Progetto Microaree
Ponziana, Vaticano, Cittavecchia
Più salute, miglior assistenza
per produrre benessere sociale
a partire dalla partecipazione dei cittadini
Microaree è
Sperimentazione per verificare
 lo stato di salute dei residenti nelle aree prescelte
 la bontà delle pratiche messe in atto dal sistema
sanitario
 la garanzia del diritto di accesso ai servizi e del diritto
alla salute
 l’identificazione dello spreco inutile (troppi farmaci, diagnostica..)
Microaree è
Sperimentazione per verificare



le risorse attive che il cittadino può mettere a
disposizione della comunità
Il cambiamento di ottica: dalla struttura alla persona
alle persone
il livello di assunzione di responsabilità di tutti gli attori
a partire dagli operatori sanitari fino al cittadino
bisognoso, al suo vicino, alla collettività.
Microaree è promossa dall’Azienda sanitaria
e coinvolge
Comune
ATER
Imprese sociali
Associazioni di volontariato
Cittadinanza attiva
Caratteristiche dell’azione
locale
perché misurato su uno specifico
contesto territoriale,
» Vaticano: 1 via per un totale 462 abitanti;
» Cittavecchia: 26 vie per un totale di 1889 abitanti.
» Ponziana: 8 vie per un totale 1.863 abitanti;
plurale
perché chiama a raccolta i soggetti attivi nel
territorio (associazioni di volontariato, cooperative sociali, privato
no profit e privato profit, parrocchie, enti, patronati, sindacati, oltre il
servizio sociale del Comune di Trieste, le diverse unità operative
della Azienda Sanitaria e i Medici di Medicina Generale, i pediatri di
libera scelta, gli specialisti ...)
globale
perché mette in campo interventi innovativi
che intendono promuovere uno sviluppo di
comunità.
10 Obiettivi
1.
Realizzare il massimo della conoscenza sui problemi
di salute delle persone residenti nelle microaree
2.
Ottimizzare gli interventi per la permanenza nel proprio
domicilio ove ottenere tutta l’assistenza necessaria ( e
contrastare l’istituzionalizzazione)
3.
Elevare l’appropriatezza nell’uso dei farmaci
4.
Elevare l’appropriarezza per prestazioni diagnostiche
5.
Elevare l’appropriatezza per prestazioni terapeutiche
(curative e riabilitative)
10 Obiettivi
6.
Promuovere iniziative di autoaiuto ed etero-aiuto da
parte di non professionali (costruire comunità)
7. Promuovere la collaborazione di enti, associazioni,
organismi profit e no-profit, per elevare il benessere
della popolazione di riferimento (mappatura e sviluppo)
8. Realizzare un ottimale coordinamento tra servizi diversi
che agiscono sullo stesso individuo singolo o sulla
famiglia
9. Promuovere equità nell’accesso alle prestazioni (più
qualità per i cittadini più vulnerabili)
10. Elevare il livello di qualità della vita quotidiana di
persone a più alta fragilità (per una vita attiva ed
indipendente)
Microaree è
PROMOZIONE DELLA SALUTE
con priorità per chi ne ha più bisogno
Incidendo sui determinanti di salute governati da ASS
e su quelli NON governati direttamente da ASS
Determinanti sociali di salute
WHO Europe. The solid facts. (second ed.) , 2003.
Scala sociale
Stress
Primi anni di vita
Esclusione sociale
Lavoro
Disoccupazione
Supporto sociale
Dipendenze
Cibo
Trasporti
l’aspettativa di vita è più breve e la maggior parte delle malattie sono più comuni
scendendo la scala sociale in ogni società. Le politiche di salute devono affrontare i
determinanti sociali ed economici della salute
circostanze stressanti che fanno sentire la gente preoccupata, ansiosa ed incapace
di far fronte agli eventi danneggiano la salute e possono portare a morte prematura
una buona partenza nella vita significa sorreggere le madri e i giovani figli : l’impatto
di salute di una precoce educazione e sviluppo dura tutta la vita
la vita è breve dove la qualità di vita è scarsa. Poiché causa avversità e risentimento,
la povertà, l’esclusione sociale e la discriminazione costa vite umane.
lo stress nei luoghi di lavoro aumenta il rischio di malattie. La gente che ha maggiore
controllo sul proprio lavoro ha una salute migliore.
la sicurezza del lavoro aumenta la salute, il benessere e la soddisfazione sul lavoro.
