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Annual Report CIAI 2011
I
l 2011 è stato, in particolare per l’Italia, un anno caratterizzato dalla crisi economica, Paola Crestani
Presidente CIAI
da seri problemi di disoccupazione e dall’acuirsi del disagio sociale.
Per quanto riguarda CIAI il 2011 è stato un anno di cambiamenti: nel corso dell’assemblea di aprile Valeria Rossi Dragone, alla guida di CIAI da 25 anni, mi ha ceduto il testimone di presidente dell’associazione.
Qualche mese dopo è arrivato il momento di cambiare il nostro logo, che ci accompagnava da 44 anni, per farsi sostituire da un altro, molto simile, ma che meglio rappresenta
l’obiettivo del nostro lavoro: i bambini.
Mantenendo inalterato il nostro acronimo abbiamo aggiunto il payoff “per tutti i bambini
del mondo” che esprime a chiare lettere il motivo del nostro impegno quotidiano.
Ed è proprio questo l’impegno che abbiamo rinnovato in quest’anno, quello di essere al
fianco dei bambini del mondo, con particolare attenzione a quelli più fragili.
Per loro nel 2011 abbiamo implementato 38 progetti, 9 in più dell’anno precedente, attivi
in 15 Paesi che hanno raggiunto più di 43.000 beneficiari.
Grazie a questi progetti tanti bambini hanno potuto andare a scuola, trovare un posto
dove stare dopo la scuola in cui essere seguiti ed educati, avere le cure necessarie e specifiche per alcune situazioni di particolare fragilita', partecipare alla vita della comunita' e
alle decisioni che li riguardano, diventare consapevoli dei propri diritti ed agire per vederli
realizzati.
Nel 2011 abbiamo trovato una famiglia in Italia per 126 bambini in stato di abbandono,
la maggior parte dei quali con bisogni speciali.
Consapevoli che il nostro impegno per l’adozione non si conclude nel momento in cui un
bambino arriva nella sua nuova famiglia ma li comincia e dura tutta la vita, abbiamo offerto alle famiglie adottive, ai bambini, ragazzi ed adulti adottivi i nostri servizi di accompagnamento postadozione, di formazione e sostegno a cui hanno partecipato più di
mille persone.
Anche lo scorso anno abbiamo continuato il nostro impegno nella diffusione di una cultura dell’infanzia che riconosca il bambino come persona portatrice di diritti partecipando
al lavoro di monitoraggio della convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in
Italia, implementando il progetto Alliance per migliorare le capacità delle ong di cinque
Paesi asiatici (India, Nepal, Sri Lnka, Bangladesh ed Afghanistan) di creare un network
efficace per la difesa dei diritti dei bambini nei loro Paesi, partecipando ad importanti
seminari e convegni a livello nazionale ed internazionale.
Tutto questo è stato possibile grazie al sostegno di 1529 soci, all’aiuto di più di 1500 volontari, al contributo di 7300 sostenitori ed al lavoro che ogni giorno nel mondo 182 persone fanno per CIAI.
A tutti loro va il mio ringraziamento più sincero e l’accorata richiesta di continuare a
starci vicino per permettere a CIAI di fare sempre di più “per tutti i bambini del mondo”.
Paola Crestani
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Annual Report CIAI 2011
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Lettera del Presidente
Indice
Chi siamo
Cooperazione allo sviluppo
Sostegno a distanza
Cina
Vietnam
Cambogia
India
Italia
Etiopia
Africa Occidentale
Colombia
Adozione internazionale
Centro Studi Formazione Educazione
Comunicazione e Raccolta fondi
Gli indici fondamentali
Bilancio 2011
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Chi siamo
in dalla sua fondazione,
nell’ormai lontano 1968,
CIAI si è impegnato perché
ai bambini di tutto il mondo fossero riconosciuti uguali diritti.
Oggi CIAI si pone nel panorama
internazionale come una organizzazione non governativa laica e
pluralista, che opera affinchè ogni
bambino venga riconosciuto una
persona, possa sviluppare le proprie potenzialità e crescere consapevole dei propri diritti e dei
propri doveri.
F
Missione
Promuovere il riconoscimento del
bambino come persona e difenderne ovunque i diritti fondamentali alla vita, alla salute, alla
famiglia, alla educazione, al gioco
e all’innocenza.
Valori condivisi
Il CIAI è un’associazione che:
Sta sempre dalla parte del
bambino
È laica e pluralista, considera
la differenza un valore
Ritiene che tutte le persone
abbiano uguale dignità e uguali
diritti
È contro la guerra e ogni tipo
di violenza
Punta all’eccellenza nella realizzazione della propria missione.
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Le pietre miliari della nostra storia
2011 Il logo originario - un Albero verde - viene rivisitato per dare maggiore enfasi alla centralità della figura del bambino nell’operato dell’associazione;
viene inserito il pay off “per tutti i bambini del
mondo”
2010 Apertura della sede di Cagliari
2009 Si effettuano le prime adozioni dalla Cina. Apre
la sede in Costa d’Avorio
2008 Festeggia i primi 40 anni di vita. Organizza a
Venezia la Conferenza Mondiale “Scenari e sfide dell’adozione internazionale”
2007 Fonda insieme a VIS e Amici dei Bambini il Comitato per la Regolamentazione del Sostegno a distanza (Co.Re.Sad)
2006 È tra le prime cinque organizzazioni italiane a
potersi fregiare del simbolo dell’Istituto Italiano della
Donazione per la correttezza di Governance e per la
trasparenza nella gestione dei fondi
2005 È la prima ONG in Italia a sottoporre, con esito
positivo, a verifica di attendibilità il proprio Bilancio
Sociale all’ente certificatore SGS Italia
2004 Aprono due nuove sedi: in Burkina Faso, a
Ouagadougou e in Vietnam, ad Hanoi. Fonda, insieme ad altri otto Enti Autorizzati il Coordinamento
“Oltre l’Adozione”
2002 Apre la sede in Etiopia, ad Addis Abeba
2000 Riconosciuta ONG dal Ministero degli Affari
Esteri. Apre la sede CIAI in Cambogia, a Phnom
Penh
1998 Diventa Onlus e cambia nome in CIAI Centro
Italiano Aiuti all’Infanzia
1992 Rappresenta Euradopt alle sessioni di lavoro
della Conferenza de l’Aja che ha emana la “Convenzione sulla protezione dei bambini e la cooperazione
in materia di adozione internazionale”.
1991 Fonda Euradopt insieme ad altre associazioni
europee che si occupano di adozione internazionale.
Organizza a Milano la Iia Conferenza Mondiale sull’Adozione Internazionale
1986 Viene autorizzato a svolgere pratiche di adozione internazionale in 14 Paesi. Organizza il Convegno “Sostegno a distanza: un ponte fra due culture”
1982 È riconosciuto Ente Morale
1979 In occasione dell’anno internazionale del bambino organizza a Milano il Convegno Nazionale sull’adozione internazionale
1971 Organizza a Milano la 1° Conferenza Mondiale
“Adozione e Affidamento familiare”
1970 È membro fondatore dell’Associazione indiana
di promozione dell’adozione
1968 Nasce CIAI - Centro Italiano per l’Adozione Internazionale
CIAI fa parte di
CoLomba: associazione delle organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale della Lombardia
Euradopt: riunisce 20 enti autorizzati europei che operano nel campo dell’adozione internazionale
Coordinamento Oltre l’adozione: raggruppamento di 11 Enti Autorizzati per la sussidiarietà dell’adozione internazionale CRC, Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: network di 86 soggetti del Terzo Settore che si occupano attivamente della promozione e della tutela dei diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza PIDIDA - per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: un libero tavolo di confronto e coordinamento delle realtà del Terzo Settore che operano per la promozione e tutela dei diritti dell’infanzia CoResad: comitato per la regolamentazione del sostegno a distanza Comitato Editoriale di Vita:
settimanale italiano del no profit European foundation for street children Worldwide (EFSTW): network europeo che raggruppa 47 Ong impegnate nella difesa dei diritti dei bambini di strada RSDPF, Réseau solidaire
de droits et protection de filles, filles en difficulté, filles de rue: rete di organizzazioni che si occupano delle
adolescenti in difficoltà in Burkina Faso CCOAA Cadre de Concertation des Organismes Agrés pour l’Adoption Internationale: raggruppamento di Enti autorizzati a svolgere pratiche di adozione internazionale in Burkina Faso Cadre de Concertation des ONG/Associations actives en Education de Base: raggruppamento
di Ong e associazioni attive nel campo del’educazione di base in Burkina Faso Focus des Organisations pour
la Réalisation de la C.d.E.: organizzazioni che tutelano l’applicazione in Burkina Faso della Convenzione dei
diritti dell’infanzia Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani: rete di 72 organizzazioni attive nella promozione e protezione dei diritti umani CRIN, Child rights information network: network internazionale di organizzazioni impegnate nella promozione dei diritti dell’infanzia ECOSOC, Consiglio Economico
e Sociale delle Nazioni Unite: accreditato con Stato Consultativo Speciale
Riconoscimenti e accreditamenti esteri
CIAI è autorizzato dalle autorità locali a svolgere le pratiche relative all’adozione internazionale in Etiopia, Colombia, Ecuador, Perù, Cina, India, Thailandia, Vietnam, Cambogia e Burkina Faso.
È riconosciuta come Ong - Organizzazione Non Governativa idonea a realizzare progetti di cooperazione allo
sviluppo in Burkina Faso, Cambogia, Costa D’Avorio, Etiopia e Vietnam.
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Cooperazione
allo Sviluppo
Attività svolte nel 2011
È stato creato un sistema di gestione
delle proposte progettuali realizzate da
CIAI nei vari territori di intervento. Il sistema permette di consolidare una base
di conoscenza di CIAI creando un repository centralizzato di tutti i progetti, e di
condividere tale conoscenza rendendola
accessibile via web a tutto il personale in
servizio presso le sedi CIAI, in Italia e all’estero. Il sistema è basato sul concetto
di wiki ed è stato sviluppato con struPiù in particolare:
menti standard. Sia lo staff a Milano che
quello nelle sedi sono stati formati al suo
Risultato atteso nel triennio
Assicurare la tutela dei diritti dell’inutilizzo. Il sistema è attualmente solo
fanzia, completando e arricchendo il
parzialmente utilizzato e si prevede un
lavoro svolto nell’ambito delle Adosuo pieno utilizzo nel corso del 2012.
zioni Internazionali.
La riflessione sulla creazione di una
unità interna di valutazione ha portato
Attività svolte nel 2011
ad identificare delle debolezze struttuCome previsto, è stato aperto un ufficio
rali all’interno dell’organizzazione del
a Bogotà sufficientemente attrezzato per
settore rispetto all’attività di monitoraggestire le attività di CIAI nel paese. Sagio delle attività all’estero, prima ancora
rebbe sicuramente auspicabile potenche su eventuali attività valutative. Perziarlo ulteriormente ma per questo sarà
tanto si è deciso di orientare il lavoro ininecessario riuscire ad aumentare il voziale verso la definizione di una nuova
lume complessivo di attività di cooperafunzione di monitoraggio, composta da
zione nel paese. Sono inoltre state
una nuova organizzazione interna del
avviate delle importanti attività di analisi
settore cooperazione e degli altri settori
e identificazione che hanno portato alla
coinvolti nel monitoraggio (soprattutto
presentazione di diverse proposte prol’amministrazione), delle nuove procegettuali a diversi donatori istituzionali e
dure e un nuovo insieme di strumenti.
privati in Cina, Costa d’Avorio, ColomLa riorganizzazione interna ha portato
bia e Tailandia. Gli esiti di queste valualla creazione di una Unità di Rendicontazioni saranno note nel corso del 2012.
tazione, all’interno del settore amministrazione, una unità Sostegno a
Risultato atteso nel triennio
Distanza, che si occupa della gestione
Aumentare la qualità degli interventi
dei SAD dal lato dei sostenitori e una
realizzati ed in particolare l’efficacia e
Unità Progetti, che fornirà supporto alle
l’efficienza.
l lavoro del Settore Cooperazione
allo Sviluppo è stato finalizzato principalmente al raggiungimento degli
obiettivi strategici identificati nell’ultimo
esercizio di pianificazione realizzato da
CIAI per il triennio 2011-2013.
Rispetto ai risultati e rispettivi indicatori
individuati nel Piano Triennale, possiamo complessivamente affermare che
la maggior parte dei risultati sono stati
raggiunti.
I
8
Direzioni Territoriali nella scrittura dei
progetti. La nuova funzione di monitoraggio è stata presentata allo staff in Italia e all’estero, che è stato formato sulla
sua implementazione. La nuova funzione e l’insieme delle procedure amministrative e organizzative interne al
settore sono accessibili tramite il wiki
procedure.
La definizione e diffusione di procedure
standard per le sedi estere ne ha facilitato il percorso verso l’autonomia e l’indipendenza, anche se il lavoro, in questo
senso, resta ancora da completare.
Durante l’assemblea annuale dei soci
CIAI del 2011 è stato organizzato un incontro con i rappresentanti paese. L’incontro è stato estremamente positivo ed
ha facilitato la conoscenza reciproca dei
rappresentanti CIAI all’estero e permesso una visualizzazione più efficace
del lavoro di CIAI all’estero da parte dei
partecipanti all’assemblea.
Risultato atteso nel triennio
Migliorare il posizionamento di CIAI
nel dibattito internazionale sulla tutela
dei diritti dell’infanzia.
Attività svolte nel 2011
Continua nei paesi il posizionamento di
CIAI all’interno di reti e coordinamenti
locali sulle tematiche dell’infanzia. A livello internazionale tre eventi nel 2011
sono stati particolarmente significativi
rispetto al raggiungimento di questo risultato:
L’avvio del progetto, co-finanziato
dall’UE,“South Asian Alliance for Child
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Rights” che prevede la creazione di un
network regionale (in 5 paesi dell’area
asiatica) sulla difesa dei diritti dell’infanzia (Gennaio)
La partecipazione ai lavori del
Forum sull’efficacia degli aiuti allo sviluppo tenutosi a Siem Reap (Cambogia),
che ha permesso di avvicinarsi alla riflessione in corso sul tema dell’efficacia
degli aiuti (Luglio);
La partecipazione alla conferenza
internazionale sul rapporto tra Adozioni
e Cooperazione tenutasi a Parigi (Novembre).
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Come ulteriore approfondimento rispetto a quanto presentato analizziamo
più da vicino le attività svolte nei due
ambiti principali di operatività del settore: il Sostegno a Distanza e la Progettazione.
Il Sostegno a
distanza
loro famiglie, che causa spesso lo spostamento delle famiglie o comunque la
difficoltà di accedere ai servizi attivati
da CIAI da parte del bambino. Nei casi
in cui i servizi attivati tramite il SAD sarebbero più importanti, risulta purtroppo più difficile assicurare l’accesso
ai servizi da parte dei beneficiari.
Anche quest’anno si conferma la tendenza in decrescita del numero di sostenitori. Il numero totale di sostenitori
attivi nel 2011 è diminuito di quasi il
4% rispetto al 2010. Dal momento che
la maggior parte dei sostenitori CIAI è
una persona fisica (96%) che sostiene
un solo bambino (93%), è lecito immaginare che i motivi di questo calo possano essere trovati nella difficile
situazione economica attraversata da
tante famiglie in Italia in questo momento.
TOT. SPONSOR NELL’ANNO
Paese
2009
2010
2011
BURKINA FASO
1.523
1.546 1.520
ETIOPIA
1.041
1.055 1.025
Il Sostegno a Distanza continua ad es- INDIA
2.104
2.022 1.963
1.201
1.162 1.067
sere uno degli strumenti principali per CAMBOGIA
VIETNAM
357
356
337
intervenire in favore delle fasce più vulIn Italia, come previsto si è organizzato
POL
7
6
5
un ciclo di seminari interni di appro- nerabili. Il numero di bambini raggiunti
TOT
5.912
5.822 5.597
fondimento sulle tematiche di inte- direttamente tramite il SAD al 31/12 era
resse per CIAI sia in Italia che nei di poco inferiore ai 6000, ma nel corso
territori di intervento (si veda relazione dell’anno il numero di bambini che ha
dettagliata più avanti). I risultati più si- beneficiato dei servizi attivati tramite
gnificativi in questo ambito sono attesi questo strumento è stato maggiore
per il 2012 e 2013.
(7.356). In entrambi i dati il rapporto di L’attività di progettazione del 2011 ha
aumentato il trend di crescita osservato
genere è sostanzialmente paritario.
Il motivo di questo ricambio relativa- già dall’anno precedente: il numero di
mente elevato di bambini beneficiari progetti scritti è aumentato dal 2010 al
del SAD durante l’anno è dovuto prin- 2011 del 150% (nel 2010 era aumentato
cipalmente alle condizioni di estrema del 65% rispetto al 2009) arrivando a
vulnerabilità dei bambini stessi e delle raggiungere il numero di 83 progetti
presentati nel corso del 2011 a vari donatori, principalmente pubblici. Anche
TITOLO?
il tasso di successo è aumentato dal
Paese
Bambini sostenuti
Bambini sostenuti
al 31/12/2001
M
F
nel 2011
M
F
2010 (20%) al 2011 (quasi 40%, dato
aggiornato a marzo 2012). La creazione
BUKINA FASO
1.607
863
744
1.827
1.006
821
dell’unità Progetti dovrebbe supportare
ETIOPIA
998
499
499
1.091
539
552
INDIA
1.905
911
994
2.808
1289 1519
ulteriormente le Direzioni Territoriali
CAMBOGIA
1.134
525
609
1.271
586
685
(DT) nella presentazione di progetti di
VIETNAM
333
183
150
354
194
160
qualità, con maggiori possibilità di esTOT SAD
5.977 2.981 2.996
7.356
3.618 3.738
sere finanziati.
La Progettazione
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I Paesi
Asia
Cina
Vietnam
Cambogia
India
Afghanistan
Bangladesh
Nepal
Sri Lanka
Europa
Italia
Africa Orientale Africa O
Etiopia
10
Burkina Faso
Costa d’Avo
Tanzania
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Occidentale
aso
vorio
America
Latina
Colombia
Haiti
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Cina Principali criticità nel Paese Scarsa tutela bambini abbandonati e/o orfani e/o
con problemi di salute/disabili; discriminazione di genere con particolare riguardo alle bambine; povertà estesa soprattutto nelle zone rurali con conseguente spostamento di parte della popolazione nelle aree urbane;
disgregazione del sistema familiare tradizionale anche a causa anche della “politica del figlio unico”; scarso monitoraggio da parte delle autorità competenti
sulle strutture che si occupano di bambini abbandonati, con problemi di salute
e/o disabili.
Risposte di CIAI Raccolta di informazioni per meglio comprendere la realtà locale; contatto con le autorità locali competenti che si occupano della gestione
delle situazioni di bambini in stato di abbandono/vulnerabili/in
affidamento/disabili, allo scopo di sensibilizzare e stimolare il confronto per
una collaborazione che possa portare ad un processo di cambiamento della situazione di questi bambini; ricerca di possibili partner locali ed individuazione
di spazi per avviare attività di cooperazione allo sviluppo.
Impegno economico nel 2011 per progetti di cooperazione: N/A
Beneficiari raggiunti nel 2011 tramite progetti di cooperazione: N/A.
Analisi paese La Repubblica Popolare cinese è il primo Paese al mondo per numero di abitanti.
Secondo i dati contenuti nell’ultimo censimento del 2010 (pubblicati dalle autorità competenti nel 2011) la popolazione cinese è di 1.349.000 persone circa. La
percentuale di abitanti che vive in città è del 49,7%, mentre 10 anni prima era del
36% circa.
Per la prima volta però il censimento registra i migranti nella città dove essi lavorano e vivono, anziché nel villaggio natale dove mantengono la residenza ufficiale. Nel 2010 sono stati contati oltre 220 milioni di migranti, che lavorano
lontano da casa per oltre 6 mesi (ma anche per l’intero anno). La forte urbanizzazione è conseguenza delle maggiori possibilità di lavoro e dei migliori servizi
sanitari e scolastici assicurati nella città, rispetto alle campagne.
I giovani sotto i 14 anni sono il 16,6% della popolazione, con una diminuzione
del 6,3% rispetto al 2000. Il 13,3% della popolazione ha oltre 60 anni, circa il 3%
in più rispetto a 10 anni fa. Il rapido invecchiamento dell’età media fa temere che
presto la Cina non sarà più in grado di sostenere la robusta crescita economica
degli scorsi 30 anni, fondata in gran parte sul lavoro di migranti nelle fabbriche
e nei cantieri edili, dato che un numero sempre minore di giovani dovrà sostenere anche i bisogni dei molti anziani.
Il dato è ritenuto conseguenza diretta della“politica del figlio unico”e le abitazioni
sono ora occupate in media da famiglie di 3,1 persone, rispetto alle 3,44 persone
del 2000. Anche per questo timore da tempo è in discussione la possibile sospensione di tale politica, introdotta negli anni ‘80 come misura temporanea per
controllare la crescita demografica quando lo sviluppo economico era molto inferiore e la povertà assai più diffusa.
Il Governo Centrale di Pechino ritiene comunque che questa politica abbia evitato almeno 400 milioni di nascite e favorito la crescita economica e la riduzione
della povertà. Tuttavia il costo dell’attuazione di tale orientamento è stato fino ad
ora decisamente elevato: ha creato grandi danni alla stessa struttura della fami-
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glia cinese, estesa per tradizione, causando una generazione di figli unici che dovranno occuparsi dei genitori ed ha contribuito all’aumento della disparità di genere: sempre secondo i dati risultanti dal censimento del 2010 ci sono 118.08
maschi ogni 100 femmine.
Nonostante la Ratifica da parte della Cina della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (CRPD), i diritti delle persone disabili sono lontani dall’essere
un obiettivo raggiunto.
Nell’anno 2011 il CIAI si è concentrato sulla raccolta di informazioni utili ad una
maggiore comprensione della complessità che contraddistingue questo Paese.
Sono state valutate alcune possibilità di partnership e per questa ragione sono
stati scritti dei testi di progetto per i quali si attende una possibilità di finanziamento nel 2012.
Per quanto concerne le attività legate all’adozione internazionale permangono
difficoltà connesse alla problematicità nel reperire informazioni aggiornate sui
numerosi bambini in monitoraggio e alla scarsità delle informazioni stesse. Il
CIAI attraverso la sua sede di Pechino e l’attività del Rappresentante Paese opera
un costante sollecito nei confronti delle autorità locali competenti in modo
da poter migliorare tale situazione.
La procedura adottiva negli anni si è stabilizzata su uno standard
abbastanza elevato, se comparato ad altri Paesi dell’area, ma risulta decisamente complicato poter apportare delle modifiche
migliorative a tale sistema; nonostante ciò sono stati raggiunti dei risultati positivi grazie al lavoro di CIAI per
quanto riguarda ad esempio le modalità del primo
incontro tra famiglie e bambino e la preparazione dei bambini all’adozione. Il sistema
non è comunque impermeabile a possibilità di traffico di minori legato alle adozioni: nel maggio 2011 è stata resa
pubblica la notizia secondo cui tra il
2002 ed il 2005 una unità di programmazione familiare in Hunan
avrebbe trafficato almeno 15 bambini per adozione verso Stati
Uniti ed Olanda dietro un
compenso di circa $ 3.000 per
ciascun bambino.
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Vietnam Principali criticità nel Paese Diritto all’educazione e alla salute, diritti delle persone e dei minori con disabilità, tutela bambini soli, malnutrizione dei bambini
in alcune zone rurali.
Risposte di CIAI Sostegno bambini di minoranze etniche in comunità rurali,
tutela dei bambini vulnerabili e soli con particolare attenzione al supporto alla
nutrizione.
Impegno economico nel 2011 per progetti di cooperazione: Euro 59.383
Beneficiari raggiunti nel 2011 tramite progetti di cooperazione: 350 bambini e
le loro famiglie.
Analisi paese CIAI ha iniziato a lavorare in Vietnam nel 1993, ottenendo il riconoscimento della
Commissione Adozioni Internazionali Italiana nel 2000. Dal 2005 CIAI ha realizzato progetti di cooperazione nel paese, nelle province di Lang Son, Cao Bang,
Bac Giang, Ben Tre, Phong Hai, Quang Ninh e Vinh Long. Le nostre attività includono un programma di sostegno a distanza, progetti di sviluppo nelle comunità ed adozioni internazionali. In materia di tutela dei minori soli, una nuova
legge è entrata in vigore il 1 gennaio 2011 e CIAI ha presentato domanda per
l’accreditamento.
Le attività di CIAI in Vietnam nel 2011 si sono concentrate all’individuazione e
presentazione di proposte a donatori istituzionali e privati di nuove progettualità su tematiche legate alla nutrizione (per cui si sono ottenuti finanziamenti per
attività che avranno inizio nel 2012) e al miglioramento del sistema di protezione
dei minori di strada e con disabilità. Con riferimento a quest’ultima tematica CIAI
è allineato con le priorità del Ministero Affari Esteri Italiano nel paese. Sono in
corso dei contatti con l’Ambasciata Italiana ad Hanoi e l’UTL per la definizione
di una proposta progettuale che affronti nello specifico le problematiche dell’infanzia con disabilità, che sia allineata con le priorità strategiche della Cooperazione Italiana in Vietnam, come previsto anche dal Piano Triennale
TESTIMONIANZE
2011-2013 di CIAI.
CIAI interviene attualmente nei distretti di Son Dong (provincia
VIETNAM - Pham Thi Xuan, Divisione coopedi Bac Giang) e Binh Tan (provincia di Vinh Long ) con un prorazione e sviluppo Associazione vietnamita
gramma di sostegno a distanza per 350 bambini, in collaborazione
per la tutela del diritto dei bambini (VAPCR)
con il comitato “Unione delle Donne” di Son Dong (Women’s
La collaborazione fra CIAI, VAPCR e le
Union) ed il Dipartimento dell’Educazione di Vinh Long (Minicomunità è stata condotta con un approcstero dell’ Educazione). Attraverso il programma SAD nelle procio partecipativo e di rispetto reciproco.
vince di Bac Giang e Vinh Long, CIAI sta approfondendo la
CIAI dispone di personale qualificato, con
conoscenza specifica dei diversi contesti con lo scopo di attuare
alto senso di responsabilità e che pone
processi di sviluppo a lungo termine a favore dell’infanzia. Nello
grande attenzione ai bisogni dei bambini
specifico sono stati individuati in collaborazione con i Partner e le
svantaggiati; si impegna molto, insieme a
Autorità Locali, i fattori di maggiore rischio per l’infanzia. Si è denoi, ad incoraggiare la partecipazione
ciso di rafforzare le azioni volte a migliorare la qualità dell’alidelle comunità.
mentazione e le opportunità di accesso ad un’educazione di
qualità soprattutto per i bambini disabili in sinergia con altre attività promosse dal Governo Vietnamita. Inoltre, data la presenza di varie minoranze etniche nelle aree di intervento, l’azione di CIAI è tesa a garantire pari
opportunità di accesso all’educazione e alla salute ai minori appartenenti a que-
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ste minoranze e a valorizzare le diversità culturali.
Il personale in CIAI Vietnam ha monitorato ed eseguito le azioni di miglioramento delle scuole, asili e strutture ospedaliere, realizzate in anni precedenti.
Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto nasce a sostegno delle famiglie del distretto di Son Dong, uno dei 61 distretti
più poveri del Vietnam, caratterizzato dalla presenza di diverse minoranze etniche.
Obiettivo generale: garantire il diritto all’educazione per i minori appartenenti alle famiglie più vulnerabili.
Obiettivo specifico: garantire la frequenza scolastica dei minori indipendentemente
dai costi indiretti in 21 comuni del distretto di Son Dong.
Titolo e localizzazione
Sostegno a distanza per i
bambini di 21 comuni del distretto di Son Dong, provincia
di Bac Giang - Distretto di Son
Dong, Provincia di Bac Giang,
Vietnam
Beneficiari
- Diretti: 350 bambini sostenuti a distanza
- Indiretti: 2000 famiglie residenti nel distretto
Finanziatori CIAI, privati
Risultati/attività
I minori sono supportati durante la loro scolarizzazione: distribuzione di materiale
scolastico e uniformi; coordinamento con l’Unione delle Donne per il follow up delle
famiglie; borse di studio per i beneficiari che frequentano corsi di formazione professionale.
Migliorate condizioni di salute dei minori e delle loro famiglie: distribuzione di
riso e fagioli alle famiglie dei bambini beneficiari; check up medico per tutti i minori.
