ASSOCIAZIONE PRATIKA Introduzione all’Orientamento Narrativo www.pratika.net iBooks Author L’Orientamento Narrativo in sintesi «Il racconto è presente in tutti i tempi, in tutti i luoghi, in tutte le società; il racconto comincia con la storia stessa dell'umanità; non esiste, non è mai esistito in alcun luogo un popolo senza racconti, [...] il racconto è come la vita» (Roland Barthes) iBooks Author Breve introduzione SINTESI Alice incontra il Gatto: Alice:''Mi vuoi dire quale strada devo fare per uscire di 1. Cos’è la narrazione qui?'' 2. Le strutture narrative "Dipende in gran parte da dove vuoi andare..." rispose il Gatto. "Oh non importa dove" disse Alice 3. Narrazioni per organizzare le esperienze " Allora importa poco sapere quale strada prenderai" - soggiunse il Gatto. 4. Opinioni e significati "...purchè giunga in qualche parte" - riprese Alice come per spiegarsi meglio. 5. La narrazione, come "esito naturale" del vissuto emotivo "Oh certo che vi giungerai!" - disse il Gatto, "non hai che da camminare" Alice incontra il Bruco: "Chi sei?" disse il Bruco. Non era un bel principio di conversazione. Alice rispose con qualche timidezza: "Davvero non te lo saprei dire ora. So dirti chi fossi, quando mi son levata questa mattina, ma da allora credo di essere stata cambiata parecchie volte." " Che cosa mi racconti"? - disse austeramente il Bruco. – "Spiegati meglio." "Temo di non potermi spiegare" disse Alice, "perchè non sono più quella di prima, come vedi." La narrazione è un processo cognitivo attraverso il quale strutturiamo, in unità temporalmente significative, unità di esperienza, attribuendo loro un ordine, dei rapporti. Lo stesso processo si ripete nel momento in cui ascoltiamo una narrazione, basti pensare all'operazione di "riempimento" che viene fatta quando, 2 iBooks Author mediante l'immaginazione, collochiamo dati mancanti in una pensiero che abbiamo su noi stessi, ovvero quello che sequenza narrativa ascoltata. Il pensiero narrativo agisce inoltre, abitualmente chiamiamo coscienza di sé (il mondo interno). In altri in modo tacito, in qualsiasi situazione professionale, nella quale le termini, il Sé individuale emerge sia dalle narrazioni sul vissuto capacità previsionali del professionista vengono esercitate tramite personale che l'individuo stesso propone (narrazioni una narrazione del "probabile" per compiere l'azione più adeguata allo svolgersi degli eventi previsti. autobiografiche, ma non solo) sia Filmato 1.1 Orientamento Narrativo dalle narrazioni che altri compiono su di lui, elaborate entrambe Il recupero di esempi narrativi dall'individuo stesso in nuove s i g n i fi c a t i v i c o n s e n t e u n a forme di coscienza. Risulta facile riflessione intorno ai significati e la inferire come la mescolanza di costruzione di narrazioni ulteriori, questi due "mondi", interno ed tramite attività suggerite ad hoc, esterno, costituisca uno dei può rivestire un'importanza principali veicoli di produzione di fondamentale per la formazione significato e di possibilità di d e l l a p ro f e s s i o n a l i t à o p e r scambio rispetto ad esso. compiere delle scelte, o per Quando racconto un evento nella progettarsi. narrazione sono frammisti l'evento e l'interpretazione che ne Dunque le strutture narrative, do (i sentimenti, le emozioni che derivanti dai concetti di schemi di storie, di modelli mentali, di sistemi funzionali della memoria, mi ha provocato...) costruendo dunque, attraverso la stessa Microlezione 01 narrazione, il significato che io sono forme universali attraverso le quali le persone comprendono la realtà, se la rappresentano, le attribuisco a quell'evento. attribuiscono senso e significato e ne parlano. La narrazione non Sintetizzando, potremmo asserire che la vita umana è ha, però, soltanto una funzione interpretativa rispetto alla realtà contraddistinta dai significati, ovvero che la nostra vita è esterna (il mondo intorno a noi), ma struttura anche la modalità di condizionata più dalle opinioni e dai significati che attribuiamo 3 iBooks Author agli eventi che dagli eventi medesimi (Bruner, 1990; Watzlawick et L'orientamento narrativo tenta il difficile ed ambizioso percorso di al., 1971; 1978). Le narrazioni giocano un ruolo centrale proprio rispondere pienamente alla domanda di senso e significato nel processo di significazione degli eventi: le narrazioni con cui (in dell'uomo contemporaneo. cui) i soggetti organizzano le esperienze e gli eventi in genere costituiscono il fondamento della percezione che hanno degli altri, di se stessi, del mondo esterno. Il nocciolo