Fare clic per modificare lo stile del titolo Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Le principali teorie sulle emozioni • Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema Le emozioni sono state da sempre studiate dall’uomo, da filosofi e teologi, da letterati e da artistilivello • Secondo • Terzo livello • Quarto livello In psicologia le emozioni sono state affrontate in termini empirici e sperimentali • Quinto livello Fabrizia Mantovani EMOZIONI Psicologia della comunicazione 2 UNIMIB Fare clic per modificare lo stile del titolo Le principali teorie sulle emozioni 1. 2. 3. 4. 5. • Fare clic per modificare gli stili del testo La teoria periferica dello schema La teoria centrale teoria cognitivo-attivazionale •LaSecondo livello Le teorie dell’appraisal •LeTerzo livello teorie psico-evoluzionistiche • Quarto livello • Quinto livello Fare clic per modificare lo stile del titolo 1. LA TEORIA PERIFERICA • Fare clic per modificare gli stili del testo Jamesdello nel 1884schema propose per primo una definizione empirica e verificabile di emozione • Secondo livello Egli•ritenne di identificare Terzo livello l’emozione nel «sentire» le modificazioni periferiche dell’organismo (teoria periferica o teoria del feedback) • Quarto livello Di conseguenza: «non tremiamo perché abbiamo paura, ma abbiamo paura • Quinto livello perché tremiamo» James propone una radicazione biologica dell’emozione (concetto di attivazione fisiologica), soprattutto nei visceri Dall’evento semplicemente percepito all’evento emozionalmente sentito 3 UNIMIB 4 UNIMIB Fare clic per modificare lo stile del titolo La formulazione dellaper teoriamodificare di James fu verificata sperimentalmente • Fare clic gli stili del testoda Sherrington e da Cannon e fu ritenuta infondata (i visceri hanno una dello schema sensibilità troppo scarsa, una risposta troppo lenta e una motilità troppo indifferenziata) • Secondo livello • Terzo livello Tuttavia, il punto di vista periferico è rimasto attivo con teorie più recenti e più • Quarto livello elaborate • Quinto livello Fare clic per modificare lo stile del titolo Ipotesi del feedback facciale • Fare clic per modificare gli stili del testo Sostiene che le espressioni facciali forniscono informazioni propricettive, dello schema motorie, cutanee e vascolari che influenzano il processo emotivo • Secondo livello Esistono due versioni di questa ipotesi: • Terzo livello • Quarto livello • forte (le espressioni facciali, da sole, sono sufficienti a generare •l’emozione) Quinto livello • debole (il feedback facciale aumenta soltanto l’intensità dell’emozione) 5 UNIMIB 6 UNIMIB 1 Fare clic per modificare lo stile del titolo Per verificare questa ipotesi sono stati impiegati due paradigmi: • Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema • «esagerazione-inibizione»: soggetto deve esagerare o bloccare le espressioni facciali in piccoli shock dolorosi • Secondo livello • «induzione muscolare»: soggetto stringe matita fra i denti come un • Terzo livello sorriso • Quarto livello • Quinto Esistono evidenzelivello empiriche per la versione debole di tale ipotesi; per contro, Fare clic per modificare lo stile del titolo Teoria vascolare dell’efferenza emotiva • Fare clic per modificare gli stili del testo Secondo questa teoria il ritmo e le modalità della respirazione nasale dello ilschema assicurano raffreddamento termico della regione talamica, sotteso al mantenimento degli stati emotivi positivi (raffreddamento ipotalamico) • Secondo livello • Terzo livello Si può collegare questa teoria con antiche pratiche orientali e occidentali, • Quarto livello legate allo yoga, alla meditazione trascendentale, al training autogeno ecc. • Quinto livello la versione forte è ancora da approfondire In questa linea di ricerca è importante la teoria dell’autopercezione di Laird: ci sono soggetti più sensibili ai segnali da essi prodotti e quindi alle espressioni facciali 