Corso
“One Day”
2011 di
Dermatologia
Plastica
ISPLAD
UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
DI MILANO
MILANO
26 Novembre 2011
Hotel NHow
Via Tortona, 35
20144 Milano
PROGRAMMA SCIENTIFICO
Aggiornato al 7 novembre 2011
Corso
“One Day”
2011 di
Dermatologia
Plastica
ISPLAD
P R OGR A M M A S C I EN TI F I C O
Sa ba t o , 2 6 N o v emb re 2 0 1 1
Registrazione dei partecipanti
Ore 8.45
Inizio dei lavori e saluto delle Autorità e dei Presidenti
Presidenti del Corso: Dr.ssa L. Brambilla, Prof. P. Pigatto
Presidente Fondatore ISPLAD: Prof. A. Di Pietro
Presidente ISPLAD: Dr. A. Romani
Segreteria Scientifica: Dr.ssa L. Brambilla
I N F OR M AZ I ON I G E N ERA LI
Segreteria Organizzativa
ISPLAD - International-Italian Society
of Plastic-Regenerative and Oncologic Dermatology
Via Plinio, 1 - 20129 Milano
Tel. +39 055 4367461 - Fax + 39 055 4367322
[email protected]
www.isplad.org
Sede del Corso
Hotel NHow
Via Tortona, 35 - 20144 Milano
Legenda
HOSPITALITY DESK E REGISTRAZIONE:
Foyer Sala Plenaria piano terra del Centro Congressi
SALA PLENARIA:
Sala Madrid - piano terra del Centro Congressi
SALA ESPOSITIVA:
Area Congressuale New York - primo piano del Centro
Congressi
Servizi di Ristorazione
• dalle ore 11.30 alle ore 12.00 coffee break
presso la Sala Espositiva
• dalle ore 13.00 alle ore 14.00 lunch a buffet
presso la Sala Espositiva
Eventi Sociali
Al termine dei lavori Cocktail di Arrivederci nell’Area
Lounge
Crediti Formativi (E.C.M)
Il Corso è stato regolarmente accreditato presso la
Commissione Nazionale per l’Educazione Continua in
Medicina (E.C.M.) del Ministero della Salute per un numero massimo di 150 partecipanti.
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Ore 8.00
Riferimento Crediti
Evento n° 213 11352 Crediti preassegnati: n° 5,3 (cinque/3). Al fine dell’erogazione dei crediti è necessario
seguire il 100% dell’attività formativa.
Discipline di riferimento che avranno diritto ai Crediti
E.C.M.:
• Dermatologia e venereologia
• Chirurgia Plastica e Ricostruttiva
• Chirurgia Generale
Le presenze effettive del corso saranno verificate mediante firma di presenza in entrata e uscita della giornata. È fondamentale riconsegnare all’Hospitality Desk
i questionari debitamente compilati e firmati, al termine del Corso. I questionari e le schede di valutazione
E.C.M. sono disponibili all’Hospitality Desk.
Moderatori e Relatori
Indipendentemente dai crediti attribuiti al Corso, i
moderatori e i relatori hanno diritto, previa richiesta
alla segreteria, a 2 crediti formativi per ogni ora di
moderazione e/o di docenza. I moderatori e i relatori
non possono conseguire i crediti formativi in qualità di
discenti durante gli eventi ove effettuano attività di
docenza.
Attestati E.C.M.
Gli attestati E.C.M. saranno inviati successivamente al
termine del Corso, dopo il completamento delle procedure ministeriali previste.
Attestato di partecipazione
L’attestato di partecipazione sarà rilasciato al termine
dei lavori congressuali, presso l’Hospitality Desk, a tutti
i partecipanti regolarmente iscritti che ne faranno richiesta.