della questione si potrebbe riassumere in una maggiore importanza che assegniamo oggi, per l'orientamento, alla domanda fatta dal Bruco rispetto alla risposta che Alice E' ormai assodato che, soprattutto per quanto concerne la sfera riceve dal Gatto. professionale, assistiamo ad una sempre maggiore imprevedibilità dei destini individuali. Parole come flessibilità, mobilità ecc. acquisiscono un senso più stringente quando si riferiscono ai costi, che vengono richiesti e pagati dall'individuo, in termini di sostenibilità psicologica. Alla solitudine del cittadino globale (Z. Baumann) si accompagna il rischio (U. Beck), in chi non si sia costruito un'identità adeguata alle dinamiche dei contesti di riferimento, di sentirsi in balia degli eventi. Gli elementi di adeguatezza di cui si parla non riguardano la variabilità del contesto in cui si vive, determinato da fattori sociali, culturali, di organizzazione del mercato del lavoro ecc., ma fanno riferimento, in primo luogo, al contesto interno. Occorrono «identità capaci di tenere insieme se stesse mentre esse stesse si modificano» (F. Batini e R. Zaccaria, 2002: 19). La narrazione, come "esito naturale" del vissuto emotivo, può contribuire alla crescita della personalità, alla creazione di un'adeguata immagine di sé, alla costruzione dell'identità. 4 iBooks Author Una prima descrizione... SINTESI L’orientamento narrativo, ideato nel 1997 (Batini, Salvarani, 1999a, 1999b; Batini, 1. Nascita e sviluppo dell’Orientamento Narrativo Zaccaria, 2000; 2002), è un metodo che lavora attraverso l’utilizzo di narrazioni 2. Basi teoriche (romanzi, racconti, film, immagini, canzoni) e di materiali biografici (direttamente, metaforicamente) delle persone con le quali si lavora. 3. La costruzione dei significati L’antropologia e l’etnografia culturale, la psicologia culturale, il costruttivismo e la 4. Narrazioni e Autobiografia riflessività sono i paradigmi epistemologici dai quali ha preso le mosse, all’inizio 5. Il controllo sul reale 6. Costruire consapevolmente la propria identità personale e sociale del 1997, l’orientamento narrativo. Il richiamo al punto di vista costruttivista per il quale sia scienza che arte sono due sistemi di costruzione del mondo e, più in generale ognuno di noi procede alla costruzione di un mondo e di una realtà che non è soltanto una produzione individuale, ma viene negoziata con la cultura e la società di appartenenza (Bruner, 1992, 1997). La metodologia dell’orientamento narrativo risponde in modo nuovo, spesso creativo, alle esigenze dell’individuo che attraversa momenti di scelta “soggettivamente definiti” (Batini, Del Sarto, 2005; Batini, Giusti, 2008). Secondo questa metodologia orientare un individuo “significa trasferirgli competenze di autorientamento, con la finalità di scelte (il plurale è d'obbligo) immediate o future, in direzione di una decisione o per una lettura più appropriata di un contesto esistenziale e/o professionale, per progettare un percorso formativo o per migliorare la percezione di sé in direzione di un'efficacia maggiore nell'azione 5 iBooks Author di soddisfacimento dei propri bisogni, di realizzazione dei propri semplicemente a ciò che mi accade può essere differente dal progetti e desideri, in direzione di una maggiore chiarezza su senso e significato che attribuirò domani, o tra una settimana, alle questi stessi” (Batini, Del Sarto, 2007, p.48). stesse cose; il significato che attribuisco al mio percorso Al centro del processo c’è la persona, il suo vissuto, la sua biografia personale, formativa e professionale, la storia dei suoi formativo, poniamo, scrivendo un libro è diverso di quello che potrei dare di fronte ad un Filmato 1.2 Orientamento Narrativo eventi critici e dei modi in cui li ha ma anche un processo capace di stimolare una direzione (oggi ho affrontati, il suo modo di questa traiettoria che so che, percepirsi e raccontarsi, le sue almeno parzialmente, aspirazioni, i suoi progetti, ci si modificherò, comprenderò in lavora attraverso le narrazioni, modo nuovo etc..) e dunque la attraverso stimoli narrativi, progettualità e l’agentività dei attraverso percorsi di soggetti con una flessibilità molto implementazione di competenze maggiore di altri metodi di narrative. orientamento. Tale approccio ha la finalità di La narrazione è definita come un sviluppare nell’individuo la sua processo cognitivo attraverso il competenza narrativa, intesa quale strutturiamo, in unità di come capacità di narrare: di raccontare, ma anche ascoltare, bicchiere di vino con degli amici) tempo Microlezione 02 