Esperia nasce più di 10 anni fa, si inserisce rapidamente nel mercato energetico nazionale e viene
immediatamente riconosciuta quale soggetto in grado di proporre, anche provocatoriamente idee
e novità significative ad un mercato esigente ma disorientato dalla scomparsa del monopolio
nazionale.
La scomparsa del monopolio energetico, va detto a chi non ha compreso cosa ha significato per il
mondo delle imprese quel momento storico, provocò disorientamento.
In questo contesto dimostrammo di essere un soggetto indipendente e, anche se questo ha
comportato scelte apparentemente contrastanti con i nostri interessi immediati, su questo
abbiamo fondato il nostro futuro.
Abbiamo la capacità di aggregare consumi e consumatori, in gran parte riferiti al mondo delle
imprese e della pubblica amministrazione, cui forniamo energia, servizi e, lo sottolineiamo, idee
utili ai processi integrati di gestione ed alla lavorazione traendone equa remunerazione.
Il libero mercato dell'energia italiano ed europeo è fortemente imperniato su un modello
oligopolistico non contrastato nel quale però non manca lo spazio per chi opera cercando il
maggior rispetto verso i consumatori.
Ci sarà pure un motivo se Esperia è la partita IVA più “antica” del libero elettrico nazionale e lo è
senza aver mutato gli assetti proprietari ?
Ci piacerebbe poter dire che l’energia ed il gas che noi forniamo è di qualità migliore di quanto
proposto da altri, ci piacerebbe dire che l’energia è un bene a buon mercato; non possiamo farlo
perché siamo consci del fatto che le reti uniformano un prodotto fondamentale ma costoso.
Sappiamo che l’energia è un fattore di crescita sociale di straordinaria importanza e lo è tanto più
in tempi di estrema competitività e per questo preferiamo essere onesti e cercare di vendere, con
l’energia uguale per tutti, un pizzico di intelligenza, quella non guasta mai e, quasi sempre, fa la
differenza.
Filippo Giusto
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la lettera del presidente