3
Panoramica delle protesi Tapered Screw-Vent e AdVent
Il Manuale di Prodotti Protesici per Tapered Screw-Vent e AdVent intende offrire una panoramica dettagliata delle procedure protesiche
più adatte a questo tipo di impianti. Si applica anche alle protesi per impianti Screw-Vent® caratterizzate da esagono interno con connessione “a frizione“, un brevetto esclusivo della Zimmer Dental.
Descrizione dell’esagono interno con connessione “a frizione”
I monconi per impianti con esagono interno hanno un esagono maschio che si assottiglia di un grado partendo dalla base del corpo
del moncone fino alla fine dell‘esagono (Figura 1). Quando il moncone viene posizionato nell’impianto per effetto della torsione
applicata, l‘esagono maschio si inserisce “a frizione” sulle pareti dell’esagono interno. Il risultato è un accoppiamento a frizione che
praticamente elimina ogni rotazione tra i componenti. Il microscopio elettronico a scansione mostra chiaramente questa connessione
stretta, che produce una virtuale “saldatura a freddo” dei componenti (Figure 2, 3).
• L’esagono interno, profondo 1,5 mm, distribuisce meglio le forze all’interno dell‘impianto, riducendo la concentrazione di stress
meccanici.
• Il piano inclinato rende più facile il posizionamento corretto del moncone (Figura 1).
• Questo tipo di connessione elimina in pratica ogni tolleranza o micromovimento rotazionale e l‘effetto delle sollecitazioni occlusali
sul moncone, cause principali di allentamento della vite.
• Il profilo basso della connessione interna favorisce l‘estetica e permette di migliorare anche il profilo di emergenza.
• Una volta che l’accoppiamento a frizione è in loco, i monconi possono essere rimossi dall’impianto solo usando uno speciale
Strumento di Rimozione del Moncone (Figura 4).
• Sono disponibili tre piattaforme protesiche per impianti Tapered Screw-Vent (3,5 mm, 4,5 mm e 5,7 mm di diametro) e due
piattaforme protesiche AdVent (4,5 mm e 5,7 mm di diametro).
• I componenti delle due piattaforme [ 5,7 mm sono compatibili tra di loro, al contrario dei componenti delle piattaforme [ 4,5 mm.
Figura 2 – Fotografia al Microscopio
Elettronico a Scansione (SEM), ingrandimento
50X: si vede il contatto stretto stabilito dall’impianto ad esagono interno sia all‘interfaccia tra impianto e moncone che nell’area
di ingaggio esagonale.
Figura 3 – Fotografia SEM ad ingrandimento
150X, con l’interblocco meccanico nell’area
di ingaggio esagonale tra le parti piatte
dell’impianto e del moncone.
Figura 4 – Per rimuovere dall’impianto un
moncone stabilmente posizionato con la
tecnica “a frizione” si deve prima svitare ed
allontanare la vite dal corpo del moncone.
Uno Strumento di Rimozione del Moncone
[TLRT2] viene quindi inserito dentro il
moncone e l‘impianto. Lo strumento,
ruotando, disingaggia gradualmente la
connessione “a frizione” e solleva
dolcemente il corpo del moncone fuori
dall‘impianto.
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Opzioni di restauro per pazienti edentuli parziali
Moncone per corona cementata
Protesi supportata da impianto
• La protesi può essere rimossa solo dal dentista.
• Si interdigita con l’esagono dell’impianto producendo stabilità antirotazionale.
• Forma una accoppiamento “a frizione” che elimina virtualmente le
principali cause di allentamento della vite.
• Il design della protesi dovrebbe rispondere a considerazioni di
estetica e igiene.
• La protesi offre facilità di restauro e flessibilità grazie alle opzioni
Hex-Lock Contour, Hex-Lock, Moncone Angolato e Moncone in lega
aurea.
Moncone per corona avvitata
o protesi combinata moncone e corona
Protesi supportata da impianto
• La protesi può essere rimossa solo dal dentista.
• Si interdigita con l’esagono dell’impianto producendo stabilità antirotazionale.
• Forma una accoppiamento “a frizione” che elimina virtualmente le
principali cause di allentamento della vite.
• Il design della protesi dovrebbe rispondere a considerazioni di
estetica e igiene.
• La protesi offre le opzioni di corona avvitata e combinazione moncone
e corona.
• Tipo di moncone: moncone in lega aurea.
Moncone per protesi fisse parziali
Protesi supportata da impianto
• La protesi può essere rimossa solo dal dentista.
• Si interdigita con l’esagono dell’impianto producendo stabilità antirotazionale.
• Forma un accoppiamento “a frizione” che elimina virtualmente le principali cause di allentamento della vite.
• Il design della protesi dovrebbe rispondere a considerazioni di estetica
e igiene.
• La protesi offre facilità di restauro e flessibilità grazie alle opzioni
Hex-Lock moncone anatomico, Hex-Lock, Moncone Angolato e
Moncone in lega aurea.
Moncone per protesi fisse parziali avvitate
Protesi supportata da impianto
• La protesi può essere rimossa solo dal dentista.
• Il design della protesi dovrebbe rispondere a considerazioni di
estetica e igiene.
• Tipi di moncone: moncone conico, moncone in lega aurea senza
ingaggio o cappette per barra AdVent.
5
Opzioni di restauro per pazienti edentuli totali
Protesi avvitata
Protesi ritenuta e supportata da impianto.
• Questa protesi è consigliata specialmente per la mandibola.
• La protesi può essere rimossa solo dal dentista.
• La stabilità offre lo stesso vantaggio psicologico di una protesi fissa.
• Per la protesi mandibolare sono preferibili cinque-sei impianti.
• Per la protesi mascellare sono preferibili sei-dieci impianti.
• Il design della protesi dovrebbe rispondere a considerazioni di
estetica e igiene.
• Tipi di moncone: moncone conico, moncone in lega aurea senza
ingaggio o cappette per barra AdVent.
Overdenture a barra
Protesi ritenuta da impianto, supportata da impianti.
• Questa protesi è consigliata sia per la mascella che per la mandibola.
• L‘overdenture può essere tolta dal paziente per facilitare l’igiene ed
eliminare lo stress meccanico sul sistema di impianto/protesi.
• L’overdenture è stabile e fa sentire il paziente perfettamente a suo agio.
• Per la protesi mandibolare si consigliano da quattro a sei impianti.
• Per la protesi mascellare si consigliano da sei a dieci impianti.
• La protesi ortodontica può essere fissata alla barra con vari tipi di
attacchi.
• Tipi di moncone: moncone conico, moncone in lega aurea senza
ingaggio o cappette per barra AdVent.
Overdenture a barra/palla
Protesi ritenuta da impianto, supportata da tessuto
• Questa protesi è consigliata principalmente per la mandibola.
• L‘overdenture può essere tolta dal paziente per facilitare l’igiene ed
eliminare lo stress meccanico sul sistema di impianto/protesi.
• La protesi può muoversi leggermente, ma è stabile e fa sentire il
paziente perfettamente a suo agio.
• Per l’overdenture a barra/palla sono preferibili quattro impianti.
• Tipi di moncone: moncone conico, moncone in lega aurea senza
ingaggio o cappette per barra AdVent. Sono anche disponibili gli
attacchi per barra Locator e gli attacchi a palla calcinabili.
Overdenture con moncone a palla o moncone Locator
Protesi ritenuta da impianto, supportata da tessuto
• Questa protesi è consigliata principalmente per la mandibola.
• L‘overdenture può essere tolta dal paziente per facilitare l’igiene ed
eliminare lo stress meccanico sul sistema di impianto/protesi.
• Il movimento dei denti è necessario, a causa del numero limitato di
impianti.
• La protesi è ritenuta da monconi a palla o monconi Locator su due
impianti.
• Per un‘overdenture con moncone a palla o moncone Locator si
richiedono due impianti.
• Tipi di moncone: moncone a palla, moncone Locator.
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Procedure chirurgiche per impianti sommersi e non-sommersi – SeleCome scegliere e posizionare i componenti di guarigione
Protocollo chirurgico sommerso (a due fasi)
Il protocollo chirurgico sommerso si rifà al metodo tradizionale di posizionamento d‘impianti a forma di radice. Gli impianti per protocollo bifasico sono forniti con dispositivo di montaggio, presterilizzati, in una doppia confezione. Dopo il posizionamento dell‘impianto,
si toglie il dispositivo di montaggio e si inserisce una vite chirurgica di copertura a basso profilo in titanio. Il tessuto molle è suturato
sopra l‘impianto, che resta sommerso finchè non si raggiunge integrazione ossea. Viene poi fatto un secondo intervento per esporre la
parte superiore dell’impianto. E‘ a questo punto che si rimuove la vite di copertura e si fissa all‘impianto una vite di guarigione transmucosale. Le viti di guarigione sono disponibili nelle lunghezze 3 mm, 5 mm e 7 mm, e nei diametri 3,5 mm, 4,5 mm, 5,5 mm e
6,5 mm. Il tessuto molle viene suturato attorno alla vite di guarigione e si attende la guarigione. Dopo la formazione del solco di
tessuto molle perimplantare, si dà inizio alle procedure protesiche, togliendo la vite di guarigione per aver accesso alla parte superiore dell‘impianto.
Posizionamento di una vite di guarigione durante la seconda fase dell’intervento
Suturare il tessuto molle attorno alla
vite di guarigione.
Dopo aver esposto chirurgicamente
l’impianto, sfilare la vite di copertura
chirurgica in titanio usando una
chiave esagonale del diametro di
1,25 mm.
Scegliere una vite di guarigione lunga
3–5 mm, a seconda dello spessore del
tessuto molle circostante. Usare una
chiave esagonale del diametro di 1,25 mm
per inserire la vite di guarigione
nell‘impianto.
Protocollo chirurgico non-sommerso (monofasico)
Il protocollo chirurgico monofasico elimina la seconda parte dell’intervento, che consiste nell‘esporre l’impianto come sopra descritto.
Gli impianti AdVent includono un colletto lavorato a macchina, lungo 3mm, che in un posizionamento standard viene ad essere sopracrestale. Se le condizioni cliniche lo permettono, l’impianto può essere posizionato in modo da avere fino a 2mm del colletto in posizione subcrestale, questo per una ricostruzione di tipo estetico o per introdurre modifiche nell’altezza del tessuto molle o nella fabbricazione della protesi.
Incluso nell‘impianto c’è un estensore [AVE o AV6E] che si può usare per tener aperto il tessuto molle quando l’apice dell’impianto
viene ad essere subgengivale. L’estensore può essere usato anche con speciali componenti di overdenture a barra (solo con piattaforma [ 4,5mmD) per una più ampia scelta dell’altezza del moncone.
Come posizionare un componente di guarigione durante la prima fase dell‘intervento
Nel momento in cui si posiziona l’impianto si avvita la vite di copertura chirurgica
in titanio [AVSC o AV6SC] nell‘impianto
stesso, usando una chiave esagonale di
1,25 mm di diametro.
Prima di posizionare la vite di copertura
chirurgica si può connettere all’impianto
un estensore lungo 3 mm [AVE o AV6E]
che si estende per 1 mm oltre l’interfaccia
dell’impianto. L‘estensore aumenta di
2 mm la lunghezza della parte transmucosale dell‘impianto.
Suturare il tessuto molle intorno
all’impianto o al componente di
guarigione.
7
Procedure chirurgiche per impianti sommersi e non-sommersi — Componenti di guarigione
Viti di guarigione per impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent
Piattaforma da [3,5 mm
[ 3,5 mm
[ 5,5 mm
[ 4,5 mm
3 mm L (qui illustrata,
disponibile anche in
5 mm L e 7 mm L)
3 mm di lunghezza (qui illustrata,
disponibile anche in 5 mm L)
THC3/3
THC5/3
3 mm L (qui illustrata,
disponibile anche in 5 mm L)
THC3/4
THC5/4
THC7/4
THC3/5
THC5/5
[ 5,5 mm
[ 6,5 mm
Piattaforma da [ 4,5 mm
[ 4,5 mm
3 mm L (qui illustrata,
disponibile anche in
5 mm L e 7 mm L)
3 mm L (qui illustrata,
disponibile anche
in 5 mm L)
3 mm L (qui illustrata,
disponibile anche
in 5 mm L)
THCW3/5
THCW5/5
THCW3/4
THCW5/4
THCW7/4
THCW3/6
THCW5/6
Piattaforma da [ 5,7 mm*
[ 6,5 mm
3mmL (qui illustrata,
disponibile anche
in 5 mm L)
TH5C3/6
TH5C5/6
**Nota: i componenti della piattaforma [5,7 mm sono compatibili anche con la piattaforma AdVent [5,7 mm
Estensore per impianti AdVent con piattaforme di diametro 4,5 mm e 5,7 mm
Diametri della
piattaforma: 4,5 mm
e 5,7 mm
Lunghezza
Diametro
Diametro
[ 4,5 mm
[ 5,7 mm
3 mm L
3 mm L
[ 5,1 mm
[ 6,4 mm
AVE
AV6E
8
Scelta del moncone – Impianti sommersi e impianti non sommersi con piattaforma da [ 5,7 mm (AdVent)
Sistemi per monconi cementabili e avvitabili
I monconi con ingaggio esagonale sono dotati di connessione a frizione con l‘impianto, indipendentemente dal design dell’impianto
stesso e dal tipo di connessione. I monconi sono assemblaggi composti da uno o due pezzi del moncone o una vite. Il corpo del
moncone contiene, alla base, un esagono esterno che si interdigita con il corrispondente esagono interno dell‘impianto. Questo
accoppiamento previene ogni movimento di rotazione quando la vite del moncone è avvitata nell‘impianto. Per completare il posizionamento, con ingaggio totale a connessione a frizione, la vite del moncone deve essere serrata a 30 Ncm. Questi componenti richiedono l’uso dello strumento di rimozione [TLRT2] per togliere il moncone dall‘impianto dopo aver rimosso la vite.
I componenti senza ingaggio consistono di una base a pezzo singolo con vite del moncone [NEA3G e NEA4G], oppure di corpo e vite
del moncone lavorati in modo da costituire un pezzo unico, comunemente indicato come Moncone monopezzo [serie TAC e BAC].
Sono componenti che non ingaggiano l’esagono dell’impianto e possono essere usati solo per restauri multipli splintati o attacchi
overdenture.
Protocollo chirurgico sommerso
bifasico
Togliere la vite di guarigione
o la protesi provvisoria
posizionata durante la
prima o la seconda fase
chirurgica.
Monconi in lega
aurea
Restauri avvitati
o Monconi
personalizzati
Monconi
anatomici
Hex-Lock
Protocollo chirurgico non-sommerso monofasico
(Piattaforma [ 5,7 mm)
Unire il moncone direttamente all‘impianto.
Monconi
anatomici
Hex-Lock, 17o
Monconi anatomici
in ceramica
Zimmer®
Restauri
cementati
Togliere la vite di copertura
chirurgica [AV6SC] (e l’estensore d‘impianto [AV6E], se
presente) dall‘impianto.
Monconi
Hex-Lock
Monconi
angolati
Fissare il moncone direttamente all‘impianto.
L’estensore d‘impianto
[AV6E] non può essere
usato nella fase di restauro.
Monconi
conici
Restauri
avvitati
Monconi
a palla
Restauri
con attacco
9
Scelta del moncone — Impianti AdVent non-sommersi con piattaforma da [ 4,5 mm
Sistemi moncone cementabile e avvitabile
I monconi con ingaggio esagonale sono dotati di connessione a frizione con l’impianto. I monconi sono assemblaggi composti da uno
o due pezzi del moncone e da una vite. Il corpo del moncone contiene, alla base, un esagono esterno che si interdigita con il corrispondente esagono interno dell‘impianto. Questo accoppiamento previene ogni movimento di rotazione quando la vite del moncone è
avvitata nell‘impianto. Per completare il posizionamento, con ingaggio totale della connrssione a frizione, la vite del moncone deve
essere serrata a 30 Ncm. Questi componenti richiedono l’uso dello strumento di rimozione [TLRT2] per togliere il moncone dall‘impianto
dopo aver rimosso la vite. componenti senza ingaggio consistono di una base a pezzo singolo con vite del moncone [NEA3G e
NEA4G], oppure di corpo e vite del moncone lavorati in modo da costituire un pezzo unico, comunemente indicato come Moncone
monopezzo [AVACT, AVACT3 e AVBA]. Sono componenti che non ingaggiano l’esagono dell’impianto e possono solo essere usati per
restauri multipli splintati o attacchi overdenture.
Protocollo chirurgico
non-sommerso monofasico
Oppure
Oppure
Togliere la vite di copertura
chirurgica [AVSC] (e l’estensore d‘impianto [AVE], se
presente) dall’impianto.
Monconi in lega
aurea
Restauri avvitati
o monconi
personalizzati
Fissare il moncone direttamente
all‘impianto. I componenti ad
ingaggio esagonale non possono
essere usati con l’estensore
d‘impianto [AVE].
Monconi Hex-Lock
Restauri
cementati
Monconi
angolati
Togliere la vite di
copertura chirurgica
[AVSC] dall‘impianto.
Fissare il moncone senza
ingaggio all’estensore
d‘impianto [AVE] per
aggiungere 2 mm
all’altezza finale.
Cappetta per barra
senza ingaggio
Monconi conici
Restauri
avvitati
Togliere l’estensore
d’impianto e unire il
moncone direttamente
all‘impianto.
Monconi
a palla
Restauri
con attacco
10
Componenti per la guarigione dei tessuti, perni da impronta e protesi provvisoria
Zimmer Dental offre un’ampia scelta di componenti di facile utilizzo che rispondono ad ogni esigenza di restauro. Scegliendo
in questa guida la colonna corrispondente alla piattaforma dell‘impianto che si vuole restaurare e seguendola fino in fondo
si possono identificare le viti di guarigione, i perni da impronta ed i monconi più indicati al tipo di restauro in oggetto:
cementato, avvitato o overdenture. Sono anche disponibili monconi provvisori.
• Gli impianti Tapered Screw-Vent vengono proposti con
• Negli impianti Tapered Screw-Vent la confezione comprenpiattaforme protesiche dotate di codice a tre colori per:
de l‘esclusivo dispositivo di montaggio/perno da impron[ 3,5 mm, [ 4,5 mm e [ 5,7 mm.
ta che può fare sia da supporto di montaggio che da perno da impronta e/o essere adattato come moncone prov• Gli impianti AdVent hanno una piattaforma da [ 4,5 mm
visorio. Queste parti possono anche essere acquistate
diversa dalla piattaforma da [ 4,5 mm di Tapered Screwseparatamente.
Vent, ed una piattaforma da [ 5,7 mm che utilizza la
protesi da [ 5,7 mm di Tapered Screw-Vent.
Guarigione tissutale
Piattaforma da [ 3,5 mm
Piattaforma da [ 4,5 mm
Piattaforma da [ 5,7 mm*
Piattaforma AdVent [ 4,5 mm
TH5C3/6
TH5C5/6
AVE
(Implant Extender)
Vite di guarigione
(3 mm di lunghezza
nell’illustrazione – i numeri
di codice per le lunghezze
di 3 mm, 5 mm e 7 mm
sono reperibili nell‘elenco)
THC3/3
THC5/3
THC3/4
THC5/4
THC7/4
THC3/5
THC5/5
THCW3/4
THCW5/4
THCW7/4
THCW3/5
THCW5/5
THCW3/6
THCW5/6
Perno da impronta
Piattaforma da [ 3,5 mm
Piattaforma da [ 4,5 mm
Piattaforma da [ 5,7 mm*
Piattaforma AdVent [ 4,5 mm
HLT5/6
AVIT/4
Perno da impronta
indiretta
(con vite per impronta a
cucchiaio chiuso)
HLT3/3
HLT3/4
HLT3/5
HLT4/4
HLT4/5
HLT4/6
Svasatura
[ 3,5 mm
Svasatura
[ 4,5mm
Svasatura
[ 5,5 mm
Svasatura
[ 4,5 mm
Svasatura
[ 5,5 mm
Svasatura
[ 6,5 mm
DHT3/3
DHT3/4
DHT3/5
DHT4/4
DHT4/5
DHT4/6
Perno da impronta
diretta
(con vite per impronta a
cucchiaio aperto)
AVIT/4
DHTS
Analoghi d‘impianto
IA3
IA4
IA5
AVR
Restauri provvisori
Piattaforma da [ 3,5 mm
Piattaforma da [ 4,5 mm Piattaforma da [ 5,7 mm* Piattaforma AdVent [ 4,5 mm
Il moncone provvisorio in plastica (con
vite) può essere
usato per restauri
cementati o avvitati
HLPT3
HLPT4
HLPT5
Dispositivo di
Montaggio/Perno
da impronta
FMT3
FMT4
(con vite)
Nota: la piattaforma [ 5,7 mm dell’impianto AdVent usa FMA5.
*Nota: i componenti della piattaforma [ 5,7 mm sono compatibili con la piattaforma 5,7 mm AdVent.
FMT5
FMA4
11
Restauri cementati e personalizzati
Restauri cementati, diritti
Piattaforma da [ 3,5 mm Piattaforma da [ 4,5 mm
Svasatura 4,5 mm
Piattaforma da [ 5,7 mm*
Piattaforma AdVent [ 4,5 mm
Svasatura 5,5 mm
Moncone anatomico
in ceramica
Zimmer **
(con vite)
Moncone anatomico
Hex-Lock
ZRA341S
ZRA342S
ZRA451S
Svasatura 4,5 mm
ZRA452S
Svasatura 5,5mm
Svasatura 6,5 mm
(con vite)
(I monconi per [ 4,5 mm e
svasatura 4,5 mm non sono
raffigurati ma si possono
trovare nell‘elenco)
ZOA341S ZOA342S
ZOA343S
ZOA561S ZOA562S
ZOA563S
ZOA451S ZOA452S
ZOA453S
ZOA441S ZOA442S
ZOA443S
Nota: cappette per impronta, analoghi, cappette provvisorie e per ceratura sono vendute separatamente in base al diametro della svasatura. Richiedere la disponibilità.
Svasatura Svasatura
3,5 mm 4,5 mm
Svasatura
5,5 mm
Svasatura
4,5 mm
Svasatura
5,5 mm
HLA3/5
HLA4/4
HLA4/5
Svasatura
6,5mm
Svasatura
6,5 mm
Svasatura
4,5 mm
Svasatura
6,5 mm
HLA5/6
AVHL/4
AVHL/6
Moncone Hex-Lock
(con vite)
HLA3/3
HLA3/4
HLA4/6
Restauri cementati, angolati
Piattaforma [ 3,5 mm
Moncone anatomico
Hex-Lock, 17°
(con vite)
(I monconi con [ 4,5 mm e
svasatura 4,5 mm non
sono illustrati ma si possono trovare nell’elenco)
Svasatura 4,5 mm
ZOA341A
ZOA342A
AH20/4
AH20
Piattaforma [ 4,5 mm
Svasatura 5,5 mm
Piattaforma [ 5,7 mm Piattaforma AdVent da [ 4,5 mm
Svasatura 6,5 mm
ZOA451A
ZOA561A
ZOA562A
ZOA452A
ZOA441A
ZOA442A
Nota: cappette per impronta, analoghi, cappette provvisorie e per ceratura sono vendute separatamente in base al diametro della svasatura. Richiedere la disponibilità.
Monconi angolati a
20° per 6 e 24
posizioni
(con vite)
AH20W/5
AH20W
A5H20/6
A5H20
AVH20/4
Restauri personalizzati
Piattaforma da [ 3,5 mm
Piattaforma da [ 4,5 mm Piattaforma da [ 5,7 mm*
Piattaforma AdVent
da [ 4,5 mm
Moncone in lega aurea con vite
Restauri singoli
(con ingaggio)
HLA3G
HLA4G
NEA3G
NEA4G
HLA5G
AVGA
Restauri multipli
(senza ingaggio)
*Nota: i componenti della piattaforma [ 5,7 mm sono compatibili con la piattaforma AdVent [ 5,7 mm.
**Richiedere la disponibilità.
AVGC3
Cappetta per barra in
lega aurea con vite
12
Componenti per protesi avvitata e overdenture
Restauri avvitati
Piattaforma da [ 3,5 mm Piattaforma da [ 4,5 mm Piattaforma da [ 5,7 mm* Piattaforma AdVent da [ 4,5 mm
Moncone conico
TAC1
TAC2
0,75 mm 2 mm
TAC3
3 mm
TACW1
0,75 mm
TAC4
4 mm
TACW2
2 mm
TACW3
3 mm
TACW4
4 mm
TA5C1 TA5C2
0,75 mm 2 mm
TA5C3
3 mm
TA5C4
4 mm
AVACT
AVACT3
Nota: Usare l’estensore AVE per aggiungere altri 2 mm all’altezza del colletto quando si utilizzano monconi conici su impianti AdVent. Sono anche disponibili
TAC5 e TACW5.
Componenti per
moncone conico
ACTIT
ACTDT
ACTR
Moncone conico
Perno da impronta
indiretta e diretta
TTC5
ACTGC
Cappetta in lega aurea
Analogo del moncone conico
Riproduce il moncone conico connesso per monconi conici,
con vite
all‘impianto
TGC3
Cappetta per barra
del moncone conico in
titanio
TGC5
Cappette in lega aurea per
barra del moncone conico,
con vite
Restauri Overdenture
Piattaforma [ 3,5 mm
Piattaforma [ 5,7 mm
Piattaforma [ 4,5 mm
Piattaforma AdVent [ 4,5 mm
Componenti Locator
TLOC4/1 TLOC4/2 TLOC4/3
TLOC3/1 TLOC3/2 TLOC3/3 TLOC3/4
TLOC4/4
TLOC5/1
TLOC5/2
TLOC5/3
TLOC5/4
AVLOC4/1
AVLOC4/2
AVLOC4/3
Nota: Sono disponibili altre opzioni per il colletto. Fare riferimento al catalogo prodotti per un elenco completo.
