Domenica 19 ottobre 1986
La
visita
privata
del
Presidente
della
Repubblica
Il festosoincontrodi Medolago
conCossiga
Il Presidente è arrivato alle ore 18, accolto con una grande ovazione dalla folla assiepata davanti
al Centro culturale - Nella palestra, presenti le principali
autorità della provincia, la cerimonia
di saluto - Conferita a mons. Clemente Riva la cittadinanza onoraria di Medolago - Brevi interventi
del sindaco Arioldi e del ministro Pandolfi - Prima di lasciare il complesso dedicato ad Anto~$0 Rosmini, il Capo dello Stato ha visitato l’auditorium,
la biblioteca e la sede dell’Avis-Aido
Dai nostri inviati
MEDOLAGO - Medolago
ha accolto ieri il presidente
della Repubblica on. Francesco Cossiga in visita privata
al paese, con una calorosa testimonianza di simpatia. Per
circa un’o?a e un quarto, tanto
& durata la sosta del capo dello
Stato nel Comune bergamasco
dell’Isola (essendopoi atteso a
Milano dove oggi prenderà parte alla manifestazione per l’inaugurazionedei lavori eseguiti nel Duomo), Cossiga è stato
attorniato dal calore umano di
una popolazioneche lo attendeva da tempo e che non ha
risparmiato gli applausi e le
espressioni di affetto. Insieme
ai 1.500abitanti di Medolago,
dietro le transenne che il Comune aveva allineato lungo le
vie dell’abitato che il presidente della Repubblica ha percorso a piedi, c’erano ancheparecchie personedei Comuni vicini.
’ Tutte insieme hanno dato luogo
ad un’accoglienza spontanea,
sincera, che a stento gli addetti
del servizio d’ordine sono
riusciti a tenere entro i limiti
del cerimoniale previsto. Tanto entusiasmo ha sorpreso. lo
stesso presidente della Repubblica che, come si dice in questa stessapagina, parlando con
le persone che gli erano vicine,
si è detto sorpreso e piacevolmente ammirato.
Dato il carattere della visita,
che, come detto, si & svolta in
forma strettamente privata e
nel rispetto del cerimoniale
imposto dalla circostanza, il
capo dello Stato non ha avuto
modo di esprimere pubblicamente i suoi sentimenti.
La parte centrale della sosta
del presidente della Repubblica nel paese bergamasco si e
svolta nella palestra del nuovo
Centro culturale che nell’occasione è stato ufficialmente inaugurato. Qui si sono date
appuntamento le autorità e’le
personalità bergamasche, fra
le quali abbiamo notato, con il
nosiro Vescovo mons. Giulio
Oaaioni e mons. Clemente Rivgtescovo ausiliare di Roma,
il ministro per l’Agricoltura
Pandolfi, i senatori Bòmbardieri e Scaglia, gli onorevoli
Citaristi, Ravasio, Bonalumi,
Lanfranchi e Rampa, il prefetto dr. Barile, il presidente della
Provincia prof. Galizzi, i rappresentanti dell’esercito, delle
forze dell’ordine, assessori e
consiglieri regionali e provinciali, amministratori pubblici
dell’Isola, personalità ed esponenti del mondo culturale, rappresentanti di associazioni e
ed un campo di bocce coperto) mazione, seguita dall’indispensabile votazione unanime, il
to l’attenzione del presidente e consiglio comunale ha conferidei presenti su alcuni aspetti to la cittadinanza onoraria a
dell’economia locale.
mons. Clemente Riva. Dice tra
«A Medolago - ha prosegui- l’altro il testo: <(Insigne studioto - si lavorano prodotti ali- so di teologia e problemi sociamentari (prosciutti e wurstel), li, mons. Clemente Riva è stato
il sindaco Arioldi ha richiama-
ittici, sottaceti. Ci sono lavorazioni di materie plastiche, del
legname, del polietilene, della
lamiera, dei tessuti, degli acciai speciali, dei tessuti, delle
pitture ed intonaci, delle attrezzature zootecniche. Tutte
queste aziende, chi più e chi
meno, consentono di ridurre la
disoccupazione giovanile a poche uni@.
Il Presidente
Cossiga
ruppi di impegno sociale. Ha
f atto gli onori di casa il sindacc
di Medolago Ferruccio Arioldi
con i componenti della giunta
e del consiglio comunale.
Cossigaè giunto davanti alla
piazza antistante il Centro culturale alle ore 18 in punto.