Sottocategoria
Educazione di base
Partner Unione delle Donne del Distretto di Son Dong
Principali risultati ottenuti nell’anno Distribuiti generi alimentari a 350 bambini e
alle loro famiglie; distribuiti uniformi e materiale scolastico a 350 bambini; 20 ragazzi
sono stati supportati durante la formazione professionale; check up medico per 350
bambini; costante coordinamento con l’Unione delle Donne di tutti i comuni e follow
up dei risultati scolastici dei bambini.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 350 bambini residenti nel distretto di Son Dong
- Indiretti: 2000 famiglie residenti nel distretto di Son Dong
Categoria Educazione
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
giugno 2011
Costo complessivo
Euro 91.175
Speso nel 2011 Euro 59.383
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Cambogia Principali criticità nel Paese Povertà, accesso all’educazione primaria, qualità
dell’educazione, istruzione secondaria, discriminazione dei bambini con disabilità, tutela bambini soli
Risposte di CIAI Accesso all’educazione di base, formazione professionale,
universitaria, attività extrascolastiche educative, qualità dell’educazione, inclusione dei minori con disabilità, supporto del nucleo familiare e della comunità,
tutela bambini vulnerabili e soli.
Impegno economico nel 2011 per progetti di cooperazione: Euro 511.557
Beneficiari raggiunti nel 2011 tramite progetti di cooperazione: 4019 persone
Analisi paese La Cambogia rimane uno dei Paesi meno sviluppati e più poveri del sud-est
asiatico e si colloca tra i 10 ultimi paesi dell’Asia e Oceania per quanto riguarda
l’indice di sviluppo umano (dati UNDP 2011). Nonostante l’economia abbia registrato una certa crescita negli ultimi anni, la percentuale della popolazione che
vive in povertà è ancora elevata. Oltre l’80% dei bambini frequenta la scuola elementare, ed anche se la Cambogia è sulla buona strada per raggiungere l’ob-
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biettivo fissato per il MDG riguardante l’educazione primaria, le principali sfide
per garantire un accesso equo all’istruzione di base rimangono la necessità di
aumentare l’assegnazione del bilancio statale, migliorare il trasporto, promuovere
sovvenzioni e borse di studio indirizzate agli studenti provenienti da famiglie povere, e migliorare la qualità e l’efficienza del sistema di insegnamento. Rimane
inoltre prioritario promuovere l’istruzione secondaria, in quanto solamente il
19% degli studenti che finiscono il ciclo primario proseguono la formazione secondaria (UN Cambogia, MDG 2010). Oggi CIAI è attivo nelle province di Pailing, Seam Reap, Phnom Penh, Mundulkiry e Ratanakiri.
CIAI ha presentato nel 2011 la domanda per il rinnovo del Riconoscimento come
ONG internazionale da parte del Ministero degli Affari Esteri del Royal Government of Cambodia (primo riconoscimento a febbraio 2002).
Le attività principali di CIAI si collocano nell’ambito della protezione dei minori,
prevalentemente combattendo il lavoro minorile, il fenomeno dei bambini di
strada, garantendo l’assistenza sanitaria e altri problemi legati all’infanzia, secondo gli obiettivi prioritari del piano strategico triennale del CIAI (2011 -2013).
Gli interventi riguardano principalmente il settore educativo, non solo con riguardo all’educazione obbligatoria di base, ma anche alla formazione professionale, universitaria, e le attività extrascolastiche (arte, danza, disegno, musica,
sport, ecc), promuovendo lo sviluppo attraverso l’espansione di opportunità educative, l’innalzamento della qualità e la diminuzione delle barriere di accesso alle
scuole, ed il supporto e rafforzamento del nucleo familiare e della comunità. Durante il 2011 abbiamo dato un nuovo impulso alla partecipazione attiva dei bambini disabili attraverso il rafforzamento delle capacità del nostro personale nel
paese.
Il 2011 è stato un anno di pianificazione ed allargamento delle attività di cooperazione con l’obiettivo a medio termine di incrementare l’impatto e visibilità delle
azioni svolte. Inoltre, sono stati inviati dei progetti a nuovi donatori Internazionali e si sono avvivate collaborazioni con nuovi partner locali.
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Titolo e localizzazione
Borey - National Babies and
Children Centre - Phnom
Penh
Finanziatori Privati
Categoria Salute
Sottocategoria
Salute di base
Durata prevista 5 mesi
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Costo complessivo
Euro 20.612
Speso nel 2011
Euro 16.747
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Nascita del progetto e obiettivi
Il centro Borey (governativo) ospitava minori abbandonati con handicap psicofisici e non,
cosi come bambini con HIV. Dal 2000 il CIAI ha collaborato con le autorità governative
cambogiane a cui fanno capo la cura ed il benessere di minori abbandonati con lo scopo
di migliorare le condizioni di vita e di salute di bambini che vivono in istituti.
Obiettivo generale: migliorare le condizioni di vita dei minori ospiti del centro, con
particolare attenzione ai bisogni dei bambini portatori di handicap e bambini con
Hiv/Aids.
Obiettivo specifico: rafforzare le capacità professionali, gestionali ed organizzative del
personale del centro.
Beneficiari
- Diretti: 113 bambini abbandonati (76 con handicap, 29 con HIV/Aids) 61 persone
dello staff
- Indiretti: N/A
Risultati/attività
Migliorate le condizioni igienico sanitarie e di salute all’interno del centro: Servizi medici di base e farmacia; Servizi medici specifici per i bambini con handicap,malnutriti e con HIV/Aids.
Migliorati i servizi educativi e ricreazionali: Attività di stimolazione psico-fisica dei
bambini con handicap (diverse per bambini e per gli adolescenti); Attività educativa per
i ragazzi disabili gravi; Attività ricreative per tutti i bambini.
Migliorate le capacità del personale locale incaricate della cura dei bambini:
Formazione per lo staff.
Partner Ministero degli Affari Sociali, Veterani e della Riabilitazione della Gioventù
Principali risultati ottenuti nell’anno
Curate le malattie comuni; cure specifiche ARV per 29 bambini con HIV/Aids; fisioterapia e riabilitazione per 82 bambini all’interno del centro;tutti i bambini malnutriti curati e recuperati; 33 bambini frequentano istituti scolastici; 35 bambini frequentano una
Scuola Speciale; attività ricreazionali e di stimolazione per adolescenti e infanti; Tutte
le caregivers hanno ricevuto formazione su nutrizione e fisioterapia.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 113 bambini abbandonati, 61 persone dello staff
- Indiretti: N/A
Titolo e localizzazione
Mobile clinic - Unità Mobile di
Pediatria per i bambini delle
aree tribali della Cambogia
Distretti di Mondulkiri e Ratanakiri
Finanziatori Mediafriends
Onlus e privati
Categoria Salute
Sottocategoria
Salute materno infantile
Durata prevista 37 mesi
Data effettiva di inizio
agosto 2010
Costo complessivo
Euro 504.447
Speso nel 2011
Euro 139.041
Nascita del progetto e obiettivi
Nelle due provincie il 54% dei bambini ha problemi di malnutrizione; di questi, il 35%
è moderatamente sottopeso e il 19% gravemente sottopeso. 80/1000 bambini nati vivi
muoiono alla nascita, 170/1000 nel primo anno di vita, 229/1000 nei primi 5 anni.
Obiettivo generale: migliorare la salute dei bambini e ridurre la mortalità infantile in
Cambogia.
Obiettivo specifico: rafforzare e migliorare le capacità dei due Ospedali Pediatrici.
Beneficiari
- Diretti: 27.240 bambini, 40 persone tra il personale
- Indiretti: 31 520 abitanti dei distretto
Risultati/attività
Le capacità dei medici e del personale infermieristico, sono state rafforzate:
formazione a cadenza mensile.
Servizi sanitari efficienti ed efficaci sono stati forniti per i bambini di tutti i
gruppi etnici in Mondulkiri e Ratanakiry: Visite da chirurghi specialisti/intervento
chirurgico; acquisto di equipaggiamento ed attrezzature; istituzione e aggiornamento
di una banca dati dei pazienti.
Servizi di cura, chirurgia e terapia per i bambini ospedalizzati: Bambini che necessitano operazioni di chirurgia molto complicate sono riferiti a strutture ospedaliere
più attrezzate; l’assistenza medica fornita per i bambini delle popolazioni più isolate
(mobile clinic).
Partner Ministero della Salute, Ospedale di Ratanakiri e Mondulkiri; Children Surgical
Center Organization; Angkor Hospital for Children Organization
Principali risultati ottenuti nell’anno
- Training presso l’ospedale pediatrico di Siem Reap.
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- Acquisto e installazione del materiale ospedaliero
- Creazione database e biblioteca medica presso l’ospedale di Mondulkiri.
- Creazione di uno spazio giochi per bambini.
- 18 Bambini sono stati trasferiti presso l’ospedale chirurgico di PP (CSC)
- 28 Cliniche mobili (2262 pazienti).
- Regolare gestione del reparto pediatrico.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti:
2262 persone raggiunte dalla Clinica Mobile.
381 pazienti ammessi al reparto pediatrico.
18 pazienti inviati a Phnom Penh per operazioni chirurgiche molto complesse.
- Indiretti: Non è possibile stimare esattamente la popolazione dei villaggi visitati dalla
clinica mobile.
Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto assicurerà che i bambini con disabilità siano responsabili delle decisioni nelle
politiche e nei programmi del CIAI. Il progetto partirà dalla comprensione dello standard UNCRPD e la sua applicazione pratica nel contesto locale, prendendo in considerazione la legge e piani nazionali, in materia di integrazione ed educazione.
Obiettivo generale: contribuire al miglioramento all’inclusione delle politiche sulla disabilità nelle organizzazioni dedite sviluppo in Cambogia.
Obiettivo specifico: assicurare che i bambini con disabilità possano essere parte attiva
nelle decisioni nei programmi CIAI, con il supporto KPF.
Beneficiari
- Diretti: 60 CIAI Staff, 5000 bambini
- Indiretti: 20.000 famiglie
Risultati/attività
Il personale CIAI ha acquisito conoscenza della disabilità ed è pronto a coinvolgere i bambini con bisogni speciali nei propri programmi: Training di sensibilizzazione alla disabilità; training specifico per gli operatori sociali e scambio di
esperienze ad altre organizzazioni; focus group per bambini.
I programmi CIAI includono prospettive e pratiche di inclusione per la disabilità: Mappatura bambini fuori dal circuito scolastico; sostegno alle famiglie; campagna
di iscrizione scolastica; formazione agli insegnanti pubblici sull’educazione inclusiva;
migliorare l’accessibilità degli edifici scolastici sedi dell’intervento CIAI.
I programmi sanitari CIAI includono prospettive e pratiche di inclusione per la
disabilità: Mappatura dei bambini non raggiunti dai servizi sanitari; consulenza e sostegno alle famiglie e ai bambini identificati dal progetto.
Titolo e localizzazione
Partecipazione per tutti
Mondulkiri, Pailin e Andong
Finanziatori
Croce Rossa Australiana
Categoria Partecipazione
Sottocategoria
Partecipazione dei bambini
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
luglio 2011
Costo complessivo
Euro 45.377
Speso nel 2011
Euro 11.501
Partner Komar Pikar Foundation
Principali risultati ottenuti nell’anno
- Training al personale CIAI e agli operatori sociali.
- 129 bambini con disabilità al di fuori dal sistema scolastico e/o non raggiunti dai servizi sanitari sono stati identificati.
- Sostegno ai bambini identificati.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 113 bambini abbandonati, 61 persone dello staff
- Indiretti: N/A
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Titolo e localizzazione
Scuola d’Arte di Siem Reap Provincia di Siem Reap
Finanziatori Privati
Categoria Educazione
Sottocategoria
Qualità dell’educazione
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Costo complessivo
Euro 70.254
Speso nel 2011
Euro 56.504
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Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto si propone di promuovere la partecipazione attiva dei bambini nelle varie
forme dell’arte cambogiana e favorire la trasmissione del sapere dei vecchi maestri cambogiani alle nuove generazioni, nelle scuole e nei villaggi.
Obiettivo generale: assicurare che il diritto all’istruzione e alla cultura sia rispettato,
come riconosciuto dalla CRC.
Obiettivo specifico: rafforzare il ruolo dei bambini artisti come titolari di diritti educativi e portatori di cultura.
Beneficiari
- Diretti: 269 bambini
- Indiretti: 269 famiglie; comunità circostanti
Risultati/attività
I bambini artisti sono coscienti dei loro diritti: workshop con i bambini e promozione del patrimonio e della diversità culturale.
I bambini si sentono fiduciosi attraverso il soddisfacimento dei loro bisogni di
base: Materiale didattico e assistenza sanitaria; incontri con i genitori.
I bambini hanno ricevuto un educazione artistica di alto livello: Esame e valutazione del Ministero della Cultura; workshop con Maestri.
I bambini sono rappresentati nel dialogo istituzionale in materia di politiche
culturali: Sessioni di lavoro con i Ministeri dell’Educazione e Cultura; eventi culturali.
I bambini hanno promosso i loro diritti come lavoratori, studenti e artisti: Biblioteca; pagina web; accordo tour operator per guidare i turisti in modo responsabile.
Partner Ministero dell’Educazione e Ministero della Cultura
Principali risultati ottenuti nell’anno
- Il100% dei bambini frequentanti la scuola hanno spese mediche coperte.
- Il 90% frequenta regolarmente la scuola pubblica e la scuola d’arte.
- Il 95% dei bambini vivono in una situazione familiare stabile, 85% dei bambini ha ottenuto una valutazione medio-alta nel diploma da artista.
- Visite guidate.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 329 bambini
- Indiretti: 329 famiglie; comunità circostanti
Titolo e localizzazione
Dalla Strada alla Scuola - Sostegno e promozione dell’educazione per i minori
svantaggiati - Villaggi di Andong e Boeung Trabek
Finanziatori Commissione
Adozioni Internazionali (CAI)
e privati
Categoria Educazione
Sottocategoria
Educazione di base
Durata prevista 12 mesi
(Andong) - 6 mesi (Boeung
Trabek)
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Costo complessivo
Euro 80.808
Speso nel 2011
Euro 70.318
Nascita del progetto e obiettivi
Il CIAI ha avviato due centri ricreazionali diurni per bambini che provengono da famiglie
con disagi sociali e difficoltà economiche.
Obiettivo generale: ridurre il rischio di esclusione sociale per i minori svantaggiati provenienti da ambienti urbani disagiati, tramite l’offerta dei servizi di base essenziali.
Obiettivo specifico: combattere il fenomeno dei bambini di strada e dell’abbandono
scolastico, promuovendo iniziative che favoriscono l’accesso all’istruzione e alla reintegrazione scolastica.
Beneficiari
- Diretti: 334 bambini, 16 donne
- Indiretti: 1709 famiglie
Risultati/attività
Aumento del numero dei bambini in età scolare dell’area iscritti al sistema scolastico pubblico: Asilo nido; corsi di supporto e recupero; campagna di sensibilizzazione; attività ricreazionali.
I bambini si sentono fiduciosi attraverso il soddisfacimento dei loro bisogni di
base: Materiale didattico e assistenza sanitaria; incontri con i genitori.
Maggiore coinvolgimento della comunità nelle attività del Centro a favore dell’educazione: Incontri individuali con le famiglie di bambini; incontri periodici con le
scuole pubbliche; incontri con la comunità.
Il capitale sociale per il sostegno socio-psicologico del bambini vulnerabili è
stato rinforzato: Counselling e supporto specifico per la popolazione; lobby e creazioni di network/reti.
Migliorate le condizioni di vita e igienico sanitarie dei bambini e delle famiglie: Educazione igienico sanitaria; supporto medico.
Partner N/A
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Principali risultati ottenuti nell’anno
- Andong: 19 bambini che hanno frequentato l’asilo si sono regolarmente iscritti al
primo anno della scuola; 80% dei bambini iscritti a scuola ha terminato con successo
l’anno scolastico; 21 bambini sono stati reinseriti a scuola.
- Boeung Tra bek: 168 bambini hanno frequentato regolarmente il centro; 70 famiglie
sono state costantemente seguite. Tutti i bambini partecipano alle attività ricreative e
hanno avuto accesso a servizi sanitari di base.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 336 bambini
- Indiretti: 1700 famiglie
Nascita del progetto e obiettivi
Il programma di Sostegno a Distanza è stato avviato in Cambogia nel 2000 per assicurare ai bambini più svantaggiati la possibilità di crescere con il sostegno della propria famiglia, e per favorirne uno sviluppo armonioso attraverso l’accesso all’istruzione e alle
cure mediche.
Obiettivo generale: contribuire a migliorare le opportunità educative per bambini appartenenti alle famiglie più svantaggiate.
Obiettivo specifico: supporto dei bambini vulnerabili nel perseguimento della loro educazione.
Beneficiari
- Diretti: 729 bambini
- Indiretti: 3000 parenti dei bambini beneficiari (stima)
Risultati/attività
I bambini sono riusciti a completare l’anno scolastico indipendentemente dalla
situazione sanitaria e dai costi indiretti: Visita medica generale sostegno delle spese
mediche ; Distribuzione di divise, scarpe, materiali di apprendimento; Follow-up e record di presenze e risultati scolastici; Visite familiari nel caso i bambini non frequentano
la scuola.
I bambini che frequentano la scuola pubblica sono protagonisti della loro educazione: Concorso “esprimere il nostro diritto all’istruzione”; Elezione dei migliori 10
studenti l’anno, secondo i risultati scolastici; Pubblicazione e la distribuzione del libro
“esprimere il nostro diritto all’istruzione”.
I bambini sono sostenuti finanziariamente nella loro volontà di frequentare
l‘istruzione superiore: Selezione dei bambini per frequentare l’università o la formazione professionale secondo criteri CIAI.
Titolo e localizzazione
Sostegno a distanza
Varie zone del Paese
Finanziatori Privati
Categoria Educazione
Sottocategoria
Educazione di base; Formazione professionale
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Costo complessivo
Euro 274.015
Speso nel 2011
Euro 217.446
Partner Ministero dell’Educazione, Gioventù e Sport
Principali risultati ottenuti nell’anno
- Più del 60% dei beneficiari che hanno necessitato di supporto medico specialistico
nell’anno (il 30% del totale) hanno ricevuto tutto il sostegno necessario.
- Il 100% dei beneficiari hanno ricevuto materiale igienico e sanitario; 98% degli studenti ha completato l’anno scolastico; 60% degli studenti ha partecipato al concorso
previsto dal progetto; 17 studenti hanno completato l’Università o un training vocazionale.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 729 studenti
- Indiretti: 1000 famiglie
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India Principali criticità nel Paese Scarsa tutela bambini soli, orfani o in conflitto con
la legge, discriminazione di genere, alto tasso di abbandono scolastico, emarginazione dei minori disabili, esclusione delle fasce vulnerabili dalla scuola,
scarse opportunità di lavoro qualificato, povertà.
Risposte di CIAI Accesso a educazione di base e prevenzione dell’abbandono
scolastico con particolare attenzione alle bambine, rafforzamento della società
civile sulle tematiche relative ai diritti dei minori e alla loro effettiva applicazione, inclusione sociale e educativa dei minori disabili o emarginati per motivi economici o culturali, promozione di forme di protezione alternative
all’istituzionalizzazione.
Impegno economico nel 2011 per progetti di cooperazione: Euro 1.183.815
Beneficiari raggiunti nel 2011 tramite progetti di cooperazione: 22.648 persone
Analisi paese L’India ha una popolazione di 1,2 miliardi di persone ed è il secondo paese più
popoloso al mondo. Il 29.7% della popolazione appartiene alla fascia di età 0-14
anni, il che si quantifica in circa 350 milioni di minori tra gli 0 e i 14 anni. Si stima
infatti che l’India sia lo stato con il maggior numero di minori che vivono sotto
la soglia di povertà e in stato di forte vulnerabilità. Il divario tra sviluppo macro
economico e la tutela dei diritti dell’infanzia resta il grosso problema con il quale
un’associazione come la nostra si deve confrontare.
L’anno 2011 per CIAI si è concentrato sul perseguimento degli obiettivi strategici
che ci siamo dati per il quinquennio 2011-2015. Il Right to Education Act del 2009
prevede per tutti i bambini tra i 6 e i 14 anni, l’educazione gratuita e obbligatoria. Tuttavia il numero dei bambini esclusi dal sistema scolastico è ancora molto
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alto e persiste una discriminazione di genere che per le ragazze ha gravi conseguenze: matrimoni precoci, alto tasso di abbandono scolastico, lavoro precario e
scarsa autonomia economica. CIAI crede fortemente che un investimento sulle
donne sia fondamentale per creare un ambiente più favorevole alla tutela dei diritti dei bambini in India. Per questo, con i nostri partner ci impegniamo anche
in progetti di promozione economica per le donne, di stimolo della partecipazione attiva delle donne alla vita comunitaria e politica e di sensibilizzazione sulle
tematiche relative al loro benessere e quello dei loro figli.
Nonostante i grandi progressi fatti in India in tema di accesso all’istruzione, ci
sono ancora fasce vulnerabili di bambini che ne restano esclusi o comunque discriminati, si tratta in particolare di bambini appartenenti alle caste basse, a
gruppi indigeni o minoranze tribali, bambini disabili o con
HIV/AIDS. Per loro realizziamo progetti di sostegno all’istruzione
TESTIMONIANZE
anche attraverso il sostegno a distanza. Sempre collegato al tema
INDIA - Chitra Shaha, direttrice Satya Special
del diritto all’istruzione, gli interventi del CIAIsono volti a miglioSchool di Puducherry
rare la qualità dell’istruzione fornita. Per fare questo si ritiene fon“Fina dalla prima volta che ho incontrato il
damentale un approccio comunitario e partecipato che coinvolga le
personale del CIAI a Puducherry ho capito
comunità, le autorità locali, le famiglie e i bambini stessi. Un tema
di avere a che fare con un'organizzazione
che è venuto in grande evidenza è quello delle punizioni corporali,
molto professionale e con una conoscenza appratica ancora molto diffusa in India, sia a scuola che in famiglia.
profondita sullo stato dei bambini - in partiPer combattere questa pratica la legge non è sufficiente, lavoriamo
colare quelli con disabilità- in India. Le
quindi con le scuole e con i nostri partner per promuovere tecniche
caratteristiche che più colpiscono di CIAI è
di disciplina positiva, soprattutto tra gli insegnanti.
la flessibilità, la fiducia e la comprensione
Tra i bambini svantaggiati, ci sono poi quelli che necessitano di una
con cui vengono gestiti i rapporti con assoprotezione speciale. Appartengono a questo gruppo i bambini
ciazioni partner. Il rapporto non è quello che
sfruttati, bambini di strada, bambini orfani o abbandonati, bambini
normalmente c'è fra chi dona e chi riceve,
lavoratori, bambini vittime di abusi. Il nostro impegno si rivolge
ma di autentica condivisione e accettazione
alle cause di queste vulnerabilità e ad affrontarle con un approccio
reciproca. Essendo la prima organizzazione a
basato sulla promozione dei loro diritti, sulla sensibilizzazione e la
sostenere l'Unità di Terapia Mobile (vedi
promozione di azioni dirette alla piena presa di responsabilità di
progetto pag. XXX, ndr) CIAI India è stato
tutte le persone e le autorità preposte a proteggere e tutelare quedisposto a sperimentare nuove idee e suggesti minori. In definitiva lavoriamo affinché si crei un ambiente di
rimenti e modificare gli obiettivi fissati in
tutela dei diritti dell’infanzia e mettiamo in condizione la società
base alle esigenze che si manifestavano di
civile, le organizzazioni locali e le autorità indiane affinché questa
giorno in giorno. Siamo certi che proprio in
tutela venga effettivamente garantita. Sempre in quest’ottica, provirtù di questo rapporto di collaborazione e
muoviamo attività volte alla partecipazione e dei bambini, stimoreciproca stima riusciremo insieme nell'inlandone la consapevolezza, la leadership e creando canali di ascolto
tento di portare un grande cambiamento
delle istanze dei bambini da parte degli adulti.
nella condizione dei disabili a Puducherry e
Nel 2011 il panorama delle adozioni internazionali in India ha sunella stessa considerazione della disabilità
bito grandi mutamenti. Chiusa la collaborazione diretta tra ente
nella realtà locale.
adottivo e istituto, le autorità indiane hanno rivisto la procedura e
a ottobre 2011 hanno pubblicato le nuove linee guida, che sono entrate in vigore da gennaio 2012. In questa fase di cambiamento, il nostro impegno è stato quello di studio e di collaborazione con i nostri partner, affinché le
nuove linee guida rispondessero il più possibile al migliore interesse del bambino orfano o abbandonato.
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Titolo e localizzazione
Sostegno a distanza per bambini vulnerabili - Tamil Nadu,
Maharashtra e Karnataka
Nascita del progetto e obiettivi
In seguito a precedenti attività di sostegno a distanza, continuare a provvedere ai servizi educativi per i bambini delle fasce sociali più povere e alla fornitura di assistenza
medica di base.
Finanziatori CIAI
Beneficiari
- Diretti: 599 di cui: 330 bambini a Chennai, 79 bambini e 52 donne dei gruppi di
micro credito a Bombay, 39 bambini a Mangalore, 99 bambini a Belgaum
- Indiretti: 1198 genitori dei bambini sponsorizzati
Categoria Educazione, Salute
Sottocategoria
Educazione di base
Formazione professionale
Igiene
Salute di base
Costo complessivo
Euro 92.006
Risultati/attività
I bambini selezionati frequentano regolarmente la scuola, la loro salute viene
monitorata e in caso di necessità particolari le cure mediche necessarie vengono erogate: Selezione dei bambini da sponsorizzare e gestione della documentazione relativa alla sponsorizzazione; distribuzione di materiale scolastico ai bambini
sponsorizzati; doposcuola per i bambini sponsorizzati e non; controlli periodici delle
condizioni di salute dei bambini e erogazione di cure in caso di necessità.
Le famiglie dei bambini vengono coinvolte e sensibilizzate sull’ importanza dell’educazione: Incontri periodici con il bambino e la sua famiglia; organizzazione di
attività sportive e culturali per i bambini; incontri di sensibilizzazione per i genitori sull’importanza dell’educazione.
Speso nel 2011
Euro 83.760
Partner ICCW-TN (Chennai), Family Service Centre (Bombay), Infant’s Mary Convent
(Mangalore), St. Joseph’s Orphanage (Belgaum)
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Principali risultati ottenuti nell’anno
Curate le malattie comuni; cure specifiche ARV per 29 bambini con HIV/Aids; fisioterapia e riabilitazione per 82 bambini all’interno del centro;tutti i bambini malnutriti curati e recuperati; 33 bambini frequentano istituti scolastici; 35 bambini frequentano una
Scuola Speciale; attività ricreazionali e di stimolazione per adolescenti e infanti; Tutte
le caregivers hanno ricevuto formazione su nutrizione e fisioterapia.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 599 di cui: 330 bambini a Chennai, 79 bambini e 52 donne dei gruppi di
micro credito a Bombay, 39 bambini a Mangalore, 99 bambini a Belgaum.
Titolo e localizzazione
Education and Child Rights
promotion - Veppanapalli,
Shoolagiri e Thally , Krishnagiri, Tamil Nadu
Finanziatori
Intervita, CIAI, ICCW-TN
Categoria Educazione
Sottocategoria
Educazione di base
Durata prevista 36 mesi
Data effettiva di inizio
dicembre 2010
Costo complessivo
Euro 753.298
Speso nel 2011
Euro 165.124
Nascita del progetto e obiettivi
L’obiettivo generale del progetto è contribuire al miglioramento della qualità della vita
per tutti i bambini in Tamil Nadu. Il progetto si pone come obiettivo specifico, assicurare
il diritto all’educazione dei bambini delle zone di Veppanapalli, Shoolagiri and Thally promuovendo il ruolo dei responsabili locali quali difensori dei diritti dei bambini. Componenti principali di progetto inerenti l’educazione sono il miglioramento della qualità delle
infrastrutture scolastiche, l’iscrizione scolastica, la qualità dell’insegnamento, il reinserimento scolastico, la partecipazione dei bambini, il supporto alle famiglie dei bambini in
difficoltà, le attività extradidattiche, cibo e trasporto per gli studenti, la promozione dei
comitati scolastici per l’educazione. La componente sui diritti coinvolge il ruolo di genitori e leader di villaggio migliorandone le conoscenze e l’implicazione nella difesa e protezione dei diritti dei bambini così come implicandone il ruolo nella diffusione di una
cultura favorevole al rispetto dei diritti di questi.
Beneficiari
- Diretti: 2132 bambini in età scolare (6/18) [1.000 sostegni a distanza; 300 abbandoni scolastici; 270 bambini frequentanti i centri per l’educazione non formale]; 3.000
membri dei gruppi di auto aiuto; 2250 membri dei consigli di villaggio locali; 150 insegnanti e genitori facenti capo ai Comitati di Gestione della Scuola; 6000 membri
delle comunità coinvolti nelle campagne di sensibilizzazione.
- Indiretti: 2000 famiglie circa dei bambini iscritti a scuola; 6000 membri delle comunità toccati dalle campagne di sensibilizzazione; 397,589 persone dei centri Veppanapalli, Shoolagiri e Thally Blocks del distretto di Krishnagiri.
Risultati/attività
Avvio e gestione sistema sostegno a distanza: Selezione dei candidate e preparazione schede; campagna disegni/lettere; invio disegni/lettere; risoluzione problemi e
geestione corrispondenza sponsorship.
