Domenica 19 ottobre 1986 La visita privata del Presidente della Repubblica Il festosoincontrodi Medolago conCossiga Il Presidente è arrivato alle ore 18, accolto con una grande ovazione dalla folla assiepata davanti al Centro culturale - Nella palestra, presenti le principali autorità della provincia, la cerimonia di saluto - Conferita a mons. Clemente Riva la cittadinanza onoraria di Medolago - Brevi interventi del sindaco Arioldi e del ministro Pandolfi - Prima di lasciare il complesso dedicato ad Anto~$0 Rosmini, il Capo dello Stato ha visitato l’auditorium, la biblioteca e la sede dell’Avis-Aido Dai nostri inviati MEDOLAGO - Medolago ha accolto ieri il presidente della Repubblica on. Francesco Cossiga in visita privata al paese, con una calorosa testimonianza di simpatia. Per circa un’o?a e un quarto, tanto & durata la sosta del capo dello Stato nel Comune bergamasco dell’Isola (essendopoi atteso a Milano dove oggi prenderà parte alla manifestazione per l’inaugurazionedei lavori eseguiti nel Duomo), Cossiga è stato attorniato dal calore umano di una popolazioneche lo attendeva da tempo e che non ha risparmiato gli applausi e le espressioni di affetto. Insieme ai 1.500abitanti di Medolago, dietro le transenne che il Comune aveva allineato lungo le vie dell’abitato che il presidente della Repubblica ha percorso a piedi, c’erano ancheparecchie personedei Comuni vicini. ’ Tutte insieme hanno dato luogo ad un’accoglienza spontanea, sincera, che a stento gli addetti del servizio d’ordine sono riusciti a tenere entro i limiti del cerimoniale previsto. Tanto entusiasmo ha sorpreso. lo stesso presidente della Repubblica che, come si dice in questa stessapagina, parlando con le persone che gli erano vicine, si è detto sorpreso e piacevolmente ammirato. Dato il carattere della visita, che, come detto, si & svolta in forma strettamente privata e nel rispetto del cerimoniale imposto dalla circostanza, il capo dello Stato non ha avuto modo di esprimere pubblicamente i suoi sentimenti. La parte centrale della sosta del presidente della Repubblica nel paese bergamasco si e svolta nella palestra del nuovo Centro culturale che nell’occasione è stato ufficialmente inaugurato. Qui si sono date appuntamento le autorità e’le personalità bergamasche, fra le quali abbiamo notato, con il nosiro Vescovo mons. Giulio Oaaioni e mons. Clemente Rivgtescovo ausiliare di Roma, il ministro per l’Agricoltura Pandolfi, i senatori Bòmbardieri e Scaglia, gli onorevoli Citaristi, Ravasio, Bonalumi, Lanfranchi e Rampa, il prefetto dr. Barile, il presidente della Provincia prof. Galizzi, i rappresentanti dell’esercito, delle forze dell’ordine, assessori e consiglieri regionali e provinciali, amministratori pubblici dell’Isola, personalità ed esponenti del mondo culturale, rappresentanti di associazioni e ed un campo di bocce coperto) mazione, seguita dall’indispensabile votazione unanime, il to l’attenzione del presidente e consiglio comunale ha conferidei presenti su alcuni aspetti to la cittadinanza onoraria a dell’economia locale. mons. Clemente Riva. Dice tra «A Medolago - ha prosegui- l’altro il testo: <(Insigne studioto - si lavorano prodotti ali- so di teologia e problemi sociamentari (prosciutti e wurstel), li, mons. Clemente Riva è stato il sindaco Arioldi ha richiama- ittici, sottaceti. Ci sono lavorazioni di materie plastiche, del legname, del polietilene, della lamiera, dei tessuti, degli acciai speciali, dei tessuti, delle pitture ed intonaci, delle attrezzature zootecniche. Tutte queste aziende, chi più e chi meno, consentono di ridurre la disoccupazione giovanile a poche uni@. Il Presidente Cossiga ruppi di impegno sociale. Ha f atto gli onori di casa il sindacc di Medolago Ferruccio Arioldi con i componenti della giunta e del consiglio comunale. Cossigaè giunto davanti alla piazza