Dipartimento Interateneo di Fisica Università degli Studi di Bari Politecnico di Bari Rapporto attività 2002-2003 e piano delle ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica Via G. Amendola, 173 - 70126 BARI Dipartimento Interateneo di Fisica Università di Bari - Politecnico di Bari Via G. Amendola 173 70126 Bari Tel.: 080 544 3204 (Direzione) 080 544 3203 (Segreteria Generale) 080 544 3197 (Segreteria Amministrativa) Fax.: 080 544 2434 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 2 Il Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari Presentazione Il presente rapporto si riferisce alle attività dell'anno accademico 2002-03 del Dipartimento Interateneo dell'Università e del Politecnico di Bari. La costituzione del Dipartimento Interateneo è avvenuta il 1 gennaio 1996 a seguito di Atto Convenzionale firmato l'8 settembre 1995 dai Magnifici Rettori dei due Atenei. Si è così ricostituita l'unità dei docenti e ricercatori di Fisica, rotta sul piano giuridico dalla istituzione del Politecnico nel 1991. Il Dipartimento Interateneo, quale elemento di connessione tra la Facoltà di Scienze dell'Università di Bari e le due Facoltà di Ingegneria del Politecnico, rappresenta il "laboratorio" ideale in cui realizzare il collegamento fra la ricerca di base, di interesse per una Facoltà Scientifica, ed esigenze di carattere più applicativo, tipiche di un ambiente ingegneristico e quindi maggiormente legato al territorio. Al Dipartimento di Fisica compete, oltre che l'organizzazione e il coordinamento dell'attività di ricerca in numerose branche della Fisica, anche la responsabilità organizzativa e di offerta di competenze per l'insegnamento delle discipline fisiche in quasi tutta l'area universitaria barese, incluse le sedi decentrate di Taranto (Università e Politecnico) e Foggia (Politecnico): infatti, fanno attualmente riferimento al Dipartimento di Fisica circa 200 insegnamenti relativi a 45 Corsi di Laurea, del vecchio e del nuovo ordinamento didattico, delle Facoltà di Scienze M.F.N., Farmacia, e Scienze Biotecnologiche dell'Università degli Studi di Bari, e della I e II Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Bari. Il Dipartimento di Fisica è costituito (al giugno 2003) da 59 professori di ruolo (28 di I fascia e 31 di II fascia), 1 professore incaricato stabilizzato, 1 Assistente ordinario e 15 Ricercatori delle predette Facoltà, nonchè 44 tecnici, amministrativi ed ausiliari, i quali tutti concorrono alle molteplici attività di ricerca descritte nel seguito. Di questo personale, 12 professori di ruolo (5 ordinari, 7 associati), 1 ricercatore e 2 tecnici afferiscono al Politecnico. Operano presso il Dipartimento, in rapporto di completa integrazione con questo, anche 23 ricercatori, 7 tecnologi e 40 tecnici ed amministrativi della Sezione di Bari dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il Dipartimento è sede di una Unità del G.N.S.M. del CNR e una unità del G.N.E.Q.P. del CNR, nonchè di una Sezione dell'Istituto Nazionale di Fisica della Materia (I.N.F.M.), che conta un dipendente, e di una del consorzio CO.RI.S.T.A.. Il Dipartimento è inoltre sede del Centro di Eccellenza T.I.R.E.S. (Tecnologie Innovative per la Rivelazione e la Elaborazione del Segnale), finanziato dal MIUR e cofinanziato dall'Università. Il Dipartimento di Fisica concorre a diversi Centri Interdipartimentali e Interuniversitari: il Centro Interdipartimentale per la Ricerca Didattica (C.I.R.D.), il Centro Interdipartimentale per le Ricerche sulla Pace Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 3 (C.I.R.P.), il Centro Interdipartimentale di servizi per la Museologia Scientifica (C.I.S.M.U.S.), il Centro Interdipartimentale di Archeologia ed Ecologia Preistorica, il Centro Interdipartimentale in Emoreologia, microcircolazione, trasporto di ossigeno, e tecnologie ottiche, il Centro Interdipartimentale per la Valutazione del Rischio Sismico e Vulcanico, il Centro Interdipartimentale Seminario di Storia della Scienza, il Centro Interdipartimentale per la Didattica delle Scienze. Presso il Dipartimento è attivato un corso di Dottorato di Ricerca in Fisica, in collaborazione con l’Università di Baltimora che mette a disposizione due posti per ospitare nostri allievi. Il Dottorato è giunto al XVIII ciclo con un totale di 28 allievi. Il Dipartimento concorre inoltre a vari altri Dottorati attivi presso l’Università di Bari. Il Dipartimento gestisce anche, insieme con il Dipartimento di Elettrotecnica ed Elettronica del Politecnico, un Master in Tecnologie per il Telerilevamento, nato dalla trasformazione della Scuola di Specializzazione in Elaborazione del Segnale, cui sono iscritti nell'anno in corso otto allievi, i quali usufruiscono tutti di borsa di studio messa a disposizione da aziende nazionali del settore. Sono infine ospitati presso il Dipartimento di Fisica, per svolgere le loro attività di studio e di ricerca, numerosi giovani laureati o dottori di ricerca, 15 dei quali titolari di borse di studio dell'INFN, dell'INFM, del CNR, dell'Università o del Politecnico, 31 titolari di assegno di ricerca dell’Università e del Politecnico e 12 titolari di contratto di collaborazione coordinata e continuativa su argomenti di ricerca. Il che porta ad un totale di oltre 270 unità la consistenza numerica delle persone che a vario titolo operano nella ricerca scientifica e nelle attività didattiche svolte nell'ambito del Dipartimento Interateneo di Fisica, come riassunto nella seguente tabella: 76 44 23 47 1 28 13 31 12 275 Personale docente e ricercatore del Dipartimento Personale tecnico amministrativo e ausiliario del Dipartimento Personale ricercatore dell'INFN Personale tecnico e tecnologo dell'INFN Personale amministrativo INFM Dottorandi di Ricerca Borsisti Assegnisti contrattisti per collaborazione coordinata e continuativa TOTALE Il Dipartimento dispone di una Biblioteca ricca di circa 12.000 volumi italiani e stranieri di interesse sia didattico che scientifico e di una collezione pluridecennale di riviste internazionali specialistiche riguardanti vari settori della ricerca in fisica. Grazie anche alla stretta collaborazione con la Sezione INFN, il Dipartimento dispone inoltre di una sala multimediale attrezzata per videoconferenza, di un'officina meccanica di precisione (dotata, fra l'altro, anche di macchine a controllo numerico), che svolge lavoro di progettazione mediante CAD e realizzazione di prototipi sia per i laboratori didattici che per le attività di ricerca, e di potenti mezzi di calcolo elettronico collegati in rete con tutti i principali centri di ricerca del mondo. È presente un ufficio di fotodocumentazione in grado di preparare materiale sia didattico che scientifico. È operante presso il Dipartimento un Servizio Radiometrico e Spettrometrico in grado di effettuare l'identificazione e la misura quantitativa della contaminazione radioattiva gamma di prodotti alimentari e materiali avviati al consumo, ai fini della valutazione del rischio da radiazioni per la popolazione. L'attività di ricerca del Dipartimento, in corso nel 2003 e programmata per il 2004, si svolge nei seguenti campi: - Ricerche sperimentali in Fisica delle Particelle - Ricerche sperimentali in Fisica del Nucleo - Ricerche sperimentali in Fisica della Materia Condensata - Ricerche in Fisica Teorica - Ricerche tecnologiche e in Fisica Applicata - Ricerche in Fisica Planetaria con Tecniche Spaziali Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 4 - Ricerche in Didattica e Storia della Fisica Tale attività, inserita per lo più in un contesto internazionale e illustrata analiticamente nel seguito di questo documento con una breve descrizione delle singole ricerche, è finanziata prevalentemente dagli Enti pubblici di Ricerca (INFN, INFM, CNR), nonchè dall'Università, dal Politecnico di Bari, dal MIUR, dall'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dalla U.E. tramite specifici contratti di ricerca. Anche se non esplicitamente indicato nelle singole descrizioni, è essenziale al successo delle ricerche il contributo dei Servizi Generali, Tecnici ed Amministrativi del Dipartimento e dell'INFN. L'elenco delle pubblicazioni è riportato alla fine del documento; in quelle relative a ricerche svolte in collaborazione con altre Istituzioni, è indicato esplicitamente il nome dei ricercatori che operano all'interno del Dipartimento. La presentazione delle informazioni sulle singole attività da quest'anno si adegua al nuovo standard richiesto dall'Università di Bari. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 5 Organi del dipartimento Direttore: Bartolomeo Marangelli Sostituto del Direttore: Francesco Romano Rappresentante del Direttore presso il Politecnico: Francesco Romano Giunta: B. Marangelli, F. Romano G. Maggi, G. Nardulli (professori ordinari) G. Selvaggi, C. Favuzzi, A. Valentini (professori associati) T. Ligonzo, S. Stramaglia, D. Di Bari (ricercatori) G. Casamassima (rappresentante del personale t.a.) Consiglio di Dipartimento: 28 professori ordinari 31 professori associati 15 ricercatori 1 professore incaricato stabilizzato prorogato 1 assistente ordinario 2 rappresentanti del personale t.a. Segretario Amministrativo: Vincenzo De Fazio Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 6 Attività di ricerca Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 7 1. Ricerche sperimentali in Fisica delle particelle A. Esperimenti con acceleratori e bersagli fissi 1A.1.1 - Titolo della ricerca: Ricerca di oscillazioni di neutrino con rivelatori a grande distanza (LBL) 1A.1.2 - Ente Finanziatore: INFN 1A.1.3 - Responsabile della ricerca: M.T. Muciaccia 1A.1.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: N.Armenise, M.T. Muciaccia, S. Simone Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. De Serio Dottorato di Ricerca in Fisica: M. Ieva Personale tecnico universitario: L.Liberti Personale tecnico INFN: A. Andriani,P.Dipinto, V.Dipinto,F. Fiorello,F.Ceglie 1A.1.5 - Durata della ricerca: 2000/2010 1A.1.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 1A.1.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L'esperimento si propone di evidenziare eventuali oscillazioni neutrino-mu, neutrino-tau nella zona di piccoli valori di ∆m2. Il grande interesse di tale ricerca e' legato ai risultati ottenuti nel '98 dall'esperimento SuperKamiokande, confermati da MACRO e Soudan2. Definitiva conferma della presenza di oscillazioni dei neutrini e' infine venuta dall'esperimento K2K nel 2002. Ma essendo tutti gli esperimenti citati esperimenti di 'sparizione', essi non sono in grado di determinare univocamente fra quali flavor si attiva l'oscillazione. E' questo lo scopo di OPERA, esperimento di 'apparizione', che intende osservare direttamente neutrini-tau non presenti nel fascio utilizzato, ma prodotti invece durante l'oscillazione Sara' impiegato un fascio di neutrini-mu, in costruzione al CERN e puntato contro i laboratori INFN del Gran Sasso, che sara' operativo nel 2006. Si prevede di installare nei Laboratori del Gran Sasso un rivelatore ibrido, composto da un bersaglio di emulsione e piombo, di 1.8 Kton di massa, completato da rivelatori elettronici per la ricostruzione della carica e del momento dei muoni prodotti. In particolare l'attivita' del gruppo di Bari nel 2003 ha riguardato il progetto e la realizzazione dei nuovi sistemi ottici per i microscopi automatici, adottati da tutta la collaborazione europea. In sede e' stato messo a punto un nuovo microscopio ormai in fase di misura. Al Cern sono stati svolti test-beam con fasci del PS per lo studio dei metodi di identificazione Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 8 pai/elettrone. A LNGS sono continuati i lavori in caverna per la messa a punto dei laboratori di trattamento emulsioni. 1A.1.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN,LNGS,CERN + collaborazione internazionale 1A.1.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 111500.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 111500.00 1A.1.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 1A.1.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1A.1.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 1A.1 alla 1A.3 Ulteriori pubblicazioni: PREPRINTS THE CHANGEABLE SHEET DETECTOR IN OPERA.- By OPERA Collaboration. CERN-SPSC-2002-021, CERN-SPSC-M-687, LNGS-EXP-30-2001-ADD-3, May 2002. 11pp. SENSITIVITY TO THETA(13) OF THE CERN TO GRAN SASSO NEUTRINO BEAM. -By M. Komatsu (Nagoya U.), P. Migliozzi (INFN, Naples), F. Terranova (Frascati). Oct 2002. 13pp. e-Print Archive: hep-ph/0210043 THE SILVER CHANNEL AT THE NEUTRINO FACTORY. - By A. Donini, D. Meloni (Rome U. & INFN, Rome), P. Migliozzi (INFN, Naples). ROMA-1336-02, Jun 2002. 36pp. Published in Nucl.Phys.B646:321-349,2002 e-Print Archive: hep-ph/0206034 CONFERENCE TALKS THE CERN - GRAN SASSO NEUTRINO PROGRAM. - By OPERA Collaboration and ICARUS Collaboration (D. Duchesneau for the collaboration). TAU-2002-TH09, Sep 2002. 8pp. Invited talk at 7th International Workshop on Tau Lepton Physics (TAU 02), Santa Cruz, California, 10-13 Sep 2002. e-Print Archive: hep-ex/0209082 STATUS OF THE CNGS EXPERIMENT. - By M. Nakamura (Nagoya U.). 2002. Prepared for 5th KEK Topical Conference: Frontiers in Flavor Physics (KEKTC5), Tsukuba, Ibaraki, Japan, 20-22 Nov 2001. Published in Nucl.Phys.Proc.Suppl.111:175-177,2002 Also in *Tsukuba 2001, Frontiers in flavor physics* 175-177 PLANS FOR OPERA AND THE CERN-GRAN SASSO PROGRAM - By P. Migliozzi (INFN Napoli), Oct. 2002 Prepared for the Conference "Neutrinos and Implications for Physics Beyond the Standard Model", SUNY Stony Brook, Oct. 10-13, 2002 THE CNGS PROGRAM STATUS AND PHYSICS POTENTIAL - By S. Katsanevas (IN2P3) Prepared for the XXth International Conference on Neutrino Physics and Astrophysics, Munich, Germany, May 25 30, 2002 R&D ON A NEW SCANNING SYSTEM FOR THE OPERA EXPERIMENT. - By N. D'Ambrosio (INFN Napoli), March 2002 Prepared for the 2nd International Workshop on Nuclear Emulsion Techniques, Nagoya, Japan, 7-9 March 2002 RESULTS FROM THE EMULSION READOUT OF THE NEW SCANNING SYSTEM FOR OPERA. - By C. Bozza (Salerno Univ.) Prepared for the 2nd International Workshop on Nuclear Emulsion Techniques, Nagoya, Japan, Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 9 7-9 March 2002 RECONSTRUCTION OF "BLACK TRACKS" TO SEARCH FOR HYPERFRAGMENTS AND/OR SUPERFRAGMENTS - By C. Sirignano (Salerno Univ.) Prepared for the 2nd International Workshop on Nuclear Emulsion Techniques, Nagoya, Japan, 7-9 March 2002 1A.1.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 1A.1.7b - Obiettivi della ricerca: Sostanzialmente l'attivita' di test e di costruzione del 2003 continuera', guidata dai risultati ottenuti, anche nel 2004. In sede continueremo gli studi di sviluppo per nuovi prototipi in grado di raggiungere maggiori velocità di scansione. Si prevede per la fine del 2004 di raggiungere la velocità di scansione di 20 (cm2/h) richiesta dal nostro esperimento. Sara' inoltre portato in fase operativa il progetto, coordinato dal gruppo di Bari, della 'stazione di scanning', facility per tutti i laboratori europei coinvolti nella esecuzione delle misure e nell'analisi delle interazioni raccolte in OPERA. Si prevede poi una impegnativa serie di test al Cern per mettere a punto metodi di misura e di analisi delle emulsioni. A LNGS infine saranno continuati i lavori di preparazione del laboratori e verranno effettuati nuovi test di allineamento con cosmici. 1A.1.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 1679500.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 1679500.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 10 1. Ricerche sperimentali in Fisica delle particelle B. Esperimenti con acceleratori con fasci collidenti 1B.1.1 - Titolo della ricerca: Annichilazione e+e- all'energia della Z° ed oltre, a LEP (esper. ALEPH). 1B.1.2 - Ente Finanziatore: 1B.1.3 - Responsabile della ricerca: A. Ranieri 1B.1.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: D. Creanza, M. De Palma, G. Iaselli, G. Maggi, S. Nuzzo, G. Selvaggi. Ricercatori INFN: M. Maggi, A. Ranieri, F. Ruggieri, L. Silvestris, G Zito. Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: N.Defilippis Assegno di ricerca INFN: A.Colaleo Personale tecnologo INFN: P. Tempesta Personale tecnico INFN: F. Chiumarulo, A. Clemente, R. Ferorelli, R. Gervasoni, M. Papagni, C. Pinto. 1B.1.5 - Durata della ricerca: 1B.1.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 1B.1.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L'esperimento Aleph ha avuto uno sviluppo pluriennale durante il quale è stato prodigo di risultati sperimentali: la costruzione dell'apparato sperimentale é iniziata nel 1984, mentre la presa dati è iniziata nel 1989 e si è conclusa nel 2001. L'apparato é stato installato nel pozzo P4 del LEP (Large Electron-Positron collider) al CERN e, fino al 1995, ha raccolto dati derivanti dalla annichilazione di elettroni e positroni accelerati nel Lep all'energia di 45+45 GeV (LEP I), energia sufficiente per la produzione di Z°. A partire dal 1996 l'energia di ciascuno dei due fasci é stata elevata (LEP II) dapprima ad una energia di circa 80 GeV in modo da permettere la produzione accoppiata delle particelle W+W- e successivamente è stata portata fino a 101 Gev per spingere la ricerca dei bosoni di Higgs e di particelle supersimmetriche alla massima energia oggigiorno possibile. Nel corso della sua attività l'esperimento ALEPH ha prodotto più di 200 pubblicazioni. Nel 2001 l'apparato è stato smantellato. 1B.1.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN + Collaborazione internazionale. 1B.1.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 11 Costo Totale Euro 0.00 1B.1.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 1B.1.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1B.1.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 1B.1 alla 1B.17 1B.1.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: 1B.2.1 - Titolo della ricerca: Fisica delle Alte Energie a LHC (Large Hadron Collider) con l'apparato CMS (Compact Muon Solenoid). 1B.2.2 - Ente Finanziatore: INFN 1B.2.3 - Responsabile della ricerca: G. Iaselli 1B.2.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: M. Abbrescia, D. Creanza, M. De Palma, G. Iaselli, G. Maggi, B. Marangelli, S. My, S. Natali, S. Nuzzo, F. Romano, G. Selvaggi. Ricercatori INFN: L. Fiore, A. Ranieri, L. Silvestris, G. Zito. Altri ricercatori coinvolti: Borsista post-doc INFN: B. Pavlov Dottorato di Ricerca in Fisica: E. Cavallo, D. Giordano, R. Trentadue Assegno di ricerca Università: A. Colaleo, G, Pugliese, N. De Filippis, V. Radicci, M. Mennea Personale tecnologo INFN: P. Tempesta, F. Loddo,G. De Robertis,K. Abadjiev(art. 23) Personale tecnico INFN: F. Chiumarulo, A. Clemente, R. Ferorelli, R. Gervasoni, M. Papagni, C. Pinto, Scavo 1B.2.5 - Durata della ricerca: 1B.2.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 1B.2.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Scopo, descrizione ed obiettivi della ricerca: L'esperimento, il cui apparato verrà installato in una delle intersezioni del grande anello di accumulazione p-p (LHC), che entrerà in funzione al CERN attorno al 2007, si propone la rivelazione del bosone di Higgs nell'intervallo di massa tra 90 GeV e 1 TeV e la possibilità di evidenziare possibili segnali di nuova fisica (Higgs supersimmetrici, particelle supersimmetriche etc.. L'apparato CMS deve essere inoltre progettato per consentire studi della fisica del Top, del Beauty e del Tau a bassa luminosità. Il gruppo di Bari, dopo essersi occupanto della progettazione, della realizzazione di prototipi e dei test, sta attualmente producendo i rivelatori finali da installare nell' apparatato, sia della parte tracciante interna con rivelatori a silicio, sia del sistema di tracciamento dei muoni e del trigger relativo. 1B.2.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN + Collaborazione internazionale. 1B.2.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 1B.2.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 1B.2.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1B.2.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 1B.18 alla 1B.23 1B.2.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 12 Attività prevista per il 2004 1B.2.7b - Obiettivi della ricerca: Per ciò che riguarda il sistema ad RPC, nel 2004 il gruppo di Bari dovrà continuare la produzione delle stazioni per il barrel di CMS. Circa 80 stazioni sono state costruite e saranno installate nel magnete dell'esperimento nei primi mesi del 2004 E' inoltre maturo il progetto per il sistema di HV/LV e il cui finanziamento dovrebbe essere disponibile per la fine del 2003 e la cui produzione, almento per un mumero congruo di prototipi comincerà a meta del 2004. Nel 2004 andranno a regime le "facilities" di test (con raggio cosmici) di Bari e del Cern(ISR). Le operazioni presso tali strutture sono molto impegnative in termini di mano d'opera (sia personale tecnico che ricercatore) e presuppongono una intensa attività continuativa sui seguenti argomenti: -) Sviluppo e gestione di protocolli di acquisizione dati -) Sviluppo e gestione di protocolli di monitoraggio e analisi dati -) Sviluppo e gestione di software di ricostruzione -) Sviluppo e gestione di data base Inoltre il gruppo è impegnato nello studio delle proprietà di aging delle camere finali presso la Gamma Irradiation Facility (GIF) del Cern. Si tratta di operare in condizione di fondo molto spinto alcune stazioni RPC già assemblate per CMS, allo scopo di accelerare eventuali processi di invecchiamento del rivelatore e renderli evidenti in un periodo di tempo limitato. Si intende accumulare una dose equivalente a quella prevista per un funzionamentio di 10 anni in CMS. Tale attività dovrebbe terminare entro la metà del 2004 Per quanto riguarda invece il gruppo CMS-SI, l’attività riguarderà innanzi tutto l’inizio della produzione di massa dei moduli della parte TIB. Le varie componenti saranno assemblate con il sistema automatico di produzione dei moduli; dopo il microsaldatura i moduli saranno caratterizzati e certificati in laboratorio con il sistema di lettura ed analisi dati allestito per questo scopo. Seguirà la produzione di una pre-serie delle interconnessioni e quindi l’inizio della produzione degli oggetti finali da installare nell’esperimento. Contemporaneamente è previsto la caratterizzazione sul fascio di un insieme di moduli organizzati in modo da riprodurre la geometria trasversa del tracciatore al fine verificare la funzionalità del sistema di raffreddamento, della configurazione dell’alimentazione e del grouding dei moduli e di studiarne le capacità traccianti. Si continuerà il lavoro di preparazione dei programmi di ricostruzione e si parteciperà alla produzione degli eventi a Montecarlo utili per provare le potenzialità dei programmi sviluppati. Si inizierà lo studio del canale di decadimento dell’Higgs in elettroni e muoni. 1B.2.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 13 1B.3.1 - Titolo della ricerca: Studio della violazione di CP e fisica dei quark pesanti alla B-factory di SLAC (esperimento BABAR) 1B.3.2 - Ente Finanziatore: INFN 1B.3.3 - Responsabile della ricerca: A. Palano 1B.3.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: A. Palano Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: Alexis Pompili Dottorato di Ricerca in Fisica: Marco Pappagallo 1B.3.5 - Durata della ricerca: 1B.3.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 1B.3.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L'esperimento BaBar si proponeva di ricercare la violazione di CP nei decadimenti dei mesoni B, risultato raggiunto dopo due anni di presa dati. La presa dati continua e si stanno studiando diversi capitoli di fisica relativi alla ricerca di nuove violazioni di CP, ai decadimenti dei B e del charm, ai decadimenti dei tau ecc. In particolare a Bari ci sta occupando della fisica del charm che include lo studio del Dalitz plot dei decadimenti dei mesoni D e Ds in 3 o 4 corpi e la spettroscopia del charm. Su quest'ultimo argomento si sono ottenuti risultati alquanto spettacolari con la scoperta inaspettata di due nuovi mesoni Ds. Tale scoperta e' stata interamente condotta a Bari. Tali nuove particelle hanno triggerato nel mondo un nuovo interesse sia fenomenologico che sperimentale sulla spettroscopia del charm. L'interesse e' dovuto al fatto che i modelli a quarks esistenti non sono in grado di prevedere le proprieta' di queste nuove particelle. 1B.3.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: MIUR 1B.3.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 51000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 51000.00 1B.3.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 1B.3.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1B.3.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 1B.24 alla 1B.42 1B.3.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 1B.3.7b - Obiettivi della ricerca: Attualmente sono in corso a Bari diverse analisi. In particolare sono in fase avanzata lo studio dei decadimenti dei mesoni di D0 e Ds in tre corpi con pi e K nello stato finale e di Ds in quattro corpi. Da questi studi si otterranno importanti informazioni su alcuni problemi irrisolti di spettroscopia dei mesoni leggeri. Lo studio dei Dalitz plot di alcuni mesoni charmati e' stato anche suggerito come un metodo per la ricerca di violazione di CP nel charm e della misura della fase forte. E' in corso di analisi, e sara' pubblicato nei prossimi mesi, lo studio del decadimento radiativo del nuovo mesone Ds(2458)->Ds gamma. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 14 1B.3.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 40000.00 0.00 40000.00 1B.4.1 - Titolo della ricerca: Studio della violazione di CP nei decadimenti del K° (esp. KLOE) 1B.4.2 - Ente Finanziatore: 1B.4.3 - Responsabile della ricerca: O. Erriquez 1B.4.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: O. Erriquez Ricercatori INFN: F. Ruggieri Personale tecnico universitario: M. Basta, A. Mastrogiacomo Personale tecnico INFN: servizio elettronico (G. De Robertis, C. Pinto) 1B.4.5 - Durata della ricerca: 1B.4.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 1B.4.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L'esperimento KLOE a DAFNE (la "Φ factory" presso i Laboratori Nazionali dell'INFN a Frascati), ha come principale obiettivo la determinazione del parametro ε '/ε , legato alla violazione di CP, nei decadimenti del K° con un'accuratezza statistica migliore di un ordine di grandezza rispetto a quella degli attuali esperimenti. Altri obiettivi riguardano lo studio dei decadimenti radiativi della Φ e dei decadimenti rari del K° quali K°s-->e+e-γ, µ+µ-γ, e+e-π°, µ+µ- π°. L'apparato sperimentale, a struttura cilindrica, é costituito da una camera a deriva con miscela a base di Elio e da un calorimetro elettromagnetico a fibre scintillanti immerse in un campo magnetico di 0.6T. 1B.4.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN + Collaborazione internazionale 1B.4.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 200000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 200000.00 1B.4.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 1B.4.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1B.4.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 1B.43 alla 1B.50 1B.4.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 1B.4.7b - Obiettivi della ricerca: L'attività futura riguarda la prosecuzione della presa dati, la analisi fisica degli stessi nonché il mantenimento delle performances del rivelatore ai livelli attuali. 1B.4.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 17500.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 17500.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 15 1. Ricerche sperimentali in Fisica delle particelle C. Esperimenti su particelle di origine cosmica 1C.1.1 - Titolo della ricerca: Studi sulla radiazione cosmica in laboratori sotterranei 1C.1.2 - Ente Finanziatore: INFN 1C.1.3 - Responsabile della ricerca: P. Spinelli 1C.1.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. Bellotti, M. Calicchio, C. De Marzo, O. Erriquez, C. Favuzzi, P. Fusco, N. Giglietto, T. Montaruli, A. Raino', P. Spinelli Ricercatori INFN: F. Cafagna, G. De Cataldo Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. Brigida, F. Loparco Altro (specificare): M. N. Mazziotta (contratto di ricerca ) Personale tecnico universitario: E. Barbarito Personale tecnico INFN: A. Ceres, M. Mongelli, M. Perchiazzi, A. Sacchetti, F.Ceglie 1C.1.5 - Durata della ricerca: 1 anno 1C.1.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 1C.1.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Scopo dell'esperimento e' la ricerca su monopoli magnetici e lo studio della radiazione cosmica penetrante nel Laboratorio Nazionale del Gran Sasso (Esperimento MACRO). L'apparato e' stato smantellato nel 2001. 1C.1.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN + Collaborazione internazionale 1C.1.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 1C.1.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 1C.1.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1C.1.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 1C.1 alla 1C.5 1C.1.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 16 1C.1.7b - Obiettivi della ricerca: Si intende completare l'analisi dei dati e pubblicarne gli ultimi risultati. 1C.1.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 1C.2.1 - Titolo della ricerca: WIZARD: Misura dei flussi di antimateria nei raggi cosmici primari (voli con pallone del 1991, 1993, 1994, 1997, 1998) (esperimento WIZARD). 1C.2.2 - Ente Finanziatore: INFN 1C.2.3 - Responsabile della ricerca: F. Cafagna 1C.2.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. Bellotti, C. De Marzo Ricercatori INFN: F. Cafagna, M. Circella Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. Ambriola Personale tecnico universitario: E. Barbarito Personale tecnico INFN: A. Ceres, M. Mongelli. 1C.2.5 - Durata della ricerca: 1C.2.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 1C.2.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Questa linea di esperimenti sviluppa un programma di studio articolato in molteplici lanci su palloni stratosferici di uno spettrometro magnetico superconduttore integrato da opportuni rivelatori. I vincoli sul peso dell' apparato, sulla potenza da esso impegnata e sulla zavorra, che riducono il tempo di esposizione ad un massimo di circa 26 ore, focalizzano per ogni lancio gli obiettivi scientifici da perseguire. Anche la scelta del sito di lancio, cioè la sua posizione geomagnetica, pone dei vincoli sull' energia minima rivelabile delle particelle primarie in studio. Di volta in volta, quindi, sono stati realizzati rivelatori ottimizzati per gli obiettivi scientifici in studio e le condizioni di volo sono state accuratamente controllate. Nel corso degli anni l'attivita WIZARD si è articolata come segue: Determinazione del flusso di elettroni e positroni presenti nella radiazione cosmica primaria tra 5 e 50 GeV/c (voli con pallone MASS-91 e TS-93). Determinazione del flusso di antiprotoni nella radiazione cosmica primaria tra 2 e 8 GeV/c (volo CAPRICE-94) e successivamente tra 4 e 50 GeV/c (voli CAPRICE-97 e CAPRICE-98). Determinazione del flusso di muoni in atmosfera e arricchimento della statistica delle misure precedenti (voli MASS-91, CAPRICE-94, CAPRICE-97, CAPRICE-98). Determinazione del flusso di protoni e nuclei di elio nella radiazione cosmica primaria. Confronto con i modelli di propagazione dei raggi cosmici e determinazione di vari parametri fisici dello spazio e della materia interstellare. Ricerca di antinuclei. In questo caso si punta innanzitutto a migliorare i limiti superiori noti per la presenza di antinuclei nella radiazione cosmica. D'altro canto, essendo eccezionalmente bassa anche la probabilità di produzione secondaria di nuclei di antielio, una loro rivelazione sarebbe altresì indicativa della loro origine primordiale, riconducibile ai processi di nucleosintesi immediatamente successivi al Big Bang, nell'ipotesi di simmetria tra materia ed antimateria. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 17 Nel corso degli anni è stata accumulata una grande quanità di dati, sulle tematiche fisiche suddette, la cui analisi è tutt'ora oggetto di studio. 1C.2.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN + Collaborazione internazionale 1C.2.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 1C.2.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 1C.2.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1C.2.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 1C.6 alla 1C.7 Ulteriori pubblicazioni: "The Cosmic–Ray Proton and Helium Spectra measured with the CAPRICE98 balloon experiment", M. Boezio et al. (39 autori), autori di Bari: M. Ambriola, R. Bellotti, F. Cafagna, F. Ciacio, M. Circella, C. N. De Marzo (6 autori), astro-ph/0212253 1C.2.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 1C.2.7b - Obiettivi della ricerca: Prosecuzione e completamento delle analisi dei dati raccolti nei voli sinora effettuati. Inoltre è in preparazione un volo con pallone dedicato alla misura del flusso dei muoni (separatamente negativi e positivi) a varie altezze nell'atmosfera. La Collaborazione WiZard, a cui partecipano fisici della Università e della Sezione INFN di Bari, ha effettuato negli anni scorsi diverse misure di muoni in atmosfera, sovente utilizzate per una verifica dell'accuratezza dei calcoli di sciami di raggi cosmici, con conseguenti implicazioni per la interpretazione delle misure di neutrini atmosferici. Il limite di accuratezza di questi calcoli infatti non può superare il livello del 20%, per via delle incertezze sullo spettro dei raggi cosmici primari e sulle sezioni d'urto per la produzione di mesoni intermedi. Tuttavia, la possibilità di utilizzare misure di muoni per effettuare una vera e propria calibrazione delle simulazioni richiede una accuratezza nelle stime di flussi praticamente fuori della portata delle misure finora disponibili. Queste infatti tradizionalmente si basano sulla analisi dei piccoli campioni di dati raccolti durante la fase di ascesa di esperimenti con palloni per la misura di raggi cosmici ad altezze stratosferiche. Per questo, la Collaborazione WiZard si sta impegnando per la realizzazione di un esperimento dedicato alla misura dei muoni in atmosfera, da effettuarsi con un volo con pallone con un profilo in altitudine ottimizzato per tali misure. Ciò consentira' un incremento di almeno un ordine di grandezza nel campione di eventi acquisiti. L'apparato utilizzato sarà lo spettrometro magnetico a magnete superconduttore CAPRICE, già utilizzato in un esperimento di successo nel 1998, equipaggiato con un sistema per la misura del tempo di volo, di un rivelatore RICH a gas e con un calorimetro silicio-tungsteno per la classificazione delle particelle. Questo apparato permette una chiara identificazione dei muoni su un ampio intervallo di energie, ed è stato l'unico strumento che finora ha riportato misure anche di muoni positivi (nonostante l'enorme fondo dovuto a protoni) ad energie maggiori di 2 GeV. Inoltre l'apparato è in grado di separare muoni da pioni ad energie di qualche GeV. Sono attualmente in fase di realizzazione alcune migliorie al sistema di acquisizione dell'apparato che porteranno ad una diminuzione del tempo di lettura per ciascun evento, con un ulteriore incremento nella statistica che può essere raccolta. 1C.2.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 18 1C.3.1 - Titolo della ricerca: Esperimenti NINA e PAMELA: Flussi di raggi cosmici e di antimateria fuori dell'atmosfera. 1C.3.2 - Ente Finanziatore: INFN 1C.3.3 - Responsabile della ricerca: F. Cafagna 1C.3.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. Bellotti, C. De Marzo, N. Giglietto, N. Mirizzi, P. Spinelli Ricercatori INFN: F. Cafagna, M. Circella Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. Ambriola, M. Romita Dottorato di Ricerca in Fisica: F. Volpe Personale tecnico universitario: E. Barbarito Personale tecnico INFN: A. Ceres, M. Mongelli 1C.3.5 - Durata della ricerca: 1C.3.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 1C.3.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Studio dei flussi di raggi cosmici e di antimateria nello spazio extra-atmosferico, a bordo di satelliti. Apparati NINA e NINA-2 Dopo la messa in orbita con successo degli apparati NINA (1998) e NINA-2 (2000), alla fine del 2003 è prevista la consegna del più complesso apparato PAMELA per permetterne l'integrazione con il satellite russo RESURS-DK. L'apparato NINA è stato il primo apparato messo in orbita su satellite della serie prevista nel piano della collaborazione internazionale WiZard-PAMELA. Il rivelatore è formato da 32 piani di silicio di 380 µm di spessore, suddivisi in strip di 3.6 mm di larghezza orientate secondo direzioni perpendicolari su piani consecutivi. La identificazione delle particelle avviene mediante la misura dei rilasci di energia di ionizzazione nel silicio e la ricostruzione tridimensionale delle traiettorie percorse dalle particelle nel rivelatore. L'esperimento su satellite PAMELA, progettato e costruito dalla collaborazione WiZard, si propone di investigare i flussi di antiprotoni, positroni e isotopi leggeri, compresi eventuali antinuclei, in un ampio intervallo di energia. L'interesse alla ricerca di antimateria nei raggi cosmici è legato in particolare allo studio dei meccanismi con i quali questa può essere creata e accelerata nel cosmo. Per la misura delle componenti di antiparticelle nei raggi cosmici primari è necessario l'utilizzo di rivelatori, come appunto lo è PAMELA, con grandi prestazioni in termini di identificazione delle diverse specie e con tempi di esposizione sufficientemente lunghi per garantire una statistica significativa. L'apparato PAMELA è costituito da uno spettrometro magnetico con magnet permanente e tracciatore a microstrip di silicio, da un sistema di scintillatori plastici, da un calorimetro elettromagnetico e da un rivelatore di radiazione di transizione (TRD). Un gruppo di ricercatori della Universita' e della Sezione INFN di Bari è impegnato: 1. nella progettazione, costruzione e verifica del buon funzionamento del TRD; 2. nella partecipazione allo sviluppo di un 'software' per l'analisi 'offline' di PAMELA; 2. nello sviluppo e caratterizzazione di un codice di simulazione dell'intero apparato. 1C.3.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN, ASI + Collaborazione internazionale. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 19 1C.3.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Eventuale cofinanziamento Costo Totale Euro Euro Euro 0.00 0.00 0.00 1C.3.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 1C.3.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1C.3.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 1C.8 alla 1C.15 Ulteriori pubblicazioni: J. Nardulli, "Simulazione di flussi di antiprotoni cosmici nell'esperimento PAMELA", tesi di laurea, Dicembre 2002. 1C.3.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 1C.3.7b - Obiettivi della ricerca: Le attività che vedranno impiegato il gruppo di Bari nell'anno prossimo sono le seguenti: - prosecuzione della analisi dei dati raccolti con gli apparati NINA e NINA-2; - conclusione delle fasi di costruzione e test dei rivelatori dell'apparato PAMELA, innanzitutto del TRD per quanto riguarda il gruppo dei ricercatori di Bari, e integrazione nel satellite; - messa in orbita dell'apparato PAMELA; - analisi dei dati: completamento delle analisi dei dati raccolti durante le esposizioni a fasci di particelle in questo e negli anni scorsi e analisi dei primi campioni di dati provenienti dallo spazio; - completamento dello sviluppo del software di simulazione dell'apparato. 1C.3.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 1C.4.1 - Titolo della ricerca: NEMO Fase 1: Realizzazione di un prototipo del Progetto NEMO 1C.4.2 - Ente Finanziatore: INFN 1C.4.3 - Responsabile della ricerca: C. N. De Marzo 1C.4.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. Bellotti, C. N. De Marzo, T. Montaruli Ricercatori INFN: F. Cafagna, M. Circella, I. Sokalski Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. Ambriola, M. Romita, M. Ruppi Personale tecnico universitario: E. Barbarito Personale tecnico INFN: M. Mongelli 1C.4.5 - Durata della ricerca: 20 anni 1C.4.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 1C.4.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La possibilità di utilizzare grandi volumi di acqua marina a grande profondità per la rivelazione di muoni di alta energia a partire dalla luce Cherenkov e/o dal segnale acustico da essi prodotti è stata evidenziata già da più di 20 anni. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 20 Recentemente questa possibilità ha richiamato nuova attenzione alla luce dell'idea di un 'telescopio' per neutrini astrofisici di alta energia. Un tale strumento è in grado di osservare oggetti astrofisici e potenziali sorgenti di neutrini di alta energia. Questo tipo di osservazioni è finalizzato allo studio di problemi ancora aperti nella Fisica Astro-Particellare, in particolare l'origine delle particelle di altissima energia dello spettro dei raggi cosmici, ad energie maggiori di 1020 eV. Le sorgenti di queste particelle sono ancora sconosciute, come pure il loro meccanismo di accelerazione. Tra i possibili candidati per la soluzione del problema dei raggi cosmici di altissima energia vi sono i Nuclei Galattici Attivi (AGN). E' noto che gli AGN sono sorgenti di raggi gamma ad alta energia, i quali potrebbero essere prodotti in meccanismi adronici (decadimenti di pioni neutri) oltre che in meccanismi di tipo elettromagnetico (scattering Compton inverso e emissione di sincrotrone). Recentemente la collaborazione CANGAROO ha pubblicato (Enomoto et al., Nature 416 (2002) 823) un'evidenza sperimentale dell'esistenza di meccanismi adronici in un resto di supernova. Sotto l'ipotesi che pioni carichi che decadono in neutrini siano prodotti in sorgenti celesti, ci si aspetta che neutrini di alta energia possano raggiungerci portandoci informazioni sulle loro sorgenti. I valori estremamente piccoli della sezione d'urto d'interazione dei neutrini, assieme ad una loro propagazione non deflessa nei campi magnetici galattici, offre la possibilità di realizzare una 'Astronomia del neutrino', con la potenzialità di esplorare le regioni più lontane dell'Universo. L'Astronomia del neutrino è oggi dunque considerata una delle frontiere dell'Astrofisica moderna, in quanto permetterebbe di complementare ed estendere l'Astronomia dei raggi gamma e promette di fornire una gran quantità di informazioni su regioni dell'Universo invisibili ad osservazioni di fotoni. Per realizzare questo programma di ricerca sono richiesti rivelatori con volumi dell'ordine di un chilometro cubo, sia a causa del basso livello dei flussi di neutrini attesi - secondo i calcoli condotti sulla base dei modelli correnti e delle misure dei raggi gamma disponibili - sia per i piccoli valori della loro sezione d'urto di interazione. L'unica soluzione per la realizzazione di un tale enorme apparato sembra essere quella di un rivelatore di luce Cherenkov localizzato nelle profondità marine. I neutrini muonici di alta energia, prodotti nei decadimenti di pioni carichi nelle sorgenti, subiscono interazioni di corrente carica nell'acqua in prossimità del rivelatore, producendo muoni di alta energia che conservano la maggior parte dell'energia dei neutrini genitori. Questi muoni relativistici producono in acqua luce Cherenkov, che costituisce il segnale effettivamente rivelato dal Telescopio per Neutrini. NEMO è un progetto italiano proposto di recente come Telescopio per Neutrini di nuova generazione, che trae vantaggio dalle condizioni ambientali ottimali offerte dal Mar Mediterraneo. Lungo le coste italiane ci sono diversi siti a profondità maggiori di 3000 metri che possono ospitare un Telescopio per Neutrini subacqueo, ma gli sforzi per un tale apparato sono tali da richiedere accurate prospezioni oceanografiche in tutti i siti candidati al fine di assicurare la scelta più adeguata. I principali risultati finora conseguiti nel progetto possono essere così riassunti: - selezione di un sito ottimale per l'installazione del rivelatore 'chilometro cubo' al largo di Capo Passero, all'estremità sud-orientale della Sicilia, a circa 100 km dalla costa e 3500 m di profondità; - dimensionamento di massima dell'apparato, in termini di numero di rivelatori da disporre e rete dei collegamenti sottomarini per la loro alimentazione e la raccolta dei dati; - definizione di massima della struttura meccanica della torre per la disposizione dei rivelatori; - sviluppo di elettronica specifica per la acquisizione dei segnali dai fotomoltiplicatori; - configurazione di massima del sistema di acquisizione dei dati; - allestimento di una stazione di test sottomarina al largo delle coste di Catania, a circa 20 km dalla costa e 2000 m di profondità. Altre attività tuttora in corso comprendono lo sviluppo di componenti elettronici ad alta integrazione e basso consumo per la acquisizione dei segnali; lo sviluppo di un fotomoltiplicatore ibrido di grande superficie; la definizione di massima del sistema di posizionamento; la definizione del sistema di calibrazione temporale. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 21 L'impegno del gruppo di Bari riguarda in particolare studi in simulazione delle prestazioni dell'apparato e lo sviluppo del sistema di calibrazione temporale. Il programma di ricerca NEMO ha usufruito dei finanziamenti - per il biennio 2000-01 - MURST, con Titolo della Ricerca: "Sviluppo di strumenti hardware e software per l'astronomia dei neutrini", Responsabile Scientifico Nazionale: prof. C. N. De Marzo. 1C.4.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Laboratori Nazionali di Frascati (LNF) e Laboratori Nazionali del Sud (LNS) INFN, Sezioni INFN e Università di Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Messina, Roma1, OGS, IOF-CNR 1C.4.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 80000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 42000.00 Costo Totale Euro 122000.00 1C.4.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 1C.4.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1C.4.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: - Data la natura di progetto della presente ricerca le pubblicazioni sono tutte note interne. 1C.4.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: - La natura di queste attività di ricerca produce competenze inedite nelle attività costruttive in fondali marini profondi (circa 3500 m). Attività prevista per il 2004 1C.4.7b - Obiettivi della ricerca: Le attività svolte negli anni scorsi in collaborazione con gli altri gruppi partecipanti alla collaborazione NEMO possono considerarsi sufficienti per una progettazione di massima del Telescopio sottomarino NEMO. La Collaborazione è passata quindi ad una progettazione di dettaglio delle strutture meccaniche e del sistema di acquisizione dati e controllo. Il 2003 ha visto approvata una richiesta avanzata al MIUR relativa al PON per il progetto LAMS (LAboratorio Multidisciplinare Sottomarino), che costituisce il primo passo di "NEMO Fase 1". Il progetto LAMS prevede la predisposizione della stazione di test sottomarina al largo di Catania per accogliere un prototipo dell'apparato NEMO. Una seconda richiesta al MIUR, avanzata in relazione alla legge n. 297 e riguardante l'allestimento di una torre prototipo per il completamento di "Fase 1" è tuttora al vaglio della commissione. Relativamente agli sviluppi tanto per il telescopio per neutrini 'chilometro cubo' quanto per la realizzazione di "Fase 1", il Gruppo di Bari si occupa del problema della calibrazione temporale dell'apparato. La capacità di ricostruzione delle tracce, dunque di puntamento del telescopio, dipende criticamente dalla qualità delle misure degli istanti di raccolta dei segnali nei moduli ottici. L'impiego di un sistema di comunicazione e raccolta dati sincrono, quale quello da implementare per NEMO basato sul protocollo SDH, permette di porre in relazione di fase i clock locali utilizzati nei moduli ottici per le misure di tempo. Tuttavia ciascuno di questi clock misurerà il tempo a partire da un proprio offset determinato dalla sua posizione nell'apparato. Si rende dunque necessario un sistema di calibrazione che permetta la misura (con accuratezza dell'ordine del nanosecondo) dei diversi offsets in maniera da poter correttamente riallineare nel tempo le misure effettuate dai moduli ottici. La soluzione proposta dal Gruppo di Bari prevede di misurare separatamente il tempo di propagazione dei segnali tra la stazione a riva e l'elettronica di acquisizione presente sui singoli piani della torre, nei 'concentratori', e tra questa e i singoli moduli ottici. La somma di questi due termini costituisce la misura di offset cercata. Nel corso del 2004 si Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 22 provvederà dunque alla implementazione delle schede necessarie per questa doppia misura per poi inserirle all'interno dei concentratori di piano che saranno realizzati per attrezzare il prototipo di torre di "NEMO Fase 1". In particolare per la misura del ritardo di propagazione dei segnali tra elettronica di acquisizione e modulo ottico si utilizzerà un LED di calibrazione che su comando illuminerà simultaneamente i moduli ottici tramite un sistema di distribuzione su fibra ottica. 1C.4.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 100000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 48000.00 Costo Totale Euro 148000.00 1C.5.1 - Titolo della ricerca: Costruzione di un telescopio per neutrini astrofisici alla scala di 0.1 km2 (ANTARES) 1C.5.2 - Ente Finanziatore: INFN 1C.5.3 - Responsabile della ricerca: C. N. De Marzo 1C.5.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: C.N. De Marzo, T. Montaruli Ricercatori INFN: F. Cafagna, M. Circella, I. Sokalski Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. Ambriola, M. Romita, M. Ruppi Personale tecnico universitario: E. Barbarito Personale tecnico INFN: A. Ceres, M. Mongelli 1C.5.5 - Durata della ricerca: 10 anni 1C.5.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 1C.5.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Questo esperimento, che condivide le ragioni scientifiche di NEMO (a cui appunto si rimanda), si propone di costruire un apparato "dimostratore" alla scala di circa 1/10 di NEMO per dimostrare la fattibilità tecnologica e scientifica di misure di neutrini atmosferici di alta energia con telescopi Cherenkov sottomarini. La installazione dell'apparato è cominciata nel 2001 con la deposizione del cavo elettro-ottico di comunicazione con la riva. Nel dicembre 2001 a questo è stata collegata una junction box per permettere il collegamento delle stringhe che supportano i fotomoltiplicatori. L'installazione delle stringhe, e conseguentemente la presa dati, inizierà a fine 2004. Il completamento dell'apparato è previsto per il 2006. Al Gruppo di Bari compete la guida di studio sull'astronomia dei neutrini e la realizzazione di parti elettroniche e meccaniche del rivelatore. Il Gruppo ha inoltre partecipato a tutte le fasi realizzative di una stringa prototipo che è stata immersa per 6 mesi tra il dicembre 2002 e il luglio 2003. 1C.5.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Laboratori Nazionali del Sud (LNS) INFN di Catania, Sezioni INFN e Università di Bologna, Catania, Genova, Pisa, Roma1 + Collaborazione Internazionale 1C.5.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 1000000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 1000000.00 1C.5.10 - Contratti e convenzioni stipulati: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 23 1C.5.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1C.5.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 1C.16 alla 1C.19 1C.5.