3 Panoramica delle protesi Tapered Screw-Vent e AdVent Il Manuale di Prodotti Protesici per Tapered Screw-Vent e AdVent intende offrire una panoramica dettagliata delle procedure protesiche più adatte a questo tipo di impianti. Si applica anche alle protesi per impianti Screw-Vent® caratterizzate da esagono interno con connessione “a frizione“, un brevetto esclusivo della Zimmer Dental. Descrizione dell’esagono interno con connessione “a frizione” I monconi per impianti con esagono interno hanno un esagono maschio che si assottiglia di un grado partendo dalla base del corpo del moncone fino alla fine dell‘esagono (Figura 1). Quando il moncone viene posizionato nell’impianto per effetto della torsione applicata, l‘esagono maschio si inserisce “a frizione” sulle pareti dell’esagono interno. Il risultato è un accoppiamento a frizione che praticamente elimina ogni rotazione tra i componenti. Il microscopio elettronico a scansione mostra chiaramente questa connessione stretta, che produce una virtuale “saldatura a freddo” dei componenti (Figure 2, 3). • L’esagono interno, profondo 1,5 mm, distribuisce meglio le forze all’interno dell‘impianto, riducendo la concentrazione di stress meccanici. • Il piano inclinato rende più facile il posizionamento corretto del moncone (Figura 1). • Questo tipo di connessione elimina in pratica ogni tolleranza o micromovimento rotazionale e l‘effetto delle sollecitazioni occlusali sul moncone, cause principali di allentamento della vite. • Il profilo basso della connessione interna favorisce l‘estetica e permette di migliorare anche il profilo di emergenza. • Una volta che l’accoppiamento a frizione è in loco, i monconi possono essere rimossi dall’impianto solo usando uno speciale Strumento di Rimozione del Moncone (Figura 4). • Sono disponibili tre piattaforme protesiche per impianti Tapered Screw-Vent (3,5 mm, 4,5 mm e 5,7 mm di diametro) e due piattaforme protesiche AdVent (4,5 mm e 5,7 mm di diametro). • I componenti delle due piattaforme [ 5,7 mm sono compatibili tra di loro, al contrario dei componenti delle piattaforme [ 4,5 mm. Figura 2 – Fotografia al Microscopio Elettronico a Scansione (SEM), ingrandimento 50X: si vede il contatto stretto stabilito dall’impianto ad esagono interno sia all‘interfaccia tra impianto e moncone che nell’area di ingaggio esagonale. Figura 3 – Fotografia SEM ad ingrandimento 150X, con l’interblocco meccanico nell’area di ingaggio esagonale tra le parti piatte dell’impianto e del moncone. Figura 4 – Per rimuovere dall’impianto un moncone stabilmente posizionato con la tecnica “a frizione” si deve prima svitare ed allontanare la vite dal corpo del moncone. Uno Strumento di Rimozione del Moncone [TLRT2] viene quindi inserito dentro il moncone e l‘impianto. Lo strumento, ruotando, disingaggia gradualmente la connessione “a frizione” e solleva dolcemente il corpo del moncone fuori dall‘impianto. 4 Opzioni di restauro per pazienti edentuli parziali Moncone per corona cementata Protesi supportata da impianto • La protesi può essere rimossa solo dal dentista. • Si interdigita con l’esagono dell’impianto producendo stabilità antirotazionale. • Forma una accoppiamento “a frizione” che elimina virtualmente le principali cause di allentamento della vite. • Il design della protesi dovrebbe rispondere a considerazioni di estetica e igiene. • La protesi offre facilità di restauro e flessibilità grazie alle opzioni Hex-Lock Contour, Hex-Lock, Moncone Angolato e Moncone in lega aurea. Moncone per corona avvitata o protesi combinata moncone e corona Protesi supportata da impianto • La protesi può essere rimossa solo dal dentista. • Si interdigita con l’esagono dell’impianto producendo stabilità antirotazionale. • Forma una accoppiamento “a frizione” che elimina virtualmente le principali cause di allentamento della vite. • Il design della protesi dovrebbe rispondere a considerazioni di estetica e igiene. • La protesi offre le opzioni di corona avvitata e combinazione moncone e corona. • Tipo di moncone: moncone in lega aurea. Moncone per protesi fisse parziali Protesi supportata da impianto • La protesi può essere rimossa solo dal dentista. • Si interdigita con l’esagono dell’impianto producendo stabilità antirotazionale. • Forma un accoppiamento “a frizione” che elimina virtualmente le principali cause di allentamento della vite. • Il design della protesi dovrebbe rispondere a considerazioni di estetica e igiene. • La protesi offre facilità di restauro e flessibilità grazie alle opzioni Hex-Lock moncone anatomico, Hex-Lock, Moncone Angolato e Moncone in lega aurea. Moncone per protesi fisse parziali avvitate Protesi supportata da impianto • La protesi può essere rimossa solo dal dentista. • Il design della protesi dovrebbe rispondere a considerazioni di estetica e igiene. • Tipi di moncone: moncone conico, moncone in lega aurea senza ingaggio o cappette per barra AdVent. 5 Opzioni di restauro per pazienti edentuli totali Protesi avvitata Protesi ritenuta e supportata da impianto. • Questa protesi è consigliata specialmente per la mandibola. • La protesi può essere rimossa solo dal dentista. • La stabilità offre lo stesso vantaggio psicologico di una protesi fissa. • Per la protesi mandibolare sono preferibili cinque-sei impianti. • Per la protesi mascellare sono preferibili sei-dieci impianti. • Il design della protesi dovrebbe rispondere a considerazioni di estetica e igiene. • Tipi di moncone: moncone conico, moncone in lega aurea senza ingaggio o cappette per barra AdVent. Overdenture a barra Protesi ritenuta da impianto, supportata da impianti. • Questa protesi è consigliata sia per la mascella che per la mandibola. • L‘overdenture può essere tolta dal paziente per facilitare l’igiene ed eliminare lo stress meccanico sul sistema di impianto/protesi. • L’overdenture è stabile e fa sentire il paziente perfettamente a suo agio. • Per la protesi mandibolare si consigliano da quattro a sei impianti. • Per la protesi mascellare si consigliano da sei a dieci impianti. • La protesi ortodontica può essere fissata alla barra con vari tipi di attacchi. • Tipi di moncone: moncone conico, moncone in lega aurea senza ingaggio o cappette per barra AdVent. Overdenture a barra/palla Protesi ritenuta da impianto, supportata da tessuto • Questa protesi è consigliata principalmente per la mandibola. • L‘overdenture può essere tolta dal paziente per facilitare l’igiene ed eliminare lo stress meccanico sul sistema di impianto/protesi. • La protesi può muoversi leggermente, ma è stabile e fa sentire il paziente perfettamente a suo agio. • Per l’overdenture a barra/palla sono preferibili quattro impianti. • Tipi di moncone: moncone conico, moncone in lega aurea senza ingaggio o cappette per barra AdVent. Sono anche disponibili gli attacchi per barra Locator e gli attacchi a palla calcinabili. Overdenture con moncone a palla o moncone Locator Protesi ritenuta da impianto, supportata da tessuto • Questa protesi è consigliata principalmente per la mandibola. • L‘overdenture può essere tolta dal paziente per facilitare l’igiene ed eliminare lo stress meccanico sul sistema di impianto/protesi. • Il movimento dei denti è necessario, a causa del numero limitato di impianti. • La protesi è ritenuta da monconi a palla o monconi Locator su due impianti. • Per un‘overdenture con moncone a palla o moncone Locator si richiedono due impianti. • Tipi di moncone: moncone a palla, moncone Locator. 6 Procedure chirurgiche per impianti sommersi e non-sommersi – SeleCome scegliere e posizionare i componenti di guarigione Protocollo chirurgico sommerso (a due fasi) Il protocollo chirurgico sommerso si rifà al metodo tradizionale di posizionamento d‘impianti a forma di radice. Gli impianti per protocollo bifasico sono forniti con dispositivo di montaggio, presterilizzati, in una doppia confezione. Dopo il posizionamento dell‘impianto, si toglie il dispositivo di montaggio e si inserisce una vite chirurgica di copertura a basso profilo in titanio. Il tessuto molle è suturato sopra l‘impianto, che resta sommerso finchè non si raggiunge integrazione ossea. Viene poi fatto un secondo intervento per esporre la parte superiore dell’impianto. E‘ a questo punto che si rimuove la vite di copertura e si fissa all‘impianto una vite di guarigione transmucosale. Le viti di guarigione sono disponibili nelle lunghezze 3 mm, 5 mm e 7 mm, e nei diametri 3,5 mm, 4,5 mm, 5,5 mm e 6,5 mm. Il tessuto molle viene suturato attorno alla vite di guarigione e si attende la guarigione. Dopo la formazione del solco di tessuto molle perimplantare, si dà inizio alle procedure protesiche, togliendo la vite di guarigione per aver accesso alla parte superiore dell‘impianto. Posizionamento di una vite di guarigione durante la seconda fase dell’intervento Suturare il tessuto molle attorno alla vite di guarigione. Dopo aver esposto chirurgicamente l’impianto, sfilare la vite di copertura chirurgica in titanio usando una chiave esagonale del diametro di 1,25 mm. Scegliere una vite di guarigione lunga 3–5 mm, a seconda dello spessore del tessuto molle circostante. Usare una chiave esagonale del diametro di 1,25 mm per inserire la vite di guarigione nell‘impianto. Protocollo chirurgico non-sommerso (monofasico) Il protocollo chirurgico monofasico elimina la seconda parte dell’intervento, che consiste nell‘esporre l’impianto come sopra descritto. Gli impianti AdVent includono un colletto lavorato a macchina, lungo 3mm, che in un posizionamento standard viene ad essere sopracrestale. Se le condizioni cliniche lo permettono, l’impianto può essere posizionato in modo da avere fino a 2mm del colletto in posizione subcrestale, questo per una ricostruzione di tipo estetico o per introdurre modifiche nell’altezza del tessuto molle o nella fabbricazione della protesi. Incluso nell‘impianto c’è un estensore [AVE o AV6E] che si può usare per tener aperto il tessuto molle quando l’apice dell’impianto viene ad essere subgengivale. L’estensore può essere usato anche con speciali componenti di overdenture a barra (solo con piattaforma [ 4,5mmD) per una più ampia scelta dell’altezza del moncone. Come posizionare un componente di guarigione durante la prima fase dell‘intervento Nel momento in cui si posiziona l’impianto si avvita la vite di copertura chirurgica in titanio [AVSC o AV6SC] nell‘impianto stesso, usando una chiave esagonale di 1,25 mm di diametro. Prima di posizionare la vite di copertura chirurgica si può connettere all’impianto un estensore lungo 3 mm [AVE o AV6E] che si estende per 1 mm oltre l’interfaccia dell’impianto. L‘estensore aumenta di 2 mm la lunghezza della parte transmucosale dell‘impianto. Suturare il tessuto molle intorno all’impianto o al componente di guarigione. 7 Procedure chirurgiche per impianti sommersi e non-sommersi — Componenti di guarigione Viti di guarigione per impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent Piattaforma da [3,5 mm [ 3,5 mm [ 5,5 mm [ 4,5 mm 3 mm L (qui illustrata, disponibile anche in 5 mm L e 7 mm L) 3 mm di lunghezza (qui illustrata, disponibile anche in 5 mm L) THC3/3 THC5/3 3 mm L (qui illustrata, disponibile anche in 5 mm L) THC3/4 THC5/4 THC7/4 THC3/5 THC5/5 [ 5,5 mm [ 6,5 mm Piattaforma da [ 4,5 mm [ 4,5 mm 3 mm L (qui illustrata, disponibile anche in 5 mm L e 7 mm L) 3 mm L (qui illustrata, disponibile anche in 5 mm L) 3 mm L (qui illustrata, disponibile anche in 5 mm L) THCW3/5 THCW5/5 THCW3/4 THCW5/4 THCW7/4 THCW3/6 THCW5/6 Piattaforma da [ 5,7 mm* [ 6,5 mm 3mmL (qui illustrata, disponibile anche in 5 mm L) TH5C3/6 TH5C5/6 **Nota: i componenti della piattaforma [5,7 mm sono compatibili anche con la piattaforma AdVent [5,7 mm Estensore per impianti AdVent con piattaforme di diametro 4,5 mm e 5,7 mm Diametri della piattaforma: 4,5 mm e 5,7 mm Lunghezza Diametro Diametro [ 4,5 mm [ 5,7 mm 3 mm L 3 mm L [ 5,1 mm [ 6,4 mm AVE AV6E 8 Scelta del moncone – Impianti sommersi e impianti non sommersi con piattaforma da [ 5,7 mm (AdVent) Sistemi per monconi cementabili e avvitabili I monconi con ingaggio esagonale sono dotati di connessione a frizione con l‘impianto, indipendentemente dal design dell’impianto stesso e dal tipo di connessione. I monconi sono assemblaggi composti da uno o due pezzi del moncone o una vite. Il corpo del moncone contiene, alla base, un esagono esterno che si interdigita con il corrispondente esagono interno dell‘impianto. Questo accoppiamento previene ogni movimento di rotazione quando la vite del moncone è avvitata nell‘impianto. Per completare il posizionamento, con ingaggio totale a connessione a frizione, la vite del moncone deve essere serrata a 30 Ncm. Questi componenti richiedono l’uso dello strumento di rimozione [TLRT2] per togliere il moncone dall‘impianto dopo aver rimosso la vite. I componenti senza ingaggio consistono di una base a pezzo singolo con vite del moncone [NEA3G e NEA4G], oppure di corpo e vite del moncone lavorati in modo da costituire un pezzo unico, comunemente indicato come Moncone monopezzo [serie TAC e BAC]. Sono componenti che non ingaggiano l’esagono dell’impianto e possono essere usati solo per restauri multipli splintati o attacchi overdenture. Protocollo chirurgico sommerso bifasico Togliere la vite di guarigione o la protesi provvisoria posizionata durante la prima o la seconda fase chirurgica. Monconi in lega aurea Restauri avvitati o Monconi personalizzati Monconi anatomici Hex-Lock Protocollo chirurgico non-sommerso monofasico (Piattaforma [ 5,7 mm) Unire il moncone direttamente all‘impianto. Monconi anatomici Hex-Lock, 17o Monconi anatomici in ceramica Zimmer® Restauri cementati Togliere la vite di copertura chirurgica [AV6SC] (e l’estensore d‘impianto [AV6E], se presente) dall‘impianto. Monconi Hex-Lock Monconi angolati Fissare il moncone direttamente all‘impianto. L’estensore d‘impianto [AV6E] non può essere usato nella fase di restauro. Monconi conici Restauri avvitati Monconi a palla Restauri con attacco 9 Scelta del moncone — Impianti AdVent non-sommersi con piattaforma da [ 4,5 mm Sistemi moncone cementabile e avvitabile I monconi con ingaggio esagonale sono dotati di connessione a frizione con l’impianto. I monconi sono assemblaggi composti da uno o due pezzi del moncone e da una vite. Il corpo del moncone contiene, alla base, un esagono esterno che si interdigita con il corrispondente esagono interno dell‘impianto. Questo accoppiamento previene ogni movimento di rotazione quando la vite del moncone è avvitata nell‘impianto. Per completare il posizionamento, con ingaggio totale della connrssione a frizione, la vite del moncone deve essere serrata a 30 Ncm. Questi componenti richiedono l’uso dello strumento di rimozione [TLRT2] per togliere il moncone dall‘impianto dopo aver rimosso la vite. componenti senza ingaggio consistono di una base a pezzo singolo con vite del moncone [NEA3G e NEA4G], oppure di corpo e vite del moncone lavorati in modo da costituire un pezzo unico, comunemente indicato come Moncone monopezzo [AVACT, AVACT3 e AVBA]. Sono componenti che non ingaggiano l’esagono dell’impianto e possono solo essere usati per restauri multipli splintati o attacchi overdenture. Protocollo chirurgico non-sommerso monofasico Oppure Oppure Togliere la vite di copertura chirurgica [AVSC] (e l’estensore d‘impianto [AVE], se presente) dall’impianto. Monconi in lega aurea Restauri avvitati o monconi personalizzati Fissare il moncone direttamente all‘impianto. I componenti ad ingaggio esagonale non possono essere usati con l’estensore d‘impianto [AVE]. Monconi Hex-Lock Restauri cementati Monconi angolati Togliere la vite di copertura chirurgica [AVSC] dall‘impianto. Fissare il moncone senza ingaggio all’estensore d‘impianto [AVE] per aggiungere 2 mm all’altezza finale. Cappetta per barra senza ingaggio Monconi conici Restauri avvitati Togliere l’estensore d’impianto e unire il moncone direttamente all‘impianto. Monconi a palla Restauri con attacco 10 Componenti per la guarigione dei tessuti, perni da impronta e protesi provvisoria Zimmer Dental offre un’ampia scelta di componenti di facile utilizzo che rispondono ad ogni esigenza di restauro. Scegliendo in questa guida la colonna corrispondente alla piattaforma dell‘impianto che si vuole restaurare e seguendola fino in fondo si possono identificare le viti di guarigione, i perni da impronta ed i monconi più indicati al tipo di restauro in oggetto: cementato, avvitato o overdenture. Sono anche disponibili monconi provvisori. • Gli impianti Tapered Screw-Vent vengono proposti con • Negli impianti Tapered Screw-Vent la confezione comprenpiattaforme protesiche dotate di codice a tre colori per: de l‘esclusivo dispositivo di montaggio/perno da impron[ 3,5 mm, [ 4,5 mm e [ 5,7 mm. ta che può fare sia da supporto di montaggio che da perno da impronta e/o essere adattato come moncone prov• Gli impianti AdVent hanno una piattaforma da [ 4,5 mm visorio. Queste parti possono anche essere acquistate diversa dalla piattaforma da [ 4,5 mm di Tapered Screwseparatamente. Vent, ed una piattaforma da [ 5,7 mm che utilizza la protesi da [ 5,7 mm di Tapered Screw-Vent. Guarigione tissutale Piattaforma da [ 3,5 mm Piattaforma da [ 4,5 mm Piattaforma da [ 5,7 mm* Piattaforma AdVent [ 4,5 mm TH5C3/6 TH5C5/6 AVE (Implant Extender) Vite di guarigione (3 mm di lunghezza nell’illustrazione – i numeri di codice per le lunghezze di 3 mm, 5 mm e 7 mm sono reperibili nell‘elenco) THC3/3 THC5/3 THC3/4 THC5/4 THC7/4 THC3/5 THC5/5 THCW3/4 THCW5/4 THCW7/4 THCW3/5 THCW5/5 THCW3/6 THCW5/6 Perno da impronta Piattaforma da [ 3,5 mm Piattaforma da [ 4,5 mm Piattaforma da [ 5,7 mm* Piattaforma AdVent [ 4,5 mm HLT5/6 AVIT/4 Perno da impronta indiretta (con vite per impronta a cucchiaio chiuso) HLT3/3 HLT3/4 HLT3/5 HLT4/4 HLT4/5 HLT4/6 Svasatura [ 3,5 mm Svasatura [ 4,5mm Svasatura [ 5,5 mm Svasatura [ 4,5 mm Svasatura [ 5,5 mm Svasatura [ 6,5 mm DHT3/3 DHT3/4 DHT3/5 DHT4/4 DHT4/5 DHT4/6 Perno da impronta diretta (con vite per impronta a cucchiaio aperto) AVIT/4 DHTS Analoghi d‘impianto IA3 IA4 IA5 AVR Restauri provvisori Piattaforma da [ 3,5 mm Piattaforma da [ 4,5 mm Piattaforma da [ 5,7 mm* Piattaforma AdVent [ 4,5 mm Il moncone provvisorio in plastica (con vite) può essere usato per restauri cementati o avvitati HLPT3 HLPT4 HLPT5 Dispositivo di Montaggio/Perno da impronta FMT3 FMT4 (con vite) Nota: la piattaforma [ 5,7 mm dell’impianto AdVent usa FMA5. *Nota: i componenti della piattaforma [ 5,7 mm sono compatibili con la piattaforma 5,7 mm AdVent. FMT5 FMA4 11 Restauri cementati e personalizzati Restauri cementati, diritti Piattaforma da [ 3,5 mm Piattaforma da [ 4,5 mm Svasatura 4,5 mm Piattaforma da [ 5,7 mm* Piattaforma AdVent [ 4,5 mm Svasatura 5,5 mm Moncone anatomico in ceramica Zimmer ** (con vite) Moncone anatomico Hex-Lock ZRA341S ZRA342S ZRA451S Svasatura 4,5 mm ZRA452S Svasatura 5,5mm Svasatura 6,5 mm (con vite) (I monconi per [ 4,5 mm e svasatura 4,5 mm non sono raffigurati ma si possono trovare nell‘elenco) ZOA341S ZOA342S ZOA343S ZOA561S ZOA562S ZOA563S ZOA451S ZOA452S ZOA453S ZOA441S ZOA442S ZOA443S Nota: cappette per impronta, analoghi, cappette provvisorie e per ceratura sono vendute separatamente in base al diametro della svasatura. Richiedere la disponibilità. Svasatura Svasatura 3,5 mm 4,5 mm Svasatura 5,5 mm Svasatura 4,5 mm Svasatura 5,5 mm HLA3/5 HLA4/4 HLA4/5 Svasatura 6,5mm Svasatura 6,5 mm Svasatura 4,5 mm Svasatura 6,5 mm HLA5/6 AVHL/4 AVHL/6 Moncone Hex-Lock (con vite) HLA3/3 HLA3/4 HLA4/6 Restauri cementati, angolati Piattaforma [ 3,5 mm Moncone anatomico Hex-Lock, 17° (con vite) (I monconi con [ 4,5 mm e svasatura 4,5 mm non sono illustrati ma si possono trovare nell’elenco) Svasatura 4,5 mm ZOA341A ZOA342A AH20/4 AH20 Piattaforma [ 4,5 mm Svasatura 5,5 mm Piattaforma [ 5,7 mm Piattaforma AdVent da [ 4,5 mm Svasatura 6,5 mm ZOA451A ZOA561A ZOA562A ZOA452A ZOA441A ZOA442A Nota: cappette per impronta, analoghi, cappette provvisorie e per ceratura sono vendute separatamente in base al diametro della svasatura. Richiedere la disponibilità. Monconi angolati a 20° per 6 e 24 posizioni (con vite) AH20W/5 AH20W A5H20/6 A5H20 AVH20/4 Restauri personalizzati Piattaforma da [ 3,5 mm Piattaforma da [ 4,5 mm Piattaforma da [ 5,7 mm* Piattaforma AdVent da [ 4,5 mm Moncone in lega aurea con vite Restauri singoli (con ingaggio) HLA3G HLA4G NEA3G NEA4G HLA5G AVGA Restauri multipli (senza ingaggio) *Nota: i componenti della piattaforma [ 5,7 mm sono compatibili con la piattaforma AdVent [ 5,7 mm. **Richiedere la disponibilità. AVGC3 Cappetta per barra in lega aurea con vite 12 Componenti per protesi avvitata e overdenture Restauri avvitati Piattaforma da [ 3,5 mm Piattaforma da [ 4,5 mm Piattaforma da [ 5,7 mm* Piattaforma AdVent da [ 4,5 mm Moncone conico TAC1 TAC2 0,75 mm 2 mm TAC3 3 mm TACW1 0,75 mm TAC4 4 mm TACW2 2 mm TACW3 3 mm TACW4 4 mm TA5C1 TA5C2 0,75 mm 2 mm TA5C3 3 mm TA5C4 4 mm AVACT AVACT3 Nota: Usare l’estensore AVE per aggiungere altri 2 mm all’altezza del colletto quando si utilizzano monconi conici su impianti AdVent. Sono anche disponibili TAC5 e TACW5. Componenti per moncone conico ACTIT ACTDT ACTR Moncone conico Perno da impronta indiretta e diretta TTC5 ACTGC Cappetta in lega aurea Analogo del moncone conico Riproduce il moncone conico connesso per monconi conici, con vite all‘impianto TGC3 Cappetta per barra del moncone conico in titanio TGC5 Cappette in lega aurea per barra del moncone conico, con vite Restauri Overdenture Piattaforma [ 3,5 mm Piattaforma [ 5,7 mm Piattaforma [ 4,5 mm Piattaforma AdVent [ 4,5 mm Componenti Locator TLOC4/1 TLOC4/2 TLOC4/3 TLOC3/1 TLOC3/2 TLOC3/3 TLOC3/4 TLOC4/4 TLOC5/1 TLOC5/2 TLOC5/3 TLOC5/4 AVLOC4/1 AVLOC4/2 AVLOC4/3 Nota: Sono disponibili altre opzioni per il colletto. Fare riferimento al catalogo prodotti per un elenco completo. Componenti Locator LOCIMP LOCAN/4 LOCPP LOCBF2 LOCCTB LOCLBF Cappetta per impronta Analogo del moncone Perno di parallelismo Femmina per barra Femmina per barra calcinabile Femmina per barra saldata al Laser LOCMP2 Confezione di maschi per lavorazione Nota: Sono disponibili altri componenti per barre Locator e maschi di ricambio. Vedi catalogo prodotti. Restauri Overdenture Piattaforma da [ 3,5 mm Monconi a palla con cappetta per attacco e ritenzione in nylon Componenti per impronta per moncone a palla BAC2 BAC4 BAC6 Piattaforma da [ 4,5 mm BACW2 BACW4 Piattaforma da [ 5,7 mm* BACW6 BA5C2 Piattaforma AdVent [ 4,5 mm BA5C4 BAT CAT BAR CA Perno da impronta per moncone a palla (Ball Abutment Transfer) Perno da impronta per cappetta (Cap Attachment Transfer) Analogo del moncone a palla (Ball Abutment Replica) Cappetta per attacco e ritenzione in nylon AVBA Nota: BAT e BAR non devono essere usati assieme al moncone con piattaforma di diametro 5,7 mm. Utilizzare l’estensore AVE per aggiungere altri 2mm all‘altezza del colletto quando si usano monconi conici su impianti AdVent. Codice a colori per piattaforme con esagono interno L’organigramma seguente indica il colore corrispondente al diametro di piattaforma con interno esagonale per Tapered Screw-Vent e Screw-Vent. Verde Piattaforma impianto da 3,5 mm Viola Piattaforma impianto da 4,5 mm Giallo Piattaforma impianto da 5,7 mm *Nota: i componenti della piattaforma [ 4,5 mm TSV non possono essere usati con la piattaforma [ 4,5 mm AdVent, mentre i componenti della piattaforma [ 5,7 mm *possono essere usati sia su impianti TSV che AdVent. Manuale di odontoiatria ricostruttiva Sistema di perni da impronta 14 Tecnica di impronta indiretta (a cucchiaio chiuso) Perni da impronta indiretta a livello dell’impianto (cucchiaio chiuso), tecnica di impronta indiretta Progettati per trasferire il profilo dei tessuti molli, unitamente alla posizione dell’impianto e all’orientamento degli esagoni, i perni per impronta indiretta restano uniti agli impianti quando l’impronta a cucchiaio chiuso viene rimossa dalla bocca del paziente. Il perno da impronta viene poi recuperato dall‘impianto, accoppiato all’analogo d’impianto corrispondente, e posizionato nel foro d’impronta relativo. Per fare un modello di lavoro contenente una replica dell‘impianto in bocca al paziente, l’impronta viene colata in gesso. Nelle aree dove è richiesto un perno da impronta più lungo, la vite del perno può essere sostituita dalla Vite d‘Estensione del Perno da impronta [HLTE per impianti ad esagono interno], che aggiunge 3 mm alla lunghezza complessiva del perno. Cucchiaio portaimpronta Perno da impronta diretta Materiale per impronta di tipo pesante e leggero Piattaforma [ 3,5 mm Svasata a [ 4,5 mm* HLT3/4] Piattaforma [ 4,5 mm Svasata a [ 5,5 mm* [HLT4/5] Piattaforma [ 5,7 mm Svasata a [ 6,5 mm SOLTANTO [HLT5/6] *Available in all three profile diameters. Piattaforma [ 4,5 mm Svasata a [ 4,5 mm SOLTANTO [AVIT/4] Analogo d‘impianto Esposizione della parte superiore degli impianti Per impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent: • Rimuovere le viti di guarigione con la chiave esagonale da [ 1,25 mm Per impianti AdVent: • Rimuovere le viti chirurgiche di copertura [AVSC] con la chiave esagonale e l’estensore d‘impianto [AVE], se presente. Inserimento dei perni da impronta I perni da impronta indiretti sono disponibili in profili di vario diametro e permettono di replicare, nel modello di lavoro, il solco del tessuto anatomico. Orientare la parte piatta del perno da impronta indiretta [serie HLT o AVIT/4] o del Dispositivo di Montaggio verso la superficie vestibolare, innestare il suo esagono sull’esagono dell‘impianto e premere il perno da impronta sull‘impianto.Avvitare la vite del perno nell’impianto e serrare a mano con la chiave esagonale da 1,25 mm di diametro. 