7 UNIMIB 8 UNIMIB Fare clic per modificare lo stile del titolo Fare clic per modificare lo stile del titolo • Fare clic per modificare gli stili del testo • Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema • Secondo livello • Terzo livello • Quarto livello • Quinto livello 2. LA TEORIA CENTRALE In opposizione alla teoria periferica Cannon propone la teoria centrale delle dello esse schema emozioni: sono attivate e regolate da centri nervosi centrali che si trovano nella regione talamica • Secondo livello Cannon studiò inlivello particolare la reazione di emergenza, ponendo in evidenza • Terzo le funzioni dell’arousal simpatico (frequenza cardiaca, vaso-costrizione, dilatazione pupillare, ecc.) • Quarto livello Quinto livello Nel • 1937 Papez avanzò l’ipotesi circa un circuito di strutture nervose coinvolte nell’elaborazione e regolazione delle emozioni (circuito di Papez) Successivamente MacLean propose il sistema limbico come sistema deputato a regolare le emozioni 9 UNIMIB 10 UNIMIB Fare clic per modificare lo stile del titolo Funzioni emotive dell’ipotalamo • Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema La stimolazione di siti mediali dell’ipotalamo attiva le reazioni di difesa affettiva, di attaccolivello predatorio, di aggressione ecc nei gatti • Secondo • Terzo livello Occorre distinguere fra arousal ergotropico (a forte attivazione) e • Quarto(alivello trofotropico bassa attivazione) • Quinto livello Fare clic per modificare lo stile del titolo Funzioni emotive dell’amigdala • Fare clic per modificare gli stili del testo dellodi schema La sindrome Kluver e Bucy (perdita paura, ipersessualità, ecc. in animali con lesioni) ha posto in rilievo l’importanza dell’amigdala nella vita emotiva • Secondo livello dell’organismo (amigdala = centralina emotiva) • Terzo livello L’amigdala presenta un circuito subcorticale (amigdala-talamo) molto rapido e • Quarto livelloautomatico (= elaborazione precognitiva degli immediato, pressoché stimoli) • Quinto livello Vi è inoltre il circuito corticale (amigdala-talamo-corteccia) che procede all’elaborazione cognitiva completa degli stimoli emotigeni 11 UNIMIB 12 UNIMIB 2 Fare clic per modificare lo stile del titolo 3. LA TEORIA COGNITIVO-ATTIVAZIONALE • Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema Le teorie periferica e centrale si sono dimostrate entrambe vere, ma parziali; entrambe inoltre hanno focalizzato l’attenzione sugli aspetti biologici • Secondo livello • Terzo livello Schachter introduce per primo una concezione psicologica delle emozioni • Quarto livello attraverso la teoria dei due fattori o teoria cognitivo-attivazionale • Quinto livello Fare clic per modificare lo stile del titolo L’emozione risultante due componentigli distinte: • Fareè laclic per dimodificare stili del testo dello schema • una componente fisiologica di attivazione • Secondo livello • una componente cognitiva di valutazione dello stimolo emotigeno e di etichettamento • Terzo livello della propria esperienza emotiva • Quarto livello In questo processo particolare attenzione è dedicata all’attribuzione causale • Quinto livello che stabilisce una connessione fra queste due componenti 13 UNIMIB 14 UNIMIB Fare clic per modificare lo stile del titolo Sulla base di questa impostazione Schachter elabora le seguenti ipotesi: • Fare clic per modificare gli stili del testo • se un individuo è condotto ad attribuire erroneamente un’attivazione dello schema irrilevante e non spiegata a una situazione emotivamente pertinente, la sua risposta sarà emotiva • Secondo livello • se l’attivazione fisiologica è ridotta, risulterà ridotta anche l’intensità dell’esperienza • Terzo livelloemotiva • se un individuo è indotto ad attribuire in modo erroneo la propria attivazionelivello fisiologica a una situazione neutra, anche l’intensità della • Quarto sua reazione emotiva risulterà attenuata • Quinto livello Attenzione: esperimento