ADENOFIBROMA ENDOMETRIOIDE PELVICO CON DIFFERENZIAZIONE LEIOMIOMATOSA DELLO STROMA E COMPONENTE MINORE DI CELLULE DEI CORDONI SESSUALI: UNA VARIANTE DEL TUMORE MISTO EPITELIALE E STROMALE AD ORIGINE DAL SISTEMA MULLERIANO SECONDARIO. STUDIO DI UN CASO. M. Bisceglia (1), C. Clemente, A. Libergoli (2), G. Di Vagno (2). Divisione di Anatomia Patologica (1), e Divisione di Ginecologia ed Ostetricia (2), IRCCS Ospedale ”Casa Sollievo della Sofferenza”, San Giovanni Rotondo. • L’adenofibroma endometrioide prototipo è quello che insorge nell’utero, che è - quest’ultimo - di nota derivazione dai dotti di Muller (sistema mulleriano primario). • L’adenofibroma endometrioide è noto poter insorgere anche nell’ovaio, qui a partenza da focolai di inclusione dell’epitelio di superficie, con la possibile partecipazione del mesenchima (subcelomatico) da quello dipendente. • L’adenofibroma endometrioide, di occasionale riscontro a livello della tuba uterina, ha la stessa origine e significato di quello uterino ed ovarico. • Eccezionalmente, tumori endometrioidi, benigni e maligni, del tipo di quelli osservabili più usualmente nell’utero, nell’ovaio, e nella tuba, possono osservarsi nella pelvi, in sede extragenitale. • Si ritiene che questi tumori originino dal sistema mulleriano secondario, ossia dall’epitelio celomatico e dal mesenchima subcelomatico pelvico prossimo a quello primario, che abbia conservato in sede caratteri “primitivi” di sensibilità alla proliferazione in situazioni di squilibrio ormonale o che si sia dislocato altrove dalla zona di influenza mulleriana. Abbiamo osservato un caso di tumore misto endometrioide benigno, in paziente anziana, analogo a quello ovarico, in seno al mesosalpinge. Caso Clinico • Donna di 83 anni, ricoverata per una massa addomino-pelvica, e per questo operata di isteroannessiectomia totale, bilaterale. • La neoplasia risultò localizzata in sede paratubarica destra, del diametro di 10 cm, ben separata dall’ovaio e dalla tuba. • In sezione la neoplasia appariva prevalentemente solida, disseminata di cisti di piccole e medie dimensioni, variabili da 3-4 millimetri a 3 cm. • Utero con 2 leiomiomi intramurali e un polipo ghiandolare cistico dell’endometrio. TAC cmd. Tumefazione pelvica para-annessiale (frecce), separata dalla parete addominalke da qualche ansa intestinale. Utero antiversoflesso a destra. Lesione espansiva di aspetto strutturale disomogeneo per alternanza di aree iperintense solide e aree ipointense, di tipo cistico a contenuto fluido. Neoplasia solida-microcistica localizzata nel mesosalpinge. Tuba e ovaio non coinvolti. Simboli. Freccia sottile: Tuba. Freccia larga: Padiglione tubarico. Freccia curva: Ovaio. Sezioni montate della neoplasia paratubarica, risultata un adenofibroma endometrioide. Leiomioma uterino intramurale. Polipo ghiandolare endometriale Intracavitario. • All’esame istologico, la neoplasia corrispondeva a un tumore misto benigno epiteliale e mesenchimale, con quota epiteliale fatta di ghiandole di tipo endometrioide, esenti da significative atipie citologiche o da particolari complessità architetturali. • Presenti focolai di metaplasia squamoide morulare in seno alle ghiandole. • Nella componente stromale, fatta di cellule fusate, presenza di rari gruppi e minuscole filiere di cellule dei cordoni sessuali (cellule di Sertoli-Leydig). All’analisi immunoistochimica: • componente ghiandolare fortemente positiva per ER e PGR; • quota mesenchimale fusata ampiamente immunoreattiva per marcatori della differenziazione muscolare liscia (desmina, alfa-SMA, calponina, H-caldesmon), e focalmente positiva per PGR; • componente minore delle