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 1C.5.7b - Obiettivi della ricerca: Per quello che riguarda l'elettronica del rivelatore, Bari funzionerà da centro per la integrazione dei componenti per le stringhe di ANTARES detti String Control Modules (SCM), essenzialmente i moduli di interfaccia tra le singole stringhe ed il resto dell'apparato. Si tratta evidentemente di componenti critici, in quanto un eventuale malfunzionamento potrebbe compromettere la funzionalità di una intera stringa. Per questo motivo, la integrazione di questi componenti richiede particolare cura ed una estesa fase di test per qualificare la completa aderenza dell'oggetto alle specifiche di progetto. Il banco di test che verrà utilizzato per queste operazioni è disponibile in versione prototipale. E' inoltre attualmente allo studio la possibilità di adattare lo stesso banco di test per poter servire alla qualifica dei componenti detti Master Local Control Modules (MLCM), che costituiscono i componenti più critici per il trasferimento a riva dei dati. I componenti meccanici (frames) e elettronici (backplanes) per gli SCM verranno prodotti in versione definitiva a partire dall'inizio del 2004. Il Gruppo di Bari si occupa inoltre della progettazione dei backplanes di tutti i moduli elettronici dell'apparato. La integrazione delle stringhe di ANTARES partirà a primavera 2004. Per quello che riguarda l'attività di sviluppo software, proseguirà il lavoro sulle interazioni dei neutrini tau e sul decadimento del leptone tau avviato negli scorsi anni di attività. Si provvederà inoltre al mantenimento delle pagine WEB relative al gruppo di astrofisica dei neutrini di ANTARES, alla gestione del gruppo di lavoro di astrofisica, e si parteciperà al Publication Committee dell'esperimento. 1C.5.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 200000.00 0.00 200000.00 1C.6.1 - Titolo della ricerca: Studio di raggi gamma cosmici di alta energia (GLAST) 1C.6.2 - Ente Finanziatore: INFN 1C.6.3 - Responsabile della ricerca: P.Spinelli 1C.6.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: C. Favuzzi, P. Fusco, N. Giglietto, B. Marangelli, N. Mirizzi, A. Rainò, P. Spinelli Ricercatori INFN: M. N. Mazziotta Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. Brigida, F. Gargano, F. Giordano, F. Loparco, S. Rainò Personale tecnico INFN: A. Ceres, M. Mongelli, M. Perchiazzi, A. Sacchetti 1C.6.5 - Durata della ricerca: 10 anni 1C.6.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 24 1C.6.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Il progetto GLAST (Gamma-ray Large Area Space Telescope) prevede la messa in orbita di un sistema di rivelatori sensibili a raggi γ nell'intervallo energetico compreso tra 20 MeV e 300 GeV. I raggi γ rappresentano la componente elettromagnetica della radiazione cosmica avente maggiore potere di penetrazione. Essi costituiscono, quindi, un mezzo fondamentale per la comprensione di processi di elevata energia che hanno luogo in particolari regioni dello spazio, e dai quali tale radiazione ha origine. I principali obiettivi scientifici della missione GLAST sono: - La comprensione dei meccanismi che regolano il processo di accelerazione delle particelle in particolari oggetti come nuclei galattici attivi (AGN), pulsar, "supernova remants" (SNR) e stelle binarie. Benché non si possieda un modello univoco circa la struttura di tali oggetti, appare sempre più accreditata la loro identificazione quali sorgenti di raggi γ di elevata energia. In campo astrofisico, sono inoltre oggetto di studio il problema dell'origine della radiazione cosmica ed i processi di accelerazione che ne determinano la produzione. - Definire una mappa del cielo ottenuta per mezzo di raggi γ, al fine di identificare sia sorgenti localizzate di radiazione cosmica che regioni responsabili di emissione diffusa. Realizzare una mappa del cielo significa, di fatto, analizzare il flusso di radiazione proveniente da ogni direzione, verificando la presenza di regioni caratterizzate da particolare attività. Oltre allo studio della distribuzione spaziale di sorgenti di raggi cosmici, è di notevole interesse studiare il comportamento temporale di tali oggetti, al fine di una loro identificazione quali sorgenti di emissione continua oppure di natura sporadica. A tale scopo, risulterà fondamentale disporre di un rivelatore caratterizzato, contemporaneamente, da un’ottima risoluzione spaziale e da un ampio "campo di vista", ossia in grado di esplorare ampie regioni dello spazio e di osservare distintamente oggetti tra loro molto ravvicinati. - Lo studio del comportamento di fenomeni noti come “gamma-ray burst“ (GRB), ossia emissioni improvvise di raggi γ di elevata intensità ed energia. L'origine di tali fenomeni rappresenta uno dei problemi non ancora risolti della moderna astrofìsica. GRB potrebbero essere originati durante esplosioni di SuperNovae oppure nel processo di collasso tra due oggetti stellari molto compatti (stelle di neutroni o buchi neri); tuttavia, nessuna di queste teorie è stata al momento verificata. La fenomenologia dei GRB è piuttosto varia: eventi di questo tipo si verificano con una frequenza di due o tre al giorno, senza alcuna apparente correlazione di tipo spaziale e temporale, e con una durata variabile da 102 a 103 sec. Il flusso di raggi γ registrabile in tale intervallo temporale è circa cento volte maggiore di quello proveniente da un AGN che sia caratterizzato da emissione continua. In corrispondenza di un fenomeno di GRB, il flusso registrato subisce un improvviso innalzamento, per poi tornare al livello originario (detto di quiescenza) entro i tempi indicati. - Ricavare informazioni riguardanti la materia oscura e l’evoluzione stellare per risalire ai processi che presiedono la formazione delle stelle. E’ ormai noto che non tutta la materia di cui l’universo è costituito risulta visibile: parte di essa costituisce la cosiddetta materia oscura e dalla sua esistenza dipendono molte proprietà dell’universo. Il progetto GLAST costituisce un esempio di rivelatore che verrà posto in orbita al fine di rivelare raggi γ della componente primaria della radiazione cosmica. In passato studi di questo tipo sono stati condotti da esperimenti quali EGRET e COMPTON, anch'essi collocati su satellite. I dati raccolti da tali rivelatori hanno prodotto interessanti risultati circa 1’identificazione di sorgenti astrofisiche di raggi γ e la classificazione di fenomeni di GRB. GLAST si propone di approfondire ed estendere i risultati sinora ottenuti. Il rivelatore progettato per GLAST, denominato LAT (Large Area Telescope) è costituito da quattro detector principali: - sistema di tracciamento di precisione, per la ricostruzione delle traiettorie dei raggi γ; - calorimetro, per la misura dell'energia associata ai raggi γ; - rivelatore di anticoincidenza, per rigettare il fondo di particelle cariche; Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 25 - sistema di acquisizione dati. La parte italiana della Collaborazione GLAST è coinvolta nella realizzazione del sistema di tracciamento a silicio, nei test per la messa in orbita dell'apparato e nello sviluppo del software per le simulazioni e l'analisi dei dati. Il gruppo di Bari è significativamente coinvolto in tutte queste attività. - Sistema di tracciamento Il tracker (TKR) di GLAST è composto da 16 torri indipendenti, ognuna delle quali è, a sua volta, costituita da 18 tray, ovvero piani di rivelatori a microstrip di silicio a singola faccia, preposti al tracciamento, alternati a fogli di tungsteno, la cui funzione è quella di convertire i raggi γ; incidenti in coppie e+e- In ogni tray, i piani di rivelatori al silicio compaiono a coppie con le strip alternate nelle due direzioni xy per consentire la ricostruzione bidimensionale delle tracce. Ciascun piano di rivelatore a silicio ha un'area di circa 36 x 36 cm2 ed è composto da 16 wafers, ciascuno di area 8.9 x 8.9 cm2 e spessore 380 micron. I wafers all'interno di un tray sono incollati in file di 4 a formare i cosiddetti ladders. - Test spaziali Uno dei compiti del gruppo di Bari riguarda anche la verifica, mediante test di laboratorio e analisi, che l'hardware proposto per la missione GLAST abbia prestazioni compatibili con i requisiti richiesti da una missione spaziale. In particolar modo, nelle fasi dì lancio e di messa in orbita, tutto il LAT sarà sottoposto a forti stress meccanici, shock e vibrazioni, che i rivelatori dovranno essere in grado di sopportare senza subire danni. Inoltre, una volta nello spazio dovrà sostenere elevati gradienti termici, determinati principalmente dalla posizione relativa del satellite rispetto al sole. Un gran numero di rivelatori e di diverse componenti del LAT sono stati sottoposti a dei test che ne hanno verificato sia la robustezza di costruzione che l’adeguato funzionamento. Il gruppo di Bari si è occupato, in questo ambito, dell'organizzazione e dell’esecuzione di test di tipo vibrazionale e termico effettuati dapprima su dei prototipi di tray e successivamente sui tray e sulle torri del detector finale. - Studi di simulazione dell’apparato sperimentale Lo studio puntuale del comportamento di rivelatori a microstrisce di silicio al passaggio di particelle cariche ha consentito la messa a punto di uno specifico algoritmo di simulazione del segnale indotto sugli elettrodi (strip). La procedura è stata quindi ottimizzata ed adattata alle specifiche caratteristiche fisiche (geometria e campo elettrico) dei rivelatori del tracker. L'algoritmo messo a punto è stato integrato nell'ambito della simulazione generale dell'apparato GLAST, sviluppata in linguaggio C++ in ambiente Geant4 ed infine, integrato in un'architettura di tipo GAUDI. Il codice e' attualmente a disposizione della collaborazione internazionale. L'applicazione della simulazione al sistema tracciante di GLAST ha consentito di svolgere studi preliminari circa il comportamento e le prestazioni del dispositivo. I risultati ottenuti sono stati presentati nell'ambito della collaborazione italiana ed internazionale. - Analisi ed interpretazione dei dati Anche in questo aspetto il gruppo è coinvolto in modo significativo: esso si è occupato dello studio dei modelli di produzione dei GRB e dello studio degli spettri dei γ; originati da processi innescati da dark matter, mettendo a punto attualmente i programmi di simulazione. 1C.6.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: ASI, IFC/CNR, SLAC, SU, NASA, UCSC 1C.6.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 250000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 100000.00 Costo Totale Euro 350000.00 1C.6.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 1C.6.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 1C.6.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 1C.20 alla 1C.20 1C.6.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 26 Attività prevista per il 2004 1C.6.7b - Obiettivi della ricerca: Verranno svolti test di caratterizzazione spaziale e di verifica delle prestazioni delle torri del rivelatore. Per quanto riguarda il primo aspetto, sono previsti dei test sia di tipo dinamico che termico volti a verificare il comportamento delle torri a sollecitazioni simili a quelle di cui risentiranno durante tutta la missione, a partire dalle fasi di lancio e di messa in orbita. I test dinamici sia per i tray che per le torri prevedono l’esecuzione di due tipi di prove: la ricerca dei modi normali del sistema e una prova di vibrazioni random nell’intervallo di frequenze 20÷2000 Hz. I test termici consisteranno nel sottoporre le torri a cicli termici o di termo-vuoto in un intervallo di temperature che sarà, tipicamente, -20°C ÷ +40°C; i cicli riprodurranno le fasi della missione, durante le quali il telescopio risentirà di variazioni di temperatura a causa dell’orbitare intorno alla Terra oppure a causa delle periodiche accensioni e degli spegnimenti dell’elettronica. Successivamente alle prove di caratterizzazione spaziale sulle torri, si intende eseguire dei test con raggi cosmici sia per calibrare il sistema con particelle al minimo di ionizzazione (m.i.p.) sia per la verifica del corretto bonding fra i sensori degli strati attivi. Inoltre, questa ricerca prevede lo svolgimento di test di calibrazione delle torri su un fascio di γ prodotti attraverso radiazione di frenamento con un fascio di elettroni a SLAC con energie fino al centinaio di GeV. L’esposizione delle torri ad un fascio di fotoni consentirà di studiare in modo completo le prestazioni del sistema di tracciamento di GLAST, in termini di risoluzioni spaziali e angolari. Si potranno ottimizzare gli algoritmi di ricostruzione spaziale dei raggi gamma studiando in dettaglio la propagazione delle coppie e+e- nei piani successivi di silicio del rivelatore, la generazione del segnale elettrico rilasciato e in particolare la sua distribuzione sulle strisce adiacenti del wafer di silicio. Parallelamente all'attività di test, si completerà il software di simulazione del sistema di tracciamento. Al fine di ottimizzare le prestazioni dell'apparato, si rende infatti necessaria una accurata simulazione del funzionamento del rivelatore. Da questo punto di vista, sono stati sviluppati algoritmi di simulazione dell’apparato basati sul codice di simulazione GEANT4, facendo ricorso ad una programmazione orientata ad oggetti. La scelta risponde alle moderne esigenze di gestione ed analisi dei dati presenti pressoché in tutta la prossima generazione di esperimenti della Fisica delle Alte Energie. In particolare, la programmazione orientata ad oggetti risponde alle esigenze di sviluppo e di gestione di un codice che sia stabile ma aperto a modifiche, che abbia caratteristiche di modularità e sia implementato contemporaneamente da un’ampia comunità di fisici su scale temporali lunghe. 1C.6.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 250000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 200000.00 Costo Totale Euro 450000.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 27 2. Fisica del nucleo 2.1.1 - Titolo della ricerca: Ricerca di Plasma di Quark e Gluoni (esp. CERN WA97,NA57) 2.1.2 - Ente Finanziatore: INFN 2.1.3 - Responsabile della ricerca: B. Ghidini 2.1.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: D. Di Bari, B. Ghidini, F. Navach, F. Posa Ricercatori INFN: D. Elia, R.A. Fini, V. Lenti, V. Manzari, E. Nappi Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: G. Bruno Borsista post-doc INFN: A. Kravcakova Personale tecnico universitario: L. Liberti, R.A. Loconsole 2.1.5 - Durata della ricerca: Fino al 2004 2.1.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 2.1.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Scopo della ricerca è trovare evidenza sperimentale della formazione di Plasma di Quark e Gluoni (QGP), studiando interazioni fra nuclei pesanti di altissima energia. L'esperimento WA97 ha utilizzato un fascio di nuclei di piombo e un fascio di protoni, accelerati nel SPS del CERN fino a 160 GeV/c per nucleone e inviati su bersaglio fisso di Pb o di Be. L'esperimento NA57, che lo prosegue ed estende, utilizza anche fasci di 40 GeV/c per nucleone. Fra i diversi possibili indicatori sperimentali dello stato di QGP, quello preso in esame negli esperimenti WA97 e NA57 è l'aumento della produzione di particelle strane, rispetto alle interazioni fra nucleoni singoli. Le particelle strane sono rivelate e ricostruite mediante un telescopio di rivelatori al silicio, una parte del quale è stata progettata e realizzata dal gruppo di Bari. L'esperimento WA97 ha studiato l'intensità di produzione "specifica", cioè per evento (che è, a meno di fattori costanti, la sezione d'urto), degli iperoni Λ, Ξ e Ω e rispettivi anti-iperoni, anche in funzione della "centralità" dell'interazione (cioè del parametro d'urto), espressa come numero di nucleoni partecipanti alla reazione; si è così osservato un forte incremento della produzione specifica di iperoni e anti-iperoni nel passaggio dalle interazioni p-Nucleo alle interazioni Pb-Pb, che arriva fino a 15 volte per la Ω. L'esperimento NA57, iniziato nel 1997 con il montaggio e la messa a punto dell'apparato, ha registrato in totale i seguenti dati: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 28 -PbPb a 160 A GeV/c : 230 M eventi nel 1998 e 230 M eventi nel 2000 -PbPb a 40 A GeV/c : 240 M eventi nel 1999 -pBe a 40 GeV/c : 60 M eventi nel 1999 e 110 M eventi nel 2001. Per la calibrazione a 160 GeV/c si usano i dati pBe dell'esperimento WA97. Come da progetto, è stato possibile estendere verso la periferia l'intervallo di centralità esplorato, fino a 50 nucleoni partecipanti (nell'esperimento WA97 l'intervallo era compreso fra 100 e 400). I risultati principali si possono così riassumere. Viene confermato, anche quantitativamente, a 160 A GeV/c l'incremento di produzione "per evento" di iperoni e antiiperoni e la "gerarchia" dell'incremento della stranezza, che risulta maggiore per la Ω rispetto alla Ξ e per la Ξ rispetto alla Λ. Tale comportamento non è spiegabile in base ad un'interazione adronica che preveda la semplice convoluzione geometrica di più reazioni a due nucleoni e suggerisce l'innesco di meccanismi collettivi; esso, invece, corrisponde a quanto atteso in caso di formazione del Plasma. L'analogo studio a 40 A GeV/c, che riveste grande interesse al fine di stabilire se esista una soglia in energia del fenomeno, non è stato ancora completato perché è in corso l'analisi delle interazioni di riferimento p-Be. E' stata però confrontata la produzione specifica di tutti gli iperoni omologhi alle due energie: Λ e Ξ- sono prodotte con la stessa intensità, mentre la produzione di Ω- e di tutti gli antiiperoni è fortemente ridotta (da 3 a 7 volte circa) all'energia più bassa. Questo andamento è confermato se si confrontano questi risultati con quelli dell'esperimento STAR (a RHIC, BNL, USA) a 200 GeV per nucleone (nel C.M.): in particolare, i rapporti antiiperone/iperone crescono con l'energia (più rapidamente per le particelle con minor contenuto di stranezza) e tendono a saturare ad 1 ad alta energia, come atteso in caso di formazione di plasma. L'andamento generale indica, in ogni caso, una decrescita della densità barionica nella regione centrale al crescere dell'energia. Per quanto riguarda lo studio in centralità, questo è stato finora condotto solo a 160 A GeV/c, dove è stato possibile scendere, come si è detto, fino a 50 nucleoni partecipanti: la produzione specifica di tutte le particelle studiate - con la sola eccezione dell'antiΛ - cresce in maniera significativa con la centralità, con una possibile saturazione nei 2-3 intervalli più centrali. Infine, uno studio degli impulsi trasversi nel quadro di un modello idrodinamico porta a concludere che tutte le particelle studiate (iperoni, antiiperoni e K°) si disaccoppiano alla stessa temperatura e con la stessa velocità (rispettivamente, circa 130 MeV e circa la metà della velocità della luce, per le interazioni più centrali). I principali risultati sono stati presentati in diverse conferenze internazionali, mentre tre articoli stanno per essere inviati a riviste internazionali. 2.1.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Bari (+ Collaborazione internazionale) 2.1.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 37000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 5000.00 Costo Totale Euro 42000.00 2.1.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 2.1.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 2.1.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: F. Antinori et al: ‘Strange Baryon Production from the NA57 Experiment at the CERN SPS’, AIP Conf. Proc. 644 (2002) 303 – 312 (4th Catania Relativistic Ion Studies on "Exotic clustering" (CRIS 2002), Catania (Italy), 10-14 Giugno 2002) Autori baresi: G.E. Bruno, R. Caliandro, D. Di Bari, D. Elia, R.A. Fini, B. Ghidini, A. Jacholkowski, V. Lenti, V. Manzari, E. Nappi, F. Navach, F. Posa, N. totale autori: 93 2.1.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 29 Attività prevista per il 2004 2.1.7b - Obiettivi della ricerca: ATTIVITA' PREVISTA PER IL 2004 Con l'analisi delle interazioni p-Be a 40 GeV/c, attualmente in corso, sarà possibile determinare gli incrementi di produzione di stranezza a tale energia e studiarli in funzione della centralità nei limiti della statistica disponibile. E' inoltre in corso - e si prevede di completare nel 2004 - un'accurata rianalisi dei dati p-Be a 160 GeV/c, alla luce dell'esperienza accumulata nel corso degli anni, al fine di ridurre quanto più possibile gli errori sistematici nella determinazione degli incrementi a 160 GeV/c, dove la significatività statistica è piuttosto buona. 2.1.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 22000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 5000.00 Costo Totale Euro 27000.00 2.2.1 - Titolo della ricerca: Interazioni fra nuclei pesanti ultra-relativistici ad LHC (esp. ALICE) 2.2.2 - Ente Finanziatore: INFN 2.2.3 - Responsabile della ricerca: B. Ghidini 2.2.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: D. Di Bari, G. D'Erasmo, E. Fiore, B. Ghidini, F. Navach, F. Posa, A. Valentini Ricercatori INFN: G. De Cataldo, D. Elia, R.A. Fini, V. Lenti, V. Manzari, A. Pantaleo, V. Paticchio, E. Nappi Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: E. Carrone, C. Pastore, R. Santoro Assegno di ricerca Università: G.E. Bruno, M. Caselle Borsa di studio INFN: A, Dalessandro Borsista post-doc INFN: K. Shileev, B. Singh Altro (specificare): A. Dragone (Dott. DEE-Politecnico), A. Tauro (Dott. DEE-Politecnico) Personale tecnico universitario: G. Casamassima, L. Liberti, A. Loconsole Personale tecnico INFN: G. Antuofermo, A. Franco, G. Iacobelli, M. Sacchetti, V. Rizzi, P. Vasta 2.2.5 - Durata della ricerca: fino al 2017 2.2.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 2.2.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Nel grande anello di accumulazione per adroni LHC (Large Hadron Collider) che sarà realizzato al CERN nel tunnel di LEP ed entrerà in funzione nel 2007, oltre ai protoni saranno accelerati anche nuclei pesanti fino al Piombo all'energia di 2.75+2.75 TeV per nucleone. Sarà questa un'occasione preziosa per studiare le interazioni fra nuclei pesanti nelle condizioni di più alta energia oggi immaginabile in laboratorio: fenomeni nuovi ed imprevisti potrebbero verificarsi e, fra l'altro, si dovrebbero avere le condizioni sperimentali più favorevoli per l'attesa transizione di fase dalla materia nucleare al plasma di quark e gluoni. Nell'ambito di una vasta Collaborazione internazionale, è stato progettato un esperimento globale (ALICE) con un apparato capace di rivelare contemporaneamente tutti o quasi tutti i possibili indicatori della formazione del plasma. Il progetto tecnico completo è stato definito nel corso del 1995. Il gruppo di Bari è impegnato nella Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 30 costruzione di due parti dell'apparato, relative, rispettivamente, alla problematica dell'identificazione di particelle mediante rivelatori RICH (HMPID) e a quella del tracciamento di precisione di particelle cariche mediante rivelatori a Pixel di Silicio (SPD), principalmente finalizzata, quest'ultima, alla ricostruzione di particelle a vita media breve, come gli iperoni e le particelle con charm o beauty. A) HMPID ======== Il rivelatore dedicato all'identificazione di particelle cariche ad alto impulso, denominato HMPID (High Momentum Particle Identification Detector), è costituito da una matrice di sette rivelatori Cherenkov ad Immagini Anulari (RICH). Il principio di funzionamento di questi dispositivi è basato sulla rivelazione della radiazione luminosa emessa da particelle cariche che si muovono con velocità superiore alla velocità di fase della luce in un mezzo dielettrico trasparente (luce Cherenkov). Nel caso di ALICE, i dispositivi RICH che si intende costruire sono il risultato di una lunga attività di Ricerca e Sviluppo che ha permesso di realizzare film fotosensibili di CsI di grande superficie ed elevata efficienza quantica. La luce Cherenkov, prodotta dalle particelle cariche che attraversano uno strato sottile di fluorocarburo liquido (C6F14), viene convertita in elettroni dal CsI e quindi rivelata da una camera a fili proporzionale. Di seguito sono riportati i punti salienti dell’attività svolta nel 2002 dal gruppo ALICE-HMPID Produzione dei moduli --------------------L’assemblaggio dei moduli procede come da programma. In particolare il modulo numero 1 dell’HMPID è stato equipaggiato con i tre radiatori, precedentemente costruiti a Bari, e sono state ultimate con successo tutte le procedure di collaudo in laboratorio, tra cui il test di tenuta dei fluidi e di uniformità di guadagno. I test su fascio con pioni e protoni sono in corso all’SPS. Produzione dell’elettronica di lettura -------------------------------------L’intera produzione (circa 4200 chip DILOGIC) degli ASIC di readout è stata caratterizzata e ciascun chip è stato classificato. Il prototipo denominato Proto-3, equipaggiato con la catena completa FEE/RO (240 chip Gassiplex per un totale di 3840 canali di readout), è stato impiegato con successo al PS durante i test su fascio eseguiti nel mese di ottobre 2002. Produzione dei sistemi di servizio ---------------------------------L’apparato per l’evaporazione dello CsI è stato potenziato con un sistema di scanner VUV realizzato per misure in-situ dell’uniformità dell'efficienza quantica dei fotocatodi subito dopo la deposizione dello CsI. Sistemi di fluidi: il sistema di gas ha superato il PRR ("Production Readiness Review"), i progetti dei sistemi di raffreddamento e del ricircolo del freon sono ormai conclusi; Sistema DCS-ECS: il sistema è stato realizzato in ambiente JCOP-PVSS e sono stati effettuati i primi test di integrazione DCS/ECS/DAQ. Sviluppo software in ALICE e analisi dati di STAR ------------------------------------------------Molteplici sono le attività di analisi svolte dal gruppo HMPID, in particolare dal gruppo di Bari. Il codice di simulazione del RICH è ormai integrato in ogni suo aspetto nel programma di simulazione AliRoot (basato su ROOT), adottato dalla collaborazione ALICE. Si stanno sviluppando algoritmi di identificazione di particelle “combinata”, che consiste nell’assegnare una probabilità di identificazione di un tipo di particella in base alle informazioni derivanti da due o Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 31 più rivelatori in una regione comune di rapidità y e momento traversoT.p Inoltre, in previsione della nuova produzione di eventi Pb-Pb simulati con AliRoot, si è inserito nel codice di analisi una procedura per la determinazione dell’efficienza di identificazione (e della contaminazione), al fine di ottenere una migliore stima delle capacità di identificazione del RICH in ambiente ad alta molteplicità. E’ in buono stato di avanzamento l'analisi dei dati di STAR al BNL; in particolare si sono misurati i rapporti π-/π+, K-/K+ e anti-p/p in collisioni p-p all'energia di 200 GeV nel CM. Tali rapporti risultano interessanti per confronto con gli analoghi misurati in interazioni nucleo-nucleo. La statistica di eventi p-p a disposizione (con il RICH inserito nell’apparato sperimentale di STAR) non ha permesso purtroppo di estendere l’intervallo in pT oltre 2.5 GeV/c per l’identificazione di protoni e antiprotoni. In ogni caso, è in corso nell'ambito della Collaborazione STAR il confronto tra interazioni p-p e nucleo-nucleo alla stessa energia; in particolare, si stanno valutando le sorgenti di errori sistematici. B) Silicon Pixel Detector (SPD) ========================== Il rivelatore a pixel di silicio (SPD) è parte integrante del sistema di tracciamento interno (ITS) dell'apparato ALICE: in particolare, l'SPD gioca un ruolo fondamentale nella ricostruzione dei vertici secondari del decadimento degli iperoni e delle particelle dotate di quark c e b. Nell'ambito del progetto SPD, il gruppo di Bari è direttamente responsabile della costruzione di tutti i moduli (half-stave) dell'SPD e della messa a punto del processo di "bump bonding" con Indio ad opera della Alenia Marconi Systems (AMS) di Roma. La costruzione degli half-staves prevede il test preliminare dei ladders, l'incollaggio dei vari componenti costituenti, il wire-bonding ed il test funzionale del modulo prima della spedizione presso i Laboratorio di Legnaro, ove sarà integrato sul supporto in fibra di carbonio ad opera dei colleghi dei gruppi di Padova e Legnaro. Il gruppo di Bari ha realizzato il Database che contiene tutte le informazioni relative alle diverse fasi di costruzione del rivelatore, dal test preliminare dei wafer alla certificazione finale degli half-stave e dei settori. Attualmente il gruppo di Bari è responsabile del mantenimento e aggiornamento con le verifiche che si rendono necessarie nel corso del suo impiego, nonché dell'installazione ed utilizzo da parte di tutti i laboratori partecipanti al progetto. Inoltre, il gruppo di Bari fornisce significativi contribuiti alle seguenti attività: - Preparazione e realizzazione dei test su fascio - Sistema di controllo e distribuzione delle alimentazioni - Test sull'elettronica di F.E. del chip di lettura - Sviluppo trigger (PIXEL + ITS) - Software di simulazione del rivelatore ed analisi dati dei test beam Costruzione dei moduli (half-stave) ------------------------------Il modulo base dell'SPD (half-stave) è composto da due ladders ed un Multi-Chip Module (MCM), incollati dal lato del chip di front-end su un grounding foil, mentre sui ladder e l'MCM è incollato un carrier bus con le funzioni di smistamento delle alimentazioni, dei segnali di controllo e del flusso di dati. L'attività di costruzione dei moduli può essere schematicamente suddivisa in 4 aspetti principali per ciascuno dei quali nel seguito è fornita una breve descrizione dell'attività svolta nel corso dell'ultimo anno. ::Test dei ladders Il test dei ladders, ciascuno costituito da una matrice di 160x256 diodi sensori connessa a 5 chip di read out, è finalizzato alla selezione dei rivelatori le cui caratteristiche in termini di rumore ed efficienza di rivelazione siano tali da consentirne l'utilizzo nell'SPD. Per verificare l'integrità dei ladders assemblati vengono eseguiti test funzionali con l'ausilio di una sorgente radioattiva o di un laser impulsato. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 32 A tale scopo nel corso dell'anno di riferimento, è stata allestita una stazione di test basata su una probe station della Karl-SUSS, con una catena di lettura basata su schede VME, 2 PC per il controllo e l'acquisizione dati ed un opportuno sistema di alimentazioni. ::Incollaggio dei componenti Dopo una prima fase di studio della problematica dell’assemblaggio, in cui sono stati identificati i requisiti delle colle per garantire all’half-stave una perfetta funzionalità, si è avviata una campagna di test finalizzata all'identificazione dei prodotti le cui caratteristiche soddisfino le esigenze specifiche. In particolare, i test realizzati hanno riguardato: - lo studio della fluidità della colla, confrontando due metodi di deposizione: uno basato su un sistema automatizzato con dispenser e il secondo con l'ausilio di una maschera adesiva; - la stima del coefficiente di elasticità; - il grado di lavorabilità e rimovibilità della colla stessa. Parallelamente è stato condotto lo studio per la messa a punto della procedura di incollaggio. A tal fine, sono stati realizzati svariati tool meccanici necessari per una appropriata manipolazione dei componenti e il loro accurato posizionamento ed allineamento relativo. ::Wire-bonding Le connessioni elettriche tra i componenti costituenti l'half-stave sono realizzate mediante wire-bonding. Il wire-bonding è un processo di saldatura a stato solido in cui due metalli (wire e pad del chip) sono portati in intimo contatto. Una volta a contatto, viene applicata la sollecitazione ultrasonica, che realizza la saldatura per interdiffusione atomica. Nel nostro caso specifico, il wire-bonding adottato è del tipo “wedge bonding”, con wire in alluminio del diametro di 25mm. I passi fondamentali per la messa a punto del processo di wire-bonding consistono nel valutare i valori di Ultrasonic Power, Bond Force e Ultrasonic time, necessari ad ottenere una buona resistenza meccanica. Nel corso dell'anno sono stati realizzati svariati campioni finalizzati all'ottimizzazione dei parametri del processo di wire-bonding e a mettere a punto la sequenza delle connessioni compatibilmente con la complessità del layout. ::Test degli half-staves Tutti gli half-staves prodotti, prima dell'invio presso i Laboratori di Legnaro per l'integrazione con la meccanica di supporto, saranno sottoposti a test completi di funzionalità mediante sorgente radioattiva o laser. A tale scopo è in fase di allestimento una stazione di test dedicata che include in scala ridotta tutte le funzionalità dell'SPD, quali raffreddamento, alimentazione, lettura attraverso fibre ottiche, etc. Messa a punto processo di ‘Bump Bonding’ con Alenia Marconi Systems (AMS) ------------------------------------------------------------------------La tecnica di flip-chips, utilizzata per la produzione dei ladders impiegati per la costruzione dell’SPD, si chiama bump-bonding. Essa si divide in due fasi: il "bumping", che consiste nella deposizione di un opportuno metallo sulle apposite piazzole predisposte su ambo i substrati, e il "bonding", che consiste nell’unione dei due substrati per pressione e/o riscaldamento. La tecnica di bump-bonding impiegata dall’AMS utilizza l’indio per la realizzazione dei bumps, col vantaggio, rispetto al bump-bonding con solder tradizionale (lega Sn-Pb), della minore temperatura di processo, di poco superiore ai 100°C. Con l’intento d’incrementare la resistenza meccanica offerta dai bumps, sono stati compiuti studi in collaborazione con l’AMS, per ottimizzare le grandezze che intervengono durante la fase di bonding, cioè temperatura, pressione e tempo di processo. Sui campioni prodotti, variando i suddetti parametri, sono stati eseguiti dei pull-tests distruttivi finalizzati ad una misura quantitiva della resistenza meccanica. Per completare lo studio ci si è avvalsi inoltre di diversi metodi di indagine: raggi X, microscopio Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 33 a scansione elettronica, microscopio ottico ed Energy Dispersive X-ray analysis. Database -------Nel corso del periodo di riferimento il Database di costruzione è stato incorporato nel pacchetto software per l'esecuzione dei vari test ed è stato distribuito presso tutti i laboratori dotati di una stazione di test. In particolare, è stato curata l'installazione del sistema di interfaccia che consente il trasferimento e immagazzinamento automatico nel Database centrale dei dati prodotti in uno qualsiasi dei laboratori partecipanti al progetto. L'interfaccia realizzata consente anche la consultazione e visualizzazione via Web dei dati immagazzinati nel database. Sistema di alimentazione e controllo -----------------------------------L’attività realizzata nel corso dell’ultimo anno ha interessato principalmente le seguenti tematiche: 1.caratterizzazione dei regolatori di tensione 2.sviluppo del prototipo per il sistema di controllo delle alimentazioni 3.definizione preliminare dello schema di interconnessione tra rivelatore e control-room. E' stato realizzato un primo prototipo di scheda di regolazione basata sui regolatori di tensione rad-hard della STMicroelectronics (LHC4913), le cui funzionalità di controllo sono implementate attraverso una FPGA della ALTERA. Successivamente sono state esplorate soluzioni alternative per il sistema di alimentazione basate su regolatori commerciali, prevedendo la installazione delle schede di regolazione a circa 10 metri dal rivelatore, quindi in zone a basso livello di radiazione, con conseguente semplificazione delle problematiche di spazi e raffreddamento. Inoltre, è stato sviluppato un prototipo del DCS per l’SPD, come applicazione dello SCADA PVSII in accordo con la linea di sviluppo suggerita dal coordinamento generale del gruppo ALICE DCS al CERN: il sistema è attualmente finalizzato alla gestione delle sorgenti di alimentazione e verrà integrato nella fase di test su fascio dei rivelatori prevista per il prossimo ottobre. Elettronica di F.E. e test funzionali del nuovo chip di lettura ALICE1 ---------------------------------------------------------------------L'attività di test per la caratterizzazione ha visto coinvolti principalmente i membri del gruppo afferenti al Dipartimento di Elettronica ed Elettrotecnica del Politecnico. In particolare, è stata compiuta un'indagine accurata finalizzata alla caratterizzazione dei singoli elementi della parte analogica dell'elettronica di front-end, quali: il preamplificatore, le due sezioni dello shaper e il discriminatore. In particolare è in corso di completamento uno studio statistico sulle strutture analogiche presenti nei pixels, con l’intento di valutare eventuali miglioramenti a livello di layout. Trigger ------Nella seconda metà del 2002 si è tenuto al CERN un workshop per la definizione del ‘Design Review’ del Local Trigger Unit (LTU). La funzione di questo modulo è sia quella di servire da interfaccia fra il Processore Centrale di trigger (CTP) e l’elettronica di lettura dei vari rivelatori, sia quella di emulare il protocollo del CTP, al fine di consentire ai rivelatori di effettuare test e calibrazioni in modo indipendente dal CTP (‘stand-alone mode’). Il documento contenente le specifiche richieste dagli utenti al LTU è stato poi approvato dal Technical Board di ALICE nell’Ottobre 2002. Altre attività di rilievo svolte all’interno del Gruppo ALICE-Trigger sono state la stesura di proposte riguardanti l’implementazione del sistema di protezione passato-futuro e lo sviluppo e la realizzazione di trigger rari, approvate nel Dicembre 2002. Recentemente, infine, sono state raccolte le richieste dei gruppi di rivelatori riguardanti le Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 34 ordinazioni delle unità LTU e dei vari moduli che compongono il sistema di ‘Trigger, Timing and Control’ (TTC), sviluppati al CERN nell’ambito di RD12. Software di simulazione del rivelatore -------------------------------------Nel corso dell'ultimo anno è stata completata la prima parte del cap 6 del PPR (Physics Performance Report), che riguarda la caratterizzazione degli eventi negli urti centrali Pb-Pb dell'esperimento ALICE. Il contributo specifico del gruppo di Bari ha riguardato lo studio della molteplicità di tracce cariche degli eventi facendo uso dei soli due piani di rivelatori a pixel. I dettagli di questa analisi sono stati sviluppati in una Nota Interna ALICE. Lo studio è stato eseguito facendo uso del programma di simulazione generale di ALICE (AliRoot) dove i parametri che descrivono i pixel sono ancora regolati sulla descrizione dei dati dell'esperimento NA57. L'analisi dei dati dei test beam sui prototipi di pixel ALICE, ancora in corso, fornirà una regolazione più realistica. 2.2.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Bari, Politecnico di Bari (+ Collaborazione Internazionale) 2.2.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 653500.00 Eventuale cofinanziamento Euro 5000.00 Costo Totale Euro 658500.00 2.2.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 2.2.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 2.2.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 2.1 alla 2.1 Ulteriori pubblicazioni: - L. Rizzi - Tesi di Laurea in Ingegneria Elettronica Facolta' di Ingegneria del Politecnico di Bari "Caratterizzazione del front-end analogico del rivelatore a pixel per l'esperimento ALICE al CERN-LHC" - A. Dalessandro - Tesi di Laurea in Ingegneria Elettrica Facolta' di Ingegneria del Politecnico di Bari "Sviluppo del sistema di alimentazione del rivelatore a pixel di silicio per l'esperimento ALICE al CERN di Ginevra" 2.2.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 2.2.7b - Obiettivi della ricerca: ATTIVITA' PREVISTA PER IL 2004 A) HMPID ======== Nell'anno 2004 l'attività prevista del gruppo ALICE-HMPID consisterà nel completamento della costruzione dei tre restanti moduli RICH. Inoltre si provvederà alla costruzione del sistema di ricircolo del liquido radiatore C6F14 ed alla costruzione della meccanica di supporto dei moduli sullo spaceframe. Per quanto riguarda le attività di analisi, si introdurranno nel codice AliROOT degli algoritmi per la identificazione "combinata" con altri rivelatori in grado di identificare adroni carichi in regioni di rapidità e momento trasverso in comune con l'HMPID. Inoltre si studierà la capacità di identificazione del RICH in eventi centrali Pb-Pb, caratterizzati da un'elevata molteplicità di tracce primarie prodotte. B) SPD Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 35 ====== In accordo con il planning del progetto SPD, il 2004 vedrà lo sforzo principale concentrato sulla produzione dei moduli finalizzata alla costruzione del rivelatore. Preliminarmente, nel corso dei primi mesi dell'anno, sarà completata la validazione delle procedure di assemblaggio, incluso il wire-bonding, e di test dei moduli. In tale ambito i due aspetti che richiederanno il maggior sforzo sono: - l'acquisizione, installazione e resa operativa di una microsaldatrice dedicata per l'SPD; - la realizzazione di una stazione di test per gli half-staves, completa di sistema di lettura attraverso fibra ottica, sistema di alimentazione e raffreddamento. I risultati dei test in corso sugli assemblati AMS consentirà di valutare in modo definitivo se la tecnologia con indio possa essere adottata per la costruzione dell'SPD di ALICE. Nel corso del 2004 assumeranno un peso progressivamente crescente le attività di partecipazione ai test su fascio, inclusa l'analisi dati, e di sviluppo software, sia nell'ambito del modello per la simulazione della risposta del rivelatore che per lo studio dei segnali fisici di interesse. 2.2.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 778000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 5000.00 Costo Totale Euro 783000.00 2.3.1 - Titolo della ricerca: Reazioni Nucleari indotte da ioni leggeri e pesanti. Dinamica della fissione nella regione dei nuclei super-pesanti 2.3.2 - Ente Finanziatore: INFN 2.3.3 - Responsabile della ricerca: G. D'Erasmo 2.3.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. D'Erasmo, E.M. Fiore Ricercatori INFN: A. Pantaleo Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: D. Di Santo Dottorato di Ricerca in Fisica: B. Dalena,G. Simonetti Personale tecnico INFN: G. Antuofermo,G. Iacobelli, M.Sacchetti,P.Vasta 2.3.5 - Durata della ricerca: 2004-06 2.3.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Nuova Ricerca di base Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 2.3.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La sintesi di elementi superpesanti(SHE) per mezzo di reazioni tra nuclei pesanti è stato un interessante campo di ricerca negli ultimi anni e un intenso lavoro è stato fatto sia dal punto di vista sperimentale che teorico per studiare i processi di produzione. La maggiorparte dei calcoli prevede una linea di stabilità di elementi con Z=114,N=184.La sezione d'urto di sintesi di SHE è molto piccola(dell'ordine del pbarn per elementi fino a Z=112) e decresce con l'aumentare del numero atomico,quindi è di primaria importanza la comprensione sperimentale del meccanismo di produzione. La sintesi di SHE si può ottenere per mezzo di reazioni di fusione tra ioni pesanti e dipende dalla sezione d'urto di formazione e dalla probabilità di sopravvivenza del sistema composto rispetto alla fissione.La dimanica della fissione gioca quindi un ruolo molto importante nella determinazione dei parametri del canale di ingresso per massimizzare la sezione d'urto di produzione dei nuclei superpesanti.Le misure di pre-e post-scissione forniscono informazioni sul Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 36 ritardo della fissione che a sua volta aumenta l'emissione di neutroni di pre-scissione portando alla formazione di un freddo sistema composto fissionabile(superpesante).Nello studio della correlazione frammento-neutrone, la componente di pre-scissione fornisce informazioni sull'effettivo tempo di vita medio del sistema composto, mentre il numero totale di neutroni può dare la segnatura se è stata raggiunta una forma mononucleare o una configurazione nucleare composta prima della ri-separazione del sistema di-nucleare.Allo scopo nell'ambito dell'esperimento EDEN è iniziato lo studio della dinamica di fissione nella regione di massa superpesante attraverso misure di neutroni. Presso l'acceleratore XTU Tandem+ALPI dei Laboratori Nazionali di Legnaro dell'INFN è stata studiata la reazione 80Se+208Pb a 470 MeV che popola il sistema composto(A=288, Z=116) a energia di eccitazione di 45 MeV.La valutazione della molteplicità dei neutroni di pre-fissione(connessa al nucleo composto)e quella di post-fissione(connessa ai due frammenti di fissione) dimostra che spesso nel caso di eventi di deep-inelastic (DIC)altamente rilassati le reazioni sono caratterizzate da un sistema di-nucleare con vita media abbastanza lunga da permettere l'emissione di neutroni di pre-scissione dallo stadio intermedio prima della ri-separazione dei patners della reazione.Sono in corso l'analisi dei dati per le reazioni 56Fe+232Th a energia di 316 MeV e 80Se+208Pb a 600 MeV che popolano lo stesso sistema composto(A=288,Z=116). 2.3.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Collaboration 2.3.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro Eventuale cofinanziamento Euro Costo Totale Euro INFN(Pd+LNL+Ba+Pa)+International 0.00 0.00 0.00 2.3.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 2.3.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 2.3.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 2.3.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 2.3.7b - Obiettivi della ricerca: Si prevede di continuare lo studio sugli effetti dinamici nella popolazione di elementi superpesanti attraverso misure di molteplicità di neutroni di pre e post-fissione nella reazione.Inoltre,poichè la probabilità di sopravvivenza dei nuclei nella regione superpesante, che riflette la competizione tra l'evaporazione di neutroni e la fissione,dipende fortemente dalla densità dei livelli di tali nuclei si prevede di effettuare ulteriori misure con statistica molto alta al fine di determinare sperimentalmente il parametro densità dei livelli nella regione di massa dei nuclei super-pesanti. 2.3.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Piano delle Ricerche 2004 Euro Euro Euro 278000.00 0.00 278000.00 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 37 2.4.1 - Titolo della ricerca: Fisica degli ipernuclei a DAFNE (Esp. FINUDA) 2.4.2 - Ente Finanziatore: INFN 2.4.3 - Responsabile della ricerca: V. Paticchio 2.4.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G.D'Erasmo,E.M.Fiore Ricercatori INFN: D.Elia,R.Fini,V.Lenti,V.Manzari,A.Pantaleo,V.Paticchio Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: D.Di Santo,M. Palomba Dottorato di Ricerca in Fisica: B. Dalena,G. Simonetti Personale tecnico INFN: G.Antuofermo,G.Iacobelli,M. Sacchetti, P.Vasta 2.4.5 - Durata della ricerca: 1992-2006 2.4.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 2.4.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Studio di stati ipernucleari prodotti mediante interazione di nuclei medio leggeri con fasci di K a riposo prodotti sul fascio D2 del collisore e+ e- da 510 MeV + 510 MeV DAFNE dei Laboratori nazionali di Frascati dell'INFN. Si tratta di una collaborazione tra le Sezioni INFN di Bari, Torino, Brescia, Pavia, Trieste e L.N.F. con JINR e TRIUMF Vancouver. La Sezione di Bari ha la responsabilità dello spettrometro neutronico e la corresponsabilità del rivelatore di vertice a µ-strip di silicio. Nel corso dell'anno sono stati testati presso i Laboratori Nazionali di Frascati (LNF)i singoli apparati in carico al gruppo di Bari installati in Finuda. Inoltre sono state effettuate presso i misure di raggi cosmici con l'apparato completo Finuda,in presenza e assenza di campo magnetico,in attesa di avere a disposizione il fascio di DAFNE e iniziare a runnare.E' in corso l'analisi dei dati. In sede, e' continuata l'attivita' di studio delle caratteristiche temporali del rivelatore di tempo di volo( TOFONE ) di cui e' stata effettuata anche una calibrazione assoluta della funzione di risposta di due moduli utilizzando la stessa configurazione geometrica. Allo scopo sono tuttora in corso prese dati con cosmici e con iniezioni di fascio laser. Il gruppo di Bari ha inoltre avuto in carico dalla collaborazione la installazione e gestione del rivelatore interno di trigger e di tempo di volo ( TOFINO) per il quale in sede sono state curati gli aspetti di read-out e di temporizzazione. 2.4.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: ENEA,CNR,Triumf 2.4.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 1600000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 1600000.00 2.4.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 2.4.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: Workshop on Hypernuclear Physics at Dafne,19-22 marzo 2002,Iseo,Italy 2.4.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 2.4.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 38 2.4.7b - Obiettivi della ricerca: Nel corso del 2004 si prevede la partecipazione a turni misura presso l'acceleratore Dafne per continuare la presa dati per lo studio degli Ipernuclei e effettuare la relativa analisi. 2.4.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 2.5.1 - Titolo della ricerca: Misure di sezioni d'urto neutroniche di interesse per l'Astrofisica e per applicazioni medico-industriali. 2.5.2 - Ente Finanziatore: 2.5.3 - Responsabile della ricerca: N. Colonna 2.5.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. De Leo Ricercatori INFN: N. Colonna, G. Tagliente Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: S. Marrone Dottorato di Ricerca in Fisica: R. Terlizzi Altro (specificare): E. Bisceglie (borsista UE) Personale tecnico INFN: M. Sacchetti, P. Vasta 2.5.5 - Durata della ricerca: 2001-2006 2.5.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 2.5.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L'esperimento si propone lo studio di sezioni d'urto neutroniche presso la facility n_TOF (neutron Time of Flight), divenuta recentemente operativa al CERN. Le caratteristiche innovative del fascio di neutroni, in particolare il largo spettro energetico, l'elevata intensita', l'alta risoluzione e il basso background, rendono n_TOF una facility unica al mondo, permettendo misure di interesse vitale nei campi della tecnologia nucleare, dell'Astrofisica, e della fisica nucleare fondamentale. In particolare, scopi primari dell'esperimento sono: - lo studio di reazioni di cattura neutronica, coinvolte nei processi di Nucleosintesi Stellare; - la raccolta dei dati nucleari di interesse per la produzione di energia e per la trasmutazione delle scorie radioattive, tramite sistemi basati su acceleratori (i cosiddetti ADS o Accelerator Driven Systems). Il fascio di neutroni e' prodotto per spallazione da protoni di 20 GeV del PS, su un bersaglio di Piombo. La sala sperimentale e' situata all'estremita' di un tunnel per tempi di volo di 200 metri di lunghezza. L'elevato flusso (fino a tre ordine di grandezza superiore ad altre facilities per neutroni) consente lo studio di reazioni su bersagli radioattivi, quali frammenti di fissione e attinidi che costituiscono larga parte delle scorie nucleari a lunga vita media. Innovativi sistemi di rivelazione e di acquisizione dati sono impiegati nello studio delle reazioni di cattura, di fissione ed inelastiche, di interesse per gli ADS e per l'Astrofisica Nucleare. La collaborazione n_TOF consta di 150 ricercatori di 40 Istituzioni, perlopiu' Europee. In considerazione degli aspetti applicativi della ricerca, l'esperimento usufruisce di un finanziamento da parte della Commissione Europea nell'ambito del V Programma Quadro per la Ricerca (contratto n. FIKW-CT-2000-00107). Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 39 Al progetto partecipano 15 ricercatori italiani afferenti a 4 sezioni dell'INFN (Bari, Bologna, Laboratori Nazionali di Legnaro, Trieste), all'ENEA e ai dipartimenti di Fisica dell'Universita' di Bari, Bologna, Trento e Trieste. Dopo il commissioning della facility, completato nel 2001, sono state effettate finora numerose misure di sezioni d'urto di interesse per l'Astrofisica e per ADS. Fra queste, è stata analizzata a Bari la reazione di cattura neutronica su 151Sm, mai studiata finora. Il 151Sm è un importante branch-point isotope, che permette di ricavare importanti informazioni sulla temperatura nel He-burning core delle giganti rosse. I risultati di n_TOF indicano che la temperatura attualmente stimata sulla base di sezioni d'urto teoriche, va corretta per un 30 % circa. 2.5.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: ENEA (Bologna), MURST (Univ. Bari e Bologna), Consorzio Europeo n_TOF 2.5.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 600.00 Eventuale cofinanziamento Euro 250.00 Costo Totale Euro 850.00 2.5.10 - Contratti e convenzioni stipulati: Contratto EC n-TOF-ND-ADS (n. FIKW-CT-2000-00107) 2.5.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 2.5.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 2.2 alla 2.8 2.5.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 2.5.7b - Obiettivi della ricerca: La dimostrazione delle caratteristiche innovative del fascio di neutroni ha aperto la strada ad un vasto programma di misure di interesse per vari campi della Fisica fondamentale ed applicata. In particolare sono previste misure di reazioni indotte da neutroni su isotopi di interesse per il ciclo del Torio (produzione di energia), su frammenti di fissione e attinidi a lunga vita media (incenerimento di scorie radioattive), e su isotopi coinvolti in processi di Nucleosintesi stellare. Nei prossimi mesi e' previsto un upgrade dell'apparato sperimentale, con l'aggiunta di un calorimetro gamma, costituito da cristalli di BaF2, attualmente in fase di costruzione. Il completamento del calorimetro e' previsto entro i primi mesi del 2004. A partire da Maggio 2004 saranno effettuate misure di sezioni d'urto di cattura su isotopi di interesse per la trasmutazione delle scorie radioattive. Si tratta per lo piu' di attinidi (Np, Am, Cu, Pu), e di frammenti di fissione (Se, Tc, Zr, etc...) a lunga vita media, le cui sezioni d'urto non sono mai state studiate prima d'ora per via della radioattività naturale dei bersagli, che costituisce un background difficilmente eliminabile presso altre facility per neutroni. Il flusso di neutroni presso n_TOF, fino a tre ordini di grandezza superiore a quello di altre facilities esistenti, permetterà lo studio per la prima volta di tali isotopi radioattivi. 2.5.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 265.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 265.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 40 2.6.1 - Titolo della ricerca: Spettroscopia nucleare di ipernuclei eccitati da reazioni (e,e'k+) 2.6.2 - Ente Finanziatore: INFN 2.6.3 - Responsabile della ricerca: R. De Leo 2.6.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. De Leo Ricercatori INFN: G. De Cataldo Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: L. Lagamba Assegno di ricerca Università: S. Marrone 2.6.5 - Durata della ricerca: 2.6.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 2.6.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Studio dei livelli eccitati di ipernuclei raggiunti con reazioni (e,e'K+) su nuclei stabili. L'esperimento ha il fine di determinare il potenziale di spin-orbita lambda-nucleone, di fondamentale importanza per la spettroscopia degli ipernuclei. L'esperimento viene svolto in condizioni sperimentali tali da assicurare una risoluzione energetica degli spettri finali inferiore ai 200 keV. Per questo fine si usano fasci altamente monoenergetici, bersagli sottili, e si rivelano le particelle prodotte (e',K+) con due spettrometri magnetici a risoluzione superiore a 10-4 in momento, equipaggiati con rivelatori nel piano focale capaci di assicurare una precisa identificazione delle particelle prodotte. L'esperimento si svolge presso la sala A del laboratorio Jlab di Newport News (Virginia-USA) con elettroni di energia massima di 6 GeV. 2.6.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN + vari istituti stranieri 2.6.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 23000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 23000.00 2.6.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 2.6.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 2.6.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 2.9 alla 2.9 2.6.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 2.6.7b - Obiettivi della ricerca: E' previsto il test dei due setti magnetici e del rivelatore RICH sotto fascio mediante analisi della reazione 12C(e,e'k) tra 4 e 6 GeV. Dopo questo esperimento test, saranno investigati gli ipernuclei formati da vari nuclei targhetta. 2.6.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 41 2.7.1 - Titolo della ricerca: Studio del Deep Inelastic Scattering presso lo spettrometro HERMES del laboratorio DESY di Amburgo (exp. HERMES) 2.7.2 - Ente Finanziatore: INFN 2.7.3 - Responsabile della ricerca: R. De Leo 2.7.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. De Leo Ricercatori INFN: E. Nappi Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: L. Lagamba 2.7.5 - Durata della ricerca: 2.7.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 2.7.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L'esperimento Hermes studia lo scattering profondamente inelastico di elettroni polarizzati di 27 GeV su nuclei (H, D, Ar, ..) gassosi polarizzati. Con la rivelazione di tutte le particelle prodotte in un piccolo angolo in avanti, l'esperimento ha lo scopo di fornire informazioni utili alla identificazione delle origini dello "spin del nucleone". 2.7.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN + vari istituti stranieri 2.7.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 36000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 36000.00 2.7.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 2.7.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 2.7.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 2.10 alla 2.11 Ulteriori pubblicazioni: A. Airapetian et. al. "Measurement of R=sigma(L)/sigma(T) in Deep-Inelastic scattering on Nuclei" DESY 02-091 (3 autori baresi/174) A. Airapetian et. al. "Evidence for quark-hadron duality in the proton spin asymmetry A1" DESY 02-137 (3 autori baresi/174) A. Airapetian et. al. " The Q2-Dependence of Nuclear Transparency for Exlusive rho-0 Production" DESY 02-152;hep-ex/0209072 (3 autori baresi/174) 2.7.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 2.7.7b - Obiettivi della ricerca: Per estendere le potenzialità di Hermes allo studio di reazioni esclusive, quali il "deep virtual Compton scattering", l'"exclusive pion production", e l'"exclusive vectormeson production", si è progettato un "recoil detector" che verrà posizionato attorno alla targhetta e prima dello spettrometro. Il recoil detector sarà costituito da cilindri concentrici di silici, fibre scintillanti, rivelatori gamma. Il gruppo di Bari sarà coinvolto nella costruzione dei rivelatori a fibre scintillanti. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 42 Si continuerà l'analisi dei dati da scattering di positroni da 12 GeV su nuclei di D,N e Kr per lo studio dei processi di formazione adronica da Deep Inelastic Scattering, in funzione di nuove variabili cinematiche. 2.7.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 43 3. Fisica della materia condensata 3.1.1 - Titolo della ricerca: Solitoni Spaziali in semiconduttori per la trattazione ottica dell'informazione. 3.1.2 - Ente Finanziatore: Unione Europea 3.1.3 - Responsabile della ricerca: M. Brambilla 3.1.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: M. Brambilla, M. Dabbicco. Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: T. Maggipinto Borsista post-doc Università: I.Perrini 3.1.5 - Durata della ricerca: >3 anni 3.1.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 3.1.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Sinora, la difficoltà principale incontrata nei tentativi di codificare informazione nelle strutture ottiche spaziali sorge dalla circostanza che le varie parti del pattern sono fortemente correlate l'una all'altra, per cui una modificazione introdotta localmente per codificare informazione cambia, in realtà, il pattern in modo globale. Recentemente, tuttavia, è stato scoperto che in appropriate condizioni è possibile creare, nel profilo del campo coerente emesso da un risonatore ottico nonlineare, degli stretti picchi locali di intensità su di un background omogeneo. Questi si comportano come entità individuali e non interagiscono tra di loro, purchè la distanza sia superiore ad un certo minimo (stimabile teoricamente) dell'ordine della dimensione dei picchi stessi. Questi oggetti sono chiamati solitoni di cavità (CS). Tutto ciò suggerisce la possibilità di trattare i solitoni come pixels per realizzare matrici riconfigurabili, commutazione ottiva, amplificatori all optical. In passato, indagini teorico-sperimentali hanno mostrato che in sistemi ottici quali LCLV, dye organici, rodopsine, vapori di sodio, fotorefrattivi, sono confermate le previsioni teoriche secondo cui è possibile: · controllare il sistema in modo da formare un gran numero di SS nel profilo trasversale del campo elettromagnetico, nelle posizioni desiderate; · cancellare singoli CS senza influenzare i rimanenti; · prefissare la posizione dei CS che si formano, perchè questi posseggono proprietà di autoallineamento in gradienti di campo. Recentemente è stata data conferma dell'esistenza e manipolabilità dei CS in microrisonatori a semiconduttore a cavità verticale, con un accordo eccellente tra la teoria, eleborata nel presente Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 44 piano, e l' esperimento. 3.1.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Dip. Fisica Università dell'Insubria (Como), Dept. of Physics University of Strathclyde (Glasgow,UK), Physikalisch-Technisches Bundesanstalt (Braunschweig, D), Universitaet Ulm (D), Institut Nonlineaire CNRS (Nice, F), Lab Photonique et Nanostructures (Marcoussis, F) 3.1.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.1.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.1.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.1.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 3.1 alla 3.5 Ulteriori pubblicazioni: 3.1.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.1.7b - Obiettivi della ricerca: La ricerca verrà articolata su due principali linee di attività: da una parte si perseguira' una integrazione nei modelli della dinamica diffusiva e nonlineare del campo termico di reticolo, studiandone le implicazioni sia in termini globali sia focalizzandosi sullo scenario morfogenico dei patterns e dei SS. Verranno considerate sia le configurazioni passive (carriers fotogenerati) che attive (con correnti elettriche di pompaggio). Verranno approfonditi i lavori di modellistica e analisi sia formale che numerica sui fenomeni implicati dalle disomogeneità epitassiali. Verrà poi proseguita la attività di sviluppo degli schemi per realizzare gates ottici, amplificatori e commutatori di modulazione basati su CS. Un nuovo argomento in questa linea si sta sviluppando sui microdevices a Multi-Quantum-Dots, che sono attualmente al vaglio dei gruppi sperimentali. Si intraprenderà uno studio teorico di fattibilità ed si avrà una rimodulazione della linea di ricerca in base ai feedback dei partner. Un nuovo fronte di ricerca è stato aperto inziando ad abbandonare l'approssimazione di campo medio, e sviluppando teorie predittive della formazione di strutture ottiche tridimensionali, propaganti stabilmente in cavità con mezzi assorbitori nonlineari. Queste ricerche potranno essere estese, nelle opportune intersezioni, con gruppi sperimentali che stanno studiando diodi laser "edge-emitter" ed in risonatori in regimi operativi ad elevato assorbimento nonlineare. L'obiettivo finale è quello di studiare l'esistenza di "proiettili di luce" in cavità a confinamento tridimensionale, intesi come estensione altamente non triviale dei solitoni di cavità osservati nel 2002. 3.1.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 100.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 10.00 Costo Totale Euro 110.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 45 3.2.1 - Titolo della ricerca: Tecniche ottiche innovative per applicazioni ambientali: "Sensori fotoacustici per il controllo ambientale" ( Progetti Sud-FESR/INFM , ASI/INFM ; sez. A INFM; Centro di Eccellenza TIRES ). 3.2.2 - Ente Finanziatore: 3.2.3 - Responsabile della ricerca: P.M. Lugarà 3.2.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: M. Ferrara (fino a 06/2003), P.M. Lugarà, G. Scamarcio, I.M. Catalano, L. Baldassarre, M. Dabbicco. Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: A. Elia Altro (specificare): G.Ventruti ( ric. Fac. Scienze MM.FF.NN. , SSD GEO/06 Personale tecnico universitario: M.Cornacchia, M.Sibilano 3.2.5 - Durata della ricerca: 3.2.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 3.2.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Per quel che attiene la diagnostica ambientale un grande impulso hanno di recente avuto tecnologie di valutazione della concentrazione di inquinanti e di temperatura nei processi combustivi oltre che quelle di monitoraggio delle aree urbane con la determinazione del particolato in sospensione. Alcune di queste tecnologie sono da considerarsi consolidate e l'obiettivo delle attuali ricerche è quello di rendere fruibili in modo significativo da parte dell'utenza pubblica e privata. In tal senso la ricerca è orientata all'ingegnerizzazione ed in alcuni casi trasportabilità dei sistemi di rilevamento. Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, l'Unità di Ricerca INFM di Bari propone metodi e sensori basati sulla Spettroscopia Fotoacustica (PAS). L'impiego di tale tecnica spettroscopica nella rivelazione di inquinamento ambientale, permette il raggiungimento di livelli di sensibilità ( poche decine di parti per miliardo )superiori rispetto alle tecniche spettroscopiche convenzionali. I rivelatori di gas basati sull'effetto fotoacustico possono essere impiegati sia in ambienti interni che esterni per il monitoraggio di gas tossici ed inquinanti nell'atmosfera, l'identificazione degli inquinanti gassosi e il campionamento dell'aria in zone prefissate. I rivelatori PAS oltre che essere stabili ed affidabili (richiedono saltuarie calibrazioni) possono avere un' ampia gamma dinamica lineare (fino a sei ordini di grandezza). Sarà anche possibile incrementare notevolmente la selettività operando nella regione spettrale del medio Infrarosso, dove molti inquinanti gassosi hanno massimi di assorbimento, grazie all'impiego di sorgenti laser a semiconduttore, in particolare a cascata quantica, sviluppate dalla stessa Unità di Ricerca nell'ambito di progetti INFM. Attività svolta nell'anno precedente: Sono state realizzate celle fotoacustiche risonanti per sorgenti nel medio infrarosso, in particolare laser a cascata quantica realizzati presso l'Unità di Ricerca INFM di Bari; sono stati condotti esperimenti nella regione di principale assorbimento IR di alcuni composti organici volatili, come butanolo ed altri alcoli. 3.2.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFM ; Bell Laboratories, Lucent Technologies, Murray Hill, NJ, USA ; RAF S.r.l. , Bari ; Kleistek , Bari. 3.2.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 46 3.2.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.2.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.2.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: Scamarcio G. et al. – (8/10 autori ) [Scamarcio G. , Zanolli Z., Rizzi F., SibilanoM., Spagnolo V., Catalano I.M., Lugarà P.M., Ferrara M. ] “Fabrication of mid-infrared Quantum Cascade Lasers for trace gas detection” INFMeeting 2002, Bari, 24-28 giugno , (2002) , 58 Elia A. et al. – (5/5 autori) [Elia A., Ventruti G., Lugarà P.M., Scamarcio G., Ferrara M. ] “Photoacoustic detection of atmospheric pollutants using diode lasers and quantum cascade lasers” INFMeeting 2002, Bari, 24-28 giugno , (2002) , 245 3.2.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.2.7b - Obiettivi della ricerca: Verrà indagato fotoacusticamente l'intervallo spettrale che identifica e quantifica la presenza di ossidi di azoto, con l'impiego di un laser a cascata quantica commerciale operante intorno a 1875 cm-1. Si studieranno gli spettri fotoacustici di gas inquinanti comunemente prodotti nella fabbricazione di ceramiche. 3.2.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.3.1 - Titolo della ricerca: Tecniche ottiche innovative per biomedicina: "Sensori ottici non invasivi e tecniche di fluorescenza" (Progetto Sud-FESR/INFM ; sez. A INFM ; Centro di Eccellenza TIRES ). 3.3.2 - Ente Finanziatore: 3.3.3 - Responsabile della ricerca: I.M. Catalano 3.3.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: I. M. Catalano, P. M. Lugarà Altri ricercatori coinvolti: Borsista post-doc Università: T. Cassano Altro (specificare): G. Cicco, N. Cardascia Altro (specificare): R. Tommasi ( Ric. Fac.di Medicina e Chirurgia ) Altro (specificare): L. Nitti ( Prof. Ordin. Fac. di Medicina e Chirurgia ) Personale tecnico universitario: M. Cornacchia 3.3.5 - Durata della ricerca: 3.3.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 3.3.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La diagnostica ottica dell'ossigenazione dei tessuti è ad oggi limitata agli strati più superficiali del Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 47 corpo umano. Esistono altre tecniche non ottiche di ossimetria non invasiva delle massi muscolari, basate sulla determinazione della pressione parziale di ossigeno pericutaneo. La ossimetria ottica non-invasiva nel vicino infrarosso permetterà di esplorare la perfusione fino ad alcuni centimetri di profondità, quindi anche in masse muscolari consistenti o organi interni. La metodica verrà inizialmente sviluppata per la determinazione della perfusione dei muscoli scheletrici in pazienti ipertesi o con patologie cardiovascolari, a riposo o sotto sforzo. Successivamente la tecnica potrà trovare applicazioni in altri importanti settori della medicina quali la neonatologia, per il controllo continuo dell'ossigenazione cerebrale, l'ostetricia, per il monitoraggio degli effetti dei farmaci durante il travaglio, la neurologia e la chirurgia vascolare, per il controllo della perfusione del cervello durante operazioni alle carotidi, la cardiochirurgia, per valutare lo stato di vascolarizzazione del miocardio. Verranno condotti studi preliminari per la determinazione ottica non invasiva di altri parametri biologici in vivo. Si studierà con tecniche di fluorescenza risolta in tempo l'effetto della ossigenazione su sostanze iniettabili per fluoroangiografia. Attività svolta nell'anno precedente: Si è progettata e realizzata una sonda ossimetrica a fibre ottiche, che ha consentito di eliminare ogni connessione elettrica tra ossimetro e paziente, oltre che mostrare alta immunità al rumore elettromagnetico. 3.3.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFM ; Centro Interdipartimentale CEMOT ; RAF S.r.l. , Bari 3.3.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.3.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.3.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.3.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 3.3.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.3.7b - Obiettivi della ricerca: Realizzazione e sperimentazione di un nuovo prototipo di ossimetro da impiegare con la sonda a fibre ottiche. Estensione delle tecniche spettroscopiche per l'analisi dell'effetto della ossigenazione sulle sostanze per fluoroangiografia ; eventuali prove sul campo. 3.3.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 48 3.4.1 - Titolo della ricerca: Tecniche ottiche innovative per applicazioni industriali: "Sensori per saldatura e lavorazioni laser" (Progetti Sud-FESR/INFM , FRA-WEST INFM ; sez. A INFM ; Centro di Eccellenza TIRES ). 3.4.2 - Ente Finanziatore: 3.4.3 - Responsabile della ricerca: P. M. Lugarà 3.4.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: P.M. Lugarà, M. Ferrara (fino a 06/2003), I.M. Catalano. Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: T. Sibillano Assegno di ricerca Università: A. Ancona, V. Spagnolo Borsa di studio INFM: F. Ottonelli Altro (specificare): R. Tommasi (Ric. Facoltà di Medicina e Chirurgia ) Personale tecnico universitario: M. Sibilano 3.4.5 - Durata della ricerca: 3.4.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 3.4.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L'attuale stato dell'arte, per quel che attiene ai controlli di processo in lavorazioni meccaniche, quali taglio e saldatura a mezzo fascio laser o tradizionali, è caratterizzato da una ricerca estremamente diversificata che sfrutta le tecnologie più disparate per ottenere un monitoraggio in tempo reale dei processi, tale da consentire al contempo un miglioramento della qualità ed una maggiore affidabilità della tecnologia. Nella rilevazione non invasiva di quanto accade nel punto di interazione con la materia vengono diffusamente impiegate tecniche di spettroscopia, misurazioni d'intensità luminosa, misure di campi elettrici indotti o di impedenze dei plasmi. Ad oggi, tuttavia, non sono presenti sul mercato sensori efficaci, e quei pochi già in distribuzione risultano estremamente carenti per quantità e qualità delle informazioni che riescono a rilevare. Si intende realizzare sensori di saldatura per il monitoraggio in tempo reale del processo, basati sulla determinazione spettroscopica della temperatura elettronica del plasma di saldatura ; altri obiettivi sono l'analisi delle oscillazioni del plasma e lo studio nell'infrarosso del processo di raffreddamento del giunto saldato. Si affronterà anche il problema della saldatura con il laser di materiali metallici non ferrosi. Attività svolta nell'anno precedente: È stata progettata e costruita una torcia sensoria più maneggevole per le saldature TIG manuali. Si sono condotte campagne di prove in produzione presso aziende, per "addestrare" il sensore e il software, ai fini del riconoscimento in tempo reale dei difetti generati in questo tipo di processo, molto diffuso presso le PMI di impiantistica, confrontando i risultati ottenuti con il sensore nella rivelazione di difetti con quanto stabilito da altre tecniche post-processo, come RX e liquidi penetranti, oltre che da analisi metallografiche distruttive. Si sono eseguite le prime analisi in tempo reale delle frequenze di oscillazione del plasma di saldatura laser, correlandone le variazioni all'insorgere di difetti di saldatura. Sono state eseguite prove preliminari di saldatura laser di leghe di alluminio. 3.4.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFM ; Centro Laser Scrl , Valenzano 3.4.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 49 3.4.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.4.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.4.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: Ancona A. et al. – ( 5/5 autori) [Ancona A., Maggipinto T., Spagnolo V., Ferrara M., Lugarà P.M. ] “Optical sensor for real time weld defects detection” Electronic Imaging 2002, Proc. SPIE Vol. 4669 , (2002) , 217-226 Ancona A. et al. – (5/5 autori) [Ancona A., Sibillano T., Maggipinto T., Ottonelli F., Lugarà P.M.] “Oscillations of optical emission from plasma during a deep penetration laser welding process: potential application to process monitoring” INFMeeting 2002, Bari, 24-28 giugno , (2002) , 90-91 Lugarà P.M. et al. – (5/5 autori) [Lugarà P.M., Ancona A., Ottonelli F., Spagnolo V., Ferrara M.] “Gas Tungsten Arc Welding Sensing Torch” INFMeeting 2002, Bari, 24-28 giugno , (2002) , 61-62 3.4.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Brevetto N. 01314519, titolare INFM, del 18/12/2002 Sensore ottico per il monitoraggio dei processi di saldatura A. Ancona, V. Spagnolo, P.M. Lugarà Attività prevista per il 2004 3.4.7b - Obiettivi della ricerca: Verrà esteso l'impiego del sensore di saldatura già sviluppato e installato nel laboratorio di Lavorazioni Laser INFM, presso il Dipartimento Interateneo di Fisica, nelle campagne di saldatura laser di materiali metallici non ferrosi. Si applicherà estensivamente la tecnica di mappatura IR del processo di raffreddamento dei giunti di acciai saldati con il laser, avendo come scopo l'individuazione di cricche al loro formarsi. Si studierà l’effetto di modifiche del sistema di adduzione del gas di assistenza sui parametri e sulla qualità della saldatura laser di acciai e metalli non ferrosi. 3.4.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.5.1 - Titolo della ricerca: LASER A CASCATA QUANTICA: progettazione, fabbricazione, studio e applicazioni (progetto europeo 6PQ STRP "ANSWER"; progetto ESA "Optical Far-IR Wave Generation"; progetto MIUR cluster 26 "Materiali Innovativi" P5BW2; progetto FIRB 2001; contributo di Ateneo COFIN 2002) 3.5.2 - Ente Finanziatore: Unione Europea 3.5.3 - Responsabile della ricerca: G. Scamarcio 3.5.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. Scamarcio, I.M. Catalano, P. M. Lugarà Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 50 Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): Cinzia Di Franco (ricercatore INFM) Assegno di ricerca Università: V. Spagnolo Altro (specificare): M. Troccoli (ricercatore Harvard University) Dottorato di Ricerca in Fisica: F. Rizzi, Z. Zanolli Dottorato di Ricerca in Fisica: M. Vitiello, D. Marano Personale tecnico universitario: M.Sibilano, M. Cornacchia 3.5.5 - Durata della ricerca: 5 anni 3.5.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 3.5.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: I principali obiettivi delle ricerche sono: - progettazione di nuove strutture quantistiche e nuovi dispositivi emettitori di radiazione infrarossa - sviluppo di tecniche fotolitografiche di fabbricazione di dispositivi optoelettronici - fabbricazione di laser a cascata quantica e dispositivi emettitori nelle regioni del medio e lontano infrarosso. - sviluppo ed applicazione di tecniche ottiche "micro-probe" per l'indagine non invasiva di dispositivi laser durante il funzionamento - studio della fisica delle strutture a cascata quantica (distribuzione elettronica e fononica; inversione di popolazione, guadagno ottico ed effetto laser; iniezione tunnel e trasporto quantistico; generazione di fononi fuori equilibrio; distribuzione termica locale e flussi di calore; effetti termoelastici). I principali risultati ottenuti sono: - la fabbricazione e lo studio di laser a cascata quantica basasi su eterostrutture GaAs/AlGaAs - la prima dimostrazione della generazione di fononi ottici fuori equilibrio mediante trasporto quantistico - la generazione di radiazione IR largamente accordabile mediante campo elettrico nell'intervallo 5-12 micrometri in dispositivi basati su transizioni Wannier-Stark - la determinazione delle proprietà termiche di laser a cascata quantica basati sia su eterostrutture GaAs/AlGaAs sia su eterostrutture InGaAs/AlInAs/InP 3.5.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Bell Laboratories, Lucent Technologies, Murray Hill, NJ, USA, Harvard University, Lab. Thales, Parigi, Lab. INFM - TASC, Università di Vienna, Università di Parigi VII, Politecnico di Bari 3.5.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 1700000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 30000.00 Costo Totale Euro 1730000.00 3.5.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.5.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: Progress in laser sources and photonic devices, school dir G.Scamarcio Progress and achievements in laser sources, INFMeeting 2002, chair GS 3.5.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 3.6 alla 3.7 Ulteriori pubblicazioni: G. Scamarcio (1/1 autori), STATE OF THE ART OF InP AND GaAs QUANTUM CASCADE LASERS, 14th Indium Phosphide and Related Materials Conference, Stockholm, 2002 (INVITED TALK) V. Spagnolo, G. Scamarcio (2/2 autori) Micro-spettroscopia ottica di laser a cascata quantica, LXXXVIII Congresso Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 51 Nazionale della Società Italiana di Fisica, Alghero, 2002 (INVITED TALK) G. Scamarcio (1/1 autori), ELECTRONIC DISTRIBUTION AND MICROPROBE THERMAL PROFILE IN QUANTUM CASCADE LASERS, Workshop on Quantum Heterostructures and THz Electronics, Regensburg, 2002 (INVITED TALK) V. Spagnolo et al. (4/13 autori) [V. Spagnolo, D. Marano, G. Scamarcio, M. Troccoli], THERMAL CHARACTERISTICS OF QUANTUM CASCADE LASERS BY MICRO-PROBE OPTICAL SPECTROSCOPY, 5th International Conference on Mid-Infrared Optoelectronics Materials and Devices, (MIODM-5), Annapolis, 2002 (INVITED TALK) Z. Zanolli et al. (9/12 autori)[Z. Zanolli, G. Scamarcio, F. Rizzi, M. Vitiello, A. Sabato, I. M. Catalano, P. M. Lugarà, M. Sibilano, P. Calabrese], GaAs-BASED QUANTUM CASCADE LASERS: DESIGN, FABRICATION AND PERSPECTIVE, Proceedings XVI Conference on Vacuum Science and Technology, p. 1-6, Catania, 2002 (INVITED TALK) V. Spagnolo, Gori pinto, Danilo Marano, Gaetano Scamarcio, Mario Armenise, Mariano Troccoli, Claire Gmachl, Federico Capasso, Deborah L. Sivco, Alfred Y. Cho, THERMAL RESISTANCE AND HIGH-RESOLUTION TEMPERATURE PROFILE OF GAINAS/ALINAS/INP QUANTUM CASCADE LASERS USING GAINAS ARRAY DETECTION, INFMeeting, Congresso Nazionale di Fisica della Materia, Bari, 2002 3.5.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.5.7b - Obiettivi della ricerca: - Fabbricazione e studio di laser a cascata quantica InGaAs/AlInAs/InP strained con emissione nella finestra atmosferica 3-4 micrometri per telecomunicazioni in spazio libero; - Progettazione, fabbricazione e studio di laser a cascata quantica GaAs/AlGaAs con emissione nel medio IR (8-12 micrometri) per applicazioni alla rivelazione di tracce gassose; - Progettazione, fabbricazione e studio di laser a cascata quantica con emissione nella regione dei THz (60-100 micrometri) per applicazioni satellitari; - Studio delle caratteristiche elettroniche ed ottiche di laser a cascata quantica - Studio micro-probe della distribuzione eletronica e dei fenomeni di dissipazione termica nei laser a cascata quantica. 3.5.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Piano delle Ricerche 2004 Euro Euro Euro 200000.00 0.00 200000.00 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 52 3.6.1 - Titolo della ricerca: Emissione laser nel medio infrarosso in semiconduttori drogati con ioni di metalli di transizione (Progetto CNR, progetto INFM-PAIS) 3.6.2 - Ente Finanziatore: CNR 3.6.3 - Responsabile della ricerca: G. Scamarcio 3.6.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: M. Vitiello Dottorato di Ricerca in Fisica: F. Rizzi 3.6.5 - Durata della ricerca: 2 anni 3.6.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 3.6.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Nell'ambito di progetti CNR e INFM PAIS conclusi sono stati ottenuti i seguenti risultati principali. L'elettroluminescenza a 3.5 micron ottenuta in strutture InP:Fe e InGaAsP:Fe cresciute mediante tecniche epitassiali di equilibrio (MOCVD) ha aperto la strada verso la possibilità di un pompaggio elettrico efficiente di dispositivi emettitori e laser nel medio IR. Allo scopo di aumentare l'incorporazione della specie attiva, il Fe è stato introdotto nella matrice di InP mediante impiantazione ionica, seguita da annealing. Studi di trasporto e fotoluminescenza FT-IR hanno mostrato l'efficacia di questa tecnica per aumentare l'attivazione degli ioni Fe di circa due ordini di grandezza. Questo risultato molto positivo è tuttavia bilanciato dall'aumento drammatico dei fenomeni non radiativi Auger che tendono a diminuire l'efficienza di luminescenza. E' stata determinata la vita media degli stati eccitati mediante spettroscopia risolta in tempo. Sono state effettuate misure di guadagno ottico ad alta intensita' di eccitazione. 3.6.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Laboratorio INFM-TASC, Unità INFM di Catania, Bologna e Padova 3.6.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 150000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 150000.00 3.6.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.6.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.6.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 3.8 alla 3.8 3.6.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.6.7b - Obiettivi della ricerca: Il progetto ha lo scopo di esplorare nuovi mezzi attivi laser costituiti da atomi di metalli di transizione inglobati in semiconduttori, allo scopo di dimostrare la fattibilità di dispositivi fotoluminescenti ed elettroluminescenti per sorgenti di radiazione nel medio infrarosso (intervallo di lunghezze d'onda = 2-5micron). I risultati ottenuti nell'ambito di progetti CNR e INFM, utilizzando semiconduttori III-V hanno mostrato che l'efficienza di emissione è intrinsecamente limitata da fenomeni non radiativi Auger. Verranno pertanto esplorati sistemi basati su semiconduttori II-VI, fra cui, ZnSe:Fe. Verranno esplorati i meccanismi di eccitazione ottica, eccitazione elettrica, trasporto e scambio energetico tra gli ioni metallici e la matrice di Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 53 semiconduttore. La motivazione principale per lo studio di nuove sorgenti operanti nel medio infrarosso è l'assenza a tutt'oggi di dispositivi commerciali efficienti nella prima finestra atmosferica IR. 3.6.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 100000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 100000.00 3.7.1 - Titolo della ricerca: Studio di dispositivi emettitori basati su nitruro di gallio (LED-GaN) e semiconduttori organici (O-LED) 3.7.2 - Ente Finanziatore: 3.7.3 - Responsabile della ricerca: G. Scamarcio 3.7.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. Scamarcio, I.M. Catalano Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: V. Spagnolo 3.7.5 - Durata della ricerca: 3 anni 3.7.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Nuova Ricerca Applicata Prosecuzione 3.7.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Nell'ambito di un progetto INFM PAIS 2000 sono stati sulla fabbricati dispositivi a polimero di cui sono state studiate le proprietà di fotoluminescenza ed elettroluminescenza. Inoltre, è stato studiato il degrado accelerato (reliability) di LED a nitruro di gallio commerciali. 3.7.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: GELCORE; Politecnico di Bari; Università di Padova 3.7.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.7.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.7.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.7.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: G. Meneghesso et al. (1/10 autori) [G. Scamarcio], DEGRADATION MECHANISMS OF GaN-BASED LEDs AFTER ACCELERATED DC CURRENT AGING, Proceedings of IEEE International Electron Devices Meeting, 2002 3.7.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.7.7b - Obiettivi della ricerca: Verranno messe a punto tecniche di indagine delle proprietà elettriche ed ottiche di dispositivi emettitori a materiali organici (O-LED) e di dispositivi emettitori a base di nitruro di gallio Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 54 (LED-GaN). 3.7.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 20000.00 3000.00 23000.00 3.8.1 - Titolo della ricerca: Tecnologia del Quasi-Phase-Matching in guida d'onda di LiNbO3 per processi di chi(2) in cascata, e generazione di fotoni correlati (Progetto Finalizzato CNR "MADESS"). 3.8.2 - Ente Finanziatore: CNR 3.8.3 - Responsabile della ricerca: I.M. Catalano 3.8.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: M. Ferrara, I. M. Catalano, M. Dabbicco. Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): R. Tommasi (ric. Facoltà di Medicina) Personale tecnico universitario: M. Sibilano. 3.8.5 - Durata della ricerca: 12 mesi 3.8.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 3.8.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Poiché i laser a semiconduttore più efficienti oggi disponibili emettono intorno a 800 nm, la conversione di frequenza è una delle tecniche più utilizzate per ottenere sorgenti laser a stato solido nella regione blu/verde o nel vicino IR. A questo scopo, il PPLN viene ormai venduto commercialmente ed utilizzato come efficiente convertitore di frequenza sia in dispositivi ottici integrati che all’interno di cavità laser. Obiettivo della ricerca proposta è la realizzazione e la caratterizzazione ottica lineare e non-lineare di guide d’onda in PPLN (Periodically Poled Lithium Niobate) progettate per due diversi scopi: A) un’efficiente processo di PDC (Parametric Down Conversion) con pompa a 775 nm, B) coniugazione ottica di fase per impulsi sub-picosecondo. E' stato realizzato un programma di simulazione per la progettazione delle guide. A) sono stati caratterizzati i fotodiodi di InGaAs per misure a singolo fotone a temperatura ambiente in "free-space"; B) è stato realizzato l'apparato sperimentale per la verifica della coniugazione ottica di fase a 980 nm. 3.8.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: IROE-CNR - Firenze, Dipart. di Fisica Politecnico di Milano, Dipart. di Elettronica - Università di Pavia. 3.8.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.8.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.8.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 55 3.8.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: National Conference on Physics of Matter, INFMeeting 2002, June 2002, Roma, Italy, p.179. TOWARDS A PPLN-BASED OPTICAL-PHASE CONJUGATOR S. De Guido, G. Pisani, M. Lastella, M. Dabbicco, M. Ferrara, V. Berardi, and A. Garuccio LXXXVIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica, September 2002, Alghero, Italy, p.21 CARATTERIZZAZIONE DI RIVELATORI A SINGOLO FOTONE A 1550 NM M. Lastella, M. Dabbicco and M. Ferrara Caratterizzazione di fotodiodi a valanga di InGaAs per misure a singolo fotone a 1550 nm (Tesi di Laurea di M. Lastella) Progettazione di un esperimento per la coniugazione ottica di fase in niobato di litio a domini invertiti periodicamente (tesi di Laurea di S. De Guido) 3.8.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.8.7b - Obiettivi della ricerca: A) Per ottimizzare il S/N dei rivelatori è necessario raffreddare i fotodiodi e utilizzare impulsi di gate piu' brevi. L'attività del prossimo anno sarà dedicata a questa ottimizzazione e alla messa a punto del sistema di coincidenze. B) Devono essere ottimizzati i sistemi di accoppiamento ottici per le guide e l'apparato di rivelazione del segnale coniugato. 3.8.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.9.1 - Titolo della ricerca: Studio delle proprietà ottiche nonlineari di materiali organici 3.9.2 - Ente Finanziatore: 3.9.3 - Responsabile della ricerca: R. Tommasi 3.9.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. Tommasi Altri ricercatori coinvolti: Borsista post-doc Università: T. Cassano 3.9.5 - Durata della ricerca: 1 3.9.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 3.9.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Le nonlinearità ottiche di specifici materiali possono essere sfruttate per la realizzazione di dispositivi fotonici quali interruttori, commutatori, modulatori, porte logiche e memorie numeriche. In particolare può essere necessario disporre di materiali che offrano nonlinearità di ampiezza elevata e che abbiano tempi di rilassamento estremamente rapido. I polimeri coniugati, Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 56 proprio grazie alla coniugazione degli elettroni negli orbitali π e la conseguente elevata polarizzabilità, sono considerati promettenti candidati alla realizzazione dei dispositivi per la fotonica. Inoltre l’estrema semplicità, rispetto ai cristalli, con la quale è possibile modificare la struttura di tali molecole e quindi la conseguente risposta ottica incrementa l’interesse nei loro confronti. Il fine della presente ricerca è lo studio di alcune proprietà di polimeri coniugati del tipo poly (p-phenylenevinylene). Da una parte, mediante la tecnica dello Z-scan, si vogliono studiare le proprietà ottiche nonlineari al terzo ordine di tali molecole in funzione di alcune caratteristiche strutturali. Dall’altra tramite la tecnica del pompa e sonda risolto in tempo si vogliono investigare la dinamica di rilassamento dei portatori fotogenerati negli stessi polimeri. In particolare si è visto che esiste uno stretto legame fra la risposta ottica, sia lineare sia nonlineare, dei polimeri e la struttura chimica e geometrica dei sostituenti. Infatti questi ultimi, dapprima introdotti al solo scopo di aumentare la solubilità dei polimeri in solventi polari, influiscono fortemente sia nella determinazione della struttura a bande della molecola sia sulla mobilità degli elettroni negli orbitali. Tale studio è stato condotto sia in omopolimeri (un unico tipo di sostituente sui vari anelli aromatici) sia in copolimeri (i vari anelli sono sostituiti con gruppi aventi diversa tendenza a cedere o ad accettare elettroni). In quest’ultimo caso è stato messo in evidenza come la suscettività del terzo ordine sia legata non solo alla mobilità degli elettroni ma anche alla rottura della simmetria della molecola. Relativamente alla dinamica dei portatori fotogenerati si è visto che il ruolo dei sostituenti è fondamentale nel determinare il grado di interazione intercatena allo stato solido. Ciò nonostante è stato dimostrato che negli istanti immediatamente successivi alla eccitazione (~ 20 ps) i portatori rimangono confinati nella stessa catena. 3.9.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFM, Centro C.N.R. di Studio sulle Metodologie Innovative di Sintesi Organiche – Dipartimento di Chimica, Università degli Studi di Bari 3.9.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.9.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.9.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.9.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 3.9 alla 3.10 Ulteriori pubblicazioni: T. Cassano, R. Tommasi (6 autori), “Nonlinear optical measurements in copoly(2,3,5,6-tetrafluoro-1,4-phenylenevinylene-2,5-dialkoxy-1,4-phenylenevinylene)s using the Z-scan technique”, Technical digest of the Optical Society of America conference: Nonlinear Optics 2002, 269 (2002) "Proprietà ottiche nonlineari al terz’ordine del poli(2’-5’-diottilossi-4,4’,4’’-terfenilenvinilene): dipendenza dalla configurazione dei doppi legami" (tesi di ricerca) Laureanda: Anna Ronchi Relatori: Dott. R. Tommasi, Dott.ssa T. Cassano (A.A. 2001-2002) 3.9.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.9.7b - Obiettivi della ricerca: Si intende approfondire lo studio delle proprietà ottiche nonlineari al terz’ordine in diverse soluzioni polimeriche in cloroformio al variare della loro concentrazione. Poiché i solventi possono influire nella determinazione del fattore di campo locale e quindi influire sul valore della suscettività, uno studio sarà anche condotto al variare dei solventi. Inoltre, dopo aver esaurito lo studio della influenza dei sostituenti sulla risposta ottica, si procederà alla individuazione degli altri parametri strutturali che possono risultare fondamentali nella determinazione delle proprietà ottiche lineari e nonlineari dei polimeri. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 57 3.9.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 0.00 0.00 0.00 3.10.1 - Titolo della ricerca: Studio sperimentale e teorico di configurazioni modali bistabili in microcalaser a semiconduttore 3.10.2 - Ente Finanziatore: 3.10.3 - Responsabile della ricerca: M. Dabbicco 3.10.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: I.M. Catalano, M. Brambilla, M. Dabbicco Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: I. Perrini 3.10.5 - Durata della ricerca: > 2 anni 3.10.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Nuova Ricerca di base Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 3.10.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L'obiettivo della ricerca è lo studio dei fenomeni NTO (Nonlinear Transverse Optics) in microrisuonatori a semiconduttore (VCSEL). I VCSEL sono diodi laser con grande numero di Fresnel che naturalmente si candidano per lo studio dei fenomeni ottici nonlineari nel piano trasverso della radiazione. La recente dimostrazione sperimentale di accensione/spegnimento di solitoni di cavità nei VCSEL, ha aperto la strada allo studio di questi fenomeni in altre configurazioni sperimentali ottimizzate per il controllo di solitoni spaziali. 3.10.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università dell'Insubria (sede di Como), Avalon Photonics 3.10.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.10.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.10.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.10.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 3.10.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.10.7b - Obiettivi della ricerca: La modulazione in fase e ampiezza del campo iniettato in cavità è lo strumento per l'indirizzamento e il controllo dei solitoni spaziali di cavità. La strategia che si intende utilizzare consiste nel modulare la reflettività di uno degli specchi della cavità per creare i pattern di fase necessari allo scopo. VCSEL con specchi a riflettività modulata sono per ora disponibili solo come dispositivi di ricerca in forma di array ad accoppiamento di fase. Saranno analizzate e studiate diverse configurazioni per ottimizzare il tipo di modulazione, e verranno realizzati esperimenti per Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 58 lo studio dei pattern trasversi. 3.10.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 0.00 0.00 0.00 3.11.1 - Titolo della ricerca: Studio delle proprietà ottiche, elettriche e composizionali di nanocompositi metallo-fluoropolimero. 3.11.2 - Ente Finanziatore: MIUR: PRIN-COFIN 2002 (ex40%) 3.11.3 - Responsabile della ricerca: A. Valentini 3.11.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: V. Augelli, T. Ligonzo, A. Minafra, R. Piccolo, L.Schiavulli, A. Valentini Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): V. Capozzi (PA Università di Foggia) Assegno di ricerca Università: G.Perna Personale tecnico universitario: G. Casamassima, D. Loiacono 3.11.5 - Durata della ricerca: 3.11.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 3.11.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: I materiali organici, con particolare riferimento ai polimeri, costituiscono ormai una valida alternativa ai materiali inorganici in diversi campi di applicazioni. Un ampliamento di tali campi si sta realizzando con i materiali compositi costituiti da una combinazione di materiali polimerici con materiali inorganici. In particolare, i materiali compositi sono costituiti da grani metallici dispersi in una matrice di materiale polimerico isolante. In relazione al materiale metallico e alle dimensioni dei grani dispersi, le proprietà dei compositi varia in un ampio spettro di valori. Sarà effettuato lo studio delle proprietà morfologiche, elettriche, ottiche e delle modificazioni chimiche di film di teflo-like drogati con nanoparticelle di metallo. I film saranno cresciuti presso i nostri laboratori mediante ion beam cosputtering variando il tipo di metallo drogante e la sua concentrazione. Lo scopo delle analisi è la comprensione delle modifiche fisiche e chimiche che la matrice polimerica subisce a seguito dell'introduzione del metallo e come tali modifiche influenzano i processi di interazione del polimero con vapori di solventi organici e/o gas (swelling). L'obiettivo è la realizzazione di un sensore a base polimerica, costituito da una matrice, la cui interazione con un particolare analita sia identificabile mediante variazioni delle proprietà ottiche e/o elettriche di singoli elementi della matrice. 3.11.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFM, CNR 3.11.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 16000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 16000.00 3.11.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.11.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.11.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 3.11 alla 3.13 3.11.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 59 Attività prevista per il 2004 3.11.7b - Obiettivi della ricerca: Lo scopo dello studio futuro è verificare l'applicazione del processo alla realizzazione di sensori per il monitoraggio ambientale. Pertanto si intende investigare: a)il processo di swelling in polimeri modificati con altri metalli (rame, titanio, ecc.); b) la dipendenza del processo -dallo spessore dei film di materiale composito; -dalla temperatura di funzionamento del "sensore"; -dal tempo; c) la riproducibilità dei risultati fin qui ottenuti. Al fine di giungere a tali conoscenze il programma si svilupperà secondo le seguenti linee: - crescita di film di fluoropolimeri e di fluoropolimeri con micro grani metallici dispersi nella matrice polimerica, mediante la tecnica di ion beam sputtering (IBS). Mantenendo fisso il bersaglio di Teflon, saranno presi in considerazione bersagli di metalli di transizione diversi (rame, platino, titanio, ecc.) per la deposizione dei film; -misure di assorbimento ottico dei compositi. - studio del processo di swelling utilizzando la strumentazione già disponibile presso i nostri laboratori e in uso per questi tipi di misure. Le misure dello swelling saranno effettuate misurando direttamente le variazioni di spessore del campione mediante metodo ellissometrico, oppure misurando le variazioni della conducibilità elettrica indotte dal processo di swelling. Sui campioni saranno anche effettuate, presso il Dipartimento di Chimica, analisi chimiche di superficie al fine di una migliore comprensione del processo di swelling. 3.11.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.12.1 - Titolo della ricerca: Effetti di localizzazione in Superreticoli di semiconduttori III-V. 3.12.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 3.12.3 - Responsabile della ricerca: V. Augelli 3.12.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: V. Augelli, T. Ligonzo, A. Minafra, L.Schiavulli, A. Valentini Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): V. Capozzi, PS Univ. di Foggia Altro (specificare): G.Perna, Assegno Univ. di Foggia Personale tecnico universitario: G. Casamassima, D.Loiacono 3.12.5 - Durata della ricerca: 3.12.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 3.12.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Studio delle proprietà ottiche ed elettriche di strutture a bassa dimensionalità. La possibilità di realizzare strutture quantiche quali superreticoli e nanoaggregati permette di progettare dispositivi con le desiderate proprietà ottiche e di trasporto. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 60 Superreticoli ordinati, sottoposti a elevati campi elettrici, mostrano proprietà di localizzazione dei portatori che inducono un incremento della luminescenza rispetto alla situazione in assenza di campo. D'altra parte, superreticoli realizzati introducendo un grado controllato di disordine hanno mostrato proprietà molto interessanti in quanto l'efficienza di luminescenza risulta essere più elevata, soprattutto a temperatura ambiente, rispetto agli analoghi dispositivi ordinati. 3.12.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 3.12.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro Eventuale cofinanziamento Euro Costo Totale Euro 0.00 0.00 0.00 3.12.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.12.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.12.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 3.12.