Università degli Studi di Perugia Clinica Neurologica Prof. Paolo Calabresi EPILESSIA The Hippocratic school attacked the concept that epilepsy was related to possession by spirits… CRISI EPILETTICHE Manifestazioni accessuali, clinicamente polimorfe, con o senza perdita di coscienza, dovute alla scarica eccessiva di una popolazione di neuroni cerebrali piu` o meno numerosa PERDITA DI COSCIENZA: DIAGNOSI DIFFERENZIALE SINCOPE DISORDINI METABOLICI (IPOGLICEMIA) NARCOLESSIA OSTRUZIONE INTERMITTENTE DEL FLUSSO LIQUORALE FARMACI (barbiturici, oppiacei, ecc ecc.. ..)) PATOLOGIE PSICHIATRICHE (pseudoepilessia, attacchi di panico) Epilepsy, which is defined as two or more seizures that are not provoked by other illnesses or circumstances, affects about 45 million people worldwide. In the United States, the prevalence of epilepsy is approximately 6 to 8 per 1000 population, and the incidence is approximately 26 to 40 per 100,000 person-years, with higher rates among infants and persons older than 60 years of age.1-3 French et al., N Engl J Med 2008 The river of epilepsy William W. Lytton, Nature 2008 Epileptogenesis refers to the phenomenon in which various kinds of brain insults trigger a cascade of events that eventually culminate in the occurrence of spontaneous seizures. Pitkänen and Lukasiuk 2009 CLASSIFICAZIONE Idiopatiche Etiologia Sintomatiche Generalizzate Origine Focali Frequenza Caratteristiche EEGrafiche Isolate Periodiche Prolungate Ripetute Eziologia delle Crisi E. Primarie generalizzate o parziali E. Secondarie • Encefalopatie metaboliche (Tay-Sachs) • Degenerative (Unverricht-Lundborg) • Malformative (Sclerosi Tuberosa) Etiologia Acquisita delle Crisi NEONATO • Convulsioni febbrili (alcune sono determinate geneticamente • Ipoglicemia e diselettrolitemie • Epilessia residua (lesioni cerebrali della prima infanzia) • Emorragie Cerebrali 10--25 ANNI 10 ADULTO • Malformazioni e infezioni del SNC • Traumi • Neoplasie Cerebrali • Traumi cranici • Neoplasie Cerebrali • Patologie vascolari sostanze esogene (farmaci, stupefacenti) • Alcolismo cronico PATOGENESI • Instabilità neuronale del potenziale di membrana per eccesiva e prolungata depolarizzazione “Paroxysmal Depolarization Shifts” (PDS) • Disequilibri tra neurotrasmettitori eccitatori ed inibitori • Alterazione dei sistemi corticali e sottocorticali IL FLUSSO DELLE CORRENTI DIPENDE DAL NUMERO DEI CANALI APERTI E DALLA CONCENTRAZIONE DEI NEUROTRASMETTITORI MECCANISMI PATOGENETICI NELL’ NELL’EPILESSIA NEUROTRASMETTITORI CHIMICI: - ECCITATORI: GLUTAMATO, ASPARTATO - INIBITORI: GABA, GLICINA MECCANISMI IONICI: Na+, Ca++, K+, Cl¯ Molecular mechanisms targeted in antiepileptic drug discovery EPILEPSY-- A CRITICAL BALANCE EPILEPSY EXCITATION INCREASE INHIBITION DECREASE SEIZURE SEIZURE Feb 4, 2005 •Na+ channel antagonists •GABAA agonists •Ca2+ channel antagonists •Enhanced GABA levels •Glutamate receptor antagonists •K+ channels modulators Synchronous epileptiform activity in cortical neurons in the presence of bicuculline and 4-AP Intracellular calcium rise and its modulation during PDS controllo Levetiracetam Standard Antiepileptic Mechanism of Action Inactivation of Na+ channels: OPEN Na+ INACTIVATED Na+ topiramate, felbamate, phenytoin, lamotrigine, zonisamide, carbamazepine, valproate MECCANISMI PATOGENETICI NELL’ NELL’EPILESSIA NEUROTRASMETTITORI CHIMICI: 1) ACIDO GAMMAGAMMA-AMINOBUTIRRICO (GABA): Potente attività