PEDAGOGIA
E
DINTORNI
CHE COS'E' IL NUOTO?


IL NUOTO RAPPRESENTA LA
LOCOMOZIONE IN ACQUA DELL'UOMO
SENZA MEZZI E SENZA ATTREZZATURE.
LA FORMA PIU' EVOLUTA DI
LOCOMOZIONE E' LA TECNICA SPORTIVA.
CHE COS'E' LA TECNICA?


LA TECNICA E' L'INSIEME DELLE REGOLE E DEI METODI
PRATICI DALLA CUI CONOSCENZA E APPLICAZIONE
DIPENDE LA CONDOTTA PIU' O MENO SODDISFACENTE DI
UNA ATTIVITA' SPORTIVA. IN SENSO ASTRATTO E GENERICO
L'INSIEME DELLE ATTIVITA' PRATICHE BASATE SU NORME
ACQUISITE EMPIRICAMENTE.
LA TECNICA E' L'ESPERIENZA INDIVIDUALE
SPERSONALIZZATA, TRASMESSA E ACCUMULATA, UN MODO
DI FARE SEPARATO DALLE SUE RAGIONI DI FARE, L'AZIONE
SPOGLIATA DAI SUOI MOTIVI.
CHE COS'E' LA TECNICA
SPORTIVA?



LA TECNICA SPORTIVA, NEL NUOTO, E' L'ESEMPIO
MIGLIORE DI COME L'UOMO POSSA MUOVERSI IN
ACQUA. IL NOSTRO MODELLO DI RIFERIMENTO.
LA TECNICA E' L'ESPERIENZA INDIVIDUALE
SPERSONALIZZATA, TRASMESSA E ACCUMULATA,
UN MODO DI FARE SEPARATO DALLE SUE RAGIONI
DI FARE, L'AZIONE SPOGLIATA DAI SUOI MOTIVI.
LA TECNICA E' LA FORMA PIU' EVOLUTA DI
LOCOMOZIONE.
A cosa serve la tecnica?
Qual è la sua funzione?
La funzione della tecnica è di non dover
reinventare ogni volta daccapo tutto ciò che già è
conosciuto, sperimentato o scoperto.
Il modo migliore di fare è frutto della storia, della
cultura dell'uomo, un tesoro accumulato, ma
aperto al suo superamento, dal quale parte un
ulteriore progresso.
La tecnica è destinata ad essere messa a
disposizione di tutti perchè se ne approprino.
IL DESTINO DELLA TECNICA
La tecnica è destinata a venire trasmessa attraverso
la didattica. Ma la tecnica è destinata ad essere
superata, la tecnica viene costantemente innovata
non dalla scienza ma dai nuotatori che senza
saperlo, attraverso la loro attività di adattamento,
inventano nuovi modi di mettersi in sintonia con
le leggi della natura.
LA TECNICA E LE SUE
CARATTERISTICHE




LA TECNICA CONTRASTA CON IL CARATTERE
INNOVATIVO DELL'INDIVIDUO.
LA TECNICA DIVENTA UN QUALCOSA DI STACCATO
DALLE SUE RAGIONI QUANDO DIVENTA UN MODELLO
DESCRITTIVO.
LA TECNICA NON VA RIDOTTA AI SOLI ASPETTI
PERCEPIBILI.
LA TECNICA E' IL NOSTRO MODELLO DI RIFERIMENTO,
MA CON UN PUNTO DI VISTA FUNZIONALE E
STRUTTURALE.
LA FUNZIONE DELLA TECNICA
LA FUNZIONE DELLA TECNICA
ALL'INTERNO DELLA PEDAGOGIA E'
QUELLA DI FORNIRE UN MODELLO
DIDATTICO SU CUI SVILUPPARE IL
PERCORSO DI APPRENDIMENTO E
TRASFORMAZIONE DEL TERRESTRE IN
NUOTATORE.
CHI FA LA TECNICA?
LA TECNICA LA FA IL CAMPIONE CHE
ATTRAVERSO ESSA STABILISCE QUAL E' IL
MODO MIGLIORE PER MUOVERSI IN
ACQUA.
POICHE' LA TECNICA STABILISCE IL
NOSTRO MODELLO DIDATTICO, ESSO
FARA' RIFERIMENTO ALL'ATLETA E
QUINDI AD UN MODELLO
ESSENZIALMENTE SPORTIVO.
MOVIMENTI E AZIONI




