La Fisica Incontra la Città Roma, 4 Febbraio 2015 LA GRANDE SFIDA DEL FREDDO: VERSO LO ZERO ASSOLUTO Sandro Stringari Università di Trento CNR-INO E’ PIU’ FACILE RAFFREDDARE O RISCALDARE ? ? Gli uomini della preistoria impararono presto a produrre il caldo controllando il fuoco….. Invece, all’inizio del XIX secolo, nessuno sapeva produrre il freddo. Liquefazione dell’ossigeno (-183 0C) Air Liquide (2014) Luis Cailletet e Raoul Pictet (1877) Ossigeno, Azoto, Idrogeno A cosa serve il freddo ? Infinite applicazioni: - Industria alimentare (conservazione e trasporto) - criobiologia e criochirurgia, ibernazione - sport (ghiaccio e neve artificiale) - superconduttori x risonanza magnetica (NMR) LHC-Ginevra Anelli superconduttori Stoccaggio di propellenti (H e O liquido) MAGLEV-Shanghai Treni a levitazione magnetica Scala delle temperature Big Bang Radiazione cosmica Ultracold atomic gases La temperatura più alta T = 4 x 1012 K Cern-Ginevra La temperatura più bassa T = 4 x 10-10 K MIT-Cambridge Alcune domande • Cosa succede quando la temperatura diventa così bassa ? • Come si realizzano queste temperature ? Alle basse temperature le leggi della fisica classica non sono più valide: il moto delle particelle è descritto dalla MECCANICA QUANTISTICA (rivoluzione scientifica del XX secolo) La meccanica quantistica ha modificato i paradigmi tradizionali della conoscenza Alle basse temperature le leggi della fisica classica non sono più valide: il moto delle particelle è descritto dalla MECCANICA QUANTISTICA (rivoluzione scientifica del XX secolo) La meccanica quantistica ha modificato i paradigmi tradizionali della conoscenza E’ alla base delle principali innovazioni tecnologiche moderne Alcune applicazioni fondamentali della meccanica quantistica laser Fibre ottiche internet transistor Un esempio della rivoluzione concettuale introdotta dalla meccanica quantistica: La natura della luce Dibattito scientifico iniziato nel XVII secolo (Newton e Huygens): La luce è fatta di particelle La luce è fatta di onde Chi ha ragione?? Prima risposta sperimentale: esperimento della doppia fenditura (1801) Thomas Young Comportamento ondulatorio osservato nell’esperimento della doppia fenditura Cosa accade se diminuiamo la potenza della sorgente luminosa Foto della luce dopo l’attraversamento delle fenditure (intensità debole) M cacc mmm La luce è fatta di particelle puntiformi (fotoni) !! Einstein 1905 Foto della luce dopo l’attraversamento delle fenditure (aumentando l’intensità) M cacc mmm Foto della luce dopo l’attraversamento delle fenditure (aumentando l’intensità) M cacc mmm Foto della luce dopo l’attraversamento delle fenditure (aumentando l’intensità) M cacc mmm Foto della luce dopo l’attraversamento delle fenditure (intensità debole) M cacc mmm particelle Doppia natura della luce onde La luce esibisce sia la natura corpuscolare che quella ondulatoria I fotoni sono particelle ma arrivono sullo schermo ‘ricordandosi’ di essere un’onda Con le tecnologie moderne dell’ottica quantistica è ora possibile manipolare e studiare le proprietà dei singoli fotoni evitando il loro assorbimento e quindi la loro distruzione Serge Haroche Premio Nobel per la fisica 2012 - Comportamento simile esibito dagli elettroni e dagli atomi - La meccanica quantistica associa un’onda ad ogni particella (de Broglie, 1923) h p p mv de Broglie wave length momentum h 6.6 10 27 cm 2 g sec Planck constant (1900) GAS A TEMPERATURA T Alcuni valori tipici