Valli Giudicarie e Rendena 42 sabato 20 luglio 2013 l'Adige CARISOLO. Un comitato è sceso in piazza «La gente ha paura e non va in montagna» Firme contro la presenza dell’orso Il gazebo anti orso installato a Carisolo per raccogliere firme contro la presenza del plantigrado di cui tutti avrebbero paura CARISOLO - «Firma anche tu per liberare il Trentino e i trentini dagli orsi». È questo l’appello, se così possiamo chiamarlo, con cui ieri dalle 9 alle 12, il Comitato Anti Orso e Grandi Predatori è sceso in piazza a Carisolo. Per tre ore, a fianco delle tradizionali bancarelle del venerdì c’erano infatti alcuni componenti del comitato attrezzati di gazebo, cartoline e immagini particolarmente «loquaci». TIONE «Sia chiaro - spiegano Elena, Ugo e Federico - noi non ce l’abbiamo con l’orso, anzi, l’orso è una vittima. Vogliamo però che chi ha pensato e creato questo progetto trovi delle soluzioni per risolvere il problema della convivenza tra l’orso e i nostri animali». Un punto che ha attirato l’attenzione di molti tra turisti e residenti. «In mattinata - spiegano - saranno passate più di 200 persone, di queste un centinaio hanno aderito alla raccolta firme e una cinquantina hanno richiesto la tessera di socio». Un buon risultato per i promotori visto che, come aggiungono «volevamo solo fare un po’ di informazione e sensibilizzare la popolazione sul tema». Molti dunque gli interessati, ma non sono mancati, come sottolineano gli organizzatori «i commenti di chi non la pensa come noi. Ognuno è libero di fare e di pensare ciò che vuole. Noi pen- siamo che questo sia un problema e che si debba trovare una soluzione perché, per quel che sentiamo, ci sono persone che per paura non vanno più nemmeno in montagna». Potrebbe dunque essere solo il primo di molti gazebo. «L’idea è comunque quella di coinvolgere il maggior numero di persone - spiega la presidente, Wanda Moser e di portare tutte le firme che raccoglieremo al presidente della Provincia». J. P. La sua chiusura lede inevitabilmente il tessuto sociale del territorio. Il ricordo del giudice Giuseppe Serao dal 1989 in valle Il Tribunale era un presidio di civiltà GIULIANO BELTRAMI TIONE - Undicimila euro all’anno. Tanto costa (pardon, costava) la gestione del tribunale di Tione allo Stato italiano. Poi, nella logica della famigerata spending review, ne è stata decretata la chiusura. Non solo Tione, s’intende: ci sono tutte e quattro le sezioni staccate del tribunale di Trento e 220 in tutta Italia. Qualcuna, a dire il vero, si è salvata, ma per motivi più o meno imperscrutabili: la presenza di un forte raccomandatore, una particolare (o presunta tale) posizione geografica... Spending review dello Stato, non del popolo, se è vero il calcolo fatto da due avvocati giudicariesi secondo cui lo spostamento a Trento genererebbe il costo di un milione di euro, pagato dagli studi legali, dai periti (geometri, medici, commercialisti, tecnici), dagli imputati, dai testimoni, tutti costretti a partire dal proprio paese per arrivare nel grande palazzo di largo Pigarelli a Trento. Insomma, è la montagna che deve andare a Maometto. «Ora attendiamo due passaggi: primo, se il ministero emanerà il provvedimento di giustizia; secondo, come lo intende il presidente del tribunale, il quale potrebbe dire che per cinque anni si svolgeranno udienze civili, o penali, o solo volontaria, o tavolare, o tutto insieme», commenta Giuseppe Serao, arrivato a fare il giudice a Tione nel 1989 ed ormai affezionato alle montagne giudicariesi anche se da tempo si divide fra Trento e Tione. «Per me non cambia molto», commenta, «perché invece di fare le udienze anche qui le farò solo a Trento. Però per le persone andare a Trento da Massimeno o da Riccomassimo... E comunque, al di là della funzione istituzionale di amministrazione della giustizia, il tribunale è un presidio di civiltà». Diverso, obiettiamo, è il rapporto fra giudice e territorio a seconda se il magistrato sia nel territorio o nel grande tribunale. «Effettivamente ammette Serao - fin quando il giudice è presente fisicamente ha una conoscenza a 360 gradi di che succede; altrimenti tutto viene ridotto a pratiche». Allora, siccome Giuseppe Serao abita in loco, non si può non chiedere