Componenti Locator
LOCIMP
LOCAN/4
LOCPP
LOCBF2
LOCCTB
LOCLBF
Cappetta per impronta
Analogo del moncone
Perno di parallelismo
Femmina
per barra
Femmina per
barra calcinabile
Femmina per
barra saldata
al Laser
LOCMP2
Confezione di maschi
per lavorazione
Nota: Sono disponibili altri componenti per barre Locator e maschi di ricambio. Vedi catalogo prodotti.
Restauri Overdenture
Piattaforma da [ 3,5 mm
Monconi a palla
con cappetta per
attacco e ritenzione
in nylon
Componenti per
impronta per
moncone a palla
BAC2
BAC4
BAC6
Piattaforma da [ 4,5 mm
BACW2
BACW4
Piattaforma da [ 5,7 mm*
BACW6
BA5C2
Piattaforma AdVent [ 4,5 mm
BA5C4
BAT
CAT
BAR
CA
Perno da impronta per
moncone a palla
(Ball Abutment Transfer)
Perno da impronta
per cappetta
(Cap Attachment Transfer)
Analogo del moncone
a palla
(Ball Abutment Replica)
Cappetta per attacco
e ritenzione in nylon
AVBA
Nota: BAT e BAR non devono essere usati assieme al moncone con piattaforma di diametro 5,7 mm. Utilizzare l’estensore AVE per aggiungere altri 2mm all‘altezza
del colletto quando si usano monconi conici su impianti AdVent.
Codice a colori per piattaforme con esagono interno
L’organigramma seguente indica il colore corrispondente al diametro di piattaforma con interno esagonale per
Tapered Screw-Vent e Screw-Vent.
Verde Piattaforma impianto da 3,5 mm
Viola Piattaforma impianto da 4,5 mm
Giallo Piattaforma impianto da 5,7 mm
*Nota: i componenti della piattaforma [ 4,5 mm TSV non possono essere usati con la piattaforma [ 4,5 mm AdVent, mentre i componenti della piattaforma [ 5,7 mm
*possono essere usati sia su impianti TSV che AdVent.
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Sistema di perni da impronta
14
Tecnica di impronta indiretta (a cucchiaio chiuso)
Perni da impronta indiretta a livello dell’impianto (cucchiaio chiuso), tecnica di impronta indiretta
Progettati per trasferire il profilo dei tessuti molli, unitamente alla posizione dell’impianto e all’orientamento degli esagoni, i perni per
impronta indiretta restano uniti agli impianti quando l’impronta a cucchiaio chiuso viene rimossa dalla bocca del paziente. Il perno da
impronta viene poi recuperato dall‘impianto, accoppiato all’analogo d’impianto corrispondente, e posizionato nel foro d’impronta
relativo. Per fare un modello di lavoro contenente una replica dell‘impianto in bocca al paziente, l’impronta viene colata in gesso.
Nelle aree dove è richiesto un perno da impronta più lungo, la vite del perno può essere sostituita dalla Vite d‘Estensione del Perno da
impronta [HLTE per impianti ad esagono interno], che aggiunge 3 mm alla lunghezza complessiva del perno.
Cucchiaio portaimpronta
Perno da impronta
diretta
Materiale per
impronta di tipo
pesante e leggero
Piattaforma [ 3,5 mm
Svasata a [ 4,5 mm*
HLT3/4]
Piattaforma [ 4,5 mm
Svasata a [ 5,5 mm*
[HLT4/5]
Piattaforma [ 5,7 mm
Svasata a [ 6,5 mm
SOLTANTO
[HLT5/6]
*Available in all three profile diameters.
Piattaforma [ 4,5 mm
Svasata a [ 4,5 mm
SOLTANTO
[AVIT/4]
Analogo
d‘impianto
Esposizione della parte superiore degli impianti
Per impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent:
• Rimuovere le viti di guarigione con la chiave esagonale da [ 1,25 mm
Per impianti AdVent:
• Rimuovere le viti chirurgiche di copertura [AVSC] con la chiave
esagonale e l’estensore d‘impianto [AVE], se presente.
Inserimento dei perni da impronta
I perni da impronta indiretti sono disponibili in profili di vario diametro
e permettono di replicare, nel modello di lavoro, il solco del tessuto
anatomico.
Orientare la parte piatta del perno da impronta indiretta [serie HLT o
AVIT/4] o del Dispositivo di Montaggio verso la superficie vestibolare,
innestare il suo esagono sull’esagono dell‘impianto e premere il perno
da impronta sull‘impianto.Avvitare la vite del perno nell’impianto e
serrare a mano con la chiave esagonale da 1,25 mm di diametro.
15
Tecnica di impronta indiretta (a cucchiaio chiuso)
Presa dell’impronta indiretta
Eseguire una radiografia oppure usare uno specillo non abrasivo per
verificare che i perni per impronta indiretta siano ben posizionati.
Chiudere i fori esagonali delle viti dei perni con un prodotto a scelta,
per impedire l’ingresso del materiale d‘impronta. Rimuovere il materiale
per non pregiudicare una corretta procedura di rilevazione dell’impronta.
Vite di estensione
3mm
Controllare che il cucchiaio d‘impronta
sia della misura giusta
Verificare che i perni da impronta indiretta
siano contenuti entro l’area del cucchiaio personalizzato, o di un cucchiaio standard modificato, prima di iniettare il materiale d‘impronta.
In zone dove si richiede una maggiore lunghezza
del corpo del perno da impronta, sostituire la
vite del perno con la Vite di Estensione [HLTE]
per impianti bifasici con esagono interno.
Questo farà aumentare la lunghezza del perno
di 3 mm e fornirà un sottosquadro anulare in
più per una maggiore ritenzione verticale.
Iniezione del materiale da impronta
Si consiglia un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Iniettare il materiale da impronta a consistenza leggera intorno
ai perni e riempire il cucchiaio chiuso col materiale da impronta più
pesante. Prendere un’impronta ad arcata completa e lasciare che il
materiale si rapprenda secondo le istruzioni del produttore, prima di
rimuoverla. Sfilare i perni da impronta indiretta dagli impianti in bocca
al paziente. Eseguire le registrazioni interocclusali e prendere l‘impronta
dell’arcata opposta. Mandare impronte e assemblaggi dei perni da
impronta al laboratorio per la realizzazione dei modelli di lavoro.
Rimettere le viti di guarigione sugli impianti in bocca al paziente.
Assemblaggio del
perno da impronta
completo
Come posizionare l’assemblaggio dei perni da impronta
Fissare i perni da impronta indiretta ai corrispondenti analoghi
d‘impianto con la chiave esagonale:
• Analogo d‘impianto per un impianto ad esagono interno, piattaforma
[ 3,5 mm: IA3.
• Analogo d‘impianto per un impianto ad esagono interno, piattaforma
[ 4,5 mm: IA4.
• Analogo d‘impianto per un impianto ad esagono interno, piattaforma
[ 5,7 mm: IA5.
• Analogo d‘impianto per un impianto Advent con piattaforma
[ 4,5 mm: AVR.
• Analogo d‘impianto per un impianto AdVent con piattaforma
5,7 mm: IA5.
Allineare la parte piatta del perno da impronta con la parte piatta del
foro corrispondente nell’impronta e inserire l’assemblaggio del perno
dentro il materiale d‘impronta. Un doppio click indica che l’assemblaggio è ben posizionato.
16
Tecnica di impronta indiretta (a cucchiaio chiuso)
Sezione trasversale di un’impronta indiretta
Cucchiaio portaimpronta
Materiale pesante per
impronta
Dalla sezione trasversale di un’impronta indiretta si può notare che non
vi è accesso al perno da impronta dall‘esterno del cucchiaio portaimpronta.
Materiale leggero per
impronta
Assemblaggio Perno da
impronta/Analogo
Costruzione del modello di lavoro
Distribuire il materiale per replica dei tessuti molli attorno alle giunzioni
di analoghi d’impianto e perni da impronta. Stare attenti a non coprire
col materiale tra le ritenzioni degli analoghi d’impianto. Dopo che il
composto si è rappreso, colare l‘impronta in gesso.
Costruzione del modello di lavoro
A gesso indurito, separare il modello dall‘impronta. Gli analoghi dell’impianto resteranno inglobati nel modello in gesso con le stesse posizioni
e gli stessi orientamenti degli esagoni degli impianti del paziente. Sfilare
via i perni da impronta dagli analoghi d’impianto usando la chiave esagonale. Se si desidera, il materiale di replica dei tessuti molli può essere
rimosso per un’ispezione visiva delle connnessioni moncone/analogo
d’impianto.
Colare l’impronta dell’arcata antagonista in gesso, poi usare le registrazioni interocclusali per articolare i modelli.
17
Tecnica di impronta diretta (a cucchiaio aperto)
Perni da impronta diretta a livello dell’impianto per la tecnica d’impronta pick-up a cucchiaio aperto
Progettati per trasferire il profilo dei tessuti molli unitamente alla posizione dell’impianto e all’orientamento dell‘esagono, i perni per
impronta diretta sono saldamente connessi all’impronta a cucchiaio aperto. Bisogna quindi togliere la vite centrale del perno prima di
poter rimuovere l’impronta dalla bocca. Questa procedura di impronta richiede un cucchiaio personalizzato, oppure un cucchiaio standard modificato, con fori di accesso alle viti nelle aree occlusali rispetto agli impianti. L’analogo d’impianto viene connesso al perno
da impronta immerso dentro l‘impronta, poi si cola l’impronta in gesso: si potrà così ottenere un modello di lavoro che contiene una
replica dell’impianto in bocca al paziente.
**Questo assemblaggio
viene fornito in occasione
dell‘acquisto opzionale
della vite per impronta a
cucchiaio aperto [DHTS].
Vite per perno da
impronta diretta
Cucchiaio
portaimpronta
Corpo del perno da
impronta diretta
Materiale per impronta di
tipo leggero e più pesante
Analogo d‘impianto
Piattaforma [ 3,5 mm Piattaforma [ 4,5 mm
Piattaforma [ 4,5 mm
svasata a [ 4,5 mm* svasata a [ 5,5 mm* AdVent svasata a [ 4,5 mm
[DHT3/4]
SOLTANTO**
[DHT4/5]
[AVIT/4]
*Disponibile in tutti e tre i diametri di profilo.
Costruzione di un cucchiaio personalizzato
Prendere un’impronta ad arcata completa che includa le viti di guarigione
o le viti chirurgiche di copertura, le aree edentule e la dentatura
rimanente. Inviarla al laboratorio per la fabbricazione di un modello
preliminare e di un cucchiaio portaimpronta su misura, oppure scegliere
un cucchiaio standard e modellare il bordo con cera dura (greenstick).
Durante la fase di laboratorio, il paziente può continuare a utilizzare la
protesi preesistente modificata.
Costruzione di un cucchiaio personalizzato
Colare l’impronta in gesso e staccare il modello dopo l‘indurimento.
Modellare con cera l‘area sopra le viti di guarigione o le viti chirurgiche
di copertura per simulare le posizioni dei perni da impronta dell’impianto che saranno usati in seguito.
Costruire un cucchiaio portaimpronta su misura usando una resina da
cucchiaio in materiale autopolimerizzante o fotopolimerizzante.
Praticare un’apertura sopra le zone d‘impianto per avere accesso alle
viti dei perni da impronta diretta.
18
Tecnica di impronta diretta (a cucchiaio aperto)
Rimozione dei componenti di guarigione
Esporre gli apici degli impianti
Tapered Screw-Vent e Screw-Vent:
• Rimuovere le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura usando
la chiave esagonale da [ 1,25 mm.
Impianti AdVent:
• Rimuovere le viti chirurgiche di copertura con la chiave esagonale da
[ 1,25 mm. Rimuovere l’estensore AdVent [AVE], se presente, prima di
prendere l‘impronta.
Select the transfers according to the implant platform and the required
profile diameters. Place a Direct Transfer onto each implant in the
patient’s mouth by interdigitating its hex with the hex of the implant.
Inserimento dei perni da impronta diretta
Usare la chiave esagonale da 1,25mmD per avvitare le viti dei perni da
impronta attraverso il corpo dei perni da impronta stessi e dentro gli
impianti, poi serrare a mano. In aree con ridotta altezza verticale le viti
dei perni da impronta possono essere rimosse e accorciate di 4 mm,
con un disco da taglio, prima dell‘uso.
Punto di riduzione massima
Verifica dell’accesso alle viti attraverso il tetto
del portaimpronta
Porre il cucchiaio ad accesso aperto sopra i perni da impronta diretta
posizionati nella bocca del paziente, per verificare che le viti passino
attraverso il portaimpronta senza impedimenti. Rimuovere il portaimpronta.
Presa dell’impronta
Si raccomanda un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Iniettare il materiale di tipo leggero attorno ai perni da impronta diretta e riempire il cucchiaio ad accesso aperto col materiale più
pesante. Mettere il portaimpronta carico nella bocca del paziente e
lasciare che le viti penetrino attraverso l’area di accesso del cucchiaio.
Rimuovere il materiale da impronta in eccesso dall‘apice delle viti e
lasciare rapprendere seguendo le istruzioni del produttore. Sfilare le viti
dai perni da impronta con la chiave esagonale e toglierle dalla bocca del
paziente. Rimuovere il cucchiaio dalla bocca del paziente. Il corpo dei
perni da impronta diretta sarà trattenuto nel materiale d‘impronta.
19
Tecnica di impronta diretta (a cucchiaio aperto)
Completamento della procedura di impronta
Riposizionare i componenti di guarigione sugli impianti in bocca al
paziente. Prendere un’impronta dell‘arcata opposta e fare le registrazioni
interocclusali. Mandare le impronte, inclusi i perni da impronta, al laboratorio per la fabbricazione dei modelli di lavoro. Assemblare gli analoghi d‘impianto corrispondenti [IA3, IA4, IA5 e AVR] nella base del perno
da impronta corrispondente dentro il materiale d‘impronta.
Con la chiave esagonale introdurre la vite del perno da impronta nel
rispettivo foro d’accesso sul retro del cucchiaio da impronta. Far passare
la vite attraverso il corpo del perno da impronta immerso e avvitarla
all’analogo d‘impianto in modo da unire i componenti.
Sezione trasversale di un’impronta diretta
Cucchiaio portaimpronta
Dalla sezione trasversale di un’impronta diretta si nota che vi è accesso
alla vite del perno da impronta dall‘esterno del cucchiaio portaimpronta.
Materiale pesante per
impronta
Materiale leggero per
impronta
Assemblaggio perno
da impronta/analogo
Costruzione del modello di lavoro
Distribuire il materiale per la replica dei tessuti molli intorno alle
giunzioni tra analoghi d’impianto e i perni da impronta. Stare attenti a
non coprire col materiale le ritenzioni degli analoghi d’impianto.
Dopo che il composto si è rappreso, colare l’impronta in gesso.
Costruzione del modello di lavoro
Usare la chiave esagonale da [ 1,25 mm per svitare e rimuovere le viti
dei perni da impronta dopo che il gesso si è indurito. Separare il modello
dall‘impronta (il corpo dei perni da impronta diretta rimarrà nell‘impronta). Gli analoghi dell’impianto resteranno incorporati nel modello in
gesso con le stesse posizioni e orientamenti degli esagoni degli impianti
in bocca al paziente. Se lo si desidera, il materiale per la replica dei
tessuti molli può essere rimosso per un controllo visivo delle connessioni
moncone/analogo d‘impianto.
Colare l’impronta dell‘arcata antagonista in gesso, poi usare le registrazioni interocclusali per articolare i modelli.
20
Tecnica di impronta immediata — Making anCome prendere un‘impronta quando si posiziona l‘impianto
Opzione 1: Prendere un’impronta a livello dell’impianto
Dopo aver avvitato l‘impianto, sigillare la testa del Dispositivo di
Montaggio. Se l’impianto non ha un perno da impronta, applicare un
perno a discrezione con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Mettere del
materiale da impronta leggero intorno al perno e prendere un’impronta
ad arcata intera con materiale di consistenza standard.
Rimuovere l’impronta dopo che si è rappresa. Togliere il perno da
impronta e mandarlo con l’impronta al laboratorio. Se l’impronta viene
rilevata a livello dell‘osso, informare il laboratorio. Opzionale: per la
tecnica da impronta a cucchiaio aperto si possono usare viti da impronta
lunghe [DHTS].
Opzione 2: Usare la guida chirurgica
Dopo aver avvitato l’impianto, usare una vite lunga per impronta
[DHTS], attraverso la guida chirurgica. Fissare il dispositivo di montaggio o il perno da impronta alla guida chirurgica con resina. Svitare il
perno da impronta e rimuovere la guida con il perno da impronta
attaccato. Inviare guida e perno da impronta al laboratorio per il riposizionamento nel modello preoperatorio.
Come applicare i componenti di guarigione
1) Posizionare la vite chirurgica di copertura usando la chiave esagonale
da 1,25 mm, poi suturare per il tradizionale protocollo bifasico.
2) Applicare una vite di guarigione con profilo e diametro di piattaforma
richiesti dal protocollo monofasico.
Mandare impronta, perni da impronta e modelli diagnostici al
laboratorio per la fabbricazione del modello di lavoro.
Costruzione del modello di lavoro
Distribuire il materiale per la replica dei tessuti molli intorno alle giunzioni tra analoghi d’impianto e perni da impronta. Dopo che il materiale
si è rappreso, colare l’impronta in gesso. Separare il modello
dall‘impronta. L’analogo d’impianto rimarrà incorporato nel modello in
gesso con le stesse posizioni ed orientamento degli esagoni degli
impianti in bocca al paziente. Svitare e togliere il perno da impronta
dall’analogo d’impianto usando la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Se
lo si desidera, il materiale per la replica dei tessuti molli può essere
rimosso per un controllo visivo delle connessioni moncone/analogo
d‘impianto.
Colare l’impronta dell‘arcata antagonista in gesso, poi usare le registrazioni interocclusali per articolare i modelli.
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Monconi provvisori in plastica Hex-Lock
22
Monconi provvisori in plastica Hex-Lock
Opzioni di restauro con monconi provvisori in plastica Hex-Lock
Il moncone provvisorio in plastica Hex-Lock è composto da un cilindro di plastica con pareti ritentive parallele. Il colletto svasato aiuta a
creare un profilo di emergenza naturale durante la guarigione del tessuto. Il moncone provvisorio può essere usato con corone cementate
o avvitate, in procedure di laboratorio o ambulatoriali. La lunga vite di fissaggio del moncone serve a preservare il canale d‘accesso della
vite nelle protesi avvitate e può facilmente essere adattato ad un restauro cementato. Il moncone provvisorio in plastica Hex-Lock è
indicato per restauri a breve termine (28 giorni o meno) e non deve essere usato per spazi interocclusali minori di 4mm o per divergenze
maggiori di 25°. L’uso del moncone provvisorio come moncone finale è controindicato.
Punto di riduzione massima,
corrispondente a 4 mm L sopra
l’interfaccia dell‘impianto.
Figura 1 – Moncone provvisorio in
plastica Hex-Lock e vite di ritenzione
Figure 2 – Non si dovrebbe ridurre l’altezza del moncone
provvisorio Hex-Lock a meno di 4 mm. Una tacca sul cilindro
del moncone indica la misura di 4 mm.
Costruzione di modelli articolati
Colare il modello di lavoro in gesso. Se si desidera, si può usare
materiale che simula i tessuti molli per delineare i contorni gengivali.
Rimuovere i perni da impronta dal modello. Colare l’impronta dell’arcata
antagonista in gesso e usare la registrazione interocclusale per
articolare i modelli.
Creazione di una ceratura diagnostica
Creare una ceratura diagnostica dei denti che devono essere sostituiti
con la corretta morfologia dentaria usando tecniche protesiche
tradizionali. Duplicare la ceratura diagnostica prendendo un’impronta in
alginato, e colare un modello in gesso. Usare una macchina sottovuoto
per creare la matrice in plastica.
23
Monconi provvisori in plastica Hex-Lock
Preparazione del guscio in plastica
Rimuovere la matrice in plastica e dare forma al duplicato. Rifinire e
riposizionare la matrice trasparente e controllare che combaci perfettamente. Fare un piccolo foro sul versante occlusale della matrice e riposizionarla sul moncone provvisorio, lasciando che la vite del moncone di
plastica temporaneo protuda.
Fissare i monconi al modello di lavoro
Fissare i monconi provvisori in plastica ai loro corrispondenti analoghi
d‘impianto o impianti, usando procedure ambulatoriali. Servirsi di una
chiave esagonale da [ 1,25 mm per serrare la vite del moncone, usando solo la pressione delle dita.
Preparazione del moncone provvisorio
Punto di riduzione massima, corrispondente a 4mmL sopra l’interfaccia dell‘impianto.
Marcare le modifiche da fare al moncone: queste devono tener conto
dello spazio occlusale, del contorno gengivale e del disegno di protesi
più appropriati per un adeguato spessore del materiale di ricopertura.
Nota: con protesi avvitate a più elementi, è possibile che una o tutte le
connessioni esagonali dei monconi debbano essere rimosse per evitare
un‘interferenza degli esagoni multipli durante il posizionamento della
protesi.
Come modificare il moncone
Moncone avvitato (molare): ridurre l’altezza del moncone come
richiesto, lasciando che la vite del moncone sporga nettamente in fuori
attraverso la matrice. Rendere ruvida tutta la superficie del moncone
per favorire la ritenzione dell‘acrilico.
Moncone cementato (canino): ridurre e preparare il moncone e la vite
come richiesto. Rendere ruvida la superficie del moncone per aumentare
la capacità di ritenzione della protesi cementata.
24
Monconi in plastica provvisori Hex-Lock
Costruzione del modello per il materiale provvisorio
Elemento avvitato (molare): eliminare ogni sottosquadro e applicare al
modello un mezzo di separazione, facendo attenzione che non finisca
sui monconi provvisori.
Elemento cementato (canino): coprire il moncone con cera o vasellina
per evitare l’adesione del materiale provvisorio.
Sigillare spazi vuoti e margini
Sigillare il margine
con cera.
Per impedire che il monomero in eccesso penetri nelle aree indicate,
sigillare lo spazio vuoto intorno alla vite là dove entra nel canale
d‘accesso. Sigillare allo stesso modo il punto di giunzione tra moncone
e analogo. Non applicare il monomero come agente attivante direttamente sul moncone.
Costruzione della protesi provvisoria
Lasciare che la vite passi attraverso la matrice, riempire la matrice con
materiale provvisorio e posizionarlo sopra i monconi preparati. Seguire le
istruzioni del produttore per fotopolimerizzare il materiale.
Rifinire la protesi provvisoria
Per completare la protesi provvisoria, sia cementata che avvitata, si
seguono procedure di laboratorio standard. Rifinire le viti del moncone
in modo che ci siano contorni linguali, occlusali ed incisali adeguati.
25
Monconi provvisori in plastica Hex-Lock
Realizzare la protesi provvisoria
Protesi avvitata (molare): posizionare sull’impianto il moncone/elemento
provvisorio monopezzo e controllare che non ci siano discrepanze
occlusali. Serrare la vite del moncone, ridurre il gambo della vite
tagliandolo con una fresa a fessura e bloccare il foro di accesso alla
vite.
Protesi cementata (il canino): serrare la vite del moncone e bloccare il
foro di accesso alla vite. Cementare l‘elemento provvisorio con cemento
provvisorio e controllare possibili discrepanze occlusali.
La protesi provvisoria
I restauri provvisori sono ora completati e in sede. Nota: è possibile che
i contorni gengivali delle protesi provvisorie non si adattino alla svasatura dei colletti provvisori o al moncone della protesi finale. Potrebbe
essere necessario pianificare trattamenti ulteriori e/o modifiche del
moncone provvisorio per far posto a particolari contorni tissutali.
Nota: non usare una chiave dinamometrica per fissare il moncone
provvisorio al corpo dell‘impianto. Serrare solo a mano.
26
Note
Note
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Sistema Moncone Anatomico Hex-Lock
28
Sistema Moncone Anatomico Hex-Lock
Opzioni di restauro con il sistema moncone anatomico Hex-Lock
I monconi anatomici Hex-Lock sono stati progettati con margini preformati e altezza del colletto variabile. Il colletto è più alto di
1,5 mm sul versante linguale, per imitare il profilo dei tessuti molli. Il disegno anatomico contrae i tempi di preparazione e riduce il
rischio di esposizione del metallo in seguito al rimodellamento del tessuto.
4,75 mm
6,25 mm
1 mm
2,5 mm
Figura 1 – Vista mesiale/distale
Si possono usare monconi anatomici Hex-Lock per supportare restauri
cementati singoli o multipli. Il cono del moncone ha un‘altezza di
6,25 mm sopra il margine vestibolare e di 4,75 mm sopra il margine
linguale, con una conicità di 8 gradi (4 gradi per parte). I monconi sono
disponibili nella versione dritta e preangolata a 17°, con vari profili di
emergenza. Come i monconi Hex-Lock originali, anche i monconi
Hex-Lock anatomici sono in lega di titanio e presentano una connessione
esagonale con conicità di 1 grado per un assemblaggio a frizione con
l‘impianto.
Un’ampia gamma di cappette si adatta ai monconi anatomici Hex-Lock:
questo rende più semplice la realizzazione di restauri con tecniche
protesiche tradizionali.
• Le cappette per impronta a scatto, con codice a colori, consentono di
prendere facilmente l’impronta a livello del moncone.
• Le cappette provvisorie permettono la creazione di corone provvisorie
per modellare il tessuto gengivale in attesa del restauro finale.
• Gli analoghi e le cappette per ceratura facilitano il lavoro del laboratorio durante la costruzione della protesi finale.
Figura 2 – Cappetta per impronta anatomica su moncone.
• Questi quattro componenti protesici sono disponibili individualmente
o come parte del kit di restauro anatomico.
• I monconi di prova possono essere usati sia in laboratorio che nello
studio dentistico.
• Sono disponibili cappette di guarigione anatomiche per i casi in cui
la guarigione del tessuto richieda tempi più lunghi.