antistante il Centro culturale alle ore 18 in punto. Erano ad attenderlo il sindaco, l’on. Pandolfi, il prefetto e mons. Riva. Sul piazzale prestava servizio il Corpo musicale <<SantaMaria Assunta>)di Medolago. L’ingresso del presidente della Repubblica nella palestra, dove lo aspettavano le altre autorità, gli invitati e 1~ scolareschedi Medolago, 6 sta. to salutato da un’ovazione E dagli applausi di tutti. Il primo a prendere la arola è stato il sindaco Ario1cri che, nel suo cenno di saluto, ha presentato al capo dello State il paesedi Medolago, ricordando che i suoi abitanti lavorana e crescono insieme nella libertà, nella democrazia, nella solidarietà, considerando I’attuazione dei propri doveri come esigenza per la difesa dei propri diritti. @ui - ha detto il sindaco - l’impegno politico è vissuto nel quotidiano servizio della comunità, dei suoi bisogni, delle sue giuste richieste. Medolago non è certamente nel paradiso terrestre, anche se, per la verità, il Comune può vantarsi di non avere, almeno per gli ultimi vent’anni, chiuso arriva a Medolago, accolto il bilancio in passivon. Dopo aver sottolineato il significato culturale di aver scelto il nome di Antonio Rosmini 4h paese e un’ entusiasmo vicenda del Risorgimento italiano. La parte conclusiva della cerimonia ha visto un intervento del ministro Pandolfi che a sua volta, dopo aver reso omaggio alla presenza dell’on. Cossiga, ha ricordato alcuni aspetti della vicenda storica e culturale legata alla figura di Antonio Rosmini. I Terminata la cerimonia ne1la palestra, il presidente della Repubblica ha ViSitZltO i lOCali del Centro culturale, prendendo poi parte ad un rinfresco. I Subito dopo la consegnadella pergamena, mons. Riva ha preso brevemente la parola dicendosi commosso di tante attenzioni. <(SO- ha detto - di trovarmi fra gente seria e labcriosa che sta vivendo la presenza del presidente della Repubblica nel suo paese, non come una celebrazione, bensi come una festa. Ed è certamente questo il modo migliore per accogliere un amicoN. Mons. Riva ha anche sottolineato alcuni aspetti della presenza culturale di Antonio Rosmini nella Nel così piccolo tanfo grande~~ MEDOLAGO - Mentre sali va i gradini della chiesa d: Medolago, Francesco Cossigc s’è guardato attorno e ha mor morato: <<Masiete sicuri che questo paese abbia solo mille. cinquecento abitanti?),. Le pa role del Presidente sono state sovrastate dal clamore delle folla che premeva le transen, ne, e così nessuno ha risposte alla domanda: Cossiga se n’i andato senza riuscire a spie. garsi come avesse fatto, un paese così piccolo, a dimostra. re un entusiasmo tanto grande: (<E poi dicono che i bergamaschi sono un popolo fredde e distaccato,,, ha commentato ragazze di Medolago, il grupo Cor ardens# di Medolago, ha accompagnato l’ingresso del Presidente nella chiesa restaurata, splendente di ori e di affreschi dai colori nuovi. Il Presidente si è inginocchiato lavanti all’altare, sostando in preghiera. Poi si è seduto in un Dance,come un semplice fedele, ed ha ascoltato il parroco, lori Luigi Dentella. Poche parole, le sue, ma dette con corliale sincerità, <(fuoridal proto:ollo>~: <<Nonabbiamo fiori da ionarle - Iìa detto il parroco, +voZto a Cossiga - gli unici ‘iori di cui disponiamo sono le lostre preghiere, che elevereno a Dio e a San Francesco, latrono d’Italia, perché la assista nell’espletamento del suo mportante, delicatissimo in:arico>~.Don Luigi si è detto che Cossiga ha fatto di buon grado, togliendosi gli occhiali ed estraendo una stilografica d’oro dal taschino, Con la sua calligrafia minuta, ha scritto <<Francesco Cossiga, Presidente della Repubblica Italiana,). Poi si è intrattenuto con il Vescovo di Bergamo mons. Giulio Oggioni, che era al suo fianco, e ha ricevuto dalle sue mani la medaglia d’argento della Diocesi, con l’effigie