I movimenti sono l'aspetto visibile della realtà più
complessa non visibile di quello che gli psicologi
chiamano azione.
L'azione non va ridotta alla sola parte percepibile
percepibile i movimenti.
I movimenti sono separati dai suoi perchè, le azioni
contengono i propri perchè.
Attraverso l'analisi dei perchè psicologici,
biomeccanici, fisici e fisiologici si migliora la didattica.
TECNICA DESCRITTIVA E
TECNICA FUNZIONALE
MODELLO DESCRITTIVO->ADDESTRAMENTO.
MODELLO FUNZIONALE-> DIDATTICA
TECNICA DESCRITTIVA
LA TECNICA DESCRITTIVA FA RIFERIMENTO
A CIO' CHE SI PUO' PERCEPIRE.
AL CONCRETO.
I MOVIMENTI.
LA FORMA.
n.b. SPAZIO E TEMPO SONO INDISSOLUBILI.
LE CARATTERISTICHE DELLA
TECNICA DESCRITTIVA

SPIEGAZIONI E DIMOSTRAZIONI.

SI SMONTA IL GESTO.


POICHE' NON E' POSSIBILE DESCRIVERE
CONTEMPORANEAMENTE 2 PUNTI DEL CORPO
CI SI OCCUOPA DI UN ASPETTO ALLA VOLTA.
SCOMPOSTO IL GESTO SI RIPETE MA E' UN
CONTROSENSO PERCHE' IL NUOTATORE NON
FA MAI LO STESSO CICLO DI BRACCIATE.
TECNICA FUNZIONALE
LA TECNICA FUNZIONALE FA RIFERIMENTO
A CIO' CHE NON SI PUÒ PERCEPIRE, QUINDI AL
REALE.
LE AZIONI
LA STRUTTURA
LE CARATTERISTICHE DELLLA
TECNICA FUNZIONALE
CONCRETO E REALE
CONCRETO: IN OPPOSIZIONE
ALL'ASTRATTO, DETTO DI CIÒ CHE E'
EMPIRICAMENTE INDIVIDUABILE.
REALE: CHE È, CHE ESISTE VERAMENTE.
CHE ESISTE IN SE' E PER SE'
OGGETTIVAMENTE ED EFFETTIVAMENTE.
LE AZIONI
SISTEMI DI MOVIMENTI COORDINATI IN
FUNZIONE DI UNO SCOPO, DANNO UN
SENSO AI MOVIMENTI.
ESEMPIO:
AZIONE-->TUFFO
MOVIMENTI-->CADUTA E SPINTA
SCOPO (COORDINA LE AZIONI)-->ENTRARE PIÙ
LONTANO
L'APPRENDIMENTO
PROCESSO DI ACQUISIZIONE DI NUOVI MODELLI DI
COMPORTAMENTO O DI MODIFICAZIONE DI QEL
PRECEDENTI PER UN MIGLIORAMENTO DELL'INDIVIDUO
ALL'AMBIENTE.
APPRENDERE SIGNIFICARE RIORGANIZZARE, SIGNIFICA
TOGLIERE IL SUPERFLUO PER PERSEGUIRE LO SCOPO
PREFISSATO.
APPRENDERE SIGNIFICA ANCHE PERDERE LE
COMBINAZIONI SINAPTICHE IN DISUSO.
COME AVVIENE
L'APPRENDIMENTO?
L'UOMO E' UN ANIMALE INTELLIGENTE
PROGRAMMATO PER APPRENDERE,
QUINDI L'APPRENDIMENTO AVVIENE
SENZA MAESTRI.
L'ISTRUTTORE E' UNA GUIDA E
L'INSEGNAMENTO E' SUBORDINATO
ALL'APPRENDIMENTO.
CIRCUITO NERVOSO