La cappetta per impronta anatomica si innesta a scatto sul solco del
moncone anatomico Hex-Lock, rendendo più semplice la presa
d‘impronta. Essa viene trattenuta nell’impronta polimerizzata ed è poi
unita all’analogo del moncone anatomico durante la creazione del
modello. Le cappette per impronta hanno un codice a colori associato
al diametro della svasatura, e lo stesso codice si applica agli analoghi
del moncone (vedi lo schema di codice a colori qui sotto).
Codice a colori per cappette da impronta anatomiche
e analoghi del moncone anatomico
Figura 3 – Cappetta provvisoria anatomica, analogo di moncone
e cappetta per ceratura.
Colore
Profilo d’emergenza Diametro
Marrone chiaro
4,5 mm
Rosa
5,5 mm
Giallo
6,5 mm
29
Sistema moncone anatomico Hex-Lock
Esposizione dell’impianto
Rimuovere dall’impianto la vite chirurgica di copertura o la vite di
guarigione usando una chiave esagonale da [ 1,25 mm (0,050”).
Scelta e posizionamento del moncone anatomico
Hex-Lock
I monconi anatomici Hex-Lock consistono di un corpo moncone con
margini preformati e una vite di fissaggio. I monconi anatomici sono
disponibili nella versione dritta e angolata a 17°, con vari profili di
emergenza e altezze del colletto, a seconda dei denti. Per collocare il
moncone, ingaggiare il suo esagono all’esagono dell‘impianto, orientando il lato corto del colletto verso il profilo vestibolare. Serrare la vite
del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica da protesi,
calibrata, in modo da garantire la connessione a frizione con l‘impianto.
Verificare radiograficamente che il moncone sia perfettamente posizionato.
Presa dell’impronta a livello del moncone
Posizionare la cappetta da impronta sopra il moncone, allineandola con
il contorno del moncone. La parte lunga e piatta sul versante vestibolare
della cappetta può essere usata come riferimento per una collocazione
corretta. Far scattare la cappetta in posizione. Nota: non usare la cappetta da impronta anatomica se si devono fare modifiche al moncone
anatomico. Se i margini del moncone sono stati modificati bisogna
usare una tecnica diretta (impronta tradizionale per ponti-corone),
facendo attenzione che il margine modificato sia completamente
esposto, o un’impronta indiretta usando un perno d‘impronta a livello
dell’impianto, e un analogo.
Completamento della procedura di impronta
È consigliabile usare un materiale da impronta elastomerico come il
polivinilsiloxano o il polietere. Iniettare materiale di tipo leggero attorno
alla cappetta da impronta (tecnica “wash”). Riempire poi il cucchiaio
con materiale medio-pesante, per un’impronta ad arcata completa.
Posizionare il cucchiaio nella bocca del paziente e lasciare che il materiale si rapprenda, seguendo le istruzioni del produttore. Rimuovere il
cucchiaio dalla bocca. La cappetta da impronta anatomica resterà nel
materiale da impronta. Prendere un‘impronta dell’arcata antagonista e
registrare l’occlusione.
30
Sistema moncone anatomico Hex-Lock
Costruire e cementare la protesi provvisoria
Preparare la corona provvisoria applicando l’acrilico alla cappetta
d’impronta provvisoria secondo le tecniche protesiche tradizionali.
Chiudere il foro di accesso alla vite e cementare la protesi provvisoria al
moncone anatomico Hex-Lock con cemento provvisorio. In alternativa, si
può usare la cappetta provvisoria come base per adattare una corona
preformata.
Fissare l’analogo di moncone anatomico
Allineare l’analogo di moncone anatomico alla corrispondente cappetta
d’impronta anatomica, seguendo il codice a colori, e far scattare
l’analogo in posizione. L’analogo replicherà il moncone anatomico
Hex-Lock nel modello in gesso.
Costruzione del modello di lavoro
Colare l’impronta in gesso e utilizzare materiale che imita i tessuti molli
per i contorni gengivali. Usare la registrazione interocclusale per articolare i modelli.
Utilizzo della cappetta anatomica di ceratura
Posizionare nel modello la cappetta anatomica di ceratura sopra
l’analogo del moncone, allineando i contorni della cappetta con i
contorni dell‘analogo. Usare cera, resina o altro materiale per sigillare i
margini.
31
Sistema moncone Hex-Lock
Creare la cappetta in cera
Creare la cappetta in cera seguendo le procedure tradizionali per ponti
e corone. Attaccare un canale di colata calibro 10, con serbatoio, alla
sezione più spessa della cappetta in cera. Aggiungere un canale di
colata ausiliario e sfiati se necessario.
Fusione del modello in cera
Seguire tecniche tradizionali per fare la fusione, e rifinire la struttura in
metallo. Inviare al medico per una prova. Il medico dovrebbe confermare
il buon adattamento e l’integrità dei margini prima che venga applicato
il materiale di estetico.
Finitura della protesi definitiva
Applicare il materiale estetico alla cappetta in metallo secondo le
procedure standard di laboratorio standard. Inviare il restauro al
dentista per la consegna finale.
Consegna della protesi definitiva
Rimuovere il restauro provvisorio e togliere ogni traccia di cemento
residuo dal moncone. Serrare di nuovo il moncone a 30 Ncm con una
chiave dinamometrica. Sigillare il canale d‘accesso alla vite dentro il
moncone con cotone e un materiale fotopolimerizzante resiliente, o guttaperca. Questo assicurerà accesso alla testa della vite in futuro.
Posizionare la protesi finale sui monconi e confermare il buon adattamento, il contorno e l‘integrità dei margini. Controllare funzionalità e
occlusione. Cementare la protesi finale con un cemento a scelta.
Per rendere più facile il recupero in futuro, si può usare un cemento
provvisorio. Dare al paziente istruzioni sull’igiene orale prima di
congedarlo.
32
Note
Note
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Sistema moncone Hex-Lock
34
Opzioni di restauro con monconi Hex-Lock
I monconi Hex-Lock, prodotti in lega di titanio, sono usati come supporto per protesi fisse cementate, singole o multiple, in casi di
edentulia parziale. I monconi consistono di una vite di fissaggio e di una base fresabile con una connessione esagonale a frizione. Il
moncone può essere modificato sia nello studio dentistico che in laboratorio per creare adeguati margini anatomici e profili che imitano
i contorni dei denti naturali. Una volta preparati, i monconi si posizionano sull’impianto e si rileva l‘impronta seguendo tecniche
tradizionali ponte – corona.
Corona cementata
Protesi parziale fissa cementata
Protesi parziale fissa cementata
Moncone per impianto
ad esagono interno,
piattaforma
[ 5,7 mm
Moncone per
impianto ad esagono
interno, piattaforma
[ 3,5 mm
Moncone Hex-Lock
[HLA3/4]
Moncone
Hex-Lock
[HLA5/6]
Moncone per impianto ad esagono interno,
piattaforma
[ 4,5 mm
Moncone
Hex-Lock
[HLA4/5]
Moncone per
AdVent a piattaforma
larga, piattaforma
[ 5,7 mm
Moncone per
impianto AdVent,
piattaforma
[ 4,5 mm
Moncone
Hex-Lock [AVHL/4]
Moncone
Hex-Lock
[HLA5/6]
35
Sistema moncone Hex-Lock – Scelta del moncone
Scelta del moncone Hex-Lock
Costruire il modello di lavoro usando una delle procedure da impronta
menzionate nella sezione precedente. Un moncone Hex-Lock (o semplicemente il “moncone”) consiste di un corpo moncone e una vite. I monconi ed i corrispondenti perni da impronta sono disponibili in una vasta
gamma di diametri e svasature a seconda della specifica posizione dei
denti. Nota: il moncone dovrebbe avere lo stesso profilo della vite di
guarigione e del perno da impronta (diretta o indiretta). Per l’impianto
AdVent con piattaforma [ 4,5 mm, si usa il perno da impronta indiretto
[AVIT/4] per monconi Hex-Lock [ 4,5 mm e [ 6,5 mm. L‘impianto AdVent
con piattaforma [ 5,7mm usa il perno da impronta indiretta [HLT5/6]
abbinato alla piattaforma [ 5,7mm della linea Tapered Screw-Vent.
Posizionamento dei monconi Hex-Lock
Innestare l’esagono del moncone sull’esagono dell’analogo d‘impianto
nel modello di lavoro (o dell‘impianto nella bocca del paziente) e posizionare il moncone sopra l’analogo d‘impianto (o impianto). Avvitare la
vite del moncone usando la chiave esagonale. Per completare il posizionamento e creare una connessione a frizione, serrare la vite del moncone
a 30 Ncm con una chiave dinamometrica.
Determinare le modifiche da fare al moncone Hex-Lock
Altezza
minima
4,7 mm L
Altezza
minima
3,7 mmL
Interfaccia
impianto/
moncone
Interfaccia
impianto/moncone
I monconi Hex-Lock si estendono per 8,7 mm in senso verticale oltre l’interfaccia impianto/moncone. Determinare visivamente le modifiche necessarie per stabilire i contorni marginali e verticali.
I monconi presentano una tacca di riferimento a 4,7 mm sopra l’impianto.
Usando la vite [MHLAS] (fornita insieme al moncone), la preparazione sul
moncone va eseguita al massimo 1mm al di sotto di questa tacca (Fig. B).
Se si utilizza la vite più lunga [HLTS2] (venduta separatamente), il moncone
non deve essere preparato al di sotto della tacca di riferimento, in modo da
preservare il corretto ingaggio dell’esagono all’interno della vite (Fig. A).
Fig. B
Fig. A
Moncone Hex-Lock con vite del
moncone opzionale [HLTS2].
Moncone Hex-Lock con vite del
moncone standard [MHLAS].
Determinare le modifiche da fare al moncone
Hex-Lock AdVent
Altezza
minima
3,2 mm L
Interfaccia
impianto/
moncone
Moncone Hex-Lock AdVent
con vite del moncone [AVHLS].
Fig. C
I monconi Hex-Lock per impianti AdVent si estendono per 7mm in senso
verticale oltre l’interfaccia impianto/moncone. Determinare visivamente
le modifiche necessarie per stabilire i contorni marginali e verticali.
Per poter mantenere un adeguato ingaggio dell'esagono all'interno della
vite del moncone, non si deve ridurre verticalmente il moncone al di
sotto della tacca di riferimento. La riduzione produrrà un moncone con
un’altezza di 3,2 mm.
36
Sistema moncone Hex-Lock — Preparazione del moncone
Impianti con esagono interno
Riduzione
massima
18°
Riduzione
massima
28°
Riduzione
massima
36°
Impianti AdVent (piattaforma 4,5 mm)
Riduzione
massima
43°
Svasatura 4,5 mm
39°
Riduzione
massima
51°
Interfaccia
impianto/
moncone
Interfaccia impianto/moncone
Svasatura 3,5 mm
Riduzione
massima
Svasatura 5,5 mm
Svasatura 6,5 mm
Svasatura 4,5 mm
Preparazione dei monconi a
massima angolazione
Si possono preparare i monconi
Hex-Lock con un angolo tale da ottenere
reciproco parallelismo e favorire l’estrazione della protesi. Con l’uso delle viti
da moncone standard [MHLAS], si
possono ottenere le massime angolazioni di correzione illustrati a sinistra.
Svasatura 6,5 mm
Marcatura del moncone per la preparazione
Segnare le modifiche necessarie per ottenere lo spazio verticale e
contorni gengivali appropriati. Nota: la riduzione del moncone dovrà
prendere in considerazione:
1) tipo di protesi (per esempio con margine in ceramica o in metallo).
2) spessore desiderato della lega.
3) spessore desiderato del materiale di ricopertura.
4) fattori occlusali: occlusione centrica, escursione protrusiva o laterale.
Usare la chiave esagonale per allentare e rimuovere la vite del moncone.
Avvitare lo strumento di rimozione [TLRT2] nel canale di accesso del
moncone e ruotare in senso orario. Continuando a ruotare, lo strumento
finirà per sollevare e rimuovere il moncone dall‘impianto.
Modifiche dei monconi Hex-Lock
Fissare il moncone ad un analogo d’impianto addizionale posto
ll’interno del reggimoncone [ABTH]. Modificare il moncone con dischi da
taglio, mole abrasive a bassa trasmissione di calore o frese al carburo
con 12 scanalature. Usare una fresa a diamante per definire i margini.
Creare un indice sulla superficie vestibolare che aiuti ad orientare il
moncone sull‘impianto. Mantenere o ridefinire una superficie piatta che
servirà da elemento antirotazionale. Se i monconi vengono modificati in
ambulatorio, procedere al posizionamento dei monconi preparati.
Costruzione della protesi provvisoria
Replace the abutments on the working cast and make final adjustments. Take care not to damage the soft tissue material, which can be
removed from the working cast, if necessary. If a diagnostic wax-up was
made, make an alginate impression over it and pour the impression in
dental stone. Mold a clear acrylic sheet onto the cast of the diagnostic
wax-up according to the manufacturer’s instructions. Remove the mold
from the cast. Occlude screw access holes and lubricate the abutments
and working cast and then flow temporary material into the areas of the
abutments and missing
teeth in the mold. Seat the mold onto the cast containing the prepared
abutments. Trim the resulting provisional prosthesis and return it with
the prepared abutments to the dentist.
37
Sistema moncone Hex-Lock — Presa dell’impronta
Posizionamento dei monconi preparati
Sterilizzare i monconi preparati prima di metterli in bocca al paziente.
Innestare gli esagoni di ogni moncone a quelli dell‘impianto usando
l’indice per orientare il moncone in modo spazialmente corretto.
Avvitare la vite del moncone nel corpo del moncone e nell’impianto
usando la chiave esagonale. Serrare ogni vite del moncone a 30 Ncm
con una chiave dinamometrica calibrata.
Correzioni finali ai monconi
Usando una fresa al carburo a 12 scanalature, con un manipolo ad alta
velocità, eseguire, se necessario, ritocchi ai contorni gengivali e verticali
dei monconi sotto abbondante irrigazione. Dopo aver fatto le ultime
modifiche, serrare di nuovo le viti dei monconi alla forza di torsione
raccomandata. Eseguire una radiografia per confermare che i monconi
sono perfettamente posizionati.
Presa d‘impronta dei monconi preparati
Sigillare i fori esagonali delle viti dei monconi per impedire l’accesso al
materiale da impronta. Togliere il materiale in eccesso. Prendere
un’impronta tradizionale, ad arcata completa, tipo ponti-corone, con un
materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Per evitare
imprecisioni, i monconi devono restare in bocca al paziente dopo che la
procedura d’impronta è stata completata. Mandare l’impronta al laboratorio per la costruzione di un ponte in metallo ceramica.
Cementare la protesi provvisoria
Sigillare i fori esagonali delle viti dei monconi con un materiale a vostra
scelta. Se il laboratorio ha costruito una protesi provvisoria, cementarla
sui monconi preparati, usando cemento provvisorio. Se non era stata
costruita una protesi provvisoria, eliminare ogni sottosquadro e lubrificare leggermente i monconi. Costruire una protesi in ambulatorio sopra
i monconi usando materiale acrilico, autopolimerizzante o fotopolimerizzante. Per una fotopolimerizzazione più densa, rimuovere la protesi
provvisoria dalla bocca e porla in un’apparecchiatura per fotopolimerizzazione. A fotopolimerizzazione avvenuta rifinire e lucidare la protesi.
Cementare la protesi provvisoria sui monconi.
38
Costruzione di una protesi per il sistema moncone Hex-Lock – Costruzione della struttura
Costruzione del modello di lavoro
Colare in gesso un’impronta standard di tipo ponte-corona. Si può
anche usare un materiale epossidico nel caso in cui le preparazioni
siano estremamente sottili. Separare lo stampo dall’impronta. Seguire
procedure di laboratorio standard per produrre una replica dei tessuti
molli. Utilizzare le registrazioni interocclusali per articolare il modello
di lavoro con il modello dell’arcata opposta. Preparare il modello di
lavoro per costruire la struttura in cera.
Costruzione della struttura in cera
Creare il profilo della struttura in cera secondo le classiche procedure
ponte-corona.
Colata in cera, rivestimento e fusione della struttura
Attaccare un canale di colata in cera calibro 10, con serbatoi, alla sezione
più spessa di ciascuna unità della struttura. Aggiungere canali ausiliari
e sfiati a seconda della necessità, al fine di evitare porosità nella
fusione.
Rivestire e fondere la struttura in lega ceramica nobile o altamente
nobile seguendo le linee guida fornite dal produttore.
Rifinitura della struttura fusa
Togliere il rivestimento, pulendo con ultrasuoni e microsfere di vetro
non abrasive. Seguire tecniche di laboratorio convenzionali per adattare
e rifinire la struttura fusa. Posizionare la struttura sul modello di lavoro
e controllare che ci sia un adattamento passivo. Porre la struttura sul
modello di lavoro e inviare il tutto al dentista per una prova della
struttura in metallo. Il dentista deve confermare l’adattamento passivo
della struttura prima dell’applicazione del materiale di rivestimento.
Sistema moncone Hex-Lock — Posizionamento della protesi definitiva
Prova della struttura finita
Rimuovere la protesi provvisoria dalla bocca del paziente. Serrare di
nuovo le viti dei monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica
calibrata. Posizionare la struttura sui monconi. Verificare che si adatti
passivamente e che non sia richiesta nessun’altra modifica. Rimuovere
la struttura. Riposizionare la protesi temporanea con cemento provvisorio.
Restituire la struttura al laboratorio con annesso il modello di lavoro per
il completamento della protesi parziale fissa.
Applicazione della porcellana
Preparare la struttura metallica a ricevere lo strato opaco secondo le
solite procedure di laboratorio.
Finitura della protesi definitiva
Applicare la porcellana alla struttura secondo normali procedure di
aboratorio.
Rifinire la porcellana e lucidare tutti i margini in metallo, posizionare la
protesi finita sul modello di lavoro e inviarla al dentista per la consegna.
Consegna della protesi definitiva
Rimuovere la protesi provvisoria dalla bocca del paziente. Serrare nuovamente i monconi a 30 Ncm con la chiave dinamometrica calibrata.
Attendere dieci minuti, poi serrare di nuovo. Questo viene fatto allo
scopo di compensare la forza di bloccaggio persa a causa dell’allungamento della vite. Sigillare in ogni moncone il canale di accesso alla vite
con cotone e materiale resiliente oppure guttaperca, per assicurare un
accesso alla testa della vite. Posizionare la protesi finale sui monconi e
fare un controllo finale dell’adattamento e dei contorni. Assicurarsi che
non ci siano problemi occlusali. Verificare che non si debbano fare altre
rifiniture o modifiche. Cementare la protesi finale con cemento.
Per facilitare il recupero della protesi in futuro si può usare cemento
provvisorio. Dare al paziente istruzioni sull’igiene orale prima di congedarlo.
39
40
Note
Note
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Moncone angolato
42
Selezione del moncone angolato per protesi parziali fisse
I monconi angolati sono usati per restauri cementati singoli o multipli, quando l’asse longitudinale dell‘impianto devia di circa
15°–30° dal parallelismo con l’asse longitudinale clinico dei denti adiacenti. Per esigenze estetiche, i tessuti molli devono essere
sufficientemente spessi da consentire di ottenere margini che siano subgengivali di almeno 0,5 mm.
Questi monconi richiedono una preparazione minima. Essi offrono due opzioni, a seconda dell’orientamenTesta a 20° per
Fig. 1
l’assemblaggio
to dell’esagono dell‘impianto.
in 2 pezzi
1) Se, al momento dell‘intervento, l’esagono dell’impianto è orientato in modo che la superficie piatta di
(6 posizioni)
uno dei suoi lati sia rivolta nella stessa direzione dell’angolo dell‘impianto, si può usare il moncone
angolato in due pezzi (Fig. 1). Questo design permette di avere 6 posizioni diverse a 60° tra di loro.
2) Se l’esagono non ha una faccia piatta orientata nella stessa direzione dell’angolo dell’impianto, si può
usare il moncone angolato a tre pezzi. Questo include una testa angolata a 20° (Fig. 2) con un ottagono
Testa a 20° per
Fig. 2
l’assemblaggio
femmina nella base che si innesta sull’ottagono maschio del connettore del moncone (Fig. 3). Un foro
in 3 pezzi
verticale si estende attraverso il componente e garantisce accesso alla vite del moncone (Fig. 4). Questo
(24 posizioni)
secondo design permette di avere 24 diverse posizioni a 15° una dall‘altra.
Componenti del moncone a tre pezzi
Testa: angolata a 20°. Questa parte del moncone serve da supporto alla protesi e può essere preparata
sia nello studio dentistico che in laboratorio.
Connettore: è un componente intermedio che collega la testa del moncone all‘impianto.
Dalla parte della corona un ottagono si
innesta con connessione a frizione sul
Connessioni a frizione
con l’ottagono del
Non fa aumenta- corrispondente ottagono alla base del
moncone
re l‘altezza tran- moncone, mentre un esagono maschio
Connessioni a frizione
smucosale
dalla parte opposta si innesta con connescon l’esagono
sione a frizione sull’esagono dell‘impianto.
dell‘impianto
Grazie alla combinazione di un esagono e
di un ottagono dotati di connessione a frizione, la testa del moncone può essere orientata
in 24 diverse posizioni consentendo una collocazione ottimale. Nel connettore è presente
un foro filettatto che garantisce l’accesso alla vite del moncone. Quando il moncone è
totalmente assemblato, il fondo della testa si interfaccia direttamente con la sommità
dell‘impianto, e il connettore funziona unicamente dall‘interno per collegare insieme i due
componenti.
Fig. 3
Connettore per
l’assemblaggio
a 3 pezzi
Fig. 4
Vite del
moncone
Connettore
Testa
Vite
Vite del moncone: perchè si formi la connessione a frizione tra i componenti, la vite del moncone deve
essere serrata a 30 Ncm. L‘esagono interno della vite del moncone accoglie una chiave esagonale da
[ 1,25 mm.
L’esagono
interno accoglie la chiave
esagonale da
[1,25 mm.
Applicazioni protesiche con monconi angolati
Corona cementata
Protesi parziale fissa cementata
Protesi parziale fissa cementata
43
Indicazioni per la preparazione di monconi angolati
Requisiti di angolazione e altezza transmucosale per l’assemblaggio del moncone
Per avere una connessione subgengivale esteticamente valida all’interfaccia tra il moncone e la protesi, bisogna determinare
l’appropiata profondità di tessuto sulla superficie labiale o vestibolare. Si devono anche considerare il tipo di protesi (per esempio
con margine in metallo o in porcellana) e la profondità del solco linguale. Prima di scegliere l’assemblaggio del moncone, valutare i
requisiti per un‘angolazione e un profilo d’emergenza ottimali. Riconsiderare i monconi, tenendo conto di possibili variazioni nella
forma finale e nei contorni gengivali della protesi.
A posizionamento ultimato, l’aspetto inferiore del moncone dovrebbe interfacciare direttamente con la testa dell‘impianto.
Quando tutti i componenti del moncone sono in posizione, lo spazio minimo verticale tra interfaccia dell‘impianto e dentatura antagonista è di 2,85 mm per impianti bifasici con esagono interno e di 2,3 mm per impianti AdVent monofasici, dalla parte superiore dell’impianto alla parte superiore della vite del moncone. Queste sono le altezze massime di riduzione, ma le esigenze tecniche di ritenzione per protesi cementate potrebbero richiedere valori maggiori.
Dopo aver completato il posizionamento, disinnestare il connettore a frizione del moncone dalla testa e dall’impianto usando
strumenti appropriati. Utilizzare lo strumento di rimozione [TLRT2] se si vuole staccare il moncone assemblato o il singolo connettore
dall‘impianto. Utilizzare lo strumento di rimozione per ottagono-esagono [OHRT] se si vuole staccare la testa dal connettore a frizione
in vista di un ulteriore riposizionamento.
Conicità
di 25°
Angolo di 20° Conicità di 8°
Conicità di 5°
L’altezza totale è 9,5 mm
3,5 mm
3,15 mm
1,25 mm
1,6 mm
Altezza dell‘osso
Testa del
moncone
a 20°
Riduzione
massima
Connettore
Esagono/
Ottagono
Interfaccia
dell‘impianto
Vite del
moncone
Impianto
44
Sistema moncone angolato a due pezzi — Scelta e posizionamento del moncone
Esposizione della parte superiore dell‘impianto
Impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent:
• Rimuovere la vite di guarigione con la chiave esagonale da
[ 1,25 mm
Impianti AdVent:
• Rimuovere le viti chirurgiche di copertura [AVSC] con la chiave
esagonale da [ 1,25 mm e l’estensore d’impianto [AVE], se presente.
Selezione del moncone angolato
La scelta del moncone dipende dall’orientamento dell’esagono interno dell’impianto rispetto all’angolazione dell’impianto stesso, tenendo in considerazione le caratteristiche
anatomiche circostanti. Se una delle superfici piatte
dell’esagono interno ha lo stesso orientamento dell’angolo
dell‘impianto, usare il moncone angolato a due pezzi come
discusso nelle pagine seguenti. Se non vi è nessuna correlazione tra angolo dell’impianto e superficie piatta dell’esagono interno, scegliere il moncone angolato a tre pezzi, come
discusso nella sezione seguente.
Posizionamento iniziale del moncone angolato
Scegliere il moncone angolato a due pezzi che corrisponde alle dimensioni della piattaforma dell’impianto che si vuole restaurare.
Togliere il moncone dalla confezione. Usare la chiave esagonale da
[ 1,25 mm per rimuovere la vite del moncone e favorire così il posizionamento e l’allineamento del moncone. Portare il componente
sull‘impianto (o analogo), innestare e posizionare la testa del moncone
premendola contro l‘esagono dell’impianto (o analogo).
Posizionamento del moncone angolato
Inserire la vite nel canale d‘accesso del moncone usando la chiave
esagonale da [ 1,25 mm. Serrare la vite a 30 Ncm con una chiave
dinamometrica calibrata.
Sistema moncone angolato a due pezzi — Preparazione del moncone
Marcatura del moncone per la preparazione desiderata
Segnare le modifiche necessarie per avere spazio verticale e contorni
gengivali ottimali. Nota: la riduzione del moncone dovrà tener conto di:
1) tipo di protesi (per esempio, con margine in ceramica o in metallo);
2) spessore previsto della lega;
3) spessore previsto del materiale estetico;
4) fattori occlusali come occlusione centrica, escursione protrusiva o
laterale.
