Revisione e Ragioneria societaria Modulo di Revisione Aziendale (Parte IV) Anno accademico 2014-2015 Prof.ssa Anna Paris ([email protected]) Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici Università degli Studi di Siena 1 Modulo di Revisione Aziendale Seconda Parte – Attività di revisione del bilancio di esercizio Pianificazione Fase della individuazione e valutaz. dei rischi Fase Finale La valutazione dei risultati Il Giudizio finale 2 Introduzione alla revisione del bilancio (incarico di audit) 3 Obiettivo dell’incarico di audit (ISA Italia 200) Attività tesa a «Acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a …, che consenta quindi al revisore di esprimere un giudizio in merito al fatto se il bilancio sia redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al quadro normativo sull’informazione finanziaria» (par. 11) Pertanto, l’obiettivo principale della revisione è quello di ottenere ragionevoli garanzie che il bilancio sia stato correttamente redatto in tutti i suoi aspetti sostanziali. 4 Obiettivo dell’incarico di audit (ISA Italia 200) Il revisore deve condurre la sua attività in base - ai principi etici e - con scetticismo professionale. Lo scetticismo professionale è un atteggiamento che richiede un approccio dubitativo. 5 Obiettivo dell’incarico di audit (ISA Italia 200) Lo scetticismo professionale è un atteggiamento che richiede nello svolgimento delle verifiche Valutazione critica sulla validità degli elementi probativi acquisiti (interrogarsi sulla validità) Attenzione particolare agli elementi probativi che contraddicono o che mettono in discussione l’attendibilità della documentazione esaminata o delle attestazioni della direzione 6 Obiettivo dell’incarico di audit (ISA Italia 200) Atteggiamento di scetticismo professionale del revisore sia per ridurre il rischio di trascurare circostanze inusuali; di compiere eccessive generalizzazioni nella formulazione delle conclusioni sul lavoro di revisione; di utilizzare non appropriate assunzioni nella determinazione di natura, tempistica ed estensione delle procedure e nella valutazione dei risultati. 7 Suddivisione delle verifiche dell’incarico di audit in base a PR Verifiche al fine di individuare e valutare i rischi aziendali – rischi intrinseci Verifiche sui cicli aziendali – rischio di controllo che rappresenta anch'esso un rischio aziendale Verifiche sui saldi di bilancio 8 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT Fase Obiettivi ATTIVITÀ PRECEDENTI ACCETTARE L’INCARICO /MANTENERE L'INCARICO COMPRENSIONE DELL’IMPRESA - Fase iniziale INDIVIDUAZ. E VALUTAZ. RISCHI 9 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT Fase PIANIFICAZIONE - Strategia generale della revisione (audit strategy) Obiettivi - Piano di revisione (audit planning con i work program) DEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA PIANIFICAZIONE ANALITICA PER AREA DI BILANCIO 10 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT Fase Obiettivi SVOLGIMENTO DELLE PIANIFICATE PROCEDURE DI VERIFICA (piano di revisione) - Fase interinale (fase interim-val rischi) Val rischi intrinseci e verifica del sistema di controllo interno e quindi dei cicli aziendali (acquisti, vendite, ecc.) - Fase inventario fisico Verifica esistenza delle attività aziendali - Fase finale (fase di final) Verifica delle poste di bilancio 11 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT Fase Obiettivi SVOLGIMENTO DELLE PIANIFICATE PROCEDURE DI VERIFICA - Fase iniziale - Fase interinale - Fase inventario fisico - Fase finale 12 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT Fase VALUTAZIONE RISULTATI Obiettivi VALUTAZIONE EVIDENZE REVIS. COMUNICAZIONE GIUDIZIO FINALE RISULTATI E MANAGEMENT LETTER (Lettera di suggerimenti) CONTROLLO DI QUALITÀ ANALISI - Riesame da esterni COMPLESSIVA DEL all’incarico LAVORO SVOLTO 13 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT PROCEDURE DI VERIFICA - Fase iniziale/Fase interim – PROCEDURE DI INDIVIDUAZIONE e VALUTAZIONE DEI RISCHI - Fase interim – PROCEDURE DI CONFORMITÀ - Fase inventario fisico – - Fase finale – PROCEDURE DI VALIDITÀ (procedure di coerenza e dettaglio) 14 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT L’INSIEME DELLE PROCEDURE DI REVISIONE CHE SONO RITENUTE NECESSARIE NELLE VARIE CIRCOSTANZE PER CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI DELLA REVISIONE costituiscono L’ AMPIEZZA DEL LAVORO DI REVISIONE e forniscono LA RAGIONEVOLE SICUREZZA CHE IL BILANCIO SIA CONFORME AL … 15 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT LA RAGIONEVOLE SICUREZZA ⇓ ACQUISIZIONE DI OGNI ELEMENTO PROBATIVO RITENUTO NECESSARIO PER ACCERTARE SE IL BILANCIO È VIZIATO DA ERRORI SIGNIFICATIVI ⇓ MAI RAGIONEVOLEZZA ASSOLUTA 16 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT ATTIVITÀ PRECEDENTI L’OTTENIMENTO L’INCARICO (SE RINNOVO) (ISA Italia 300) Valutare la competenza e la preparazione dei membri del team (lo stesso dell'anno precedente?) Valutare il rispetto dei principi etici compresa l’indipendenza Considerare i termini dell’incarico (in altri termini, ogni evento o circostanza che può influenzare negativamente la pianificazione e lo svolgimento dell’incarico) (par. 6) 17 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT ATTIVITÀ PRECEDENTI L’OTTENIMENTO L’INCARICO (SE PRIMO) (PR Italia 300) Definire le competenze necessarie per lo svolgimento dell'incarico Valutare il rispetto dei principi etici (indipendenza, …) Considerare i termini dell’incarico Comunicare con il precedente revisore (par. 13) 18 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT PIANIFICAZIONE – DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA GENERALE Stabilisce l’ampiezza, la tempistica e la direzione della revisione e guida lo sviluppo del più dettagliato piano di revisione; pertanto, richiede (a) Definizione delle caratteristiche dell’incarico (ad es: - revisione legale del bil es e verifica della coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d’esercizio; - revisione legale del bil cons e del bil. es capogruppo + verifica della coerenza della relazione sulla gestione con …; - revisione legale del bil es e revisione contabile limitata della relazione semestrale + verifica coerenza della … 19 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT PIANIFICAZIONE – DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA GENERALE Stabilisce l’ampiezza, la tempistica e la direzione della revisione e guida lo sviluppo del più dettagliato piano di revisione; pertanto, richiede (a) Individuazione del quadro normativo sull’informazione finanziaria della società cliente Individuazione di eventuali obblighi informativi di settore La localizzazione dell’impresa 20 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT PIANIFICAZIONE – DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA GENERALE Stabilisce l’ampiezza, la tempistica e la direzione … (b) Obiettivi dell’incarico con riferimento all’emissione delle relazioni (positive opinion o negative opinion) Pianificazione tempistica lavoro (delle verifiche periodiche, alla partecipazione all’inventario fisico) Natura delle comunicazioni (anche management letter?) Date dei principali incontri con la direzione 21 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT PIANIFICAZIONE – DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA GENERALE Stabilisce l’ampiezza, la tempistica e la direzione … (c) Determinazione di un appropriato livello di significatività Identificazione preliminare delle aree dove il rischio di errori significativi può essere più elevato Numero e composizione dei membri del team Le risorse da dedicare a specifiche aree di revisione Coinvolgimento di esperti (altri revisori o consulenti esterni) Modalità per gestire, dirigere e supervisionare il team con riferimento alla tempistica delle riunioni 22 Il team di lavoro Partner o socio di riferimento Senior Manager Manager Senior Assistant 23 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT PIANIFICAZIONE – DEFINIZIONE DEL PIANO DI REVISIONE Stabilisce la natura, la tempistica e l’estensione delle procedure di revisione per singola area che devono