Soratte Nostro Nuovo speciale NATALE 2012 Redazione a cura del Centro Studi Soratte - Direttore responsabile: Francesco Zozi –e-mail: [email protected] DISTRIBUZIONE GRATUITA – www.centrostudisoratte.com Il Centro Studi Soratte e Soratte Nostro Nuovo Augurano Buone Feste e Buon anno a tutti i Lettori Notiziario natalizio In occasione del Santo Natale il Centro Studi Soratte e Soratte Nostro Nuovo promuovono la consueta Rassegna dei presepi che riguarderanno anche quelli fatti in strada, nelle vetrine dei negozi ed in altri luoghi. I presepi verranno fotografati e pubblicati sul Giornale. Invitiamo gli interessati a prenotarsi oppure ad inviare la loro foto al Soratte Nostro Nuovo online. Natale nei Vicoli 2012 in programma dall’8 Dicembre e per tutti i fine settimana fino al 6 Gennaio: concerti, artigianato, giochi, teatro, tradizione e folklore a cura della Proloco di Sant’Oreste. L’angolo della poesia IL SANTO NATALE di Giovanna Balerna Sta arrivando il Santo Natale, la nascita di Gesù. Una volta questa festa era veramente bella. Ricordo che mio padre, la vigilia del Santo Natale, metteva tanta legna sul cammino: diceva che si doveva riscaldare il Bambinello. Poi, dopo il cenone, i parenti venivano tutti a casa nostra, che era grande e poteva accogliere tanta gente. Lì si facevano delle grandi tombolate. A mezzanotte si andava in chiesa per vedere la nascita del Bambinello. Questo avvenimento ci emozionava molto. Adesso il Santo Natale è fatto di torroni e panettoni e di tante luci lungo le vie. Ma la nascita del Bambinello a nessuno importa più: interessa soltanto la tavola imbandita e il mangiare fino a quando uno non ce la fa più. Il Natale era più bello quando c’era l’essenziale: un pezzetto di merluzzo, un broccolo fritto, insieme a tanta contentezza che era arrivato il Santo Natale. Testimonianze (GS) Da non perdere a Sant’Oreste Mercoledì 26 Dicembre – ore 18,30: Concerto del Coro del Soratte “Rosa Proserpio”presso la chiesa di San Lorenzo. Domenica 30 Dicembre – ore 17,00: Concerto della Banda “Innocenzo Ricci”presso il Teatro comunale. Il Centro Studi Soratte ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero. I nostri ringraziamenti vanno inoltre a: Centro Raccolta Arcobaleno, Paolo Bertollini, Maria Piante e Fiori, Bar Pizzeria Da Cipria, Farmacia Buonfantino, Bar Nonna Rosa, Ristorante Alessandro al Campanile, Macelleria Cingolani. In occasione dell’incontro formativo dei soci Unitalsi, (sottosezione di Civitacastellana), tenutosi il 24/11/2012 presso la Parrocchia di Castel Sant’Elia, si è svolto un importante momento di riflessione sul tema della “disabilità”. Il dibattito si è aperto con la Santa Messa presieduta da Sua Eccellenza il Vescovo Romano Rossi ed è poi proseguito con due testimonianze, quella di Antonio (educatore under 18 nella Parrocchia di Bracciano nuova) e Gabriele (gruppo giovani Unitalsi), che con semplicità hanno parlato ai presenti del loro essere “disabili”. Gabriele, ragazzo di 22 anni, è non vedente da quando ne aveva 2. La sua vita è stata travolta dalla malattia, dal dolore e dalla sofferenza, ma nonostante tutto è cresciuto riuscendo a vivere con serenità giorno dopo giorno, facendo della consapevolezza che l’amore di Dio è infinito, il motore delle sue battaglie: è un esempio per tutti e col 1 suo agire ci insegna che “grandi cose ha fatto il Signore”.! Antonio, invece, ragazzo di 35 anni, otto anni fa ha avuto un incidente con la moto che lo ha costretto a vivere su una sedia a rotelle. Da allora la sua vita è cambiata, si è ritrovato a vedere il mondo “da seduto”, con tutte le sue limitazioni