Rimozione del moncone
Usare la chiave esagonale da [ 1,25 mm per allentare e rimuovere la
vite del moncone. Inserire lo strumento di rimozione [TLRT2] nel canale
d‘accesso all’interno del moncone e ruotarlo in senso orario. Questo
farà sì che il moncone finisca per sollevarsi e staccarsi dall‘impianto.
Modifica dei monconi angolati
Fissare il moncone ad un analogo d’impianto posto sul reggimoncone
[ABTH]. Modificare il moncone con dischi da taglio, mole abrasive a
bassa trasmissione di calore o frese al carburo con 12 scanalature.
Usare una fresa diamantata per definire i margini. Creare un indice sulla
superficie vestibolare per facilitare l’orientamento del moncone
sull‘impianto. Preservare o ridisegnare una superficie piatta che serva
da elemento antirotazionale.
Correzioni finali sui monconi
Usando una fresa al carburo con 12 scanalature, con un manipolo ad
alta velocità, fare gli ultimi ritocchi ai contorni gengivali e verticali dei
monconi, sotto abbondante irrigazione. Dopo avere eseguito le ultime
modifiche, serrare di nuovo le viti dei monconi alla forza di torsione
raccomandata. Fare una radiografia per confermare che i monconi sono
perfettamente posizionati.
45
46
Sistema moncone angolato a due pezzi — Presa dell’impronta
Presa dell’impronta del moncone fresato
Bloccare il canale d’accesso alla vite del moncone con un composto a
scelta per impedire l’ingresso al materiale d‘impronta. Togliere il composto in eccesso per non pregiudicare una corretta procedura d‘impronta.
Prendere un’impronta tradizionale ad arcata completa, tipo pontecorona, con un materiale da impronta elastomerico come il polivinilsiloxano. Per garantire la precisione, il moncone deve restare nel cavo
orale del paziente dopo il completamento della presa d’impronta.
Mandare l’impronta al laboratorio per la costruzione di un ponte in
metallo ceramica.
Costruzione della protesi provvisoria
Dalla ceratura diagnostica, eseguire un’impronta in alginato e colarla in
gesso. Sagomare un foglio di acrilico trasparente sul modello della
ceratura diagnostica seguendo le istruzioni del produttore. Rimuovere la
sagoma dal modello e predisporre della resina nell‘area del moncone e
dello spazio edentulo. Lubrificare il moncone preparato e posizionare la
matrice sul moncone nella bocca del paziente. Dopo che il materiale si
è rappreso, rimuovere dalla bocca del paziente. Rifinire e lucidare la
protesi provvisoria prodotta.
Cementazione della protesi provvisoria
Sigillare il foro esagonale sulla parte superiore della vite del moncone
con materiale a scelta. Cementare la protesi provvisoria sul moncone
usando cemento provvisorio. Alternativamente, lubrificare leggermente
il moncone e costruire nello studio dentistico una protesi provvisoria
sopra il moncone, usando tecniche di fotopolimerizzazione. A fotopolimerizzazione avvenuta, togliere la protesi provvisoria dalla bocca del
paziente, rifinirla e lucidarla. Cementare la protesi provvisoria sul moncone.
Costruire il modello di lavoro
Colare in gesso un‘impronta standard del tipo ponte-corona.
Si può anche usare un materiale epossilico nel caso di preparazioni
estremamente sottili. Separare il modello dall’impronta. Utilizzare le
registrazioni interocclusali per articolare il modello di lavoro. Preparare
il modello di lavoro per costruire la struttura in cera.
Procedere secondo tecniche standard alla costruzione
della struttura a pagina 51.
47
Sistema moncone angolato a tre pezzi — Allineamento del moncone
A) Supporto
B) Carrier in plastica a 20°
C) Connettore
esagono/ottagono
D) Testa angolata
E) Vite del moncone
F) Supporto della vite
in plastica
Ruotare e poi tirare per rimuovere la cappetta esterna.
Inclinare la fiala e rimuovere il contenuto. Sfilare il carrier
in plastica e rimuoverlo dal supporto acrilico.
Usare la chiave esagonale da
[ 1,25 mm per rimuovere la testa
angolata, sfilando la vite del
moncone.
Usare il carrier angolato a 20° per
posizionare delicatamente il connettore
in sede. Ruotare e allineare il carrier
finchè l’esagono del connettore si
innesta sull’esagono dell‘impianto.
Allineare ed innestare la testa
angolata al connettore e all’impianto. Inserire la testa angolata
usando la pressione delle dita.
Inserire la vite attraverso testa
angolata e connettore, poi
avvitarla all’impianto con la
chiave esagonale.
Premere il connettore per collegarlo
all‘impianto.
Tirare il carrier in plastica di lato e
rimuoverlo dal connettore.
Serrare la vite del moncone a
30 Ncm con la chiave esagonale
da [ 1,25 mm e una chiave
dinamometrica calibrata.
Sistema moncone angolato a tre pezzi – Rimozione del moncone
Svitare la vite del moncone
[AH20S] dall’impianto con la
chiave esagonale.
Inserire lo strumento di rimozione
[TLRT2] attraverso la testa angolata e
il connettore per staccarli
dall‘impianto.
Inserire lo strumento di rimozione [OHRT] attraverso la testa
angolata per staccarla dal
connettore.
48
Sistema moncone angolato a tre pezzi — Inserimento del moncone
Posizionamento iniziale del moncone angolato a tre pezzi
Usare procedure standard di laboratorio per costruire la replica dei
tessuti molli partendo dall’impronta presa a cucchiaio aperto o chiuso.
Il moncone angolato a 20° viene fornito su carrier, anch‘esso angolato a
20° per aiutare nel posizionamento del connettore e della testa angolata.
Usare il carrier angolato per guidare delicatamente il connettore in sede:
Use the angled carrier to gently position and place the connector:
• Ruotare il carrier (che simula la testa angolata in posizione finale) per
avere un orientamento ottimale del connettore.
• Allineare l’esagono del connettore con l’esagono dell’analogo
d‘impianto e premere il connettore in posizione
• Rimuovere il carrier angolato dal connettore tirandolo di lato.
Posizionamento iniziale del moncone angolato a tre pezzi
Determinare visivamente la miglior posizione rotazionale per la testa
del moncone angolato. Se il carrier angolato è stato allineato correttamente durante il posizionamento del connettore, la testa angolata avrà
l’orientamento adeguato. Posizionare la testa del moncone sul connettore innestando l‘ottagono della testa sul corrispondente ottagono del
connettore.
Modifica dell’orientamento della testa del moncone
TESTA
Angolata a 20
VITE DEL MONCONE
(Inclusa, ma non illustrata)
Ottagoni corrispondenti
CONNETTORE
A due facce, si accoppia con
connessione a frizione sia
all’impianto che alla testa del
moncone
RRimuovere la testa del moncone dal connettore. Marcare il versante
vestibolare del connettore con un pennarello per evidenziare il nuovo
orientamento corretto. Ruotare la testa di 1⁄8 di giro in senso antiorario
finchè una faccia dell‘ottagono interno si allinea con la prossima faccia
adiacente dell‘ottagono corrispondente del connettore. Innestare gli
ottagoni e posizionare la testa sul connettore. Essa potrà ora essere
orientata in otto diverse posizioni angolate di 45° fra di loro. Se si vuole
fare un‘ulteriore correzione, rimuovere il complesso moncone/connettore dal modello di lavoro usando lo strumento di rimozione [TLRT2].
Ruotare l’assemblaggio di 1⁄6 di giro in senso orario finchè una faccia
dell’esagono del connettore si allinea con la prossima faccia adiacente
dell’esagono nell‘analogo d’impianto. Innestare gli esagoni e riposizionare il moncone sull‘impianto. Questo permette di orientare la base in
sei posizioni diverse angolate di 60° tra di loro.
Serraggio della vite del moncone
Quando la testa del moncone angolato è in posizione ottimale, introdurre
la vite del moncone nella testa angolata e avvitarla all’analogo d’impianto
usando la chiave esagonale da [ 1,25 mm.
Avvitare a mano la vite del moncone, poi serrarla a 30 Ncm con una
chiave dinamometrica calibrata
Sistema moncone angolato a tre pezzi — Modifica del moncone
Modifica del moncone angolato
Fissare il moncone ad un analogo d’impianto posto sul reggimoncone
[ABTH]. Modificare il moncone con dischi da taglio, mole abrasive a
bassa trasmissione di calore o frese al carburo con 12 scanalature.
Usare una fresa diamantata per definire i margini. Creare un indice sulla
superficie vestibolare per orientare facilmente il moncone sull‘impianto.
Preservare o ridisegnare una superficie piatta che serva da elemento
antirotazionale.
Costruzione della protesi provvisoria
Riposizionare il moncone sul modello di lavoro e fare gli ultimi ritocchi.
Rimuovere il materiale per la replica dei tessuti molli dal modello di
lavoro, se necessario. Se era stata fatta una ceratura diagnostica, prenderne un’impronta in alginato e colarla in gesso. Sagomare un foglio di
acrilico trasparente sul modello della ceratura diagnostica seguendo le
istruzioni del produttore. Rimuovere la sagoma dal modello. Sigillare il
foro di accesso alla vite e lubrificare il moncone e il modello di lavoro.
Disporre della resina nell‘area della sagoma corrispondente al moncone
e al dente mancante. Posizionare la sagoma sul modello contenente il
moncone preparato. Rifinire la protesi provvisoria risultante e restituirla
al dentista insieme al moncone preparato.
Rimozione del moncone angolato
Una volta che l’assemblaggio è stato definitivamente verificato, sarà
necessario usare uno strumento di rimozione [TLRT2] per disingaggiare
la connessione a frizione del moncone angolato. Rimuovere la vite del
moncone con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Introdurre lo strumento
di rimozione nella testa e attraverso il connettore all’interno dell’analogo d’impianto finchè l’assemblaggio del moncone si staccherà sollevandosi dal modello di lavoro.
Mandare il moncone assemblato e preparato e la protesi provvisoria al
dentista per il posizionamento.
Posizionamento del moncone finale
esagoni e premere il moncone posizionandolo sull‘impianto. Inserire la
vite nel moncone angolato e avvitarla attraverso l’assemblaggio all’impianto usando la chiave esagonale. Serrare la vite del moncone a 30
Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Eseguire una radiografia
per confermare il perfetto posizionamento del moncone.
Attendere dieci minuti, poi serrare di nuovo il moncone.
49
50
Sistema moncone angolato a tre pezzi — Presa dell’impronta
Modifica del moncone
Determinare visivamente le modifiche necessarie per stabilire i contorni
marginali, labiali e verticali. Fare le correzioni richieste sotto abbondante
irrigazione, usando una fresa diamantata, o una fresa al carburo con 12
scanalature, con un manipolo ad alta velocità.
Presa dell’impronta del moncone preparato
Sigillare il canale d’accesso alla vite con materiale resiliente o guttaperca, in modo che sia facile accedere alla testa della vite in futuro.
Rilevare un’impronta tradizionale ad arcata completa, tipo pontecorona, con un materiale da impronta elastomerico come il polivinilsiloxano. Prendere un’impronta dell’arcata antagonista e registrare
l’occlusione.
Cementazione della protesi provvisoria
Cementare la protesi sul moncone preparato usando cemento provvisorio. Alternativamente, lubrificare leggermente il moncone e costruire
nello studio dentistico una protesi provvisoria sopra il moncone, utilizzando tecniche di fotopolimerizzazione. A fotopolimerizzazione
avvenuta, togliere la protesi provvisoria dalla bocca del paziente,
rifinirla e lucidarla. Cementare la protesi provvisoria, finita, sul moncone.
Inviare impronte e registrazioni interocclusali al laboratorio per la
fabbricazione della corona in metallo ceramica.
Costruzione del modello di lavoro
Colare in gesso un‘impronta standard del tipo ponte-corona.
Si può anche usare un materiale epossilico nel caso di preparazioni
estremamente sottili. Separare il modello dall’impronta. Usare le registrazioni interocclusali per articolare il modello di lavoro con il modello
dell’arcata antagonista. Preparare un modello di lavoro per costruire il
profilo della struttura in cera.
Procedere secondo tecniche standard alla costruzione
della struttura a pagina 51.
Costruzione della protesi usando il sistema moncone angolato — Procedure standard per la costruzione della struttura
Costruzione della struttura in cera
Creare la struttura in cera usando le normali tecniche ponte-corona
Ceratura, rivestimento e fusione della struttura
Attaccare un canale di colata per cera calibro 10, con serbatoio, alla
parte più spessa del profilo della struttura. Aggiungere un canale
ausiliario e sfiati a seconda della necessità, per evitare che si sviluppino
porosità nella fusione.
Rivestire e fondere il modello in lega ceramica nobile o altamente
nobile seguendo le linee guida fornite dal produttore.
Rifinire la struttura di fusione
Togliere il rivestimento pulendo con ultrasuoni e microsfere di vetro non
abrasive. Rimuovere la replica dei tessuti molli dal modello di lavoro e
seguire le tradizionali tecniche di laboratorio per adattare e rifinire la
struttura. Posizionare la struttura finita sul modello di lavoro.
Applicazione della porcellana
Preparare la struttura a ricevere lo strato opaco secondo le normali
procedure di laboratorio.
Prepare the framework for applying porcelain.
51
52
Costruzione della protesi col sistema moncone angolato — Posizionamento della protesi definitiva
Finitura della protesi definitiva
Applicare la porcellana alla struttura, rifinire la porcellana e lucidare
tutti i margini in metallo come da normali procedure di laboratorio.
Posizionare la protesi finita sul modello di lavoro e inviarla al dentista
per la consegna finale.
Consegna della protesi definitiva
Rimuovere la protesi provvisoria dalla bocca del paziente. Serrare nuovamente la vite del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica
calibrata.
Consegna della protesi definitiva
Sigillare il canale di accesso alla vite del moncone con cotone e
materiale resiliente o guttaperca, per assicurare in futuro un facile
accesso alla testa della vite. Posizionare la protesi finale sul moncone e
verificare adattamento e contorni. Assicurarsi che non ci siano problemi
occlusali. Verificare che non si richiedano altre rifiniture o modifiche.
Consegna della protesi definitiva
Cementare la protesi finale con cemento. Per facilitare il recupero della
protesi in futuro, si può usare cemento provvisorio. Fornire al paziente
istruzioni sull’igiene orale prima di congedarlo.
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Sistema moncone aureo sovrafondibile
54
Opzioni di restauro con monconi in lega aurea sovrafondibili
I monconi in lega aurea sono usati per costruire protesi/monconi su misura a livello dell’impianto; essi offrono margini subgengivali
per una migliore estetica, altezza ridotta per un sufficiente spazio occlusale verticale e/o angolazioni su misura. Il moncone consiste di
una base aurea con connessione ad esagono, una vite ed una guaina di plastica calcinable inserita a pressione.
La guaina di plastica viene modificata e incorporata nel profilo della struttura in cera. Dopo il rivestimento, cera e guaina in plastica
vengono eliminate con il metodo a “cera persa“. Quando si versa la lega fusa nello stampo del rivestimento, la base viene incorporata
nel prodotto di fusione mantenendo la connessione esagonale integra. La struttura ottenuta può essere usata come moncone personalizzato per protesi cementate singole o multiple, oppure può essere ricoperto e usato come una singola combinazione di monconecorona, avvitata. Attenzione: non si possono costruire protesi multiple avvitate con questi monconi; bisogna in tal caso usare monconi
senza ingaggio.
La base è costruita in lega aurea non ossidabile che favorisce l’adesione chimica della lega fusa ma non permette l‘adesione della
porcellana. Ogni zona della base aurea in cui si vuole avere un rivestimento in porcellana si dovrà aggiungere lega da ceramica.
Corona avvitata
Moncone angolato
personalizzato
Monconi personalizzati
Moncone per impianto
ad esagono interno
con piattaforma
[ 5,7 mm
Moncone per impianto
ad esagono interno
con piattaforma
[ 3,5 mm
Moncone
in lega aurea
[HLA5G]
Moncone
in lega aurea
[HLA3G]
Moncone per impianto
ad esagono interno
con piattaforma
[ 4,5 mm
Moncone
in lega aurea
[HLA4G]
Moncone per
impianto AdVent
con piattaforma
[ 4,5 mm
Moncone
in lega aurea
[AVGA]
Moncone per
impianto AdVent a
piattaforma larga
(piattaforma
[ 5,7 mm)
Moncone in
lega aurea
[HLA5G]
55
Requisiti di altezza verticale per monconi in lega aurea
Moncone in lega aurea per sistemi implantari Tapered Screw-Vent, Screw-Vent e AdVent
I monconi in lega aurea [HLA3G, HLA4G, HLA5G e AVGA] per impianti ad esagono interno hanno un colletto a profilo basso che permette di avere una connessione subgengivale estetica sopra l’interfaccia tra moncone e impianto.
I monconi sono confezionati con una base in lega aurea, una guaina calcinabile in plastica da [ 3,8 mm [OPS], e una vite: [MHLAS]
per [HLA3G, HLA4G, HLA5G] e [AVHLS] per il moncone AdVent con piattaforma standard ([ 4,5 mm) [AVGA]. Quando tutti i componenti
del restauro sono in posizione, lo spazio minimo verticale tra interfaccia dell’impianto e la dentatura antagonista è di 3,75 mm L
e 3,5 mm L, rispettivamente, nei due casi (come mostrato qui sotto).
Una volta che sono stati posizionati in maniera definitiva sugli impianti o sugli analoghi d’impianto, questi monconi richiedono uno
strumento di rimozione [TLRT2] per disinnestare la loro connessione a frizione.
Guaina
in plastica
5,45 mm
Guaina in
plastica
Riduzione
massima
5,45 mm
3,0 mm
Riduzione
massima
3,0 mm
0,75 mm
Moncone
0,5 mm
Interfaccia
dell‘impianto
Vite del
moncone
Moncone
Vite del
moncone
Altezza dell‘osso
Interfaccia
dell‘impianto
Impianto
Impianto
Tapered Screw-Vent
Two-Stage Implant
AdVent
One-Stage Implant
56
Sistema moncone in lega aurea — Costruzione del profilo della struttura di un singolo dente
Scelta del moncone in lega aurea
Costruire il modello di lavoro utilizzando una delle procedure di impronta
menzionate nella sezione precedente. I monconi in lega aurea per
impianti ad esagono interno [HLA3G, HLA4G, HLA5G e AVGA] consistono
di un corpo moncone in lega aurea, con esagono, di una vite e una
guaina in plastica da [ 3,8 mm [OPS].
Assemblaggio
guaina-cappetta
Posizionare i monconi e le guaine in plastica
Posizionare attentamente gli assemblaggi sugli analoghi d’impianto nel
modello di lavoro. Inserire le viti nei monconi e negli analoghi d’impianto
con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Per posizionare definitivamente
i monconi con connessione a frizione, serrare le viti dei monconi a
30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Una volta che un
moncone è posizionato, si dovrà usare lo strumento di rimozione [TLRT2]
per toglierlo dall’analogo d’impianto, se necessario.
Rifinitura della guaina in plastica
Determinare visivamente le modifiche necessarie per dare spazio sufficiente ai denti adiacenti e antagonisti. Consultarsi col dentista per
decidere ogni ulteriore modifica richiesta nel caso in oggetto. Il caso qui
illustrato comporta la costruzione per fusione di un moncone sul canino
e una combinazione avvitata moncone-corona sul secondo premolare.
Tagliare le guaine in plastica con un disco da taglio per ottenere il corretto
spazio verticale e interprossimale.
Costruire la struttura
Usare cera e/o resina acrilica allo scopo di modellare la struttura sulla
base in lega aurea modificata e le guaine in plastica. Dare forma ai
contorni finali della struttura con la cera che si usa per ponti e corone.
Come opzione alternativa all’uso delle guaine in plastica.
• Fissare i monconi in lega aurea agli analoghi d’impianto con viti da
ceratura [MTWSD per impianti con esagono interno].
• Lubrificare leggermente la vite da ceratura
• Usare cera e/o resina acrilica calcinabile e costruire la struttura
attorno alla vite e direttamente sui monconi.
Sistema moncone in lega aurea — Costruzione della struttura in metallo
Rimozione della struttura
Rimuovere la vite del moncone con la chiave esagonale da [ 1,25 mm.
Inserire lo strumento di rimozione [TLRT2] nel moncone e nell‘impianto
per rimuovere il modellato dall’analogo d‘impianto.
Ceratura, fusione e rimozione
del rivestimento dalla struttura in metallo
Attaccare un canale di colata per cera calibro 10, con serbatoi, alla
parte più spessa di ciascuna unità. Applicare con cura uno strato sottile
di cera o resina sopra la giunzione tra moncone e guaina in plastica per
garantire una colata uniforme. Aggiungere canali ausiliari e sfiati a
seconda della necessità, per evitare che si sviluppino porosità.
Non usare agenti tensioattivi quando si rivestono componenti in oro o
plastica.
Nella fusione su componenti in oro, la lega di fusione non deve superare
la temperatura operativa di 2350°F/1288°C. Fondere usando tecniche
standard, con riscaldamento in forno a due stadi, come si usa in genere
con strutture che contengono plastica o resina. La temperatura di riscaldamento del cilindro non dovrebbe superare 1500°F/815°C, con un
tempo di permanenza massimo di 1 ora. Usare leghe nobili o altamente
nobili con un materiale da rivestimento compatibile, come descritto
nelle linee guida del produttore.
Rimuovere il rivestimento dalla Fusione; con componenti in lega aurea
si possono usare anche mezzi chimici. Per essere sicuri che la connessione delle cappette non venga danneggiata, proteggere l’interfaccia
del moncone durante la sabbiatura con sferette di vetro. Pulire la
Fusione con ultrasuoni. Rifinire i fori di accesso alle viti nel modello
facendo ruotare a mano l’alesatore per monconi [MRI per HLA3G,
HLA4G e HLA5G; PR per AVGA].
Finitura della struttura metallica
Verificare che vi sia adattamento passivo sul corrispondente analogo
d’impianto nel modello di lavoro. Se si desidera, la replica dei tessuti
molli può essere rimossa dal modello di lavoro per avere accesso visivo
alla connessione tra moncone e analogo d’impianto. Usare le viti da
moncone per fissare i monconi in metallo agli analoghi d’impianto nel
modello di lavoro e restituire il tutto al dentista per una prova. Per la
rimozione del moncone in lega aurea dal modello il dentista utilizza lo
strumento di rimozione appropriato [TLRT2].
57
58
Sistema moncone in lega aurea “Cast-To” — Prova della struttura metallica
Rimozione dei componenti di guarigione
Sfilare le viti del moncone con la chiave esagonale da [ 1,25 mm.
Rimuovere i monconi dal modello di lavoro con lo strumento di rimozione
appropriato. Sterilizzare i componenti seguendo le normali procedure
cliniche. Rimuovere il restauro provvisorio dalla bocca del paziente.
Sfilare le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura usando la
chiave esagonale da [ 1,25 mm. Pulire e sterilizzare i componenti per
l'inserimento dopo la prova del del moncone fuso.
Inserimento dei monconi fusi
Innestare l’esagono di ogni moncone fuso nell’impianto corrispondente,
quindi utilizzare la chiave esagonale da [ 1,25 mm per infilare le viti
del moncone attraverso il corpo del perno fuso e dentro l’impianto.
Serrare la vite del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica
calibrata. Aspettare dieci minuti, quindi stringere nuovamente i perni
fusi a 30 Ncm. Eseguire una radiografia per confermare che i monconi
siano perfettamente posizionati.
Modifica dei monconi fusi
Il premolare sarà ritenuto da una vite, una combinazione di un perno e
di una corona in ceramica fusa su metallo. Il canino sarà un moncone
fuso con una corona in porcellana fusa su metallo e cementata sul moncone. Per consentire la realizzazione di tutte le differenti procedure di
restauro, usando una fresa al carburo, rotonda ad un’estremità e con 12
scanalature, alloggiata in un manipolo ad alta velocità, eseguire le
opportune modifiche dei contorni gengivali, occlusali e interprossimali
dei monconi fusi sotto abbondante irrigazione.
Seguire le procedure appropriate per ogni tipo o per ogni restauro sotto
elencato. Notare che sono disponibili due opzioni per il restauro del
moncone fuso nella posizione dei canini.
Canino: corona cementata — opzione 1
Eseguire una impronta tradizionale per corona e ponti del perno fuso
posizionato. Collocare la protesi provvisoria, costruita in laboratorio o
alla sedia del paziente, sul moncone fuso. Inviare nuovamente
l’impronta al laboratorio per la costruzione di una protesi in porcellana
fusa su metallo, secondo le procedure tradizionali di laboratorio per
corona e ponte.
Gold Abutment
in lega System
aurea “Cast-To”
– Finitura
the metal
della
frameworks
struttura metallica
“Cast-To”moncone
Sistema
— Finishing
Canino: corona cementata – opzione 2
Sfilare le viti del moncone con la chiave esagonale. Rimuovere il moncone
dalla bocca del paziente con lo strumento di rimozione appropriato
[TLRT2]. Sterilizzare il moncone assemblato seguendo le normali procedure cliniche e ricollocarlo sul modello di lavoro. Scegliere il colore del
dente per il restauro, reinserire i componenti di guarigione con la chiave
esagonale da [ 1,25 mm e ricollocare il restauro provvisorio nel cavo
orale del paziente. Mandare il modello di lavoro con il moncone al laboratorio per la costruzione del restauro finale in ceramica fusa su metallo.
Il laboratorio può utilizzare il moncone come modello per costruire la
cappetta.
Canino: corona cementata – opzione 2
Preparare il moncone per la costruzione di un restauro in metalloceramica. Sigillare con materiale resiliente il foro di accesso della vite
del moncone. Lubrificare il moncone e lasciare fluire la resina autopolimerizzante calcinabile sopra il contorno del perno, al di sopra della
linea proposta per il restauro finale. Non utilizzare corone e ponti di
cera direttamente sul moncone, poiché potrebbero staccarsi dal metallo
e causare inesattezze nella cappetta finale in metallo.
