MOTILITA’ GASTROINTESTINALE • Nel tratto gastroenterico è sempre presente attività motoria, sia in fase post-prandiale che a digiuno. • L’assenza di attività motoria induce un quadro patologico definito con il termine di ileo adinamico MOTILITA’ INTESTINALE Caratteristiche • Attività peristaltica: - attività motoria con organizzazione spazio-temporale - favorisce la progressione oro-aborale del contenuto intestinale • Attività di segmentazione: - attività motoria priva di organizzazione spazio-temporale - favorisce il mescolamento e l’assorbimento del contenuto intestinale ATTIVITA’ MOTORIA INTERDIGESTIVA • Pulisce lo stomaco e il tenue da: - residui solidi indigeribili - frammenti cellulari - batteri • Una pulizia non efficace comporta: - la persistenza di residui indigeribili nello stomaco per un lungo periodo (distensione gastrica cronica, bezoars) - lo sviluppo di sovracrescita batterica nel tenue (meteorismo, alterazione dell’assorbimento di nutrienti e/o di vitamine) ATTIVITA’ MOTORIA INTERDIGESTIVA • Pattern ciclico di contrazioni fasiche intense che originano nello stomaco (grande curvatura, terzo superiore del corpo = pace-maker) e migrano lentamente lungo il tenue fino alla valvola ileo-ciecale • Non appena un fronte di attività arriva all’ileo terminale, un altro comincia nello stomaco • Il ciclo continua finché non è interrotto dall’ingestione di cibo COMPLESSO MOTORIO MIGRANTE (MMC) MMC originates in the stomach and propagates through the intestine MMC PHASE III I II III % Slow waves with spikes Gastric fundus Gastric antrum Duodenum Jejunum Proximal ileum Distal ileum Minutes I II III MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Complesso Motorio Migrante (MMC) • FASE 1 : Quiescenza (45-60 min) • FASE 2 : Contrazioni irregolari o casuali (30-45 min) • FASE 3 : Contrazioni fasiche di grande ampiezza ed alla massima frequenza per la zona (5-15 min) • FASE 4 : Decremento delle contrazioni che si uniscono alla fase 1 MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Complesso Motorio Migrante (MMC) FASE 1- 4 Assenza di contrazioni • Transito intestinale • Mixing del contenuto endoluminale • Attività di secrezione (biliare, pancreatica) ASSORBIMENTO INTESTINALE MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Complesso Motorio Migrante (MMC) FASE 2 • Contrazioni irregolari con progressivo incremento di ampiezza e frequenza • Onde segmentarie non propulsive • Onde propulsive isolate nella fase tardiva, con progressivo incremento di ampiezza e frequenza MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Complesso Motorio Migrante (MMC) FASE 2 • Attività di segmentazione • Mixing del contenuto endoluminale • Transito intestinale • Attività di secrezione (tarda fase 2) MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Complesso Motorio Migrante (MMC) FASE 3 Contrazioni ritmiche propulsive • Frequenza: antro duodeno 3 / min. 11-12 / min. • Durata: antro-duodeno 3-8 / min. digiuno e ileo 7-15 / min. • Propagazione: antro-duodeno ileo 3-7 cm / min. 1 cm / min. MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Complesso Motorio Migrante (MMC) 3A FASE • Transito intestinale • Attività di secrezione • Assorbimento intestinale • PROPULSIONE ABORALE DEL CONTENUTO INTESTINALE COMPLESSO MOTORIO MIGRANTE Risposta al cibo: interruzione dell’MMC • La fase 1, la fase 2 e la fase 3 sono abolite e sostituite da un pattern di contrazioni irregolari o “apparentemente sporadiche” • Le contrazioni presentano notevole ampiezza • Vi è simultanea presenza di contrazioni nello stomaco e a tutti i livelli del tenue • L’effetto complessivo dell’attività motoria post-prandiale è di tipo propulsivo COMPLESSO MOTORIO MIGRANTE Risposta al