Miglioramento delle condizioni scolastiche e della frequenza scolastica presso
Veppanapalli, Shoolagiri e Thally: Selezione ed incarico di 30 insegnanti; miglioramento delle infrastrutture; avvio classe VI a Kudakarai; centro informatico ad Anjati; selezione ed incarico insegnati per attività extrascolastiche; supporto familiare; trasporto
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scolastico; distribuzione materiale scolastico; premi scolastici per lotta alla dispersione;
campagne d’iscrizione scolastica; supporto all’istituzione dei Comitati di gestione scolastica.
Miglioramento della consapevolezza circa il lavoro minorile e diminuzione dei
casi: Apertura della “scuola ponte” a Kudakarai; apertura di centri per l’insegnamento
non formale; cibo supplementare durante la preparazione esami; fondo acquisto bicicletta per gli studenti; monitoraggio degli abbandoni ad avvio ai programmi governativi di sostegno; formazione professionale.
Valorizzazione del talento personale attraverso attività ricreazionali: Competizioni di zona per insegnanti; visite culturali; partecipazione ad eventi istituzionali; apertura della “scuola ponte” a Kudakarai; competizione annuale dei bambini.
Miglioramento delle capacità delle associazioni di base e formazione di reti di
difesa dei diritti dei bambini a livello di zona/distretto: Formazione di gruppi di associazioni di base nelle tre zone di pregetto; formazione dei leader locali; formazione
per gli insegnanti p;reparazione di pateriale informativo e divulgativo sui diritti dei bambini; campagne di villaggio contro il matrimonio dei bambini.
Partner Indian Council for Child Welfare Tamil Nadu - ICCW TN, Intervita Onlus
Principali risultati ottenuti nell’anno
Produzione di 1000 schede per il sostegno; 2000 disegni inviati; 100% delle richieste
di informazione/correzione inerenti lo sponsorship program risolte; 33 insegnanti di sostegno assunti; 33 insegnanti di sostegno formati; 2 insegnanti assunti per attività di
sostegno; 9 scuole provviste di materiale igienico ed idrico; classe VI° aperta a Kudakarai e riconosciuta dal governo; 1 centro informatico aperto ad Anjatti; 100% di sostegno speciale ai ragazzi sponsorship organizzato; un servizio su due (50%) di
trasporto alunni avviato presso le comunità di isolate Kalingavaram e Neralagiri; 100%
materiale scolastico distribuito per 1500 alunni; 3 reti di associazioni di base a livello di
zona create; 19 trainers di zona formati; 100 membri SHG formati; sei campagne d’iscrizione scolastica svolta; una bridge school a Kudakarai aperta e funzionante; 6 centri NFE
aperti e funzionanti; 50 bambini dropouts frequentano NFE centers; 389 bambini iscritti
a scuola 2011; 29 abbandoni scolastici rilevati ed avviati a corsi governativi e professionali; 22 bambini lavoratori tra i 15 e i 18 anni iscritti a corsi professionali; 100 bambini hanno partecipato al campo estivo.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 1000 bambini sostenuti a distanza; 2132 bambini iscritti a scuola; 33 insegnanti di sostegno; 2 insegnanti per attività extrascolastiche; 24 bambini classe VI°; 79
bambini in abbandono scolastico; 22 bambini lavoratori; 500 membri dei consigli di
villaggio locali; 45 rappresentanti di organizzazioni locali della società civile.
- Indiretti: 2000 famiglie circa dei bambini iscritti a scuola; 989 membri della comunità partecipanti alle campagne di arruolamento a scuola.
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Titolo e localizzazione
Riabilitazione basata nella comunità dei minori disabili
Puducherry, Villainur, Thirukkanur, Pudupakkam, Thirubuvanai, Madagadipet, Distretto
di Puducherry, Unione territoriale di Puducherry, India
Finanziatori
CIAI, Satya Special School
Categoria Educazione
Sottocategoria
Qualità dell’educazione
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
maggio 2011
Costo complessivo
Euro 91.876
Speso nel 2011
Euro 29.404
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Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto in oggetto mira a ridurre l’abbandono e il rischio di istituzionalizzazione dei
minori con “bisogni speciali” (CWSN - Child With Special Needs), ovvero “bambini affetti da ritardo mentale” o “bambini con disabilità intellettiva” con funzionalità intellettive significativamente al di sotto della media, appartenenti a famiglie a basso reddito
in U.T. Puducherry.
Un’azione combinata volta a:
- Sostenere le famiglie offrendo gratuitamente al bambino cure, educazione, fisioterapia ed un percorso di inserimento sociale
- Rafforzare le capacità delle famiglie, della scuole e del contesto sociale nel garantire
i diritti alla famiglia, all’educazione ed alla salute dei bambini disabili, al fine di prevenire l’abbandono o l’istituzionalizzazione dei bambini disabili
Attraverso Satya, le famiglie potranno trovare una alternativa possibile all’emarginazione o all’abbandono del minore disabile dovuta alla scarsita’ di risorse materiali e sociali necessarie per poter prendersi cura della difficile situazione. L’intervento verrà
implementato in India nel corso di 12 mesi, con lo specifico obiettivo di offrire alle famiglie dei minori disabili una reale alternativa all’abbandono o all’istituzionalizzazione
attraverso il rafforzamento della rete di protezione sociale del minore.
La collaborazione tra CIAI e la Satya School è la continuazione di un’esperienza iniziata
nel 2008 con il progetto “Istruzione e Riabilitazione per le bambine con bisogni speciali
di Puducherry” e continuata indirizzando l’attenzione ai bambini con bisogni speciali
che vivono nel distretto. L’obiettivo specifico del progetto è quello di garantire ai bambini affetti da disabilità, l’accesso ai servizi educativi e sanitari attraverso un programma
di riabilitazione basato sulla comunità.
Beneficiari
- Diretti: 175 bambini con bisogni speciali da 0 a 18 anni richiedenti assistenza medica, mentale e psicologica, educativa, che risiedono nelle aree rurali o semi urbane del
distretto di Puducherry; 350 genitori o parenti dei bambini con bisogni speciali; 1000
mambri delle comunità di riferimento tra cui autorità locali, insegnanti, associazioni di
base.
- Indiretti: 25.857 persone rappresentanti la popolazione disabile censita di Puducherry; 735.332 persone membri della comunità di Puducherry.
Risultati/attività
175 bambini con bisogni speciali sono inclusi nel programma di sostegno a distanza in 5 comunità rurali e semi urbane di Puducherry: Gestione del sistema di
sostegno a distanza.
60 bambini con bisogni speciali della zona semi urbana e rurale di Puducherry
ricevono servizi di riabilitazione ed educazione erogati dalle unità mobili di
progetto: Preparazione del programma personalizzato di riabilitazione/educazione via
unità terapeutiche mobili.
3 centri per la riabilitazione di villaggio erogano servizi di salute ed educazione
a 90 bambini con bisogni speciali nel distretto di Puducherry: Preparazione del
programma personalizzato di riabilitazione/educazione;
Istituzione di 3 formazioni professionali su base comunitaria presso tutti i centri per la
riabilitazione.
Sistema di riferimento nelle aree non coperte dai tre centri per la riabilitazione
e dalle cliniche mobili per 25 bambini con bisogni speciali: Preparazione del programma personalizzato di riabilitazione/educazione, incluso un piano di intervento riabilitativo immediato.
Tutte le parti interessate e le famiglie dei bambini con bisogni speciali dei 5 comuni semi urbani e rurali sono implicati attivamente nei programmi di riabilitazione comunitaria: Programma di formazione per i genitori.
Il 100% dei bambini coinvolti dal programma ricevono un sostegno personalizzato: Analisi dei bisogni dei bambini in termini di apparecchi e sostegni.
Installazione e preparazione del centro di formazione per operatori specializzati: Acquisto dei materiali ed equipaggiamenti.
Partner Satya Special School - Puducherry
Principali risultati ottenuti nell’anno
30 genitori hanno partecipato agli incontri orientativi sull’identificazione della disabilità presso i tre centri comunitari per la riabilitazione; 20 studenti stanno frequentando
il corso di diploma su educazione e ritardo mentale riconosciuto dal Consiglio per la
riabilitazione dell’India. 15 bambini con bisogni speciali sono stati esaminati da esperti
dell’Istituto Nazionale per lo sviluppo delle persone con disabilitá multiple (NIEPMD).
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Le loro misure sono state prese e a 9 tra loro sono stati forniti di apparecchi ed equipaggiamenti adatti al tipo di disabilità riscontrata.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 150 tra bambini con bisogni speciali da 0 a 18 anni richiedenti assistenza medica, mentale e psicologica, educativa, che risiedono nelle aree rurali o semi urbane
del distretto di Puducherry, 30 genitori o parenti dei bambini con bisogni speciali; 20
studenti frequentanti il corso di diploma su educazione e ritardo mentale. 300 genitori
di bambini con bisogni speciali.
- Indiretti: 25.857 persone rappresentanti la popolazione disabile censita di Puducherry.
Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto è la prosecuzione di un intervento precedente del CIAI e dell’ICCW nella
stessa zona per combattere la pratica dell’infanticidio. Nel distretto di Usilampatti oggi
il fenomeno dell’infanticidio è scomparso, ma è necessario rafforzare l’intervento per
consolidare i risultati raggiunti nel valorizzare il ruolo della donna e nel creare opportunità reali di miglioramento economico per i giovani.
Beneficiari
- Diretti: 227 bambine tra 11 e 14 anni a rischio di discriminazione provenienti dalle
famiglie più povere; 1135 membri delle famiglie di riferimento; 94 ragazzi iscritti presso
il collegio professionale comunitario di usilampatti; 160 ragazze adolescenti e membri
dei gruppi di auto aiuto SHG in provenienza dalle fasce più povere della popolazione;
120 ragazzi maschi adolescenti; 4,000 membri dei gruppi di auto aiuto locali e federali SHG; 1.800 membri dei nuclei familiari della comunità di appartenenza.
- Indiretti: 63.900 circa, popolazione del distretto di Usilampatti.
Risultati/attività
227 bambine del programma di sostegno a distanza del distretto di Usilampatti hanno accesso all’educazione, alle cure sanitarie e ad un ambiente familiare protettivo: Fornitura materiali scolastici e di consumo; visita scolastica; campo
estivo; campo medico; fondo per cure mediche; visita domiciliare.
160 giovani di Usilampatti hanno acquisito le necessarie competenze per entrare nel mercato qualificato del lavoro o per lavorare autonomamente: Gestione del Community College di Usilampatti; finalizzazione dei curriculum studi;
equipaggiamento e rinnovo locali; selezione beneficiari; riconoscimento dei corsi organizzati da parte dell’Open University; coordinamento con le autorità e le aziende locali; corso segratariato e programmi di grafica;ccorso riparazione computer; corso
taglio e disegno moda; corso riparazione elettrodomestici; corso assistente sanitario;
corso lingua inglese; modulo “life skills”; corso impresa personale; laboratorio informatica.
240 tra ragazze e donne membri dei gruppi di auto aiuto migliorano le proprie
capacità professionali e di guadagno: Corso in taglio cucito; corso gestione micro
attività imprenditoriali agricole zootecniche.
200 adolescenti di 18 comunità hanno le conoscenze per migliorare le proprie
capacità di apprendimento e crescita: Orientamento professionale educativo; programma divulgativo e sensibilizzativo per genitori.
Rafforzare e seguire i gruppi di auto aiuto a livello locale e federato: Monitoraggio dei gruppi di auto aiuto; programma di formazione per 50 membri della federazione dei gruppi di auto aiuto
Titolo e localizzazione
Un nuovo futuro per le bambine di Usilampatti - Usilampatti e Chellampatti, distretto
di Usilampatti, Tamil Nadu
Finanziatori
Privati
Categoria Diritti
Sottocategoria
Parità di genere
Durata prevista 24 mesi
Data effettiva di inizio
agosto 2010
Costo complessivo
Euro 279.614
Speso nel 2011
Euro 114.638
Partner Indian Council for Child Welfare Tamil Nadu - ICCW TN
Principali risultati ottenuti nell’anno
227 bambine hanno visto garantito il proprio diritto allo studio attraverso l’erogazione
delle prestazioni e dei servizi relative ai costi scolastici, le forniture, trasporti, il monitoraggio accademico, il check up medico e le attività extrascolastiche; 94 adolescenti
hanno frequentato il collegio comunitario “ICCW-Vasantham community college” ed
acquisito le competenze relative seguendo i cinque corsi avviati ed ufficialmente riconosciuti; 23 ragazze dei gruppi di auto aiuto hanno sostenuto il corso di taglio e cucito 200 ragazze membri dei gruppi di auto aiuto hanno migliorato il proprio status
economico professionale frequentando i corsi professionali sulle attività agricole e zootecniche; 258 adolescenti hanno atteso agli orientamenti professionali e scolastici; 957
genitori e membri della comunità sono stati sensibilizzati sull’importanza della scelta
professionale ed educativa per le loro figlie e figli; 53 membri dei gruppi federali di
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auto aiuto sono stati formati nella gestione ed organizzazione dei gruppi a livello federale.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 227 bambine sostenute a distanza; 94 adolescenti del collegio comunitario;
143 ragazze dei gruppi di auto aiuto; 258 adolescenti hanno atteso agli orientamenti
professionali e scolastici; 957 genitori e membri della comunità; 53 membri dei gruppi
federali di auto aiuto sono stati formati nella gestione ed organizzazione dei gruppi a
livello federale.
- Indiretti: 63.900 circa cittadini del distretto di Usilampatti.
Titolo e localizzazione
Rafforzamento delle organizzazioni comunitarie di base
(CBOS) per il recupero dei
bambini e la prevenzione
degli abusi - Srivilliputur, Virudhunagar, Tamil Nadu
Finanziatori
CIAI, CAI Commissione Adozioni Internazionali, privati
Categoria Diritti
Sottocategoria Gruppi particolarmente vulnerabili
Durata prevista 18 mesi
Data effettiva di inizio
marzo 2010
Costo complessivo
Euro 118.687
Speso nel 2011
Euro 61.004
Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto si basa sui risultati del precedente progetto “Recupero dei ragazzi lavoratori
attraverso l’educazione e la formazione professionale” concluso a Dicembre 2008, con
l’obiettivo di combattere e prevenire il fenomeno del lavoro minorile attraverso un’azione
integrata in 123 villaggi di Srivilliputur Tamil Nadu. Obiettivo specifico: La prevenzione
e il recupero di bambini lavoratori e adolescenti nel block di Srivilliputur, supportando
educazione, rafforzamento delle capacità e miglioramento della percezione dei diritti
del minore da parte della comunità.
Beneficiari
- Diretti: 40 presidi scuola pr 123 villaggi; 5.000 famiglie beneficiarie facenti capo alle
associazioni dei genitori e degli insegnanti; 400 bambini frequentanti i centri per il sostegno allo studio; 50 bambini usciti dal sistema scolastico; 160 adolescenti in condizioni svantaggiate; 100 adolescenti agenti del cambiamento nelle proprie comunità;
100 membri dei gruppi di auto aiuto da 25 villaggi; 120 membri dei comitati di villaggio per l’educazione.
- Indiretti: 160 famiglie dei bambini iscritti ai corsi professionali; la popolazione del distretto di Virudhunagar circa 1.751.548 persone.
Risultati/attività
Il fenomeno dell’abbandono scolastico è ridotto in 123 villaggi promuovendo
l’educazione di qualità ed i diritti dei bambini: Rafforzamento delle associazioni
dei genitori e degli alunni; organizzazione 15 forum dei bambini; studi privati per 50
abbandoni scolastici; programma di sensibilizzazione sui diritto dei minori.
160 ragazzi economicamente e socialmente svantaggiati migliorano le proprie
conoscenze e titoli di studio incrementando le proprie capacità di lavoro e reddito: Gestione del collegio comunitario
Le capacità dei membri della comunità sono rafforzate in 123 villaggi: Formazione sulla protezione dei minori per 100 adolescenti in 25 villaggi; formazione sulla
protezione dei minori per presidi di scuola; formazione dei formatori dei gruppi di auto
aiuto; formazione dei comitati di villaggio per l’educazione.
Partner ICCW - TN, Indian Council for Child Welfare - Tamil Nadu
Principali risultati ottenuti nell’anno
Promozione dei diritti dei minori attraverso l’attivazione e la gestione dei 15 forum dei
bambini in 15 villaggi. Organizzazione e rafforzamento delle associazioni dei genitori
e degli insegnanti a scuola. Funzionamento di 15 doposcuola per 400 alunni in media
presso i centri per il supporto all’educazione. 100 ragazzi in condizione d’abbandono
scolastico hanno continuato i propri studi attraverso l’Open School. 60 adolescenti
svantaggiati hanno migliorato le proprie competenze professionali e sono diventati lavoratori qualificati (77% degli studenti licenziati che lavora guadagna tra le 3.000 e le
9.000 rupie). 18% degli alunni ha scelto di continuare gli studi superiori. 63 adolescenti è iscritto al nuovo corso 2011. Le competenze degli insegnanti/presidi e membri dei gruppi di auto aiuto (SHG) sono migliorate. 119 studenti hanno beneficiato dei
prestiti d’onore da parte dei comitati di villaggio per l’educazione per continuare gli
studi.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 2031 bambini appartenenti ai seguenti gruppi SHGs, VEDCs, PTAs, bambini
a rischio abbandono scolastico, adolescenti e membri della comunità.
- Indiretti: 586.500 appartenenti alla popolazione del distretto di Virudhunagar; 123
famiglie di adolescenti inclusi nei corsi professionali.
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Nascita del progetto e obiettivi
La collaborazione con Samerth è nata dall’intenzione di aumentare l’impegno del CIAI
per i bambini svantaggiati del distretto del Kutch.
L’obiettivo generale che si pone il progetto è quello di contribuire al raggiungimento
dell’educazione universale di base per tutti i bambini in India.
L’obiettivo specifico è facilitare l’accesso alla scuola pubblica per i bambini dei lavoratori
migranti del Rapar Block attraverso la creazione di ostelli gestiti dalla comunità locale e
di attività di advocacy con le autorità a livello locale e distrettuale concernenti le problematiche dell’educazione di base, con miglioramento della qualità del sistema educativo.
Beneficiari
- Diretti: 143 bambini figli dei lavoratori migranti
- Indiretti: 568 membri delle famiglie
Risultati/attività
I bambini dei lavoratori migranti sono iscritti e frequentano regolarmente la
scuola: Gestione di ostelli stagionali per 142 bambini, in cui vengono svolte attività di
pre e doposcuola per preparare i bambini all’inserimento scolastico.
Le famiglie dei bambini vengono coinvolte e sensibilizzate sull’importanza dell’educazione per i propri figli: Creazione di un sistema di care-giver tra i parenti dei
bambini; responsabilizzazione dei parenti verso gli ostelli; aiuto alle famiglie migranti
nel processo burocratico per ottenere diversi certificati ed accedere a programmi governativi.
La comunità locale viene coinvolta nella gestione degli ostelli: Creazione di un
comitato a livello di villaggio per la gestione degli ostelli, con attività di sensibilizzazione
in ogni villaggio.
Sensibilizzazione delle Autorità locali sulle tematiche dell’importanza dell’educazione dei bambini dei lavoratori migranti: Incontri regolari con le Autorità
locali per ottenere maggiore impegno del governo verso la protezione dei diritti della
comunità di migranti.
Partner Samerth Charitable Trust, Kutch District, Gujarat, India
Principali risultati ottenuti nell’anno
A 142 bambini è stato garantito l’accesso all’educazione; la performance scolastica
dei bambini è migliorata; le famiglie e le comunità stanno gradualmente contribuendo
alla gestione degli ostelli; le famiglie che vivono al di sotto della soglia di povertà hanno
avuto accesso ai servizi ed ai programmi governativi; Autorità di distretto e locali sono
coinvolte nel processo di sensibilizzazione.
Titolo e localizzazione
Interventi educativi per i figli
dei lavoratori migranti - Rapar
Block, parte est del distretto
del Kutch, Gujarat
Finanziatori Privati
Categoria
Educazione
Diritti
Partecipazione
Sviluppo economico
Sottocategoria
Educazione di base
Qualità dell’educazione
Gruppi particolarmente
vulnerabili
Partecipazione dei bambini
Partecipazione della comunità
Sviluppo economico familiare
Durata prevista 12 mesi
estensione di 9 mesi fino ad
aprile 2012
Data effettiva di inizio
agosto 2010
Costo complessivo
Euro 55.771
Speso nel 2011
Euro 29.730
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 142 bambini accolti in 4 strutture (Gagodar, Balasar, Amrapar e Jatawada).
- Indiretti: 568 membri delle famiglie dei bambini sostenuti.
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Titolo e localizzazione
Miglioramento delle condizioni socio-economiche delle
comunità svantaggiate - distretto di Kutch, Gujarat
Finanziatori
Privati
Categoria
Educazione
Salute
Diritti
Partecipazione
Sottocategoria
Educazione di base
Qualità dell’educazione
Formazione professionale
Salute materno infantile
Gruppi particolarmente vulnerabili
Partecipazione dei bambini
Partecipazione della comunità
Durata prevista 24 mesi con
estensione di 3 mesi
Data effettiva di inizio
luglio 2009
Costo complessivo
Euro 177.298
Speso nel 2011
Euro 35.098
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Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto nasce dalla necessità di intervenire a sostegno delle popolazioni che furono
colpite dal terribile terremoto nel 2009.
Il progetto ha come obiettivo specifico il miglioramento della situazione di donne e
bambini in 8 villaggi nel distretto del Kutch fornendo supporto all’accesso all’educazione e alla salute per i gruppi più vulnerabili.
Beneficiari
- Diretti: 330 bambini svantaggiati supportati tramite SAD; 310 bambini svantaggiati
che beneficiano del doposcuola; 50 adolescenti che partecipano ai corsi professionali;
40 donne membri dei gruppi di micro credito in 8 villaggi; 32 insegnanti di doposcuola
e scuola pubblica.
- Indiretti: 1320 appartenenti ai nuclei familiari dei bambini coinvolti nelle attività
pubbliche di Premnivas ; 30.000 abitanti degli 8 villaggi target; 32 membri tra istituzioni locali dei Panchayat e Direttori delle scuole.
Risultati/attività
Garantire l’accesso all’educazione per 330 bambini, riducendo il tasso di abbandono scolastico e migliorando il livello dell’istruzione nei villaggi target:
Distribuzione di uniformi scolastiche e libri ai bambini. copertura tasse scolastiche; attività di doposcuola per 630 bambini; sostegno scolastico attraverso la creazione di
una classe per il reinserimento a scuola di 45 bambini; incontri di sensibilizzazione sull’importanza dell’educazione; summer camp; training per gli insegnanti delle scuole
locali e per quelli di doposcuola; fornitura degli ausili mancanti per la scuola pubblica.
Migliorare lo status nutrizionale dei bambini, l’attenzione pre e post natali e
durante il parto; aumentare la conoscenze delle donne e delle adolescenti nei
villaggi su tematiche inerenti la propria salute e quella dei bambini: Distribuzione di cibo nutriente ai bambini che frequentano i doposcuola; promozione dell’immunizzazione primaria; sessioni di sensibilizzazione per donne e adolescenti su salute
materno-infantile e nutrizione nei villaggi; supporto nell’accesso ai servizi pubblici; training dello staff locale su salute e prevenzione; sensibilizzazione di donne e adolescenti
sui temi di salute materno-infantile, pianificazione familiare, HIV e igiene.
Migliorare la partecipazione alla vita sociale di gruppi marginali, giovani e
donne. Fornire nuove opportunità di sviluppo economico per donne ed adolescenti: Creazione di gruppi di donne e adolescenti; corsi di aggiornamento per leaders
comunitari, visite e partecipazione ai Panchayats; creazione di gruppi inter-villaggio;
trainings di informatica per adolescenti; creazione di un’unità per il supporto alla commercializzazione dei prodotti di artigianato locale.
Partner Premnivas Social Development Trust
Principali risultati ottenuti nell’anno
228 bambini sostenuti attraverso il SAD; 620 bambini hanno ricevuto materiale scolastico; 327 bambini hanno ricevuto uniformi scolastiche; 630 bambini frequentano le
attività di doposcuola; 140 bambini sono stati reinseriti nel sistema scolastico;
buona affluenza ai meeting di sensibilizzazione sull’importanza dell’educazione (567
partecipanti durante il corso dell’anno); 16 insegnanti hanno ricevuto formazione;
630 bambini che frequentano i doposcuola ricevono cibo nutriente; 2581 casi per attenzione pre e post natali identificati; 948 donne ed adolescenti hanno partecipato
agli incontri di sensibilizzazione su salute e nutrizione ; 3462 persone hanno avuto accesso ai programmi di sostegno goverantivi; 22 Self Help Group di donne sono attivi
con 222 iscritti; 50 giovani hanno avuto accesso a corsi professionali.
Al termine del progetto è prevista l’identificazione di una seconda fase 2011-2013.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 745 di cui 228 bambini svantaggiati supportati attraverso il SAD; 395 bambini svantaggiati beneficiari del doposcuola; 50 adolescenti hanno partecipato a corsi
professionali; 40 donne membri dei gruppi di micro-credito; 32 insegnanti del doposcuola e delle scuole pubbliche.
- Indiretti: 30.944 di cui 912 membri delle famiglie dei bambini sostenuti attraverso
il SAD; 30.000 abitanti degli 8 villaggi target; 32 membri tra istituzioni locali dei Panchayat e Direttori delle scuole.
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Nascita del progetto e obiettivi
Questo progetto si pone l’obiettivo di migliorare le opportunità per bambini e adolescenti degli strati sociali più emarginati nel distretto di Karaikal attraverso un supporto
integrato alle famiglie, alle istituzioni locali, i consigli di villaggio, le scuole e i bambini
stessi.
Titolo e localizzazione
Supporto allo sviluppo socioeconomico dei gruppi più vulnerabili - distretto di Karaikal,
U.T Puducherry, India
Beneficiari
- Diretti: 1286 bambini e 24 donne.
- Indiretti: 4400 appartenenti ai nuclei familiari dei bambini, 1720 appartenenti a nuclei familiari delle donne beneficiarie.
Finanziatori CIAI
Risultati/attività
Garantire ai bambini delle fasce più vulnerabili accesso all’educazione attraverso i SAD. Miglioramento delle opportunità educative e diminuzione della
percentuale di abbandono scolastico: supporto all’educazione per bambini in 13 villaggi; creazione di 10 centri per attività di doposcuola; creazione di una classe di recupero; inserimento e supporto scolastico di bambini disabili.
Miglioramento delle condizioni sanitarie dei bambini ed educazione alla prevenzione: copertura delle spese mediche per bambini; incontri di educazione sanitaria e prevenzione.
Le istituzioni locali e la società civile prendono un ruolo attivo nella creazione
di un ambiente favorevole allo sviluppo psico-sociale del bambino: incontri con
i consigli di villaggio e partecipazione alle assemblee; organizzazione di 10 Children’s
Club; attivazione di un servizio di asilo in 3 villaggi; organizzazione di un campo estivo
per i bambini.
Miglioramento delle condizioni economiche dei partecipanti al microcredito:
Creazione di catering unit di donne
Partner IHMSSS – Immaculate Heart of Mary Social Service Society
Principali risultati ottenuti nell’anno
605 bambini hanno accesso all’educazione di base; 519 bambini hanno ricevuto materiale scolastico; 539 hanno ricevuto vestiti; 50 bambini hanno beneficiato di lezioni
di recupero; 5 bambini hanno ricevuto supporto per cure mediche di base; Istituzioni
e comunità locali coinvolte nella creazione di un ambiente protettivo per l’infanzia e
gli adolescenti; 51 bambini frequentano le creches; 118 donne hanno partecipato alla
formazione sul parental skills; le catering unit forniscono i pasti dei bambini.
Il progetto si è concluso il 30 aprile 2011, l’ultimo mese è stato dedicato al passaggio
di proprietà degli edifici e delle attrezzature acquistate e utilizzate durante il periodo
di implementazione del progetto. Ne hanno beneficiato le autorità locali e le donne
delle catering units.
Categoria
Educazione
Salute
Diritti
Partecipazione
Sviluppo economico
Sottocategoria
Educazione di base
Qualità dell’educazione
Formazione professionale
Igiene
Salute di base
Salute materno infantile
Gruppi particolarmente vulnerabili
Parità di genere
Partecipazione dei bambini
Partecipazione della comunità
Sviluppo economico familiare
Rafforzamento del ruolo della
donna
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
maggio 2010
Costo complessivo
Euro 160.555
Speso nel 2011
Euro 58.043
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 1310; 605 bambini con Sad; 602 bambini senza Sad; 28 bambini che hanno
abbandonato la scuola; 51 bambini nella cèches; 24 donne del catering unit.
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Titolo e localizzazione
Sponsorship per la promozione dell’accesso all’educazione ed alla salute: verso un
ambiente di tutela dell’infanzia - Isole Andamane
Finanziatori
CIAI, Butterflies e Privati
Categoria
Salute
Diritti
Partecipazione
Sottocategoria
Salute di Base
Gruppi particolarmente vulnerabili
Partecipazione dei bambini
Partecipazione della comunità
Durata prevista 24 mesi
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Costo complessivo
Euro 323.885
Speso nel 2011
Euro 135.561
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Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto nasce da un intervento di riabilitazione post tsunami.
