Percorso per catechisti L’atteggiamento dell’educatore cristiano alla luce dell’ Evangelii Gaudium "La Chiesa è chiamata ad uscire da se stessa e dirigersi verso le periferia, non solo quelle geografiche ma anche quelle esistenziali“ La Chiesa deve guardare alle "periferie esistenziali: quelle del mistero del peccato, del dolore, delle ingiustizie, dell'ignoranza...di ogni miseria“… Evangelii Gaudium Una Chiesa in uscita Nella Parola di Dio appare costantemente un dinamismo di “uscita” che Dio vuole provocare nei credenti. Abramo accettò la chiamata a partire verso una terra nuova (cfr Gen 12,1-3). Mosè ascoltò la chiamata di Dio: «Va’, io ti mando» (Es 3,10) e fece uscire il popolo verso la terra promessa (cfr Es 3,17). A Geremia disse: «Andrai da tutti coloro a cui ti manderò» (Ger 1,7). Oggi, in questo “andate” di Gesù, sono presenti gli scenari e le sfide sempre nuovi della missione evangelizzatrice della Chiesa, e tutti siamo chiamati a questa nuova “uscita” missionaria. Ogni cristiano e ogni comunità discernerà quale sia il cammino che il Signore chiede, però tutti siamo invitati ad accettare questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo. Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione…. ??? comodità comodità Accorcia le distanze, e assume la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo. Conosce le lunghe attese e la sopportazione apostolica. (…) usa molta pazienza, (…) tiene conto dei limiti. Quando la semente è stata seminata in un luogo, non si trattiene più là (…), bensì lo Spirito lo conduce a partire verso altri villaggi. Gli evangelizzatori hanno così “odore di pecore” “Sapere di pecora” Io vi chiedo una cosa, adesso. In silenzio, tutti, pensiamo… ognuno pensi ad una persona con la quale non stiamo bene, con la quale ci siamo arrabbiati, alla quale non vogliamo bene. Pensiamo a quella persona e in silenzio, in questo momento, preghiamo per questa persona e diventiamo misericordiosi con questa persona. (papa Francesco) Non sei pecora… Ma ne hai l’odore… Di frequente ci comportiamo come controllori della grazia e non come facilitatori. Ma la Chiesa non è una dogana, è la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa. Zurich I Zurich E …la ‘periferia’ è più vicina di quanto non indichi il termine: è ogni uomo non sfiorato dalla nostra attenzione, dal nostro amore… La periferia è tutto ciò che è marginale per la cultura dominante, ogni persona che viene considerata un po’ come ‘uno scarto’ (…) messo da parte… Povertà nella scolarizzazione Povertà culturali Povertà nella consapevolezza di sè Povertà economiche Povertà di salute Povertà dovute a chiusure, pregiudizi, precomprensioni … Povertà famigliari Povertà relazionali Povertà insite nell’età che vivono Povertà insite nell’epoca in cui vivono Povertà valoriali Povertà religiose … Evangelii Gaudium 3. Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. 2. Il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce da… I was I was dal cuore comodo e avaro dalla ricerca malata di piaceri superficiali dalla coscienza isolata. Anche i credenti corrono questo rischio, certo e permanente. Molti vi cadono e si trasformano in persone risentite, scontente, senza vita. Questa non è la scelta di una vita degna e piena, questo non è il desiderio di Dio per noi, questa non è la vita nello Spirito che sgorga dal cuore di Cristo risorto. Evangelii Gaudium 109. Ripeto qui per tutta la Chiesa ciò che molte volte ho detto ai sacerdoti e laici di Buenos Aires: preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. Le sfide esistono per essere superate. Siamo realisti, ma senza perdere l’ allegria, l’audacia e la dedizione Non lasciamoci rubare la forza missionaria! piena di speranza! periferie comodità accorcia impara malata attende appendice uscita comprende rinchiudersi ascolta trasforma attrae 81. … molti laici (…) e cercano di fuggire da qualsiasi impegno che possa togliere loro il tempo libero. Oggi, per esempio, è diventato molto difficile trovare catechisti preparati per le parrocchie e che perseverino nel loro compito per diversi anni. Ma qualcosa di simile accade con i sacerdoti, che si preoccupano con ossessione del loro tempo personale. Questo si deve frequentemente al fatto che le persone sentono il bisogno imperioso di preservare i loro spazi di autonomia, come se un compito di evangelizzazione fosse un veleno pericoloso invece che una gioiosa risposta all’amore di Dio che ci convoca alla missione e ci rende completi e fecondi. Alcuni fanno resistenza a provare fino in fondo il gusto della missione e rimangono avvolti in un’accidia paralizzante. 82. Il problema non sempre è l’eccesso di attività, ma soprattutto sono le attività vissute male, senza le motivazioni adeguate, senza una spiritualità che permei l’azione e la renda desiderabile. Questa accidia pastorale può avere diverse origini. Alcuni vi cadono perché portano avanti progetti irrealizzabili e non vivono volentieri quello che con tranquillità potrebbero fare. Altri, perché non accettano la difficile evoluzione dei processi e vogliono che tutto cada dal cielo. Altri, perché si attaccano ad alcuni progetti o a sogni di successo coltivati dalla loro vanità. Altri, per aver perso il contatto reale con la gente, in una spersonalizzazione della pastorale che porta a prestare maggiore attenzione all’organizzazione che alle persone, così che li entusiasma più la “tabella di marcia” che la marcia stessa. Altri cadono nell’accidia perché non sanno aspettare, vogliono dominare il ritmo della vita. L’ansia odierna di arrivare a risultati immediati fa sì che gli operatori pastorali non tollerino facilmente il senso di qualche contraddizione, un apparente fallimento, una critica, una croce. Evangelii Gaudium 46. La Chiesa “in uscita” In ascolto è una del Chiesa popolo con le porte aperte. Uscire verso gli altri per giungere 154 alle periferie umane non vuol dire correre verso il mondo senza una direzione e senza senso. della Molte Un predicatore è un contemplativo volte è meglio rallentare mettere parte l’ansietà del per Parolail passo, ed anche un da contemplativo guardare negli occhi e ascoltare…. popolo. A volte è come il padre del figlio prodigo, che rimane con le porte aperte perché quando ritornerà possa entrare senza difficoltà. La paura di sbagliare può bloccarci … può invece mobilitarci nelle strutture che ci danno una falsa protezione la paura di rinchiuderci … nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli …mentre fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: «Voi stessi date loro da mangiare» (Mc 6,37).