24 ottobre 2010 XXX Domenica del Tempo Ordinario GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE Liturgia delle ore: II settimana del salterio Parrocchia SAN BARTOLOMEO APOSTOLO - Roveredo in Piano e Villotte tel. e fax 0434 94009 · e-mail: [email protected] · www.sanbartolomeo-roveredopn.it to, u s ti fi c a i g a s a òac i se o » no torn renza del far a c i l b b a dif fe «Il pu PREGARSI ADDOSSO O PENETRARE LE NUBI Il nostro peccato sta nel pensare che non possiamo fare di più… Mettiamoci allora nella parte del pubblicano. Non, però, per diventare subito come il fariseo, ma per pregare come lui: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. E la nostra umiltà ci giustificherà e ci esalterà. “Che bella questa parabola del pubblicano e del fariseo! Che commovente!” Sì, è bellissima, ma stiamo attenti. Sappiamo - o dovremmo sapere - che le parabole non sono le pagine più facili del Vangelo, quelle da raccontare ai bambini, ma le più insidiose per la nostra coscienza sempre più o meno appesantita dai nostri schemi. Ricordiamo ciò che diceva Gesù: “Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono” (Mt 13,13). Cioè per mettere in crisi e sconvolgere il loro modo di pensare. Il “loro”, dei farisei di allora, e il “nostro”, dei farisei di oggi. Infatti…È facile immaginare la rabbia dei farisei nell’ascoltare Gesù: “Come osi considerare un uomo così per bene, che non ruba, che è giusto, che non è adultero e che per giunta digiuna e paga le decime più del necessario, meno amico di Dio di un pubblicano? È una vergogna!”. “Ben gli sta!”, invece diciamo noi. Ma, attenti! Se ascoltando la parabola, inavvertitamente e istintivamente, ci siamo messi nella parte del pubblicano - come è probabile! - e abbiamo pensato: “O Dio, ti ringrazio che non sono come quel fariseo”, siamo caduti nell’atteggiamento spirituale che Gesù stigmatizza. Mettersi nella parte del pubblicano comporta riconoscersi piccoli e poveri davanti a Dio. Chi è infatti il pubblicano? Non ci porti fuori strada un’idea errata. I pubblicani potevano essere le persone più brave e oneste di questo mondo, ma, essendo a servizio dei Romani, per i farisei erano comunque peccatori in quanto al di fuori della legge mosaica, perciò impuri, da tenere alla larga, impossibilitati a partecipare ai riti della sinagoga e del tempio. L’uomo della parabola ammette il suo stato irregolare, non promette di cambiare vita: quello è il suo mestiere, il lavoro che lo fa vivere. Presenta umilmente e sinceramente la sua debolezza a Dio e invoca pietà. E torna a casa sua giustificato. Niente giustificazione, invece, per il fariseo. Eppure fa più di quello che gli viene richiesto: va -diremmo noi - a messa anche nei giorni feriali, dà l’offerta per le Missioni e per la altre raccolte. Cosa gli manca? Gli manca il senso della sproporzione tra la grandezza di Dio e la sua piccolezza. Egli crede di potersi mettere alla pari con le sue opere, osa alzare gli occhi al cielo, non si batte il petto, non implora, si sente tutt’altro che povero, perciò “la sua preghiera non attraversa le nubi, né si quieta finché non sia arrivata; non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità”. Presenta all’Altissimo i suoi crediti: “Non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”, illudendosi così di colmare l’oceano con poche gocce. E se il nostro posto di cristiani fosse proprio quello del fariseo? “Ma perché? Cosa possiamo fare di più? Perché dovremmo presentarci al Signore a occhi bassi e battendoci il petto?”. Già, cosa possiamo fare di più? Il nostro peccato sta proprio nel pensare che non possiamo fare di più perché non rubiamo, non commettiamo ingiustizie troppo macroscopiche, non commettiamo adulterio. Non ci vien chiesto un più in opere, ma in qualità, nel dovere essere “sale e luce”. Tanto per scendere nella pratica… Oggi è la Giornata Missionaria Mondiale, una di quelle occasioni per tranquillizzare la nostra coscienza: “La nostra offerta l’abbiamo data. Cosa possiamo fare di più?. Mica possiamo andare in Africa?”