Tassi elevati di disoccupazione causano maggiori malattie e more prematura.
amicizie, buone relazioni sociali e forte sostegno delle reti migliorano la salute a
casa, al lavoro e nella comunità
gli individui si rivolgono all’alcol, ai farmci e al tabacco e soffrono per il loro uso, ma
l’uso è influenzato da un più ampio setting sociale
poiché le forze del mercato globale controllano la fornitura di cibo, la politica
alimentare è un tema politico
trasporti salutari significano meno uso dell’auto e maggiore moto a piedi o in
bicicletta , camminate passeggiate, rinforzati da migliori trasporti pubblici
Le Microaree del Distretto 2
Le Microaree del Distretto 2
Abitanti delle microaree
1200
1000
800
età
bambini fino a 10 anni
adolescenti
adulti
over 65
over 75
600
400
200
0
cittavecchia
ponziana
vaticano
1.889
1.779
438
Suddivisione per reddito in Ponziana
2.500 €
infer. a 2.500 €
8,4%
39,8%
18,4
33,4
super. a 5.000 €
fino a 5.000 €
Metodologia del Distretto 2
3 microaree
cittavecchia
ponziana
vaticano
3 referenti aziendali
Gruppo di lavoro
almeno un operatore per ogni unità
operativa del distretto
un operatore del CSM
e un operatore delle DDD
responsabile
di distretto
referenti aziendali
Gruppi Operativi
PONZIANA VATICANO
CITTAVECCHIA
CF
Maria Vanto
Romina Dazzara
CF
Roberta Amadi
Neva Favento
U.A.O.
Pino Liberale
UOBA
Sergio Blason
U.A.O.
Anna Negro
UOBA
Tatiana Indrigo
Referente Microarea
Referente Microarea
Vito Carbone
Federica Sardiello
Emanuela Ragusa
SERT
CSM
ADI
CSM
Michela Brizzi
Lorella Coslovich Sonia Zanetti
Graziella Buzzurro
Alfredo Racovelli
Nerella Buzzoni
Riabilitazione
Ugo
Cernecca
ADI
Sabrina Umec Emanuela Leghissa
Josefina Radovani
SERT
Riabilitazione
Chiara Fernetti Cristina Verrone
Elena Berni
Assi di intervento
Asse 1
Conoscenza di tutte le persone residenti in MA a
partire da quelle con problematiche sanitarie più
rilevanti.
ASSE 1
Conoscenza di tutte le persone residenti in MA a partire da quelle
con problematiche sanitarie più rilevanti.
●
●
●
●
Utenti in carico ai servizi
Utenti che hanno prodotto alta spesa sanitaria
Invalidi civili
Utenti con malattie croniche (Diabetici Cardiopatici
Broncopneumopatici Oncologici)
● Utenti segnalati dai medici di medicina generale in particolare
dai componenti del Gruppo Cure Primarie (MMG associati nella
sede distrettuale di via San Marco).
● Elenco dimissioni per: broncopneumopatie, diabete mellito,
cardiopatie (insufficienza cardiaca e shock), ictus, frattura del
femore.
● Elenco pazienti in trattamento polifarmacologico: soglia minima
5 principi attivi.
Esempio
Utenti che hanno prodotto alta spesa sanitaria
nell’anno 2004
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
si è contattato il MMG per raccogliere informazioni sanitarie
più precise sulla persona seguita, per informarlo del progetto
ed essere facilitati nel contatto;
si è preso contatto telefonico con la persona;
dopo il contatto telefonico si è eseguita la visita a domicilio;
a seguito della vista a domicilio:
laddove si evidenzino bisogni sanitari o sociali si interviene
tempestivamente;
si restituisce al medico quanto fatto, anche evidenziando i
percorsi sanitari e socio sanitari attivati a sviluppo o
correzione di una precedente presa in carico inadeguata;
laddove si evidenziano carenze anche nell’ambito della sfera
dei bisogni relativi a casa, lavoro, socialità, si cerca di attivare
le risposte necessarie.
