Guidelines on the management of stable angina pectoris Tests Diagnostici e Stratificazione del Rischio 28 novembre 2009 Dott C. Esposito www.mediter.org GRADING LIVELLO DI EVIDENZE Livello Tipo di Evidenza A Dati derivanti da molteplici studi randommizzati B Dati derivanti in prevalenza da studi non randomizzati e da almeno uno studio randomizzato GRADO DI RACCOMANDAZIONE Grado Evidenze I Evidenze comprovate tali da raccomandare per benefici, utilità ed efficacia quella procedura/terapia II Evidenze discordanti e/o opinioni divergenti per utilità ed efficacia di un procedura/terapia delle evidenze a favore IIa L’autorevolezza della utilità ed efficacia IIb C Consensi di opinioni di esperti e\o piccoli studi, studi retrospettivi L’evidenze\opinioni non dimostrano sufficientemente utilità ed efficacia o consensi generali che la III Evidenze procedura\terapia non è utile ed efficace anzi in alcuni casi potrebbe essere dannosa Definizione Sindrome caratterizzata da “discomfort” retrosternale, interscapolare, alla mascella, alle spalle e alle braccia, indotto da esercizio fisico, stress emotivo che regredisce con il riposo e\o nitroglicerina Fisiopatologia L’ ischemia miocardica è indotta da uno squilibrio tra l’apporto e la richiesta di O2 nella maggior parte dei casi dovuta a stenosi coronarica > 50% Fisiopatologia Cascata Ischemica 1. 2. 3. 4. 5. Squilibrio metabolico Perfusion mismatch Disfunzione diastolica e sistolica Alterazione ECG Angina L’adenosina rilasciata durante l’ischemia sembra essere il mediatore del dolore agendo sui recettori miocardici A1 Fisiopatologia Fenomeni correlati all’ Ischemia L’ ischemia miocardica è seguita da una reversibile disfunzione contrattile detta “stunning” Episodi ricorrenti di ischemia possono indurre una disfunzione cronica ancora reversibile detta “ibernation” Il “preconditioning” indotto da un primo episodio ischemico è un meccanismo endogeno di protezione verso eventi ischemici seguenti Epidemiologia Sesso Donne Uomini % 0,1 – 1 10 – 15 2-5 10 -20 Età 45 – 54 65 - 70 45 – 54 65 - 70 Nei maggiori Paesi Europei si stima che 20.000–40.000 ab\mil soffrono di angina Diagnosi “L’ anamnesi rimane la pietra miliare della diagnosi di angina pectoris” Classificazione Clinica del Dolore Toracico Angina Tipica Discomfort retrosternale caratteristico per qualità e durata Prodotto da sforzo fisico o stress emotivo Regredisce con riposo o GNT Atipica o probabile Dolore non cardiaco Almeno due Uno o nessuno ALGORITMO DIAGNOSTICO CLINICA Anam – EO – ECG - LAB HF, MI, ECG alterato ISCHEMIA SOSPETTA ECG Stress ECOCARDIO STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA RISCHIO BASSO Mortalità < 1% Anno RISCHIO MEDIO Mortalità 1-2 % Anno RISCHIO ALTO Mortalità > 2% Anno Terapia Medica Terapia Medica ± CAG Terapia Medica + CAG Classificazione Canadian Cardiovascular Society Classificazione funzionale dell’Angina Classe I La normale attività fisica non induce angina. Angina compare durante lavoro fisico strenuo o affrettato o prolungato Classe II Modesta limitazione nell’attività fisica ordinaria. Il dolore compare camminando in fretta, o salendo in fretta le scale, camminando o salendo dopo i pasti, al freddo, al vento, o soltanto nelle prime ore del mattino. Classe III Forte limitazione dell’attività fisica ordinaria. L’angor compare camminando da uno o due isolati, o salendo, anche ad andatura normale, un piano di scale Classe IV Impossibilità di compiere qualsiasi attività fisica: il dolore