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P E R I O D I C O
La lunga strada
del cambiamento
Rev. 1/2013
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che cercavo per
il mio reddito”
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P E R I O D I C O
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E C O N O M I A ,
C U L T U R A
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S O C I A L E
Oggi più che in passato occorre
prepararsi al cambiamento
L’immagine di una Banca dallo spirito
cooperative e moderno
C U L T U R A
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S O C I A L E
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A N N O
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G E N N A I O / G I U G N O
• 2 • editoriale
E C O N O M I A ,
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Gennaio/Giugno 2013 - Anno X - N° 1
Periodico di economia, cultura e sociale
Registrazione Tribunale di Taranto numero 247/2004
Direttore Editoriale Emanuele di Palma
Direttore Responsabile ed editing Rocco Viola
Direzione e Redazione
Via Vittorio Emanuele, 190 - Tel. 099 9577420
74020 San Marzano di San Giuseppe (Ta)
[email protected]
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sommario
D I
1
P E R I O D I C O
La lunga strada
del cambiamento
• 4 • assemblea2013
Hanno collaborato:
Bruno Candita, Laura Capodieci, Massimo Causo,
Francesco Cometa, Donatello Corallo, Andrea De Fazio,
Gerardo di Punzio, Alberico Laterza, Carla Longo,
Francesco Lenti, Aldo Lo Prete, Maurizio Luccarelli,
Marina Luzzi, Mariangela Marinelli, Biagio Mazzei,
Nicola Motolese, Giovanna Nisi, Ignazio Punzi,
Alfonso Raguso, Mimmo Rodia, Mauro Roussier-Fusco,
Alessandro Salerno, Teresa Spada, Dora Spagnulo,
Antonio Sperti, Alessandro Zizzo
Foto:
Archivio ABI (Associazione Bancaria Italiana),
Archivio BCC San Marzano di San Giuseppe,
Archivio RovigoBanca BCC, Archivio Federcasse,
Archivio Jonian Dolphin Conservation, Enea Brindisi,
Archivio Lions Taranto Falanto, Tonino Attanasi, Tony Borsci,
Angelo Ingenito, Fabio Pulieri, Antonio Zanata
L’Archivio Storico di Sportello Aperto è scaricabile
gratuitamente in formato PDF sul sito
www.bccsanmarzano.it
Stampa
Litografia Ettorre - Grottaglie (Ta)
Sportello Aperto è amico dell’ambiente.
È stampato su carta ecologica
Presidenza e Direzione Generale
Via Vittorio Emanuele, 190/A
74020 San Marzano di S.G.
Centralino 099 9577411
Segreteria Generale 099 9577412
Relazioni Esterne 099 9577420
Borsa e Finanza 099 9577428
Fax 099 9575501
San Marzano di San Giuseppe
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099 9577441 - 099 3789040 (fax)
Taranto Via Pupino, 13 (ang. C.so Umberto)
099 4535806 - 099 3789043 (fax)
Taranto 2 Via Umbria, 216 (ang. Via Romagna)
099 374973 - 099 3789044 (fax)
Faggiano Via V. Emanuele (ang. Via Alfieri)
099 5914229 - 099 3789045 (fax)
Grottaglie Filiale: Via Messapia (ang. Via Emilia)
099 5637899 - 099 3789041 (fax)
Leporano Via De Gasperi, 37 (Pal. A)
099 5315002 - 099 3789042 (fax)
Francavilla Fontana C.so Garibaldi, 77
0831 812855 - 0831 343011 (fax)
Villa Castelli Via per Ceglie
0831 860195 - 0831 343010 (fax)
Massafra Via Falcone, 8
099 8854266 - 099 3789047 (fax)
Sava Via Mazzini, 118
099 9746172 - 099 3789046 (fax)
Bilancio 2012 da record
La BCC San Marzano al fianco
del territorio
Il Bilancio d’Esercizio 2012,
una pietra miliare verso il futuro
La Banca si fa Social.
È questa la sfida del futuro
• 8 • lanovità
• 32 • nuovetecnologie
• 10 •
• 34 • pianetaBCC
Bilancio d’Esercizio e Sociale
diventano il Bilancio Integrato
Da banca locale a virtuale.
Il futuro differente comincia così
Al via il rating di legalità per le imprese.
Responsabilità sociale: i nuovi scenari
RovigoBanca Credito Cooperativo
• 12 • premioABI
Reddito al riparo da sorprese?
Adesso è possibile
BCC San Marzano
Green Vs. CO2 sfida all’insegna della
sostenibilità
• 15 •
ilconvegno
Recessione: come è cambiata la legge
• 16 • nuovaintesa
Patto per l’agricoltura: un aiuto
concreto alle piccole e medie imprese
• 18 • newsBCC
• 22 •
• 36 • BCCassicurazione
• 37 • BCCpensioni
Previdenza Complementare:
il futuro comincia da giovani
• 38 •
«Chi non conosce il suo limite
tema il proprio destino».
È solo teoria, oppure realtà?
• 40 • appunti 2013
• 42 • pugliesidisuccesso
Microfinanza Campesina,
il microcredito in Ecuador anche con
la BCC San Marzano
La corsa della vita, con Taranto
nel cuore
• 24 • ambientenatura
A Brindisi il centro di eccellenza per le
tecnologie e la diagnostica avanzata
Sulla rotta di Taras alla scoperta
dei delfini
• 28 • nostreimprese
Il progetto “Sandrino”,
gelato buono e naturale
Scarica Sportello Aperto
• 30 • socialnetwork
• 44 • nuoviinvestimenti
• 46 • fuoriorario
Motori - Hi-tech - Trailer - Libri - Musica
Salute benessere - Viaggi - Moda
Design - 5 stelle - Gusto
editoriale
Oggi più che in passato occorre
prepararsi al cambiamento
La crisi ha scalfito certezze e ritmi. Il futuro ci invita ad una profonda fase di innovazione.
E’ l’unico modo per rimanere competitivi, superare gli ostacoli, le difficoltà e trasmettere ai
giovani esempi positivi in un contesto di incertezza. L’esempio concreto della nostra Banca
di Francesco Cavallo
L’impronta del cambiamento è la più difficile da interpretare ma, una volta chiarita, può essere utile per una nuova fase. Vorrei usare
come metafora il nostro Sportello Aperto che, più volte, nel corso di questi dieci anni, si è aggiornato sia sotto l’aspetto della grafica
che dei contenuti, per essere un house organ sì della nostra Banca, ma capace di raccontare il contorno: dalle eccellenze territoriali al
mondo. Senza presunzione, ovvio, visto che questo compito è demandato a testate giornalistiche, ma con l’obiettivo di trasmettere
qualcosa ai nostri Clienti e a quanti, sia pure per caso, avranno la possibilità di sfogliarlo.
Cambiare vuol dire crescere, evolversi. E, molto spesso, questo comporta lo sradicamento delle abitudini consolidate. Ma il
cambiamento non è negativo per definizione. Anzi, possiamo leggere negli elementi di novità una chiave di svolta verso il futuro.
Provate a immaginare se la nostra Banca non fosse stata al passo con i tempi, non avesse concesso il fianco all’evoluzione
tecnologica, all’innovazione. Oggi saremmo una realtà locale ma probabilmente non in grado di soddisfare tutte le esigenze
che quotidianamente ci sono evidenziate dal territorio. E, probabilmente, non avremmo raggiunto, così come abbiamo fatto, i
lusinghieri risultati che abbiamo licenziato nella recente Assemblea dei Soci.