di Schachter e Singer in presenza di un arousal non spiegato Fare clic per modificare lo stile del Il paradigma dell’attribuzione titolo erronea Secondo il paradigma dell’attribuzione erronea l’intensità dell’esperienza • Fare clic per modificare gli stili del testo emotiva diminuisce se il soggetto è indotto ad attribuire erroneamente la dello schema propria attivazione fisiologica a cause «neutre» • Secondo Questa ipotesi è statalivello verificata sul piano sperimentale (in laboratorio), ma non in ambitolivello clinico (con i pazienti cronici che si sono già dati una • Terzo spiegazione del loro disagio emotivo) • Quarto livello In alternativa è stata proposta l’ipotesi della informazione preparatoria, • Quinto livello corretta sui sintomi da attendersi in una secondo cui l’informazione condizione di stress riduce l’incertezza e l’ambiguità, attenuando le reazioni di ansietà Verifica della efficacia dell’informazione preparatoria con il test pressorio del freddo 15 UNIMIB 16 UNIMIB Fare clic per modificare lo stile del titolo Il paradigma del transfer di eccitazione • Fare clic per modificare gli stili del testo L’attivazione di qualsiasi emozione non cessa repentinamente ma si delloinschema esaurisce modo lento. Di conseguenza, un soggetto può attribuire il residuo dell’attivazione per l’emozione A alla successiva emozione B (di • Secondo livellol’intensità altro tipo), aumentandone • Terzo livello Si hanno numerose verifiche sperimentali del fenomeno del transfer di eccitazione (esperimento • Quarto livello di Zillman) • Quinto livello Fare clic per modificare lo stile del titolo 4. LE TEORIE DELL’APPRAISAL • Fare clic per modificare gli stili del testo Le emozioni dipendono dal modo con cui gli individui valutano e interpretano dellodel schema gli stimolo loro ambiente • Secondo livello Questa concezione si contrappone a quella della psicologia ingenua, • Terzo livello secondo cui le emozioni sono passioni irrazionali, di breve durata, simili • attività Quarto livello ad istintuali, che sorgono in modo involontario e automatico, senza che siano richieste dall’individuo • Quinto livello Le teorie dell’«appraisal» sottolineano invece il legame fra gli aspetti emotivi e gli aspetti cognitivi, poiché l’elaborazione cognitiva è sottesa all’esperienza emotiva 17 UNIMIB 18 UNIMIB 3 Fare clic per modificare lo stile del titolo Le emozioni non compaiono in maniera gratuita e casuale, all’improvviso, ma sono la conseguenza un’attività di conoscenza e didel valutazione • Fare clic perdimodificare gli stili testodella situazione in riferimento agli interessi dell’individuo medesimo dello schema Le emozioni sorgono livello in risposta alla struttura di significato di una • Secondo situazione; di conseguenza, due individui possono provare emozioni diverse a fronte del medesimo stimolo • Terzo livello • base Quarto livello Sulla di questo significato situazionale si spiega la differenza fra emozioni e riflessi: • Quinto livello • emozioni = flessibilità, variabilità individuale e culturale di fronte le situazioni • riflessi = automatismo, universalità, processi geneticamente determinati Fare clic per modificare lo stile del titolo Le teorie dell’«appraisal» sostengono la prospettiva dimensionale delle emozioni: = mediatori complessigli fra ilstili mondo interno e quello • Fare emozioni clic per modificare del testo esterno e variano secondo dimensioni continue dello schema • Secondo livello Gli assi dimensionali delle emozioni sono tre: • Terzo livello • Quarto livello • gradevolezza/sgradevolezza, eccitazione/calma, tensione/rilassamento (Wundt) • Quinto livello • piacere/dispiacere, attenzione/rifiuto, livello di attivazione alto/basso (Schlosberg) 19 UNIMIB 20 UNIMIB Fare clic per modificare lo stile del titolo 5. LE TEORIE PSICOEVOLUZIONISTICHE • Fare clic per modificare gli stili del testo schema Attornodello agli Sessanta Tomkins riprese il pensiero di Darwin e