può comparire anche in condizioni di riposo TESTS LABORATORIO PROFILO LIPIDICO: CT, LDL, HDL e trigliceridi emocromo, glicemia e creatinina. In tutti i pazienti per valutazione fattori di rischio e prognosi. B Rx TORACE: nei pazienti con sospetto scompenso cardiaco C ECG DA SFORZO “E’ l’indagine di prima scelta in quanto ovunque disponibile a basso costo ed è in grado di rilevare l’ischemia inducibile nella maggior parte dei pazienti” ECG DA SFORZO “L’interpretazione dell’ ECG da sforzo richiede un approccio di tipo Bayesiano alla diagnosi. Il valore predittivo di un esame diagnostico è correlato non solo alla loro sensibilità e specificità, ma anche e soprattutto alla probabilità a priori della presenza della malattia nella popolazione che si esamina (probabilità pre-test)” ECG DA SFORZO SENSIBILITÀ 68% La probabilità pre-test di malattia è influenzata dall’età, sesso, è inoltre modificata dalla natura dei sintomi. Essa insieme al risultato del test è in grado di indicare una probabilità post-test di malattia. SPECIFICITÀ 77% ECG DA SFORZO Probabilità % pre-test di CAD in pz sintomatici Età Angina Tipica ♂ 30 - 39 40 - 49 50 - 59 60 - 69 ♀ Angina Atipica ♂ 69.7 ± 3.2 25.8 ± 6.6 21.8 ± 2.4 ♀ 4.2 ± 1.3 87.3 ± 1.0 55.2 ± 6.5 46.1 ± 1.8 13.3 ± 2.9 92.0 ± 0.6 79.4 ± 2.4 58.9 ± 1.5 32.4 ± 3.0 94.3 ± 0.4 90.1 ± 1.0 67.1 ± 1.3 54.4 ± 2.4 ECG DA SFORZO Probabilità % post-test di CAD in pz sintomatici Età 30 – 39 50 - 59 ST ↓ Angina Tipica Angina Atipica mV ♂ ♀ ♂ ♀ 0.00–0.04 25 7 6 1 0.00–0.14 83 42 38 9 0.00–0.24 96 79 76 33 0.00–0.04 73 47 25 10 0.00–0.14 96 89 75 50 0.00–0.24 99 98 94 84 ECG DA SFORZO “Positivo per ischemia miocardica se si manifesta una depressione orizzontale o discendente del tratto ST-T misurato a 60-80 mS dalla fine del QRS, soprattutto se accompagnata da angor precoce e persistente per più di tre minuti” ECG ECG DA SFORZO ECG DA SFORZO “E’ eseguito con carichi di lavoro crescenti a tempi prestabiliti secondo il protocollo di Bruce o sue varianti al treadmill o alla ciclette. Per la valutazione della capacità funzionale si tiene conto dei multipli degli equivalenti metabolici del consumo di ossigeno a riposo (MET)” MET = 3,5 ml O2/Kg/min ECG DA SFORZO Deve essere interrotto per una delle seguenti cause Sintomi: Angor – Fatica – Dispnea - Claudicatio Sintomi (Angor) + modificazioni ECG Misure di sicurezza: ST > 1 mm Aritmia significativa Riduzione persistente della PAS > 10 mmHg PAS > 250 mmHg PAD > 115 mmHg Raggiungimento FCTM ECG DA SFORZO Non ha valore diagnostico nei seguenti casi Blocco di branca sinistro Ritmo elettroindotto (PMK) Sindrome WPW Se non viene raggiunto almeno 85% della FCTM in assenza di sintomi e segni di ischemia Interruzione ortopediche per cause non cardiache: es ECG DA SFORZO Parametri da considerare nella valutazione L’entità massima del sottoslivellamento di ST Il tempo alla soglia ischemica e il tempo all’angina La durata dell’esercizio (MET) Il comportamento della pressione arteriosa La durata delle alterazioni ischemiche o del dolore in fase di recupero Tests a confronto Confronto dei Tests nella diagnosi di CAD Test ECG Stress ECO Stress Eco + Vasod Scintigrafia ECO Dobutamina Sensibilità % Specificità % 68 80 - 85 56 - 92 85 - 90 40 – 100 77 84 - 86 87 - 100 70 - 75 62 - 100 ECO Stress Valida alternativa all’ECG stress, in grado di localizzare e definire l’estensione dell’area ischemica Eseguito con treadmill o cicloergometro Viene eseguita una acquisizione a riposo, se