IIS ST TIIT TU UT TII C CO OM MP PR RE EN NS SIIV VII D DII A AR RG GE EN NT TA A Scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria 1° grado N. 1 Via XVIII Aprile, 2/A – 44011 Argenta (FE )- Tel./Fax - 0532/804048 PEC. [email protected] – E-MAIL: [email protected] N. 1 N. 2 Via Matteotti 24/d – 44011 Argenta (FE )- Tel. 0532/330341 fax 0532/330342 PEC. [email protected] – E-MAIL: [email protected] N. 2 ________________________________________________________________ COMUNICAZIONE I.C. 1 N. 186 del 26/02/2015 COMUNICAZIONE I.C. 2 N. 144 del 27/02/2015 A TUTOR dei Docenti “NEO IMMESSI IN RUOLO” I.C. n.1 e I.C. n.2 ogni Ordine e Scuola di Argenta LL. SS. Oggetto: incontro con i TUTOR dei Doc. NEO IMMESSI IN RUOLO. Si comunica che lunedì (all’interno della programmazione): 09/03/2015 dalle ore 17.00 alle ore 18.00 Si terrà un incontro con tutti i tutor in merito all’allegato trasmesso con la presente. Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Neda Tumiati Responsabile del procedimento: Marisa Tebaldi Allegato 1 LINEE GUIDA 2014-15 ATTIVITÀ FORMATIVE PER DOCENTI NEO-ASSUNTI DA SVOLGERE A SCUOLA (TUTOR IN PRACTICE, PEER REVIEW, JOB SHADOWING) Il significato del TUTORING in situazione L'attività di tutoring, che si inserisce nella quota delle ore di formazione in presenza previste per i docenti neo-assunti, viene riproposta – dopo la positiva esperienza dello scorso anno – come modalità formativa di carattere innovativo, per collegare maggiormente la formazione alla pratica didattica, come più volte raccomandato delle circolari nazionali del MIUR (cfr. la C.M. 3801 del 174-2014). Il tutoring in practice si può esplicare in modi diversi, sia in forma di peer review, cioè di osservazione reciproca tra pari, come anche in forma di job shadowing (cioè seguire un collega espe to o o alt e odalità di ti o i io ope ativo. Nella p oposta dell’E ilia-Romagna il tutoring comprende di massima: - 4 ore di osservazione da parte del neo-assunto nella classe del tutor senior; - 4 ore di osservazione da parte del tutor nella classe del neo-assunto (in questo caso le ore vengono riconosciute al neo-do e te pe l’i peg o su essivo di do u e tazio e e rielaborazione delle osservazioni); - 4 ore di debriefing, cioè di riflessione congiunta sulle osservazioni compiute. Le ore di cui sopra andranno concordate fra il docente neoassunto e il tutor, controfirmate da e t a i, d’i tesa o il Di ige te s olasti o dell’istituto p esso ui si p esta se vizio. La collaborazione tra tutor accogliente e docente neo-assunto Il ruolo del Dirigente s olasti o isulta fo da e tale pe pote ealizza e l’espe ie za del tuto i g, i ua to al apo d’istituto so o affidate i ge e ale fu zio i di valo izzazio e delle risorse umane (art. 25, D.lgs. 165), particolarmente rilevanti nel caso dei docenti neo-assunti che, come è noto, dovranno concludere il periodo di prova con una conferma nel ruolo, oppure con il rinvio di un anno (quando sia opportuno acquisire ulteriori evidenze sulla compiuta maturazione delle competenze professionali) o con il mancato superamento dello stesso. Co la p oposta del tuto i g si vo e e u va e il pe iodo di p ova ve so u a di e sio e di o eta p ofessio alizzazio e e l’i t oduzio e di o e ti di e ip o a osse vazio e t a insegnanti può rappresentare uno stimolo in questa direzione. Questo tipo di attività o al o e to p evista dall’o di a e to he però regolamenta la funzione del tutor che affianca il neo-assunto), quindi va proposta in via sperimentale con tutte le avvertenze del caso, senza forzature, come possibile esempio di cooperazione professionale, di interazio e t a pa i du ue o ’ , i deve esse e, al u i te to di o t ollo, di ve ifi a o di valutazio e , fi alizzato al passaggio di sape i, di otivazio i e di sti oli ultu ali t a u a gene azio e e l’alt a di do e