Dunque, il cambiamento diventa elemento essenziale per il futuro. In un quadro di recessione permanente, dove ogni certezza è
fugata, dove le speranze trovano posto in un angolo sempre più ristretto, la nostra propensione alle mutazioni deve essere in cima
alla lista delle priorità. Dobbiamo avere la forza di staccarci dai ritmi ormai scanditi con andamento ciclico, di rimodulare la nostra
vita in base a quanto accade al nostro percorso umano e professionale. In una parola, occorre rimettersi in gioco.
E’ questa – ritengo – sia l’unica via di fuga da una fase recessiva i cui contorni non sono affatto delimitati e che, nel corso di questi
ultimi cinque-sei anni, ha scatenato un effetto domino che ha travolto tutto e tutti, scalfendo le convinzioni e i ritmi che fino alla
vigilia erano dati per duraturi e illimitati.
Ecco, da questo nuovo corso di Sportello Aperto, voglio augurare a tutti di ritrovare – sia pure in un momento particolarmente
complesso – quell’entusiasmo e ottimismo che sono elementi imprescindibili per ridisegnare gli equilibri della vita. Perché, in
definitiva, non dobbiamo mai finire di scommettere su un futuro migliore. Questo lo dobbiamo alle persone care e, soprattutto,
ai nostri giovani, ai quali siamo chiamati a lasciare un mondo migliore.
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Gennaio/Giugno 2013
L’immagine di una Banca dallo
spirito cooperativo e moderno
Sportello Aperto taglia il traguardo dei dieci anni e si presenta ancora una volta rinnovato in
grafica e contenuti. È la foto della nostra Banca che punta ad essere un modello propositivo,
ma anche un esempio per far emergere le molteplici eccellenze del territorio pugliese
di Emanuele di Palma
Sportello Aperto cambia ancora veste grafica e cadenza arricchendo i suoi contenuti.
L’house organ della Banca interpreta fedelmente lo spirito della BCC San Marzano di San Giuseppe,una Banca che ha sposato gli
ideali della cooperazione in chiave moderna e propositiva. Abbiamo sempre ritenuto che fosse necessario rinverdire l’immagine
di una Banca che opera sul territorio ponendosi come esempio di concretezza operativa, di serietà e trasparenza nelle condizioni
applicate. In tale veste, si pone la particolare attenzione sempre dimostrata nei confronti delle eccellenze del territorio, dei giovani
talenti, delle aziende meritevoli, delle associazioni vicine ai bisogni della popolazione.
Siamo sempre stati convinti che una struttura organizzata come la nostra Banca dovesse svolgere una azione di traino in modo
da risvegliare entusiasmi troppo spesso sopiti da una contingenza non facile. Comunicare le proprie azioni, partecipare ad eventi
nazionali che premino le pratiche migliori, ha lo scopo di creare una attenzione positiva sul territorio e, nel contempo, stimolare
iniziative e idee che possano essere messe a fattore comune con lo scopo di valorizzare quanto di meglio esprime il contesto in cui
operiamo.
Sportello Aperto, insieme alla Web TV e alle altre iniziative di comunicazione messe in campo hanno proprio questo scopo: servire
da megafono all’interno del territorio e fuori di esso.
Nella nostra pubblicazione sono racchiuse le iniziative a cui la Banca ha partecipato nel semestre e tante altre notizie, informazioni
utili al lettore. Al suo interno troveremo ancora interviste a personaggi che danno lustro alla propria terra ed interventi di esperti su
tematiche di attualità . Abbiamo cercato di costruire un prodotto utile, gradevole, al servizio di quanti vogliano stare al passo con i
tempi e seguire l’avvicendarsi degli eventi letti in chiave moderna e propositiva.
A voler leggere questo Sportello Aperto, giunto al suo decimo anno di edizione, non vogliamo dire: «è più bello delle annualità
precedenti, è più ricco, è migliore». Vogliamo solo sottolineare che è diverso, figlio di un’evoluzione che è l’immagine della nostra
Banca. E’ un prodotto editoriale che viene contestualizzato nel nostro modo di intendere e vivere la Banca locale quotidianamente.
Ha una sua logica specifica proprio perché incastonata all’interno di un percorso chiaro e identificativo. Non è fuori contesto.
Ci auguriamo di aver messo a disposizione dei nostri lettori un prodotto moderno e innovativo sempre in evoluzione, pronto a
modificarsi ed a migliorarsi costantemente in linea con una Banca orientata al futuro .
Gennaio/Giugno 2013
3
assemblea2013
L’ASSEMBLEA DEI SOCI CERTIFICA IL TRAGUARDO
Bilancio 2012 da record
Fotogrammi dall’Assemblea dei Soci 2013. A sinistra la Relazione
del Presidente Francesco Cavallo; qui sopra l’intervento del Preside
Giuseppe Fedele. A destra in basso, il momento del voto: l’Assemblea
dei Soci approva all’unanimità il Bilancio d’Esercizio 2012 e il Direttore
Generale Emanuele di Palma
a cura di
Rocco Viola
Vedi l’intervento tecnico
del Direttore Generale
4
L’intervento del Preside Giuseppe Fedele, all’interno dell’As-
al management aziendale che continua a lavorare in due di-
semblea 2013, tratteggia in maniera chiara lo stato d’animo dei
rezioni precise: affiancare e sostenere il territorio, irrobustire e
Soci della nostra Banca. Intervento garbato, come sempre, nei
sviluppare ulteriormente le basi dell’istituto.
modi e nei contenuti: «Siamo entusiasti perché il nostro Istitu-
«Nel 2012 – ha detto il Presidente Francesco Cavallo nel corso
to, sia pure in tempi di crisi, non ha fatto mai mancare il proprio
della sua relazione -, l’andamento dell’economia mondiale è
sostegno al territorio, centrando contestualmente gli obiettivi
stato contenuto. Il commercio internazionale ha registrato una
che ci consegnano un bilancio importante. Tutto ciò è frutto
crescita modesta. Al di fuori dell’Eurozona, il clima di fiducia
di una visione manageriale che coinvolge tutti i collaboratori
dei consumatori è migliorato in numerose economie avan-
della Banca, ma anche una propensione a guardare in maniera
zate ed emergenti. Il persistente quadro macroeconomico
attenta a ciò che accade nei nostri paesi e città». Nelle parole
sfavorevole ha ridotto la domanda di credito dell’economia,
del Preside Fedele, la sintesi di un’operatività che, nonostante
mentre la necessità di contenere i rischi e aumentare la
le dinamiche e le situazioni di una fase piuttosto complicata,
dotazione patrimoniale ha indotto molti gruppi bancari
riesce a posizionare la BCC San Marzano di San Giuseppe fra i
a ridurre o contenere fortemente l’erogazione di nuovo
principali punti di riferimento su scala territoriale. Così, l’Assem-
credito. In tale contesto, il sistema del Credito Cooperativo
blea dei Soci, riunita lo scorso 5 maggio, in una torrida giornata
ha consolidato la propria posizione di mercato, mantenendo
più estiva che primaverile, ha approvato il Bilancio 2012.
un tasso di variazione delle masse intermediate superiore alla
Un voto giunto all’unanimità e certificato da un lungo applau-
media del sistema bancario. La nostra Banca, ha continuato
so che i soci hanno riservato al Consiglio d’Amministrazione e
a sostenere il territorio e l’economia, non facendo mancare il
Gennaio/Giugno 2013
proprio apporto anche alle iniziative tese a valorizzare il grande
tempi della ripresa. Rimane, come detto, la relazione fra la base
tessuto culturale, sostenuto molto spesso dalle associazioni di
sociale e la clientela con la loro Banca. Un rapporto di sostegno
volontariato».
