Superficie: 49.000 Km2
Popolazione: 5.380.000
Densità: 110 ab/Km2
Capitale: Bratislava
Moneta: corona slovacca
Lingua ufficiale:slovacco
Religione: cattolica
MORFOLOGIA
Al centro ci sono la catena dei Bassi Tatra e i monti MetalliferiLa Repubblica Slovacca è situata
nell'Europa centrale, e confina a nord con la Polonia, a est con l'Ucraina, a sud con l'Ungheria
e a ovest con l'Austria e la Repubblica Ceca.
Il territorio slovacco è prevalentemente montuoso.
A nord-ovest, lungo il confine con la Polonia, la Slovacchia è
attraversata dalla catena dei Carpazi che verso ovest si dirama
nei Carpazi Bianchi e nei Piccoli Carpazi (che risalgono all’
orogenesi Ercinica del Paleozoico).
A nord del paese si innalza la catena degli Alti Tatra, che ospita
cima più elevata, il monte Gerlach (2655 m).
A sud-est e a sud-ovest si incontrano le due pianure
rispettivamente solcate dal Váh, dal Danubio e dall'Ondava.
la
IDROGRAFIA
Tra i numerosi corsi d'acqua si possono citare i fiumi Váh, Hron,
Bodrog, Poprad, Hornad, Ondava, il Danubio, che segna per un
tratto il confine meridionale con l'Ungheria, e la Morava, che
funge da linea di demarcazione con la Repubblica Ceca.
CLIMA
Il clima è continentale umido, con estati calde, inverni freddi e marcate escursioni termiche
stagionali. Sui Carpazi gli inverni sono rigidi e le precipitazioni molto abbondanti, mentre nelle
regioni pianeggianti il clima è più secco e in estate si registrano temperature piuttosto
elevate. A Bratislava la temperatura media in gennaio è di -0,7 °C, in luglio di 19,1 °C. Le
precipitazioni raggiungono i 650 mm annui.
FLORA E FAUNA
Il 40% del territorio slovacco è coperto da fitte foreste: a quote elevate dominano le
conifere, mentre sui bassi versanti crescono querce, frassini, faggi e aceri.
I bassopiani presentano una vegetazione di tipo steppico, con canneti e arbusti.
La fauna ha subito un forte decremento a causa dell'inquinamento e della
deforestazione, ma nella regione montuosa dei Carpazi vivono ancora lupi, orsi bruni,
cinghiali, aquile bianche, camosci e volpi. Nelle paludi e nei bacini fluviali sono comuni
l'oca selvatica, il falco pescatore, il cormorano e l'airone.
STORIA
Dopo la caduta del regime comunista in Cecoslovacchia, nel 1989 si insediò un
nuovo governo con un presidente e un primo ministro.
Nel 1990 l'Assemblea federale si dichiarò favorevole a mutare la denominazione
del paese (Repubblica federale ceca e slovacca).
Tuttavia, le divergenze circa l'autorità esercitata dal governo federale nei confronti
dei governi delle singole repubbliche divenne una questione politica assai
problematica, che culminò nei risultati delle elezioni del giugno 1992.
Dopo una faticosa e conflittuale fase di transizione, nel novembre del 1992 il
parlamento federale votò lo scioglimento della Cecoslovacchia e il 1° gennaio
1993 la Repubblica Ceca e la Repubblica Slovacca divennero due stati
indipendenti.
Per qualche anno ci furono dei contrasti fra la politica nazionalista di Meciar e il
nuovo presidente della repubblica Kovac, a cui vennero limitati molti poteri.
ORGANIZZAZIONE POLITICA
La Repubblica Parlamentare Slovacca si regge sulla Costituzione adottata il 1°
settembre 1992, in seguito al processo di smembramento dell'ex Cecoslovacchia.
Capo dello stato è il presidente (che resta in carica per cinque anni) cui spetta la
nomina del primo ministro; entrambi nominano congiuntamente il Consiglio dei
ministri. Il parlamento (Consiglio nazionale) è formato da 150 deputati (eletti a
suffragio popolare)
Il sistema giudiziario è formato da dieci giudici e comprende la Corte costituzionale
e le quattro corti civile, penale, commerciale e amministrativa, alle quali si
affiancano quelle distrettuali e regionali.
Le amministrazioni locali dipendono dall'Ufficio distrettuale, i cui membri sono eletti
a suffragio popolare.
La Slovacchia è amministrativamente suddivisa in quattro regioni, che includono
anche il territorio autonomo della capitale, Bratislava. Le regioni, a loro volta
suddivise in 38 distretti, non possiedono poteri definiti dall'ordinamento
costituzionale. Le quattro divisioni amministrative sono la Slovacchia Occidentale, la
Slovacchia Centrale, la Slovacchia Orientale e Bratislava.
La Slovacchia è un membro dell’ONU, fa parte del Consiglio d’Europa, ed è entrata
quest anno nell’Unione Europea.
POPOLAZIONE
La Slovacchia ha una popolazione di circa 5.347.000 abitanti, con una densità media di
110 unità per km2 e un tasso di urbanizzazione del 77%. Le regioni occidentali del paese
sono le più densamente popolate.