SESSIONE 1 Mani e piedi
Moderatori: Prof. Dr. F. Bruno, Dr.ssa S. Ferrucci, Dr.ssa E. Schmitt
Ore 9.00
Eczema delle mani e dei piedi
Prof. P. Pigatto
Senza dubbio, l’eczema delle mani e dei piedi sono condizioni dermatologiche molto comuni che spesso hanno un
elevato impatto sui singoli pazienti e sulla società. L’eczema è la più frequente dermatosi che interessa le mani. Clinicamente, è caratterizzata da segni di eritema, vescicole, papule, croste,ragadi, ipercheratosi, e sintomi quali prurito e dolore I sintomi non sono uniformi e variano a causa della eziologia, la gravità e la morfologia. Anche se
esistono diverse opzioni di trattamento, la gestione dei pazienti con dermatite cronica delle mani è spesso insoddisfacente. In questa presentazione verranno riviste l'epidemiologia, la classificazione clinica della dermatite cronica delle mani e le procedure diagnostiche così come per quelle dei piedi che numericamente sono sicuramente
meno frequenti.
Ore 9.30
Psoriasi, non solo palmo-plantare
Dr. A. Cattaneo
Malattia infiammatoria a carattere cronico-recidivante, su base genetica, condizionata dal sistema immunitario, caratterizzata da un’aumentata proliferazione epidermica che nella forma volgare in chiazze (modalità espressiva più
frequente), porta alla formazione di chiazze eritematose tondeggianti od ovalari, a margini netti, ricoperta di squame
argentee, lamellari, compatte, poco aderenti e facili a sfaldarsi.
• Sedi più frequenti: capillizio, gomiti, ginocchia regione lombo-sacrale
• Forma più comune: volgare a chiazze (80%)
• Prevalenza: 2,6% (Italia 2,7%)
• Forme severe: 10%
• Età di insorgenza: 16-22 anni e 57-60 anni
• Sesso: 1:1 (più precoce nel sesso femminile)
• Decorso: Cronico-recidivante
La psoriasi può interessare le mani in modo molto variabile, sia dal punto di vista della gravità che dalla espressività clinica. Le manifestazioni più frequenti sono:
• Volgare
• Pustolosa
• Acrodermatite continua di Hallopeau
• Onicopatia psoriasica (con particolare rilievo del rapporto tra onicopatia psoriasica e artrite psorisica)
Nella maggior parte dei casi le terapie topiche classiche (derivati vitD e cortisonici topici) sono in grado di controllare le manifestazioni cliniche. Nei casi più gravi, in virtù anche dell’impatto sulla qualità della vita che una patologia di questo tipo può comportare, sono necessarie terapie sistemiche. Tra le terapie tradizionali il farmaco di prima
scelta, in particolare nelle forme pustolose, è l’acitretina ma anche gli altri farmaci (ciclosporina, methotrexate) risultano efficaci. Nel caso di mancata risposta ai farmaci tradizionali o in caso di controindicazioni cliniche alle precedenti terapie i farmaci antiTNF-α possono essere una valida opzione terapeutica.
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Dermatologia
Plastica
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HPV, e, possibilmente, con le sue varianti cancerogene, che possono portare a degenerazione neoplastica, specie
in condizioni predisponenti come nell’immunosoppressione iatrogena o in rimaneggiamenti continui tipici di malattie genetiche come le cheratodermie palmo-plantari. Le lesioni melanocitarie presentano poi una morfa del tutto
peculiare a livello palmo-plantare, in particolare alla dermatoscopia, per cui è importante conoscerne le varianti benigne e maligne.
Non da ultimo le mani e piedi sono sedi preferenziali di tumori che trovano qui la loro sede d’elezione in quanto a
livello delle estremità sono presenti le strutture anatomiche da cui tali tumori prendono origine: il poroma eccrino
dalle ghiandole sudoripare palmo-plantari, il glomangioma dai vasi caratteristici dei capillari digitali, la patologia tumorale ungueale e periungueale, esclusiva delle estremità.