15 Tecnica di impronta indiretta (a cucchiaio chiuso) Presa dell’impronta indiretta Eseguire una radiografia oppure usare uno specillo non abrasivo per verificare che i perni per impronta indiretta siano ben posizionati. Chiudere i fori esagonali delle viti dei perni con un prodotto a scelta, per impedire l’ingresso del materiale d‘impronta. Rimuovere il materiale per non pregiudicare una corretta procedura di rilevazione dell’impronta. Vite di estensione 3mm Controllare che il cucchiaio d‘impronta sia della misura giusta Verificare che i perni da impronta indiretta siano contenuti entro l’area del cucchiaio personalizzato, o di un cucchiaio standard modificato, prima di iniettare il materiale d‘impronta. In zone dove si richiede una maggiore lunghezza del corpo del perno da impronta, sostituire la vite del perno con la Vite di Estensione [HLTE] per impianti bifasici con esagono interno. Questo farà aumentare la lunghezza del perno di 3 mm e fornirà un sottosquadro anulare in più per una maggiore ritenzione verticale. Iniezione del materiale da impronta Si consiglia un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Iniettare il materiale da impronta a consistenza leggera intorno ai perni e riempire il cucchiaio chiuso col materiale da impronta più pesante. Prendere un’impronta ad arcata completa e lasciare che il materiale si rapprenda secondo le istruzioni del produttore, prima di rimuoverla. Sfilare i perni da impronta indiretta dagli impianti in bocca al paziente. Eseguire le registrazioni interocclusali e prendere l‘impronta dell’arcata opposta. Mandare impronte e assemblaggi dei perni da impronta al laboratorio per la realizzazione dei modelli di lavoro. Rimettere le viti di guarigione sugli impianti in bocca al paziente. Assemblaggio del perno da impronta completo Come posizionare l’assemblaggio dei perni da impronta Fissare i perni da impronta indiretta ai corrispondenti analoghi d‘impianto con la chiave esagonale: • Analogo d‘impianto per un impianto ad esagono interno, piattaforma [ 3,5 mm: IA3. • Analogo d‘impianto per un impianto ad esagono interno, piattaforma [ 4,5 mm: IA4. • Analogo d‘impianto per un impianto ad esagono interno, piattaforma [ 5,7 mm: IA5. • Analogo d‘impianto per un impianto Advent con piattaforma [ 4,5 mm: AVR. • Analogo d‘impianto per un impianto AdVent con piattaforma 5,7 mm: IA5. Allineare la parte piatta del perno da impronta con la parte piatta del foro corrispondente nell’impronta e inserire l’assemblaggio del perno dentro il materiale d‘impronta. Un doppio click indica che l’assemblaggio è ben posizionato. 16 Tecnica di impronta indiretta (a cucchiaio chiuso) Sezione trasversale di un’impronta indiretta Cucchiaio portaimpronta Materiale pesante per impronta Dalla sezione trasversale di un’impronta indiretta si può notare che non vi è accesso al perno da impronta dall‘esterno del cucchiaio portaimpronta. Materiale leggero per impronta Assemblaggio Perno da impronta/Analogo Costruzione del modello di lavoro Distribuire il materiale per replica dei tessuti molli attorno alle giunzioni di analoghi d’impianto e perni da impronta. Stare attenti a non coprire col materiale tra le ritenzioni degli analoghi d’impianto. Dopo che il composto si è rappreso, colare l‘impronta in gesso. Costruzione del modello di lavoro A gesso indurito, separare il modello dall‘impronta. Gli analoghi dell’impianto resteranno inglobati nel modello in gesso con le stesse posizioni e gli stessi orientamenti degli esagoni degli impianti del paziente. Sfilare via i perni da impronta dagli analoghi d’impianto usando la chiave esagonale. Se si desidera, il materiale di replica dei tessuti molli può essere rimosso per un’ispezione visiva delle connnessioni moncone/analogo d’impianto. Colare l’impronta dell’arcata antagonista in gesso, poi usare le registrazioni interocclusali per articolare i modelli. 17 Tecnica di impronta diretta (a cucchiaio aperto) Perni da impronta diretta a livello dell’impianto per la tecnica d’impronta pick-up a cucchiaio aperto Progettati per trasferire il profilo dei tessuti molli unitamente alla posizione dell’impianto e all’orientamento dell‘esagono, i perni per impronta diretta sono saldamente connessi all’impronta a cucchiaio aperto. Bisogna quindi togliere la vite centrale del perno prima di poter rimuovere l’impronta dalla bocca. Questa procedura di impronta richiede un cucchiaio personalizzato, oppure un cucchiaio standard modificato, con fori di accesso alle viti nelle aree occlusali rispetto agli impianti. L’analogo d’impianto viene connesso al perno da impronta immerso dentro l‘impronta, poi si cola l’impronta in gesso: si potrà così ottenere un modello di lavoro che contiene una replica dell’impianto in bocca al paziente. **Questo assemblaggio viene fornito in occasione dell‘acquisto opzionale della vite per impronta a cucchiaio aperto [DHTS]. Vite per perno da impronta diretta Cucchiaio portaimpronta Corpo del perno da impronta diretta Materiale per impronta di tipo leggero e più pesante Analogo d‘impianto Piattaforma [ 3,5 mm Piattaforma [ 4,5 mm Piattaforma [ 4,5 mm svasata a [ 4,5 mm* svasata a [ 5,5 mm* AdVent svasata a [ 4,5 mm [DHT3/4] SOLTANTO** [DHT4/5] [AVIT/4] *Disponibile in tutti e tre i diametri di profilo. Costruzione di un cucchiaio personalizzato Prendere un’impronta ad arcata completa che includa le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura, le aree edentule e la dentatura rimanente. Inviarla al laboratorio per la fabbricazione di un modello preliminare e di un cucchiaio portaimpronta su misura, oppure scegliere un cucchiaio standard e modellare il bordo con cera dura (greenstick). Durante la fase di laboratorio, il paziente può continuare a utilizzare la protesi preesistente modificata. Costruzione di un cucchiaio personalizzato Colare l’impronta in gesso e staccare il modello dopo l‘indurimento. Modellare con cera l‘area sopra le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura per simulare le posizioni dei perni da impronta dell’impianto che saranno usati in seguito. Costruire un cucchiaio portaimpronta su misura usando una resina da cucchiaio in materiale autopolimerizzante o fotopolimerizzante. Praticare un’apertura sopra le zone d‘impianto per avere accesso alle viti dei perni da impronta diretta. 18 Tecnica di impronta diretta (a cucchiaio aperto) Rimozione dei componenti di guarigione Esporre gli apici degli impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent: • Rimuovere le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura usando la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Impianti AdVent: • Rimuovere le viti chirurgiche di copertura con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Rimuovere l’estensore AdVent [AVE], se presente, prima di prendere l‘impronta. Select the transfers according to the implant platform and the required profile diameters. Place a Direct Transfer onto each implant in the patient’s mouth by interdigitating its hex with the hex of the implant. Inserimento dei perni da impronta diretta Usare la chiave esagonale da 1,25mmD per avvitare le viti dei perni da impronta attraverso il corpo dei perni da impronta stessi e dentro gli impianti, poi serrare a mano. In aree con ridotta altezza verticale le viti dei perni da impronta possono essere rimosse e accorciate di 4 mm, con un disco da taglio, prima dell‘uso. Punto di riduzione massima Verifica dell’accesso alle viti attraverso il tetto del portaimpronta Porre il cucchiaio ad accesso aperto sopra i perni da impronta diretta posizionati nella bocca del paziente, per verificare che le viti passino attraverso il portaimpronta senza impedimenti. Rimuovere il portaimpronta. Presa dell’impronta Si raccomanda un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Iniettare il materiale di tipo leggero attorno ai perni da impronta diretta e riempire il cucchiaio ad accesso aperto col materiale più pesante. Mettere il portaimpronta carico nella bocca del paziente e lasciare che le viti penetrino attraverso l’area di accesso del cucchiaio. Rimuovere il materiale da impronta in eccesso dall‘apice delle viti e lasciare rapprendere seguendo le istruzioni del produttore. Sfilare le viti dai perni da impronta con la chiave esagonale e toglierle dalla bocca del paziente. Rimuovere il cucchiaio dalla bocca del paziente. Il corpo dei perni da impronta diretta sarà trattenuto nel materiale d‘impronta. 19 Tecnica di impronta diretta (a cucchiaio aperto) Completamento della procedura di impronta Riposizionare i componenti di guarigione sugli impianti in bocca al paziente. Prendere un’impronta dell‘arcata opposta e fare le registrazioni interocclusali. Mandare le impronte, inclusi i perni da impronta, al laboratorio per la fabbricazione dei modelli di lavoro. Assemblare gli analoghi d‘impianto corrispondenti [IA3, IA4, IA5 e AVR] nella base del perno da impronta corrispondente dentro il materiale d‘impronta. Con la chiave esagonale introdurre la vite del perno da impronta nel rispettivo foro d’accesso sul retro del cucchiaio da impronta. Far passare la vite attraverso il corpo del perno da impronta immerso e avvitarla all’analogo d‘impianto in modo da unire i componenti. Sezione trasversale di un’impronta diretta Cucchiaio portaimpronta Dalla sezione trasversale di un’impronta diretta si nota che vi è accesso alla vite del perno da impronta dall‘esterno del cucchiaio portaimpronta. Materiale pesante per impronta Materiale leggero per impronta Assemblaggio perno da impronta/analogo Costruzione del modello di lavoro Distribuire il materiale per la replica dei tessuti molli intorno alle giunzioni tra analoghi d’impianto e i perni da impronta. Stare attenti a non coprire col materiale le ritenzioni degli analoghi d’impianto. Dopo che il composto si è rappreso, colare l’impronta in gesso. Costruzione del modello di lavoro Usare la chiave esagonale da [ 1,25 mm per svitare e rimuovere le viti dei perni da impronta dopo che il gesso si è indurito. Separare il modello dall‘impronta (il corpo dei perni da impronta diretta rimarrà nell‘impronta). Gli analoghi dell’impianto resteranno incorporati nel modello in gesso con le stesse posizioni e orientamenti degli esagoni degli impianti in bocca al paziente. Se lo si desidera, il materiale per la replica dei tessuti molli può essere rimosso per un controllo visivo delle connessioni moncone/analogo d‘impianto. Colare l’impronta dell‘arcata antagonista in gesso, poi usare le registrazioni interocclusali per articolare i modelli. 20 Tecnica di impronta immediata — Making anCome prendere un‘impronta quando si posiziona l‘impianto Opzione 1: Prendere un’impronta a livello dell’impianto Dopo aver avvitato l‘impianto, sigillare la testa del Dispositivo di Montaggio. Se l’impianto non ha un perno da impronta, applicare un perno a discrezione con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Mettere del materiale da impronta leggero intorno al perno e prendere un’impronta ad arcata intera con materiale di consistenza standard. Rimuovere l’impronta dopo che si è rappresa. Togliere il perno da impronta e mandarlo con l’impronta al laboratorio. Se l’impronta viene rilevata a livello dell‘osso, informare il laboratorio. Opzionale: per la tecnica da impronta a cucchiaio aperto si possono usare viti da impronta lunghe [DHTS]. Opzione 2: Usare la guida chirurgica Dopo aver avvitato l’impianto, usare una vite lunga per impronta [DHTS], attraverso la guida chirurgica. Fissare il dispositivo di montaggio o il perno da impronta alla guida chirurgica con resina. Svitare il perno da impronta e rimuovere la guida con il perno da impronta attaccato. Inviare guida e perno da impronta al laboratorio per il riposizionamento nel modello preoperatorio. Come applicare i componenti di guarigione 1) Posizionare la vite chirurgica di copertura usando la chiave esagonale da 1,25 mm, poi suturare per il tradizionale protocollo bifasico. 2) Applicare una vite di guarigione con profilo e diametro di piattaforma richiesti dal protocollo monofasico. Mandare impronta, perni da impronta e modelli diagnostici al laboratorio per la fabbricazione del modello di lavoro. Costruzione del modello di lavoro Distribuire il materiale per la replica dei tessuti molli intorno alle giunzioni tra analoghi d’impianto e perni da impronta. Dopo che il materiale si è rappreso, colare l’impronta in gesso. Separare il modello dall‘impronta. L’analogo d’impianto rimarrà incorporato nel modello in gesso con le stesse posizioni ed orientamento degli esagoni degli impianti in bocca al paziente. Svitare e togliere il perno da impronta dall’analogo d’impianto usando la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Se lo si desidera, il materiale per la replica dei tessuti molli può essere rimosso per un controllo visivo delle connessioni moncone/analogo d‘impianto. Colare l’impronta dell‘arcata antagonista in gesso, poi usare le registrazioni interocclusali per articolare i modelli. Manuale di odontoiatria ricostruttiva Monconi provvisori in plastica Hex-Lock 22 Monconi provvisori in plastica Hex-Lock Opzioni di restauro con monconi provvisori in plastica Hex-Lock Il moncone provvisorio in plastica Hex-Lock è composto da un cilindro di plastica con pareti ritentive parallele. Il colletto svasato aiuta a creare un profilo di emergenza naturale durante la guarigione del tessuto. Il moncone provvisorio può essere usato con corone cementate o avvitate, in procedure di laboratorio o ambulatoriali. La lunga vite di fissaggio del moncone serve a preservare il canale d‘accesso della vite nelle protesi avvitate e può facilmente essere adattato ad un restauro cementato. Il moncone provvisorio in plastica Hex-Lock è indicato per restauri a breve termine (28 giorni o meno) e non deve essere usato per spazi interocclusali minori di 4mm o per divergenze maggiori di 25°. L’uso del moncone provvisorio come moncone finale è controindicato. Punto di riduzione massima, corrispondente a 4 mm L sopra l’interfaccia dell‘impianto. Figura 1 – Moncone provvisorio in plastica Hex-Lock e vite di ritenzione Figure 2 – Non si dovrebbe ridurre l’altezza del moncone provvisorio Hex-Lock a meno di 4 mm. Una tacca sul cilindro del moncone indica la misura di 4 mm. Costruzione di modelli articolati Colare il modello di lavoro in gesso. Se si desidera, si può usare materiale che simula i tessuti molli per delineare i contorni gengivali. Rimuovere i perni da impronta dal modello. Colare l’impronta dell’arcata antagonista in gesso e usare la registrazione interocclusale per articolare i modelli. Creazione di una ceratura diagnostica Creare una ceratura diagnostica dei denti che devono essere sostituiti con la corretta morfologia dentaria usando tecniche protesiche tradizionali. Duplicare la ceratura diagnostica prendendo un’impronta in alginato, e colare un modello in gesso. Usare una macchina sottovuoto per creare la matrice in plastica. 23 Monconi provvisori in plastica Hex-Lock Preparazione del guscio in plastica Rimuovere la matrice in plastica e dare forma al duplicato. Rifinire e riposizionare la matrice trasparente e controllare che combaci perfettamente. Fare un piccolo foro sul versante occlusale della matrice e riposizionarla sul moncone provvisorio, lasciando che la vite del moncone di plastica temporaneo protuda. Fissare i monconi al modello di lavoro Fissare i monconi provvisori in plastica ai loro corrispondenti analoghi d‘impianto o impianti, usando procedure ambulatoriali. Servirsi di una chiave esagonale da [ 1,25 mm per serrare la vite del moncone, usando solo la pressione delle dita. Preparazione del moncone provvisorio Punto di riduzione massima, corrispondente a 4mmL sopra l’interfaccia dell‘impianto. Marcare le modifiche da fare al moncone: queste devono tener conto dello spazio occlusale, del contorno gengivale e del disegno di protesi più appropriati per un adeguato spessore del materiale di ricopertura. Nota: con protesi avvitate a più elementi, è possibile che una o tutte le connessioni esagonali dei monconi debbano essere rimosse per evitare un‘interferenza degli esagoni multipli durante il posizionamento della protesi. Come modificare il moncone Moncone avvitato (molare): ridurre l’altezza del moncone come richiesto, lasciando che la vite del moncone sporga nettamente in fuori attraverso la matrice. Rendere ruvida tutta la superficie del moncone per favorire la ritenzione dell‘acrilico. Moncone cementato (canino): ridurre e preparare il moncone e la vite come richiesto. Rendere ruvida la superficie del moncone per aumentare la capacità di ritenzione della protesi cementata. 24 Monconi in plastica provvisori Hex-Lock Costruzione del modello per il materiale provvisorio Elemento avvitato (molare): eliminare ogni sottosquadro e applicare al modello un mezzo di separazione, facendo attenzione che non finisca sui monconi provvisori. Elemento cementato (canino): coprire il moncone con cera o vasellina per evitare l’adesione del materiale provvisorio. Sigillare spazi vuoti e margini Sigillare il margine con cera. Per impedire che il monomero in eccesso penetri nelle aree indicate, sigillare lo spazio vuoto intorno alla vite là dove entra nel canale d‘accesso. Sigillare allo stesso modo il punto di giunzione tra moncone e analogo. Non applicare il monomero come agente attivante direttamente sul moncone. Costruzione della protesi provvisoria Lasciare che la vite passi attraverso la matrice, riempire la matrice con materiale provvisorio e posizionarlo sopra i monconi preparati. Seguire le istruzioni del produttore per fotopolimerizzare il materiale. Rifinire la protesi provvisoria Per completare la protesi provvisoria, sia cementata che avvitata, si seguono procedure di laboratorio standard. Rifinire le viti del moncone in modo che ci siano contorni linguali, occlusali ed incisali adeguati. 25 Monconi provvisori in plastica Hex-Lock Realizzare la protesi provvisoria Protesi avvitata (molare): posizionare sull’impianto il moncone/elemento provvisorio monopezzo e controllare che non ci siano discrepanze occlusali. Serrare la vite del moncone, ridurre il gambo della vite tagliandolo con una fresa a fessura e bloccare il foro di accesso alla vite. Protesi cementata (il canino): serrare la vite del moncone e bloccare il foro di accesso alla vite. Cementare l‘elemento provvisorio con cemento provvisorio e controllare possibili discrepanze occlusali. La protesi provvisoria I restauri provvisori sono ora completati e in sede. Nota: è possibile che i contorni gengivali delle protesi provvisorie non si adattino alla svasatura dei colletti provvisori o al moncone della protesi finale. Potrebbe essere necessario pianificare trattamenti ulteriori e/o modifiche del moncone provvisorio per far posto a particolari contorni tissutali. Nota: non usare una chiave dinamometrica per fissare il moncone provvisorio al corpo dell‘impianto. Serrare solo a mano. 26 Note Note Manuale di odontoiatria ricostruttiva Sistema Moncone Anatomico Hex-Lock 28 Sistema Moncone Anatomico Hex-Lock Opzioni di restauro con il sistema moncone anatomico Hex-Lock I monconi anatomici Hex-Lock sono stati progettati con margini preformati e altezza del colletto variabile. Il colletto è più alto di 1,5 mm sul versante linguale, per imitare il profilo dei tessuti molli. Il disegno anatomico contrae i tempi di preparazione e riduce il rischio di esposizione del metallo in seguito al rimodellamento del tessuto. 4,75 mm 6,25 mm 1 mm 2,5 mm Figura 1 – Vista mesiale/distale Si possono usare monconi anatomici Hex-Lock per supportare restauri cementati singoli o multipli. Il cono del moncone ha un‘altezza di 6,25 mm sopra il margine vestibolare e di 4,75 mm sopra il margine linguale, con una conicità di 8 gradi (4 gradi per parte). I monconi sono disponibili nella versione dritta e preangolata a 17°, con vari profili di emergenza. Come i monconi Hex-Lock originali, anche i monconi Hex-Lock anatomici sono in lega di titanio e presentano una connessione esagonale con conicità di 1 grado per un assemblaggio a frizione con l‘impianto. Un’ampia gamma di cappette si adatta ai monconi anatomici Hex-Lock: questo rende più semplice la realizzazione di restauri con tecniche protesiche tradizionali. • Le cappette per impronta a scatto, con codice a colori, consentono di prendere facilmente l’impronta a livello del moncone. • Le cappette provvisorie permettono la creazione di corone provvisorie per modellare il tessuto gengivale in attesa del restauro finale. • Gli analoghi e le cappette per ceratura facilitano il lavoro del laboratorio durante la costruzione della protesi finale. Figura 2 – Cappetta per impronta anatomica su moncone. • Questi quattro componenti protesici sono disponibili individualmente o come parte del kit di restauro anatomico. • I monconi di prova possono essere usati sia in laboratorio che nello studio dentistico. • Sono disponibili cappette di guarigione anatomiche per i casi in cui la guarigione del tessuto richieda tempi più lunghi. La cappetta per impronta anatomica si innesta a scatto sul solco del moncone anatomico Hex-Lock, rendendo più semplice la presa d‘impronta. Essa viene trattenuta nell’impronta polimerizzata ed è poi unita all’analogo del moncone anatomico durante la creazione del modello. Le cappette per impronta hanno un codice a colori associato al diametro della svasatura, e lo stesso codice si applica agli analoghi del moncone (vedi lo schema di codice a colori qui sotto). Codice a colori per cappette da impronta anatomiche e analoghi del moncone anatomico Figura 3 – Cappetta provvisoria anatomica, analogo di moncone e cappetta per ceratura. Colore Profilo d’emergenza Diametro Marrone chiaro 4,5 mm Rosa 5,5 mm Giallo 6,5 mm 29 Sistema moncone anatomico Hex-Lock Esposizione dell’impianto Rimuovere dall’impianto la vite chirurgica di copertura o la vite di guarigione usando una chiave esagonale da [ 1,25 mm (0,050”). Scelta e posizionamento del moncone anatomico Hex-Lock I monconi anatomici Hex-Lock consistono di un corpo moncone con margini preformati e una vite di fissaggio. I monconi anatomici sono disponibili nella versione dritta e angolata a 17°, con vari profili di emergenza e altezze del colletto, a seconda dei denti. Per collocare il moncone, ingaggiare il suo esagono all’esagono dell‘impianto, orientando il lato corto del colletto verso il profilo vestibolare. Serrare la vite del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica da protesi, calibrata, in modo da garantire la connessione a frizione con l‘impianto. Verificare radiograficamente che il moncone sia perfettamente posizionato. Presa dell’impronta a livello del moncone Posizionare la cappetta da impronta sopra il moncone, allineandola con il contorno del moncone. La parte lunga e piatta sul versante vestibolare della cappetta può essere usata come riferimento per una collocazione corretta. Far scattare la cappetta in posizione. Nota: non usare la cappetta da impronta anatomica se si devono fare modifiche al moncone anatomico. Se i margini del moncone sono stati modificati bisogna usare una tecnica diretta (impronta tradizionale per ponti-corone), facendo attenzione che il margine modificato sia completamente esposto, o un’impronta indiretta usando un perno d‘impronta a livello dell’impianto, e un analogo. Completamento della procedura di impronta È consigliabile usare un materiale da impronta elastomerico come il polivinilsiloxano o il polietere. Iniettare materiale di tipo leggero attorno alla cappetta da impronta (tecnica “wash”). Riempire poi il cucchiaio con materiale medio-pesante, per un’impronta ad arcata completa. Posizionare il cucchiaio nella bocca del paziente e lasciare che il materiale si rapprenda, seguendo le istruzioni del produttore. Rimuovere il cucchiaio dalla bocca. La cappetta da impronta anatomica resterà nel materiale da impronta. Prendere un‘impronta dell’arcata antagonista e registrare l’occlusione. 