temporalmente significative, unità di esperienza, una storia, di interpretare ed attribuire senso e significato (favorire processi di sensemaking, produzione di senso) agli eventi, alle situazioni, alle direzioni che attribuendogli un ordine e delle relazioni (Batini, Del Sarto, 2005, p.33). ciascuno intraprende, cosciente di essere in un’azione situata (il Lo stesso processo si ripete nel momento in cui ascoltiamo una senso e significato che attribuisco oggi al mio percorso o narrazione, basti pensare all’operazione di “riempimento” che 6 iBooks Author viene fatta quando, mediante l’immaginazione, collochiamo dati possibilità di scambio rispetto ad esso. Quando racconto un mancanti in una sequenza narrativa ascoltata. Il pensiero evento nella narrazione sono frammisti l’evento e l’interpretazione narrativo agisce inoltre, in modo tacito, in qualsiasi situazione che ne dò (i sentimenti, le emozioni che mi ha provocato...) professionale, nella quale le capacità previsionali del costruendo dunque, attraverso la stessa narrazione, il significato professionista vengono esercitate tramite una narrazione del che io attribuisco a quell’evento. “probabile” per compiere l’azione più adeguata allo svolgersi degli eventi previsti. Il recupero di esempi narrativi significativi consente una riflessione intorno ai significati e la costruzione di narrazioni ulteriori, tramite attività suggerite ad hoc, può rivestire un’importanza fondamentale per la formazione della professionalità o per compiere delle scelte, o per progettarsi. Sintetizzando, potremmo asserire che la vita umana è contraddistinta dai significati, ovvero che la nostra vita è condizionata più dalle opinioni e dai significati che attribuiamo agli eventi che dagli eventi medesimi (Bruner, 1990; Watzlawick et al., 1971; 1978). Le narrazioni giocano un ruolo centrale proprio nel processo di significazione degli eventi: le narrazioni con cui (in Dunque le strutture narrative, derivanti dai concetti di schemi di cui) i soggetti organizzano le esperienze e gli eventi in genere storie, di modelli mentali, di sistemi funzionali della memoria, costituiscono il fondamento della percezione che hanno degli sono forme universali attraverso le quali le persone comprendono altri, di se stessi, del mondo esterno. la realtà, se la rappresentano, le attribuiscono senso e significato e ne parlano. La narrazione non ha, però, soltanto una funzione interpretativa rispetto alla realtà esterna (il mondo intorno a noi), ma struttura anche la modalità di pensiero che abbiamo su noi stessi, ovvero quello che abitualmente chiamiamo coscienza di sé (il mondo interno). In altri termini, il Sé individuale emerge sia dalle narrazioni sul vissuto personale che l'individuo stesso propone (narrazioni autobiografiche, ma non solo) sia dalle narrazioni che altri compiono su di lui, elaborate entrambe dall'individuo stesso in nuove forme di coscienza. Risulta facile inferire come la mescolanza di questi due “mondi”, interno ed esterno, costituisca uno dei principali veicoli di produzione di significato e di E’ attraverso la narrazione che si attribuiscono significati agli eventi, si “ordina” e si può condividere la propria esperienza. Attraverso essa si “allena” la capacità di autoanalisi e, quindi, la consapevolezza di sé, che la pratica dell’orientamento primariamente intende sviluppare nel soggetto. Perché una delle fondamentali finalità dell’orientare è quella di promuovere nella persona una autonomia nel (ri)conoscersi ed accettarsi, una capacità concreta di individuare i propri elementi di forza e di debolezza, le proprie competenze, attitudini, interessi, motivazioni, e farne strumento per il raggiungimento dei propri obiettivi. 7 iBooks Author Questa competenza può essere raggiunta utilizzando come nostre azioni e quelle degli altri” (J. Goody 1997, tr. it. 2000, pp. strumento la/e narrazione/i. 166-167.) Narrazione intesa come autobiografia, ma non solo. Quando (mi) La domanda odierna di orientamento è, in primo luogo, una racconto (produco una storia) definisco la mia identità, cerco domanda di senso, andare alla ricerca di un orientamento nel coerenza tra il passato ed il presente, creando degli strumenti mondo, di un indirizzo per la propria esperienza, per il proprio cognitivi per progettare il futuro. Ma anche nell’ascoltare attingo vissuto, per progettare il proprio futuro. Sentire questa domanda elementi per “riordinare” la mia esperienza, le mie personali come spinta profonda significa non accomodarsi su pensieri già regole di interpretazione del mondo e dei suoi