Erano ad attenderlo il sindaco,
l’on. Pandolfi, il prefetto e
mons. Riva. Sul piazzale prestava servizio il Corpo musicale <<SantaMaria Assunta>)di
Medolago.
L’ingresso del presidente
della Repubblica nella palestra, dove lo aspettavano le
altre autorità, gli invitati e 1~
scolareschedi Medolago, 6 sta.
to salutato da un’ovazione E
dagli applausi di tutti.
Il primo a prendere la arola
è stato il sindaco Ario1cri che,
nel suo cenno di saluto, ha
presentato al capo dello State
il paesedi Medolago, ricordando che i suoi abitanti lavorana
e crescono insieme nella libertà, nella democrazia, nella solidarietà, considerando I’attuazione dei propri doveri come
esigenza per la difesa dei propri diritti. @ui - ha detto il
sindaco - l’impegno politico è
vissuto nel quotidiano servizio
della comunità, dei suoi bisogni, delle sue giuste richieste. Medolago non è certamente nel paradiso terrestre, anche
se, per la verità, il Comune può
vantarsi di non avere, almeno
per gli ultimi vent’anni, chiuso
arriva a Medolago,
accolto
il bilancio in passivon.
Dopo aver sottolineato il significato culturale di aver scelto il nome di Antonio Rosmini
4h paese
e un’ entusiasmo
vicenda del Risorgimento italiano.
La parte conclusiva della cerimonia ha visto un intervento
del ministro Pandolfi che a sua
volta, dopo aver reso omaggio
alla presenza dell’on. Cossiga,
ha ricordato alcuni aspetti della vicenda storica e culturale
legata alla figura di Antonio
Rosmini.
I
Terminata la cerimonia ne1la palestra, il presidente della
Repubblica ha ViSitZltO i lOCali
del Centro culturale, prendendo poi parte ad un rinfresco. I
Subito dopo la consegnadella
pergamena, mons. Riva ha
preso brevemente la parola dicendosi commosso di tante attenzioni. <(SO- ha detto - di
trovarmi fra gente seria e labcriosa che sta vivendo la presenza del presidente della Repubblica nel suo paese, non come
una celebrazione, bensi come
una festa. Ed è certamente
questo il modo migliore per
accogliere un amicoN. Mons.
Riva ha anche sottolineato alcuni aspetti della presenza culturale di Antonio Rosmini nella
Nel
così piccolo
tanfo grande~~
MEDOLAGO - Mentre sali
va i gradini della chiesa d:
Medolago, Francesco Cossigc
s’è guardato attorno e ha mor
morato: <<Masiete sicuri che
questo paese abbia solo mille.
cinquecento abitanti?),. Le pa
role del Presidente sono state
sovrastate dal clamore delle
folla che premeva le transen,
ne, e così nessuno ha risposte
alla domanda: Cossiga se n’i
andato senza riuscire a spie.
garsi come avesse fatto, un
paese così piccolo, a dimostra.
re un entusiasmo tanto grande:
(<E poi dicono che i bergamaschi sono un popolo fredde
e distaccato,,, ha commentato
ragazze di Medolago, il grupo
Cor ardens# di Medolago, ha
accompagnato l’ingresso del
Presidente nella chiesa restaurata, splendente di ori e di
affreschi dai colori nuovi. Il
Presidente si è inginocchiato
lavanti all’altare, sostando in
preghiera. Poi si è seduto in un
Dance,come un semplice fedele, ed ha ascoltato il parroco,
lori Luigi Dentella. Poche parole, le sue, ma dette con corliale sincerità, <(fuoridal proto:ollo>~: <<Nonabbiamo fiori da
ionarle - Iìa detto il parroco,
+voZto a Cossiga - gli unici
‘iori di cui disponiamo sono le
lostre preghiere, che elevereno a Dio e a San Francesco,
latrono d’Italia, perché la assista nell’espletamento del suo
mportante, delicatissimo in:arico>~.Don Luigi si è detto
che Cossiga ha fatto di buon
grado, togliendosi gli occhiali
ed estraendo una stilografica
d’oro dal taschino, Con la sua
calligrafia minuta, ha scritto
<<Francesco
Cossiga, Presidente della Repubblica Italiana,).
Poi si è intrattenuto con il
Vescovo di Bergamo mons.
