Ambiente, salute, innovazione: una nuova politica per la chimica REACH Registrazione Valutazione Autorizzazione delle sostanze chimiche COM (2003)644 – I contenuti più significativi Guido Sacconi 1 Registrazione Verranno registrare le sostanze prodotte/importate >1 <10 t/a >10 <100 t/a > 100 <1000 t/a >1000 t/a Intermedi isolati “on-site” e intermedi isolati “trasportati” le sostanze prodotte/importate < 1 t/a le sostanze per attività di ricerca e sviluppo (5 anni+5+5 per farmaceutici) i polimeri Saranno esclusi Alcuni test più complessi richiesti per sostanze prodotte/importate <10 t/a sono stati ridotti Le informazioni sono proporzionali al volume e al rischio Le sostanze notificate (dopo il 1981 e in base alla Dir. 67/548) non devono essere di nuovo registrate L’Ente che gestirà la fase di Registrazione sarà l’Agenzia 2 Sostanze esistenti Quanto detto per la registrazione, si riferisce alle sostanze nuove Per le sostanze esistenti (100.000?), si prevede invece un forte scaglionamento: 3 anni >1000 t/a e CMR >1 t/a 6 anni >100 t/a 11 anni >1 t/a 3 Valutazione: due tipi Valutazione dei dossier Obbligatoria nei casi in cui si prevedono test sugli animali per minimizzarne la necessità E’ effettuata dall’Autorità competente dello SM interessato E’ previsto lo scambio di dati Può essere condotta anche per verificare la conformità della registrazione Valutazione delle sostanze Viene effettuata quando l’Autorità competente dello SM ha motivo di temere un rischio per la salute umana o per l’ambiente Si tratterà di un controllo di qualità e conformità 4 Meccanismo decisionale L’Agenzia stabilisce dei criteri per la prioritarizzazione delle sostanze da valutare Su questa base, le Autorità competenti degli SM definiscono un piano mobile Entrambi i tipi di valutazione, possono concludersi con una richiesta di ulteriori informazioni L’Agenzia decide su queste richieste se esiste l’accordo di tutti gli SM In caso contrario, decide la CE 5 Autorizzazione - sostanze Verranno autorizzate le seguenti sostanze: C.M.R. cat 1 e 2; PBT, vPvB quelle che abbiano effetti equivalenti per le persone e per l’ambiente POP soggetti ad autorizzazione tenendo conto delle restrizioni che sono già riportate nella Convenzione di Stoccolma 6 Autorizzazione - procedura L’autorizzazione viene concessa quando sia dimostrabile che i rischi derivanti dall’utilizzazione di tale sostanza possono essere adeguatamente controllati In caso contrario, può essere concessa per validi motivi socio-economici e in assenza di alternative tecnologiche disponibili In questo caso, deve essere presentato un piano di sostituzione e può essere stabilito un limite temporale L’Agenzia avrà 10 mesi di tempo per preparare la sua opinione e le informazioni non confidenziali verranno pubblicati nel sito web dell’Agenzia La Commissione adotterà la decisione finale Ogni sostanza autorizzata riceverà un numero di autorizzazione 7 Agenzia Verrà creata un’Agenzia, “European Chemicals Agency”, che gestirà gli aspetti tecnico-amministrativi del sistema: Gestione della banca-dati Raccolta dei dossier di registrazione Fornitura di informazioni al pubblico sulle sostanze soggette a valutazione L’Agenzia renderà disponibili formati e pacchetti software per presentare i dossier direttamente su internet Le Autorità competenti dovranno creare help-desks con informazioni appropriate disponibili on-line (questo per risolvere le difficoltà linguistiche, la conoscenza di determinati aspetti locali e per sostenere maggiormente le PMI) 8 Struttura Comitato di gestione (Management Board) Direttore esecutivo Comitato per la valutazione del rischio Comitato per l’analisi economico-sociale Comitato degli SM Forum per l’applicazione e lo scambio di informazioni Segretariato Comitato d’appello 9 C.S.R.: Chemical Safety Report Le imprese dovranno presentare un rapporto di sicurezza chimica delle sostanze e dei preparati Il CSR riporta la valutazione di sicurezza chimica (CSA: una valutazione del rischio in cui si tiene conto delle misure di gestione del rischio da adottare) Non trattandosi di uno strumento di comunicazione, il CSR non sarà trasmesso “down the supply chain” La scheda di dati di sicurezza (data safety sheet) sarà l’unico strumento che verrà trasmesso “down the supply chain” e includerà ogni informazione risultante dal CSA Il CSR non è richiesto per sostanze prodotte/importate < 10 t/a per intermedi isolati “on site” e intermedi isolati trasportati. 