inibitoria sul SNC, soprattutto a livello di IPPOCAMPO e NEOCORTEX 2) GLICINA GLICINA:: dimostrata azione inibitoria sul SNC RIDUZIONE DEL SISTEMA NEUROTRASMETTOROTIALE INIBITORIO: IPERECCITABILITA’ IPERECCITABILITA’ MECCANISMI IONICI 1) IONI Na+ E Ca++ Ca++:: RESPONSABILI DELLA CORRENTE DEPOLARIZZANTE GENERAZIONE DEL POTENZIALE D’ D’AZIONE 2) IONI K+ E CL¯ : RESPONSABILI DELLA IPERPOLARIZZAZIONE INIBIZIONE DEL POTENZIALE D’ D’AZIONE I RITMI EEG EEG IN SOGGETTO NORMALE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Scarica Epilettica DEFINIZIONE: VARIAZIONE TEMPORANEA E PAROSSISTICA DELL’ATTIVITA’ DELL’EEG, DIFFUSA O FOCALE PRINCIPALI CARATTERISTICHE: ELEVATA AMPIEZZA E RITMICITA’ EPILETTOGENESI: RISULTATO DELL’ECCESSIVA SINCRONIZZAZIONE DI UN NUMERO ASSAI GRANDE DI POTENZIALI GENERATI DA UNA POPOLAZIONE NEURONALE Rappresentazione schematica della diffusione della scarica epilettica CLASSIFICAZIONE DELLE EPILESSIE EPILESSIE GENERALIZZATE EPILESSIE PARZIALI EPILESSIE NON DEFINITE SINDROMI SPECIFICHE CRISI GENERALIZZATE CRISI CARATTERIZZATE DA UN COINVOLGIMENTO DI AMBEDUE GLI EMISFERI CEREBRALI CEREBRALI.. SI POSSONO MANIFESTARE CON CON:: A) ASSENZE: IMPROVVISO ARRESTO DELLE FUNZIONI ASSENZE: MENTALI, DI BREVE DURATA, CON ABOLIZIONE O ABBASSAMENTO DELLA VIGILANZA VIGILANZA.. ESORDIO E RISOLUZIONE DURANTE L`INFANZIA L`INFANZIA.. EEG:: PUNTE EEG PUNTE--ONDA 3 CICLI/SEC CICLI/SEC.. TERAPIA TERAPIA:: VALPROATO B) CRISI MIOCLONICHE:: MIOCLONICHE IMPROVVISE E BREVI CONTRAZIONI DI MUSCOLI O GRUPPI MUSCOLARI SEGUITE DA RILASCIAMENTO RILASCIAMENTO.. ASSENZE TIPICHE (o Piccolo Male) Crisi di breve durata, in cui la manifestazione principale è un’ alterazione della coscienza. Esordio e fine brusca. Scarica punta –onda a 3 c/s che sopravviene su una attività di fondo normale. Tipiche del bambino e dell’adolescente • Assenze con elementi clonici: mioclonie palpebrali o buccali • Assenze con componente atonica: riduzione del tono posturale con flessione del capo e del tronco • Assenze con componente tonica: revulsione dei globi oculari, estensione del capo e retropulsione del tronco • Assenze con componente vegetativa: tachicardia, arrossamento del volto, midriasi, enuresi • Assenze con automatismi: quando la scarica è prolungata (> 20 s). Automatismi gestuali semplici o di perseverazione motoria della attività in corso SEMEIOLOGIA ELETTROCLINICA DELLE CRISI GENERALIZZATE Caratteristiche comuni Crisi primariamente generalizzate che compaiono in modo elettivo durante la veglia sotto forma di crisi tonico-cloniche e/o di assenze e/o di mioclonie bilaterali. Assenza di anomalie neurologiche o neuroradiologiche. Condizione intercritica normale. Aspetto EEG intercritico caratteristico, con attività di fondo normale, scariche generalizzate, bilaterali, sincrone e simmetriche di punte, punte-onde, PPO, la cui frequenza è superiore o uguale a 3c/s. Le anomalie possono essere attivate dal sonno. E’ frequente il riscontro di fotosensibilità. Buona risposta VALPROATO) al trattamento farmacologico (soprattutto CRISI TONICOTONICO-CLONICHE ESORDIO: di solito iniziano con perdita di coscienza e contrazione ESORDIO: improvvisa di tutta la muscolatura muscolatura.. EVOLUZIONE: l’aria, espulsa violentemente dal polmone, provoca un EVOLUZIONE: grido;; poi il respiro si arresta ed il paziente diventa cianotico (fase grido tonica)). Dopo 10 tonica 10--30 secondi compaiono clonie sempre più ampie, ripetitive, ritmiche, che