Corso Base per nuovi Volontari di Protezione Civile DISPENSA DI PRIMO SOCCORSO CARATE BRIANZA - Marzo 2012 OBIETTIVI ARGOMENTI 1. ALLERTARE IL SISTEMA DI SOCCORSO 1. Raccogliere più informazioni possibili (luogo, numero e condizioni dell’infortunato/i) Comunicare le predette informazioni in maniera chiara e precisa alla Centrale Operativa 118. OBIETTIVI ARGOMENTI 1. 2. RICONOSCERE UN’EMERGENZA 3. SANITARIA 4. Nozioni elementari di anatomia e fisiologia degli apparati cardiovascolare e respiratorio Scena dell’infortunio Raccolta delle informazioni Previsione dei pericoli evidenti e quelli probabili Tecniche di autoprotezione del soccorritore Condizioni del paziente Stato di coscienza Funzioni vitali (Respiro e Circolo) OBIETTIVI ARGOMENTI 1. ATTUARE GLI INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO 2. Sostenimento delle funzioni vitali: Respirazione artificiale, massaggio cardiaco esterno Disostruzione delle vie aeree Riconoscimento delle condizioni e limiti d’intervento di primo soccorso OBIETTIVI ACQUISIRE CONOSCENZE GENERALI ACQUISIRE CONOSCENZE GENERALI SULLE PATOLOGIE IN AMBIENTI DI LAVORO ARGOMENTI 1. 2. 3. Cenni di anatomia dello scheletro Contusioni, Lussazioni, Fratture e complicanze Lesioni e Traumi 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Lesione da agenti chimici - Causticazioni Lesione da calore e da freddo Lesione da corrente elettrica Intossicazioni Ferite lacero contuse (FLC) Emorragie esterne Attrezzature minime per l’intervento di primo soccorso OBIETTIVI LEZIONE PRATICA ARGOMENTI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Test di verifica Tecniche di rianimazione (RCP) Procedure di immobilizzazione atraumatica Posizione Laterale di Sicurezza (PLS) Posizione anti-shock Esercitazioni pratiche Art. 593 - omissione di soccorso Art. 590 - lesioni personali colpose Art. 54 - stato di necessità Da un lato abbiamo l’obbligo di prestare soccorso, dall’altro si rischia di dover rispondere di eventuali danni arrecati durante il soccorso. Vale quindi il buon senso. Agendo in maniera corretta e coscienziosa facendo il possibile, senza superare i limiti delle proprie capacità e dei mezzi a disposizione, non si rischiano ripercussioni legali. Omissione di soccorso (Art. 593 C.P.) Il reato è consumato da chiunque… ”Trovando abbandonata persona incapace di provvedere a se stessa, omette di darne avviso all’Autorità. Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo inanimato ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso alle Autorità.” Lesioni personali colpose – (Art. 590 C.P.) Chiunque cagiona ad altri, per colpa, una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi . Se la lesione è grave la pena è punita con la reclusione da uno sei mesi. Se è gravissima è punita con la reclusione da tre mesi a due anni. Se i fatti di cui al precedente capoverso sono commessi con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, la pena per le lesioni gravi è la reclusione da due a sei mesi. Stato di necessità – (Art. 54 C.P.) Non è punibile chi abbia commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo non da lui volontariamente causato né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale al pericolo. • • • • • • • • • • Non deve sostituirsi al medico Non è tenuto a fare diagnosi Non può usare farmaci Curare la tenuta dei presidi sanitari Predisporre i numeri telefonici d’emergenza Effettuare le manovre di soccorso di sua competenza Agire con calma e in sicurezza Osservare il luogo e le modalità dell’incidente. Attivare il soccorso: S.S.U.Em. 118, VVFF, ecc. Fare estrema