accadimenti. “masticati”, oltrepassare ogni risposta che miri solo al risultato ed L’unicità dei percorsi e delle storie, delle modalità di approccio all'utilità immediata, di conseguenza anche l’orientamento si trova alla propria esistenza ha sempre costituito un problema per la a dover cambiare le proprie modalità di risposta. costruzione di metodi orientativi. L’orientamento narrativo tenta il difficile ed ambizioso percorso di L’orientamento narrativo è una strada percorribile, proprio perché rispondere pienamente alla domanda di senso e significato risolve una contraddizione apparentemente insanabile: quella tra dell’uomo contemporaneo (Batini, Salvarani, 1999a, 1999b; assoluta differenza individuale e necessità di standardizzazione Batini, Zaccaria, 2000, 2002; Batini, Del Sarto, 2005; Batini, del metodo, tramite l’ermeneutica che sostanzia il metodo stesso Giusti, 2008). (Batini, Del Sarto, 2007, p. 47). Le competenze che si propone di sviluppare sono: Il senso nel quale utilizziamo il termine “narrativo” fa riferimento, principalmente, all’opposizione con l’altra forma di funzionamento cognitivo, quella logico-scientifica, ed al paradigma definito • essere in grado di dare una struttura ed esercitare un controllo sul reale; pedagogia narrativa, ricordando, comunque che essa è la forma • essere in grado di fornire una propria interpretazione della primaria tramite la quale viene attribuito un significato realtà ed esercitare previsioni che costituiscano guida per all’esperienza umana. “Mentre la narrativa come processo l’azione; cognitivo non può essere sottoposta all’osservazione, possiamo “osservare” storie, miti, fiabe, romanzi personali e sociali, nonché • essere capaci di produrre consapevolmente senso e i racconti, le storie di tutti i giorni che usiamo per spiegare le significato rispetto agli eventi, alla propria realtà, al proprio 8 iBooks Author passato, presente e futuro ed essere coscienti della parzialità, della soggettività e provvisorietà di questo processo, rimanendo disponibile a negoziare senso e significato con gli altri e a rispettare le altrui produzioni; • costruire consapevolmente la propria identità personale e sociale (cfr. per una spiegazione di dettaglio su queste competenze obiettivo Batini, Del Sarto, 2007; Batini, Giusti, 2008). 9 iBooks Author La filosofia dell’Orientamento Narrativo SINTESI 1. Le persone hanno in sé le risorse necessarie per fare e raggiungere ciò che 1. Le persone hanno in sé le risorse necessarie per fare e raggiungere ciò che desiderano realisticamente desiderano realisticamente (anche se questo non è vero sempre lo è quasi 2. Ogni persona aspira a reperire un senso ed un significato nella propria esistenza. narrativo, a metà fra il counselor e il coach, per usare nomi di professioni di 3. La criticità di un problema è essenzialmente nella "difficoltà di vedere le sue soluzioni". valorizzazione dell'altro che è di fronte nella relazione, scommettendo sui 4. Un processo collaborativo nella costruzione di nuove narrazioni più soddisfacenti. germinativa di scenari possibili nel futuro, perché questo è il primo modo per 5. Analizzare soprattutto gli aspetti positivi. particolari possibili. 6. La società influisce fortemente. 7. L’ascolto come pratica sempre). In altre parole le persone conoscono già i modi adeguati, o meglio le soluzioni, per risolvere i loro problemi. Qui si innesta il lavoro dell'orientatore importazione anglofona. Ossia un lavoro centrato sulla fiducia e sulla talenti e sulla capacità di immaginare le soluzioni che egli possiede. L'orientatore sarà innanzitutto colui il quale facilita proprio questa capacità aumentare le probabilità che si realizzino davvero. Il secondo passaggio è poi quello di rendere queste narrazioni più verosimili, efficaci, realizzabili e ricche di 2. Ogni persona aspira a reperire un senso ed un significato nella propria esistenza. Essa è, in altre parole, un essere che decide, orientato non soltanto, al raggiungimento del piacere, essendo dominato dalla volontà di piacere, ma anche al raggiungimento di un senso, essendo la volontà di significato, la ricerca di esso, il motore ultimo delle sue azioni. Ed è per questa ricerca che ogni uomo è, intimamente, coinvolto dalla dimensione partecipativa e collettiva, dall'essere un soggetto in-relazione-con-l'altro. 