L’obiettivo generale del progetto è quello di promuovere la cittadinanza attiva e lo sviluppo socio-economico delle isole Andamane.
Obiettivo specifico: Promuovere un ambiente di tutela dell’infanzia nelle isole Andamane attraverso il supporto di un’attiva partecipazione dei bambini (6-18) nella vita
delle loro comunità.
Beneficiari
- Diretti: 4430; 1430 minori tra i 6 ed i 18 anni che frequentano i CDCs in 26 villaggi
di North,South e Little Andaman; 45 membri delle istituzioni locali (PRI); 140 membri
dei consigli dei villaggi e dei consigli scolastici VEC/SMC; 2815 genitori e membri delle
famiglie dei bambini.
- Indiretti: 6000, popolazione delle isole (South, North e Little Andaman).
Risultati/attività
Un’interpretazione favorevole all’infanzia delle tradizioni è promossa all’interno delle famiglie: Promozione del diritto alla partecipazione ed all’espressione dei
bambini attraverso la pubblicazione del giornale locale "ANI Children’s Time" preparato dai bambini delle isole; sviluppo dell’assertività nei bambini e comprensione dei
loro ruoli e responsabilità attraverso le attività educative promosse nei CDCs; promozione del dialogo con le famiglie sui comportamenti genitoriali e supporto al parenting
Le condizioni di salute dei bambini risultano migliorate: Eventi di sensibilizzazione su tematiche di salute e nutrizione rivolti ai bambini che frequentano i CDCs ed
alle loro famiglie; check-up dei bambini; supporto dei programmi governativi rivolti all’infanzia e campagne di prevenzione e promozione della salute materno-infantile; favorire il rifiuto di comportamenti non favorevoli alla salute dell’infanzia attraverso
attività di sensibilizzazione
L’effettiva applicazione dei diritti dei bambini è monitorata nelle comunità e
nelle strutture scolastiche: Trainings per la promozione di metodi educativi positivi
nelle scuole alternativi alle punizioni corporali; promozione della qualità dell’educazione attraverso programmi di sostegno ed attività culturali nei CDCs; coordinamento
con i Consigli di Villaggio ed i Consigli scolastici (VEC/SMC) per assicurare un approccio olistico nelle scuole alla protezione dei diritti dei bambini.
I bambini assumono un ruolo proattivo nella difesa dei loro diritti all’interno
delle loro comunità: Organizzazione dei Bal Saba (Comitati dei bambini); sensibilizzazione dei membri dei Panchayat (PRI) sui diritti dei bambini.
Partner Butterflies, New Delhi, India
Principali risultati ottenuti nell’anno
La pubblicazione del bimestrale locale ANI Children’s Time procede regolarmente.
Continuano a funzionare i Children Development Centres ed i Butterflies Children Club
in ogni villaggio.
I bambini sono stati informati su misure sanitarie ed igieniche per la prevenzione delle
piu’ comuni malattie tropicali della zona e la loro salute monitorata attraverso regolari
check-ups.
La performance scolastica dei bambini è sensibilmente migliorata.
La partecipazione dei bambini è stata promossa attraverso i Bal Saba.
I membri dei Panchayat sono diventati consapevoli del proprio ruolo e delle responsabilità nel tutelare i diritti dei bambini ed assicurare un ambiente protettivo per la promozione e tutela di questi diritti.
I Panchayat hanno adottato le risoluzioni dei piani elaborati dai comitati dei bambini
nei villaggi e continuano ad impegnarsi a far rispettare sul territorio le leggi relative alla
protezione dei diritti dei bambini.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 7995; 1482 bambini che frequentano regolarmente i 26 CDCs (Child Development Centres) in 26 villaggi di North, South e Little Andaman; 45 membri delle istituzioni locali (PRI); 182 membri dei consigli dei villaggi e dei consigli scolastici VEC/SMC;
5.928 genitori e membri delle famiglie dei bambini; 150 adolescenti supportati nel loro
percorso educativo; 208 membri delle comunità informati e sensibilizzati su tematiche
di salute e nutrizione.
- Indiretti: 6000 popolazione delle isole (South, North e Little Andaman).
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Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto vuole contribuire alla difesa e alla promozione dei diritti dei bambini in cinque paesi del Sud Asia attraverso il supporto alle organizzazioni della società civile e attraverso la partecipazione al dialogo politico con i governi e i principali attori sociali ed
istituzionali del settore. Si vuole giungere a tale obiettivo rinforzando la South Asian Alliance of Grassroots NGOs (SAAGN), un network di 139 associazioni il cui mandato è
promuovere i diritti dei bambini in India, Nepal, Bangladesh, Sri Lanka e Afghanistan. Si
intende in particolare contribuire a sviluppare le competenze dell’Alliance e dei suoi singoli membri in termini di capacità di comunicazione, lobbying e advocacy al fine di diventare un attore di rilievo sia a livello locale che nella regione del Sud Asia. Il progetto
nasce dalla constatazione che la situazione dei bambini nella regione rimane tra le più
allarmanti al mondo e dalla certezza dell’importanza del ruolo della società civile nel
promuovere presso i governi il rispetto e la promozione dei diritti dei minori.
Titolo e localizzazione
Civil Society Alliance for Child
Rights in South Asia: Kabul
(Afghanistan), Dhaka (Bangladesh), Colombo (Sri Lanka),
New Delhi (India) e Kathamandu (Nepal), oltre ad alcuni
altri centri in India e Nepal
Beneficiari
- Diretti: 700 membri delle 139 associazioni membri dell’alleanza regionale; 810 rappresentanti di corpi di polizia, magistratura, settore scolastico, autorità, sindacati,
media; 50.000 persone raggiunte dalle campagne di sensibilizzazione.
- Indiretti: i bambini e anche le loro famiglie, oltre che le intere comunità locali in cui
operano le ONG coinvolte nel progetto.
Sottocategoria Gruppi particolarmente vulnerabili
Risultati/attività
Regional networking - rinforzo dell’Alliance a livello di coordinamento regionale: Formazione e capacity building per le 110 ONG dell’Alliance; sviluppo delle dotazioni e delle competenze ICT dell’Alliance (sito web e intranet); unità di supporto
tecnico alle ONG dell’Alliance; sviluppo di gruppi e forum di discussione.
Country positioning - analisi del contesto minorile e definizione formazione
stakeholers: Realizzazione di una ricerca sulla condizione minorile nel Sud Asia; preparazione di materiale multimediale e moduli formativi per 800 stakeholder; realizzazione delle attività di formazione e consultazione con gli stakeholders.
Attività di advocacy e lobbying per la promozione dei diritti dei bambini nella
regione: Consultazione regionale ed elaborazione di una campagna di sensibilizzazione; realizzazione di una campagna mediatica e di sensibilizzazione a livello regionale;
conferenza internazionale sui diritti dei bambini a Kathmandu; monitoraggio politico,
conferenza stampa finale
Costo complessivo
Euro 1.341.789
Finanziatori
EU, CIAI, Iscos-Cisl
Categoria Diritti
Durata prevista 36 mesi
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Speso nel 2011
Euro 285.412
Partner Butterflies-India (principale); Aschiana-Afghanistan, Aparajeyo-Bangladesh,
Child Welfare Scheme Nepal, Kantha Shakthi Organization-Sri Lanka
Principali risultati ottenuti nell’anno
- Attività di Training of Trainers per le 5 organizzazioni leader dell’Alliance su gestione
e ciclo progettuale, comunicazione e tecniche di raccolta fondi
- Attività di formazione e capacity building per 110 rappresentanti di altrettante organizzazioni appartenenti all’Alliance SAAGN
- Realizzazione di un sito web e sviluppo di una piattaforma intranet per la coordinazione dell’Alliance e lo sviluppo della comunicazione e consultazione a livello regionale
- Realizzazione della ricerca sulla situazione dei diritti dei bambini nei 5 paesi coinvoltio nel progetto
- Realizzazione di un questionario rivolto ai gruppi di stakeholder coinvolti nel progetto
(insegnanti, magistrati, giornalisti, sindacalisti, membri delle forze dell’ordine e rappresentanti delle autorità locali) al fine di definire i contenuti dei moduli formativi
- Realizzazione di un meeting regionale tra le organizzazioni leader dell’Alliance per la
revisione dei risultati della ricerca e dell’indagine realizzata presso gli stakeholder.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- 20 rappresentanti delle 5 organizzazioni leader paese; i rappresentanti delle 110 organizzazioni partecipanti all’Alliance hanno partecipato con successo alle giornate di
avvio del progetto e di formazione sopra descritte, contribuendo al rafforzamento dell’Alliance sia a livello paese che a livello regionale.
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Italia Principali criticità nel Paese La riforma scolastica, i tagli ai servizi sociali, la crisi
economica vissuta dalle famiglie in contesti già disagiati causano un complessivo forte rischio di esclusione sociale. In questo contesto, i principali punti critici individuati nel territorio di riferimento sono: la crisi degli adulti nella
relazione educativa; l’incremento della complessità sociale in particolare all’interno della scuola elementare; l’assenza delle istituzioni pubbliche nel coordinare i servizi e nel prevedere servizi di prevenzione del disagio rivolti a
bambini nella fascia elementare.
Risposte di CIAI L’intervento di CIAI nel 2011 si è sviluppato prevalentemente
nell’ambito educativo, iniziando a individuare inoltre altri potenziali ambiti di
azione (es. co-sviluppo). L’approccio CIAI si caratterizza per porre al centro la
relazione educativa e costruire attorno a questa le sinergie con le principali
agenzie educative (famiglia e scuola). La progettualità CIAI intende colmare il
vuoto istituzionale proponendo attività per bambini nella fascia elementare e
coordinandosi con i servizi presenti nel territorio.
Impegno economico nel 2011 per progetti di cooperazione: Euro 23.865
Beneficiari raggiunti nel 2011 tramite progetti di cooperazione: 117 persone
Analisi paese La riflessione sullo stato globale della tutela dei diritti dell’infanzia e dei mutati
equilibri geopolitici nel mondo, sempre meno riconducibile alle tradizionali categorie Nord-Sud, hanno portato CIAI a spostare il baricentro dei propri interessi
verso l’Italia, aprendo già dal 2010 una Direzione Territoriale Italia con l’obiettivo
di identificare opportunità di intervento in un territorio che fa parte a tutti gli effetti della sfera geografica e tematica di prossimità dell’associazione. Nel 2011 le
attività della Direzione Italia si sono concretizzate in progettualità significative da
un punto di vista qualitativo ma anche quantitativo e in proposte concrete sottoposte a donatori privati ed istituzionali.
Le attività in Italia nel 2011 si sono orientate in tre direzioni. La prima è rappresentata dall’ambito educativo nel quale le attività del CIAI in Italia sono partite.
La crisi economica che ha colpito sia le famiglie che le istituzioni ha contribuito
ad aggravare la situazione sociale nei contesti già disagiati. Il rischio di esclusione
sociale è altissimo, le risorse scarse e talvolta non efficacemente distribuite creano
conflitti e mancanza di opportunità, conseguenze che colpiscono in maniera sostanziale i percorsi di crescita dei più piccoli. In tale contesto è proseguito l’impegno del CIAI in particolare attraverso il progetto “Centro Educativo Stadera”
ideato per prevenire e individuare situazioni di malessere e disagio di minori italiani e stranieri attraverso proposte didattiche, ricreative ed espressive. Il secondo
ambito di intervento ha riguardato il rafforzamento delle competenze interne all’organizzazione. Attraverso una proposta formativa articolata lungo tutto l’arco
dell’anno al fine di consolidare e condividere le competenze interne all’organizzazione e fornire nuovi spunti di riflessione per rafforzare e ampliare l’azione di
CIAI. La terza direttrice delle attività in Italia si è concentrata a identificare e sviluppare nuovi ambiti operativi, in particolare attraverso lo studio e l’individuazione di progetti negli ambiti del co-sviluppo e della partecipazione.
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TESTIMONIANZE
IITALIA- Paola Cristoferi, educatrice Centro Educativo Stadera
CIAI mi fa venire in mente rispetto. Perché per lavorare con la sofferenza, la
povertà, la privazione, la famiglia, che sia lontana o vicina, unita o disgregata,
capace o immatura, per avvicinarsi agli altri e proporre loro un cambiamento
ci vuole rispetto. E perché se ci lavori al CIAI il rispetto lo ricevi per il solo
fatto di essere stato scelto a fare un 'lavoro importante'.
CIAI mi fa venire in mente futuro. Lavorare con l'infanzia significa credere nel
futuro, nelle risorse del territorio e delle persone che lo abitano e nella possibilità che migliorino. Futuro che vuol dire speranza, futuro che vuol dire fiducia,
futuro che vuol dire impegno. Se penso al CIAI mi viene in mente serietà. Per
lavorare con le persone bisogna farlo con professionalità, con competenza, ponendosi le domande necessarie per cambiare in corso le scelte e i modi, ma tenendo in mente sempre gli obiettivi. Infine il CIAI è ricerca: lavorare con il
mondo solo se si è in contatto con il mondo, se si cercano modi nuovi per ascoltarlo, conoscerlo, interpretarlo.
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Titolo e localizzazione
A scuola di cittadinanza dall’integrazione all’interazione
interculturale - Milano
Finanziatori
Fondazione Cariplo, DDS C.
Battisti, Cooperativa ABCittà,
CIAI
Categoria Diritti
Sottocategoria Gruppi particolarmente vulnerabili
Durata prevista 36 mesi
Data effettiva di inizio
ottobre 2011
Costo complessivo
Euro 153.773
Speso nel 2011
Euro 0
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Nascita del progetto e obiettivi
La scuola Battisti, come ogni scuola, è una sentinella del territorio di riferimento ed è testimone attiva di una crescente categoria di ragazzi di “seconda generazione” - chiamati
anche nuovi italiani -bambini e ragazzi nati in Italia da genitori immigrati. La scuola può
essere un attore fondamentale nella vita sociale di un territorio e in quella del singolo
bambino per favorire una costruttiva integrazione e lo sviluppo di nuovi sentimenti di cittadinanza, cioè di appartenenza al contesto plurale in cui crescono e in relazione a un
modo più vasto.
Il progetto tende a sviluppare dei processi di partecipazione e di cittadinanza attiva che
vedano protagonisti in primo luogo i bambini (indipendentemente dalla nazionalità o
dall’origine della famiglia), insieme agli insegnanti e a tutto il personale della scuola,
alle famiglie e al territorio. Attraverso lo sviluppo del senso di appartenenza al proprio
ambito di vita locale essi possono prendere coscienza dei diritti di una cittadinanza globale, cioè dell’appartenenza a uno scenario più ampio da conoscere, di cui però sono
già rappresentanti a pieno titolo.
Beneficiari
- Diretti: 102 bambini dai 3 ai 5 anni, 691 bambini dai 6 agli 11 anni, 12 insegnanti,
1 dirigente scolastico, 200 genitori, 5 mediatrici culturali, 8 referenti associazioni/istituzioni locali.
- Indiretti: 700 famiglie, 70 insegnanti.
Risultati/attività
Inserimento di modalità di lavoro integrate e innovative nel piano di offerta
formativa della scuola: Tavolo della cittadinanza per il coordinamento delle attività;
archivio interculturale
Creazione di nuovi modelli didattici di partecipazione dei bambini: Consiglio
scolastico dei ragazzi; percorsi di philosophy for children e for community.
Attivazione di processi di supporto educativi integrati (insegnanti, mediatori,
genitori): Percorsi interculturali di sviluppo di competenze per l’apprendimento; sportello di consulenza pedagogica
Partner Direzione Didattica Statale “C.Battisti” (capofila); ABCittà
Principali risultati ottenuti nell’anno
Le attività svolte nel 2011 hanno riguardato azioni implementate dai partner di progetto, in particolare: costituzione e attivazione del tavolo della cittadinanza; attivazione dei primi laboratori per l’apprendimento; avvio dello sportello di consulenza
pedagogica.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 12 insegnanti, 1 dirigente scolastico, 1 mediatrice culturale, 3 referenti associazioni locali
- Indiretti: 70 insegnanti scuola
Titolo e localizzazione
Centro Educativo Stadera Quartiere Stadera, Milano
Finanziatori
Regione Lombardia, Terna
spa, Podisti da Marte, privati e
CIAI
Categoria Diritti
Sottocategoria Gruppi particolarmente vulnerabili
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
settembre 2010
Costo complessivo
Euro 37.412
Speso nel 2011
Euro 23.530
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Nascita del progetto e obiettivi
La volontà di CIAI di radicarsi nel territorio nazionale si è espressa a partire dal concetto
di prossimità: il contesto circostante la sede del CIAI è caratterizzato da evidente disagio sociale ed è stato quindi deciso di avviare una mappatura della zona. Nella mappatura è stata evidenziata l’assenza di luoghi aggregativi per bambini ed adolescenti,
caratterizzata da un significativo disagio sociale.
Il progetto si prefigge di prevenire e individuare situazioni di malessere e disagio di minori italiani e stranieri attraverso proposte ricreative, espressive e in particolare attraverso la relazione educativa. Si ritiene infatti che la creazione di un luogo protetto,
creativo e ricco di stimoli, in cui i bambini possano trascorrere il tempo successivo all’orario scolastico, e la presenza e il sostegno di figure educative di riferimento siano
condizioni necessarie e utili a supplire alle mancanze e/o difficoltà dei genitori rispetto
al supporto scolastico ed educativo.
Beneficiari
- Diretti: 43 bambini
- Indiretti: 87 di cui 43 genitori, 42 insegnanti, 2 dirigenti scolastici
Il Centro Educativo si rivolge a bambine e bambini delle ultime classi della scuola primaria (dalla terza alla quinta), segnalati dalla scuola, che necessitino di un sostegno di
tipo scolastico e/o che in qualunque modo possano trovarsi nella necessità di avere un
luogo in cui poter trovare attenzione, stimoli, cura, sostegno affettivo ed educativo.
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Risultati/attività
Rafforzamento della consapevolezza di sé e del gruppo: Creazione del gruppo; laboratori creativi ed espressivi di vario tipo condotti da educatori e/o da professionisti
(teatro, musica, disegno, cucina, espressione corporea, giochi di ruolo); organizzazione
di uscite individuali o in piccoli gruppi; organizzazione di eventi di socializzazione per
bambini e genitori.
Miglioramento delle capacità di comprensione e di ascolto: Sostegno ai compiti
condotto dagli educatori; incontri di coordinamento tra educatori e insegnanti per la
condivisione degli obiettivi e del progetto individuato per ciascun bambino;
Potenziamento delle capacità collaborative tra pari: Creazione di piccole forme di
aiuto tra pari nelle attività di sostegno ai compiti, nella cura degli spazi, nelle attività laboratoriali e ludiche.
Partner Associazione Piccolo Principe
Principali risultati ottenuti nell’anno
Miglioramenti nella consapevolezza di sé attraverso una conoscenza migliore delle proprie capacità e delle propensioni individuali e maggior capacità di riconoscere che un
percorso di fatica è necessario al raggiungimento di qualsiasi obiettivo.
Miglioramento nelle capacità relazionali e nei comportamenti sociali dei minori grazie
a una maggiore capacità nel conoscere e riconoscere le proprie emozioni, miglioramenti nelle capacità relazionali con gli adulti e con i coetanei; aumento del rispetto
dell’altro, dei luoghi e dei materiali.
Creazione di una collaborazione condivisa con gli insegnanti per l’individuazione di
progetti didattici ed educativi per ciascun minore.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 43 bambini
- Indiretti: 87 di cui 43 genitori, 42 insegnanti, 2 dirigenti scolastici
Nascita del progetto e obiettivi
L’attività progettuale in cui l’ufficio cooperazione è impegnato si articola in numerosi
progetti che si differenziano per contesti nei quali si sviluppano, per tematiche che affrontano, per soggetti che coinvolgono, ecc. Tale complessità e ricchezza è talvolta a beneficio esclusivo della direzione territoriale di competenza del progetto. Inoltre,
l’operatività quotidiana non sempre garantisce lo spazio e il tempo per cogliere e approfondire tutti i nuovi stimoli che arrivano dal campo, dai partner, ecc.
Per questi motivi si è pensato di organizzare un ciclo di seminari di approfondimento che
creino l’occasione per condividere con l’intero staff tematiche di interesse relative a progetti in corso e a potenziali nuovi ambiti di intervento. Le tematiche individuate e i potenziali relatori sono il risultato del confronto con le direzioni territoriali.
L’obiettivo generale è migliorare il posizionamento dell’organizzazione nel dibattito internazionale sulla tutela dei diritti dell’infanzia.
Titolo e localizzazione
Seminari di approfondimento
Milano
Beneficiari
- Diretti: 57 operatori CIAI in Italia.
- Indiretti: 150 operatori CIAI all’estero.
Speso nel 2011
Euro 335
Finanziatori
CIAI
Durata prevista 11 mesi
Data effettiva di inizio
febbraio 2011
Costo complessivo
Euro 335
Risultati/attività
Rafforzamento e consolidamento delle competenze interne all’organizzazione:
Selezione delle tematiche e individuazione dei relatori; realizzazione di seminari di approfondimento; produzione di documentazione audio e video
Principali risultati ottenuti nell’anno
Buona partecipazione degli operatori, miglioramento dello scambio di buone prassi all’interno dell’organizzazione e attivazione di nuove collaborazioni.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 57 operatori CIAI in Italia.
- Indiretti: 150 operatori CIAI all’estero.
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Etiopia Principali criticità nel Paese Alti tassi di malnutrizione, mortalità infantile e materna, basso tasso di accesso alla scuola primaria e mancanza di politiche/ programmi per la fascia di popolazione in età adolescenziale, tutela bambini soli.
Risposte di CIAI Progetti sulla protezione dell’infanzia e focalizzazione sulle
tematiche sociali, scolarizzazione, educazione, salute, tutela bambini vulnerabili e soli, capacity building e attività di lobbing.
Impegno economico nel 2011 per progetti di cooperazione: Euro 437.208
Beneficiari raggiunti nel 2011 tramite progetti di cooperazione: 4.337 persone
Analisi paese L’Etiopia si colloca al 174° posto su 187 Paesi valutati dall’indice ISU (Report
UNDP 2011), è uno dei paesi più popolosi dell’Africa sub-sahariana ma è ancora uno dei paesi più poveri al mondo con il 32% della popolazione che vive con
meno di 1,25$ al giorno. Sul piano della riduzione della povertà ed il raggiungimento del relativo Millennium Development Goal (MDG) si sono comunque registrati risultati incoraggianti negli ultimi 6-7 anni. La percentuale della
popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà è infatti passata dal 38%
del 2004-5 al 32% del 2010.
Altri significativi progressi si riscontrano nell’ambito dell’educazione e della salute:
La percentuale dei bambini/e non iscritti alla scuola primaria è passata dal 40%
del 2004-2010 al 18% nel 2011. Permangono tuttavia significative differenze di
gender nell’accesso all’istruzione secondaria che rimane comunque a livelli molto
bassi (25% maschi, 21% femmine), così come nel tasso di scolarizzazione fra area
urbana e aerea rurale.
Riduzione del tasso di mortalità infantile del 39% nel primo
anno di vita. Nel 2000 si osservava un rapporto 97/1000 nel
2011 59/1000. Riduzione del tasso di mortalità infantile sotto
i 5 anni del 47%. 166/1000 nel 2000 a 88/1000 nel 2011.
Nell’ultimo quinquennio si è assistito anche ad un aumento considerevole del PIL con un tasso di crescita
medio (PIL reale) dell’11%, fino al 2008,
diminuito al 10% nel 2009 e all’ 8%
nel 2010 per effetto della crisi
internazionale. Le previsioni di crescita per il biennio 2011-2012 sono del
7,5%.
Nella Capitale Addis Abeba i bambini che hanno un solo genitore erano nel 2007
pari al 13,34% della popolazione di età compresa fra 0 e 17 anni: sono passati al
27,98% nel 2011. Sempre nello stesso periodo di riferimento si è ridotta la percentuale dei bambini orfani : da 3,37% nel 2007 a 1,80% nel 2011.
Non ci sono dati attendibili sul numero dei bambini ospitati all’interno di istituti
per l’infanzia ma nel giro di sette anni (2003-2009) il numero delle adozioni internazionali effettuate in Etiopia è passato da 854 a 4376. Un aumento così significativo non poteva non suscitare preoccupazione. Nei primi mesi del 2011 il
MoWA ha irrigidito giustamente i controlli cercando di standardizzare le procedure con l’intenzione di limitare il numero delle adozioni.
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Sono stati allacciati legami più stretti con ONG Italiane operanti in Etiopia come
IPO, LVIA e CVM in vista dell’elaborazione di nuove progettualità;
Rehabilitation Home- Su richiesta del BoWa, CIAI è formalmente coinvolto nel
comitato di gestione che che ha anche elaborato un modello sia in termini di
strutture che di metodologie di lavoro; ne fanno parte anche la Scuola nazionale
di Social work, il tribunale, l’Ong locale Hanna Orphanage e Unicef.
In data 8 giugno abbiamo incontrato la responsabile UNICEF Martine Fur, di
Awassa (SNNPR) la quale ci ha assicurato che la tematica del traffiking sarà inserita nella pianificazione delle attività UNICEF 2004 (2012 data europea);
A dicembre 2011 siamo stati contattati dall’Ambasciata USA (Dipartimento di
Stato), per informazioni sulla nostra ricerca ed esperienza sul traffiking nella regione del Gamo Gofa. I risultati della ricerca e delle attività saranno inseriti nel
prossimo TIP Report 2012 (Traffiking in Person);
Il CIAI partecipa attivamente ed è membro dei seguenti Network : CRDA (Consortium of Christian Relief and Development Association), ASPO (Adoption Service Provider Organization), OVC (Orphan and Vulnerable Children ).
Partecipa regolarmente alle riunioni indette dall’Unità Tecnica Locale italiana per
la cooperazione.
Può contare sull’attività di promozione dei suoi progetti sul Fekat Circus. Il Circo
è nato da un progetto di animazione sociale del CIAI, finalizzata al reinserimento
socio-economico di ragazzi di strada attraverso la promozione dell’arte circense.
Il circo è adesso una cooperativa che ha raggiunto la completa auto sostenibilità
economica. Da giugno a fine agosto 2011, 9 membri del Fekat Circus CIAI hanno
effettuato in tournée in Italia per una serie di spettacoli in circa 70 piazze italiane.
Lobbing e promozione
Nel mese di maggio si è conclusa la ricerca di Riccardo Mioli sul Traffiking nella
regione del Gamo Gofa.
Nei mesi di Giugno e luglio, Raffaela Ranieri, una volontaria esperta in biodanza,
ha organizzando uno stage di attività ricreative, ha formato il personale negli istituti in cui il CIAI lavora e 12 volontari etiopi tuttora operativi anche se il gruppo
si è ridotto a 5.
In data 5 ottobre è partita per Arba Minch la stagista Silvia Granata, con l’incarico di verificare la fattibilità di un progetto di economical empowerment in cui
l’eco-turismo sia una tra varie attività generatrici di reddito e creatrice di posti di
lavoro e professionalità per i giovani e le donne. Sempre a ottobre è partito lo
stagista Carmine Carissimi con l’obiettivo di inquadrare legislativamente tutte le
politiche contro il traffico degli esseri umani (in particolare i bambini). La ricerca
si è conclusa nel dicembre 2011.
Attività di ricerca e
stagisti
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Titolo e localizzazione
Integrated Community based
child Care and Support program - Ambo- West Shoa Regione Oromia
Finanziatori
Privati
Categoria
Educazione, Sviluppo economico
Sottocategoria
Educazione di base e salute
Durata prevista 16 mesi
Data effettiva di inizio
aprile 2011
Costo complessivo
Euro 34.985
Speso nel 2011
Euro 5.885
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Nascita del progetto e obiettivi
La collaborazione con l’Associazione AACFSA è decennale e si era sviluppata prevalentemente in Addis Ababa. Considerato che la maggior parte dei bambini abbandonati ed
accolti all’interno dell’Istituto gestito da AACFSA, provenivano dalla zona dell’ West
Shoa ( Regione Oromo), è stato concordato di implementare un’azione di supporto all’infanzia attraverso la creazione di un sistema di protezione atto a scoraggiare l’abbandono dei bambini da parte della famiglia. Le azioni di progetto si concentrano
prevalentemente nel favorire l’accesso alla scuola primaria dei bambini più svantaggiati
(orfani, semi-orfani e appartenenti a nuclei marginalizzati), affiancando ad essa una
azione di sensibilizzazioni sui diritti dell’ infanzia.
Obiettivo generale: ridurre la dispersione scolastica nelle aree di intervento attraverso
il supporto alle famiglie e il miglioramento del sistema scolastico. In linea con il “National Plan of Action for Children: 2003-2010 .
Obiettivo specifico: scolarizzare 160 minori e monitorare la salute dei beneficiari e
delle loro famiglie.
Beneficiari
- Diretti: 160 bambini selezionati all’interno delle seguenti categorie: bambini appartenenti a famiglie numerose e a basso reddito; bambini appartenenti a famiglie
monoparentali; bambini orfani; bambini lavoratori,bambini con genitori disabili.