propose la concezione psicoevoluzionistica delle emozioni, secondo cui le • Secondo livello emozioni sono strettamente associate alla realizzazione di scopi universali, con la sopravvivenza della specie e dell’individuo • Terzoconnessi livello • Quarto livello I suoi allievi, Ekman e Izard, hanno dato particolare sviluppo a questa • Quinto livello prospettiva teorica. Innanzi tutto, essi avanzano l’ipotesi delle emozioni Fare clic per modificare lo stile del titolo • Fare clic per modificare gli stili del testo La prospettiva psicoevoluzionistica implica una concezione categoriale delle dello emozioni inteseschema come categorie discrete e distinte •• Secondo livello in questa prospettiva le singole emozioni sono totalità chiuse, fra loro separate,livello non ulteriormente scomponibili, invarianti e universali, in • Terzo quanto esito dell’adattamento e dell’apprendimento filogenetico • Quarto livello di conseguenza, le espressioni facciali delle emozioni sono universali, •• Quinto livello eguali in tutte le culture primarie (= gioia, collera, paura, disgusto, tristezza, sorpresa, disprezzo); le altre emozioni sono miste o secondarie o complesse 21 UNIMIB 22 UNIMIB Fare clic per modificare lo stile del titolo EMOZIONE COME PROCESSO COMPLESSO E MULTIFATTORIALE • Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema Emozioni = processi complessi e multifattoriali, composti da: • Secondo livello • valutazione della situazione • attivazione dell’organismo • Terzo livello • espressione e manifestazione delle risposte emotive • Quarto • prontezza livello e preparazione all’azione • Quinto livello Per la sua complessità è corretto parlare di esperienza emotiva FareLAclic per modificare lo stile del VALUTAZIONE DELL’EVENTO EMOTIGENO titolo In questa prospettiva Lazarus ha proposto il concetto di tema relazionale centrale: ogni emozione è attivata da una determinata relazione fra • Fare clic per modificare gli stili del testo l’individuo e l’ambiente; vi sarebbe quindi sempre un antecedente dello schema emotigeno • Secondo livello Occorre distinguere due tipi di valutazione: • Terzo livello • valutazione primaria (esplora il grado di pertinenza e di importanza per il suo benessere: pertinenza motivazionale) •dell’individuo Quarto livello • valutazione secondaria (esamina le diverse modalità con cui l’individuo •può Quinto far frontelivello – coping – e gestire l’emozione: congruenza motivazionale) Particolare importanza assume in questo ambito il processo di valutazione dell’evento: le emozioni sorgono in relazione agli interessi dell’individuo in un processo di mediazione fra evento e interesse In questa concezione l’emozione, più che interruzione delle attività in corso, è concepita come una forma privilegiata di adattamento attivo all’ambiente 23 UNIMIB 24 UNIMIB 4 Fare clic per modificare lo stile del Scherer ha elaborato un modello titolo che prevede una sequenza di controlli di valutazione dello stimolo in cinque fasi: • Fare clic per modificare gli stili del testo • novità dello(valutazione schemadella discrepanza dello stimolo rispetto alle attese) • piacevolezza/spiacevolezza (valutazione della qualità edonica dello stimolo) • Secondo livello • pertinenza dello stimolo per i bisogni e gli scopi dell’organismo • (valutazione Terzo livello della coerenza dello stimolo per il soddisfacimento dei scopi) •• propri Quarto livello capacità di far fronte (coping) allo stimolo: valutazione delle capacità controllo nei confronti dello stimolo e delle proprie reazioni; esistono • diQuinto livello diversi tipi di coping: coping primario (controllo evento) o secondario (controllo reazioni), coping attivo (azione) o passivo (difesa), coping intrapsichico (diversa valutazione) • compatibilità con le norme sociali e con l’immagine di sé (valutazione dell’emozione in relazione agli standard culturali e all’immagine di sé; categoria delle emozioni autoconsapevoli) 25 UNIMIB 5