10 iBooks Author 3. L'idea che sia più importante centrarsi sulla costruzione delle disagio, l'incapacità di scegliere o l'infelicità. Questo oltre a soluzioni piuttosto che andare alla ricerca delle cause di un diminuire lo stress del soggetto, lo inciterà ad essere più problema (pur non trascurando, in forma narrativa questo creativo e capace di risolvere il problema. processo). Le cause, qualsiasi esse siano, sono comunque dei "costrutti narrativi" (Milner, O'Byrne, 2004), come qualsiasi altro, né più né meno. In un certo senso affermiamo che la criticità di un problema sia essenzialmente nella "difficoltà di vedere le sue soluzioni". Esse sono quell'immagine narrativa che permette al soggetto di liberare le proprie risorse, in quanto unico esperto del problema. Esse sono, come gli stessi problemi che vogliono risolvere, delle narrazioni la cui intima natura è sfuggente e in continua evoluzione, dipendendo dal linguaggio e dai significati che il soggetto attribuisce alle esperienze. 6. L'idea che il contesto storico, sociale ed economico dell'occidente, in particolar modo nei grandi centri urbani, costituisca oggi, più di ieri, una forza contraria alla costruzione di una identità stabile, condizione necessaria per perseguire un progetto di vita soddisfacente, "sano" e non eccessivamente esposto al "dominio della flessibilità" (R. Curcio, 2003). I costi umani imposti dall'attuale mercato del lavoro in termini di orari, compensi, disagi nell'articolare in modo sensato le giornate, nell'impresa impossibile di integrare tempo di lavoro ed un tempo per i propri affetti , per gli adempimenti minimi richiesti dall'essere inseriti in una 4. L'idea che la vita sia un continuo progetto narrativo, prodotto società, paure ecc. sono sempre più evidenti. La difficoltà di da un coro di voci (una narrazione plurale), all'interno del fare scelte importanti (basti pensare all'acquistare una casa) quale ognuno si trova, tentando di tessere in una unità ha quindi anche una matrice esogena (sociale, esterna al necessaria i suoi vari io. Il lavoro dell'orientatore si configura soggetto) non trascurabile (e perciò non soltanto attribuibile a allora come un processo collaborativo nella costruzione di motivazione interna al soggetto medesimo) che l'orientatore, nuove narrazioni più soddisfacenti e che consentano spesso in prima persona coinvolto in questi meccanismi, non integrazione modificando dunque il significato della vita può ignorare. stessa. 7. L'idea che l'ascolto sia l'unica pratica che riconosce 5. L'idea che nella relazione duale con un soggetto (ma anche legittimità all'altro che è in relazione con me, e a tutte le sue nella relazione con un gruppo) sia importante sottolineare più diverse e contraddittorie istanze, l'unica via per costruire gli aspetti positivi, assertivi, "felici", che non analizzare il assieme uno spazio di contrattazione, di bilancio e, infine, di 11 iBooks Author progettazione; senza pretendere di cancellare i conflitti (non è in questa assenza di conflitto la soluzione ai problemi) ma raggiungendo una provvisoria tregua che permetta un rilancio di sé nel futuro. Ecco che un percorso di orientamento diviene una sosta nella propria biografia, utile per ricostruire una mappa di sé e del mondo che, attingendo dalla memoria (individuale, collettiva, culturale e di confronto con altre culture) disegni un futuro significativo, per il quale valga la pena spendersi. L'interpretazione narrativa della realtà e di se stessi è ciò attraverso cui la realtà diviene realtà umana e noi stessi diventiamo realmente noi stessi: narrando aumentiamo la nostra comprensione reciproca. 12 iBooks Author Bibliografia essenziale Bandura A. (1996), Il senso di autoefficacia, Trento, Erickson. Batini F. Zaccaria R. (a cura di, 2002), Foto dal futuro, Arezzo, Batini F., Salvarani B. (1999a), “Tra pedagogia narrativa ed Zona orientamento; primo tempo: appunti per una pedagogia Batini F. (07/2003), “Attraverso lo specchio”, in Scuola narrativa”, in: Rivista dell’istruzione, n. 6 novembre-dicembre, dell’Infanzia, n.11, Giunti, Firenze. Maggioli, Rimini. Batini F., Del Sarto G. (2005), Narrazioni di narrazioni. Pagine di Batini F., Salvarani B. (1999b), “Tra pedagogia narrativa ed orientamento; secondo tempo: per un orientamento narrativo”, in: Rivista dell’istruzione, n. 6 novembre-dicembre, Maggioli, Rimini. Batini F. 