Giulio Oggioni, che era al suo
fianco, e ha ricevuto dalle sue
mani la medaglia d’argento
della Diocesi, con l’effigie di
Sant’Alessandro e di San Gregorio Barbarigo. Un ultimo
sguardo allo splendido interno
della chiesa, le ultime strette
di mano con le autorità che
l’avevano accompagnato fin lì,
e la visita di Cossiga si è conclusa. Quando il Presidente è
salito sull’auto blu che l’attendeva sul sagrato erano le 19,lO.
Dieci minuti più tardi, il convoglio raggiungeva il casello di
Capriate, abbandonando il territorio bergamasco e ponendo
fine alla prima visita (sia pure
in forma privata) di un Presidente della Repubblcia nella
nostra provincia, da trent’anni
a questa parte: l’ultimo fu
Segni, nel ‘56.
Cossiga era arrivato nel Bergamasco alle 17,50, proveniente dall’aeroporto di Linate dove
era atterrato mezz’ora prima.
A Capriate, erano ad accoglierlo il questore Bessone e il comandante dei Carabinieri di
Bergamo, ten. col. Natali. Il
corteo, composto da nove auto,
aveva percorso ad elevata velocità il tratto di otto chilometri
che separa il casello dal paese
di Medolago. Gruppi di persone
ai lati della strada avevano
salutato il passaggio della Thema blu metallizzato del Presidente, mentre a intervalli di
poche centinaia di metri pattuglie delle forze dell’ordine sorvegliavano l’itinerario. Semafori disattivati e vigili urbani a
ogni incrocio hanno permesso
alle auto di arrivare a Medolago senza intoppi: una trebbia-
L’incontro fra il nostro Vescovo mons. Oggioni e mons.
Riva poco prima dell’arrivo del Presidente della Repubblica.
trite che stava percorrendo la
stessa strada è stata fatta deviare.
Fino alle porte di Medolago,
i centri abitati e le campagne
avevano l’aspetto di sempre;
solo un supermercato di elettrodomestici, a Suisio, esponeva la bandiera italiana. Ma
all’arrivo a Medolago, il panorama cambiava: il viale illuminato che precede la deviazione per il paese era tutto
pavesato, e l’intero centro esibiva un perfetto <<look>)
tricolore: bandiere alle finestre delle
case, sulla via, agli angoli delle
strade. Ovunque adesivi con le
scritte <<Vivail Presidente Cos-
Manzoni - la strada centrale
del paese - la folla che si
eraassiepata nei pressi della
chiesa parrocchiale e del Comune è scoppiata in un applauso. Ad attendere il presidente
c’erano, all’ingresso del nuovissimo Centro culturale, il ministro Pandolfi, il prefetto Barile, il vescovo ausiliario Clemente Riva, il senatore Berlanda e il sindaco di Medolago,
Ferruccio Arioldi. Strette di
mano e flash dei fotografi, prima dell’ingresso nella palestra
gremita: Un pensionato di sessant’anni, Angelo Mazxola, che
ci teneva molto a stringere la
mano a Cossiga, si è proteso
siga>>e <(Viva la Repubblica pericolosamente dalle transenItaliana>>.
ne e per poco non ha perso
l’equilibrio, ma è riuscito nelQuando l’auto presidenziale
ì arrivata, facendo stridere le l’intento. &ono stato l’unico del
comlemme, sul rettilineo di via pubblico a darli la mano>>,
Pochi istanti dopo, tra due ali
di folla tenute a bada da polizia,
carabinieri, guardie di finanza,
alpini del gruppo di Medolago
e vigili ubani, il Presidente e
le autorità sono giunte alla parrocchiale di Santa Maria Assunta, dove ad attenderli c’era
il parroco don Luigi Dentella.
Dopo la breve visita a2la chiesa
restaurata, alle 19,lO Francesco Cossiga ha ripercorso a
fatica i pochi metri che lo separavano dalla sua auto, ferma
con le portiere spalancate. Un
esponente della comunità sarda della zona ha bloccato il
Presidente per un istante: (<Viva la Sardegna!“, ha gridato, e
il Presidente gli ha risposto con
un sorriso. Poi un ultimo cenno
di saluto alla gente, prima della corsa in auto fino al casello
di Capriate e da lì, in autostrada, fino a Milano per la cerimonia in Duomo di domattina. La
visita-lampo di Cossigaè durata un’ora e mezzo in tutto; ma
per Medolago e per tutta la
Bergamasca, dimenticate
a
lungo dai Presidenti, è già-una
pagina di storia.
Daniele
Vimercati
Consiglio
comunale
a Verdellino
pace>,.