interessano i quattro arti (fase clonica clonica)). Generalmente sono associate a perdita di bava dalla bocca striata di sangue, morso dela lingua e perdita delle urine urine.. RISOLUZIONE: dopo 30 RISOLUZIONE: 30--40 secondi le clonie diminuiscono fino a terminare, lasciando il paziente ipotonico e sonnolento (coma post post-accessuale).. La coscienza torna dopo 5-10 minuti accessuale) minuti.. CRISI DI GRANDE MALE - FASE TONICA - CRISI DI GRANDE MALE - FASE CLONICA-CLONICA EPILESSIE GENERALIZZATE • CONVULSIONI NEONATALI FAMILIARI BENIGNE • CONVULSIONI NEONATALI BENIGNE • EPILESSIA MIOCLONICA BENIGNA DEL LATTANTE • EPILESSIA-ASSENZA DEL BAMBINO • EPILESSIA-ASSENZA DELL’ ADOLESCENTE • EPILESSIA CON CRISI DI GRANDE MALE AL RISVEGLIO • EPILESSIA MIOCLONICA GIOVANILE ( S. di Janz) • “EPILESSIE RIFLESSE” CRISI PARZIALI SEMPLICI •Motorie COMPLESSE (disturbo della coscienza) •Sensoriali •Vegetative •con sintomi psichici (dreaming state, déjà-vu, jamais-vu) iniziale secondario N.B. Presenza di automatismi CRISI PARZIALI SEMPLICI Con sintomi motori (comprese le crisi Jacksoniane) Con sintomi somato somato--sensoriali e sensoriali (formicolii, fosfeni, acufeni) Con sintomi vegetativi (vomito, incontinenza, sudorazione, pallore, arrossamento cutaneo) Con sintomi psichici (dismnesici, cognitivi o affettivi, senza compromissione della coscienza, allucinazioni) EPILESSIE PARZIALI IDIOPATICHE Epilessia a parossismi rolandici • Età di esordio 3-13 a • Prognosi eccellente • Crisi cloniche, somatomotorie o tonico-cloniche tipicamente emifacciali correlate con il sonno, spesso è presente anartria • Conservazione della coscienza • EEG caratteristico (punte centro-temporali, lente, bifasiche e di alto voltaggio) Sindrome di Panayiotopoulos • Crisi brevi o prolungate, abitualmente notturne • VOMITO • CEFALEA Epilessie del lobo frontale Crisi di breve durata, a volte pluriquotidiane, spesso notturne notturne.. Facilmente tendono a generalizzare generalizzare.. Tipica è la crisi della corteccia motoria rolandica o “marcia jacksoniana””, caratterizzata da mioclonie che esordiscono jacksoniana distalmente con diffusione in senso disto disto--prossimale seguendo la rappresentazione somatotopica corticale dell dell’’omuncolo di Penfield.. Spesso segue paralisi post Penfield post--critica (paralisi di Todd) Todd).. Epilessie del lobo Temporale • ESORDIO: BAMBINO-ADULTO BAMBINO- • ANAMNESI FAMILIARE: POSITIVA PER EPILESSIA • SINTOMATOLOGIA: CRISI PARZIALI SEMPLICI • SINTOMI PSICHICI: FENOMENO DEL DEJA’ DEJA’ VU VU’’ • FENOMENI SENSORIALI, OLFATTIVI, UDITIVI O DI LINGUAGGIO (se interessato l’ l’emisfero dominante) Epilessie del lobo Temporale CRISI PARZIALI COMPLESSE: CRISI PRECEDUTE: DA SENSAZIONE EPIGASTRICA, ARRESTO MOTORIO, AUTOMATISMI GESTUALI E OROORO-ALIMENTARI. CRISI SECONDARIAMENTE GENERALIZZATE. EEG: ATTIVITA’ RITMICA DI PUNTE, PUNTEATTIVITA’ PUNTE-ONDA, OPPURE ONDE LENTE FOCALIZZATE IN SEDE TEMPORALE. Epilessie del lobo Temporale Hippocampal sclerosis and temporal lobe epilepsy: cause or consequence? •Hippocampal sclerosis is a very common feature of temporal lobe epilepsy (complex partial seizures or limbic epilepsy). •It is found in approximately 50–75% of temporal lobe resections made for medically intractable limbic epilepsy. •The presence of sclerosis is a good indicator for a positive outcome to surgery. •A very long-standing question is whether hippocampal sclerosis