di Sant’Alessandro e di San Gregorio Barbarigo. Un ultimo sguardo allo splendido interno della chiesa, le ultime strette di mano con le autorità che l’avevano accompagnato fin lì, e la visita di Cossiga si è conclusa. Quando il Presidente è salito sull’auto blu che l’attendeva sul sagrato erano le 19,lO. Dieci minuti più tardi, il convoglio raggiungeva il casello di Capriate, abbandonando il territorio bergamasco e ponendo fine alla prima visita (sia pure in forma privata) di un Presidente della Repubblcia nella nostra provincia, da trent’anni a questa parte: l’ultimo fu Segni, nel ‘56. Cossiga era arrivato nel Bergamasco alle 17,50, proveniente dall’aeroporto di Linate dove era atterrato mezz’ora prima. A Capriate, erano ad accoglierlo il questore Bessone e il comandante dei Carabinieri di Bergamo, ten. col. Natali. Il corteo, composto da nove auto, aveva percorso ad elevata velocità il tratto di otto chilometri che separa il casello dal paese di Medolago. Gruppi di persone ai lati della strada avevano salutato il passaggio della Thema blu metallizzato del Presidente, mentre a intervalli di poche centinaia di metri pattuglie delle forze dell’ordine sorvegliavano l’itinerario. Semafori disattivati e vigili urbani a ogni incrocio hanno permesso alle auto di arrivare a Medolago senza intoppi: una trebbia- L’incontro fra il nostro Vescovo mons. Oggioni e mons. Riva poco prima dell’arrivo del Presidente della Repubblica. trite che stava percorrendo la stessa strada è stata fatta deviare. Fino alle porte di Medolago, i centri abitati e le campagne avevano l’aspetto di sempre; solo un supermercato di elettrodomestici, a Suisio, esponeva la bandiera italiana. Ma all’arrivo a Medolago, il panorama cambiava: il viale illuminato che precede la deviazione per il paese era tutto pavesato, e l’intero centro esibiva un perfetto <<look>) tricolore: bandiere alle finestre delle case, sulla via, agli angoli delle strade. Ovunque adesivi con le scritte <<Vivail Presidente Cos- Manzoni - la strada centrale del paese - la folla che si eraassiepata nei pressi della chiesa parrocchiale e del Comune è scoppiata in un applauso. Ad attendere il presidente c’erano, all’ingresso del nuovissimo Centro culturale, il ministro Pandolfi, il prefetto Barile, il vescovo ausiliario Clemente Riva, il senatore Berlanda e il sindaco di Medolago, Ferruccio Arioldi. Strette di mano e flash dei fotografi, prima dell’ingresso nella palestra gremita: Un pensionato di sessant’anni, Angelo Mazxola, che ci teneva molto a stringere la mano a Cossiga, si è proteso siga>>e <(Viva la Repubblica pericolosamente dalle transenItaliana>>. ne e per poco non ha perso l’equilibrio, ma è riuscito nelQuando l’auto presidenziale ì arrivata, facendo stridere le l’intento. &ono stato l’unico del comlemme, sul rettilineo di via pubblico a darli la mano>>, Pochi istanti dopo, tra due ali di folla tenute a bada da polizia, carabinieri, guardie di finanza, alpini del gruppo di Medolago e vigili ubani, il Presidente e le autorità sono giunte alla parrocchiale di Santa Maria Assunta, dove ad attenderli c’era il parroco don Luigi Dentella. Dopo la breve visita a2la chiesa restaurata, alle 19,lO Francesco Cossiga ha ripercorso a fatica i pochi metri che lo separavano dalla sua auto, ferma con le portiere spalancate. Un esponente della comunità sarda della zona ha bloccato il Presidente per un istante: (<Viva la Sardegna!