e reciproca fiducia che ha consentito all’Istituto di continuare a
I dati in dettaglio. La raccolta complessiva si è attestata a
irrobustirsi in modo da essere sempre più punto di riferimento,
442,498 milioni di euro (+13,94% sul 2011). Dagli aggregati
svolgendo quell’azione anticiclica propria delle banche locali
emerge un dato su tutti: la raccolta diretta ha fatto segnare
rispetto alla fase recessiva. E, proprio quest’opportunità, la Ban-
+19% (407,168 milioni) sull’anno precedente, segnale inequi-
ca l’ha voluta ripagare, non solo fornendo segnali importanti e
vocabile della fiducia dei risparmiatori negli strumenti d’in-
positivi sotto il profilo degli impieghi, ma anche del dividendo
vestimento della Banca. Sul fronte degli impieghi, il 2012 si è
che abbiamo riconosciuto per il secondo anno consecutivo ai
chiuso a 218,085 milioni (+0,87% sul periodo di confronto), un
nostri soci». Un segnale particolarmente importante, quello
dato in frazionale incremento in un quadro negativo a livel-
del dividendo, che sottolinea il grado di attenzione della Ban-
lo nazionale e comunque un segnale chiaro di come l’Istituto
ca nei confronti dei propri Soci. Credere in una Banca locale,
continui ad erogare credito sia pure in un quadro congiuntu-
oggi, vuol dire accettare una sfida in nome del territorio. Azio-
rale sfavorevole, sostenendo – nei fatti e con concretezza – il
ne, questa, che la BCC San Marzano di San Giuseppe compie
proprio territorio d’appartenenza. Infine, l’utile netto si attesta
quotidianamente da oltre mezzo secolo. Proprio questo clima
su 5,763 milioni (+298,20%), che è il miglior risultato di sempre.
di fiducia reciproca fra l’Istituto e i propri Soci diventa il sale per
Il patrimonio della Banca – a conferma della crescente solidità
traguardare il futuro. E, mentre l’Assemblea approva il Bilancio
– raggiunge i 40,818 milioni di euro (+4,7%). E, per il secondo
2012, l’anno in corso è giunto già al giro di boa. Molti obiettivi
anno consecutivo, ai soci è stato riconosciuto un dividendo
di ripresa generale sono stati procrastinati, rinviando a tempi
nella misura del 4% sulla quota di capitale sociale detenuta.
ancora più lunghi l’innesto della fase positiva. Nonostante ciò,
«Il consuntivo approvato dall’Assemblea dei Soci – spiega il
la BCC San Marzano di San Giuseppe continua a svolgere sul
Direttore Generale, Emanuele di Palma - è stato un ulteriore
territorio quell’azione positiva che può contribuire ad invertire
suggello allo stretto rapporto che la nostra Banca ha con il
la tendenza.
territorio d’appartenenza. Siamo consapevoli della profonda
La Banca sarà impegnata a sostenere il territorio e creare siner-
crisi che, in maniera trasversale, continua a colpire non solo
gie con associazioni, autorità e istituzioni per massimizzare le
la nostra area, ma l’intera Italia. In questo quadro, cerchiamo
risorse e le potenzialità dell’area ionica, in modo da favorire il
di fornire un utile contributo a famiglie e imprese che hanno
ritorno ad una fase espansiva dell’economia e ridare speranza
visto rispettivamente ridurre il potere d’acquisto e allungare i
sul fronte occupazionale alle nuove generazioni.
Gennaio/Giugno 2013
5
assemblea2013
FIDUCIA E CLIMA DI OTTIMISMO PER COMBATTERE LA CRISI
La BCC San Marzano
al fianco del territorio
La riflessione del Presidente Nazionale ANGA e componente il CdA della nostra Banca: «Per la ripresa occorre
puntare sul rilancio di settori produttivi come l’agricoltura, il turismo e l’artigianato, comparti troppo a lungo
trascurati e che invece se ben sviluppati servirebbero da traino al rilancio di tutta l’economia locale»
a cura di
Nicola Motolese
L’Assemblea dei Soci ha da poco approvato il Bilan-
tinuo sviluppo della Banca sia in termini di sempre
In questo contesto economico generale, la no-
cio d’Esercizio 2012 della BCC San Marzano di San
maggiori quote di mercato sul territorio, che di
stra Banca, possiamo assolutamente affermare, è
Giuseppe, che – soprattutto nel corso di questi
crescente solidità patrimoniale.
uno dei pochi punti di riferimento per le attività
ultimi anni – è stato particolarmente apprezzato
Nonostante il quadro macroeconomico sfavore-
economiche del territorio che, nonostante le mol-
(anche con l’assegnazione del prestigioso ricono-
vole e il perdurare del periodo di recessione che
teplici potenzialità, non riesce ancora a decollare.
scimento “Oscar di Bilancio”) per la chiarezza nella
ha colpito il sistema economico nella sua com-
Bisogna però avere fiducia, essere positivi e con-
comunicazione. Consuntivo che, anche nel 2012,
plessità, la BCC San Marzano di San Giuseppe ha
tinuare con un impegno quotidiano, nell’attesa
ha confermato la positiva performance dell’Istitu-
continuato a sostenere i soci e la clientela, prose-
che il momento congiunturale termini e arrivino
to. Decisamente soddisfacenti e perfettamente in
guendo l’attività di affiancamento alle famiglie e al
i primi segnali di ripresa. Ripresa che, per il territo-
linea con la politica perseguita dai vertici aziendali
mondo imprenditoriale rafforzando il suo ruolo di
rio dove operiamo, significherebbe sviluppo per
i risultati economici conseguiti in termini di cre-
riferimento sul territorio ionico.
tutti i settori produttivi: dall’agricoltura al turismo,
scita di raccolta, impieghi e utile. Quest’ultimo
Anche nel 2013 la Banca sta proseguendo il suo
all’artigianato, comparti troppo a lungo trascura-
si attesta sui 5.763 milioni e rappresenta un +
impegno in azioni e progetti che favoriscano
ti e che invece se ben sviluppati servirebbero da
298,20% rispetto all’anno precedente, consenten-
l’azione di ripresa come collaborazioni con asso-
traino al rilancio di tutta l’economia locale. Settori
do di distribuire un dividendo del 4% sulla quota
ciazioni, autorità, istituzioni e molteplici attività
che rappresentano la spina dorsale dell’economia
di capitale sociale detenuta. Percentuali positive,
volte alla valorizzazione del patrimonio, della cul-
ed il volano della ripresa.
rispetto all’anno precedente, testimoniano il con-
tura e dell’arte del territorio.
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Gennaio/Giugno 2013
Il Bilancio d’Esercizio 2012,
una pietra miliare
verso il futuro
a cura di
Mimmo Rodia
Gennaio/Giugno 2013
Mentre traguardiamo la prima parte dell’anno 2013, ci lascia-
uffici, e in particolare tutte quelle persone che ci supportano
mo alle spalle – in maniera ufficiale – un 2012 che ha segnato
quotidianamente, i nostri soci e i nostri clienti, che sono la vera
una tappa importante per la nostra Banca, la quale ha visto
essenza di una Banca molto orientata al locale.
premiati gli sforzi che da sempre caratterizzano la missione
Questo ottimo risultato economico e ulteriormente avvalorato
dell’Istituto: essere al servizio della comunità, delle famiglie e
dal sostegno che la nostra Banca fornisce alle iniziative a sfon-
delle imprese. E allora, partiamo dai dati cristallizzati, che me-
do sociale e culturale a favore delle scuole e delle associazioni
glio di qualsiasi impronta, ci trasmettono l’andamento della
sportive e culturali. Grazie all’elargizione dei contributi, impor-
BCC San Marzano di San Giuseppe: utile netto a 5,763 milioni
tanti per il sostegno organizzativo e benefico delle diverse at-
di euro, raccolta complessiva a 442,498 milioni di euro, patri-
tività, la nostra Banca conferma il suo ruolo tipico di Banca di
monio che raggiunge i 40,818 milioni di euro.