30 Sistema moncone anatomico Hex-Lock Costruire e cementare la protesi provvisoria Preparare la corona provvisoria applicando l’acrilico alla cappetta d’impronta provvisoria secondo le tecniche protesiche tradizionali. Chiudere il foro di accesso alla vite e cementare la protesi provvisoria al moncone anatomico Hex-Lock con cemento provvisorio. In alternativa, si può usare la cappetta provvisoria come base per adattare una corona preformata. Fissare l’analogo di moncone anatomico Allineare l’analogo di moncone anatomico alla corrispondente cappetta d’impronta anatomica, seguendo il codice a colori, e far scattare l’analogo in posizione. L’analogo replicherà il moncone anatomico Hex-Lock nel modello in gesso. Costruzione del modello di lavoro Colare l’impronta in gesso e utilizzare materiale che imita i tessuti molli per i contorni gengivali. Usare la registrazione interocclusale per articolare i modelli. Utilizzo della cappetta anatomica di ceratura Posizionare nel modello la cappetta anatomica di ceratura sopra l’analogo del moncone, allineando i contorni della cappetta con i contorni dell‘analogo. Usare cera, resina o altro materiale per sigillare i margini. 31 Sistema moncone Hex-Lock Creare la cappetta in cera Creare la cappetta in cera seguendo le procedure tradizionali per ponti e corone. Attaccare un canale di colata calibro 10, con serbatoio, alla sezione più spessa della cappetta in cera. Aggiungere un canale di colata ausiliario e sfiati se necessario. Fusione del modello in cera Seguire tecniche tradizionali per fare la fusione, e rifinire la struttura in metallo. Inviare al medico per una prova. Il medico dovrebbe confermare il buon adattamento e l’integrità dei margini prima che venga applicato il materiale di estetico. Finitura della protesi definitiva Applicare il materiale estetico alla cappetta in metallo secondo le procedure standard di laboratorio standard. Inviare il restauro al dentista per la consegna finale. Consegna della protesi definitiva Rimuovere il restauro provvisorio e togliere ogni traccia di cemento residuo dal moncone. Serrare di nuovo il moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica. Sigillare il canale d‘accesso alla vite dentro il moncone con cotone e un materiale fotopolimerizzante resiliente, o guttaperca. Questo assicurerà accesso alla testa della vite in futuro. Posizionare la protesi finale sui monconi e confermare il buon adattamento, il contorno e l‘integrità dei margini. Controllare funzionalità e occlusione. Cementare la protesi finale con un cemento a scelta. Per rendere più facile il recupero in futuro, si può usare un cemento provvisorio. Dare al paziente istruzioni sull’igiene orale prima di congedarlo. 32 Note Note Manuale di odontoiatria ricostruttiva Sistema moncone Hex-Lock 34 Opzioni di restauro con monconi Hex-Lock I monconi Hex-Lock, prodotti in lega di titanio, sono usati come supporto per protesi fisse cementate, singole o multiple, in casi di edentulia parziale. I monconi consistono di una vite di fissaggio e di una base fresabile con una connessione esagonale a frizione. Il moncone può essere modificato sia nello studio dentistico che in laboratorio per creare adeguati margini anatomici e profili che imitano i contorni dei denti naturali. Una volta preparati, i monconi si posizionano sull’impianto e si rileva l‘impronta seguendo tecniche tradizionali ponte – corona. Corona cementata Protesi parziale fissa cementata Protesi parziale fissa cementata Moncone per impianto ad esagono interno, piattaforma [ 5,7 mm Moncone per impianto ad esagono interno, piattaforma [ 3,5 mm Moncone Hex-Lock [HLA3/4] Moncone Hex-Lock [HLA5/6] Moncone per impianto ad esagono interno, piattaforma [ 4,5 mm Moncone Hex-Lock [HLA4/5] Moncone per AdVent a piattaforma larga, piattaforma [ 5,7 mm Moncone per impianto AdVent, piattaforma [ 4,5 mm Moncone Hex-Lock [AVHL/4] Moncone Hex-Lock [HLA5/6] 35 Sistema moncone Hex-Lock – Scelta del moncone Scelta del moncone Hex-Lock Costruire il modello di lavoro usando una delle procedure da impronta menzionate nella sezione precedente. Un moncone Hex-Lock (o semplicemente il “moncone”) consiste di un corpo moncone e una vite. I monconi ed i corrispondenti perni da impronta sono disponibili in una vasta gamma di diametri e svasature a seconda della specifica posizione dei denti. Nota: il moncone dovrebbe avere lo stesso profilo della vite di guarigione e del perno da impronta (diretta o indiretta). Per l’impianto AdVent con piattaforma [ 4,5 mm, si usa il perno da impronta indiretto [AVIT/4] per monconi Hex-Lock [ 4,5 mm e [ 6,5 mm. L‘impianto AdVent con piattaforma [ 5,7mm usa il perno da impronta indiretta [HLT5/6] abbinato alla piattaforma [ 5,7mm della linea Tapered Screw-Vent. Posizionamento dei monconi Hex-Lock Innestare l’esagono del moncone sull’esagono dell’analogo d‘impianto nel modello di lavoro (o dell‘impianto nella bocca del paziente) e posizionare il moncone sopra l’analogo d‘impianto (o impianto). Avvitare la vite del moncone usando la chiave esagonale. Per completare il posizionamento e creare una connessione a frizione, serrare la vite del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica. Determinare le modifiche da fare al moncone Hex-Lock Altezza minima 4,7 mm L Altezza minima 3,7 mmL Interfaccia impianto/ moncone Interfaccia impianto/moncone I monconi Hex-Lock si estendono per 8,7 mm in senso verticale oltre l’interfaccia impianto/moncone. Determinare visivamente le modifiche necessarie per stabilire i contorni marginali e verticali. I monconi presentano una tacca di riferimento a 4,7 mm sopra l’impianto. Usando la vite [MHLAS] (fornita insieme al moncone), la preparazione sul moncone va eseguita al massimo 1mm al di sotto di questa tacca (Fig. B). Se si utilizza la vite più lunga [HLTS2] (venduta separatamente), il moncone non deve essere preparato al di sotto della tacca di riferimento, in modo da preservare il corretto ingaggio dell’esagono all’interno della vite (Fig. A). Fig. B Fig. A Moncone Hex-Lock con vite del moncone opzionale [HLTS2]. Moncone Hex-Lock con vite del moncone standard [MHLAS]. Determinare le modifiche da fare al moncone Hex-Lock AdVent Altezza minima 3,2 mm L Interfaccia impianto/ moncone Moncone Hex-Lock AdVent con vite del moncone [AVHLS]. Fig. C I monconi Hex-Lock per impianti AdVent si estendono per 7mm in senso verticale oltre l’interfaccia impianto/moncone. Determinare visivamente le modifiche necessarie per stabilire i contorni marginali e verticali. Per poter mantenere un adeguato ingaggio dell'esagono all'interno della vite del moncone, non si deve ridurre verticalmente il moncone al di sotto della tacca di riferimento. La riduzione produrrà un moncone con un’altezza di 3,2 mm. 36 Sistema moncone Hex-Lock — Preparazione del moncone Impianti con esagono interno Riduzione massima 18° Riduzione massima 28° Riduzione massima 36° Impianti AdVent (piattaforma 4,5 mm) Riduzione massima 43° Svasatura 4,5 mm 39° Riduzione massima 51° Interfaccia impianto/ moncone Interfaccia impianto/moncone Svasatura 3,5 mm Riduzione massima Svasatura 5,5 mm Svasatura 6,5 mm Svasatura 4,5 mm Preparazione dei monconi a massima angolazione Si possono preparare i monconi Hex-Lock con un angolo tale da ottenere reciproco parallelismo e favorire l’estrazione della protesi. Con l’uso delle viti da moncone standard [MHLAS], si possono ottenere le massime angolazioni di correzione illustrati a sinistra. Svasatura 6,5 mm Marcatura del moncone per la preparazione Segnare le modifiche necessarie per ottenere lo spazio verticale e contorni gengivali appropriati. Nota: la riduzione del moncone dovrà prendere in considerazione: 1) tipo di protesi (per esempio con margine in ceramica o in metallo). 2) spessore desiderato della lega. 3) spessore desiderato del materiale di ricopertura. 4) fattori occlusali: occlusione centrica, escursione protrusiva o laterale. Usare la chiave esagonale per allentare e rimuovere la vite del moncone. Avvitare lo strumento di rimozione [TLRT2] nel canale di accesso del moncone e ruotare in senso orario. Continuando a ruotare, lo strumento finirà per sollevare e rimuovere il moncone dall‘impianto. Modifiche dei monconi Hex-Lock Fissare il moncone ad un analogo d’impianto addizionale posto ll’interno del reggimoncone [ABTH]. Modificare il moncone con dischi da taglio, mole abrasive a bassa trasmissione di calore o frese al carburo con 12 scanalature. Usare una fresa a diamante per definire i margini. Creare un indice sulla superficie vestibolare che aiuti ad orientare il moncone sull‘impianto. Mantenere o ridefinire una superficie piatta che servirà da elemento antirotazionale. Se i monconi vengono modificati in ambulatorio, procedere al posizionamento dei monconi preparati. Costruzione della protesi provvisoria Replace the abutments on the working cast and make final adjustments. Take care not to damage the soft tissue material, which can be removed from the working cast, if necessary. If a diagnostic wax-up was made, make an alginate impression over it and pour the impression in dental stone. Mold a clear acrylic sheet onto the cast of the diagnostic wax-up according to the manufacturer’s instructions. Remove the mold from the cast. Occlude screw access holes and lubricate the abutments and working cast and then flow temporary material into the areas of the abutments and missing teeth in the mold. Seat the mold onto the cast containing the prepared abutments. Trim the resulting provisional prosthesis and return it with the prepared abutments to the dentist. 37 Sistema moncone Hex-Lock — Presa dell’impronta Posizionamento dei monconi preparati Sterilizzare i monconi preparati prima di metterli in bocca al paziente. Innestare gli esagoni di ogni moncone a quelli dell‘impianto usando l’indice per orientare il moncone in modo spazialmente corretto. Avvitare la vite del moncone nel corpo del moncone e nell’impianto usando la chiave esagonale. Serrare ogni vite del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Correzioni finali ai monconi Usando una fresa al carburo a 12 scanalature, con un manipolo ad alta velocità, eseguire, se necessario, ritocchi ai contorni gengivali e verticali dei monconi sotto abbondante irrigazione. Dopo aver fatto le ultime modifiche, serrare di nuovo le viti dei monconi alla forza di torsione raccomandata. Eseguire una radiografia per confermare che i monconi sono perfettamente posizionati. Presa d‘impronta dei monconi preparati Sigillare i fori esagonali delle viti dei monconi per impedire l’accesso al materiale da impronta. Togliere il materiale in eccesso. Prendere un’impronta tradizionale, ad arcata completa, tipo ponti-corone, con un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Per evitare imprecisioni, i monconi devono restare in bocca al paziente dopo che la procedura d’impronta è stata completata. Mandare l’impronta al laboratorio per la costruzione di un ponte in metallo ceramica. Cementare la protesi provvisoria Sigillare i fori esagonali delle viti dei monconi con un materiale a vostra scelta. Se il laboratorio ha costruito una protesi provvisoria, cementarla sui monconi preparati, usando cemento provvisorio. Se non era stata costruita una protesi provvisoria, eliminare ogni sottosquadro e lubrificare leggermente i monconi. Costruire una protesi in ambulatorio sopra i monconi usando materiale acrilico, autopolimerizzante o fotopolimerizzante. Per una fotopolimerizzazione più densa, rimuovere la protesi provvisoria dalla bocca e porla in un’apparecchiatura per fotopolimerizzazione. A fotopolimerizzazione avvenuta rifinire e lucidare la protesi. Cementare la protesi provvisoria sui monconi. 38 Costruzione di una protesi per il sistema moncone Hex-Lock – Costruzione della struttura Costruzione del modello di lavoro Colare in gesso un’impronta standard di tipo ponte-corona. Si può anche usare un materiale epossidico nel caso in cui le preparazioni siano estremamente sottili. Separare lo stampo dall’impronta. Seguire procedure di laboratorio standard per produrre una replica dei tessuti molli. Utilizzare le registrazioni interocclusali per articolare il modello di lavoro con il modello dell’arcata opposta. Preparare il modello di lavoro per costruire la struttura in cera. Costruzione della struttura in cera Creare il profilo della struttura in cera secondo le classiche procedure ponte-corona. Colata in cera, rivestimento e fusione della struttura Attaccare un canale di colata in cera calibro 10, con serbatoi, alla sezione più spessa di ciascuna unità della struttura. Aggiungere canali ausiliari e sfiati a seconda della necessità, al fine di evitare porosità nella fusione. Rivestire e fondere la struttura in lega ceramica nobile o altamente nobile seguendo le linee guida fornite dal produttore. Rifinitura della struttura fusa Togliere il rivestimento, pulendo con ultrasuoni e microsfere di vetro non abrasive. Seguire tecniche di laboratorio convenzionali per adattare e rifinire la struttura fusa. Posizionare la struttura sul modello di lavoro e controllare che ci sia un adattamento passivo. Porre la struttura sul modello di lavoro e inviare il tutto al dentista per una prova della struttura in metallo. Il dentista deve confermare l’adattamento passivo della struttura prima dell’applicazione del materiale di rivestimento. Sistema moncone Hex-Lock — Posizionamento della protesi definitiva Prova della struttura finita Rimuovere la protesi provvisoria dalla bocca del paziente. Serrare di nuovo le viti dei monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Posizionare la struttura sui monconi. Verificare che si adatti passivamente e che non sia richiesta nessun’altra modifica. Rimuovere la struttura. Riposizionare la protesi temporanea con cemento provvisorio. Restituire la struttura al laboratorio con annesso il modello di lavoro per il completamento della protesi parziale fissa. Applicazione della porcellana Preparare la struttura metallica a ricevere lo strato opaco secondo le solite procedure di laboratorio. Finitura della protesi definitiva Applicare la porcellana alla struttura secondo normali procedure di aboratorio. Rifinire la porcellana e lucidare tutti i margini in metallo, posizionare la protesi finita sul modello di lavoro e inviarla al dentista per la consegna. Consegna della protesi definitiva Rimuovere la protesi provvisoria dalla bocca del paziente. Serrare nuovamente i monconi a 30 Ncm con la chiave dinamometrica calibrata. Attendere dieci minuti, poi serrare di nuovo. Questo viene fatto allo scopo di compensare la forza di bloccaggio persa a causa dell’allungamento della vite. Sigillare in ogni moncone il canale di accesso alla vite con cotone e materiale resiliente oppure guttaperca, per assicurare un accesso alla testa della vite. Posizionare la protesi finale sui monconi e fare un controllo finale dell’adattamento e dei contorni. Assicurarsi che non ci siano problemi occlusali. Verificare che non si debbano fare altre rifiniture o modifiche. Cementare la protesi finale con cemento. Per facilitare il recupero della protesi in futuro si può usare cemento provvisorio. Dare al paziente istruzioni sull’igiene orale prima di congedarlo. 39 40 Note Note Manuale di odontoiatria ricostruttiva Moncone angolato 42 Selezione del moncone angolato per protesi parziali fisse I monconi angolati sono usati per restauri cementati singoli o multipli, quando l’asse longitudinale dell‘impianto devia di circa 15°–30° dal parallelismo con l’asse longitudinale clinico dei denti adiacenti. Per esigenze estetiche, i tessuti molli devono essere sufficientemente spessi da consentire di ottenere margini che siano subgengivali di almeno 0,5 mm. Questi monconi richiedono una preparazione minima. Essi offrono due opzioni, a seconda dell’orientamenTesta a 20° per Fig. 1 l’assemblaggio to dell’esagono dell‘impianto. in 2 pezzi 1) Se, al momento dell‘intervento, l’esagono dell’impianto è orientato in modo che la superficie piatta di (6 posizioni) uno dei suoi lati sia rivolta nella stessa direzione dell’angolo dell‘impianto, si può usare il moncone angolato in due pezzi (Fig. 1). Questo design permette di avere 6 posizioni diverse a 60° tra di loro. 2) Se l’esagono non ha una faccia piatta orientata nella stessa direzione dell’angolo dell’impianto, si può usare il moncone angolato a tre pezzi. Questo include una testa angolata a 20° (Fig. 2) con un ottagono Testa a 20° per Fig. 2 l’assemblaggio femmina nella base che si innesta sull’ottagono maschio del connettore del moncone (Fig. 3). Un foro in 3 pezzi verticale si estende attraverso il componente e garantisce accesso alla vite del moncone (Fig. 4). Questo (24 posizioni) secondo design permette di avere 24 diverse posizioni a 15° una dall‘altra. Componenti del moncone a tre pezzi Testa: angolata a 20°. Questa parte del moncone serve da supporto alla protesi e può essere preparata sia nello studio dentistico che in laboratorio. Connettore: è un componente intermedio che collega la testa del moncone all‘impianto. Dalla parte della corona un ottagono si innesta con connessione a frizione sul Connessioni a frizione con l’ottagono del Non fa aumenta- corrispondente ottagono alla base del moncone re l‘altezza tran- moncone, mentre un esagono maschio Connessioni a frizione smucosale dalla parte opposta si innesta con connescon l’esagono sione a frizione sull’esagono dell‘impianto. dell‘impianto Grazie alla combinazione di un esagono e di un ottagono dotati di connessione a frizione, la testa del moncone può essere orientata in 24 diverse posizioni consentendo una collocazione ottimale. Nel connettore è presente un foro filettatto che garantisce l’accesso alla vite del moncone. Quando il moncone è totalmente assemblato, il fondo della testa si interfaccia direttamente con la sommità dell‘impianto, e il connettore funziona unicamente dall‘interno per collegare insieme i due componenti. Fig. 3 Connettore per l’assemblaggio a 3 pezzi Fig. 4 Vite del moncone Connettore Testa Vite Vite del moncone: perchè si formi la connessione a frizione tra i componenti, la vite del moncone deve essere serrata a 30 Ncm. L‘esagono interno della vite del moncone accoglie una chiave esagonale da [ 1,25 mm. L’esagono interno accoglie la chiave esagonale da [1,25 mm. Applicazioni protesiche con monconi angolati Corona cementata Protesi parziale fissa cementata Protesi parziale fissa cementata 43 Indicazioni per la preparazione di monconi angolati Requisiti di angolazione e altezza transmucosale per l’assemblaggio del moncone Per avere una connessione subgengivale esteticamente valida all’interfaccia tra il moncone e la protesi, bisogna determinare l’appropiata profondità di tessuto sulla superficie labiale o vestibolare. Si devono anche considerare il tipo di protesi (per esempio con margine in metallo o in porcellana) e la profondità del solco linguale. Prima di scegliere l’assemblaggio del moncone, valutare i requisiti per un‘angolazione e un profilo d’emergenza ottimali. Riconsiderare i monconi, tenendo conto di possibili variazioni nella forma finale e nei contorni gengivali della protesi. A posizionamento ultimato, l’aspetto inferiore del moncone dovrebbe interfacciare direttamente con la testa dell‘impianto. Quando tutti i componenti del moncone sono in posizione, lo spazio minimo verticale tra interfaccia dell‘impianto e dentatura antagonista è di 2,85 mm per impianti bifasici con esagono interno e di 2,3 mm per impianti AdVent monofasici, dalla parte superiore dell’impianto alla parte superiore della vite del moncone. Queste sono le altezze massime di riduzione, ma le esigenze tecniche di ritenzione per protesi cementate potrebbero richiedere valori maggiori. Dopo aver completato il posizionamento, disinnestare il connettore a frizione del moncone dalla testa e dall’impianto usando strumenti appropriati. Utilizzare lo strumento di rimozione [TLRT2] se si vuole staccare il moncone assemblato o il singolo connettore dall‘impianto. Utilizzare lo strumento di rimozione per ottagono-esagono [OHRT] se si vuole staccare la testa dal connettore a frizione in vista di un ulteriore riposizionamento. Conicità di 25° Angolo di 20° Conicità di 8° Conicità di 5° L’altezza totale è 9,5 mm 3,5 mm 3,15 mm 1,25 mm 1,6 mm Altezza dell‘osso Testa del moncone a 20° Riduzione massima Connettore Esagono/ Ottagono Interfaccia dell‘impianto Vite del moncone Impianto 44 Sistema moncone angolato a due pezzi — Scelta e posizionamento del moncone Esposizione della parte superiore dell‘impianto Impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent: • Rimuovere la vite di guarigione con la chiave esagonale da [ 1,25 mm Impianti AdVent: • Rimuovere le viti chirurgiche di copertura [AVSC] con la chiave esagonale da [ 1,25 mm e l’estensore d’impianto [AVE], se presente. Selezione del moncone angolato La scelta del moncone dipende dall’orientamento dell’esagono interno dell’impianto rispetto all’angolazione dell’impianto stesso, tenendo in considerazione le caratteristiche anatomiche circostanti. Se una delle superfici piatte dell’esagono interno ha lo stesso orientamento dell’angolo dell‘impianto, usare il moncone angolato a due pezzi come discusso nelle pagine seguenti. Se non vi è nessuna correlazione tra angolo dell’impianto e superficie piatta dell’esagono interno, scegliere il moncone angolato a tre pezzi, come discusso nella sezione seguente. Posizionamento iniziale del moncone angolato Scegliere il moncone angolato a due pezzi che corrisponde alle dimensioni della piattaforma dell’impianto che si vuole restaurare. Togliere il moncone dalla confezione. Usare la chiave esagonale da [ 1,25 mm per rimuovere la vite del moncone e favorire così il posizionamento e l’allineamento del moncone. Portare il componente sull‘impianto (o analogo), innestare e posizionare la testa del moncone premendola contro l‘esagono dell’impianto (o analogo). Posizionamento del moncone angolato Inserire la vite nel canale d‘accesso del moncone usando la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Serrare la vite a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Sistema moncone angolato a due pezzi — Preparazione del moncone Marcatura del moncone per la preparazione desiderata Segnare le modifiche necessarie per avere spazio verticale e contorni gengivali ottimali. Nota: la riduzione del moncone dovrà tener conto di: 1) tipo di protesi (per esempio, con margine in ceramica o in metallo); 2) spessore previsto della lega; 3) spessore previsto del materiale estetico; 4) fattori occlusali come occlusione centrica, escursione protrusiva o laterale. Rimozione del moncone Usare la chiave esagonale da [ 1,25 mm per allentare e rimuovere la vite del moncone. Inserire lo strumento di rimozione [TLRT2] nel canale d‘accesso all’interno del moncone e ruotarlo in senso orario. Questo farà sì che il moncone finisca per sollevarsi e staccarsi dall‘impianto. Modifica dei monconi angolati Fissare il moncone ad un analogo d’impianto posto sul reggimoncone [ABTH]. Modificare il moncone con dischi da taglio, mole abrasive a bassa trasmissione di calore o frese al carburo con 12 scanalature. Usare una fresa diamantata per definire i margini. Creare un indice sulla superficie vestibolare per facilitare l’orientamento del moncone sull‘impianto. Preservare o ridisegnare una superficie piatta che serva da elemento antirotazionale. Correzioni finali sui monconi Usando una fresa al carburo con 12 scanalature, con un manipolo ad alta velocità, fare gli ultimi ritocchi ai contorni gengivali e verticali dei monconi, sotto abbondante irrigazione. Dopo avere eseguito le ultime modifiche, serrare di nuovo le viti dei monconi alla forza di torsione raccomandata. Fare una radiografia per confermare che i monconi sono perfettamente posizionati. 45 46 Sistema moncone angolato a due pezzi — Presa dell’impronta Presa dell’impronta del moncone fresato Bloccare il canale d’accesso alla vite del moncone con un composto a scelta per impedire l’ingresso al materiale d‘impronta. Togliere il composto in eccesso per non pregiudicare una corretta procedura d‘impronta. Prendere un’impronta tradizionale ad arcata completa, tipo pontecorona, con un materiale da impronta elastomerico come il polivinilsiloxano. Per garantire la precisione, il moncone deve restare nel cavo orale del paziente dopo il completamento della presa d’impronta. Mandare l’impronta al laboratorio per la costruzione di un ponte in metallo ceramica. Costruzione della protesi provvisoria Dalla ceratura diagnostica, eseguire un’impronta in alginato e colarla in gesso. Sagomare un foglio di acrilico trasparente sul modello della ceratura diagnostica seguendo le istruzioni del produttore. Rimuovere la sagoma dal modello e predisporre della resina nell‘area del moncone e dello spazio edentulo. Lubrificare il moncone preparato e posizionare la matrice sul moncone nella bocca del paziente. Dopo che il materiale si è rappreso, rimuovere dalla bocca del paziente. Rifinire e lucidare la protesi provvisoria prodotta. Cementazione della protesi provvisoria Sigillare il foro esagonale sulla parte superiore della vite del moncone con materiale a scelta. Cementare la protesi provvisoria sul moncone usando cemento provvisorio. Alternativamente, lubrificare leggermente il moncone e costruire nello studio dentistico una protesi provvisoria sopra il moncone, usando tecniche di fotopolimerizzazione. A fotopolimerizzazione avvenuta, togliere la protesi provvisoria dalla bocca del paziente, rifinirla e lucidarla. Cementare la protesi provvisoria sul moncone. Costruire il modello di lavoro Colare in gesso un‘impronta standard del tipo ponte-corona. Si può anche usare un materiale epossilico nel caso di preparazioni estremamente sottili. Separare il modello dall’impronta. Utilizzare le registrazioni interocclusali per articolare il modello di lavoro. Preparare il modello di lavoro per costruire la struttura in cera. Procedere secondo tecniche standard alla costruzione della struttura a pagina 51. 