. Non possiamo andare in Africa, ma l’Africa è venuta da noi. Non pensiamo subito agli extracomunitari, ma all’ “Africa” che sono i nostri figli, i nipoti, gli amici, i vicini di casa, i colleghi di lavoro… Sono “Africa”, perché non conoscono più il Vangelo. Sono terra di missione. E chi lo porterà il Vangelo se non noi? Non basta l’offerta per i missionari, ci viene chiesto di diventare offerta per l’annuncio del Vangelo, come Paolo, che aspetta fiduciosamente “la corona di giustizia” non per avere evitato grossi peccati, ma per aver “combattuto la buona battaglia, per aver portato a compimento l’annuncio del Vangelo”. Mettiamoci allora nella parte del pubblicano. Non, però, per diventare subito come il fariseo, ma per pregare come lui: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. E la nostra umiltà ci giustificherà e ci esalterà. don Tonino Lascooni (http://www.paoline.it/Vangelo-e-Vita) Dal Catechismo della Chiesa Cattolica LA PREGHIERA NEL TEMPO DELLA CHIESA 548. Come pregava la prima comunità cristiana di Gerusalemme? All’inizio degli Atti degli Apostoli è scritto che nella prima comunità di Gerusalemme, educata dallo Spirito Santo alla vita di preghiera, i credenti «erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli Apostoli, e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere» (At 2,42). 549. Come interviene lo Spirito Santo nella preghiera della Chiesa? Lo Spirito Santo, Maestro interiore della preghiera cristiana, forma la Chiesa alla vita di preghiera e la fa entrare sempre più profondamente nella contemplazione e nell’unione con l’insondabile mistero di Cristo. Le forme di preghiera, quali sono espresse negli Scritti apostolici e canonici, rimarranno normative per la preghiera cristiana. 550. Quali sono le forme essenziali della preghiera cristiana? Sono la benedizione e l’adorazione, la preghiera di domanda e l’intercessione, il ringraziamento e la lode. L’Eucaristia contiene ed esprime tutte le forme di preghiera. 551. Che cos’è la Benedizione? La Benedizione è la risposta dell’uomo ai doni di Dio: noi benediciamo l’Onnipotente che per primo ci benedice e ci colma dei suoi doni. 552. Come si può definire l’adorazione? L’adorazione è la prosternazione dell’uomo, che si riconosce creatura davanti al suo Creatore tre volte santo. Appuntamenti Entrate ed uscite della Settimana Domenica 24 ottobre XXX del Tempo Ordinario Gionata Missionaria Mondiale > con vendita delle torte < - offerte Domenica € 1.432,43 - offerte feriali 740,00 - lumini 300,00 - matrimonio 350,00 - funerali 950,00 - affitto Oratorio 937,50 - per banchi (NN) 700,00 - per famiglie bisognose 645,00 dopo la messa delle 9.30: in oratorio, incontro gruppo chierichetti per programma anno formativo 2010/2011 dal titolo “I piccoli giullari di Dio “. ore 12.15: a S. Antonio, matrimonio di Luana Barel e Lucio Rivera Jr ore 14.30: in Oratorio, castagnata della Scuola Materna Parrocchiale ore 15.00: Casa Madonna Pellegrina, Inizio itinerario diocesano per fidanzati (Uff. Famiglia) MESE MISSIONARIO La 5a settimana (25-31 ottobre) conclude l’Ottobre Missionario proponendo il tema del Ringraziamento, doveroso al termine di qualsiasi percorso di vita. lunedì 25 ottobre ore 20.00: Catechismo 1a superiore (1° gruppo) martedì 26 ottobre ore 20.00: Catechismo 1a superiore (2° gruppo) ore 20.30: Rosario per Luigi Pivetta def. in Canada mercoledì 27 ottobre Entrate Uscite - Tramonti - libri - Multiutility - carità € 282,24 359,01 14,52 125,00 È in allestimento, per l’uscita di Natale, LA VOCE di Roveredo Chi volesse intervenire in qualsiasi modo, sempre gradito, porti il proprio contributo entro e non oltre sabato 20 novembre. I contributi potranno essere spediti all’indirizzo di posta elettronica [email protected] 31 ottobre e 1 novembre La Comunità Missionaria di Villaregia, in occasione della commemorazione