ti. Per il docente neo-assunto il periodo di formazione è obbligatorio (50 ore annue) e costituisce parte integrante del servizio. Svolgere almeno 10 ore, sulle 50 complessivamente previste, all'interno della propria scuola rapp ese ta se z’alt o u a fa ilitazio e. “i o sapevoli he la fu zio e di tuto a oglie te, deli e ata all’i izio dell’a o s olasti o, non usufruisce – al momento – di adeguati riconoscimenti, se non quelli da ricondurre al fondo di istituto, ma in prospettiva è destinata a rivestire un ruolo sempre più significativo per la fo azio e e l’a oglie za dei uovi do e ti. Du ue auspi a ile/p evedi ile he sa à 1 Allegato 1 riconosciuto in termini più espliciti. Comunque, al termine di questo anno scolastico sarà comunque rilasciata ai tutor, a cura dei rispettivi dirigenti scolastici, una analitica attestazione della attività di tutoring svolta, su un modello che sarà fornito a livello regionale. Flessibilità delle modalità organizzative del tutoring Esemplifichiamo alcune difficoltà che si potrebbero determinare nel realizzare questo aspetto innovativo della formazione: disponibilità del tutor ad impegni supplementari (come la presenza in altre classi in qualità di osservatore per un certo numero – per altro assai ridotto – di ore), una ual he pe plessità ell’a oglie e il eo-assu to ella p op ia lasse a già esiste l’espe ie za dei ti o i i fo ativi attivi , l’i e tezza sulla fu zio e he si dov e e svolge e ella doppia veste di osservatore e/o di osservato. Potrebbero inoltre verificarsi impedimenti operativi (distanza di sedi, periodi di assenza, contingenze varie) o anche inaspettate facilitazioni (es: docente neoassunto e tutor che operano sulla stessa classe, magari con ore di compresenza: si pensi al docente di sostegno). Tutti questi aspetti andranno affrontati con la massima flessibilità, ipotizzando soluzioni ispirate alla ratio della proposta: offrire ai nuovi docenti esempi fattibili, incoraggiamento, stimolo al confronto, approccio collaborativo, ma anche motivare i docenti senior a mettere in gioco la propria esperienza, a recepire uno sguardo esterno, a favorire la riflessività. I ge e ale, o si t atta di ette e i s e a attività pa ti ola i pe olpi e gli osse vato i, a di condividere a p ati he didatti he o ali , o l’o iettivo di a oglie e ele e ti – su e t a i i lati, dell’osse vato e dell’osse vato e – su cui confrontarsi successivamente, per riflettere sui passaggi-chiave in cui si sostanzia una efficace azione didattica (che è comunque legata fortemente ai diversi contesti operativi. Non esiste, infatti, un metodo valido in tutte le situazioni). Riferimenti e strumenti di lavoro “i sugge is e di fa p e ede e l’osse vazio e di etta, da u o e to di a o do p eve tivo (che pot e e igua da e tutti gli i seg a ti di u istituto oi volti ell’espe ie za , i ui concordare tempi e modalità della presenza in classe, strumenti utilizzabili. Ad esempio, molto utile risulterebbe una semplice check list, che passi in rassegna gli indicatori più significativi dell’azio e didatti a: “t ategie didatti he st uttu azio e dell’i seg a e to, i te azio e ve ale, sosteg o all’app e di e to, feedback, ecc.); Gestione della classe (gestione del tempo, gestione delle attività, organizzazione degli spazi, ecc.); Sostegno personalizzato (supporti, incoraggiamento, attenzione alle differenze, inclusione, BES, ecc.); Contesto (coinvolgimento degli allievi, rapporti interpersonali, uso della voce, gestualità, ecc.); Utilizzo delle risorse didattiche (tecnologie, libro di testo, LIM, altre risorse, ecc.). L’osse vazio e dov e e oglie e do i a ze, egola ità, stili di lavo o ileva ili i u a ipoteti a ora di lezione, scandita in unità temporali più ridotte (ad esempio di 10-15 minuti), corredandola di notazioni di eventi, incidenti critici, reazioni, ecc. Un utile