attenzione ai pericoli della strada, di incendio, esplosione, intossicazione da gas, ecc. • NON spostare il ferito, vittima di urto violento, se non c’è pericolo di vita immediato. • Esaminare il ferito/malato, trattando direttamente le lesioni incompatibili con la vita (ACC, AR, emorragie gravi), eseguendo le manovre che possono prevenire il peggioramento della situazione (Posizione Laterale di Sicurezza). • NON dare mai da bere al ferito; respingere i consigli di coloro che sono presenti (a meno che non possano qualificarsi come competenti). Articolo 4 Il datore di lavoro (…) individua e rende disponibili le attrezzature minime di equipaggiamento ed i dispositivi di protezione individuale per gli addetti al primo intervento e al primo soccorso. Le attrezzature ed i dispositivi devono essere appropriati rispetto ai rischi specifici connessi all’attività lavorativa dell’azienda e devono essere mantenuti in condizioni di efficienza e di pronto impiego e custoditi in luogo idoneo e facilmente accessibile. DL n.81-9 Aprile 2008 - DL n.388-15 Luglio 2003 Articolo 2 Il datore di lavoro deve garantire le seguenti attrezzature: a) cassetta di pronto soccorso allegato 1 (gruppi A-B) pacchetto di medicazione allegato 2 (gruppo C), tenuta presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodita in un luogo facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica appropriata, contenente la dotazione minima, che fa parte del presente decreto…, e della quale sia costantemente assicurata la completezza ed il corretto stato d'uso dei presidi ivi contenuti; b) un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. DL n.81-9 Aprile 2008 - DL n.388-15 Luglio 2003 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) Guanti sterili monouso (5 paia) Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa (1) Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2) Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1lt (1) Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0;9%) da 500 ml (3) Compresse di garze sterili 10x10 in buste singole (10) Compresse di garze sterili 18x40 in buste singole (2) Confezioni di cerotti di varie misure pronti all’uso (2) Confezione di rete elastica di misura media (1) Pinzette da medicazione sterili monouso (2) Rotoli di cerotto alto 2,5 cm. (2) Confezione di cotone idrofilo (1) Un paio di forbici (1) Lacci emostatici (3) Confezione Ghiaccio pronto uso (2) Termometro (1) Visiera paraschizzi Teli sterili monouso (2) Allegato 1 del Decreto 15 Luglio 2003, n° 388 1) Guanti sterili monouso (2 paia) 2) Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1) 3) Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml (1) 4) Compresse di garze sterili 10x10 in buste singole (3) 5) Compresse di garze sterili 18x40 in buste singole (1) 6) Confezioni di cerotti di varie misure pronti all’uso (1) 7) Pinzette da medicazione sterili monouso (1) 8) Confezione di cotone idrofilo (1) 9) Rotoli di cerotto alto 2,5 cm. (1) 10)Rotolo di benda orlata alta cm 10 (1) 11)Un paio di forbici (1) 12)Laccio emostatico (1) 13)Confezione di ghiaccio pronto uso (1) 14)Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1) 15)Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio d’emergenza. Allegato 2 del Decreto 15 Luglio 2003, n° 388 . Garantisci la tua sicurezza, del paziente e degli astanti. . Utilizza i dispositivi di protezione individuali (DPI). COSA VEDO? COSA È SUCCESSO? MI POSSO AVVICINARE? Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali (DPI), in base al tipo di evento, di cui ogni azienda deve essere dotata. Servizio pubblico di pronto intervento sanitario attivo 24 ore su 24. La Centrale Operativa 118 fornisce una risposta appropriata in caso di urgenza ed emergenza mediante l'invio di mezzi di soccorso adeguati. QUANDO CHIAMARE GRAVE MALORE INCIDENTE STRADALE, DOMESTICO, SPORTIVO, SUL LAVORO RICOVERO D’URGENZA OGNI SITUAZIONE CERTA O PRESUNTA DI PERICOLO DI VITA COME CHIAMARE Comporre su qualsiasi telefono il numero 1-1-8. LA CHIAMATA È GRATUITA: non occorre avere credito residuo nei cellulari. Attendere la risposta dell’operatore. COSA COMUNICARE parlare con calma ed indicare con precisione: COSA è successo (incidente o malore) DOVE è successo (comune, via, n° civico, altri eventuali riferimenti) NUMERO PERSONE COINVOLTE VALORI NORMALI: Pressione ARTERIOSA: 120/70 mmHg Frequenza POLSO: 60-80 Battiti / Minuto Frequenza RESPIRO: 12-16 Atti respiratori / Minuto Il cuore è un organo collocato in posizione retrosternale con l’apice spostato leggermente a sinistra. Il tessuto predominante è di tipo muscolare (Miocardio) ATTACCO CARDIACO: Quando una parte del muscolo cardiaco non riceve un adeguato flusso di sangue (ISCHEMIA) per un periodo di circa 20/30 min. si manifesta una condizione clinica che può in alcuni casi portare all’INFARTO miocardico (IMA), cioè alla morte di un certo numero di cellule cardiache. ARRESTO CARDIACO: Cessazione improvvisa dell’attività di pompa del cuore dovuta a: asistolia, fibrillazione ventricolare, dissociazione elettromeccanica che, causando una brusca interruzione dell’ossigenazione cerebrale, in circa 30 sec. determina perdita di coscienza ed arresto respiratorio. ANOSSIA CEREBRALE: Il mancato apporto di ossigeno (anossia) alle cellule cerebrali produce una lesione che diventa irreversibile dopo 4 - 6 minuti. L’attuazione di procedure di rianimazione può interrompere la progressione verso la condizione di irreversibilità dei danni tessutali. ICTUS: Trombosi (occlusione di vaso) Emorragia (perdita ematica) di un vaso cerebrale Il dolore cardiaco associato ad un infarto può essere confuso con gastriti o generici dolori muscolari. SEGNI CARATTERISTICI DI INFARTO: • Senso di oppressione, costrizione, bruciore, transitorio o persistente. • La localizzazione del dolore è retrosternale, epigastrica. • Irradiato alle spalle, braccia, collo, mandibola, torace posteriore, addome superiore. • Sudorazione, nausea, difficoltà respiratoria, astenia (debolezza). • Alterazione del polso (è aritmico). - Il dolore non viene necessariamente descritto come acuto; può essere di entità modesta e presentarsi solo come difficoltà respiratoria. - I sintomi possono comparire in qualsiasi luogo e momento. COSA FARE? - Chiamare il 1-1-8 - Avviare le procedure di rianimazione del BLS (Basic Life Support) RIANIMAZIONE CARDIO POLMONARE Le procedure di rianimazione vengono suddivise in alcune fasi: ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ Sicurezza della scena e autoprotezione Stato di coscienza e valutazione del respiro Chiamata di aiuto verbale (1-1-8) Compressioni toraciche esterne (30 + 2) Apertura delle vie aeree e controllo cavo orale VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA e RESPIRO • Chiamare ad alta voce e scuotere delicatamente • Controlla se respiro presente e valido • Se il paziente è INCOSCIENTE e non si riesce a valutare il respiro chiamare IMMEDIATAMENTE il 118 PAZIENTE INCOSCIENTE RESPIRO PRESENTE Metti il paziente in posizione laterale di sicurezza POSIZIONE LATERALE SICUREZZA PAZIENTE INCOSCIENTE - RESPIRO PRESENTE Posizione laterale di sicurezza PAZIENTE INCOSCIENTE RESPIRO ASSENTE • Posizionare il paziente SUPINO su un PIANO RIGIDO • Scoprire il torace • Inizia le Compressioni Toraciche Esterne (massaggio cardiaco) POSIZIONE DELLE MANI 1) Posizionare il palmo della mano al centro del torace sulla metà inferiore dello sterno 2) Appoggiare sopra l’altra mano 3) Intrecciare le dita Frequenza: 100 – 120 compressioni/minuto Tempo di Compressione = Tempo di rilasciamento Ridurre al minimo le interruzioni POSIZIONE DEL SOCCORRITORE • • • • Braccia perpendicolari al torace del paziente Gomiti rigidi Fulcro sul bacino Utilizzare il proprio peso come forza di compressione APERTURA DELLE VIE AEREE e VENTILAZIONE . Una mano sulla fronte, due dita sotto il mento: estensione del capo. . Aprire la bocca e verificare la presenza di corpi estranei: se possibile rimuoverli. . Fare 2 ventilazioni bocca-bocca o bocca-naso ogni 30 compressioni . Il soccorritore occasionale NON ha l’obbligo di fare le ventilazioni. Il paziente è cosciente? SÌ NO Posizione Laterale di Sicurezza (PLS) Rilevazione parametri vitali Respira? SÌ NO 1 1 8 Chiamare il 118 Mettere il paziente in Posizione Laterale di Sicurezza (PLS) Chiamare il 118 Iniziare le Compressioni Toraciche Esterne (CTE) L’ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo si verifica in genere durante i pasti. L’ostruzione può essere MODERATA o GRAVE OSTRUZIONE MODERATA -Presenti colpi di tosse efficaci con sibili; -La persona riesce a parlare. NON FARE NULLA TENERE SOTTO OSSERVAZIONE OSTRUZIONE GRAVE CIANOSI, NON TOSSISCE, NON PARLA, SEGNALE UNIVERSALE, PESSIMO PASSAGGIO DI ARIA COSA FARE? ALTERNARE 5 COLPI INTERSCAPOLARI E 5 MANOVRE DI HEIMLICH 1) Posizionarsi al fianco della vittima 2) Sostenere il torace con una mano in modo che la vittima si sporga in avanti. 3) Colpire con la mano libera sul dorso tra le scapole (max 5 volte). 5 COLPI INTERSCAPOLARI MANOVRA di HEIMLICH -Porsi dietro la vittima circondando la vita con le braccia -Porre una mano sotto l’arcata costale, con il pugno chiuso ed il pollice all’interno -Afferrare con l’altra mano il pugno -Dare un colpo deciso verso l’alto e verso l’interno -Ripetere 5 volte. Se diventa INCOSCIENTE: Chiamare il 1-1-8 • • • • Posizionare la vittima su di un piano rigido Effettuare 30 Compressioni Toraciche Controllare il cavo orale Continuare con RCP fino a disostruzione Situazione patologica che non consente il normale apporto di ossigeno all’organismo (difficoltà a respirare) Cause di aumento della frequenza respiratoria (tachipnea >25) Patologie Età Attività fisica Cause di diminuzione della frequenza respiratoria (bradipnea <10) Patologie Alcool, barbiturici, oppiacei SEGNI E SINTOMI • • • Alterazione della frequenza respiratoria Cianosi Dispnea (difficoltà respiratoria) Ortopnea (respirazione possibile in posizione seduta o eretta) Gasping (respiro affannoso e superficiale) Rumori respiratori patologici: Rantolo: rumore di catarro (polmoniti, edema polmonare, broncopolmoniti) Ronco: rumore aspro e secco (crisi asmatiche) Sibili:fischi durante la fase espiratoria (enfisema polmonare) ♥ ♥ ♥ ♥ Sensazione di soffocamento, agitazione e tosse stizzosa. Il respiro è corto e frequente con rantoli. “Fame d’aria”. La cute è pallida con segni di cianosi (dita, labbra, ecc.),sudata, il polso è frequente. COSA FARE? Tenere il paziente seduto su una sedia ed allertare il 1-1-8; se possibile, somministrare ossigeno ad alti flussi. • E’ provocata da una riduzione del calibro dei bronchi (causa: allergie, ansia, ecc…) con conseguente difficoltà all’inspirazione e soprattutto all’espirazione. • Il paziente è seduto con torace in