- Indiretti: le famiglie, tutori e dei bambini sostenuti.
Risultati/attività
Il 90% dei beneficiari frequenta regolarmente la scuola: Pagamento della retta
scolastica e delle forniture; doposcuola; counselling individuale e di gruppo
Miglioramento delle condizioni di salute dei bambini e dei loro genitori:
Check-up medico e fornitura di medicine nel caso la famiglia non sia in grado di provvedere autonomamente; corsi sulla salute riproduttiva e l’igiene costruzione di pit latrine.
Partner Almaz Ashene Children and Family Support Association (AACFSA) ONG locale
legalmente riconosciuta
Principali risultati ottenuti nell’anno
129 minor sono stati iscrittii alla scuola primaria e secondaria e 28 alla scuola materna.
Uniformi e materiale scolastico sono stati forniti a tutti i 157 beneficiari. Rispetto all’anno precedente solo tre minori hanno interrotto il loro percorso educativo.
94 bambini dalla 5° alla 10° classe (di cui il 60% di sesso femminile), hanno frequentato i corsi suppletivi di scienze, matematica e inglese per un totale di 48 ore per
corso.6 minori (4 bambine e 2 bambini) hanno beneficiato del servizio di counseling
settimanale. Sono stati costituiti tre Girls group in altrettante scuole.
71 minori hanno ricevuto trattamenti medici specifici per infezioni intestinali; 124 tutori/genitori dei bambini sponsorizzati sono stati coinvolti in incontri formativi sui diritti dei bambini e sulle norme igieniche; 68 minori di età superiore ai 12 anni sono stati
sensibilizzati alle tematiche relative alla salute riproduttiva attraverso tre sessioni di formazione a cura dell’ Ambo town Women & Children Affairs office. Alcuni membri
delle cooperative di saving and credit costituite l’anno passato si sono specializzati
nella costruzione di pit latrine e nel prossimo futuro passeranno alla costruzione dei
blocchi di latrine a disposizione della comunità.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 157 minori.
- Indiretti: 320 adulti e bambini parenti dei bambini sponsorizzati; 500 membri della
comunità che usufruiranno della costruzione delle pit latrine comunitarie.
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Nascita del progetto e obiettivi
A partire dal 2008 il CIAI ha operato la scelta di espandere la propria attività in Etiopia
rivolgendo il proprio interesse all’area rurale dove i bisogni sono immensi rispetto all’area urbana. Nell’agosto 2010 è arrivata la richiesta del Dipartimento della Salute del
Distretto di Ankober, per la costruzione di un Health Centre. La richiesta è stata trasmessa dall’ONG locale AWDA (Ankober Woreda Development Association), su suggerimento della ONG italiana IPO (Increasing People’s Opportunities). Entrambe le
associazioni sono attive nel distretto di Ankober dal 2007 e collaborano in programmi
diretti prevalentemente alla salute e alla conservazione dell’ambiente. Una prima missione orientativa è stata effettuata nel settembre 2010 seguita da una seconda a novembre. Durante le missioni di valutazione sono state incontrate le autorità sanitarie di
Distretto e di Zona, la municipalità di Ankober, una rappresentanza della comunità (composta prevalentemente da donne) e una delegazione di insegnanti e alunni. Le missioni
sono state facilitate dalla ONG locale AWDA e dal rappresentante locale di IPO.
Obiettivo generale: contribuire all’implementazione di un sistema sanitario strutturato in area rurale in linea con gli obiettivi del Programma di Sviluppo del settore sanitario Etiope (HSPIII).
Obiettivo specifico: miglioramento delle condizioni di salute nella popolazione 0-14
anni del Distretto di Ankober.
Titolo e localizzazione
La salute è un diritto - Strategia per uno sviluppo armonico della salute del bambino
Ankober, Distretto di Ankober, Zona Nord Shewa, Regione Amhara
Beneficiari
- Diretti: 2000 bambini di età compresa fra 0 e 14 anni selezionati in funzione dell’età e della gravità della patologia, riceveranno costante assistenza medica primaria ed
interventi di nutrizione; 38 operatori sanitari (extention workers) e 8 infermieri.
- Indiretti: 19.455 bambini da 0 a14 anni che vivono nel distretto di Ankober.
Durata prevista 18 mesi
Risultati/attività
Aumento dell’accesso ai servizi sanitari e miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie: Costruzione dell’Health Centre e acquisto attrezzature mediche; assistenza pediatrica primaria; training per gli operatori sanitari; sviluppo del sistema di
gestione del poliambulatorio.
Finanziatori CIAI, IPO (Increasing People’s Opportunities), Municipalità di Ankober,
Comunità e privati
Categoria
Salute
Sottocategoria
Igiene, salute di base, salute
materno infantile e formazione
Data effettiva di inizio
marzo 2011
Costo complessivo
Euro 299.551
Speso nel 2011
Euro 7.630
Partner Dipartimento della Salute di Ankober, AWDA ( Ankober Woreda Development
Association ONG locale), CCWW Onlus (Child Care World Wide)
Principali risultati ottenuti nell’anno
362 bambini sono stati visitati durante dieci giorni di clinica pediatrica condotta dai pediatri italiani di CCWW nelle città di Gorobela e Aliu Amba nel distretto di Ankober. E’
stata rinvenuta una frequenza di malnutrizione del 15%. Il 4,3% (< 70% peso-peraltezza o < -3 deviazioni standard dalla mediana di riferimento NCHS/WHO) dei bambini versava in stato di severa malnutrizione, con bisogno urgente di essere
riferiti a livello ospedaliero. Il restante 10,6% dei bambini (fra 70-79% peso-peraltezza o tra -2 and -3 deviazioni standard dalla mediana di riferimento NCHS/WHO )
consisteva in casi di moderata malnutrizione.
8 infermieri sono stati formati durante le visite dei pediatri italiani. Particolare attenzione è stata rivolta a trasmettere l’importanza di una visita completa e accurata per
non mancare di accorgersi di importanti sintomi.
Sono proseguiti gli incontri preparatori con le autorità del Comune di Ankober per definire i dettagli dell’ accordo quadro che è stato sottoscritto dalle parti con reciproca
soddisfazione. E’ stata acquistata la prima ambulanza di Ankober. Dal 3 al 5 Novembre 2011 a Debre Berhan presso la hall dell’Eva Hotel si è tenuto il “National Comprehensive Training on community management, prevention and inpatient
management of malnutrition” a cura del Dr. Abebe Habtamu, pediatra della Facoltà
di Medicina dell’Università di Addis Abeba, supportato dal Dr. Gezahegn Nekatibeb. Lo
scopo del training era quello di valutare le capacità di un gruppo di quindici operatori
sanitari di base (CHWs) di Ankober e conseguentemente riuscire a fornire le basi teorico-pratiche per poter correttamente individuare i casi di malnutrizione all’interno della
comunità, segnalarli alle autorità e trattarli di conseguenza.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 362 minori in età scolare e 8 infermieri.
- Indiretti: ???
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Titolo e localizzazione
Pre-school education center
project - Kebele 8 e 9 Akaki
Kaliti Sub City Addis Ababa
Finanziatori
Privati
Categoria
Educazione
Salute
Sottocategoria
Educazione di base
Igiene
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Costo complessivo
Euro 27.300
Speso nel 2011
Euro 19.389
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Nascita del progetto e obiettivi
In passato l’educazione pre-scolare era tradizionalmente collegata alla Chiesa Ortodossa
ma attualmente questo sistema è andato in crisi, soprattutto nelle aree urbane. Gli asili
e le scuole materne governative sono inesistenti e le strutture private sono troppo costose in rapporto al reddito della maggior parte della popolazione di Addis Ababa. Considerato che l’accesso alla scuola primaria statale prevede un esame di ammissione in
cui lo scolaro deve dimostrate di riconoscere le lettere e i numeri, si capisce la ragione
per cui ai bambini appartenenti alle classi più svantaggiate, sia di fatto negato il diritto
all’istruzione.
Sulla base di queste considerazioni il CIAI in collaborazione con l’ONG locale LIGA ha elaborato il presente progetto. L’area di progetto è una delle più svantaggiate dei sobborghi di Addis Ababa. A Akaki Kality si ferma la maggior parte della popolazione che
arriva dalle campagne per cercare lavoro in città; a Akaki Kality sono stati forzatamente
spostati gli abitanti del di alcune zone del centro città le cui case sono state rase al suolo
per fare posto a grandi alberghi e uffici. Nell’area esiste un unico asilo/scuola materna
privato la cui retta non è sostenibile da parte della maggior parte delle famiglie residenti
nell’area. Per procurarsi i mezzi di sussistenza molti genitori sono costretti a lasciare i propri figli completamente soli durante il giorno e ciò comporta un’esposizione del bambino ad abusi e sfruttamento.
Obiettivo generale: contribuire all’innalzamento in termini quantitative e qualitative del
sistema dell’ educazione pre-scolare.
Obiettivo Specifico: favorire l’accesso alla scuola primaria dei bambini appartenenti
alla fascia sociale più vulnerabile nel Kifle Ketema di Akaki Kality.
Beneficiari
- Diretti: 248 bambini (0-6 anni).
- Indiretti: 762 adulti (famiglie dei bambini).
Risultati/attività
Miglioramento della qualità dell’educazione pre-scolare: Educazione pre-scolare
(attività ricreative e insegnamento; erogazione di servizi quali materiali scolastici e uniformi).
Inserimento dei bambini nel sistema scolastico dello statale: Follow up e erogazione di servizi ( materiali scolastici e uniformi);e attivazione delle tutorial classes.
Miglioramento delle dello stato di salute psico-fisica dei beneficiari: Assistenza
sanitaria, counselling e erogazione di servizi (snack quotidiano).
Creazione di un ambiente child friendly all’interno della scuola, nella famiglia
e nella comunità: Osservazione psico-sociale e formazione degli insegnanti; visite domiciliari e incontri a livello comunitario; organizzazione di incontri con le famiglie sui
temi della genitorialità, cura del bambino e diritti.
Partner Light for Generation Association (LiGA) Akaki Kality Sub City
Principali risultati ottenuti nell’anno
137 bambini hanno usufruito dei servizi di scuola materna; 43 dei 137 beneficiari sono
stati ammessi alla scuola primaria statale; 80 minori che frequentano la scuola primaria hanno usufruito dei servizi delle tutorial classes.Tutti I bambini hanno ricevuto le
dotazioni scolastiche; 52 bambini hanno usufruito delle prestazioni sanitarie, persistono i problemi relativi a infezioni intestinali mentre sono in diminuzione i problemi
relativi alle malattie della pelle; Tutti i bambini soffrono di scarsa e cattiva alimentazione
per cui all’interno della scuola viene servito un pasto leggero ma nutriente (latte, frutta
e pane).
Organizzato 1 incontro i con i genitori dei beneficiari e le autorità locali, sui seguenti
temi: scopo del progetto, imparare e insegnare, l’importanza di partecipare alla vita
della scuola, problematiche sanitarie e igieniche, cura del materiale scolastico e della
persona. Con i singoli genitori sono state affrontate anche problematiche più individuali
legate a problemi comportamentali dei bambini.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 217 minori di età compresa fra 3-12 anni di cui 137 hanno usufruito dei servizi di scuola materna e 80 delle tutorial classes. 310 genitori dei minori sostenuti dal
progetto.
- Indiretti: Comunità di Akaki Kaliki in generale e 810 genitori dei minori beneficiari
del progetto e Autorità locali.
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Nascita del progetto e obiettivi
Inizialmente il progetto era stato elaboratole in collaborazione con l’ ONG locale TSALKE
ed era centrato sulla lotta allo sfruttamento lavorativo dei minori emigrati/trafficati dal
distretto del Gamo Gofa al quartiere dei tessitori di Addis Ababa. A seguito dell’approvazione della nuova legge sulle ONG del gennaio 2009, che impedisce alle organizzazioni internazionali di occuparsi di diritti umani, il progetto è stato ridisegnato, spostando
il focus sull’educazione primaria. Lo studio di fattibilità effettuato nel distretto del Gamo
Gofa, ha evidenziato un altissimo tasso di drop-out nella primaria e difficile accesso alla
secondaria.
Obiettivo generale: contribuire alla riduzione delle forme di sfruttamento dei minori
e favorire l’accesso all’educazione in area rurale (MDG accesso universale all’educazione
primaria).
Obiettivo specifico: promuovere l’accesso e la frequenza alla scuola primaria attraverso l’innalzamento della qualità del sistema educativo e supporto alla famiglia in 4
woreda della zona del Gomo Gofa.
Titolo e localizzazione
My School - Chencha, Dita,
Bonke e Arba Minch Zurea
Woredas, Gamo Gofa Zone,
Southern Nations, Nationalities, and People’s Regional
State (SNNPRS)
Finanziatori Mediafriends,
donatori privati (SAD)
Categoria
Educazione
Partecipazione
Sviluppo economico
Beneficiari
- Diretti: 2904 bambini che frequentano le scuole di Dita, Bonke, Chencha, Arbaminch Zuria; 80 donne; 54 insegnanti; 6 ufficiali pubblici della zona e dei woreda, a livello di dipartimento dell’educazione; 750 genitori/membri della comunità.
- Indiretti: 11.600 adulti (famiglie dei bambini coinvolti nel progetto).
Sottocategoria
Educazione di base
Partecipazione dei bambini
Rafforzamento del ruolo della
donna
Risultati/attività
Le famiglie selezionate dei bambini che frequentano le 4 scuole sono supportate nel miglioramento delle loro condizioni economiche: Studio preliminare sulle
AGR presenti sul territorio; promozione per la costituzione di cooperative; formazione
e costituzione formale delle cooperative.
Miglioramento dei servizi educativi sia da un punto di vista quantitativo che
qualitativo: Costruzione di nuove aule e ristrutturazione delle vecchie; fornitura di
attrezzature e arredi per la scuole; fornitura di materiale scolastico a 500 bambini; follow-up dei bambini e della situazione familiare; studio sui bisogni formativi degli insegnanti e dei funzionari della Woreda; formazione su metodi educativi, sviluppo del
bambino e salute e successivo monitoraggio sulle attività degli insegnanti.
Gli operatori locali, I genitori, I membri dei comitati scolastici sono sensibilizzati
sui diritti dei bambini: Definizione, in collaborazione con i comitati scolastici delle
azioni di sensibilizzazione da implementare a livello di woreda; realizzazione di una
campagna di sensibilizzazione contro il traffico di minori; creazione di un Network di
attori pubblici e privati per la lotta al traffico.
Durata prevista 36 mesi
Data effettiva di inizio
giugno 2009
Costo complessivo
Euro 314.304
Speso nel 2011
Euro 173.618
Partner Dipartimento dell’Educazione del Gamo Gofa
Principali risultati ottenuti nell’anno
Le 4 cooperative di donne hanno proseguito la formazione, avviando successivamente
attività allevamento, coltivazione e vendita di ortaggi. Una delle cooperative ha già potuto ridistribuire i profitti avendo superato positivamente la fase di auditing effettuata dall’ente governativo preposto. Sono stati ammessi 5 nuovi membri.
Costruita una scuola (4 classi) e una latrina nella woreda di Chencha, le classi di nuova
costruzione sono state completate con l’acquisto di arredi scolastici per permettere ai
bambini di seguire le lezioni in modo adeguato. 550 bambini beneficiari del programma
di sostegno a distanza hanno ricevuto il materiale scolastico. La frequenza scolastica dei
bambini è stata strettamente monitorata; 78 tra insegnanti funzionari governativi hanno
usufruito di sessioni di training, le tematiche trattate hanno riguardato i metodi di insegnamento. Realizzata una campagna di sensibilizzazione contro il traffico, rivolta alla popolazione della città di Arbaminch. Gli incontri hanno coinvolto diverse tipologie di
persone e di sono svolti in luoghi “sensibili” per la problematica del traffico, come la stazione degli autobus e alcuni alberghi; creato un Network, coordinato da CIAI, che coinvolge 13 organizzazioni governative e non governative che ha l’obiettivo di contrastare
il fenomeno del traffico, sensibilizzando e cercando di comprendere meglio la reale portata del problema nell’area di Arbaminch. Una delle prime azioni realizzate dal network
ha permesso di individuare circa 110 ragazzi di strada, 108 dei quali sono stati riunificati con loro famiglie e sono tornati a scuola.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 550 bambini in età scolare di Dita, Chencha, Arbaminch Zuria e Bonke; 85
donne madri dei bambini beneficiari del progetto; 78 insegnanti e funzionari governativi; 110 ragazzi di strada di Arbaminch.
- Indiretti: Circa 55.000 adulti membri delle comunità di Dita, Chencha, Arbaminch
Zuria, Bonke e Arbaminch.
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Titolo e localizzazione
Shelter and Sponsorship Program - Kifle Ketema: Arada,
Kirkos, Yeka e Bole - Addis
Ababa
Nascita del progetto e obiettivi
L’educazione è alla base dello sviluppo economico e sociale di un Paese.
Obiettivo generale: garantire supporto ai gruppi più vulnerabili della popolazione urbana di Addis Abeba, promuovendo l’accesso ai servizi esistenti in tema di educazione,
formazione professionale e salute.
Finanziatori
Privati (Sostegni a distanza)
Beneficiari
- Diretti: 397 bambini 3-18 anni appartenenti a famiglie svantaggiate (hiv+, prive di
reddito e monoparentali); 100 donne/famiglie che usufruiscono della formazione all’igiene e salute; 15 adolescenti di strada; 300 funzionari pubblici.
- Indiretti: 2500 persone appartenenti alle famiglie dei bambini sostenuti.
Categoria
Educazione
Salute
Diritti
Sottocategoria
Educazione di base
Formazione professionale
Salute di base
Gruppi particolarmente vulnerabili
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Costo complessivo
Euro 145.888
Speso nel 2011
Euro 133.593
Risultati/attività
Accesso all’educazione primaria e secondaria e alla formazione professionale
garantito a 397 minori: Fornitura di un supporto finanziario per il pagamento delle
spese legate all’istruzione primaria e copertura delle spese legate alla formazione professionale e universitaria ( tasse scolastiche, spese di trasporto e materiale).
Miglioramento delle condizioni igienico sanitarie di 397 minori e delle loro famiglie: Copertura delle spese mediche per 397 minori e check up periodici effettuati
da un’infermiera appartenente allo staff CIAI; fornitura di latte in polvere e di cibo
per le famiglie particolarmente vulnerabili; organizzazione di sessioni formative su tematiche igienico-sanitarie.
Creazione di un ambiente familiare idoneo al corretto sviluppo psico-fisico del
bambino: Offerta di un servizio di counseling individuale e familiare e organizzazione
di seminari e incontri formativi per le famiglie; visite domiciliari da parte degli operatori CIAI; copertura delle spese di ristrutturazione per le abitazioni in cattive condizioni.
Reintegrazione sociale di 30 adolescenti di strada: Copertura delle spese legate all’educazione e alla formazione professionale; offerta di servizi di prossimità ( alloggio,
cibo e assistenza sanitaria); offerta di un servizio di counselling individuale e di gruppo;
promozione della riunificazione familiare.
Formazione di funzionari governativi: Organizzazione di Workshop e seminari; partecipazione a network e coordinamenti
Partner Women Children and Youth Affairs Bureau - Addis Abeba
Principali risultati ottenuti nell’anno
361 minori hanno frequentato regolarmente la scuola e i corsi di formazione; 60 minori e 46 genitori/ tutori hanno beneficiato del supporto finanziario per la copertura
delle spese mediche e del follow up medico; 9 nuclei familiari hanno ricevuto il supporto integrativo per l’acquisto di cibo; si sono svolte 3 sessioni formative sulla salute
riproduttiva a cui hanno partecipato circa 80 persone; sono state organizzate 47 sessioni di couseling; sono state effettuate 80 visite domiciliari per monitorare la situazione
delle famiglie; 15 ex adolescenti di strada hanno beneficiato del supporto per la copertura delle spese legate all’istruzione; 15 ex adolescenti di strada hanno beneficiato
dei servizi di prossimità offerti dal progetto; sono state organizzate 37 sessioni di counselling a cui hanno partecipato i beneficiari con particolari problemi scolastici o comportamentali; 2 ex adolescenti di strada hanno passato un periodo temporaneo con
le loro famiglie di origine; l’adesione all’Orphan and Vulnerable Children Network è
stata rinnovata per l’intero anno.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 361 bambini 3-18 anni appartenenti a famiglie svantaggiate; 80 nuclei familiari; 15 ex adolescenti di strada.
- Indiretti: 2500 appartenenti alle famiglie dei bambini coinvolti nel progetto.
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Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto si collega e cerca di mettere in pratica le raccomandazioni finali emerse dalla
conferenza “The lonely child:”, organizzata dal CIAI nel febbraio 2007. Nelle tre giornate di lavoro erano state affrontate le tematiche inerenti l’istituzionalizzazione del
bambino e i servizi che devono essergli garantiti.
Obiettivo generale: migliorare il sistema di protezione dell’infanzia in condizione di vulnerabilità .
Obiettivo specifico: rafforzare le competenze del Civil and Social Affairs Bureau (SCAB)
in tema di conoscenza dei servizi realmente offerti ai bambini dalle strutture di accoglienza, migliorare il sistema di monitoraggio, verifica e riqualificazione sia delle strutture che del personale.
Beneficiari
- Diretti: 230 bambini ospiti di 6 istituti di accoglienza per minori orfani e abbandonati; 75 operatrici dei 6 istituti coinvolti.
- Indiretti: 1000 persone: operatori, direttori degli istituti, funzionari governativi.
Risultati/attività
Realizzazione di un servizio permanente di appoggio emozionale e psicologico
per I bambini istituzionalizzati: Supporto psicologico permanente ai bambini e life
Skill Training per gli adolescenti; reclutamento di volontari e organizzazione di attività
ricreative gestite dagli stessi.
Formazione e responsabilizzazione del personale delle strutture di accoglienza
addetto alla cura del bambino: Training teorico pratico per il personale delle strutture di accoglienza; networking e capacity building per il management delle strutture
di accoglienza.
Titolo e localizzazione
Promotion of Institutionalized
Children’s Wellbeing - Addis
Ababa
Finanziatori CIAI
Categoria
Diritti
Sottocategoria
Gruppi particolarmente vulnerabili
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Costo complessivo
Euro 22.445
Speso nel 2011
Euro 16.584
Partner Implementazione diretta
Principali risultati ottenuti nell’anno
939 bambini e adolescenti hanno ricevuto supporto psico-sociale; 338 adolescenti
hanno beneficiato del servizio di Life Skill Training offerto da uno psicologo. Questo servizio è indirizzato principalmente a coloro hanno abbandonato la scuola. Gli argomenti
trattati hanno riguardato l’importanza dell’educazione e il rispetto delle regole; 15 volontari sono stati reclutati tramite una campagna di sensibilizzazione portata avanti tra
gli studenti universitari; 530 bambini e ragazzi hanno partecipato alle attività ricreative
di teatro e danza e disegno gestite dai 15 volontari. Per lo svolgimento di queste attività sono stati acquistati dei materiali.
248 operatori degli istituti hanno usufruito di corsi di formazione sulla nutrizione e
cura del bambino, igiene e salute e sviluppo fisico ed emozionale. I corsi di formazione
sono stati gestiti da un’infermiera e da uno psicologo.
E’ stata organizzata una sessione formativa sulla Child Protection Policy che ha visto la
partecipazione dei direttori degli istituti coinvolti oltre ad alcuni funzionari governativi
e ad ONG locali.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 939 bambini e adolescenti orfani o abbandonati; 338 adolescenti orfani o abbandonati; 248 operatori di 6 istituti di accoglienza per l’infanzia abbandonata.
- Indiretti: 1000 persone (operatori, direttori e funzionari governativi).
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Titolo e localizzazione
Appropriate Technologies Research and Training Center
Ropi, Distretto del Siraro,
Oromia
Finanziatori
Privati (Sostegni a distanza)
Categoria
Educazione
Partecipazione
Sottocategoria
Formazione
Partecipazione della comunità
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
marzo 2011
Costo complessivo
Euro 25.000
Speso nel 2011
Euro 12.447
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Nascita del progetto e obiettivi
Ropi è un villaggio che ha una crescita demografica molto elevata. Nessuna ONG ci lavora, ad eccezione della Chiesa Cattolica. A Ropi le risorse naturali come acqua, legna
e cibo sono abbondanti, e l'unica ragione per cui non sono sufficienti per la popolazione è da ricercarsi nello sfruttamento non ottimizzato e non sostenibile. Con questo
progetto il CIAI punta a stimolare la diffusione delle tecnologie appropriate tra la popolazione del villaggio, sostanzialmente attraverso training diretti alla creazione di attività redditizie.
Obiettivo generale: promuovere nel villaggio l'uso di soluzioni più sicure, igieniche,
economiche ed ecologiche per le attività quotidiane.
Obiettivo specifico: creare nel villaggio di Ropi un centro dove le tecnologie appropriate e sostenibili vengono studiate, applicate, insegnate e diffuse tra la popolazione
da una cooperativa di giovani.
Beneficiari
- Diretti: 40 membri di cooperative; 50 giovani che usufruiscono dei servizi di formazione professionale offerti dal centro; 150 contadini.
- Indiretti: 12.000 persone che risiedono nel villaggio di Ropi.
Partner Cooperativa Nu fi Nu
Risultati/attività
Costruito ed equipaggiato un training center: Formazione dei membri della cooperativa Nu Fi Nu su tecniche edilizie eco-sostenibili; costruzione del training center
con la tecnica dei blocchetti di terra ed equipaggiamento dello stesso.
Avvio di attività formative e generatrici di reddito nell’ambito del training center: Avvio di un orto dimostrativo per la coltivazione sperimentale di nuove varietà di
ortaggi destinati alla vendita e all’auto-consumo; supporto alla creazione di una fabbrica di blocchetti di terra, tramite la fornitura di materiali e attrezzature.
Principali risultati ottenuti nell’anno
7 membri della cooperativa Nu Fi Nu sono stati formati sulla tecnica di costruzione in
blocchetti di terra; l’edificio che ospita il training center è stato ultimato. Il terreno su
cui è edificato è stato dato in concessione alla cooperativa dalla Woreda. E’ stato acquistato ad Addis Abeba un buon impianto solare a 80 Watt, con una batteria al gel
e tutte le connessioni necessarie. Le aule sono tutte illuminate ed è attrezzata un’aula
proiezioni.
La produzione dell’orto dimostrativo ha dato buoni risultati in termini qualitativi e quantitativi per tutte le varietà sperimentate fino ad ora: zucchine, carote, barbabietole, lattuga, basilico, prezzemolo, cavolfiore e pomodori.
Parte degli ortaggi sono stati dunque auto-consumati, un’altra parte è stata venduta
sul mercato locale. E’ stata avviata presso il fiume Billate, una piccola fabbrica di mattoni gestita dalla cooperativa Ropi Sinta. CIAI ha provveduto alle lamiere, i chiodi ed
alla legna per la costruzione del magazzino. Il Kebele ha messo a disposizione gratuitamente i termitai ed il terreno.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 7 membri della cooperativa Nu fi Nu; 12 partecipanti all’attività di orticultura;
20 membri della cooperativa Ropi Sinta.
- Indiretti: 1500 persone residenti nel villaggio di Ropi.
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Burkina Faso e Principali criticità nell’area Diffusione verticale dell’HIV/AIDS da madre a
Costa d’Avorio bambino, accesso all’educazione di base, povertà, vulnerabilità dei bambini soli
e/o in zona di conflitto, scarse condizioni igieniche.
Risposte di CIAI Sensibilizzazione su HIV/AIDS, promozione accesso cure di
base, riduzione trasmissione HIV materno infantile, supporto accesso all’educazione, riduzione della povertà, tutela bambini vulnerabili e soli, costruzione
di infrastrutture igieniche e sensibilizzazione.
Impegno economico nel 2011 per progetti di cooperazione: Euro 697.180
Beneficiari raggiunti nel 2011 tramite progetti di cooperazione: 13.830 persone
Analisi paese In Burkina e in Costa D’Avorio la situazione sanitaria è preoccupante ed è aggravata dalla cattive condizioni igieniche, dalla mancanza di abitudini sane, da un
basso tasso di accesso all’acqua potabile e dall’elevato costo delle prestazioni sanitarie. In particolare, nelle zone rurali, le cause delle condizioni precarie sono concatenate tra loro. Lo scarso accesso all’educazione e ad un sistema di conoscenze
in materia di igiene e salute, la mancanza di strutture igieniche pubbliche e private, oltre alla mancanza d’acqua potabile, creano un blocco al superamento dell’attuale situazione.
Il sistema educativo è regolato secondo la Legge d’orientamento dell’educazione,
ed è suddiviso nelle seguenti tappe: scuola materna (non obbligatoria), scuola elementare (obbligatoria sino al raggiungimento dell’età di 16 anni) e infine scuola secondaria, alla quale segue l’università. Un’ulteriore suddivisione è tra la scuola
formale (circuito classico) e non formale (destinato agli adolescenti dai 9 ai 15 anni
e ai giovani con più di 15 anni non scolarizzati o usciti dal circuito tradizionale) la
quale è orientata allo sradicamento dell’analfabetismo e alla formazione specifica.