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I suoi obiettivi L'intervento di questa figura si propone di potenziare un insieme di risorse della persona che hanno a che fare con la capacità di confrontarsi/decentrarsi sulle Per info: Associazione Pratika [email protected] 0575 380478 Piazza Risorgimento 8 52100 Arezzo www.pratika.net esperienze, decodificare/interpretare nuovi contesti, dare senso/significato a nuove opportunità, mediare/negoziare desideri e realtà, valutare/decidere fra alternative diverse, progettare/ identificare obiettivi, responsabilizzarsi/investire rispetto a nuove esperienze. Il lavoro del Consulente di orientamento cerca di dare risposta a bisogni di: • maturazione di scelte scolastico formative come supporto alle decisioni individuali in coerenza con le attese della persona e con le opportunità ed i vincoli dei sistema (counselling orientativo); 17 iBooks Author • maturazione di progetti professionali come supporto a scelte le opportunità lavorative e coerenti con l'identità del soggetto. soddisfacenti per la persona e realizzabili per le condizioni di Svolge il counselling orientativo, bilancio di competenze e mercato (bilancio di competenze e counselling di carriera). counselling di carriera. Le sue collocazioni Alcune informazioni tecniche sul corso • presso i (o in collegamento con i) sistemi formativi (scuola, università, formazione professionale), soprattutto per attività di orientamento alle scelte scolastico-professionali; Durata: 750 ore (304 di aula, 225 di Formazione A Distanza, 221 di stage) Numero minimo e massimo di allievi: 12 - 20 • presso i servizi per il lavoro (pubblici e privati) in relazione ai bisogni di sviluppo di progetti professionali per i lavoratori disoccupati, in mobilità o in cerca di un cambiamento lavorativo; Periodo svolgimento indicativo: ottobre - settembre di ogni anno (il periodo di svolgimento è indicativo e va dall'inizio del corso all'esame conclusivo) • presso le aziende (o in collegamento con esse) per rispondere Requisiti di accesso: Diploma di laurea di 1° livello in area a nuove strategie di gestione delle risorse umane in funzione umanistica o psicopedagogica; altra laurea con esperienza dei crescenti processi di ri organizzazione dei contesti pregressa nel settore di almeno 1 anno produttivi e/o sostegno di percorsi individuali di sviluppo di carriera (orizzontale o verticale). Servizio riconoscimento crediti in entrata per l’esonera dalla frequenza delle UF: Base n. 1, 2, 3 e Tecnico professionali n. 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 Dal sito della Regione Toscana Chi è l'Esperto consulente di Orientamento: E' una professionalità che opera nel settore dei servizi di ricerca, selezione e fornitura di personale. Interviene a supporto dei processi decisionali nelle scelte scolastico-formative e nella maturazione di progetti professionali verso o sul lavoro. Rielabora le storie formative/ lavorative personali e prefigura le traiettorie di sviluppo secondo 18 iBooks Author Fare Orientamento Narrativo Attraverso il percorso in Metodi e tecniche dell'orientamento narrativo si acquisiscono competenze di progettazione e somministrazione di attività volte all'orientamento, la prevenzione della dispersione e l'empowerment dei soggetti. Saper progettare percorsi educativi fondati sulle narrazioni e saper interpretare testi narrativi, conoscerne le regole di produzione e le modalità descrittive, riuscire quindi a produrre testi narrativi atti a varie funzioni riconoscendo un testo narrativo e la funzione che gli viene attribuita e per la quale è stato prodotto. Durata: 4 fine settimana intensivi alternati per un totale di 72 ore di aula e 78 di FAD per un totale di 150 ore. Numero allievi: Il corso sarà attivato al raggiungimento di 10 allievi. Il numero massimo dei partecipanti è stato fissato in 25. Per info: Associazione Pratika [email protected] 0575 380478 Piazza Risorgimento 8 52100 Arezzo www.pratika.net Le materie: psicologia culturale, sociologia della vita quotidiana, antropologia, pedagogia narrativa, storytelling, narratologia, orientamento narrativo, percorsi di orientamento narrativo, fotolinguaggio, narrazioni guida. Requisiti di ammissione: laurea umanistica o esercizio della professione di orientatore da almeno due anni. 19 iBooks Author Alcuni dei docenti... presso la Scuola di Specializzazione per Insegnanti di sostegno ANDREA SMORTI è Ordinario di Psicologia dello sviluppo cognitivo presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Firenze. Si è occupato di interazione sociale tra bambino e genitore, con riguardo al ruolo svolto dalla figura paterna e ai rapporti tra pensiero e sviluppo sociale. Negli ultimi 10 anni si è occupato di pensiero narrativo, ambito in cui ha pubblicato Il pensiero narrativo e il Sé come testo (Smorti, 1994 e 1997). Sulla tematica affrontata in questa presentazione ricordiamo inoltre il volume La Psicologia culturale (Smorti, 2003) e più recentemente Narrazioni (Smorti, 2007). Al centro del suo