is the consequence of repeated seizures, or whether it plays a role in development of the epileptic focus. The coronal T2weighted image shows hippocampal sclerosis on the left side (white arrow). Compared with the contralateral hippocampus (black arrow). FATTORI CHE POSSONO INFLUENZARE LO SCATENAMENTO DELLE CRISI Stress Privazione di sonno e affaticamento Disturbi ciclo sonno/veglia Alcol e privazione da alcol Disturbi metabolici Fattori tossici e farmaci Ciclo mestruale FARMACI IN GRADO DI ABBASSARE LA SOGLIA CONVULSIVANTE E PROVOCARE CRISI EPISODICHE SOSPENSIONE SOSPENSIONE:: barbiturici, droghe SOVRADOSAGGIO SOVRADOSAGGIO:: fenitoina, isoniazide, insulina, antistaminici SOMMINISTRAZIONE PER VIA INTRAVENOSA INTRAVENOSA:: aminofillina e teofillina, penicillina, narcotici, lidocaina, piracetam SOMMINISTRAZIONE INTRATECALE INTRATECALE:: antibiotici, citostatici, mezzi di contrasto ABUSO DI DROGHE DROGHE:: cocaina, eroina, LSD ANTIEPILEPTIC DRUGS F PB PHT 1912 1938 VPA PRM CBZ ESM Pregabalin ZNS LEV OXC TPM TIA GBP FBM LTG VGB 1989 2001 2005 OBIETTIVI TERAPEUTICI NELL’ NELL’EPILESSIA Scomparsa delle crisi Ridotti effetti collaterali Integrazione sociale Prevenzione o eliminazione di disturbi psichiatrici Abitudini di vita normali e regolari Se indicato, sospensione della terapia dopo un periodo adeguato evitando il rischio di nuove crisi MECCANISMO DI AZIONE DEI FARMACI ANTIEPILETTICI Fenobarbitale Ac. Valproico Topiramato Gabapentin Tiagabina GABA Lamotrigina Topiramato ACIDO GLUTAMMICO Aumento della sintesi e del rilascio Riduzione della sintesi Riduzione del catabolismo Aumento del catabolismo Fenitoina Gabapentin Levetiracetam Carbamazepina Lamotrigina Topiramato Fenitoina Oxcarbamazepina CANALI DEL CALCIO CANALI DEL SODIO Riduzione della permeabilità di membrana agli ioni calcio Blocco dei canali del sodio RIDUZIONE DELL’ECCITABILITA’ NEURONALE Molecular mechanisms targeted in antiepileptic drug discovery EPILEPSY-- A CRITICAL BALANCE EPILEPSY EXCITATION INCREASE INHIBITION DECREASE SEIZURE SEIZURE Feb 4, 2005 •Na+ channel antagonists •GABAA agonists •Ca2+ channel antagonists •Enhanced GABA levels •Glutamate receptor antagonists •K+ channels modulators Standard Antiepileptic Mechanism of Action Inactivation of Na+ channels: OPEN Na+ INACTIVATED Na+ topiramate, felbamate, phenytoin, lamotrigine, zonisamide, carbamazepine, valproate Effect on voltage-dependent sodium channels Carbazepine Oxcarbazepine Lamotrigine Valproate Gabapentin Phenytoin Felbamate Topiramate Remacemide SINAPSI GABAERGICA GLU SAS GAD GABA Vigabatrin GABA T GABA GABA T Tiagabina GLIA GABA B GABA TRANSPORTER vescicole Extracell. GABA A GABA A Intracell. Cl- GABA SAS MECCANISMO D’ D’AZIONE DEI PRINCIPALI FARMACI ANTIEPILETTICI FARMACO: ACIDO VALPROICO MECCANISMO D’AZIONE: turnover e sintesi e rilascio del GABA FARMACO: CARBAMAZEPINA SITO D’AZIONE: CANALE PER IONI SODIO VOLTAGGIO- DIPENDENTE MECCANISMO D’AZIONE: 1) fase di inattivazione del canale per gli ioni Na 2) release glutamato e stabilizzazione delle membrane neuronali FENITOINA MECCANISMO D’AZIONE: 1) depressione dei canali del sodio e inibizione dell’ingresso degli ioni calcio durante la depolarizzazione stabilizzazione di membrana neuronale e muscolare 2) aumento del momento refrattario ritardata attivazione dei canali del potassio MECCANISMO D’ D’AZIONE DEI PRINCIPALI FARMACI ANTIEPILETTICI FARMACO: FENOBARBITAL SITO D’AZIONE: RECETTORE GABA