Regione Emilia-Romagna
OGGETTO 1228
Assemblea legislativa
Fascicolo: 2015.2.5.2.202
AL/2015/37216 del 08/09/2015
"
Movimento 5 Stelle Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna AI Presidente
Dell'Assemblea legislativa
della Regione Emilia-Romagna
Simonetta Saliera
1228
RISOLUZIONE
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna
Premesso che
)- da notizie di stampa si è appreso che vi è una differenza di vedute sostanziale tra i vertici
della Regione Emilia Romagna e l'Ausl Romagna sul futuro dell'ospedale Sacra Famiglia
di Novafeltria. Lo segnalano i membri del comitato civico "giù le mani dall'ospedale di
Novafeltria" ;
)- Il comitato civico evidenzia che:
"Dopo qualche mese dali 'emanazione dell 'atto aziendale, nel mese di luglio è stato
deliberato l'assetto organizzativo, un documento di 79 pagine che disegna ruoli, missioni
e organigrammi della futura sanità Romagnola. Per quanto riguarda l'Ospedale Sacra
Famiglia, rileviamo alcune imprecisioni: la presenza delle Unità Operative di
ginecologia e di chirurgia e la collocazione della Medicina nell 'ambito del dipartimento
delle cure primarie.
Movimento 5 Stelle Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna Viale Aldo Moro 50 - 40127 Bologna Le nostre preoccupazioni sono state confermate nell 'incontro con il dr. Busetti alla
presenza del Vicesindaco di Novafeltria e del Presidente dell'Unione dei Comuni. In
maniera molto esplicita il dr. Busetti, che ricopre la carica di direttore medico degli
Ospedali di S. Arcangelo, Rimini e Novafeltria, ha detto che il riferimento alle due UO è
dovuto ad una fotografia datata del nostro Ospedale ed ha aggiunto che il passaggio
della Medicina sotto il dipartimento delle cure primarie è una sperimentazione in grado
di meglio rispondere alle esigenze di una popolazione che tende ad invecchiare.
La visione del precedente direttore Des Dorides viene corretta solo nella parte che vede
il reparto di medicina a presidio del! 'Ospedale di Comunità al posto dei medici di
medicina generale e, conoscendo bene il dr. Busetti, una volta che il dr. Marani direttore
del reparto andrà in pensione anche quel reparto sarà destrutturato come è successo per
il reparto di Chirurgia quando nell'agosto de12014 andò in pensione il dr. Marra.
n
Sacra famiglia non chiuderà ma verrà trasformato, nell 'Ospedale di comunità ed in una
Casa della salute, previsti già nel novembre del 2013 dal Dr. Carradori e dal
Governatore Errani.
La forzatura del dr. Tonini avviene prima che la regione abbia deliberato il riordino
della sanità alla luce delle nuove linee guida che dovrebbero comprendere negli standard
di qualità, gli Ospedali in area disagiata, come raccomandato dalla risoluzione 267
presentata dal PDJ emendata dal M5S ed approvata dali 'intero Consiglio Regionale il 23
marzo scorso e come Promesso dallo stesso Governatore della Regione il 5 Maggio nel
teatro sociale di Novafeltria. Parliamo di 'forzatura" in quanto al dr Tonini non piace
l'idea del Presidio Ospedaliero in area disagiata al punto di "essersi" distratto almeno
due volte quando l'assessore Venturi che il Presidente Bonaccini hanno ribadito cheaccogliendo l'istanza del territorio, l'Ospedale di Novafeltria sarebbe dovuto diventare
presidio Ospedaliero in area disagiata come previsto dal decreto Balduzzi.
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Vogliamo anche ribadire che ci aspettiamo, dalle autorità regionali e dal direttore
dell 'Azienda Sanitaria della Romagna, una politica sanitaria che sia più lungimirante di
quella sinora proposta, che tenga conto dei diritti del cittadino garantendo la maggior
parte delle cure sul territorio di appartenenza, che non risponda a logiche di
appartenenza politica o di una pressione delle autorità locali in ragione di maggiore o
minore forza elettorale. Vorremmo, infatti, come più volte affermato dallo stesso dottor
Tonini, che le garanzie in termini di cura e di aspettativa di guarigione siano identiche
per chi abita in piazza Cavour a Rimini o a Ranchio o nel comune di Casteldelci.