possibile durante ogni singolo step, e all’ acme L’ischemia inducibile con lo stress si evidenzia con asinergie regionali transitorie e riduzione della FE ECO Stress LIMITI Finestra acustica e conseguente qualità immagine Fortemente dipendente dall’operatore: l’analisi del movimento regionale e delle sue modificazioni transitorie richiede molta esperienza. ECO DOBUTAMINA La dobutamina, uno short-acting simpatico mimetico, viene somministrato secondo un protocollo a dosi crescenti In grado di indurre un progressivo aumento del consumo miocardico di ossigeno Tale da “emulare” gli effetti di un esercizio fisico L’eventuale ischemia inducibile si evidenzia con asinergie regionali transitorie e riduzione della FE rilevata mediante acquisizione in continuo delle immagini ECO ECO DIPIRIDAMOLO E ADENOSINA Entrambi inducono una redistribuzione di flusso transmurale coronarico Aumentandolo nelle aree miocardiche con normale perfusione e Diminuendolo nelle regione già ipoperfuse dalla stenosi coronarica (Steal Phenomenon) L’eventuale ischemia inducibile si evidenzia con asinergie regionali transitorie e riduzione della FE Mediante l’acquisizione in continuo delle immagini ECO In quei pazienti impossibilitati all’esercizio SCINTIGRAFIA TECNICA Traccianti di perfusione più comunemente impiegati sono il Tallio-201 e i Tecneziati. Lo stress usualmente impiegato è il test da sforzo (cicloergometro o treadmill), durante il quale il tracciante di perfusione è somministrato all’acme dell’esercizio e le immagini scintigrafiche registrate precocemente e a distanza in condizioni di riposo L’acquisizione delle immagimi avviene con tecniche di tomografia computerizzata ad emissione di singolo fotone (SPECT) SCINTIGRAFIA TECNICA Qualora il test da sforzo non possa essere eseguito o sia controindicato, la scintigrafia da perfusione può essere associata a stress farmacologici (dipiridamolo, adenosina, dobutamina) SCINTIGRAFIA INTERPRETAZIONE DELLE IMMAGINI Le immagini da stress devono essere sempre confrontate con quelle a riposo, per apprezzare differenze nella distribuzione della perfusione miocardica L’impiego del Tallio-201 consente di ottenere da una sola iniezione durante stress anche le immagini di controllo, a 4 ore di distanza, grazie alla ridistribuzione del tracciante. Il Tecnezio richiede invece una seconda reinezione in condizioni basali, data la trascurabile ridistribuzione, tuttavia fornisce immagini di migliore qualità e un ottimale impiego della tecnica SPET SCINTIGRAFIA IMMAGINI NORMALI La distribuzione del tracciante in condizioni basali è relativamente omogenea nei soggetti normali Lo sforzo induce un aumento dell’uptake del tracciante pressoché omogeneo in tutte le pareti del ventricolo sinistro. SCINTIGRAFIA IMMAGINI ISCHEMICHE Disomogeneità di perfusione riguardanti una o più pareti del ventricolo sinistro, presenti nelle immagini da stress e che scompaiono nelle immagini di controllo, indicano la presenza di lesione/i coronariche limitanti il flusso durante stress (difetto reversibile) Difetti che non variano tra le immagini da stress e di controllo indicano la presenza di pregressa necrosi e/o di severa compromissione del flusso coronarico (difetto fisso o irreversibile). SCINTIGRAFIA SCINTIGRAFIA Raccomandazioni ECG Stress Test ST ↓ > 1mm – BBS – PMK WPW B ECG Stress Test non conclusivo con discreta tolleranza allo sforzo con media probabilità di malattia, in coloro in cui persiste il dubbio di malattia B TC CORONARICA