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.12.7b - Obiettivi della ricerca: L'attività di ricerca su tale problematica, effettuata dal gruppo negli anni precedenti, ha evidenziato che è possibile, progettando opportunamente la struttura disordinata, ottenere dispositivi che oltre alle buone proprietà ottiche mostrino anche promettenti caratteristiche di trasporto elettrico. A tale scopo saranno studiate le proprietà ottiche ed elettriche di strutture ordinate e disordinate di GaAs AlGaAs anche al variare del campo elettrico applicato. Verranno effettuate misure di corrente - tensione e sarà studiato il fenomeno del tunneling risonante. 3.12.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.13.1 - Titolo della ricerca: Films di Semiconduttori II-VI depositati con la tecnica "laser ablation". 3.13.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 3.13.3 - Responsabile della ricerca: V. Capozzi 3.13.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: V. Augelli, T. Ligonzo, A. Minafra, L. Schiavulli. Ricercatori CNR: M. Ambrico Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): V. Capozzi (PO Università di Foggia) Assegno di ricerca Università: G. Perna Personale tecnico universitario: G. Casamassima, D. Loiacono 3.13.5 - Durata della ricerca: 3.13.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 61 3.13.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: I materiali semiconduttori II-VI presentano un notevole interesse per le loro applicazioni in dispositivi rivelatori ed emettitori di luce in tutto l’intervallo dello spettro visibile. Negli ultimi decenni ha ricevuto un notevole impulso nella deposizione di tali materiali la tecnica nota come “ablazione laser” (PLD), in alternativa a tecniche più sofisticate e costose, come la epitassia da fasci molecolari (MBE) o la deposizione da vapori chimici metallorganici (MOCVD). La PLD è basata sull’interazione di un fascio laser con la superficie di un bersaglio, costituito dal materiale che si vuole depositare, e sulla successiva deposizione delle particelle sublimate dal fascio laser su un substrato opportunamente posizionato e riscaldato. Questa tecnica permette di ottenere film stechiometrici con ottime proprietà strutturali ed ottiche. Il gruppo di ricerca di ricerca negli ultimi anni ha realizzato con successo la deposizione di film di ZnSe, CdS, CdSe e leghe ternarie CdSxSe1-x e ZnSxSe1-x su vari substrati. Tali semiconduttori binari e ternari permettono di ottenere sistemi con proprietà ottiche variabili e controllabili nel visibile e vicino UV. I film depositati hanno mostrato buone qualità strutturali (qualità monocristallina, con orientazione unidirezionale) ed ottiche (luminescenza eccitonica a bassa temperatura e banda-banda a temperatura ambiente). I film di semiconduttori II-VI sono stati depositati in collaborazione con l’Istituto di Metodologie Inorganiche e dei Plasmi del C.N.R., Sezione di Potenza. 3.13.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFM, IMIP-CNR Potenza e Bari, Dipartimento di Fisica dell'Universita' di Brescia, Facoltà di Medicina dell'Università di Foggia 3.13.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.13.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.13.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.13.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 3.14 alla 3.17 3.13.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.13.7b - Obiettivi della ricerca: Saranno depositati con la tecnica di “Laser Ablation” film sottili di CdS e CdSe drogati n e p. Il drogaggio di tipo n (p) sarà realizzato inglobando, in modo controllato, atomi di Indio (Rame) in varie concentrazioni nel reticolo di CdS e/o CdSe. Il processo di drogaggio fornisce la possibilità di far variare la concentrazione dei portatori e, quindi, le proprietà di assorbimento, emissione e trasporto. Pertanto, il controllo del processo di drogaggio fornisce la possibilità di progettare dispositivi con proprietà ottiche ed elettriche predeterminate. La deposizione dei film sarà realizzata su vari substrati, di natura cristallina (es. silicio) ed amorfa (es. quarzo), allo scopo di studiare l’influenza del tipo di substrato sulle proprietà fisiche del materiale depositato. I film depositati saranno caratterizzati mediante le tecniche di diffrazione di raggi X, spettroscopia Raman, assorbimento, fotoluminescenza, conducibilità, fotocorrente ed effetto Hall. Le misure di diffrazione di raggi X permetteranno di verificare la natura cristallina, la struttura, le dimensioni e l’orientazione dei grani cristallini nei film depostati. L’analisi dei modi vibrazionali (ottici ed acustici) attivi nelle misure di spettroscopia Raman forniranno informazioni riguardo l’effetto del disordine (dovuto alla introduzione degli atomi droganti) sulla qualità strutturale del film. Le misure di assorbimento consentiranno di determinare il gap ottico fondamentale dei materiali depositati e la sua variazione in funzione della concentrazione di atomi droganti. Le misure di fotoluminescenza in funzione della temperatura permetteranno di valutare l’efficienza radiativa dei film depositati; in particolare, si studierà la possibilità di ottenere film che emettono fino a temperatura ambiente, poiché tale condizione è essenziale per le applicazioni dei film depositati in dispositivi optoelettronici. Le misure di conducibilità, fotocorrente ed effetto Hall consentiranno di Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 62 studiare i difetti strutturali e/o chimici presenti nei film depositati. Infatti questi hanno un ruolo determinante per le proprietà elettriche ed ottiche dei dispositivi luminescenti. 3.13.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.14.1 - Titolo della ricerca: Base Soldered Silicon Detector 3.14.2 - Ente Finanziatore: INFN 3.14.3 - Responsabile della ricerca: A. Valentini 3.14.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: V. Capozzi Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: M. A. Nitti Personale tecnico universitario: G. Casamasima 3.14.5 - Durata della ricerca: 2 3.14.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 3.14.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Viene proposto un programma di ricerca e sviluppo di un rivelatore tipo Hybrid Photodiodes (HPD) con il silicon pad “saldato” direttamente alla base del rivelatore (Base Soldered Silicon Detector). Gli HPD sono costituiti da un involucro esterno con una finestra di ingresso per la radiazione luminosa, realizzata con materiali trasparenti alle lunghezze d’onda U.V. di operazione del rivelatore. Sulla superficie interna di questa finestra viene depositato il fotocatodo, costituito da un primo strato di materiale conduttore molto sottile in modo da ridurre al minimo l’assorbimento della radiazione luminosa e da uno strato di ioduro di cesio (CsI), anche esso sottile in modo da consentire il funzionamento in trasmissione del fotocadoto. Il compito del fotocatodo è quello di convertire i fotoni in elettroni. Questi vengono fotoemessi in un ambiente in cui è stato realizzato il vuoto e vengono accellerati da una differenza di potenziale e focalizzati su una superfice anodica, costituita da un rivelatore a semiconduttore, (silicio) polarizzato inversamente e segmentato a pads Nei rivelatori HPD attualmente in uso i segnali di lettura vengono prelevati da passanti elettrici montati su una flangia che viene saldata alla base dell’HPD. Questi terminali corrispondono ai singoli pixel del silicon pad e per numero maggiore di 100, per ragioni di dimensioni fisiche, è necessario multiplexare l’uscita con una elettronica che è contenuta all’interno del rivelatore. Questo ovviamente complica la realizzazione del fotocatodo sia da un punto di vista meccanico (numero massimo di passanti elettrici da montare su flangia) che elettrico (aumento dell’elettronica con l’incremento del numero di pixel). A questo si aggiunge un ulteriore problema legato alla dissipazione della potenza da parte dei componenti di questa elettronica a seguito del loro riscaldamento che da luogo all’interno del rivelatore di emissione di contaminanti che contribuiscono nel tempo alla riduzione della efficienza quantica del fotocatodo. Il nostro obiettivo e’ verificare se sia possibile saldare il silicon pad direttamente alla base dell’HPD, eliminando in un sol colpo i passanti (semplificazione meccanica) e l’elettronica di lettura (multiplex,pre,etc) interna con notevole semplificazione elettrica/meccanica ed eliminazione di cause di contaminazione. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 63 CsI: Sono stati svolti studi di tipo morfologico (AFM, SEM) e chimico (XPS, EDX) su fotocatodi a base di film di ioduro di cesio sia appena depositati che dopo un giorno di esposizione all’aria al fine di comprendere i processi chimico-fisici che conducono al degrado del materiale e quindi alla diminuzione dell’efficienza quantica. In particolare, tale studio è stato svolto in funzione del bias dei substrati in fase di crescita, che aveva dimostrato in uno studio precedente di influenzare la perdita di QE a seguito dell’esposizione all’aria. Uno studio analogo si sta già effettuando variando come parametro lo spessore del film di CsI, al fine di identificare lo spessore o l’intervallo di spessori che consenta di ottenere la massima efficienza per un fotocatodo che operi in trasmissione. Sempre al fine di comprendere le cause di degrado del materiale, è già in atto uno studio morfologico e chimico della superficie di fotocatodi degradati a seguito dell’esposizione prolungata alla radiazione luminosa. Strato conduttivo: Per la realizzazione dello strato conduttivo da depositare sulla finestra di ingresso del fotocadoto, tra i quarzo e il film di CsI, sono stati analizzati due materiali semiconduttori, l’ossido di zinco (ZnO) e l’ossido di indio e stagno (ITO) che presentano una bassa resistività elettrica (10-4 W cm) ed una buona trasparenza nel vicino ultravioletto. Tali materiali sono stati scelti in quanto come ossidi non danno luogo ad interazioni di tipo chimiche con il CsI ed inoltre, sulla base della struttura a bande, formano un buon contatto omico con il film di CsI (quest’ultimo necessario per una più facile e rapida neutralizzazione della carica positiva accumulata all’interno del CsI a seguito della fotoemissione). Test di incollaggio tra silicio e vetro: E’ stato effettuato un test di incollaggio tra wafer di silicio da 3” e cilindro di vetro pirex. Ai fini dell’incollaggio sono state eseguite le seguenti procedure: -pulizia chimica della superficie del silicio; -trattamento termico in forno* a 1000 °C sotto flusso di ossigeno umido (acqua satura di cloruro di sodio) per la crescita di strato di ossido arricchito da sodio; -lappatura e pulitura della supericie del tubo di pirex; -incollaggio per diffusione di sodio dal silicio al vetro effettuato a 200 °C, applicando una tensione di 1000 Volt (corrente di 100 mA) ed un carico di circa 10 Kg. Le condizioni di incollaggio sopra riportate sono state mantenute per 1 h alla fine della quale i due pezzi sono risulati incollati. Un primo test della tenuta è stato fatto sia cercando di staccare le due parti per soffiaggio forzato sul silicio, sia riempendo il cilindro di vetro con acqua. Quest’ultimo test ha verificato anche un minimo di tenuta dell’incollaggio su tutta la superficie del cilindro. * Il forno è stato messo a disposizione dal Centro Laser di Valenzano (Bari) 3.14.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 3.14.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro Eventuale cofinanziamento Euro Costo Totale Euro 0.00 0.00 0.00 3.14.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.14.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.14.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 3.14.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 64 Attività prevista per il 2004 3.14.7b - Obiettivi della ricerca: Sulla base dei risultati acquisiti, l’attività che si intende svolgere è la seguente: CsI: preparazione di fotocatodi a base di film sottili di ioduro di cesio depositati per ion beam sputtering assistito (è stato già reperito sul mercato il bersaglio di CsI necessario per il processo ed è stato acquistato). Confronto dei risultati delle misure di QE effettuate su questi fotocatodi con quelle già ottenute per film evaporati. Preparazione e test di fotocatodi in trasmissione. Incollaggio: Proseguiranno i test di incollaggio su silicio con strato di ossido arricchito con sodio, cresciuto termicamente. A tal fine si dovrà completare il forno per il trattamento, già disponibile, con un tubo di quarzo e bacchette di quarzo con navicelle necessarie alla movimentazione delle fette di silicio. Per fette di silicio di dimensioni maggiori di 3” si potrà far ricorso ad un forno disponibile presso la stesso Centro di ricerca che ha messo a disposizione quello attualmente in uso. Ai test di incollaggio, seguiranno i test di tenuta, sia di tipo meccanico (carico di rottura) che di tenuta dl vuoto. Per questi ultimi test si dovrà ricorrere a tubi di vetro già flangiati o flangibili con connessioni a tenuta sul tubo. Per la crescita su silicio dello strato di ossido arricchito di sodio, si intende anche testare una crescita per evaporazione o sputtering di vetro borosilicato. Questa metodologia, al contrario della diffusione termica, avrebbe il vantaggio di processare le fette di silicio a bassa temperatura e quindi si potrebbero processare direttamente le fette con i rivelatori al silicio già depositati. Nel caso della diffusione termica è chiaro invece che la fase di ossidazione arricchita di sodio dovrà essere preliminare a tutte le fasi di preparazione del rivelatore. 3.14.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 10000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 10000.00 3.15.1 - Titolo della ricerca: Giroscopi ottici laser integrati (progetto ESA-IOLG) 3.15.2 - Ente Finanziatore: 3.15.3 - Responsabile della ricerca: G. Scamarcio 3.15.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. Scamarcio, I. M. Catalano Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: V. Spagnolo Dottorato di Ricerca in Fisica: D. Marano Altro (specificare): C. Di Franco (ricercatore INFM) 3.15.5 - Durata della ricerca: 3 anni 3.15.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Nuova Ricerca Applicata Prosecuzione 3.15.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La ricerca mira alla progettazione, realizzazione e caratterizzazione di nuovi giroscopi laser basati su dispositivi ottici integrati. Tali dispositivi non sono attualmente disponibili e rappresentano un settore di ricerca di frontiera di estremo interesse per l'Agenzia Spaziale Europea. La motivazione Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 65 principale per la ricerca risiede nella ambizione di poter sostituire i giroscopi laser in fibra ottica, attualmente impiegati nei sistemi di controllo satellitare, con dispositivi miniaturizzati basati su tecnologie di ottica integrata. 3.15.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Agenzia Spaziale Europea (ESA); Politecnico di Bari; Laboratorio INFM-TASC; Società Macchine Intelligenti 3.15.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.15.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.15.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.15.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 3.15.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.15.7b - Obiettivi della ricerca: Verranno fabbricate e testate cavità ottiche passive e strutture laser a eterostrutture di semiconduttori, sia in configurazione ridge waveguide, sia ad anello. Verranno analizzate le caratteristiche eletriche ottiche e di emissione bidirezionale rilevanti per l'impiego in giroscopi ottici integrati. 3.15.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 50000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 50000.00 3.16.1 - Titolo della ricerca: THz Radiation: Generation, Detection, and Applications 3.16.2 - Ente Finanziatore: MIUR: PRIN-COFIN 2002 (ex40%) 3.16.3 - Responsabile della ricerca: R.Tommasi 3.16.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. Tommasi, I.M.Catalano, P.M.Lugarà Altri ricercatori coinvolti: Borsista post-doc Università: T. Cassano 3.16.5 - Durata della ricerca: 1 3.16.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 3.16.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Il recente sviluppo di sorgenti laser ai femtosecondi e di dispositivi optoelettronici al THz che sfruttano tali sorgenti ha aperto importanti aree di ricerca nei campi scientifico e tecnologico. Mediante sistemi THz è infatti possibile avere accesso a nuove informazioni di carattere fondamentale nella regione spettrale del medio e lontano infrarosso. Inoltre i sistemi THz trovano applicazione in una molteplicità di campi quali: analisi gassosa e rivelazione di inquinanti atmosferici, imaging, tomografia, ... E' stato implementato un sistema per la generazione e la rivelazione di impulsi di radiazione e.m. nella regione del lontano infrarosso, a larghissima banda (0.1-2.5 THz), ultrabrevi (~1 ps) e ad Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 66 elevata frequenza di ripetizione (76 MHz). Il sistema è basato su un laser ai femtosecondi e su antenne fotoconduttive ed opera a temperatura ambiente sia in emissione sia in rivelazione. 3.16.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFM 3.16.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.16.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.16.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.16.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: "Generazione e rivelazione di radiazione THz" (tesi di ricerca) Laureando: Cosimo Bonetti Relatore: Dott. R. Tommasi (A.A. 2001-2002) "Progettazione e realizzazione di uno spettrometro nella regione del THz" (tesi di ricerca) Laureanda: Caterina Soldano Relatore: Dott. R. Tommasi (A.A. 2001-2002) 3.16.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.16.7b - Obiettivi della ricerca: Sarà sviluppata la tecnica "THz Time-Domain Spectroscopy" per lo studio della dinamica rilassamento delle eccitazioni elementari in sistemi liquidi ed allo stato solido. Tale tecnica troverà inoltre applicazione nella identificazione di specie molecolari in miscele gassose per la rivelazione di inquinanti atmosferici. 3.16.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.17.1 - Titolo della ricerca: Passivazione di superfici di film di GaAs (Arseniuro di Gallio). 3.17.2 - Ente Finanziatore: 3.17.3 - Responsabile della ricerca: V.Augelli 3.17.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: V. Augelli, T. Ligonzo, A. Minafra, R. Piccolo, L.Schiavulli, A. Valentini Ricercatori CNR: Ambrico Marianna Personale tecnico universitario: G. Casamassima, D. Loiacono 3.17.5 - Durata della ricerca: 3.17.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 67 3.17.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: I semiconduttori III-V ed, in particolare, il GaAs, hanno assunto una grande importanza nelle applicazioni di micro- ed optoelettronica. La passivazione del GaAs con l'idrogeno è una tecnica nota da diversi anni e riguarda una passivazione di volume, in quanto gli atomi di idrogeno diffondono nel materiale fino a profondità dell'ordine del micron. Nella microelettronica, il processo di passivazione deve interessare solo pochi nanometri all'interfaccia dell'eterostruttura, al fine di ridurre i difetti superficiali e di interfaccia che influenzano, come è noto, il funzionamento dei dispositivi stessi. In particolare, nel GaAs gli stati interbanda sono principalmente dovuti a formazione di ossidi ed alla presenza di As metallico all'interfaccia GaAs/ossido. Problemi analoghi si hanno per lo InP e il GaP. Di conseguenza, le proprietà elettriche ed ottiche del materiale risultano peggiorate. Recentemente, è stato introdotto un processo di passivazione che si basa sulla nitrurazione del semiconduttore III-V per mezzo di un plasma di N2-H2 che porta alla formazione di strati sottili (alcuni nanometri) di GaN alla superficie del materiale. Con questa tecnica è possibile passivare un materiale a bassa temperatura (~250 °C) col vantaggio di ridurre il processo di diffusione ed ottenere interfacce di GaN/semiconduttore più nette. Il processo di passivazione può essere realizzato anche facendo reagire con la superficie del semiconduttore, particolari molecole; di particolare interesse sono sia il GaAs che il silicio. 3.17.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 3.17.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.17.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.17.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.17.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 3.18 alla 3.19 3.17.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.17.7b - Obiettivi della ricerca: Nel corso del 2004, l'attività di ricerca si svolgerà secondo le seguenti fasi: a) studio di diodi Au/GaAs con controllo del trasporto elettronico attraverso molecole passivanti di varia natura (in particolare, derivati di acidi carbossilici con sostituzione di anelli di benzene con molecole organiche). Tale studio sarà portato avanti in collaborazione con Hossam Haick del Department of Materials and Interfaces- Weizmann Institute of Science, Rehovot, Israel, che forniranno i campioni. b) Saranno studiati, tramite misure di trasporto elettrico (I-V, C-V, IPE), campioni di GaP e InP, sottoposti al processo di nitrurazione in un plasma di azoto o con una miscela di N2-H2. Lo spessore di GaN sarà controllato durante il processo di nitrurazione con la tecnica ellissometrica "in situ". La stechiometria delle superfici nitrurate sarà controllata con misure di spettroscopia fotoelettronica. (XPS). I campioni saranno preparati a Bari nei laboratori del Centro per lo studio della Chimica dei plasmi del CNR. Per controllare l'efficienza di passivazione ottenuta con il plasma di N2-H2 a varie concentrazioni di H2, saranno eseguite misure di caratterizzazione ottica ed elettrica.. E' noto che la passivazione di un semiconduttore riduce la quantità di stati di difetti superficiali e di interfaccia che influenzano profondamente le ricombinazioni radiative e la mobilità dei portatori. Quindi, misurando l'efficienza di fotoluminescenza (PL) da 10 K a 300 K dei campioni di GaP e InP, si potrà avere un controllo diretto sull'efficienza del processo di passivazione del GaAs con il plasma N2-H2. c) Con misure di trasporto elettrico, sarà studiata l'interfaccia silicio/ossido di afnio. E' noto che Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 68 sulla superficie di un campione di silicio si forma dell'ossido nativo la cui presenza è importante, per es., in dispositivi MOS. Allo scopo di aumentare la costante dielettrica verrà depositato in plasma, su silicio, ossido di afnio che sostituirà l'ossido nativo di silicio. 3.17.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.18.1 - Titolo della ricerca: Proprietà ottiche lineari e nonlineari di molecole inorganiche: dipendenza dalla natura dei gruppi sostituenti 3.18.2 - Ente Finanziatore: 3.18.3 - Responsabile della ricerca: R. Tommasi 3.18.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. Tommasi, L. Nitti Altri ricercatori coinvolti: Borsista post-doc Università: T. Cassano 3.18.5 - Durata della ricerca: 3.18.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 3.18.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La relativa semplicità di sintesi delle molecole organiche ed inorganiche, rispetto alle più complesse tecniche di deposizione e crescita di materiali di volume, ha fortemente pilotato l’attenzione della comunità scientifica verso lo studio delle relazioni esistenti fra la struttura delle molecole e le conseguenti proprietà ottiche lineari e non lineari. Infatti una volta individuata la molecola o la classe di molecole aventi proprietà potenzialmente utili per particolari applicazioni, è possibile, operando modifiche sulla struttura di base, ottimizzare la risposta ottica di tale classe e quindi migliorare l’efficienza del dispositivo. I ditioleni sono composti di coordinazione caratterizzati da un intenso assorbimento nella regione spettrale del vicino infrarosso. Tale assorbimento, legato alla elevata conducibilità mostrata a bassa temperatura (~ -200 ºC), ha permesso di studiare le potenzialità dei ditioleni come fotorivelatori selettivi in lunghezza d’onda. Inoltre l’elevato assorbimento saturabile comporta che tali molecole siano particolarmente indicate per l’impiego nella realizzazione del Q-switching e/o del mode-locking in laser con lunghezze d’onda di emissione intorno al micron (Nd:YAG, Nd:YLF, ecc.). La struttura dei livelli energetici dei ditioleni può essere modificata agendo sul tipo di atomi che costituiscono la molecola e sui sotituenti. Sebbene i ditioleni siano già impiegati per scopi pratici, le relazioni esistenti fra la struttura delle molecole e le conseguenti proprietà ottiche non sono ancora ben note. I ditioleni sono caratterizzati da una struttura base alla quale possono essere legati dei gruppi di sostituenti che vengono comunemente utilizzati al fine di aumentare la solubilità delle molecole. Studi condotti su molecole aventi la stessa struttura di base ma diversi sostituenti hanno dimostrato che questi ultimi possono notevolmente influenzare la risposta ottica di tali materiali. Scopo del presente progetto di ricerca è lo studio approfondito del ruolo dei sostituenti e del metallo centrale nella determinazione delle proprietà ottiche lineari e nonlineari dei ditioleni metallici [M(R,R’timdt)2] (M=Ni, Pd, Pt; R,R’timdt=monoanione delle Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 69 imidazolidine-2,4,5-tritione bisostituite). 3.18.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Cagliari, Università della Basilicata, Politecnico di Milano, Università di St. Andrews 3.18.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.18.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.18.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.18.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 3.20 alla 3.20 Ulteriori pubblicazioni: R. Tommasi, L. Nitti, T. Cassano (11 autori), “Time-resolved absorption saturation dynamics in new fluorinated [M(R,R’timdt)2] metal-dithiolenes”, Technical digest of the Optical Society of America conference: Nonlinear Optics 2002, 272 (2002) 3.18.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.18.7b - Obiettivi della ricerca: A causa dell’intenso assorbimento nella regione dell’infrarosso i ditioleni mostrano, ad elevate intensità di eccitazione, saturazione dell’assorbimento. Questa proprietà verrà studiata in regime integrato nel tempo nei ditioleni metallici [M(R,R’timdt)2] (M=Ni, Pd, Pt; R,R’timdt=monoanione delle imidazolidine-2,4,5-tritione bisostituite). Successivamente la dinamica temporale (sub-ns) del rilassamento dell’assorbimento saturabile sarà investigata tramite misure di pompa e sonda risolte in tempo in ditioleni aventi la stessa struttura di base e diversi metallo centrale e sostituenti. Si ipotizzerà quindi un possibile modello per la struttura dei livelli energetici, si risolveranno le rate-equations per il processo di eccitazione e rilassamento ed i dati sperimentali verranno analizzati con una procedure di best fit sulla base della funzione di risposta ottenuta dal suddetto modello. I risultati dell’analisi sperimentale forniranno indicazioni sulla struttura dei livelli energetici in tali molecole che saranno messe a confronto con le previsioni teoriche. 3.18.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.19.1 - Titolo della ricerca: Studio delle proprietà ottiche lineari e non-lineari di materiali nanostrutturati 3.19.2 - Ente Finanziatore: 3.19.3 - Responsabile della ricerca: R. Tommasi 3.19.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: R. Tommasi, P. M. Lugarà Altri ricercatori coinvolti: Borsista post-doc Università: T. Cassano 3.19.5 - Durata della ricerca: 3.19.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 70 3.19.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Negli ultimi anni è fortemente cresciuto l'interesse nei confronti dei nanocristalli di materiali semiconduttori. Questa nuova classe di materiali offre non solo opportunità uniche per comprendere la fisica dei sistemi a ridotta dimensionalità, in cui i portatori di carica risentono di un confinamento tridimensionale, ma consente anche l'accesso a nuove proprietà dei materiali ed a nuovi dispositivi dalle caratteristiche peculiari. Le caratteristiche che rendono interessanti i materiali nanostrutturati possono riassumersi nei seguenti punti: a)la comparsa di effetti di confinamento quantico, come la variazione del band-gap e la comparsa di livelli energetici discreti, rispetto ai materiali di volume, modulabili in base alla forma e alle dimensioni dei nanocristalli; b)la disponibilità di un'elevatissima area superficiale attiva, in considerazione delle ridotte dimensioni dei nanocristalli; Le nanostrutture si rivelano promettenti per applicazioni nei dispositivi optoelettronici, quali diodi emettitori di luce, laser a semiconduttore, celle fotovoltaiche e transistor a singolo elettrone. Allo stato attuale della ricerca, nanocristalli di semiconduttori II-VI sono impiegati quali centri otticamente attivi in dispositivi elettroluminescenti e celle fotovoltaiche. Il gruppo CNR-IPCF ha ottenuto significativi progressi nella preparazione dei nanocristalli utilizzando procedure tipiche della chimica dei colloidi che permettono l'ottenimento di nanocristalli di buona qualità e con una stretta distribuzione di dimensioni. Il fine della presente ricerca è lo studio, mediante tecniche spettroscopiche di assorbimento a multifotoni, di fotoluminescenza indotta a due fotoni e di fotoluminescenza ad alta intensità di eccitazione, delle proprietà ottiche lineari e nonlineari di nanocristalli di ossido e di semiconduttore, sia in soluzione sia depositati su film sottile (mediante casting, spin-coating e self-assembly) al variare delle condizioni di crescita. 3.19.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Istituto C.N.R per i Processi Chimico Fisici (IPCF) Sezione di Bari – INFM -Dipartimento di Chimica, Università degli Studi di Bari 3.19.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.19.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.19.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.19.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 3.19.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.19.7b - Obiettivi della ricerca: Si intendono mettere a punto gli apparati sperimentali per misure a multifotoni e studiare le proprietà ottiche di nanocristalli di semiconduttore e ossido in soluzione di cloroformio o depositati su film sottile al variare del capping superficiale 3.19.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 71 3.20.1 - Titolo della ricerca: Mappatura termica di microcavità laser ad emissione verticale 3.20.2 - Ente Finanziatore: 3.20.3 - Responsabile della ricerca: M. Dabbicco 3.20.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: M. Ferrara, G. Scamarcio, I.M. Catalano, M. Brambilla, M. Dabbicco Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: V. Spagnolo 3.20.5 - Durata della ricerca: 6 mesi 3.20.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 3.20.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L'obiettivo della ricerca è la misura sperimentale della distribuzione spaziale della temperatura all'interno di microrisuonatori laser a semiconduttore a cavità verticale (VCSEL). Mentre i modelli teorici per la simulazione degli effetti termo-elettro-ottici in questi dispositivi indicano la presenza di forti gradienti di temperatura all'interno dei VCSEL, le evidenze sperimentali sono solo di natura indiretta, oppure necessitano di tecniche invasive. Abbiamo messo a punto una tecnica spettroscopica per la misura della distribuzione spaziale della temperatura nella sezione della regione attiva dei VCSEL e abbiamo ne abbiamo verificato l'efficacia su numerosi dispositivi commerciali messi a disposizione dalle aziende che collaborano al progetto. I risultati ottenuti su VCSEL di grande diametro mostrano direttamente che la temperatura è distribuita in maniera non uniforme, in accordo con i modelli teorici, hanno consentito una stima dell'effetto di "thermal lensing" e fornito un importante feedback per lo sviluppo di VCSEL con migliori caratterisitche di dissipazione termica. 3.20.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Honeywell Inc. , Emcore, Avalon Photonics 3.20.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 3.20.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 3.20.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 3.20.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 3.21 alla 3.21 Ulteriori pubblicazioni: NON-DESTRUCTIVE TECHNIQUE FOR THE DIRECT MEASUREMENT OF THE LOCAL TEMPERATURE DISTRIBUTION IN VCSELs M. Dabbicco, V. Spagnolo, M. Ferrara and G. Scamarcio in "Test and Measurement Applications of Optoelectronic Devices", ed. A.K. Chin, N.K. Dutta, R.W. Herrick, K. J. Linden, D.J. McGraw, Proceedings of SPIE vol. 4648 (2002) pp.22-29. DIRECT MEASUREMENT OF THE LOCAL TEMPERATURE DISTRIBUTION IN OXIDE VCSELs M. Dabbicco, V. Spagnolo, I. M. Catalano and G. Scamarcio in "Vertical-Cavity Surface-Emitting Lasers VI", ed. C. Lei, S.P. Kilcoyne, Proceedings of SPIE vol. 4649 (2002) pp.62-70. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 72 LXXXVIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica, September 2002, Alghero, Italy, p.21 MISURA DELLA DISTRIBUZIONE DELLA TEMPERATURA IN DIODI LASER A CAVITA’ VERTICALE M. Dabbicco, A. De Biasi, V. Spagnolo, M. Ferrara, I.M. catalano and G. Scamarcio National Conference on Physics of Matter, INFMeeting 2002, June 2002, Bari, Italy, p.286. MEASURING THE SPATIAL TEMPERATURE DISTRIBUTION ACROSS THE ACTIVE LAYER IN PROTON-IMPLANTED AND TRENCH-CONFINED OXIDE VERTICAL-CAVITY SURFACE-EMITTING LASERS M. Dabbicco, A. De Biasi, V. Spagnolo, M. Ferrara, and G. Scamarcio Photonics West – Optoelectronics 2002, January 2002, San Josè, California, p.126 NON-DESTRUCTIVE TECHNIQUE FOR THE DIRECT MEASUREMENT OF THE LOCAL TEMPERATURE DISTRIBUTION IN VCSELs M. Dabbicco, V. Spagnolo, M. Ferrara and G. Scamarcio Photonics West – Optoelectronics 2002, January 2002, San Josè, California, p.123 DIRECT MEASUREMENT OF THE LOCAL TEMPERATURE DISTRIBUTION IN OXIDE VCSELs M. Dabbicco, V. Spagnolo, I. M. Catalano and G. Scamarcio. Misura sperimentale della distribuzione spaziale della temperatura in diodi laser a cavità verticale con guida di indice (Tesi di Laurea di A. Di Biase) 3.20.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 3.20.7b - Obiettivi della ricerca: In collaborazione con le industrie produttrici che ci forniscono i dispositivi per la valutazione, saranno confrontate diverse strutture di nuovi VCSELs a guida d'indice a singolo modo trasverso e si cercherà, per la prima volta, di applicare la tecnica anche ad array bidimensionali di VCSELs. 3.20.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 73 4. Fisica teorica 4.1.1 - Titolo della ricerca: Fenomenologia delle teorie di campo 4.1.2 - Ente Finanziatore: INFN 4.1.3 - Responsabile della ricerca: G. Nardulli 4.1.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. Nardulli, E. Scrimieri, S. Stramaglia, L. Angelini, M.Pellicoro Ricercatori INFN: P. Colangelo, F. De Fazio Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: M.Ruggieri Altro (specificare): L. Nitti (prof. ordin.Fac. di Medicina e Chirurgia) Assegno di ricerca Università: M. Mannarelli Assegno di ricerca Università: F. De Carlo 4.1.5 - Durata della ricerca: 2 anni 4.1.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 4.1.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Obiettivi della ricerca: Analisi di decadimenti inclusivi e semi-inclusivi di adroni con beauty e charmati. Studio dei diagrammi cosiddetti pinguini charmati per il decadimento del mesone B in due mesoni leggeri. Metodi numerici per la soluzione di equazioni di evoluzione. Studio delle proprieta' di QCD a elevata densita' e della fase superconduttrice di colore. Applicazione degli algoritmi di clusterizzazione alla fisica dei jet adronici. 4.1.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: CERN, INFN, Università di Ginevra, Capetown, Marsiglia, Trieste, Napoli, Firenze, CNRS, Durham Univ. (UK), Univ. Lyon, NORDITA. 4.1.9 - Costo del progetto di ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 74 Finanziamento ottenuto Eventuale cofinanziamento Costo Totale Euro Euro Euro 20000.00 0.00 20000.00 4.1.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 4.1.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.1.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 4.1 alla 4.7 Ulteriori pubblicazioni: A. Deandrea, G. Nardulli , A.D. Polosa (1): A NOTE ON THE J / PSI STRONG COUPLINGS. Submitted to 3rd Workshop on Hard Probes in Heavy Ion Collisions: 3rd Plenary Meeting, Geneva, Switzerland, 7-11 Oct 2002. e-Print Archive: hep-ph/0211431 4.1.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.1.7b - Obiettivi della ricerca: 1. Determinazione dei parametri della fase LOFF di QCD ad alta densita'. 2. Fisica dei quark pesanti 3. Algoritmi di clustering per la fisica dei jet. 4.1.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 100000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 100000.00 4.2.1 - Titolo della ricerca: Fisica astroparticellare 4.2.2 - Ente Finanziatore: INFN 4.2.3 - Responsabile della ricerca: G.L. Fogli 4.2.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G.L. Fogli, P. Cea Ricercatori INFN: E. Lisi Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: L. Campanelli, G. Lettera, A. Mirizzi, A.M. Rotunno Assegno di ricerca Università: A. Marrone, A. Palazzo Altro (specificare): L. Tedesco (contratto ricerca) 4.2.5 - Durata della ricerca: 2 anni 4.2.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 4.2.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: FISICA DEL NEUTRINO Il 2002 e' stato un anno cruciale per la fisica del neutrino, in quanto gli esperimenti SNO e KamLAND hanno risolto definitivamente il problema dei neutrini solari in termini di oscillazioni di sapore. L'attivita' di ricerca del gruppo di fisica del neutrino si e' dunque concentrata in modo Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 75 particolare su queste recenti scoperte nella fisica dei neutrini solari e da reattore, di cui si sono elaborate le implicazioni sia teoriche che fenomenologiche. Parallelamente, e' proseguita l'attivita' di ricerca relativa all'interpretazione delle attuali o prossime ricerche di oscillazione con fasci di neutrini da acceleratore. E' stata anche approfondita la teoria delle oscillazioni di neutrino nelle supernovae, trovando una semplice ed accurata descrizione analitica delle probabilita' di transizione di sapore, nei casi sia di interazioni standard che nonstandard. I risultati delle ricerche sono stati presentati in vari seminari e convegni a carattere nazionale e internazionale [C1-C14]. Si segnalano, in particolare, i plenary talk alle conferenze "Heavy Quarks and Leptons" (G.L. Fogli) e "Neutrino 2002" (E. Lisi). G.L. Fogli e E. Lisi hanno tenuto lezioni di fisica del neutrino, rispettivamente, nei corsi della Scuola di Fisica "Enrico Fermi" (Varenna, 2002) e "NEUPAST" (ICTP, Trieste, 2002). Infine, nel corso del 2002 e' stata completata la tesi di dottorato di G. Lettera, e si sono laureati A. Mirizzi (fisica dei neutrini da supernova) e A.M. Rotunno (fisica dei neutrini da reattore), che hanno successivamente vinto due borse di dottorato. TRANSIZIONI DI FASE COSMOLOGICHE E UNIVERSO PRIMORDIALE Nel 2002 e' stato investigato il ruolo dei difetti topologici all'epoca della transizione di fase elettrodebole nell'ambito delle teorie di bariogenesi, in particolare si e' studiato la bariogenesi ed il campo magnetico primordiale mediati dai difetti topologici come "domain wall" e "bolle" di vuoto. Si e' risolta l'equazione di Dirac per fermioni localizzati su domain wall e analizzato la dipendenza dei coefficienti di riflessione e trasmissione dal campo magnetico di probabile origine primordiale. 4.2.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: MIUR 4.2.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 30000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 80000.00 Costo Totale Euro 110000.00 4.2.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 4.2.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.2.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 4.8 alla 4.17 Ulteriori pubblicazioni: Lisi E - (1/1 autori) "Probing quantum gravity effects and violations of special and general relativity in atmospheric neutrino oscillations" Proceedings of MG9, 9th Marcel Grossmann Meeting on General Relativity (Rome, Italy, 2000), ed. by R.T. Jantzen, V. Gurzadyan, and R. Ruffini, World Scientific, Singapore (2002), p. 2409. Fogli GL et al. (4/5 autori) [Fogli GL, Lisi E, Marrone A, Palazzo A] "Atmospheric, solar, and CHOOZ neutrinos: A global three-generation analysis" Proceedings of Moriond 2001, 36th Rencontres de Moriond on Electroweak Interactions and Unified Theories (Les Arcs, France, 2001), ed. by J. Tran Thanh Van, The Gioi Publisher, Vietnam (2002), p. 237. Fogli GL et al. (4/5 autori) [Fogli GL, Lisi E, Marrone A, Palazzo A] "Neutrino oscillations: Status and prospects" Proceedings of HQ&L 2002, 6th International Workshop on Heavy Quarks and Leptons (Vietri, Italy, 2002), ed. by G. Cataldi, F. Grancagnolo, R. Perrino, and S. Spagnolo, Frascati Physics Series Vol. 28, p. 371. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 76 *** Mirizzi A (1/1 autori) "Teoria e fenomenologia delle oscillazioni di neutrino da supernova" Tesi di Laurea in Fisica, U. di Bari, 2002 *** Rotunno AM (1/1 autori) "Oscillazioni di antineutrino da reattore su grandi distanze: Prospettive di soluzione al problema dei neutrini solari" Tesi di Laurea in Fisica, U. di Bari, 2002 *** Lettera G (1/1 autori), "Phenomenological and Theoretical Aspects of Neutrino Oscillations" Tesi di dottorato in Fisica, U. di Bari, 2002 4.2.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.2.7b - Obiettivi della ricerca: FISICA DEL NEUTRINO Si intende proseguire questa linea di ricerca, con particolare attenzione ai seguenti argomenti: 1) Ricerche di oscillazione con neutrini da reattore 2) Interpretazione di segnali da geo-neutrini 3) Supernovae: legami fra onde d'urto e segnali di neutrini 4) Neutrini "fossili" da supernovae 5) Oscillazioni di neutrini solari, atmosferici e da acceleratore in un formalismo a tre generazioni TRANSIZIONI DI FASE COSMOLOGICHE E UNIVERSO PRIMORDIALE Si intende proseguire questa linea di ricerca, analizzando il possibile ruolo dei difetti topologici nella dinamica dell'universo primordiale ed in connessione con l'accelerazione dell'Universo. Una ulteriore analisi vertera' sullo studio della bariogenesi mediata da difetti topologici per un modello supersimmetrico minimale. Si studiera' il ruolo del campo magnetico primordiale anche in quest'ambito. 4.2.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Piano delle Ricerche 2004 Euro Euro Euro 30000.00 80000.00 110000.00 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 77 4.3.1 - Titolo della ricerca: Approcci non perturbativi per sistemi con un numero infinito di gradi di libertà. 4.3.2 - Ente Finanziatore: INFN 4.3.3 - Responsabile della ricerca: L. Angelini 4.3.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: L. Angelini, M. Pellicoro, S. Stramaglia, M. Villani Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): D. Caroppo (Docente MPI) 4.3.5 - Durata della ricerca: 4.3.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 4.3.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Studio delle proprieta` di sistemi complessi in equilibrio e fuori dall'equilibrio. Il comportamento cooperativo di insiemi di sistemi dinamici accoppiati riveste grande importanza nella descrizione di numerosi processi fisico-chimici. Attualmente la ricerca e' focalizzata sull'evoluzione macroscopica in sistemi statistici che hanno un comportamento caotico a livello microscopico. In particolare ci siamo interessati al problema dell'ordinamento di fase nei sistemi composti da mappe caotiche accoppiate. E' stato analizzato il fenomeno dell'ordinamento di fase in reticoli di mappe dotate di due attrattori simmetrici al variare dell'accoppiamento tra le mappe poste su siti primi vicini. In un lavoro, pubblicato recentemente, vengono presentati alcuni risultati sulla dinamica di reticoli di mappe caotiche in presenza di una legge di conservazione. Il tipo di dinamica non è di tipo Kawasaki, già studiata in precedenza, ma corrisponde alla discretizzazione dell'equazione di Cahn-Hilliard che descrive l'evoluzione disistemi continui caratterizzati da una legge di conservazione. In questo lavoro viene mostrato come questi sistemi abbiano analogie importanti con sistemi statistici di spin e come la dinamica considerata introduca un accoppiamento effettivo antiferromagnetico che, nel caso di interazione tra primi e secondi vicini, è in grado di generare un ordinamento superantiferromagnetico come nel caso del modello di Ising. 4.3.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 4.3.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro Eventuale cofinanziamento Euro Costo Totale Euro 9000.00 0.00 9000.00 4.3.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 4.3.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.3.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 4.3.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.3.7b - Obiettivi della ricerca: Proseguirà la ricerca sulla evoluzione macroscopica di sistemi statistici che hanno comportamento caotico a livello microscopico. In particolare si cercherà di mettere in luce le relazioni tra questi sistemi e i sistemi di spin, sia relativamente alla evoluzione dinamica che alle proprietà di equilibrio. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 78 4.3.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 0.00 0.00 0.00 4.4.1 - Titolo della ricerca: Meccanica statistica di sistemi complessi: aspetti dinamici e di equilibrio. 4.4.2 - Ente Finanziatore: MIUR: PRIN-COFIN 2002 (ex40%) 4.4.3 - Responsabile della ricerca: G. Gonnella 4.4.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. Gonnella Ricercatori CNR: Antonio Lamura Altri ricercatori coinvolti: Borsista post-doc Università: Aiguo Xu Altro (specificare): A. Bonfiglioli (Universita' della Basilicata) Borsista post-doc Università: Gustavo Saracco Altro (specificare): E. Cirillo (Universita' 4.4.5 - Durata della ricerca: 2 anni 4.4.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 4.4.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: I sistemi complessi sono caratterizzati da una pluralita' di possibili stati di equilibrio stabile, o metastabile, in competizione reciproca, con una conseguente dinamica evolutiva o di rilassamento piu'lenta e diversa da quella dei piu' usuali sistemi termodinamici. In questa ricerca sono considerati sistemi di fluidi complessi, ad esempio le miscele di fluidi o di polimeri, dove e' la presenza di strutture su scala intermedia tra quella microscopica e quella macroscopica che determina la "complessita'" delle proprieta' del materiale. Scopo della ricerca e' analizzare il comportamento di alcuni di questi sistemi (diagramma di fase, funzione di correlazione e risposta statica e dinamica) in condizioni di non-equilibrio, in particolare quando e' presente un campo di velocita' o di forze imposte dall'esterno. Sono state utilizzate, accanto alle tecniche usuali della meccanica statistica, tecniche analitiche della teoria dei campi e tecniche di simulazioni numeriche per lo studio delle equazioni idrodinamiche e di diffusione. Per sistemi con un ordine "lamellare", quali i cristalli liquidi o le miscele di copolimeri, sono state studiate le proprieta' di ordinamento in presenza di un flusso di Couette; e' stata quindi studiata la curva costitutiva dello stress in funzione dello shear per le fasi di tipo microemulsione. Sono state anche indagate alcune caratteristiche generali (relazioni fluttuazione-dissipazione) di sistemi soggetti a Piano delle Ricerche 2004 forzanti esterne che, anche in Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 79 condizioni stazionarie, non sono piu' descritti dalla distribuzione di Gibbs. 4.4.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFM, INFN 4.4.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 10.50 Eventuale cofinanziamento Euro 21.00 Costo Totale Euro 31.50 4.4.10 - Contratti e convenzioni stipulati: Contratto di ricerca per il Dr. Aiguo Xu. Contratto di ricerca per il Dr. Gustavo Saracco. 4.4.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.4.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 4.18 alla 4.21 4.4.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.4.7b - Obiettivi della ricerca: La ricerca proseguira` secondo gli obbiettivi prima esposti. In particolare sara' realizzata una versione del "Lattice Boltzmann Method" adatta a simulare miscele di fluidi soggette a diversi tipi di flusso applicato. La versione tridimensionale del codice sara' paralelizzata e utilizzata per studiare problemi di ordinamento. Studieremo anche le proprieta` generali che caratterizzano i sistemi fluidi in condizioni stazionarie ed in presenza di processi irreversibili (diffusione, convezione termica, etc.) 4.4.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 4.5.1 - Titolo della ricerca: Comportamento temporale dei sistemi quantistici, fisica dei neutroni e caos. 4.5.2 - Ente Finanziatore: INFN 4.5.3 - Responsabile della ricerca: S. Pascazio 4.5.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: S. Pascazio Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: Paolo Facchi Dottorato di Ricerca in Fisica: Angelo Mariano Borsa di studio INFN: Antonello Scardicchio Altro (specificare): Tetsuya Yoneda (Borsista Governo Giapponese) 4.5.5 - Durata della ricerca: 2 anni 4.5.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 80 4.5.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La ricerca e' stata volta principalmente allo studio del comportamento temporale dei sistemi quantistici, al decadimento dei sistemi instabili ed ai fenomeni caratteristici dei tempi brevi, quali le dinamiche di tipo Zenone quantistico. Si e' anche studiata la fisica dei neutroni termici, freddi ed ultrafreddi, la loro coerenza quantistica, la decoerenza in seguito alle interazioni con atmosfere complesse. Sono emersi legami interessanti con i fenomeni caotici. Molte analisi sono state effettuate tramite la funzione di Wigner. Si e' studiata anche la transizione verso l'equilibrio in sistemi di tipo Fermi-Pasta-Ulam. Si e' investigato il limite semiclassico in meccanica quantistica. Infine, si sono analizzate situazioni sperimentali in cui la decoerenza puo' essere controllata tramite campi intensi o misure ripetute. 4.5.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Unione Europea, Ministero degli Affari Esteri, Waseda University Tokyo, Atominstitut Vienna 4.5.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 9500.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 9500.00 4.5.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 4.5.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.5.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 4.22 alla 4.26 Ulteriori pubblicazioni: P. Facchi A. Mariano and S. Pascazio (3/3 autori) - "Mesoscopic interference" - Recent Research Development in Physics (Transworld Research Network) 3 (2002) 1. S. Pascazio (1/1 autore) - "Quantum Zeno phenomena" - First International Workshop on Classical and Quantum Interference, edited by J. Perina, M. Hrabovsky and J.Krepelka, Proceedings of SPIE Vol. 4888 (2002) 52. P. Facchi (1/1 autore) - "Interference of mesoscopic systems and decoherence: the example of fullerenes" - First International Workshop on Classical and Quantum Interference, edited by J. Perina, M. Hrabovsky and J. Krepelka, Proceedings of SPIE Vol. 4888 (2002) 63. P. Facchi and S. Pascazio (2/2 autori) - "Quantum measurements, decoherence and irreversibility" - edited by R. Lupacchini and V. Fano, Collana PREPRINT, Dipartimento di Filosofia, Universita' di Bologna, Vol. 24 (2002) 101. 4.5.