Analisi transazionale
e benessere relazionale a scuola
Dott.ssa Michela Carmignani
[email protected]
www.michelacarmignani.it
CAREZZE
Unità di riconoscimento:
qualsiasi transazione è uno scambio di carezze
•La persona umana ha fame di carezze
•Qualsiasi tipo di carezza è meglio che nessuna
carezza

VERBALI E NON VERBALI

POSITIVE E NEGATIVE

CONDIZIONATE E NON CONDIZIONATE

Carezza positiva : piacevole per chi la riceve

Carezza negativa: spiacevole per chi la riceve

Carezza condizionata: si riferisce a ciò che una
persona fa

Carezza incondizionata: si riferisce a ciò che una
persona è

Positiva condizionata:
“che bel lavoro che hai fatto”

Positiva incondizionata:
“è bello averti qui”

Negativa condizionata:
“il tuo compito è sbagliato”

Negativa incondizionata (svalutazione):
“sei un disastro”
L’economia delle carezze
5 regole restrittive: in base alla credenza
che vi siano carezze in quantità limitata
Non dare carezze quando ne hai da dare
 Non chiedere carezze quando ne hai
bisogno
 Non accettare carezze se le vuoi
 Non rifiutare carezze quando non le vuoi
 Non dare carezze a te stesso

Chiedere carezze
C’è un mito che è “le carezze che devi
chiedere sono prive di valore”
 La realtà è “le carezze che potete ottenere
chiedendole hanno altrettanto valore delle
carezze che ottenete senza chiederle”

Carezze a se stessi
A molti di noi è stato insegnato di non
mettersi in mostra, che è brutto vantarsi.
 Così facendo, limitiamo una fonte
importante di carezze, le carezze a noi
stessi

PROFILO DELLE CAREZZE
Quanto mi permetto di dare carezze a me stesso/a?
Quanto mi permetto di accettare carezze che voglio dall’altro?
Quanto mi permetto di chiedere dall’altro le carezze che voglio?
Quanto mi permetto di rifiutare le carezze che non voglio?
Che cosa vorrei modificare?
DARE C. A SE STESSI
ACCETTARE C.
CHIEDERE C.
RIFIUTARE C.
LE CAREZZE RIVOLTE A “SE STESSI”
Modificano le probabilità
di riuscita
-------------------------------------------------------------------------------Condizionate
+Migliorano la competenza
-------------------------------------------------------------------------------Incondizionate
+
Rinforzano le capacità
di gestione degli insuccessi
e imprevisti
-------------------------------------------------------------------------------Incondizionate
Producono depressione
e inducono alla rinuncia
--------------------------------------------------------------------------------
Gli strumenti dell’A.T.
Le transazioni
G
A
G
A
B
B
TIPI DI TRANSAZIONE
Complementari
G
A
B
s
R
r
G
A
B
D: Ancora una volta in ritardo, così non va bene!
C: Mi dispiace, farò in modo che non si ripeta
D: Dovrei pensare che ti dispiace? È la terza volta
questa settimana.
C: Ho detto che mi dispiace, e poi sono rimasto
imbottigliato nel traffico
D: Non venirmi a raccontare storie, saresti dovuto
uscire prima

Fintantoché le transazioni rimangono
complementari, la comunicazione può
continuare indefinitamente
TIPI DI TRANSAZIONE
D: Ancora una volta in ritardo, così non va bene!
C: Vedo che lei è arrabbiato. Capisco perché si sente così. Mi dica cosa
vuole che faccia a questo riguardo.
Incrociate
G
A
B
S
R
G
A
B

Quando una transazione è incrociata, si
ha un’interruzione nella comunicazione e
una o entrambe le persone dovranno
cambiare stato dell’Io affinché la
comunicazione possa essere ristabilita
TIPI DI TRANSAZIONE
LIVELLO SOCIALE
X: che ne hai fatto di quel mio documento? (con voce dura, sopracciglia
inarcate)
Y: l’ho messo nel tuo cassetto (voce lamentosa, spalle strette, testa in avanti)
LIVELLO PSICOLOGICO
X: tieni sempre in gran disordine le cose
Y: tu mi critichi sempre ingiustamente
Ulteriori
G
A
B
G
Stimolo sociale
Risposta sociale
A
B

L’esito in termini comportamentali di una
transazione ulteriore è determinato dal
livello psicologico della comunicazione e
non da quello sociale
Gli strumenti dell’A.T.
GIOCHI
PSICOLOGICI
“Ti ho beccato!”
Se non fosse per me!”
Tutta colpa tua!”
Non è la volontà che mi manca!”
“…………………….”
“……………………”
GIOCHI

Sequenza ripetitiva di transazioni ulteriori
che termina con una sensazione di
malessere (tornaconto negativo) e che in
qualche momento comporta la domanda
“che cosa è appena successo?” e la
sensazione di aver cambiato di ruolo
“Perché non?...” “Sì, ma…”

Un’insegnante in sala ricevimento parla con la madre di un
allievo che sta riportando difficoltà scolastiche
M: temo stia vivendo davvero un brutto periodo mio figlio.
Non mi vuole parlare e non so cosa fare (con l’aria
affranta)
I: oh, che brutto (con aria afflitta). Che posso fare per
aiutarla?
M: non lo so (aria sconsolata)
I: guardi, penso di sapere cosa potrebbe esserle utile. Perché
non lo porta da uno psicologo?
M: bè, il problema è che non ho abbastanza soldi
I: potrebbe rivolgersi ad una struttura pubblica
M: uh, le strutture pubbliche! Nessuno ha tempo di ascoltarti
sul serio!
“Perché non?...” “Sì, ma…”
I: potrei indicarle una persona di mia fiducia, davvero
competente
M: Grazie, ma non credo che mio figlio si aprirebbe con un
estraneo…

Silenzio… nel frattempo l’insegnante si spreme alla ricerca
di nuove idee. Non gliene viene in mente nessuna.
M: “Grazie comunque per aver cercato di aiutarmi”
(sospirando)

L’insegnante si sente dapprima stupita, poi non all’altezza
e depressa.

La madre si sente irritata con l’insegnante e pensa “lo
sapevo che non poteva essermi di aiuto e non lo è stata”.
GIOCHI
LIVELLO SOCIALE
Tornaconto negativo
M: tento nessuno mi può aiutare
I: sono un’incapace
M: “non so cosa fare…”
I: “prova a…”
LIVELLO PSICOLOGICO
M: “prenditi cura di me, se sei capace”
Y: “ci penso io…”
Ulteriori
G
A
B
G
Stimolo sociale
Risposta sociale
A
B
Caratteristiche dei giochi
Ripetitivi
 Inconsapevoli
 Terminano con un’emozione spiacevole
 Comportano uno scambio di transazioni
ulteriori
 Comportano un momento di sorpresa o
confusione

Il triangolo drammatico
Ogni volta che giochiamo entriamo in uno di questi
3 ruoli. Ogni ruolo comporta una svalutazione
P
S
Persecutore:
IO OK, TU
NON OK
Salvatore:
IO OK, TU
NON OK
GN-
GA-
V
Vittima: IO
NON OK, TU
OK
BA-
COME AFFRONTARE I GIOGHI

Uscire dallo stato dell’Io funzionale negativo
e passare a uno positivo

Cogliere il messaggio ulteriore che
costituisce il gancio e incrociare la
transazione. Il gancio comporta sempre una
svalutazione e una spinta: invece di
rispondere con un’altra spinta, darsi
un’autorizzazione
PER SAPERNE DI PIU’
STEWART, I., JOINES, V., l’analisi transazionale, Milano, Garzanti, 1990
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