materia che non viene pubblicato 1809 Il Journal de Physique a pubblica il saggio sulla chimica. Le sue idee hanno rilievo internazionale 1809 Riceve l’incarico di Professore di Chimica presso il collegio di Vercelli ospitato nel Collegio Dal Pozzo di proprietà dell’Ospedale Maggiore Sant’Andrea (écoles seconadires). A Vercelli trova tutto il parentado degli Avogadro: Giuseppe di Casanova e la moglie Luigia San Martino di Parella, gli Avogadro di Quinto…… 1811 Pubblica il saggio in cui viene formulata per la prima volta la legge “volumi uguali di gas nelle stesse condizioni di pressione e temperatura contengono lo stesso numero di molecole” 1812. La fondamentale pubblicazione di Amedeo non viene raccolta dagli altri scienziati. A Vercelli 1814 Ritorno dei Savoia (38 anni) riceve ammonizioni dal direttore del collegio in merito all’orario delle lezioni. Muore a Torino il “Conte padre” Filippo Amedeo non riesce a farsi apprezzare dagli accademici torinesi ma trova modo di presentare le sue idee a livello internazionale. Mantiene tuttavia i rapporti riesce a farsi nominare fin dal 1804 socio corrispondente dell’Accademia Amedeo nella restaurazione 1814 Ritorno dei Savoia 1821 Moti carbonari 1848 I guerra indipendenza (38 anni) (45 anni) (72 anni) 1814 Pubblica una seconda memoria sul Journal de Physique . Ma è ormai considerato uno scienziato controcorrente. In un periodo galieiano positivista che voleva far scaturire le leggi naturali dall’esperienza Avogadro ragionava su risultanze sperimentali, condotte da altri, per proporre nuove teorie, da utilizzarsi per proporre esperimenti nuovi 1819 Si dimette dal Collegio di Vercelli e si trasferisce a Torino con l’incarico di Professore Universitario alla nuova cattedra di Fisica Sublime 1821 L’università di Torino viene chiusa per reazione ai moti 1822 La cattedra di fisica sublime è soppressa. Continua le indagini scientifiche. Lavora come consulente scientifico in materia di brevetti per l’Accademia delle scienze di Torino 1833 Ritorna a ricoprire la cattedra di Fisica Sublime continua la sua intensa pubblicazione di ricerche 1834 Pubblica in manuale universitario Fisica di corpi ponderabili 1850 Lascia per età la cattedra di Fisica Sublime 1856 Muore alle ore 10.30 del 9 Luglio Amedeo riesce a farsi apprezzare nonostante il clima politico sfavorevole per la sistematicità dei suoi studi egli collezionava le nuove esperienze e le teorie che si susseguivano e di dibattevano nel campo della chimica e dell’elettrologia Uno scienziato controcorrente Avogadro incontrò difficoltà a far apprezzare la sua legge per tutta la vita. La sua visione era in contrasto con un altro fondatore della teoria atomico-molecolare che aveva un’egemonia sul circuito multinazionale delle riviste scientifiche. Le sue critiche ai lavori si Amedeo ostacolarono l’accettazione dei suoi lavori. Solo congresso che si tenne a Carlsruhe nel 1870, un altro chimico italiano, Stanislao Canizzaro, riuscì quattordici anni dopo la morte di Avogadro, a far riconoscere la validità dell’ipotesi formulata nel 1811, e la distinzione tra molecole e atomi che ne era all’origine. Gli studenti del nostro Liceo preparando al mostra celebrativa del II centenario della formulazione della legge di Avogadro hanno ritenuto di attribuire ad Amedeo nuovi e rutilanti abiti, con ciò hanno voluto riconoscere la modernità del suo pensiero e del suo stile: Sistematico Autonomo Controcorrente