L’iscrizione alla prima classe del ciclo scolastico primario (della durata di 6 anni) avviene a 7 anni (età legale) ma può avvenire prima o dopo a seconda delle possibilità e delle condizioni socio/economiche della famiglia. Inoltre, non tutti i bambini
hanno lo stesso livello di conoscenza del francese, lingua usata per l’insegnamento
ma difficilmente utilizzata nello scambio quotidiano, in particolare in ambito rurale,
dove la maggior parte della popolazione parla unicamente le lingue tradizionali
locali. Inoltre, in zona rurale, le distanze dai centri cittadini, e la mancanza delle
condizioni di vita di base determinano la difficoltà nell’arruolare un numero sufficiente di insegnanti. Le conseguenze sul livello e la qualità dell’insegnamento risultano evidenti e il tasso di scolarizzazione generale si attesta su una percentuale
del 56,8%.
L’accesso all’acqua è legato nel periodo delle piogge, soprattutto in Burkina Faso,
che si concentra durante i mesi che vanno da giugno a settembre. Durante i periodi
di siccità, la scarsità di acqua e le lunghe distanze per raggiungere le
fonti disponibili spingono le famiglie ad utilizzare acqua non potabile, causa principale delle malattie diarroiche responsabili del
più alto tasso di mortalità infantile. L’acqua rappresenta una risorsa irrinunciabile sotto diversi profili, quello sanitario, nella
lotta alla malnutrizione, alla malaria e alle malattie legate alla
mancanza di igiene; quello della salvaguardia ambientale
(per contrastare il processo lento ma
progressivo della desertificazione), e
quello della sicurezza alimentare (in
quanto l’acqua garantisce buoni rac-
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colti e stoccaggio di alimenti necessari per la sopravvivenza della comunità ). Purtroppo, spesso le fonti di acqua raggiungibili dagli abitanti sono di cattiva qualità,
con conseguenze nefaste sulla salute della popolazione e in particolare dei bambini.
Da non sottovalutare, la mancanza d’acqua potabile nelle scuole: oltre a non garantire le condizioni adeguate per lo studio e l’apprendimento, aumenta il rischio
di contagio di malattie tra i bambini causate da diversi fattori: scarsa educazione all’igiene sia a livello personale che degli ambienti domestici e scolastici, mancanza
di servizi igienici nelle scuole che obbliga alla “defecazione in natura” di allievi e
insegnanti, mancanza di dispositivi di distribuzione dell’acqua per il lavaggio delle
mani.
Il basso livello di accesso all’acqua e di accesso ai servizi igienico-sanitari e all’igiene
ambientale è purtroppo un problema diffuso non solo nelle scuole; la conseguenza
è l’esposizione delle popolazioni a importanti rischi sanitari che aumentano fortemente per le fasce sociali più povere e vulnerabili.
Un altro fenomeno con cui ci siamo confrontati nell’area è l’abbandono dei bambini le cui cause risultano essere prevalentemente d’ordine psico-sociale ed economico.
Generalmente queste significano: immaturità psicologica delle ragazze (gravidanze
precoci); rifiuto di paternità del bambino da parte del padre; difficoltà d’identificare
il padre del bambino in caso di più partner; gravidanze non desiderate; orfani di
guerra; bambini nati da rapporti extra coniugali; peso delle tradizioni religiose.
Questi bambini vengono abbandonati in luoghi pubblici come mercati, chiese, moschee, reparti di maternità, a volte portati negli istituti altre volte ancora gettati in
latrine o abbandonati sotto delle piante in zona rurale. In molti casi il bambino è
messo in serio pericolo di vita da questi comportamenti.
Per garantire il diritto alla famiglia di questi bambini CIAI è autorizzato in Burkina
Faso per l’adozione internazionale.
TESTIMONIANZE
BURKINA FASO – Karim Ramde, padre di un alunno della Scuola di Nibagdo
Mio figlio Daouda frequenta la classe CM2 B nella scuola di Nibagdo. Ciò rende me e tutta la mia famiglia molto
felici. Ma questa gioia è di tutta la nostra comunità: grazie a CIAI, infatti, il nostro villaggio ha ora una scuola a
sei classi, un forage (fonte di approvvigionamento d'acqua, ndr) e un campo sportivo per i nostri bambini e
ragazzi. L’intervento di CIAI ha ridotto i problemi di scolarizzazione dei nostri bambini, dotandoli di forniture
scolastiche, uniformi e i nostri bambini rimangono a scuola tutti i giorni per mangiare a mezzogiorno. Ho constatato che da quando mio figlio frequenta questa scuola c’è un grande cambiamento nel suo comportamento e anche
in noi genitori; perché tutto ciò che dicono a scuola, il bambino ce lo riporta a casa, e impariamo anche noi cose
importanti come l'igiene, fondamentale per prevenire molte malattie”.
L’intervento di CIAI in Africa Occidentale si focalizza su 5 ambiti principali. È attorno a questi che durante il 2011 l’ONG ha realizzato i propri interventi e implementato le relative attività.
- Educazione: CIAI sostiene 11 scuole elementari e un liceo generale in zona rurale per un totale di circa 5.000 bambini
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- Sociale: supporto a 150 bambini e alle rispettive famiglie identificati dal Ministero degli Affari Sociali, rafforzamento delle capacità del personale del Ministero degli Affari sociali; organizzazione di colonie annuali per 250 beneficiari in
età scolastica con sensibilizzazione ai temi riguardanti l’HIV, sostegno a 300
bambini i cui genitori sono vittime dell’HIV.
- Lobbing: membro fondatore della prima e unica rete in Burkina Faso che si occupa delle ragazze di strada e ragazze in difficoltà-RSDPF-Réseau Solidarité
Droit et Protection des filles; membro co-fondatore in Burkina Faso del Cadre de
Concertation des Organismes Agrés pour l’Adoption Internationale (CCOAA);
membro aderente in Burkina Faso al Cadre de Concertation des ONG/Associations actives en Education de Base; membro aderente in Burkina Faso al Focus
des Organisations pour la Réalisation de la C.d.E. au Burkina Faso (C.d.E. Convention relative aux Droits de l’Enfant).
- Sanitario: presa in carico sanitaria di tutti gli alunni delle scuole elementari
sopra citate, prevenzione della trasmissione verticale dell’HIV da madre a bambino;
- Adozioni Internazionali.
Titolo e localizzazione
Sostegno a distanza - Educazione in Burkina Faso - Provincia del Boulkiemdé, 8 villaggi
dei Comuni di Sabou e Thyou
Finanziatori Privati, APE
Categoria
Educazione
Salute
Partecipazione
Sottocategoria
Educazione di base
Qualità dell’educazione
Igiene
Salute di base
Partecipazione dei bambini
Partecipazione della comunità
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
ottobre 2010
Costo complessivo
Euro 414.012
Speso nel 2011
Euro 403.682
Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto è la continuazione dell’impegno CIAI per l’educazione sia primaria che secondaria, nella provincia del Boulkiemdè .
Obiettivo generale: garantire nelle zone di intervento un’azione efficace atta al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini, delle loro famiglie e della loro comunità.
Beneficiari
- Diretti: 3855 alunni, 65 insegnanti, 64 membri APE, 106 AME.
- Indiretti: 3.500 famiglie
Risultati/attività
La popolazione dispone di servizi educativi accessibili, equi e duraturi conformi
alle direttive nazionali in Burkina e attenti alla qualità dell’insegnamento e al
rispetto dei diritti del bambino: Adeguare e ristrutturare le strutture e le classi delle
scuole beneficiarie; organizzare le attività e ripartire le forniture didattiche, pedagogiche e il materiale per gli alunni e per gli ispettori; sostenere le spese di scolarizzazione
degli alunni che frequentano il ciclo post-primario e secondario selezionati dal programma SAD entro la fine del progetto.
Incoraggiato e sostenuto lo sviluppo economico, sociale e culturale a livello comunitario: Organizzare 16 sessioni di teatro forum; dotare i gruppi di donne di strumenti per l’avvio di attività Generatrici di reddito.
Rafforzate le capacità tecniche e di gestione dei comuni: Sostenere la campagna di redazione degli atti di nascita; appoggiare due comuni per la stesura del loro
Piano di Sviluppo; elaborare un piano di scambio tra le associazioni e realtà operanti
sul territorio.
Partner Administrations communales de Thyou et de Sabou; APE e AME degli 8 villaggi; DPEBA di Koudougou; DRESSCO de Koudougou; CEB de Thyou et de Sabou 1 &
2; Centre de santé et promotion sociale CSPS de Sabou, Nariou, Bourou, Savili, Nabadogo et Soula; District sanitaire de Koudougou; Ministère de l’Education de Base et de
l’Alphabétisation, CCEB
Principali risultati ottenuti nell’anno
Tutti i risultati attesi sono stati raggiunti.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 3855 alunni, 65 insegnanti, 64 membri APE, 106 AME.
- Indiretti: 3.500 famiglie.
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Nascita del progetto e obiettivi
Migliorare gli aspetti socio-economici delle famiglie colpite dall’HIV con contenimento
del tasso di trasmissione madre - bambino dell’HIV a valori inferiori al 4%, con riduzione del 60 % la mortalità dei bambini HIV+ e con azioni di capacity building.
Beneficiari
- Diretti: 2400 (1.200 per anno) donne che riceveranno counselling pre test; 400 bambini (200 all’anno) da 0 a 18 mesi di età; 300 (200 nel primo anno) bambini HIV+; 100
adolescenti (40 nel primo anno); 300 bambini vittime indirette dell’HIV (figli di madri
HIV); 800 (400 per anno) donne; 60 operatori sanitari locali.
- Indiretti: 1500 famiglie affette/infette dall’HIV.
Risultati/attività
Attività di screening e follow-up sanitario e protocolli medici-scientifici applicati al 100%: Assicurare al nato di madre HIV+ la disponibilità del protocollo di prevenzione della TMB; assicurare il follow up ambulatoriale.
300 famiglie con bambini infetti da HIV e le famiglie con bambini resi orfani o
socialmente vulnerabili a causa dell’HIV sono assistite e sostenute nel corso dei
due anni del progetto: sviluppo della rete di solidarietà e di self-reliance tra le famiglie; sviluppo delle azioni d’assistenza economica alle famiglie.
Il personale locale possiede le competenze necessarie alla gestione del paziente
HIV+ pediatrico: Definire le linee guida e i protocolli sanitari; definire i moduli formativi ed effettuare la formazione.
Le Associazioni AEM e ATJ sono rinforzate ed sono in grado di assistere autonomamente i propri utenti:
Rinforzare le Associazioni AEM e ATJ per essere in grado di assistere autonomamente
i propri utenti; definire un manuale di buone pratiche per la gestione e la presa in carico degli utenti; formare il personale AEM e ATJ al management associativo
Due workshop (uno per annualità) in Burkina Faso e due seminari (uno per annualità) sul tema dell’HIV sono organizzati a Ouagadougou e a Brescia
Titolo e localizzazione
Approccio Integrato alla Prevenzione e alla Cura dell’AIDS HIV pediatrico
Provincia del Kadiogo, città di
Ouagadougou
Finanziatori Regione Lombardia, Spedali Civili di Brescia, CIAI, CMSC, AEM
Categoria
Salute
Diritti
Sottocategoria
Salute materno-infantile
Gruppi particolarmente vulnerabili
Durata prevista 24 mesi
Data effettiva di inizio
aprile 2010
Costo complessivo
Euro 832.856
Speso nel 2011
Euro 135.058
Partner Le strutture della Delegazione dei Religiosi Camilliani in Burkina Faso; la Clinica
Pediatrica dell’Università di Brescia; l’associazione “Aide moi à être mère” (AEM); l’associazione “Taab Yienga” (ATJ)
Principali risultati ottenuti nell’anno
Le linee guida sanitarie sono state definite nel pieno rispetto dei protocolli locali emanati dal Ministero della Sanità e dell’OMS. Nel 2010 l’OMS ha emanato delle nuove
linee guida che sono state totalmente adottate e incluse nelle linee guida del CMA
San Camillo.
Per quanto riguarda la capacity building, il progetto ha provveduto a:
Formare 26 membri delle due associazioni all’applicazione e osservanza dei protocolli
psico-sociali da fornire e somministrare agli utenti bisognosi.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 1.200 donne che hanno ricevuto il counselling pre test; 200 bambini da 0 a
18 mesi di età; 200 bambini HIV+ ; 400 adolescenti; 300 bambini vittime indirette dell’HIV (figli di madri HIV); 60 operatori sanitari locali.
- Indiretti: 1500 famiglie affette/infette dall’HIV.
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Titolo e localizzazione
Supporto ai servizi igienico-sanitari per le famiglie delle zone
rurali; rafforzamento delle autorità locali per la gestione sostenibile del settore "Acqua e
salute” - Regioni del Plateau
Central et du Centre-Ouest;
comuni di Absouya, Dapelogo,
Loumbila, Nagréongo, Ourgou-Manega, Zitenga, Bingo,
Kokologho, Poa, Sabou, Sourgou e Thyou
Finanziatori Commissione
Europea, LVIA, Régione Limousin, CIAI. CREPA
Categoria
Salute
Sottocategoria
Igiene
Durata prevista 24 mesi
Data effettiva di inizio
febbraio 2011
Costo complessivo
Euro 1.946.844,67
Speso nel 2011
Euro 71.026
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Nascita del progetto e obiettivi
In Burkina Faso il 41% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, e l’accesso
all’acqua potabile e ai servizi igienici resta ancora limitato. Se da un lato il tasso di copertura dei bisogni in acqua potabile è del 74% in area urbana e del 60% in area rurale,
dall’altro lato la copertura dei servizi igienici resta fortemente insufficiente a livello delle
città e pressoché inesistente in zona rurale. Il tasso globale di accesso ai servizi igienici si
attesta intorno all’11%. Appare dunque urgente intervenire sulla dimensione igienica, riducendo i rischi di contaminazione dell’acqua potabile e la diffusione delle malattie dovute all’assenza di sistemi adeguati per l’evacuazione degli escrementi.
Obiettivo generale: aumentare in modo durevole l’acceso ai servizi igienici in zona rurale.
Obiettivo specifico: in 150 villaggi di 12 comuni rurali delle Regioni del Plateau Central
e del Centre-Ouest del Burkina Faso, aumentare il tasso di accesso ai servizi igienici passando in media dal 6% ad almeno il 40%.
Beneficiari
- Diretti: 5.102 famiglie delle Regioni del Plateau Central e del Centre-Ouest che beneficiano dell’appoggio tecnico e materiale del progetto per la costruzione di latrine.
- Indiretti: l’insieme delle popolazioni delle Reg. del Plateau Central e del Centre-Ouest.
Risultati/attività
Le popolazioni di 150 villaggi in 12 comuni rurali dispongono di servizi igienici
familiari durabili e conformi alle prescrizioni sanitarie e igieniche raccomandate e alle direttive PN-AEPA: Recensire i bisogni in latrine nei 150 villaggi; formare
e attrezzare 300 muratori per la costruzione di latrine ECOSAN; formare 4 persone –
risorse delle Direzioni Regionali dell’Agricoltura e della Salute – al controllo tecnico
delle latrine; sostenere le popolazioni per la costruzione di 5.101 latrine ECOSAN.
Un cambiamento positivo di comportamento igienico è adottato dalle popolazioni: Sviluppare una strategia di informazione, sensibilizzazione e comunicazione
adeguata; formare i 4 animatori del progetto per il monitoraggio dei CVD, degli animatori endogeni e degli insegnanti rispetto alla strategia di comunicazione identificata; formare 300 animatori endogeni (2 per villaggio) alla tecnologia ECOSAN e
attrezzarli di kit di animazione PHAST; formare i membri dei 150 CVD (Conseil Villageois de Developpement) ai principi del PN-AEPA e del presente Progetto; formare 90
insegnanti di 30 scuole dei comuni all’approccio “Enfant pour Enfant” nell’ambito dell’igiene; costituire un Club “igiene e salute” in ognuna delle 30 scuole; organizzare 3
sessioni di sensibilizzazione per villaggio conformemente alle metodologie PHAST; organizzare delle sessioni d’animazione, ad ogni visita a domicilio, all’utilizzo e mantenimento della latrina ECOSAN.
Rafforzamento delle capacità degli eletti comunali per permettere loro di compiere il loro mandato in materia di acqua, igiene e salute: Formare gli eletti dei
12 comuni alle politiche nazionali in materi di igiene e salute; sostenerere 6 comuni all’elaborazione dei Plans de Developpement in materia di approvvigionamento di acqua
et igiene; sostenere i 12 comuni a costituire delle commissioni “igiene e salute” e formarne i membri al loro ruolo e prerogative; organizzare in ogni comune 2 sessioni delle
Commissioni “igiene e salute”.
Partner LVIA (capofila), Région Limousin, CREPA
Principali risultati ottenuti nell’anno
Nel corso della prima annualità (11 mesi) del Progetto, l’impegno è stato indirizzato
all’avvio delle attività nei due primi comuni d’intervento del Progetto (Zitenga nel Plateau Central e Thyou nel Centre-Ouest).
I primi mesi del progetto (febbraio-agosto) sono stati dedicati alle attività di sensibilizzazione e informazione rivolte alle popolazioni di Zitenga e Thyou, sviluppo della strategia di comunicazione prevista, realizzazione delle sessioni di teatro-forum nei villaggi,
formazione di tutte le persone-risorse – animatori del progetto, animatori endogeni e
insegnanti – coinvolte nella sensibilizzazione dei beneficiari all’uso della latrina ECOSAN, e all’adozione di pratiche igieniche adeguate.
Rispetto alla costruzione delle latrine, i 40 muratori selezionati dal Progetto sono stati
formati e attrezzati. Conseguentemente, il materiale di costruzione per le 437 latrine
previste è stato distribuito ai beneficiari, che grazie all’aiuto dei muratori hanno iniziato
i lavori di costruzione. Alla data odierna, 120 latrine sono state completate e nelle
prossime settimane saranno funzionanti.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 437 famiglie hanno ricevuto il materiale di costruzione delle latrine e, alla
data del 31 dicembre 2011, 120 famiglie hanno potuto finalizzare la costruzione della
loro latrina.
- Indiretti: l’insieme delle popolazioni delle Reg. del Plateau Central e del Centre-Ouest.
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Nascita del progetto e obiettivi
L’accesso all’educazione per tutti i bambini è un obiettivo essenziale cui concorre l’azione
del Tavolo Africa Gruppo dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti della Regione Toscana. Durante tutto il percorso scolare in Africa i rischi di abbandono sono molteplici
e le cause di salute una tra le maggiori.
Sulla base dei bisogni rilevati e tenendo conto dei precedenti interventi sviluppati in 7
diversi paesi, i soggetti proponenti hanno deciso di sviluppare un progetto basato su tre
assi strategici:
1. la implementazione di percorsi di educazione pre-scolare come parte essenziale dell’Early Child Care and Development;
2. il miglioramento della qualità dei programmi educativi nella scuola primaria, per favorire in particolare le fasce sociali più disagiate;
3. lo sviluppo di programmi e percorsi di educazione non formale per ragazzi e ragazze fuori dai circuiti formali.
In particolare il CIAI coordina il lavoro del Gruppo n. 2 in Burkina Faso e in Tanzania.
Obiettivo specifico: migliorare la qualità dei servizi educativi offerti dal sistema toscano
di cooperazione ai bambini e alle bambine vulnerabili in 7 paesi dell’Africa sub-Sahariana, negli ambiti dell’educazione pre-scolare, primaria e non formale.
Beneficiari
- Diretti: 286 insegnanti, 3.550 bambini e 1000 membri di associazioni e gruppi di
genitori e di donne dei villaggi selezionati.
- Indiretti: 10.675 bambini e comunità di villaggio (30.000 persone circa).
Risultati/attività
La qualità dell’insegnamento è migliorata in 48 scuole primarie rurali della provincia del Boulkiemdè e Namentenga (Burkina Faso) e in 6 scuole nel distretto
di Bahi – Tanzania: Formazione per insegnanti e genitori delle scuole rurali in Burkina
Faso; formazione per insegnanti e genitori delle scuole rurali in Tanzania; scambio formativo.
Titolo e localizzazione
Sostegno all’accesso universale all’educazione in Africa
Sub-sahariana - Provincia del
Namentenga e Boulkiemdé in
Burkina Faso e del distretto di
Bahi in Tanzania
Finanziatori Regione Toscana, CIAI, DPEBA, Furdl,
CMSR, CNS, CESVIUM
Categoria
Educazione
Sottocategoria
Qualità dell’educazione
Durata prevista 18 mesi
Data effettiva di inizio
aprile 2010
Costo complessivo
Euro 51.237
Speso nel 2011
Euro 6.761
Partner DPEBA del Boulkiemdé e del Namentenga; IRIS AFRIK; HEREMAKONO; Distretto
di Bahi; Fondazione Un Raggio di Luce; CMSR; CESVIUM; Centro Nord Sud; (AIBI)
Principali risultati ottenuti nell’anno
Completati i moduli di formazione, effettuato lo scambio sud-sud e realizzato il seminario finale di scambio nord-sud.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 286 insegnanti, 3.550 bambini e 1000 membri di associazioni e gruppi di
genitori e di donne dei villaggi selezionati.
- Indiretti: 10.675 bambini e comunità di villaggio (30.000 persone circa).
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Titolo e localizzazione
Sostegno all’azione globale
contro l’AIDS in Africa Sub sahariana - anno II - Città di
Ouagadougou e distretto di
Bahi
Finanziatori Regione Toscana, AEM, CIAI, CMSR
Categoria
Salute
Sviluppo economico
Sottocategoria
Salute di base
Rafforzamento del ruolo della
donna
Durata prevista 18 mesi
Data effettiva di inizio
febbraio 2010
Costo complessivo
Euro 102.686
Speso nel 2011
Euro 19.132
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Nascita del progetto e obiettivi
Il presente progetto è promosso dal Gruppo di Lavoro AIDS del Tavolo Africa della Regione Toscana. Esso è concepito come seconda annualità di un percorso quadriennale
- discusso ed approvato dal Tavolo Africa – a sostegno dell’iniziativa lanciata dal G8 ed
accolta dalla comunità internazionale per garantire l’accesso universale ai servizi di prevenzione, cura e supporto per le popolazioni colpite dall’epidemia di HIV/AIDS entro il
2010.
La prima annualità ha coperto 9 paesi africani in cui operano istituzioni toscane con
progetti di cooperazione contro l’AIDS, con l’obiettivo di rafforzare l’iniziativa e la capacità di collaborazione del’amministrazione pubblica e della società civile, impegnate
in programmi di sviluppo dei servizi di prevenzione, cura e supporto. A partire dal secondo anno, il Gruppo di lavoro AIDS intende promuovere specifiche iniziative tese a potenziare e far conoscere esperienze pilota delle istituzioni toscane sui nodi critici
dell’accesso a tali servizi per le fasce sociali più vulnerabili.
Obiettivo specifico: garantire nell’arco del programma tutti i paesi africani in cui è attivo il sistema toscano di cooperazione, sul terreno della lotta all’AIDS, per sostenerne
l’impegno ma anche per diffondere i risultati ed utilizzare le esperienze in atto come
base di scambio e formazione per tutte le istituzioni.
In particolare il CIAI si occupa della realizzazione delle attività nel Burkina Faso e il CMSR
in Tanzania.
Beneficiari
- Diretti: (in Burkina Faso) 287 membri dell’Associazione Aide Moi à Etre Mère (AEM);
150 pazienti HIV+ in situazione di indigenza; 30 donne che usufruiscono della formazione per la creazione di attività generatrici di reddito.
- Indiretti: (in Burkina Faso) le famiglie dei pazienti e la comunità di riferimento.
Risultati/attività
Le risorse di solidarietà e mutuo aiuto – per supportare l’accesso ai servizi di
prevenzione e cura contro l’AIDS - sono potenziate nelle fasce sociali vulnerabili di Ouagadougou: Estensione e rafforzamento della rete di monitoraggio e counselling offerto dall’associazione locale AEM, Ouagadougou; creazione di un fondo di
Solidarietà per i pazienti in terapia ARV e PTMB, Ouagadougou.
Le lezioni apprese dalle esperienze pilota in Tanzania e in Burkina Faso sono capitalizzate dal sistema toscano di cooperazione: Valutazione e capitalizzazione
delle esperienze pilota in Tanzania e Burkina Faso.
Partner Il Partenariato è composto dalle ong CMSR (capofila), AMREF Toscana,
COSPE e Comune di Livorno per la Toscana; dalla ong Tanzaniana Public Health Association (TPHA) e dall’Associazione Aide Moi à Etre Mère (AEM) rispettivamente per la
Tanzania e il Burkina Faso.
Principali risultati ottenuti nell’anno
Avviate attività generatrici di reddito per i membri dell’associazione AEM in Burkina
Faso.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- in Burkina Faso: 287 membri dell’Associazione Aide Moi à Etre Mère (AEM);150
pazienti HIV+ in situazione di indigenza; 30 donne usufruiscono della formazione per
la creazione di attività generatrici di reddito.
- Indiretti: le famiglie dei pazienti e la comunità di riferimento.
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Nascita del progetto e obiettivi
L’ultimo decennio della Costa d’Avorio è stato segnato da una crisi politica senza precedenti che ha raggiunto il suo apice al termine delle elezioni presidenziali tenutesi nel
2010.
Durante i violenti scontri, molte persone sono scappate da Abidjan o dalle località del
nord verso il Ghana. Altre hanno trovato rifugio ad Alépè, presso le Suore Dorotee, un
partner del CIAI.
Obiettivo specifico: migliorare le condizioni di vita di 1640 rifugiati presso il Centro
Fabio di Blolequin e il Centro CESDA di Alépé
Beneficiari
- Diretti: 40 bambini orfani di madre ospiti al Centro Fabio; 1.600 rifugiati presso il
CESDA di Alépé.
- Indiretti: 40 famiglie monoparentali.
Risultati/attività
Assicurata un’assistenza adeguata a 500 famiglie rifugiate ad Alépé: Organizzare
l’acquisto dei beni di prima necessità ai rifugiati; distribuire un pasto a tutti gli ospiti;assicurare l’assistenza sanitaria; effettuare la distribuzione di vestiti; effettuare la distribuzione di coperte.
Garantita l’assistenza a 40 orfani di madre: Acquistare beni di prima necessità; organizzare una mensa all’interno del Centro Fabio
Partner Suore Dorotee, Congregazione di Santa Maria Consolatrice
Principali risultati ottenuti nell’anno
Grazie alla collaborazione tra CIAI e Suore Dorotee, numerose famiglie sono state accolte presso il Centro delle Suore: sono state contate circa 1600 persone. Grazie ad una
straordinaria raccolta di fondi, CIAI è stato in grado di fornire ai rifugiati dei vestiti,
cibo, medicine e sapone.
A Blolequin il progetto ha invece consentito di sostenere la nutrizione di 40 bambini
orfani di madre al Centro Fabio.
Titolo e localizzazione
Azione di Emergenza per
Alepé e Blolequin - Regione
des Lagunes e Regione des
Montagnes- Città di Alépé e
di Blolequin, Costa d’Avorio
Finanziatori Chiesa Valdese,
Associazione TipàBayam, CIAI
e Privati
Categoria
Diritti
Sottocategoria
Gruppi particolarmente vulnerabili
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
gennaio 2011
Costo complessivo
Euro 62.000
Speso nel 2011
Euro 61.521
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 40 bambini orfani di madre ospiti al Centro Fabio; 1.600 rifugiati presso il
CESDA di Alépé.
- Indiretti: 40 famiglie monoparentali.
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Colombia e Principali criticità nell’area : Protezione minori, soprattutto categorie più vulHaiti nerabili.
Risposte di CIAI Interventi educativi di base, nutrizione e sanità.
Impegno economico nel 2011 per progetti di cooperazione: Euro 47.564
Beneficiari raggiunti nel 2011 tramite progetti di cooperazione: 370 persone
Analisi area Nel quadro degli interventi attivati dalla comunità internazionale in risposta al
terremoto che ha sconvolto Haiti nel gennaio 2010, si sono individuati come settori d’intervento la protezione dei bambini nei quartieri Cité Soleil e Martissant
di Port-au-Prince, a Petit Goave e nelle zone rurali di Les Cayes/Torbeck e la salute materno-infantile sempre nel quartiere Cité Soleil. AVSI, AiBi, CIAI e NOVA,
hanno provveduto ad un intervento di emergenza/post-emergenza focalizzato
alla assistenza e protezione dei bambini e dei nuclei familiari più vulnerabili che
si trovano nei campi sfollati o comunque senzatetto. CIAI in particolar modo ha
organizzato un’attività di rafforzamento professionale dell’equipe psico sociale,
tramite una formazione degli operatori di terreno sulle tecniche di inchiesta sociale e sul lavoro di prossimità.