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.5.7b - Obiettivi della ricerca: Continuera' lo studio di tutti gli argomenti sopra menzionati, sempre nell'ambito delle collaborazioni con la Waseda University di Tokyo e l'Atominstitut di Vienna. In particolare, si vuole analizzare in dettaglio il comportamento temporale dei sistemi quantistici, la transizione verso l'equilibrio ed i fenomeni tipici dei tempi brevi (regione di Zenone). Particolare attenzione va dedicata al problema del controllo della decoerenza, le cui applicazioni pratiche sono notevoli. In fisica dei neutroni, continuera' l'analisi di alcuni recenti esperimenti realizzati con neutroni termici e freddi. Vi sono molti legami interessanti fra i fenomeni caotici, l'interazione con atmosfere complesse e la perdita di coerenza quantistica. Si desidera anche studiare la vita media di un neutrone in campi molto intensi, quali quelli presenti in stelle dense o nell'universo primordiale. Tali temi hanno rilevanza per una serie di problemi di interesse fondamentale, quali l'ottica neutronica, l'astrofisica e la teoria di campo quantistica. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 81 Si desidera anche studiare in dettaglio la transizione verso l'equilibrio in alcuni sistemi complessi, con particolare riguardo alle loro caratteristiche "mesoscopiche". Infine, si studieranno tematiche legate all'informazione quantistica ed alle nanostrutture. 4.5.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 10000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 10000.00 4.6.1 - Titolo della ricerca: Algoritmo di calcolo di integrali funzionali 4.6.2 - Ente Finanziatore: 4.6.3 - Responsabile della ricerca: E. Scrimieri 4.6.4 - Componenti il gruppo di ricerca: 4.6.5 - Durata della ricerca: 4.6.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova ✔ Prosecuzione Prosecuzione 4.6.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Si tratta di un approccio generale al calcolo degli integrali funzionali rilevanti in teoria dei campi e meccanica statistica basato sullo studio delle proprieta' analitiche e geometriche di strutture reticolari: i risultati di questi studi non sono ancora definitivi. 4.6.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 4.6.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 4.6.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 4.6.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.6.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 4.6.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.6.7b - Obiettivi della ricerca: Si e’ trasformato il problema in un altro equivalente alla soluzione di un particolare tipo di equazione ad argomento trasformato. Si intende risolvere l’equazione equivalente. 4.6.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 4.7.1 - Titolo della ricerca: Equazione di Helmholtz Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 82 4.7.2 - Ente Finanziatore: INFN 4.7.3 - Responsabile della ricerca: G. Paiano 4.7.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. Paiano, M. Pellicoro 4.7.5 - Durata della ricerca: 4 anni 4.7.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 4.7.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Il lavoro sulle formule WKB chiuse per le frequenze di taglio e la costante di propagazione di fibre ottiche debolmente guidanti, accettato per la pubblicazione nell'aprile 2002, e' uscito in ritardo nel numero di gennaio 2003 del Journal of Lightwave Technology. Come applicazione delle tecniche analitiche ivi usate ad altri problemi ondulatori, si e' completato un lavoro in cui sono state stabilite formule WKB chiuse per l'energia di stato legato in meccanica ondulatoria. Si sono distinti in tali problemi, crediamo per la prima volta, due diversi casi limite. Inoltre, nell'ambito dell'analogia fra equazione di Helmholtz in elettromagnetismo ed equazione di Schroedinger in meccanica ondulatoria, si e' introdotto in quest'ultima il concetto di frequenza di raccordo come estensione di quello di frequenza di taglio, tipico della prima. Cio' e' servito, fra l'altro, a chiudere la formula dell'energia dell'oscillatore anarmonico in tutto lo spettro di frequenza. 4.7.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: TIRES, Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 4.7.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 4.7.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 4.7.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.7.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: ***G.Paiano and M.Pellicoro (2/2 autori), Atti del congresso nazionale della Societa' Italiana di Fisica 2002, pag.126. 4.7.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.7.7b - Obiettivi della ricerca: Studio della propagazione della radiazione in mezzi ad indice di rifrazione variabile, in particolare propagazione della luce in fibre ottiche.Calcolo delle perdite delle fibre ottiche debolmente guidanti. Applicazione delle tecniche analitiche usate ad altri problemi ondulatori. 4.7.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 83 4.8.1 - Titolo della ricerca: Nuovi stati quantici di luce polarizzata e loro applicazioni 4.8.2 - Ente Finanziatore: Unione Europea 4.8.3 - Responsabile della ricerca: A. Garuccio 4.8.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: A. Garuccio, D. Picca, V. Berardi Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): V. L. Lepore (Docente MPI, associato INFN) 4.8.5 - Durata della ricerca: 2 anni 4.8.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Nuova Ricerca di base Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 4.8.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La ricerca intende studiare nuove possibili stati di luce polarizzata, in particolare stati coerenti entangled. L'importanza di stati nonclassici di luce è duplice. Dal punto di vista dei fondamenti, le loro proprietà rivelano differenze essenziali tra fenomeni classici e quantistici. Dal punto di vista applicativo, questi stati possono essere utilizzati in metrologia e comunicazione. Sono stati infatti utilizzati nella fotometria quantistica per la calibrazione assoluta dei fotorivelatori, ma soprattutto per la comunicazione quantistica. Attualmente si stanno discutendo applicazioni come la quanto litografia e il calcolo quantistico. La polarizzazione è una delle più importanti proprietà degli stati nonclassici, fornendo uno dei modi più semplici per trattare stati quantistici della luce in termini di variabili dicotomiche. Le trasformazioni di stati non classici di luce polarizzata sono state studiate teoricamente e sono collegate al gruppo SU(3), ma sperimentalmente vengono analizzate solo trasformazioni con luce lelementi polarizzatori lineari, che danno origine solo al gruppo SU(2). Per ottenere trasformazioni generali bisogna lavorare con metodi nonlineari o con la coniugazione ottica di fase. Il programma di ricerca intende trattare: - generazione di nuovi stati non classici di polarizzazione - nuove trasformazioni della polarizzazione di stati non classici di luce; - applicazioni di trasformazioni di nuovi stati di polarizzazione 4.8.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Ginevra, Università di Mosca, Università di San Pietroburgo, Università di Kista, Istituto Lebedev di Mosca, University of Maryland at Baltimore County, Istituto G. Ferraris di Torino 4.8.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 4500.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 4500.00 4.8.10 - Contratti e convenzioni stipulati: INTAS-01-2122 con UE 4.8.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.8.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 4.8.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 84 4.8.7b - Obiettivi della ricerca: Creazione sperimentale di stati ternari analoghi ai qubit della qauntum communication ed analisi teorica e sperimentale degli stati con tre e quattro fotoni. Sviluppo di una "tomografia di polarizzazione" per stati nonclassicimediante: - misura di tutti i Parametri di Stokes e delle loro fluttuazioni - misura della correlazione al primo e secondo ordine dei correlazioni di polarizzazione. Generazione di bifotoni collineari in cristalli multistrato. Studio teorico della coniugazione ottica di fase con stati a due fotoni. Trasformazione della polarizzazione nella coniugazione ottica di fase Misura dell'efficienza quantica con stati corelati in polarizzazione. Sviluppo di comunicazione quantistica usando stati ternari. Test della località di Einstein senza il problema della bassa efficienza dei rivelatori. 4.8.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 4500.00 0.00 4500.00 4.9.1 - Titolo della ricerca: Cosmologia di stringa 4.9.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 4.9.3 - Responsabile della ricerca: M. Gasperini 4.9.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): G. Veneziano Altro (specificare): C. Ungarelli Altro (specificare): M. Giovannini Assegno di ricerca Università: V. Bozza Dottorato di Ricerca in Fisica: F. Piazza 4.9.5 - Durata della ricerca: 1 anno 4.9.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 4.9.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Si e' studiata l'evoluzione primodiale dei campi dilatonici ed assioni nel contesto della cosmologia di stringa. Si sono ottenuti i seguenti risultati: 1) i resti dilatonici fossili potrebbero essere rivelati dalle antenne gravitazionali risonanti di forma sferica attualmente in progettazione; 2) un campo dilatonico fortemente accoppiato alla materia oscura potrebbe spiegare l'accelerazione osservata su scala cosmica; 3) il decadimento di un campo assionico massivo, debolmente accoppiato, puo' produrre l'anisotropia osservata nella radiazione di fondo. 4.9.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN, Sezione di Bari; CERN, TH Division: Universita' di Salerno; Universita' di Portsmouth 4.9.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 85 Costo Totale Euro 0.00 4.9.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 4.9.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.9.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 4.27 alla 4.29 Ulteriori pubblicazioni: 1 - M. Gasperini - (1/1 autore) [Gasperini M], Production and detection of relic dilatons in string cosmology, in Proc. of "The Ninth Marcel Grossmann Meeting" eds. V. G. Gurzadyan, R. Jantzen and R. Ruffini (World Scientific, Singapore, 2002), p. 1245. 2 - M. Gasperini - (1/1 autore) [Gasperini M], L'universo prima del big bang. Cosmologia e teoria delle stringhe (Franco Muzzio Editore, Roma, Settembre 2002). 4.9.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.9.7b - Obiettivi della ricerca: Si prevede di studiare l'evoluzione delle perturbazioni cosmologiche in modelli non-singolari, regolarizzati mediante il contributo di potenziali dilatonici non-locali. 4.9.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 4.10.1 - Titolo della ricerca: Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen in fisica delle particelle 4.10.2 - Ente Finanziatore: 4.10.3 - Responsabile della ricerca: F. Selleri 4.10.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: F. Selleri Altri ricercatori coinvolti: Alexander Afriat (London S.E.), Roshan Foadi (Univ. of Denver) 4.10.5 - Durata della ricerca: 4.10.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Prosecuzione Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 4.10.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: The strange nature of quantum correlations between separated systems, pointed out by Einstein, Podolsky and Rosen (EPR), has stimulated a lively debate over the past thirty years. The incompatibility between the empirical predictions of quantum mechanics (QM) and very general consequences of local realism (LR) became fully evident with the 1965 work of Bell, showing that LR models satisfy an inequality often violated by QM. In 1969 Clauser, Holt, Shimony & Horne stressed that a Bell-type inequality could be checked experimentally with photon pairs emitted by single atoms, even with the available low efficiency photon counters, if suitable additional Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 86 assumptions were made. Several experiments were accordingly performed and QM turned out to agree with the data. It has been pointed out, however, that the additional assumptions brought to the formulation of inequalities different from (and much stronger than) Bell's original inequality. The experimental results violated the stronger inequalities but were still compatible with those deduced from LR alone. Thus the choice between LR and QM has yet to be made. A more critical scrutiny of the problem can come from the study of the EPR paradox in domains where highly efficient detectors can be used and additional assumptions are not needed. An appealing possibility is the decay of a vector meson into a pair of neutral mesons. This was recognised already in 1983 [1], but the first detailed calculations were made only in 1992 [3], after establishing the possibility of a causal description of single K° physics [2]. 4.10.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 4.10.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 4.10.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 4.10.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.10.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: F. Selleri, Weak and strong Bell type inequalities in: C. Mataix e A. Rivadulla (a c. di), FISICA CUANTICA Y REALIDAD - QUANTUM PHYSICS AND REALITY pp. 231-247, Ed. Complutense, Madrid (2002). A. Pompili e F. Selleri, Possible EPR experiments with K°K° and B°B° pairs in: KAON 2001 INTERNATIONAL CONFERENCE ON CP VIOLATION, Frascati Physics Series Vol. XXVI, pp. 329-340, Pisa (2002). A. Pompili e F. Selleri, Possible EPR experiment with neutral pseudoscalar meson-antimeson correlated pairs in: FRONTIERS OF PARTICLE PHYSICS, Proceedings of the 10th Lomonosov Conference on Elementary Particle Physics, a c. di A. Studenikin pp. 295-303, World Scientific (2002). 4.10.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.10.7b - Obiettivi della ricerca: The recent development of new accelerators (phi-factories, B-factories) has greatly increased the practical interest of the problem. The most general formulation of local realism for K° pairs was published in 1997 [1], with special reference to the decay of the phi mesons [2]. A 30% discrepancy between QM and LR for the probability of joint Kbar/Kbar detection was found. Further work showed that the treatment of K° pairs with rate equations could lead to inconsistencies because the historical nature of kaons needs to be taken into account. When this is done properly in LR an even larger discrepancy is found between LR and QM [3]. Therefore it would be of great interest to perform EPR experiments at DAFNE. Application of the idea to a recent experiment by the CPLEAR collaboration on antiproton annihilations at rest in hydrogen into K° pairs [4] has brought to a good agreement with the data. Disagreement between LR and QM was predicted only in a kinematical region yet to be explored. More detailed calculations will be made. Following this line of thought a LR theory of correlated B° pairs will be formulated. Variables fix in every meson mass and flavour. If B° pairs are produced in Y(4s) decays the probability of observing opposite flavours necessarily differs by 30% from the QM prediction. The size of this difference justifies neglect of CP violation. A B-factory is thus shown to provide a very important tool for the study of the EPR problem.The theory will be extended to all interesting kinematical regions. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 87 4.10.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 0.00 0.00 0.00 4.11.1 - Titolo della ricerca: Fondamenti di fisica relativistica 4.11.2 - Ente Finanziatore: 4.11.3 - Responsabile della ricerca: F. Selleri 4.11.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: F. Selleri Altri ricercatori coinvolti: José R. Croca (Lisboa Univ.) 4.11.5 - Durata della ricerca: 4.11.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova ✔ Prosecuzione Prosecuzione 4.11.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: The one-way velocity of light was never measured. The reason, more than in experimental difficulties, is in the conceptual basis of special relativity and is related to clock synchronisation, as shown by Poincaré, Jammer, Mansouri and Sexl and Will. The two-way velocity, instead, has been measured repeatedly with great accuracy and found to be invariant. Furthermore experiments show that the slowing down of moving clocks is a real phenomenon. Therefore the physics of space and time can be based on two empirically based assumptions: (1) The two-way velocity of light is c in all inertial systems and in all directions; (2) Clock retardation effects take place with the usual relativistic factor. Using these two pieces of empirical evidence a set T of space-time transformations between inertial systems has been constructed which are completely equivalent for the explanation of performed experiments. The Lorentz transformation is an element of T and any two elements of T differ only as to a convention regarding clock synchronisation. Known experiments (e.g. Michelson-Morley's) are explained equally well by any element of T [1-3]. It has been carefully checked that also the kinematics of high energy interactions, used with great success in particle physics, remains unmodified [4]. The notion of invariant two-way velocity of light can be complemented with that of frame dependent one-way velocity with no change of the explanatory power of the theory [5-6]. However all attempts at measuring the one-way velocity in inertial frames are bound to fail [7]. 4.11.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 4.11.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 4.11.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 4.11.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.11.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 4.30 alla 4.30 Ulteriori pubblicazioni: F. Selleri, Bell’s spaceships and special relativity R.A. Bertlmann & A. Zeilinger, eds., QUANTUM [UN]SPEAKABLES, FROM BELL TO QUANTUM INFORMATION, pp. 413-428, Springer, Berlin (2002). Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 88 F. Selleri, Generalisation of the Lorentz transformations of space and time in: R. Blanco et al. (a c. di): Proceedings of the Workshop held at the Universidad de Cantabria Santander, Spain, for the 65th anniversary of E. Santos, pp. 191200, Real Sociedad Española de Fisica, Madrid (2002). F. Selleri, Giordano Bruno et la vérité scientifique - Fusion (Paris) n. 90, pp. 55-61 (2002) F. Selleri, Più veloce della luce?-Il Nuovo Saggiatore, 18, pp. 42-48 (2002). F. Selleri, Karl Popper e la fisica moderna - Nuova Civiltà delle Macchine, pp. 102-118 (2002). 4.11.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.11.7b - Obiettivi della ricerca: The Sagnac effect is essentially the observation of a phase shift between two coherent beams travelling on opposite paths in an interferometer placed on a rotating disk. The phase shift is a consequence of a time delay between the arrivals of two beams. The positioning of the interference figure dipends on the disk rotational velocity. We showned recently that the conventionality ingredient of synchronisation is not preserved in accelerated systems, and that a theory free of logical contradictions prefers a nonstandard one-way velocity of light relative the accelerated frames [1-3].The study of superluminal signals (SLS), for which impressive experimental evidence emerged in the last ten years, also leads to the same conclusion: the causal paradox generated by SLS in the TSR can be solved only by invoking absolute simultaneity [4]. But a great surprise was about to emerge: the same SLS - given their electromagnetic nature - allow one to measure the absolute velocity of the laboratory [5-6]. The future activity will be a reconsideration of this extraordinary fact from as many points of view as possible. 4.11.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 4.12.1 - Titolo della ricerca: Computazione quantistica 4.12.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 4.12.3 - Responsabile della ricerca: D. Picca 4.12.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): Giuseppe Florio 4.12.5 - Durata della ricerca: 2 4.12.6 - Tipologia della ricerca: ✔ Nuova Ricerca di base Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 4.12.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La ricerca intende studiare l'implementazione su calcolatori quantistici di algoritmi numerici. 4.12.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 89 4.12.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Eventuale cofinanziamento Costo Totale Euro Euro Euro 0.00 0.00 0.00 4.12.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 4.12.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 4.12.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 4.12.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 4.12.7b - Obiettivi della ricerca: Implementazione quantistica delle operazioni aritmetiche elementari nonché di algoritmi numerici avanzati. 4.12.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 10000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 10000.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 90 5. Ricerche tecnologiche e in Fisica Applicata 5.1.1 - Titolo della ricerca: Algoritmi e reti neurali artificiali per la rivelazione e l'elaborazione del segnale (TIRES) 5.1.2 - Ente Finanziatore: Centro di eccellenza TIRES 5.1.3 - Responsabile della ricerca: NARDULLI G. 5.1.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: NARDULLI G., PELLICORO M.,ANGELINI L., BELLOTTI R., CUFARO PETRONI N., DE MARZO C., GONNELLA G., PAIANO G., STRAMAGLIA S., VILLANI M. Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: F. De Carlo Altro (specificare): C. Pierro (contrattista) Altro (specificare): D. Marinazzo (contrattista) Personale tecnico universitario: F. Cannillo 5.1.5 - Durata della ricerca: 3 anni 5.1.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.1.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Nell'ambito del Centro d'Eccellenza TIRES viene sviluppata una attivita' di R&D di nuove tecniche per il trattamento del segnale in ambienti "rumorosi", ad esempio EEG, ECG, fMRI, MEG, mediante tecniche di reti neurali, wavelets, algoritmi di clusterizzazione, Independent Component Analysis, Support Vector Machines. Parallelamente all'attivita' R&D sara' svolta attivita' di alta formazione e seminariale. 5.1.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: CNR 5.1.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 165000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 165000.00 5.1.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.1.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 91 5.1.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 5.1 alla 5.2 Ulteriori pubblicazioni: Modelling Biomedical Signals, G. Nardulli and S. Stramaglia editors, World Scientific, Singapore, 2002 (book). 5.1.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.1.7b - Obiettivi della ricerca: Attivita' di ricerca: a) Sviluppo di nuovi algoritmi di clustering per insiemi di dati; b) Analisi di segnali mediante tecniche di reti neurali e wavelet; c) Elaborazione di modelli di percezione uditiva; d) Sviluppo di algoritmi di ottimizzazione; e) Metodo della Independent Component Analysis per dati MEG; f) Support Vector Machines; g) Caratteristiche di propagazione di segnali in fibre ottiche. Sviluppo di tecnologie: Software dedicato all'analisi di segnali biomedici Attivita' di trasferimento tecnologico: a) Sviluppo di software ed eventuale implementazione su chip dedicati di sistemi per l'analisi e la compressione di segnali ed immagini; b) Sviluppo di indicatori per la diagnostica di patologie neuro cardiovascolari basati sull'analisi in wavelet (sincope vasovagale, ipertensione, scompenso cardiaco, infarto miocardico, etc.). 5.1.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 165000.00 0.00 165000.00 5.2.1 - Titolo della ricerca: RPC come rivelatori di neutroni termici (TIRES) 5.2.2 - Ente Finanziatore: 5.2.3 - Responsabile della ricerca: S. Nuzzo 5.2.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: S. Nuzzo, M. Abbrescia Ricercatori INFN: A. Pantaleo, A. Ranieri Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: R. Trentadue 5.2.5 - Durata della ricerca: 3 anni 5.2.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 92 5.2.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Esiste da tempo un notevole interesse per l'uso di rivelatori sensibili ai neutroni termici. Fra i possibili utilizzi, particolarmente rilevante e' quello della rivelazione di esplosivi nascosti nel sottosuolo. Finora sono stati utilizzati rivelatori a scintillazione o contatori proporzionali, i quali tuttavia non permettono una ricostruzione spaziale del punto di impatto dei neutroni con il rivelatore. Al contrario, i rivelatori a gas come le camere a fili o a elettrodi piani resistivi (RPC) consentono di stabilire con buona precisione il punto di impatto di una eventuale particella ionizzante. Su questa linea di ricerca si intende mettere a frutto l'esperienza sviluppata nel campo della fisica delle particelle elementari. La ricerca utilizza un rivelatore RPC singola gap con elettrodi in bakelite con una delle superfici interne trattata con un "coating" di ossido di gadolinio. Questo, caratterizzato dall’avere un’elevata sezione d’urto per neutroni termici, è disponibile in polvere molto sottile (~2-5 mm) e viene depositato sulla superficie interna della bakelite miscelandolo con olio di lino che è normalmente utilizzato per rifinire le superfici interne degli RPC. Con questa tecnica sono state costruiti 3 prototipi di camere10 x 10 cm2 singola gap. Un primo test con raggi cosmici è stato effettuato a Bari e successivamente si utilizzerà una sorgente di neutroni. Sono state usate diverse miscele di gas: Ar/iso-C4H10/C2H2F4 (74:23:3) e C2H2F4/isoC4H10 (85:15) e diverse configurazioni di circuiti di lettura. I risultati non sono stati del tutto soddisfacenti: le camere tendono a scaricare spontaneamente alla tensione di lavoro. Sono stati fatti tentativi di isolare meglio gli elettrodi e questo ha ridotto parzialmente il problema senza però eliminarlo. In queste condizioni si è raggiunta un’efficienza del 50% con raggi comici. 5.2.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 5.2.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 5.2.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.2.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: Detecting environmental, industrial and biomedical signals, Bari, 11-12 October 2002 5.2.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: R. Trentadue: "Resistive Plate Chambers with Gd-coated electrodes as thermal neutron detectors" presented in "Detecting environmental, industrial and biomedical signals", Bari, 11-12 October 2002 M. Abbrescia: "Performance of Resistive Plate Chambers exposed to a beam of thermal and epithermal neutrons" presented in "Detecting environmental, industrial and biomedical signals", Bari, 11-12 October 2002 M. Abbrescia: "Resistive Plate Chambers as thermal neutron detectors" presented in "8th Topical Seminar on Innovative Particle and Radiation Detectors", Siena, 21-24 October 2002 5.2.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.2.7b - Obiettivi della ricerca: Sono in corso di costruzione altri prototipi di rivelatore, in vetro, sulle cui superfici viene Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 93 depositato i Gd mediante evaporazione. Il processo permetterà di ottenere un "coating" controllato e quindi migliore uniformità della superficie dell’elettrodo con un abbassamento del rumore e un migliore isolamento elettrico. 5.2.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 5.3.1 - Titolo della ricerca: Centro di eccellenza 4 - Determinazione del flusso e dello spettro di fasci terapeudici con rivelatori a stato solido. 5.3.2 - Ente Finanziatore: 5.3.3 - Responsabile della ricerca: M. de Palma 5.3.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. Selvaggi,D. Creanza, S. My Ricercatori INFN: L. Fiore, V. Paticchio Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: Sonia Tangaro 5.3.5 - Durata della ricerca: 5.3.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.3.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Obiettivi del progetto sono la realizzazione di un sistema (hardware + software) compatto e completo capace di misurare le caratteristiche fondamentali di sistemi di irraggiamento diagnostici. Sono state fatte prove sperimentali per misurare gli spettri di tubi da ricerca utilizzando una catena di rivelazione composta da un rivelatore a stato solido CZT (3x3x2 mm^3), un amplificatore, uno shaper e un multicanale veloce; viene fatta una conversione A/D veloce delle campionature che sono immagazzinate in tempo reale in un buffer letto e caricato da un PC. E’ stata fatta l’analisi dei dati per la ricostruzione via software dello spettro. In particolare si è affrontando il problema della sovrapposizione di segnali quando il flusso è molto elevato (pile-up) ed è stata implementata una metodologia software per la distinzione di essi e la ricostruzione dello spettro. Il sistema è stato calibrato ed è stata valutate le caratteristiche con collimatori fino a 25 micron di diametro. Sono state effettuate delle acquisizioni in ospedale con sistemi per mammografia convenzionale e sono state fatte delle valutazioni (ESRF, Grenoble) sulle frequenze massime a cui questa strumentazione può lavorare. Si è considerata la possibilità di uso di un diverso rivelatore. Sono state fatte misure per la caratterizzazione di altri 3 rivelatori CZT di diverse dimensioni e diversi spessori. Si è provveduto all’acquisto di un CZT a pixel e di un CdTe corredato di puntatore laser per risolvere il problema del centraggio del rivelatore con il tubo. E’ anche iniziata l’elaborazione delle immagini digitalizzate fornite da sistemi la cui qualità sarà valutata con il prototipo precedentemente descritto. L’elaborazione fa uso di tecniche di preprocessing e neurali. 5.3.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 5.3.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 94 Costo Totale Euro 0.00 5.3.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.3.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.3.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: 1) S. Tangaro et al,“Fluxen Project: A portable apparatus for absolute quantitative analysis of imaging properties of radiographic systems” Detecting Environmental, Industrial & Bio-Medical Signals, Bari, 11-12 Oct, 2002 (1 autore locale su 4 autori) 5.3.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: 5.4.1 - Titolo della ricerca: Centro di eccellenza 5 : "Sensori per il monitoraggio ambientale e di processo; sensori ottici non invasivi per biomedicina" ( TIRES ) 5.4.2 - Ente Finanziatore: 5.4.3 - Responsabile della ricerca: P.M. Lugarà 5.4.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: M. Ferrara (fino a 06/2003), P.M. Lugarà, I.M. Catalano Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: A. Ancona Borsista post-doc Università: T. Cassano Dottorato di Ricerca in Fisica: A. Elia, T. Sibillano Altro (specificare): R. Tommasi ( Ric. Fac. di Medicina e Chirurgia ); L. Nitti ( Prof. Ordin. Fac. di Medicina e Chirurgia ); G. Ventruti ( Ric. Fac. Scienze MM.FF.NN. , SSD GEO/06 ) Personale tecnico universitario: M. Cornacchia, M. Sibilano 5.4.5 - Durata della ricerca: 5.4.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.4.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Le ricerche hanno come obiettivi : a) la rivelazione con tecnica fotoacustica degli inquinanti gassosi in atmosfera, con elevata sensibilità e selettività ; b) la diagnostica in tempo reale della qualità della lavorazione dei metalli, in particolare della saldatura, sia con tecniche spettroscopiche sia con l'analisi delle oscillazioni del plasma di saldatura e la mappatura IR ; c) la determinazione ottica non invasiva della ossigenazione dei tessuti e di altri parametri biologici in vivo. Per una descrizione più dettagliata si possono consultare le pagine dell'area 3. ( Fisica della Materia ...), relative alle linee delle Tecniche Ottiche Innovative per applicazioni ambientali, per applicazioni industriali, per biomedicina. Attività svolta nell'anno precedente: Sono state sperimentate celle fotoacustiche per la rivelazione di composti organici volatili, come butanolo ed altri alcoli, con laser a cascata quantica realizzati presso l'Unità di Ricerca INFM di Bari. È stata progettata, costruita e provata “in produzione” una torcia sensoria più maneggevole per le saldature TIG manuali. Si sono eseguite le prime analisi in tempo reale delle frequenze di oscillazione del plasma di saldatura laser. Si è progettata e realizzata una nuova sonda ossimetrica a fibre ottiche, che ha consentito di Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 95 eliminare ogni connessione elettrica tra ossimetro e paziente. 5.4.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFM 5.4.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro Eventuale cofinanziamento Euro Costo Totale Euro 0.00 0.00 0.00 5.4.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.4.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.4.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: Ancona A. et al. – (5/5 autori) [Ancona A., Sibillano T., Maggipinto T., Ottonelli F., Lugarà P.M.] “Experimental detection and theoretical prediction of laser welding plasma oscillations” Int. Workshop “Detecting Environmental, Industrial and Bio-Medical Signals” , Bari 11-12 ottobre 2002 5.4.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.4.7b - Obiettivi della ricerca: Si perseguirà la determinazione fotoacustica degli ossidi di azoto. Si studieranno gli spettri fotoacustici degli inquinanti che derivano dai processi di fabbricazione delle ceramiche. La tecnica di mappatura IR del processo di raffreddamento dei giunti di acciai saldati con il laser verrà applicata per l'individuazione di cricche al loro formarsi. Verrà realizzato un nuovo prototipo di ossimetro da impiegare con la sonda a fibre ottiche. Proseguirà lo studio dell'effetto della ossigenazione sulle sostanze per fluoroangiografia. Dettagli ulteriori sono disponibili nelle sezioni dedicate all'attività prevista per il 2004 per le linee delle tecniche ottiche innovative sopra citate, per applicazioni ambientali, per applicazioni industriali, per biomedicina. 5.4.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 5.5.1 - Titolo della ricerca: Ricerche ed applicazioni di tecnologie di calcolo distribuito 5.5.2 - Ente Finanziatore: Centro di eccellenza TIRES 5.5.3 - Responsabile della ricerca: B. Ghidini 5.5.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: D. Di Bari, B. Ghidini, G. Maggi, S. Natali Ricercatori INFN: R.A. Fini, L. Silvestris, G. Zito Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. D'Amato Personale tecnico universitario: R. A. Loconsole Personale tecnico INFN: supporto del Servizio Calcolo 5.5.5 - Durata della ricerca: tre anni 5.5.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 96 Ricerca Applicata Nuova ✔ Prosecuzione 5.5.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La ricerca si propone di mettere a punto e verificare la strategia per il calcolo degli esperimenti ad LHC e per alcuni calcoli complessi di fisica teorica (reticoli) usando risorse distribuite mediante la tecnologia GRID e di estendere tale tecnologia anche ad altri campi scientifici, in particolare quello medico. Nel corso del 2002 e prima parte del 2003 sono state installate sul nodo di Bari le risorse GRID (Computing Element, Worker Node, User Interface, Storage Element) utilizzando la procedura automatica LCFGng (Large scale ConFiGuration System) dell'Università di Edimburgo e si è mantenuto sempre aggiornato l'ambiente Grid utilizzando un server LCFGng che permette di installare e configurare i vari nodi del testbed.Sui Worker Nodes del quantun Grid si è ricreato l'ambiente di alcuni degli esperimenti delle alte energie: CMS, ALICE, ATLAS, LHCB, BABAR.Sulla User Interface è stato installato Genius, un portale che tramite l'interfaccia web permette l'utilizzo della griglia senza necessariamente conoscerne tutte le componenti e/o le specifiche e tutti i vari comandi in linea normalmente usati sulla UI: per un qualsiasi utente è sufficiente un certificato personale valido rilasciato da una Certification Autority e un'account sulla UI stessa. Questo rappresenta uno dei primi approcci per poter avvicinare sempre più utenti alla griglia. Infatti sul nodo di Bari sono stati installati pacchetti software utilizzati nell'ambito della ricerca chimica e si sono presi contatti con altri ambiti scientifici per poter procedere all'integrazione di altre applicazioni scientifiche quali Earth Observation, ricerche mediche nell'ambito del Cenro di Eccellenza TIRES (Tecnologie Innovative per la Rivelazione e l'Elaborazione del Segnale). Nell'ambito dell'esperimento ALICE l'attività è rivolta alla realizzazione di una farm di calcolatori, da integrare nell'infrastruttura GRID della collaborazione, mediante l'installazione e configurazione, sulle macchine a disposizione, del software di middle ware. La farm di Bari è composta da 2 macchine, utilizzate in passato (tra il 2001 e il 2002) per prove di integrazione nell'ambiente GRID sia con Globus che con AliEn e per partecipare a sessioni di produzione di eventi simulati, geograficamente distribuite. Nel corso del 2002 e prima parte del 2003 l'attività è proseguita mirando a rendere la farm operativa e perfettamente integrata nell'ambiente GRID dell'esperimento ALICE. I passi principali si possono riassumere nei punti seguenti: - aggiornamento del Sistema Operativo sul disk server da Mandrake 8 a RedHat 7.3.1 CERN dopo aver ripristinato la sincronia della configurazione RAID; - configurazione spazio NFS e installazione UPS; - installazione e configurazione Job Manager; - installazione e manutenzione Software AliEn (Alice Environment). Sulla base di queste realizzazioni il gruppo ha partecipato, insieme a gruppi analoghi di altre Università e Sezioni INFN italiane (Cnaf, Bologna, Cagliari, Catania, Padova, Torino, Trieste), ai cosiddetti "stress test" delle infrastrutture di rete del GARR per la verifica della scalabilità del modello di analisi multi-Tier previsto dal progetto MONARC. Finora la partecipazione ai test si è svolta impersonando un centro di livello Tier 3. Si è venuta ad avvertire ora l'esigenza di un potenziamento delle risorse della farm di Bari sia in termini di unità di calcolo che in termini di unità di immagazzinamento dati (storage): tale potenziamento è in corso con l'acquisizione di tre nuove unità di calcolo e l'ampliamento della capacità di memoria di massa a circa 1 TB. . 5.5.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Bari, INFN, Politecnico di Bari 5.5.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 12500.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 97 Eventuale cofinanziamento Costo Totale Euro Euro 0.00 12500.00 5.5.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.5.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.5.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 5.5.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.5.7b - Obiettivi della ricerca: ATTIVITA' PREVISTA PER IL 2004 Prestando attenzione allo sviluppo degli altri software di middleware attualmente esistenti, il gruppo è pronto ad integrarli con il portale e l’interfaccia web di AliEn qualora dovesse valutare che ciò migliori le prestazioni della griglia di ALICE. Si prevede, quindi, di dover integrare le installazioni con il software di middleware di LCG. Dal momento che a Bari sono presenti le installazioni sia di EDG che di AliEn, diviene naturale pensare a Bari come una sede per ospitare un sito di interfaccia tra i due ambienti. Il potenziamento delle risorse di calcolo e di mass storage permetterà, inoltre, di partecipare alle sessioni di produzione distribuita del 2004, sia di generazione di eventi simulati che di analisi degli stessi. Avendo ora a disposizione gli strumenti di base si passerà all’applicazione di questa tecnologia a problematiche di tipo biomedico nell’ambito del Centro di Eccellenza TIRES. In particolare ci si occuperà della messa a punto di nuovi strumenti diagnostici per alcune particolari patologie in campo medico in cui occorre ricercare possibili segnali precursori all’interno di un insieme estremamente vasto di dati derivante dal campionamento di alcune variabili significative su numerosi pazienti sull’arco di diversi giorni 5.5.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 13000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 13000.00 5.6.1 - Titolo della ricerca: Sviluppo di tecnologie GRID per l'analisi dei dati e la simulazione di esperimenti ad LHC ed in fisica teorica 5.6.2 - Ente Finanziatore: INFN 5.6.3 - Responsabile della ricerca: G. Maggi 5.6.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: M. Castellano (DEE Politecnico), D. Di Bari, B. Ghidini, G. Maggi Ricercatori INFN: M. Maggi, L. Silvestris Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. D'Amato, N De Filippis Borsa di studio INFN: A, Pierro Altro (specificare): Dottorato di Ricerca in Ing. dell'Informazione: T. Coviello Altro (specificare): Laurendo. G. Donvito Personale tecnico INFN: R. Gervasoni,supporto dal Servizio Calcolo 5.6.5 - Durata della ricerca: 5.6.6 - Tipologia della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 98 Ricerca di base Ricerca Applicata Nuova Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione 5.6.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Scopo della ricerca è mettere a punto e verificare la strategia per il calcolo degli esperimenti ad LHC e per alcuni calcoli complessi di fisica teorica (reticoli). La ricerca si propone quindi a) la messa a punto di una serie di tools software (middle-ware) per semplificare l'accesso a risorse di calcolo distribuite; b) la realizzazione e il test del sistema di calcolo distribuito (testbed); c) la verifica della scalabilità dei risultati ottenuti alla configurazione finale richiesta dall'analisi dei dati ad LHC. Nell'ambito del centro di eccellenza TIRES la ricerca si propone di estendere le tecnologie GRID anche ad altri campi scientifici, in particolare in quello medico. Nel corso del 2002 e prima parte del 2003 sono state installate sul nodo di Bari le risorse GRID (Computing Element, Worker Node, User Interface, Storage Element) utilizzando la procedura automatica LCFGng (Large scale ConFiGuration System) dell'Università di Edimburgo e si è mantenuto sempre aggiornato l'ambiente Grid utilizzando un server LCFGng che permette di installare e configurare i vari nodi del testbed. Sui Worker Nodes del quantun Grid si è ricreato l'ambiente di alcuni degli esperimenti delle alte energie: CMS, ALICE, ATLAS, LHCB, BABAR. Sulla User Interface è stato installato Genius, un portale che tramite l'interfaccia web permette l'utilizzo della griglia senza necessariamente conoscerne tutte le componenti e/o le specifiche e tutti i vari comandi in linea normalmente usati sulla UI: per un qualsiasi utente è sufficiente un certificato personale valido rilasciato da una Certification Autority e un'account sulla UI stessa. Questo rappresenta uno dei primi approcci per poter avvicinare sempre più utenti alla griglia. Infatti sul nodo di Bari sono stati installati pacchetti software utilizzati nell'ambito della chimica computazionale e si sono presi contatti con altri ambiti scientifici per poter procedere all'integrazione di altre applicazioni scientifiche quali Earth Observation, ricerche mediche nell'ambito del Centro di Eccellenza TIRES (Tecnologie Innovative per la Rivelazione e l'Elaborazione del Segnale). Nell'ambito di una tesi di laurea è stato progettato e realizzato un'interfaccia grafica in C++ per semplificare l'accesso alle risorse di GRID. L' interfaccia è stata utilizzata con successo nell'ambito delle applicazioni della chimica computazionale. Nell'ambito dell'esperimento CMS è stato recentemente realizzato un test-bed denominato CMS-LCG0, basato sulla prima versione del middleware rilasciato dal Progetto LCG, che connette la farm CMS di Bari con quelle di altre sezioni dell'INFN (CNAF, Legnaro, Padova, Bologna, Milano) ed altri istituzioni estere (CERN, Bristol, Imperial College, Islamabad, LLR, NCU/Taiwan, US Iowa). Il test-bed è stato utilizzato con successo per la produzione di una parte consistente di eventi di simulazione per il Data Challenge 2004. Nell'ambito dell'esperimento ALICE l'attività è rivolta alla realizzazione di una farm di calcolatori, da integrare nell'infrastruttura GRID della collaborazione, mediante l'installazione e configurazione, sulle macchine a disposizione, del software di middleware. La farm di Bari è composta da 2 macchine, utilizzate in passato (tra il 2001 e il 2002) per prove di integrazione nell'ambiente GRID sia con Globus che con AliEn e per partecipare a sessioni di produzione di eventi simulati, geograficamente distribuite. Nel corso del 2002 e prima parte del 2003 l'attività è proseguita mirando a rendere la farm operativa e perfettamente integrata nell'ambiente GRID dell'esperimento ALICE. I passi principali si possono riassumere nei punti seguenti: - aggiornamento del Sistema Operativo sul disk server da Mandrake 8 a RedHat 7.3.1 CERN dopo aver ripristinato la sincronia della configurazione RAID; - configurazione spazio NFS e installazione UPS; - installazione e configurazione Job Manager; - installazione e manutenzione Software AliEn (Alice Environment). Sulla base di queste realizzazioni il gruppo ha partecipato, insieme a gruppi analoghi di altre Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 99 Università e Sezioni INFN italiane (Cnaf, Bologna, Cagliari, Catania, Padova, Torino, Trieste), ai cosiddetti "stress test" delle infrastrutture di rete del GARR per la verifica della scalabilità del modello di analisi multi-Tier previsto dal progetto MONARC. Finora la partecipazione ai test si è svolta impersonando un centro di livello Tier 3. Si è venuta ad avvertire ora l'esigenza di un potenziamento delle risorse della farm di Bari sia in termini di unità di calcolo che in termini di unità di immagazzinamento dati (storage): tale potenziamento è in corso con l'acquisizione di tre nuove unità di calcolo e l'ampliamento della capacità di memoria di massa a circa 1 TB. 5.6.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Bari, Politecnico di Bari, MIUR, Centro di Eccellenza Tires 5.6.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 5500.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 5500.00 5.6.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.6.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.6.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 5.6.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.6.7b - Obiettivi della ricerca: Nel 2004 l'attività consisterà nel completamento della integrazione tra i due ambienti software di ALICE e CMS. In particolare, per quanto riguarda ALICE, prestando attenzione allo sviluppo degli altri software di middleware attualmente esistenti, si provvederà ad integrarli con il portale e l'interfaccia web di AliEn qualora si dovesse valutare che ciò migliori le prestazioni della griglia di ALICE. Si prevede, quindi, di dover integrare le installazioni con il software di middleware di LCG. Dal momento che a Bari sono presenti le installazioni sia di EDG che di AliEn, diviene naturale pensare a Bari come una sede per ospitare un sito di interfaccia tra i due ambienti. Il potenziamento delle risorse di calcolo e di mass storage permetterà , inoltre, di partecipare alle sessioni di produzione distribuita del 2004, sia di generazione di eventi simulati che di analisi degli stessi. Avendo ora a disposizione gli strumenti di base, sarà avviata una sperimentazione per valutare l'utilizzabilità di tecnologie GRID in campi scientifici, diversi da quello delle particelle elementari, in cui è richiesta un grande potenza di calcolo per analizzare grandi moli di dati. In particolare ci si occuperà della messa a punto di nuovi strumenti diagnostici per alcune particolari patologie in campo medico in cui occorre ricercare possibili segnali precursori all'interno di un insieme estremamente vasto di dati derivante dal campionamento di alcune variabili significative su numerosi pazienti sull'arco di diversi giorni. 5.6.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 51800.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 51800.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 100 5.7.1 - Titolo della ricerca: Sviluppo di un TRD a silicio per identificazione di particelle prodotte con acceleratori o in processi astrofisici 5.7.2 - Ente Finanziatore: 5.7.3 - Responsabile della ricerca: P. Spinelli 5.7.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: C. Favuzzi, P. Fusco, N. Giglietto, B. Marangelli, N. Mirizzi, P. Spinelli Ricercatori INFN: M. N. Mazziotta Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. Brigida, F. Giordano, F. Gargano, F. Loparco, S. Rainò Personale tecnico INFN: F. Ceglie, M. Perchiazzi, A. Sacchetti 5.7.5 - Durata della ricerca: 5.7.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.7.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: I rivelatori di radiazione di transizione nell'ambito della fisica degli acceleratori e dello spazio sono impiegati per identificare particelle cariche di cui si analizza il momento con un campo magnetico. Il rivelatore tipico usato, abbinato ad un radiatore di raggi X molli è una camera proporzionale a fili o a "straw tubes" che spesso manifesta problemi di instabilità, invecchiamento ad alte dosi radioattive, necessità di ricambio di gas nobili costosi, quali lo xeno. Si intende pertanto sviluppare un rivelatore a "microstrip" a silicio , molto più stabile e quindi idoneo in applicazioni spaziali. La separazione sul rivelatore del raggio X dalla particella carica primaria è affidata allo stesso campo magnetico utilizzato per analizzarne il momento. Il problema cruciale di questa tecnica è quello di rivelare un segnale corrispondente ad un raggio X di 3-10 KeV di energia in presenza di un fondo corrispondente a circa 0.5 KeV (di sigma) indotto dal rumore elettronico, in un rivelatore in cui la separazione spaziale tra raggio X e particella carica (di circa 100 GeV/c di momento) sia dell'ordine di qualche decina di micron. In questa attività di ricerca abbiamo già testato con fasci di adroni ed elettroni di energie incidenti sino a 3 GeV la possibilità di rivelare un raggio X di radiazione di transizione di energia superiore a 3 keV in presenza di un rumore con una sigma dell'ordine di 0.5 keV distinto dalla particella primaria tramite un rivelatore a microstrisce di silicio con passo di 50 micron immerso in un campo magnetico che sviluppava 0.15 T m. I risultati sono stati soddisfacenti. Abbiamo proseguito questi studi implementando i software di simulazione dei segnali nel silicio e della valutazione del fattore di reiezione del TRD. 5.7.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 5.7.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 18000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 165000.00 Costo Totale Euro 183000.00 5.7.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.7.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: TRDs for the 3rd millennium, Bari - Settembre 2002 5.7.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: M. Brigida et al. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 101 "The Silicon-TRD: a revised and successful technique in particle identification" TRDs for the 3rd millennium, Frascati Physics Series (2002) 75-81 (14 autori; Bari 12 autori: M. Brigida, C. Favuzzi, P. Fusco, F. Gargano, N. Giglietto, F. Giordano, F. Loparco, M. N. Mazziotta, N. Mirizzi, A. Rainò, S. Rainò, P. Spinelli) M. Brigida et al. "A silicon detector tailored for transition radiation X-rays" TRDs for the 3rd millennium, Frascati Physics Series (2002) 83-90 (12 autori; Bari 10 autori: M. Brigida, C. Favuzzi, P. Fusco, F. Gargano, N. Giglietto, F. Giordano, F. Loparco, M. N. Mazziotta, S. Rainò, P. Spinelli) 5.7.