Al termine, il parroco di Medolago si è avvicinato al Presidente e, dopo avergli consegnato il volume di Achille Masche-
roni su <(LaParrocchia di Santa
Maria Assunta in Medolago),,lo
ha invitato a firmare il libro
dcronicon>adella chiesa. Cosa
Beppe Bedolis
e Flash-Colleoni
e
poi.. non mi ricordo, sono troppo emozionata>).
del bene comune, (<ilcui vertice
- ha detto il sacerdote - è la
Servizio fotografico
TREVIGLIO - Proprio come quando annunciò ufficialmente, circa un anno fa, di
essere intenzionato a fare la
donazione di alcune sue opere
alla <<suaTreviglio)), il pittore
Trento Longaretti non ha retto
alla commozione quando si &
accinto a ringraziare quanti
hanno contribuito a concretizzare la mostra antologica e
quella delle opere donate alla
comunità trevigliese. È accaduto ieri sera di fronte a decine
e decine di persone, di personalità e di autorità convenute per
assistere alla inaugurazione
della mostra allestita nel centro culturale.
Parlando dell’artista Longaretti, Giovanni Testori ha detto
che (J’uomo in cammino sulla
terra, leitmotiv della produzione artistica del pittore trevigliese, non è che una preghiera
al Creatore al quale l’uomo
tende>>.
Il grazie più sincero e commosso a Longaretti è stato espresso con altrettanto commosso trasporto dal sindaco
sig. Graziano Bellagente, dall’assessoreall’Istruzione e Cultura on. Beppe Facchetti che
ha anche tessuto gli elogi del-
anni. <Che cosa le ha detto il
presidente?)),le abbiamo chiesto. <(Miha fatto gli auguri per
la mia salute - ha risposto lei,
con un sorriso stentato -
Una gran folla ha seguito la visita del Presidente, gente non solo di Medolago, ma anche
dei paesi vicini: completata la cerimonia al Centro Culturale, Cossiga si 6 diretto alla
chiesa parrocchiale
per ammirare i recenti restauri.
Centro
All’uscita, ha ricevuto l’omaggio floreale di Cristina Camozzi, la bambina di Medolago per
la quale, anni addietro, L’Eco
di Bergamo realizzò una sottoscrizione affinchb potesseessere operata alla vista, a Boston, intervento che si 6 concluso con Dieno
successo.
L
Prima di lasciare il Centro
culturale, il capo dello Stato si
& anchebrevemente intrattenuto con i responsabili della locale
Sezione
AViS-AidO
Roberto
Ferrante
culturale
Inaugurate a Treviglio
le due mostre
di Trento Longaretti
mentava soddisfatto, mentre
all’interno del centro culturale
le autorità pronunciavano i
discorsi di rito.
Mancava un quarto alle 19
quando Cossiga, dopo aver visitato l’ampio complesso, si è
riaffacciato su via Manzoni,
accompagnato dalle autorità,
per recarsi alla chiesa, seconda tappa della sua visita-lampo. Preceduto dalla banda di
Medolago, diretta dal maestro
Giancarlo Ghinzani, il corteo si
è mosso velocemente, tra gli
applausi. Unica sosta, davanti
a una casa di via Manzoni, dove
si trovava, gli occhi rossi e il
volto congestionato dall’emozione, la mamma del sindaco
Arioldi, la signora Adelina, 76
‘elice di poter mostrare a Cosriga, in tutta la sua bellezza, la
:hiesa restaurata, quello stes:o tempio dove monsignor Clenente Riva fu batkzzato e
zompi i primi passi del suo
:ammino di fede, ed ha augurao al Presidente la miglior foruna nel suo impegno a favore
Questa A la medaglia che il Comune di Medolago ha fatto
coniare alla ditta Lorioli per la visita del presidente della
Repubblica Cossiga al paese. Il modello originale, opera
dello scultore pavese Angelo Grilli, è stato donato dal
sindaco al capo dello Stato. Della medaglia, in tiratura
limitata, sono stati coniati esemplari in oro, in argento e
in bronzo. Il diritto della medaglia raffigura una visione
arcadica di Medolago, con lo sfondo della Roncola.
Il momento dell’arrivo del Capo dello Stato a Medolago: nella foto si notano mons.
Clemente Riva, il sindaco Ferruccio Arioldi, il Ministro on. Filippo Maria Pandolfi e il
Vescovo mons. Giulio Oggioni.