Il paese è abitato in prevalenza da slovacchi (85%), di origine slava.
La Slovacchia ospita anche un gruppo minoritario di circa 570.000 ungheresi (che
rappresentano il 10% della popolazione).
Nel 1995 i governi di Slovacchia e Ungheria firmarono un accordo che da una parte
riconosceva le frontiere del nuovo stato, dall'altra si impegnava a una maggiore tutela dei
diritti della minoranza ungherese in Slovacchia.
Tuttavia tra la maggioranza slovacca e le minoranze ungheresi
si verificano talvolta tensioni di origine etnica.
Altre minoranze etniche presenti in Slovacchia sono gli zingari
ed esigue comunità di polacchi, tedeschi, russi e ucraini.
CARATTERISTICHE ETNICHE
La lingua ufficiale è lo slovacco, appartenente al gruppo delle lingue indoeuropee; vengono
inoltre parlati correntemente il ceco, che presenta lievi differenze rispetto allo slovacco, e gli
idiomi dei gruppi etnici minoritari come l'ungherese, il polacco, il tedesco, l'ucraino, il
rumeno e il russo.
Il 60% della popolazione è di religione cattolica, ma il paese ospita anche minoranze
appartenenti al protestantesimo (principalmente calvinisti e luterani), alle Chiese ortodosse
e ad altre minoranze religiose.
Sono in atto delle riforme per l’introduzione dell’economia di mercato, ma, rispetto
alle confinanti regioni ceche, l'economia slovacca è rimasta piuttosto arretrata e
questa condizione fece sì che, con l'ottenimento dell'indipendenza, la Slovacchia
ereditasse anche i problemi economici della Cecoslovacchia.
Lo stato ricevette un notevole impulso solo dopo lo scioglimento del Consiglio di
mutua assistenza economica e di altre strutture di cooperazione tra ex stati
comunisti, tra gli anni Ottanta e Novanta.
Subito dopo la separazione, la Slovacchia è divenuta membro del Fondo monetario
internazionale e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo dai quali
dipende tuttora.
La disoccupazione è circa del 15% e l'inflazione si aggira attorno al 14%.
I settori economici più attivi del paese continuano a essere pertanto rappresentati
dall'industria e dall'agricoltura ma anche il settore terziario sta diventando negli
ultimi anni abbastanza importante.
economica.
AGRICOLTURA
INDUSTRIA
L'agricoltura
slovacca
è
limitata a circa un terzo del
territorio del paese (che infatti
non
raggiunge
l’autosufficienza alimentare) e
contribuisce per il 20% alla
formazione
del
prodotto
interno lordo. Nelle fertili
regioni
pianeggianti
si
coltivano in prevalenza grano,
orzo, mais, segale, girasoli,
barbabietole da zucchero e
patate. I versanti montuosi, più
poveri, producono segale,
avena, patate e altri ortaggi,
oltre a lino e foraggio. Diffuso
è anche l'allevamento, in
particolare di suini e bovini.
L'industria pesante e i grandi
impianti per la produzione bellica
hanno parzialmente impedito
l'aumento
della
produzione
industriale slovacca. I principali
impianti comprendono industrie
siderurgiche,
meccaniche,
alimentari,
tessili,
chimiche,
cementifici, cartiere, fabbriche di
vetro e di gomma.
Primarie fonti di energia sono
quella idroelettrica e quella
nucleare;
quest'ultima
contribuisce infatti nella misura
del 50% circa alla capacità
energetica
complessiva
del
paese, che raggiunge appena il
28% .
COMMERCIO
Per incentivare l'economia, il paese
continua a intrattenere rapporti
commerciali con la Repubblica Ceca
che, tuttavia, si stanno gradualmente
allentando. Il governo slovacco ha
aderito all'Accordo generale sulle
tariffe e il commercio con Russia,
Germania, Polonia, Ungheria, Austria
e Rep. Ceca. Le esportazioni di
maggior rilievo sono costituite da
prodotti industriali finiti e semilavorati,
macchinari,
prodotti
chimici
e
alimentari, mentre vengono importati
soprattutto petrolio, materie prime,
attrezzature e mezzi di trasporto.
La bilancia commerciale slovacca è in
surplus, in quanto le esportazioni sono
maggiori delle importazioni.
RISORSE
MINERATE
In Slovacchia, oltre a zinco,
rame, ferro e magnesite, la
risorsa più comune e
redditizia è costituita dal
carbone e dalla lignite, il cui
impiego, oltre all'attività
estrattiva, ha prodotto gravi
danni ambientali
compromettendo anche la
salute della popolazione. Il
governo ha reso operativa
una legge destinata a
ridurre l'inquinamento
presente nel paese ma,
nonostante questi sforzi, i
giacimenti carboniferi
possiedono ancora una
vitale priorità economica.
TURISMO
La maggior parte degli arrivi è costituita da turisti provenienti dagli altri Paesi
dell’Europa Orientale, soprattutto dalla vicina Repubblica Ceca e dalla Polonia; ma
anche i visitatori occidentali (soprattutto tedeschi) sono in continuo aumento.