“, ha gridato, e il Presidente gli ha risposto con un sorriso. Poi un ultimo cenno di saluto alla gente, prima della corsa in auto fino al casello di Capriate e da lì, in autostrada, fino a Milano per la cerimonia in Duomo di domattina. La visita-lampo di Cossigaè durata un’ora e mezzo in tutto; ma per Medolago e per tutta la Bergamasca, dimenticate a lungo dai Presidenti, è già-una pagina di storia. Daniele Vimercati Consiglio comunale a Verdellino pace>,. Al termine, il parroco di Medolago si è avvicinato al Presidente e, dopo avergli consegnato il volume di Achille Masche- roni su <(LaParrocchia di Santa Maria Assunta in Medolago),,lo ha invitato a firmare il libro dcronicon>adella chiesa. Cosa Beppe Bedolis e Flash-Colleoni e poi.. non mi ricordo, sono troppo emozionata>). del bene comune, (<ilcui vertice - ha detto il sacerdote - è la Servizio fotografico TREVIGLIO - Proprio come quando annunciò ufficialmente, circa un anno fa, di essere intenzionato a fare la donazione di alcune sue opere alla <<suaTreviglio)), il pittore Trento Longaretti non ha retto alla commozione quando si & accinto a ringraziare quanti hanno contribuito a concretizzare la mostra antologica e quella delle opere donate alla comunità trevigliese. È accaduto ieri sera di fronte a decine e decine di persone, di personalità e di autorità convenute per assistere alla inaugurazione della mostra allestita nel centro culturale. Parlando dell’artista Longaretti, Giovanni Testori ha detto che (J’uomo in cammino sulla terra, leitmotiv della produzione artistica del pittore trevigliese, non è che una preghiera al Creatore al quale l’uomo tende>>. Il grazie più sincero e commosso a Longaretti è stato espresso con altrettanto commosso trasporto dal sindaco sig. Graziano Bellagente, dall’assessoreall’Istruzione e Cultura on. Beppe Facchetti che ha anche tessuto gli elogi del- anni. <Che cosa le ha detto il presidente?)),le abbiamo chiesto. <(Miha fatto gli auguri per la mia salute - ha risposto lei, con un sorriso stentato - Una gran folla ha seguito la visita del Presidente, gente non solo di Medolago, ma anche dei paesi vicini: completata la cerimonia al Centro Culturale, Cossiga si 6 diretto alla chiesa parrocchiale per ammirare i recenti restauri. Centro All’uscita, ha ricevuto l’omaggio floreale di Cristina Camozzi, la bambina di Medolago per la quale, anni addietro, L’Eco di Bergamo realizzò una sottoscrizione affinchb potesseessere operata alla vista, a Boston, intervento che si 6 concluso con Dieno successo. L Prima di lasciare il Centro culturale, il capo dello Stato si & anchebrevemente intrattenuto con i responsabili della locale Sezione AViS-AidO Roberto Ferrante culturale Inaugurate a Treviglio le due mostre di Trento Longaretti mentava soddisfatto, mentre all’interno del centro culturale le autorità pronunciavano i discorsi di rito. Mancava un quarto alle 19 quando Cossiga, dopo aver visitato l’ampio complesso, si è riaffacciato su via Manzoni, accompagnato dalle autorità, per recarsi alla chiesa, seconda tappa della sua visita-lampo. Preceduto dalla banda di Medolago, diretta dal maestro Giancarlo Ghinzani, il corteo si è mosso velocemente, tra gli applausi. Unica sosta, davanti a una casa di via Manzoni, dove si trovava, gli occhi rossi e il volto congestionato dall’emozione, la mamma del sindaco Arioldi, la signora Adelina, 76 ‘elice di poter mostrare a Cosriga, in tutta la sua bellezza, la :hiesa restaurata, quello stes:o tempio dove monsignor Clenente Riva fu batkzzato e zompi i primi passi del suo :ammino di fede, ed ha augurao al Presidente la miglior foruna nel suo impegno a favore Questa A la medaglia che il Comune di Medolago ha fatto coniare alla ditta Lorioli per la visita del presidente della Repubblica Cossiga al paese. Il modello originale, opera dello scultore pavese Angelo Grilli, è stato donato dal sindaco al capo dello Stato. Della medaglia, in tiratura limitata, sono stati coniati esemplari in oro, in argento e in bronzo. Il diritto della medaglia raffigura una visione arcadica di Medolago, con lo sfondo della Roncola. Il momento dell’arrivo del Capo dello Stato a Medolago: nella foto si notano mons. Clemente Riva, il sindaco Ferruccio Arioldi, il Ministro on. Filippo