e le sue difficoltà. Grazie all’aiuto dei suoi familiari, dei suoi amici e alla forza di volontà, ha però imparato ad accettare la sua condizione di disabile, anche se a volte è molto difficile. L’amore di Dio comunque aiuta ogni giorno ad affrontare le difficoltà, scalda i nostri cuori e non fa mai sentire soli… questo il messaggio che i nostri giovani hanno voluto lasciare! “Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato dei nostri dolori..." (Is 53,4). Filastrocca i’quattro Santa Barbara Beata, i’sei San Nicolò che va per via, i’sette Sant’Ambrogio di Milano, i’otto ‘a Concezione di Maria, i’dieci ‘a Madonna di Loreto, i’tredici che ve’Santa Lucia, i’ventuno San Tomasso canta, i’venticinque la Nascita Santa, i’ventuno San Tomasso strilla, i’venticinque ‘mmazzemo la billa Racconto di Natale NATALE 1973 di Placidi Augusto. Il Soratte Nostro Nuovo ricorda con questo racconto il caro amico “Mazza” Cumo emo vištu, i primi ghjorni du mese i dicèmbre nun zi sò ppresentati tantu per la quale, si ‘vvicina Natale e, qquanno ‘e còse averìono da ghj bbè, si méttono male pe’ štu munnu. Sò ‘ncumincjate a mmancà sùbbitu quelle còse che ffanno stà bbònu u pòru crištjanu. Do’ ti ‘ccòšti sò mmagghjate!… … Quellu che compri linne ‘e bbotteghe mózzica cumo un cane ‘rrabbjatu. Emo cumincjatu co’ u sciròppu de stufe, si chjama u cherosène e ssarria, secònnu me, ‘e lena di signori. Io nun vorrio fà u paragone tra gghjeri e ògghje, nun ne pòi fà a mmenu però, vištu cumo si presèntono ‘e còse, spècje quanno ‘bbocchi linne ‘e case. Cumo pòi nun arecordatti quella bbùcja calla du camminu ? Do’frasche, quattro zzòcchi e ttiravi ‘nnanzi; è vveru, ti scallavi solu denanzi e dderèto ti ‘nfreddivi, però um pò i callu faceva, ‘a fjara si vedeva, si vedeva che cc’èra ‘che ccòsa i vivu. Quanti recòrdi, ‘nnanzi a ‘llu fuócu; ci spettavi ‘a nòtte i Natale, ‘a Bbefana, Capodannu, e ppò vedevi quelle connòbbje tutte bbrušculite, voleva dì che tte ll’evi arešcallate; mo, se tti vòi šcallà, te n’hai da gghj lanne u ljéttu sottu a qquelle pèzze de linzòla. Bbenedettu averia da èsse’ quellu che ha ‘mmentatu u ljéttu e i maccaroni: quellu ha penzatu au repòsu e a ‘bbottassi u štòmmicu. I vècchj dicévono: U ljéttu atè ‘na ròsa chi nun dòrme s’arepòsa, mo bbisògna méttici pure “ e ss’arešcalla!”. Prima, quanno si gghjva a ttrovà cchitunu, i vedevi che štévono tutti ‘ntornu u fuócu a ccazzòla, cjarlanno der pjù e dder menu. Ògghje, ‘nvece! ‘Bbocchi là cco’‘na casa, ne vedi unu ccà, unu llà, tutti bbraccicati con quelli termosifoni e nun capisci se ssò essi che hanno da šcallà quelli fregni o quelli che hanno da šcallà essi. Se ll’hai da parlà, nun zai chi hai da guardà lanne u grugnu: parli, parli e nun t’aresponne gnicjunu, perché nun zanno co’cchi l’hai. Io m’èro šcordatu che štjamo sotto ‘e fèšte i Natale e a Nnatale bbisògna šcordassi um pò tutti i guai, armenu pe’qquesta ghjornata: così bbjaštimemo di menu e ppenzemo di ppjù a qquellu che nnasce, speranno sèmpre che, ‘na vòta vinutu ‘m mèzzu a nnoi, ci-aredessi quella pace che ttutti noi gnamo cercanno, tantu pare che in queštu munnu tutti sanno do’ štà... atè um pò ccumo e ll’arabba fenìcja: tutti sanno do’šta e gnicjunu ci vò gghj a ppialla. Natale 40 anni fa con il Papa Ricordiamo il Natale con il Papa Paolo VI nei cantieri della Roma Firenze nel 1972, 40 anni fa, riportando parte della sua omelia. Con questa memoria storica facciamo ai nostri lettori gli auguri di Buone Feste. “Abbiamo inoltre altri saluti da fare, e questi nel raggio ecclesiale. A lei, venerato Monsignor Roberto Massimiliani, Vescovo del luogo, e