MECCANISMO: conduttanza agli ioni Cl TOPIRAMATO MECCANISMO D’AZIONE: 1) blocco dei canali del sodio 2) potenziamento del sito recettoriale GABA-A in un sito diverso da quello benzodiazepinico 3) blocco del recettore del glutamato nel sottotipo kainato/AMPA con nessun effetto sull’attività recettoriale del NMDA 4) debole di ampiezza delle correnti di calcio ad alto voltaggio 5) antagonismo della anidrasi carbonica tipo II e IV LAMOTRIGINA MECCANISMO D’AZIONE: 1) blocco dei canali del sodio voltaggio dipendenti 2) inibizione del rilascio di neurotrasmettitori eccitatori stabilizzazione della membrana presinaptcica GABAPENTIN MECCANISMO D’AZIONE: 1) aumento della sintesi di GABA 2) aumento del rilascio di GABA TIAGABINA MECCANISMO D’AZIONE: Riduzione della ricaptazione del GABA LEVETIRACETAM MECCANISMO D’AZIONE: non ancora ben conosciuto (canali del calcio HVA) OXCARBAMAZEPINA MECCANISMI D’AZIONE: 1) blocco canali del sodio 2) modulazione conduttanza del potassio e dei canali del calcio attivati dagli alti voltaggi EFFETTI COLLATERALI PRINCIPALI FELBAMATO epatotossicità. Disturbi gastrointestinali, calo ponderale, vertigini, anemia aplastica, LAMOTRIGINA Diplopia, vertigini, sonnolenza, angioedema Sindrome di StevenSteven-Johnson. GABAPENTIN Sonnolenza, vertigini, atassia, nistagmo, nausea, leucopenia, cefalea TOPIRAMATO Astenia, calo ponderale, atassia, vertigini, diplopia, nefrolitiasi. EFFETTI COLLATERALI PRINCIPALI TIAGABINA Vertigini, astenia, tremore, cefalea, atassia, psicosi OXCARBAMAZEPINA cefalea, vertigini, rush, iponatriemia iponatriemia,, aumento ponderale, disturbi gastrintestinali,, alopecia gastrintestinali LEVETIRACETAM Sonnolenza, astenia, infezioni, vertigini, cefalea STATO EPILETTICO Situazione nella quale una crisi epilettica dura più di 30 minuti o serie di episodi che impediscono una totale ripresa della coscienza fra l’ l’una e l’ l’altra crisi per almeno 30’ 30’. “Ci sono delle volte che appena una crisi finisce un’altra inizia, una di seguito all’altra in successione, cosicché si possono contare 40, 60 crisi senza interruzione. I pazienti lo chiamano “etat de mal”. Il pericolo è imminente, molti pazienti muoiono.” (Calmeil, «De l’epilepsie», Paris, 1824) Stato di Male Epilettico Lo stato di male epilettico (SE) è una emergenza medica che comporta un rischio di morte o lesioni permanenti del paziente (Simon et al. 1985; Lothman, 1990) Stato di Male Epilettico Uno stato di male epilettico è una situazione clinica nella quale una crisi epilettica (generalizzata o focale, motoria o no) si prolunga per più di 20 minuti o nella quale le crisi si ripetono a brevissimi intervalli (inferiori al minuto) tali da rappresentare una condizione epilettica continua (Baruzzi e Tinuper 1989) Stato di Male Epilettico Convulsione che tende a durare in quanto non si innesca il meccanismo, ancora non noto, che determina la cessazione dell’evento critico Lo SE rappresenta il fallimento del naturale meccanismo omeostatico che sopprime le crisi responsabile della loro cessazione. (ILAE J Engel, 2006) Determinanti dell’outcome nello SE Sono stati identificati numerosi determinanti per l’outcome che comprendono l’etiologia, l’età e la durata della crisi Leppik e Cascino hanno individuato l’etiologia come maggior determinante Altri hanno suggerito che, indipendentemente dall’etiologia, la mortalità è determinata principalmente dalle conseguenze delle crisi prolungate Oxburye Whitty1971; Aminoffe Simon 1980; Terrenceetal. 