se siano cambiate le Giudicarie. «Direi di sì. Un tempo si giudicavano molti atti di caccia, mentre oggi c’è un’autolimitazione dei cacciatori. Poi siamo in Trentino, uno dei pochi posti d’Italia in cui si perseguono i reati urbanistici ed edilizi. Piuttosto mi pare che ci sia un incattivimento generale, non solo fra cittadino e cittadino, ma anche nei confronti di chi è tenuto ad amministrare la giustizia. Ma questo è un fenomeno generale: un tempo c’era più rispetto verso le istituzioni e si accettava il giudizio di una terza persona. D’altra parte si lascia scappare - dipende dagli esempi a livello nazionale». Emigreranno da Tione circa 150 processi all’anno e dai 300 ai 400 fascicoli del civile. E pensare che in un convegno tenutosi proprio qua nel 2001 si era detto che questo è un laboratorio di efficienza, sia come tempistica che come soddisfazione dell’utente. Finire nel calderone non migliorerà le cose. «Certo - conviene il giudice Serao - il lavoro subirà un rallentamento, anche per problemi di spazio. In quel convegno si disse che soprattutto sul civile era un falso mito quello per cui il lavoro si svolgeva principalmente a Trento: infatti circa il 60% delle cause era smaltito dalle sezioni staccate». Ora è finita, salvo sorprese. Serao ha voluto chiudere con un processo sentito sul piano emotivo come l’incidente che tolse la vita all’assessore Dario Corradi di Daone. E’ anche questo un segno del legame col territorio. Il giudice Giuseppe Serao e l’entrata del tribunale da ieri chiusa per sempre L’ultima sentenza. Per la morte di Corradi, due mesi e venti giorni a Ghezzi Morte all’Ice Master, condanna minima per chi guidava la ruspa TIONE - Si è concluso ieri, presso il tribunale di Tione, il processo a carico di Antonio Ghezzi che, il 12 gennaio 2011, alla guida di una ruspa, schiacciò involontariamente Dario Corradi provocandone la morte. I due amici, volontari nell’organizzazione dell’«Ice Master», la manifestazione sportiva internazionale di arrampicata su ghiaccio che per numerosi anni si è svolta in Val Daone, erano intenti nei preparativi dell’edizione 2011 quando, all’improvviso, il drammatico incidente ha cambiato per sempre la vita di Dario e anche di Antonio. Il giudice Giuseppe Serao ha ritenuto Ghezzi colpevole di non aver rispettato tutte le regole di sicurezza necessarie ad evitare qualsiasi tipo di incidente, ma con l’applicazione delle attenuanti generiche e di quelle particolari previste dall’articolo 114, ha deciso per la condanna minima di 2 mesi e 20 giorni, con pena sospesa e senza menzione, oltre al pagamento di 750 euro di multa e delle spese processuali. Il pm Loreto Leone aveva invece chiesto la condanna a 1 anno e quattro mesi, mentre la difesa, affidata agli avvocati Stefano Pietro Galli e Mattia Gottardi, l’assoluzione con la formula più ampia. Condanna, dunque, con il minimo previsto per la tipologia di reato di cui era accusato Ghezzi. Durante la difesa gli avvocati hanno sostenuto che l’imputato, una volta accortosi del pericolo di investire Corradi, aveva premuto a fondo il pedale del freno cercando di evitare lo scontro e attivando l’unica manovra di sicurezza possibile in quel momento e in quel caso. Le motivazioni della sentenza saranno disponibili tra 90 giorni. Ieri, a Tione, è stata l’ultima giornata di processi. A causa dei tagli voluti dallo Stato il tribunale ha, di fatto, concluso la propria attività (ne riferiamo a parte). Per lo svolgimento della parte amministrativa gli uffici di piazza Cesare Battisti saranno aperti fino al 12 agosto, prima del definitivo accorpamento a Trento dove si svolgeranno tutti i processi prima di competenza tionese e riguardanti tutto il territorio delle Al. V. Giudicarie. Giudicarie | L’Ecomuseo ha stampato una cartina a cura di Paolo Dalponte Daone | Due giorni Fiavé | Tanti gli eventi I prodotti tipici su carta Speed Rock e spiderkids Pomeriggio con la Pro loco GIUDICARIE – Raccoglie tutti i prodotti tipici del territorio dell’Ecomuseo della Judicaria in un colpo d’occhio ed arriverà nelle case dei censiti in 4.800 copie, il resto delle 10 mila stampate sono destinate agli ospiti. Disegnata da Paolo Dalponte, si tratta della nuova cartina ideata dall’Ecomuseo