dei defunti, ripropone un modo evangelico per vivere l’intimo legame esistente tra noi e i nostri cari che ci hanno preceduto, invitandoci a rivolgere uno sguardo alla miriade di fratelli che in tutto il mondo ancora oggi muore per fame. L’iniziativa “Il fiore della carità” vuole essere per noi un’opportunità di far del bene in maniera semplice e concreta, compiendo un gesto d’amore a suffragio delle anime a noi care: un’offerta per i fratelli più poveri al posto o insieme ai fiori in memoria dei nostri defunti. IL SETTIMO GIORNO SI RIPOSÒ... per una domenica ben spesa Un’iniziativa voluta dal Vescovo e promossa dall’Azione Cattolica della diocesi di ConcordiaPordenone nella speranza che la Domenica in famiglia ridiventi possibile per tutti. L’iniziativa invita a compiere le spese quotidiane dl lunedì al sabato rivalutando la Domenica come giorno da spendere in famiglia. I moduli per le adesioni verranno distribuiti all’uscita delle S. Messe. In chiesa verrà posta un urna per la raccolta delle adesioni che poi verranno riconsegnate in Diocesi a cura dell’Azione Cattolica parrocchiale. ore 20.30: Pastorale Giovanile dalle 20 alle 22: Madonna Pellegrina, percorso tematico “l’annuncio che ho ricevuto, la chiesa discepola e maestra” con don Giampietro Ziviani attenzione: Le fotografie delle scorse pubblicazioni potranno essere ritirate, previo appuntamento, entro il 12 dicembre 2010. Dopo tale data, la parrocchia si riterrà libera di disporre del materiale non ritirato, nel modo che riterrà più opportuno. dalle 9.00 alle 11.30: Adorazione Intenzioni Sante Messe della settimana giovedì 28 ottobre Ss. Simone e Giuda, apostoli venerdì 29 ottobre ore 20.30: a Nave 2° incontro del corso per fidanzati ore 20.30: in Seminario, 2° incontro corso di formazione per giovani catechisti e animatori, “Io catechista... una vocazione che cresce” sabato 30 ottobre ore 15.00: Pellegrina, incontro formativo per ministri straordinari della Comunione Domenica 31 ottobre XXXI del Tempo Ordinario torna l’ora solare: alle ore 3.00 spostare le lancette dell’orologio alle ore 2.00 ore 11.00: battesimi di Federico Mazzariol di Daniele e Anna Crosilla Marta Pacagnella di Aristide e Laura Redivo Letizia Regolini di Nicola e Eleonora Cadelli Sofia Villano di Luca e Paola D’Angelo 40° di Matrimonio di Giovanna Amistani e Erminio Portolan da mezzogiorno fino all’8 novembre, si può lucrare per i defunti l’indulgenza plenaria ore 18.00: S. Messa in chiesa (non a S. Antonio) Tutti i giorni alle 16.00 a S. Antonio e alle 17.00 a S. Anna recita del Santo Rosario lunedì 25 ottobre S. Messa ore 8.30 • Raimondo Santarossa • Gino Luchini Anniv. • Def.ti fam. Del Piccolo • Giuditta Peloso e Ferruccio Tobaldin • per genitori Maria De Mattia S. Messa ore 8.30 martedì • Teresa e Antonio Poli 26 • Maria Renzoni ottobre • Def.ti fam. Del Piero S. Messa ore 8.30 mercoledì • Luigi Pivetta def. in Canada 27 • Maria e Ferrucio Scropetta Anniv. ottobre • Amelia Michielin Buranel • Silvio Martin Anniv. giovedì 28 ottobre S. Messa ore 8.30 • Angelo e Nello • Def.ti Vitali e Cipolat • Antonio Del Piero S. Messa ore 16 > RSA • per la comunità In oratorio, iniziano le lezioni di lingua italiana per bambini e ragazzi stranieri, i martedì e i giovedì dalle 14.30 alle 17.30. Per ulteriori informazioni rivolgersi a Sr. Daniela, tel. 0434 94348 venerdì 29 ottobre S. Messa ore 8.30 • Angelo Bet • Assunta Betto • Giovanna Zorzit sabato 30 ottobre S. Messa ore 8.30 • Franca Paletti Cito • Imperia e Domenico Cadelli Anniv. S. Messa ore 19.00 • Vittorina Del Piero • Elisa e Antonio Artich • Gisella Sedrani e Domenico Casilli Marina De Mattia e Luigi Sedrani S. Messa ore 8.00 • per la comunità S. Messa ore 9.30 • Ester e Luigi Lisetto • Vittorio Tamai domenica S. Messa ore 11.00 • Riccardo Zambon Anniv. 31 ottobre • Gino • def.ti Conzato S. Messa ore 18 > in CHIESA • Annamaria Pagoni, Brigida Mandino, Carlo e Maria Pagoni • Vittoria Trinco e genitori