47 Sistema moncone angolato a tre pezzi — Allineamento del moncone A) Supporto B) Carrier in plastica a 20° C) Connettore esagono/ottagono D) Testa angolata E) Vite del moncone F) Supporto della vite in plastica Ruotare e poi tirare per rimuovere la cappetta esterna. Inclinare la fiala e rimuovere il contenuto. Sfilare il carrier in plastica e rimuoverlo dal supporto acrilico. Usare la chiave esagonale da [ 1,25 mm per rimuovere la testa angolata, sfilando la vite del moncone. Usare il carrier angolato a 20° per posizionare delicatamente il connettore in sede. Ruotare e allineare il carrier finchè l’esagono del connettore si innesta sull’esagono dell‘impianto. Allineare ed innestare la testa angolata al connettore e all’impianto. Inserire la testa angolata usando la pressione delle dita. Inserire la vite attraverso testa angolata e connettore, poi avvitarla all’impianto con la chiave esagonale. Premere il connettore per collegarlo all‘impianto. Tirare il carrier in plastica di lato e rimuoverlo dal connettore. Serrare la vite del moncone a 30 Ncm con la chiave esagonale da [ 1,25 mm e una chiave dinamometrica calibrata. Sistema moncone angolato a tre pezzi – Rimozione del moncone Svitare la vite del moncone [AH20S] dall’impianto con la chiave esagonale. Inserire lo strumento di rimozione [TLRT2] attraverso la testa angolata e il connettore per staccarli dall‘impianto. Inserire lo strumento di rimozione [OHRT] attraverso la testa angolata per staccarla dal connettore. 48 Sistema moncone angolato a tre pezzi — Inserimento del moncone Posizionamento iniziale del moncone angolato a tre pezzi Usare procedure standard di laboratorio per costruire la replica dei tessuti molli partendo dall’impronta presa a cucchiaio aperto o chiuso. Il moncone angolato a 20° viene fornito su carrier, anch‘esso angolato a 20° per aiutare nel posizionamento del connettore e della testa angolata. Usare il carrier angolato per guidare delicatamente il connettore in sede: Use the angled carrier to gently position and place the connector: • Ruotare il carrier (che simula la testa angolata in posizione finale) per avere un orientamento ottimale del connettore. • Allineare l’esagono del connettore con l’esagono dell’analogo d‘impianto e premere il connettore in posizione • Rimuovere il carrier angolato dal connettore tirandolo di lato. Posizionamento iniziale del moncone angolato a tre pezzi Determinare visivamente la miglior posizione rotazionale per la testa del moncone angolato. Se il carrier angolato è stato allineato correttamente durante il posizionamento del connettore, la testa angolata avrà l’orientamento adeguato. Posizionare la testa del moncone sul connettore innestando l‘ottagono della testa sul corrispondente ottagono del connettore. Modifica dell’orientamento della testa del moncone TESTA Angolata a 20 VITE DEL MONCONE (Inclusa, ma non illustrata) Ottagoni corrispondenti CONNETTORE A due facce, si accoppia con connessione a frizione sia all’impianto che alla testa del moncone RRimuovere la testa del moncone dal connettore. Marcare il versante vestibolare del connettore con un pennarello per evidenziare il nuovo orientamento corretto. Ruotare la testa di 1⁄8 di giro in senso antiorario finchè una faccia dell‘ottagono interno si allinea con la prossima faccia adiacente dell‘ottagono corrispondente del connettore. Innestare gli ottagoni e posizionare la testa sul connettore. Essa potrà ora essere orientata in otto diverse posizioni angolate di 45° fra di loro. Se si vuole fare un‘ulteriore correzione, rimuovere il complesso moncone/connettore dal modello di lavoro usando lo strumento di rimozione [TLRT2]. Ruotare l’assemblaggio di 1⁄6 di giro in senso orario finchè una faccia dell’esagono del connettore si allinea con la prossima faccia adiacente dell’esagono nell‘analogo d’impianto. Innestare gli esagoni e riposizionare il moncone sull‘impianto. Questo permette di orientare la base in sei posizioni diverse angolate di 60° tra di loro. Serraggio della vite del moncone Quando la testa del moncone angolato è in posizione ottimale, introdurre la vite del moncone nella testa angolata e avvitarla all’analogo d’impianto usando la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Avvitare a mano la vite del moncone, poi serrarla a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata Sistema moncone angolato a tre pezzi — Modifica del moncone Modifica del moncone angolato Fissare il moncone ad un analogo d’impianto posto sul reggimoncone [ABTH]. Modificare il moncone con dischi da taglio, mole abrasive a bassa trasmissione di calore o frese al carburo con 12 scanalature. Usare una fresa diamantata per definire i margini. Creare un indice sulla superficie vestibolare per orientare facilmente il moncone sull‘impianto. Preservare o ridisegnare una superficie piatta che serva da elemento antirotazionale. Costruzione della protesi provvisoria Riposizionare il moncone sul modello di lavoro e fare gli ultimi ritocchi. Rimuovere il materiale per la replica dei tessuti molli dal modello di lavoro, se necessario. Se era stata fatta una ceratura diagnostica, prenderne un’impronta in alginato e colarla in gesso. Sagomare un foglio di acrilico trasparente sul modello della ceratura diagnostica seguendo le istruzioni del produttore. Rimuovere la sagoma dal modello. Sigillare il foro di accesso alla vite e lubrificare il moncone e il modello di lavoro. Disporre della resina nell‘area della sagoma corrispondente al moncone e al dente mancante. Posizionare la sagoma sul modello contenente il moncone preparato. Rifinire la protesi provvisoria risultante e restituirla al dentista insieme al moncone preparato. Rimozione del moncone angolato Una volta che l’assemblaggio è stato definitivamente verificato, sarà necessario usare uno strumento di rimozione [TLRT2] per disingaggiare la connessione a frizione del moncone angolato. Rimuovere la vite del moncone con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Introdurre lo strumento di rimozione nella testa e attraverso il connettore all’interno dell’analogo d’impianto finchè l’assemblaggio del moncone si staccherà sollevandosi dal modello di lavoro. Mandare il moncone assemblato e preparato e la protesi provvisoria al dentista per il posizionamento. Posizionamento del moncone finale esagoni e premere il moncone posizionandolo sull‘impianto. Inserire la vite nel moncone angolato e avvitarla attraverso l’assemblaggio all’impianto usando la chiave esagonale. Serrare la vite del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Eseguire una radiografia per confermare il perfetto posizionamento del moncone. Attendere dieci minuti, poi serrare di nuovo il moncone. 49 50 Sistema moncone angolato a tre pezzi — Presa dell’impronta Modifica del moncone Determinare visivamente le modifiche necessarie per stabilire i contorni marginali, labiali e verticali. Fare le correzioni richieste sotto abbondante irrigazione, usando una fresa diamantata, o una fresa al carburo con 12 scanalature, con un manipolo ad alta velocità. Presa dell’impronta del moncone preparato Sigillare il canale d’accesso alla vite con materiale resiliente o guttaperca, in modo che sia facile accedere alla testa della vite in futuro. Rilevare un’impronta tradizionale ad arcata completa, tipo pontecorona, con un materiale da impronta elastomerico come il polivinilsiloxano. Prendere un’impronta dell’arcata antagonista e registrare l’occlusione. Cementazione della protesi provvisoria Cementare la protesi sul moncone preparato usando cemento provvisorio. Alternativamente, lubrificare leggermente il moncone e costruire nello studio dentistico una protesi provvisoria sopra il moncone, utilizzando tecniche di fotopolimerizzazione. A fotopolimerizzazione avvenuta, togliere la protesi provvisoria dalla bocca del paziente, rifinirla e lucidarla. Cementare la protesi provvisoria, finita, sul moncone. Inviare impronte e registrazioni interocclusali al laboratorio per la fabbricazione della corona in metallo ceramica. Costruzione del modello di lavoro Colare in gesso un‘impronta standard del tipo ponte-corona. Si può anche usare un materiale epossilico nel caso di preparazioni estremamente sottili. Separare il modello dall’impronta. Usare le registrazioni interocclusali per articolare il modello di lavoro con il modello dell’arcata antagonista. Preparare un modello di lavoro per costruire il profilo della struttura in cera. Procedere secondo tecniche standard alla costruzione della struttura a pagina 51. Costruzione della protesi usando il sistema moncone angolato — Procedure standard per la costruzione della struttura Costruzione della struttura in cera Creare la struttura in cera usando le normali tecniche ponte-corona Ceratura, rivestimento e fusione della struttura Attaccare un canale di colata per cera calibro 10, con serbatoio, alla parte più spessa del profilo della struttura. Aggiungere un canale ausiliario e sfiati a seconda della necessità, per evitare che si sviluppino porosità nella fusione. Rivestire e fondere il modello in lega ceramica nobile o altamente nobile seguendo le linee guida fornite dal produttore. Rifinire la struttura di fusione Togliere il rivestimento pulendo con ultrasuoni e microsfere di vetro non abrasive. Rimuovere la replica dei tessuti molli dal modello di lavoro e seguire le tradizionali tecniche di laboratorio per adattare e rifinire la struttura. Posizionare la struttura finita sul modello di lavoro. Applicazione della porcellana Preparare la struttura a ricevere lo strato opaco secondo le normali procedure di laboratorio. Prepare the framework for applying porcelain. 51 52 Costruzione della protesi col sistema moncone angolato — Posizionamento della protesi definitiva Finitura della protesi definitiva Applicare la porcellana alla struttura, rifinire la porcellana e lucidare tutti i margini in metallo come da normali procedure di laboratorio. Posizionare la protesi finita sul modello di lavoro e inviarla al dentista per la consegna finale. Consegna della protesi definitiva Rimuovere la protesi provvisoria dalla bocca del paziente. Serrare nuovamente la vite del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Consegna della protesi definitiva Sigillare il canale di accesso alla vite del moncone con cotone e materiale resiliente o guttaperca, per assicurare in futuro un facile accesso alla testa della vite. Posizionare la protesi finale sul moncone e verificare adattamento e contorni. Assicurarsi che non ci siano problemi occlusali. Verificare che non si richiedano altre rifiniture o modifiche. Consegna della protesi definitiva Cementare la protesi finale con cemento. Per facilitare il recupero della protesi in futuro, si può usare cemento provvisorio. Fornire al paziente istruzioni sull’igiene orale prima di congedarlo. Manuale di odontoiatria ricostruttiva Sistema moncone aureo sovrafondibile 54 Opzioni di restauro con monconi in lega aurea sovrafondibili I monconi in lega aurea sono usati per costruire protesi/monconi su misura a livello dell’impianto; essi offrono margini subgengivali per una migliore estetica, altezza ridotta per un sufficiente spazio occlusale verticale e/o angolazioni su misura. Il moncone consiste di una base aurea con connessione ad esagono, una vite ed una guaina di plastica calcinable inserita a pressione. La guaina di plastica viene modificata e incorporata nel profilo della struttura in cera. Dopo il rivestimento, cera e guaina in plastica vengono eliminate con il metodo a “cera persa“. Quando si versa la lega fusa nello stampo del rivestimento, la base viene incorporata nel prodotto di fusione mantenendo la connessione esagonale integra. La struttura ottenuta può essere usata come moncone personalizzato per protesi cementate singole o multiple, oppure può essere ricoperto e usato come una singola combinazione di monconecorona, avvitata. Attenzione: non si possono costruire protesi multiple avvitate con questi monconi; bisogna in tal caso usare monconi senza ingaggio. La base è costruita in lega aurea non ossidabile che favorisce l’adesione chimica della lega fusa ma non permette l‘adesione della porcellana. Ogni zona della base aurea in cui si vuole avere un rivestimento in porcellana si dovrà aggiungere lega da ceramica. Corona avvitata Moncone angolato personalizzato Monconi personalizzati Moncone per impianto ad esagono interno con piattaforma [ 5,7 mm Moncone per impianto ad esagono interno con piattaforma [ 3,5 mm Moncone in lega aurea [HLA5G] Moncone in lega aurea [HLA3G] Moncone per impianto ad esagono interno con piattaforma [ 4,5 mm Moncone in lega aurea [HLA4G] Moncone per impianto AdVent con piattaforma [ 4,5 mm Moncone in lega aurea [AVGA] Moncone per impianto AdVent a piattaforma larga (piattaforma [ 5,7 mm) Moncone in lega aurea [HLA5G] 55 Requisiti di altezza verticale per monconi in lega aurea Moncone in lega aurea per sistemi implantari Tapered Screw-Vent, Screw-Vent e AdVent I monconi in lega aurea [HLA3G, HLA4G, HLA5G e AVGA] per impianti ad esagono interno hanno un colletto a profilo basso che permette di avere una connessione subgengivale estetica sopra l’interfaccia tra moncone e impianto. I monconi sono confezionati con una base in lega aurea, una guaina calcinabile in plastica da [ 3,8 mm [OPS], e una vite: [MHLAS] per [HLA3G, HLA4G, HLA5G] e [AVHLS] per il moncone AdVent con piattaforma standard ([ 4,5 mm) [AVGA]. Quando tutti i componenti del restauro sono in posizione, lo spazio minimo verticale tra interfaccia dell’impianto e la dentatura antagonista è di 3,75 mm L e 3,5 mm L, rispettivamente, nei due casi (come mostrato qui sotto). Una volta che sono stati posizionati in maniera definitiva sugli impianti o sugli analoghi d’impianto, questi monconi richiedono uno strumento di rimozione [TLRT2] per disinnestare la loro connessione a frizione. Guaina in plastica 5,45 mm Guaina in plastica Riduzione massima 5,45 mm 3,0 mm Riduzione massima 3,0 mm 0,75 mm Moncone 0,5 mm Interfaccia dell‘impianto Vite del moncone Moncone Vite del moncone Altezza dell‘osso Interfaccia dell‘impianto Impianto Impianto Tapered Screw-Vent Two-Stage Implant AdVent One-Stage Implant 56 Sistema moncone in lega aurea — Costruzione del profilo della struttura di un singolo dente Scelta del moncone in lega aurea Costruire il modello di lavoro utilizzando una delle procedure di impronta menzionate nella sezione precedente. I monconi in lega aurea per impianti ad esagono interno [HLA3G, HLA4G, HLA5G e AVGA] consistono di un corpo moncone in lega aurea, con esagono, di una vite e una guaina in plastica da [ 3,8 mm [OPS]. Assemblaggio guaina-cappetta Posizionare i monconi e le guaine in plastica Posizionare attentamente gli assemblaggi sugli analoghi d’impianto nel modello di lavoro. Inserire le viti nei monconi e negli analoghi d’impianto con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Per posizionare definitivamente i monconi con connessione a frizione, serrare le viti dei monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Una volta che un moncone è posizionato, si dovrà usare lo strumento di rimozione [TLRT2] per toglierlo dall’analogo d’impianto, se necessario. Rifinitura della guaina in plastica Determinare visivamente le modifiche necessarie per dare spazio sufficiente ai denti adiacenti e antagonisti. Consultarsi col dentista per decidere ogni ulteriore modifica richiesta nel caso in oggetto. Il caso qui illustrato comporta la costruzione per fusione di un moncone sul canino e una combinazione avvitata moncone-corona sul secondo premolare. Tagliare le guaine in plastica con un disco da taglio per ottenere il corretto spazio verticale e interprossimale. Costruire la struttura Usare cera e/o resina acrilica allo scopo di modellare la struttura sulla base in lega aurea modificata e le guaine in plastica. Dare forma ai contorni finali della struttura con la cera che si usa per ponti e corone. Come opzione alternativa all’uso delle guaine in plastica. • Fissare i monconi in lega aurea agli analoghi d’impianto con viti da ceratura [MTWSD per impianti con esagono interno]. • Lubrificare leggermente la vite da ceratura • Usare cera e/o resina acrilica calcinabile e costruire la struttura attorno alla vite e direttamente sui monconi. Sistema moncone in lega aurea — Costruzione della struttura in metallo Rimozione della struttura Rimuovere la vite del moncone con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Inserire lo strumento di rimozione [TLRT2] nel moncone e nell‘impianto per rimuovere il modellato dall’analogo d‘impianto. Ceratura, fusione e rimozione del rivestimento dalla struttura in metallo Attaccare un canale di colata per cera calibro 10, con serbatoi, alla parte più spessa di ciascuna unità. Applicare con cura uno strato sottile di cera o resina sopra la giunzione tra moncone e guaina in plastica per garantire una colata uniforme. Aggiungere canali ausiliari e sfiati a seconda della necessità, per evitare che si sviluppino porosità. Non usare agenti tensioattivi quando si rivestono componenti in oro o plastica. Nella fusione su componenti in oro, la lega di fusione non deve superare la temperatura operativa di 2350°F/1288°C. Fondere usando tecniche standard, con riscaldamento in forno a due stadi, come si usa in genere con strutture che contengono plastica o resina. La temperatura di riscaldamento del cilindro non dovrebbe superare 1500°F/815°C, con un tempo di permanenza massimo di 1 ora. Usare leghe nobili o altamente nobili con un materiale da rivestimento compatibile, come descritto nelle linee guida del produttore. Rimuovere il rivestimento dalla Fusione; con componenti in lega aurea si possono usare anche mezzi chimici. Per essere sicuri che la connessione delle cappette non venga danneggiata, proteggere l’interfaccia del moncone durante la sabbiatura con sferette di vetro. Pulire la Fusione con ultrasuoni. Rifinire i fori di accesso alle viti nel modello facendo ruotare a mano l’alesatore per monconi [MRI per HLA3G, HLA4G e HLA5G; PR per AVGA]. Finitura della struttura metallica Verificare che vi sia adattamento passivo sul corrispondente analogo d’impianto nel modello di lavoro. Se si desidera, la replica dei tessuti molli può essere rimossa dal modello di lavoro per avere accesso visivo alla connessione tra moncone e analogo d’impianto. Usare le viti da moncone per fissare i monconi in metallo agli analoghi d’impianto nel modello di lavoro e restituire il tutto al dentista per una prova. Per la rimozione del moncone in lega aurea dal modello il dentista utilizza lo strumento di rimozione appropriato [TLRT2]. 57 58 Sistema moncone in lega aurea “Cast-To” — Prova della struttura metallica Rimozione dei componenti di guarigione Sfilare le viti del moncone con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Rimuovere i monconi dal modello di lavoro con lo strumento di rimozione appropriato. Sterilizzare i componenti seguendo le normali procedure cliniche. Rimuovere il restauro provvisorio dalla bocca del paziente. Sfilare le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura usando la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Pulire e sterilizzare i componenti per l'inserimento dopo la prova del del moncone fuso. Inserimento dei monconi fusi Innestare l’esagono di ogni moncone fuso nell’impianto corrispondente, quindi utilizzare la chiave esagonale da [ 1,25 mm per infilare le viti del moncone attraverso il corpo del perno fuso e dentro l’impianto. Serrare la vite del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Aspettare dieci minuti, quindi stringere nuovamente i perni fusi a 30 Ncm. Eseguire una radiografia per confermare che i monconi siano perfettamente posizionati. Modifica dei monconi fusi Il premolare sarà ritenuto da una vite, una combinazione di un perno e di una corona in ceramica fusa su metallo. Il canino sarà un moncone fuso con una corona in porcellana fusa su metallo e cementata sul moncone. Per consentire la realizzazione di tutte le differenti procedure di restauro, usando una fresa al carburo, rotonda ad un’estremità e con 12 scanalature, alloggiata in un manipolo ad alta velocità, eseguire le opportune modifiche dei contorni gengivali, occlusali e interprossimali dei monconi fusi sotto abbondante irrigazione. Seguire le procedure appropriate per ogni tipo o per ogni restauro sotto elencato. Notare che sono disponibili due opzioni per il restauro del moncone fuso nella posizione dei canini. Canino: corona cementata — opzione 1 Eseguire una impronta tradizionale per corona e ponti del perno fuso posizionato. Collocare la protesi provvisoria, costruita in laboratorio o alla sedia del paziente, sul moncone fuso. Inviare nuovamente l’impronta al laboratorio per la costruzione di una protesi in porcellana fusa su metallo, secondo le procedure tradizionali di laboratorio per corona e ponte. Gold Abutment in lega System aurea “Cast-To” – Finitura the metal della frameworks struttura metallica “Cast-To”moncone Sistema — Finishing Canino: corona cementata – opzione 2 Sfilare le viti del moncone con la chiave esagonale. Rimuovere il moncone dalla bocca del paziente con lo strumento di rimozione appropriato [TLRT2]. Sterilizzare il moncone assemblato seguendo le normali procedure cliniche e ricollocarlo sul modello di lavoro. Scegliere il colore del dente per il restauro, reinserire i componenti di guarigione con la chiave esagonale da [ 1,25 mm e ricollocare il restauro provvisorio nel cavo orale del paziente. Mandare il modello di lavoro con il moncone al laboratorio per la costruzione del restauro finale in ceramica fusa su metallo. Il laboratorio può utilizzare il moncone come modello per costruire la cappetta. Canino: corona cementata – opzione 2 Preparare il moncone per la costruzione di un restauro in metalloceramica. Sigillare con materiale resiliente il foro di accesso della vite del moncone. Lubrificare il moncone e lasciare fluire la resina autopolimerizzante calcinabile sopra il contorno del perno, al di sopra della linea proposta per il restauro finale. Non utilizzare corone e ponti di cera direttamente sul moncone, poiché potrebbero staccarsi dal metallo e causare inesattezze nella cappetta finale in metallo. Canino: corona cementata – opzioni 1 e 2 Creare il contorno finale della cappetta con cera per ponti e corone. Attaccare un canale di colata calibro 10 alla porzione più spessa della cappetta. Rivestire la cappetta: • Opzione 1: Quando si utilizza un modello in gesso, seguire l’impostazione standard per l’espansione del materiale di rivestimento. • Opzione 2: Utilizzare invece le condizioni per una maggiore espansione del materiale di rivestimento quando si utilizza un modello in metallo (moncone). Questo compenserà per l’assenza del modello spaziatore utilizzato sul moncone quando è stato costruito il profilo della cappetta. Impianto Perno fuso Strato in cemento (Bianco) Cappetta in metallo Rivestimento in porcellana Foro di accesso per la vite Canino: corona cementata – opzioni 1 e 2 Costruire la corona di metallo ceramica utilizzando le normali tecniche di laboratorio. Il risultato sarà una protesi in tre pezzi, formata da una moncone ritenuto da una vite (due pezzi) per l'impianto e da una corona in metallo ceramica che sarà cementata sul perno. 