posizione inspiratoria, cianotico, espirazione con sibili. • COSA FARE? • Mantenere seduto • evitare di fargli fare sforzi fisici • se possibile, somministrare ossigeno. SQUILIBRIO ACUTO DELLA FUNZIONE CARDIOCIRCOLATORIA, DETERMINATO DALLA DISCREPANZA FRA IL VOLUME DEI LIQUIDI CIRCOLANTI E LA CAPACITÀ DEL LETTO VASCOLARE (diminuzione della Pressione Arteriosa) CAUSE: emorragie,ustioni, disidratazione (shock ipovolemico); infezioni gravi (shock settico); reazioni allergiche (shock anafilattico). SEGNI /SINTOMI: Cute pallida, fredda, sudata, cianotica, F.C. >120 atti/min., respiro superficiale e tachipnea, sino al torpore, sonnolenza e perdita di coscienza. Allertare prontamente il 1-1-8 indicando la causa. Porre in posizione antishock (sdraiare a terra e sollevare le gambe) togliere/allentare ogni impedimento alla circolazione ed alla respirazione (cinture, cravatte,colletti chiusi, ecc.) Se incosciente, con polso e respiro validi, porre in P.L.S. Prepararsi per un’eventuale manovra rianimatoria. PERDITA DI COSCIENZA IMPROVVISA, TRANSITORIA E REVERSIBILE LIPOTIMIA O SVENIMENTO: SEGNI E SINTOMI: Perdita non completa di coscienza, malessere generale, ansia, sudorazione fredda, offuscamento della vista, vertigine. SINCOPE SEGNI E SINTOMI: Incoscienza, pallore, sudore freddo, respiro superficiale, polso appena percettibile. Dopo pochi minuti si ha la ripresa di tutte le funzioni vitali. ALLERGIA: ESAGERATA REAZIONE DELL’ORGANISMO A DETERMINATI STIMOLI ESTERNI Manifestazioni allergiche più frequenti: • Rinite • Congiuntivite • Asma • Orticaria • Intolleranza alimentare • Puntura di insetto • Segni e sintomi: • Prurito, pizzicore, senso di gonfiore alla lingua e alla gola (il bambino fa fatica a deglutire) • Prurito alla pelle, orticaria • Starnuti, rinorrea ("spurgo" nasale) abbondante e liquida, prurito agli occhi • Cardiopalmo (cuore che batte forte) • Senso di svenimento • Dispnea (difficoltà a respirare), senso di soffocamento COSA FARE? • Se la situazione è grave, con difficoltà respiratoria e rischio shock anafilattico chiama 1-1-8. Effetti: Possono comparire manifestazioni allergiche (pallore, nausea, vomito,difficoltà respiratoria,shock anafilattico). COSA FARE? -Rimuovere, se possibile, l'eventuale pungiglione; -mettere la parte colpita sotto acqua fresca o applicare una borsa del ghiaccio per alleviare il dolore. -Se shock anafilattico chiamare 1-1-8 -NON usare pomate! Il paziente potrebbe risultare allergico. PATOLOGIA CARATTERIZZATA DA UNO SCORRETTO UTILIZZO DEL GLUCOSIO DA PARTE DELL’ORGANISMO IPERGLICEMIA: eccesso di zuccheri nel sangue Sintomi: Graduale aumento dell’irrequietezza Forte sete e bocca secca Cefalea e nausea Respirazione profonda con molti sospiri L’alito odora di acetone Polso debole e rapido PA normale o leggermente bassa Cute secca e calda Insorgenza graduale dei sintomi, nell’arco di un periodo che può durare giorni. IPOGLICEMIA: quantità insufficiente di glucosio nel sangue SINTOMI: Insorgenza rapida dei sintomi (pochi minuti) Comportamento ostile può essere confuso con un’intossicazione da alcoolici Fame crescente con produzione abbondante di saliva Vertigini ed emicrania Svenimenti, convulsioni e a volte coma Polso pieno e rapido PA normale Cute appiccicosa e fredda/pallida COSA FARE? -Chiamare il 1-1-8 -Se incosciente, mettere il paziente in PLS -Se possibile, somministrare ossigeno. Affezione cerebrale provocata da un’attività anormale ed eccessiva delle cellule del cervello. 1. Fase tonica: improvvisa perdita di coscienza con caduta a terra, rigidità, irrigidimento. 