Credito Cooperativo a sostegno del territorio.
Partiamo da questi numeri, racchiusi nel Bilancio d’Esercizio
Pur combattendo con la difficile situazione economica che si
2012 approvato dalla nostra assemblea dei Soci lo scorso 5
è acutizzata maggiormente anche nel 2012, mi sento di po-
maggio 2013. Numeri che non sono solo tali, ma che rappre-
ter dire che anche questa volta ce l’abbiamo fatta a realizzare
sentano un premio per tutte le persone che, in qualsiasi modo
qualche sorriso in più. Grazie all’utile, siamo riusciti a mettere
e a livello diverso, sono disposte nei vari settori della Banca.
un’altra grossa pietra sulla stabilità della nostra Banca rappre-
Persone che meritano di essere ringraziate per averci con-
sentato dal patrimonio che raggiunge come dicevamo all’ini-
sentito di raggiungere questo nuovo e straordinario risultato
zio i 40,818 milioni di euro, e confidando ancora una volta
economico. A cominciare dalle persone che, con senso di re-
sull’alta professionalità dei colleghi tutti, sono sicuro che met-
sponsabilità, coraggio e professionalità, ci hanno guidato attra-
teremo altre pietre nel nostro patrimonio al fine di rendere
verso l’ennesimo periodo tempestoso, a partire come sempre
ancora più duratura e serena questa nostra bellissima realtà,
dal Presidente, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazio-
che rimane un patrimonio del territorio e continuerà ad ope-
ne, Collegio Sindacale, la passione di tutti i colleghi nei diversi
rare al suo servizio. 7
lanovità
Bilancio d’Esercizio
e Sociale diventano
il Bilancio Integrato
Il Bilancio Integrato rappresenta un sistema evoluto di rendicontare le perfomance finanziarie e non di una organizzazione.
La sua ragione d’essere risiede principalmente nella complessità delle attività aziendali e dei rapporti tra impresa e stakeholder.
Il Bilancio Intergrato rappresenta quindi l’evoluzione del tradizionale sistema di rendicontazione, alla cui base vi è il bilancio
a cura di
Mauro-Roussier Fusco
civilistico. Il documento ha lo scopo di informare gli stakeholder sul risultato d’esercizio, tramite l’utilizzo di indicatori economico-finanziari e quantitativi.
Grazie all’avvento dell’economia globalizzata, la richiesta di
migliorare la trasparenza sulle attività dell’impresa giunta dalle istituzioni, dal mercato, dai consumatori e in generale dagli
stakeholder della società civile, unitamente alla necessità di
sviluppare opportuni approcci di coinvolgimento dei portatori
di interesse aziendali, ha fatto emergere nelle imprese l’esigenza di rendicontare non solo le proprie performance finanziarie,
ma anche quelle non finanziarie, legate agli impatti nel campo
sociale ed ambientale. Sulla base di queste esigenze le imprese
hanno ritenuto necessario ed importante produrre il Bilancio
di Sostenibilità. Il documento, separato dal bilancio civilistico,
ma al contempo complementare ad esso, rendiconta le per-
8
formance non finanziarie ottenute e si differenzia perchè en-
economiche e come entrambe si influenzano reciprocamente,
fatizza, non solo i risultati conseguiti, ma anche il valore futuro
partendo dal consuntivo dell’anno per giungere alla determi-
che l’impresa sarà capace di creare, per il raggiungimento della
nazione della capacità dell’organizzazione di generare un va-
sostenibilità. lore sostenibile nel futuro.
Il logico passaggio successivo, nell’evoluzione dei sistemi di
Con il Bilancio Integrato si vuole superare i limiti della separa-
rendicontazione, è rappresentato dal Bilancio Integrato che
zione tra bilancio civilistico e report di sostenibilità, rendicon-
unisce in un unico documento il bilancio civilistico e quello
tando le performance dell’impresa. Creando quindi in un unico
di sostenibilità. Unire nel senso di integrare, non sommare. Il
documento una sinergia positiva tra le informazioni finanziarie
processo di rendicontazione integrata ha quindi l’obiettivo di
e non finanziarie, con l’intento di comunicarle in modo com-
porre in risalto le sinergie tra performance economiche e non
pleto, chiaro, conciso e comparabile.
Gennaio/Giugno 2013
Sotto questa accezione possiamo parlare di “Sinestesia del Report Integrato”. Sinestesia è un termine mutuato dalla psicologia ed indica una contaminazione dei sensi (olfatto, vista, udito, tatto, gusto) nella percezione di un oggetto. Trasponendo il
concetto nel campo economico aziendale, il report integrato
crea sinestesia perchè crea contaminazione positiva (sinergia)
tra diversi fattori endogeni all’organizzazione, quali la strategia,
la governance, le performance e le prospettive. Tali aspetti nel
Il progetto grafico
Con il Rapporto di Sostenibilità 2011 avevamo promesso un
Bilancio Integrato per l’anno 2012. Quando poi ci siamo trovati attorno ad un tavolo per impostare il progetto ci siamo
accorti di aver in mente qualcosa di nuovo. Volevamo vestire
il documento con una grafica che non avesse solamente una
valenza stilistica, ma che esprimesse un messaggio al di là della consueta comunicazione istituzionale e che fosse allo stesso
tempo un elemento essenziale dell’impegno che la Banca attualmente sta profondendo sulla strada della Green economy.
In sostanza una comunicazione istituzionale integrata e una
realizzazione grafica altrettanto integrata nel contesto del documento.
Tra le pagine del Bilancio Integrato volevamo “raccontare una
storia”, volevamo che il nostro documento diventasse il veicolo
attraverso il quale portare avanti un messaggio “forte nel durante, molto forte alla fine”.
Per questo motivo, alla ricerca di un partner che potesse sostenere e certificare la storia che volevamo raccontare,
abbiamo iniziato un avventuroso e lungo viaggio
tra Organizzazioni nazionali, Società private,
ONG (Organizzazione Non Governativa)
e Organizzazioni internazionali, spiegando e rispiegando con non poche
difficoltà cosa volevamo fare, quale
era il nostro obiettivo, spesso non riuscendo neanche a far capire per quale
motivo una Banca volesse percorrere
una strada del genere. Abbiamo incassato
tanti “no”, ma, spronati dalla visione finale del progetto, abbiamo perseverato e alla fine è arrivato il fatidico “sì”.
Il progetto è piaciuto al Comitato italiano di una ONG la cui
sede è a Gland in Svizzera ed è considerata la più autorevole organizzazione nel proprio campo. Il Comitato italiano di
Roma ci ha fornito materiale, conoscenze e incoraggiamento
nei momenti più difficili.
Il documento poi nelle mani del grafico, particolarmente ispirato dall’argomento, ha preso vita ed ha assunto un aspetto che,
non dovremmo essere proprio noi a dirlo, ma senza peccare di
immodestia potrebbe rappresentare qualcosa di nuovo.
A questo punto molti si chiederanno: “ma di cosa stiamo parlando? Non abbiamo capito l’argomento?”.
report integrato sono rendicontati in modo distinto, ma tro-
Avete ragione non ne abbiamo parlato. Volutamente però.
vano la loro piena identità nella contaminazione reciproca, il
Non abbiamo svelato né i soggetti coinvolti, nè l’argomento
documento quindi offre al lettore una rappresentazione chiara
del racconto. Vogliamo creare un’attesa, che soddisferemo a
e precisa di come l’impresa crea e sostiene il proprio valore nel
breve, all’atto della presentazione del Documento stesso.
tempo.