Canino: corona cementata – opzioni 1 e 2
Creare il contorno finale della cappetta con cera per ponti e corone.
Attaccare un canale di colata calibro 10 alla porzione più spessa della
cappetta.
Rivestire la cappetta:
• Opzione 1: Quando si utilizza un modello in gesso, seguire l’impostazione standard per l’espansione del materiale di rivestimento.
• Opzione 2: Utilizzare invece le condizioni per una maggiore espansione del materiale di rivestimento quando si utilizza un modello in
metallo (moncone). Questo compenserà per l’assenza del modello
spaziatore utilizzato sul moncone quando è stato costruito il profilo
della cappetta.
Impianto
Perno fuso
Strato in cemento
(Bianco)
Cappetta in metallo
Rivestimento
in porcellana
Foro di accesso
per la vite
Canino: corona cementata – opzioni 1 e 2
Costruire la corona di metallo ceramica utilizzando le normali tecniche
di laboratorio. Il risultato sarà una protesi in tre pezzi, formata da una
moncone ritenuto da una vite (due pezzi) per l'impianto e da una corona
in metallo ceramica che sarà cementata sul perno.
59 57
60
Sistema moncone in lega aurea “Cast-To” — Inserimento della protesi finale
Premolare: Combinazione moncone e corona
Impianto
Moncone fuso
Canale di accesso
della vite
Rivestimento
in porcellana
Sfilare la vite del moncone con la chiave esagonale. Rimuovere il moncone dalla bocca del paziente con lo strumento di rimozione appropriato
[TLRT2]. Sterilizzare il moncone fuso assemblato seguendo le normali
procedure cliniche e ricollocarlo sul modello di lavoro. Scegliere il colore
del dente per il restauro, reinserire i componenti di guarigione con la
chiave esagonale da [ 1,25 mm e ricollocare il restauro provvisorio nel
cavo orale del paziente. Preparare il moncone rimosso dalla posizione
dei premolari per procedere con l’appicazione della porcellana. Seguire
le normali tecniche laboratoristiche per protesi avvitate, combinazione
di moncone e corona. Non lasciare entrare la porcellana nel canale di
accesso della vite della protesi.
Canino e premolare
Lucidare attentamente le protesi finite senza danneggiare le interfacce
lavorate o i margini della corona. Collegare gli altri analoghi di impianto
alle protesi prima di lucidarle.
Posizionare le protesi sul modello di lavoro e inviarle al medico per la
consegna finale.
Consegna della protesi finale
Rimuovere le protesi e il moncone dal modello di lavoro e sterilizzarli.
Rimuovere i restauri provvisori e utilizzare una chiave esagonale per
rimuovere i componenti di guarigione.
Ingranare gli esagoni dei monconi negli esagoni degli impianti corrispondenti. Infilare le viti del moncone nel corpo dei monconi e dentro
gli impianti utilizzando la chiave esagonale. Serrare le viti del moncone
a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Aspettare dieci
minuti, quindi stringere nuovamente le viti. Eseguire una radiografia per
confermare che il moncone fuso e la combinazione di moncone e corona
siano perfettamente posizionati.
Premolare: Confermare il buon adattamento, il contorno e l'occlusione
del restauro ed eseguire ogni aggiustamento finale richiesto. Inserire
delle palline di cotone o di altro materiale resiliente nel canale di accesso
della vite per garantire l’accesso alla testa della vite, quindi riempire il
canale di materiale composito di resina per completare il contorno e
l'estetica del restauro.
Canino: Riempire il canale di accesso della vite del moncone personalizzato con palline di cotone per assicurare l’accesso alla testa di vite,
quindi riempire il canale con un materiale fotopolimerizzante resiliente
o con guttaperca. Confermare il grado di adattamento, il contorno e
l'occlusione del restauro ed eseguire gli aggiustamenti finali richiesti.
Cementare la protesi finale con un tipo di cemento a scelta. Per facilitare
la possibilità di recuperare la protesi in futuro, può essere utilizzato un
cemento provvisorio .
Fornire al paziente istruzioni per l’igiene l’orale di prima di accomiatarlo.
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Sistema in ceramica PureForm
62
Opzioni di restauro con il sistema in ceramica Pureform
L’uso del sistema in ceramica PureForm™ è specificamente indicato per la costruzione di protesi fisse di denti singoli, in aree che
richiedono restauri altamente estetici, in particolare le regioni anteriori e dei premolari. Questo prodotto non deve essere splintato
con altri monconi in protesi multiple, protesi parziali mobili o ponti.
Il sistema in ceramica PureForm è composto da una cappetta in ceramica (Fig. 1), un connettore in
lega in titanio (Fig. 2) e una vite (di ritenzione) del moncone (Fig. 3).
Fig. 1
Le cappette in ceramica sono modellate in un materiale con una composizione di base di ossido di
alluminio al 70% e di ossido di zirconio al 30%. Questo materiale presenta un colore A2, che viene
aggiunto al materiale prima del processo di plasmatura e di agglomerazione. Le capette sono
modellate in modo da essere simili alla forma proporzionalmente più piccola dei denti naturali, per
fare da supporto al materiale per faccette estetiche: incisivo centrale, incisivo laterale, canino e preFig. 2
molare. Sono inoltre disponibili altre due forme, da utilizzare con impianti angolati, modellate a
formare un incisivo laterale preangolato di 17° e un incisivo centrale preangolato di 17°. Le dimensioni ridotte delle cappette permettono in molti casi al tecnico di applicare uno spessore uniforme
di materiale per faccette estetiche in ceramica senza ulteriori modifiche. Nel caso in cui le cappette
in ceramica dovessero essere ridotte, è possibile prepararle fino a raggiungere uno spessore della
parete di 0,5 mm. Internamente la cappetta ha una forma conica una con superficie piatta sulla
parete vestibolare/labiale. Questa superficie piatta si ingaggerà con la superficie piatta corrisponFig. 3
dente del Moncone Try-in (di Prova) e del connettore.
Cappetta in ceramica
(6 configurazioni)
Perno moncone
Vite del moncone
Il connettore è disponibile per le piattaforme Tapered Screw-Vent e Screw-Vent da [ 3,5 mm e
[ 4,5 mm. Ogni connettore ha una base a configurazione esagonale con superfici piatte che si assottigliano di un grado, consentendo
l'ingranaggio a frizione nell’esagono dell’impianto. La parte superiore profilata (cuffia) si svasa fino a un diametro standard di [ 4,5 mm
e può essere utilizzata con cappette in ceramica di ogni forma. L’altezza del connettore è di 4,9 mm al di sopra della cuffia, che è
disponibile in due altezze: 0,5 mm e 1,5 mm. La parte superiore conica ha una superficie piatta su un lato che è orientata sul versante
vestibolo-labiale quando si collega all'impianto. La confezione del perno moncone contiene la vite del moncone [MHLAS].
Sono disponibili i seguenti kit di prova per aiutare il tecnico e il medico nella scelta dell'altezza più appropriata del perno moncone e
della cappetta in ceramica:
1) Kit di prova del moncone [CAHKIT]: I modelli di prova in metallo sono prodotti con specifiche simili a quelle dei perni del moncone.
Vengono forniti in due differenti altezze e diametri della piattaforma dell’impianto (4 pezzi in totale) e sono provvisti di un codice a
colori per facilitarne l’uso. La confezione del kit contiene le due viti del moncone separate.
2) Kit di prova in plastica [PTKIT]: Componenti in plastica modellati nella stessa forma delle sei cappette in ceramica. Queste parti
sono utilizzate per determinare forma, contorno e angolo della cappetta in ceramica richiesta e nei casi in cui il sistema di monconi
in ceramica rappresenta la migliore opzione per il restauro, prima dell’acquisto dei componenti.
Controindicazioni: Non adatto per protesi avvitate. Non può essere utilizzato nel restauro dei molari. Il perno moncone in metallo non
richiede preparazione. Non usare i modelli di prova in plastica per i restauri provvisori.
63 61
for PureForm
il sistema Ceramic
in ceramica
System
PureForm
Componentsper
Componenti
Parte superiore dell’impianto
Piattaforma [ 3,5 mm
Impianto con esagono
interno
Piattaforma [ 4,5 mm
Impianto con esagono
interno
Kit di prova per perno moncone
per esagono interno
[CAHKIT]
Connettore
per esagoni interni
[CAH3S]
[CAH3L]
[CAH4S]
[CAH4L]
Kit di prova in plastica:
[PTKIT]
Modello di prova
in plastica
Incisivo centrale (grande)
[PTLG]
Modello di prova
in plastica
Incisivo centrale
(grande), 17°
[PTLG17]
Modello di prova
in plastica
Incisivo laterale
(piccolo)
[PTSM]
Modello di prova
in plastica
Incisivo laterale
(piccolo), 17°
[PTSM17]
Modello di prova
in plastica
Canino
[PTCN]
Modello di prova
in plastica
Premolare
[PTPM]
Cappetta in ceramica
Canino
10,8 mm L
[CCCN]
Cappetta in ceramica
Premolare
8.8 mm L
[CCPM]
Cappette
in ceramica
Cappetta in ceramica
Incisivo centrale (grande)
10,5 mm L
[CCLG]
Cappetta in ceramica
Incisivo centrale
(grande), 17°
10,4 mm L
[CCLG17]
Cappetta
in ceramica
Incisivo laterale
(piccolo)
9,8 mm L
[CCSM]
Cappetta in ceramica
Incisivo laterale
(piccolo), 17°
9,6 mm L
[CCSM17]
64
Sistema in ceramica PureForm — Allineamento dell’impianto
Allineamento dell'impianto
Allineare la superficie piatta dell’esagono interno dell'impianto durante
il suo collocamento. Questo allineamento si ottiene orientando la
superficie piatta del supporto Fixture Mount/Transfer, già connesso
all’impianto, verso la superficie vestibolare o labiale, e questa manovra
consente l’allineamento della superficie piatta dell’esagono interno
dell'impianto nell'orientamento corretto.
E’ inoltre disponibile un perno chirurgico di prova [CCSTP] da utilizzare
dopo la fresa pilota per facilitare l’allineamento spaziale corretto dell'impianto.
Allineamento dell'impianto
La fase precedente garantirà che la superficie piatta del moncone sia
allineata correttamente per il restauro. Il sistema in ceramica PureForm
è composto da un moncone in metallo (core), e da una cappetta in ceramica a forma di dente che è allineata alla superficie piatta del moncone. La porcellana viene applicata direttamente alla cappetta e sottoposta a cottura. Per creare una cappetta non sono richiesti modellati in
cera o fusioni.
Inserimento dei componenti per guarigione
Inserire una vite di guarigione o una protesi provvisoria, nella procedura
monofasica, per accelerare la guarigione dei tessuti molli, se richiesto.
In alternativa, questi componenti possono essere inseriti nel momento
in cui l’impianto viene esposto, seguendo il protocollo bifasico tradizionale. Una volta ottenuta la guarigione dei tessuti duri e molli, rimuovere
la vite di guarigione o la protesi provvisoria e procedere con la fase di
restauro.
Collegare il perno per impronta
Collegare il perno per impronta a livello dell’impianto e stringere la vite
utilizzando una chiave esagonale da [ 1,25 mm e la pressione delle dita.
Bloccare il canale di accesso della vite per prevenire l’ingresso del materiale da impronta.
65 63
ceramica
System
PureForm
the abutment
del moncone
PureForminCeramic
Sistema
— Selecting
– Selezione
Presa dell'impronta
Rilevare un’impronta a livello dell’impianto con tecniche tradizionali. Si
consiglia un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano.
Iniettare il materiale da impronta a consistenza leggera intorno al perno
per impronta e riempire il cucchiaio chiuso con materiale da impronta
più pesante. Prendere un’impronta dell’arcata completa e lasciare che il
materiale si rapprenda secondo le istruzioni del produttore, prima di
rimuoverla.
Sfilare i perni da impronta dagli impianti nel cavo orale del paziente.
Eseguire le registrazioni interocclusali e prendere l’impronta dell’arcata
antagonista. Mandare le impronte e gli assemblaggi dei perni da
impronta al laboratorio per la costruzione dei modelli di lavoro.
Rimettere la vite di guarigione e/o la protesi provvisoria nel cavo orale
del paziente.
Costruzione del modello di lavoro
Quando si cola l’impronta, utilizzare materiale sintetico per riprodurre i
tessuti molli. Lubrificare l’impronta con un materiale differente e collocare il materiale sintetico per tessuti molli attorno alle giunzioni degli
analoghi dell’impianto e dei perni da impronta assemblati all’interno
dell’impronta. Fare attenzione a non coprire con questo materiale le
filettature di ritenzione degli analoghi dimpianto. Quando il materiale si
è solidificato, utilizzare uno strumento tagliente per creare superfici di
ritenzione meccanica o sottosquadri.
Colare l'impronta in gesso, secondo le tecniche tradizionali, e lasciare
indurire.
Scelta del connettore
Scegliere il perno moncone con il diametro appropriato
che corrisponde alla piattaforma dell’impianto da restaurare. Per ogni diametro sono disponibili due differenti
altezze del colletto: 0,5 mm e 1,5 mm, per consentire il
collocamento della giunzione del connettore/cappetta in
ceramica al livello sottogengivale richiesto. È disponibile
una serie di modelli di prova in metallo del moncone con
codice di colore: verde – piattaforma da [ 3,5 mm e
viola – piattaforma da [ 4,5 mm.
Montare il connettore o il modello di prova scelto sul
modello di lavoro con la vite di ritenzione. Orientare il
lato piatto del moncone o del modello di prova verso la
superficie vestibolare.
Rimozione del connettore
TIl tecnico di laboratorio può scegliere se continuare la
costruzione della protesi sul componente di prova o se
collocare il moncone finale sul modello di lavoro.
Il componente di prova non è dotato di una connessione
a frizione con l’analogo dell’impianto. Se si utilizza il
connettore, che è dotato di un attacco a frizione, utilizzare
lo strumento esagonale per allentare e rimuovere la vite
del moncone [MHLAS]. infilare lo strumento per rimozione
[TLRT2] dentro il canale di accesso del moncone e ruotare in senso orario. Continuando la rotazione della chiave
si finirà per sollevare e rimuovere il moncone dall’impianto.
66
Sistema in ceramica PureForm — Scelta e preparazione della cappetta in ceramica
Scelta della cappetta in ceramica
Utilizzare le repliche fornite nel kit di prova in plastica [PTKIT] per
scegliere la cappetta più simile alle dimensioni e alla geometria del
dente finale che deve essere sostituito. Gli analoghi in plastica contenuti
nel kit di prova riproducono le dimensioni e la forma delle cappette in
ceramica.
Sono disponibili in sei forme diverse: Incisivo centrale (grande) dritto,
[PTLG] e incisivo centrale (grande) angolato di 17° [PTLG17], incisivo laterale (piccolo) dritto [PTSM] e incisivo laterale (piccolo) angolato di 17°
[PTSM17], Canino [PTCN] e Premolare [PTPM].
Tutte le cappette in ceramica si svasano a partire da [ 4,5 mm alla base
e si adattano a perni moncone di ogni misura.
Ordinazione della cappetta in ceramica
Ordinare la cappetta in ceramica che corrisponde al modello di prova
selezionato. I numeri di codice sono incisi su ogni replica in plastica per
facilitarne l’identificazione e come riferimento. Una tabella contenuta
all’interno del kit di prova elenca i numeri di codice delle cappette in
ceramica come riferimento per facilitare le ordinazioni.
Orientamento della cappetta in ceramica
Rimuovere la cappetta dal supporto in plastica. Allineare la superficie
piatta sul modello di prova o sul perno moncone con la superficie piatta
all’interno della cappetta in ceramica.
Preparazione della cappetta in ceramica
Ridurre la cappetta in ceramica alle dimensioni appropriate per lasciare
lo spazio richiesto dallo spessore del materiale in porcellana delle faccette estetiche. Utilizzare le appropriate frese di rifinitura per rifinire il
profilo, come richiesto. Il supporto di plastica fornito con la cappetta è
utilizzato per aiutare a tenere ferma la cappetta durante la sgrossatura.
Prestare attenzione a non surriscaldare la cappetta in ceramica durante
la preparazione.
ceramica
System
PureForm
— Fabricating
the restoration
del restauro
PureForminCeramic
Sistema
– Costruzione
Sgrossatura della cappetta in ceramica
Utilizzare le normali procedure di laboratorio per garantire che l’ulteriore
sgrossatura della cappetta in ceramica non riduca lo spessore delle
pareti a meno di 0,5 mm.
Sabbiare la superficie della cappetta con ossido di alluminio 120 µm a
35–38 PSI e pulire la cappetta con vapore o acqua distillata in una
vaschetta a ultrasuoni.
Applicazione della porcellana
Nell’applicare la porcellana alla cappetta, seguire le linee guida del
produttore per l’applicazione dei modificatori di colore, per la stratificazione della ceramica e per le temperature di cottura da utilizzare.
Il coefficiente di espansione termica (CTE) della cappetta di porcellana
deve essere compreso nel range di 8-8,1310-6/°C, tra 0 e 500° C.
La porcellana da applicare deve essere scelta in modo da adattarsi ai
parametri della cappetta sottostante.
Rifinitura del restauro
Completare il restauro utilizzando le tradizionali tecniche di laboratorio
per corone “interamente in ceramica”.
Serraggio del perno moncone
Rimuovere la protesi dal modello di lavoro. Svitare le viti del moncone
con la chiave esagonale da [ 1,25 mm e rimuovere il perno moncone.
Sterilizzare i componenti seguendo le regolari procedure cliniche.
Rimuovere i componenti di guarigione e collocare il perno moncone
metallico nell’impianto. Assicurarsi che la superficie piatta del perno
moncone sia orientata sul versante vestibolare/labiale. Serrare la vite
del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata.
Effettuare una radiografia per confermare che il perno moncone sia
stato completamente inserito.
67 65
68
Sistema in ceramica PureForm — Consegna della protesi finale
Consegna della protesi finale
Sigillare il canale di accesso della vite nel moncone con una pallottolina
di cotone, con un materiale resistente alla fotopolimerizzazione, o con
guttaperca. Questo assicurerà in futuro un comodo accesso alla testa
della vite.
Consegna della protesi finale
Inserire la protesi finale sul moncone. Controllarne l’estetica, il grado di
adattamento, i contorni e l’occlusione. Verificare che non siano necessarie ulteriori rifiniture o modifiche.
Applicare il cemento e collocare in modo tradizionale la corona sul
perno moncone, come quando si colloca una qualunque corona in
ceramica su un moncone o su un dente naturale.
Nota: Si sconsiglia di utilizzare tipi di cemento che si espandono
durante il collocamento della corona.
Consegna della protesi finale
Regolare l'occlusione e il morso sulla corona dopo che è stata cementata. Eliminare ogni residuo di cemento dai margini.
Fornire al paziente le istruzioni per l’igiene l’orale di prima di accomiatarlo.
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Sistema moncone conico
70
Opzioni di restauro con monconi conici
I monconi conici sono impiegati come estensione transmucosa durante la costruzione di protesi multiple splintate e avvitatate nei casi
di edentulia parziale o totale Una volta collegati all'impianto, essi si estendono attraverso i tessuti molli creando una piattaforma
comune per accogliere la vite su cui verrà inserito il restauro protesico. In aree estetiche, il margine della piattaforma che accoglie la
vite è situato a livello leggermente sottogengivale, mentre nel tipo di overdenture a barra la piattaforma è normalmente situata 1 mm
al di sopra del bordo gengivale.
Il moncone conico è un componente in un unico pezzo in lega in titanio con una piattaforma di [ 4,5 mm (ad eccezione dell'AdVent
Screw [AVACT]) con una sezione centrale rialzata con pareti assottigliate di 15°. Questa angolazione richiede che gli impianti abbiano
un parallelismo con 30° di tolleranza l'uno dall'altro perché una protesi splintata possa avere un’asse di inserzione passivo.
All'interno dell'area rialzata vi sono le filettature per la vite di fissaggio per ritenere la protesi. Sotto l'area filettata internamente del
moncone vi è una matrice (femmina) esagonale di [ 1,25 mm destinata ad accogliere la chiave esagonale standard da [ 1,25 mm.
Ruotando la chiave esagonale a 30 Ncm il moncone si inserirà completamente sigillando l'interfaccia del moncone/impianto.
Ogni moncone viene fornito con una cappetta di protezione [TATHC] per sigillare la piattaforma del moncone durante la costruzione
della protesi.
Protesi avvitata
Overdenture a barra/palla
Moncone per impianto
con esagono interno,
piattaforma da [ 5,7 mm
Moncone per impianto
con esagono interno,
piattaforma da [ 3,5 mm
Moncone
conico
[TAC3]
Protesi parziale avvitata
Moncone
conico
[TA5C3]
Moncone per impianto
con esagono interno,
piattaforma da [ 4,5 mm
Moncone conico
[TACW3]
Moncone
per impianto AdVent,
piattaforma da [ 4,5 mm
Moncone conico
[AVACT]
Moncone per AdVent
con piattaforma larga,
piattaforma da [ 5,7 mm
Moncone conico
[TA5C3]
71 69
height requirements
richiesta perfor
monconi
Taperedconici
Abutments
Vertical verticale
Altezza
Gli impianti conici sono disponibili in una gamma di altezze a seconda del tipo di impianto e di piattaforma. Le piattaforme da
[ 3,5 mm e [ 4,5 mm dei sistemi implantari Tapered Screw-Vent e Screw-Vent hanno monconi con altezza di 0,75 mm, 2 mm, 3 mm,
4 mm e 5 mm, mentre la piattaforma di [ 5,7 mm del sistema Tapered Screw-Vent e AdVent è disponibile con monconi di 0,75 mm,
2 mm, 3 mm e 4 mm di altezza. La piattaforma AdVent di [ 4,5 mm ha una vite del moncone [AVACT] che crea il profilo per moncone
conico senza aggiungere altezza verticale all'impianto. Questa vite può essere utilizzata in combinazione con l’estensore dell’impianto
AdVent [AVE] per aggiungere 2 mm all’altezza verticale dell’impianto. Inoltre, è disponibile un moncone da 3 mm L [AVACT3] che può
essere collegato all'impianto AdVent.
I monconi conici sono confezionati come un componente in un unico pezzo che quando viene assemblato all’impianto ha un diametro
della piattaforma di 4,5 mm, con una sezione centrale rialzata. Una volta che tutti i componenti protesici sono stati inseriti, lo spazio
verticale minimo tra l'interfaccia dell’impianto e la dentatura antagonista è rispettivamente di 5,4 mm L per tutte le piattaforme del
sistema Tapered Screw-Vent e Screw-Vent e per la piattaforme di [ 5,7 mm del sistema AdVent. La piattaforma di [ 4,5 mm del
sistema AdVent richiede un minimo di 3,4 mm L dalla sommità dell'impianto alla dentatura antagonista (come mostrato sotto).
Guaina in
plastica
Sheath
Cappetta in
plastica
Riduzione
massima
3,4 mm
Vite di fissaggio
con esagono
interno di
[1,25 mm
Vite di fissaggio
con esagono
interno di
[ 1,25 mm
Maximum
Reduction
3,4 mm
Cappetta in
lega aurea
Interfaccia
dell’impianto
Cappetta
in lega
aurea
2,0 mm
Vite per impianto
conico con
esagono interno
di [ 1,25 mm
3,0 mm
(variabile)
Altezza dell’osso
Moncone conico
con esagono
interno di
[ 1,25 mm
Interfaccia
dell’impianto
Impianto
Impianto
Tapered Screw-Vent bifasico
Impianto
AdVent
Impianto monofasico
72
Componenti del sistema moncone conico
Porzione superiore del moncone conico
Cappetta di guarigione in titanio per
moncone conico
[TATHC]
Per tecnica di
impronta indiretta
(a cucchiaio chiuso
/trasferimento
del componente
all’impronta)
Perno per impronta indiretta
del moncone
[ACTIT]
(Componente avvitabile,
monopezzo)
Analogo del moncone
[ACTR]
Cappetta in lega
aurea per moncone
conico
[ACTGC]
Include una vite
[SCTS]
Cappetta provvisoria
in titanio
[ACTT]
Include una vite
[SCTS]
Cappetta in plastica
calcinabile, 5 mm L
[ACTP]
Include una vite
[SCTS]
Perno per impronta diretta del
moncone
[ACTDT]
(Componente in due pezzi)
Vite di riserva
[SCDTS]
Per tecnica di
trasferimento diretta
(a cucchiaio aperto)
(Ritenzione del
componente
nell’impronta)
Da utilizzare con tecnica
di impronta indiretta o
diretta
Cappetta per barra
in lega aurea, 5mmL
[TGC5]
Include una vite
[SCTSL]
Cappetta per barra
in lega aurea, 3 mmL
[TGC3]
Include una vite
[SCTS]
Cappetta per barra
in titanio, 5 mmL
[TTC5]
Include una vite
[SCTSL]
Sistema moncone conico per la costruzione di overdenture a barra/palla –
Costruzione di un portaimpronta personalizzato
Costruzione di un portaimpronta personalizzato
Opzione 1: Procedura a cucchiaio aperto con perni per impronta diretta
infilare le cappette di guarigione in titanio [TATHC] nei monconi utilizzando la chiave esagonale. Prendere un’impronta dell’arcata completa
che includa le cappette di guarigione e le aree edentule. Inviare
l’impronta al laboratorio per la costruzione del modello di lavoro e del
portaimpronta personalizzato.
In alternativa, scegliere un normale portaimpronta e modellare il bordo
con materiale composto greenstick. Durante la fase di laboratorio, il
paziente può continuare ad utilizzare la protesi preesistente modificata.
Costruzione di un portaimpronta personalizzato
Colare l’impronta in gesso e staccare il primo modello dopo l’indurimento del gesso.
Bloccare l’area al di sopra dei monconi con una placca base in cera per
riprodurre le posizioni dei perni per impronta del moncone che saranno
usati in seguito.