2. Fase clonica: convulsioni; il respiro diventa difficile; bava alla bocca; cianosi. 3. Fase post-critica: stato confusionale, cefalea; al termine il respiro torna normale, il paziente è esausto. COSA FARE? • • • • Chiamare il 1-1-8 Attutire la caduta, allentare gli indumenti Non ostacolare le contrazioni Porre qualcosa di morbido sotto la nuca, allontanare oggetti contundenti • Evitare che si morda la lingua (con cannula orofaringea o panno arrotolato) • Nella fase finale mettere il paziente in P. L. Sicurezza LESIONE DETERMINATA DA TRAUMA, OVE SI HA UNA VIOLENTA E RAPIDA COMPRESSIONE DEI TESSUTI MOLLI TRA 2 SUPERFICI DURE. (oggetto contundente e ossa). SEGNI E SINTOMI: Dolore, tumefazione, aumento della temperatura e colorazione violacea determinati dal versamento ematico. COSA FARE? Applicare ghiaccio sulla zona lesa (non a contatto diretto con la cute) per limitare il sanguinamento; ove possibile, porre l’arto a riposo. PERDITA TEMPORANEA DEI RAPPORTI ARTICOLARI CON STIRAMENTO O LESIONE DELLA CAPSULA ARTICOLARE E DEI LEGAMENTI. SEGNI E SINTOMI: Dolore all’articolazione acuito dal movimento, edema (gonfiore da accumulo di liquido) e comparsa di ecchimosi (colore scuro della pelle da emorragia interna). COSA FARE? Porre l’articolazione in posizione neutra, porre ghiaccio (non a contatto diretto con la cute) e portare in Pronto Soccorso. PERDITA PERMANENTE DEI RAPPORTI TRA I CAPI ARTICOLARI SEGNI E SINTOMI: Dolore intenso, impossibilità di movimento,alterazione del profilo articolare, edema (gonfiore da accumulo di liquido). COSA FARE? Porre l’arto a riposo, porre ghiaccio (non a contatto diretto con la cute), predisporre un rapido ricovero. SOLUZIONE DI CONTINUITÀ DI UN OSSO PRODOTTA DA UNA FORZA CHE SUPERI LA RESISTENZA DELL’OSSO. SINTOMI E SEGNI: Vivo dolore nella sede della frattura, tumefazione (più evidente se si tratta di frattura che abbia leso qualche piccolo vaso), deformazione della normale costituzione anatomica di un dato segmento corporeo; accorciamento dell’arto. CLASSIFICAZIONE: Chiusa: L’osso rotto non compare all’esterno Esposta: L’osso, lacerati i tessuti sovrastanti, appare direttamente all’esterno. LA FRATTURA CHIUSA PUÒ ESSERE: Composta: i due monconi ossei restano più o meno allineati, malgrado la frattura Scomposta: i due monconi ossei sono disallineati Complicata: I monconi ossei provocano lesioni a nervi, vasi, organi. COSA FARE? - Immobilizzare il segmento fratturato bloccando le articolazioni a monte e a valle. - NON SPOSTARE IL PAZIENTE se non si è prima immobilizzata la frattura. Nella frattura di femore si ha accorciamento dell’arto parallelo a quello sano con il piede dell’arto fratturato ruotato verso l’esterno. Fratture costali - Non è possibile immobilizzare il torace; - Il ferito va posto seduto, eventualmente ruotato verso il lato fratturato in modo che possa espandere maggiormente il lato sano. - Il rischio è quello che qualche frammento osseo costale vada a ledere il polmone causando un pneumotorace. Se la persona infortunata accusa forti dolori alla schiena o al collo, non può muovere un arto o avverte problemi agli arti SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE DI COLONNA COSA FARE? -NON muovere il ferito -Rispettare l’asse testa-collo-tronco e l’orizzontalità della colonna -Evitare qualunque movimento di flesso-estensione e di lateralità delle vertebre cervicali. NB. La lesione delle vertebre cervicali può esporre il paziente al danno del midollo spinale nel punto in cui sono presenti praticamente tutti i fasci nervosi diretti alla periferia ed inoltre i centri regolatori del respiro e dell’attività