Pertanto: “a tra poco!”.
Gennaio/Giugno 2013
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Al via il rating di legalità per le imprese.
Responsabilità sociale: i nuovi scenari
Le aziende virtuose possono concorrere all’assegnazione del riconoscimento che crea un valore intangibile, ma
non per questo meno importante, sulla credibilità degli interlocutori soprattutto nel versante della responsabilità
sociale dell’impresa. La procedura allestita dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è semplice e
lineare. Ecco i criteri per poter accedere
a cura di
Biagio Mazzei
Nella primavera di quest’anno, l’Autorità Garante
business. L’assegnazione del rating si basa su al-
natarie di comunicazioni o informazioni antimafia
della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha, per
cuni criteri definiti all’interno di un Regolamento,
interdittive in corso di validità, non può essere ri-
la prima volta, attribuito il “rating di legalità” alle
che stabilisce che possono chiedere all’AGCM
lasciato il rating e le verifiche del caso vengono
imprese richiedenti.
l’assegnazione del rating le imprese aventi sede
effettuate direttamente dall’AGCM, tramite la con-
Il rating di legalità è stato istituito in attuazione
operativa nel territorio nazionale, che abbiano
sultazione della “Banca dati nazionale unica della
del decreto-legge 24 marzo 2012, n. 29, converti-
raggiunto un fatturato minimo di due milioni di
documentazione antimafia”.
to, con modificazioni, dalla legge 18 maggio 2012,
euro nell’ultimo esercizio, chiuso nell’anno prece-
Per accertare la veridicità di quanto dichiarato
n. 62, con l’intenzione di offrire ulteriore valore e
dente alla richiesta di rating; e che alla data della
dall’impresa, l’AGCM può compiere, anche presso
convenienza alle imprese “virtuose” conformi alla
richiesta di rating risultino iscritte nel registro delle
le pubbliche amministrazioni, tutte le verifiche ri-
normativa, facilitando l’accesso al credito ed ai
imprese da almeno due anni. L’assegnazione del
tenute necessarie. Solo in seguito assegna all’im-
fondi pubblici. Con il rating di legalità le imprese
rating è in funzione del possesso di determinati
presa un rating di base, pari ad una stella e prov-
sono sottoposte ad una valutazione, che si mani-
requisiti “di legalità”. L’impresa deve dichiarare la
vede ad iscrivere la stessa in un apposito elenco,
festa con un voto sintetico in merito al rispetto
presenza dei suddetti requisiti al momento della
consultabile tramite il sito internet dell’Autorità.
della legalità ed alla corretta gestione del proprio
presentazione della richiesta. Alle imprese desti-
E’ importante notare che, nello stesso sito, viene
10
Gennaio/Giugno 2013
pubblicato anche l’elenco delle imprese a cui il rating di legalità è stato sospeso e/o revocato.
Il rating di base, come previsto dall’articolo 3 del
Volti Nuovi:
Giandonato Giannotta, sbarca
alla guida della Direzione Commerciale
Regolamento, può essere incrementato con l’attribuzione di un segno “+” al ricorrere di ciascuna
delle seguenti condizioni: rispetto dei contenuti
del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero
dell’Interno e da Confindustria in data 10 maggio
2010 e rinnovato il 19 giugno 2012, e delle successive versioni dello stesso e delle Linee Guida
che ne costituiscono attuazione, nonché dei protocolli sottoscritti a livello locale dalle Prefetture e
dalle associazioni di categoria; utilizzo di sistemi di
tracciabilità dei pagamenti, anche per somme di
importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
adozione di una funzione o struttura organizzativa, anche in outsourcing, che espleti il controllo
di conformità delle attività aziendali a disposizioni
normative applicabili all’impresa o adozione di un
E’ Giandonato Giannotta, per gli amici “Gianni”, il nuovo Direttore
modello organizzativo ai sensi del decreto legisla-
Commerciale della nostra Banca. Trentasette anni, originario di Massafra,
tivo 8 giugno 2001, n. 231; adozione di processi
sposato, due bambini, due cagnolini meticci trovati per strada e un forte
volti a garantire forme di Corporate Social Respon-
legame con la Puglia. E’ stato questo a spingere Giandonato verso il rientro
sability anche attraverso l’adesione a programmi
nella terra d’origine dopo aver trascorso quattordici anni in lungo e largo
promossi da organizzazioni nazionali o internazio-
per l’Italia. «Il mio più grande desiderio è quello di coniugare la professione
nali e l’acquisizione di indici di sostenibilità; iscri-
e quindi il lavoro con la Puglia, opportunità che ho colto con entusiasmo
zione in uno degli elenchi di fornitori, prestatori
quando se ne è presentata l’occasione di poter avviare un percorso comune
di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a ten-
con la BCC San Marzano di San Giuseppe».
tativi di infiltrazione mafiosa istituiti ai sensi delle
In Banca, grazie alle spiccate attitudini relazionali e all’eccellente
vigenti disposizioni di legge (white list); adesione
preparazione, è già alla guida dell’area commerciale.
a codici etici di autoregolamentazione adottati
Arriva da BLPR Banca di Benevento, della quale era dirigente dal 2007, con
dalle associazioni di categoria. Al conseguimento
il compito di Direttore Affari dal 2009 nonché Vice Direttore Generale dal
di tre segni “+” si attribuisce una “stella” aggiunti-
2011. Ma il suo percorso professionale è cominciato diversi anni prima
va, fino al conseguimento di un punteggio totale
(1998) quando, pochi mesi dopo la laurea conseguita a pieni voti presso
massimo di tre stelle. Il rating di legalità dura due
la Facoltà di Economia di Bari, ha iniziato una fondamentale esperienza
anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta. La
lavorativa come revisore contabile presso la Arthur Andersen, all’epoca una
legge prevede che, in sede di concessione di fi-
delle cosiddette big five nel settore dell’auditing. L’esperienza professionale
nanziamenti da parte delle pubbliche amministra-
si è arricchita dopo un paio di anni passando al settore della consulenza
zioni, nonché in sede di accesso al credito ban-
dello stesso network, continuando a dedicarsi al settore finanziario e in
cario, si dovrà tenere conto del rating attribuito
particolare alle banche, ma concentrando la propria attività sui temi della
secondo le modalità che dovranno essere stabilite
corporate governance, della organizzazione e dei controlli interni. Nel
con un apposito Decreto del Ministro dell’Econo-
2003, a soli 27 anni, è diventato un manager della Deloitte Consulting,
mia e delle Finanze e del Ministro dello Sviluppo
società che aveva nel frattempo incorporato la società italiana del Gruppo
Economico. Per eventuali approfondimenti si può
Arthur Andersen e che Gianni ha lasciato un anno dopo per intraprendere
consultare il sito dell’AGCM (www.agcm.it) nella
un’autonoma iniziativa imprenditoriale nel settore della consulenza. Una
sezione “rating di legalità”; la stessa sezione ripor-
esperienza, quest’ultima, durata quasi 3 anni e conclusa nel 2007 quando
ta il Regolamento, il Formulario per la richiesta e
BLPR Banca, uno dei suoi principali clienti, lo ha convinto a mettere le radici
l’elenco delle imprese che hanno già ottenuto il
della propria famiglia a Benevento, prima del rientro in Puglia nella squadra
rating di legalità.
della BCC San Marzano di San Giuseppe.
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premioABI
BCC San Marzano
Green Vs. CO2 sfida all’insegna
della sostenibilità
Vedi la puntata
speciale dedicata
all’iniziativa su
bccsanmarzano.tv
La nostra Banca è vincitrice del Premio Innovazione 2013 promosso dall’ABI, grazie ad un percorso di buone
pratiche, tese ad esaltare lo spirito verde dell’Istituto. Il riconoscimento è stato assegnato nel corso del Forum
annuale “Bank in Touch”, svoltosi a Milano, che ha riunione le buone pratiche degli istituti di credito italiani.