STRUTTURE RICETTIVE
La ricettività alberghiera è ridotta e in gran parte concentrata a Bratislava.
Al di fuori della capitale, gli alberghi sono prevalentemente situati in prossimità
delle grandi direttrici, mentre molte aree rurali non sono adeguatamente attrezzate.
Importante è la ricettività in camere private; la disponibilità di cucina è un fattore
essenziale poiché lontano dai grandi centri non c’è la sicurezza
di un buon servizio di ristorazione, soprattutto a causa degli
orari non molto elastici.
ACCESSIBILITA’
TRASPORTI
I collegamenti internazionali
sono assicuratiEcon
gli aereoporti principali di
Bratislava, Kosice e, per i voli charter, Poprad.
La capitale è anche il principale nodo ferroviario ed è collegata direttamente con
le vicine capitali; il treno intercity Duorak mette in comunicazione la città con le
località turistiche del Mar Nero. Inoltre negli ultimi anni il trasporto ferroviari è
aumentato anche con l’Occidente.
I collegamenti interni non sono invece buoni per quanto riguarda la rete stradale,
che è sufficiente per estensione ma non per la qualità, esiste infatti per ora una
sola linea autostradale, che collega Bratislava con Praga e Brno.
RISORSE NATURALI
La Slovacchia occidentale è la regione del Danubio e, oltre a Bratislava
come attrazione principale, possiede anche bellissime e incontaminate
aree rurali.
A Zlate Moravce c’è un arboreto che possiede la più grande collezione
europea di piante sempreverdi.
Nella Slovacchia orientale ci sono i principali parchi nazionali, il più
importante è
il parco nazionale dei Monti Tatra, situato ai confini con la Polonia,
comprende la zona occidentale degli Alti Tatra. Fu istituito nel 1949, oggi
copre una superficie di circa 510 km2 ed è circondato da un'area protetta
di altri 700 km2. Lo scopo del parco è la tutela di un paesaggio montuoso
molto suggestivo e del suo patrimonio naturale. Con le sue numerose
vette, la catena degli Alti Tatra è la più imponente dei Carpazi occidentali,
di cui vanta la vetta più alta, il Gerlachovský štít (2655 m). Oltre alle
suggestive cime montuose, il parco include più di cento laghi, vallate
profonde, cascate e fitti boschi di abete. La vegetazione, estremamente
varia, annovera 1200 specie di felci e fanerogame. Altrettanto ricca è la
fauna, con numerose specie rare di uccelli e mammiferi.
Le cime più elevate di questi monti hanno nevi permanenti, e anche
sopra i 750 metri la neve resta oltre 7 mesi all’anno; sono perciò presenti
centri per gli sport invernali.
In tutta la Slovachia vi sono infine importanti località termali.
RISORSE STORICO-ARTISTICHE
Bratislava (con circa 452.000 abitanti) è la città
capitale della Slovacchia, situata nella parte sud
occidentale del paese, lungo il Danubio, in prossimità
della frontiera austriaca e non lontano da Vienna.
Importante nodo ferroviario e portuale, è la maggiore
città della Slovacchia e centro di un fiorente mercato
agroalimentare. È inoltre polo industriale rinomato per
i cantieri navali, le industrie chimica, metallurgica,
tessile e la produzione di strumenti musicali, e sede
universitaria
È anche la più importante destinazione turistica; è
ricca di attrazioni architettoniche, anche se molte sono
state ricostruite dopo i bombardamenti della seconda
guerra mondiale. Tra i luoghi di interesse si ricordano
la Cattedrale gotica duecentesca di San Martino,
restaurata nella seconda metà del XIX secolo, le
rovine dell'antico Palazzo reale ungherese, una
chiesa francescana e il Municipio quattrocentesco,
risalenti al XIII secolo.
Kosice (con circa 237.000 abitanti) è un’altra
importante città della Repubblica Slovacca,
capoluogo della Slovacchia Orientale, situata sul
fiume Hornád. È un importante centro industriale, con
raffinerie di petrolio e varie industrie leggere.
Nella città sorgono numerosi edifici storici di rilievo,
tra cui la cattedrale gotica di Santa Elisabetta (XIVXV secolo). Košice fu sede del primo governo
cecoslovacco, che aprì la strada al regime
comunista. Negli anni successivi la città si sviluppò
rapidamente, raddoppiando la popolazione e
diventando il centro culturale ed economico della
regione.
Tutta la Slovacchia è disseminata di castelli e
residenze nobiliari, costruiti nei secoli passati
soprattutto da ungheresi; il castello di Spis è uno dei
più grandi complessi fortificati nel mondo.
L’amore per la musica è molto diffuso fra la
popolazione e si manifesta in numerosi eventi sparsi
in tutto il Paese e lungo tutto l’arco dell’anno.
BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA
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Enciclopedia Encarta 99
Libro di Geografia “Turismo e territorio”
Libro di Geografia “Il continente europeo”
www.visegradgroup.org/
www.trade-bridge.com/Pgs/slovacchia.htm
www.stefanotorre.it/defaultgnuova.osp?par=138
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