1981; Sechietal. 1985; Simon 1985 Outcome nello SE ETA’: età senile elevato numero di pz con SE ed un drammatico incremento della mortalità. l’età (>65aa) ed il sesso maschile contribuiscono significativamente al rischio di morte Logroscino et al. (1997) DURATA DELLE CRISI: crisi di durata prolungata (> 1 ora) era significativamente associata a più alta mortalità comparativamente a quelle di più breve durata ETIOLOGIA (De Lorenzo et al., 1996) ETIOLOGIA (negli adulti) Bassi livelli di AEDs (34%), Cause sintomatiche remote: stroke, emorragie e tumori (25%) Stroke ed emorragie cerebrali, acuti o pregressi (50% di SE negli adulti) De Lorenzo et al., 1996 Eziologia nei pazienti anziani De Lorenzo R.J(1997 ) Nonostante i progressi nella diagnosi e trattamento lo Stato di male Epilettico rappresenta ancora una condizione associata ad una significativa morbilità e mortalità. (Leppik 1985; Hankey 1987; Sunge Chu 1990; DeLorenzo et.al 1992-1995) EFFETTI DELLO SEGC Insufficienza o arresto cardiaco con conseguente stato di shock Insufficienza respiratoria da edema polmonare Disturbi elettrolitici (iponatremia, ipocalcemia) Ipoglicemia Insufficienza epatica e renale Acidosi metabolica e respiratoria CID e Rabdomiolisi Perdita dell’auto-regolazione cerebrale Edema cerebrale Ipertensione endocranica Pathophysiology of SE In hippocampal slices from rats in lithium-pilocarpine induced status epilepticus for 1 h, the number of GABAA receptors per dentate granule cell synapse is 18, compared with 36 per synapse in controls Chen and Wasterlain, Lancet Neurol 2006 Pathophysiology of SE At the same time, AMPA and NMDA receptor subunits move to the synaptic membrane where they form additional excitatory receptors This change further increases excitability in the midst of uncontrolled seizures. Lancet Neurol 2006 Classificazione Clinica Stato Epilettico Convulsivo (SEC) - crisi toniche, cloniche, tonico-cloniche, miocloniche; - crisi parziali motorie/sec. Generalizzate Stato Epilettico Non-Convulsivo (SENC) - assenze tipiche/atipiche - crisi parziali semplici e/o complesse - subtle SE “…Situazione controversa, in genere intesa come la fase successiva ad uno SEC (t-c) , caratterizzata da mioclonie focali o multifocali, coma e PLEDs…” (Engel, 2006) Classificazione Lo SE viene classificato in base alla sintomatologia clinica prevalente Meierkord and Holtkamp Lancet Neurol 2007 Diagnosi dello SE • Clinica • EEG : - Emergenza e Monitoraggio EEG continuo o seriato - per corretto inquadramento SE - per identificazione SENC - per valutazione efficacia terapia SENC • Neuroimmagini Continuous generalized spike wave activity TERAPIA DELLO STATO DI MALE EPILETTICO DIAZEPAM 2 mg/min fino a 20 mg totale LORAZEPAM 0.1 mg/kg e.v a 2 mg/min (se le crisi continuano) FENITOINA (durante monitoraggio ECG) 20 mg/kg e.v. a 50 mg/min mg/min AMBIENTE ANESTESIOLOGICO/RIANIMATORIO: Barbiturici (fenobarbital (fenobarbital,, tiopentale tiopentale,, propofol propofol)) 20 mg/kg e.v. a 5050-75 mg/min mg/min FENOBARBITAL altri 55-10 mg ANESTESIA MIDAZOLAM O PROPOFOL "Medically intractable" patients by definition have failed at least two or more adequate trials of first and second line AED. Of those determined to be potential candidates for surgical intervention, an extensive evaluation including video/EEG telemetry, anatomical (MRI) and functional (positron emission tomography (PET)