cellule dei cordoni sessuali positiva per calretinina, alfa-inibina, CD99. Diagnosi finale: tumore misto epiteliale e stromale del tipo del (cisto-)adenoma endometrioide benigno, con elementi minori dei cordoni sessuali. Morule squamoidi ER PGR Alpha-SMA Aree della quota stromale a differenziazione leiomiomatosa Desmina Focolaio di sex-cords presente tra i tubuli ghiandolari. Sex-cords Alfa-inibina: cellule dei cordoni sessuali immunopositive. CK/AE1-AE3: sex-cords Negativi. calretinina Calretinina: cellule dei cordoni sessuali positive. Diagnosi finale: Tumore misto epiteliale e stromale tipo (cisto-)adenoma endometrioide benigno, con elementi minori dei cordoni sessuali. Discussione • La denominazione di tumore misto epiteliale e stromale (MEST) in senso stretto allude al tipico pattern bifasico, che caratterizza alcuni tumori osservabili in determinati organi, soprattutto nel sesso femmnile. • Tra questi, il pancreas (tumori cistici mucinosi), le vie biliari (cistadenoma), e il rene (MEST) (1-2). • Da un punto di vista patogenetico tutti questi tumori sembrano essere accomunati dalla presenza di uno stroma “ovarian-like” e dalla sua suscettibilità a una determinata stimolazione ormonale. • Focolai di metaplasia endometrioide sono stati descritti anche nel MEST renale (2). • La componente epiteliale è ritenuta - almeno nella maggior parte dei casi - un effetto di proliferazione da parte di fattori paracrini prodotti dalle cellule stromali (“induzione”). • La differenziazione miomatosa dello stroma è un corollario delle riconosciute capacità di differenziazione in tal senso del mesenchima subcelomatico (3). Conclusione • Sono stati descritti sinora solo 2 casi di cistadenofibromi endometrioidi (4-5), analoghi al nostro come interpretazione, e cioè ad origine dal sistema mulleriano secondario. • Sono stati comunque riportati in letteratura anche altri casi di tumori endometrioidi extragenitali, maligni (6-7). • E vi sono pure (benché rarissimi) altri casi di tumori, patogeneticamente affini, non qualificabili come endometrioidi, con diverso citotipo, benigni e maligni (es. sieroso 9, es. mucinoso 10-11), ad origine sempre dal sistema mulleriano secondario, cui è peraltro ben riconosciuta la capacità metaplastica anche in direzioni diverse da quella endometrioide. Bibliografia 1. 2. 3. 4. Turbiner J, Amin MB, Humphrey PA, Srigley JR, De Leval L, Radhakrishnan A, Oliva E. Cystic nephroma and mixed epithelial and stromal tumor of kidney: a detailed clinicopathologic analysis of 34 cases and proposal for renal epithelial and stromal tumor (REST) as a unifying term. Am J Surg Pathol. 2007;31:489-500. Michal M, Hes O, Bisceglia M, Simpson RH, Spagnolo DV, Parma A, Boudova L, Hora M, Zachoval R, Suster S. Mixed epithelial and stromal tumors of the kidney. A report of 22 cases. Virchows Arch. 2004;445:359-67. Kurman RJ. Blaustein’s Pathology of the Female Genital Tract. Springer-Verlag, 4th ed., New York, 1994:660-688. Ortega I, Nogales F, Gonzalez-Campora R, Matilla A, Galera H. Extragenital endometrioid cystadenofibroma. Acta Obstet Gynecol Scand. 1982;61:283-4. 5. 6. 7. 8. Hafiz MA, Toker C. Multicentric ovarian and extraovarian cystadenofibroma. Obstet Gynecol. 1986;68(3 Suppl):94S-98S. Clark JE, Wood H, Jaffurs WJ, Fabro S. Endometrioidtype cystadenocarcinoma arising in the mesosalpinx. Obstet Gynecol. 1979;54:656-8. Fishman A, Demirel D, Laucirica R, Ramzy I, Klima T, Lyzak J, Kaplan AL. Malignant tumors arising in endometriosis: clinical-pathological study and flow cytometry analysis. Eur J Obstet Gynecol Reprod Biol. 1996;70:69-74. 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