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.7.7b - Obiettivi della ricerca: Intendiamo in futuro utilizzare un rivelatore con un passo di 25 micron per verificare se si riesce ad esplorare un range di energia incidente che raggiunga il centinaio di GeV con un campo magnetico di intensità inferiore al Tesla . A questo scopo sarà riprogettata l'elettronica di trattamento dei segnali per ottimizzare la reiezione del rumore ( < 1000 ENC), e che sia peraltro compatibile con il nuovo layout del rivelatore a micro-strisce. Intendiamo utilizzare sino ad 8 moduli di radiatore-rivelatore. 5.7.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 18000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 165000.00 Costo Totale Euro 183000.00 5.8.1 - Titolo della ricerca: Centro sperimentale di Nowcasting 5.8.2 - Ente Finanziatore: MIUR: L.488/92 5.8.3 - Responsabile della ricerca: F.Romano 5.8.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: F.Romano, F.Posa, L. Guerriero, M.T. Chiaradia, M.Abbrescia, G.Verrone, P.A. Massaro, A.Minafra, M.Pellicoro, L.Angelini Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: F.Intini Assegno di ricerca Politecnico: F.Bovenga Borsista post-doc Università: G.Perna Altro (specificare): A.Regano (contratto lavoro autonomo) Altro (specificare): C.Notarnicola (contratto di ricerca) Personale tecnico universitario: D.Loiacono (part-time), L.Liberti (part-time) 5.8.5 - Durata della ricerca: 48 mesi 5.8.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.8.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Il progetto intende sviluppare un sistema per l'acquisizione di dati meteorologici raccolti da una Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 102 rete di stazioni al suolo, lo sviluppo delle tecniche più avanzate di acquisizione e di analisi di dati telerilevati provenienti da piattaforme di misura diversificate: da Radar Doppler e da satellite; Infine la creazione di una rete telematica ed informatica per l'acquisizione dei dati, la loro diffusione, tra i vari gruppi operativi del progetto, la presentazione e diffusione dei risultati ottenuti dai modelli.La raccolta verrà effettuata via telefonia mobile verso un centro dedicato e quindi smistata via internet al sito principale dedicato. Il sito consentirà l'accesso a tutti i gruppi operativi che collaborano nell'ambito del Progetto Nowcasting gestito dal CIRP, nonché a coloro che saranno interessati all'elaborazione dei dati suddetti. Le stazioni saranno ubicate in tutto il territorio pugliese e trasmetteranno dati riguardanti: intensità e direzione del vento, umidità, precipitazioni, temperatura, radiazione solare. La lettura e la trasmissione dei dati al centro di raccolta dovranno essere completate al minimo ogni 15 minuti, fino ad un massimo di 2 ore, a seconda delle necessità operative. Risultati conseguiti: E' stato sviluppato un modello prognostico per la Regione Puglia in grado di fornire mappe di vento e di altri parametri meteo. E' stato realizzato il progetto esecutivo di una rete di stazioni al suolo i cui dati saranno utilizzati dal modello sia nella fase di input che in quella di validazione. E' in corso di costruzione il sito web del progetto che costituirà il nodo principale per la raccolta e la distribuzione dei dati. La rete di stazioni al suolo ospiterà anche tre radar meteo di cui il primo sarà installato a Noci entro la fine del 2003. 5.8.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: CIRP; DEE-Politecnico di Bari; Università di Lecce; ISIATA CNR Lecce; Centro Laser Valenzano; IESI CNR Bari; Dip. di Geofisica Un. di Bari; Dip. di Chimica Un. di Bari 5.8.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 250000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 250000.00 5.8.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.8.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.8.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 5.8.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.8.7b - Obiettivi della ricerca: L'attività si svolgerà in un periodo di tempo compreso tra 36 e 48 mesi dall'inizio del progetto. Nei prossimi dodici mesi si prevede il completamento dell'installazione della rete di rilevamento al suolo, l'acquisizione di dati telerilevati sul suolo della Puglia da fornire in input al modello previsionale, l'acquisizione di un'antenna per la ricezione di dati satellitari, la costruzione di un'interfaccia per l'inserimento dei dati satellitari nel modello. I dati che saranno utilizzati durante il progetto, verranno acquisiti con tecniche e strumentazioni ampiamente diversificate: reti di stazioni al suolo, radar meteo, osservazioni satellitarie, lidar. Costituisce pertanto un aspetto essenziale del progetto la realizzazione di un sistema in grado di trasmettere i dati dal sito di acquisizione al centro di raccolta e ancora da qui alle unità operative coinvolte nell’analisi. Verrà attivata entro fine anno una banca dati in grado di contenere i dati provenienti dai vari processori collegati alle stazioni, ai radar, e a quant'altro verrà acquisito per le necessità del modello operativo. tale banca é attualmente in corso di definizione. I problemi analizzati sono stati essenzialmente due: la trasmissione dei dati dalle stazioni ad un centro di raccolta e l’inserimento in una banca dati accessibile ai gruppi operativi. Mediamente la mole di dati attesa da una normale stazione che fornisca con cadenza oraria Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 103 informazioni su pioggia, temperatura, umidità e radiazione è di circa 0,5 Kbyte/giorno. Per il dimensionamento della nostra rete (non più di una ventina di stazioni), questo trasferimento potrà avvenire alla velocità di 256 Kb/secondo, cioè alle tipiche velocità di una linea ISDN, per assicurare tempi di acquisizione contenuti entro una decina di minuti al massimo dal momento della presa dati. 5.8.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 150000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 150000.00 5.9.1 - Titolo della ricerca: Sviluppo di rivelatori a silicio per misura di direzione ed energia di raggi gamma provenienti dallo spazio 5.9.2 - Ente Finanziatore: 5.9.3 - Responsabile della ricerca: P. Spinelli 5.9.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: C. Favuzzi, P. Fusco, N. Giglietto, N. Mirizzi, P. Spinelli Ricercatori INFN: M. N. Mazziotta Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: M. Brigida, F. Giordano, F. Gargano, F. Loparco, S. Rainò Personale tecnico INFN: F. Ceglie, M. Perchiazzi, A. Sacchetti 5.9.5 - Durata della ricerca: 5.9.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.9.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Scopo di questa ricerca è l'ottimizzazione delle prestazioni di un rivelatore a silicio di grande superficie ed alta risoluzione spaziale ed energetica per la ricostruzione della direzione di arrivo e l'energia di raggi γ provenienti dallo spazio. Questo rivelatore è in fase di sviluppo nell'ambito dell'esperimento GLAST che sarà condotto su un satellite NASA operativo nel 2006. In questo esperimento si intendono studiare diversi temi di astronomia γ e astrofisica delle particelle, quali emissione γ galattica ed extragalattica diffusa, sorgenti localizzate di raggi γ , emissioni transitorie di raggi γ ("gamma-ray burst"), studio di meccanismi di produzione ed accelerazione di raggi cosmici, rivelazione di materia oscura. A tale scopo il rivelatore è stato progettato per raggiungere risoluzioni angolari nella ricostruzione della direzione di arrivo dei gamma di 0.074°- 0.1°, sensibilità di 1.6 x 10-9 cm-2 s-1 ad energie superiori a 100 MeV per un'esposizione di due anni, e risoluzione energetica dell'ordine del 7% a 1 GeV/c. Per la rivelazione di burst di raggi γ l'obiettivo è quello di raggiungere tempi morti di 20 microsecondi per evento, allo scopo di avere un tempo morto di pochi % durante il periodo di tempo più intenso del burst. Questa peculiarità dovrebbe essere fondamentale per la comprensione della fisica di questi eventi studiati con risoluzioni temporali 500 volte meno spinte dalla missione spaziale EGRET e sulla cui origine il dibattito scientifico è aperto e vivace. Il nostro programma di ricerca intende ottimizzare gli algoritmi di ricostruzione spaziale ed energetica dei raggi γ studiando in dettaglio la propagazione delle coppie elettrone-positrone nei piani successivi di silicio del rivelatore, e la generazione del segnale elettrico rilasciato ed in particolare la sua distribuzione sulle strisce adiacenti di raccolta del wafer di silicio. Diversi programmi di simulazione per la generazione e la ricostruzione e dei segnali elettrici sono in fase Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 104 di messa a punto studiando la geometria degli elettrodi, le capacità di accoppiamento, il rumore elettronico e di conseguenza diversi test sono in atto in laboratorio e su fascio per verificare le prestazioni finali del rivelatore. A tal scopo intendiamo sviluppare un sistema di front-end e di lettura dei segnali che abbia tempi di integrazione compatibili con i tempi morti di progetto, ma che mantenga il rumore elettronico al livello del keV equivalente per ottimizzare la localizzazione spaziale delle tracce (inferiore al centinaio di micron). Mettendo a punto un prototipo di un rivelatore che abbia le stesse dimensioni in profondità di quello reale (18 piani consecutivi di silicio) ma dimensioni trasversali contenute (4 wafers per piano), equipaggiato con elettronica di lettura ad amplificatori VLSI, si testeranno con particelle cariche e gamma le proprietà di ricostruzione di direzione e di risoluzione temporale del sistema, ottimizzando sia gli algoritmi sia le caratteristiche temporali dell'elettronica. 5.9.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Bari, Politecnico di Bari, Università di Trieste, Università di Udine 5.9.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 20000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 80000.00 Costo Totale Euro 100000.00 5.9.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.9.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.9.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 5.9.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.9.7b - Obiettivi della ricerca: Nella prima fase di questa attività sono stati messi a punto i programmi di simulazione della generazione dei segnali elettrici e la loro distribuzione sulle strisce di raccolta dei wafer di silicio, in funzione delle caratteristiche di progetto fissate per questo rivelatore. Questo tipo di analisi ha consentito di ottimizzare tutti gli algoritmi di ricostruzione del vertice di conversione e della direzione di arrivo del γ . Nello stesso tempo sono stati implementati gli strumenti di calcolo per valutare l'energia raccolta nel rivelatore a silicio e i metodi per integrare la risposta del calorimetro a CsI sottostante. Allo scopo di testare in laboratorio le risoluzioni energetiche richieste, il gruppo di ricerca ha messo a punto un prototipo di rivelatore a silicio di dimensioni trasversali di circa 20 x 20 cm2, ma di profondità equivalente a quello reale (cioè realizzato con 18 piani di silicio intervallati da fogli di tungsteno per convertire i gamma. Questo rivelatore, costruito con tecniche convenzionali (non spazializzato), è stato equipaggiato con elettronica di front-end e testato con raggi cosmici e su un fascio di fotoni implementato presso il P.S. del CERN. In questa fase sono stati utilizzati e testati su fascio piani di tungsteno di spessore diverso (ordine delle centinaia di micron) per ottimizzare le prestazioni rispetto alle previsioni di progetto, grazie anche ad una meccanica di sostegno regolabile allestita per questo scopo. Successivamente il gruppo di ricerca ha sviluppato l'elettronica di front-end e di read-out del prototipo di rivelatore a silicio allo scopo di poterlo testare con raggi cosmici in sede e su un fascio di γ implementato al P.S. del CERN. Attraverso questi test sono state verificate le caratteristiche di progetto e tutti i programmi di simulazione dei segnali elettrici e di ricostruzione spaziale ed energetica dei γ almeno in un range dell'ordine di 1-10 GeV. L'elettronica di amplificazione è basata su tecnica VLSI e attenzione particolare è stata dedicata all'ottimizzazione delle caratteristiche di integrazione temporale del primo stadio allo scopo di ridurre il rumore elettronico ma simultaneamente di contenere il tempo morto del dispositivo. Infatti la figura di merito di questo rivelatore a silicio, rispetto ad altri rivelatori operanti nello spazio (per esempio EGRET) per scopi analoghi è il ridottissimo tempo morto per evento (20 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 105 microsecondi) che consente di ridurre il tempo morto per l'acquisizione di gamma nella parte più intensa e significativa del "burst" a poche unità percentuali. I canali da sviluppare saranno dell'ordine di 20.000. Il rivelatore è stato sottoposto, presso il P.S. del CERN, a fasci di γ ottenuti sia da pioni neutri da reazioni di cambio carica di pioni negativi su polistirene, sia per bremsstrahlung di elettroni su una targhetta di piombo e successiva deflessione ed analisi in momento dell'elettrone frenato. Tutta l'area sperimentale è stata attrezzata con contatori Cerenkov e rivelatori di posizione per consentire la misura. Al posto del calorimetro a CsI è stato usato un calorimetro al vetro piombo di 20 X0 di profondità. Nonostante la sua inferiore risoluzione energetica, è stato comunque possibile stimare la risoluzione energetica totale ottenuta scalando la risposte dei due dispositivi attraverso correzioni a Monte Carlo. L'attività futura che sarà svolta da tutte le unità del gruppo di ricerca prevede l'analisi dei dati raccolti nei test sopra descritti, le verifiche di consistenza con le previsioni delle simulazioni, ed eventuali modifiche progettuali sui tempi di integrazione degli stadi amplificatori o sulla geometria e la meccanica del rivelatore. 5.9.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 20000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 80000.00 Costo Totale Euro 100000.00 5.10.1 - Titolo della ricerca: Sorgente laser di ioni 5.10.2 - Ente Finanziatore: INFN 5.10.3 - Responsabile della ricerca: A. Rainò 5.10.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: A. Rainò Personale tecnico universitario: A. Boggia 5.10.5 - Durata della ricerca: 5.10.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione 5.10.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L'obiettivo dell'esperimento SOLAI, in collaborazione con la Sezione INFN di Lecce, è lo studio e la realizzazione di un generatore di ioni che utilizza la tecnica LIS ( Laser Ion Plasma ). L'estrazione di ioni carichi da target solidi mediante opportuno fascio laser permette la realizzazione di una sorgente di ioni molto versatile. E' possibile creare, in un brevissimo tempo, una piuma di plasma da cui si possono estrarre ioni senza l'ausilio di alte temperature o l'applicazione di campi ad alte frequenze. Modellando la forma della sorgente, il fascio estratto può essere facilmente orientato e controllato in emittanza. Questa tecnica è particolarmente indicata non solo per la generazione di fasci di ioni carbonio, utili negli acceleratori per adroterapia, ma anche per tutte le sorgenti di ioni da target solidi. Questo sistema permette di sostituire facilmente il tipo di ione generato cambiando semplicemente il target. Con l'apparato realizzato presso il Dipartimento di Fisica di Lecce, sono state eseguite prove di estrazione di ioni di rame usando un laser UV di bassa energia. Con una opportuna barriera elettrostatica sono state studiate le velocità di soglia dei tre stati di carica ad energie più basse. Applicando un'alta tensione di estrazione sono stati accelerati gli ioni ottenendo correnti di 0,44 mA per il Cu+ e 16 microampere per gli ioni Cu+4 e Cu+5. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 106 Si può concludere che è possibile generare alte correnti di ioni da targhette solide utilizzando il plasma prodotto da laser ad eccimeri. 5.10.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN 5.10.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 5.10.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.10.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.10.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: V. Nassisi, A. Pedone, A. Rainò "Preliminary experimental results on an excimer laser ion source" Nuclear Instruments and Methods in Physics Research B 188(2002) 267-271 5.10.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: 5.11.1 - Titolo della ricerca: Rilevamento di campi elettromagnetici e loro interazione con materiali biologici 5.11.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 5.11.3 - Responsabile della ricerca: A. Rainò 5.11.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: A. Rainò, G. Brautti, T. Clauser Personale tecnologo INFN: V.Variale Personale tecnico universitario: Boggia Antonio 5.11.5 - Durata della ricerca: Biennale 5.11.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.11.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La Ricerca inizialmente è partita con l'obiettivo di rilevare l'intensità dei campi elettromagnetici sia in ambienti lavorativi che nelle zone residenziali. In particolare ci si è interessati alla determinazione della compatibilità ambientale della strumentazione presente nei laboratori di ricerca e didattici. Successivamente si è pensato, sfruttando l'esperienza acquisita nelle ricerche sugli acceleratori di particelle, di realizzare celle risonanti adatte per irradiare, con campi e.m. di opportuna intensità, colture di batteri e cellule umane. Le frequenze dei campi e.m. RF sono state quelle in uso nella telefonia mobile. Le prove sui batteri sono state eseguite in collaborazione con il dipartimento di fisica e con quello di biologia dell'Università di Lecce. I risultati delle misure son in corso di pubblicazione. Durante quest'ultimo anno gruppo ha iniziato, con il Dipartimento di microbiologia della facoltà di medicina, uno studio dei danni da radiazione su cellule umane. Gli studi che si stanno eseguendo con un apparato a radiofrequenza, diverso dal precedente, stanno dando risultati interessanti. I primi risultati parziali, eseguiti ad una frequenza di 1800 MHz, per tempi di irraggiamento di 10 minuti e con campi elettrici di circa 10 V/m, hanno fatto constatare una perdita di capacità antibatterica dei linfociti. I risultati interessanti ci hanno convinto a ricostruire la cavità di misura per migliorare il rapporto segnale/rumore e quindi a riprogettare completamente l'apparato di misura. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 107 5.11.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 5.11.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro Eventuale cofinanziamento Euro Costo Totale Euro 0.00 0.00 0.00 5.11.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.11.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.11.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: V. Nassisi, A. Pedone, A. Rainò "Preliminary experimental results on an excimer laser ion source" Nuclear Instruments and Methods in Physics Research B 188(2002) 267-271 Tesi di laurea: Domenico Sabatino "Sviluppo di un apparato sperimentale per l'analisi degli effetti indotti da campi elettromagnetici su cellule umane". 5.11.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.11.7b - Obiettivi della ricerca: Per il prossimo anno è previsto lo studio, utilizzando codici di calcolo opportuni, e la realizzazione di una nuova cavità RF(cella TEM) per l'irraggiamento delle cellule biologiche cercando di migliorare il rapporto segnale-rumore. 5.11.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 38000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 38000.00 5.12.1 - Titolo della ricerca: Applicazioni di analisi non distruttive con fasci di neutroni nel campo della sicurezza e dell'ambiente 5.12.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 5.12.3 - Responsabile della ricerca: G. D'Erasmo 5.12.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. D'Erasmo, E.M.Fiore Ricercatori INFN: A. Pantaleo,V. Paticchio Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Università: D. Di Santo,M. Palomba Dottorato di Ricerca in Fisica: B.Dalena, G. Simonetti Personale tecnico universitario: L. Dell'Olio, N. Facchini Personale tecnico INFN: G.Antuofermo, G. Iacobelli, M. Sacchetti. P. Vasta 5.12.5 - Durata della ricerca: 1998-2006 5.12.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 108 5.12.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Dal 1998 il gruppo di ricerca ,costituito da ricercatori del Dipartimento Interateneo di Fisica e della Sezione INFN di Bari , e' impegnato nello sviluppo di sensori per mine interrate che utilizzano tecniche nucleari. Tale programma di ricerca si e' sviluppato sulla base di programmi finanziati sia a livello nazionale (INFN programma EXPLODET, MURST COFIN 99, Università di Bari ) e sia livello internazionale(Contratto IST-2000-25237-Progetto DIAMINE (2001-2003)della UE). Nell' ambito di tali attivita' sono state sviluppate competenze ed acquisito un patrimonio strumentale da permettere una estensione del programma in campi diversi da quello della ricerca di esplosivo interrato ma che necessitano di analisi non distruttive in situ. L' obiettivo e' quello di realizzare la Proof of Principle sulla applicabilita' concreta delle tecniche nucleari per analisi non distruttive con fasci di neutroni nei campi della sicurezza e dell'ambiente. Si intende studiare l' impiego di tecniche basate sulla spettroscopia dei gamma prodotti da neutroni per l' analisi elementale di campioni massivi in cui possono essere nascoste sostanze che si vogliono evidenziare. Classico esempio è l' ispezione di un residuato bellico per identificarne il contenuto (ad esempio esplosivo, agressivi chimici, prodotti chimici non agressivi...). In questo tipo di analisi si utilizzano principalmente sorgenti di neutroni veloci, costituite da sorgenti radioisotopiche come il 252Cf o Am-Be o da piccoli acceleratori (che producono neutroni tramite reazioni D+T o D+D). I neutroni veloci hanno una grande capacità di penetrazione che permette una analisi anche degli strati profondi del campione. A seguito dell' irraggiamento con neutroni veloci vi e' una emissione pronta di radiazione gamma prodotta da reazioni inelastiche seguita da una emissione ritardata dovuta a reazioni di cattura dei neutroni termalizzati nel mezzo. Queste due componenti possono essere separate se la sorgente neutronica possiede una struttura temporale. La radiazione gamma prodotta viene in parte attenuata nel mezzo stesso e puo' essere analizzata da opportuni sistemi di rivelatori. A seconda della specifica applicazione la sensibilità del metodo ed il tempo di misura puo' essere in parte ottimizzato con una opportuna scelta delle transizioni gamma, del tipo di rivelatore gamma e della sorgente neutronica. E’ in corso lo studio di fattibilità tecnica delle diverse applicazioni proposte sulla base dei seguenti criteri: a) Possibilita' concrete di misure in situ alla luce della legisglazione nazionale e verifica dei tempi necessari per ottenere le licenze necessarie. b) Determinazione delle transizioni gamma caratteristiche dei diversi elementi e delle sezioni d'urto di eccitazione a seconda del diverso tipo di sorgente neutronica utilizzata. Definizione della possibilita' di discriminare le diverse sostanze da identificare rispetto al fondo dovuto al materiale in cui la sostanza e' nascosta. c) Calcolo dei tempi necessari per l' identificazione delle diverse sostanze nascoste nei relativi background, sviluppo dei codici di Monte Carlo per studiare l' ottimizzazione della geometria di misura. d) Presa di contatto con gli Enti interessati ai diversi campi di utilizzo delle tecniche proposte ed eventualmente delle ditte. e) Definizione della possibilita' di ottenere camioni e/o similanti chimici delle diverse sostanze, acquisizione dei campioni. Sono in corso tests di laboratori in sede, presso i Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN e presso il sito dell’Università di Pavia per definire i parametri sperimentali ottimali per la rivelazione delle diverse sostanze, incluso la definizione del tipo di rivelatore (scintillatore o HPGe). Creazione di una Library di spettri gamma relativi ai materiali monoelementali o composti di interesse. Progettazione del sensore per analisi in Situ. Si prevede di effettuare alcuni tests sul campo con il trasporto del sensore e della sorgente di neutroni. Parte dei tests verranno preliminarmente realizzati nell' area dei Laboratori Nazionali di Legnaro. 5.12.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: INFN + Collaborazione nazionale e internazionale 5.12.9 - Costo del progetto di ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 109 Finanziamento ottenuto Eventuale cofinanziamento Costo Totale Euro Euro Euro 50000.00 170000.00 220000.00 5.12.10 - Contratti e convenzioni stipulati: Contratto IST-2000-25237-Progetto DIAMINE (2001-2003)della UE. 5.12.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.12.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: 1)G. Nebbia, M. Lunardon G. Viesti, S. Pesente,G.M. Romagnoli,M.Barbui, M. Cinausero,E. Fioretto, G. Prete,G. D’Erasmo, M. Palomba, A. Pantaleo “A large area scanning system using 14 MeV neutron tagged beams for non-destructive assays” 17th Int. Conf. On the Application of Accelerators in Research and Industry CAARI 2002 Denton. Texas USA ,12-16 Nov.2002 2)M.Lunardon, G. Nebbia,S. Pesente,G.M. Romagnoli,G. Viesti,M.Barbui, M. Cinausero,E. Fioretto, G. Prete,G. D’Erasmo, M. Palomba,A.Pantaleo, I.Lazzizzera “Development of a large area scanning system using tagged 14 MeV neutrons” Frascati Physics Series vol.XXIX(2002)p.163-168 Workshop on Radiation Dosimetry:Basic Thechnologies Medical Application, Environmental Application Rome(Italy)5-6 Feb.2002 5.12.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.12.7b - Obiettivi della ricerca: Nell' ambito dei programmi di ricerca sugli esplosivi nascosti, il gruppo di ricerca nel Dipartimento di Fisica ha attrezzato un laboratorio acquisendo attrezzature e competenze. In particolare è stato attrezzato un Bunker presso i Locali dell’ex-acceleratore punto misura equipaggiato con una sorgente di neutroni 252Cf (106neutroni al secondo). Inoltre, nell’ambito di collaborazioni nazionali il gruppo di ricerca ha accesso a due ulteriori punti misura equipaggiati presso i Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN dove sono disponibili sia una sorgente di neutroni radioisotopica (252Cf, 107neutroni al secondo), sia un acceleratore portatile della ditta SODERN(Francia)da 100 kV per la produzione di neutroni tramite la reazione D+T e a un ulteriore punto misura presso l’Università di Pavia dove è disponibile una sorgente elettronica sigillata D+T.Nell’ambito della collaborazione è inoltre disponibile una attrezzatura completa per spettroscopia gamma con l' utilizzo di scintillatori e di HPGe, di elettronica dedicata e di sistemi di acquisizione (DAQ) sia per misure in laboratorio che per misure in campo su PC portatili. E' quindi possibile realizzare con costi contenuti un programma di ricerca per studiare l' applicazione delle tecniche su descritte nei campi il sistema di tracciamento sviluppato al CN.Si prevede quindi di effettuare misure sul campo. Prosegue la realizzazione dei codici di simulazione Monte Carlo, basati su GEANT3 (associato al pacchetto MICAP per simulare il trasporto dei neutroni nella materia), allo scopo di analizzare dettagliatamente le potenzialità del sensore e di ottimizzarne le prestazioni. Si prevede di impiegare le tecniche sviluppate per la rivelazione di esplosivi interrati alle problematiche proprie della sicurezza e dell'ambiente, ad esempio nella identificazione di depositi di amianto. 5.12.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 100000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 100000.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 110 5.13.1 - Titolo della ricerca: Contenuto gassoso e ionico in acque sotterranee. 5.13.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 5.13.3 - Responsabile della ricerca: P.F. Biagi 5.13.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: P.F. Biagi, A. Minafra, R. Piccolo Personale tecnico universitario: D. Loiacono 5.13.5 - Durata della ricerca: 5.13.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.13.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La ricerca ha per scopo sia lo sviluppo delle tecniche di rilevamento quasi continuo del contenuto di Radon (radiattivita' alpha) e altri gas e ioni disciolti nelle acque sotterranee che l'analisi e lo studio dei dati raccolti in differenti aree. L'obiettivo principale della ricerca e' l'individuazione degli eventuali contributi endogeni a tali contenuti al fine di evidenziare sia effetti legati a processi tettonici locali, sia possibili apporti dannosi per l'ambiente. Lo studio condotto sui dati raccolti per più di un decennio in Kamchatka ha consentito di evidenziare chiare correlazioni tra alcune anomalie rilevate nei parametri idrogeochimici e l'avvento di forti terremoti. I risultati ottenuti sono stati presentati alla EUG(European Union of Geosciences) General Assembly 2002. 5.13.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Roma Tor Vergata, Università di Foggia, Geophysical Service Kamchatka (Russia), United Institute of Earth's Physics (Russia) 5.13.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 1500.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 1500.00 5.13.10 - Contratti e convenzioni stipulati: Convenzione di Cooperazione nella Ricerca Scientifica tra l'Università di Bari e il Kamchatka Department, Geophysical Service, Russian Academy of Sciences. 5.13.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: a)Strong earthquakes in Kamchatka and possible precursors,Bari, 5 Luglio 2002. b)The 2001 eruption of Shiveluch volcano, Bari, 8 Luglio 2002. 5.13.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: P.F.Biagi(1),O.Molchanov(2),R.Piccolo(1),A.Minafra(1),A.Ermini(3),V.Capozzi(4),Y.M.Khatkevich(5)and E.I.Gordeev(5), Co-Postseismic Hydrogeochemical Anomalies in a Volcanic Environment, Presentazione all'European Geosciences Union General Assembly 2002. (1)Department of Physics-INFM, University of Bari;(2)United Institute of the Earth’s Physics, Russian Academy of Science;(3)Department of Physics and Energy Science and Technology, University of Roma Tor Vergata;(4)Medicin Faculty-INFM, University of Foggia;(5)Kamchatka Geophysical Service, Russian Academy of Science. 5.13.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 111 5.13.7b - Obiettivi della ricerca: L'attivita' di ricerca proseguirà secondo i seguenti punti: 1-Sviluppo della strumentazione e delle tecniche di misura. 2-Raccolta ed analisi dei dati idrogeochimici relativi all'Appennino centrale ed alla Kamchatka. 3-Individuazione di eventuali anomalie rispetto all'andamento normale. 4-Studio delle possibili connessioni fra le anomalie evidenziate e l'attività sismica locale. 5-Studio delle eventuali modifiche permanenti del chimismo e del conseguente danno ambientale. 5.13.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 3000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 3000.00 5.14.1 - Titolo della ricerca: Emissioni elettromagnetiche e acustiche naturali 5.14.2 - Ente Finanziatore: 5.14.3 - Responsabile della ricerca: P.F. Biagi 5.14.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: P. F. Biagi, A. Minafra, R. Piccolo Personale tecnico universitario: D. Loiacono 5.14.5 - Durata della ricerca: 5.14.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.14.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Lo scopo della ricerca è lo studio delle emissioni elettromagnetiche e acustiche dalle rocce sottoposte a stress. La ricerca si prefigge di: 1-ampliare le conoscenze delle emissioni elettromagnetiche e acustiche naturali; 2-individuare possibili variazioni anomale nelle emissioni; 3-studiare la possibile connessione delle anomalie con i processi tettonici locali; 4-studiare l'effetto delle predette emissioni sull'ambiente. 5.14.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Roma Tor Vergata, University of Sheffield 5.14.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 5.14.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.14.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.14.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: P.F. Biagi, A. Ermini, R. Piccolo, D. Loiacono and S.P. Kingsley, Electromagnetic signals related to micromovements of limestone blocks: a test in karst caves of Central Italy, in Seismo Electromagnetics (Ed. M. Hayakawa and O.Molchanov),TERRAPUB,Tokyo,81-86,2002. 5.14.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 112 Attività prevista per il 2004 5.14.7b - Obiettivi della ricerca: Il programma di ricerca futura prevede: 1-il prosieguo della raccolta e analisi dei segnali elettromagnetici e acustici monitorati nella Grotta Amare; 2-l'individuazione di possibili variazioni nella fenomenologia emettitiva connesse con processi tettonici locali; 3-lo studio dell'effetto delle emissioni sull'ambiente. 5.14.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 5.15.1 - Titolo della ricerca: Post-acceleratore lineare compatto di protoni 5.15.2 - Ente Finanziatore: INFN 5.15.3 - Responsabile della ricerca: A. Rainò 5.15.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: T. Clauser, A. Rainò Personale tecnologo INFN: V. Variale Personale tecnico universitario: A. Boggia 5.15.5 - Durata della ricerca: Due anni 5.15.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.15.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Tale esperimento, in collaborazione con ricercatori delle sezioni INFN di Napoli e di Milano,si propone di progettare un post-acceleratore lineare compatto di protoni con energia iniziale di 30 MeV e estrazione 62 MeV. Grande è l'interesse per tali acceleratori lineari compatti per ioni nei quali si utilizzano cavità a RF con frequenze operative uguali o superiori a 3 GHz. Sono richiesti soprattutto per l'utilizzazione in adroterapia, da inserire perciò negli spazi limitati delle strutture ospedaliere. Partire da 30 MeV invece che da 60 Mev per la protonterapia è un passo di capitale importanza. Infatti molti centri medici nel mondo sono attualmente attrezzati o stanno per attrezzarsi con ciclotroni da 30 MeV destinati alla medicina nucleare. L'utilizzo di una macchina acceleratrice di tale tipo, ossia funzionante a frequenze elevate, comporta vari vantaggi quale la riduzione della potenza di alimentazione e la riduzione dei costi della lavorazione meccanica, diventa invece più critica la tolleranza di lavorazione rispetto alle strutture funzionanti a più bassa frequenza. La compattezza delle strutture acceleranti da studiare, infatti, insieme con l'alta qualità richiesta al fascio per le particolari applicazioni a cui è destinato, rendono, necessario uno studio dettagliato sia dei campi elettrici e magnetici, nelle cavità, che della dinamica del fascio. Tali studi potranno essere eseguiti utilizzando opportuni codici di calcolo. Partendo da alcuni parametri fissati, come la frequenza e la configurazione della cavità, si esegue la simulazione del trasporto del fascio per verificare la risposta delle variazioni di parametri quali le tolleranze di lavorazione e l'accoppiamento tra le celle. Attività svolta nel 2003 (giugno) Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 113 E' iniziato il progetto degli elementi base(mattonelle) costituenti i tank del modulo 30-35 MeV secondo il nuovo disegno che consente la riduzione della potenza di alimentazione. Sono stati studiati due tipi di mattonelle che differiscono per caratteristiche elettromeccaniche e che sono stati comparati tenendo conto della maggiore o minore complessità di lavorazione e di assemblamento per la brasatura. E' stata progettata tutta la struttura da 30 a 62 MeV che è risultata composta da 5 moduli ognuno dei quali ha un gradiente energetico medio leggermente superiore ai 10 MeV/m . La lunghezza complessiva è di 3.08 m tenendo conto anche dell?ingombro dei bridge coupler. Il disegno prevede che in ogni tank tutte le cavità siano uguali e abbiano le caratteristiche della cavità nominale relativa all'energia media nel tank. Sono state definite le caratteristiche dei quadrupoli (intensità di campo, lunghezza, etc). Questi dati insieme a quelli precedentemente stabiliti delle cavità hanno permesso di studiare la dinamica longitudinale e traversa 5.15.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 5.15.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro Eventuale cofinanziamento Euro Costo Totale Euro 7500.00 0.00 7500.00 5.15.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.15.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.15.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 5.15.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.15.7b - Obiettivi della ricerca: Dopo la realizzazione del progetto esecutivo, ci si propone di realizzare e testare un modulo composto da due tank e un bridge coupler secondo le seguenti fasi : 1) lavorazione meccanica delle mattonelle e del bridge coupler; 2) test di radiofrequenza fredda per il tuning; 3) processi di brasatura di allineamenti di celle; 4) test di radiofrequenza fredda; 5) eventuale test di radiofrequenza calda. Nella collaborazione, l'attività prevista per il gruppo di Bari é la seguente: - simulazione della dinamica trasvesa del fascio nelle celle di accelerazione; - partecipazione ai test di radiofrequenza in bassa potenza per il tuning ed ai test di radiofrequenza alla potenza nominale. 5.15.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 15000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 15000.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 114 5.16.1 - Titolo della ricerca: Processi naturali e disturbi nella propagazione delle onde radio LF e VLF 5.16.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 5.16.3 - Responsabile della ricerca: P.F. Biagi 5.16.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: P.F. Biagi, A. Minafra, R. Piccolo Personale tecnico universitario: D. Loiacono 5.16.5 - Durata della ricerca: 5.16.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 5.16.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Lo scopo della ricerca è lo studio dei disturbi nella propagazione delle onde radio LF (150-300 kHz) e VLF (10-30 kHz)imputabili all'ambiente e all'attività sismica e vulcanica. L'obiettivo principale è quello di definire una precisa relazione di causa-effetto fra le predette cause e i disturbi nei segnali radio. Negli ultimi anni i risultati principali con le onde radio VLF sono stati ottenuti in Russia e in Giappone; quelli con le onde radio LF in Italia. Tre stazioni di misura LF sono in funzione in Italia e due in Giappone. Cinque stazioni di misura VLF sono attive in Giappone, tre in Russia ed una in Italia. L'analisi dei dati raccolti ha evidenziato chiare correlazioni fra i disturbi nella propagazione delle onde LF/VLF e l'attività sismica e vulcanica. Alcuni dei risultati ottenuti sono stati presentati alla EUG (European Geosciences Union)General Assembly 2002. 5.16.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Roma Tor Vergata, Università di Foggia, University of Electro-Communications(Tokyo), United Institute of Earth's Physics (Mosca) 5.16.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 1500.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 1500.00 5.16.10 - Contratti e convenzioni stipulati: a)Convenzione di Cooperazione nella Ricerca Scientifica tra l'Università di Bari e l'United Institute of Earth's Physics, Russian Academy of Sciences (Mosca). b)Programma Esecutivo di Collaborazione Scientifica e Tecnologica (Ministero degli Affari Esteri) tra l'Italia (Università di Bari, Università di Foggia, Università di Roma Tor Vergata) e il Giappone (Tokyo University of Electro-Communications, Chubu University, Chiba University). 5.16.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.16.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: 1)P.F.Biagi and M. Hayakawa, Possible premonitory behaviour of LF radiowaves on the occasion of the Slovenia earthquakes (M= 5.2-6.0-5.1) occurred on March-May 1998, in Seismo Electromagnetics (Ed. M. Hayakawa and O.Molchanov),TERRAPUB, Tokyo, 249-253, 2002. 2)P.F.Biagi(a), R. Piccolo(a), V. Capozzi(b), A. Ermini(c), S. Martellucci(c)and C. Bellecci(c), Exalting in Atmospheric Tides as Earthquakes Precursors, Presentazione alla EUG General Assembly 2002. (a)Department of Physics-INFM, University of Bari;(b)Medicin Faculty-INFM, University of Foggia;(c)Department of Physics and Energy Science and Technology-INFM, University of Roma Tor Vergata. 5.16.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 115 Attività prevista per il 2004 5.16.7b - Obiettivi della ricerca: Il piano di ricerche futuro prevede: 1-il prosieguo della raccolta ed analisi dei dati ottenuti; 2-lo sviluppo delle modellistiche teoriche sugli effetti sismoelettromagnetici. 5.16.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 3000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 3000.00 5.17.1 - Titolo della ricerca: Test di alimentazione dello stato di carica di ioni radioattivi 5.17.2 - Ente Finanziatore: INFN 5.17.3 - Responsabile della ricerca: V. Variale 5.17.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. Brautti, T. Clauser, A. Rainò Personale tecnologo INFN: V. Variale,G. Lamanna Personale tecnico universitario: A. Boggia Personale tecnico INFN: V. Valentino 5.17.5 - Durata della ricerca: 5.17.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 5.17.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: L’esperimento TASC (Test di Aumento Stato di Carica ) si propone di incrementare lo stato di carica di un fascio di ioni radioattivi di Rb+ generato dall’apparato ISOL/TS installato presso l’acceleratore CN di 7 MeV dei Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL). L’aumento dello stato di carica del Rb+ potrà essere attuato attraverso il dispositivo di charge breeder finanziato nell’ambito dell’esperimento BRIC, in gruppo5, per verificare l’aumento di efficienza nel charge breeding che si può ottenere attraverso l’uso di un campo quadrupolare a rf (vedi BRIC report in [1]). Il dispositivo è stato montato e messo sottovuoto presso i LNL ed, in questa prima fase, è pronto per essere testato come sorgente ad alto stato di carica. 5.17.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 5.17.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 42.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 42.00 5.17.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.17.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.17.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 5.3 alla 5.4 Ulteriori pubblicazioni: V. Variale, T. Clauser, A. Raino' and M. Claudione, ” BRICTEST: a Code for Charge Breeding Simulations”, Conference Proceedings of EPAC 2002 Paris, France. 5.17.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 116 Attività prevista per il 2004 5.17.7b - Obiettivi della ricerca: Si prevede il montaggio ed il potenziamento del dispositivo di charge breeder BRIC presso l' acceleratore CN dei Laboratori Nazionali di Legnaro. Il potenziamento di tale dispositivo sarà realizzato attraverso l'uso di un nuovo e piu' potente alimentatore di tensione per il collettore di elettroni. Inoltre si provvederà a realizzare un nuovo supporto con ricoprimento in ferro per il solenoide usato nel dispositivo in modo tale da ottimizzare la qualita del campo magnetico ed evitare problemi di interferenza magnetica all'ambiente esterno. 5.17.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 32.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 32.00 5.18.1 - Titolo della ricerca: Generazione di radiazione RF e monitoraggio "in vivo" 5.18.2 - Ente Finanziatore: MIUR: PRIN-COFIN 2002 (ex40%) 5.18.3 - Responsabile della ricerca: Biagi P.F. 5.18.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: Piccolo R., Minafra A. 5.18.5 - Durata della ricerca: 24 mesi 5.18.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 5.18.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Le differenti intensità e frequenze di un campo elettromagnetico rendono assai diverso il suo comportamento per quel che concerne la interazione con i sistemi biologici. La banda di frequenza impiegata per i principali servizi di telecomunicazione (radiazione RF) in Italia va dai 500 kHz ai 1800 MHz. Negli ultimi anni svariati esperimenti di laboratorio “in vivo” sono state effettuati al fine di definire gli eventuali effetti sanitari che possono scaturire dall’interazione della radiazione RF sui sistemi biologici. I risultati ottenuti, spesso contraddittori, non hanno risolto il problema in maniera definitiva e ulteriori indagini si rendono necessarie al fine di incrementare la casistica esistente. Il corretto prosieguo delle indagini suddette presuppone l’utilizzo di sistemi di generazione e di monitoraggio della radiazione RF del tutto affidabili e sicuri. 5.18.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Università di Foggia, Università di Roma Tor Vergata 5.18.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 14000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 32500.00 Costo Totale Euro 46500.00 5.18.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.18.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.18.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 5.18.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 117 5.18.7b - Obiettivi della ricerca: La ricerca verrà condotta mediante la realizzazione di una piccola (1m×1.5m×1m) camera riverberante, sede di un campo elettromagnetico uniforme, con frequenza selezionabile nel range 500 MHz ÷ 1500 MHz e di densità di potenza variabile nel range 0.001 W/mq ÷ 10 W/mq. Detto locale in cui verranno effettuati i test sul comportamento biomedico delle cavie, sarà provvisto di impianto di condizionamento e di illuminazione in grado di riprodurre le condizioni ambientali dell’arena, sede non irradiata delle cavie. Particolare cura verrà data alla precisa determinazione dei vari parametri in gioco, quali la densità di potenza E.M., l’intensità del campo elettrico, la temperatura, l’umidità e alla corretta definizione delle indagini sul comportamento delle cavie irradiate e non. L'esperimento verrà condotto presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Foggia. 5.18.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 5.19.1 - Titolo della ricerca: SMART: Structures and Materials for Advanced Radiation hard Trackers 5.19.2 - Ente Finanziatore: INFN 5.19.3 - Responsabile della ricerca: Creanza Donato 5.19.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: De Palma Mauro, Creanza Donato, Schiavulli Luigi Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Politecnico: Radicci Valeria 5.19.5 - Durata della ricerca: 3 anni 5.19.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Nuova Ricerca Applicata Prosecuzione 5.19.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Studio del danno da radiazione su rivelatori al Silicio e realizzazione di sensori in grado di funzionare in condizioni di altissima luminosità. Attività svolta: •Studi di annealing su strutture di test e su rivelatori a microstrisce irraggiati con protoni di diverse energie •Studio dell'impatto dell'orientazione del cristallo sulla capacità interstrip e sul Noise di rivelatori a microstrisce. •Irraggiamento con protoni e neutroni di strutture di test esistenti. 5.19.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 5.19.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro Eventuale cofinanziamento Euro Costo Totale Euro 4000.00 0.00 4000.00 5.19.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.19.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.19.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 118 Valeria Radicci, "Studio dei danni indotti da protoni e neutroni in rivelatori al silicio" - Tesi di dottorato. 5.19.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.19.7b - Obiettivi della ricerca: •Caratterizzazione macroscopica delle strutture di test irraggiate (I-V, C-V, C-freq., CCE) •Studi di annealing su strutture di test e su rivelatori a microstrisce irraggiati con protoni di diverse energie •Studio dell'impatto dell'orientazione del cristallo sulla capacità interstrip e sul Noise di rivelatori a microstrisce. •Irraggiamento con protoni e neutroni di nuove strutture di test. 5.19.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 21000.00 0.00 21000.00 5.20.1 - Titolo della ricerca: Termoluminescenza applicata alla datazione di reperti archeologici e geologici 5.20.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 5.20.3 - Responsabile della ricerca: Minafra Antonio 5.20.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: Augelli Vincenzo, Ligonzo Teresa, Schiavulli Luigi, Valentini Antonio Ricercatori CNR: Ambrico Marianna Altri ricercatori coinvolti: Dottorato di Ricerca in Fisica: Mariangela Nitti Personale tecnico universitario: Loiacono Domenico, Casamassima Giuseppe 5.20.5 - Durata della ricerca: 5.20.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Nuova Ricerca Applicata Prosecuzione 5.20.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Una delle tecniche più utilizzate per la datazione di reperti sia archeologici sia geologici è la termoluminescenza. La presenza di isotopi radioattivi nel campione e nel terreno circostante quali U, Th e K40 generano, con il loro decadimento, elettroni che vengono intrappolati nei difetti presenti nella matrice cristallina. Riscaldando il campione con una certa rampa in temperatura si provoca un segnale di termoluminescenza dovuto alla ricombinazione radiativa dei portatori intrappolati. Il segnale di termoluminescenza misurato è strettamente correlato alla dose di radiazione assorbita. Dalla conoscenza della dose annua media assorbita si può risalire all’età del reperto o, per essere più precisi, al tempo trascorso dall’ultimo trattamento termico ad alta temperatura a cui il reperto è stato sottoposto, ad esempio cottura in forno nel caso di materiale ceramico. Questo trattamento termico è quello che ha azzerato la situazione permettendo lo svuotamento delle trappole. Considerazioni analoghe possono essere applicate a reperti geologici come strati sedimentari. In tal caso l’azzeramento dell’orologio interno avviene per effetto della radiazione solare che provoca, in maniera analoga al riscaldamento, uno svuotamento delle trappole. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 119 Si propone sia di mettere a punto un laboratorio per la datazione di reperti archeologici/geologici quali ceramiche antiche, sedimenti; inoltre verrà avviata un'attività di ricerca su materiali a cui possa essere applicata la TL come tecnica di datazione (tessere a base di vetro dei mosaici). 5.20.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 5.20.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 81000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 9000.00 Costo Totale Euro 90000.00 5.20.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.20.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.20.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 5.20.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.20.7b - Obiettivi della ricerca: La ricerca verrà condotta realizzando un sistema per la misura di spettri di termoluminescenza e calibrandolo analizzando ceramiche di età nota. La misura della dose naturale assorbita dal materiale verrà effettuata presso il laboratorio del prof. Martini del Dipartimento di Scienza dei materiali dell’Università di Milano Bicocca. Utilizzando tali dati si potrà arrivare alla datazione dei vari reperti e, quindi, alla calibrazione del nostro sistema. 