essere svolte dai membri del team per ottenere elementi probativi tali da ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabilmente basso. Natura, tempistica e estensione delle procedure per la valutazione dei rischi per singola area e procedure di conformità Natura, tempistica ed estensione delle conseguenti procedure di validità, una volta effettuate quelle di conformità 24 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT PIANIFICAZIONE – DEFINIZIONE DEL PIANO DI REVISIONE Nel caso di team di revisione strutturati, il piano di revisione rappresenta un valido strumento per individuare i responsabili delle diverse aree e per controllare l’adeguata esecuzione e documentazione del lavoro. 25 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT PIANIFICAZIONE – Piano di revisione dei DEBITI VS FORNITORI (un primo approccio) - LA QUADRATURA DEI DOCUMENTI CONTABILI - ANDAMENTI TEMPORALI - QUADRATURA CON QUANTO RISULTA AI FORNITORI - VERIFICA DELLA COMPETENZA - CONVERSIONE DEI DEBITI IN VALUTA 26 LE FASI DI UN INCARICO DI AUDIT PIANIFICAZIONE Presuppone di comprendere il business del cliente ⇒ Identificare i rischi sottostanti al business del cliente (Rischio intrinseco generale) Identificare i rischi correlati alle singole componenti del bilancio (Rischi intrinseci specifici) (Rischio inerente) – Identificare gli obiettivi critici della revisione Analizzare e valutare preliminarmente l’affidabilità del controllo interno ⇒ Identificare i rischi correlati alle singole componenti del bilancio (Rischi specifici) (Rischio di controllo) 27 RISCHIO DI REVISIONE IL RISCHIO CHE SI POSSA EMETTERE UN GIUDIZIO POSITIVO SU UN BILANCIO CHE CONTIENE ERRORI SIGNIFICATIVI IL RISCHIO CHE IL REVISORE ESPRIMA UN GIUDIZIO DI REVISIONE NON APPROPRIATO NEL CASO IN CUI IL BILANCIO SI SIGNIFICATIVAMENTE ERRATO. (ISA ITALIA 200 – PAR. 13) 28 RISCHIO DI REVISIONE IL RISCHIO CHE SI POSSA EMETTERE UN GIUDIZIO DI REVISIONE NON APPROPRIATO SU UN BILANCIO SIGNIFICATIVAMENTE ERRATO dipende da a)l’Azienda Cliente b) Il Revisore 29 RISCHIO DI REVISIONE dipende da a) RISCHI DI ERRORI SIGNIFICATIVI IDENTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI AZIENDALI: - RISCHIO INTRINSECO GENERALE - RISCHI SPECIFICI CIOÉ A LIVELLO DI ASSERZIONI (INTRINSECI E DI CONTROLLO) b) RISCHI DI INDAGINE (O DI INDIVIDUAZIONE) 30 RISCHIO DI REVISIONE É SEMPRE PRESENTE. É COMPITO DEL REVISORE, NON POTENDO ELIMINARLO, CONOSCERLO, APPREZZARLO e PORTARLO AD UN LIVELLO ACCETTABILMENTE BASSO E COERENTE CON GLI OBIETTIVI DELLA REVISIONE 31 RISCHIO DI REVISIONE Individuazione del rischio intrinseco generale – Business risk analysis - Rischi operativi – consistenti nel rischio di perdite derivanti da inefficienze di persone, processi e sistemi. Rischi derivanti dall’affidabilità dei processi - Rischi di mercato – derivanti dall’offerta e dalla domanda, dai cambi, dall’innovazione tecnologica - Rischi di credito – dipendenti dall’inadempimento contrattuale dei debitori e delle controparti in genere - Rischi di liquidità - Rischi finanziari (connessi alla struttura finanziaria) 32 RISCHIO DI REVISIONE Individuazione del rischio intrinseco generale – Business risk analysis - Rischi di non conformità alle norme (compliance) – comprensivi dei rischi di incorrere in sanzioni ed interdizioni dallo svolgimento dell’attività in seguito alla mancata osservanza del quadro normativo di riferimento (normativa ambientale, previdenziale, sicurezza posto di lavoro, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, fabbricazione di beni usurpando titoli di proprietà industriale, ecc.) - Rischio reputazionale – deterioramento dell’immagine aziendale 33 RISCHIO DI REVISIONE Attribuzione della classe di rischio Fa seguito all’attività di individuazione e valutazione del rischio intrinseco generale (rischio di business), l’attribuzione di una classe di rischio (di un grado di rischio) al cliente. La graduazione della classe può essere più o meno estesa (3 max 5 classi). 