Programma Scientifico
Sabato, 26 Novembre 2011
Ore 11.00
Discussione
Ore 11.30
Coffee Break nell’Area Espositiva
SESSIONE 2 Diagnostica
Moderatori: Dr. V. Boneschi, Dr. M. Ghislanzoni, Prof. R. Gianotti
Ore 10.00
Cheratodermie palmo-plantari e genodermatosi
Dr.ssa L. Pezzani
Le Cheratodermie Palmoplantari (KPP) sono un gruppo vasto ed eterogeneo di genodermatosi, accomunate solo dal
criterio topografico di classificazione. Sarà proposto un criterio classificativo basato sulle caratteristiche cliniche
(Kpp isolate, Kpp sindromiche e ciascuna divisa tra Kpp a solo coinvolgimento palmoplantare o con associati segni
cutanei in altri distretti corporei). Inoltre saranno fornite le caratteristiche epidemiologiche di ciascuna Kpp e i criteri diagnostici (istologia, istochimica, ultrastruttura) e di biologia molecolare. A questo proposito sarà proposta una
classificazione integrata che comprenda anche la patogenesi con cenni di genetica funzionale e di correlazioni genotipo-fenotipo.
Ore 10.20
Lo spazio interdigitale: un luogo molto frequentato
Dr. V. Boneschi
Negli spazi interdigitali (SID) dei piedi prevale un microclima caldo-umido facilitato dall’occlusione di calze e scarpe.
Sono abbondanti le ghiandole eccrine ma scarse o assenti quelle sebacee. Lo spessore notevole dello strato corneo contribuisce inoltre all’abbondante macerazione. Il PH che viene a determinare è alcalino. L’associazione quindi
umidità, temperatura e PH favoriscono la proliferazione di flore microbiche. A questo contribuisce anche il basso
livello dei lipidi di superficie che hanno normalmente capacità inibitoria sulla crescita di microrganismi commensali
o patogeni. Vengono a mancare quei batteri liofili e lipolitici che danno origine a acidi grassi i quali, in associazione
con acidi organici presenti nelle secrezioni eccrine e sebacee con l’alta concentrazione salina presente nel sudore,
tengono sotto controllo la proliferazione batterica e l’attecchimento di ceppi patogeni. La flora residente più frequentemente isolata dai SID è composta da stafilococchi, streptococchi e difteroidi. In presenza di intertrigine si
assiste ad un cambiamento compaiono lo stafilococco aureo, lo streptococco fecale e i batteri Gram negativi; in questi ultimi prevalgono nelle lesioni maggiormente infiammatorie. Le stesse condizioni predisponenti la proliferazione
di patogeni opportunisti appaiono come causa di più facile attecchimento di infezioni micotiche, sia di dermatofiti
interumani che lieviti come la Candida. I dermatofiti maggiormente coinvolti sono il T. Rubrum, il T. Interdigitale e
l’E. Floccosum.
Ore 10.40
Patologia oncologica della mano e del piede
Dr.ssa L. Brambilla
A livello delle estremità si possono evidentemente presentare tutte le forme neoplastiche che incidono sulla cute
nelle altre zone del corpo. Nondimeno, vi sono alcune caratteristiche peculiari di queste zone che ne rendono interessante una trattazione specifica. In particolare, il dorso delle mani è tra le zone più fotoesposte, in cui le cheratosi attiniche e il morbo di Bowen sono più frequenti, le mani e i piedi facilmente vengono a contatto con il virus
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Ore 12.00
Dermatoscopia palmo-plantare ed ungueale
Dr. S. Cavicchini
Le lesioni pigmentate benigne in sede acrale non sono sempre facilmente differenziabili dal melanoma con il solo
esame clinico e per tale motivo è regola approvata la exeresi di ogni lesione melanocitaria più ampia di 7 mm.