In Colombia resta forte l’interesse di CIAI per l’attivazione di nuovi interventi in
ambito di tutela dei diritti dell’infanzia in categorie particolarmente vulnerabili,
come i minori in stato di abbandono, soprattutto minori con caratteristiche e necessità speciali, e i minori in comunità marginalizzate in contesto sia urbano che
rurale. Bisogna tener presente che il conflitto sociale e armato degli ultimi cinquant’anni in Colombia ha modellato la fisonomia delle relazioni politiche e della
situazione dell’economia interna, che spesso ledono i diritti umani e la qualità di
vita di quella parte di popolazione che versa in situazione più disagiata. In
questo contesto, i bambini restano i soggetti maggiormente colpiti.
Le sollecitazioni dell’Autorità centrale colombiana sono forti affinché l’ente si occupi dei minori sotto protezione, adottabili, ma che
ormai hanno limitatissime possibilità di trovare una risposta attraverso l’adozione internazionale, a causa delle loro caratteristiche e
necessità speciali (età, problemi sanitari, comportamentali ecc.). Questo influenza anche la scelta delle progettualità in loco.
Nel 2010 era iniziata una progettualità con il partner Fondazione
“Escuela Viajera”, su un intervento di rafforzamento dei minori in
aree periferiche di Bogotà, che si è conclusa a fine settembre del 2011.
Nel luglio 2011 si è avviato il progetto con la Fondazione “Proyecto
Union”attiva nella protezione di minori abbandonati, affetti da gravi
patologie sia fisiche sia mentali.
L’intervento di CIAI in Colombia nel 2011 si focalizza su 3 aree :
- Educazione: CIAI ha sostenuto l’Escuela Viajera, che ha supportato insegnanti di alcune aree rurali, con attività educative di sensibilizzazione dei bambini verso una cittadinanza attiva.
- Sanitario: CIAI ha contribuito alla ristrutturazione della sala per le
cure speciali intensive respiratorie del Santa Rita da Cascia, oltre che
all’acquisto di macchinari specifici e relativa formazione sul loro utilizzo;
- Adozioni Internazionali.
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Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto nasce dell’identificazione di un bisogno dell’Hogar che non è dotato di una
stanza destinata a cure respiratorie specialistiche, necessaria per accogliere i bambini
che, per condizione o gravità, hanno bisogno di isolamento e attenzione specializzata.
Non ci sono culle e letti sufficienti per i piccoli e mancano gli equipaggiamenti necessari per rispondere a questo tipo di patologie.
Obiettivo generale: Contribuire al compimento del diritto del bambino affinchè possa
godere del livello migliore possibile di salute, dei servizi per la cura di patologie gravi e
di riabilitazione, così come stabilito nella Convenzione sui Diritti del Bambino.
Obiettivo specifico: assicurare la prestazione di assistenza medica e attenzione palliativa di qualità per i minori con necessità speciali ospitati dalla Casa Santa Rita da Cascia,
Bogotà.
Beneficiari
- Diretti: 53 bambini ospiti di Santa Rita.
- Indiretti: 28 assistenti sanitari.
Risultati/attività
L’Hogar S.Rita è dotato di strutture adeguate alla cura di bambini con problemi
respiratori: Costruzione della stanza e acquisto attrezzatura medica. Formazione del
personale.
I bambini ricevono cure adeguate: Monitoraggio della situazione sanitaria dei casi
problematici.
Titolo e localizzazione
Cuarto de cuidado especiales
respiratorios hogar Santa Rita
de Cascia - Bogotà
Finanziatori Privati
Categoria
Salute
Sottocategoria
Salute di base
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
luglio 2011
Costo complessivo
Euro 44.225
Speso nel 2011
Euro 18.451
Partner Hogar Santa Rita da Cascia
Principali risultati ottenuti nell’anno
La sala è stata costruita e già resa operativa al terzo mese dall’inizio del progetto. Ospita
10 bambini affetti da gravi patologie respiratorie e il loro stato di salute è notevolmente e visibilmente migliorato. Il personale medico e infermieristico riescono ad assistere in maniera decisamente migliore e più efficace i minori accolti nella sala. I letti
sono più adeguati e rendono più immediato l’intervento del personale. Grazie ai nuovi
macchinari specifici e all’adeguata formazione sul loro utilizzo, l’intervento medico di
specialisti presso strutture ospedaliere esterne è diminuito progressivamente.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 53 bambini ospiti di Santa Rita.
- Indiretti: 28 assistenti sanitari.
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Titolo e localizzazione
Scuola Viaggiante, La scuola
itinerante - Bogotà
Finanziatori Privati
Categoria
Partecipazione
Sottocategoria
Partecipazione dei bambini e
delle comunità
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
ottobre 2010
Costo complessivo
Euro 36.127
Speso nel 2011
Euro 20.519
9:38
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Nascita del progetto e obiettivi
Il progetto nasce dell’identificazione di un’assenza di accompagnamento nelle zone
dove la presenza di gruppi armati illegali sia a livello urbano che rurale, rende necessaria l’attivazione di progetti sociali.
Obiettivo generale: contribuire all'inclusione sociale di bambini e adolescenti in aree
urbane e rurali attraverso la promozione alla partecipazione attiva e progettazione partecipata.
Obiettivo specifico: rafforzare la partecipazione attiva di bambini e giovani in aree urbane e rurali di Bogotà attraverso lo sviluppo di competenze in 5 aree tematiche.
Beneficiari
- Diretti: 110 bambini e adolescenti; 5 maestri Equipe pedagogica della Scuola Viaggiante; 2 maestre e 3 madri comunitarie delle Scuole rurali.
- Indiretti: 150 madri e padri di famiglia; 350 familiari o amici Della stessa età degli
adolescente e bambini/e; 20 professori dei bambini e adolescenti nelle istituzioni educative pubbliche; 1.500 persone della RETE di Actoria Social in Colombia.
Risultati/attività
Bambini e giovani si attivano per la protezione dei diritti dell'infanzia e per la
promozione delle questioni di genere: Definizione e presentazione di proposte pedagogiche, metodologie e strumenti per ciascuna area tematica con la partecipazione
dei membri delle comunità; workshop sui diritti dell'infanzia, sui diritti delle donne,
sulla partecipazione e sulla cittadinanza attiva; incontri con la Red de Actoria Social e
con i network locali, regionali e nazionali impegnati sui temi dell’infanzia e di genere;
organizzazione di eventi in occasione delle giornate mondiali della donna, del lavoro,
dell’infanzia.
Bambini e giovani valorizzano le proprie identità culturali attraverso lo sviluppo di competenze artistiche e saperi tradizionali: Workshop sulle tecniche artistiche e sui saperi tradizionali; mostra artistica e concorso d'arte.
Bambini e giovani sviluppano capacità comunicative per favorire la democratizzazione dell'informazione: Workshop sulle tecniche di comunicazione; preparazione del materiale comunicativo come opuscoli, poster, calloga, mail, blog.
Bambini e giovani sono sensibilizzati e formati sull'uso tradizionale e responsabile delle risorse naturali, sui sistemi di commercio equo e solidale e consumo
responsabile: Laboratorio sulle tecniche tradizionali e moderne per un uso responsabile delle risorse naturali e sui sistemi di commercio equi e sostenibili; produzione di
prodotti naturali (giardino botanico, semi naturali, compost); scambio di buone prassi
con SOLIDARTE.
Partner Fundacion Escuela Viajera
Principali risultati ottenuti nell’anno
Bambini e gli adolescenti attraverso le varie attività proposte dagli educatori hanno imparato a condividere con i loro pari, a svolgere lavori di gruppo, condividendo con altri
bambini appartenenti ad altri gruppi. Si sono resi più consapevoli rispetto alla loro identità culturale, hanno migliorato le loro capacità comunicative e sono più sensibili e formati sull'uso tradizionale e responsabile delle risorse naturali, sui sistemi di commercio
equo e solidale e consumo responsabile. Questi risultati sono stati raggiunti attraverso
incontri, scambi con altre comunità, momenti pedagogici e di apprendimento su temi
come diritti dell’infanzia, delle donne, la partecipazione e cittadinanza attiva, riciclaggio, riutilizzazione, utilizzo sensato dell’acqua, della terra e via dicendo. Gli educatori
hanno utilizzato strumenti alla portata dei bambini, come il gioco, le attività manuali,
l’uso del computer, la musica ecc. Inoltre attraverso il passa parola, le comunità vicine
hanno richiesto l’intervento degli educatori della Escuela Viajera, aumentando così il
numero dei beneficiari nel corso dell’anno.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- Diretti: 110 bambini e adolescenti hanno partecipato attivamente e 20 bambini e
adolescenti hanno partecipato in modo non regolare; 5 maestri Equipe pedagogica
della Scuola Viaggiante; 2 maestre e 3 madri comunitarie delle Scuole rurali: (che fanno
la colazione scolastica).
- Indiretti: 150 madri e padri di famiglia; 350 familiari o amici della stessa età degli
adolescente e bambini/e; 20 professori dei bambini e adolescenti nelle istituzioni educative pubbliche; 1.500 persone della RETE di Actoria Social in Colombia, network costituita da 10 organizzazioni sociali di bambini/e, Giovani dei settori contadini, indigeni
e popolari di Montes de María, Huila, Cauca, Bogotá e Soacha.
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Nascita del progetto e obiettivi
INel quadro degli interventi attivati dalla comunità internazionale in risposta al terremoto che ha sconvolto l’isola nel gennaio 2010, si sono individuati come settori d’intervento la protezione dei bambini nei quartieri Cité Soleil e Martissant di Port-au-Prince,
a Petit Goave e nelle zone rurali di Les Cayes/Torbeck e la salute materno-infantile sempre nel quartiere Cité Soleil.
AVSI, AiBi, CIAI e NOVA, hanno provveduto ad un intervento di emergenza/post-emergenza focalizzato alla assistenza e protezione dei bambini e dei nuclei familiari più vulnerabili che si trovano nei campi sfollati o comunque senzatetto. CIAI in particolar modo
ha organizzato un’attività di rafforzamento professionale dell’equipe psico sociale, tramite una formazione degli operatori di terreno sulle tecniche di inchiesta sociale e sul
lavoro di prossimità.
Obiettivo generale: contribuire all’assistenza integrale e alla protezione dei bambini
colpiti dal terremoto in Haiti e alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono dei minori.
Obiettivo specifico: fornire protezione di emergenza ai bambini e alle donne più vulnerabili colpite dal terremoto.
Beneficiari
- Diretti: 7.000 persone, di cui 5.000 minori, 1.500 donne, 300 uomini e 200 educatori/operatori sociali/ insegnanti che beneficeranno della formazione.
- Indiretti: Nell’ambito di un progetto di emergenza non è facile definire i beneficiari
indiretti, tuttavia questi si possono stimare in un numero complessivo di 14.500 persone, così ripartite: una stima 4.500 persone (1.500 uomini e 3.00 bambini) che beneficiano della buona salute delle donne assistete presso gli ambulatori; una stima
di 10.000 persone che nei prossimi anni beneficeranno di educatori, operatori sociali
e insegnanti più qualificati.
Titolo e localizzazione
Intervento di emergenza e
post-emergenza per la protezione dei bambini di Haiti Haiti
Finanziatori CAI, AVSI, AiBi,
Nova, CIAI
Categoria
Salute
Sviluppo economico
Sottocategoria
Salute di base
Rafforzamento del ruolo della
donna
Durata prevista 12 mesi
Data effettiva di inizio
maggio 2010
Costo complessivo
Euro 511.700
Speso nel 2011
Euro 8.594
Risultati/attività
Protezione di 3.000 minori vulnerabili con assistenza psico-sociale e riavvio della
scuola a favore di 1.500 studenti: Allestimento di spazi/centri temporanei; identificazione, censimento dei minori abbandonati e ricongiungimento familiare; supporto
psico-sociale familiare e ai minori; dotazione di materiale; riattivazione delle scuole.
Assistenza medica e nutrizionale a favore di 5.000 minori e 1.500 donne gravide
o in fase di allattamento: Allestimento di ambulatori medici e nutrizionali; assistenza
materno infantile.
Partner AVSI (Capofila), AiBi, Nova, CIAI
Principali risultati ottenuti nell’anno
La natura post-emergenziale dell’intervento e l’instabilità della situazione ad Haiti
hanno reso necessaria una continua rivalutazione del piano di implementazione della
componente CIAI, L’intervento si è concretizzato con un’attività di formazione a beneficio degli operatori dell’equipe psico-sociale di AVSI. La formazione, che si è svolta
nella seconda metà di Maggio 2011 ha avuto come oggetto l’inquadramento e la supervisione del lavoro di accompagnamento psico-sociale. E’ stata effettuata da psicologi professionisti con esperienza di lavoro in contesti di post-emergenza e in particolare
ad Haiti.
Beneficiari raggiunti nell’anno
- 177 operatori formati
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L’adozione
internazionale
Il contesto
getto attraverso la verifica della sua
fattibilità, questo semplice dato confermerebbe l’ipotesi che oggi meno
coppie si attivino per concretizzare
l’idea, per passare cioè dal sogno/desiderio alla sua realizzazione.
Si tratta di un’inversione di tendenza, dopo decenni di progressivo
aumento del numero delle coppie
aspiranti all’accoglienza di un bambino straniero.
I motivi posso essere diversi, sia legati alla situazione di generalizzata
insicurezza (crisi economica, precarietà lavorativa, riduzione dei servizi
sociali e sanitari a disposizione dei
cittadini, sfiducia nelle istituzioni e
senso di isolamento), sia a fattori più
specifici (tempi lunghi, incertezza
dell’esito, burocrazia, costi, tipologia
dei bambini proposti)
ome evidenziato dai dati
forniti dalla CAI (www.
commissioneadozioni.it/sta
tistiche), in Italia si assiste ad una
sostanziale tenuta del numero di
adozioni realizzate ma ad un trend
in negativo rispetto alle candidature
da parte delle coppie, nonché un
progressivo e preoccupante aumento delle complessità relativamente ai bambini. Sebbene il
temuto“crollo”delle adozioni in Italia non si sia ancora realizzato, è possibile prevedere un certo calo dei
numeri nei prossimi anni. Ci sono
motivi di ritenere che questo andamento possa riguardare, ancor più
dell’Italia, altri paesi europei e non
solo, in particolare quelli meno propensi all’accoglienza di bambini Lungi dall’essere un modo per avere
semplicemente un figlio, o modo per
grandi o con bisogni speciali
restituire ad un bambino la famiglia
Per quanto ci riguarda, nel 2011 ab- che non ha, l’adozione internaziobiamo segnalato una diminuzione di nale sta sempre più diventando nella
circa il 30% dei contatti delle coppie percezione delle famiglie un’espeper la primissima informazione e per rienza complessa che richiede dispole attività formative che preludono al nibilità, risorse, capacità e che porta
insita in sè, nonostante i percorsi
conferimento del mandato.
Visto che il momento informativo preparatori, anche una grande fatica
rappresenta proprio “il primo passo e un concreto rischio di non riuscita.
concreto” di avvicinamento al pro- La progressiva tendenza alla ridu-
C
60
zione del numero di bambini segnalati per l’AI da parte di molti paesi di
provenienza, induce le coppie a convincersi –non a torto- che vi siano
ridotte possibilità di realizzare un
progetto familiare “normale”(per capirci, con un bambino sufficientemente piccolo e sufficientemente
sano).
Cresce la distanza, quindi, tra il bambino ideale e il bambino reale. La riduzione del numero di candidature
potrebbe non rappresentare di per sé
un elemento solo negativo. Al contrario, i servizi e le organizzazioni
autorizzate hanno oggi la possibilità
di lavorare meglio, con meno coppie, ma più motivate e consapevoli.
Preso atto della mutata realtà dei
bambini, è però necessaria la messa
a punto di nuovi e più efficaci strumenti di valutazione, preparazione e
supporto delle famiglie.
Le risorse genitoriali vanno individuate, approfondite, valorizzate alla
luce delle crescenti difficoltà.
E’ necessario quindi lavorare sodo e
diversamente e ciò forse potrà essere
fatto oggi più di ieri senza dover soffrire (così com’è stato per tanti anni)
la pressione dettata dalle aspettative,
dall’ansia e dalla frustrazione delle
tante (troppe) coppie in “disperata
ricerca” di un bambino da adottare.
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I bambini
Tutti i bambini dichiarati adottabili
hanno diritto ad una famiglia,
anche quelli più grandicelli, quelli
malati, quelli psicologicamente sofferenti. È evidente però che l’adozione di un bambino con bisogni
speciali rappresenta un impegno
gravoso da molti punti di vista, sia
per la famiglia che lo accoglie che
per l’intera società.
Un’alta percentuale di bambini segnalati per l’adozione internazionale e accolti oggi in Italia ha un’età
compresa tra 6 e 11 anni, oppure è
affetta da patologie fisiche e/o sofferenze psichiche legate a trascuratezza e/o esperienze traumatiche
e/o abusi.
Significativa anche la casistica delle
fratrie, tre,quattro anche cinque fratelli di età diverse, con problemi e
bisogni molteplici.
Ormai da qualche anno abbiamo intrapreso questa strada, scegliendo di
attivarci per cercare famiglie idonee
ad accogliere bambini con queste caratteristiche; è venuto il momento di
trovare risposta ad alcune domande:
come stanno, oggi, le famiglie che
hanno accolto bambini con “bisogni
speciali”? Quali le difficoltà e le ripercussioni anche a livello sociale?
2011 - ADOZIONI REALIZZATE
Paese
N° adozioni
N° bambini
COLOMBIA
CAMBOGIA
ETIOPIA
INDIA
THAILANDIA
BURKINA FASO
VIETNAM
CINA
44
0
24
4
3
2
3
14
70
0
28
6
3
2
3
14
TOTALE
94
126
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Il 2011
Mentre rimandiamo alla sezione
“Cooperazione allo Sviluppo” la relazione sulle attività di adozione nei
diversi Paesi, vediamo qui più da vicino l’operato in Italia, che rispecchia
sostanzialmente il quadro sopra descritto.
In particolare nel 2011 si è lavorato
focalizzandosi fortemente sui seguenti aspetti:
- miglioramento dei rapporti e del
dialogo con le autorità straniere,
non solo al fine di ottenere un maggior numero di segnalazioni, ma per
migliorare la comprensione delle reciproche esigenze, con il fine di realizzare adozioni sempre più di
qualità, attente ai bisogni dei bambini e delle coppie
- servizio di counselling professionale, rivolto ai bambini più
grandi (CIAI è una delle poche organizzazioni al mondo ad averlo attivato); la verifica dello stato di
adottabilità compete naturalmente
all’autorità preposta nel paese di
provenienza, ma nella valutazione di
mandare o meno un bambino in
INCONTRI INFORMATIVI
Città
N°
Pagina 62
adozione all’estero, dovrebbero entrare anche appropriate riflessioni attinenti alla sfera psicologica ed
emotiva del minore e alla sue possibilità di riallacciare legami affettivi e
familiari con nuove figure di riferimento; per fare ciò è Importante e
necessario avvalersi dell’ausilio di
professionalità e strumenti adeguati.
- completezza e veridicità delle informazioni: è indispensabile che
alla famiglia aspirante all’adozione
siano forniti tutti gli elementi necessari alla migliore conoscenza dei bisogni del bambino proposto.
In tutti i Paesi CIAI ha investito risorse professionali ed economiche
per rendere possibili gli approfondimenti sulla storia e le esperienze di
vita del bambino, sulle circostanze
che hanno portato all’abbandono,
sulle sue condizioni psico-fisiche
- assistenza della coppia all’estero
e messa a punto delle modalità di
incontro con il bambino: quando si
reca all’estero,la coppia non ha bisogno solo di supporto logistico, ma di
un affiancamento da parte di personale specializzato che possa supportarla negli inevitabili momenti di
Coppie partecipanti
PERCORSI
Città
difficoltà. L’esperienza ci mostra che
i primissimi giorni rappresentano un
banco di prova faticosissimo sia per
la coppia che per il bambino. La presenza attenta dell’operatore può evitare un decorso fallimentare.
In tal senso, CIAI ha lavorato specificamente sulla formazione dei propri
referenti
all’estero,
sul
monitoraggio continuo della loro attività, sull’adeguatezza dei loro interventi,
sull’accompagnamento
anche a distanza in caso di situazioni
particolarmente delicate.
E’ stato inoltre istituito, in casi di particolare necessità, un servizio di supporto a distanza con i consulenti
psicologi di riferimento in Italia, che
effettuano tramite Skype, veri e propri interventi di supporto psico-pedagogico.
- supporto alla famiglia dopo l’arrivo del bambino: specifica attenzione è stata posta a tutte le attività
di follow-up e supporto della famiglia dopo l’arrivo del bambino: le
coppie hanno oggi presso CIAI la
possibilità di avvalersi di un servizio
specialistico di ascolto, accompagnamento, di indirizzo e quando neces-
N°
Coppie partecipanti
2
3
7
7
4
3
16
27
67
49
28
23
26
210
MILANO
MONOPOLI
ROMA
PADOVA
BOLOGNA
CAGLIARI
62
21
36
20
9
7
329
59
199
137
61
23
ROMA
MONOPOLI
MILANO
base
avanzato
PADOVA
base
avanzato
TOTALE
148
785
TOTALE
COLLOQUI PRE-MANDATO
Città
N°
COLLOQUI ABBINAMENTO
Città
N°
MILANO
CAGLIARI
PADOVA
MONOPOLI
ROMA
48
8
20
16
13
MILANO
PADOVA
ROMA
PISTOIA
MONOPOLI
53
16
12
4
12
TOTALE
105
TOTALE
97
CONFERIMENTI D’INCARICO 78
(3 revoche per sopraggiunta adozione nazionale)
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sario, psicoterapeutico, in tutte le fasi
della crescita del figlio. Per questa attività il settore adozioni di CIAI si avvale, della collaborazione di una
trentina di consulenti diversi (psicologi, psicoterapeuti, psicomotricisti,
medici, esperti di problematiche dell’apprendimento, etc) alcuni dei
quali svolgono la propria attività direttamente sul campo, nei paesi in
cui CIAI opera.
Ma ancora molto resta da fare…
Dunque si confermerebbe che il futuro dell’adozione internazionale sia
costellato di nuove complessità che
richiedono già da ora riflessione, studio ma anche azioni concrete.
Qui sotto solo alcuni brevi spunti:
- necessarie e urgenti politiche di
promozione e programmi di ricerca
sull’esito dell’adozione anche a livello internazionale;
- adeguati investimenti, congrui supporti economici per le famiglie, per
le organizzazioni che rendono possibile la realizzazione del progetto
adottivo, per i servizi sociali preposti
all’accompagnamento delle coppie;
- necessario intensificare la rete di
Pagina 63
collaborazione tra le organizzazioni
internazionali per costruire insieme
conoscenze, normative, buone
prassi, percorsi virtuosi, ricerche;
- promozione della collaborazione
con i paesi di provenienza usando
un approccio paritetico;
- promozione, attraverso la cooperazione internazionale, d’interventi rispettosi dei bisogni dei paesi
evitando l’uso della cooperazione
come mezzo strumentale per realizzare un maggior numero di adozioni;
- sollecitazione d’interventi tempestivi e capillari, affinché nessun bambino resti in istituto per un tempo
troppo prolungato. Ancora oggi
troppi bambini, soprattutto grandicelli, vivono dimenticati dalle istituzioni, che trascurano di mettere in
atto (per mancanza di attenzione o
di risorse economiche) i meccanismi
necessari all’attivazione delle procedure di reintegro familiare o di adozione;
- miglioramento degli interventi formativi e dei percorsi professionali
per il personale dei servizi e delle organizzazioni.
COLLOQUI DI SOSTEGNO
Città
N°
MILANO
FIRENZE
PADOVA
ROMA
MONOPOLI
29
1
7
31
1
TOTALE
69
A cui si aggiungono 13 colloqui di sostegno figli (4 Milano , 5 Padova , 3 Monopoli,1 Firenze )
PERCORSI PERSONALIZZATI*
Città
N°
MILANO
PADOVA
ROMA
2
8
1
TOTALE
11
*tre incontri familiari
Su questi ed altri temi CIAI intende
intensificare il proprio impegno e
mettersi in gioco per l’immediato
futuro.
Richiamiamo in chiusura il principio che vuole l’adozione internazionale come ultimo intervento
di tutela del minore privo di famiglia, per il quale non si sia realizzato, nonostante i tentativi
effettuati, l’inserimento o re-inserimento familiare (o in famiglia
sostitutiva) all’interno della sua
comunità d’origine.
Tale principio è stato per anni declamato ma non pienamente rispettato nei fatti.
Sembra di vedere che oggi l’adozione internazionale stia rappresentando, più che in passato, un
percorso praticabile per una minoranza di bambini davvero soli e particolarmente bisognosi di essere
accolti e curati.
Archiviata l’epoca dei “saccheggi”,
l’adozione torna ad essere intervento
residuale?
COLLOQUI DI FOLLOW UP
Città
N°
MILANO
PISTOIA
PADOVA
MONOPOLI
ROMA
CAGLIARI
81
3
31
19
23
1
TOTALE
69
A cui si aggiungono 106 colloqui di “benvenuto”
FAMIGLIE IN ATTESA al 31/12/2011
Paese
Con assegnazione
Con assegnazione
paese
bambino
COLOMBIA
CAMBOGIA
THAILANDIA
ETIOPIA
BURKINA FASO
VIETNAM
CINA
INDIA
18
0
6
11
12
12
11
9
4
0
1
8
8
0
13
0
TOTALE
68
34
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Centro Studi,
Formazione e Educazione
Coerentemente con gli ambiti di intervento individuati negli ultimi
anni - Diritti dei minori, Sostegno al
minore e alla famiglia attraverso attività educative e formative, Studio
e ricerca - nel 2011 è stato modificato il nome del settore da Attività
Culturali e Centro Studi a Centro
Studi, formazione e educazione.
Diritti dei Minori
ell’ambito della promozione dei Diritti dei Minori, è continuata la
partecipazione ai coordinamenti di
associazioni che si occupano in Italia
della tutela dei diritti dei bambini e
dei ragazzi, con l’impegno a divenire
maggiormente propositivi sulle tematiche nelle quali ci troviamo impegnati.
All’interno del coordinamento PIDIDA - Per i Diritti dell’Infanzia e
Dell’Adolescenza, coordinato da
Unicef, CIAI si è impegnato nel cercare di stimolare iniziative educative
e di partecipazione dei ragazzi: a livello regionale, collaborando alla
progettazione coordinata di azioni di
partecipazione di bambini e ragazzi,
da svolgersi in tutte le zone del Comune di Milano, in stretta collaborazione con le istituzioni; a livello
N
nazionale, partecipando a “Partecipare, Infinito Presente”, gli Stati Generali della Partecipazione dei ragazzi,
realizzati a Padova, in cui CIAI ha
presentato l’esperienza del gruppo
educativo degli adolescenti con la
proiezione di un estratto del cortometraggio CIAI “Con i nostri occhi”.
La collaborazione al Gruppo CRC,
coordinato da Save the Children, si è
esplicata al fine di promuovere azioni
di advocacy sulle tematiche dei minori privi di un ambiente familiare.
Nel corso del 2011 – anno in cui l’Italia è stata monitorata dal Comitato
ONU in merito all’applicazione della
Convenzione ONU sui diritti dei minori nel nostro Paese - CIAI è stato
impegnato nel preparare l’audizione
all’ONU di giugno e nel partecipare,
a settembre, come osservatore all’audizione a Ginevra del Governo italiano. Inoltre, grazie all’appartenenza
al Gruppo, il Presidente del CIAI insieme a Unicef, Save the Children,
Agesci e CNCA - è stato ascoltato,
sia in audizione dal Presidente della
Camera che del Senato, in merito
alla scelta del Garante dell’Infanzia.
Nel 2011, ventennale dalla ratifica in
Italia della Convenzione ONU, abbiamo infine collaborato alla realizzazione del Poster CRC sui diritti
dell’Infanzia divulgato ai referenti istituzionali nazionali e regionali e alla
redazione della “Seconda Guida Pratica al Monitoraggio della CRC”.
Le attività di Educazione alla cittadinanza mondiale hanno coinvolto
500 bambini di scuola primaria e secondaria, entrambe della Provincia di
Milano, grazie anche all’apporto di
alcuni volontari. Inoltre si è lavorato
alla progettazione nell’ambito di
Bandi europei in collaborazione con
la DT Italia e si sono ripresi i lavori
all’interno del tavolo Educazione alla
Cittadinanza Mondiale di CoLomba. La riprogettazione delle attività di ECM rivolte alle scuole, con
i percorsi presentati all’interno dell’opuscolo “La strada Giusta” è stata
momentaneamente sospesa, in favore di una risposta più puntuale alle
richieste da parte della scuole “amiche” di CIAI di sensibilizzazione
degli studenti rispetto alle nostre attività nei Paesi del sud del mondo.
Nel corso del 2011 si è svolto il
Campo di Volontariato in Cambogia, esperienza che ha coinvolto 10
ragazzi tra i 18 e i 24 anni, impegnati
in attività di animazione rivolte ai
bambini del Centro di Andong e
nella decorazione delle pareti del reparto di pediatria dell’Ospedale di
Mondulkiry. I partecipanti al Campo
hanno preliminarmente preso parte
ad una giornata di formazione e preparazione al CIAI.