Costruzione di un portaimpronta personalizzato
Opzione 1: Procedura a cucchiaio aperto con perni per impronta diretta
Costruire un portaimpronta personalizzato utilizzando una resina autopolimerizzante o fotopolimerizzante. Praticare un’apertura sopra la zona
dell’impianto per avere accesso alle viti dei perni per impronta diretta.
Opzione 2: Procedura a cucchiaio chiuso con perni per impronta indiretta
Costruire un portaimpronta personalizzato utilizzando una resina autopolimerizzante o fotopolimerizzante e lasciare chiusa la zona al di sopra
degli impianti.
Presa dell’impronta
Richiamare il paziente quando il portaimpronta personalizzato è pronto.
Rimuovere le cappette di guarigione con la chiave esagonale da
[1,25 mm Serrare le viti del moncone conico a 30 Ncm con una chiave
dinamometrica calibrata.
73
74
Sistema moncone conico per la costruzione di una overdenture a barra/palla –
procedura per impronta diretta (a cucchiaio aperto)
Opzione 1: Inserimento dei perni per impronta diretta
Perno da impronta
diretta per moncone
conico
Posizionare il corpo del perno da impronta diretta per moncone conico
[ACTDT] sulla parte superiore del moncone. Infilare la vite nel corpo del
perno da impronta, avvitarla nel moncone e serrarla manualmente con
la chiave esagonale da 1,25 mm di diametro. Se necessario, è disponibile una vite di ricambio [SCDTS] per il perno da impronta diretta per
monconi conici.
In aree dove l’altezza verticale è ridotta, le viti dei perni possono essere
accorciate con un disco da taglio, prima
Punto di riduzione massima
dell’uso. Durante la presa dell’impronta
il corpo dei perni da impronta diretta
sarà ritenuto nel materiale da impronta.
Opzione 1: Controllare il buon adattamento
del portaimpronta personalizzato
Porre il cucchiaio ad accesso aperto sopra i perni da impronta diretta
assemblati nel cavo orale del paziente, per verificare che le viti passino
attraverso il tetto del portaimpronta senza impedimenti. Rimuovere il
cucchiaio ad accesso aperto e mettere un pezzo di placca base in cera
ammorbidita sulla parte superiore del cucchiaio per coprire l'apertura di
accesso. Questo accorgimento aiuterà a contenere il materiale da impronta
(boxaggio) Eseguire attentamente la prova del cucchiaio e consentire alle
viti di creare fori di accesso attraverso la cera. Rimuovere il cucchiaio
dalla bocca del paziente, raffreddare in acqua, asciugare e quindi applicare l’adesivo. Chiudere i fori esagonali in cima alle viti dei perni con un
composto a scelta per impedire l’ingresso del materiale da impronta.
Opzione 1: Presa dell'impronta
Si consiglia un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Iniettare il materiale di tipo leggero attorno ai perni per impronta
diretta e riempire il cucchiaio ad accesso aperto con il materiale per
impronta più pesante. Mettere il cucchiaio carico nella bocca del paziente
e lasciare che le viti penetrino nei rispettivi buchi nella placca base in
cera indurita. Rimuovere il materiale da impronta in eccesso dalla parte
superiore delle viti e lasciarlo rapprendere seguendo le istruzioni del
produttore. Sfilare le viti dai perni per impronta con la chiave esagonale
e rimuoverli dalla bocca del paziente. Rimuovere il cucchiaio dalla bocca
del paziente. Reinserire le cappette di guarigione. Il corpo dei perni da
impronta diretta sarà ritenuto nel materiale da impronta.
Opzione 1: completamento della procedura di impronta
Stabilizzare l’analogo dei monconi conici [ACTR] con le pinze per
impedirne la rotazione. Inserire l’analogo dell’impianto, dalla parte che
accoglie la vite, nella base del perno per impronta corrispondente
dentro il materiale da impronta.
Analogo
del moncone
conico
Attaccare la vite del perno alla chiave esagonale ed introdurla nel
corrispondente foro di accesso sul retro del cucchiaio per impronta.
Far passare la vite attraverso il corpo del perno immerso e avvitarla
all’analogo dell’impianto attaccato in modo da fissare insieme i componenti.
Prendere un’impronta dell’arcata antagonista. Inviare l’impronta al
laboratorio per la costruzione di una placca base stabilizzata con il vallo
per registrazione occlusale.
Sistema moncone conico per costruire una overdenture a barra/palla –
Procedura per impronta indiretta (a cucchiaio chiuso)
Opzione 2: Inserimento dei perni da impronta indiretta
Infilare con la chiave esagonale i perni per impronta indiretta per
moncone conico [ACTIT] nella parte superiore dei monconi e stringere
manualmente.
Perno da impronta
indiretta per moncone conico
Opzione 2: Presa dell'impronta
Chiudere i fori esagonali sulla parte superiore dei perni con un composto
a scelta per impedire l’ingresso del materiale d’impronta. Si consiglia un
materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano. Iniettare il
materiale da impronta a consistenza leggera intorno al perno da impronta
indiretta e riempire il cucchiaio chiuso con il materiale da impronta più
pesante. Prendere un’impronta ad arcata completa e lasciare che il materiale si rapprenda, secondo le istruzioni del produttore, prima di rimuoverla. Sfilare via i perni per impronta indiretta dai monconi conici usando
la chiave esagonale e metterli da parte. Reinserire le cappette di
guarigione.
Opzione 2: completamento della procedura di impronta
Infilare il perno da impronta nell’analogo del moncone conico [ACTR] e
serrare a mano con la chiave esagonale.
Inserire il gruppo analogo/perno assemblato nel foro dell’impronta.
Un doppio click indicherà che i perni sono stati inseriti completamente.
Prendere un’impronta dell’arcata antagonista. Inviare tutto il materiale
al laboratorio per la costruzione di una placca con il vallo per registrazione occlusale.
Analogo del
moncone
conico
Cappetta per
monconi conici
Costruzione del jig di verifica
Versare il gesso nell’impronta. Separare il modello dall’impronta: :
• Impronta a cucchiaio aperto: Per prima cosa sfilare e rimuovere le viti
dei perni per impronta con la chiave esagonale. Rimuovere il cucchiaio dal modello.
• Impronta a cucchiaio chiuso: Rimuovere il cucchiaio dal modello.
Sfilare e rimuovere i perni per impronta dal modello usando la chiave
esagonale. Saranno utilizzate cappette in lega aurea [ACTGC] per la
costruzione di una placca con un vallo per registrazione occlusale.
Questi componenti sono formati da una cappetta in metallo, dalla vite
di fissaggio [SCTS] e dalla guaina in plastica, inseribile a pressione,
di 3,8 mm [OPS]. Collegare i cilindri agli analoghi del moncone con le
viti per ceratura [SCWS] per mantenere l’accesso. Mettere da parte le
viti di fissaggio della cappetta e le guaine di plastica per utilizzarle
successivamente.
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76
Sistema moncone conico per costruire una overdenture a barra/palla —
Costruzione del jig di verifica e dei valli di occlusione
Costruzione del jig di verifica
Bloccare i sottosquadri sotto le cappette con una placca base in cera.
Lubrificare il modello di lavoro. Incollare insieme le cappette con una
resina autopolimerizzante o fotopolimerizzante. Per impedire deformazioni dovute alla contrazione del materiale, interrompere la struttura tra le
cappette con un disco di separazione, quindi incollare le sezioni insieme.
Per confermare l’adattamento passivo, rimuovere le viti per ceratura
dalla struttura e ricollegare la struttura all’analogo del moncone situato
più distalmente utilizzando un’unica vite e stringere manualmente con la
chiave esagonale. Verificare che le altre cappette all'interno della struttura riposino passivamente sugli analoghi del moncone. Inviare questa
struttura in resina al medico con le viti di fissaggio delle cappette per la
prova nel paziente. L’adattamento passivo confermerà che si è ottenuta
una impronta accurata.
Costruzione della placca base stabilizzata/vallo occlusale
Dopo la prova nel paziente, utilizzare la chiave esagonale per sostituire
le viti di fissaggio della cappetta con le viti più lunghe per ceratura del
moncone conico [SCWS]. Posizionare un foglio di materiale fotopolimerizzante per placca base sopra le viti di ceratura assemblate e il profilo
della struttura. Premere delicatamente il foglio modificato sul modello di
lavoro e consentire alle viti di penetrare nel materiale. Modellare il materiale intorno alla struttura e ai contorni dell'arcata edentula per costruire
una placca.
Creare un vallo in cera sulla placca base stabilizzata per la registrazione
occlusale. Inviare il modello assemblato al medico per la registrazione
interocclusale.
Registrazione interocclusale
Rimuovere le cappette di guarigione [TATHC] dai monconi nel cavo orale
del paziente con la chiave esagonale. Posizionare la placca con il vallo
per registrazione occlusale sui monconi e serrare manualmente leum
con la chiave esagonale.
Modellare il vallo per registrazione occlusale in cera e contrassegnare la
linea centrale e il profilo del sorriso . Prendere la registrazione del
morso sull’asse di occlusione verticale. Rimuovere la placca base con la
registrazione dalla bocca del paziente e rimontarla sul modello di lavoro
con le viti di fissaggio. Rimettere le cappette di guarigione sui monconi.
Scegliere i denti per la protesi e inviare il materiale al laboratorio per la
costruzione di una protesi stabilizzata in cera di prova.
Costruzione di una protesi stabilizzata di prova
Montare il modello di lavoro e quello dell’arcata antagonista su un
articolatore.
Inserire i denti della protesi sulla placca. A questo punto, l'accesso ad
alcune cappette sarà coperto con i denti della protesi. Non creare fori di
accesso nei denti della protesi. Due cappette sul versante linguale
rispetto ai denti anteriori saranno sufficienti a stabilizzare il cerato per la
prova nel paziente. Inviare il modellato cerata stabilizzato al dentista per
la prova nel paziente.
moncone conico
overdenture
a barra/palla
una
matrice epattern
di una struttura
Sistema
– Costruzione
Tapered Abutment
Systemper
to costruire
fabricate una
a ball
bar overdenture
— Fabricating
a matrixdi
and
framework
Prova nel paziente
Rimuovere le cappette di guarigione dai monconi nel cavo orale del
paziente con la chiave esagonale. Serrare i monconi a 30 Ncm con una
chiave dinamometrica calibrata. Inserire il modello di prova sui monconi.
Attaccare le viti di fissaggio nei fori di accesso nel modellato in cera e
stringere delicatamente con le dita (nota: alcune cappette saranno
coperte con i denti per protesi). Eseguire le necessarie modifiche e
ottenere l’approvazione del paziente. Rimuovere la protesi di prova
modellata in cera dal cavo orale del paziente e rimettere le cappette di
guarigione sui monconi. Utilizzare la chiave esagonale per fissare la
placca base in cera stabilizzata sugli analoghi del moncone nel modello
di lavoro con le viti di fissaggio e restituirlo al laboratorio per la costruzione della struttura metallica.
Costruzione del profilo della struttura
Costruire una matrice labiale/occlusale di silicone o di gesso per registrare la posizione del dente e i bordi labiali della protesi rispetto al
modello di lavoro.
Una procedura alternativa per costruire immediatamente il profilo della
struttura sarebbe quella di collegare le cappette a barra in lega aurea
[TGC3 o TGC5] agli analoghi. Splintare le cappette con le barre in lega
aurea [HGB o DGB] utilizzando un materiale acrilico autopolimerizzante.
Rivestire, saldare e rifinire la struttura con procedure tradizionali
(discusse a pagina 98 nel paragrafo “Costruzione di una barra a carico
immediato”).
Costruzione del profilo della struttura
Rimuovere i denti dalla protesi di prova modellata in cera e rimetterli
nelle rispettive posizioni nella matrice e incollarli in sede con cera adesiva.
Recuperare le cappette in lega aurea dalla placca e inserirle sugli analoghi del moncone con le viti di fissaggio. Premere le guaine in plastica calcinabili [OPS] sulle cappette. Rimettere la matrice con i denti inseriti sul
modello di lavoro per guidare l’accorciamento delle guaine in plastica e il
disegno della struttura. Sezionare le guaine in plastica con un disco da
taglio per lasciare uno spazio adeguato ai denti sospesi nella matrice.
Invece di utilizzare le cappette in plastica e le viti di fissaggio, il profilo
della struttura può essere cerato direttamente sulle cappette e intorno
alle viti per ceratura [SCWS].
Costruzione del profilo della struttura
Incorporare la combinazione oro/plastica [ACTGC] in una barra per overdenture progettata utilizzando le strutture preformate del sistema di
barre [BS1]. Utilizzare il mandrino gli attacchi [CAI] per incorporare a
palla calcinabili [CAS] nelle estremità distali della struttura a barra,
evitando leve eccessive.
Utilizzare i denti sospesi nella matrice come guida per lasciare uno
spazio adeguato agli attacchi, ai denti e allo spessore della base della
dentiera. I profili a palla hanno lo stesso diametro di [ 2,5 mm dei monconi a palla in titanio lavorato e accolgono gli attacchi a cappetta [CA]
standard.
77 75
78
Sistema moncone conico per costruire una overdenture a barra/palla — Costruzione di una struttura metallica
Colatura del profilo della struttura
Strutturare il profilo della barra con un canale di colata per cera calibro
10 con serbatoi. Rivestire il profilo della struttura con materiale di rivestimento ad alte temperature e legato con fosfato, secondo le direttive del
produttore. È preferibile non utilizzare un antibolle quando si mettono
in rivestimento componenti in lega aurea o in plastica. Si raccomanda
di utilizzare una ricottura in due fasi quando si utilizza qualsiasi tipo di
resina acrilica da ricottura o grandi quantità di cera. La temperatura di
ricottura non deve superare gli 815 °C con un tempo di tenuta massimo
di un'ora. Fondere la struttura in una lega altamente nobile o nobile con
elevata forza tensile. La temperatura di fusione della lega non deve
superare 1.288 °C. Dopo la fusione, il cilindro deve essere lasciato
raffreddare. Non raffreddare ad acqua.
Esposizione e finitura della struttura di metallo
Per assicurarsi che la superficie inserita delle cappette incorporate non
sia danneggiata, scoprire il manufatto di fusione, sabbiarlo con perline
di vetro proteggendo l'interfaccia della cappetta, quindi pulirlo in
un’unità a ultrasuoni. Rifinire i fori di accesso della vite all'interno della
fusione ruotando manualmente l’alesatore [PR] per cappette per monconi conici. Verificare che sia stato ottenuto l’adattamento passivo.
Inviare il modello assemblato al medico per la prova della struttura
metallica per la verifica dell’adattamento passivo.
Prova nel paziente
Rimuovere le cappette di guarigione dai monconi nel cavo orale del
paziente con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Serrare nuovamente i
monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Inserire la
struttura metallica sui monconi. Iniziando con uno dei monconi più
distali, inserire la vite di fissaggio e stringerla manualmente con la chiave
esagonale. Se la struttura si distacca dagli altri monconi quando si
stringe la vite, la struttura non ha un buon adattamento passivo.
Stabilire in quale punto la struttura dovrebbe essere tagliata e marcare
la posizione sulla struttura con un pennarello. Rimuovere la struttura e
riposizionare le cappette di guarigione. Se è stato raggiunto un adattamento passivo, inserire le altre viti e serrarle a 20 Ncm con una chiave
dinamometrica calibrata.
Modificare la struttura per ottenere l’adattamento passivo
Rimuovere la struttura dalla bocca del paziente. Utilizzare un disco di
separazione molto sottile e un manipolo ad alta velocità per tagliare la
struttura diagonalmente rispetto alla superficie occlusale per ottenere
la massima resistenza una volta ricollegata. Fare attenzione a non
tagliare in aree che sono state destinate al collocamento dell’attacco.
Se la struttura non viene tagliata in modo corretto si può creare una
giunzione debole della saldatura, che comprometterà la resistenza della
protesi finale.
moncone conico
Systemper
to costruire
fabricate una
a ball
overdenture
bar overdenture
a barra/pallina
the framework
della struttura
fit
metallica
Tapered Abutment
Sistema
— Correcting
– Modifica
Modificare la struttura per ottenere l’adattamento passivo
Rimuovere le cappette di guarigione dai monconi con la chiave esagonale. Serrare nuovamente i monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Attaccare le sezioni della struttura ai monconi con
le viti di fissaggio e serrarle a 20 Ncm con una chiave dinamometrica.
Applicare resina autopolimerizzante a presa rapida alle aree sezionate.
La resina fluirà nelle giunzioni per capillarità. Applicare altra resina per
formare un callo che incapsula i punti di rinforzo lungo l'area sezionata
per rafforzare il punto di connessione. Dopo che la resina si è completamente solidificata, rimuovere la struttura assemblata. Non ricollegare la
struttura incollata con la resina al modello di lavoro. Rimettere le
cappette di guarigione sui monconi del paziente e inviare la struttura
incollata insieme e il modello di lavoro non assemblati al laboratorio.
Modificare la struttura per ottenere l’adattamento passivo
Seguire procedure di routine di laboratorio per rivestire saldare e rifinire
la struttura. Inviare la struttura saldata e le viti di fissaggio al dentista
per verificare che sia stato ottenuto l’adattamento passivo. Una volta
verificato l’adattamento passivo, il modello di lavoro deve essere modificato in modo che possa accogliere la struttura saldata Utilizzare una
fresa a fessura per rimuovere gli analoghi dei monconi non in asse dal
modello di lavoro, uno alla volta, fino a quando la struttura non si adatta passivamente. Collegare gli analoghi che erano stati rimossi alla
struttura nelle posizioni appropriate, quindi collegare la struttura agli
altri analoghi nel modello di lavoro con le viti di fissaggio. Immergere il
modello di lavoro in acqua, quindi applicare con attenzione il gesso
negli spazi vuoti e intorno alle parti ritentive degli analoghi.
Costruzione di una protesi in cera stabilizzata di prova
Inserire a scatto i perni per trasferimento per cappetta per attacco gialli
[CAT] sui componenti a palla distali. Posizionare le cuffie metalliche
[CAH] sui perni per trasferimento delle cappette per attacco. Allineare le
cuffie metalliche per ottenere un comune asse di inserzione (perché
risultino coassiali). Inserire a scatto la clip di lavorazione (verde) del
sistema a barra [BS1] sul segmento anteriore della barra. Bloccare i
sottosquadri e quindi lavorare una base per dentiere fotopolimerizante
che incorpori gli attacchi. Impiegando un indicatore in silicone o la
matrice di silicone come guida, sigillare i denti della protesi alla base
della dentiera con cera per placca base. Per evitare la frattura della base
fotopolimerizzata, mettere i perni di trasferimento per cappetta per
attacco gialli sui componenti a barra/palla del modello di prova
stabilizzato del dente. Inviare il modellato in cera della protesi e la struttura in metallo al dentista per la prova e l’approvazione prima della
lavorazione finale.
Prova nel paziente
Rimuovere le cappette di guarigione dai monconi con la chiave esagonale.
Serrare i monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata e
con la chiave esagonale. Posizionare la struttura metallica sui monconi,
avvitare le viti di fissaggio con la chiave esagonale e serrarle a 20 Ncm
con una chiave dinamometrica. Inserire a scatto i perni per attacco
cappetta [CAT] gialli sui componenti a palla della struttura metallica.
Mettere il modellato in cera di prova nel cavo orale del paziente e permettere ai perni di trasferimento gialli di inserirsi nelle cuffie metalliche
nella placca base. Verificare che la clip anteriore si colleghi alla barra.
Valutare e convalidare i risultati estetici e la fonetica. Posizionare il gruppo
di struttura metallica e perni per attacco cappetta assemblati nel modello
di lavoro e inviarli al laboratorio per la lavorazione finale. Rimettere le
cappette di guarigione sugli impianti in bocca al paziente.
79 77
80
Sistema moncone conico per costruire una overdenture a barra/palla — Inserimento della protesi finale
Lavorazione della protesi finale
Lavorare la dentiera con gli accessori appropriati. Nella parte anteriore,
utilizzare una Clip di lavorazione verde Hader contenuta nel sistema di
clip per barra [BS1] o per un sistema di attracco simile. Nella parte posteriore, inserire a scatto i perni di trasferimento per cappetta attacco [CAT]
gialli sui componenti a palla. Posizionare le cuffie per cappetta attacco
[CAH] contenuti nal sistema di cappetta attacco sui perni di trasferimento.
Allineare le cuffie metalliche per ottenere un asse di inserzione comune
e quidi bloccare i sottosquadri sotto le cuffie metalliche con materiale
appropriato. Lavorare la dentiera utilizzando le procedure tradizionali.
Se viene utilizzata la Clip Hader, rimuovere la Clip di lavorazione verde e
utilizzare l’apposito strumento per inserimento per inserire la Clip Hader
finale gialla dopo il trattamento della protesi.
Lavorazione delle cappette attacco
Quando la dentiera ritorna dal laboratorio dopo il trattamento, rimuovere
le cappette di guarigione dai monconi nel cavo orale del paziente con la
chiave esagonale. Serrare i monconi a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata. Posizionare la struttura metallica sui monconi, infilare
le viti di fissaggio con la chiave esagonale e serrarle a 20 Ncm con una
chiave dinamometrica calibrata.
Posizionare i rivestimenti in nylon [CAN] contenuti nel sistema di cappette
attacco [CAS] sull’estremità dello strumento di inserzione, contenuto
negli strumenti per cappette attacco [CAI]. Premere il rivestimento in
nylon all’interno di una delle cuffie in metallo nella base di dentiera.
Lavorazione delle cappette attacco
Controllare la ritenzione del rivestimento inserendo ed estraendo ripetutamente la dentiera a scatto sulla barra a palla nella bocca del paziente.
Se necessario, ridurre il grado di ritenzione del rivestimento in nylon
Liner inserendo l’alesare contenuto negli strumenti per cappette attacco
[CAI] nel rivestimento in nylon e ruotando in senso orario per ridurre il
grado di ritenzione delle pareti del rivestimento. Quando è stato ottenuto
il livello di ritenzione adeguato, lavorare il secondo rivestimento nello
stesso modo. Lavorare soltanto un rivestimento in nylon per volta.
Inserimento della protesi finale
Inserire la protesi finita nel cavo orale del paziente e inserire a scatto gli
attacchi incorporati nella barra a pallina. Effettuare le modifiche finali
all’occlusione. Istruire il paziente sull'uso e la manutenzione della protesi e fornire le istruzioni sull’igiene orale. Avvertire il paziente di non
utilizzare candeggina sulla protesi, che può danneggiare i rivestimenti
in nylon delle cappette attacco, e di inserire/rimuovere l’overdenture
applicando pressione in senso assiale evitando movimenti torsionali o
laterali. Una manutenzione corretta prolungherà l'uso dei rivestimenti in
nylon. Se i rivestimenti in nylon perdono le loro capacità di ancoraggio,
possono essere sostituiti facilmente durante un appuntamento di controllo. Per pazienti che richiedono un maggiore ritenzione della cappetta
attacco, è anche disponibile un rivestimento per cappetta attacco
[CAN-G] grigio che consente una maggiore ritenzione.
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Sistema attacchi per overdenture Locator®
82
Sistema attacchi per overdenture Locator®
Opzioni di restauro con attacchi per overdenture Locator
Gli attacchi per overdenture Locator sono progettati per la ritenzione di overdenture sostenute da impianto o da tessuto e per protesi
parziali. Il disegno autoposizionante del sistema di attacco Locator aiuta a guidare l'inserimento dell’attacco sul moncone, permettendo
al paziente di posizionare la protesi facilmente.
L’elemento maschio in nylon Locator fa da perno all’interno della cuffia in metallo garantendo una connessione resiliente. Il rivestimento in nylon ritentivo rimane completamente a contatto con l’alveolo del moncone mentre la cappetta protesica in titanio ha
un’ampia gamma di movimenti rotatori.
L’altezza verticale ridotta rende l’attacco per overdenture Locator il trattamento efficace in
un’ampia gamma di pazienti e i monconi sono disponibili con colletti di differente altezza
per adattarsi alla deversa profondità dei tessuti. L'altezza del collare viene scelta misurando profondità di tessuto e ordinando l'altezza del collare che corrisponde alla misura del
tessuto o la misura immediatamente successiva. Ordinando il moncone che corrisponde
esattamente all’altezza del tessuto, l’attacco di lavoro si troverà posizionato correttamente
al di sopra dei tessuti circostanti.
Le cappette per impronta sono disponibili per procedure per impronta tradizionali mentre
la cappetta di lavorazione viene utilizzata per un’impronta di ribasatura . La confezione di
maschi per lavorazione (LOCMP2) include due set completi di cappette da lavorazione con
maschi per lavorazione, spacer di blocco e rivestimenti per maschi di ricambio trasparenti,
rosa e blu.
Figura 1 – Il disegno autoposizionante del
sistema di attacco Locator aiuta a guidare
l'inserimento dell’attacco sul moncone.
Figura 2 – Flowchart per restauri con Overdenture Locator
Locator,
Moncone
(TLOC)
Locator, cappetta
per impronta
(LOCIMP)
Locator, analogo
dell’impianto
(LOCAN)
Locator, confezione di
maschi per lavorazione
(LOCMP2)
Una gamma completa di rivestimenti in nylon permettere flessibilità e differenti livelli di ritenzione. Per casi di parallelismo del moncone
entro 10°, sono disponibili tre livelli di ritenzione: 0,67 kg (blu), 1,35 kg (rosa) e 2,26 kg (trasparente). Speciali rivestimenti in nylon
consentono fino a 40° di divergenza( 20° per un impianto) con due livelli di ritenzione: 1,8 kg (verde) e 0,67 kg (rosso).
Gli attacchi Locator non sono adatti nei casi in cui è richiesta una connessione totalmente rigida e non dovrebbero essere utilizzati
su un singolo impianto con divergenza superiore ai 20°.
Figura 3 – Locator, maschi di ricambio.