A consegnarlo, il Presidente del CNEL, Antonio Marzano
famiglie, le imprese e la Pubblica Amministrazione
sono state premiate al Forum ABI Lab. È la terza
edizione del “Premio Abi per l’innovazione nei servizi bancari” a cui hanno partecipato 53 progetti
che hanno coinvolto in maniera trasversale tutta
la linea dell’innovazione: da quella di prodotto
alla sostenibilità. Tra i protagonisti di quest’anno:
le nuove tecnologie applicate ai canali diretti di
dialogo con la clientela e la dematerializzazione di
documenti e procedure. La BCC San Marzano di
San Giuseppe si è aggiudicata la Sezione Sostenibilità del riconoscimento.
Il Premio ABI, a conferma del ruolo svolto dalle
banche nel dare impulso e sviluppo all’innovazione tecnologica a vantaggio dei clienti e più in
generale del Paese, partecipa anche quest’anno al
“Premio dei Premi”, il Premio Nazionale per l’Innovazione promosso dal Presidente del Consiglio dei
Ministri. Fatto, questo, che avvalora ulteriormente
Investire risorse e idee per essere sempre più pro-
Banca Solidale e Sostenibile 2013. Il responso ar-
il prestigio di una iniziativa, quella messa in campo
iettati verso un futuro sostenibile. Strategia, que-
riva dal Premio ABI per l’innovazione nei servizi
dall’Associazione Bancaria Italiana, capace di coa-
sta, che la nostra Banca persegue già da diversi
bancari 2013, assegnato a Milano nell’ambito del
gulare e mettere in evidenza le buone pratiche e
anni su più fronti, allineando tutta l’attività in un
Forum promosso da ABI Lab “Bank in Touch” con
le eccellenze degli istituti di credito italiani, i quali,
progetto coerente e coordinato, in modo da svol-
l’obiettivo di concentrare le esperienze in termini
pur in uno scenario di crisi, riescono a perseguire
gere questo ruolo anche in maniera esemplare
di innovazione, sostenibilità, mobilità, evoluzione
non solo obiettivi di budget, ma anche strategie
verso i propri stakeholders. E, su questa strada,
Information Tecnology ed efficienza. Le idee e le
orientate alla sostenibilità
è proprio la BCC San Marzano di San Giuseppe,
soluzioni più innovative e tecnologiche applicate
Così, la commissione scientifica ha deciso di asse-
secondo l’ABI (Associazione Bancaria Italiana), la
dalle banche a prodotti, servizi e relazione con le
gnare all’unanimità il Premio alla BCC San Marza-
12
Gennaio/Giugno 2013
no di San Giuseppe, con questa motivazione: «La
Giuria ha decretato vincitore il progetto in quanto
sottolinea l’impegno di una piccola realtà bancaria
Il Progetto:
La compensazione forestativa
a fronte delle emissioni prodotte
che, in linea con l’attenzione rivolta dal settore sui
temi della sostenibilità, ha adottato attente misure
per il miglioramento dell’ambiente e la riduzione
del proprio impatto ambientale. Inoltre, la Banca
si è fatta promotrice di iniziative per la riduzione
dell’impatto ambientale, coinvolgendo anche altre realtà produttive del territorio di riferimento
quali Amministrazioni comunali e altre associazioni con l’obiettivo di creare una rete di relazioni e
attivare progetti per la comunità».
«Abbiamo fatto dell’innovazione, in un’ottica
orientata alla qualità del servizio alla clientela, una
delle nostre sfide più importanti», ha detto il Direttore Generale della BCC San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma alla nutrita e qualificata
platea nel corso della cerimonia di assegnazione
del riconoscimento, «vincere il Premio di Banca
Sostenibile, grazie al nostro impegno nel costituire reti positive e favorire le buone pratiche, ci dà
Il Presidente del CNEL, Antonio Marzano, premia il Direttore Generale, Emanuele di Palma nel corso di “Bank in Touch” 2013, che
ha assegnato alla nostra Banca il Premio nella Sezione Sostenibilità
impulsi a continuare su questa strada. E’ un riconoscimento che dedichiamo a Taranto affinché
La BCC San Marzano di San Giuseppe, è stata selezionata per il
recuperi appieno, con il contributo di tutti, la sua
progetto “BCC San Marzano Green vs. CO2”, iniziativa che pone la
dignità di città sostenibile».
Banca ai vertici della sostenibilità, coniugando in maniera diretta
«I progetti presentati quest’anno – ha detto An-
il proprio localismo. L’iniziativa, infatti, si pone come obiettivo,
tonio Marzano, Presidente del Cnel e della Giuria
quello di risparmiare in maniera notevole sull’impatto ambientale
del Premio ABI, consegnando il Premio alla BCC
e di tramutare in natura la percentuale di CO2 prodotta. Così, ad
San Marzano di San Giuseppe - rappresentano a
esempio, a fronte delle 19mila tonnellate di CO2 prodotte nel 2011
pieno la vocazione a innovare che caratterizza le
nel corso della normale attività operativa, saranno impiantati alberi in
banche, sempre più attente a coniugare l’evolu-
misura tale da compensare l’inquinamento. A ciò, la nostra Banca ha
zione tecnologica e l’efficienza con la solidarietà
affiancato un’attenta politica di risparmio energetico e di riduzione
e la vicinanza a clienti e territorio». Parole, queste,
della carta (sono prodotti in media 80mila fogli annui in meno rispetto
che trovano concretezza nell’operato della nostra
al passato) grazie al supporto della tecnologia che fa viaggiare tutte
Banca. Infatti, in tale contesto, la BCC di San Mar-
le comunicazioni – soprattutto con le pubbliche amministrazioni - e
zano non solo mostra interesse verso tematiche
le operazioni su supporto elettronico. Pratica, questa, sempre più
economiche, che le sono proprie, ma vuol anche
diffusa e che la Banca sta orientando in maniera costante verso la
mettere in atto un concreto impegno verso il terri-
propria clientela. Il progetto parte dalla volontà della Banca di ridurre
torio e la comunità. Per questo motivo, nell’ultimo
l’impatto ambientale della propria attività lavorativa, dal punto di vista
Rapporto di Sostenibilità, la Banca si è interrogata
delle emissioni dirette e indirette di C02, mediante la compensazione
circa la quantità di anidride carbonica immessa
forestativa e la massima limitazione dell’uso della carta ottenuta
direttamente o indirettamente nell’ambiente,
con lo sfruttamento dei canali informatici per clienti e la Pubblica
progettando di realizzare, in collaborazione con il
Amministrazione. L’attività è integrata, inoltre, dall’utilizzo di carta
proprio territorio, attività di riforestazione urbana
amica dell’ambiente, e da una costante attività di raccolta differenziata
compensativa, là dove vi sia la necessità di ripri-
all’interno degli uffici. Infine, il progetto prevede un piano pluriennale
stinare o costituire ex novo delle aree di verde
da attuare in collaborazione con le amministrazioni locali, per il varo di
pubblico.
progetti di verde pubblico nei comuni in cui è presente una filiale.
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Guarda gli spot
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la nuova campagna di comunicazione
Eleonora Siro: il volto bello
della BCC San Marzano
La metafora del Bancomat
per un difficile rapporto
E’ Eleonora Siro la protagonista della nuova campagna di
comunicazione della nostra Banca. La brava attrice pugliese, diretta
da Alessandro Zizzo, ha deciso di essere il volto della BCC San
Marzano di San Giuseppe in una serie di quattro spot sviluppati sulla
traccia della campagna di comunicazione che ha reso celebre il modo
informale di promuovere il proprio marchio al Sistema del Credito
Cooperativo. Sono quattro storie quotidiane (accentuate da situazioni
al limite del paradossale) nel corso delle quali la protagonista si trova
ad essere felice cliente di una Banca realmente differente.