Il Presidente
ha commentato
in questo modo il calore della gente - Conclusa la
cerimonia
al Centro culturale,
si è raccolto in preghiera nella chiesa parrocchiale
restaurata,
dove il Vescovo mons. Giulio Oggioni gli ha donato la medaglia d’argento della Diocesi - La visita a Medolago è durata complessivamente
un’ora e mezzo
il Presidente al termine della
visita che solo in termini protocollari era privata. Ci ha pensato la gente di Medolago a
trasformarla in una festa popolare, anche se la ristrettezza
dei tempi non ha permesso a
Cossiga di trattenersi con i bergamaschi come forse avrebbe
voluto. Un sorriso, una stretta
di mano un cenno, un saluto,
niente di più. Un’ora e mezza
doveva essere, un’ora e mezza
è stata.
Entusiasmo al centro culturale, dove Cossiga ha ricevuto
il saluto delle autorità, entusiasmo nelle vie del paese, dove la gente applaudiva e tendeva le mani, cercando di attirare l’attenzione dell’illustre visitatore. Ma appena varcata Za
soglia della chiesa, silenzio e
raccoglimento.
Solo l’azaleeluiuN intonato dal coro delle
Mentre sta entrando nel Centro Culturale, per la cerimonia
di inaugurazione,
Cossiga si rivolge ai fotografi.
Nel suo discorso il sindaco
ha voluto consegnare al presidente della Repubblica una medaglia coniata per l’occasione
(dalla ditta Lorioli, su modello
dello scultore Grilli di Pavia)
ed un’artistica ceramica eseguita dai fratelli Scotti, un’azienda locale specializzata nel
campo della porcellana e che
si avvale del lavoro e dell’inegno dei dodici fratelli della
f amiglia.
dal Ministro Pandolfi.
Ha preso uindi la parola
al quale dedicare il nuovo com- l’assessoreag9 i Affari generali
plesso (che include, oltre alla del Comune di Medolago Luigi
palestra, l’auditorium, la bi- De Vecchi che ha letto la motiblioteca, la sededell’Avi+Aido vazione con la quale, per accla-
chiamato a compiere la sua
nobile missione di fede da uno
dei più alti posti di responsabilità di Roma. Noto per i suoi
meriti in campo ecclesiale, pastorale e culturale, manifestati
con ogni mezzo scritto e parlato, pubblicazioni, conferenze,
questo figlio attento della Chiesa moderna, viene spesso invitato a trattare alza radio, alla
televisione, in qualificati congressi, argomenti di portata
universale. Mons. Riva, oggi
certamente il figlio più illustre
del nostro paese, è sempre rimasto uno di noi, della nostra
gente semplice e modesta, alla
quale si sente legato da fraterno affetto e della quale conosce
ansie e speranze. Non c’è famiglia che non lo annoveri tra i
suoi componenti, che non gli
assegni idealmente un posto in
casa; non c’è bambino, incontrandolo, che non gli rivolga un
sorriso. Annoverarlo, quindi,
tra i cittadini onorari di Medolago è atto doveroso del Comune*.
VERDELLINO - 11 Consiglio comunale di VerdellinoZingonia si riunirà domani sera
(lunedì 20 ottobre) alle ore 21.
All’ordine del giorno i seguenti
articoli. 1) approvazione verbali seduta precedente; 2) approvazione conto consuntivo esercizio finanziario 1985;3) acquisto di un sistema di stampa
e fotocopiatura ; 4) regolamento per il rilascio di copie degli
Atti comunali; 5) canone per i
servizi di raccolta, allontanamento e scarico delle acque di
rifiuto da insediamenti produttivi: proroga per il 1987; 6)
assunzionedi un mutuo di 195
milioni con la Cassa Depositi
e Prestiti per l’ampliamento
rete idrica a Zingonia (vie Stoccolma, Berlino e Corso Europa) ; 7) approvazione del Piano
per il diritto allo studio per
l’anno scolastico 1986-1987
l’uomo-artista e dal comm. Adriano Monzio Compagnoni alla cui sensibilità si deve parte
della realizzazione della mostra.
All’importante manifestazione di ieri sera, coordinata
dal prof. Paolo Furia, sono intervenuti artisti, collezionisti,
privati cittadini e critici d’arte
che hanno messo a disposizione
quadri di Longaretti di loro
proprietà per la mostra antologica; mons. Cazzulani, l’on. Severino Citaristi, il viceprefetto
dott. Caracciolo anche in rappresentanza del prefetto, il vicepresidente della Provincia
dott. Sandro De Bernardi anche in rappresentanza del presidente, il critico d’arte Alberico Sala, il vicesindaco di Treviglio Bottinelli, l’assessore Taddeo, il sindaco di Caravaggio
Mezzanotte.
