Liceo “Norberto Rosa” - Bussoleno
Bruna Consolini
gennaio 2004
MonForTic
Modulo 7
Integrazione dei disabili e TIC
I “Focus”

Il valore aggiunto del PC

Le buone prassi

Creare una “base” di strumenti, di
esperienze, di idee……..
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2
Valenza
pedagogica e didattica
PC
è facilmente gestibile
(rispetto ad altri strumenti)
PC
riduce divario
tra normalità e diversità
PC
aiuta
a concretizzare i concetti
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3
Per le difficoltà visive





Barra e Stampante Braille
Scanner + sistema OCR + sintesi
vocale
Sintesi vocale
Sistema optacon (dà rilievo ai
caratteri)
Software ingranditori (per ipovedenti)
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4
Per le difficoltà uditive
La necessità di sostituire il linguaggio parlato con
quello scritto è molto agevolata dal computer che
consente un arricchimento per gli aspetti visivi e
multimediali in genere………
La vivacità del sonoro viene sostituita da altre
forme creative che risultano stimolanti.
GLI ANIMALI DELLA SAVANA
http://atene.provincia.parma.it/~cepis/animali.html
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5
Per disturbi
di dislessia e disgrafia
Esistono programmi ad hoc che si basano sul
gioco, sull’esercitazione per proporre
attività del tipo:
esercitazioni ortografiche,
riconoscimento di lettere - sillabe - parole,
comprensione e riproduzione del
testo………….
A volte in ambienti aperti e personalizzabili.
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Per disturbi di discalculia
Programmi ad hoc consentono di offrire le seguenti opportunità:
– Personalizzazione del compito: gli esercizi possono essere
eseguiti con la frequenza, i ritmi, le facilitazioni che si desiderano
– Sviluppo dell’autonomia nell’apprendere: l’autocontrollo dei
risultati e quindi la possibilità di correzione dell’errore immediata
– Un’ottimizzazione del conflitto cognitivo: mediante esercizi
che presentino diversi gradi di difficoltà, situandosi sempre “un po’
più avanti” rispetto all’alunno, ma non “troppo avanti”
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7
3 tipologie di software

CHIUSO E PRONTO ALL’USO
Troppo facile?


APERTO E FLESSIBILE ALLA
PERSONALIZZAZIONE
Troppo difficile?
CREATO AD HOC IN FORMA
Sempre uguale!
IPERTESTUALE
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8
La realtà didattica oggi


Nelle scuole vi sono molte esperienze
positive che si sono succedute
Non esiste memoria, nel senso di
esperienza consolidata e consultabile
Si può parlare
di una diffusione
di buone prassi
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Le buone prassi





Forte collaborazione tra gli insegnanti
Forte trama di relazioni solidali tra i ragazzi Rottura
delle barriere tra classi e tra ordini di scuola
Apertura all’esterno e uso delle risorse del territorio
Idea forte e unificante che caratterizza la prassi
Apprendimento cooperativo tra gruppi eterogenei
Raccordo tra PEI e Programmazione di classe
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COLLABORAZIONE
TRA DOCENTI
TRA RAGAZZI
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APERTURA
FAMIGLIA
SCUOLA
RICREAZIONE
PEI
PROGETTO
DI VITA
PAESE
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ENTI TERRIOTRIALI
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ADATTAMENTO
FLESSIBILITA’
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Dalla specificità…
… all’adattamento
DA


A
TESTI E MATERIALI
SPECIFICI
TECNICHE
SOFISTICATE DI
STRUTTURAZIONE DEI
TEMPI E DEGLI SPAZI


TESTI NORMALI
ADATTATI
TECNICHE STANDARD
FLESSIBILI E
AUTOMONITORATE
Autoregolazione
metacognitiva
per tutti
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Iter pedagogico
PRESENTAZIONE DEL CONCETTI
SOTTO VARI FORMATI
(gioco, esperienza concreta…)
RIPETIZIONE AMICHEVOLE
PER CONSOLIDARE LA CONOSCENZA
(piccoli passi, crescita graduale…)
CONDIVISIONE
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Questions
Come coinvolgere i genitori?
Come creare una comunità
oltre la scuola?
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16
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Riflessioni