METODI RAPIDI PER LA DETERMINAZIONE DI AMMINE BIOGENE IN PRODOTTI CASEARI: ESTRAZIONE MSPD ED ANALISI HPLC-ESI-MS/MS F. Calbiani, M. Careri, L. Elviri, A. Mangia, L. Pistarà, I. Zagnoni Dipartimento di Chimica Generale ed Inorganica, Chimica Analitica, Chimica Fisica, Università degli Studi di Parma, Parco Area delle Scienze 17/A, 43100 Parma Nell’ambito di studi sulla qualità e la sicurezza degli alimenti, le ammine biogene rappresentano una classe di contaminanti che ha recentemente suscitato notevole interesse, motivato dall’approfondimento delle conoscenze sia circa il loro ruolo fisiologico di mediatori di vari processi metabolici, sia sulla loro capacità di agire quali induttori di reazioni allergiche [1]. Grazie alla correlazione fra la loro concentrazione e l’entità di processi di decarbossilazione enzimatica di origine microbica, le ammine biogene possono essere considerate marker di contaminazione microbica di alimenti. L’elevata variabilità nel contenuto di ammine sia tra alimenti diversi, quali carne, pesce, formaggi, birra, vino, che all’interno di alimenti della stessa tipologia è riconducibile a diversi fattori quali il contenuto di sali, il pH, la temperatura e la disponibilità di substrati [2]. Lo sviluppo di metodi affidabili per la determinazione di ammine biogene in matrici alimentari quali pesce e formaggi è di notevole importanza, in quanto la presenza di queste sostanze negli alimenti è correlata al manifestarsi di sintomi riconducibili rispettivamente alla sindrome da “avvelenamento da sgombroidi” e alla “cheese reaction”. Questa azione si esplica a concentrazioni delle ammine variabili da poche decine a migliaia di mg/kg in funzione della sensibilità individuale e di fattori legati all’assunzione di determinati farmaci. Nel presente lavoro, è stato sviluppato un metodo rapido basato sulla cromatografia liquida abbinata alla spettrometria di massa tandem (HPLC-MS/MS) con sorgente electrospray (ESI) per l’identificazione e la determinazione di ammine biogene, quali istamina, tiramina e βfeniletilamina (Figura 1), in campioni di formaggio fresco e formaggio stagionato. Tiramina β-feniletilamina Istamina Figura 1. Struttura chimica delle ammine biogene. La separazione cromatografica degli analiti in oggetto è stata effettuata con meccanismo di ripartizione a fase inversa mediante impiego di una colonna Luna C18(2) narrow-bore (250 x 2.0 mm, 5µm, Phenomenex), utilizzando quale fase mobile una miscela di metanolo e acqua acidificata con TFA 0.1% (v/v), con eluizione in gradiente. La rivelazione ESI-MS/MS è stata effettuata acquisendo il segnale degli ioni positivi in modalità MRM (Multiple Reaction Monitoring) ed utilizzando gli standard deuterati degli analiti come standard interni. Al fine di aumentare la selettività, sono state acquisite due transizioni per ciascuno degli analiti considerati. Particolare attenzione è stata posta alla fase di trattamento del campione, per la quale è stato valutato l’impiego di nuove tecniche di estrazione “solvent-free”. L’applicazione della tecnica di estrazione solido/liquido per impiego di acqua acidificata per HCl 0.1 M ha consentito di ottenere buoni risultati per entrambe le matrici. Nel caso del formaggio stagionato, a causa dell’elevato contenuto proteico, si è resa necessaria una successiva purificazione dell’estratto mediante filtrazione con filtri a taglio molecolare (Centricon YM-3, 3000 MWCO, Amicon, Milllipore). Tuttavia, allo scopo di sviluppare metodi rapidi di trattamento del campione ed al fine di ridurre il consumo di solventi e la quantità di campione da sottoporre ad analisi, è stato sviluppato un metodo alternativo, basato sull’impiego dell’estrazione per dispersione della matrice in fase solida (MSPD). Il metodo sviluppato, che presenta il vantaggio di combinare l’omogeneizzazione, l’estrazione e la purificazione in un unico stadio, consentendo di trattare direttamente campioni solidi, semisolidi e viscosi, prevede nel caso in esame l’omogeneizzazione di 0.25g di formaggio con 1g di silice funzionalizzata con gruppi cianopropile, e la successiva eluizione con miscele metanolo/acqua acidificata con acido formico 0.1% (v/v). L’applicabilità dei metodi MSPD sviluppati è attestata dalle buone rese di estrazione ottenute. In particolare, nel caso del formaggio stagionato sono stati calcolati recuperi pari a 84±10% (istamina), 91±12% (tiramina), 117±3 % (β-feniletilamina) al livello di concentrazione di 3 mg/kg, 0.4 mg/kg e 2 mg/kg per istamina, tiramina e β-feniletilamina rispettivamente. In conformità alle linee guida proposte dalla Eurachem [3], i metodi proposti sono stati validati in termini di robustezza, selettività, limiti di rivelazione e quantificazione, intervallo di linearità e accuratezza, utilizzando quale ‘bianco’ di matrice un campione di formaggio fresco cremoso, addizionato degli analiti ad opportuni livelli di concentrazione. In particolare, gli eccellenti limiti di rivelazione (0.05-0.25 mg/kg) e quantificazione (0.09-0.55 mg/kg) attestano l’applicabilità del metodo per la quantificazione di ammine biogene nel formaggio a livello di tracce. La determinazione delle ammine biogene in campioni di formaggio stagionato ha consentito di determinare la tiramina a concentrazione variabile da 0.21±0.03 a 16.8±1.4 mg/kg e l’istamina da 4.3±0.2 a 12.3±0.8 mg/kg e di evidenziare una dipendenza dei livelli di concentrazione dal tempo di stagionatura. E’ stato inoltre riscontrato un buon accordo dei dati ottenuti con i due metodi di estrazione considerati. In Figura 2 sono illustrati i cromatogrammi MRM delle transizioni estratte di istamina e tiramina in un campione di formaggio stagionato. A B C D Figura 2. Cromatogrammi HPLC-ESI-MS/MS MRM delle transizioni estratte di istamina (A-B) e tiramina (C-D) in un campione di formaggio stagionato. Riferimenti [1] A.R. Shalaby, Food Research Int., 7 (1996) 675. [2] A. Halasz, A. Barath, L.S. Sarkadi, W. Holzapfel, Trends in Food Science & Technology, 51 (1994) 42. [3] The Fitness for Purpose of Analytical Methods: A Laboratory Guide to Method Validation and Related Topics, EURACHEM Guide, (1998) LGC, Teddington, GB; http://www.eurachem.ul.pt/ Lavoro svolto nell’ambito del Progetto COFIN 2002 (MIUR): Sicurezza degli alimenti. Nuovi metodi di controllo per contaminanti naturali in tracce