59 57 60 Sistema moncone in lega aurea “Cast-To” — Inserimento della protesi finale Premolare: Combinazione moncone e corona Impianto Moncone fuso Canale di accesso della vite Rivestimento in porcellana Sfilare la vite del moncone con la chiave esagonale. Rimuovere il moncone dalla bocca del paziente con lo strumento di rimozione appropriato [TLRT2]. Sterilizzare il moncone fuso assemblato seguendo le normali procedure cliniche e ricollocarlo sul modello di lavoro. Scegliere il colore del dente per il restauro, reinserire i componenti di guarigione con la chiave esagonale da [ 1,25 mm e ricollocare il restauro provvisorio nel cavo orale del paziente. Preparare il moncone rimosso dalla posizione dei premolari per procedere con l’appicazione della porcellana. Seguire le normali tecniche laboratoristiche per protesi avvitate, combinazione di moncone e corona. Non lasciare entrare la porcellana nel canale di accesso della vite della protesi. Canino e premolare Lucidare attentamente le protesi finite senza danneggiare le interfacce lavorate o i margini della corona. Collegare gli altri analoghi di impianto alle protesi prima di lucidarle. Posizionare le protesi sul modello di lavoro e inviarle al medico per la consegna finale. Consegna della protesi finale Rimuovere le protesi e il moncone dal modello di lavoro e sterilizzarli. Rimuovere i restauri provvisori e utilizzare una chiave esagonale per rimuovere i componenti di guarigione. Ingranare gli esagoni dei monconi negli esagoni degli impianti corrispondenti. Infilare le viti del moncone nel corpo dei monconi e dentro gli impianti utilizzando la chiave esagonale. Serrare le viti del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Aspettare dieci minuti, quindi stringere nuovamente le viti. Eseguire una radiografia per confermare che il moncone fuso e la combinazione di moncone e corona siano perfettamente posizionati. Premolare: Confermare il buon adattamento, il contorno e l'occlusione del restauro ed eseguire ogni aggiustamento finale richiesto. Inserire delle palline di cotone o di altro materiale resiliente nel canale di accesso della vite per garantire l’accesso alla testa della vite, quindi riempire il canale di materiale composito di resina per completare il contorno e l'estetica del restauro. Canino: Riempire il canale di accesso della vite del moncone personalizzato con palline di cotone per assicurare l’accesso alla testa di vite, quindi riempire il canale con un materiale fotopolimerizzante resiliente o con guttaperca. Confermare il grado di adattamento, il contorno e l'occlusione del restauro ed eseguire gli aggiustamenti finali richiesti. Cementare la protesi finale con un tipo di cemento a scelta. Per facilitare la possibilità di recuperare la protesi in futuro, può essere utilizzato un cemento provvisorio . Fornire al paziente istruzioni per l’igiene l’orale di prima di accomiatarlo. Manuale di odontoiatria ricostruttiva Sistema in ceramica PureForm 62 Opzioni di restauro con il sistema in ceramica Pureform L’uso del sistema in ceramica PureForm™ è specificamente indicato per la costruzione di protesi fisse di denti singoli, in aree che richiedono restauri altamente estetici, in particolare le regioni anteriori e dei premolari. Questo prodotto non deve essere splintato con altri monconi in protesi multiple, protesi parziali mobili o ponti. Il sistema in ceramica PureForm è composto da una cappetta in ceramica (Fig. 1), un connettore in lega in titanio (Fig. 2) e una vite (di ritenzione) del moncone (Fig. 3). Fig. 1 Le cappette in ceramica sono modellate in un materiale con una composizione di base di ossido di alluminio al 70% e di ossido di zirconio al 30%. Questo materiale presenta un colore A2, che viene aggiunto al materiale prima del processo di plasmatura e di agglomerazione. Le capette sono modellate in modo da essere simili alla forma proporzionalmente più piccola dei denti naturali, per fare da supporto al materiale per faccette estetiche: incisivo centrale, incisivo laterale, canino e preFig. 2 molare. Sono inoltre disponibili altre due forme, da utilizzare con impianti angolati, modellate a formare un incisivo laterale preangolato di 17° e un incisivo centrale preangolato di 17°. Le dimensioni ridotte delle cappette permettono in molti casi al tecnico di applicare uno spessore uniforme di materiale per faccette estetiche in ceramica senza ulteriori modifiche. Nel caso in cui le cappette in ceramica dovessero essere ridotte, è possibile prepararle fino a raggiungere uno spessore della parete di 0,5 mm. Internamente la cappetta ha una forma conica una con superficie piatta sulla parete vestibolare/labiale. Questa superficie piatta si ingaggerà con la superficie piatta corrisponFig. 3 dente del Moncone Try-in (di Prova) e del connettore. Cappetta in ceramica (6 configurazioni) Perno moncone Vite del moncone Il connettore è disponibile per le piattaforme Tapered Screw-Vent e Screw-Vent da [ 3,5 mm e [ 4,5 mm. Ogni connettore ha una base a configurazione esagonale con superfici piatte che si assottigliano di un grado, consentendo l'ingranaggio a frizione nell’esagono dell’impianto. La parte superiore profilata (cuffia) si svasa fino a un diametro standard di [ 4,5 mm e può essere utilizzata con cappette in ceramica di ogni forma. L’altezza del connettore è di 4,9 mm al di sopra della cuffia, che è disponibile in due altezze: 0,5 mm e 1,5 mm. La parte superiore conica ha una superficie piatta su un lato che è orientata sul versante vestibolo-labiale quando si collega all'impianto. La confezione del perno moncone contiene la vite del moncone [MHLAS]. Sono disponibili i seguenti kit di prova per aiutare il tecnico e il medico nella scelta dell'altezza più appropriata del perno moncone e della cappetta in ceramica: 1) Kit di prova del moncone [CAHKIT]: I modelli di prova in metallo sono prodotti con specifiche simili a quelle dei perni del moncone. Vengono forniti in due differenti altezze e diametri della piattaforma dell’impianto (4 pezzi in totale) e sono provvisti di un codice a colori per facilitarne l’uso. La confezione del kit contiene le due viti del moncone separate. 2) Kit di prova in plastica [PTKIT]: Componenti in plastica modellati nella stessa forma delle sei cappette in ceramica. Queste parti sono utilizzate per determinare forma, contorno e angolo della cappetta in ceramica richiesta e nei casi in cui il sistema di monconi in ceramica rappresenta la migliore opzione per il restauro, prima dell’acquisto dei componenti. Controindicazioni: Non adatto per protesi avvitate. Non può essere utilizzato nel restauro dei molari. Il perno moncone in metallo non richiede preparazione. Non usare i modelli di prova in plastica per i restauri provvisori. 63 61 for PureForm il sistema Ceramic in ceramica System PureForm Componentsper Componenti Parte superiore dell’impianto Piattaforma [ 3,5 mm Impianto con esagono interno Piattaforma [ 4,5 mm Impianto con esagono interno Kit di prova per perno moncone per esagono interno [CAHKIT] Connettore per esagoni interni [CAH3S] [CAH3L] [CAH4S] [CAH4L] Kit di prova in plastica: [PTKIT] Modello di prova in plastica Incisivo centrale (grande) [PTLG] Modello di prova in plastica Incisivo centrale (grande), 17° [PTLG17] Modello di prova in plastica Incisivo laterale (piccolo) [PTSM] Modello di prova in plastica Incisivo laterale (piccolo), 17° [PTSM17] Modello di prova in plastica Canino [PTCN] Modello di prova in plastica Premolare [PTPM] Cappetta in ceramica Canino 10,8 mm L [CCCN] Cappetta in ceramica Premolare 8.8 mm L [CCPM] Cappette in ceramica Cappetta in ceramica Incisivo centrale (grande) 10,5 mm L [CCLG] Cappetta in ceramica Incisivo centrale (grande), 17° 10,4 mm L [CCLG17] Cappetta in ceramica Incisivo laterale (piccolo) 9,8 mm L [CCSM] Cappetta in ceramica Incisivo laterale (piccolo), 17° 9,6 mm L [CCSM17] 64 Sistema in ceramica PureForm — Allineamento dell’impianto Allineamento dell'impianto Allineare la superficie piatta dell’esagono interno dell'impianto durante il suo collocamento. Questo allineamento si ottiene orientando la superficie piatta del supporto Fixture Mount/Transfer, già connesso all’impianto, verso la superficie vestibolare o labiale, e questa manovra consente l’allineamento della superficie piatta dell’esagono interno dell'impianto nell'orientamento corretto. E’ inoltre disponibile un perno chirurgico di prova [CCSTP] da utilizzare dopo la fresa pilota per facilitare l’allineamento spaziale corretto dell'impianto. Allineamento dell'impianto La fase precedente garantirà che la superficie piatta del moncone sia allineata correttamente per il restauro. Il sistema in ceramica PureForm è composto da un moncone in metallo (core), e da una cappetta in ceramica a forma di dente che è allineata alla superficie piatta del moncone. La porcellana viene applicata direttamente alla cappetta e sottoposta a cottura. Per creare una cappetta non sono richiesti modellati in cera o fusioni. Inserimento dei componenti per guarigione Inserire una vite di guarigione o una protesi provvisoria, nella procedura monofasica, per accelerare la guarigione dei tessuti molli, se richiesto. In alternativa, questi componenti possono essere inseriti nel momento in cui l’impianto viene esposto, seguendo il protocollo bifasico tradizionale. Una volta ottenuta la guarigione dei tessuti duri e molli, rimuovere la vite di guarigione o la protesi provvisoria e procedere con la fase di restauro. Collegare il perno per impronta Collegare il perno per impronta a livello dell’impianto e stringere la vite utilizzando una chiave esagonale da [ 1,25 mm e la pressione delle dita. Bloccare il canale di accesso della vite per prevenire l’ingresso del materiale da impronta. 65 63 ceramica System PureForm the abutment del moncone PureForminCeramic Sistema — Selecting – Selezione Presa dell'impronta Rilevare un’impronta a livello dell’impianto con tecniche tradizionali. Si consiglia un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Iniettare il materiale da impronta a consistenza leggera intorno al perno per impronta e riempire il cucchiaio chiuso con materiale da impronta più pesante. Prendere un’impronta dell’arcata completa e lasciare che il materiale si rapprenda secondo le istruzioni del produttore, prima di rimuoverla. Sfilare i perni da impronta dagli impianti nel cavo orale del paziente. Eseguire le registrazioni interocclusali e prendere l’impronta dell’arcata antagonista. Mandare le impronte e gli assemblaggi dei perni da impronta al laboratorio per la costruzione dei modelli di lavoro. Rimettere la vite di guarigione e/o la protesi provvisoria nel cavo orale del paziente. Costruzione del modello di lavoro Quando si cola l’impronta, utilizzare materiale sintetico per riprodurre i tessuti molli. Lubrificare l’impronta con un materiale differente e collocare il materiale sintetico per tessuti molli attorno alle giunzioni degli analoghi dell’impianto e dei perni da impronta assemblati all’interno dell’impronta. Fare attenzione a non coprire con questo materiale le filettature di ritenzione degli analoghi dimpianto. Quando il materiale si è solidificato, utilizzare uno strumento tagliente per creare superfici di ritenzione meccanica o sottosquadri. Colare l'impronta in gesso, secondo le tecniche tradizionali, e lasciare indurire. Scelta del connettore Scegliere il perno moncone con il diametro appropriato che corrisponde alla piattaforma dell’impianto da restaurare. Per ogni diametro sono disponibili due differenti altezze del colletto: 0,5 mm e 1,5 mm, per consentire il collocamento della giunzione del connettore/cappetta in ceramica al livello sottogengivale richiesto. È disponibile una serie di modelli di prova in metallo del moncone con codice di colore: verde – piattaforma da [ 3,5 mm e viola – piattaforma da [ 4,5 mm. Montare il connettore o il modello di prova scelto sul modello di lavoro con la vite di ritenzione. Orientare il lato piatto del moncone o del modello di prova verso la superficie vestibolare. Rimozione del connettore TIl tecnico di laboratorio può scegliere se continuare la costruzione della protesi sul componente di prova o se collocare il moncone finale sul modello di lavoro. Il componente di prova non è dotato di una connessione a frizione con l’analogo dell’impianto. Se si utilizza il connettore, che è dotato di un attacco a frizione, utilizzare lo strumento esagonale per allentare e rimuovere la vite del moncone [MHLAS]. infilare lo strumento per rimozione [TLRT2] dentro il canale di accesso del moncone e ruotare in senso orario. Continuando la rotazione della chiave si finirà per sollevare e rimuovere il moncone dall’impianto. 66 Sistema in ceramica PureForm — Scelta e preparazione della cappetta in ceramica Scelta della cappetta in ceramica Utilizzare le repliche fornite nel kit di prova in plastica [PTKIT] per scegliere la cappetta più simile alle dimensioni e alla geometria del dente finale che deve essere sostituito. Gli analoghi in plastica contenuti nel kit di prova riproducono le dimensioni e la forma delle cappette in ceramica. Sono disponibili in sei forme diverse: Incisivo centrale (grande) dritto, [PTLG] e incisivo centrale (grande) angolato di 17° [PTLG17], incisivo laterale (piccolo) dritto [PTSM] e incisivo laterale (piccolo) angolato di 17° [PTSM17], Canino [PTCN] e Premolare [PTPM]. Tutte le cappette in ceramica si svasano a partire da [ 4,5 mm alla base e si adattano a perni moncone di ogni misura. Ordinazione della cappetta in ceramica Ordinare la cappetta in ceramica che corrisponde al modello di prova selezionato. I numeri di codice sono incisi su ogni replica in plastica per facilitarne l’identificazione e come riferimento. Una tabella contenuta all’interno del kit di prova elenca i numeri di codice delle cappette in ceramica come riferimento per facilitare le ordinazioni. Orientamento della cappetta in ceramica Rimuovere la cappetta dal supporto in plastica. Allineare la superficie piatta sul modello di prova o sul perno moncone con la superficie piatta all’interno della cappetta in ceramica. Preparazione della cappetta in ceramica Ridurre la cappetta in ceramica alle dimensioni appropriate per lasciare lo spazio richiesto dallo spessore del materiale in porcellana delle faccette estetiche. Utilizzare le appropriate frese di rifinitura per rifinire il profilo, come richiesto. Il supporto di plastica fornito con la cappetta è utilizzato per aiutare a tenere ferma la cappetta durante la sgrossatura. Prestare attenzione a non surriscaldare la cappetta in ceramica durante la preparazione. ceramica System PureForm — Fabricating the restoration del restauro PureForminCeramic Sistema – Costruzione Sgrossatura della cappetta in ceramica Utilizzare le normali procedure di laboratorio per garantire che l’ulteriore sgrossatura della cappetta in ceramica non riduca lo spessore delle pareti a meno di 0,5 mm. Sabbiare la superficie della cappetta con ossido di alluminio 120 µm a 35–38 PSI e pulire la cappetta con vapore o acqua distillata in una vaschetta a ultrasuoni. Applicazione della porcellana Nell’applicare la porcellana alla cappetta, seguire le linee guida del produttore per l’applicazione dei modificatori di colore, per la stratificazione della ceramica e per le temperature di cottura da utilizzare. Il coefficiente di espansione termica (CTE) della cappetta di porcellana deve essere compreso nel range di 8-8,1310-6/°C, tra 0 e 500° C. La porcellana da applicare deve essere scelta in modo da adattarsi ai parametri della cappetta sottostante. Rifinitura del restauro Completare il restauro utilizzando le tradizionali tecniche di laboratorio per corone “interamente in ceramica”. Serraggio del perno moncone Rimuovere la protesi dal modello di lavoro. Svitare le viti del moncone con la chiave esagonale da [ 1,25 mm e rimuovere il perno moncone. Sterilizzare i componenti seguendo le regolari procedure cliniche. Rimuovere i componenti di guarigione e collocare il perno moncone metallico nell’impianto. Assicurarsi che la superficie piatta del perno moncone sia orientata sul versante vestibolare/labiale. Serrare la vite del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Effettuare una radiografia per confermare che il perno moncone sia stato completamente inserito. 67 65 68 Sistema in ceramica PureForm — Consegna della protesi finale Consegna della protesi finale Sigillare il canale di accesso della vite nel moncone con una pallottolina di cotone, con un materiale resistente alla fotopolimerizzazione, o con guttaperca. Questo assicurerà in futuro un comodo accesso alla testa della vite. Consegna della protesi finale Inserire la protesi finale sul moncone. Controllarne l’estetica, il grado di adattamento, i contorni e l’occlusione. Verificare che non siano necessarie ulteriori rifiniture o modifiche. Applicare il cemento e collocare in modo tradizionale la corona sul perno moncone, come quando si colloca una qualunque corona in ceramica su un moncone o su un dente naturale. Nota: Si sconsiglia di utilizzare tipi di cemento che si espandono durante il collocamento della corona. Consegna della protesi finale Regolare l'occlusione e il morso sulla corona dopo che è stata cementata. Eliminare ogni residuo di cemento dai margini. Fornire al paziente le istruzioni per l’igiene l’orale di prima di accomiatarlo. Manuale di odontoiatria ricostruttiva Sistema moncone conico 70 Opzioni di restauro con monconi conici I monconi conici sono impiegati come estensione transmucosa durante la costruzione di protesi multiple splintate e avvitatate nei casi di edentulia parziale o totale Una volta collegati all'impianto, essi si estendono attraverso i tessuti molli creando una piattaforma comune per accogliere la vite su cui verrà inserito il restauro protesico. In aree estetiche, il margine della piattaforma che accoglie la vite è situato a livello leggermente sottogengivale, mentre nel tipo di overdenture a barra la piattaforma è normalmente situata 1 mm al di sopra del bordo gengivale. Il moncone conico è un componente in un unico pezzo in lega in titanio con una piattaforma di [ 4,5 mm (ad eccezione dell'AdVent Screw [AVACT]) con una sezione centrale rialzata con pareti assottigliate di 15°. Questa angolazione richiede che gli impianti abbiano un parallelismo con 30° di tolleranza l'uno dall'altro perché una protesi splintata possa avere un’asse di inserzione passivo. All'interno dell'area rialzata vi sono le filettature per la vite di fissaggio per ritenere la protesi. Sotto l'area filettata internamente del moncone vi è una matrice (femmina) esagonale di [ 1,25 mm destinata ad accogliere la chiave esagonale standard da [ 1,25 mm. Ruotando la chiave esagonale a 30 Ncm il moncone si inserirà completamente sigillando l'interfaccia del moncone/impianto. Ogni moncone viene fornito con una cappetta di protezione [TATHC] per sigillare la piattaforma del moncone durante la costruzione della protesi. Protesi avvitata Overdenture a barra/palla Moncone per impianto con esagono interno, piattaforma da [ 5,7 mm Moncone per impianto con esagono interno, piattaforma da [ 3,5 mm Moncone conico [TAC3] Protesi parziale avvitata Moncone conico [TA5C3] Moncone per impianto con esagono interno, piattaforma da [ 4,5 mm Moncone conico [TACW3] Moncone per impianto AdVent, piattaforma da [ 4,5 mm Moncone conico [AVACT] Moncone per AdVent con piattaforma larga, piattaforma da [ 5,7 mm Moncone conico [TA5C3] 71 69 height requirements richiesta perfor monconi Taperedconici Abutments Vertical verticale Altezza Gli impianti conici sono disponibili in una gamma di altezze a seconda del tipo di impianto e di piattaforma. Le piattaforme da [ 3,5 mm e [ 4,5 mm dei sistemi implantari Tapered Screw-Vent e Screw-Vent hanno monconi con altezza di 0,75 mm, 2 mm, 3 mm, 4 mm e 5 mm, mentre la piattaforma di [ 5,7 mm del sistema Tapered Screw-Vent e AdVent è disponibile con monconi di 0,75 mm, 2 mm, 3 mm e 4 mm di altezza. La piattaforma AdVent di [ 4,5 mm ha una vite del moncone [AVACT] che crea il profilo per moncone conico senza aggiungere altezza verticale all'impianto. Questa vite può essere utilizzata in combinazione con l’estensore dell’impianto AdVent [AVE] per aggiungere 2 mm all’altezza verticale dell’impianto. Inoltre, è disponibile un moncone da 3 mm L [AVACT3] che può essere collegato all'impianto AdVent. I monconi conici sono confezionati come un componente in un unico pezzo che quando viene assemblato all’impianto ha un diametro della piattaforma di 4,5 mm, con una sezione centrale rialzata. Una volta che tutti i componenti protesici sono stati inseriti, lo spazio verticale minimo tra l'interfaccia dell’impianto e la dentatura antagonista è rispettivamente di 5,4 mm L per tutte le piattaforme del sistema Tapered Screw-Vent e Screw-Vent e per la piattaforme di [ 5,7 mm del sistema AdVent. La piattaforma di [ 4,5 mm del sistema AdVent richiede un minimo di 3,4 mm L dalla sommità dell'impianto alla dentatura antagonista (come mostrato sotto). Guaina in plastica Sheath Cappetta in plastica Riduzione massima 3,4 mm Vite di fissaggio con esagono interno di [1,25 mm Vite di fissaggio con esagono interno di [ 1,25 mm Maximum Reduction 3,4 mm Cappetta in lega aurea Interfaccia dell’impianto Cappetta in lega aurea 2,0 mm Vite per impianto conico con esagono interno di [ 1,25 mm 3,0 mm (variabile) Altezza dell’osso Moncone conico con esagono interno di [ 1,25 mm Interfaccia dell’impianto Impianto Impianto Tapered Screw-Vent bifasico Impianto AdVent Impianto monofasico 72 Componenti del sistema moncone conico Porzione superiore del moncone conico Cappetta di guarigione in titanio per moncone conico [TATHC] Per tecnica di impronta indiretta (a cucchiaio chiuso /trasferimento del componente all’impronta) Perno per impronta indiretta del moncone [ACTIT] (Componente avvitabile, monopezzo) Analogo del moncone [ACTR] Cappetta in lega aurea per moncone conico [ACTGC] Include una vite [SCTS] Cappetta provvisoria in titanio [ACTT] Include una vite [SCTS] Cappetta in plastica calcinabile, 5 mm L [ACTP] Include una vite [SCTS] Perno per impronta diretta del moncone [ACTDT] (Componente in due pezzi) Vite di riserva [SCDTS] Per tecnica di trasferimento diretta (a cucchiaio aperto) (Ritenzione del componente nell’impronta) Da utilizzare con tecnica di impronta indiretta o diretta Cappetta per barra in lega aurea, 5mmL [TGC5] Include una vite [SCTSL] Cappetta per barra in lega aurea, 3 mmL [TGC3] Include una vite [SCTS] Cappetta per barra in titanio, 5 mmL [TTC5] Include una vite [SCTSL] Sistema moncone conico per la costruzione di overdenture a barra/palla – Costruzione di un portaimpronta personalizzato Costruzione di un portaimpronta personalizzato Opzione 1: Procedura a cucchiaio aperto con perni per impronta diretta infilare le cappette di guarigione in titanio [TATHC] nei monconi utilizzando la chiave esagonale. Prendere un’impronta dell’arcata completa che includa le cappette di guarigione e le aree edentule. Inviare l’impronta al laboratorio per la costruzione del modello di lavoro e del portaimpronta personalizzato. In alternativa, scegliere un normale portaimpronta e modellare il bordo con materiale composto greenstick. Durante la fase di laboratorio, il paziente può continuare ad utilizzare la protesi preesistente modificata. Costruzione di un portaimpronta personalizzato Colare l’impronta in gesso e staccare il primo modello dopo l’indurimento del gesso. Bloccare l’area al di sopra dei monconi con una placca base in cera per riprodurre le posizioni dei perni per impronta del moncone che saranno usati in seguito. Costruzione di un portaimpronta personalizzato Opzione 1: Procedura a cucchiaio aperto con perni per impronta diretta Costruire un portaimpronta personalizzato utilizzando una resina autopolimerizzante o fotopolimerizzante. Praticare un’apertura sopra la zona dell’impianto per avere accesso alle viti dei perni per impronta diretta. Opzione 2: Procedura a cucchiaio chiuso con perni per impronta indiretta Costruire un portaimpronta personalizzato utilizzando una resina autopolimerizzante o fotopolimerizzante e lasciare chiusa la zona al di sopra degli impianti. Presa dell’impronta Richiamare il paziente quando il portaimpronta personalizzato è pronto. Rimuovere le cappette di guarigione con la chiave esagonale da [1,25 mm Serrare le viti del moncone conico a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. 