Ora vediamo come si sono formate le colline moreniche. Da 20 000 a 11000 anni fa, durante l’ultima glaciazione, i ghiacciai ricoprivano gran parte dell’Italia e dell’Europa. Scendevano a valle ed il fiume non aveva ancora definito il suo corso. Dal Big Bang ad oggi Undicimila anni fa eravamo nell’era Quaternaria, che è quella che stiamo vivendo oggi. E’ iniziata 3000000 di anni fa ed è stata caratterizzata dalla comparsa dell’uomo. I cacciatori preistorici di CroMagnon ( venuti dall’Oriente) e di Neandertal ( già in Europa) si riparavano in grotte che gli uomini contendevano agli orsi delle caverne. Era quaternaria Anche se apparentemente immobile, il ghiacciaio deve essere considerato un vero fiume di ghiaccio in movimento, che scivola verso il fondovalle ad una velocità variabile che va dai 10 ai 200 m. all’anno per i ghiacciai delle Alpi, fino a 4 km. all’anno per quelli della Groenlandia. Il ghiacciaio, come un’imponente ruspa, esercita un’azione erosiva e di trasporto: i detriti strappati alle montagne e al fondo su cui si muove formano il materiale morenico. Questo, nelle varie tappe di sosta, viene abbandonato lungo i fianchi e al fronte del ghiacciaio, dove si formano rispettivamente le MORENE LATERALI e le MORENE FRONTALI. L’ultima glaciazione è detta di Wurm ( dal nome di un sub-affluente del Danubio), è terminata circa 11- 12000 anni fa: da allora i ghiacci si sono progressivamente ritirati ed il clima è diventato più caldo e umido. Ci sono già le località dei paesi a noi noti. Desenzano S.Martino Peschiera Custoza Castiglione St. Valeggio Cavriana Volta Mantovana Come si è formata la pianura Padana Quando ci riferiamo ad una pianura,ci viene spontaneo pensare ad un paesaggio piatto, caratterizzato da terreni fertili. Pensiamo, quindi, ad un paesaggio notevolmente plasmato dall’uomo. Ma come si è costruita la pianura? Le figlie dei fiumi e dei ghiacciai In un certo senso potremmo definire le pianure come “figlie dei fiumi e dei ghiacciai”. . E’ proprio all’azione continua di erosione, trasporto e deposito dei fiumi e dei ghiacciai che si deve la formazione delle aree pianeggianti ALLUVIONALI ( cioè formate dai detriti). 1a fase Dove oggi si estende la grande pianura dal nome PADANIA ( dal latino Padus = Po), oltre un milione di anni fa si apriva un ampio golfo marino. In esso si gettavano fiumi impetuosi e ricchi di acque:le gran masse di alluvioni che essi trasportavano si accumulava progressivamente nel mare. 2a fase All’opera dei fiumi si accompagnarono: i movimenti di sollevamento delle terre, soprattutto verso i margini esterni della pianura; I sedimenti morenici dei ghiacciai ( vedi “Formazione delle colline moreniche”). 3a fase Durante le 5 ondate di glaciazioni ( dell’Era Quaternaria), le lingue dei ghiacciai trasportarono nuovo materiale che si sovrappose a quello già depositato dai fiumi. Si andò così formando la pianura Padano-Veneta, che da sola occupa i 2/3 di tutto il territorio pianeggiante italiano. Una particolarità di questa pianura è costituita dalla LINEA DELLE RISORGIVE o FONTANILI. Si tratta di una fascia di sorgenti che corre dal Piemonte al Friuli-Venezia Giulia. Le risorgive Alta pianura Bassa pianura Da queste sorgenti fuoriesce l’acqua assorbita dai terreno dell’alta pianura, costituito soprattutto da ciottoli e ghiaia, che lasciano passare l’acqua. Questi detriti, che sono i più pesanti, sono abbandonati per primi dal fiume. Terreno impermeabile A sud della fascia dei fontanili, invece, il terreno (la Bassa Pianura) è costituito soprattutto da materiali più fini e leggeri, come la sabbia, che però diventano compatti e non lasciano passare l’acqua. Ecco finalmente l’acqua libera in