Figura 4 – Lo strumento perno Locator (LOCCT2) è composto da 3 pezzi utilizzati durante l’intero processo di
restauro:
1) Strumento di rimozione per componente maschio
2) Strumento di inserimento per componente maschio
3) Locator, Cacciavite per moncone
83
Sistema attacchi per overdenture Locator
Preparazione del sito implantare per attacchi Locator
Rimuovere i componenti di guarigione dagli impianti con la chiave
esagonale da [ 1,25 mm. Rimuovere l'osso o i tessuti molle cresciuti
sulla faccia superiore dell’impianto per consentire l’inserimento
completo dell’attacco Locator.
Scelta degli attacchi Locator
Piattaforma [ 3,5 mm
Determinare la lunghezza del colletto in base alla profondità del tessuto.
Misurare lo spessore tissutale dal bordo apicale dell'impianto alla cresta gengivale in tre o quattro aree. Scegliere l’altezza del moncone che
corrisponde a tale misura, o la misura immediatamente successiva.
Se l’altezza del colletto del moncone Locator corrisponde a quella tessuto gli attacchi di lavoro si troberanno al di sopra del livello delle
gengive circostanti.
TLOC3/1 TLOC3/2 TLOC3/3 TLOC3/4
Inserimento degli attacchi Locator
Inserire il moncone Locator sull'impianto e ruotarlo in posizione
utilizzando il cacciavite del moncone.
Serraggio degli attacchi Locator
Inserire la chiave esagonale da [ 1,25 mm nell’estremità posteriore
del cacciavite del moncone. Serrare i monconi almeno a 20 Ncm con
una chiave dinamometrica calibrata. In alternativa, utilizzare l’inserto
cacciavite della chiave dinamometrica per serrare il moncone.
84
Sistema attacchi per overdenture Locator
Valutazione della divergenza e scelta dei maschi
di sostituzione
Attaccare i perni di parallelismo ai monconi per determinare il grado di
divergenza. Se la divergenza è inferiore a 10 ° utilizzare uno dei maschi
di ricambio Locator (trasparente= 2,26 kg, rosa=1,35 kg O blu=
0,67 kg). Se l’angolo è fra 10 ° e 20 ° utilizzare un maschio di ricambio
a gamma estesa (verde = 1,8 kg o rosso=0,67 kg) che può accommodare un impianto divergente fino a 20° (40° tra gli impianti).
Procedura di impronta standard
Inserire la cappetta per impronta Locator con un maschio di lavorazione
nero su ogni attacco Locator. iniettare del materiale da impronta leggero
intorno ai perni da impronta con tecnica “wash” e prendere un’impronta
ad arcata intera con materiale di consistenza standard. La cappetta per
impronta Locator sarà ritenuta nel materiale da impronta.
Completamento della procedura di impronta standard
Inserire gli analoghi del moncone nelle cappette per impronta localizzate
nel materiale da impronta.
Completamento di un ribasamento di impronta opzionale
Prendere l'impronta con le
tecniche tradizionali utilizzando
la cappetta per impronta
Tecnica opzionale di
ribasamento utilizzando
la cappetta di
lavorazione
Analogo del
moncone
Una tecnica opzionale è quella di utilizzare la protesi del paziente in
combinazione con la cappetta di lavorazione con il maschio di lavorazione nero per il ribasamento dell’impronta. Quando la protesi viene
rimossa, il maschio della cappetta di lavorazione rimarrà nella dentiera.
Spingere a scatto l’analogo nel maschio di lavorazione e assicurarsi che
sia completamente inserito.
85 83
attacchi per Attachment
overdentureSystem
Locator
SistemaOverdenture
Locator
Lavorazione della protesi
Colare il modello di lavoro. L’analogo del moncone Locator riproduce la
posizione dell’attacco Locator nel calco. Inserire lo spaziatore Block-Out
bianco sulla testa dell’analogo del moncone Locator. Lo spazio creato
permetterà la piena resilienza della cappetta in metallo della protesi
che ruota sopra il maschio Locator. Inserire la cappetta di lavorazione
con il maschio di lavorazione nero e assicurarsi che sia completamente
inserita. Il maschio di lavorazione nero manterrà l’overdenture nel limite
superiore della sua capacità di resilienza verticale durante la procedura
di lavorazione. Lavorare la protesi utilizzando le procedure tradizionali.
Eliminare lo spaziatore bianco. Prima di cambiare il maschio finale,
lucidare la base della dentiera.
Rimozione del maschio di lavorazione nero
Allentare la punta dello strumento per maschio di lavorazione Locator
con due giri completi in senso antiorario e inserire la punta nel gruppo
assemblato di cappetta/maschio e spingerlo dentro (Fig. 1). Il margine
tagliente della punta afferrerà il maschio di nylon e permetterà di estrarlo.
Serrare nuovamente la punta, in senso orario, nello strumento core per
rilasciare il rivestimento (Fig. 2).
Fig. 1
Fig. 2
Inserimento del maschio di ricambio
Utilizzare lo strumento di inserimento del maschio Locator per spingere
saldamente il maschio di ricambio nella cappetta metallica vuota
localizzata all'interno della dentiera. Il componente maschio deve essere
inserito a livello con il bordo della cappetta di metallo.
Consegna della protesi finale
Gli attacchi Locator devono essere serrati nuovamente con una torsione
minima di 20 Ncm. Istruire il paziente sulla procedura di inserimento.
Invitare il paziente ad esercitarsi a inserire e rimuovere più volte la
protesi. Il disegno autoposizionante aiuta a guidare l'inserimento
dell’attacco sui monconi.
86
Note
Note
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Sistema moncone a palla
88
Opzioni di restauro con monconi a palla
I monconi sono utilizzati in restauri ritenuti con attacco e in quelli sostenuti da tessuto nei casi in cui il paziente presenta un’edentulia
completa dell’arcata da restaurare. Il tipo di meccanismo di attacco extra-coronale è formato da un moncone monopezzo con una
sporgenza superiore a palla attaccata all'impianto. Una cuffia in metallo [CAH] e un rivestimento ritentivo in nylon [CAN] meccanicamente ritenuto all'interno della cuffia metallica, indicato nell'insieme come cappetta per attacco [CA], è fissato all'interno della protesi
del paziente. Il ricettacolo interno del rivestimento in nylon agisce come una connessione rotazionale universale a 360 gradi tra la
protesi e il gruppo assemblato di moncone/impianto e permette soltanto un leggero movimento di compressione verticale. Questi
monconi possono essere lavorati nella protesi utilizzando una tecnica alla sedia del paziente o una tecnica di laboratorio. Entrambe
le tecniche saranno discusse in questa sezione.
Questo tipo di restauro richiede una profondità sufficiente del vestibolo posteriore per proteggere il gruppo assemblato di moncone/
impianto da forze laterali/orizzontali eccessive durante la masticazione (Fig. 1a-c). Si raccomanda di utilizzare impianti con una
lunghezza in eccesso di 12 mm mentre l’altezza del moncone dovrà essere minima per mantenere un rapporto accettabile impianto/
moncone. Quindi, i pazienti con edentulia in una sola arcata e con riassorbimento eccessivo della cresta edentula potrebbero non
essere idonei per un restauro che utilizzi di questo tipo di sistema di moncone.
Nella maggior parte dei casi il restauro è eseguito utilizzando due impianti con i corrispondenti monconi a palla inseriti nell’area dei
canini, che creano un fulcro intorno a cui la dentiera collegata potrà ruotare (Fig. 1d). Il parallelismo assoluto non è un prerequisito per
il successo, dal momento che la faccia rotatoria della cappetta per attacco sul componente a palla permette fino a 28 gradi di
divergenza relativa tra gli impianti. Dovrebbe essere notato che la stabilità nel tempo e il mantenimento della connessione di ritenzione
dipende dall’allineamento tridimensionale dei monconi e delle cappette per attacco (come mostrato sotto, Fig. 1e–1f ) per aumentare
la durata e la riuscita dell’impianto:
1) Gli impianti dovrebbero essere inseriti anteriore/posteriormente in modo che la linea del fulcro che attraversa la parte centrale dei
componenti sia parallela all'asse della cerniera mandibolare (Fig. 1e).
2) Gli impianti devono essere posizionati verticalmente in modo che le porzioni superiori delle cuffie di metallo siano parallele al
piano occlusale della protesi del paziente e dell’arcata antagonista corrispondente (Fig. 1f).
3) Gli impianti devono essere paralleli l’uno all'altro lungo il loro asse maggiore e perpendicolari al piano di occlusione per essere in
posizione ottimale (Fig. 1g).
Fig. 1a
Fig. 1b
Fig. 1c
Fig. 1d
Asse della cerniera
mandibolare
Piano occlusale
Fig. 1e
Fig. 1f
Fig. 1g
89 87
height requirements
richiesta perfor
monconi
Ball Abutments
a palla
Vertical verticale
Altezza
Monconi a palla per sistemi implantari Tapered Screw-Vent, Screw-Vent e AdVent
I monconi a palla sono prodotti in lega in titanio e vengono confezionati con la cuffia in acciaio inossidabile per cappetta per attacco
[CAH] e con il rivestimento in nylon per cappetta per attacco [CAN]. I monconi per gli impianti Tapered e Straight Screw-Vent con
piattaforma da [ 3,5 mm e [ 4,5 mm sono disponibili con colletto di tre differenti altezze (2 mm L, 4 mm L e 6 mm L). I monconi degli
impianti Tapered Screw-Vent e AdVent con piattaforma da [ 5,7 mm hanno un’altezza del colletto soltanto di 2 mm e 4 mm. Il sistema
implantare AdVent con piattaforma da [ 4,5 mm, tuttavia, ha un collare di un’unica altezza (1 mm L) che può essere utilizzato con o
senza l’estensore AdVent [AVE] per creare altezze variabili, in base alla profondità di inserimento dell’impianto richiesta e ai tessuti
molli circostanti.
Il colletto del moncone a palla è normalmente inserito in posizione sopragengivale di 1 mm e ha un diametro coronale di 4,5 mm,
mentre il componente stesso a palla è di [ 2,5 mm. Una volta assemblata, l'altezza verticale della cappetta per attacco [CA] al di
sopra della faccia coronale del colletto del moncone a palla è 4,28 mm e il suo diametro è di 5,00 mm. Fare attenzione ad assicurare
che una quantità sufficiente di acrilico per dentiera circondi la cuffia per impedire che perforari la dentiera durante l’uso.
Acrilico per dentiera
(1,5–2 mm L minimo)
Rivestimento
in nylon
Liner
Acrilico per dentiera
(1,5–2 mm L minimo)
Cuffia di
metallo
4,28 mm
Rivestimento di
nylon
4,28 mm
Cuffia di
metallo
4,5 mm
2,0 mm
Moncone
a palla
Altezza del colletto
del moncone
(1 mm L o 3 mm L
con Estensore per
AdVent [AVE])
Altezza del colletto del moncone
(2 mm L, 4 mm L o 6 mm L)
[ 4,5 mm
3,0 mm
(variable)
Ball
Abutment
Interfaccia
dell’impianto
Altezza dell’osso
Interfaccia
dell’impianto
Impianto
Tapered Screw-Vent
impianto bifasico
Impianto
AdVent
Impianto monofasico
90
Componenti del sistema moncone a palla
Moncone a palla, parte superiore
Procedura alla sedia del paziente
Tecnica di laboratorio
Questa procedura non può
essere utilizzata con i sistemi
implantari con piattaforma da
[ 5,7 mm.
Procedura pick up
(cioè dei perni passanti)
alla sedia del paziente
Perno per impronta
per moncone a palla
[BAT]
Analogo del moncone
a palla
[BAR]
Perno da impronta per
cappetta per attacco
[CAT]
Cappetta per attacco
[CA]
(Inclusa con tutti i
monconi a palla)
Cuffia di metallo
Rivestimento
di nylon
Le cappette per attacco [CA] assemblate sono
incluse con il moncone a palla e sono formate
da una cuffia in metallo e da un rivestimento di
ritenzione. Sono inoltre disponibili cuffie [CAH] e
rivestimenti in nylon [CAN] di ricambio .
È anche disponibile un rivestimento di ritenzione
più rigido [CAN-G] .
Abutment
moncone
System:
a palla:
laboratory
tecnica di
technique
laboratorio
andeutilizing
uso di un
a custom
portaimpronta
tray
personalizzato
Sistema
Ball
— Fabricating
– Costruzione
Costruzione di un cucchiaio portaimpronta personalizzato
Prima di inserire i monconi, prendere un’impronta ad arcata completa in
alginato che includa le viti di guarigione e le aree edentule. Inviare
l’impronta al laboratorio per la costruzione del modellio di lavoro e del
portaimpronta con uno spaziatore per accogliere i perni per impronta
per moncone a palla. Costruire un portaimpronta personalizzato utilizzando una resina autopolimerizzante o fotopolimerizzante. Il paziente
può continuare a utilizzare la protesi preesistente modificata durante la
fase di laboratorio. In alternativa, scegliere un portaimpronta standard
per fornire l’accesso ai perni per impronta e modellare un bordo con
materiale composito a cera dura (greenstick).
Inserimento dei componenti a palla
Richiamare il paziente quando il portaimpronta personalizzato è pronto.
Rimuovere le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura usando
la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Scegliere i componenti del moncone
a palla in base al tipo di impianto e di altezza transmucosa richiesti.
Inserire i monconi a palla scelti negli impianti e serrare le viti del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata.
Inserimento dei perni per impronta
Spingere i perni per impronta per moncone a palla [BAT] per tutti i
componenti con colletto di [ 4,5 mm sui monconi a palla. Questa procedura non può essere utilizzato con i sistemi implantari con piattaforma da [ 5,7 mm.
Il perno per impronta si ingaggerà nella parte esterna del moncone al di
sotto della palla per garantire una stabilizzazione massima. Si consiglia
un materiale da impronta elastomerico, come il polivinilsiloxano.
Iniettare il materiale da impronta a consistenza leggera intorno ai monconi a palla e riempire il portaimpronta con il materiale da impronta più
pesante. Porre il portaimpronta caricato nella bocca del paziente e
lasciare consolidare il materiale per impronta secondo le raccomandazioni del produttore. Rimuovere l’impronta dalla bocca del paziente.
Completamento della procedura di impronta
Rimuovere dai monconi i perni per impronta per moncone a palla,
inserirli a pressione sugli analoghi dei monconi a palla [BAR], e reinserirli
nei fori dell’impronta. Un doppio click indica che i perni sono stati
inseriti completamente. Prendere un’impronta dell’arcata antagonista.
Inviare l’impronta al laboratorio per la costruzione di una placca base
stabilizzata con il vallo per registrazione occlusale.
91 89
92
Sistema moncone a palla: — tecnica di laboratorio – Costruzione di una placca base e di un vallo occlusale
Costruzione di una placca base stabilizzata e
di un vallo di occlusione
Colare l’impronta in gesso. Rimuovere il portaimpronta dal modello in
gesso e i perni per impronta dagli analoghi dei monconi a palla,
ora incorporati nel modello di lavoro.
Inserire a scatto i perni per impronta per cappetta attacco gialli [CAT]
sugli analoghi dei monconi a palla nel modello di lavoro. Posizionare le
cuffie per cappetta attacco [CAH] (inclusie con i monconi a palla) sui
perni per impronta per cappetta attacco.
Costruzione di una placca base stabilizzata e
di un vallo di occlusione
Ruotare le cuffie e i perni per impronta assemblati fino a 28° per creare
un relativo parallelismo per ottenere un comune asse di inserzione.
Bloccare i sottosquadri sotto le cappette assemblate con materiale
appropriato, cera o silicone.
Incorporare le cuffie nella placca base
Mettere resina fotopolimerizzante con viscosità di gel sulle cuffie metalliche e polimerizzare. Incorporare le cuffie in una placca base stabilizzata
ottenuta da resina fotopolimerizzante per placca base. Creare un vallo
di registrazione occlusale in cera sulla placca base stabilizzata.
Mandare il gruppo assemblato sul modello di lavoro al laboratorio per
la costruzione di un vallo per registrazione del morso stabilizzato.
Eseguire una registrazione stabilizzata del morso
Inserire a scatto i perni da impronta per cappetta attacco sui monconi a
palla nel cavo orale del paziente. Mettere la placca base stabilizzata e il
vallo di registrazione occlusale nel cavo orale del paziente e permettere
ai perni per impronta di inserirsi nelle cuffie metalliche nella placca
base. Prendere la registrazione del morso con la placca base stabilizzata
e con il vallo di occlusione. Inviare il modello assemblato al laboratorio
per la costruzione di una protesi in cera stabilizzata per la prova.
Abutment
moncone
System:
a palla:
laboratory
technique
della protesi
finale the final prosthesis
Sistema
Ball
Consegna
— Delivering
Costruzione di una protesi in cera stabilizzata per la prova
Quando il laboratorio ha costruito e stabilizzato il modellato in cera della
protesi, richiamare il paziente per la prova. Inserire a scatto i perni per
impronta per cappetta attacco sui monconi a palla nel cavo orale del
paziente. Mettere il modellato in cera di prova nel cavo orale del paziente
e permettere ai perni per impronta di inserirsi nelle cuffie metalliche
nella placca base. Controllare l’estetica e la fonetica, e verificare che il
modellato in cera si adatti passivamente. Se sono stati decisi cambiamenti nella posizione dei denti, programmare ulteriori appuntamenti di
prova fino a quando sia stato verificato che la posizione dei denti è
accettabile e abbia ricevuto l’approvazione dal dentista e dal paziente.
Mettere il modellato in cera della protesi stabilizzata sul modello di lavoro
con i perni per impronta per cappetta attacco e inviarla al laboratorio per
la lavorazione finale.
Strumenti per cappetta attacco [CAI]
Strumento per inserzione del rivestimento in nylon
Alesatore per rivestimento in nylon
Mandrino per attacco a palla calcinabile
Strumenti per cappette attacco
A) Strumento per inserzione del rivestimento in nylon: Utilizzato per
trasportare e inserire il rivestimento in nylon all’interno della cuffie in
metallo.
B) Alesatore per rivestimento in nylon Quando il rivestimento in nylon è
troppo ritentivo per il paziente, l’alesatore viene inserito nel rivestimento e ruotato in in senso orario. Questa manovra riduce il livello di
ritenzione tra il componente a palla e la cappetta attacco, riducendo
le dimensioni delle pareti interne del rivestimento. Eseguire questa
manovra con piccoli incrementi, in modo da non compromettere i
livelli di ritenzione richiesti dal rivestimento in nylon.
C) Mandrino per parallelismo Utilizzato dal tecnico in combinazione con
un calibratore per allineare le strutture a palla calcinabili nella posizione
corretta quando si costruisce una overdenture a palla/barra.
Lavorazione della protesi finale
Quando la protesi torna dal laboratorio dopo la lavorazione, serrare i
monconi a palla a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata.
Posizionare i rivestimenti in nylon [CAN] contenuti nel sistema di cappette
attacco [CA] sull’estremità dello strumento di inserzione. Utilizzare lo
strumento di inserzione per spingere il rivestimento in nylon all’interno di
una delle cuffie in metallo nella base della protesi. Controllare il grado di
ritenzione del rivestimento inserendo ed estrando a scatto la dentiera sul
componente a palla nella bocca del paziente. Se necessario, utilizzare
l’alesatore per ridurre il livello di ritenzione del rivestimento in nylon.
Quando è stato ottenuto il livello di ritenzione adeguato, lavorare il
secondo rivestimento nello stesso modo. Lavorare soltanto un rivestimento in nylon per volta.
Consegna della protesi finale
Inserire la protesi finita nel cavo orale del paziente e inserire a scatto le
cappette attacco incorporate nei monconi a palla. Effettuare le modifiche
finali all’occlusione. Istruire il paziente sull'uso e la manutenzione della
protesi e fornire le istruzioni sull’igiene orale . Avvertire il paziente di non
utilizzare candeggina sulla protesi, che potrebbe danneggiare il rivestimento in nylon della cappetta attacco. Avvertire il paziente di inserire e
rimuovere l’overdenture sollevandola soltanto in senso assiale ed evitando movimenti torsionali o laterali. Se i rivestimenti in nylon perdono
le loro proprietà ritentive, possono essere sostituiti facilmente durante
un appuntamento di controllo. Per pazienti che richiedono un maggiore
ritenzione della cappetta attacco, è anche disponibile un rivestimento
per cappetta attacco [CAN-G] grigio che consente una maggiore ritenzione.
93 91
94
Sistema moncone a palla: tecnica ambulatoriale — inserire le cappette per attacco in una dentiera presistente
Inserimento dei componenti a palla
Richiamare il paziente quando il portaimpronta su misura è pronto.
Rimuovere le viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura usando
la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Scegliere i componenti del moncone a palla secondo il tipo di impianto e l’altezza del collare transmucoso richiesti. Inserire i monconi a palla scelti negli impianti e serrare le
viti del moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata.
Preparazione delle cuffie per la procedura pick-up
Inserire a scatto i perni per impronta per cappetta per attacco gialli [CAT]
sui monconi a palla. Posizionare le cuffie metalliche [CAH] sui perni per
impronta delle cappette attacco.
Preparazione delle cuffie per la procedura pick-up
Ruotare le cuffie [CAH] e i perni per impronta [CAT] assemblati sui monconi a palla fino a 28° per creare un relativo parallelismo e per ottenere
un comune asse di inserzione. Provare ad assicurarsi che i componenti
siano allineati considerando il piano occlusale della protesi; questo
aiuterà la rotazione libera della dentiera intorno al moncone a palla.
Preparazione della dentiera per la procedura pick-up
Inserire la protesi nel cavo orale del paziente per determinare la posizione delle cuffie metalliche relativamente alla superficie che porta i
tessuti della protesi. Rimuovere la protesi dal cavo orale del paziente e
marcare la posizione delle cuffie assemblate sul retro della protesi.
Rilasciare le aree sopra le cuffie con una fresa per acrilico fino a quando
la protesi potrà essere inserita completamente nella bocca del paziente
senza contattare le cuffie metalliche.
Possono essere scavati piccoli fori di rilascio attraverso la parte più alta
della cavità per permettere all’acrilico in eccesso di trasudare.
Abutment
moncone
System:
a palla:
chairside
tecnicatechnique
ambulatoriale
Cap Attachments
di cappette to
peranattacco
existing
in denture
una dentiera presistente
Sistema
Ball
— Adding
– aggiunta
Preparazione delle cuffie per la procedura pick-up
Bloccare i sottosquadri sotto le cappette assemblate con materiale
appropriato in cera o in silicone, facendo attenzione a non modificare
l’orientamento delle cuffie sui monconi a palla.
Incorporazione delle cuffie nella base della protesi
Si raccomanda di utilizzare acrilico autopolimerizzante per la procedura
pick-up, fluisce meglio della resina fotopolimerizzante e si impegna nei
sottosquadri all’esterno delle cuffie metalliche [CAH] più efficientemente.
Mettere una piccola quantità di acrilico autopolimerizzante nelle aree
asciutte di rilascio, all'interno della base della protesi. Mettere anche una
quantità piccola di acrilico direttamente sulla parte superiore delle cuffie.
Mettere la protesi sopra le cuffie nella bocca del paziente e invitare il
paziente a mordere leggermente in occlusione centrica. Rimuovere la
dentiera dopo che l’acrilico si è ben rappreso. Riempire qualsiasi vuoto
restante intorno alle cuffie lavorate con altro acrilico autopolimerizzante.
Incorporazione dei rivestimenti in nylon
nella base della protesi
Rimuovere i perni per impronta gialli per cappetta attacco dai monconi a
palla nella bocca del paziente. Posizionare i rivestimenti in nylon [CAN]
contenuti nel sistema di cappette attacco [CA] sull’estremità dello strumento di inserzione contenuto negli strumenti per cappette attacco [CAI].
Spingere il rivestimento in nylon all’interno di una delle cuffie in metallo
nella base della protesi. Controllare il grado di ritenzione del rivestimento
inserendo ed estraendo a scatto la dentiera sul componente a palla nella
bocca del paziente. Se necessario, ridurre il grado di ritenzione del rivestimento in nylon inserendo l’alesatore, contenuto negli strumenti per
cappette attacco, nel rivestimento in nylon e ruotando in senso orario per
ridurre il grado di ritenzione delle pareti interne del rivestimento. Quando
è stato ottenuto il livello di ritenzione adeguato, lavorare il secondo rivestimento nello stesso modo. Lavorare soltanto un rivestimento in nylon
per volta.
Consegna della protesi finale
Inserire la protesi finita nel cavo orale del paziente e inserire a scatto le
cappette attacco incorporate nei monconi a palla. Effettuare le modifiche finali all’occlusione. Istruire il paziente sull’uso e la manutenzione
della protesi e fornire le istruzioni sull’igiene orale. Avvertire il paziente
di non utilizzare candeggina sulla protesi, che può danneggiare il rivestimento in nylon della cappetta attacco. Per prolungare la durata dei
rivestimenti in nylon, avvertire il paziente di inserire e rimuovere l’overdenture sollevandola soltanto assialmente ed evitando movimenti torsionali o laterali. Se i rivestimenti in nylon perdono la loro proprietà
ritentiva, possono essere sostituiti facilmente durante un appuntamento di controllo. Per pazienti che richiedono un maggiore ritenzione della
cappetta attacco, è anche disponibile un rivestimento per cappetta
attacco grigio [CAN-G] che consente una maggiore ritenzione.