cardiaca. SEGNI E SINTOMI: … dopo un trauma alla testa: Confusione Equilibrio instabile Deformazione del cranio, Vomito (anche a getto) Rinorragia (sangue dal naso) Otorragia (sangue dall’orecchio) Anisocoria (diseguale diametro delle pupille) Sonnolenza Stato di incoscienza, coma. COSA FARE? NON spostare il ferito. NON tamponare l’orecchio in caso di otorragia. NON applicare alcuna pressione sul sito delle lesioni. Controllare i segni vitali (coscienza, respiro, circolo). Se possibile, somministrare ossigeno. Se incosciente, comportarsi di conseguenza. NB. In caso di lesioni craniche sospettare una possibile lesione alla colonna vertebrale, in particolare al tratto cervicale. ALTERAZIONE DEI TESSUTI CAUSATE DA ALCALI (PH>7) O DA ACIDI (PH<7). L’entità del danno dipende dalla concentrazione, dalla qualità della sostanza e dal tempo di contatto con il tessuto epidermico. COSA FARE? • • • • • NON stimolare il vomito. NON fare bere. Recuperare il flacone o la scheda del caustico. Nel contatto con la cute, rimuovere il caustico con acqua abbondante, se secco usare carta assorbente. Nella causticazione oculare detergere abbondantemente l’occhio. LESIONI DI CUTE E TESSUTI SOTTOCUTANEI DETERMINATE DA FONTI DI CALORE DIRETTO/ INDIRETTO, DA AGENTI CHIMICI E DA ENERGIA ELETTRICA. CLASSIFICAZIONE 1°grado: eritema, è interessata solo l’epidermide. Primo Grado Secondo Grado Terzo Grado Epidermide Derma Grasso Muscolo Zone Arrossamento Flittene Carbonizzate Cutaneo Gravità delle ustioni 2°grado: flittene(vescicola); interessati il derma e tutte le terminazioni nervose. Possono portare a Shock settico (per infezione) 3°grado: necrosi (morte) dei tessuti; sono interessati il sottocute ed i tessuti sottostanti. COSA FARE? NON togliere i brandelli degli abiti adesi all’ustione NON disinfettare né sfregare l’ustione NON applicare pomate Coprire con garze sterili Bagnare con acqua fresca la cute per raffreddarla NON usare mai il ghiaccio o acqua troppo fredda Complicanze: Shock, insufficienza renale, infezioni. NB. Le ustioni possono essere molto gravi se superano il 35% dell’estensione corporea. Le parti del corpo interessate modificano la gravità. • • • • REGOLA DEL 9 Arti superiori 18 % (9 % x 2) Arti inferiori 36 % (18 % x 2) Tronco 36 % (18 % anteriore + 18 % posteriore) Perineo e genitali 1 % AUMENTO DELLA TEMPERATURA CORPOREA ANCHE OLTRE I 40° SEGNI E SINTOMI: Debolezza generalizzata Sete intensa Cute calda e secca Ma di testa, vertigini,nausea Alterazione della coscienza COSA FARE? -porre al fresco -rinfrescare -borsa del ghiaccio sulla testa -liberare da vestiti ABBASSAMENTO DELLA TEMPERATURA CORPOREA SOTTO I 34° SEGNI E SINTOMI: debolezza generalizzata alterazioni della parola e dei movimenti cute fredda e secca con brividi cefalea, vertigini, nausea rigidità muscolare alterazione della coscienza fino al coma COSA FARE? -evitare che il paziente si raffreddi -porre in ambiente caldo -protezione dal vento -riscaldare col proprio corpo e con panni caldi e asciutti. PASSAGGIO DI CORRENTE ELETTRICA ATTRAVERSO IL CORPO EFFETTI: • ustione al punto di ingresso e di uscita • contrazione della muscolatura • arresto cardiaco o respiratorio • La folgorazione è più pericolosa quanto è migliore la conduzione della corrente COSA FARE? - Staccare l’interruttore generale - Non toccare l’infortunato - Allontanare i fili elettrici con asta isolante - Se in ACC/AR iniziare manovre di rianimazione SEGNI E SINTOMI: cute rosea con gote rosso “ciliegia” mal di testa,vertigine, nausea, vomito allucinazioni, agitazione incoscienza, immobilità, insensibilità, respiro