Non crediamo che il Presidente della Giunta Regionale si rimangi quanto promesso in
ogni caso, intendiamo cogliere la presente occasione per informarlo, che se non
verranno rispettate le richieste di lO consigli comunali, le indicazioni dell 'intero
Consiglio Regionale e dell'intera comunità della Valmarecchia, saremo costretti a
ricorrere allo strumento referendario per l'abrogazione della nuova nata legge di
riordino della Sanità Emiliano Romagnola come sta avvenendo nella vicina Toscana. "
. considerato che
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in data 26 gennaio 2015 il Movimento 5 Stelle ha presentato una risoluzione in cui si
impegnava la Giunta regionale "ad inserire l'Ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria tra
quelli ricadenti in zone particolarmente svantaggiate per i quali il decreto Balduzzi, pur
all'interno di una cornice normativa di tagli nel settore sanità, prevede la salvaguardia
essendo realtà territoriali svantaggiate ed al fine di mantenere in queste realtà
territoriali le condizioni minime di vivibilità e di garanzia dei diritti fondamentali quali
quello alla salute", atto il cui contenuto dispositivo è confluito, con apposito
emendamento, nella risoluzione n. 267 approvato in aula 25/03/2015 i cui proponenti
erano i consiglieri di maggioranza: Pruccoli, Zoffoli, Zappaterra, Bagnari, Marchetti
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Francesca, Boschini, lotti, Prodi, Cardinali, Montalti, Ravaioli, Rossi Nadia, Rontini,
Sabattini, Serri, Bessi, Soncini;
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atto che impegna l'Assemblea legislativa di concerto con la Giunta regionale: "ad ad
una disamina puntuale ed approfondita delle problematiche relative alla rete sanitaria
regionale, al fine di giungere a scelte programmatiche consapevoli e calate in un
complessivo contesto regionale che tenga conto che l'Ospedale "Sacra Famiglia" di
Novafeltria è tra quelli ricadenti in zone parlicolarmente svantaggiate per i quali il
decreto Balduzzi prevede la salvaguardia essendo realtà territoriali svantaggiate ed al
fine di mantenere in queste realtà territoriali le condizioni minime di vivibilità e di
garanzia dei diritti fondamentali quali quello alla salute, impegnano la Giunta ad un
processo parlecipato con le Conferenze territoriali sociali e sanitarie per declinare sul
piano locale le direttive regionali così formulate".
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In data 26/05/2015 è stata approvata la risoluzione numero 827 che impegna la Giunta
regionale:
"a coinvolgere gli enti locali e le realtà territoriali nella definizione dei contenuti del
Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in modo che si giunga a soluzioni
condivise, che tengano conto dei bisogni diversificati dei territori, delle criticità
emerse e della necessaria sicurezza delle prestazioni erogate.
- A valutare nei territori maggiormente decentrati e con condizioni di criticità
orografiche, come ad esempio quelli montani, l'attuazione di soluzioni organizzative
adeguate a garantire il mantenimento e la sicurezza delle prestazioni sanitarie
erogate, con parlicolare riferimento a quelle dei servizi sanitari legati alla nascita.
A sospendere ogni intervento nel settore, nei presidi ospedalieri interessati,
mantenendo
ferma
la
vigente programmazione
delle
Conferenze
territoriali
sociosanitarie almeno fino ad approvazione delle linee guida per il riordino
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ospedaliero in particolare per i punti nascita".
L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna Impegna la Giunta e l'Assessore competente ad attivarsi affinché gli atti d'indirizzo politico approvati dell'Assemblea Legislativa, in
particolare la risoluzione n. 267 approvato in aula 25/0312015 e la risoluzione n. 827
approvata in data 26/0512015 e le dichiarazioni pubbliche rese dal Presidente della Regione,
in cui ha manifestato che non vi è alcun rischio ridimensionamento per l'ospedale di
Novafeltria, trovino piena applicazione.
I Consiglieri
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