cioè delle tre Diocesi unite di Civita Castellana, Orte e Gallese, il nostro riverente saluto, come a persona da noi conosciuta e stimata da lungo tempo, e con lei siano salutati i due parroci locali, i loro coadiutori o collaboratori e tutto il clero, i religiosi e le religiose di questa zona, la cui storia è tanto legata, oltre che alle memorie classiche del Soratte, a quelle del Pontificato Romano: basta ricordare che Viterbo non è lontana, e che le due parrocchie menzionate di Ponzano e di Sant’Oreste dipendevano dall’Abbazia, sacra alla memoria di San Paolo alle Tre Fontane e dedicata ai Santi Vincenzo e Anastasio; ora questa Abbazia è tuttora sotto la protezione diretta del Papa, il quale perciò può riguardare, a titolo speciale, come suoi Fedeli i parrocchiani locali, e profitta pertanto dell’incontro presente per salutarli di cuore e per esortarli ad essere degni continuatori delle loro tradizioni religiose. Facciamo tutti il Natale insieme! Il Signore sia davvero con noi! e a tutti perciò sia salute, letizia e pace, con la nostra benedizione.” NOTIZIARIO - Furto sacrilego in chiesa. Rubate alcune reliquie. Bisogna fare molta attenzione alla salvaguardia dei beni culturali. - Riqualificazione del centro storico: La zona di Portavalle ha ricevuto un buon intervento, speriamo che continuano così. Per l’Arco di Portavalle interverrà il comune? - Nuovo orario delle Messe in Parrocchia dal 1 Dicembre 2012: Da Lunedì a Sabato: Mattina 8,00 – Pomeriggio 18,00; Domenica: 8,30 – 11,00 – 18,00 - Rinnovato il Consiglio Direttivo del Centro Anziani. Eletti De Vincenzi Mariano (82 voti); Ortolani Rosanna (81); Fidanza Edisto (81); Lazzari Ennio (58); Malatesta Carla (55), Cecchetti Graziella (53); Spagnoli Benito (52). Soratte Nostro Nuovo augura un Buon Lavoro agli eletti. - Dall’8 Dicembre al 10 Gennaio 2013 sarà aperta presso i locali del Museo Naturalistico della Riserva del Monte Soratte l’esposizione “Opere ex nihilo” sabato e domenica ore 10/12 – 16/19 e su appuntamento. - Laboratorio di restauro. In fase di completamento i lavori di restauro del dipinto affidato a Sandro Signoretti. Il risultato è visibile presso Palazzo Caccia Canali. - Realizza una pigotta. Laboratorio gratuito destinato ai bambini di Sant’Oreste per la realizzazione di bambole con materiale di riciclo promosso da Giulia e Dalila con la collaborazione di Avventura Soratte. Notizie dal Comune: - Concessione di mq 80 di area comunale in Loc. Monte Soratte a favore della Soc. Vodafone Omnitel N.V. - Determinazione aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’imposta municipale propria IMU per l’anno 2012. Aliquota di base: 7,6 per mille; Aliquota abitazione principale: 5,00 per mille (Questa decisione provocherà le dimissioni dalla maggioranza del consigliere Alessandro Cecchini ndr); - Adesione al progetto “Rifiuti Zero”nel Lazio. Percorso per il raggiungimento del livello minimo del 65% di raccolta differenziata per il 2012 e del 75% entro il 2015; GIOVANNA, LA POESIA DEL SORATTE AL FEMMINILE Oreste Malatesta Quella mattina dei primi di Agosto ero andato a prendere l’acqua del sindaco al gazebo della cappelletta di Sant’Antonio. Non immaginavo che, in quell’afosa ora del giorno, avrei incontrato la poesia del Soratte al femminile. Infatti, mentre facevo la fila insieme ad altre persone, mi sono trovato a fianco il maestro Eugenio Andreotti e sua moglie Giovanna Balerna. Parlavamo dei tanti bei momenti vissuti insieme e di quando io, adolescente, andavo a casa loro, in un angolo dello Spiazzo, per prendere lezioni da Eugenio, che mi ha insegnato ad amare la