Nella pratica clinica d’altra parte esistono casi con caratteristiche di non univoca interpretazione anche con dimensioni minori o con policromatismo sospetto. In letteratura è ormai ampiamente dimostrata l’utilità della dermoscopia nella diagnosi precoce fra nevi e melanomi in sede non volare .Pattern specifici dermoscopici acrali,
correlati alla particolare struttura anatomica in esame, inizialmente descritti in popolazioni asiatiche e succesivamente anche nei caucasici, ne dimostrano la capacità di migliorare l’accuratezza diagnostica delle lesioni pigmentate anche in questa sede permettendo inoltre una previsione del livello di invasività a seconda delle strutture
osservate . Più discusso è attualmente il ruolo della dermoscopia nella analisi delle pigmentazioni ungueali. Il
maggior limite in questa sede è legato al fatto che l’analisi dermoscopica esamina solo il prodotto finale dei melanociciti e degli onicociti senza osservare direttamente le cellule stesse. Solo la dermoscopia intraoperatoria
permette la visione diretta della matrice e del letto ungueale ma, oltre ad essere un esame invasivo, ha una
scarsa riproducibilità e viene considerata utile solo per definire i confini operatori. Nondimeno la dermoscopia della
lamina ungueale presenta vantaggi nel definire la sospetta natura delle bande pigmentate e la loro localizzazione
nella matrice, fornendo un ausilio nella definizione prechirurgica della sede di biopsia e integrando gli algoritmi
diagnostici clinico anamnestici specifici per la sede.
Ore 12.20
L’istopatologo nella patologia delle estremità
Dr. G. Ferranti
La sede del prelievo bioptico assume costantemente per l’istopatologo una importanza molto significativa per una
corretta diagnostica. Per tale motivo questa informazione, fornita dal clinico, non deve mai essere omessa. Volendo sistematizzare gli elementi salienti dell’argomento in questione, si può tentare una semplice classificazione
delle patologie acroposte. Sostanzialmente potremmo individuare due grandi categorie: le patologie infiammatorie e quelle neoplastiche. Esistono infatti alcune dermatiti che hanno la loro elezione a livello di tali sedi e che
svolgono il loro ruolo nosologico in quanto specificatamente acroposte e non possono ( es. ipercheratosi palmoplantare ), per definizione, riscontrarsi in altre aree. A queste entità propriamente “sede-dipendenti”, si associano
numerose patologie che più frequentemente si osservano a livello delle estremità ( es. vasculiti o porpore ), ma
non possono essere considerate specifiche o esclusive. Per quanto riguarda la patologia oncologica si può ripetere lo schema sopra-esposto. Alcuni tumori (carcinoma verrucoso di Gottron ) non possono prescindere da aree
elettive di insorgenza, mentre altre condizioni insorgono prevalentemente in sedi acroposte ( nevo di Spitz ), ma
ovviamente non possono essere considerate elemento unico di giudizio. La relazione vuole sviluppare questo algoritmo diagnostico cercando di correlare costantemente la clinica all’istopatologia.
Ore 12.40
Discussione
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Dermatologia
Plastica
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di vita (palestre, piscine). Le muffe non dermatofitiche si riscontrano nell’1,5-6% delle onicomicosi e più frequentemente negli anziani a livello degli alluci che spesso presentano già alterazioni ungueali. Talvolta, possono
essere associate ai dermatofiti. Le specie che vengono isolate più frequentemente sono:
• Scopulariopsis brevicaulis
• Fusarium oxysporum e solani
• Acremonium spp
Si trovano nell’ambiente prevalentemente come saprofiti del suolo e delle piante. Dal punto di vista clinico possono presentarsi con le stesse caratteristiche di quelle da dermatofiti ma spesso si differenziano per una parassitazione totale della lamina e fenomeni di infiammazione periungueale.
Programma Scientifico
Sabato, 26 Novembre 2011
Ore 14.40
La chirurgia dell’unghia include la biopsia ed altre procedure terapeutiche o diagnostiche. Prima di qualsiasi procedura è necessario avere buona conoscenza dell’anatomia dell’apparato ungueale e della sua fisiologia. Vi sono
varie tecniche anestetiche e di medicazione, così come molte procedure bioetiche.
Ore 15.00
Ore 13.00
Lunch a Buffet nell’Area Espositiva
SESSIONE 3 Patologia ungueale
Dr.ssa M. Bucci, Dr. A. Gorani, Dr.ssa M. Romagnoli
Ore 14.00
Patologia ungueale infiammatoria
Dr.ssa M. Starace
Le più comuni patologie infiammatorie ungueali sono il lichen planus, la psoriasi e la perionissi.