SI PARLA DI CIRCUITO NERVOSO POICHE' NON C'E' UN INIZIO E
UNA FINE.
IL MUSCOLO E' UN RADAR, E' IL MUSCOLO CHE PERCEPISCE
L'AMBIENTE E PERMETTE DI PERCEPERE IL CAMBIAMENTO
DEI RIFERIMENTI, PERMETTENDO IL RIADATTAMENTO
DELLO SCHEMA MOTORIO.
LE INFORMAZIONI PARTONO DALLA PERIFERIA ( MUSCOLI E
ORGANI SENSO-PERCETTIVI) PER GIUNGERE AL CERVELLO
PER POI TORNARE ALLA PERIFERIA.
E' QUESTO IL MOTIVO PER CUI PRIMA SI DEVE AGIRE E POI
DEVE CAPIRE.
CAPIRE PER RIUSCIRE?
POICHE' GLI STIMOLI NERVOSI PARTONO
DALLA PERIFERIA E VI RITORNANO, IL
CAPIRE E' SUBORDINATO ALL'AGIRE.
QUINDI C'E' APPRENDIMENTO TUTTE LE
VOLTE CHE SI SFIDANO LE LEGGI FISICHE
CHE L'AMBIENTE CI PONE AVENDO UNO
SCOPO CHE COORDINA LE NOSTRE
AZIONI.
REINVENTARE PER IMPARARE
UNA VOLTA APPURATO CHE L'APPRENDIMENTO NASCE
DAGLI ADATTAMENTI SPONTANEI ALL'AMBIENTE, SI
DEVE IMPARARE A GUIDARE GLI ALLIEVI PROPONENDO
DELLE ATTIVITA' CHE PERMETTANO LORO DI ESSERE
LIBERI DI REINVENTARE.
NON PIU' MOVIMENTI DA IMITARE E RIPETERE CON UNO
SCHEMA RIGIDO, MA AZIONI INTERPRETABILI CON UNO
SCHEMA LIBERO COORDINATO DALLO SCOPO.
RIDURRE GLI SQUILIBRI
L'APPRENDIMENTO AVVIENE ATTRAVERSO
TENTATIVI COSCIENTI DI RIDUZIONE
DEGLI SQUILIBRI, DOVE L'ISTRUTTORE HA
LA FUNZIONE DI ESSERE UNA GUIDA
ATTRAVERSO CUI RICONOSCERE GLI
OSTACOLI.
I METODI
ANALITICO-->CONCRETO-->FORMA-->MOVIMENTO->RIPETITIVITA'-->ADDESTRAMENTO.
GLOBALE-->CONCRETO-->FORMA-->MOVIMENTI->RIPETIVITA'-->ADDESTRAMENTO.
ATTIVO-->REALE-->STRUTTURA-->AZIONI->INTERPRETAZIONE-->DIDATTICA.
QUAL E' LA DIFFERENZA
FONDAMENTALE?
SIA IL METODO ANALITICO CHE GLOBALE
FANNO RIFERIMENTO AL CONCRETO, IL
METODO ATTIVO FA RIFERIMENTO AL
REALE. QUINDI LA DIFFERENZA
FONDAMENTALE E' QUELLA DI NON
AVERE MODELLI DESCRITTI A CUI
ISPIRARSI, FAR RIFERIMENTO E
VALUTARE IL PERCORSO DIDATTICO.
QUAL E' IL PERCORSO
DIDATTICO DA SEGUIRE?
UNA VOLTA INDIVIDUATO IL NOSTRO
MODELLO TECNICO DI RIFERIMENTO,
QUELLO REALE, DOBBIAMO DEFINIRE
QUALI SONO I PRINCIPI FONDAMENTALI
DELL'AZIONE DEL NUOTATORE E DA
QUESTI INDIVIDUARE LE STRUTTURE CHE
NE STANNO ALLA BASE E INIZIARE IL
PROCESSO DI TRASFORMAZIONE.
Scarica

pedagogia_per_riunione