- venerdì 5 giugno 2015 -
T R E N T I N O - Pagina: 10 -
Stato di agitazione alla Fondazione Mach
Nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil: «Su trasparenza e personale ci sono ancora troppi nodi irrisolti»
◗ TRENTO
co-
La Fondazione Edmund Mach a San Michele all’Adige
Stato di agitazione alla Fondazione Mach di San Michele
all’Adige. Lo hanno deciso, ad
ampia maggioranza, le segreterie provinciali Funzione Pubblica e Servizi di Cgil, Cisl e Uil.
Alla base, dicono i sindacati,
«la mancata risposta da parte
della politica e dell’amministrazione Fem alle problematiche da troppo tempo irrisolte.
Il finanziamento pubblico alle
Fondazioni esige l’impiego trasparente delle risorse e a que-
Documento generato da Walter Alotti il 05/06/2015 alle 07:03:56
sto proposito il personale chiede maggior trasparenza da parte di Fem sull’utilizzo delle
stesse tramite la pubblicazione delle voci di bilancio a un
maggior livello di dettaglio.
Sempre nell’ambito della maggior trasparenza, il personale
chiede l’attivazione di un processo di valutazione delle
strutture e del management
aziendale operato da soggetti
terzi indipendenti a garanzia
di autorevolezza e imparzialità (la mancanza di un Comitato Scientifico acuisce tale si-
tuazione). Valorizzazione professionalità interne: in tutti i
centri della Fem sono emersi
palesi casi di sotto inquadramento ed evidenti disparità di
trattamento economico a parità di attività svolte. Si è riscontrato, inoltre, un tentativo di limitare l’operatività dei singoli
lavoratori allo scopo di minimizzare le legittime richieste
di valutazione della propria
posizione contrattuale», scrivono nella nota Moreno Marighetti, Giuseppe Pallanch e Silvia Bertola.
Pagina 4/11
- venerdì 5 giugno 2015 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 1 - 7
Mach, sindacati sul piede di guerra
«Trasparenza e più investimenti»
Cgil, Cisl e Uil: stato di agitazione. Raffica di richieste a Fondazione e Provincia
Sale la tensione alla
Fondazione Edmund Mach di
San Michele all’Adige: Cgil, Cisl
e Uil hanno dichiarato lo stato
di agitazione, con una raffica di
richieste a ente e Provincia.
Il personale della Fondazione ha deciso a larga maggioranza di compiere questo passo (che potrebbe portare a misure di protesta più pesanti) a
causa, precisano i sindacati
confederali, delle «troppe risposte mancate» riguardo problematiche «da troppo tempo
irrisolte». Per ora Fondazione e
Provincia non replicano.
sparenti e oggettivi, per individuare un chiaro percorso di
avanzamento di carriera». Altra rivendicazione: la definizione di «posizioni intermedie tra
i livelli oggi previsti» e una «valutazione economica coerente» al fine di considerare la
possibilità di realizzare un fondo «rivolto a sostenere gli oneri
derivanti dalle progressioni».
TRENTO
Dalla prima pagina
STATO DI AGITAZIONE
FONDAZIONE MACH
TRA I LAVORATORI
SALE LA TENSIONE
di Fabio Parola
T
rasparenza e più investimenti. Partendo da questi
concetti Cgil, Cisl e Uil hanno
proclamato lo stato di agitazione alla Fondazione Mach. Si
chiede anche la valutazione
esterna e indipendente del management della struttura.
a pagina 7
I nodi
I sindacati chiedono la pubblicazione delle voci di bilancio
per un «impiego trasparente
delle risorse» come richiesto
dal finanziamento pubblico alle Fondazioni. Viene richiesto
inoltre l’avvio di un «processo
di valutazione delle strutture e
del management aziendale
operato da soggetti terzi indipendenti a garanzia di autorevolezza e imparzialità».
Una seconda problematica
sollevata da la voratori e sindacati della Fem concerne la valorizzazione della professionalità
interna. «In tutti i centri della
Fem sono emersi palesi casi di
“sotto-inquadramento” ed evidenti disparità di trattamento
economico a parità di attività
svolte». Le conseguenze di tale
situazione, secondo Cgil, Cisl e
Piazza Dante
Serre
Una delle serre
della Fondazione
Mach di San
Michele
all’Adige. Il
personale è in
stato di
agitazione
Uil metterebbero a repentaglio
la collaborazione e un clima
positivo tra i dipendenti della
Fondazione «con il rischio di
pesanti ripercussioni sulla
qualità e tempestività dei rapporti con il territorio».
I sindacati hanno anche riscontrato «vari tentativi di limitare l’operatività dei singoli
lavoratori» per «minimizzare
le legittime richieste di valutazione della propria posizione
contrattuale». Viene anche fatto presente come la valorizzazione della professionalità dei
dipendenti «non debba andare
a scapito del processo di stabilizzazione del personale preca-
rio».
Le norme
Moreno Marighetti (Cgil),
Giuseppe Pallanch (Cisl) e Silvia Bertola (Uil) proseguono rivendicando la necessità di «un
mansionario e di criteri trasparenti e oggettivi per l’inquadramento delle risrose umano nei
diversi ruoli», con la pubblicazione trasparente di «superminimi e indennità».
Sempre per quanto riguarda
l’applicazione del contratto
delle Fondazioni, la richiesta è
di «identificare le modalità di
valutazione del personale, anche qui basandosi su criteri tra-
Cgil, Cisl e Uil si rivolgono
infine alla Provincia che, con «i
tagli trasversali di bilancio effettuati», avrebbe «impedito
un efficiente sviluppo delle attività e limitato le aspirazioni
del personale». «Per la Provincia è ancora strategica la ricerca?» si chiedono i sindacalisti,
anche a seguito del fatto che
«nella recente redistribuzione
di bilancio (con la legge di assestamento, ndr)non è stata
prevista alcuna risorsa per la ricerca».
Il presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè, per ora
non commenta. Dalla Provincia, l’assessora per l’Università
e la ricerca Sara Ferrari si riserva di rispondere solo quando
riceverà comunicazioni ufficiali. L’assessorato non esclude
tuttavia la possibilità di aprire
un tavolo per discutere le questioni sollevate dai lavoratori
della Fem.
Fabio Parola
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Scarica

Mach, sindacati sul piede di guerra «Trasparenza