affannoso, coma sino ad ACC. COSA FARE? - portare immediatamente all’aria aperta - chiamare 1-1-8 - se possibile, somministrare ossigeno - se compromessa,ripristinare la respirazione INGESTIONE DI SOSTANZE TOSSICHE, INALAZIONE DI GAS SEGNI E SINTOMI: o Perdita di coscienza o dolore allo stomaco, nausea, mal di testa. COSA FARE? • Chiamare il 1-1-8. • NON provocare vomito • NON dare da bere al paziente. • In caso di inalazione di gas portare l'infortunato all'aperto • Nel caso di sostanza tossica ingerita, portare in ospedale la confezione della sostanza. INALAZIONI DI FUMI Il fumo rende difficoltosa la respirazione e può danneggiare le vie aeree a tre livelli: glottide: infiammazione ed edema con conseguente grave compromissione respiratoria trachea e bronchi: corrosione della mucosa, deposizione di fuliggine; la sintomatologia può insorgere anche dopo 48 h edema polmonare acuto FUORUSCITA DI SANGUE DAI VASI SANGUIGNI CLASSIFICAZIONE: • Interne • Esterne • Interne esteriorizzate • Arteriose • Venose • Miste FUORUSCITA DI SANGUE DA ORGANI INTERNI A CAUSA DI TRAUMA O PATOLOGIA SEGNI E SINTOMI: • Astenia • Pallore • Tachicardia • Ipotensione • Shock COSA FARE? Chiamare il 1-1-8 Monitorare la Pressione Arteriosa e la Frequenza Cardiaca Posizione antishock o semiseduta FUORUSCITA DI SANGUE DA VASI A CAUSA DI FERITE SEGNI E SINTOMI: • Perdita ematica • Dolore • Possibile shock • Possibile infezione COSA FARE? Comprimere la ferita con garze Sollevare l’arto ferito Se emorragia importante, chiamare 1-1-8 FUORUSCITA A ZAMPILLO DI SANGUE ROSSO VIVO DALLE ARTERIE COSA FARE? • • • • • • Utilizzare sempre i guanti Comprimere con garze l’arteria della zona ferita Emostasi (arresto del sanguinamento) a monte della ferita (brachiale, femorale, temporale) Utilizzare il laccio emostatico solo se non si arresta Mettere in posizione antishock NON rimuovere il bendaggio sino all’arrivo del Soccorso. FUORUSCITA DI SANGUE VENOSO A FLUSSO CONTINUO A MACCHIA D’OLIO COSA FARE? • Comprimere la ferita con garze • Favorire il deflusso del sangue mettendo in alto la zona ferita • NON usare mai il laccio emostatico. • Mettere in posizione antishock • Chiamare 1-1-8 SOLUZIONE DI CONTINUO DELLA CUTE A) Classificazione • Superficiali: interessano solo la cute • Profonde: interessano ossa, muscoli, vasi • Penetranti: raggiungono cavità come l’addome, il torace B) Classificazione - Abrasione/escoriazione: sfregamento della cute con rimozione dell’epidermide - Ferita da punta: la lesione mantiene lo stesso calibro in profondità - Ferita da taglio: i lembi tendono ad allontanarsi - Ferita lacero-contusa: lesione profonda dovuta a trauma COSA FARE? • • • • • • • Lavare con acqua, Acqua ossigenata o fisiologica Pulire con una garza sterile agendo in senso centrifugo (dall’interno all’esterno) Coprire con garze possibilmente sterili Sollevare in alto la parte ferita NON rimuovere l’eventuale corpo estraneo, per es. coltello, nella ferita NON versare disinfettante nella ferita Coprire con garze sterili idratate le ferite penetranti dell’addome COSA FARE? Comprimere la parte amputata per fermare l’emorragia Se si usa il laccio, usare lacci larghi Raccogliere i segmenti amputati e metterli in panni sterili asciutti Porre il tutto in un sacchetto di plastica con ghiaccio Portare la parte amputata in Pronto Soccorso SANGUINAMENTO DAL NASO COSA FARE? • Porre il paziente seduto con la testa in avanti • Stringere con due dita alla radice del naso per favorire la cicatrizzazione • Se il sanguinamento non cessa dopo qualche minuto, andare in Pronto Soccorso SI NO