criterio-guida per le osservazioni e per le successive riflessioni in comune può essere app ese tato dal o etto di a ie te di app e di e to , dall’idea di u a didatti a pe competenze, dai temi della valutazione formativa ed autentica, dal richiamo alle dimensioni operative e collaborative, che si trovano espresse chiaramente nei documenti programmatici 2 Allegato 2 ORIENTAMENTI OPERATIVI PER LE ATTIVITÀ DI OSSERVAZIONE IN CLASSE La proposta sperimentale di tutoring in classe utilizza principalmente i seguenti due filoni di ricerca: - la peer review intesa come apprendimento fra pari, in questo caso come modalità di formazione applicata al rapporto docente neo-assunto e tutor1; - l’osservazione in classe intesa come autovalutazione, riflessione e miglioramento. Ambiti di ricerca correlati ai due principali sono: - la metacognizione i tesa o e o t ollo e iglio a e to della pe fo a e i o so d’ope a, incentivata dalla peer review; - la comunicazione nei campi della decodifica del linguaggio non verbale, dell’educazione emotiva; della scopistica comunicativa e dell’accettazione vs non accettazione o inclusione vs esclusione; - la strutturazione della situazione di apprendimento direttivo vs non direttivo. Il percorso del tutoring in classe viene presentato attraverso 4 schede: Scheda 1 - Prima di iniziare l'osservazione in classe Scheda 2 - Situazioni di apprendimento da osservare, scelta della situazione Scheda 3 – Conduzione delle esperienze di tutoring Scheda 4 - Traccia per i colloqui intermedi e al termine delle esperienze osservative fra tutor e docente neo-assunto SCHEDA 1 – Prima di iniziare l'osservazione in classe Caratteristiche dell’iniziativa di tutoring In situazione: a. il docente tutor e il docente neo-assunto scelgono le situazioni di apprendimento da osservare in classe (vedi scheda. 2) b. il docente neo-assu to va ella lasse dell’i seg a te tuto e vi eve sa il do e te tuto va ella lasse del docente neo-assunto scambiandosi i ruoli di osservatore osservato (vedi scheda 3); c. alle esperienze e ai momenti di osservazione in classe seguono momenti di colloquio e scambio fra colleghi (vedi scheda 4). L’attività va vista se o do l’app o io etodologi o della i e ca-formazione2. Eventuale in/formazione sul tutoring in classe È oppo tu o fa p e ede e l’espe ie za di tutoring da eventuali momenti in/formativi e dalla eventuale compilazione di un semplice questionario con alcune domande: - cosa intende per qualità della didattica? - quale ritiene essere le maggiori difficoltà nel suo lavoro? - quali ritiene essere le risorse a sua disposizione? - in quale ambito sente il bisogno di ricevere formazione? 1 La peer review è t attata a he i u a p o edu a eu opea ela o ata el 007 ell’a ito di u p ogetto Leo a do che utilizza il CAF (Common Assessment Framework). La procedura è pensata come strumento di valutazione e miglioramento; utilizza interviste, osservazione, sopralluoghi e visite dirette; è pensata per la formazione p ofessio ale e o tie e u e ose defi izio i utili ad es. la defi izio e di pa i o e o pete te della ate ia . 2 Vedi il odello egio ale dell’E ilia-Romagna, Nota USR n. 466, 15 gennaio 2015. Il tempo della formazione è così scandito: 5 ore di accoglienza, 10+5 ore di laboratorio, 10 ore di tutoring a scuola, 20 ore on line (orientati alla costruzione del portfolio professionale). Le 10 ore di attività a scuola sono caratterizzate come tutoring in practice e comprendono momenti di peer review. 