per valorizzare le specialità del territorio compreso fra le Esteriori e il tennese. La Cartina dei prodotti tipici va a completare il progetto avviato con la mappatura e successiva raccolta in una cartina degli Elementi di valore disegnata qualche anno fa per ricordare, a turisti e locali, le perle architettoniche e culturali di cui è disseminata l’area dell’ecomuseo. Così, a fianco dei nomi di frazioni e paesi interessati compaiono le patate e la carne salada, l’olio e le DAONE - Torna nel fine settimana Speed Rock, il parallelo di arrampicata in velocità giunto alla XIII edizione. Le pareti della diga di Bissina tornano ad essere campo di gara internazionale, mentre una serie di iniziative collaterali animeranno la già emozionante giornata con i climber. Oltre a spiderkids, quest’anno lo spazio dedicato ai bambini di arricchisce di Kid’s boulder, mentre durante la giornata di domenica è prevista la partecipazione di numerosi fotografi dell’Associazione Fotoclub f11 per l’apertura del concorso fotografico «This is speedrock». La coreografa Vanessa Corradi interverrà con il suo gruppo di ballerine ad interpretare la manifestazione in chiave artistica. FIAVE’ - Oggi la Pro loco di Fiavé organizza «A lume di candela»: alle 14 i vigili del fuoco organizzeranno delle mini olimpiadi per i ragazzi. Dalle 16.30 alle 18 l’Ancora propone il laboratorio «la lanterna dei desideri» e il truccabimbi. In serata musica con The cousins e i Marvi music group; alle 21 lo spettacolo Fuoco e fiamme con i vigili del fuoco di Fiavé e Carano. Due percorsi: quello enogastronomico con la lotteria delle torte (ore 16) e gli apertivi ai ponti de l’era e la degustazione di prodotti locali a partire dalle 16; e il percorso culturale e sportivo: dalle 14 alle 18 il Museo delle palafitte sarà aperto al pubblico gratuitamente, mentre alle 16 Christian Merli, presenterà il suo prototipo Osella PA 2000, a seguire l’esposizione dei manufatti degli artisti di Fiavé. ciliegie, l’acqua termale e il miele, i formaggi e le erbe officinali e via così descrivendo il territorio a suon di leccornie per buongustai a caccia di particolarità. «Non solo un elenco di prodotti - hanno spiegato all’ecomuseo – ma anche una maniera di favorire relazioni costruttive tra produttori e tra questi e i ristoratori». L’invito è quello – ma tocca davvero ripeterlo ancora? - a fare squadra: che i ristoranti promuovano nei loro menù le specialità del luogo e si riforniscano dai produttori locali, che a loro volta mantengano in vita determinate produzioni senza cedere a facili, e spesso poco salubri, tentazioni. Uno dei prodotti sui quali l’operato dell’Ecomuseo si è concentrato quest’anno sono le erbe officinali e spontanee, protagoniste di un nascente mercato nelle Esteriori con qualche azienda agricola specializzata nella coltivazione e trasformazione. Prossimo progetto in cantiere è la candidatura al riconoscimento Unesco della Riserva della biosfera per il quale in questi giorni si stanno concludendo gli incontri di informazione previsti nei 7 comuni dell’Ecomuseo. Queste ed una serie di succinte informazioni sui prodotti tipici e su dove trovarli – dai produttori agli operatori economici - sono raccolte sul retro della cartina in formato tascabile che ha fatto il suo ingresso ufficiale pochi giorni fa all’interno delle iniziative di promozione e valorizzazione locali. Uno strumento, la cartina, di antica tradizione che però è ancora molto efficace nonostante l’incedere dei nuovi media. D. R. IN BREVE STORO Nuovi campi da tennis Saranno inaugurati oggi i rinnovati campi di tennis alle Piane di Storo.Taglio del nastro alle 17,30. Prove ed esibizioni dalle 14,30. PINZOLO La microenergia Rigenerare il corpo attraverso la Stimolazione microenergetica. Questo l’obbiettivo del Seminario gratuito di cultura e benessere che si terrà oggi e domani presso la Casa della Cultura e del Sociale. Un appuntamento gratuito durante il quale verrà presentato il metodo Assenza. Un’occasione non solo per i professionisti del benessere, ma anche per i curiosi che potranno così scoprire la metodologia cui la fisioterapista Antonia Assenza è «approdata». Orari: oggi 20:30-22:30, domani 14,30-17,30; domani 9,30-12,30 e 14,30-17.