Le prime due patologie sono di tipo cronico-recidivanti e presentano diversi quadri clinici in base alla sede colpita,
la localizzazione dell’’infiammazione, matrice o letto, ed interessamento sistemico. La biopsia cutanea è necessaria per la diagnosi di lichen planus ungueale mentre la psoriasi, nella maggior parte dei casi, si diagnostica clinicamente. Ci sono molti trattamenti sia di natura locale che sistemici e la scelta terapeutica dipende dalle
manifestazioni cliniche. La perionissi è un’infiammazione dei tessuti periungueali generalmente di natura irritativa;
può essere acuta o cronica. Il trattamento richiede una terapia topica con associazione di steroidi e antisettici.
Ore 14.20
Patologia ungueale infettiva
Dr. A. Gorani
Il termine onicomicosi sta genericamente ad indicare un’infezione micotica di una o più strutture dell’apparato
ungueale. Negli ultimi anni le onicomicosi hanno acquisito un’importanza epidemiologica, clinica e socioeconomica sempre più rilevante piochè rappresentano la patologia ungueale più frequente (quasi il 50% di tutte le
onicopatie) con una prevalenza del 2-14% nella popolazione generale e molto più alta negli anziani. Secondo i
dati del più grande studio europeo sulle patologie del piede, Achilles Project, la prevalenza delle onicomicosi sarebbe ben più alta di quanto stimato in passato, arrivando al 29.6%. La patologia è invece molto rara nei bambini nei quali la prevalenza, secondo i dati di uno studio americano, sarebbe dello 0.44%. Le unghie più colpite
sono quelle dei piedi con un rapporto rispetto a quelle delle mani di 1:4 (secondo dati spagnoli) o 1:19 (secondo
dati canadesi). Alcune fasce della popolazione risultano particolarmente predisposte alle infezioni fungine delle
unghie. In particolare i soggetti affetti da malattie croniche e i trapiantati che si sottopongono costantemente
a terapie immunosoppressive (cortisonici, antibiotici, ciclosporina, interferone) e i soggetti HI+. Un’elevata prevalenza di onicomicosi si osserva anche nelle persone che presentano distrofie ungueali croniche (alluce valgo,
insufficienza circolatoria, traumi, psoriasi, sindrome delle unghie gialle). La frequenza dei fattori di rischio è risultata diversa nei due sessi e nei diversi paesi (Achilles Project). Altri fattori predisponesti, altrettanto importanti, sono quelli ambientali (clima caldo-umido), quelli professionali (calzature pesanti e occlusive) e le abitudini
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Trattamento dell'unghia incarnita
Prof.ssa B. M. Piraccini
Ha senso parlare di integrazione? La nutriceutica
Dr.ssa M. Bucci, Dr.ssa S. Lorenzi
La lamina ungueale è costituita per l' 80-90% da cheratine dure ad alto contenuto di ponti disolfuro e per il 1020% da cheratine molli. La composizione in aminoacidi dell' unghia è più simile a quella del capello che non a
quella dello strato corneo. In particolare l'unghia è molto ricca in arginina, treonina, cistina e povera in glicina.
Contiene solo un 5% di lipidi e questo rende ragione della sua grande permeabilità all' acqua con una maggiore
proporzione di acidi grassi liberi ed una minore proporzione di steroli. Il profilo lipidico dell' unghia è influenzato
dagli ormoni sessuali e per questo cambia nelle varie fasi della vita: età pediatrica, età fertile e menopausa.
Dopo la menopausa il contenuto lipidico della lamina diminuisce e le unghie divengono tipicamente più fragili, secche e suscettibili a fratture. Questo spiega la diversa incidenza della fragilità ungueale nei due sessi e nelle diverse età a parità di fattori ambientali predisponenti. L'unghia è molto più permeabile all' acqua dello strato
corneo e si comporta come una membrana idrofilica. Il contenuto in acqua dell' unghia varia molto rapidamente
a causa della grande permeabilità della lamina. La disidratazione è più rapida se le unghie sono lunghe. Quando
il contenuto di acqua scende al di sotto del 16% le unghie diventano fragili, quando è superiore al 25% le unghie divengono opache, tenere e flessibili. Nella fragilità idiopatica l’idratazione topica e l’apporto di olidoelementi e vitamine trova un razionale specifico di trattamento.