Nel terzo spot, invece, il protagonista dietro la metafora del
bancomat, si ritrova a dove fronteggiare una banca-macchina,
fredda e incapace di comunicare, cogliendone gli aspetti umani della
relazione. Intimidito e sconfortato, perderà la sua battaglia contro
la macchinetta infernale che lo costringerà a ripetere le operazioni
senza poter ottenere ciò che voleva. Anche in questo caso, la
protagonista osserva attentamente ciò che accade in una manciata
di secondi che mettono in luce un netto distinguo di rapporto fra il
cliente e la banca, evidenziando però la differenza di relazione.
Quattro storie raccontano
la quotidianità dei protagonisti
Diventare Soci della BCC?
E’ facile quanto bere un caffè
Comparse e maestranze, circa cinquanta persone in tutto,
hanno fornito il loro contributo alla realizzazione degli spot girati
fra Grottaglie, Francavilla e Mesagne. Due spot, raccontano le
disavventure di altrettanti giovani alle prese con una burbera e fiscale
cassiera di un supermercato, il primo; e con l’impiegato di un ufficio
pubblico particolarmente ingessato nel suo burocratese, il secondo.
In entrambi i casi, i poveretti sono costretti a scontrarsi con il muro
dell’incomunicabilità sotto lo sguardo incuriosito e solidaristico, ma
allo stesso tempo impotente, della protagonista, Eleonora Siro.
Alla fine del percorso, la protagonista – cliente soddisfatta – decide
di fare il grande passo: diventare socia della BCC San Marzano di
San Giuseppe. All’interno della filiale, troverà un mondo di sorrisi e
cortesia, ma anche informazioni chiare e comprensibili. Insomma, è la
scelta giusta. Ma anche facile, come sorseggiare una tazzina di caffè.
Ed è proprio questo il pay-off messo in risalto nell’ultimo spot. Dopo
aver visionato il mondo dei vantaggi riservati ai soci, Eleonora entra
a far parte della grande famiglia della nostra Banca certificando: «E’
proprio vero, la mia Banca è differente».
Gennaio/Giugno 2013
ilconvegno
Recessione:
come è cambiata la legge
Crisi: Focus a Brindisi sulle novità legislative.
Giudici, avvocati, commercialisti e banca locale
hanno discusso su accordi, concordati e risanamento imprese
Che cos'è il QR Code?
I codici QR sono codici a barre
bidimensionali che possono
memorizzare informazioni come
URL, indirizzi e-mail o anche
semplicemente un bigliettino da visita.
Utilizziamo questi codici QR poiché,
all'interno di un solo crittogramma,
possono essere memorizzati fino a
circa 4000 caratteri alfanumerici, più
che sufficienti, quindi, per contenere
tutto l'indirizzo Web di un sito. I codici
QR sono facilmente leggibili da uno
Smartphone di ultima generazione
dotato di videocamera. Sui siti Apple
Store e Android Market è possibile
scaricare l'applicazione chiamata
"scanner QR code" da installare sul
proprio Smartphone.
Come funziona il QR Code?
Riflettori sulla crisi e sulle novità legislative. Sono sta-
«La recessione – spiega il Direttore Generale della BCC San
ti questi i binari sui quali si è sviluppato il convegno di
Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma – richiede
approfondimenti sulle “Recenti novità legislative in ma-
in maniera ancora più preminente, una comunicazione
teria di Procedure Concorsuali”, svoltosi a Brindisi (nella
chiara ed efficiente ed una interpretazione corretta della
sala della Biblioteca Forense “Avv. Carlo Monticelli” del
normativa. Le aziende alle prese con la crisi negli ultimi
Tribunale), su iniziativa dell’Ordine dei Dottori Commer-
anni hanno la necessità di poter contare su un rapporto
cialisti e degli Esperti Contabili e quello degli Avvocati,
e interlocutori in grado di fornire un’assistenza corretta.
appartenenti alla Circoscrizione del Tribunale di Brindi-
Da qui la sensibilità degli Ordini dei Commercialisti e de-
si, in collaborazione con la nostra Banca. «Il Convegno
gli Avvocati, di approfondire con un focus importante le
– hanno spiegato ad una voce i presidenti degli ordini
ultime novità legislative. Noi, come Banca locale siamo
professionali territoriali, Giovanni Fabio Aiello (ODCEC) e
sempre pronti a collaborare con le istituzioni, per fornire
Carlo Panzuti (Avvocati) – ha rappresentato un momen-
il nostro fattivo contributo alla riflessione».
to di riflessione sugli strumenti normativi esistenti per
Il programma, piuttosto denso, è stato aperto dagli in-
affrontare lo stato di crisi delle piccole e medie imprese,
dirizzi di saluto, formulati dal Presidente del Tribunale,
oggi particolarmente colpite in ogni settore dell’eco-
Francesco Giardino, cui ha fatto seguito la relazione uffi-
nomia reale, in linea con quanto disposto dal Decreto
ciale a cura del Francesco Giliberti, giudice della sezione
Legislativo 83/2012 sulle nuove modalità procedurali
fallimentare del Tribunale di Brindisi. A ruota, sono inter-
previste per i Concordati Preventivi e per gli Accordi di
venuti, per fornire visione e chiavi interpretative delle
Ristrutturazione Debiti e nella considerazione del ruolo
novità: il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi,
incidentale svolto dalle banche in sede di risanamen-
Avv. Carlo Panzuti; il Presidente dell’ODCEC di Brindisi,
to delle imprese in crisi. E per questo ringraziamo anche
Giovanni Fabio Aiello; e il Direttore Generale della BCC
la BCC San Marzano di San Giuseppe, per la sensibilità
San Marzano di San Giuseppe, Emanuele di Palma. I
dimostrata partecipando attivamente alla progettazione
lavori sono stati coordinati dal Alessandro Garganese,
dell’evento».
dell’ODCEC Brindisi.
Gennaio/Giugno 2013
Una volta scaricata l'applicazione ed
installata sul proprio Smartphone, va
lanciato il programma. Lo schermo
dell’apparecchio verrà oscurato
lasciando solo un quadrato, tagliato a
metà da una linea rossa. La linea rossa
va centrata a metà del QR Code e si
deve attendere fino a quando i tre led
verdi agli angoli del codice appaiono
come in figura.
A questo punto lo Smartphone
emetterà un "beep" e comparirà un
messaggio.
Scelta l'opzione desiderata, si potrà:
- Aprire il link con il browser di
navigazione;
- Condividere il link via e-mail;
- Condividere il link via SMS.