95 93
96
Note
Note
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Costruzione di una barra a carico immediato
98
Componenti per la costruzione di una barra a carico immediato per per impianti AdVent con piattaforma [ 4,5 mm
Parte superiore dell’impianto AdVent
Vite chirurgica di copertura
[AVSC]
ed estensore dell’impianto,
2 mm L
[AVE]
Per tecnica di
impronta indiretta
(a cucchiaio chiuso)
Perno da impronta indiretta
[AVIT/4]
Include una vite
[AVITS]
Analogo dell’impianto
[AVR]
Cappetta provvisoria
in titanio
[AVTT]
Include una vite
[AVGCS]
Cappetta in plastica
calcinabile
[AVPC]
Include una vite
[AVGCS]
Opzionale
Perno da impronta diretta
Utilizzare perni da impronta
indiretta con vite per perni
da impronta diretta
[DHTS]
Per tecnica di
impronta diretta
(a cucchiaio
aperto)
Da utilizzare con la tecnica
di impronta indiretta o diretta
Cappetta per barra
in lega aurea, 5 mm L
[AVGC5]
Include una vite
[AVGCS]
Cappetta per barra
in lega aurea, 3 mm L
[TGC3]
Include una vite
[AVGCS]
overdenturea—barra
Option
a carico
1 - Laboratory
immediato
splinting
of bar
1 – splintaggio della barra in laboratorio
Immediate
– Opzione
99 barOverdenture
Inserimento dei perni da impronta
Dopo aver posizionato l’impianto, inserire i perni da impronta [AVIT/4]
con la chiave esagonale da 1,25 mm di diametro.
Per impianti con il Dispositivo di montaggio/perno da impronta
preassemblato, passare alla fase successiva.
Opzionale: Per la tecnica da impronta a cucchiaio aperto si possono
usare viti da impronta lunghe [DHTS].
Presa dell’impronta
Sigillare la parte superiore del perno da impronta e le suture esposte.
Mettere del materiale da impronta leggero intorno a ogni perno da
impronta e prendere un’impronta ad arcata intera con materiale di
consistenza standard. Rimuovere l’impronta dopo che si è ben rappresa.
A questo punto, si può prendere anche un’impronta dell’arcata antagonista e una registrazione del morso con silicone plasmabile. Questa
procedura opzionale aiuterà il tecnico ad allineare i segmenti della
barra parallelamente al piano occlusale.
Svitare i perni da impronta dagli impianti e inviare al laboratorio per la
costruzione del modello di lavoro.
Inserimento dei componenti per guarigione
Inserire le viti chirurgiche di copertura [AVSC] con la chiave esagonale
da [ 1,25 mm. Se è richiesto un aumento dell’altezza transmucosa,
inserire gli estensori AdVent [AVE] sugli impianti prima di infilarvi le viti.
Costruzione del modello di lavoro
Collegare il perno da impronta nell’analogo corrispondente [AVR] e
inserire l’assemblaggio di analogo/perno nel foro dell’impronta.
Un doppio click indicherà che i perni sono stati inseriti completamente.
Colare l’impronta in gesso per creare un modello di lavoro. Se si desidera,
è possibile utilizzare del materiale sintetico per riprodurre i tessuti
gengivali.
Rimuovere il portaimpronta dal modello. Sfilare la vite dei perni da
impronta [AVITS] con la chiave esagonale prima di rimuovere i corpi dei
perni dal modello.
97
100
Overdenture a barra a carico immediato – Opzione 1 – splintaggio della barra in laboratorio
Inserimento dei componenti per barra
Inserire le cappette in lega aurea per barra sulle repliche con la chiave
esagonale da [ 1,25 mm. Utilizzare le cappette in lega aurea ad altezza
variabile [AVGC3 – 3 mm L o AVGC5 – 5 mm L] per regolare l’altezza
della barra finale in base all’altezza degli impianti in rapporto a quella
del tessuto circostante.
Una tecnica alternativa consiste nell’utilizzare monconi conici con
cappette in lega aurea o in plastica per costruire la barra mostrata nella
sezione sul “Sistema moncone conico” a pagina 70.
Scelta della forma della barra in lega aurea
Fig. A
Fig. B
Fig. C
Fig. D
Fig. E
1) La barra in lega aurea Dolder [DGB] è una barra di forma ovale con
un’altezza di 2,3 mm e una lunghezza regolabile di 50mm (Fig. A).
Essa viene utilizzata con una ghiera corrispondente in metallo (Fig. B)
e uno spaziatore di lavorazione (Fig. C) ed è progettata per permettere un movimento rotatorio e verticale.
2) La barra in lega aurea Hader [HGB] è una barra di forma rotonda, con
un diametro di 1,8mm e una lunghezza regolabile di 50 mm (Fig. D).
Essa viene utilizzata con il corrispondente cavaliere in plastica giallo
(Clip Hader) e una clip di lavorazione verde (Fig. E) ed è progettata
per permettere un movimento rotatorio.
La temperatura di fusione per le barre prefabbricate è compresa tra
910–995 °C.
Misurazione della barra in lega aurea
Misurare che i segmenti della barra in lega aurea si adattino tra le
corrispondenti cappette. Progettare i segmenti in modo che siano
paralleli al piano occlusale, lasciando uno spazio sufficiente tra la barra
e i tessuti molli per garantire un facile accesso durante la pulizia.
Come incollare la barra in lega aurea
Tagliare e modellare i profili della barra in lega aurea in modo che si
adattino tra le cappette corrispondenti. Rendere ruvida la superficie
della cappetta per favorire la ritenzione del materiale adesivo. Incollare
in sede i segmenti della barra con una resina autopolimerizzante in
modo che siano paralleli al piano occlusale.
Rimuovere la struttura dal modello di lavoro e prepararla per la saldatura
del materiale di rivestimento.
Proseguire con le procedure tradizionali per
la costruzione di protesi a pagina 103
overdenture a—barra
Option
a carico
2 - Intraoral
immediato
splinting
of bar components
2 – splintaggio intraorale dei componenti della barra
Immediate
– Opzione
101 barOverdenture
Rimozione dei componenti di guarigione
Rimuovere le suture dopo il periodo necessario per la guarigione dei
tessuti molli. Rimuovere la vite chirurgica di copertura [AVSC] e l’estensore dell’impianto [AVE], se presenti, prima di iniziare le procedure di
restauro.
Inserimento dei componenti della barra
Inserire la cappetta per barra in lega aurea sull’impianto. Utilizzare la
chiave esagonale da [ 1,25 mm per la vite della cappetta [AVGCS] e
serrare a 20 Ncm con una chiave dinamometria calibrata.
Nota: Questa vite che si collega direttamente all’impianto, alla fine,
dovrà essere stretta a 30 Ncm non appena sia trascorso un periodo
soddisfacente per la guarigione dei tessuti duri.
Scelta della forma della barra in lega aurea
Fig. A
Fig. B
Fig. C
Fig. D
Fig. E
1) La barra in lega aurea Dolder [DGB] è una barra di forma ovale con
un’altezza di 2,3 mm e una lunghezza regolabile di 50 mm (Fig. A).
Essa viene utilizzata con una ghiera corrispondente in metallo (Fig. B)
e uno spaziatore di lavorazione (Fig. C) ed è progettata per permettere
un movimento rotatorio e verticale.
2) La barra in lega aurea Hader [HGB] è una barra di forma rotonda con
un diametro di 1,8 mm e una lunghezza regolabile di 50 mm (Fig. D).
Essa viene utilizzata con il corrispondente cavaliere in plastica giallo
(Clip Hader) e con una clip di lavorazione verde (Fig. E) ed è progettata
per permettere un movimento rotatorio.
La temperatura di fusione per le barre prefabbricate è compresa tra
910–995 °C.
Misurazione della barra in lega aurea
Misurare che i segmenti della barra si adattino tra le cappette per barra
in lega aurea. Progettare i segmenti in modo che siano paralleli al piano
occlusale, lasciando uno spazio sufficiente tra la barra e i tessuti molli
per garantire l’accesso durante la pulizia.
99
102
Overdenture a barra a carico immediato – Opzione 2 – splintaggio intraorale dei componenti della barra
Inserimento delle sezioni della barra
Rendere ruvida la superficie della cappetta per favorire la ritenzione del
materiale adesivo. Tagliare e modellare i profili della barra in modo che
si adattino tra le cappette per barra in lega aurea. Queste sezioni
dovrebbero combaciare perfettamente in modo da ridurre lo spazio di
saldatura tra i componenti adiacenti. La connessione tra la sezione
della barra e la cappetta dovrebbe essere leggermente conica per
aumentare la superficie di contatto tra i due componenti, migliorando la
resistenza della connessione. La conicità della circonferenza coronale
delle cappette è progettata per aiutare nella pianificazione della connessione conica tra i componenti.
Come incollare le sezioni della barra
Incollare i segmenti della barra [DGB o HGB] e le cappette in lega aurea
[AVGC3 o AVGC5] in sede utilizzando una resina calcinabile autopolimerizante o un materiale autopolimerizzante equivalente. Rinforzare le
giunzioni aggiungendo altra resina. Nota: Inserire le barre nel giusto
orientamento tridimensionale per garantire la corretta funzionalità degli
attacchi. Allentare le viti delle cappette con la chiave esagonale e quindi
rimuoverle. Rimuovere con attenzione il profilo della barra dal cavo orale.
Riposizionare la vite chirurgica di copertura [AVSC] e l’estensore dell’impianto [AVE], se presenti. La fase successiva può essere eseguita nello
studio dentistico o può essere inviata al laboratorio odontoiatrico.
Inserimento degli analoghi dell’impianto
Introdurre la vite della cappetta [AVGCS] attraverso il corpo della
cappetta stessa e infilarla delicatamente nell’analogo dell’impianto [AVR]
usando la chiave esagonale. Tenere saldamente l’analogo mentre si
ruota la vite.
Costruzione del modello di allineamento
Inserire il gruppo assemblato di barra/analogo in una miscela morbida
di gesso per creare un modello dell’allineamento della struttura incollata.
Questo modello permetterà al tecnico di verificare la congruenza della
struttura dopo il processo di saldatura.
Se necessario, riallineare le sezioni della barra e incollarle in sede.
Modellare la resina calcinabile per conferirle un forma leggermente più
grande della connessione finale fra i componenti dopo saldatura.
Proseguire con le procedure tradizionali per
la costruzione di protesi a pagina 103
overdenturea—barra
Common
a carico
procedures
immediato
for –bar
Procedure
fabrication
tradizionali per la costruzione della barra
Immediate
103 barOverdenture
Preparazione per la saldatura della barra incollata
Rimuove con attenzione l’assemblaggio della barra incollata dal gesso o
dal modello di lavoro, a seconda di quale metodo è stato utilizzato per
creare l’assemblaggio.
Porre la barra assemblata in un rivestimento legato a silice, assicurandosi che tutti i componenti di metallo siano ricoperti e tenuti in posizione
dal materiale. Rimuovere il materiale di rivestimento eccedente intorno
alla giunzione per assicurare un accesso facile al flusso di calore durante
la saldatura. Mettere il materiale rivestito nel da forno da cottura per
eliminare la resina.
Saldatura dei segmenti della barra
Saldare utilizzando la tecnica del forno o della fiamma, assicurandosi
che la temperatura per fondere una lega a bassa temperatura di fusione
non superi gli 840 °C. Raffreddare all’aria la barra saldata. Rifinire le
giunture saldate e lucidare leggermente la barra seguendo le abituali
procedure di laboratorio. Fare attenzione a non modificare le dimensioni
dei segmenti della barra o dell’interfaccia barra/cappetta in lega aurea.
Un’alternativa alla precedente tecnica di saldatura sarebbe quella di
riunire i componenti utilizzando saldatura laser. Le temperature devono
essere regolate per adattarsi all’intervallo di fusione delle barre in lega
aurea.
Inserimento della barra saldata
Rimuovere le viti chirurgiche di copertura con la chiave esagonale.
Rimuovere l’estensore di impianto [AVE] se precedentemente collegato.
La barra sterilizzata è collocata sugli impianti nella bocca del paziente.
Per determinare il fissaggio passivo sugli impianti, inserire una vite
nella cappetta distale. Serrare la vite manualmente con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Esaminare visivamente per verificare che non siano
presenti difetti evidenti tra le cappette e gli impianti. Se è presente un
difetto, sezionare la barra adeguatamente, incollare nuovamente in
posizione e inviarla al laboratorio per farla risaldare.
Creazione dello spazio vuoto nella protesi
Può essere utilizzata la nuova o la vecchia protesi del paziente. Creare
uno spazio libero alla base della protesi per accogliere la barra e gli
impianti senza creare contatti quando la protesi viene collocata su di
essi o in condizioni di occlusione con i denti antagonisti.
Tecniche per la lavorazione delle clip nella protesi:
1) Laboratorio: Prendere un’impronta di ribasatura della barra collegata
agli impianti, quindi inviare la barra e la protesi al laboratorio per la
ribasatura della protesi e per la lavorazione delle clip sul modello di
lavoro (descritto alla pagina seguente).
2) Intraorale: Estrarre le clip dalla barra, seguendo tecniche protesiche
tradizionali, in modo da garantire un bloccaggio sufficiente della
barra.
101
104
Overdenture a barra a carico immediato – Procedure tradizionali per la costruzione della barra
Presa dell’impronta
Bloccare i sottosquadri sotto la barra con un materiale differente dal
materiale da impronta. Mantenere al minimo l’area sigillata per assicurare che il profilo della barra sia trasferito con precisione all’impronta
finale. Il profilo definito all’interno dell’impronta aiuterà il tecnico nella
revisione della barra con gli analoghi degli impianti [AVR] inseriti nell’impronta nella sua posizione spaziale corretta. Applicare l’adesivo per
portaimpronta sotto la superficie della protesi preparata. Prendere
un’impronta completa dell’arcata antagonista. Chiudere delicatamente
in occlusione centrica e contemporaneamente controllare che lo spazio
di occlusione verticale non cambi. Rimuovere la barra, inserire i componenti di guarigione sugli impianti. Inviare l’impronta e la barra a laboratorio per la lavorazione della protesi.
Lavorazione della protesi
Colare l’impronta in gesso con la barra attaccata e gli analoghi dell’impianto inseriti. Sgrossare e poi montare il modello di lavoro in un jig di
ribasatura. Seguire le procedure standard di laboratorio per il riallineamento, la ribasatura e la lavorazione di dentiere a barra/clip.
Utilizzare uno scalpello per produrre una fessura longitudinale nella clip
di lavorazione verde. Ripiegare i lati della clip uno sull’altro e quindi
estrarre. Utilizzare lo strumento di inserimento della clip Hader, fornito
con il Kit per barra [HGB], per inserire la clip finale gialla Hader nel
recesso creato dalla clip di lavorazione.
Sgrossatura della protesi
La dentiera deve essere lavorata o sgrossata per permetterle di ruotare
liberamente intorno alla clip gialla sulla barra, che agisce come fulcro
per la dentiera. Questa rotazione libera permetterà ai tessuti molli circostanti di contribuire a sostenere il carico applicato alla protesi durante il
processo di guarigione.
Inviare la protesi lavorata e la barra al medico per la consegna finale.
Consegna della protesi definitiva
Sterilizzare i componenti prima di inserirli nel cavo orale del paziente.
Fissare in sede la barra con le viti per cappette e serrarle a 20 Ncm con
una chiave dinamometrica calibrata. Rimontare la protesi e fare gli
aggiustamenti finali. Nota: Questa vite che si collega direttamente
all’impianto alla fine dovrà essere stretta a 30 Ncm non appena sia trascorso un periodo soddisfacente per la guarigione dei tessuti duri.
Istruire il paziente sull’uso e la manutenzione della protesi e fornire le
istruzioni sull’igiene orale . Avvertire il paziente di non utilizzare candeggina sulla protesi, che può danneggiare la clip in nylon.
Manuale di
odontoiatria
ricostruttiva
Sistema moncone aureo senza ingaggio
106
Opzioni di restauro con componenti in lega aurea senza ingaggio
I monconi in lega aurea senza ingaggio sono utilizzati per costruire restauri personalizzati a livello dell’impianto con altezza ridotta,
per garantire uno spazio occlusale verticale libero e/o angoli di impianto. Questi monconi assemblati sono formati da una base in
lega aurea senza ingaggio, da una vite per moncone e, di solito, da una guaina di plastica a pressione calcinabile.
La guaina in plastica a pressione viene modificata ed incorporata nella struttura in cera. Dopo averle messe in rivestimento, il cerato e
la guaina in plastica vengono eliminati con la cottura dal modello seguendo la procedura della cera persa. Quando la lega di fusione è
nello stampo di rivestimento, il componente di base è incorporato nel manufatto di fusione e fornisce un’interfaccia lavorata che combacia direttamente con l’impianto.
Il manufatto fuso può essere impiegato come struttura di sostegno per:
1) Una protesi parziale avvitata che riceverà il materiale per rivestimento estetico di scelta.
2) Una barra a livello di multipli impianti quando lo spazio di occlusione verticale non consente l’uso dei componenti del moncone
conico.
3) Una barra a livello di multipli impianti quando l’angolazione vestibolo-linguale o mesiodistale degli impianti e il profilo della protesi
non permette l’uso verticale dei componenti per monconi conici.
La base in lega aurea è costruita con una lega non ossidante che promuove l’adesione chimica della lega di fusione, ma non consente
di legare direttamente la ceramica. Quindi, deve essere aggiunta una lega per ceramica a tutte le aree della base in lega aurea in cui è
richiesto un rivestimento in ceramica.
Protesi parziale avvitata
Overdenture a barra
Protesi parziale avvitata
Moncone per impianto
con esagono interno,
piattaforma da
[ 4,5 mm
Moncone per
impianto con esagono
interno, piattaforma
da [ 3,5 mm
Moncone
in lega aurea
[NEA3G]
Moncone per
impianto AdVent,
piattaforma da
[ 4,5 mm
Cappetta per barra
in lega aurea
[AVGC3]
Moncone
in lega aurea
[NEA4G]
Nota: Questi componenti non sono disponibili per la piattaforma da [ 5,7 mm.
heightAltezza
requirements
verticale
forrichiesta
Non-Engaging
per monconi
Gold Abutments
in lega aurea senza ingaggio
Vertical
107
105
Monconi in lega aurea senza ingaggio per sistemi implantari Tapered Screw-Vent, Screw-Vent e AdVent
I monconi in lega aurea senza ingaggio [NEA3G e NEA4G] per impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent con piattaforma da [ 3,5 mm
e [ 4,5 mm, hanno un profilo basso che consente una connessione sottogengivale alla piattaforma dell’impianto.
La confezione in lega aurea contiene una base, una cappetta in plastica calcinabile da [ 3,8 mm [OPS] e una vite per moncone
[MHLAS] per [NEA3G e NEA4G]. La vite del moncone [AVGCS] è per la cappetta per barra in lega aurea AdVent [AVGC3 o AVGC5] con
piattaforma standard ([ 4,5 mm).
Una volta che tutti i componenti protesici sono stati inseriti, lo spazio verticale minimo tra l’interfaccia dell’impianto e la dentatura
antagonista è rispettivamente di 3,75 mm L e 3,5 mm L (come mostrato sotto).
Guaina in
plastica
Riduzione
massima
5,45 mm
Vite del
moncone
3,5 mm
Moncone
Riduzione
massima
3,0 mm
Vite del
moncone
0,75 mm
Moncone
3,0mm variabile
Impianto
Interfaccia
Altezza dell’osso
Impianto
Interfaccia
Impianto
Tapered Screw-Vent
Impianto bifasico
Impianto
AdVent
Impianto monofasico
108
Sistema moncone in lega aurea senza ingaggio – Costruzione di strutture multiple
Scelta del moncone in lega aurea
Costruire il modello di lavoro usando una delle procedure illustrate nella
sezione sui perni per impronta. I monconi in lega aurea senza ingaggio
sono per gli impianti Tapered Screw-Vent e Screw-Vent con piattaforma
da [ 3,5 mm e [ 4,5 mm [NEA3G e NEA4G]. Questi componenti sono
composti da una base senza esagono, in lega aurea, una vite del moncone [MHLAS] e da una guaina in plastica a pressione da [ 3,8 mm
[OPS].
Una procedura per componenti su impianto senza ingaggio, per l’impianto AdVent con piattaforma da [ 4,5 mm, può essere trovata nella
sezione “Costruzione di una barra per carico immediato”.
Inserimento dei monconi e delle guaine in plastica
Questi monconi sono stati scelti a causa dello spazio verticale ridotto
tra la piattaforma dell’ impianto e la superficie occlusale dei denti antagonisti. Lo spazio verticale ridotto impedisce l’uso del moncone conico.
Posizionare con attenzione i monconi sugli analoghi dell’impianto nel
modello di lavoro. Inserire le viti nei monconi negli assemblaggi dei
monconi e negli analoghi dell’impianto utilizzando la chiave esagonale
da [ 1,25 mm. Per inserire completamente i monconi, serrare le viti del
moncone a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata.
Sgrossatura delle guaine in plastica
Stabilire visivamente le modifiche necessarie. Consultare il medico per
stabilire se sono necessarie ulteriori modifiche. Sezionare le guaine in
plastica con un disco da taglio per ottenere uno spazio libero verticale e
interprossimale adeguato. E’ possibile eseguire piccole modifiche del
profilo della base in lega aurea per permettere alla struttura di adattarsi
all’interno del restauro.
Costruzione del profilo della struttura
Utilizzare la cera e/o la resina acrilica calcinabile per incorporare la
base in lega aurea e le guaine in plastica nella struttura. Creare il contorno finale della struttura con cera per ponti e corone. Applicate con
attenzione uno strato sottile di cera o una resina calcinabile nel punto
di congiunzione tra la base e la cappetta in plastica per garantire una
fusione integra.
In alternativa alle cappette in plastica e alle viti del moncon:
• Fissare le basi agli analoghi dell’impianto con le viti per ceratura
[MTWSD per impianti con esagono interno].
• Lubrificare leggermente le viti per ceratura.
• Utilizzare la cera o la resina acrilica calcinabile e costruire il profilo
della struttura intorno alla vite e direttamente sulle basi in lega aurea.
Gold Abutment
moncone
System
in lega—aurea
Fabricating
senza multi-unit
ingaggio –framework
Costruzione
patterns
di strutture multiple
Non-Engaging
109 Sistema
Rimozione della struttura
Creare un taglio molto sottile tra i componenti per sezionare la struttura.
Utilizzare cera o resina calcinabile per riunire le sezioni. Questo processo
riduce la tensione nella struttura. La tensione è creata dalla retrazione e
dalla deformazione della cera o della resina utilizzata nella costruzione
del profilo della struttura.
Svitare le viti del moncone con la chiave esagonale da [ 1,25 mm e
rimuovere la struttura dagli analoghi dell’impianto.
Colatura, fusione della struttura di metallo
Attaccare un canale di colata calibro 10 alla porzione più spessa di ogni
unità. Aggiungere un canale di colata ausiliario e sfiati per prevenire la
porosità nella fusione. Collegare la struttura a una barra e posizionare
su una base per fusione. È preferibile non utilizzare un antibolle quando
si mettono in rivestimento componenti in lega aurea o in plastica.
La lega aurea non deve superare la temperature di fusione di 1288 °C.
Calcinare la struttura secondo tecniche tradizionali utilizzando una
cottura in due fasi (procedura standard con componenti in plastica o
resina). La temperatura di cottura non deve superare gli 815 °C con un
tempo di tenuta massimo di un’ora. Utilizzare una lega nobile o altamente nobile con materiale di rivestimento compatibile, secondo le
direttive del produttore.
Pulire la fusione; è possibile utilizzare un agente chimico per rimuovere
il rivestimento. Per assicurarsi che la superficie di inserimento delle
cappette incorporate non sia danneggiata, proteggere l’interfaccia dell’impianto durante la sabbiatura. Pulire la fusione in un’unità a ultrasuoni. Rifinire i fori di accesso della vite all’interno della fusione ruotando
manualmente l’alesatore per lega aurea o per monconi calcinabili
[MRI per NEA3G e NEA4G; PR per componenti AdVent].
Rifinitura della struttura metallica
Rimuovere il materiale sintetico per tessuti molli per poter ispezionare
visivamente la connessione tra protesi e analogo dell’impianto.
Verificare che sia stato ottenuto l’adattamento passivo.
Fissare la struttura metallica rifinita agli analoghi d’impianto nel modello
di lavoro e inviarlo al medico per la prova.
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Sistema moncone aureo senza ingaggio – Consegna della protesi definitiva
Rimozione dei componenti di guarigione
Rimuovere la struttura fusa dal modello di lavoro. Sterilizzare i componenti seguendo le normali procedure cliniche.
Rimuovere il restauro provvisorio dalla bocca del paziente. Rimuovere le
viti di guarigione o le viti chirurgiche di copertura usando la chiave
esagonale da [ 1,25 mm. Pulire e sterilizzare i componenti per l’inserimento dopo la prova della struttura.
Prova della struttura metallica
Per determinare l’adattamento passivo avvitare la vite di fissaggio ad un
componente distale in lega aurea nell’impianto corrispondente. Serrare
la vite manualmente con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Esaminare
visivamente la struttura metallica per verificare che non siano presenti
spazi tra gli altri componenti e gli impianti. Se sono presenti spazi,
decidere dove sezionare la struttura e seguire le procedure illustrate
nella sezione sui monconi conici a pagina 70.
Inviare la struttura al laboratorio sul modello di lavoro per la lavorazione
finale della protesi.
Rifinitura della protesi definitiva
Applicare la porcellana alla struttura assicurandosi di non lasciare
entrare la porcellana nel canale di accesso della vite. Rifinire il canale di
accesso della vite all’interno della protesi ruotando manualmente
l’alesatore per basi in lega aurea o per monconi calcinabili [MRI per
NEA3G e NEA4G; PR per componenti AdVent].
Rifinire la porcellana e lucidare il metallo, facendo attenzione a non
modificare l’area che si interfaccia con l’impianto. Posizionare la protesi
sul modello e inviarlo al medico per la consegna finale.
Consegna della protesi definitiva
Rimuovere il restauro provvisorio o i componenti di guarigione dalla
bocca del paziente.
Sterilizzare e inserire la protesi sugli impianti. Avvitare le viti del moncone
sugli impianti con la chiave esagonale da [ 1,25 mm. Serrare i monconi
a 30 Ncm con una chiave dinamometrica calibrata.
Confermare il buon adattamento, i contorni e l’occlusione del restauro e
eseguire eventuali aggiustamenti. Sigillare il canale di accesso alla vite
in ogni moncone con cotone, e un materiale composito per completare i
margini e l’estetica del restauro.
Fornire al paziente le istruzioni per l’igiene l’orale di prima di accomiatarlo.
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Descrizione dell`esagono interno con connessione