Esistono attualmente due metodiche: “electron beam” (EBTC) e la “multi-detector” o “multislice” (MDTC). Entrambe capaci di rilevare e determinare l’entità delle placche calcifiche intracoronariche TC CORONARICA L’uso di mezzi di contrasto, soprattutto per la MDTC, consente di eseguire delle angio TC coronariche capaci di determinare lesioni coronariche con % di sensibiltà e specificità pari rispettivamente al 95 e 98% Attualmente, sebbene sia stata ben valutata l’accuratezza diagnostica, per l’angina cronica stabile non è ben definita né l’utilità prognostica né il suo ruolo nella scala gerarchica dei test diagnostici TC CORONARICA Raccomandazioni Bassa probabilità pre-test di malattia con ECG da sforzo e imaging test non conclusivi C TC CORONARICA D.A TC CORONARICA TC CORONARICA Cx Dx RM CORONARICA Stesse considerazioni e raccomandazioni della TC coronarica STRATIFICAZIONE RISCHIO Si intende principalmente il rischio per morte cardiovascolare, anche se il termine attualmente è largamente usato per comprendere MORTE e IM E’ utile per i pazienti, datori di lavoro, assicuratori e specialisti non cardiologi per la scelta del trattamento in caso di comorbidità STRATIFICAZIONE RISCHIO Dagli studi CAMELOT – PEACE - ACTION EUROPA - HOPE si evince che Il rischio a seconda della mortalità annuale può essere Alto > 2% Intermedio > 1% < 2% Basso < 1% STRATIFICAZIONE RISCHIO STRATIFICAZIONE RISCHIO Viene suddiviso secondo piramidale in funzione della Valutazione clinica Risposta allo Stress Test Funzione Ventricolare Anatomia coronarica una struttura STRATIFICAZIONE RISCHIO VALUTAZIONE CLINICA Anamnesi Esame obiettivo ECG a riposo STRATIFICAZIONE RISCHIO VALUTAZIONE CLINICA Anamnesi Età, fattori di rischio, IM pregresso, caratteristiche angina (progressiva o no sensibile a terapia), segni e sintomi di HF, Esame obiettivo BMI, presenza di arteropatia periferica ( vasi epiaortici arti inferiori) ECG a riposo Pregresso IM, BBS, EAS, blocchi AV STRATIFICAZIONE RISCHIO STRESS TEST Le informazioni prognostiche ottenute con lo stress test non consentono soltanto la diagnosi o meno di ischemia ma forniscono dati importanti: la soglia ischemica, l’estensione e la severità dell’ischemia (imaging), e la capacità funzionale del paziente (stress-test) STRATIFICAZIONE RISCHIO STRESS TEST I determinanti prognostici sono: Capacità all’esercizio min o MET Età, comorbidità, condizioni generali Modificazioni ST Induzione di angina Valutabili con il Duke Treadmill Score STRATIFICAZIONE RISCHIO STRESS TEST Calcolo del Rischio Duke Treadmill Score (DTS) Score Tempo Min - mm ST ↓ x5 - Angina non limit 4 - Angina limit 8 DTS Basso ≥5 Intermedio <4 Alto ≤ -11 Mortalità % 0.25 ≤ -10 1.25 5.25 http://www.zunis.org/Duke%20Treadmill%20Score%20-%20CAD%20Predictor.htm STRATIFICAZIONE RISCHIO FUNZIONE VENTRICOLARE “E’ il determinante più importante per la valutazione a lungo termine della sopravvivenza” STRATIFICAZIONE RISCHIO FUNZIONE VENTRICOLARE CASS STUDY EF % > 50 35 - 49 < 35 SURVIVAL 12 YEARS % 73 54 21 STRATIFICAZIONE RISCHIO FUNZIONE VENTRICOLARE Raccomandazioni PREGRESSO IM, SEGNI E SINTOMI DI HF, ANOMALIE ECG A RIPOSO IPERTENSIONE ARTERIOSA, DIABETE MELLITO B ALGORITMO DIAGNOSTICO CLINICA Anam – EO – ECG - LAB HF, MI, ECG alterato ISCHEMIA SOSPETTA ECG Stress ECOCARDIO STRATIFICAZIONE PROGNOSTICA RISCHIO BASSO Mortalità < 1% Anno RISCHIO MEDIO Mortalità 1-2 % Anno RISCHIO ALTO Mortalità > 2% Anno Terapia Medica Terapia Medica ± CAG Terapia Medica + CAG