Maria Pandolfi e il Vescovo mons. Giulio Oggioni. Il Presidente ha commentato in questo modo il calore della gente - Conclusa la cerimonia al Centro culturale, si è raccolto in preghiera nella chiesa parrocchiale restaurata, dove il Vescovo mons. Giulio Oggioni gli ha donato la medaglia d’argento della Diocesi - La visita a Medolago è durata complessivamente un’ora e mezzo il Presidente al termine della visita che solo in termini protocollari era privata. Ci ha pensato la gente di Medolago a trasformarla in una festa popolare, anche se la ristrettezza dei tempi non ha permesso a Cossiga di trattenersi con i bergamaschi come forse avrebbe voluto. Un sorriso, una stretta di mano un cenno, un saluto, niente di più. Un’ora e mezza doveva essere, un’ora e mezza è stata. Entusiasmo al centro culturale, dove Cossiga ha ricevuto il saluto delle autorità, entusiasmo nelle vie del paese, dove la gente applaudiva e tendeva le mani, cercando di attirare l’attenzione dell’illustre visitatore. Ma appena varcata Za soglia della chiesa, silenzio e raccoglimento. Solo l’azaleeluiuN intonato dal coro delle Mentre sta entrando nel Centro Culturale, per la cerimonia di inaugurazione, Cossiga si rivolge ai fotografi. Nel suo discorso il sindaco ha voluto consegnare al presidente della Repubblica una medaglia coniata per l’occasione (dalla ditta Lorioli, su modello dello scultore Grilli di Pavia) ed un’artistica ceramica eseguita dai fratelli Scotti, un’azienda locale specializzata nel campo della porcellana e che si avvale del lavoro e dell’inegno dei dodici fratelli della f amiglia. dal Ministro Pandolfi. Ha preso uindi la parola al quale dedicare il nuovo com- l’assessoreag9 i Affari generali plesso (che include, oltre alla del Comune di Medolago Luigi palestra, l’auditorium, la bi- De Vecchi che ha letto la motiblioteca, la sededell’Avi+Aido vazione con la quale, per accla- chiamato a compiere la sua nobile missione di fede da uno dei più alti posti di responsabilità di Roma. Noto per i suoi meriti in campo ecclesiale, pastorale e culturale, manifestati con ogni mezzo scritto e parlato, pubblicazioni, conferenze, questo figlio attento della Chiesa moderna, viene spesso invitato a trattare alza radio, alla televisione, in qualificati congressi, argomenti di portata universale. Mons. Riva, oggi certamente il figlio più illustre del nostro paese, è sempre rimasto uno di noi, della nostra gente semplice e modesta, alla quale si sente legato da fraterno affetto e della quale conosce ansie e speranze. Non c’è famiglia che non lo annoveri tra i suoi componenti, che non gli assegni idealmente un posto in casa; non c’è bambino, incontrandolo, che non gli rivolga un sorriso. Annoverarlo, quindi, tra i cittadini onorari di Medolago è atto doveroso del Comune*. VERDELLINO - 11 Consiglio comunale di VerdellinoZingonia si riunirà domani sera (lunedì 20 ottobre) alle ore 21. All’ordine del giorno i seguenti articoli. 1) approvazione verbali seduta precedente; 2) approvazione conto consuntivo esercizio finanziario 1985;3) acquisto di un sistema di stampa e fotocopiatura ; 4) regolamento per il rilascio di copie degli Atti comunali; 5) canone per i servizi di raccolta, allontanamento e scarico delle acque di rifiuto da insediamenti produttivi: proroga per il 1987; 6) assunzionedi un mutuo di 195 milioni con la Cassa Depositi e Prestiti per l’ampliamento rete idrica a Zingonia (vie Stoccolma, Berlino e Corso Europa) ; 7) approvazione del Piano per il diritto allo studio per l’anno scolastico 1986-1987 l’uomo-artista e dal comm. Adriano Monzio Compagnoni alla cui sensibilità si deve parte della realizzazione della mostra. All’importante manifestazione di ieri sera, coordinata dal prof. Paolo Furia, sono intervenuti artisti, collezionisti, privati cittadini e critici d’arte che hanno messo a