NONO. — Che l'Università, e cittadini ed abitanti di detta Terra non possano in qualunque modo pretendere contro esso Sig. Marchese, e successori credito, e raggione alcuna secondo le istanze dedotte nelli atti del S.C. come per qualunque altra causa proveniente da qualunque contratto, o quasi contratto, o amministrazione di beni universali, o particolari, et quatenus presentassero qualunque credito, o ragione per qualunque causa universale, o particolare, etiam dedotte, o deducende in S.C. essi Magnifici Dottor Pietro, et Antonio a detto nome spontaneamente ne quietano per aquilana stipulatione detto Sig. Marchese assente, e detto Sig. D. Marco Antonio presente, e rinunziano a tutte le loro pretensioni dedotte, o deducende che avessero causa, o dipendenza de praeterito prima del presente contratto, ad all'incontro detto Sig. D. Marco Antonio a detto nome spontaneamente quieta, libera, ed assolve detti cittadini ed abitanti in nome ed essa Università in nome universale, e particolare assenti, e detti Mag.ci Dottor Pietro ed Antonio a detto nome e me presente di qualunque credito a detto Sig. Marchese spettante per qualunque causa, o maniera, generalmente e specialmente partite, o residui dei libri, e specialmente di cenzi, easalinaggi, o erbaggi non pagati sino al giorno di questo contratto, imprestiti, e crediti così universali, come particolari come d'ogni altra cosa li quieta, e libera etiam per aquilianam stipulationem, con esser obligato esso Sig. Marchese a dare ad essa Università le ricevute ' di esse de pagamenti fatti al Regio Percettore, assegnatari de fiscali, e d'ogni altro creditore dell'Università così del governo suo, come del suo signor Padre sin al mese di Maggio 1699 che esso sig. Marchese esigga le rendite dell'Università, e pagò i pesi Universali con dichiarazione però, che resti tenuta l'Università, e suoi cittadini pagare nel mese d'Agosto primo venturo del corrente anno 1701 l'intiera annata di cenzi, e easalinaggi, e li ducati cinquanta dell'herbaggi conforme di sopra si è detto. DECIMO. — Che la detta Università, cittadini et abitanti per nessun conto, et in una maniera possano pretendere bonatenenze dal Sig. Marchese, e suoi successori per il tempo passato sin'oggi, et in futurum né meno. UNDECIMO. — Che esso Sig. Marchese quando vuole far conserva di neve per l'uso suo possa chiamare li cittadini, ed abitanti, che sono soliti andare fatigando a giornata, alli quali debba pagar la giornata secondo l'uso del sudetto paese costuma pagare. DUODECIMO. — Che li cittadini ed abitanti volendosi loro far conserve di neve nelli propri territori, includendoci quelli che ten-