34 RISCHIO DI REVISIONE Individuazione dei rischi intrinseci specifici o rischi inerenti Rischi a livello di singoli conti o di gruppi di operazioni. Rischio intrinseco specifico – quello connesso alla suscettibilità di un’asserzione di contenere un errore che può essere significativo, considerato singolarmente od aggregato con altri errori, e ciò indipendentemente dalla presenza o meno di controlli interni ad essa riferita 35 RISCHIO DI REVISIONE Individuazione dei rischi intrinseci specifici o rischi inerenti Rischi intrinseci specifici - inatteso incremento/decremento del fatturato - acquisto di prodotti finiti in mercati a rischio (Cina) mentre disponibili in italia - prezzi di vendita applicati in modo disomogeneo per zone - assenza di una politica degli sconti (tutto lasciato alla discrezionalità degli agenti) 36 RISCHIO DI REVISIONE Individuazione dei rischi intrinseci specifici o rischi inerenti. La voce Prestiti a M/L termine di € 300.000 registra finanziamenti determinati su contratti firmati con terzi indipendenti e basati su precise regole e calcoli di quote capitali e quote interessi Rischio intrinseco specifico ALTO, MEDIO, BASSO ???? 37 RISCHIO DI REVISIONE Individuazione dei rischi intrinseci specifici o rischi inerenti La voce Prestiti a M/L termine di € 300.000 registra finanziamenti determinati su contratti firmati con terzi indipendenti e basati su precise regole e calcoli di quote capitali e quote interessi Rischio intrinseco specifico basso 38 RISCHIO DI REVISIONE Individuazione dei rischi intrinseci specifici o rischi inerenti. La voce Prestiti a M/L termine registra un finanziamento ottenuto da una parte correlata (una consociata) basato su un contratto firmato che prevede un preciso piano di ammortamento con quote capitali e interessi Rischio intrinseco specifico ALTO, MEDIO, BASSO ???? 39 RISCHIO DI REVISIONE Individuazione dei rischi intrinseci specifici o rischi inerenti. La voce Prestiti a M/L termine registra un finanziamento ottenuto da una parte correlata (una consociata) basato su un contratto firmato che prevede un preciso piano di ammortamento con quote capitali e interessi Rischio intrinseco specifico MEDIO 40 RISCHIO DI REVISIONE Individuazione dei rischi di controllo Rischi a livello di singoli conti o di gruppi di operazioni. Rischio che il sistema di controllo non prevenga o non individui e corregga tempestivamente un errore che potrebbe essere contenuto in un’asserzione e che potrebbe essere significativo, considerato singolarmente o congiuntamente ad altri. 41 RISCHIO DI REVISIONE IL LIVELLO DEL RISCHIO INERENTE E DEL RISCHIO DI CONTROLLO DIPENDONO DALL’AZIENDA CLIENTE E DAL SUO AMBIENTE La valutazione dei rischi intrinseci (generale e specifico) nonché del rischio di controllo dipende esclusivamente dal giudizio professionale del revisore 42 RISCHIO DI REVISIONE RISCHIO DI INDAGINE O DI INDIVIDUAZIONE Il rischio che la natura, il timing e l’estensione delle verifiche dei saldi di bilancio non consentano l’individuazione degli errori significativi (singolarmente o congiuntamente ad altri errori) e Il rischio di aver interpretato in modo non corretto i risultati delle verifiche svolte 43 RISCHIO DI REVISIONE RISCHIO DI INDAGINE O DI INDIVIDUAZIONE Natura – scelta di una procedura inappropriata Tempistica – scelta di tempi inadeguati per effettuare la procedura Ampiezza - estensione delle procedure Si può far fronte a tale rischio con un team di revisione adeguato, l’applicazione dello scetticismo professionale, la supervisione, il riesame. 44 RISCHIO DI REVISIONE RELAZIONE INVERSA TRA IL LIVELLO COMBINATO DEL RISCHIO INERENTE (RISCHIO INTRINSECO SPECIFICO) E QUELLO DI CONTROLLO (RISCHIO DI ERRORI SIGNIFICATIVI) E IL RISCHIO DI INDIVIDUAZIONE Più è alto il rischio intrinseco specifico e di controllo - e la loro combinazione - più procedure analitiche di revisione devono essere effettuate per rendere il rischio di individuazione basso e quindi per ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabile. 45 RISCHIO DI REVISIONE Può essere espresso: a) in termini quantitativi (percentuali o numerici come una scala da 1 a 5); b) in termini qualitativi (alto, medio, basso oppure normale, gestibile, eccessivo qualora i livelli sono 3). 