disposizione quadri di Longaretti di loro proprietà per la mostra antologica; mons. Cazzulani, l’on. Severino Citaristi, il viceprefetto dott. Caracciolo anche in rappresentanza del prefetto, il vicepresidente della Provincia dott. Sandro De Bernardi anche in rappresentanza del presidente, il critico d’arte Alberico Sala, il vicesindaco di Treviglio Bottinelli, l’assessore Taddeo, il sindaco di Caravaggio Mezzanotte. Bellagente e gli assessori di Treviglio hanno consegnato a Longaretti lo stemma in argento del Comune a ringraziamento per quanto l’artista ha voluto fare donando alcune sue opere alla città. La mostra rimarrà aperta sino al 23 novembre prossimo. Fra Moio e Gemona gemellaggio nel ricordo del terremoto MOIO DE CALVI - Nella ricorrenza del decennale del sisma che sconvolse il Friuli causando tante vittime, rappresentanti delle comunità di Gemona e di Moio de’Calvi si sono incontrate per rinnovare i vincoli di fratellanza che si strinsero in quei tragici mo1menti tra le due popolazioni. Al 1pari di tanti altri paesi berga1maschi, Moio de’Calvi rispose tallora prontamente e generosa1mente all’appello lanciato per l di Moio aveva espresso la volontà dei bergamaschi di rinsaldare i vincoli di amicizia che li legano ai friulani, il vice- 1 sindaco di Gemona ha ricorda- l to il preziosissimo apporto dei bergamaschi per la ricostru- , 1portare aiuto alla gente friula1na ( colpita dal tremendo sisma. Quandola situazione si normafu possibile per i gemo1nesi tornare ad una vita abba4stanza accettabile, una comitiva di anziani di quel paese 1lizzò e ;Friulano 1tà fu ospite della comuni- di Moio de’ Calvi che poi 1restituì la visita. Nell’occasio1ne tra queste genti si stabiliro1 ; cia che si sono mantenuti saldi 1Tonostante il trascorrere degli ; Inni. 10 dei vincoli di sincera amici- zione di Gemona e di altri paesi colpiti dal sisma del 1976.&enza il loro aiuto - ha affermato - certamente la ricostruzione non sarebbe stata tanto rapida)).Ha fatto seguito una visita al nucleo storico di Gemona dal quale sono stati pressoché quasi totalmente cancellati tutti i segni del disastro. T. Incontro carristi a Nese La sezione di Dalmine dell’Anci (carristi) ha indetto per il giorno 19ottobre 1986in Nese una solenne cerimonia per onorare la memoria della Medaglia d’argento al valor militare Ferruccio Ricorrendo il decennale del già appartenente al XIV .erremoto, l’Amministrazione Epis, Btg. Carri LI/ 13 in A.S. C’è il di Moio de’ Calvi ha consenso dei familiari per apporJoluto ririsaldare con un atto re sul labaro della sezione la ( :oncreto, il gemellaggio mai decorazione stessa, alla presenza ( dichiarato ma di fatto esistente di autorità civili e militari, rap( :he lega il paese bergamasco presentanze di sezioni carriste e t (comunale 1 ii quello friulano. Nei giorni scorsi, nel palazzetto municipale di Gemona, il sindaco di Moio rag. Davide Calvi si è incontrato con il vicesindaco di Gemona sig. Ezio Bruno Lon,dero, ciascuno in rappresentanza delle rispettive comunità. C’è stato uno scambio di ,doni (una targa del Comune 1brembano ed una dell’Associazioneartigiani di Bergamo consegnateal Comune di Gemona, (alcune pubblicazioni su Gemo1na prima e dopo i tragici fatti ldel sisma consegnati a Moio fde’Calvi). Dopo che il sindaco / combattentistiche bergamasche nonché di carristi alle armi. Il programma della manifestazione è il seguente: ore 9, ritrovo al parco Montecchioin Nese (che trovasi presso il nuovo campo sportivo di Alzano Lombardo) conmezzipropri; ore 9,45,corteo verso la parrocchiale di Nese; ore 10, S. Messa. Al termine ricomposizionedel corteo verso il monumentoai caduti (di fronte alla chiesa) alzabandiera. Inni nazionali. Deposizione della corona. Applicazione medaglia sul labaro. Breve allocuzione. Quindi ricomposizione del corteo verso il cimitero di Nese.