10 Downstream users Il “downstream user” comunica al produttore o importatore l’uso della sostanza in modo che tutti gli usi siano inclusi e considerati nel CSA Per usi al di fuori di quelli descritti nei SDS fornitogli da produttore, deve preparare il CSR Questo obbligo decade se: Si usano misure di risk assesment più rigide di quelle raccomandate dal produttore/importatore Si tratta di sostanze non pericolose Si tratta di casi in cui il produttore o importatore non deve eseguire il CSR 11 Schema della filiera produttiva Produttori D.U. 1° liv. D.U.2° liv. Formulatori di preparati Produttori di sostanze Utlizzatori di sostanze/preparati Consumatori Importatori Distributori Ind.chimica Ind. Coloranti Ind. Tessile 12 Confidenzialità dei dati L’industria potrà dichiarare che alcune informazioni restino confidenziali Non possono essere considerate tali L’informazione di base sulla pericolosità della sostanza La guida sull’uso in sicurezza Le informazioni richieste per assicurare l’adeguato controllo Dati ritenuti confidenziali: dettagli sulla composizione dei preparati uso preciso, funzione o applicazione di una sostanza/preparato esatto tonnellaggio della sostanza/preparato prodotto o immesso sul mercato legami tra un produttore/importatore e il suo downstream user 13 Sostanze nei manufatti Le sostanze contenute nei manufatti verranno registrate se sono rilasciate dal manufatto pericolose contenute >1 t/a Una Notifica (non Registrazione) deve essere fatta all’Agenzia anche per le sostanze contenute nel manufatto che vengono rilasciate accidentalmente 14 Impatto sull’industria chimica: costi diretti nell’arco di 11 anni (milioni di euro) Costo della registrazione 500 Costo dei test 1.250 Costo delle safety data sheets 250 Procedure d’autorizzazione 100 Riduzione dei costi per le nuove sostanze 100 (e più) Costo totale dei test e della registrazione 2.000 Maggiori oneri (versati all’Agenzia) 300 Costo Totale 2.300 15 Costi per gli utilizzatori a valle (miliardi di euro) 11 anni 15 anni Scenario 1: 2,8 1-2% di sostanze ritirate dal mercato 3,6 Scenario 2: Costi più elevati di adattamento 5,2 4,0 16 Costi e benfici Un costo, dunque, che oscilla dai 5 ai 7,5 miliardi di euro Sensibilmente inferiore ai costi imputati al documento per la consultazione: 20/32 miliardi di euro Nello scenario più ottimistico: - 81% …e a fronte di un vantaggio sul versante sanitario stimato, sulla scala dei 30 anni, 50 miliardi di euro 17 Il giudizio delle parti interessate In generale si è venuto sfumando Sul testo finale non ci sono ancora analisi dettagliate né, tanto meno, proposte di modifica strutturale del sistema Per quanto si può prevedere L’industria (soprattutto a valle) insisterà su costi e gestibilità Le ONG ambientaliste si concentreranno su alcune nozioni-chiave (ad es.: sostituzione; adeguato controllo) I sindacati rischiano di restare divisi: chimici preoccupati per l’occupazione e le prospettive strategiche del settore; quelli dei settori a valle, impegnati soprattutto sulla salute in fabbrica 18 Giudizio politico d’insieme Studi forse approssimativi, ma i costi si sono sicuramente abbassati molto E anche la gestibilità del sistema è migliorata Resta il limite di un approccio basato più sul rischio (risk) che non sul pericolo (hazard) e cioè della valutazione congiunta dell’uso e dell’esposizione Tanto che non si riesce a trovare una scala di prioritarizzazione che non sia solo di tipo quantitativo (tonnellaggio annuo) In sintesi: è stato trovato un equilibrio valido fra competitività, innovazione, tutela della salute e dell’ambiente 19 Conseguenze politiche Credo si debba abbandonare l’ipotesi di intervenire sul sistema L’equilibrio raggiunto va sostanzialmente difeso Dalle opposte forzature che potranno venire nel dibattito parlamentare Dai tentativi ostruzionistici (compresa una possibile querelle sulla competenza) Dalla posizione del Consiglio Per questo vanno identificate delle priorità su cui concentrarsi, come ad esempio: L’Agenzia Sostituzione 20 L’Agenzia Si può rafforzarne la missione, accrescendone i compiti di valutazione e di autorizzazione (ferma rimanendo la responsabilità della CE) Ad essa si possono inoltre conferite funzioni aggiuntive, di tipo proattivo, in materia di consulenza alle imprese (particolarmente alle PMI) promozione e coordinamento della ricerca scientifica con particolare riguardo all'obbiettivo di accelerare al massimo la sostituzione delle sostanze più pericolose e ciò anche attraverso apposite “corsie preferenziali” per l'accesso al 6° Programma Quadro 21 Sostituzione Per le sostanze e gli usi che risultano pericolosi, deve più chiaramente apparire come uno degli obbiettivi finali del sistema Già è prevista l’esclusione per le attività di ricerca e per le piccole quantità, cosa destinata a stimolare innovazione e sperimentazione Si può pensare a misure di accompagnamento e di incentivazione? Si può rafforzare la connessione fra autorizzazione e piani di sostituzione? 22 Conclusioni Queste sono solo primissime ipotesi A queste si potrà forse aggiungere Una considerazione differenziata fra D.U. di 1° e di 2° livello? Una attenzione particolare al meccanismo di revisione del Regolamento, compresa l’aggiornamento dei criteri di prioritarizzazione delle sostanze? L’essenziale è adottare un buon metodo di lavoro politico Definire una posizione del PSE sulle priorità da adottare Ricercare, su questa base, il più largo accordo con gli altri gruppi politici Sviluppare, in parallelo, una forte concertazione con le parti interessate 23