della lunghezza d’onda quantistica T v Raggio di un atomo 300K 10 8 K 500m / sec 10 8 cm mm / sec 10 3 cm Spessore di un capello Quando la temperatura tende verso lo zero la lunghezza d’onda di de Broglie diventa sempre piu’ grande Gli atomi si comportano come onde e “perdono” la loro identità. Alle basse temperature la meccanica quantistica predice un fenomeno nuovo: la Condensazione di Bose-Einstein (1924-1925) Satyendra Nath Bose Albert Einstein W. Ketterle Alcune domande • Cosa succede quando la temperatura diventa così bassa ? • Come si realizzano queste temperature ? PER REALIZZARE LA CONDENSAZIONE NEI GAS ATOMICI: • Tecniche di intrappolamento (atomi lontani dalle pareti, manipolazione tramite campi em) • Ultra-vuoto (poche collisioni con gli altri atomi ‘caldi’) • Gas fortemente diluiti (né molecole, né aggregati) • Temperature ultrabasse (nuovi metodi di raffreddamento) Le grandi sfide tecnologiche della fisica atomica moderna DISPOSITIVO SPERIMENTALE PER LA CONDENSAZIONE (JILA) Una delle prime immagini della condensazione di Bose-Einstein (JILA 1995) Al di sotto di una certa temperatura gli atomi occupano lo stato di energia più bassa (condensato di Bose-Einstein) 1997 NOBEL PRIZE IN PHYSICS “per lo sviluppo dei metodi di raffreddamento e di intrappolamento con luce laser” Steven Chu Claude Cohen-Tannoudji William D. Phillips 2001 NOBEL PRIZE IN PHYSICS “per la realizzazione della condensazione di Bose-Einstein nei gas diluiti di atomi alkalini” Eric Cornell Wolfgang Ketterle Carl Wieman La condensazione di Bose-Einstein è ora realizzata in molti laboratori in vari paesi del mondo (in Italia: Firenze, Pisa, Trento) Migliaia di ricercatori sono impegnati nelle ricerche teoriche e sperimentali ALCUNE APPLICAZIONI DELLA CONDENSAZIONE DI BOSE-EINSTEIN Interferometria atomica per misure di alta precisione Interferenza tra due BEC (MIT 1996) Lasers ad atomi La propagazione dei solitoni Hulet et al., Nature 2002 EFFETTI DI SUPERFLUIDITA’ NEI CONDENSATI I condensati in rotazione producono dei vortici quantistici (piccoli tornado) Tifone Nuri, Giappone Novembre 2014 Vortici quantizzati in un condensato di Bose-Einstein (Jila 2002) La transizione di fase da un superfluido a un isolante: Una nuova fisica dei solidi con gli atomi ultrafreddi Microchips atomici per il calcolo quantistico Le applicazioni piu’ importanti: probabilmente ancora da trovare “Prediction is very difficult, especially about the future” (Niels Bohr) Un esempio famoso: il laser Theodore Maiman inventore del primo laser nel 1960. Chiamato “il padre dell’industria elettro-ottica”. Nel 1960 non esistevano idee precise di applicazioni del laser Messaggio finale Il presupposto delle applicazioni tecnolgiche è sempre la ricerca scientifica Il presupposto delle applicazioni tecnolgiche è sempre la ricerca scientifica Alla base della ricerca scientifica vi è sempre - l’idea che non bisogna limitarsi alle verità e alle conoscenze già possedute - un’idea di curiosità, di fantasia e di libertà Il presupposto delle applicazioni tecnolgiche è sempre la ricerca scientifica Alla base della ricerca scientifica vi è sempre - l’idea che non bisogna limitarsi alle verità e alle conoscenze già possedute - un’idea di curiosità, di fantasia e di libertà Per fronteggiare le sfide economiche e culturali del futuro un paese moderno deve investire in ricerca scientifica The Trento BEC team The Trento BEC Lab http://bec.science.unitn.it [email protected]