interesse, attualmente, è lo studio della narrazione autobiografica delle esperienze traumatiche sia come modo per studiare il significato di queste esperienze sia come strumento di trasformazione e di modificazione per il Sé. FEDERICO BATINI è ricercatore Federico Batini ricercatore presso l'Università di Perugia, laureato in lettere (Univ. di Firenze) e in Scienze dell'Educazione (Univ. di Siena), Master in Gestione Processi formativi (Bologna), Phd in Pedagogia e Scienze dell'Educazione (Università di Padova); dal 2008 ricercatore presso l'Università di Perugia. Già professore a contratto presso la SSIS Toscana, presso il Corso di Laurea in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione – e in Scienze Infermieristiche ed ostetriche della Facoltà di Medicina; presso la facoltà di Scienze dell'Educazione dell'Università di Firenze e (cattedra di audiologia e comunicazioni non verbali) e presso Master etc; Direttore di PratiKa (agenzia formativa – www.pratika.net) e di NausiKa (consorzio di associazioni culturali www.narrazioni.it), Partner e senior consultant di Thélème s.r.l. (www.theleme.it), Presidente nazionale di COFIR (www.cofir.net), membro della Segreteria Nazionale del Forum Permanente per l'Educazione degli Adulti (FORUMEDA www.edaforum.it) e coordinatore nazionale per l'area comunicazione. Insegnante di ruolo dal 2000 al 2008, nel 2006 risulta vincitore di concorso presso l'IRRE Toscano e rinuncia. Nell'aprile 2008 risulta vincitore di valutazione comparativa per ricercatore MPED04 (pedagogia sperimentale) presso l'Università di Perugia e lascia la scuola dopo 10 anni di insegnamento per passare a titolo definitivo all'Università. SIMONE CINI è laureato in Scienze dell’Educazione, qualifica di Consulente di orientamento. Lavora con Pratika e Nausika e collabora con agenzie formative e istituzioni sul territorio nazionale. Si occupa di orientamento di primo livello, di attività di prevenzione della dispersione e del disagio scolastico, di bilancio di competenze e valutazione finale in relazione a corsi di formazione. E’ coautore del volume Gestire i gruppi in formazione edizioni Erickson ed ha collaborato all'elaborazione dei materiali per altre pubblicazioni. Suoi articoli compaiono in riviste specialistiche. 20 iBooks Author GABRIEL DEL SARTO si occupa a tempo pieno di Formazione e Batini, Erickson, 2008). Attualmente collabora con l'Università di Orientamento Professionale, con particolare interesse per il Siena e Ginevra. sociale e il volontariato. Ha pubblicato la raccolta poetica I viali (Atelier, 2003), è presente in diverse antologie fra cui L'opera comune (Atelier, 1999) e Nuovissima poesia italiana (Mondadori, 2004), l'ultima opera poetica è Meridiano Ovest (Transeuropa, 2008). Per le Edizioni Erickson ha pubblicato, con Federico Batini, Narrazioni di narrazioni (2005) e, per le stesse edizioni, con F. Batini e Simone Giusti, Narrazione e invenzione (2007) e con F. Batini, Raccontare storie (Carocci, 2007), con F. Batini e M. Perchiazzi Raccontare le competenze (Transeuropa, 2007, 2° ristampa, 2008). SIMONE GIUSTI è formatore, si occupa di orientamento narrativo, di progettazione partecipata, di eventi culturali e di animazione socioculturale. Dirige la rivista "Per leggere" e insieme a Federico Batini la collana "Comunità e Persone" edita da Erickson. E' redattore delle riviste letterarie "Il Gallo Silvestre" e "Semicerchio". È direttore dell'agenzia formativa "L'Altra Città" ed è presidente dell'AISE di Grosseto (Associazione Insegnanti Solidarietà Educativa). Ha pubblicato numerosi saggi e volumi sulla letteratura moderna e contemporanea, sul volontariato come strumento di cambiamento sociale, sui metodi narrativi in formazione ed orientamento tra cui: Oggi vado volontario (Erickson, 2006), Narrazione e invenzione (con F. Batini e G. Del Sarto, Erickson, 2007), L'orientamento narrativo a scuola (con F. 21 iBooks Author Cos’è Associazione Pratika “In un certo senso per me raccontare una storia è sempre una sorta di viaggio spirituale, dove però rimani te stesso, cresci, impari qualcosa e passi al livello successivo. È questo quello che conta per me.” -Tim Burton Pratika nasce dall’esigenza di diffondere modelli di orientamento e formazione tesi ad aumentare il potere ed il controllo di ogni soggetto sulla propria vita e sulle proprie scelte indipendentemente dallo status economico, dalla provenienza geografica e culturale, dal genere, dall’orientamento sessuale, dal ruolo sociale e da qualsiasi altra differenza per favorire una piena vita democratica in cui a ciascuno sia