73 74 Sistema moncone conico per la costruzione di una overdenture a barra/palla – procedura per impronta diretta (a cucchiaio aperto) Opzione 1: Inserimento dei perni per impronta diretta Perno da impronta diretta per moncone conico Posizionare il corpo del perno da impronta diretta per moncone conico [ACTDT] sulla parte superiore del moncone. Infilare la vite nel corpo del perno da impronta, avvitarla nel moncone e serrarla manualmente con la chiave esagonale da 1,25 mm di diametro. Se necessario, è disponibile una vite di ricambio [SCDTS] per il perno da impronta diretta per monconi conici. In aree dove l’altezza verticale è ridotta, le viti dei perni possono essere accorciate con un disco da taglio, prima Punto di riduzione massima dell’uso. Durante la presa dell’impronta il corpo dei perni da impronta diretta sarà ritenuto nel materiale da impronta. Opzione 1: Controllare il buon adattamento del portaimpronta personalizzato Porre il cucchiaio ad accesso aperto sopra i perni da impronta diretta assemblati nel cavo orale del paziente, per verificare che le viti passino attraverso il tetto del portaimpronta senza impedimenti. Rimuovere il cucchiaio ad accesso aperto e mettere un pezzo di placca base in cera ammorbidita sulla parte superiore del cucchiaio per coprire l'apertura di accesso. Questo accorgimento aiuterà a contenere il materiale da impronta (boxaggio) Eseguire attentamente la prova del cucchiaio e consentire alle viti di creare fori di accesso attraverso la cera. Rimuovere il cucchiaio dalla bocca del paziente, raffreddare in acqua, asciugare e quindi applicare l’adesivo. Chiudere i fori esagonali in cima alle viti dei perni con un composto a scelta per impedire l’ingresso del materiale da impronta. Opzione 1: Presa dell'impronta Si consiglia un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Iniettare il materiale di tipo leggero attorno ai perni per impronta diretta e riempire il cucchiaio ad accesso aperto con il materiale per impronta più pesante. Mettere il cucchiaio carico nella bocca del paziente e lasciare che le viti penetrino nei rispettivi buchi nella placca base in cera indurita. Rimuovere il materiale da impronta in eccesso dalla parte superiore delle viti e lasciarlo rapprendere seguendo le istruzioni del produttore. Sfilare le viti dai perni per impronta con la chiave esagonale e rimuoverli dalla bocca del paziente. Rimuovere il cucchiaio dalla bocca del paziente. Reinserire le cappette di guarigione. Il corpo dei perni da impronta diretta sarà ritenuto nel materiale da impronta. Opzione 1: completamento della procedura di impronta Stabilizzare l’analogo dei monconi conici [ACTR] con le pinze per impedirne la rotazione. Inserire l’analogo dell’impianto, dalla parte che accoglie la vite, nella base del perno per impronta corrispondente dentro il materiale da impronta. Analogo del moncone conico Attaccare la vite del perno alla chiave esagonale ed introdurla nel corrispondente foro di accesso sul retro del cucchiaio per impronta. Far passare la vite attraverso il corpo del perno immerso e avvitarla all’analogo dell’impianto attaccato in modo da fissare insieme i componenti. Prendere un’impronta dell’arcata antagonista. Inviare l’impronta al laboratorio per la costruzione di una placca base stabilizzata con il vallo per registrazione occlusale. Sistema moncone conico per costruire una overdenture a barra/palla – Procedura per impronta indiretta (a cucchiaio chiuso) Opzione 2: Inserimento dei perni da impronta indiretta Infilare con la chiave esagonale i perni per impronta indiretta per moncone conico [ACTIT] nella parte superiore dei monconi e stringere manualmente. Perno da impronta indiretta per moncone conico Opzione 2: Presa dell'impronta Chiudere i fori esagonali sulla parte superiore dei perni con un composto a scelta per impedire l’ingresso del materiale d’impronta. Si consiglia un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Iniettare il materiale da impronta a consistenza leggera intorno al perno da impronta indiretta e riempire il cucchiaio chiuso con il materiale da impronta più pesante. Prendere un’impronta ad arcata completa e lasciare che il materiale si rapprenda, secondo le istruzioni del produttore, prima di rimuoverla. Sfilare via i perni per impronta indiretta dai monconi conici usando la chiave esagonale e metterli da parte. Reinserire le cappette di guarigione. Opzione 2: completamento della procedura di impronta Infilare il perno da impronta nell’analogo del moncone conico [ACTR] e serrare a mano con la chiave esagonale. Inserire il gruppo analogo/perno assemblato nel foro dell’impronta. Un doppio click indicherà che i perni sono stati inseriti completamente. Prendere un’impronta dell’arcata antagonista. Inviare tutto il materiale al laboratorio per la costruzione di una placca con il vallo per registrazione occlusale. Analogo del moncone conico Cappetta per monconi conici Costruzione del jig di verifica Versare il gesso nell’impronta. Separare il modello dall’impronta: : • Impronta a cucchiaio aperto: Per prima cosa sfilare e rimuovere le viti dei perni per impronta con la chiave esagonale. Rimuovere il cucchiaio dal modello. • Impronta a cucchiaio chiuso: Rimuovere il cucchiaio dal modello. Sfilare e rimuovere i perni per impronta dal modello usando la chiave esagonale. Saranno utilizzate cappette in lega aurea [ACTGC] per la costruzione di una placca con un vallo per registrazione occlusale. Questi componenti sono formati da una cappetta in metallo, dalla vite di fissaggio [SCTS] e dalla guaina in plastica, inseribile a pressione, di 3,8 mm [OPS]. Collegare i cilindri agli analoghi del moncone con le viti per ceratura [SCWS] per mantenere l’accesso. Mettere da parte le viti di fissaggio della cappetta e le guaine di plastica per utilizzarle successivamente. 75 76 Sistema moncone conico per costruire una overdenture a barra/palla — Costruzione del jig di verifica e dei valli di occlusione Costruzione del jig di verifica Bloccare i sottosquadri sotto le cappette con una placca base in cera. Lubrificare il modello di lavoro. Incollare insieme le cappette con una resina autopolimerizzante o fotopolimerizzante. Per impedire deformazioni dovute alla contrazione del materiale, interrompere la struttura tra le cappette con un disco di separazione, quindi incollare le sezioni insieme. Per confermare l’adattamento passivo, rimuovere le viti per ceratura dalla struttura e ricollegare la struttura all’analogo del moncone situato più distalmente utilizzando un’unica vite e stringere manualmente con la chiave esagonale. Verificare che le altre cappette all'interno della struttura riposino passivamente sugli analoghi del moncone. Inviare questa struttura in resina al medico con le viti di fissaggio delle cappette per la prova nel paziente. L’adattamento passivo confermerà che si è ottenuta una impronta accurata. Costruzione della placca base stabilizzata/vallo occlusale Dopo la prova nel paziente, utilizzare la chiave esagonale per sostituire le viti di fissaggio della cappetta con le viti più lunghe per ceratura del moncone conico [SCWS]. Posizionare un foglio di materiale fotopolimerizzante per placca base sopra le viti di ceratura assemblate e il profilo della struttura. Premere delicatamente il foglio modificato sul modello di lavoro e consentire alle viti di penetrare nel materiale. Modellare il materiale intorno alla struttura e ai contorni dell'arcata edentula per costruire una placca. Creare un vallo in cera sulla placca base stabilizzata per la registrazione occlusale. Inviare il modello assemblato al medico per la registrazione interocclusale. Registrazione interocclusale Rimuovere le cappette di guarigione [TATHC] dai monconi nel cavo orale del paziente con la chiave esagonale. Posizionare la placca con il vallo per registrazione occlusale sui monconi e serrare manualmente leum con la chiave esagonale. Modellare il vallo per registrazione occlusale in cera e contrassegnare la linea centrale e il profilo del sorriso . Prendere la registrazione del morso sull’asse di occlusione verticale. Rimuovere la placca base con la registrazione dalla bocca del paziente e rimontarla sul modello di lavoro con le viti di fissaggio. Rimettere le cappette di guarigione sui monconi. Scegliere i denti per la protesi e inviare il materiale al laboratorio per la costruzione di una protesi stabilizzata in cera di prova. Costruzione di una protesi stabilizzata di prova Montare il modello di lavoro e quello dell’arcata antagonista su un articolatore. Inserire i denti della protesi sulla placca. A questo punto, l'accesso ad alcune cappette sarà coperto con i denti della protesi. Non creare fori di accesso nei denti della protesi. Due cappette sul versante linguale rispetto ai denti anteriori saranno sufficienti a stabilizzare il cerato per la prova nel paziente. Inviare il modellato cerata stabilizzato al dentista per la prova nel paziente. moncone conico overdenture a barra/palla una matrice epattern di una struttura Sistema – Costruzione Tapered Abutment Systemper to costruire fabricate una a ball bar overdenture — Fabricating a matrixdi and framework Prova nel paziente Rimuovere le cappette di guarigione dai monconi nel cavo orale del paziente con la chiave esagonale. Serrare i monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Inserire il modello di prova sui monconi. Attaccare le viti di fissaggio nei fori di accesso nel modellato in cera e stringere delicatamente con le dita (nota: alcune cappette saranno coperte con i denti per protesi). Eseguire le necessarie modifiche e ottenere l’approvazione del paziente. Rimuovere la protesi di prova modellata in cera dal cavo orale del paziente e rimettere le cappette di guarigione sui monconi. Utilizzare la chiave esagonale per fissare la placca base in cera stabilizzata sugli analoghi del moncone nel modello di lavoro con le viti di fissaggio e restituirlo al laboratorio per la costruzione della struttura metallica. Costruzione del profilo della struttura Costruire una matrice labiale/occlusale di silicone o di gesso per registrare la posizione del dente e i bordi labiali della protesi rispetto al modello di lavoro. Una procedura alternativa per costruire immediatamente il profilo della struttura sarebbe quella di collegare le cappette a barra in lega aurea [TGC3 o TGC5] agli analoghi. Splintare le cappette con le barre in lega aurea [HGB o DGB] utilizzando un materiale acrilico autopolimerizzante. Rivestire, saldare e rifinire la struttura con procedure tradizionali (discusse a pagina 98 nel paragrafo “Costruzione di una barra a carico immediato”). Costruzione del profilo della struttura Rimuovere i denti dalla protesi di prova modellata in cera e rimetterli nelle rispettive posizioni nella matrice e incollarli in sede con cera adesiva. Recuperare le cappette in lega aurea dalla placca e inserirle sugli analoghi del moncone con le viti di fissaggio. Premere le guaine in plastica calcinabili [OPS] sulle cappette. Rimettere la matrice con i denti inseriti sul modello di lavoro per guidare l’accorciamento delle guaine in plastica e il disegno della struttura. Sezionare le guaine in plastica con un disco da taglio per lasciare uno spazio adeguato ai denti sospesi nella matrice. Invece di utilizzare le cappette in plastica e le viti di fissaggio, il profilo della struttura può essere cerato direttamente sulle cappette e intorno alle viti per ceratura [SCWS]. Costruzione del profilo della struttura Incorporare la combinazione oro/plastica [ACTGC] in una barra per overdenture progettata utilizzando le strutture preformate del sistema di barre [BS1]. Utilizzare il mandrino gli attacchi [CAI] per incorporare a palla calcinabili [CAS] nelle estremità distali della struttura a barra, evitando leve eccessive. Utilizzare i denti sospesi nella matrice come guida per lasciare uno spazio adeguato agli attacchi, ai denti e allo spessore della base della dentiera. I profili a palla hanno lo stesso diametro di [ 2,5 mm dei monconi a palla in titanio lavorato e accolgono gli attacchi a cappetta [CA] standard. 77 75 78 Sistema moncone conico per costruire una overdenture a barra/palla — Costruzione di una struttura metallica Colatura del profilo della struttura Strutturare il profilo della barra con un canale di colata per cera calibro 10 con serbatoi. Rivestire il profilo della struttura con materiale di rivestimento ad alte temperature e legato con fosfato, secondo le direttive del produttore. È preferibile non utilizzare un antibolle quando si mettono in rivestimento componenti in lega aurea o in plastica. Si raccomanda di utilizzare una ricottura in due fasi quando si utilizza qualsiasi tipo di resina acrilica da ricottura o grandi quantità di cera. La temperatura di ricottura non deve superare gli 815 °C con un tempo di tenuta massimo di un'ora. Fondere la struttura in una lega altamente nobile o nobile con elevata forza tensile. La temperatura di fusione della lega non deve superare 1.288 °C. Dopo la fusione, il cilindro deve essere lasciato raffreddare. Non raffreddare ad acqua. Esposizione e finitura della struttura di metallo Per assicurarsi che la superficie inserita delle cappette incorporate non sia danneggiata, scoprire il manufatto di fusione, sabbiarlo con perline di vetro proteggendo l'interfaccia della cappetta, quindi pulirlo in un’unità a ultrasuoni. Rifinire i fori di accesso della vite all'interno della fusione ruotando manualmente l’alesatore [PR] per cappette per monconi conici. Verificare che sia stato ottenuto l’adattamento passivo. Inviare il modello assemblato al medico per la prova della struttura metallica per la verifica dell’adattamento passivo. Prova nel paziente Rimuovere le cappette di guarigione dai monconi nel cavo orale del paziente con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Serrare nuovamente i monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Inserire la struttura metallica sui monconi. Iniziando con uno dei monconi più distali, inserire la vite di fissaggio e stringerla manualmente con la chiave esagonale. Se la struttura si distacca dagli altri monconi quando si stringe la vite, la struttura non ha un buon adattamento passivo. Stabilire in quale punto la struttura dovrebbe essere tagliata e marcare la posizione sulla struttura con un pennarello. Rimuovere la struttura e riposizionare le cappette di guarigione. Se è stato raggiunto un adattamento passivo, inserire le altre viti e serrarle a 20 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Modificare la struttura per ottenere l’adattamento passivo Rimuovere la struttura dalla bocca del paziente. Utilizzare un disco di separazione molto sottile e un manipolo ad alta velocità per tagliare la struttura diagonalmente rispetto alla superficie occlusale per ottenere la massima resistenza una volta ricollegata. Fare attenzione a non tagliare in aree che sono state destinate al collocamento dell’attacco. Se la struttura non viene tagliata in modo corretto si può creare una giunzione debole della saldatura, che comprometterà la resistenza della protesi finale. moncone conico Systemper to costruire fabricate una a ball overdenture bar overdenture a barra/pallina the framework della struttura fit metallica Tapered Abutment Sistema — Correcting – Modifica Modificare la struttura per ottenere l’adattamento passivo Rimuovere le cappette di guarigione dai monconi con la chiave esagonale. Serrare nuovamente i monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Attaccare le sezioni della struttura ai monconi con le viti di fissaggio e serrarle a 20 Ncm con una chiave dinamometrica. Applicare resina autopolimerizzante a presa rapida alle aree sezionate. La resina fluirà nelle giunzioni per capillarità. Applicare altra resina per formare un callo che incapsula i punti di rinforzo lungo l'area sezionata per rafforzare il punto di connessione. Dopo che la resina si è completamente solidificata, rimuovere la struttura assemblata. Non ricollegare la struttura incollata con la resina al modello di lavoro. Rimettere le cappette di guarigione sui monconi del paziente e inviare la struttura incollata insieme e il modello di lavoro non assemblati al laboratorio. Modificare la struttura per ottenere l’adattamento passivo Seguire procedure di routine di laboratorio per rivestire saldare e rifinire la struttura. Inviare la struttura saldata e le viti di fissaggio al dentista per verificare che sia stato ottenuto l’adattamento passivo. Una volta verificato l’adattamento passivo, il modello di lavoro deve essere modificato in modo che possa accogliere la struttura saldata Utilizzare una fresa a fessura per rimuovere gli analoghi dei monconi non in asse dal modello di lavoro, uno alla volta, fino a quando la struttura non si adatta passivamente. Collegare gli analoghi che erano stati rimossi alla struttura nelle posizioni appropriate, quindi collegare la struttura agli altri analoghi nel modello di lavoro con le viti di fissaggio. Immergere il modello di lavoro in acqua, quindi applicare con attenzione il gesso negli spazi vuoti e intorno alle parti ritentive degli analoghi. Costruzione di una protesi in cera stabilizzata di prova Inserire a scatto i perni per trasferimento per cappetta per attacco gialli [CAT] sui componenti a palla distali. Posizionare le cuffie metalliche [CAH] sui perni per trasferimento delle cappette per attacco. Allineare le cuffie metalliche per ottenere un comune asse di inserzione (perché risultino coassiali). Inserire a scatto la clip di lavorazione (verde) del sistema a barra [BS1] sul segmento anteriore della barra. Bloccare i sottosquadri e quindi lavorare una base per dentiere fotopolimerizante che incorpori gli attacchi. Impiegando un indicatore in silicone o la matrice di silicone come guida, sigillare i denti della protesi alla base della dentiera con cera per placca base. Per evitare la frattura della base fotopolimerizzata, mettere i perni di trasferimento per cappetta per attacco gialli sui componenti a barra/palla del modello di prova stabilizzato del dente. Inviare il modellato in cera della protesi e la struttura in metallo al dentista per la prova e l’approvazione prima della lavorazione finale. Prova nel paziente Rimuovere le cappette di guarigione dai monconi con la chiave esagonale. Serrare i monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata e con la chiave esagonale. Posizionare la struttura metallica sui monconi, avvitare le viti di fissaggio con la chiave esagonale e serrarle a 20 Ncm con una chiave dinamometrica. Inserire a scatto i perni per attacco cappetta [CAT] gialli sui componenti a palla della struttura metallica. Mettere il modellato in cera di prova nel cavo orale del paziente e permettere ai perni di trasferimento gialli di inserirsi nelle cuffie metalliche nella placca base. Verificare che la clip anteriore si colleghi alla barra. Valutare e convalidare i risultati estetici e la fonetica. Posizionare il gruppo di struttura metallica e perni per attacco cappetta assemblati nel modello di lavoro e inviarli al laboratorio per la lavorazione finale. Rimettere le cappette di guarigione sugli impianti in bocca al paziente. 79 77 80 Sistema moncone conico per costruire una overdenture a barra/palla — Inserimento della protesi finale Lavorazione della protesi finale Lavorare la dentiera con gli accessori appropriati. Nella parte anteriore, utilizzare una Clip di lavorazione verde Hader contenuta nel sistema di clip per barra [BS1] o per un sistema di attracco simile. Nella parte posteriore, inserire a scatto i perni di trasferimento per cappetta attacco [CAT] gialli sui componenti a palla. Posizionare le cuffie per cappetta attacco [CAH] contenuti nal sistema di cappetta attacco sui perni di trasferimento. Allineare le cuffie metalliche per ottenere un asse di inserzione comune e quidi bloccare i sottosquadri sotto le cuffie metalliche con materiale appropriato. Lavorare la dentiera utilizzando le procedure tradizionali. Se viene utilizzata la Clip Hader, rimuovere la Clip di lavorazione verde e utilizzare l’apposito strumento per inserimento per inserire la Clip Hader finale gialla dopo il trattamento della protesi. Lavorazione delle cappette attacco Quando la dentiera ritorna dal laboratorio dopo il trattamento, rimuovere le cappette di guarigione dai monconi nel cavo orale del paziente con la chiave esagonale. Serrare i monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Posizionare la struttura metallica sui monconi, infilare le viti di fissaggio con la chiave esagonale e serrarle a 20 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Posizionare i rivestimenti in nylon [CAN] contenuti nel sistema di cappette attacco [CAS] sull’estremità dello strumento di inserzione, contenuto negli strumenti per cappette attacco [CAI]. Premere il rivestimento in nylon all’interno di una delle cuffie in metallo nella base di dentiera. Lavorazione delle cappette attacco Controllare la ritenzione del rivestimento inserendo ed estraendo ripetutamente la dentiera a scatto sulla barra a palla nella bocca del paziente. Se necessario, ridurre il grado di ritenzione del rivestimento in nylon Liner inserendo l’alesare contenuto negli strumenti per cappette attacco [CAI] nel rivestimento in nylon e ruotando in senso orario per ridurre il grado di ritenzione delle pareti del rivestimento. Quando è stato ottenuto il livello di ritenzione adeguato, lavorare il secondo rivestimento nello stesso modo. Lavorare soltanto un rivestimento in nylon per volta. Inserimento della protesi finale Inserire la protesi finita nel cavo orale del paziente e inserire a scatto gli attacchi incorporati nella barra a pallina. Effettuare le modifiche finali all’occlusione. Istruire il paziente sull'uso e la manutenzione della protesi e fornire le istruzioni sull’igiene orale. Avvertire il paziente di non utilizzare candeggina sulla protesi, che può danneggiare i rivestimenti in nylon delle cappette attacco, e di inserire/rimuovere l’overdenture applicando pressione in senso assiale evitando movimenti torsionali o laterali. Una manutenzione corretta prolungherà l'uso dei rivestimenti in nylon. Se i rivestimenti in nylon perdono le loro capacità di ancoraggio, possono essere sostituiti facilmente durante un appuntamento di controllo. Per pazienti che richiedono un maggiore ritenzione della cappetta attacco, è anche disponibile un rivestimento per cappetta attacco [CAN-G] grigio che consente una maggiore ritenzione. Manuale di odontoiatria ricostruttiva Sistema attacchi per overdenture Locator® 82 Sistema attacchi per overdenture Locator® Opzioni di restauro con attacchi per overdenture Locator Gli attacchi per overdenture Locator sono progettati per la ritenzione di overdenture sostenute da impianto o da tessuto e per protesi parziali. Il disegno autoposizionante del sistema di attacco Locator aiuta a guidare l'inserimento dell’attacco sul moncone, permettendo al paziente di posizionare la protesi facilmente. L’elemento maschio in nylon Locator fa da perno all’interno della cuffia in metallo garantendo una connessione resiliente. Il rivestimento in nylon ritentivo rimane completamente a contatto con l’alveolo del moncone mentre la cappetta protesica in titanio ha un’ampia gamma di movimenti rotatori. L’altezza verticale ridotta rende l’attacco per overdenture Locator il trattamento efficace in un’ampia gamma di pazienti e i monconi sono disponibili con colletti di differente altezza per adattarsi alla deversa profondità dei tessuti. L'altezza del collare viene scelta misurando profondità di tessuto e ordinando l'altezza del collare che corrisponde alla misura del tessuto o la misura immediatamente successiva. Ordinando il moncone che corrisponde esattamente all’altezza del tessuto, l’attacco di lavoro si troverà posizionato correttamente al di sopra dei tessuti circostanti. Le cappette per impronta sono disponibili per procedure per impronta tradizionali mentre la cappetta di lavorazione viene utilizzata per un’impronta di ribasatura . La confezione di maschi per lavorazione (LOCMP2) include due set completi di cappette da lavorazione con maschi per lavorazione, spacer di blocco e rivestimenti per maschi di ricambio trasparenti, rosa e blu. Figura 1 – Il disegno autoposizionante del sistema di attacco Locator aiuta a guidare l'inserimento dell’attacco sul moncone. Figura 2 – Flowchart per restauri con Overdenture Locator Locator, Moncone (TLOC) Locator, cappetta per impronta (LOCIMP) Locator, analogo dell’impianto (LOCAN) Locator, confezione di maschi per lavorazione (LOCMP2) Una gamma completa di rivestimenti in nylon permettere flessibilità e differenti livelli di ritenzione. Per casi di parallelismo del moncone entro 10°, sono disponibili tre livelli di ritenzione: 0,67 kg (blu), 1,35 kg (rosa) e 2,26 kg (trasparente). Speciali rivestimenti in nylon consentono fino a 40° di divergenza( 20° per un impianto) con due livelli di ritenzione: 1,8 kg (verde) e 0,67 kg (rosso). Gli attacchi Locator non sono adatti nei casi in cui è richiesta una connessione totalmente rigida e non dovrebbero essere utilizzati su un singolo impianto con divergenza superiore ai 20°. Figura 3 – Locator, maschi di ricambio. Figura 4 – Lo strumento perno Locator (LOCCT2) è composto da 3 pezzi utilizzati durante l’intero processo di restauro: 1) Strumento di rimozione per componente maschio 2) Strumento di inserimento per componente maschio 3) Locator, Cacciavite per moncone 83 Sistema attacchi per overdenture Locator Preparazione del sito implantare per attacchi Locator Rimuovere i componenti di guarigione dagli impianti con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Rimuovere l'osso o i tessuti molle cresciuti sulla faccia superiore dell’impianto per consentire l’inserimento completo dell’attacco Locator. Scelta degli attacchi Locator Piattaforma [ 3,5 mm Determinare la lunghezza del colletto in base alla profondità del tessuto. Misurare lo spessore tissutale dal bordo apicale dell'impianto alla cresta gengivale in tre o quattro aree. Scegliere l’altezza del moncone che corrisponde a tale misura, o la misura immediatamente successiva. Se l’altezza del colletto del moncone Locator corrisponde a quella tessuto gli attacchi di lavoro si troberanno al di sopra del livello delle gengive circostanti. TLOC3/1 TLOC3/2 TLOC3/3 TLOC3/4 Inserimento degli attacchi Locator Inserire il moncone Locator sull'impianto e ruotarlo in posizione utilizzando il cacciavite del moncone. Serraggio degli attacchi Locator Inserire la chiave esagonale da [ 1,25 mm nell’estremità posteriore del cacciavite del moncone. Serrare i monconi almeno a 20 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. In alternativa, utilizzare l’inserto cacciavite della chiave dinamometrica per serrare il moncone. 