musica ed a suonare il clarinetto. Tra un ricordo e l’altro, Giovanna mi ha recitato la sua poesia dal titolo Una farfalla: Una farfalla si è posata sul mio cappello. Io la guardo con stupore. Lei, sentendosi osservata, sbatte le ali, come per farmi vedere il suo splendore. Quante cose belle ha creato il Signore: i grilli, che ti fan la serenata, le lucciole, che la notte ti fan luce, le cicale che, d’estate, fanno gran cagnara, le formiche, sempre indaffarate a lavorare, le rondini, che fanno il nido sotto i tetti per il ritorno della primavera. Soltanto l’uomo non è riconoscente a tutte queste cose che Dio ci ha dato e le distrugge e non gl’importa niente. Poi, mentre facevamo la lunga fila, me ne ha declamata un’altra e un’altra ancora: non sentivo più il disagio del caldo, tanto erano belle. Visto che mi piacevano, Giovanna mi ha invitato a casa sua ad ascoltarne altre. Vi sono tornato una sera, dopo tanti anni: da ragazzo vi andavo per imparare il clarinetto, questa volta per godermi un po’di freschezza poetica. Devo ammetterlo: le poesie di Giovanna mi sono piaciute subito. Lei me le leggeva ed io non mi stancavo di ascoltarle, perché, in quei versi di una semplicità estrema, ho risentito, condensata, tutta la saggezza della tradizione po- polare del Soratte. Ascoltando le sue composizioni, mi sono ritrovato immerso nell’espressione di quella sapienza antica, essenziale e senza fronzoli, degli insegnamenti dei miei genitori e dei miei nonni. In una parola si trattava di autentica poesia, una poesia con quel tocco di delicatezza propria di una donna, tipica di una mamma. Quella sera Giovanna non mi ha letto tutte le poesie che ha composto e contenute in cinque quaderni scritti a mano, ma soltanto alcune, quelle a lei più care. I temi più ricorrenti delle sue composizioni sono il Soratte e la sua natura, l’affetto verso i suoi genitori, l’amore per la sua famiglia, i ricordi della sua infanzia e della sua gioventù, che, come per tanti della sua età, è stata senza gli agi dei ragazzi di oggi, ma bella e intensa. La poesia di Giovanna esprime i battiti di un cuore capace di amare e sempre aperto ad accogliere tutti. Nei suoi versi sono descritti i luoghi, le feste, il senso della vita e l’esperienza religiosa in cui Giovanna è stata educata e da cui non si è mai staccata. Ed è evidente che la letizia, stampata sul suo volto, ha le radici nella fede, vissuta secondo l’insegnamento tradizionale del nostro popolo. Per Giovanna, come per tanti altri poeti santorestesi, si tratta di vera cultura, anche se non è supportata da un’istruzione scolastica di alti livelli. Ma, forse, proprio la lontananza dai libri di scuola e dalla cultura accademica ha conservato in lei quella genuinità, che non compare più in molti di noi laureati e intellettuali. RUBRICA RELIGIOSA: LIBERTÀ RELIGIOSA COSTANTINO E LA A cura di Oreste Malatesta “Noi, dunque, Costantino Augusto e Licinio Augusto abbiamo risolto di accordare ai cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede, affinché la divinità che sta in cielo, qualunque essa sia, dia pace e prosperità a noi e a tutti i nostri sudditi” Dall’Editto di Costantino emanato a Milano nel 313 d.C. GRAFFITI EXTRA-METROPOLITANI - Segnalazioni: le strade del cimitero versano ancora così? - Strisce pedonali su Viale del Vignola ... a quando? - C’era una volta: ... il tempo delle olive! Saranno le rese basse, nonostante l’abbondante raccolto, oppure la delusione della mancata DOP Soratte, ma quest’anno nessuna manifestazione a celebrare l’olio d’oliva come prodotto tipico di Sant’Oreste. EFFEMERIDE Morti: Spinilli Luigi (80). Alla famiglia Spinilli le nostre sentite condoglianze. Grande fiocco azzurro sulla porta del negozio di Scattone a Portavalle per la nascita del nipote Emanuele (1/12/2012), di Marina Fanciulli e Salvatore, nel giorno successivo il suo 82° compleanno. Doppi auguri a Scattone per la quarta (e presto quinta) volta nonno da tutta la redazione. L’APPELLO. Festa della Madonna di Maggio. Il Comitato rivolge un appello ai volontari disposti ad impegnarsi per la questua (cerca) domenicale. Per informazioni rivolgersi al Presidente Lorenzo Balerna oppure al Segretario Zozi Francesco o a Mambrini Augusto. 3 LA PROVINCIA INFORMA IN MERITO AI PARCHI Riproponiamo come attuale la vignetta apparsa sul Soratte Nostro Nuovo di 5 anni fa. Nel prossimo numero di Gennaio 2013 Soratte Nostro Nuovo festeggerà con un’edizione speciale il 10° anno dalla prima pubblicazione (20032013). Invitiamo tutti i lettori a scrivere commenti, idee, pensieri sull’evento per poterli pubblicare. Abbiamo chiamato i Parchi della Provincia di Roma “Parchi da vivere” perché vogliamo che ogni cittadino, ogni istituzione, ogni viaggiatore che da ogni parte del mondo giunge a visitarli, senta questi bellissimi luoghi della natura come propri. “Parchi da vivere”, perché avremo cura ossessiva per la manutenzione, per l’accessibilità, per la protezione della flora e della fauna, per la qualità dei percorsi di visita, per l’offerta ludica e sportiva, per i servizi al pubblico, migliorando l’ecosistema attraverso l’attenzione quotidiana e la partecipazione della comunità. “Parchi da vivere”, perché l’ambiente non diventa più tutelato se viene rinchiuso dentro un recinto più alto o più resistente, ma solo se è sentito come un bene comune da difendere da parte di ciascuno di noi. Con la definizione dei piani di assetto di ogni parco, approvati nei primi mesi del 2010, si apre la strada del recupero e della valorizzazione di questi spazi attraverso un progetto innovativo. I Parchi della Provincia di Roma sono un patrimonio di biodiversità che si estende come una corona di verde intorno a Roma: Monte Soratte, Macchia di Gattaceca, Nomentum, Monte Catillo, Villa Borghese di Nettuno, il Monumento naturale della Palude di Torre Flavia. Boschi, radure, fontanili, specchi d’acqua, ruscelli, colline che si incontrano con le colture tradizionali, i seminativi, gli ortaggi e la frutta che formano il prezioso e apprezzato “Agro Romano”. Insieme ai nostri innumerevoli prodotti tipici, l’Agro Romano costituisce la nostra ricchezza agroambientale. Una ricchezza che assume ancora più valore scegliendo di collocare l’identità e la specificità di ciascun parco dentro un’identità e un’immagine comune, quella del nostro territorio, della sua varietà e della sua bellezza per mettere in rete e far crescere davvero questa grande risorsa che abbiamo ereditato e che abbiamo il dovere di lasciare ancora più ricca a chi verrà dopo di noi. I CONSIGLI DELLA VOLPE (William Sersanti) “Mi ha mozzato la coda una tagliola!” urlò un castoro in tono disperato. “Amico, orsù, non far la donnicciola!” sbottò la volpe, con un fil di fiato. “Non posso costruire più una diga: messo così, non sono buono a niente” “Ma fatti furbo, no? Tira una riga e cambia atteggiamento con la gente: afferma che fai dighe eccezionali, anche se questa cosa non è vera, Politici, magnati e cardinali mi han detto che così si fa carriera!” Locuzione latina. Mala tempora currunt (corrono brutti tempi) LA FOTO. Conserviamolo come cimelio questo lampione posto nella parete del Palazzo a Portavalle in corso di ristrutturazione. IL DOCUMENTO. Reliquiario