LABORATORIO DI FISICA Presentazione Esperienza di laboratorio L’energia meccanica Esercitazione pratica: Principio di conservazione dell’energia meccanica Classe 4°Bst Scientifico Tecnologico “E. Medi” Galatone Autore: De Mitri Giacomo a.s. 2008/2009 x x Scegliere l’area desiderata Scopo dell’esperienza Introduzione teorica Materiali e strumenti utilizzati Descrizione del procedimento Dati e numeri x Scoposcopo dell’esperienza Osservare e monitorare il moto di un corpo in caduta in relazione con la legge della conservazione dell’energia meccanica x Introduzione Teorica • ENERGIA MECCANICA L'energia viene definita come la capacità di compiere un lavoro. L'energia meccanica si manifesta sotto due diverse forme principali di energia: • energia cinetica (o di movimento ) • energia potenziale gravitazionale x Introduzione Teorica(2) La somma dell'energia cinetica e dell'energia potenziale gravitazionale si mantiene costante durante il moto: Ec + U = costante oppure, esplicitando le energie: ½mv² + mgh = costante x Introduzione Teorica(3) ● Questo è il principio che si manifesta quando si lascia cadere un oggetto dall’alto: quando l’oggetto è in alto possiede energia potenziale. Quando viene rilasciato e cade, aumenta l'energia cinetica e diminuisce l'energia potenziale. La somma di energia cinetica e potenziale rimane costante ed è uguale al valore dell'energia potenziale alla massima altezza e all'energia cinetica a terra nell'ipotesi che non si perda energia nell'impatto con l'aria. x Introduzione Teorica(4) • Possiamo concludere quindi che, cadendo, il corpo ha perso tanta energia potenziale quanta ne ha acquistata sotto forma d’energia cinetica. • Tale somma viene chiamata energia meccanica del corpo ed esprime la legge della conservazione dell’energia meccanica x Materiali e strumenti scopo utilizzati • un cronometro elettronico (portata 999 s., sensibilità 0,01 s) • due celle fotosensibili (servono ad avviare e fermare il timer) • un alimentatore AC/DC (fornisce corrente continua all’elettrocalamita) • un’elettrocalamita (consente il rilascio controllato della pallina) • una base con asta di sostegno (consente di montare verticalmente le celle e la calamita) • una pallina da pingpong (massa del corpo + vite 5,662±0,001g) • una vite metallica (serve per mantenere il contatto con la calamita) • cavi elettrici di collegamento (utilizzati per il timer e per l’alimentatore) • morsetti di attacco al sostegno (utilizzati per mantenere salda la calamita all’asta) • riga centimetrata (portata 1 m, sensibilità 0,01 m) x Procedimento Dopo aver montato l'apparato come in figura, e dopo aver posto la cella fotosensibile che fa partire il tempo in cima all'apparato e l'altra in basso ad una distanza nota; si resetta il timer a zero, si attiva l'alimentatore collegato all'elettrocalamita e si fa aderire la pallina a quest'ultima utilizzando lo stratagemma della vite metallica. x Procedimento(2) Interrompendo l’alimentazione si ottiene il distacco controllato della pallina, che immediatamente taglia il fascio luminoso della cella in alto facendo partire il timer. La pallina procede con moto uniformemente accelerato, una volta giunta alla seconda cella il timer si blocca permettendone la lettura. Si ripete l’operazione variando la distanza tra le due celle, e cioè spostando la seconda cella progressivamente in alto. AVVIA L’ANIMAZIONE x Dati e numeri h(m) T(s) m(Kg) V(m/s²) V²((m/s²)²) U(mgh) Ec(1/2mv”) Em (U+Ec) 0,80±0,01 0,00±0,01 5,662·10ˉ³± 0,001 0,000 0,000 44,390 0,000 44,390 0,70±0,01 0,10±0,01 5,662·10ˉ³± 0,001 0,980 0,960 38,841 2,718 41,560 0,60±0,01 0,16±0,01 5,662·10ˉ³± 0,001 1,568 2,459 33,292 6,960 40,253 0,50±0,01 0,20±0,01 5,662·10ˉ³± 0,001 1,960 3,841 27,744 10,875 38,619 0,40±0,01 0,24±0,01 5,662·10ˉ³± 0,001 2,352 5,532 22,195 15,660 37,962 0,30±0,01 0,28±0,01 5,662·10ˉ³± 0,001 2,744 7,529 16,646 21,316 37.856 0,20±0,01 0,31±0,01 5,662·10ˉ³± 0,001 3,038 9,230 11,097 26,128 37,226 0,10±0,01 0,34±0,01 5,662·10ˉ³± 0,001 3,332 11,102 5,548 31,430 36,979 0,00±0,01 0,36±0,01 5,662·10ˉ³± 0,001 3,528 12,447 0,000 35,236 35,237 x Dati e numeri(2) 4 14 3,5 12 3 10 2,5 8 V² V 2 6 1,5 4 1 2 0,5 0 0 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 -2 0 0,1 0,2 0,3 0,4 h 50 45 45 0,7 0,8 0,9 40 40 30 25 Ec 35 Ep 30 Poli. (Ec) Poli. (Ep) 20 15 10 Ec & Ep 35 Ec & Ep 0,6 h 50 Ec Ep 25 20 Poli. (Ep) 15 Poli. (Ec) 10 5 5 0 -5 0 0,5 0,1 0,2 t 0,3 0,4 0 -5 0 0,2 0,4 0,6 h 0,8 1 x Conclusioni La prova non ha dato un esito perfettamente in linea con le aspettative teoriche, poiché la somma tra l’energia potenziale gravitazionale e l’energia cinetica non si è mantenuta costante come si poteva dedurre dalla legge fisica. Le discrepanze dei dati in difetto sono dovute agli errori sistematici o accidentali, nonché all’inosservanza dell’attrito con l’aria, che dissipa parte dell’energia. Riavvolgi