84 Sistema attacchi per overdenture Locator Valutazione della divergenza e scelta dei maschi di sostituzione Attaccare i perni di parallelismo ai monconi per determinare il grado di divergenza. Se la divergenza è inferiore a 10 ° utilizzare uno dei maschi di ricambio Locator (trasparente= 2,26 kg, rosa=1,35 kg O blu= 0,67 kg). Se l’angolo è fra 10 ° e 20 ° utilizzare un maschio di ricambio a gamma estesa (verde = 1,8 kg o rosso=0,67 kg) che può accommodare un impianto divergente fino a 20° (40° tra gli impianti). Procedura di impronta standard Inserire la cappetta per impronta Locator con un maschio di lavorazione nero su ogni attacco Locator. iniettare del materiale da impronta leggero intorno ai perni da impronta con tecnica “wash” e prendere un’impronta ad arcata intera con materiale di consistenza standard. La cappetta per impronta Locator sarà ritenuta nel materiale da impronta. Completamento della procedura di impronta standard Inserire gli analoghi del moncone nelle cappette per impronta localizzate nel materiale da impronta. Completamento di un ribasamento di impronta opzionale Prendere l'impronta con le tecniche tradizionali utilizzando la cappetta per impronta Tecnica opzionale di ribasamento utilizzando la cappetta di lavorazione Analogo del moncone Una tecnica opzionale è quella di utilizzare la protesi del paziente in combinazione con la cappetta di lavorazione con il maschio di lavorazione nero per il ribasamento dell’impronta. Quando la protesi viene rimossa, il maschio della cappetta di lavorazione rimarrà nella dentiera. Spingere a scatto l’analogo nel maschio di lavorazione e assicurarsi che sia completamente inserito. 85 83 attacchi per Attachment overdentureSystem Locator SistemaOverdenture Locator Lavorazione della protesi Colare il modello di lavoro. L’analogo del moncone Locator riproduce la posizione dell’attacco Locator nel calco. Inserire lo spaziatore Block-Out bianco sulla testa dell’analogo del moncone Locator. Lo spazio creato permetterà la piena resilienza della cappetta in metallo della protesi che ruota sopra il maschio Locator. Inserire la cappetta di lavorazione con il maschio di lavorazione nero e assicurarsi che sia completamente inserita. Il maschio di lavorazione nero manterrà l’overdenture nel limite superiore della sua capacità di resilienza verticale durante la procedura di lavorazione. Lavorare la protesi utilizzando le procedure tradizionali. Eliminare lo spaziatore bianco. Prima di cambiare il maschio finale, lucidare la base della dentiera. Rimozione del maschio di lavorazione nero Allentare la punta dello strumento per maschio di lavorazione Locator con due giri completi in senso antiorario e inserire la punta nel gruppo assemblato di cappetta/maschio e spingerlo dentro (Fig. 1). Il margine tagliente della punta afferrerà il maschio di nylon e permetterà di estrarlo. Serrare nuovamente la punta, in senso orario, nello strumento core per rilasciare il rivestimento (Fig. 2). Fig. 1 Fig. 2 Inserimento del maschio di ricambio Utilizzare lo strumento di inserimento del maschio Locator per spingere saldamente il maschio di ricambio nella cappetta metallica vuota localizzata all'interno della dentiera. Il componente maschio deve essere inserito a livello con il bordo della cappetta di metallo. Consegna della protesi finale Gli attacchi Locator devono essere serrati nuovamente con una torsione minima di 20 Ncm. Istruire il paziente sulla procedura di inserimento. Invitare il paziente ad esercitarsi a inserire e rimuovere più volte la protesi. Il disegno autoposizionante aiuta a guidare l'inserimento dell’attacco sui monconi. 86 Note Note Manuale di odontoiatria ricostruttiva Sistema moncone a palla 88 Opzioni di restauro con monconi a palla I monconi sono utilizzati in restauri ritenuti con attacco e in quelli sostenuti da tessuto nei casi in cui il paziente presenta un’edentulia completa dell’arcata da restaurare. Il tipo di meccanismo di attacco extra-coronale è formato da un moncone monopezzo con una sporgenza superiore a palla attaccata all'impianto. Una cuffia in metallo [CAH] e un rivestimento ritentivo in nylon [CAN] meccanicamente ritenuto all'interno della cuffia metallica, indicato nell'insieme come cappetta per attacco [CA], è fissato all'interno della protesi del paziente. Il ricettacolo interno del rivestimento in nylon agisce come una connessione rotazionale universale a 360 gradi tra la protesi e il gruppo assemblato di moncone/impianto e permette soltanto un leggero movimento di compressione verticale. Questi monconi possono essere lavorati nella protesi utilizzando una tecnica alla sedia del paziente o una tecnica di laboratorio. Entrambe le tecniche saranno discusse in questa sezione. Questo tipo di restauro richiede una profondità sufficiente del vestibolo posteriore per proteggere il gruppo assemblato di moncone/ impianto da forze laterali/orizzontali eccessive durante la masticazione (Fig. 1a-c). Si raccomanda di utilizzare impianti con una lunghezza in eccesso di 12 mm mentre l’altezza del moncone dovrà essere minima per mantenere un rapporto accettabile impianto/ moncone. Quindi, i pazienti con edentulia in una sola arcata e con riassorbimento eccessivo della cresta edentula potrebbero non essere idonei per un restauro che utilizzi di questo tipo di sistema di moncone. Nella maggior parte dei casi il restauro è eseguito utilizzando due impianti con i corrispondenti monconi a palla inseriti nell’area dei canini, che creano un fulcro intorno a cui la dentiera collegata potrà ruotare (Fig. 1d). Il parallelismo assoluto non è un prerequisito per il successo, dal momento che la faccia rotatoria della cappetta per attacco sul componente a palla permette fino a 28 gradi di divergenza relativa tra gli impianti. Dovrebbe essere notato che la stabilità nel tempo e il mantenimento della connessione di ritenzione dipende dall’allineamento tridimensionale dei monconi e delle cappette per attacco (come mostrato sotto, Fig. 1e–1f ) per aumentare la durata e la riuscita dell’impianto: 1) Gli impianti dovrebbero essere inseriti anteriore/posteriormente in modo che la linea del fulcro che attraversa la parte centrale dei componenti sia parallela all'asse della cerniera mandibolare (Fig. 1e). 2) Gli impianti devono essere posizionati verticalmente in modo che le porzioni superiori delle cuffie di metallo siano parallele al piano occlusale della protesi del paziente e dell’arcata antagonista corrispondente (Fig. 1f). 3) Gli impianti devono essere paralleli l’uno all'altro lungo il loro asse maggiore e perpendicolari al piano di occlusione per essere in posizione ottimale (Fig. 1g). Fig. 1a Fig. 1b Fig. 1c Fig. 1d Asse della cerniera mandibolare Piano occlusale Fig. 1e Fig. 1f Fig. 1g 89 87 height requirements richiesta perfor monconi Ball Abutments a palla Vertical verticale Altezza Monconi a palla per sistemi implantari Tapered Screw-Vent, Screw-Vent e AdVent I monconi a palla sono prodotti in lega in titanio e vengono confezionati con la cuffia in acciaio inossidabile per cappetta per attacco [CAH] e con il rivestimento in nylon per cappetta per attacco [CAN]. I monconi per gli impianti Tapered e Straight Screw-Vent con piattaforma da [ 3,5 mm e [ 4,5 mm sono disponibili con colletto di tre differenti altezze (2 mm L, 4 mm L e 6 mm L). I monconi degli impianti Tapered Screw-Vent e AdVent con piattaforma da [ 5,7 mm hanno un’altezza del colletto soltanto di 2 mm e 4 mm. Il sistema implantare AdVent con piattaforma da [ 4,5 mm, tuttavia, ha un collare di un’unica altezza (1 mm L) che può essere utilizzato con o senza l’estensore AdVent [AVE] per creare altezze variabili, in base alla profondità di inserimento dell’impianto richiesta e ai tessuti molli circostanti. Il colletto del moncone a palla è normalmente inserito in posizione sopragengivale di 1 mm e ha un diametro coronale di 4,5 mm, mentre il componente stesso a palla è di [ 2,5 mm. Una volta assemblata, l'altezza verticale della cappetta per attacco [CA] al di sopra della faccia coronale del colletto del moncone a palla è 4,28 mm e il suo diametro è di 5,00 mm. Fare attenzione ad assicurare che una quantità sufficiente di acrilico per dentiera circondi la cuffia per impedire che perforari la dentiera durante l’uso. Acrilico per dentiera (1,5–2 mm L minimo) Rivestimento in nylon Liner Acrilico per dentiera (1,5–2 mm L minimo) Cuffia di metallo 4,28 mm Rivestimento di nylon 4,28 mm Cuffia di metallo 4,5 mm 2,0 mm Moncone a palla Altezza del colletto del moncone (1 mm L o 3 mm L con Estensore per AdVent [AVE]) Altezza del colletto del moncone (2 mm L, 4 mm L o 6 mm L) [ 4,5 mm 3,0 mm (variable) Ball Abutment Interfaccia dell’impianto Altezza dell’osso Interfaccia dell’impianto Impianto Tapered Screw-Vent impianto bifasico Impianto AdVent Impianto monofasico 90 Componenti del sistema moncone a palla Moncone a palla, parte superiore Procedura alla sedia del paziente Tecnica di laboratorio Questa procedura non può essere utilizzata con i sistemi implantari con piattaforma da [ 5,7 mm. Procedura pick up (cioè dei perni passanti) alla sedia del paziente Perno per impronta per moncone a palla [BAT] Analogo del moncone a palla [BAR] Perno da impronta per cappetta per attacco [CAT] Cappetta per attacco [CA] (Inclusa con tutti i monconi a palla) Cuffia di metallo Rivestimento di nylon Le cappette per attacco [CA] assemblate sono incluse con il moncone a palla e sono formate da una cuffia in metallo e da un rivestimento di ritenzione. Sono inoltre disponibili cuffie [CAH] e rivestimenti in nylon [CAN] di ricambio . È anche disponibile un rivestimento di ritenzione più rigido [CAN-G] . Abutment moncone System: a palla: laboratory tecnica di technique laboratorio andeutilizing uso di un a custom portaimpronta tray personalizzato Sistema Ball — Fabricating – Costruzione Costruzione di un cucchiaio portaimpronta personalizzato Prima di inserire i monconi, prendere un’impronta ad arcata completa in alginato che includa le viti di guarigione e le aree edentule. Inviare l’impronta al laboratorio per la costruzione del modellio di lavoro e del portaimpronta con uno spaziatore per accogliere i perni per impronta per moncone a palla. Costruire un portaimpronta personalizzato utilizzando una resina autopolimerizzante o fotopolimerizzante. Il paziente può continuare a utilizzare la protesi preesistente modificata durante la fase di laboratorio. In alternativa, scegliere un portaimpronta standard per fornire l’accesso ai perni per impronta e modellare un bordo con materiale composito a cera dura (greenstick). Inserimento dei componenti a palla Richiamare il paziente quando il portaimpronta personalizzato è pronto. Rimuovere le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura usando la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Scegliere i componenti del moncone a palla in base al tipo di impianto e di altezza transmucosa richiesti. Inserire i monconi a palla scelti negli impianti e serrare le viti del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Inserimento dei perni per impronta Spingere i perni per impronta per moncone a palla [BAT] per tutti i componenti con colletto di [ 4,5 mm sui monconi a palla. Questa procedura non può essere utilizzato con i sistemi implantari con piattaforma da [ 5,7 mm. Il perno per impronta si ingaggerà nella parte esterna del moncone al di sotto della palla per garantire una stabilizzazione massima. Si consiglia un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Iniettare il materiale da impronta a consistenza leggera intorno ai monconi a palla e riempire il portaimpronta con il materiale da impronta più pesante. Porre il portaimpronta caricato nella bocca del paziente e lasciare consolidare il materiale per impronta secondo le raccomandazioni del produttore. Rimuovere l’impronta dalla bocca del paziente. Completamento della procedura di impronta Rimuovere dai monconi i perni per impronta per moncone a palla, inserirli a pressione sugli analoghi dei monconi a palla [BAR], e reinserirli nei fori dell’impronta. Un doppio click indica che i perni sono stati inseriti completamente. Prendere un’impronta dell’arcata antagonista. Inviare l’impronta al laboratorio per la costruzione di una placca base stabilizzata con il vallo per registrazione occlusale. 91 89 92 Sistema moncone a palla: — tecnica di laboratorio – Costruzione di una placca base e di un vallo occlusale Costruzione di una placca base stabilizzata e di un vallo di occlusione Colare l’impronta in gesso. Rimuovere il portaimpronta dal modello in gesso e i perni per impronta dagli analoghi dei monconi a palla, ora incorporati nel modello di lavoro. Inserire a scatto i perni per impronta per cappetta attacco gialli [CAT] sugli analoghi dei monconi a palla nel modello di lavoro. Posizionare le cuffie per cappetta attacco [CAH] (inclusie con i monconi a palla) sui perni per impronta per cappetta attacco. Costruzione di una placca base stabilizzata e di un vallo di occlusione Ruotare le cuffie e i perni per impronta assemblati fino a 28° per creare un relativo parallelismo per ottenere un comune asse di inserzione. Bloccare i sottosquadri sotto le cappette assemblate con materiale appropriato, cera o silicone. Incorporare le cuffie nella placca base Mettere resina fotopolimerizzante con viscosità di gel sulle cuffie metalliche e polimerizzare. Incorporare le cuffie in una placca base stabilizzata ottenuta da resina fotopolimerizzante per placca base. Creare un vallo di registrazione occlusale in cera sulla placca base stabilizzata. Mandare il gruppo assemblato sul modello di lavoro al laboratorio per la costruzione di un vallo per registrazione del morso stabilizzato. Eseguire una registrazione stabilizzata del morso Inserire a scatto i perni da impronta per cappetta attacco sui monconi a palla nel cavo orale del paziente. Mettere la placca base stabilizzata e il vallo di registrazione occlusale nel cavo orale del paziente e permettere ai perni per impronta di inserirsi nelle cuffie metalliche nella placca base. Prendere la registrazione del morso con la placca base stabilizzata e con il vallo di occlusione. Inviare il modello assemblato al laboratorio per la costruzione di una protesi in cera stabilizzata per la prova. Abutment moncone System: a palla: laboratory technique della protesi finale the final prosthesis Sistema Ball Consegna — Delivering Costruzione di una protesi in cera stabilizzata per la prova Quando il laboratorio ha costruito e stabilizzato il modellato in cera della protesi, richiamare il paziente per la prova. Inserire a scatto i perni per impronta per cappetta attacco sui monconi a palla nel cavo orale del paziente. Mettere il modellato in cera di prova nel cavo orale del paziente e permettere ai perni per impronta di inserirsi nelle cuffie metalliche nella placca base. Controllare l’estetica e la fonetica, e verificare che il modellato in cera si adatti passivamente. Se sono stati decisi cambiamenti nella posizione dei denti, programmare ulteriori appuntamenti di prova fino a quando sia stato verificato che la posizione dei denti è accettabile e abbia ricevuto l’approvazione dal dentista e dal paziente. Mettere il modellato in cera della protesi stabilizzata sul modello di lavoro con i perni per impronta per cappetta attacco e inviarla al laboratorio per la lavorazione finale. Strumenti per cappetta attacco [CAI] Strumento per inserzione del rivestimento in nylon Alesatore per rivestimento in nylon Mandrino per attacco a palla calcinabile Strumenti per cappette attacco A) Strumento per inserzione del rivestimento in nylon: Utilizzato per trasportare e inserire il rivestimento in nylon all’interno della cuffie in metallo. B) Alesatore per rivestimento in nylon Quando il rivestimento in nylon è troppo ritentivo per il paziente, l’alesatore viene inserito nel rivestimento e ruotato in in senso orario. Questa manovra riduce il livello di ritenzione tra il componente a palla e la cappetta attacco, riducendo le dimensioni delle pareti interne del rivestimento. Eseguire questa manovra con piccoli incrementi, in modo da non compromettere i livelli di ritenzione richiesti dal rivestimento in nylon. C) Mandrino per parallelismo Utilizzato dal tecnico in combinazione con un calibratore per allineare le strutture a palla calcinabili nella posizione corretta quando si costruisce una overdenture a palla/barra. Lavorazione della protesi finale Quando la protesi torna dal laboratorio dopo la lavorazione, serrare i monconi a palla a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Posizionare i rivestimenti in nylon [CAN] contenuti nel sistema di cappette attacco [CA] sull’estremità dello strumento di inserzione. Utilizzare lo strumento di inserzione per spingere il rivestimento in nylon all’interno di una delle cuffie in metallo nella base della protesi. Controllare il grado di ritenzione del rivestimento inserendo ed estrando a scatto la dentiera sul componente a palla nella bocca del paziente. Se necessario, utilizzare l’alesatore per ridurre il livello di ritenzione del rivestimento in nylon. Quando è stato ottenuto il livello di ritenzione adeguato, lavorare il secondo rivestimento nello stesso modo. Lavorare soltanto un rivestimento in nylon per volta. Consegna della protesi finale Inserire la protesi finita nel cavo orale del paziente e inserire a scatto le cappette attacco incorporate nei monconi a palla. Effettuare le modifiche finali all’occlusione. Istruire il paziente sull'uso e la manutenzione della protesi e fornire le istruzioni sull’igiene orale . Avvertire il paziente di non utilizzare candeggina sulla protesi, che potrebbe danneggiare il rivestimento in nylon della cappetta attacco. Avvertire il paziente di inserire e rimuovere l’overdenture sollevandola soltanto in senso assiale ed evitando movimenti torsionali o laterali. Se i rivestimenti in nylon perdono le loro proprietà ritentive, possono essere sostituiti facilmente durante un appuntamento di controllo. Per pazienti che richiedono un maggiore ritenzione della cappetta attacco, è anche disponibile un rivestimento per cappetta attacco [CAN-G] grigio che consente una maggiore ritenzione. 93 91 94 Sistema moncone a palla: tecnica ambulatoriale — inserire le cappette per attacco in una dentiera presistente Inserimento dei componenti a palla Richiamare il paziente quando il portaimpronta su misura è pronto. Rimuovere le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura usando la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Scegliere i componenti del moncone a palla secondo il tipo di impianto e l’altezza del collare transmucoso richiesti. Inserire i monconi a palla scelti negli impianti e serrare le viti del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Preparazione delle cuffie per la procedura pick-up Inserire a scatto i perni per impronta per cappetta per attacco gialli [CAT] sui monconi a palla. Posizionare le cuffie metalliche [CAH] sui perni per impronta delle cappette attacco. Preparazione delle cuffie per la procedura pick-up Ruotare le cuffie [CAH] e i perni per impronta [CAT] assemblati sui monconi a palla fino a 28° per creare un relativo parallelismo e per ottenere un comune asse di inserzione. Provare ad assicurarsi che i componenti siano allineati considerando il piano occlusale della protesi; questo aiuterà la rotazione libera della dentiera intorno al moncone a palla. Preparazione della dentiera per la procedura pick-up Inserire la protesi nel cavo orale del paziente per determinare la posizione delle cuffie metalliche relativamente alla superficie che porta i tessuti della protesi. Rimuovere la protesi dal cavo orale del paziente e marcare la posizione delle cuffie assemblate sul retro della protesi. Rilasciare le aree sopra le cuffie con una fresa per acrilico fino a quando la protesi potrà essere inserita completamente nella bocca del paziente senza contattare le cuffie metalliche. Possono essere scavati piccoli fori di rilascio attraverso la parte più alta della cavità per permettere all’acrilico in eccesso di trasudare. Abutment moncone System: a palla: chairside tecnicatechnique ambulatoriale Cap Attachments di cappette to peranattacco existing in denture una dentiera presistente Sistema Ball — Adding – aggiunta Preparazione delle cuffie per la procedura pick-up Bloccare i sottosquadri sotto le cappette assemblate con materiale appropriato in cera o in silicone, facendo attenzione a non modificare l’orientamento delle cuffie sui monconi a palla. Incorporazione delle cuffie nella base della protesi Si raccomanda di utilizzare acrilico autopolimerizzante per la procedura pick-up, fluisce meglio della resina fotopolimerizzante e si impegna nei sottosquadri all’esterno delle cuffie metalliche [CAH] più efficientemente. Mettere una piccola quantità di acrilico autopolimerizzante nelle aree asciutte di rilascio, all'interno della base della protesi. Mettere anche una quantità piccola di acrilico direttamente sulla parte superiore delle cuffie. Mettere la protesi sopra le cuffie nella bocca del paziente e invitare il paziente a mordere leggermente in occlusione centrica. Rimuovere la dentiera dopo che l’acrilico si è ben rappreso. Riempire qualsiasi vuoto restante intorno alle cuffie lavorate con altro acrilico autopolimerizzante. Incorporazione dei rivestimenti in nylon nella base della protesi Rimuovere i perni per impronta gialli per cappetta attacco dai monconi a palla nella bocca del paziente. Posizionare i rivestimenti in nylon [CAN] contenuti nel sistema di cappette attacco [CA] sull’estremità dello strumento di inserzione contenuto negli strumenti per cappette attacco [CAI]. Spingere il rivestimento in nylon all’interno di una delle cuffie in metallo nella base della protesi. Controllare il grado di ritenzione del rivestimento inserendo ed estraendo a scatto la dentiera sul componente a palla nella bocca del paziente. Se necessario, ridurre il grado di ritenzione del rivestimento in nylon inserendo l’alesatore, contenuto negli strumenti per cappette attacco, nel rivestimento in nylon e ruotando in senso orario per ridurre il grado di ritenzione delle pareti interne del rivestimento. Quando è stato ottenuto il livello di ritenzione adeguato, lavorare il secondo rivestimento nello stesso modo. Lavorare soltanto un rivestimento in nylon per volta. Consegna della protesi finale Inserire la protesi finita nel cavo orale del paziente e inserire a scatto le cappette attacco incorporate nei monconi a palla. Effettuare le modifiche finali all’occlusione. Istruire il paziente sull’uso e la manutenzione della protesi e fornire le istruzioni sull’igiene orale. Avvertire il paziente di non utilizzare candeggina sulla protesi, che può danneggiare il rivestimento in nylon della cappetta attacco. Per prolungare la durata dei rivestimenti in nylon, avvertire il paziente di inserire e rimuovere l’overdenture sollevandola soltanto assialmente ed evitando movimenti torsionali o laterali. Se i rivestimenti in nylon perdono la loro proprietà ritentiva, possono essere sostituiti facilmente durante un appuntamento di controllo. Per pazienti che richiedono un maggiore ritenzione della cappetta attacco, è anche disponibile un rivestimento per cappetta attacco grigio [CAN-G] che consente una maggiore ritenzione. 