Assi di intervento
Asse 2
Ottimizzazione degli interventi per la permanenza
delle persone nel proprio domicilio per contrastare
l’istituzionalizzazione e i ricoveri impropri.
ASSE 2
Ottimizzazione degli interventi per la permanenza delle persone nel
proprio domicilio per contrastare l’istituzionalizzazione e i ricoveri
impropri.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Identificazione dei soggetti a rischio a partire dalla
identificazione delle problematiche sanitarie più rilevanti
costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare;
valutazioni sanitarie e sociali della persona e del contesto
abitativo;
definizione di un programma di intervento personalizzato;
presa in carico da parte del Referente di MA e degli operatori
dei vari servizi interessati;
coinvolgimento di tutti i soggetti che ruotano intorno alla
persona (es. familiari, amici, vicini di casa, associazioni,
parrocchie, etc.) e del MMG per costruire un progetto più
mirato;
monitoraggio del percorso.
Assi di intervento
Asse 3
Condomini, salute e partecipazione attiva di ogni abitante



Operatore sentinella
Condominio solidale
Auto aiuto e la banca del tempo
ASSE 3
L’operatore sentinella
● Individuati i condomini ad alto carico
● rivisitati gli utenti seguiti dai vari servizi e visualizzati gli
operatori coinvolti, si punta ad ottimizzare il lavoro degli
stessi, creando sinergie.
● Si individua “l’operatore sentinella” che adotta il
condominio, garantisce la continuità assistenziale di
tutti gli abitanti già in carico ai diversi servizi,
richiamando il servizio specifico di pertinenza solo per
problematiche nuove o criticità.
● L’operatore sentinella garantisce inoltre il monitoraggio
e la comunicazione nei confronti delle diverse istituzioni
e sollecita il “fai da te e il fare insieme”.
ASSE 3
Il condominio solidale
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Sono stati individuati alcuni numeri civici “complessi” .
Anche attraverso i portieri sociali sono stati individuati referenti di condominio
tra gli abitanti degli stessi chiedendo loro, in numerosi incontri di gruppo, di
farsi interpreti dei segnali di disagio, dei bisogni, ma anche delle risorse del
proprio condominio.
Sono state organizzate visite domiciliari dai referenti di condominio con alcuni
operatori Habitat/Microarea a tutte le famiglie che abitano negli stabili
sopraindicati.
Sono stati riconosciuti i bisogni e le risorse di ciascun condominio.
Sono state organizzate riunioni periodiche di condominio alle quali sono stati
invitati tutti gli abitanti di ogni numero civico per stimolare la conoscenza
reciproca.
Il gruppo dei referenti di condominio ha cominciato ad interrogarsi su come
mantenere e stimolare la disponibilità al percorso di partecipazione, mostrata
da diversi abitanti. Nasce la “banca del tempo e l’auto aiuto”.
feste di condominio autoorganizzate e autogestite, a misura delle persone
che vi abitano;
Da sviluppare intenzioni già abbozzate: la nascita di un comitato di
condominio che gestisca un budget proprio per le spese più minute; la
realizzazione di un “fare economia” nel condominio, organizzando spese,
trasporti o altri servizi necessari a tutti collettivamente.
Assi di intervento
Asse 4
Comunità attiva e partecipata





Negozio di vicinato
Punto salute
Ciao Come stai? Incontri tematici
Scuola in microarea
Giardino di Vaticano
ASSE 4
Comunità attiva e partecipata
● E’ stata favorita la partecipazione di altri soggetti,
istituzioni, associazioni, patronati, fondazioni,
parrocchie, gruppi di cittadinanza attiva, privato
sociale, privato a fini di lucro, singoli, famiglie…
costruendo o rinforzando la rete di relazioni o di
scambi.
