I LINCEI PER UNA NUOVA DIDATTICA NELLA SCUOLA: UNA RETE NAZIONALE Le specificità del canale scritto e la riformulazione dal parlato allo scritto programmato Sandra Covino (Università per Stranieri di Perugia) 1 I LINCEI PER UNA NUOVA DIDATTICA Linee programmatiche e obiettivi generali del progetto L’italiano nel Polo umbro Gli incontri di quest’anno Un patrimonio di esperienze da condividere e sviluppare 2 Linee programmatiche e obiettivi generali del progetto Le principali indagini internazionali dimostrano che gli alunni italiani che entrano nella scuole superiori hanno in Matematica e nelle Scienze una conoscenza non in linea con la dimensione europea. I rapporti OCSE-PISA sottolineano la necessità di migliorare l’educazione linguistica intesa come capacità di comprensione di un testo, sia letterario che scientifico e di elaborazione di un testo logico-argomentativo. Presupposto di questo lavoro è una conoscenza adeguata e non settoriale della lingua italiana, obiettivo da perseguire di per sè e premessa per un accostamento proficuo alla scienza come a ogni altro sapere. Un'articolazione del programma si occupa perciò di promuovere una conoscenza evoluta dell'Italiano (“Lingua italiana, scuola, sviluppo”, Accademia della Crusca, Accademia dei Lincei, Associazione per la Storia della Lingua Italiana). 3 Linee programmatiche e obiettivi generali per l’italiano ampliare l'uso, passivo (ascolto e lettura) e attivo (parlato e scritto) della lingua insegnare la dimensione colta della lingua cioè integrare l'italiano parlato e gli stili comunicativi della rete (e dei telefonini), ampiamente noti agli allievi per conoscenza extrascolastica cioè insegnare a capire e produrre un periodare sintatticamente diverso dalla lingua parlata cioè curare non solo il potenziamento della competenza linguistica ma anche l'arricchimento della competenza testuale, per stimolare l'interesse intellettuale ed emotivo dei giovani verso scritture che veicolino significati, come i testi descrittivo-espositivi e latamente argomentativi. Mettere in condizione un adolescente di comprendere pienamente testi di questa tipologia è un requisito minimo per l'istruzione superiore ed essenziale per la comprensione del ragionamento scientifico. 4 Il Polo umbro per l’italiano: gli incontri di quest’anno 1) L. Serianni, Lessico colto: comprensione e produzione 15 ottobre 2013, ore 16.00-19.00 2) S. Covino, Le specificità del canale scritto e la riformulazione dal parlato allo scritto programmato 31 ottobre 2013, ore 16.00-19.00 3) M. Tavosanis, Caratteristiche dei testi disciplinari e didattica della comprensione scritta a fini di studio 5 dicembre 2013, ore 15.00-18.00 4) Stefano Telve, Lingua comune e linguaggio specialistico nella didattica delle scienze 17 gennaio 2013, ore 16.00-19.00 5) F. Rossi, Testualità, pragmatica e sintassi dello scritto argomentativo: per uno stile proposizionale 20 gennaio 2014, ore 16.00-19.00 5 Schema dell’incontro di oggi Oralità e scrittura Perché partire da qui Organizzazione testuale e registro della comunicazione colta Tipologie di esercitazioni Esperienze a confronto 6 Perché partire da qui Sapere scrivere e dimensioni diamesiche della variazione linguistica Strategie della lingua scritta rispetto alla lingua parlata: sviluppo di elementi di autocoscienza (fase finale e non spontanea dell’apprendimento linguistico) > ruolo della scuola La consapevolezza dei diversi meccanismi linguistici e comunicativi che regolano la scrittura è il primo passo per imparare a comprendere e a produrre testi dotati di un’efficace articolazione dei contenuti, sufficiente progettualità testuale e sintattica, adeguata formalità stilistica. 7 Il parlato autentico L’analisi di brani di parlato autentico possono essere il punto di partenza di un percorso didattico per adolescenti Si può scegliere la trascrizione di un brano di parlato autentico, ad es. dal LIP o dal CLIPS (vedi Bibliografia e strumenti in rete), e analizzarlo in classe 8 Che cosa possiamo evidenziare: testualità e sintassi strutturazione assai debole e defluenze scarsità di elementi coesivi intermittenza della concatenazione anaforica (il testo parlato è tenuto insieme più dalla situazione comunicativa che da precisi segnali linguistici) pochi connettivi e poco stringenti dal punto di vista logico sintassi franta, giustapposizioni e cambi di progetto 9 Che cosa possiamo evidenziare: morfologia e altri fenomeni Sconcordanze grammaticali e accordi a senso Semplificazione del sistema dei tempi e dei modi verbali Altri tratti dell’italiano dell’uso medio (‘gli’ per ‘le’ e ‘loro’, costruzioni marcate, che polivalente, ecc.) Forte presenza dei deittici Lessico generico e tipico del parlato (‘cosa’, ‘fatto’, ‘tipo’, ‘ci vuole’, ‘se no’, ‘solo che’, ecc.) 10 Oralità e scrittura: spunti di riflessione teorica Egocentrismo della parola (il centro deittico e la condivisione del contesto comunicativo) La scrittura risarcisce lo strappo della distanza ma richiede molti processi di trasformazione Funzione transazionale/ interazionale Feedback (Ir)reversibile / (ir)recuperabile: (P)/S Tolleranza / intolleranza Densità di contenuti e strutturazione sintattica: il ruolo della pianificazione testuale e dei connettivi 11 Esercitazione (I): riformulare dal parlato allo scritto Riformulare il brano di una trasmissione radiofonica Obiettivi didattici: imparare a individuare contenuti informativi e a riformularli ex novo, mettendo da parte il testo di partenza acquisire consapevolezza delle differenze tra scritto e parlato non solo per gli aspetti della superficie linguistica ma soprattutto per quelli profondi di natura testuale. 12 L’invasione dell’oralità nella scrittura Uso consapevole e stilisticamente rilevante del parlato nello scritto: es. giornalismo brillante, testi letterari con finalità mimetica ed espressiva (> esercizi di riconoscimento in Bruni 2013 e Rossi-Ruggiano 2013) Uso inconsapevole e ibridazione con modalità e forme del linguaggio burocratico > scritture dei cosiddetti semicolti Il registro adeguato alle scritture che trasmettono nozioni e teorie 13 Esercitazione (II): il verbale Capacità di ascolto Capacità di prendere appunti Capacità di trasformare la parola detta in modo più o meno chiaro in parola scritta, eliminando l’immediatezza, l’allusività, la ridondanza, la frammentazione, gli intercalari e i segnali discorsivi introducendo esplicitezza semantica e sintattica, pregnanza e densità informativa, concisione, coerenza testuale e stilistica mostrando abilità di sintesi e la capacità di trovare soluzioni concise per veicolare una serie di informazioni trasmesse in forma più diluita sapendo riportare la parola altrui ricorrendo al discorso indiretto e indiretto libero 14 Fasi dell’esercitazione sul verbale sviluppo di una discussione tra gli studenti su una questione prestabilita che consenta l’emersione di punti di vista, prospettive di soluzione dei problemi ed eventualmente relative decisioni finali da sottoporre a votazione registrazione meccanica della discussione compito affidato ad ogni alunno di prendere appunti pur potendosi iscrivere a parlare consegna di redigere successivamente un verbale lettura del verbale in classe e riascolto degli interventi per negoziare eventuali riformulazioni più adeguate 15 Bibliografia e strumenti in rete utilizzati nella lezione F. Bruni et alii, Manuale di scrittura e comunicazione. Per l’università, per l’azienda, terza edizione, Bologna, Zanichelli, 2013 http://eliza.zanichelli.it/manuale_scrittura_comunicazione Manuale dell’italiano professionale. Teoria e didattica, a cura di F. Bruni e T. Raso, Bologna, Zanichelli, 2002 F. Rossi, F. Ruggiano, Scrivere in italiano, Roma, Carocci, 2013 www.scrivereinitaliano.it/manuale S. Covino (a cura di), La scrittura professionale: ricerca, prassi e insegnamento, Firenze, Olschki, 2001 F. Ruggiano, L’italiano scritto a scuola. Fenomeni di lingua in elaborati di studenti di scuola secondaria dal primo al terzo anno, Roma, Aracne, 2011 http://www.treccani.it/enciclopedia/varieta_(Enciclopedia_dell'Italiano)/ G. Nencioni, Parlato-parlato, parlato-scritto, parlato-recitato, in Id., Di scritto e di parlato, Bologna, Zanichelli, 1983 F. Sabatini, L’italiano dell’uso medio: una realtà tra le varietà linguistiche 16 italiane, in G Holtus, E. Radke (hrg), Gesprochenes Italienisch in Geschichte und Gegenwart, Tübingen, Narr, 1985, pp. 154-184 Bibliografia e strumenti in rete Sito utile per chiunque abbia a che fare con la scrittura: http://www.mestierediscrivere.com Due corpora on line di italiano parlato: LIP = T. De Mauro et alii, Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Milano, Etas, 1993 http://badip.uni-graz.at/it/ CLIPS = F. Albano Leoni et alii, Corpora e lessici dell’italiano parlato e scritto www.clips.unina.it 17 Altri manuali di scrittura F. Gatta, R. Pugliese, Manuale di scrittura, nuova edizione, Bologna, Bononia University Press, 2006 D. Corno, Scrivere e comunicare. La scrittura in lingua italiana in teoria e in pratica, Milano, Bruno Mondadori, 2012 D. Fiormonte, F. Cremascoli, Manuale di scrittura, Torino, Bollati-Boringhieri, 1998 18