Ore 15.20
Discussione
SESSIONE 4 Funzionalità e distrofie
Moderatori: Dr. A. Gorani, Dr.ssa N. Grimoldi, Prof. P. Pigatto
Ore 15.40
La mano: Il punto di vista dell’ortopedico
Dr. F. Torretta
Le lesioni dermatologiche che possono interessare la mano sono molteplici, possono essere dovute a patologie
infiammatorie, infettive, a dermatiti, malattie eritemato-papulo-desquamative, a disordini della cheratinizzazione, a patologie autoimmuni o vascolari.
La complessità della citoarchitettura della cute è alla base della grande varietà di neoplasie benigne e maligne
che possono coinvolgere la mano.
I fattori di rischio sono numerosi, fra i principali le radiazioni ultraviolette, gli inquinanti atmosferici, le ustioni, le
infiammazioni croniche, gli stati immunodepressivi e alcune patologie congenite. La terapia delle neoformazioni
della cute è per lo più chirugica e nel caso interessino la mano, data la necessità di coniugare una escissione radicale alla conservazione della funzione della mano, il trattamento deve essere programmato accuratamente e
preceduto da un esame istologico.
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Dermatologia
Plastica
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Ore 16.00
SESSIONE 5 Estetica
Moderatori: Dr.ssa M. Bellinvia, Dr.ssa L. Brambilla, Prof. A. Di Pietro
Ore 17.00
Programma Scientifico
Sabato, 26 Novembre 2011
Il piede: Il punto di vista dell’ortopedico
Dr. F. Malerba
Invecchiamento e ringiovanimento delle mani
Dr.ssa M. Romagnoli
Come per gli altri distretti corporei, anche per le mani, l’invecchiamento deve essere distinto in cronologico e fotoindotto. Le strutture che subiscono modifiche nel corso dell’invecchiamento sono l’osso il tessuto sottocutaneo
ed la cute. Entrambi i sessi subiscono questo processo caratterizzato da presenza di atrofia cutanea e prominenza
della trama vascolare, alterazioni della trama cutanea con aumen to della distanza tra le rughe che però diventano più profonde, alterazioni cromatiche, lentigo solari in particolare ed eventuali patologie come le cheratosi
attiniche ed altri tumori cutanei foto indotti. Contribuiscono all’aspetto vecchieggiante delle mani ovviamente
anche le alterazioni e deformità articolari che però richiedono la terapia di altre discipline. Nel processo di ringiovanimento delle mani la terapia più incisiva è quella che permette di ridurre la visualizzazione dei vasi ridando
turgore e pienezza al dorso della mano. E’ possibile rimediare a questa alterazione con tessuto autologo, attraverso il lipofilling, o in modo più semplice con materiali di riempimento. Tra questi acido ialuronico, acido polilattico e calcioidrossiapatite i materiali più impiegati, ultimamente anche con l’uso di microcanule per un
trattamento ancor meno invasivo. Le alterazioni melaniche e della trama possono invece giovare dell’uso del
peeling o di alte tecnologie quali laser QS, frazionale ed IPL. L’autrice esporrà le metodiche più utilizzate in base
alla sua esperienza personale indicandone benefici e rischi.
Molte malattie reumatiche infiammatorie croniche e autoimmuni (Artrite reumatoide, Artrite psoriasica, Lupus
eritematoso sistemico, Sclerodermia, Dermatomiosite, La sindrome di Sjiogren) iniziano con una localizzazione
al piede. Particolare rilievo deve essere dato alla artrite psoriasica che è una malattia reumatica infiammatoria
cronica associata alla psoriasi. Viene classificata con le spondiloartriti sieronegative e presenta una vasta eterogeneità del tipo di articolazioni colpite: da una forma con poliartrite periferica, a una forma con prevalente
coinvolgimento della colonna vertebrale (spondilite). L’eziologia è sconosciuta. Nel 10% dei pazienti l’artrite
precede la comparsa della psoriasi e frequentemente il piede è sede delle manifestazioni iniziali (entesiti achillee, fasciti plantari), dattilici con tumefazione e rossore esteso all’interno segmentato del dito.