superficie! Le risorgive o fontanili rappresentano il punto in cui le acque, penetrate nell’alta pianura, riaffiorano in superficie, non appena incontrano il terreno impermeabile dell’alta pianura. L’acqua non è più come una volta!!! Negli ultimi anni, due sostanze in particolare, l’ATRAZINA (un diserbante usato per eliminare le erbe che infestano il mais e il MOLINATE ( altro prodotto usato nelle risaie) sono stati individuati nelle falde acquifere che alimentano molti comuni delle province di Pavia, Vercelli, Cremona, Mantova, Bergamo, Ferrara, Rovigo. Un altro caso di inquinamento è dato dai NITRATI, presenti sia nei fertilizzanti che nei liquami organici degli allevamenti. Sostanze inquinanti sono pure l’AZOTO (contenuto nei fertilizzanti azotati e nei rifiuti organici) ed il FOSFORO (provenienti dalle industrie, da rifiuti organici dei centri organici dei centri urbani, dagli allevamenti e dai detersivi.) Il FOSFORO e l’AZOTO diventando ottimo nutriente per le alghe che si sviluppano in maniera eccessiva, intorbidendo l’acqua e confondendone talora una particolare colorazione. Le alghe, inoltre, consumano l’OSSIGENO disciolto nell’acqua, provocando così le conseguenti scomparse dei pesci. Il fenomeno è rilevante soprattutto lungo le coste dell’Emilia Romagna. Vanno ad inquinare le acque anche molti METALLI PESANTI particolarmente tossici trasportati dai fiumi come il mercurio il piombo, il cadmio, lo zinco, il cromo … il mercurio il piombo il cadmio lo zinco il cromo Consideriamo il caso del MERCURIO utilizzato per produrre vernici, pile, insetticidi: una volta finito in mare, esso si concentra nelle alghe e nei pesci che possono provocare all’uomo un avvelenamento alimentare. La legge italiana accetta massimo una quantità di mercurio pari a 0.7 per ogni tipo di specie, ma questo limite alle analisi risulta spesso superato. Responsabili di inquinamento delle acque sono anche i RESIDUI DI IDROCARBURI prodotti dalle industrie petrolchimiche e di raffinazione, del lavaggio dei serbatoi petrolchimici delle petroliere e dagli incidenti che talora le petroliere subiscono. Gli idrocarburi ricoprono la superficie dell’acqua con un velo sottile e impediscono all’ossigeno disciogliersi in essa. Ciò provoca la morte di pesci e uccelli marini, nonché l’imbrattamento di spiagge con il catrame. Il discorso ci porta l’attenzione su un fatto di attualità. Suini inquinati ? E ora cosa metteremo nel panino ? CHE COSA QUANDO DOVE CHI COME E PERCHE? Mangimi alla diossina hanno avvelenato i suini irlandesi. La scoperta è stata fatta in Irlanda sulle carni esportate, ma 15000 tonnellate di prodotto sono già state distribuite in 12 paesi comunitari e 2/3000 tonnellate in 9 paesi extra UE. In Italia sono state sequestrate partite di carne suina in Campania e Emilia Romagna. Il fatto è dei primi di Dicembre, ma le sue implicazioni abbracciano tempi lunghi. L’origine dell’inquinamento riguarda il processo di lavorazione del mangime. E inoltre l’organismo animale e umano, una volta assunta la diossina , la elimina molto lentamente, addirittura in anni. Come e perché può essere pericolosa la diossina? 1) Il mangime potrebbe essere stato intossicato dagli oli industriali utilizzati dal forno essiccatorio. 2) La diossina può provocare danni alla salute se, una volta entrata nella catena alimentare attraverso l’acqua, l’aria, il suolo viene ingerita in dosi superiori ai limiti di legge per lunghi periodi di tempo. 3) Se ingerita dall’uomo in grandi quantità, la diossina può provocare lesioni alla pelle, calo di fertilità, ritardo della crescita, tumori. Il disegno evidenzia il legame fra prodotti agricoli carne animale produzione di latte e latticini suini.