● All’inizio del 2004, nasce il Forum Salute del
Distretto 2, in collaborazione con il servizio sociale
di base del Comune che si organizza, con tutti i
soggetti che partecipano, in gruppi di lavoro, sulle
seguenti aree tematiche: anziani, portatori di
disabilità, bambini-adolescenti, donne,famiglie,
esclusi.
Asse 4
Finalità del FORUM
● la conoscenza da vicino della realtà territoriale,
● la denuncia di cattive pratiche,
● la valorizzazione dei soggetti e di esperienze
particolari,
● l’auto organizzazione,
● la responsabilizzazione collettiva,
● la costruzione di un vivere sociale rionale
caratterizzato da appartenenza, qualità, reciprocità,
cittadinanza.
● I gruppi tematici, oltre a svolgere una azione di
denuncia delle cattive pratiche, che di volta in volta si
evidenziano, cominciano a produrre forme/progetti
concreti di autorganizzazione.
Asse 4
Il Progetto Negozio di vicinato
● Nasce da una collaborazione con la Confcommercio nella MA e si
rivolge ad un target di popolazione anziana.
● L’obiettivo è quello di individuare negozi ubicati nell’area per costruire
una “rete” di supporto ai cittadini, alle fasce deboli in particolare, che
punta sul commerciante come una delle figure attive sul territorio,
con un rapporto di fiducia e vicinanza con la persona, in grado di
rilevare le necessità quotidiane, segnalare difficoltà, ma anche offrire
un punto di incontro, di scambio, di costruzione di relazioni di buon
vicinato.
● Circa una 20 gli esercizi coinvolti.
● Le finalità del progetto non si fermano qui; altre iniziative sono in
cantiere: iniziativa “last minute” la pubblicità di prodotti commerciali a
basso costo, accessibili, fruibili, perché vicini alla data di scadenza;
iniziativa “happy hour”, l’organizzazione nei bar di incontri per il the, la
colazione, il caffè, l’aperitivo e altro ancora, reclamizzati come offerte a
costo contenuto e di valenza sociale; l’attivazione in aree povere di
negozi, di mercati rionali con la possibilità di aggregare alle bancarelle
degli ambulanti, che vivificano e chiamano gente, altre bancarelle
dell’usato e del fai da te, nate dalle disponibilità dei condomini.
Asse 4
Il Punto Salute
● Punto di raccordo sanitario creato assieme alla associazioni di
volontariato nel quale numerosi cittadini –prevalentemente
anziani è spesso già sofferenti di patologie invalidanti- possano
trovare un sostegno ai vari quesiti che si presentano e un pronta
risposta a bisogni specifici (la rilevazione della pressione
arteriosa, brevi cicli di terapie iniettive) in maniera più snella
rispetto alla consueta risposta istituzionale.
● Inizialmente avviato con un medico e un’infermiera del Distretto
(che continua ancora oggi), ora è gestito con la collaborazione
di un’infermiera in pensione, abitante nell’area, che
volontariamente dedica parte del suo tempo non solo all’attività
di ambulatorio, ma si occupa di persone parzialmente
autosufficienti presso il loro domicilio, cogliendo per tempo
segnali precoci di rischio di ricovero
Asse 4
Gli incontri di educazione alla salute
● incontri tematici su argomenti sanitari di notevole rilevanza
sociale, per informare le persone sui rischi e sulle modalità di
comportamento preventivo da attuare per affrontare più
consapevolmente il futuro. I temi affrontati vanno
dall’importanza del muoversi adeguatamente ai rischi del fumo,
dalla sana alimentazione alle patologie cardiache, dal diabete
all’uso razionale e limitato dei farmaci, con una breve
escursione nel campo della medicina alternativa
● iniziativa “Come stai?” che si svolge nel bar KNULP, che il
proprietario ha messo a disposizione, 6 incontri tematici per
realizzare più salute, più assistenza, più partecipazione. Questi
incontri sono un buon modo per conoscere e far conoscere i
servizi alla popolazione.