Radiologicamente fanno sospettare una artrite psoriasica il coinvolgimento delle interfalangee distali, la asimmetria dell’artrite, la tendenza all’anchilosi, la presenza di erosioni marginali ed osteofiti o di zone di osteolisi
con periostite. Il riconoscimento precoce della malattia, particolarmente in quei casi in cui la prima manifestazione è entesitica (fasciti calcaneari, tendinopatie achillee inserzionali) è essenziale per fare intervenire lo specialista competente a prevenire la evolutività delle lesioni articolari. Anche la sclerodermia rappresenta, pur
nella sua rarità, un problema in patologia del piede. L’ispessimento della cute è specifica della sclerodermia con
limitazione del movimento articolare, alterata funzione e comparsa di zone di sovraccarico dolorose. Il loro trattamento prevede ortesi di scarico e autorieducazione del movimento delle articolazioni irrigidite. Una problematica ulteriore è rappresentata dalla difficoltà alla guarigione di ferite chirurgiche e quindi la scelta sia
dell’intervento che delle zone di incisione è molto importante.
SESSIONE 6 Lezione Magistrale
Moderatori: Dr.ssa L. Brambilla, Prof. A. Di Pietro, Prof. P. Pigatto
Ore 16.20
Ore 18.00
Il punto di vista del podologo
Prof. A. Serafin
Frequentemente le alterazioni cutanee quali ipercheratosi semlici o nucleate, le abrasioni o lesioni superficiali
sono espressione di alterate funzioni biomeccaniche che si sviluppano durante la deambulazione. Con questo intervento il relatore fornirà le nozioni di base per correlare queste alterazioni cutanee con le più frequenti manifestazioni di patomeccanica.
Ore 16.40
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Discussione
Ore 17.20
Rieducazione e ricostruzione ungueale
Dr.ssa M. Palmucci
Ribadita l’importanza fondamentale di una terminologia corretta nella patologia del piede, viene descritta la classificazione delle lamine del piede.
L’autore esamina le condizioni in cui si necessita dell’intervento di rieducazione ungueale, i vantaggi e gli svantaggi della diverse tecniche (ricostruzione ungueale, ortonixie). Spesso i traumi ungueali vengono sottovalutati,
la terapia stessa in seguito a onicocriptosi (unghia incarnita) viene lasciata al caso, con conseguenti recidive o
alterazioni della lamina. L’attività clinica quotidiana mostra sempre più frequentemente casi di dolore alle lamine,
specialmente alla prima lamina, problemi di alterata biomeccanica della fase propulsiva in seguito ad assenza
della 1° lamina e conseguente dito a babbuccia. Tutto ciò rende ancora più pregnante il ruolo del podologo nel
fornire le corrette indicazioni alla possibile rieducazione ungueale.
Ore 17.40
Discussione
Aggiornamenti in tema di cellulite
Dr.ssa A. Sparavigna
Obiettivo della moderna cosmesi è conferire al cosmetico la giusta dignità scientifica per quanto riguarda la possibilità di intervenire sugli inestetismi, e sotto certi aspetti “curare” e prevenire, ed al contempo ottenere formule
sempre più gradevoli ed ecosostenibili. Un attento monitoraggio delle letteratura scientifica dermatologica consente di individuare le “reali” novità inerenti le tematiche cosmetiche, tematiche che spesso si collocano al confine, relativamente poco definito, esistente tra la normalità e la patologia. Scopo di questo intervento è di fornire
non solo notizie ed informazioni utili su quanto viene attualmente proposto per il trattamento degli inestetismi a
livello cosmetico e dermocosmetico ma anche un aggiornamento tale da poter valutare e discriminare l’attendibilità delle proposte a venire. La pelle è l’organo che letteralmente ci avvolge ed è quindi il primo organo a stabilire, controllare e trasmettere i contatti con il mondo esterno. Inoltre, essa è ritenuta responsabile della