Bellagente e gli assessori di
Treviglio hanno consegnato a
Longaretti lo stemma in argento del Comune a ringraziamento per quanto l’artista ha voluto
fare donando alcune sue opere
alla città.
La mostra rimarrà aperta
sino al 23 novembre prossimo.
Fra Moio e Gemona
gemellaggio
nel ricordo del terremoto
MOIO DE CALVI - Nella
ricorrenza del decennale del
sisma che sconvolse il Friuli
causando tante vittime, rappresentanti delle comunità di
Gemona e di Moio de’Calvi si
sono incontrate per rinnovare
i vincoli di fratellanza che si
strinsero in quei tragici mo1menti tra le due popolazioni. Al
1pari di tanti altri paesi berga1maschi, Moio de’Calvi rispose
tallora prontamente e generosa1mente all’appello lanciato per
l
di Moio aveva espresso la volontà dei bergamaschi di rinsaldare i vincoli di amicizia
che li legano ai friulani, il vice-
1
sindaco di Gemona ha ricorda-
l
to il preziosissimo apporto dei
bergamaschi per la ricostru-
,
1portare aiuto alla gente friula1na
(
colpita dal tremendo sisma.
Quandola situazione si normafu possibile per i gemo1nesi tornare ad una vita abba4stanza accettabile, una comitiva di anziani di quel paese
1lizzò e
;Friulano
1tà
fu ospite della comuni-
di Moio de’ Calvi che poi
1restituì la visita. Nell’occasio1ne tra queste genti si stabiliro1
; cia che si sono mantenuti saldi
1Tonostante il trascorrere
degli
; Inni.
10 dei vincoli di sincera amici-
zione di Gemona e di altri paesi
colpiti dal sisma del 1976.&enza il loro aiuto - ha affermato
- certamente la ricostruzione
non sarebbe stata tanto rapida)).Ha fatto seguito una visita
al nucleo storico di Gemona dal
quale sono stati pressoché quasi totalmente cancellati tutti i
segni del disastro.
T.
Incontro
carristi
a Nese
La sezione di Dalmine dell’Anci (carristi) ha indetto per il
giorno 19ottobre 1986in Nese una
solenne cerimonia per onorare la
memoria della Medaglia d’argento al valor militare Ferruccio
Ricorrendo il decennale del
già appartenente al XIV
.erremoto, l’Amministrazione Epis,
Btg. Carri LI/ 13 in A.S. C’è il
di Moio de’ Calvi ha consenso dei familiari per apporJoluto ririsaldare con un atto re sul labaro della sezione la
( :oncreto, il gemellaggio mai
decorazione stessa, alla presenza
( dichiarato ma di fatto esistente di autorità civili e militari,
rap( :he lega il paese bergamasco presentanze di sezioni carriste e
t
(comunale
1
ii
quello friulano. Nei giorni
scorsi, nel palazzetto municipale di Gemona, il sindaco di
Moio rag. Davide Calvi si è
incontrato con il vicesindaco di
Gemona sig. Ezio Bruno Lon,dero, ciascuno in rappresentanza delle rispettive comunità. C’è stato uno scambio di
,doni (una targa del Comune
1brembano ed una dell’Associazioneartigiani di Bergamo consegnateal Comune di Gemona,
(alcune pubblicazioni su Gemo1na prima e dopo i tragici fatti
ldel sisma consegnati a Moio
fde’Calvi). Dopo che il sindaco
/
combattentistiche bergamasche
nonché di carristi alle armi.
Il programma della manifestazione è il seguente: ore 9, ritrovo
al parco Montecchioin Nese (che
trovasi presso il nuovo campo
sportivo di Alzano Lombardo)
conmezzipropri; ore 9,45,corteo
verso la parrocchiale di Nese;
ore 10, S. Messa. Al termine
ricomposizionedel corteo verso
il monumentoai caduti (di fronte
alla chiesa) alzabandiera. Inni
nazionali. Deposizione della corona. Applicazione medaglia sul
labaro. Breve allocuzione. Quindi ricomposizione del corteo verso il cimitero di Nese.
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Il festoso incontro di Medolago con Cossiga