cibo: interruzione dell’MMC • Pattern di contrazioni irregolari / sporadiche • Contrazioni con notevole ampiezza • Simultanea presenza di contrazioni nello stomaco e a tutti i livelli del tenue • Effetto complessivo dell’attività motoria postprandiale di tipo propulsivo FEEDING INTERRUPTS MMC CYCLING Motor pattern MMC Phase Stomach Duodenum Jejunum Ileum Fasting Fed Meal I II III Fasting MOTILITA’ POST-PRANDIALE Fattori che influenzano la progressione oro-aborale del chimo • Caratteristiche degli alimenti – Contenuto calorico – Caratteristiche chimiche / osmotiche – Mescolanza di specifici nutrienti • Meccanismi neuromuscolari – Numero complessivo di contrazioni – Forza contrattile – Lunghezza di estensione delle contrazioni MOTILITY ABNORMALITIES • Phase 3 absent or less frequent • Short interval between phase 3 • Abnormal propagation of phase 3 (non propagating, retrograde, and slowly propagating phase 3) • Frequent nonmigrating clusters of contraction • Failure to change to postprandial activity • Postprandial duodenal hypomotility OCCLUSIONE INTESTINALE DEFINIZIONE Interruzione alla progressione aborale del contenuto del lume intestinale OCCLUSIONE INTESTINALE • Presenza di ostacolo meccanico: - ileo meccanico • Assenza di ostacolo meccanico: - ileo adinamico - pseudo - ostruzione cronica • Insorgenza dell’ostruzione: - Acuta - Progressiva - Recidivante OSTRUZIONE INTESTINALE MODIFICAZIONI FISIOPATOLOGICHE motilità contenuto endoluminale MODIFICAZIONI flora batterica flusso ematico MODIFICAZIONI DELLA MOTILITA’ • ILEO ADINAMICO: – Assenza di attività motoria – Eccessiva inibizione sistema parasimpatico – Ridotta eccitazione sistema simpatico Meccanismi coinvolti: Neurogenico Miogenico Metabolico Ormonale Farmacologico MODIFICAZIONI DELLA MOTILITA’ • ILEO MECCANICO: – Aumento della peristalsi a monte dell’ostruzione (riflesso peristaltico indotto dalla distensione viscerale) – Riduzione della peristalsi a valle dell’ostruzione – Attività peristaltica presente a cicli, con riduzione progressiva della frequenza, con l’evolversi dell’ostruzione (dolore colico) MODIFICAZIONI DEL CONTENUTO ENDOLUMINALE • Ristagno di saliva, bile, secrezione gastrica e pancreatica • Aumento del contenuto endoluminale di acqua - riduzione dell’assorbimento - aumento della secrezione • Alterazione dell’equilibrio elettrolitico / acido-base • Aumento del contenuto di gas: – Azoto (ingerito con la deglutizione, poco assorbibile) – Idrogeno e Metano (prodotti dai batteri) MODIFICAZIONI DEL CONTENUTO ENDOLUMINALE • Aumento del volume endoluminale • Aumento della pressione endoluminale - da 2 - 4 cmH2O a 8 - 10 cmH2O - 30 - 60 cmH2O in un’ansa chiusa, durante la peristalsi • Distensione delle anse intestinali: - a monte del tratto ostruito (ileo meccanico) - diffusa in tutti i segmenti (ileo adinamico) MODIFICAZIONI DELLA FLORA BATTERICA • Trasformazione della flora batterica nel tenue aerobia e gram + lattobacilli, streptococci, stafilococci anaerobia e gram bacterioides • Aumento della concentrazione batterica • Sovracrescita batterica: – Danno mucoso – Produzione eccessiva di gas – Alterazioni metaboliche MODIFICAZIONI DEL FLUSSO EMATICO Riduzione dell’apporto ematico Occlusione vascolare: Strangolamento di ansa Ischemia locale: Aumento della pressione endoluminale Alterazione dei processi di trasporto epiteliali Perdita della barriera protettiva verso batteri e tossine Essudazione e emorragia endoluminale Necrosi transmurale Perforazione dell’ansa Sepsi peritoneale SINTOMATOLOGIA • Sintomi e segni patognomonici – Distensione addominale – Vomito – Alvo chiuso a feci e gas – Dolore ILEO ADINAMICO CLINICA • Dolore di tipo crampiforme assente • Dolenzia da distensione addominale • Vomito poco frequente e scarso • Alvo chiuso a gas e feci • Singhiozzo frequente ILEO MECCANICO CLINICA • Ostruzione alta (digiuno prossimale) – Dolore • Insorgenza acuta • Frequenza: ogni 3 - 10 minuti – Distensione addominale modesta o assente – Vomito alimentare precoce, frequente, abbondante, non fecaloide ILEO MECCANICO CLINICA • Ostruzione bassa (digiuno distale) – Dolore • Insorgenza meno acuta • Frequenza: ogni 15 - 20 minuti – Distensione addominale notevole – Vomito tardivo, meno frequente, scarso, spesso fecaloide – Alvo chiuso a feci e gas, dopo evacuazione del contenuto intestinale a valle (diarrea) ILEO MECCANICO CLINICA • Strangolamento di ansa - Dolore - continuo e intenso - localizzato - Distensione addominale modesta - Dolorabilità addominale / Peritoneismo - Febbre / Leucocitosi - Presenza di massa palpabile - ansa chiusa - Diarrea muco-ematica ILEO ADINAMICO ESAME OBIETTIVO DELL’ADDOME Ispezione addome disteso uniformemente assenza di movimenti peristaltici Percussione timpanismo addominale diffuso Auscultazione peristalsi assente assenza di borborigmi presenza di suoni metallici ILEO MECCANICO ESAME OBIETTIVO DELL’ADDOME Ispezione distensione addominale: meno evidente = ostruzione tenue prossimale più evidente = ostruzione tenue distale/colon movimenti peristaltici visibili Percussione timpanismo addominale diffuso Auscultazione peristalsi presente / frequente presenza di borborigmi presenza di suoni metallici ILEO ADINAMICO / MECCANICO DIAGNOSTICA RADIOLOGICA Rx senza mezzo di contrasto in orto e clinostatismo Anse del tenue e del colon uniformemente distese Presenza di livelli idro-aerei diffusi ileo adinamico Anse distese a monte dell’ostruzione Presenza di livelli idro-aerei a monte dell’ostruzione ileo meccanico ILEO ADINAMICO Cause intra-addominali • PERITONITE • PROCESSI INFIAMMATORI ACUTI • SEPSI DA GRAM NEGATIVI • OSTRUZIONE MECCANICA NON RISOLTA • EMORRAGIA RETROPERITONEALE ILEO ADINAMICO Cause extra-addominali • RIFLESSI DI INIBIZIONE VAGALE – traumi del rachide e della pelvi – infarto miocardico – polmonite / embolia polmonare • FARMACI – anticolinergici – ca-antagonisti – nitroderivati – oppiacei – chemioterapici ILEO ADINAMICO Cause extra-addominali • ALTERAZIONI METABOLICHE – squilibrio elettrolitico – uremia – chetoacidosi diabetica • ALTERAZIONI ORMONALI – ipotiroidismo – ipoparatiroidismo – feocromocitoma CHRONIC INTESTINAL PSEUDO – OBSTRUCTION • Heterogeneous syndrome caused by a variety of abnormalities of either the smooth muscle or the myenteric plexus • Symptoms and signs of the intestinal obstruction in absence of mechanical blockage • Secondary to systemic disorders • Idiophatic (not associated with systemic disorder) CHRONIC INTESTINAL PSEUDO – OBSTRUCTION Symptoms • Repeated episodes of : – Nausea – Vomiting – Distention – Abdominal pain • Enteric stasis Bacterial overgrowth: – Diarrhea – Steatorrea – Weight loss – Nutritional problems GASTROINTESTINAL MOTILITY Motor abnormalities of the stomach and of the proximal small bowel Abnormalities of myogenic and neurogenic control of gastrointestinal motility • Disorders of smooth muscle • Disorders of intrinsic nervous system • Disorders of extrinsic nervous supply • Diseases of the central nervous system CHRONIC INTESTINAL PSEUDO – OBSTRUCTION Visceral myopathies • Normal propagation of the MMC • Phasic pressure waves of the MMC with low amplitude (reduced contractile force) • Absence of phasic pressure waves in severe disease CHRONIC INTESTINAL PSEUDO – OBSTRUCTION Visceral neuropathies • Abnormal propagation of the MMC • Uncoordinated bursts of phasic pressure activity • Sustained (> 30 min.) uncoordinated intestinal pressure activity • Failure