protezione dell’organismo dall’impatto con il mondo circostante (insulti fisici, chimici, biologici) ed è ben nota la
sua importanza nel mantenimento dell’omeostasi termica ed osmotica. Questi concetti convenzionali sono de-
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Dermatologia
Plastica
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Si ringraziano per il contributo scientifico:
Dr.ssa Monica Bellinvia
Dr. Vinicio Boneschi
Dr.ssa Lucia Brambilla
Programma Scientifico
Sabato, 26 Novembre 2011
Prof. Francesco Bruno
Dr.ssa Maria Bucci
Dr. Angelo Cattaneo
Dr. Stefano Cavicchini
Prof. Antonino Di Pietro
stinati a subire un ulteriore ampliamento, date le sempre maggiori evidenze sperimentali che sottolineano il ruolo
della cute quale esteso ed altamente attivo organo di produzione. La cute è in grado di sintetizzare, trasformare
e/o metabolizzare una serie impressionante di composti chimici quali, ad esempio, proteine strutturali, glucidi,
lipidi e molecole messaggere. Inoltre, è sempre più evidenziato che la cute rappresenta non solo una parte integrante dei sistemi immunitario, nervoso ed endocrino, ma anche quanto essa sia in grado di stabilire, al suo
interno, una serie di interconnessioni tra questi sistemi. Tutte queste funzioni emergenti attribuite alla cute servono non solo a superare il concetto di organo di barriera e sensoriale ma sono destinate a rivoluzionare la dermatologia, offrendo la chiave di risoluzione di molti dei dilemmi con i quali la dermatologia ancora si confronta e
potranno suggerire, in un futuro molto prossimo, nuove, attraenti, strategie di intervento terapeutico.
SESSIONE 7 Questionario E.C.M.
Ore 18.15
Consegna Questionario E.C.M.
Dr.ssa L. Brambilla, Prof. A. Di Pietro
Dr. Giulio Ferranti
Dr.ssa Silvia Ferrucci
Dr. Massimo Ghislanzoni
Dr. Raffaele Gianotti
Dr. Alberto Gorani
Dr.ssa Nadia Grimoldi
Dr.ssa Sandra Lorenzi
Dr. Francesco Malerba
Dr.ssa Maria Palmucci
Dr.ssa Lidia Pezzani
Al termine dei lavori Cocktail di Arrivederci nell’Area Lounge
Prof. Paolo Pigatto
Prof.ssa Bianca Maria Piraccini
Dr.ssa Marina Romagnoli
Dr. Andrea Romani
Dr.ssa Erika Schmitt
Prof. Antonio Serafin
Dr.ssa Adele Sparavigna
Dr.ssa Michela Starace
Dr. Ferruccio Torretta
Dr.ssa Athanasia Tourlaki
Prof. Stefano Veraldi
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Si ringraziano per aver contribuito alla realizzazione
dell’evento scientifico:
Ales Group
Almirall
Avantgarde
Beiersdorf
Bioderma
Bracco
Difa Cooper
General Topics
Inverni della Beffa
Istituto Ganassini
Johnson&Johnson
Keratrade
Laboratoires SVR
L'Oreal - Divisione La Roche Posay
L'Oreal - Divisione Vichy
Palomar - Tecnolux
Pharcos
Rottapharm
Savoma Medicinali
Sifarma
Sisley Cosmetici
Società Italo Britannica L. Manetti - H. Roberts e C. per Azioni
Sweden & Martina
WRC
✩✩✩✩✩
Un particolare ringraziamento a Donatella Baruzzi in qualità di Organizzatrice della mostra
“L’iconografia della mano e del piede nell’arte”.
Si ringraziano gli artisti Mario Alvar-ez, Clara Bartolini, Donatella Baruzzi, Giuliana Bellini,
Giulio Calegari, Elisabetta Casamassima, Athos Collura, Loriana Castano, Ruggero Maggi,
Pierantonio Manca, Ornella Piluso, Tiziana Priori, Micaela Tornaghi, Susanna Vallebona, Monica Wolf
per aver realizzato “L'Area Arte"” durante l'evento scientifico.
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NOTE
NOTE
Corso
“One Day”
2011 di
Dermatologia
Plastica
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Corso _One Day_ Novembre2011, ISPLAD, Milano