«Un milione per verifiche pilotate»
Inchiesta sulla Guardia eli finanza
Indagato il numero due Bard i, arrestato i l capo di Livorno
Co' volto Spaziante, arrestato per ' Mose. Padoan: addolorato
ROMA - Mazzette da un
milione di euro versate al colonnello Fabio Massimo Mendella, ma soprattutto il generale Vito Bardi, comandante in
seconda della Guardia di Finanza, indagato per corruzione. Il blitz nella sede del Comando generale delle Fiamme
Gialle - scattato per il suo
coinvolgimento - ha lasciato
sbigottiti gli altri alti ufficiali
già al lavoro, come ogni giorno: gli investigatori si sono
presentati nella sede di viale
XXI Aprile con l'ordine di perquisizione firmato dai magistrati di Napoli che coordinano l'indagine capace di provocare un terremoto nel Corpo,
da sempre in prima linea nella
lotta alle tangenti e all'evasione fiscale. L'ufficio di Bardi è
stato passato al setaccio per
l'inchiesta dei pubblici ministeri Vincenzo Piscitelli e Henry john Woodcock sulle verifiche tributarie e fiscali «pilotate» che ha portato all'arresto
del comandante provinciale
della Guardia di Finanza di Livorno, Fabio Massimo Mendella, e del commercialista napoletano Pietro De Riu per una
maxitangente - reiterata nel
tempo - da un milione di euro.
Uno choc, per la Finanza. I
pm partenopei hanno iscritto
sul registro degli indagati anche il nome del generale in
pensione Emilio Spaziante, arrestato appena una settimana
fa per l'indagine della Procura
di Venezia sulle mazzette pagate per il Mose. «Una parte
della Nazione è sana, nelle indagini le forze di polizia giudiziaria non hanno avuto remore a occuparsi di vicende anche al proprio interno: è stata
la stessa Guardia di Finanza
che ha proceduto nei confronti di altri esponenti del corpo»,
ha sottolineato il presidente
dell'autorità Anticorruzione,
Raffaele Cantone, da poco insediatosi e già alle prese con
una serie di casi spinosissimi.
«La notizia mi addolora, esprimo la mia totale fiducia nella
Guardia di Finanza e nei suoi
membri», ha detto a chiare lettere il ministro dell'Economia,
Pier Carlo Padoan. Dal quale,
contemporaneamente, è partito un duro monito: «II contrasto alla corruzione, ovunque si celi, va avanti. E gli ultimi sviluppi lo dimostrano...».
L'inchiesta sfociata nei clamorosi provvedimenti di ieri
potrebbe essere comunque
solo all'inizio. Oltre a Bardi e
Spaziante - sospettati dai
magistrati di essere «a libro
paga» di chi voleva evitare
guai dagli accertamenti sui libri contabili - potrebbe presto coinvolgere altri ufficiali.
Dal provvedimento di 43 pagine del gip Dario Gallo traspare
evidente il fatto che ulteriori
filoni d'indagine potrebbero
essere già in movimento e che
l'arresto di Mendella forse è
solo la punta dell'iceberg.
Gli accertamenti di Piscitelli
e Woodcock hanno ricostruito
come, trasferito da Napoli a
Roma, il colonnello avesse
suggerito agli imprenditori
Giovanni e Francesco Pizzicato di trasferire nella Capitale
anche la loro società «Gotha»,
specializzata nel settore dei
materiali ferrosi: «Il concreto
rischio di un pregiudizio fiscale, economico e professionale
- ha ricordato inizialmente il
gip - induceva Giovanni Pizzicato a versare in tempi diversi, e in modo comunque frazionato, versamenti iniziali di
15 mila euro mensili, poi ascesi a 20 mila e quindi a 3o mila,
per una somma complessiva
di oltre un milione di euro, oltre a utilità di vario genere ed
economicamente rilevanti,
quali soggiorni in Sardegna,
cene e altri donativi in corso di
accertamento». Poi, il passag-
gio che allude a nuovi scenari
investigativi: «Mendella, a soli
due giorni di distanza dall'avvenuto trasferimento a Roma
della sede legale della "Gotha",
ha chiesto l'autorizzazione al
Comando provinciale di poter
eseguire, in deroga alla ripartizione delle competenze per
fascia di volume d'affari, la verifica extraprogramma nei
confronti, tra le altre società,
della "Gotha": l'autorizzazione
fu rilasciata il giorno successivo (vale a dire il 24 febbraio
2011) dal comandante provinciale, Ignazio Gibilaro». Il giudice, su questo punto, dimostra di non avere alcun dubbio: Mendella - una volta trasferito a Roma - si era dato da
fare «al fine di creare le condizioni giuridiche-formali per
poter avviare una verifica fiscale e in tal modo continuare
a mantenere in maniera esclusiva e in prima persona i rapporti intrattenuti con Giovanni Pizzicato».
Flavia Haver
La Procura di Napoli ha
ottenuto l'arresto dei
comandante provinciale
delle Fiamme Gialle di
Livorno, Fabio Massimo
Mendella e il commercialista
Pietro De Riu. Le accuse sono
di concorso in concussione
per induzione e rivelazione di
segreto di ufficio
A Roma la Digos,
sempre nell'ambito
dell'indagine di Napoli,
ha compiuto un blitz
nella sede del Comando
generale della Guardia
di Finanza per perquisire
l'ufficio del generale Vito
Bardi, vicecomandante
delle Fiamme Gialle
Il generale Vito Bardi è
indagato per corruzione
nell'inchiesta dei pm
Vincenzo Piscitelli e John
Henry Woodcock,
coordinati dall'aggiunto
Alfonso D'Avino, per le
presunte anomalie in
alcune verifiche fiscali
Nell'ambito della stessa
inchiesta è indagato
anche il predecessore di
Vito Bardi ovvero il
generale Emilio
Spaziante, che è stato
arrestato nell'inchiesta
di Venezia sul Mose
con l'accusa di aver
intascato una mazzetta
Milione
Ammonta a un milione
di euro la cifra che il comandante della Guardia di Finanza di Livorno
Fabio Massimo Mendella è accusato di aver
percepito per «pilotare»
verifiche fiscali favorendo alcune società
Frigia "
Coilonneim
Fabio Massimo Mendella,
comandante provinciale
della Guardia di Finanza
di Livorno dal luglio
scorso, in una foto di
archivio. È stato arrestato
con l'accusa di concorso
in concussione
nell'ambito di
un'inchiesta della Procura
di Napoli
Sono quelle dell'ordinanza che ha portato
all'iscrizione nel registro degli indagati del
generale Vito Bardi,
comandante in seconda della Guardia
di Finanza
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