5.20.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 65000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 65000.00 5.21.1 - Titolo della ricerca: Studio delle properietà chimico-fisiche di film di melanina 5.21.2 - Ente Finanziatore: 5.21.3 - Responsabile della ricerca: Biagi PF 5.21.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: A. Minafra Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): V. Capozzi (PO Università di Foggia) Altro (specificare): R. Cicero (PO Università di Bari) Altro (specificare): A. Gallone (Ricercatore Università di Foggia) Assegno di ricerca Università: G. Perna Personale tecnico universitario: D. Lojacono, G. Casamassima 5.21.5 - Durata della ricerca: 5.21.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Nuova Ricerca Applicata Prosecuzione 5.21.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La melanina è un pigmento di origine biologica che riveste un ruolo fondamentale negli organismi viventi. Principalmente, la melanina, oltre a svolgere una funzione protettiva contro la radiazione solare, ha anche una funzione di termoregolazione. Inoltre, la melanina contenuta in alcuni organi Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 120 (es. fegato, milza) svolge funzioni immunitarie ancora del tutto sconosciute. La conoscenza delle proprietà fisiche della melanina (quali, ad esempio, la sua struttura elettronica ed il meccanismo di interazione di questo composto con la radiazione UV) è fondamentale per comprendere pienamente la sua importanza negli organismi viventi. Lo scopo di questa attività di ricerca è quello di studiare le proprietà fisiche sia della melanina sintetica sia della melanina naturale, estratta da melanosomi di pelle, fegato e milza di Rana Esculenta L. Tale melanina sarà depositata mediante processo di sedimentazione su substrati di quarzo, in modo da ottenere film aventi diverso spessore, controllabile in base alla durata del processo di sedimentazione e della concentrazione della sospensione delle particelle submicrometriche di melanina. 5.21.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Foggia, Dipartimento di Biochimica Medica e Biologia Medica dell’Università di Bari 5.21.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 5.21.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.21.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.21.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 5.21.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.21.7b - Obiettivi della ricerca: Sui film di melanina verranno effettuate misure di assorbimento ottico, luminescenza e spettroscopia Raman. Le misure di assorbimento permetteranno di ottenere la curva di assorbanza ed eventuali bande di assorbimento nell'intervallo spettrale dal UV al vicino IR. Gli spettri di assorbimento saranno analizzati con i modelli teorici esistenti in letteratura, allo scopo di determinare il “gap” ottico fondamentale, che è in relazione con la struttura polimerica della melanina. Le misure di luminescenza permetteranno di ottenere le energie corrispondenti a varie transizioni elettroniche permesse all’interno dei gruppi molecolari del biopolimero. Tali misure sono anche utili per evidenziare la eventuale presenza di aggregati (clusters) nanometrici e stabilirne approssimativamente le dimensioni. Le misure di spettroscopia Raman permetteranno di ottenere le energie corrispondenti ai modi vibrazionali e quindi ai legami chimici presenti nella struttura dei film di melanina. Poiché gli atomi ed i gruppi atomici che costituiscono la melanina hanno energie vibrazionali caratteristiche e dipendenti dai legami chimici che intercorrono fra di essi, le misure di spettroscopia Raman sono importanti per determinare la struttura chimica e morfologica della melanina. 5.21.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 121 5.22.1 - Titolo della ricerca: Sviluppo di una bilancia per la misura di campi gravitazionali quadrupolari di bassissima frequenza. 5.22.2 - Ente Finanziatore: 5.22.3 - Responsabile della ricerca: G. Brautti 5.22.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: G. Brautti Personale tecnico universitario: A.Boggia Personale tecnico INFN: V.Valentino 5.22.5 - Durata della ricerca: 5.22.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione 5.22.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Si propone di costruire un prototipo di antenna-bilancia capace di rivelare la componente quadrupolare di campi gravitazionali di frequenza 10-5 – 10-1 Hz, di origine extraterrestre. Tali campi sono generati come campi di prossimità dalla luna e dal sole, causando le maree terrestri. Tuttavia possono essere prodotti da onde gravitazionali emesse da stelle binarie, o da coppia stella-buco nero, in fase quasi stazionaria od in fase di collasso gravitazionale. Si noti che antenne in questo range attualmente non esistono, per cui anche un’attività esplorativa è particolarmente utile. 5.22.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 5.22.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 5.22.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 5.22.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 5.22.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 5.5 alla 5.6 5.22.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 5.22.7b - Obiettivi della ricerca: 2003 Costruzione del contenitore da vuoto e del pendolo 2004 Sistema di acquisizione ed elaborazione dati 2005 Esecuzione di calibrazioni e misure Pubblicazioni attinenti alla ricerca G.Brautti and D.Picca, , The sensitivity of antennas for gravitational wave detection, Int.Journ. of Modern Phys. 17(2002)327. G.Brautti and D.Picca, , Thermal stimulation of gravitational wave anteennas, Int.Journ. of Modern Phys. 17(2002)1111. 5.22.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 122 6. Fisica planetaria con tecniche spaziali 6.1.1 - Titolo della ricerca: Interferometria Radar per osservazioni planetarie 6.1.2 - Ente Finanziatore: 6.1.3 - Responsabile della ricerca: L. Guerriero 6.1.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: M.T. Chiaradia ,V. Del Gaudio Ricercatori CNR: A. Refice, P. Blonda, G. Pasquariello, N. Veneziani, J. Wasowski, M. Parise Altri ricercatori coinvolti: Assegno di ricerca Politecnico: Fabio Bovenga Assegno di ricerca Politecnico: R. Nutricato Altro (specificare): Rachid Rahmoune (CO.CO.CO.) Altro (specificare): Domenico Conte (Borsa di studio) 6.1.5 - Durata della ricerca: 6.1.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 6.1.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: I sistemi di osservazione capaci di generare immagini a partire da radiazione elettromagnetica nel campo delle microonde hanno assunto un ruolo fondamentale nella ricerca astrofisica e cosmologica (Radioastronomia, VLBI), nella Planetologia medianti sistemi RADAR (Missione Magellan per l'osservazione della superficie di Venere, Missione Cassini per lo studio di Titano nel sistema di Saturno, ecc.). Anche lo studio del pianeta Terra vede l'impiego dei sistemi a microonde. Sistemi passivi, come i Radiometri a microonde, permettono la determinazione di molte caratteristiche fisiche della superficie del pianeta (temperatura, natura dei ghiacci, ecc.) mentre i sistemi attivi (Radar) permettono l'osservazione della superficie del mare e delle terre emerse anche in condizione di totale copertura nuvolosa o di assenza di illuminazione solare. I sistemi a microonde attivi consentono anche la determinazione delle mappe dei venti sulle superfici oceaniche, e la determinazione dei campi del moto ondoso, in direzione e ampiezza. Per i sistemi Radar da satellite, la risoluzione geometrica viene garantita realizzando antenne "virtuali" con tecniche di apertura sintetica. Sono infatti commerciali i sistemi di osservazione satellitare SAR con risoluzione geometrica di circa 10 metri (ERS-1, ERS-2, RADARSAT, ecc.) e si prevede la disponibilità prossima di sistemi con risoluzione di 1 metro. Il mantenimento della coerenza della radiazione retro-diffusa dalle singole celle di risoluzione Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 123 geometrica per tempi confrontabili con quelli tra osservazioni successive consente anche la realizzazione di interferometri virtuali, utilizzando coppie di osservazioni da passaggi successivi dello stesso sensore sulla zona di osservazione. Ciò porta alla realizzazione di interferogrammi SAR con geometria delle frange che dipende dalla forma geometrica della superficie riflettente. Di grande interesse risulta quindi la possibilità di ottenere rilievi cartografici di dettaglio per lo studio della superficie terrestre in aree non ben conosciute. Inoltre la possibilità di impiegare l'informazione combinata da più interferogrammi, consente di rivelare movimenti al suolo lungo la direzione di osservazione del satellite (LOS) dell'ordine della lunghezza d'onda (5.3 cm). Questa possibilità rende particolarmente appetibile tale tecnologia per il monitoraggio della superficie terrestre in corrispondenza di moti franosi, bradisismi e dislocazioni dovute a terremoti. Diversi progetti sono stati sottoposti e finanziati negli anni passati da enti ed agenzie nazionali ed internazionali (ASI, ESA, NASA, ENEA, European Commission) riguardanti lo studio di fattibilità di un sistema di monitoraggio satellitare di aree caratterizzate da pendii instabili e quindi ad alto rischio di eventi franosi. L'esperienza maturata in questo settore ha dimostrato come l'analisi di fenomeni che interessano aree relativamente piccole e tipicamente incoerenti nel tempo quali quelli franosi e' molto ardua con i metodi interfeormetrici differenziali "convenzionali". Si sta quindi dirigendo l'attenzione verso metodologie alternative, che permettono ad esempio di studiare la storia di fase di singoli punti diffusori (detti "scatteratori permanenti") su ampi intervalli temporali, e senza le restrizioni sulle baseline spaziali e temporali imposte dalla necessità di avere alta coerenza su aree macroscopiche. L'attività del gruppo si è articolata in diverse direzioni. Vari progetti sono stati approvati da enti nazionali ed internazionali (ASI, ESA, NASA, ENEA, European Commission), riguardanti il monitoraggio di zone di interesse geomorfologico (frane, movimenti geosismici) tramite le tecniche differenziali. Nell'ambito di tale filone di ricerca l'attività di ricerca si è articolata nello sviluppo e test di metodologie di elaborazione sofisticate, quali quella degli "scatteratori permanenti"; studi sull'umidità del suolo, intesa sia come indizio indipendente del riattivarsi di zone in frana, sia attraverso un suo possibile legame con l'umidità' profonda legata ai livelli di falda; "fusione" intelligente di dati ancillari e tematici attraverso ambienti GIS (Geographic Information Systems). Più in dettaglio si è approfondita da un punto di vista teorico la tecnica dei Permanent Scatterers (PS) e si è realizzato uno strumento software prototipale per l'analisi della sovrapposizione coerente di un gran numero di interferogrammi differenziali: stima e sottrazione del termine atmosferico, stima dell'errore sulla quota, estrazione di punti ad alta coerenza di fase (PS) e analisi del termine di fase (e quindi di movimento) lungo un intervallo di tempo di 8 anni. Nell'ambito di tale attività si è indagata la possibilità di rendere più efficace la tecnica in contesti più critici caratterizzati da topografia variabile, copertura vegetale e scarsità di strutture antropiche. In particolare si è investigata una nuova procedura di estrazione dell’informazione di movimento per mezzo dell’algoritmo dell’Independent Component Analysis. Risultati preliminari sono stati ottenuti utilizzando sia dati simulati che dati reali, col vantaggio di non dover imporre alcun modello preliminare per la deformazione. Inoltre il software interferometrico DORIS (Delft Object-oriented Radar Interferometric Software) è stato analizzato in dettaglio e modificato al fine di poter processare dati ERS e generare interferogrammi differenziali su cui applicare l’analisi dei PS. Il pre-processing interferometrico, infatti, va realizzato in maniera opportuna evitando filtraggi in banda che cancellino informazione comune e prestando attenzione alle operazioni di coregistrazione di immagini con baseline spazio/temporali elevate. IL progetto ASI-PQE2000 è stato portato a termine ed ha permesso di sperimentare la possibilità di realizzare un’ implementazione parallela dell'algoritmo dei PS che da un punto di vista computazionale risulta essere assai oneroso a causa della gestione contemporanea di numerose immagini SAR. L'implementazione è stata realizzata in ambienti di programmazione di tipo Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 124 SKELETON: prima SKIE e successivamente, in forma di pseudo-codice , ASSIST. Il test site di Caramanico Terme è astato oggetto di approfondita analisi per mezzo della tecnica dei PS. In particolare al fine di testare la catena dei PS in condizioni controllate e favorevoli, è stata selezionata un’area pianeggiante intorno alla città di Sulmona (all’interno dello stesso Frame ERS cui fa riferimento Caramanico Terme). I PS identificati hanno una densità sufficiente (20 PS/Km2) per realizzare con successo le procedure di stima e sottrazione della componente atmosferica e dell’errore sul DEM. Il campo di velocità calcolato presenta un andamento uniforme e nullo della deformazione, così come ci si attendeva. L’analisi è stata poi spostata Nell’intorno di Caramanico, in una zona montagnosa, densamente vegetata e soggetta a fenomeni franosi. L’analisi in queste condizione più critiche si è dimostrata molto più difficile ed i risultati preliminari sono ancora oggetto di interpretazione congiuntamente al teem di geologi che fanno parte del progetto LEWIS. Nell’ambito di un progetto ASI è stata portata a termine un’analisi preliminare dell’efficacia della futura missione ASI Cosmo Sky Med ( CSM ) per applicazioni al monitoraggio di fenomeni franosi. Tale missione prevede una costellazione di satelliti con sensore SAR in banda X, che permetterà di ottenere una risoluzione spazio/temporale più alta rispetto ai satelliti attualmente impiegati per applicazioni interferometriche. L’aspetto più problematico è l’utilizzo della banda X che rappresenta una novità in questo tipo di applicazione e che risulta più problematica a causa di una maggiore sensibilità alla decorrelazione temporale del segnale. 6.1.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 6.1.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro Eventuale cofinanziamento Euro Costo Totale Euro 0.00 0.00 0.00 6.1.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 6.1.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 6.1.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: F. Bovenga, A. Refice, S. Stramaglia, D. Conte <<Phase Unwrapping by means of scaling information and global optimization algorithms>>, Proc. of 9th International Symposium on Remote Sensing, 22-27 Septeber 2002 Aghia Pelagia, Crete, Grecia. F. Bovenga, A. Refice, R. Nutricato, G. Pasquariello, G. De Carolis <<Automated Calibration of Multi-Temporal ERS SAR Data >>, IEEE IGARSS 2002 ,Proc. of IGARSS 2002, June 24-28 2002, Toronto, Canada. A. Refice, F. Bovenga, S. Stramaglia, D. Conte << Use of scaling information for stochastic atmospheric absolute phase screen retrieval >>, IEEE IGARSS 2002, Proc. of IGARSS 2002, June 24-28 2002, Toronto, Canada. R. Nutricato, F. Bovenga, A. Refice, << Optimum Interpolation and Resampling for PSC Identification >>, IEEE IGARSS 2002, Proc. of IGARSS 2002, June 24-28 2002, Toronto, Canada. J. Wasowski, A. Refice, F. Bovenga and R. Nutricato, “On the Applicability of SAR Interferometry Techniques to the Detection of Slope Deformations”, Proceedings of 9th IAEG Congress, Durban, South Africa, 16-20 September 2002. 6.1.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 125 6.1.7b - Obiettivi della ricerca: Gran parte delle attività di ricerca svolte nell'anno in corso saranno continuate nel successivo. Un grosso carico di lavoro sarà portato a termine nell'ambito del progetto LEWIS (Landslide Early-Warning Integrated System), un progetto finanziato dalla comunità europea nell'ambito del V Programma Quadro per il quale il gruppo di telerilevamento del Dipartimento di Fisica ha il ruolo di coordinare un gruppo di partner italiani e stranieri: CNR-IESI (Istituto Elaborazione Segnali e Immagini), CCRS (Canada Centre for Remote Sensing), University of Surrey, CNR-CERIST (Centro Studi sulle Risorse Idriche e la Salvaguardia del Territorio), OSUB (Osservatorio Sismologico dell’Università di Bari), NOA (National Observatory of Athens), SILOGIC, Planetek Italia, Altamira Information, Provincia di Foggia, Regione Puglia, Regione Piemonte, GSCP (Greek Ministry of Civil Protection). Lo scopo del progetto, che avrà la durata di tre anni, è quello della creazione di un sistema prototipale di allarme per eventi franosi rivolto ai cittadini e basato sul monitoraggio periodico del territorio da satellite e sulla possibilità di rivelare, dall'analisi dei dati acquisiti, cambiamenti correlati con lo scatenarsi della calamità. Il gruppo di Telerilevamento ha il ruolo operativo di mettere a punto lo strumento di estrazione dell'informazione di movimenti millimetrici da serie temporale SAR (ERS-1/2 , ENVISAT). In questa direzione si avvarrà dell'esperienza pregressa nel campo dell'interferometria SAR e nella sperimentazione avviata ormai da un paio di anni in stretta collaborazione con geologi e geotecnica, relativa all'applicazione di tale tecnologia satellitare al monitoraggio dei pendii instabili. In sintesi, si pensa di approfondire i seguenti aspetti della ricerca: 1) Sviluppo e perfezionameto di algoritmi per l'analisi di serie di immagini SAR (ERS/ENVISAT) che impiegando in maniera efficiente tutto il contenuto informativo presente (informazione di fase, ampiezza, coerenza, e loro variazioni rispetto ad ogni possibile accoppiamento delle immagini) realizzino una stima dei contributi delle diverse sorgenti concorrenti (errori di processing, errori sul modello digitale del terreno di riferimento, segnale atmosferico) ed estraggano l'informazione di movimento al suolo. L'algoritmo già implementato per l'individuazione e l'analisi dei PS sarà oggetto di approfondimento integrando i risultati derivanti dalla sperimentazione sullo rotolamento di fase e aggiornando le procedure di stima con tecniche più raffinate. Parallelamente sarà investigata l’efficienza in aree non urbane di un algoritmo alternativo noto come SBAS (Small Baseline Subset Approach). 2) Studio di procedure ottimizzate di processamento inteferoemtrico di coppie di immagini ERS con alti valori di baseline spazio/temporale. In particolare Sarà investigata una procedura di coregistrazione di queste immagini realizzata in passi successivi che coinvolgano immagini a baseline più piccole. 3) Implementazione di un algoritmo di srotolamento di fase interferometrica che lavi su dati distribuiti su griglia sparsa. L’implementazione di Costantini del Minimum Coast Flow (MCF) sarà inizialmente seguita per poi cercare eventuali soluzioni che si adattino in modo efficiente al caso specifico dei PS. 4) Nell'ambito del progetto FIRB-GRID, il software che implementa tutta la catena di processing interferometrico e la successiva analisi dei PS, sarà oggetto di studio e revisione al fine di poterlo rendere operativo in un ambiente di tipo GRID. 5) Nell'ambito del progetto LEWIS il Dipartimento di Fisica dovrà processare ed analizzare i dati relativi al secondo sito identificato come area test e situato in Grecia intorno al paesi di Panagopoula. L'elaborazione riguarderà alcune decine di immagini ERS, ancora in fase di selezione, e sarà relativa alla sola parte di estrazione e studio dei PS. Le tecniche ed il software Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 126 messi a punto nella sperimentazione teorica saranno testati e impiegati in questa fase. 6.1.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 6.2.1 - Titolo della ricerca: Impiego di dati da sensori orbitanti per l'estrazione di parametri ambientali 6.2.2 - Ente Finanziatore: 6.2.3 - Responsabile della ricerca: F. Posa 6.2.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: F. Posa Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): C. Notarnicola (Co.Co.Co.) Altro (specificare): V. Sabatelli (E.N.E.A) Altro (specificare): A.C.D'Alessio (collaboratore esterno) Altro (specificare): M. Angiulli (assegno di ricerca CNR IFAC) Assegno di ricerca Politecnico: G. Cappelluti 6.2.5 - Durata della ricerca: 6.2.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 6.2.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Questa attività si inquadra in programmi di collaborazione nazionali ed internazionali: 1)"Impiego di Dati da Sensori Orbitanti per l'Estrazione di Parametri Ambientali", coordinato dal Prof. F. Posa e finanziato dall'ASI; 2)"Titan Radar Mapping " approvato dalla NASA e dall'ESA, coordinato dal Dr. S. Wall del JPL ed in parte finanziato dall'ASI; 3)"Retrieval of Soil Moisture using ASAR Data", approvato dall'ESA, coordinato dal Prof. T. Le Toan del CESBIO ed in parte finanziato dall'ASI; 4)"HYDRO-POL - A Spaceborne polarimetric radar-radiometer for land hydrology and ocean salinity" coordinato dal dott. Pampaloni del CNR-IROE e dal Prof. E. Njoku del JPL. L'obiettivo principale di questo ramo della ricerca è la possibilità di stimare parametri geofisici da immagini telerilevate con sensori operanti nel dominio delle microonde. Questi sensori possono essere montati su piattaforme mobili, come satelliti o aerei, e su piattaforme fisse. I parametri terrestri di maggiore interesse sono l'umidità dei suoli, la rugosità ed in caso di terreni vegetati, l'indice di vegetazione. Il processo con il quale si stimano i parametri superficiali a partire da misure effettuate con sensori orbitanti è noto con il termine di inversione. Esistono numerosi modelli di diffusione elettromagnetica che sono in grado, a partire da determinate condizioni superficiali, di prevedere la risposta del suolo in seguito all'interazione con i fasci radar e anche modelli con una realistica parametrizzazione dei suoli naturali. Naturalmente, questi modelli devono essere validati e da qui nasce l'esigenza di effettuare campagne di misura, dove si possono misurare sia i parametri caratteristici del suolo che la risposta radar. Durante lo svolgimento delle campagne, per le misure in situ vengono impiegati: uno scatterometro sviluppato nel laboratorio hardware del Dipartimento, un TDR (Time Domain Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 127 Reflectometer), rugosimetri ad aghi e laser per la valutazione della rugosità, misure pedologiche del terreno. Queste ultime mirano alla stima dell'umidità e tessitura del suolo. In questo contesto sono utilizzati principalmente due metodologie, una basata sull'utilizzo di reti neurali e l'altra su un approccio di tipo statistico (approccio bayesiano). Nella stima di parametri mediante reti neurali si utilizza una rete di tipo MLP (Multi Layer Perceptron) con il modello e.m. IEM (Integral Equation Model) o altri modelli, che tengano in conto una descrizione multiscala della superficie, implementati in modo da considerare valori realistici riscontrabili in natura su suoli nudi. Per l'inversione del modello diretto, si utilizza una rete neurale in modo che, a partire dagli input costituiti dai coefficienti di backscattering, possa calcolare i corrispondenti parametri in output. Per le configurazioni più semplici, si attendono errori di inversione dei singoli parametri (rms) anche maggiori ai passi usati per far variare gli stessi in fase di generazione dati. Una riduzione degli errori si avrà con l'utilizzo di una configurazione più ricca di informazione come quella contenente dati a doppia polarizzazione, doppio angolo. Verrà fatta una valutazione dell'approccio seguito mediante studi di sensibilità, mentre l'addestramento della rete richiederà una scelta ottimale dei pesi della rete. Le metodologie bayesiane offrono la possibilità di integrare due o più sorgenti differenti di informazione, modelli e dati. Inoltre si possono combinare informazioni a priori su un numero arbitrario di parametri con modelli complessi, per ottenere stime probabilistiche su questi parametri. L'impiego di questa tecnica risulta particolarmente utile nell'estrazione di grandezze geofisiche da immagini telerilevate. Infatti l'efficacia dei metodi tradizionali diminuisce all'aumentare del numero dei parametri da stimare, soprattutto per problemi legati alla non linearità tra la risposta del sensore ed le caratteristiche della superficie. Al contrario le procedure sviluppate a partire dal teorema di Bayes sono in grado di generare distribuzioni di probabilità per tutti i parametri presenti nel modello, e concettualmente esse rappresentano la "mancanza" di conoscenza riguardo a quel parametro e la sua variabilità. Il passo fondamentale nell'inferenza bayesiana è la definizione della funzione di probabilità a posteriori basata sulla conoscenza di data set composti dai valori misurati sia dei parametri superficiali che delle corrispondenti misure telerilevate. Successivamente tramite un'integrazione numerica o analitica, è possibile risalire alla distribuzione di densità che governa la particolare grandezza di interesse, e da essa infine determinare il suo valore atteso e la varianza. Un ulteriore obiettivo, nel quale il gruppo si è impegnato, è stato quello di simulare la risposta elettromagnetica degli scenari previsti per la superficie della maggiore luna del sistema saturniano, Titano, che si otterranno con il Radar montato a bordo della navicella Cassini-Huygens. In questo lavoro si è caratterizzato il coefficiente di backscattering, analizzandone le variazioni rispetto ai parametri legati alle proprietà superficiali di tre diversi scenari superficiali ipotizzati per Titano, ovvero: oceani o laghi di metano liquido; una superficie solida formata da ghiaccio d'acqua; una superficie solida formata da ghiaccio misto (acqua più ammoniaca). In particolare nell'anno 2004 è previsto l'arrivo della sonda su Titano e si potrà iniziare un'analisi dei dati sperimentali in confronto con quelli teorici. Attivita' svolta nell'anno precedente: La nostra attenzione si è concentrata maggiormente sulla stima dell'umidità superficiale dei suoli nudi, utilizzando tecniche della "data fusion". Nell'ambito di questa tecnica, le informazioni utilizzate possono essere di varia natura da misure di energia fino ad elementi simbolici e descrittivi. Infatti, volendo superare le limitazioni imposte da ciascun strumento in termini di precisione e di risultati, l'utilizzo simultaneo di più fonti consente di meglio individuare e caratterizzare i parametri da estrarre dai dati telerilevati. Partendo da questa precisazione e muovendosi nella direzione di una migliore qualità del parametro estratto, l'umidità dei suoli è stata analizzata e stimata sia partendo da valori puntuali Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 128 acquisiti con un radar scatterometro posizionato al suolo. In questa procedura gli errori di inversione sono notevolmente ridotti se vengono introdotte informazioni ottenute in modo indipendente dai dati telerilevati, nella fattispecie valori simulati provenienti da un modello idrologico del terreno. Inoltre, stime dell'umidità effettuate a partire da data sets sperimentali, che comprendono ad esempio differenti dati telerilevati come coefficienti di backscattering e temperature di brillanza, indicano che l'uso simultaneo di queste misure fornisce valori affidabili dell'umidità dei suoli con un intervallo di valori vicini rispetto alla misura del parametro di circa 10%. L'estrazione dei parametri è stata effettuata con un algoritmo basata su tecniche bayesiane. Lo stesso è stato applicato in modo esteso ad immagini SAR per stimare l'evoluzione dei valori di umidità di un suolo nudo di cui era nota la verità a terra, dimostrando la possibilità di una notevole discriminazioni delle variazioni dell'umidità all'interno dello stato campo in base a diverse condizioni di pendenza e di intervento umano. Infine è nella fase iniziale la messa appunto dell'uso di dati telerilevati nella regione del visibile e dell'infrarosso per la caratterizzazione di siti inquinati quali discariche e zone sedi un tempo di aree industriali. Un primo risultato mostra che questi siti hanno una firma spettrale abbastanza stabile temporalmente rispetto alla parte restante del territorio. Tale caratteristica, dopo essere stata ulteriormente verificata, potrebbe essere uno strumento efficace di indagine del territorio. Missione Cassini E' stato implementato il metodo delle equazioni integrali (IEM) di Fung per superfici frattali nei casi degli scenari possibili previsti per Titano. Questo consente di considerare superfici con valori di rugosità più elevata rispetto al caso in cui si adoperi l'approssimazione di piano tangente del metodo di Kirchhoff e la possibilità di ottenere simulazioni per le acquisizioni previste dalla sonda Cassini ad alti angoli di incidenza. Queste simulazioni forniscono una migliore discriminazione fra i differenti scenari. 6.2.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: ASI, CNR, CESBIO (Francia), JPL (Usa) 6.2.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 6.2.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 6.2.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 6.2.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: dalla 6.1 alla 6.1 Ulteriori pubblicazioni: C.Notarnicola, "Multisensor Data Fusion for Soil Physical Parameters Extraction", tesi di dottorato (XIV ciclo), febbraio 2002 C. Notarnicola, F. Posa, "Development of an algorithm for the Bayesian fusion of multi-angle, multi-polarisation and multi-frequency remotely sensed data", Proc. of the 22nd EARSel Symposium, Prague 4-6 June 2002, Millpress, T. Benes Editor, p. 279-286. C. Notarnicola, F. Posa "Extraction of Soil Parameters: Two Case Studies using Bayesian Fusion of Multiple Sources Data", Proc. (CD-Rom) IGARSS 2002 24-28 Giugno, Toronto, Canada. P. Pampaloni, P. Castracane, F. De Biasio, G. Decarolis, D. Entekhabi, P. Ferrazzoli, L. Guerriero, Y, Kim, G. Macelloni, E. Njoku, C. Notarnicola, F. Mattia, S. Paloscia, G.Pasquariello, N. Pierdicca, F. Posa, G. Satalino, S. Zecchetto "HYDRO-POL - A Spaceborne polarimetric radar-radiometer for land hydrology and ocean salinity" Proc. (CD-Rom) IGARSS 2002 24-28 Giugno, Toronto, Canada. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 129 C. Notarnicola, F. Posa "Effect of Prior Information on Bayesian Estimates of Dielectric Constant from Remotely Sensed Data" in Proceedings of SPIE vol.4883 SAR Image Analysis, Modeling, and Techniques V, edited by Francesco Posa, (SPIE, Bellingham, WA, 2002) p. 70-81. A.C. D'Alessio, A.Mongelli, C. Notarnicola, G. Paparella, F.Posa, V. Sabatelli, "C-band Polarimetric Scatterometer for Soil Studies", in Proceedings of SPIE vol.4883 SAR Image Analysis, Modeling, and Techniques V, edited by Francesco Posa, (SPIE, Bellingham, WA, 2002) p. 229-240. M.Angiulli "Tecniche di Telerilevamento per l'individuazione di aree inquinate", tesi di laurea, ottobre 2002, relatori Prof.ssa C.I.Giasi e dott.ssa C. Notarnicola 6.2.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 6.2.7b - Obiettivi della ricerca: Lo studio si rivolge alla possibilità di determinare efficienti e robuste procedure di inversione al fine di caratterizzare la superficie terrestre in termini di due parametri di importanza strategica per la previsione e modellizzazione dei fenomeni ambientali, ossia lo stato e caratteristica della vegetazione e l'evoluzione del contenuto in acqua della vegetazione stessa e del suolo sottostante. Gli strumenti da utilizzare nell'analisi della problematica si dividono su due aspetti, uno legato alla modellizzazione elettromagnetica e l'altra alla definizione di appropriati strumenti nella procedura di inversione. Essi saranno applicati sia al caso di suolo vegetato che di suolo nudo. La metodologia può articolarsi in diversi aspetti: a.Creazione tramite simulazione di Monte Carlo di una base di dati mediante l'utilizzo dei modelli diretti d'interazione elettromagnetica con superfici naturali; b.Applicazione della tecnica bayesiana per determinare le distribuzioni di probabilità dei dati; c.Applicazione della tecnica delle reti neurali per determinare la relazione che lega i dati al suolo con le risposte dei sensori. Le procedure possono essere anche applicate a serie di dati sperimentali, qualora disponibili, sebbene lavorare inizialmente su dati simulati presenta l'indubbio vantaggio di capire le potenzialità e le debolezze della procedura in una varietà di condizioni non sempre presenti sperimentalmente. Verranno analizzate anche vari combinazioni come diverse frequenze e polarizzazioni del sensore, oltre alla possibilità di unire dati di sensori differenti. La base dei dati sperimentali disponibili verrà ulteriormente ampliata effettuando misure con il radar scatterometro polarimetrico realizzato presso il laboratorio di telerilevamento del Dipartimento di Fisica. In particolare si intende ripetere l'esperimento del 2001, dove dopo un'irrigazione del suolo, si è potuto seguire l'evoluzione temporale dell'umidità superficiale dalla relativa variazione dei coefficienti di backscattering ottenuti con un radar scatterometro. Verrà validata la tecnica per la caratterizzazione delle aree inquinate, estendendo l'analisi ad altri siti e cercando di quantificare con una "equazione di perdita" la dimensione del problema. Dopo la fase di test, la procedura verrà provata su di un'altra area al fine di valutare le sua capacità previsionali. Missione Cassini Per l'anno 2004 è previsto l'arrivo della sonda sul pianeta Titano. In tale contesto si fanno meglio definendo con quali parametri, angolo d'incidenza e frequenza, verranno effettuate le acquisizioni della sonda. Si potranno così utilizzare gli algoritmi già implementati per ottenere le previsioni teoriche da confrontare con quelle sperimentali. 6.2.9b - Costo del progetto di ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 130 Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Euro Euro Euro 0.00 0.00 0.00 6.3.1 - Titolo della ricerca: Telerilevamento con microonde (sezione strumentale) 6.3.2 - Ente Finanziatore: 6.3.3 - Responsabile della ricerca: F. Posa 6.3.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: N. Mirizzi, F. Posa Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): A. C. D'Alessio (coll. esterno) Altro (specificare): V. Sabatelli (E.N.E.A) Altro (specificare): C. Notarnicola (Co.Co.Co) Personale tecnico universitario: G.Preziosa (Politecnico di Bari) 6.3.5 - Durata della ricerca: 6.3.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 6.3.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Lo scopo fondamentale dell'attività inerente alla sezione strumentale del telerilevamento attivo con microonde è incentrato sulla realizzazione di dispositivi hardware in grado di acquisire dati utili per la misura "in situ" di sezioni d'urto di target estesi (aree della superficie terrestre). Lo studio della risposta elettromagnetica dei suoli nell'intervallo di frequenze delle microonde trova applicazione in diversi campi, come la meteorologia, l'oceanografia, l'idrologia, la biologia e le scienze agrarie. Le molteplici applicazioni hanno fatto sì che la ricerca fosse spinta verso la realizzazione di sensori che a prestazioni più elevate associassero dimensioni e peso contenuti, in modo da poter essere facilmente alloggiati su piattaforme aerospaziali o su gru mobili. I dispositivi hardware di cui si dispone sono due radar scatterometri, di cui uno polarimetrico. Questi apparecchi sono in grado di misurare la sezione d'urto radar (Radar Cross Section = RCS) mediante il confronto tra l'energia inviata verso il bersaglio e quella ricevuta come eco dal bersaglio stesso; in tal modo, la RCS risulta essere formalmente indipendente dalla distanza tra bersaglio e radar. Lo scatterometro utilizza come segnale in trasmissione un'onda continua, modulata linearmente in frequenza (schema FM-CW) entro una banda di 300 MHz attorno alla frequenza centrale. Tale configurazione permette di misurare la distanza tra antenna e bersaglio e risolvere più campioni indipendenti all'interno dell'impronta a terra dell'antenna, permettendo così di rivelare bersagli puntuali e migliorare la statistica della sezione d'urto dei target estesi. Con lo scatterometro polarimetrico è anche possibile la misurazione delle sezioni d'urto radar per vari stati di polarizzazione lineare dell'onda trasmessa e ricevuta. Tale strumento ha raggiunto una soddisfacente condizione operativa ed è ora oggetto di continuo aggiornamento. Si vuole sottolineare la crescente importanza dei sistemi scatterometrici e radiometrici che pur non essendo sensori in grado di produrre immagini vengono utilizzati in applicazioni più specialistiche e soprattutto per acquisire dati da utilizzare in supporto all'operato di altri sistemi radar, solitamente da piattaforma satellitare come gli ormai noti ERS-1/2 e l'attuale ENVISAT. Attività svolta nell'anno precedente: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 131 Per testare lo scatterometro polarimetrico e soprattutto per osservarne il suo comportamento in un più vasto periodo temporale lo si è impiegato in due campagne di misura al fine di determinare il coefficiente di backscattering dell'asfalto. I risultati ottenuti possono ritenersi soddisfacenti. Il sistema scatterometrico è stato ulteriormente sviluppato al fine di ottimizzare le procedure di acquisizione dei dati e ridurre i tempi ed i costi operativi. È stato infatti migliorato il sistema di controllo remoto dell'apparato, che ora comprende una interfaccia di espansione PCI. Ciò permette di utilizzare, per le operazioni di gestione e acquisizione, un leggero computer portatile invece di un ben più voluminoso e pesante PC alimentato da batterie ed inverter. Sono attualmente in corso campagne sperimentali durante le quali l'utilizzo del nuovo sistema si sta dimostrando ampiamente soddisfacente. I calibratori passivi (Corner Reflector, CR), già impiegati in altre missioni quali SIRC/XSAR del 1994 e SRTM del 2000, sono stati utilizzati per una campagna di calibrazione di un sensore SAR montato su piattaforma aerea ed operante in banda X. 6.3.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Politecnico di Bari 6.3.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 6.3.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 6.3.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 6.3.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: G. Paparella, "Sistema di controllo remoto ed acquisizione dati per uno scatterometro polarimetrico in banda C", tesi di laurea, relatore Prof.F. Posa, dott. A.C. D'Alessio, dott. V. Sabatelli. A.C. D'Alessio, A.Mongelli, C. Notarnicola, G. Paparella, F.Posa, V. Sabatelli, "C-band Polarimetric Scatterometer for Soil Studies", in Proceedings of SPIE vol.4883 SAR Image Analysis, Modeling, and Techniques V, edited by Francesco Posa, (SPIE, Bellingham, WA, 2002) p. 229-240. 6.3.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 6.3.7b - Obiettivi della ricerca: Le linee di sviluppo riguardano l'impiego dello strumento polarimetrico in varie campagne di misura su target differenti. Inoltre se ne prevede il contemporaneo utilizzo con lo scatterometro non polarimetrico al fine di valutare meglio le prestazioni e i vantaggi della tecnica polarimetrica. Entrambi gli strumenti saranno utilizzati in campagne di misura su siti selezionati anche in concomitanza con le missioni ERS-2, ENVISAT e SRTM2. I dati scatterometrici ottenuti saranno utilizzati per la validazione della descrizione elettromagnetica e lo studio dell'inversione di dati multi-polarizzazione e multi-angolo con differenti approcci. Le linee di sviluppo riguardano inoltre: 1)il potenziamento del sistema di controllo remoto in modo da raggiungere semplicità e affidabilità operativa dello strumento; 2)impiego di antenne planari che ridurranno notevolmente la massa e l'ingombro della strumentazione, in vista del suo impiego su velivolo od elicottero; 3)la realizzazione di un nuovo e più leggero sistema di batterie per l'alimentazione della strumentazione "in situ"; 4)lo studio di fattibilità per una linea di ritardo più piccola e leggera rispetto a quella attualmente impiegata, con l'intento di incorporarla nel contenitore stesso dello scatterometro. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 132 Infine, si prevede il confronto dei dati sperimentali scatterometrici, ottenuti da campagna di misura, con i dati sperimentali ottenuti da misure in laboratorio con analizzatore vettoriale. 6.3.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 6.4.1 - Titolo della ricerca: Determinazione dei moti crostali a scala locale e regionale, con la tecnica spaziale GPS nell'area del Mediterraneo. 6.4.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 6.4.3 - Responsabile della ricerca: G. Verrone 6.4.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): Sorgente Mauro docente S.M.S. 6.4.5 - Durata della ricerca: 10 mesi/uomo 6.4.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 6.4.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Il bacino del Mediterraneo costituisce una zona di transizione fra le placche Africana ed Euroasiatica;al suo interno sono presenti placche minori in moto,come per esempio la microplacca Garganica.Per la misura cinematica dei moti crostali, sono utilizzate le tecniche spaziali fra cui il GPS, sistema satellitare statunitense, che consentono misure di linee di base di grande precisione ( GPS:1x10-8 m). La misura dei moti crostali recenti con tecniche spaziali (VLBI, SLR, GPS), è parte integrante di una serie di progetti nazionali e internazionali oltre che locali . I progetti prevedono campagne di misura, analisi dei dati, interpretazione dei risultati, integrazione con dati geologici e geofisici, su reti di stazioni predefinite. In particolare, le campagne di misura GPS (scala locale e regionale) vengono condotte in modo coordinato ed in tempi definiti, occupando i siti della rete con ricevitori. Le misure geodetiche locali, con tecnica GPS, sono integrate con quelle della rete italiana di stazioni fisse dell'ASI. Il promontorio del Gargano, si ipotizza che sia in moto relativo rispetto alla Placca Apula e frazionato in blocchi. Obiettivo della ricerca è di stimare le variazioni temporali,su intervalli di tempo lunghi,delle lunghezze delle linee di base fra punti scelti opportunamente sul promontorio del Gargano,per la determinazione dei moti crostali nel Gargano relativamente alla placca Apula. Le misure geodetiche, tuttavia, sono influenzate dagli effetti dell'atmosfera ed una modellizzazione adeguata rimane un problema aperto. Negli anni scorsi sono state condotte campagne di misura ed è stata condotta l'analisi preliminare dei dati.I risultati ottenuti sono da considerarsi parziali perchè non è stata possibile misurare la rete ottimale prevista sia perchè non è disponibile il software adeguato. 6.4.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 6.4.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 2149.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 133 Costo Totale Euro 2149.00 6.4.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 6.4.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 6.4.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: 6.4.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 6.4.7b - Obiettivi della ricerca: Per una descrizione accurata dei moti del Gargano è necessario densificare la rete di punti scegliendo opportunamente, cioè in base ad un preciso modello strutturale, altri siti da misurare. Ciò al fine di fornire dei constraints ai modelli geologici. L'ampliamento della rete del Gargano è possibile con la connessione della rete locale alla rete permanente GPS istituita dalla Agenzia Spaziale Italiana. Sarà condotta una campagna di misura secondo i criteri esposti precedentemente e le misure saranno ripetute . La rete GPS misurata nel Gargano e connessa alla rete ASI consente inoltre di determinare lunghezze di base fra stazioni che appartengono alla placca Adriatica, di cui non sono ancora ben noti i confini e se è parte della Placca Africana.Se sarà possibile acquistare il software adeguato, sarà condotta l'analisi dei dati di tutte le campagne al fine di ottenere stime attendibili dei moti crostali nel Gargano. Al fine di modellare gli effetti dell'atmosfera sulle misure GPS, si continuerà lo studio di un modello di atmosfera a scala locale. 6.4.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 18000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 18000.00 6.5.1 - Titolo della ricerca: Telerilevamento su zone costiere 6.5.2 - Ente Finanziatore: 6.5.3 - Responsabile della ricerca: L. Guerriero 6.5.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: M. T. Chiaradia Ricercatori CNR: G. Pasquariello, V. De Pasquale, G. De Carolis Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): R. Matarrese (Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali) Altro (specificare): A. Morea (CO. CO. CO.) 6.5.5 - Durata della ricerca: 6.5.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 6.5.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: Le regione costiere sono tra le regioni più popolate del mondo ed assumono in generale una notevole importanza economica. Esse sono spesso caratterizzate da un elevato grado di inquinamento dovuto ad una serie di fattori antropici che hanno un notevole impatto sulla pesca, sulle attività di itticoltura, ed in generale sul livello di salute delle popolazioni. A causa della molteplicità di tali fattori, i processi di degrado sono caratterizzati da una notevole complessità, con variazioni su scala temporale e spaziale anche rapide. In questo contesto, per quel Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 134 che riguarda il monitoraggio di una serie di parametri quali la crescita eccessiva di masse algali, i processi di erosione costiera, gli scarichi fluviali, la diffusione di inquinanti, il Telerilevamento da satellite può svolgere un ruolo fondamentale grazie alla possibilità di integrare dati da sensori/piattaforme differenti (sia per caratteristiche spettrali che spaziali) con dati tradizionali di descrizione dell’ambiente marino costiero, quali i dati cartografici e quelli provenienti da campagne di verità a mare. I dati provenienti dai sensori oggi disponibili e progettati per lo studio delle acque marine, non soddisfano pienamente l’obiettivo per lo studio delle aree costiere, in quanto si richiedono risoluzioni spaziali più spinte e diverse risoluzioni spettrali. Grande attesa c’è quindi per i nuovi sensori che saranno resi disponibili con il lancio di ENVISAT, in particolare il MERIS le cui caratteristiche spaziali e spettrali sembrano ben adeguate alle problematiche delle aree costiere. Nell’ambito del progetto Spicamar coordinato dal prof. Angelo Tursi del dipartimento di Zoologia, la responsabilità del Work Package n.5, per la verifica dell’applicabilità del Telerilevamento da satellite allo studio di acque costiere, è stata affidata dal CONISMA al gruppo Telerilevamento del Dipartimento di Fisica. Obiettivo del presente progetto è quello di verificare le potenzialità dei dati dei sensori (in particolare MERIS, AATSR) del futuro satellite ENVISAT confrontati con quelli già disponibili ed in nostro possesso (quali SeaWiFS, Landsat TM, AVHRR, MODIS) su un’area ad alto rischio ambientale come il Golfo di Taranto. L’area di studio (Bacino del Mar Piccolo e Mar Grande, Golfo di Taranto) è di particolare interesse per lo sviluppo di un’efficiente metodologia per il monitoraggio di aree costiere, per la particolare situazione di degrado che la caratterizza. In tale area sono state già condotte, da parte del gruppo proponente, periodiche campagne a mare (con una frequenza bimensile). Le attività principali del progetto possono essere articolate come segue: acquisizione di dati di verità a mare; acquisizione, correzione e georeferenziazione di dati telerilevati (MODIS e SeaWifs); sviluppo del modello idrodinamico dell’area Golfo di Taranto; validazione dei prodotti derivati dai dati satellitari. I principali output del progetto di ricerca sono i seguenti: Database geografico relativo alla evoluzione temporale dei parametri chimici, biologici e fisici rilevanti. Modello idrodinamico dei bacini del Mar Piccolo e Mar Grande di Taranto. 6.5.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 6.5.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 0.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 0.00 6.5.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 6.5.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 6.5.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: R. Matarrese, V. De Pasquale, L. Guerriero, A. Morea, G. Pasquariello, G. Umgiesser, I. Scroccaro, G. Alabiso, «Comparison between remote sensed data and in situ measurements in coastal waters: the Taranto Marine Sea case», Chemestry and Ecology, in press. I. Scroccaro, R. Matarrese, G. Umgiesser, «Application of a finite element model to the Taranto Sea», Chemestry and Ecology, in press. Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 135 V. De Pasquale, R. Matarrese, L. Guerriero, A. Morea, G. Pasquariello, G. Umgiesser, I. Scroccaro, G. Alabiso, «Comparison between remote sensed data and in situ measurements in coastal waters: the Taranto marine sea case», Giornata dedicata al Piano Ambiente Marino, III Convegno Nazionale del CoNISMa sulle Scienze del Mare, Bari, Italy, 26 novembre 2002. I. Scroccaro, R. Matarrese, G. Umgiesser, «Applicazione di un modello agli elementi finiti ai Mari di Taranto», III Convegno Nazionale del CoNISMa sulle Scienze del Mare, Bari, Italy, 27-29 novembre 2002. R. Matarrese, V. De Pasquale, L. Guerriero, A. Morea, G. Pasquariello, I. Scroccaro, «Application of datasets from atmospheric and oceanic EO satellites for coastal water studies», Proceedings of IGARSS’03, Toulouse, France, 21-25 July 2003. V. De Pasquale, R. Matarrese, A. Morea, G. Pasquariello, M. T. Chiaradia, «Chlorophyll_a concentration retrieval in the Taranto coastal area using remote sensed data», Proceedings of IGARSS’03, Toulouse, France, 21-25 July 2003. 6.5.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 136 7. Didattica e storia della fisica 7.1.1 - Titolo della ricerca: Uso dei laboratori e tecnologie informatiche, sviluppo di materiali multimediali di rete, monitoraggio dell'apprendimento nella didattica della fisica 7.1.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 7.1.3 - Responsabile della ricerca: V. Picciarelli 7.1.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: M. Di Gennaro, C. Evangelista, V. Picciarelli e R. Stella Ricercatori INFN: G. Zito Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): D. Schirinzi (docente scuola) Altro (specificare): G. Mortato (docente scuola) Altro (specificare): R. Battisti (docente scuola) Altro (specificare): 7.1.5 - Durata della ricerca: 24 mesi 7.1.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Prosecuzione Ricerca Applicata Nuova 7.1.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: 1)Sviluppo e sperimentazione di materiale di laboratorio a basso costo. - Continuare a sperimentare presso alcune Scuole Medie Inferiori e Superiori della nostra regione, con la collaborazione degli insegnanti, l’uso in attività di laboratorio, di strumentazione a basso costo e che, per la gestione, può praticamente fare a meno del supporto di personale tecnico. - Durante il prossimo anno si pensa, in particolare, di progettare, sviluppare e sperimentare un percorso didattico sul magnetismo e fenomeni di interazione elettromagnetica fruibile in parte in Scuole Medie Inferiori e in parte, per aspetti più approfonditi, nel biennio della Scuola Media Superiore. - Adattamento e sperimentazione delle attività didattiche, proposte in corsi di formazione (progetto SET) per insegnanti in servizio, fruibili da parte di insegnanti della Scuola Elementare. 