offerta la possibilità di una partecipazione attiva come cittadino/a. Per questo Pratika mette in campo orientamento, formazione, seminari, informazione, ricerche, pubblicazioni. Pratika vuole condividere e divulgare le proprie esperienze, i propri metodi, i propri sogni, all’ombra di un unico nome che possa divenire sinonimo di garanzia, sicurezza e risultati da parte dell’utente finale che non può essere discriminato per nessuna caratteristica. Una particolare attenzione viene data da Pratika alle utenze svantaggiate in termini di competenze e discriminate a livello sociale. xxii iBooks Author Ambito di diffusione territoriale: Pratika è diffusa a livello erogazione di corsi di formazione e di orientamento finanziati e regionale. La sede legale e la sede operativa sono ubicate ad riconosciuti. Arezzo. Le attività si svolgono prevalentemente sul territorio regionale. Pratika è inoltre accreditata, con decreto del 10/07/2009 dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, come Tutte le attività di Pratika interessano il settore educativo soggetto qualificato per la formazione del personale della scuola. incrociando (per modalità ed utenze) il settore sociale. Le Le iniziative formative di Pratika sono quindi riconosciute a livello numerose attività di ricerca e di pubblicazioni sono svolte a titolo ministeriale e danno diritto, nei limiti previsti dalla normativa volontario così come i programmi di diffusione di una cultura della vigente, al riconoscimento dell'esonero dal servizio del personale cittadinanza, le campagne informative per la prevenzione della scuola che vi prende parte. dell’omofobia e tutte le attività non inserite in uno specifico progetto. Il 25 Settembre 2006 Pratika è stata nominata ufficialmente come nodo della Rete Nazionale di Diffusione del Centro Nazionale Pratika coerentemente ai propri obiettivi ed alla propria mission Risorse per l'Orientamento, dopo un iter durato alcuni mesi nei mette a disposizione di tutti senza alcuna distinzione una grande quali è stato esaminato il curriculum di Pratika sull'orientamento quantità di risorse educative/orientative/formative gratuite nel ed i riconoscimenti già ricevuti a livello nazionale ed proprio sito (area risorse). internazionale. Accreditamenti e certificazioni Pratika è il punto della Provincia di Arezzo ufficialmente collegato L'Associazione Pratika è iscritta, con provvedimento n.3093 del 03/06/2003, nell'elenco comunale (Comune di Arezzo) delle libere forme associative. al Centro Risorse Nazionale per l'Orientamento (il quarto punto della Toscana dopo quelli di Firenze, Siena e Grosseto). Dopo la certificazione di qualità specifica, non soltanto sulla Pratika è accreditata presso la Regione Toscana come agenzia formativa per tutte le aree, ai sensi della delibera della Giunta Regionale Toscana 968/07, con decreto n. 373 del 06/02/2009, con codice n. AR0442 e certificata di qualità secondo la norma formazione ed erogazione di corsi finanziati e riconosciuti, ma anche sull'orientamento, dopo l'inclusione tra le venti esperienze italiane di eccellenza sull'orientamento nella ricerca ISFOL - La Sapienza, questo ulteriore riconoscimento fa di Pratika una realtà ISO 9001/UNI EN ISO 9001: 2000 per la progettazione ed xxiii iBooks Author davvero significativa in un campo così importante per il futuro come quello dell'Orientamento. Il Centro Risorse Nazionale per l'Orientamento opera su incarico del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale - DGPOF, del Ministero dell'Istruzione e della Commissione Europea - DG Educazione e Cultura per favorire esperienze di studio, formazione e lavoro nei paesi dell'Unione Europea. Fa parte della Rete Europea Euroguidance e coordina in Italia la Rete Nazionale di Diffusione che raccoglie strutture ed esperti di orientamento allo scopo di diffondere in modo capillare l'informazione sulla mobilità europea. Associazione Pratika è certificato da SGS (certificato N. IT08/0769) ed è conforme ai requisiti di ISO 9001 / UNI EN ISO 9001:2008 per Progettazione ed erogazione di corsi di formazione e di orientamento (Settore EA: 37) xxiv iBooks Author Copyright © 2012 Associazione Pratika - autore Federico Batini (materiale originale, riproduzione vietata se non esplicitamente autorizzata) I materiali sono prodotti da Associazione Pratika©. Potrai utilizzare liberamente, tutto o in parte, questo materiale per scopi personali e didattici ma non commerciali citando la fonte in questo modo: Materiale prodotto da Associazione Pratika© autore Federico Batini - www.pratika.net xxv iBooks Author