46 Livello combinato di rischio intrinseco specifico e di controllo (rischio residuo di errori significativi) 47 Livello combinato di rischio intrinseco specifico e di controllo Valutazione del rischio di controllo Valutazione del rischio Intrinseco specifico Alto Medio Basso Alto Medio Basso 48 Livello combinato di rischio intrinseco specifico e di controllo Valutazione del rischio di controllo Valutazione del rischio Intrinseco specifico Alto Medio Basso Molto alto Alto Medio Alto Medio Basso Medio Basso Molto basso Alto Medio Basso 49 Livello accettabile di rischio di individuazione Valutazione del rischio di controllo Valutazione del rischio Intrinseco specifico Alto Medio Basso Molto basso Basso Medio Basso Medio Alto Medio Alto Molto alto Alto Medio Basso 50 RISCHIO DI REVISIONE RISCHIO DI REVISIONE AD UN LIVELLO ACCETTABILE = (RISCHI INTRINSECI SPECIFICI X RISCHI DI CONTROLLO) X RISCHIO DI INDAGINE 51 RISCHIO DI REVISIONE RISCHIO DI REVISIONE AD UN LIVELLO ACCETTABILE = LIVELLO COMBINATO DI RISCHIO INTRINSECO SPECIFICO E DI CONTROLLO X RISCHIO DI INDAGINE 52 RISCHIO DI REVISIONE RISCHIO DI REVISIONE AD UN LIVELLO ACCETTABILE = RISCHIO RESIDUO DI ERRORE SIGNIFICATIVO X RISCHIO DI INDAGINE MOLTO ALTO X MOLTO BASSO MEDIO X MEDIO BASSO X ALTO 53 Livello accettabile del rischio di individuazione (indagine) Indipendentemente dai livelli del rischio inerente e del rischio di controllo, e quindi anche quando tali due rischi sono bassi, le procedure di validità devono essere sempre effettuate 54 Il concetto di significatività «materialita’»⇔«significativita’» l’ampiezza di un’omissione o di un errore contenuto nelle informazioni contabili (quali-quantitative) a causa del quale diventa probabile che il giudizio su questa informazione di una persona ragionevole venga modificato od influenzato dall’omissione o dall’errore. 55 Il concetto di significatività «informazione significativa» se la sua mancanza o la sua inadeguata o non corretta descrizione potrebbe influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori da prendere sulla base del bilancio 56 Il concetto di significatività Le voci significative comprendono: - - Conti la cui movimentazione, indipendentemente dal saldo finale, rappresenti una parte rilevante dei bilanci annuali Conti il cui saldo finale è rilevante Conti il cui saldo è esiguo ma che possono contenere potenzialmente degli errori Conti relativi ad elementi patrimoniali o a componenti reddituali di rilievo a seguito dell’attività dell’azienda 57 Il concetto di significatività Nella fase di pianificazione, il revisore definisce un livello di significatività accettabile per il bilancio nel suo complesso al fine di rilevare errori significativi: quantitativamente (importo dell’errore o omissione massima accettabile) qualitativamente (natura dell’errore, es: inadeguata o non corretta descrizione di un principio contabile; natura dell’omissione della descrizione, es: omessa descrizione della composizione di una voce di stato patrimoniale) Si tratta di un livello dai confini indefiniti e che può essere rivisto nel corso dell’attività 58 Il concetto di significatività Nella fase di valutazione dei risultati, il revisore valuta l’effetto degli errori, identificati e non corretti dall’impresa, singolarmente e nel loro insieme, al fine di stabilire se l’effetto è significativo rispetto al bilancio nel suo complesso. 59 Il concetto di significatività Se la soglia di errore significativo è € 2.500.000 e si verifica: - un sottoaccantonamento di € 1.300.000 a fondo garanzia prodotti - il mancato accantonamento al fondo cause legali di € 800.000 - la mancata svalutazione di titoli azionari per € 700.000 ???? 60 Il concetto di significatività Se la soglia di errore significativo è € 2.500.000 e si verifica: - un sottoaccantonamento di € 1.300.000 a fondo garanzia prodotti - il mancato accantonamento al fondo cause legali di € 800.000 - la mancata svalutazione di titoli azionari per € 700.000 è superata la soglia di significatività 61 Il concetto di significatività LA RELAZIONE RISCHIO DI REVISIONE → MATERIALITÀ BASSO ALTO → ALTA → BASSA Sono relazioni accettabili? 