LEGGE REGIONALE (n. 136-151)
Sistema integrato di interventi e servizi per la
promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale
Art. 1 Finalità
 Regione Friuli Venezia Giulia, in conformità ai principi degli
articoli 117 e 118 della Costituzione e della legge 8 novembre
2000, n. 328, rende effettivi i diritti di cittadinanza sociale
realizzando un sistema organico di interventi e servizi.
 Il sistema organico favorisce altresì la qualità della vita,
l’autonomia individuale, le pari opportunità, la non
discriminazione, la coesione sociale, la prevenzione, la
riduzione e l’eliminazione delle condizioni di bisogno, di disagio
e di esclusione individuali e familiari.
LEGGE REGIONALE (n. 136-151)
Sistema integrato di interventi e servizi per la
promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale
Art. 2 Principi
 Il sistema integrato ha carattere di universalità, si fonda sui
principi di sussidiarietà, di cooperazione e promozione della
cittadinanza sociale e opera per assicurare il pieno rispetto dei
diritti e il sostegno alla libera assunzione di responsabilità delle
persone, delle famiglie e delle formazioni sociali.
 La Regione e gli enti locali, al fine di prevenire, rimuovere o
ridurre le condizioni di bisogno e di disagio derivanti da
limitazioni personali e sociali, da situazioni di non
autosufficienza e da difficoltà economiche, realizzano il sistema
integrato con il concorso dei soggetti di cui all’articolo 1, commi
4 e 5, della legge 328/2000.
Sistema integrato e valorizzazione dei
soggetti
● servizi/interventi centrati sulla valorizzazione dei soggetti e dei
contesti
● rovesciamento dello sguardo: il giudizio sulle pratiche si sposta
dai beneficiari degli interventi - gli assistiti - agli interventi stessi
● valutazione degli interventi sul parametro delle loro capacità di
validare le persone, sostenendone soggettività e cittadinanza
● concretezza al concetto di “empowerment” inteso come
aumento delle possibilità e delle capacità di scelta e di azione
delle persone
● misurazione della qualità dell’intervento sul livello di validazione
prodotto, presupposto alla “libera assunzione di responsabilità”
FATTORI di CONVERSIONE
e funzione pubblica
● servizi ed interventi, imprese e progetti che
producono contesti atti a promuovere soggettività
svolgono una funzione pubblica, operando come
“fattori di conversione”.
● come fattori di conversione vengono identificati
“servizi ed interventi che operano per la
trasformazione dei diritti in capacità e della titolarità a
benefici sociali in libertà di scegliere ed agire
effettivamente esercitate.”
PUBBLICO perché produce BENI COMUNI
lo sviluppo di formule di Welfare con l’attivazione nelle
politiche sanitarie e sociali di attori privati ha rotto
l’identificazione di pubblico con statuale e la qualificazione
pubblica degli attori del campo—gli operatori innanzitutto—
non va più da sé.
essi sono chiamati ad interrogarsi su quel che fanno se e in
che termini, nella cornice di politiche comunque pubbliche,
essi contribuiscano … a produrre benefici per le collettività
in cui operano, beni di interesse generale, ovvero beni
comuni.” ( Ota de Leonardis)
Sistema integrato e autoreferenzialità
Servizi pubblici e del privato sociale, se
coerenti con questa logica, non possono
non superare quell’autoreferenzialità che
spesso li caratterizza.
PUBBLICO e COESIONE SOCIALE
Secondo una parola d’ordine delle politiche europee sulle
materie sociali, la “chiave” della funzione pubblica
consisterebbe nella produzione di “coesione sociale”:
non soltanto integrazioni degli individui in contesti normali
ma costruzione di contesti sociali integrati, che
possano reggere situazioni incoerenti, tensioni, conflitti;
che sappiano contrastare le spinte alla disgregazione
sociale.”
Produrre dunque “organizzazione sociale” o “sociale
come associazione” .
Sistema Organico e Funzione
Pubblica
una pluralità di soggetti, pubblici e del
privato sociale, che, con la regia del
pubblico, perseguono il bene della
collettività e dunque esercitano
complessivamente una funzione pubblica.
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