of a meal to induce a fed pattern CHRONIC INTESTINAL PSEUDO - OBSTRUCTION Abnormalities of intestinal smooth muscle Abnormalities of the myenteric plexus Visceral myopathies Visceral neuropathies Visceral neuropathies > Visceral myopathies ESAME OBIETTIVO ISPEZIONE PALPAZIONE PERCUSSIONE AUSCULTAZIONE ISPEZIONE • Distensione addominale – Meno evidente = Ostruzione tenue prossimale – Più evidente – Localizzata Ansa intestinale chiusa = Ostruzione tenue distale / colon = Ostruzione meccanica con ansa chiusa • Peristalsi visibile = Ostruzione meccanica PALPAZIONE • Riscontro di massa palpabile = ansa ileale chiusa • Peritoneismo e resistenza della parete addominale: – Assente nell’ileo adinamico – Presente in caso di strangolamento • Esplorazione rettale: – Ampolla vuota: ostruzione distale (rettale) PERCUSSIONE - AUSCULTAZIONE • Percussione Timpanismo addominale diffuso • Auscultazione – Ostruzione meccanica • peristalsi frequente • borborigmi • suoni metallici – Ileo adinamico • peristalsi assente • assenza di borborigmi OSTRUZIONE MECCANICA CAUSE Lesioni estrinseche • Briglie aderenziali: più frequente causa di ostruzione nel tenue nell’adulto (conseguenza di interventi chirurgici, processi flogistici o irradiazione) • Ernie: interne, esterne, pelviche, diaframmatiche (rare) • Compressione da masse: neoplasie maligne e benigne, ascessi, aneurismi, ematomi • Volvolo: sigma (80%), cieco (15%), intestino (raro nell’adulto), stomaco (ernie paraesofagee e diaframmatiche, malrotazione) OSTRUZIONE MECCANICA CAUSE Lesioni intrinseche • Neoplasie benigne e maligne • Condizioni infiammatorie: morbo di Crohn, lesioni ischemiche e da radiazioni, caustici, enterite tubercolare, ameboma, gastroenterite eosinofila, diverticolite, patologia pelvica • Intussuscezione • Anomalie congenite: stenosi ipertofica del piloro, pancreas anulare, malrotazione, duplicazione intestinale, cisti mesenteriche, diverticolo di Meckel, morbo di Hirschsprung • Ematomi intramurali: trauma addominali, trombocitopenia, porpora di Schoenlein-Henoch OSTRUZIONE MECCANICA CAUSE Oggetti intraluminali • Meconio (Fibrosi cistica) • Bario • Fecalomi • Calcoli biliari • Bezoars gastrici • Corpi estranei DIAGNOSI Confermare od escludere la presenza di ostruzione meccanica Scopo della diagnosi Distinguere tra ostruzione semplice o strangolamento DIAGNOSTICA DI IMMAGINE • Diagnosi di occlusione intestinale e di tipo: RX addome SMC, in ortostatismo e clinostatismo • Diagnosi di sede e di lesione: RX con mezzo di contrasto idrosolubile Endoscopia (piloro / duodeno / colon) DIAGNOSTICA DI IMMAGINE RX addome SMC • Ostruzione meccanica: Tenue – Distensione delle anse a monte dell’ostruzione – Non visibili i segmenti intestinali a valle dell’ostruzione – Livelli idro-aerei nelle anse dilatate • Ostruzione meccanica: Colon distale – Distensione di tutto il colon a monte dell’ostruzione, se la valvola ileo-ciecale è continente – Distensione del colon ed anse ileali, se la valvola ileociecale è incontinente • Ileo adinamico – Dilatazione delle anse del tenue e del colon – Livelli idro-aerei diffusi ILEO ADINAMICO Cause intra-addominali • INTERVENTI CHIRURGICI – Ritorno alla normalità • dopo 6 ore nel tenue • dopo 24 ore nello stomaco • dopo 48-72 ore nel colon – Inibizione parasimpatica – Stimolazione simpatica – Catecolamine plasmatiche TERAPIA Norme generali • Riequilibrio idro-elettrolitico – 1500/2000 ML / die di liquidi (se assenza di febbre) – 60-80 mEq / die di KCl Normalizzazione dell’equilibrio acido - base • Decompressione – sondino naso - gastrico in aspirazione • Antibiotici a largo spettro – ostruzione meccanica / strangolamento TERAPIA Ileo adinamico • Mantenimento dello stato nutrizionale – alimentazione enterale – alimentazione parenterale (durata > 5-7 giorni) • Farmaci attivi sulla motilità • Riequilibrio dei fattori metabolici / ormonali all’origine dell’ileo TERAPIA Ostruzione meccanica • Intervento chirurgico più precoce possibile in caso di strangolamento • Intervento endoscopico volvolo del sigma • Attesa ostruzione su base flogistica acuta (morbo di Crohn) • Decompressione ostruzione da metastasi multiple intra-addominali DILATAZIONE MECCANICA DEL COLON • Cause di insuccesso: Neoplasie su anse con con angolazione accentuata Neoplasie molto estese • Fattori di rischio: • Rischio connesso alla procedura: Neoplasia a manicotto con aspetto tipo scirro Presenza di tessuto fibrotico Presenza di tessuto ischemico Perforazione Emorragia NORME GENERALI DA SEGUIRE QUANDO SI ESEGUE UNA DILATAZIONE MECCANICA • Usare sempre controllo fluoroscopico • Non fare avanzare il dilatatore senza aver posizionato correttamente il filo guida • Evitare dilatazioni eccessive nel corso di una sola seduta, infatti è molto probabile la recidiva e quindi la ripetizione della procedura NORME GENERALI DA SEGUIRE QUANDO SI ESEGUE UNA DILATAZIONE MECCANICA DILATATORE PNEUMATICO Dilatare per 60 sec. poi sgonfiare. Non dilatare per più di due volte DILATATORE MECCANICO Non superare più di tre diametri nel corso di una seduta. Non usare eccessiva forza nello spingere il dilatatore NORME GENERALI DA SEGUIRE QUANDO SI ESEGUE UNA DILATAZIONE MECCANICA • Utilizzare la colostomia, se presente, per rendere più sicura la procedura • Considerare sempre dolore e febbre come possibile causa di complicazione STENOSI NEOPLASTICHE DEL COLON Sistemi di dilatazione PNEUMATICO: • Range di dilatazione = – 4 mm. - 25 mm. (TTS BALLOON) (OVER THE WIRE BALLON) – 30 mm. (DILATATORE DA ACALASIA) • Indicazione: – Stenosi concentriche, non estese • Procedura: – Dilatazione per 60 sec sotto visione diretta – Ripetere non più di due volte STENOSI NEOPLASTICHE DEL COLON Sistemi di dilatazione MECCANICO: • Range di dilatazione = • Indicazione: – Stenosi di qualunque morfologia e tipo – Localizzazione sigma e retto STENOSI NEOPLASTICHE DEL COLON Sistemi di dilatazione MECCANICO • Procedura: – Introduzione sotto controllo radiologico – Diametro progressivamente crescente – Evitare nella stessa seduta di utilizzare più di tre diametri • Strumenti: – Dilatatori di Celestin o di Savary – Dilatatori metallici (Hegar), solo per retto distale VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLA DILATAZIONE • Il diametro ottenuto con la dilatazione è poco affidabile, in quanto il tratto dilatato tende progressivamente a restringersi • I parametri utili per una valutazione di efficacia sono: – – – – – Pervietà a feci e gas Calibro e consistenza delle feci Frequenza delle evacuazioni Presenza di dolore da distensione addominale Persistenza di Tenesmo STENOSI NEOPLASTICHE Disostruzione del lume • ND YAG Laser (1064 nanometri) • Argon Laser • Elettrocoagulazione • Elettroresezione • Scleroterapia (Polidocanolo) • Posizionamento di protesi autoespandibile STENOSI NEOPLASTICHE ND YAG Laser • Effetti fisici: – Coagulazione proteica – Carbonizzazione – Evaporazione del tessuto (300°) • Indicazione: – Stenosi da neoplasia vegetante STENOSI NEOPLASTICHE ND YAG Laser • Complicazioni: – Lievi: Febbre da batteriemia Dolore da distensione gassosa delle anse – Severe: Perforazione Emorragia STENOSI NEOPLASTICHE ND YAG Laser • Risultati: – Ricanalizzazione 80% - 90% – Complicazioni severe 2% – Mortalità di procedura 0.16% MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Complesso Motorio Migrante (MMC) • La terza fase gastrica coincide con la tarda seconda fase e con la terza fase duodenale • Durante le