62 Il concetto di significatività RELAZIONE RISCHIO DI REVISIONE → MATERIALITÀ BASSO ALTO → ALTA → BASSA Non sono relazioni accettabili perché una componente del rischio di revisione è il rischio di individuazione che deve essere tale da rendere il rischio di revisione ad un livello accettabile. Pertanto, … 63 Il concetto di significatività … la MATERIALITÀ deve essere stabilita sempre per avere errori trascurabili (tollerabili) e, quindi, un accettabile RISCHIO DI REVISIONE. 64 Il concetto di significatività Significatività = Livello di significatività dello scostamento Livello di significatività generale (per il bilancio nel suo complesso) (Audit strategy) L’importo massimo al di sopra del quale sussistono errori che influenzano le decisioni dei destinatari che agiscono secondo razionalità 65 Il concetto di significatività Fatturato Attivo Risultato Operativo Risultato economico al netto di imposte e di componenti straordinari (se i componenti straordinari sono presenti e rilevanti) Patrimonio sociale 66 Il concetto di significatività Risultato economico al netto di imposte e di componenti straordinari (se i componenti straordinari sono presenti e rilevanti) Patrimonio sociale Importo determinato in un intervallo compreso tra - 5-10% Risultato economico ante imposte e componenti straordinarie (plus/minusvalenze) - 1-5% del Patr. Sociale 67 Il concetto di significatività Risultato econ. ante imposte = € 800.000 Patrimonio sociale = € 2.000.000 - 5-10% Risultato economico ante … - 1-5% del Patr. Netto 10% di 800.000 = € 80.000 5% di 2.000.000 = € 100.000 Per prudenza, significatività = € 80.000 68 Significatività operativa Può essere rappresentata da uno o più importi (uno per ogni classe di operazioni, saldi). E’ inferiore alla significatività per il bilancio E’ determinata per ridurre ad un livello appropriatamente basso la probabilità che l’insieme di errori non individuati e non corretti, in quella particolare classe di operazioni o saldi, superi la significatività del bilancio nel suo complesso. E' stabilita tra il ??%-??% della significatività. Se 70% della significatività (basso rischio di errori) Se 30% della significatività (elevato rischio di errori) 69 Errore trascurabile L'importo al di sotto del quale gli errori sono trascurabili e non necessitino di essere cumulati in quanto il revisore si attende che l'insieme di tali importi chiaramente non avrà un effetto significativo sul bilancio Nella prassi è stabilito tra il 5% - 15% della significatività operativa Tuttavia, se non si ricorre alla significatività operativa, è una % della significatività. 70 Il concetto di significatività Ip. A Risultato ante imposte Significatività (5% Ris. ante imp) Significatività operativa dell’area di bilancio magazziono materie prime (70% materiality) Errore tollerabile (10% materiality oper.) 71 € 10.150 € 500 € € 350 35 Il concetto di significatività Ip. B Risultato ante imposte Significatività (5% Ris. ante imp) Significatività operativa dell’area di bilancio crediti vs clienti (40% materiality) Errore tollerabile (10% materiality oper.) 72 € 10.150 € 500 € € 200 20 Il concetto di significatività Per le PMI è più ricorrente utilizzare la significatività a livello di bilancio come punto di partenza anche dell’errore tollerabile al di sopra del quale c’è l’area del giudizio con rilievi; quindi: Risultato ante imposte Significatività (5%) Errore tollerabile (10% materiality) € 10.150 € 500 € 50 73 Il concetto di significatività L’errore trascurabile può poi essere incrementato o diminuito sulla base del livello combinato di rischio intrinseco e di controllo a livello di singola area di bilancio specialmente se non viene determinata la significatività operativa (significatività per area di bilancio). La significatività in sede di pianificazione è calcolata sulla base dei dati dell’esercizio precedente; successivamente, viene calcolata sui dati del bilancio sottoposto a revisione. 74