65
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Sostegno al minore e alla famiglia
In questo ambito si inseriscono le attività di formazione e sostegno per
genitori adottanti, adottivi e figli
adottivi adulti; le attività educative
per adolescenti e i corsi di formazione per gli operatori psico-sociali
realizzati per CIAI Sviluppo.
A. Le attività di formazione e
sostegno per genitori adottanti,
adottivi e figli adottivi adulti
Le attività - tenute dagli psicologi
consulenti del CIAI - promosse e
realizzate a sostegno delle famiglie
adottive sia nel pre che nel post
adozione, hanno visto l’adesione di
780 persone tra cui genitori adottanti, adottivi e figli adottivi adulti.
In particolare, le attività più partecipate sono state quelle dei Seminari
di formazione e sostegno ai quali
hanno aderito 638 persone che
hanno espresso un gradimento
complessivo medio di 4,53 su una
scala da 1 a 5. Sono stati realizzati 13
seminari : 7 a Milano, di cui 2 rivolti
solo ai genitori in attesa, con un totale di 379 partecipanti, la maggioranza presenti in sala ma anche
qualcuno collegato in livestreaming,
una novità introdotta quest’anno
che ci ha permesso di raggiungere
chi abita più lontano dalle sedi o ha
difficoltà di spostamento; 2 a Padova
per 88 partecipanti, con altri 2 seminari, realizzati rispettivamente a
Montecchio Maggiore (VI) e a Belluno, grazie al progetto PIAF della
Regione Veneto, con 109 partecipanti; 1 a Bari, patrocinato dal Comune e realizzato nella Sala
Consiliare del Comune, al quale
hanno partecipato però solo 20 persone; 1 a Genova, grazie alla collaborazione con l’associazione Bathya,
66
Pagina 66
con 42 partecipanti.
Il percorso esperienziale per coppie
di genitori in attesa di adozione internazionale, Le Parole del Corpo, è
stato realizzato in 3 edizioni: 2 a Milano e 1 a Padova, con una partecipazione complessiva di 34 persone
che hanno espresso un gradimento
complessivo medio di 4.7 (scala da 1
a 5). Il percorso, proposto a Roma a
novembre, è stato annullato per
scarsità di iscrizioni.
I Gruppi di sostegno per genitori
adottivi, sono stati realizzati grazie
all’avvio di una nuova collaborazione
con il Comune di Vercelli dove si
sono svolti i primi 6 incontri dei
complessivi 9 pattuiti, con un gradimento medio complessivo di 4,8
(scala da 1 a 5), ma con una partecipazione molto scarsa – di circa 8,5
persone a incontro- a causa di
un’inefficienza organizzativa del Comune nella divulgazione degli incontri. Inoltre, grazie alla consolidata
collaborazione con le Ulss di Padova e Vicenza all’interno del progetto PIAF della Regione Veneto, il
CIAI ha realizzato 5 gruppi in provincia di Vicenza e Padova per complessivi 39 incontri rivolti a 76
genitori adottivi.
B. Le attività educative per gli
adolescenti
Hanno coinvolto direttamente 34 ragazzi tra i 14 e i 18 anni che hanno
partecipato sia alle iniziative educative proposte all’interno del Gruppo
Adolescenti, riunitosi con cadenza
mensile a Milano con una media di
12 ragazzi ad incontro, sia al Campo
Estivo organizzato a luglio a Campo
Tures, in Trentino Alto Adige, con 22
ragazzi. Entrambe le attività hanno
impegnato buona parte della nostra
progettazione, per attenzione e delicatezza degli interventi. Nel 2011
siamo riusciti a costituire un’equipe
di educatori valida, coesa e professionale e in grado di portare avanti
attività di grande soddisfazione quali
il Corso di cinema, che ha portato
alla realizzazione del cortometraggio Con i nostri occhi. L’esperienza
del gruppo educativo per adolescenti
e la presentazione del cortometraggio sono stati l’occasione per organizzare, in partnership con la
Provincia di Milano, la Giornata di
studio per operatori psico-sociali
Con i loro occhi – adolescenti adottivi
interamente dedicata alla tematica
dell’adolescenza e dell’adozione. In
vista del Campo Estivo, abbiamo
realizzato rispettivamente a Milano,
Roma e Monopoli degli incontri di
presentazione, scambio e confronto
per genitori ai quali hanno partecipato complessivamente 40 genitori.
Era stato organizzato anche a Padova
ma è stato annullato per scarsità di
iscrizioni. Successivamente al
Campo, poi, sono stati realizzati altri
due incontri: uno per i ragazzi per ritrovarsi e rivivere attraverso foto e
video le emozioni della vacanza; uno
con i genitori, per raccogliere impressioni, riscontri e indicazioni sull’esperienza appena vissuta dai figli.
A tali incontri hanno partecipato 19
ragazzi e 23 genitori.
C. La formazione degli operatori
psico-sociali - CIAI Sviluppo
La formazione degli operatori psicosociali è stata realizzata attraverso
l’organizzazione di corsi di formazione per psicologi e assistenti sociali,
sulle
tematiche
della
preparazione e il sostegno nell’adozione, con la docenza dei consulenti
psicologi senior dell’equipe CIAI, per
conto di CIAI Sviluppo. Nel 2011 la
realizzazione dei corsi si è rivelata
più complessa a causa della riforma
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del sistema di accreditamento
ECM operata dal Ministero della Sanità che, di fatto, ci ha impedito di
poter attribuire i crediti formativi agli
psicologi a partire dal secondo semestre dell’anno. Questo fatto, oltre
ai continui tagli agli enti pubblici e la
incombente crisi economica, ha sicuramente contribuito ad un calo
delle iscrizioni. Nel 2011, siamo però
riusciti ad ottenere gli accreditamenti
formativi per gli assistenti sociali che
prima di allora non ne avevano diritto. Complessivamente sono stati
realizzati 5 corsi di formazione ai
quali hanno partecipato 100 operatori psico-sociali: 2 a Milano, con 51
partecipanti; 1 a Roma, con soli 10
iscritti; 1 a Vercelli – con la collaborazione con il Comune di Vercelli – con
18 partecipanti; 1 a San Donato Milanese, grazie alla collaborazione con
la ASL di Milano 2, con 21 partecipanti. Il gradimento medio complessivo espresso è stato di 4,5 (scala da
1 a 5). Il corso organizzato a Monopoli è stato rinviato al 2012 per problemi di docenza mentre 2 corsi, uno
a Milano e uno a Padova, sono stati
annullati per scarsità di iscrizioni.
Nel 2011 è stata realizzata, in partenership con il settore formazione
della Provincia di Milano, la Giornata di Studio Con i loro Occhi –
Adolescenti adottivi, alla quale hanno
partecipato 247 operatori psico-sociali, che hanno espresso un gradimento medio complessivo di 3 (scala
da 1 a 5). Tra i relatori illustri, ricordiamo, il presidente del Tribunale per
i Minorenni di Milano Mario Zevola
e la vice-presidente della Commissione Adozioni internazionali Daniela Bacchetta.
Pagina 67
Studio e ricerca
dell’Anniversario della Fondazione
della Repubblica di Korea.
Nell’ambito della ricerca, prosegue
Prosegue la collaborazione e il con- la collaborazione, avviata alla fine del
fronto con il Gruppo dei figli adot- 2010, con l’Università di Trento ed
tivi adulti che nel corso di estesa a quella di Torino, per la reaquest’anno, ha avuto modo di ap- lizzazione di una ricerca internaprofondire la tematica della ricerca zionale che coinvolge 13 Paesi di
delle origini confrontandosi con altre tutto il mondo e relativa ad indagare
associazioni di figli adottivi adulti. l’esito dell’adozione con riferimento
Agli incontri del Gruppo, che si riu- allo stile di attaccamento degli adonisce circa ogni mese e mezzo, par- lescenti nei confronti della loro famitecipano mediamente 12 persone. glia e al modello di inserimento nel
Nel corso di quest’anno abbiamo as- proprio contesto sociale. Numerose
sistito ad un ricambio generazionale sono state le famiglie adottive CIAI
con l’uscita di persone che vi parte- che hanno partecipato volontariacipavano da circa 10 anni e con l’in- mente alla ricerca. Purtroppo, a
gresso di nuovi figli adottivi adulti causa della scarsità di fondi all’Unicon un’età media che si è abbassata versità, la ricerca sta procedendo
a 28 anni. Negli ultimi anni – da molto a rilento. Nell’ambito dello
quando nel 2009 il Consolato della studio e delle pubblicazioni, nel
Repubblica di Korea a Milano aveva 2011 è stato pubblicato il libro Lavochiesto al CIAI la collaborazione per rare nell’adozione - dalle ricerche
realizzare un primo incontro per i ra- alla prassi operativa - versione italiana a cura di Marco Chigazzi adottivi provestolini del libro
nienti dalla Corea - si
curato da D.M.
è sviluppata una forte
Brodzinsky e J. Palacollaborazione tra alcios, realizzato grazie
cuni adulti adottivi
all’impulso e alla colcoreani, adottati traLibro Chistolini
laborazione di CIAI. È
mite il CIAI, e il
ancora nostra intenConsolato; sono
zione lavorare alla reastati sollecitati a
lizzazione del libro per
fondare Kor.I.A.
le scuole primarie Il
(Koreani Italiani
lontano è a due passi
Adottivi), un’asda qui -progetto avsociazione con lo
viato nel 2009 in collascopo di riavviciborazione con la casa
nare gli adottivi alla cultura
d’origine e promuovere le varie ini- editrice Giunti Progetti Educativi e
ziative coreane sul territorio italiano. grazie ad un primo finanziamento
Il CIAI affiancherà questa associa- della Banca Popolare dell’Emilia Rozione nella realizzazione di alcune magna - per affrontare tematiche di
iniziative che si riterranno interes- educazione alla cittadinanza monsanti e congrue. Nel 2011 lo stesso diale e il significato del SAD . AttualConsolato ha invitato il CIAI sia al 1° mente il progetto è sospeso per
Meeting sulla cultura Coreana per mancanza di finanziatori.
adottivi, sia al Ricevimento in occasione
67
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Comunicazione
e Raccolta fondi
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Il cantiere
l cantiere: potrebbe essere questo il titolo che riassume l’attività del settore Raccolta fondi e
comunicazione nel corso del 2011;
attività che non ha potuto prescindere dal clima di generale incertezza
socio-economica che aveva dato i
suoi primi segnali nel corso del 2010
e si è manifestato in maniera ancora
più sensibile nel 2011.
L’attività del settore si è concentrata
sul mantenimento delle posizioni
acquisite e sull’elaborazione di una
strategia (da implementare nei primi
mesi dell’anno successivo) di brand
awarness. Nel panorama attuale, infatti, sentiamo l’esigenza di far conoscere meglio l’associazione e le
sue attività, utilizzando tutti gli strumenti“low cost” a disposizione.
In questo senso, lo scorso anno è
stato preparatorio, in quanto prima
di attivarci per aumentare la notorietà del nostro logo abbiamo deciso
di affrontare un restyling dello stesso.
Dopo più di 40 anni di onorato servizio, quindi, il nostro albero verde è
andato in pensione e ha lasciato il
posto ad un logo che rappresentasse
meglio e senza dar credito a malintesi, il nostro campo d’azione: l’infanzia.
I
Pagina 69
Mantenendo inalterato il nome dell’associazione e l’acronimo, abbiamo
inserito il pay-off“per tutti i bambini
del mondo”, sempre in funzione di
una più immediata identificazione.
Abbiamo quindi potuto affrontare lo
studio e la preparazione della suddetta campagna a cui abbiamo pensato di abbinare una campagna di
raccolta fondi tramite sms. La campagna -che ha preso il nome di “disegna un orizzonte per tutti i
bambini del mondo”- ha poi avuto il
suo svolgimento dal 4 al 18 marzo
2012, ma tutta la creatività e la pianificazione con le compagnie telefoniche e le principali reti tv (RAI e
Mediaset) ha avuto luogo tra novembre e dicembre 2011.
Abbiamo messo in cantiere, con la
collaborazione ormai tradizionale
dell’agenzia a Ogilvy & Mather,
anche una campagna di promozione
del Sostegno a distanza; anche in
questo caso, sviluppata tutta la creatività con la realizzazione di un’originale supporto cartaceo che sarà la
base di tutta la campagna che partirà
nel settembre 2012. Un primo anticipo della campagna è stato rappresentato dalla messa in onda dello
spot radio da parte di alcune radio
nazionali (R101, Radiodeejay).
Nel corso dell’anno sono proseguite
le iniziative ormai consolidate.
I regali solidali hanno ottenuto dei
buoni risultati nel corso di tutto
l’anno, con un incremento in prossimità delle principali ricorrenze (San
Valentino, Festa della mamma, Natale, etc..). La promozione è stata affidata ad annunci
stampa
(Internazionale) e una DEM (Direct
Email Marketing) di 300mila indirizzi. Nel periodo natalizio è stato riproposto su alcune radio nazionali
(Radio 24) e locali lo spot con Gioele
Dix e Maria Amelia Monti. Sono stati
raccolti circa 70mila Euro.
In costante crescita anche il numero
di persone che sceglie le nostre
bomboniere solidali per ricordare i
momenti più significativi. L’offerta, in
questo senso, è stata arricchita con
l’inserimento di altri servizi -dalla
Luna di miele al servizio fotografico,
entrambi solidali- e all’aggiunta dei
bonsai come alternativa alla più tradizionale bomboniera.
La raccolta nel corso dell’anno è stata di
oltre 25mila Euro.
E’ stata ripetuta per la quinta volta
l’iniziativa di piazza di dicembre “Il
cioccolato che fa bene”. I volontari
hanno distribuito (nelle piazze, in alcuni centri commerciali e tramite la
loro rete di conoscenze) i gadget costituti quest’anno da 2 tavolette di
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cioccolato del commercio equo e solidale contenute in colorate borsine
realizzate da donne cambogiane con
materiali di recupero. Sono stati raccolti circa 70mila Euro.
Grazie ai nostri volontari e alla disponibilità dei nostri testimonial, abbiamo seguito le tournée teatrali di:
Gianluca Guidi con “Aggiungi un
posto a tavola”; Giammarco Tognazzi e Bruno Armando con “Die
Panne”; Pamela Villoresi con
“Medea”; Marco Columbro con
“Daddy Blues”; Maria Amelia Monti
con “Tante belle cose”; Antonio Catania con “Se devi dire una bugia,
dilla ancora più grossa”; Giampiero
Ingrassia con “Stanno suonando la
nostra canzone”. La raccolta totale è
stata di quasi 94mila Euro.
La promozione del 5x1000 è stata
come sempre affidata all’inserimento di depliant dedicati (con tessere promemoria da staccare) in
tutte le spedizioni e ad uno spazio
pubblicitario (Internazionale).
Sul fronte della comunicazione ai
sostenitori attuali e potenziali, è
proseguito l’invio di tre numeri
della rivista L’Albero Verde (tiratura media 12.000 copie) l’invio
della newsletter telematica (inviata 25 volte a 9000 indirizzi per
volta). A ciò si aggiungono, ovviamente, i mailing mirati per le informazioni specifiche sui bambini
sostenuti a distanza o per aggiorna-
70
Pagina 70
menti su particolari progetti/iniziative.
Particolarmente significativa la stesura del Bilancio Sociale, realizzato
con cadenza biennale in alternanza
con l’Annual Report, pubblicato in
versione elettronica sul sito e inviato in copia cartacea a chi ne
avesse fatto richiesta. Il Bilancio Sociale è stato tradotto anche in inglese e francese e distribuito ai
partner e alle autorità estere.
Nel sito ufficiale dell’associazione
(www.ciai.it) è stata posta particolare
attenzione all’aggiornamento costante della sezione notizie, è sono
state rinnovate ed ampliate alcune
sezioni come la pagina dei volontari
o quella riservata alla campagna lasciti. Nel corso del 2011 il sito ha segnalato più di 65 mila
visitatori unici e 110mila
visite.
È stato creato un blog
per raccogliere i racconti
degli espatriati e delle
tante attività che il CIAI
promuove sul territorio.
Facebook ha raccolto nel
2011 molti fan con l’utilizzo continuo di inserzioni a pagamento per aumentare la popolarità
di CIAI.
La Campagna Tesseramento, promossa attraverso mailing, sito, newsletter e L’Albero Verde, ha portato a
154 Tessere Amico e 1529 Tessere
Socio.
Nel corso del 2011 ci siamo anche
impegnati particolarmente sul fronte
della creazione di una rete di persone vicine al CIAI sul territorio nazionale, attraverso il lavoro di
creazione/motivazione di gruppi territoriali e l’organizzazione di incontri mirati in varie città d’Italia. Grazie
alla collaborazione dei referenti lo-
cali sono state raggiunte le seguenti
città: Catania, Padova,Torino, Roma,
Prato, Cagliari, Pisa, Milano, Pescara
e Napoli. Alcuni di questi incontri è
stato arricchito dalla partecipazione
di cooperanti/espatriati dalle sedi
estere.
Il tradizionale viaggio per i sostenitori si è svolto in Etiopia; vi hanno
partecipato 29 persone, tra cui due
famiglie adottive con figli etiopi che
hanno rivisto per la prima volta il
loro paese natale.
Fra le altre iniziative svoltesi nel
corso dell’anno ricordiamo: la partecipazione alla Milano City Marathon (ha corso per noi la staffetta
della trasmissione Caterpillar), lo
spettacolo dei ragazzi del Fekat Circus a Milano, la corsa per Milano del
gruppo Podisti da Marte, la Gara
Ciclistica a Prato, la partecipazione
alle manifestazioni Saporbio di Milano e La festa dei popoli a Padova,
la serata di musica La cava e la luna
a Massa Carrara, i Mercatini natalizi.
Tutte le iniziative sono state supportate da attività di ufficio stampa che
hanno generato 181 segnalazioni (13
mensili, 30 settimanali, 60 quotidiani
locali, 58 quotidiani nazionali, 5 quotidiani internazionali).
Alla vita sociale dell’associazione
sono collegate le due Assemblee
annuali: a Cervia (15-17 aprile) e
Concorezzo (26 novembre).
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Gli indici fondamentali
in cui operare.
Il Consiglio Direttivo di CIAI ha confermato anche per quest’anno l’indirizzo di mantenere un indice pari o
superiore a due. Ciò significa che ad
ogni Euro raccolto da donatori pubblici devono corrispondere due o più
Euro di provenienza privata.
Quest’anno la percentuale dei fondi
Indice di Indipendenza
di provenienza privata si attestata sul
È l’indicatore che analizza la natura
75,59 per cento.
della provenienza delle risorse economiche raccolte dall’ONG. E’ opiIndici di Genere
nione diffusa che a una maggiore
presenza di fondi di provenienza pri- Ovviamente CIAI come Ong non
vata corrisponda una maggiore indi- può, soprattutto in termini di personale locale, non porre la massima atpendenza politica
nella scelta dei territori e dei contesti tenzione al rispetto dell’indice di
Per verificare il grado di perseguimento della missione e delle linee
strategiche fissate dal Consiglio direttivo abbiamo scelto di misurare
con continuità alcuni indici fondamentali. Qui di seguito, i risultati di
tali analisi.
genere. I grafici sotto rappresentati
confermano sostanzialmente quelli
presentati negli anni precedenti e,
ove si evidenzi un leggero calo delle
percentuali inerenti il personale all’estero, possiamo riferirci esclusivamente al personale espatriato.
Indici di Identità Locale
Sono concernenti il rapporto tra personale locale e personale espatriato.
Più alta è l’incidenza del personale
locale più si fa sì che lo stesso sia attore del proprio sviluppo. Il 91% del
personale a libro paga CIAI è originario dei Paesi in cui CIAI opera.li
Indice di Indipendenza Fondi Cooperazione Internazionale
Fondi privati
76%
Fondi pubblici
24%
Indice Generale CIAI
Indice Generale CIAI Italia
Donne
56%
Uomini
44%
Donne
Uomini
83%
17%
Indice di Genere Personale Locale CIAI sedi estere
Indice di Genere Personale Espatriato CIAI
Donne
Donne
47%
Uomini
53%
Indice di Identità Locale sedi CIAI all’estero
Locale
Italiano
60%
Uomini
40%
Indice di Identità locale Generale CIAI
91% Locale
9%
Italiano
71%
29%
71
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Stato patrimoniale al 31 dicembre 2011 ATTIVO
Il presente bilancio è
stato certificato da
31/12/2011
31/12/2010
1.781
12.759
14.540
8.135
21.754
29.888
1.081.993
77.811
27.405
12.332
1.199.541
1.121.482
92.370
21.823
16.711
1.252.385
1. Partecipazioni
2. Crediti
4. Altri Titoli
III. Immobilizzazioni finanziarie
2.049
10.493
84.000
96.542
2.049
9.803
84.000
95.853
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B)
1.310.623
1.378.126
17.344
17.344
21.396
21.396
895.029
794.088
444.921
198.534
Valori in Euro
A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI
ANCORA DOVUTI
B) IMMOBILIZZAZIONI
in attesa nuovo logo e
guida all’uso
4. Diritti di brevetto industriale e diritti di
utilizzazione delle opere d'ingegno
7. Altre
I. Immobilizzazioni immateriali
1. Fabbricati
2. Impianti e macchinari
3. Automezzi
4. Altri beni
II. Immobilizzazioni materiali
C) ATTIVO CIRCOLANTE
5. Materiale generico, contribuito da terzi e da
utilizzare in occasione di attività di Fund Raising
I. Rimanenze
1. Verso sostenitori e finanziatori istituzionali
5. Verso altri
5a Crediti verso banche per operazioni P/T
5b Crediti garanzia per Fidejussione
5c Crediti v/erario
II. Crediti
3.335
1.692.452
618.153
1.261.608
1. Depositi bancari e postali
3. Denaro e valori in cassa
IV. Disponibilità liquide
2.426.041
17.000
2.443.041
3.061.149
18.516
3.079.665
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)
4.152.837
4.362.670
129.236
30.820
5.592.696
5.771.615
4
223.879
4.001
277.717
505.601
7
233.736
65.002
166.774
465.519
D) Ratei e Risconti
TOTALE ATTIVO
CONTI D'ORDINE
Beni di terzi in comodato
Impegni per pratiche adozioni
Promesse condizionate di contribuzione
Immobilizzazioni materiali a perdere
TOTALE CONTI D'ORDINE
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Stato patrimoniale al 31 dicembre 2011 PASSIVO
31/12/2011
31/12/2010
17.317
145.252
303.520
182.000
648.089
(25.489)
100.076
353.120
207.489
635.196
3.483.485
8.156
153.000
96.708
97.063
3.838.412
3.288.685
16.783
282.000
127.013
3.714.481
3.100
3.100
384.553
339.885
346.963
377.078
152.758
47.301
168.703
44.889
53.167
97.683
697.872
50.155
111.247
752.072
20.670
326.881
5.592.696
5.771.615
4
223.879
4.001
277.717
505.601
7
233.736
65.002
166.774
465.519
Valori in Euro
A) PATRIMONIO NETTO
1. Risultato gestionale esercizio in corso
2. Fondi di riserva
3. Fondo stanziamenti già deliberati
4. Patrimonio disponibile
II. Fondo di dotazione
1. Fondi vincolati Cooperaz. e
Sostegno a distanza
2. Fondi vincolati per fidelizzazione
3. Fondi vincolati per adozione
4. Fondi vincolati per centro studi
5. Fondi vincolati rischi rendicontazione progetti
III. Patrimonio vincolato
B) FONDI PER RISCHI ED ONERI
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
DI LAVORO SUBORDINATO
D) DEBITI
Debiti a medio lungo termine
2. Mutuo ipotecario verso banca
Debiti a breve termine
6. Debiti verso fornitori
7. Debiti tributari
8. Debiti verso istituti di previdenza e di
sicurezza sociale
12. Altri debiti
E) Ratei e Risconti
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
CONTI D'ORDINE
Beni di terzi in comodato
Impegni per pratiche adozioni
Promesse condizionate di contribuzione
Immobilizzazioni materiali a perdere
TOTALE CONTI D'ORDINE
Per il Consiglio direttivo: Il Presidente Paola Crestani
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Rendiconto gestionale a proventi ed oneri al 31 dicembre 2011 PROVENTI
Il presente bilancio è
stato certificato da
31/12/2011
31/12/2010
1.153.628
144.784
885.056
198.878
2.236.915
1.677.225
2.205.558
2.520.425
19.404
33.628
130.084
95.776
185.374
25.758
118.817
113.267
49.305
48.910
16.783
54.424
11.351
52.642
6.225.478
5.752.513
Valori in Euro
1. PROVENTI DELLE ATTIVITÀ TIPICHE
Adozione Internazionale
1.1 Adozione Internazionale
1.2 Contributi Soci per Adozione Internazionale
in attesa nuovo logo e
guida all’uso
Cooperazione - Progetti di Sviluppo
1.3 Contributi per Progetti di Cooperazione
1.4 Utilizzo Fondi Cooperazione e
Sostegni A Distanza
Centro Studi e Attività Culturali
1.5 Contributi per Centro Studi e attività culrurali
1.6 Contributi per progetti Centro Studi
e attività culturali
1.7 Utilizzo fondo progetti Centro Studi
Fidelizzazione e promozione sociale
1.8 Contributi da soci e associati
1.9 Contributi per fidelizzazione e
promozione sociale
1.10 Utilizzo fondo fidelizzazione e
promozione sociale
1.11 Utilizzo Accantonamento a fondi destinati
TOTALE PROVENTI DELLE ATTIVITÀ TIPICHE
2. PROVENTI PER INIZIATIVE DI RACCOLTA FONDI
2.1 Contributi per Iniziative di Raccolta Fondi
186.242
2.2 Contributi da Privati
112.672
2.3 Contributo da legge 23 dicembre 2005 n. 266
297.366
2.4 Contributi per lasciti testamentari
2.5 Contributi da Sostegni a Distanza
1.703.694
TOTALE PROVENTI PER INIZIATIVE DI
RACCOLTA FONDI
2.299.974
3. PROVENTI FINANZIARI
TOTALE PROVENTI
74
202.965
93.737
316.953
97.843
1.802.206
2.513.704
28.689
46.187
8.554.141
8.312.403
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Rendiconto gestionale a proventi ed oneri al 31 dicembre 2011 ONERI
31/12/2011
31/12/2010
440.732
844.202
35.470
376.092
929.871
38.154
245.168
97.526
28.758
3.130.584
224.344
115.281
33.887
3.281.644
2.497.421
2.246.291
79.856
38.801
9.723
50.711
42.299
10.181
160.388
110.888
65.471
100.244
Fidelizzazione e promozione sociale
1.15 Accantonamento Fondi fidelizzazione sociale
8.156
1.16 Erogazioni Fondi fidelizzazione sociale
20.733
1.17 Accantonamento a fondi non destinati
50.000
TOTALE ONERI DA ATTIVITÀ TIPICHE
7.752.989
11.351
Valori in Euro
1. ONERI DA ATTIVITA' TIPICHE
Adozione Internazionale
1.1 Costi del Personale
1.2 Spese generali e per Servizi
1.3 Ammortamenti
1.4 Erogazioni Fondi vincolati Adozioni
Cooperazione - Progetti di Sviluppo
1.5 Costi del Personale
1.6 Spese generali e per Servizi
1.7 Ammortamenti
1.8 Erogazioni per Progetti e Sostegni A Distanza
1.9 Accantonamenti a fondi vincolati Progetti
e Sostegni a distanza
Centro Studi e Attività Culturali
1.10 Costi del Personale
1.11 Spese generali e per Servizi
1.12 Ammortamenti
1.13 Erogazioni per Progetti centro studi e
attività culturali
1.14 Accantonameti a fondi vincolati
progetti centro studi
2. ONERI PROMOZIONALI DI RACCOLTA FONDI
2.1 Costi del Personale
2.2 Spese generali e per Servizi
2.3 Ammortamenti
TOTALE ONERI PROMOZIONALI DI
RACCOLTA FONDI
7.571.239
176.118
191.150
13.174
160.633
188.548
12.899
380.442
362.080
295.256
55.743
16.237
367.237
284.533
68.944
18.353
371.830
4. ONERI FINANZIARI
29.905
26.579
5. ONERI TRIBUTARI
2.360
2.798
3. ONERI DI SUPPORTO GENERALE
3.1 Costi del Personale
3.2 Spese generali e per Servizi
3.3 Ammortamenti
TOTALE ONERI DI SUPPORTO GENERALE
6. ONERI STRAORDINARI
192
7. ALTRI ONERI
8. IMPOSTE DELL'ESERCIZIO
3.699
3.366
17.317
(25.489)
8.554.141
8.312.403
AVANZO/DISAVANZO
TOTALE ONERI
Per il Consiglio direttivo: Il Presidente Paola Crestani
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Centro Italiano Aiuti all’Infanzia
Via Bordighera, 6 - 20142 Milano
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Annual Report 2011