95 93 96 Note Note Manuale di odontoiatria ricostruttiva Costruzione di una barra a carico immediato 98 Componenti per la costruzione di una barra a carico immediato per per impianti AdVent con piattaforma [ 4,5 mm Parte superiore dell’impianto AdVent Vite chirurgica di copertura [AVSC] ed estensore dell’impianto, 2 mm L [AVE] Per tecnica di impronta indiretta (a cucchiaio chiuso) Perno da impronta indiretta [AVIT/4] Include una vite [AVITS] Analogo dell’impianto [AVR] Cappetta provvisoria in titanio [AVTT] Include una vite [AVGCS] Cappetta in plastica calcinabile [AVPC] Include una vite [AVGCS] Opzionale Perno da impronta diretta Utilizzare perni da impronta indiretta con vite per perni da impronta diretta [DHTS] Per tecnica di impronta diretta (a cucchiaio aperto) Da utilizzare con la tecnica di impronta indiretta o diretta Cappetta per barra in lega aurea, 5 mm L [AVGC5] Include una vite [AVGCS] Cappetta per barra in lega aurea, 3 mm L [TGC3] Include una vite [AVGCS] overdenturea—barra Option a carico 1 - Laboratory immediato splinting of bar 1 – splintaggio della barra in laboratorio Immediate – Opzione 99 barOverdenture Inserimento dei perni da impronta Dopo aver posizionato l’impianto, inserire i perni da impronta [AVIT/4] con la chiave esagonale da 1,25 mm di diametro. Per impianti con il Dispositivo di montaggio/perno da impronta preassemblato, passare alla fase successiva. Opzionale: Per la tecnica da impronta a cucchiaio aperto si possono usare viti da impronta lunghe [DHTS]. Presa dell’impronta Sigillare la parte superiore del perno da impronta e le suture esposte. Mettere del materiale da impronta leggero intorno a ogni perno da impronta e prendere un’impronta ad arcata intera con materiale di consistenza standard. Rimuovere l’impronta dopo che si è ben rappresa. A questo punto, si può prendere anche un’impronta dell’arcata antagonista e una registrazione del morso con silicone plasmabile. Questa procedura opzionale aiuterà il tecnico ad allineare i segmenti della barra parallelamente al piano occlusale. Svitare i perni da impronta dagli impianti e inviare al laboratorio per la costruzione del modello di lavoro. Inserimento dei componenti per guarigione Inserire le viti chirurgiche di copertura [AVSC] con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Se è richiesto un aumento dell’altezza transmucosa, inserire gli estensori AdVent [AVE] sugli impianti prima di infilarvi le viti. Costruzione del modello di lavoro Collegare il perno da impronta nell’analogo corrispondente [AVR] e inserire l’assemblaggio di analogo/perno nel foro dell’impronta. Un doppio click indicherà che i perni sono stati inseriti completamente. Colare l’impronta in gesso per creare un modello di lavoro. Se si desidera, è possibile utilizzare del materiale sintetico per riprodurre i tessuti gengivali. Rimuovere il portaimpronta dal modello. Sfilare la vite dei perni da impronta [AVITS] con la chiave esagonale prima di rimuovere i corpi dei perni dal modello. 97 100 Overdenture a barra a carico immediato – Opzione 1 – splintaggio della barra in laboratorio Inserimento dei componenti per barra Inserire le cappette in lega aurea per barra sulle repliche con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Utilizzare le cappette in lega aurea ad altezza variabile [AVGC3 – 3 mm L o AVGC5 – 5 mm L] per regolare l’altezza della barra finale in base all’altezza degli impianti in rapporto a quella del tessuto circostante. Una tecnica alternativa consiste nell’utilizzare monconi conici con cappette in lega aurea o in plastica per costruire la barra mostrata nella sezione sul “Sistema moncone conico” a pagina 70. Scelta della forma della barra in lega aurea Fig. A Fig. B Fig. C Fig. D Fig. E 1) La barra in lega aurea Dolder [DGB] è una barra di forma ovale con un’altezza di 2,3 mm e una lunghezza regolabile di 50mm (Fig. A). Essa viene utilizzata con una ghiera corrispondente in metallo (Fig. B) e uno spaziatore di lavorazione (Fig. C) ed è progettata per permettere un movimento rotatorio e verticale. 2) La barra in lega aurea Hader [HGB] è una barra di forma rotonda, con un diametro di 1,8mm e una lunghezza regolabile di 50 mm (Fig. D). Essa viene utilizzata con il corrispondente cavaliere in plastica giallo (Clip Hader) e una clip di lavorazione verde (Fig. E) ed è progettata per permettere un movimento rotatorio. La temperatura di fusione per le barre prefabbricate è compresa tra 910–995 °C. Misurazione della barra in lega aurea Misurare che i segmenti della barra in lega aurea si adattino tra le corrispondenti cappette. Progettare i segmenti in modo che siano paralleli al piano occlusale, lasciando uno spazio sufficiente tra la barra e i tessuti molli per garantire un facile accesso durante la pulizia. Come incollare la barra in lega aurea Tagliare e modellare i profili della barra in lega aurea in modo che si adattino tra le cappette corrispondenti. Rendere ruvida la superficie della cappetta per favorire la ritenzione del materiale adesivo. Incollare in sede i segmenti della barra con una resina autopolimerizzante in modo che siano paralleli al piano occlusale. Rimuovere la struttura dal modello di lavoro e prepararla per la saldatura del materiale di rivestimento. Proseguire con le procedure tradizionali per la costruzione di protesi a pagina 103 overdenture a—barra Option a carico 2 - Intraoral immediato splinting of bar components 2 – splintaggio intraorale dei componenti della barra Immediate – Opzione 101 barOverdenture Rimozione dei componenti di guarigione Rimuovere le suture dopo il periodo necessario per la guarigione dei tessuti molli. Rimuovere la vite chirurgica di copertura [AVSC] e l’estensore dell’impianto [AVE], se presenti, prima di iniziare le procedure di restauro. Inserimento dei componenti della barra Inserire la cappetta per barra in lega aurea sull’impianto. Utilizzare la chiave esagonale da [ 1,25 mm per la vite della cappetta [AVGCS] e serrare a 20 Ncm con una chiave dinamometria calibrata. Nota: Questa vite che si collega direttamente all’impianto, alla fine, dovrà essere stretta a 30 Ncm non appena sia trascorso un periodo soddisfacente per la guarigione dei tessuti duri. Scelta della forma della barra in lega aurea Fig. A Fig. B Fig. C Fig. D Fig. E 1) La barra in lega aurea Dolder [DGB] è una barra di forma ovale con un’altezza di 2,3 mm e una lunghezza regolabile di 50 mm (Fig. A). Essa viene utilizzata con una ghiera corrispondente in metallo (Fig. B) e uno spaziatore di lavorazione (Fig. C) ed è progettata per permettere un movimento rotatorio e verticale. 2) La barra in lega aurea Hader [HGB] è una barra di forma rotonda con un diametro di 1,8 mm e una lunghezza regolabile di 50 mm (Fig. D). Essa viene utilizzata con il corrispondente cavaliere in plastica giallo (Clip Hader) e con una clip di lavorazione verde (Fig. E) ed è progettata per permettere un movimento rotatorio. La temperatura di fusione per le barre prefabbricate è compresa tra 910–995 °C. Misurazione della barra in lega aurea Misurare che i segmenti della barra si adattino tra le cappette per barra in lega aurea. Progettare i segmenti in modo che siano paralleli al piano occlusale, lasciando uno spazio sufficiente tra la barra e i tessuti molli per garantire l’accesso durante la pulizia. 99 102 Overdenture a barra a carico immediato – Opzione 2 – splintaggio intraorale dei componenti della barra Inserimento delle sezioni della barra Rendere ruvida la superficie della cappetta per favorire la ritenzione del materiale adesivo. Tagliare e modellare i profili della barra in modo che si adattino tra le cappette per barra in lega aurea. Queste sezioni dovrebbero combaciare perfettamente in modo da ridurre lo spazio di saldatura tra i componenti adiacenti. La connessione tra la sezione della barra e la cappetta dovrebbe essere leggermente conica per aumentare la superficie di contatto tra i due componenti, migliorando la resistenza della connessione. La conicità della circonferenza coronale delle cappette è progettata per aiutare nella pianificazione della connessione conica tra i componenti. Come incollare le sezioni della barra Incollare i segmenti della barra [DGB o HGB] e le cappette in lega aurea [AVGC3 o AVGC5] in sede utilizzando una resina calcinabile autopolimerizante o un materiale autopolimerizzante equivalente. Rinforzare le giunzioni aggiungendo altra resina. Nota: Inserire le barre nel giusto orientamento tridimensionale per garantire la corretta funzionalità degli attacchi. Allentare le viti delle cappette con la chiave esagonale e quindi rimuoverle. Rimuovere con attenzione il profilo della barra dal cavo orale. Riposizionare la vite chirurgica di copertura [AVSC] e l’estensore dell’impianto [AVE], se presenti. La fase successiva può essere eseguita nello studio dentistico o può essere inviata al laboratorio odontoiatrico. Inserimento degli analoghi dell’impianto Introdurre la vite della cappetta [AVGCS] attraverso il corpo della cappetta stessa e infilarla delicatamente nell’analogo dell’impianto [AVR] usando la chiave esagonale. Tenere saldamente l’analogo mentre si ruota la vite. Costruzione del modello di allineamento Inserire il gruppo assemblato di barra/analogo in una miscela morbida di gesso per creare un modello dell’allineamento della struttura incollata. Questo modello permetterà al tecnico di verificare la congruenza della struttura dopo il processo di saldatura. Se necessario, riallineare le sezioni della barra e incollarle in sede. Modellare la resina calcinabile per conferirle un forma leggermente più grande della connessione finale fra i componenti dopo saldatura. Proseguire con le procedure tradizionali per la costruzione di protesi a pagina 103 overdenturea—barra Common a carico procedures immediato for –bar Procedure fabrication tradizionali per la costruzione della barra Immediate 103 barOverdenture Preparazione per la saldatura della barra incollata Rimuove con attenzione l’assemblaggio della barra incollata dal gesso o dal modello di lavoro, a seconda di quale metodo è stato utilizzato per creare l’assemblaggio. Porre la barra assemblata in un rivestimento legato a silice, assicurandosi che tutti i componenti di metallo siano ricoperti e tenuti in posizione dal materiale. Rimuovere il materiale di rivestimento eccedente intorno alla giunzione per assicurare un accesso facile al flusso di calore durante la saldatura. Mettere il materiale rivestito nel da forno da cottura per eliminare la resina. Saldatura dei segmenti della barra Saldare utilizzando la tecnica del forno o della fiamma, assicurandosi che la temperatura per fondere una lega a bassa temperatura di fusione non superi gli 840 °C. Raffreddare all’aria la barra saldata. Rifinire le giunture saldate e lucidare leggermente la barra seguendo le abituali procedure di laboratorio. Fare attenzione a non modificare le dimensioni dei segmenti della barra o dell’interfaccia barra/cappetta in lega aurea. Un’alternativa alla precedente tecnica di saldatura sarebbe quella di riunire i componenti utilizzando saldatura laser. Le temperature devono essere regolate per adattarsi all’intervallo di fusione delle barre in lega aurea. Inserimento della barra saldata Rimuovere le viti chirurgiche di copertura con la chiave esagonale. Rimuovere l’estensore di impianto [AVE] se precedentemente collegato. La barra sterilizzata è collocata sugli impianti nella bocca del paziente. Per determinare il fissaggio passivo sugli impianti, inserire una vite nella cappetta distale. Serrare la vite manualmente con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Esaminare visivamente per verificare che non siano presenti difetti evidenti tra le cappette e gli impianti. Se è presente un difetto, sezionare la barra adeguatamente, incollare nuovamente in posizione e inviarla al laboratorio per farla risaldare. Creazione dello spazio vuoto nella protesi Può essere utilizzata la nuova o la vecchia protesi del paziente. Creare uno spazio libero alla base della protesi per accogliere la barra e gli impianti senza creare contatti quando la protesi viene collocata su di essi o in condizioni di occlusione con i denti antagonisti. Tecniche per la lavorazione delle clip nella protesi: 1) Laboratorio: Prendere un’impronta di ribasatura della barra collegata agli impianti, quindi inviare la barra e la protesi al laboratorio per la ribasatura della protesi e per la lavorazione delle clip sul modello di lavoro (descritto alla pagina seguente). 2) Intraorale: Estrarre le clip dalla barra, seguendo tecniche protesiche tradizionali, in modo da garantire un bloccaggio sufficiente della barra. 101 104 Overdenture a barra a carico immediato – Procedure tradizionali per la costruzione della barra Presa dell’impronta Bloccare i sottosquadri sotto la barra con un materiale differente dal materiale da impronta. Mantenere al minimo l’area sigillata per assicurare che il profilo della barra sia trasferito con precisione all’impronta finale. Il profilo definito all’interno dell’impronta aiuterà il tecnico nella revisione della barra con gli analoghi degli impianti [AVR] inseriti nell’impronta nella sua posizione spaziale corretta. Applicare l’adesivo per portaimpronta sotto la superficie della protesi preparata. Prendere un’impronta completa dell’arcata antagonista. Chiudere delicatamente in occlusione centrica e contemporaneamente controllare che lo spazio di occlusione verticale non cambi. Rimuovere la barra, inserire i componenti di guarigione sugli impianti. Inviare l’impronta e la barra a laboratorio per la lavorazione della protesi. Lavorazione della protesi Colare l’impronta in gesso con la barra attaccata e gli analoghi dell’impianto inseriti. Sgrossare e poi montare il modello di lavoro in un jig di ribasatura. Seguire le procedure standard di laboratorio per il riallineamento, la ribasatura e la lavorazione di dentiere a barra/clip. Utilizzare uno scalpello per produrre una fessura longitudinale nella clip di lavorazione verde. Ripiegare i lati della clip uno sull’altro e quindi estrarre. Utilizzare lo strumento di inserimento della clip Hader, fornito con il Kit per barra [HGB], per inserire la clip finale gialla Hader nel recesso creato dalla clip di lavorazione. Sgrossatura della protesi La dentiera deve essere lavorata o sgrossata per permetterle di ruotare liberamente intorno alla clip gialla sulla barra, che agisce come fulcro per la dentiera. Questa rotazione libera permetterà ai tessuti molli circostanti di contribuire a sostenere il carico applicato alla protesi durante il processo di guarigione. Inviare la protesi lavorata e la barra al medico per la consegna finale. Consegna della protesi definitiva Sterilizzare i componenti prima di inserirli nel cavo orale del paziente. Fissare in sede la barra con le viti per cappette e serrarle a 20 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Rimontare la protesi e fare gli aggiustamenti finali. Nota: Questa vite che si collega direttamente all’impianto alla fine dovrà essere stretta a 30 Ncm non appena sia trascorso un periodo soddisfacente per la guarigione dei tessuti duri. Istruire il paziente sull’uso e la manutenzione della protesi e fornire le istruzioni sull’igiene orale . Avvertire il paziente di non utilizzare candeggina sulla protesi, che può danneggiare la clip in nylon. Manuale di odontoiatria ricostruttiva Sistema moncone aureo senza ingaggio 106 Opzioni di restauro con componenti in lega aurea senza ingaggio I monconi in lega aurea senza ingaggio sono utilizzati per costruire restauri personalizzati a livello dell’impianto con altezza ridotta, per garantire uno spazio occlusale verticale libero e/o angoli di impianto. Questi monconi assemblati sono formati da una base in lega aurea senza ingaggio, da una vite per moncone e, di solito, da una guaina di plastica a pressione calcinabile. La guaina in plastica a pressione viene modificata ed incorporata nella struttura in cera. Dopo averle messe in rivestimento, il cerato e la guaina in plastica vengono eliminati con la cottura dal modello seguendo la procedura della cera persa. Quando la lega di fusione è nello stampo di rivestimento, il componente di base è incorporato nel manufatto di fusione e fornisce un’interfaccia lavorata che combacia direttamente con l’impianto. Il manufatto fuso può essere impiegato come struttura di sostegno per: 1) Una protesi parziale avvitata che riceverà il materiale per rivestimento estetico di scelta. 2) Una barra a livello di multipli impianti quando lo spazio di occlusione verticale non consente l’uso dei componenti del moncone conico. 3) Una barra a livello di multipli impianti quando l’angolazione vestibolo-linguale o mesiodistale degli impianti e il profilo della protesi non permette l’uso verticale dei componenti per monconi conici. La base in lega aurea è costruita con una lega non ossidante che promuove l’adesione chimica della lega di fusione, ma non consente di legare direttamente la ceramica. Quindi, deve essere aggiunta una lega per ceramica a tutte le aree della base in lega aurea in cui è richiesto un rivestimento in ceramica. Protesi parziale avvitata Overdenture a barra Protesi parziale avvitata Moncone per impianto con esagono interno, piattaforma da [ 4,5 mm Moncone per impianto con esagono interno, piattaforma da [ 3,5 mm Moncone in lega aurea [NEA3G] Moncone per impianto AdVent, piattaforma da [ 4,5 mm Cappetta per barra in lega aurea [AVGC3] Moncone in lega aurea [NEA4G] Nota: Questi componenti non sono disponibili per la piattaforma da [ 5,7 mm. heightAltezza requirements verticale forrichiesta Non-Engaging per monconi Gold Abutments in lega aurea senza ingaggio Vertical 107 105 Monconi in lega aurea senza ingaggio per sistemi implantari Tapered Screw-Vent, Screw-Vent e AdVent I monconi in lega aurea senza ingaggio [NEA3G e NEA4G] per impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent con piattaforma da [ 3,5 mm e [ 4,5 mm, hanno un profilo basso che consente una connessione sottogengivale alla piattaforma dell’impianto. La confezione in lega aurea contiene una base, una cappetta in plastica calcinabile da [ 3,8 mm [OPS] e una vite per moncone [MHLAS] per [NEA3G e NEA4G]. La vite del moncone [AVGCS] è per la cappetta per barra in lega aurea AdVent [AVGC3 o AVGC5] con piattaforma standard ([ 4,5 mm). Una volta che tutti i componenti protesici sono stati inseriti, lo spazio verticale minimo tra l’interfaccia dell’impianto e la dentatura antagonista è rispettivamente di 3,75 mm L e 3,5 mm L (come mostrato sotto). Guaina in plastica Riduzione massima 5,45 mm Vite del moncone 3,5 mm Moncone Riduzione massima 3,0 mm Vite del moncone 0,75 mm Moncone 3,0mm variabile Impianto Interfaccia Altezza dell’osso Impianto Interfaccia Impianto Tapered Screw-Vent Impianto bifasico Impianto AdVent Impianto monofasico 108 Sistema moncone in lega aurea senza ingaggio – Costruzione di strutture multiple Scelta del moncone in lega aurea Costruire il modello di lavoro usando una delle procedure illustrate nella sezione sui perni per impronta. I monconi in lega aurea senza ingaggio sono per gli impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent con piattaforma da [ 3,5 mm e [ 4,5 mm [NEA3G e NEA4G]. Questi componenti sono composti da una base senza esagono, in lega aurea, una vite del moncone [MHLAS] e da una guaina in plastica a pressione da [ 3,8 mm [OPS]. Una procedura per componenti su impianto senza ingaggio, per l’impianto AdVent con piattaforma da [ 4,5 mm, può essere trovata nella sezione “Costruzione di una barra per carico immediato”. Inserimento dei monconi e delle guaine in plastica Questi monconi sono stati scelti a causa dello spazio verticale ridotto tra la piattaforma dell’ impianto e la superficie occlusale dei denti antagonisti. Lo spazio verticale ridotto impedisce l’uso del moncone conico. Posizionare con attenzione i monconi sugli analoghi dell’impianto nel modello di lavoro. Inserire le viti nei monconi negli assemblaggi dei monconi e negli analoghi dell’impianto utilizzando la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Per inserire completamente i monconi, serrare le viti del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Sgrossatura delle guaine in plastica Stabilire visivamente le modifiche necessarie. Consultare il medico per stabilire se sono necessarie ulteriori modifiche. Sezionare le guaine in plastica con un disco da taglio per ottenere uno spazio libero verticale e interprossimale adeguato. E’ possibile eseguire piccole modifiche del profilo della base in lega aurea per permettere alla struttura di adattarsi all’interno del restauro. Costruzione del profilo della struttura Utilizzare la cera e/o la resina acrilica calcinabile per incorporare la base in lega aurea e le guaine in plastica nella struttura. Creare il contorno finale della struttura con cera per ponti e corone. Applicate con attenzione uno strato sottile di cera o una resina calcinabile nel punto di congiunzione tra la base e la cappetta in plastica per garantire una fusione integra. In alternativa alle cappette in plastica e alle viti del moncon: • Fissare le basi agli analoghi dell’impianto con le viti per ceratura [MTWSD per impianti con esagono interno]. • Lubrificare leggermente le viti per ceratura. • Utilizzare la cera o la resina acrilica calcinabile e costruire il profilo della struttura intorno alla vite e direttamente sulle basi in lega aurea. Gold Abutment moncone System in lega—aurea Fabricating senza multi-unit ingaggio –framework Costruzione patterns di strutture multiple Non-Engaging 109 Sistema Rimozione della struttura Creare un taglio molto sottile tra i componenti per sezionare la struttura. Utilizzare cera o resina calcinabile per riunire le sezioni. Questo processo riduce la tensione nella struttura. La tensione è creata dalla retrazione e dalla deformazione della cera o della resina utilizzata nella costruzione del profilo della struttura. Svitare le viti del moncone con la chiave esagonale da [ 1,25 mm e rimuovere la struttura dagli analoghi dell’impianto. Colatura, fusione della struttura di metallo Attaccare un canale di colata calibro 10 alla porzione più spessa di ogni unità. Aggiungere un canale di colata ausiliario e sfiati per prevenire la porosità nella fusione. Collegare la struttura a una barra e posizionare su una base per fusione. È preferibile non utilizzare un antibolle quando si mettono in rivestimento componenti in lega aurea o in plastica. La lega aurea non deve superare la temperature di fusione di 1288 °C. Calcinare la struttura secondo tecniche tradizionali utilizzando una cottura in due fasi (procedura standard con componenti in plastica o resina). La temperatura di cottura non deve superare gli 815 °C con un tempo di tenuta massimo di un’ora. Utilizzare una lega nobile o altamente nobile con materiale di rivestimento compatibile, secondo le direttive del produttore. Pulire la fusione; è possibile utilizzare un agente chimico per rimuovere il rivestimento. Per assicurarsi che la superficie di inserimento delle cappette incorporate non sia danneggiata, proteggere l’interfaccia dell’impianto durante la sabbiatura. Pulire la fusione in un’unità a ultrasuoni. Rifinire i fori di accesso della vite all’interno della fusione ruotando manualmente l’alesatore per lega aurea o per monconi calcinabili [MRI per NEA3G e NEA4G; PR per componenti AdVent]. Rifinitura della struttura metallica Rimuovere il materiale sintetico per tessuti molli per poter ispezionare visivamente la connessione tra protesi e analogo dell’impianto. Verificare che sia stato ottenuto l’adattamento passivo. Fissare la struttura metallica rifinita agli analoghi d’impianto nel modello di lavoro e inviarlo al medico per la prova. 107 110 Sistema moncone aureo senza ingaggio – Consegna della protesi definitiva Rimozione dei componenti di guarigione Rimuovere la struttura fusa dal modello di lavoro. Sterilizzare i componenti seguendo le normali procedure cliniche. Rimuovere il restauro provvisorio dalla bocca del paziente. Rimuovere le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura usando la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Pulire e sterilizzare i componenti per l’inserimento dopo la prova della struttura. Prova della struttura metallica Per determinare l’adattamento passivo avvitare la vite di fissaggio ad un componente distale in lega aurea nell’impianto corrispondente. Serrare la vite manualmente con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Esaminare visivamente la struttura metallica per verificare che non siano presenti spazi tra gli altri componenti e gli impianti. Se sono presenti spazi, decidere dove sezionare la struttura e seguire le procedure illustrate nella sezione sui monconi conici a pagina 70. Inviare la struttura al laboratorio sul modello di lavoro per la lavorazione finale della protesi. Rifinitura della protesi definitiva Applicare la porcellana alla struttura assicurandosi di non lasciare entrare la porcellana nel canale di accesso della vite. Rifinire il canale di accesso della vite all’interno della protesi ruotando manualmente l’alesatore per basi in lega aurea o per monconi calcinabili [MRI per NEA3G e NEA4G; PR per componenti AdVent]. Rifinire la porcellana e lucidare il metallo, facendo attenzione a non modificare l’area che si interfaccia con l’impianto. Posizionare la protesi sul modello e inviarlo al medico per la consegna finale. Consegna della protesi definitiva Rimuovere il restauro provvisorio o i componenti di guarigione dalla bocca del paziente. Sterilizzare e inserire la protesi sugli impianti. Avvitare le viti del moncone sugli impianti con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Serrare i monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Confermare il buon adattamento, i contorni e l’occlusione del restauro e eseguire eventuali aggiustamenti. Sigillare il canale di accesso alla vite in ogni moncone con cotone, e un materiale composito per completare i margini e l’estetica del restauro. Fornire al paziente le istruzioni per l’igiene l’orale di prima di accomiatarlo.