1 Allegato 2 Il questionario può essere elaborato nelle fasi iniziali della formazione dai docenti neoassunti, a livello territoriale, oppure in maniera più informale a livello di scuola. Cosa c'è da sapere prima di iniziare? In alcune realtà territoriali è auspicabile prevedere alcuni momenti formativi rivolti ai docenti e ai tutor, su alcuni temi specifici, quali: - l’osse vazio e i lasse, la o pete za di osservazione, gli strumenti; - la peer review, origini, storia, efficacia; - a ee di ualità dell’i seg a e to e p o le i e e ge ti ullis o? ; - autovalutazione e procedura PDCA, inteso come modello per supportare la riflessione e per realizzare il miglio a e to, ve go o appli ati sia all’espe ie za di peer review (docente senior – neoassunto) sia alle iti ità i dividuate ei seg e ti dell’attività p ofessio ale p esi i esa e; simulazioni di peer review osservative. Per progettare il tutoring in classe (es.: la procedura PDCA) Pianificazione Defi i e i a ti ipo le a ee di ualità dell’i seg a e to i ui si vuole attua e la evisio e o il miglioramento, attraverso eventuali questionari tabulati (v. sopra) oppure con discussioni nei gruppi di formazione o nel micro-team docente neo-assunto e tutor. Mettere a punto gli strumenti per condurre e utilizzare le osservazioni (diario, check list, cronistoria, descrizione del processo-lezione, indicatori e misure, interviste mirate). Realizzazione I aula osse vazio e i lasse : defi i e te pi dell’osse vazio e, osa fa l’osse vato e e he st u e ti usa. Fuo i dall’aula el i o-team (peer review): definire tempi e strumenti (intervista semi-strutturata, punti deboli e forti delle modalità di insegnamento, risultati ottenuti; autovalutazione del docente neoassunto, modalità di supervisione del tutor: dialogo vs lezione). Controllo inteso come: - individuazione dei punti deboli e dei punti forti della pianificazione e della realizzazione del segmento di esperienza condotto (eventuale punteggio); - valutazione dei risultati raggiunti in termine di soddisfazione professionale (eventuale punteggio); - fare il punto in riferimento alle aree di qualità della didattica individuate e alla mappa della qualità della didattica (tavola delle congruenza e analisi delle cause); - prove di apprendimento negli allievi in seguito ai cambiamenti didattici adottati (eventuali misure). Riprogettazione Elementi professionali da cambiare e azione da compiere prima della nuova pianificazione (rapporto causa criticità-soluzione di miglioramento) Discutere eventuali questioni fuori dal micro-team nei grandi gruppi. 2 Allegato 3 Carta i testata dell’ISTITUZIONE SCOLASTICA Prot. …….. (a cura della scuola che rilascia le documentazioni) Lì, / /2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO - - VISTO il quadro di riferimento della Formazione in ingresso per i docenti neo-assunti A.S. 2014-15 (nota USR ER prot. n. 466 del 15/01/2015); VISTE le Linee Guida 2014-15 e gli Orientamenti operativi sulle Attività formative per docenti neo-assunti da svolgere a scuola (tutoring in classe e peer review), trasmesse dall'USR ER; ACQUISITO il report delle attività di osservazione effettuate e ulteriori documentazioni correlate; ATTESTA che ----------------------------------------------------, do e te i servizio presso l’Istituzio e S olasti a -----------------------------------------, indirizzo ------------------------------------------------------------------ha svolto u ero ….. (10) ore o plessive di attività for ative i ter e all’istituto, suddivise secondo le seguenti tipologie di attività prevalenti: TIPOLOGIE ATTIVITA’ PREVALENTI ORE EFFETTUATE Osservazione nella classe del tutor Osservazione nella classe del neo-assunto (comprensiva della preparazione e riela orazio e dell’esperie za) Incontri di confronto, riflessione, scambio Attività di documentazione e sistematizzazione Partecipazione ad attività formative interne alla scuola L’attività di tutori g è stata oordi ata dal do e te tutor ---------------------------------------------, individuato da questa Istituzione scolastica ai sensi della normativa vigente. IL DIRIGENTE SCOLASTICO (firma e timbro della scuola) (N.B. eliminare le parti evidenziate in giallo)