contrazioni gastriche, le contrazioni duodenali sono inibite MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Complesso Motorio Migrante (MMC) CONSIDEREVOLI VARIAZIONI INTRA - E INTER – INDIVIDUALI • Interpretare (rendere) il periodo dell’MMC meno utile come parametro quantitativo • Occorrono registrazioni a lungo termine per ottenere stime informative dell’MMC MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Complesso Motorio Migrante (MMC) • Entrambe le regioni gastriche, prossimale e distale, sono coinvolte nella motilità ciclica del digiuno • La fase 1 e la fase 3 sono chiaramente apparenti • Durante la fase 1 lo stomaco distale mantiene un tono intermedio piuttosto che un rilassamento completo PSEUDO-OSTRUZIONE INTESTINALE CAUSE • MIOGENICHE – collagenopatie – miodistrofia – amiloidosi – miopatia viscerale primitiva • NEUROGENICHE – polineuropatia diabetica – malattie del sistema nervoso (morbo di Parkinson, ecc) – neuropatia viscerale primitiva – morbo di Chagas GASTROINTESTINAL MOTILITY Migrating Motor Complex (MMC) POTENTIAL CONTROL MECHANISMS • Central nervous system • Cyclic release of a chemical transmitter • Enteric nervous system MIGRATING MOTOR COMPLEX Potential control mechanisms Central nervous system (CNS) • It is probably not essential, since extrinsic denervation does not abolish cyclic activity • This hypotesis has been tested in a variety of experimental transplantation models GASTROINTESTINAL MOTILITY MMC: hormone regulation • MMC periodicity is related to cyclic fluctuations of motilin, PP, somatostatin • Serum peaks of motilin and PP preceed somatostatin rise GASTROINTESTINAL MOTILITY Serum motilin levels and phase 3 onset in gastric antrum MOTILIN (pM) 20 15 10 5 0 -5 -10 -15 -20 -45 -30 -15 Hypophysectomized 0 MIN 15 Normals 30 45 GASTROINTESTINAL MOTILITY MMC: Hormone regulation MOTILIN ANTRUM Phase 3 Phase 4 DUODENUM Phase 1 Phase 2 Phase 3 ANTRUM Phase 2 Phase 3 SOMATOSTATIN COMPLESSO MOTORIO MIGRANTE Motilità prossimale vs distale • Il pattern motorio interdigestivo (MMC) e quello post-prandiale sono meno identificabili nell’ileo di quanto non lo siano nel tratto prossimale del tenue • Non tutte le fasi 3 gastro-duodenali sono propagate all’ileo distale • La propagazione delle onde rallenta progressivamente dalle porzioni prossimali a quelle distali del tenue COMPLESSO MOTORIO MIGRANTE Confronto notte / giorno • Il ciclo interdigestivo notturno ha una periodicità più corta (il ciclo del complesso motorio migrante MMC è più frequente) • La fase 3 attraversa il piccolo intestino lentamente nella notte • L’attività della fase 2 scompare durante il sonno • Non è stata stabilita alcuna relazione tra le fasi del sonno e il complesso motorio migrante (MMC) LABORATORIO • Aumento dei leucociti (> 30.000/mm3 = occlusione vascolare) • Aumento ematocrito ed azotemia (emoconcentrazione) • Riduzione K, Na, Cl plasmatici • Acidosi metabolica (ostruzione stomaco-duodeno) • Alcalosi metabolica (ostruzione distale) • Aumento degli indici di necrosi tissutale: amilasi, LDH, CPK, GOT • Aumento degli indici di flogosi: VES, Proteina C reattiva, alfa 1-2 globuline ILEO ADINAMICO LABORATORIO • Aumento dei leucociti (> 30.000/mm3 = occlusione vascolare) • Aumento ematocrito ed azotemia (emoconcentrazione) • Riduzione K, Na, Cl plasmatici • Aumento degli indici di necrosi tissutale: amilasi, LDH, CPK, GOT • Aumento degli indici di flogosi: VES, Proteina C reattiva, alfa 1-2 globuline MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Complesso Motorio Migrante (MMC) 1A FASE ASSENZA DI CONTRAZIONI • Transito intestinale • Mixing del contenuto endoluminale • Attività di secrezione (biliare, pancreatica) • ASSORBIMENTO INTESTINALE