2) Uso di tecnologie informatiche. - Implementazione in rete di moduli didattici già sviluppati e sperimentati nell’ambito del progetto SET. Tali moduli (Misure di lunghezze/superfici/volumi, Mappe concettuali, Massa e densità, Tempo e studio di moti) potrebbero essere proposti, insieme con l’utilizzazione di strumentazione Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 137 adeguata appositamente progettata, in corsi di formazione a distanza o in supporto di corsi di formazione frontali per insegnanti in servizio presso le Scuole Medie Inferiori. - Ulteriore sperimentazione in corsi universitari di sistemi di televoto per il monitoraggio on line dell’apprendimento degli allievi e per un loro coinvolgimento più diretto nelle attività didattiche. - Messa a punto di moduli didattici, accessibili a tutti in rete, per l’ottimizzazione dell’insegnamento della Fisica. Tali moduli potrebbero essere usati dagli studenti per migliorare le conoscenze di un dato fenomeno e dai docenti per preparare delle presentazioni personalizzate degli argomenti della lezione. Con le animazioni realizzate con i linguaggi di programmazione Java e Flash è possibile avere una visione dinamica del fenomeno fisico, che non è possibile attraverso le figure statiche di un libro di testo o che non potrebbe essere realizzata in laboratorio. - Progettazione e sperimentazione di un sistema interattivo per il monitoraggio on-line, in rete locale o a distanza, dell’apprendimento mediante questionari a risposta multipla 3) Studi sperimentali su problematiche di didattica della Fisica. - Valutare l’impatto di laboratori poveri su insegnanti in formazione, in servizio e su studenti della scuola media inferiore e superiore. - Sviluppo e sperimentazione di strumenti di valutazione dell’apprendimento. 7.1.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: 7.1.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 9644.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 9644.00 7.1.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 7.1.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: 7.1.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: - C. Evangelista, R. Piccolo, G. Zito (3 su 3), 'A teaching and learningstrategy using web resources to monitor students' difficulties andimprove their knowledge' - Proceedings of ICTE2002 conference(International conference on Information and Comunication Technologiesin Education), Badajoz, Spain, 13 -16 November 2002 - A. Garuccio, P. D. Loiacono, R. Stella (3 su 3)'Valutazione di un’esperienza didattica sulla misura della costante di Planck' XLI congresso Nazionale AIF, Casarano (Le) 23-26 ottobre 2002 - R. Battisti, G. Mortato, D. Schirinzi, V. Picciarelli, R. Stella (2 su 5) 'Sviluppo di un curricolo operativo di fisica in attività di laboratorio'. XLI congresso Nazionale AIF, Casarano (Le) 23-26 ottobre 2002 - Tesi di laurea: Valutazione di un'esperienza didattica sulla misura della costante di Planck. laureando:P. D. Loiacono. Relatori: A. Garuccio, R. Stella 7.1.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Attività prevista per il 2004 7.1.7b - Obiettivi della ricerca: Le tematiche affrontate durante questo anno saranno oggetto di ulteriore approfondimento per una sperimentazione più diffusa. 7.1.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Euro 25000.00 Eventuale cofinanziamento previsto Euro 0.00 Costo Totale Euro 25000.00 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 138 7.2.1 - Titolo della ricerca: Storia della fisica teorica italiana dal '45 al '65 Costituzione di un sistema integrato dei musei scientifici di Ateneo 7.2.2 - Ente Finanziatore: Ricerca di Ateneo 2002 (ex 60%) 7.2.3 - Responsabile della ricerca: A. Garuccio 7.2.4 - Componenti il gruppo di ricerca: Ricercatori MIUR: A. Garuccio Altri ricercatori coinvolti: Altro (specificare): M. Leone (Dottore di Ricerca in Storia della Scienza) Altro (specificare): M. Nigro (Dottoranda in Storia della Scienza) 7.2.5 - Durata della ricerca: 7.2.6 - Tipologia della ricerca: Ricerca di base Nuova Prosecuzione ✔ Ricerca Applicata Nuova Prosecuzione 7.2.7 - Obiettivi della ricerca e risultati conseguiti: La prima fase della ricerca e' consistita nella ricostruzione del quadro generale dello sviluppo storico della fisica teorica italiana nel ventennio dalla fine della guerra alla meta' degli anni '60. Tale ricerca si inquadra in un progetto nazionale, coordinato dal prof. Guliani di Pavia, teso a ricostruire tutta la storia della fisica italiana di quel periodo. E' proseguita la trasformazione del materiale del data-base sull collezione del Dipartimento in html per l'immissione in rete. Si procederà inoltre all'adattamento del nostro data-base per il progetto di catalogazione di salvaguardia che si intende estendere, a livello nazionale, a tutte le strutture culturali.SF 7.2.8 - Altri Enti eventualmente coinvolti nella ricerca: Univ. di Pavia; CISMUS - Univ.di Bari 7.2.9 - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento ottenuto Euro 5000.00 Eventuale cofinanziamento Euro 0.00 Costo Totale Euro 5000.00 7.2.10 - Contratti e convenzioni stipulati: 7.2.11 - Seminari e convegni sulla ricerca: Congresso della SISFA. Bari 5-7 giugno 2003 7.2.12 - Pubblicazioni della ricerca relative all'anno 2002: Ulteriori pubblicazioni: A. Garuccio, G. Giuliani, M. Leone Le scuole di fisica teorica in Italia nel secondo dopoguerra. in Atti del XXI congresso di Storia della Fisica a cura P. Tucci , "Milano, 2002 A. Garuccio, M. Leone La fisica teorica tra Milano e Pavia:1945-1965. in Per Una storia della Fisica italiana: 1945-1965, I, a cura di G. Giuliani, La Goliardica Pavese, Pavia, 2002 A. Garuccio, La relazione di indeterminazione energia-tempo. in La natura del tempo, a cura di F. Selleri, Edizioni Dedalo, Bari, settembre 2002 7.2.13 - Eventuali Prodotti della ricerca: Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 139 Attività prevista per il 2004 7.2.7b - Obiettivi della ricerca: Nel 2004 si affronterà nel dettaglio il problema della nascita delle singole scuole di fisica Teorica, a partire da quelle più importanti. Si estenerà il sisterma integrato di catalogazione dei musei scientifici dell'Universita' di Bari nell'ambito del progamma nazionale, coordinato dalla CRUI,mirante a costituire e valorizzare un sistema nazionale di musei scientifici. 7.2.9b - Costo del progetto di ricerca: Finanziamento richiesto/da richiedere Eventuale cofinanziamento previsto Costo Totale Piano delle Ricerche 2004 Euro Euro Euro 5000.00 0.00 5000.00 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 140 Pubblicazioni 1A Esperimenti con acceleratori e bersagli fissi 1- Kayis-Topaksu A et al. - (7/111 autori) [Armenise N, Catanesi MG, De Serio M, Ieva M, Muciaccia MT, Radicioni E, Simone S] "Observation of one event with the characteristics of associated charm production in neutrino charged-current interactions" PHYSICS LETTERS B 539 (2002) 188-196 2- Kayis-Topaksu A et al. - (7/106 autori) [Armenise N, Catanesi MG, De Serio M, Ieva M, Muciaccia MT, Radicioni E, Simone S] "Measurement of D-0 production in neutrino charged-current interactions" PHYSICS LETTERS B 527 (2002) 173-181 3- Kayis-Topaksu A et al. - (6/107 autori) [Armenise N, Catanesi MG, De Serio M, Muciaccia MT, Radicioni E, Simone S] "Determination of the semi-leptonic branching fraction of charm hadrons produced in neutrino charged-current interactions" PHYSICS LETTERS B 549 (2002) 48-57 1B Esperimenti con acceleratori con fasci collidenti 1- Heister A et al. - (14/296 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "A flavour-independent Higgs boson search in e(+)e(-) collisions at root s up to 209 GeV" PHYSICS LETTERS B 544 (2002) 25-34 2- Heister A et al. - (14/303 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Search for charginos nearly mass degenerate with the lightest neutralino in e(+)e(-) collisions at centre-of-mass energies up to 209 GeV" PHYSICS LETTERS B 533 (2002) 223-236 3- Heister A et al. - (14/293 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Search for gamma gamma decays of a Higgs boson in e(+)e(-) collisions at root s up to 209 GeV" PHYSICS LETTERS B 544 (2002) 16-24 4- Heister A et al. - (14/307 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Search for gamma gamma -> eta(b) in e(+)e(-) collisions at LEP 2" PHYSICS LETTERS B 530 (2002) 56-66 5- Heister A et al. - (14/315 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Search for scalar leptons in e(+)e(-) collisions at centre-of- mass energies up to 209 GeV" PHYSICS LETTERS B 526 (2002) 206-220 6- Heister A et al. - (13/281 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Leptonic decays of the D-s meson" Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 141 PHYSICS LETTERS B 528 (2002) 1-18 7- Heister A et al. - (13/276 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Inclusive production of the eta and omega mesons in Z decays, and the muonic branching ratio of the omega" PHYSICS LETTERS B 528 (2002) 19-33 8- Heister A et al. - (14/315 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Final results of the searches for neutral Higgs bosons in e(+)e(-) collisions at root s up to 209 GeV" PHYSICS LETTERS B 526 (2002) 191-205 9- Heister A et al. - (13/283 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Inclusive semileptonic branching ratios of b hadrons produced in Z decays" EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL C 22 (2002) 613-626 10 - Heister A et al. - (14/290 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Search for charged Higgs bosons in a(+)e(-) collisions at energies up to root s=209 GeV" PHYSICS LETTERS B 543 (2002) 1-13 11 - Heister A et al. - (14/269 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Absolute lower limits on the masses of selectrons and sneutrinos in the MSSM" PHYSICS LETTERS B 544 (2002) 73-88 12 - Heister A et al. - (12/279 autori) [Creanza D, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Production of D-s(**) mesons in hadronic Z decays" PHYSICS LETTERS B 526 (2002) 34-49 13 - Heister A et al. - (14/315 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Search for R-parity violating production of single sneutrinos in e(+)e(-) collisions at root s=189-209 GeV" EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL C 25 (2002) 1-12 14 - Heister A et al. - (14/293 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Search for single top production in e(+)e(-) collisions at root s up to 209 GeV" PHYSICS LETTERS B 543 (2002) 173-182 15 - Heister A et al. - (14/303 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Search for gauge mediated SUSY breaking topologies in e(+)e(-) collisions at centre-of-mass energies up to 209 GeV" EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL C 25 (2002) 339-351 16 - Heister A et al. - (13/278 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Measurement of the forward-backward asymmetry in Z -> b(b)over- bar and Z -> c(c)over-bar decays with leptons" EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL C 24 (2002) 177-191 17 - Heister A et al. - (14/296 autori) [Colaleo A, Creanza D, De Filippis N, De Palma M, Iaselli G, Maggi G, Maggi M, Nuzzo Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 142 S, Ranieri A, Ruggieri F, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P, Zito G] "Search for scalar quarks in e(+)e(-) collisions at root s up to 209 GeV" PHYSICS LETTERS B 537 (2002) 5-20 18 - Angarano MM et al. - (9/38 autori) [Creanza D, De Palma M, Fiore L, Maggi G, My S, Radicci V, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P] "Study of radiation damage and substrate resistivity effects from beam test of silicon microstrip detectors using LHC readout electronics" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION A- ACCELERATORS SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 488 (2002) 85-93 19 - Abbrescia M et al. - (12/22 autori) [Abbrescia M, Bruno G, Colaleo A, Iaselli G, Loddo F, Maggi M, Marangelli B, Natali S, Nuzzo S, Pugliese G, Ranieri A, Romano F] "Neutron-induced Single Event Upset on the RPC front-end chips for the CMS experiment" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION A- ACCELERATORS SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 484 (2002) 494-502 20 - Abbrescia M et al. - (11/21 autori) [Abbrescia M, Colaleo A, Iaselli G, Loddo F, Maggi M, Marangelli B, Natali S, Nuzzo S, Pugliese G, Ranieri A, Romano F] "Long-term performance of double gap resistive plate chambers under gamma irradiation" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION A- ACCELERATORS SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 477 (2002) 293-298 21 - Calefato G et al. - (7/14 autori) [Creanza D, De Palma M, Fiore L, My S, Radicci V, Selvaggi G, Tempesta P] "A comparison on radiation tolerance of < 100 > and < 111 > silicon substrates of microstrip detectors" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION A- ACCELERATORS SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 476 (2002) 744-750 22 - Civinini C et al. - (9/110 autori) [Creanza D, De Palma M, Fiore L, Maggi G, My S, Radicci V, Selvaggi G, Silvestris L, Tempesta P] "CMS silicon tracker developments" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION A- ACCELERATORS SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 477 (2002) 440-445 23 - Creanza D et al. - (7/8 autori) [Creanza D, De Palma M, Fiore L, My S, Radicci V, Selvaggi G, Tempesta P] "A comparison on radiation tolerance of microstrip detectors built on < 1 0 0 > and < 1 1 1 > silicon substrates after proton irradiation" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION A- ACCELERATORS SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 485 (2002) 109-115 24 - Aubert B et al. - (2/552 autori) [Palano A, Pompili A] "Study of time-dependent CP-violating asymmetries and flavor oscillations in neutral B decays at the Upsilon(4S)" PHYSICAL REVIEW D 66 (2002) art. no.-032003 25 - Aubert B et al. - (2/547 autori) [Palano A, Pompili A] "Measurement of the branching fraction and CP content for the decay B-0 -> D*+D*-" PHYSICAL REVIEW LETTERS 89 (2002) art. no.-061801 26 - Aubert B et al. - (2/553 autori) [Palano A, Pompili A] "Measurement of the B-0 lifetime with partially reconstructed B- 0 -> D(-)l(+)nu(l) decays" PHYSICAL REVIEW LETTERS 89 (2002) art. no.-011802 27 - Aubert B et al. - (2/550 autori) [Palano A, Pompili A] Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 143 "Study of B-+/--> J/psi pi(+/-) and B-+/--> J/psi K-+/- decays: Measurement of the ratio of branching fractions and search for direct CP-violating charge asymmetries" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-091101 28 - Aubert B et al. - (2/583 autori) [Palano A, Pompili A] "Measurement of D-s(+) and D-s(*+) production in B meson decays and from continuum e(+)e(-) annihilation at root s=10.6 GeV" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-091104 29 - Aubert B et al. - (2/583 autori) [Palano A, Pompili A] "Study of CP-violating asymmetries in B-0 ->pi(+) pi(-), K+ pi(- ) decays" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-051502 30 - Aubert B et al. - (2/620 autori) [Palano A, Pompili A] "Measurement of B -> K-* gamma branching fractions and charge asymmetries" PHYSICAL REVIEW LETTERS 88 (2002) art. no.-101805 31 - Aubert B et al. - (2/581 autori) [Palano A, Pompili A] "Direct CP violation searches in charmless hadronic B meson decays" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-051101 32 - Aubert B et al. - (2/823 autori) [Palano A, Pompili A] "The BABAR detector" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 479 (2002) 1-116 33 - Aubert B et al. - (2/581 autori) [Palano A, Pompili A] "Measurement of the branching fractions for psi(2S)-> e(+)e(-) and psi(2S)->mu(+)mu(-)" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-031101 34 - Aubert B et al. - (2/610 autori) [Palano A, Pompili A] "Measurement of branching fractions for exclusive B decays to charmonium final states" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-032001 35 - Piccolo D et al. - (1/35 autori) [Palano A] "The RPC-based IFR system at BaBar experiment: preliminary results" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 477 (2002) 435-439 36 - Aubert B et al. - (2/559 autori) [Palano A, Pompili A] "Measurement of the CP asymmetry amplitude sin2 beta with B-0 mesons" PHYSICAL REVIEW LETTERS 89 (2002) art. no.-201802 37 - Anulli F et al. - (1/61 autori) [Palano A] "The BaBar instrumented flux return performance: lessons learned" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 494 (2002) 455-463 A- ACCELERATORS A- ACCELERATORS A- ACCELERATORS 38 - Aubert B et al. - (2/559 autori) [Palano A, Pompili A] "Measurements of branching fractions and CP-violating asymmetries in B-0 ->pi(+)pi(-), K+ pi(-), K+K- decays" PHYSICAL REVIEW LETTERS 89 (2002) art. no.-281802 39 - Aubert B et al. - (2/550 autori) [Palano A, Pompili A] Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 144 "Measurement of B-0-(B)over-bar(0) flavor oscillations in hadronic B-0 decays" PHYSICAL REVIEW LETTERS 88 (2002) art. no.-221802 40 - Aubert B et al. - (2/551 autori) [Palano A, Pompili A] "Measurement of the B-0-(B)over-bar(0) oscillation frequency with inclusive dilepton events" PHYSICAL REVIEW LETTERS 88 (2002) art. no.-221803 41 - Aubert B et al. - (2/546 autori) [Palano A, Pompili A] "Search for T and CP violation in B-0-(B)over-bar(0) mixing with inclusive dilepton events" PHYSICAL REVIEW LETTERS 88 (2002) art. no.-231801 42 - Aubert B et al. - (2/547 autori) [Palano A, Pompili A] "Search for the rare decays B -> Kl(+)l(-) and B -> K*l(+)l(-)" PHYSICAL REVIEW LETTERS 88 (2002) art. no.-241801 43 - Aloisio A et al. - (3/108 autori) [De Robertis G, Erriquez O, Ruggieri F] "Measurement of Gamma(phi ->eta 'gamma)/Gamma(phi ->eta gamma) and the pseudoscalar mixing angle" PHYSICS LETTERS B 541 (2002) 45-51 44 - Aloisio A et al. - (4/113 autori) [De Robertis G, Erriquez O, Picca D, Ruggieri F] "Measurement of the branching fraction for the decay K-S ->pi e nu" PHYSICS LETTERS B 535 (2002) 37-42 45 - Adinolfi M et al. - (3/141 autori) [De Robertis G, Erriquez O, Ruggieri F] "The KLOE drift chamber VCI 2001" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 478 (2002) 138-141 46 - Aloisio A et al. - (3/105 autori) [De Robertis G, Erriquez O, Ruggieri F] "eta, eta ' studies with the KLOE detector at DA Phi NE" PHYSICA SCRIPTA T99 (2002) 123-132 47 - Adinolfi M et al. - (3/96 autori) [Erriquez O, Palomba M, Picca D] "The KLOE electromagnetic calorimeter" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 494 (2002) 326-331 48 - Aloisio A et al. - (3/108 autori) [De Robertis G, Erriquez O, Ruggieri F] "Measurement of Gamma(K-S ->pi(+)pi(-)(gamma))/Gamma(K-S - >pi(0)pi(0))" PHYSICS LETTERS B 538 (2002) 21-26 49 - Aloisio A et al. - (3/109 autori) [De Robertis G, Erriquez O, Ruggieri F] "Study of the decay phi ->eta pi(0)gamma with the KLOE detector" PHYSICS LETTERS B 536 (2002) 209-216 50 - Aloisio A et al. - (3/109 autori) [De Robertis G, Erriquez O, Ruggieri F] "Study of the decay phi ->pi(0)pi(0)gamma with the KLOE detector" PHYSICS LETTERS B 537 (2002) 21-27 A- ACCELERATORS A- ACCELERATORS 1C Esperimenti su particelle di origine cosmica 1- Ambrosio M et al. - (14/111 autori) [Bellotti R, Brigida M, Cafagna F, Calicchio M, De Cataldo G, De Marzo C, Erriquez O, Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 145 Favuzzi C, Fusco P, Giglietto N, Loparco F, Mazziotta MN, Montaruli T, Spinelli P] "A combined analysis technique for the search for fast magnetic monopoles with the MACRO detector" ASTROPARTICLE PHYSICS 18 (2002) 27-41 2- Ambrosio M et al. - (15/157 autori) [Bellotti R, Brigida M, Cafagna F, Calicchio M, De Cataldo G, De Marzo C, Erriquez O, Favuzzi C, Fusco P, Giglietto N, Loparco F, Mazziotta MN, Montaruli T, Raino A, Spinelli P] "The MACRO detector at Gran Sasso" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION A- ACCELERATORS SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 486 (2002) 663-707 3- Ambrosio M et al. - (15/121 autori) [Bellotti R, Brigida M, Cafagna F, Calicchio M, De Cataldo G, De Marzo C, Erriquez O, Favuzzi C, Fusco P, Giglietto N, Loparco F, Mazziotta MN, Montaruli T, Raino A, Spinelli P] "Muon energy estimate through multiple scattering with the MACRO detector" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION A- ACCELERATORS SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 492 (2002) 376-386 4- Ambrosio M et al. - (15/118 autori) [Bellotti R, Brigida M, Cafagna F, Calicchio M, De Cataldo G, De Marzo C, Erriquez O, Favuzzi C, Fusco P, Giglietto N, Loparco F, Mazziotta MN, Montaruli T, Raino A, Spinelli P] "Final results of magnetic monopole searches with the MACRO experiment" EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL C 25 (2002) 511-522 5- Ambrosio M et al. - (15/115 autori) [Bellotti R, Brigida M, Cafagna F, Calicchio M, De Cataldo G, De Marzo C, Erriquez O, Favuzzi C, Fusco P, Giglietto N, Loparco F, Mazziotta MN, Montaruli T, Raino A, Spinelli P] "Search for nucleon decays induced by GUT magnetic monopoles with the MACRO experiment" EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL C 26 (2002) 163-172 6- Grimani C et al. - (4/26 autori) [Bellotti R, Cafagna F, Circella M, De Marzo C] "Measurements of the absolute energy spectra of cosmic-ray positrons and electrons above 7 GeV" ASTRONOMY & ASTROPHYSICS 392 (2002) 287-294 7- Ambriola M et al. - (5/31 autori) [Ambriola M, Bellotti R, Cafagna F, Circella M, De Marzo C] "High-energy deuteron measurement with the CAPRICE98 experiment" NUCLEAR PHYSICS B-PROCEEDINGS SUPPLEMENTS 113 (2002) 88-94 8- Bakaldin A et al. - (5/34 autori) [Ambriola M, Bellotti R, Cafagna F, Circella M, De Marzo C] "Geomagnetically trapped light isotopes observed with the detector NINA" JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH-SPACE PHYSICS 107 (2002) art. no.-1171 9- Adriani O et al. - (9/83 autori) [Ambriola M, Bellotti R, Cafagna F, Circella M, De Marzo C, Giglietto N, Marangelli B, Mirizzi N, Spinelli P] "The PAMELA experiment on satellite and its capability in cosmic rays measurements" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION A- ACCELERATORS SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 478 (2002) 114-118 10 - Bakaldin A et al. - (5/36 autori) [Ambriola M, Bellotti R, Cafagna F, Circella M, De Marzo C] "Light isotope abundances in solar energetic particles measured by the space instrument NINA" ASTROPHYSICAL JOURNAL 577 (2002) 513-523 11 - Bidoli V et al. - (4/31 autori) [Ambriola M, Cafagna F, Circella M, De Marzo C] "Energy spectrum of secondary protons above the atmosphere measured by the instruments NINA and NINA-2" ANNALES GEOPHYSICAE 20 (2002) 1693-1697 12 - Pearce M et al. - (8/83 autori) [Ambriola M, Bellotti R, Cafagna F, Circella M, De Marzo C, Giglietto N, Mirizzi N, Spinelli Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 146 P] "The status of the PAMELA experiment" Nucl. Phys. B (Proc. Suppl.) 113 (2002) 31413 - Ambriola M et al. - (8/83 autori) [Ambriola M, Bellotti R, Cafagna F, Circella M, De Marzo C, Giglietto N, Mirizzi N, Spinelli P] "Performance of the Transition Radiation Detector of the PAMELA space mission" Nucl. Phys. B (Proc. Suppl.) 113 (2002) 322- 14 - Bakaldin A et al. - (5/36 autori) [Ambriola M, Bellotti R, Cafagna F, Circella M, De Marzo C] "Performance of the Transition Radiation Detector of the PAMELA space mission" Journal of Geophysical Research, 107, N. A8 (2002) 1-8 15 - Bellazzini R et al. - (7/39 autori) [Favuzzi C, Gargano F, Giglietto N, Giordano F, Loparco F, Mazziotta MN, Spinelli P] "The GLAST tracker design and construction" SpacePart 2002, Nucl. Phys. Proc. Suppl. 113 (2002) 303-309 16 - Montaruli T - (1/1 autore) "Status report of the ANTARES project" NUCLEAR PHYSICS B-PROCEEDINGS SUPPLEMENTS 110 (2002) 513-515 17 - Battistoni G et al. - (1/4 autori) [Montaruli T] "Progresses in the validation of the FLUKA atmospheric nu flux calculation" NUCLEAR PHYSICS B-PROCEEDINGS SUPPLEMENTS 110 (2002) 336-338 18 - Battistoni G et al. - (1/4 autori) [Montaruli T] "Comparison of the FLUKA calculations with CAPRICE94 data on muons in atmosphere" ASTROPARTICLE PHYSICS 17 (2002) 477-488 19 - Amram P et al. - (5/155 autori) [Bellotti R, Cafagna F, Circella M, De Marzo C, Montaruli T] "The ANTARES optical module" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 484 (2002) 369-383 20 - A- ACCELERATORS Bellazzini R et al. - (7/39 autori) [Favuzzi C, Gargano F, Giordano F, Loparco F, Mazziotta MN, Raino S, Spinelli P] "The GLAST tracker design and construction" NUCLEAR PHYSICS B-PROCEEDINGS SUPPLEMENTS 113 (2002) 303-309 2 Fisica del nucleo 1- Cozza D et al. - (4/8 autori) [Cozza D, Di Bari D, Elia D, Nappi E] "Recognition of Cherenkov patterns in high multiplicity environments" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 482 (2002) 226-237 A- ACCELERATORS 2- Milazzo PM et al. - (1/12 autori) [Colonna N] "Isotopic composition of fragments in multifragmentation of very large nuclear systems: Effects of the chemical equilibrium" PHYSICAL REVIEW C 66 (2002) art. no.-021601 3- Milazzo PM et al. - (1/26 autori) [Colonna N] Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 147 "Different isotopic composition as a signature for different processes leading to fragment production in midperipheral Ni58+Ni-58 collisions at 30 MeV/nucleon" NUCLEAR PHYSICS A 703 (2002) 466-488 4- 5- Bisceglie E et al. - (5/6 autori) [Bisceglie E, Colangelo P, Colonna N, Paticchio V, Variale V] "Production of epithermal neutron beams for BNCT" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 476 (2002) 123-126 Marrone S et al. - (3/18 autori) [Colonna N, Marrone S, Tagliente G] "Pulse shape analysis of liquid scintillators for neutron studies" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 490 (2002) 299-307 A- ACCELERATORS A- ACCELERATORS 6- Coniglione R et al. - (1/28 autori) [Colonna N] "Hard gamma as probe of nuclear dynamics" ACTA PHYSICA HUNGARICA NEW SERIES-HEAVY ION PHYSICS 16 (2002) 387-396 7- Sapienza P et al. - (1/30 autori) [Colonna N] "Energetic proton emission in heavy ion collisions at intermediate energy: Pre-equilibrium and cooperative effects" ACTA PHYSICA HUNGARICA NEW SERIES-HEAVY ION PHYSICS 16 (2002) 337-346 8- Colonna N et al. - (1/2 autori) [Colonna N] "Simulations of neutron transport at low energy: A comparison between GEANT and MCNP" HEALTH PHYSICS 82 (2002) 840-846 9- Gayou O et al. - (1/79 autori) [De Leo R] "Measurement of G(Ep)/G(Mp) in (e)over-right-arrowp -> e(p)over- right-arrow to Q(2)=5.6 GeV2" PHYSICAL REVIEW LETTERS 88 (2002) art. no.-092301 10 - Airapetian A et al. - (3/178 autori) [De Leo R, Lagamba L, Nappi E] "Single-spin azimuthal asymmetry in exclusive electroproduction of pi(+) mesons" PHYSICS LETTERS B 535 (2002) 85-92 11 - Akopov N et al. - (3/46 autori) [De Leo R, Lagamba L, Nappi E] "The HERMES dual-radiator ring imaging Cherenkov detector" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 479 (2002) 511-530 A- ACCELERATORS 3 Fisica della materia condensata 1- Spinelli L et al. - (1/4 autori) [Brambilla M] "Thermal effects and transverse structures in semiconductor microcavities with population inversion" PHYSICAL REVIEW A 66 (2002) art. no.-023817 2- Tissoni G et al. - (2/6 autori) [Brambilla M, Maggipinto T] "Spatio-temporal dynamics in semiconductor microresonators with thermal effects" OPTICS EXPRESS 10 (2002) 1009-1017 3- Barland S et al. - (2/12 autori) [Brambilla M, Maggipinto T] "Cavity solitons as pixels in semiconductor microcavities" NATURE 419 (2002) 699-702 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 148 4- Lugiato LA et al. - (2/6 autori) [Brambilla M, Maggipinto T] "The physics of cavity solitons in semiconductor microcavities" INTERNATIONAL JOURNAL OF BIFURCATION AND CHAOS 12 (2002) 2567-2578 5- Spinelli L et al. - (1/4 autori) [Brambilla M] "Thermal instabilities in semiconductor amplifiers" JOURNAL OF MODERN OPTICS 49 (2002) 2413-2422 6- Scamarcio G et al. - (4/4 autori) [Catalano IM, Rizzi F, Scamarcio G, Troccoli M] "Widely tunable mid-infrared emission from coupled Wannier-Stark ladders in semiconductor superlattices" PHYSICA B 314 (2002) 332-335 7- Spagnolo V et al. - (3/9 autori) [Scamarcio G, Spagnolo V, Troccoli M] "Nonequilibrium optical phonon generation by steady-state electron transport in quantum-cascade lasers" APPLIED PHYSICS LETTERS 80 (2002) 4303-4305 8- Gasparotto A et al. - (1/10 autori) [Scamarcio G] "Implant and characterization of highly concentrated Fe deep centers in InP" MATERIALS SCIENCE AND ENGINEERING B-SOLID STATE MATERIALS FOR ADVANCED TECHNOLOGY 91 (2002) 503-507 9- Cassano T et al. - (2/6 autori) [Cassano T, Tommasi R] "High third-order nonlinear optical susceptibility in new fluorinated poly(p-phenylenevinylene) copolymers measured with the Z-scan technique" OPTICS LETTERS 27 (2002) 2176-2178 10 - Cassano T et al. - (1/10 autori) [Cassano T] "Femtosecond relaxation dynamics in dialkoxy-substituted poly-(p-phenylenevinylene) derivatives" 21 (2002) 325- 11 - Cioffi N et al. - (1/5 autori) [Valentini A] "Correlation between surface chemical composition and vapor sensing properties of gold-fluorocarbon nanocomposites" SENSORS AND ACTUATORS B-CHEMICAL 84 (2002) 49-54 12 - Convertino A et al. - (1/6 autori) [Valentini A] "Effect of metal clusters on the swelling of gold-fluorocarbon- polymer composite films" APPLIED PHYSICS LETTERS 80 (2002) 1565-1567 13 - Cioffi N et al. - (1/8 autori) [Valentini A] "Analysis of the surface chemical composition and morphological structure of vapor-sensing gold-fluoropolymer nanocomposites" CHEMISTRY OF MATERIALS 14 (2002) 804-811 14 - Perna G et al. - (2/2 autori) [Capozzi V, Perna G] "Analysis of optical spectra of US and CdSe films deposited on a sapphire substrate by laser ablation technique" EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL B 26 (2002) 401-406 15 - Perna G et al. - (4/8 autori) [Biagi PF, Capozzi V, Minafra A, Perna G] "Structural and optical properties of pulsed laser-deposited ZnSe films" APPLIED SURFACE SCIENCE 186 (2002) 521-526 16 - Pagliara S et al. - (2/5 autori) [Capozzi V, Perna G] Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 149 "Structural disorder in CdSxSe1-x films probed by microdiffraction experiments" APPLIED SURFACE SCIENCE 186 (2002) 527-532 17 - Perna G et al. - (3/6 autori) [Capozzi V, Minafra A, Perna G] "ZnSe films deposited on crystalline GaAs and amorphous quartz substrates by means of pulsed laser ablation technique" EUROPEAN PHYSICAL JOURNAL B 29 (2002) 541-545 18 - Losurdo M et al. - (3/5 autori) [Bruno G, Capozzi V, Perna G] "N-2-H-2 remote plasma nitridation for GaAs surface passivation" APPLIED PHYSICS LETTERS 81 (2002) 16-18 19 - Berkovits VL et al. - (3/7 autori) [Bruno G, Capozzi V, Perna G] "Wet chemical nitridation of GaAs (100) by hydrazine solution for surface passivation" APPLIED PHYSICS LETTERS 80 (2002) 3739-3741 20 - Aragoni MC et al. - (3/12 autori) [Cassano T, Nitti L, Tommasi R] "Photoinduced conductivity and nonlinear optical properties of [M(R, R ' timdt)(2)] dithiolenes (M = Ni, Pd, Pt; R,R ' timdt = monoreduced imidazolidine-2,4,5-trithione) as materials for optically driven switches and photodetectors" INORGANIC CHEMISTRY COMMUNICATIONS 5 (2002) 869-872 21 - Dabbicco M et al. - (3/3 autori) [Dabbicco M, Scamarcio G, Spagnolo V] "2-D temperature mapping of vertical-cavity surface-emitting lasers determined by microprobe electroluminescence" IEEE PHOTONICS TECHNOLOGY LETTERS 14 (2002) 266-268 4 Fisica teorica 1- Casalbuoni R et al. - (2/4 autori) [Mannarelli M, Nardulli G] "Anisotropy parameters for the effective description of crystalline color superconductors" PHYSICAL REVIEW D 66 (2002) art. no.-014006 2- Isola C et al. - (1/5 autori) [Nardulli G] "Charming penguin contributions to charmless B decays into two pseudoscalar mesons" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-094005 3- Casalbuoni R et al. - (2/4 autori) [Mannarelli M, Nardulli G] "Effective gluon interactions in the colour superconductive phase of two flavor QCD" PHYSICS LETTERS B 524 (2002) 144-152 4- Casalbuoni R et al. - (1/3 autori) [Nardulli G] "Crystalline color superconductivity: effective Lagrangian and phonon dispersion law" PHYSICS LETTERS B 543 (2002) 139-146 5- Nardulli G - (1/1 autore) "Effective description of QCD at very high densities" RIVISTA DEL NUOVO CIMENTO 25 (2002) 1-80 6- Casalbuoni R et al. - (3/5 autori) [De Fazio F, Nardulli G, Ruggieri M] "Massive quark effects in two flavor color superconductors" PHYSICS LETTERS B 547 (2002) 229-238 7- Casalbuoni R et al. - (2/5 autori) [Mannarelli M, Nardulli G] "Phonons and gluons in the crystalline color superconducting phase of QCD" Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 150 PHYSICAL REVIEW D 66 (2002) art. no.-094006 8- Fogli GL et al. - (4/5 autori) [Fogli GL, Lisi E, Marrone A, Palazzo A] "Phenomenology of neutrino oscillations" NUCLEAR PHYSICS B-PROCEEDINGS SUPPLEMENTS 110 (2002) 268-276 9- Fogli GL et al. - (3/4 autori) [Fogli GL, Lisi E, Mirizzi A] "Reexamining nonstandard interaction effects on supernova neutrino flavor oscillations" PHYSICAL REVIEW D 66 (2002) art. no.-013009 10 - Fogli GL et al. - (3/4 autori) [Fogli GL, Lisi E, Palazzo A] "Supernova neutrino oscillations: A simple analytical approach" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-073008 11 - Fogli GL et al. - (3/3 autori) [Fogli GL, Lisi E, Palazzo A] "Quasi-energy-independent solar neutrino transitions" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-073019 12 - Fogli GL et al. - (3/3 autori) [Fogli GL, Lisi E, Marrone A] "Indications on neutrino oscillation parameters from initial KEK-to-Kamioka and current SK data" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-073028 13 - Campanelli L et al. - (3/4 autori) [Campanelli L, Cea P, Fogli GL] "Dynamics of walls: Fermion scattering in a magnetic field" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-085004 14 - Fogli GL et al. - (4/5 autori) [Fogli GL, Lisi E, Marrone A, Palazzo A] "Getting the most from the statistical analysis of solar neutrino oscillations" PHYSICAL REVIEW D 66 (2002) art. no.-053010 15 - Fogli GL et al. - (4/5 autori) [Fogli GL, Lisi E, Marrone A, Palazzo A] "Neutrino mixing phenomenology" NUCLEAR PHYSICS B-PROCEEDINGS SUPPLEMENTS 111 (2002) 106-115 16 - Fogli GL et al. - (4/6 autori) [Fogli GL, Lisi E, Marrone A, Palazzo A] "Three-flavor solar neutrino oscillations with terrestrial neutrino constraints" PHYSICAL REVIEW D 66 (2002) art. no.-093008 17 - Fogli GL et al. - (3/4 autori) [Fogli GL, Lisi E, Palazzo A] "Model-dependent and -independent implications of the first Sudbury Neutrino Observatory results (vol 64, pg 093007, 2001)" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-117301 18 - Corberi F et al. - (1/3 autori) [Gonnella G] "Ordering of the lamellar phase under a shear flow" PHYSICAL REVIEW E 66 (2002) art. no.-016114 19 - Gonnella G et al. - (2/2 autori) [Gonnella G, Ruggieri M] "Rheological behavior of microemulsions" PHYSICAL REVIEW E 66 (2002) art. no.-031506 20 - Corberi F et al. - (1/4 autori) [Gonnella G] "Effects of an external drive on the fluctuation-dissipation relation of phase-ordering systems" Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 151 EUROPHYSICS LETTERS 60 (2002) 425-431 21 - Lamura A et al. - (1/2 autori) [Gonnella G] "Computer simulations of domain growth in off-critical quenches of two-dimensional binary mixtures" COMPUTATIONAL MATERIALS SCIENCE 25 (2002) 531-539 22 - Facchi P et al. - (2/2 autori) [Facchi P, Pascazio S] "Quantum Zeno subspaces" PHYSICAL REVIEW LETTERS 89 (2002) art. no.-080401 23 - Facchi P et al. - (2/5 autori) [Facchi P, Pascazio S] "Quantum zeno tomography" PHYSICAL REVIEW A 66 (2002) art. no.-012110 24 - Scardicchio A - (1/1 autore) "Classical and quantum dynamics of a particle constrained on a circle" PHYSICS LETTERS A 300 (2002) 7-17 25 - Schulman LS et al. - (2/7 autori) [Facchi P, Scardicchio A] "Slow relaxation, confinement, and solitons" PHYSICAL REVIEW LETTERS 88 (2002) art. no.-224101 26 - Facchi P et al. - (2/4 autori) [Facchi P, Scardicchio A] "Zeno dynamics yields ordinary constraints"" 65 (2002) - 27 - Coccia E et al. - (1/3 autori) [Gasperini M] "Sensitivity of spherical gravitational-wave detectors to a stochastic background of nonrelativistic scalar radiation" PHYSICAL REVIEW D 65 (2002) art. no.-067101 28 - Gasperini M et al. - (1/3 autori) [Gasperini M] "Quintessence as a runaway dilaton" PHYSICAL REVIEW D 6502 (2002) art. no.-023508 29 - Bozza V et al. - (1/4 autori) [Gasperini M] "Assisting pre-big-bang phenomenology through short-lived axions" PHYSICS LETTERS B 543 (2002) 14-22 30 - Puccini GD et al. - (1/2 autori) [Selleri F] "Doppler effect and aberration of light from the point of view of absolute motion" NUOVO CIMENTO DELLA SOCIETA ITALIANA DI FISICA B-GENERAL PHYSICS RELATIVITY ASTRONOMY AND MATHEMATICAL PHYSICS AND METHODS 117 (2002) 283-293 5 Ricerche tecnologiche e in Fisica Applicata 1- Angelini L et al. - (6/7 autori) [Angelini L, Maggi M, Nardulli G, Nitti L, Pellicoro M, Stramaglia S] "Jet analysis by Deterministic Annealing" PHYSICS LETTERS B 545 (2002) 315-322 2- Maestro M et al. - (1/4 autori) [Paiano G] "Optical rotation second-order effects" CHEMICAL PHYSICS 280 (2002) 103-109 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 152 3- Tecchio LB et al. - (2/31 autori) [Clauser T, Variale V] "Project of an advanced ISOL facility for exotic beams at LNL" NUCLEAR PHYSICS A 701 (2002) 67C-70C 4- Variale V et al. - (4/12 autori) [Brautti G, Clauser T, Raino A, Variale V] "An EBIS for charge state breeding in the SPES project" PRAMANA-JOURNAL OF PHYSICS 59 (2002) 765-773 5- Brautti G et al. - (2/2 autori) [Brautti G, Picca D] "Thermal stimulation of gravitational wave antennas" INTERNATIONAL JOURNAL OF MODERN PHYSICS A 17 (2002) 1111-1116 6- Brautti G et al. - (2/2 autori) [Brautti G, Picca D] "The sensitivity of antennas for gravitational wave detection" INTERNATIONAL JOURNAL OF MODERN PHYSICS A 17 (2002) 327-334 6 Fisica planetaria con tecniche spaziali 1- Andres Y et al. - (5/36 autori) [Cozza D, De Cataldo G, Ghidini B, Nappi E, Posa F] "Cleaning and recirculation of perfluorohexane (C6F14) in the STAR-RICH detector" NUCLEAR INSTRUMENTS & METHODS IN PHYSICS RESEARCH SECTION SPECTROMETERS DETECTORS AND ASSOCIATED EQUIPMENT 486 (2002) 590-609 Piano delle Ricerche 2004 A- ACCELERATORS Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 153 Elenco dei Ricercatori afferenti al Dipartimento nell'a.a. 2002-2003 Personale MIUR Professori di I fascia Armenise Nicola Brautti Giulio De Leo Raffaele De Palma Mauro Ferrara Michele Gasperini Maurizio Guerriero Luciano Lugarà Pietro Mario Marangelli Bartolomeo Muciaccia Maria Teresa Natali Sergio Picciarelli Vittorio Romano Francesco Selleri Franco Villani Matteo Professori di II fascia Adduci Franco Augelli Vincenzo Bellotti Roberto Brambilla Massimo Cea Paolo Clauser Tarcisio D'Erasmo Ginevra Garuccio Augusto Gonnella Giuseppe Massaro Pietro Adriano Navach Franco Palano Antimo Pellicoro Mario Rainò Antonio Simone Saverio Valentini Antonio Ricercatori Universitari Abbrescia Marcello Di Bari Domenico Evangelista Chiara Fusco Piergiorgio Montaruli Teresa Schiavulli Luigi Stella Rosa Verrone Grazia Altro personale Ricercatore Picca Domenico Dottorandi di Ricerca Campanelli Leonardo Cavallo Emanuela Dalena Barbara Giordano Domenico Intini Francesca Marano Danilo Piano delle Ricerche 2004 Biagi Pierfrancesco Catalano Ida Maria De Marzo Carlo Erriquez Onofrio Fogli Gianluigi Ghidini Bruno Iaselli Giseppe Maggi Giorgio Pietro Minafra Antonio Nardulli Giuseppe Nuzzo Salvatore Posa Francesco Scamarcio Gaetano Spinelli Paolo Angelini Leonardo Baldassarre Luigi Berardi Vincenzo Calicchio Maria Chiaradia Maria Teresa Creanza Donato Favuzzi Cecilia Giglietto Nicola Maggipinto Giuseppe Mirizzi Nicola Paiano Giulio Pascazio Saverio Piccolo Roberto Selvaggi Giovanna Tarantino Maria Dabbicco Maurizio Di Gennaro Menina Fiore Enrichetta Maria Ligonzo Teresa My Salvatore Scrimieri Egidio Stramaglia Sebastiano Siciliano Antonio Carrone Enzo Coviello Tommaso Elia Angela Ieva Michela Lagamba Luigi Matarrese Silvia Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 154 Mirizzi Alessandro Pappagallo Marco Rizzi Francesco Ruggieri Marco Scarcelli Giuliano Simonetti Giuseppe Terlizzi Rita Vitellio Miriam Serena Zanolli Zeila Borsisti Bisceglie Emanuele Iorio Lorenzo Assegnisti Ambriola Marialuigia Bovenga Fabio Bruno Giuseppe Colaleo Anna D'Amato Maria De Filippis Nicola Di Santo Daniela Gargano Fabio Loparco Francesco Mannarelli Massimo Marrone Stefano Mennea Maria Santa Palazzo Antonio Pompili Alexis Radicci Valeria Romita Michele Spagnolo Vincenzo Docenti di altre Facoltà o Università Capozzi Vito Nitti Luigi Troccoli Mariano Personale Tecnico Amministrativo Barbarito Elio Bia Domenico Boggia Antonio Calbrese Attilio Casamassima Giuseppe Cipriani Cristina Cornacchia Michele De Fazio Vincenzo Del Bianco Giovanni Dell'Olio Domenico Facchini Nicola Gianeselli Lucia Giannuzzi Vincenzo Liberti Lorenzo Loiacono Domenico Mangione Sante Massarelli Anna Mongelli Antonio Piano delle Ricerche 2004 Nitti Maria Angela Pastore Cosimo Rotunno Annamaria Santoro Romualdo Sibillano Teresa Tangaro Sabina Sonia Trentadue Raffaello Volpe Francesca Cassano Tiziana Ancona Antonio Brigida Monica Caselle Michele Cozza Daniela De Carlo Francesco De Serio Marilisa Facchi Paolo Giordano Francesco Maggipinto Tommaso Marrone Antonio Mazziotta Mario Nicola Nutricato Raffaele Palomba Maurizio Pugliese Gabriella Rainò Silvia Ruppi Martino Cufaro Petroni Nicola Tommasi Raffaele Ventruti Gennaro Basta Michele Bitetti Rosa Bruno Roberto Cannillo Fausta Ciliberti Giuseppe Columbo Francesco De Carne Giuseppe De Francesco Rosa Dell'Olio Cataldo Dell'Olio Leonardo Florio Francesco Giannini Filippo Liberti Giuseppe Loconsole Rocco Malanga Angela Masiello Gianluigi Mastrogiacomo Angelo Patruno Lucia Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 155 Preziosa Giovanni Scarola Pasquale Silvestri Giuseppe Valentino Maria Personale INFM Ricercatori Di Franco Cinzia Borsisti Ottonelli Fabio Pasquale Personale Tecnico Amministrativo Loiudice Angela Personale INFN Dirigenti di Ricerca Nappi Eugenio Ranieri Antonio Primi Ricercatori Catanesi Maria Gabriella Lenti Vito Paticchio Vincenzo Ricercatori Cafagna FrancescoSaverio Colonna Nicola De Cataldo Giuseppe Elia Domenico Fiore Luigi Manzari Vito Tagliente Giuseppe Tecnologi Abadjiev Konstantin Dimitrov Diacono Domenico Loddo Flavio Tempesta Paolo Borsisti Chileev Kirill Dimitrov Anton Kravcakova Adela Majewski Pavel Petkov Peicho Rossi Barbara Sgura Irene Vankov Peter Personale Tecnico Amministrativo Andriani Aldo Buonfiglio MariaRosaria Casale Alessandro Ceglie Francesco Paolo Chiapperini Michele Clemente Adamantonio De Cosimo Vittoria Dipinto Vito Fiorello Fedele Piano delle Ricerche 2004 Ruffo Felice Sibilano Michele Tamma Gaetano Zaccheo Mimma Xu Aiguo Pantaleo Ambrogio Ruggieri Federico Colangelo Pietro Lisi Egidio Sokalski Igor Circella Marco Cosmai Leonardo De Fazio Fulvia Fini Rosa Anna Maggi Marcello Silvestris Lucia Zito Giuseppe De Robertis Giuseppe Lamanna Giuseppe Valeriano Radicioni Emilio Variale Vincenzo Dalessandro Antonio Iacobelli Lucia Lorusso Giuseppe Pavlov Borislav Pierro Antonio Scardicchio Antonello Singh Barthendu Antuofermo Gaetano Cariola Pasquale Ceglie Francesco Paolo Ceres Angelo Chiumarulo Francesco D'Alba Crescenza Dipinto Pasquale Ferorelli Raffaele Attilio Franco Antonio Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 156 Franco Michele Geusa Maria Rita Lacalamita Nicola Lorusso Annalisa Mongelli Maurizio Perchiazzi Michele Rana Giuseppe Sacchetti Angelo Sala Giuliano Tataranni Bruna Valentino Vincenzo Piano delle Ricerche 2004 Gervasoni Riccardo Iacobelli Giuseppe Liuzzi Raffaele Masciullo Antonio Papagni Giovanni Michele Pinto Carlo Rizzi Vincenzo Sacchetti Michele Silvestri Antonio Tatone Michele Vasta Pietro Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 157 Sommario Il Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari Presentazione Organi del Dipartimento 3 6 Attivita' di ricerca 1A Esperimenti con acceleratori e bersagli fissi Ricerca di oscillazioni di neutrino con rivelatori a grande distanza (LBL) 8 1B Esperimenti con acceleratori con fasci collidenti Annichilazione e+e- all'energia della Z° ed oltre, a LEP (esper. ALEPH). Fisica delle Alte Energie a LHC (Large Hadron Collider) con l'apparato CMS (Compact Muon Solenoid). Studio della violazione di CP e fisica dei quark pesanti alla B-factory di SLAC (esperimento BABAR) Studio della violazione di CP nei decadimenti del K° (esp. KLOE) 11 12 14 15 1C Esperimenti su particelle di origine cosmica Studi sulla radiazione cosmica in laboratori sotterranei WIZARD: Misura dei flussi di antimateria nei raggi cosmici primari (voli con pallone del 1991, 1993, 1994, 1997, 1998) (esperimento WIZARD). Esperimenti NINA e PAMELA: Flussi di raggi cosmici e di antimateria fuori dell'atmosfera. NEMO Fase 1: Realizzazione di un prototipo del Progetto NEMO Costruzione di un telescopio per neutrini astrofisici alla scala di 0.1 km2 (ANTARES) Studio di raggi gamma cosmici di alta energia (GLAST) 16 17 18 20 23 24 2 Fisica del nucleo Ricerca di Plasma di Quark e Gluoni (esp. CERN WA97,NA57) Interazioni fra nuclei pesanti ultra-relativistici ad LHC (esp. ALICE) Reazioni Nucleari indotte da ioni leggeri e pesanti. Dinamica della fissione nella regione dei nuclei super-pesanti Fisica degli ipernuclei a DAFNE (Esp. FINUDA) Misure di sezioni d'urto neutroniche di interesse per l'Astrofisica e per applicazioni medico-industriali. Spettroscopia nucleare di ipernuclei eccitati da reazioni (e,e'k+) Studio del Deep Inelastic Scattering presso lo spettrometro HERMES del laboratorio DESY di Amburgo (exp. HERMES) 28 30 36 38 39 41 41 3 Fisica della materia condensata Solitoni Spaziali in semiconduttori per la trattazione ottica dell'informazione. Tecniche ottiche innovative per applicazioni ambientali: "Sensori fotoacustici per il controllo ambientale" ( Progetti Sud-FESR/INFM , ASI/INFM ; sez. A INFM; Centro di Eccellenza TIRES ). Tecniche ottiche innovative per biomedicina: "Sensori ottici non invasivi e tecniche di fluorescenza" (Progetto Piano delle Ricerche 2004 44 46 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 158 Sud-FESR/INFM ; sez. A INFM ; Centro di Eccellenza TIRES ). Tecniche ottiche innovative per applicazioni industriali: "Sensori per saldatura e lavorazioni laser" (Progetti Sud-FESR/INFM , FRA-WEST INFM ; sez. A INFM ; Centro di Eccellenza TIRES ). LASER A CASCATA QUANTICA: progettazione, fabbricazione, studio e applicazioni (progetto europeo 6PQ STRP "ANSWER"; progetto ESA "Optical Far-IR Wave Generation"; progetto MIUR cluster 26 "Materiali Innovativi" P5BW2; progetto FIRB 2001; contributo di Ateneo COFIN 2002) Emissione laser nel medio infrarosso in semiconduttori drogati con ioni di metalli di transizione (Progetto CNR, progetto INFM-PAIS) Studio di dispositivi emettitori basati su nitruro di gallio (LED-GaN) e semiconduttori organici (O-LED) Tecnologia del Quasi-Phase-Matching in guida d'onda di LiNbO3 per processi di chi(2) in cascata, e generazione di fotoni correlati (Progetto Finalizzato CNR "MADESS"). Studio delle proprietà ottiche nonlineari di materiali organici Studio sperimentale e teorico di configurazioni modali bistabili in microcalaser a semiconduttore Studio delle proprietà ottiche, elettriche e composizionali di nanocompositi metallo-fluoropolimero. Effetti di localizzazione in Superreticoli di semiconduttori III-V. Films di Semiconduttori II-VI depositati con la tecnica "laser ablation". Base Soldered Silicon Detector Giroscopi ottici laser integrati (progetto ESA-IOLG) THz Radiation: Generation, Detection, and Applications Passivazione di superfici di film di GaAs (Arseniuro di Gallio). Proprietà ottiche lineari e nonlineari di molecole inorganiche: dipendenza dalla natura dei gruppi sostituenti Studio delle proprietà ottiche lineari e non-lineari di materiali nanostrutturati Mappatura termica di microcavità laser ad emissione verticale 47 49 50 53 54 55 56 58 59 60 61 63 65 66 67 69 70 72 4 Fisica teorica Fenomenologia delle teorie di campo Fisica astroparticellare Approcci non perturbativi per sistemi con un numero infinito di gradi di libertà. Meccanica statistica di sistemi complessi: aspetti dinamici e di equilibrio. Comportamento temporale dei sistemi quantistici, fisica dei neutroni e caos. Algoritmo di calcolo di integrali funzionali Equazione di Helmholtz Nuovi stati quantici di luce polarizzata e loro applicazioni Cosmologia di stringa Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen in fisica delle particelle Fondamenti di fisica relativistica Computazione quantistica 74 75 78 79 80 82 82 84 85 86 88 89 5 Ricerche tecnologiche e in Fisica Applicata Algoritmi e reti neurali artificiali per la rivelazione e l'elaborazione del segnale (TIRES) RPC come rivelatori di neutroni termici (TIRES) Centro di eccellenza 4 - Determinazione del flusso e dello spettro di fasci terapeudici con rivelatori a stato solido. Centro di eccellenza 5 : "Sensori per il monitoraggio ambientale e di processo; sensori ottici non invasivi per biomedicina" ( TIRES ) Ricerche ed applicazioni di tecnologie di calcolo distribuito Sviluppo di tecnologie GRID per l'analisi dei dati e la simulazione di esperimenti ad LHC ed in fisica teorica Sviluppo di un TRD a silicio per identificazione di particelle prodotte con acceleratori o in processi astrofisici Centro sperimentale di Nowcasting Sviluppo di rivelatori a silicio per misura di direzione ed energia di raggi gamma provenienti dallo spazio Piano delle Ricerche 2004 91 92 94 95 96 98 101 102 104 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 159 Sorgente laser di ioni Rilevamento di campi elettromagnetici e loro interazione con materiali biologici Applicazioni di analisi non distruttive con fasci di neutroni nel campo della sicurezza e dell'ambiente Contenuto gassoso e ionico in acque sotterranee. Emissioni elettromagnetiche e acustiche naturali Post-acceleratore lineare compatto di protoni Processi naturali e disturbi nella propagazione delle onde radio LF e VLF Test di alimentazione dello stato di carica di ioni radioattivi Generazione di radiazione RF e monitoraggio "in vivo" SMART: Structures and Materials for Advanced Radiation hard Trackers Termoluminescenza applicata alla datazione di reperti archeologici e geologici Studio delle properietà chimico-fisiche di film di melanina Sviluppo di una bilancia per la misura di campi gravitazionali quadrupolari di bassissima frequenza. 106 107 108 110 112 113 115 116 117 118 119 120 122 6 Fisica planetaria con tecniche spaziali Interferometria Radar per osservazioni planetarie Impiego di dati da sensori orbitanti per l'estrazione di parametri ambientali Telerilevamento con microonde (sezione strumentale) Determinazione dei moti crostali a scala locale e regionale, con la tecnica spaziale GPS nell'area del Mediterraneo. Telerilevamento su zone costiere 123 127 131 133 134 7 Didattica e storia della fisica Uso dei laboratori e tecnologie informatiche, sviluppo di materiali multimediali di rete, monitoraggio dell'apprendimento nella didattica della fisica Storia della fisica teorica italiana dal '45 al '65 Costituzione di un sistema integrato dei musei scientifici di Ateneo 137 139 Pubblicazioni 1A. Ricerche Sperimentali in Fisica delle Particelle. Esperimenti con Acceleratori e bersagli fissi 1B. Ricerche Sperimentali in Fisica delle Particelle. Esperimenti con acceleratori con fasci collidenti 1C. Ricerche Sperimentali in Fisica delle Particelle. Esperimenti su particelle di origine cosmica Fisica del Nucleo Fisica della Materia Condensata Fisica Teorica Ricerche tecnologiche e in Fisica Applicata Fisica Planetaria con tecniche spaziali Didattica e storia della Fisica 141 141 145 147 148 150 152 153 Elenco dei Ricercatori afferenti al Dipartimento 154 Piano delle Ricerche 2004 Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari - 160