15
nuovaintesa
ACCORDO BCC SAN MARZANO-INTERFIDI
Patto per l’agricoltura:
un aiuto concreto alle piccole
e medie imprese
A disposizione del comparto un Fondo derivante dall’ex Misura POR 4.23 e destinato, in maniera prevalente,
all’acquisto di terreni, immobili, macchinari e attrezzature, ma anche per l’innovazione tecnologica e dei sistemi
informatici. Il Direttore Generale Emanuele di Palma: «Occorre ripensare il futuro in un’ottica di recupero delle
nostre storiche tradizioni economiche»
Fornire un ulteriore sostegno al comparto agrico-
lo scopo di dotare il settore di un nuovo volano
matici, spese generali (consulenze e brevetti), pri-
lo e agroalimentare. E’ questo l’obiettivo del Fondo
finanziario. A beneficiarne sono le piccole e medie
mo acquisto di bestiame, acquisti per il migliora-
messo a disposizione del settore (riveniente dal’ex
imprese agricole e agroalimentari. Il finanziamen-
mento genetico del patrimonio zootecnico, spese
Misura POR 4.23), grazie alla collaborazione fra BCC
to è destinato all’acquisto di terreni, costruzioni,
per il miglioramento ambientale, capitalizzazione
San Marzano di San Giuseppe e Interfidi Taranto.
acquisizioni o miglioramento di beni immobili,
e consolidamento finanziario delle imprese agri-
L’iniziativa è stata suggellata da un accordo che ha
nuovi macchinari e attrezzature, programmi infor-
cole. «Occorre ripensare il futuro – dice il Direttore
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Gennaio/Giugno 2013
Generale, Emanuele di Palma - in un’ottica di recupero delle nostre storiche tradizioni economiche.
L’agricoltura diventa quindi un’importante possi-
Il Presidente di Interfidi,
Michele Dioguardi:
«Noi realmente al fianco del comparto»
bilità di rilancio, più che in passato, se declinata
«Con questo importantissimo accordo con un Istituto di credito
in chiave moderna e con direttrici chiare. Penso
cooperativo (come la BCC di San Marzano di San Giuseppe, le cui
soprattutto all’eco-sostenibilità e alle produzioni
ragioni statutarie sono finalizzate alla coesione sociale e alla crescita
biologiche. La strada dell’agricoltura oggi è pro-
responsabile e sostenibile del territorio in cui opera), il Consorzio
prio questa: favorire una sempre maggiore presa
di garanzia Interfidi di Taranto intraprende la strada di interventi
di coscienza di qualità e potenzialità di un com-
finalizzati ai vari settori produttivi ionici alle prese con difficili
parto in continua evoluzione. La fase d’emergen-
situazioni di accesso al credito, specie al Credito di Conduzione –
za e le incognite industriali, devono portare l’area
spiega il Presidente di Interfidi, Michele Dioguardi –. Con questo
ionica verso una profonda riflessione in grado di
atto, Interfidi media, e soprattutto avalla, grazie alla disponibilità di
leggere le nuove prospettive. La Banca locale, co-
500.000 euro (con moltiplicatore 3-3,5) rivenienti dall’ex POR 4.23,
munque, non farà mai mancare il proprio apporto
un rapporto tra le necessità del sistema produttivo agroalimentare
a quei progetti imprenditoriali che possono con-
dei propri associati e le (garantite) opportunità operative della stessa
tribuire in maniera chiara alla ripresa, soprattutto
Banca. Un’idea, tra l’altro, prontamente accolta e approvata dal
in un comparto il cui ruolo strategico è inequivo-
Consiglio d’amministrazione Interfidi, nata su sollecitazione della
cabile per l’economia non solo del territorio, ma
Consulta dei Presidenti delle cinque Associazioni agricole attive sul
dell’intero sistema regionale».
nostro territorio, preoccupati dalle difficili condizioni di liquidità
dei propri associati impossibilitati ad accedere a un indispensabile
Credito di Conduzione. Sappiamo tutti quanto sia difficile condurre
un’azienda dal momento produttivo a quello realizzativo se non si
ha la possibilità materiale di resistere a tempi, modi e pressioni di
mercato. Per questo, il nostro innovativo accordo-pilota è tarato
COSA PREVEDE
L’ACCORDO
Gli agricoltori e le aziende possono
optare per il prestito chirografario
su crediti a piccole medie e mini aziende agricole che possono in
maniera celere e agevolata accedere alle liquidità adeguate al breve
arco produttivo: solitamente tra i 12 e i 18 mesi. E qui sottolineo solo
un dato: sono 11.384 i titolari di aziende agroalimentari iscritti alla
CCIAA di Taranto».
(massimo 50.000 euro, durata 84
mesi comprensivi di 12 mesi di
preammortamento, al tasso fiso
del 5,75% e Garanzia Interfidi pari
al 40%); per il mutuo fondiario/
ipotecario (massimo 100.000 euro,
durata 180 mesi comprensivi di
24 mesi di preammortamento,
tasso fisso del 5,50% e Garanzia
Interfidi pari al 25%); apertura di
credito in conto corrente (importo
concedibile 30.000 euro con
Garanzia Interfidi pari al 40%).
Gennaio/Giugno 2013
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newsBCC
TARANTO PATRIMONIO UNESCO:
IDEA DEL LIONS CLUB FALANTO
ASD BENIZIO:
CUORE E POLMONI D’ACCIAIO
La candidatura di Taranto a Patrimonio dell’Unesco
potrebbe essere l’occasione per far ritrovare
l’identità culturale di un grande territorio. Di
questo è convinto il Lions Club Falanto che, nella
persona del Presidente Enrico Grilli, ha varato un
progetto che, con il sostegno della nostra Banca,
rappresenta un primo tassello verso un percorso
articolato e complesso. La prima fase è stata
sintetizzata da un convegno che ha richiamato
rappresentanti istituzionali, esperti e tecnici, al
fine di trovare un punto d’incontro che possa essere
racchiuso in un percorso comune. Dice il Presidente
Grilli: «Vogliamo sostenere l’iniziativa intrapresa
dal Comune di Taranto di porre la candidatura
della Città Vecchia a patrimonio dell’Unesco e, allo
stesso tempo, puntiamo a focalizzare l’attenzione
sullo stato di degrado in cui versa ormai la parte
antica della città, quella parte che è stata, ed è
tutt’ora, il cuore della Tarantinità». A recepire le
istanze della Capitale della Magna Grecia, la Prof.
ssa Tatiana Kirova (Consulente dell’UNESCO e
docente di restauro della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino).
Sugli scudi, l’ASD Euprepio Benizio. Il gruppo sportivo
ciclistico fondato nel 2008 e intitolato alla memoria di
Euprepio Benizio, indimenticato ciclista francavillese,
viaggia con la BCC e conta nel suo team 12 atleti.
La squadra primeggia in competizioni a carattere
regionale e nazionale trionfando come nel caso
di Raffaele Benizio (fratello di Euprepio) primo
al Campionato regionale su strada e secondo nel
Campionato nazionale su strada; o di Mino Mascia,
vincitore del Campionato regionale Cronometro
individuale. Fra le gare che hanno visto protagonista
l’associazione: la Gran Fondo nazionale e internazionale
della Nove Colli e la Maratona delle Dolomiti, con
ottimi piazzamenti. Nella prima con Cosimo Magrì e
Daniele Però, nella seconda con Piero Di Coste.
Al Presidente Francesco Cavallo
il “Cataldus d’Argento”
È STATO ASSEGNATO AL NOSTRO PRESIDENTE FRANCESCO
CAVALLO IL “CATALDUS D’ARGENTO”, RICONOSCIMENTO
ANNUALE CONFERITO IN OCCASIONE DEI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN CATALDO, PATRONO DI TARANTO, CON
IL PATROCINIO DELL’ARCIDIOCESI DI TARANTO, DEL COMITATO DEI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN CATALDO E
DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI TARANTO. AL NOSTRO
PRESIDENTE È STATO ASSEGNATO IL “CATALDUS SPECIALE”.
PREMIATI, INOLTRE, S.E. MONS. FILIPPO SANTORO (ARCIVESCOVO METROPOLITA DI TARANTO (IL “CATALDUS D’ARGENTO 2013”), ALL’AVV. PIERO RELLEVA (PER LE ATTIVITÀ MORALI
E SOCIALI), AD ANNA MARIA CHIARELLI (VOLONTARIATO),
FRANCO LA SORSA (ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI), PROF.SSA
ANNA PAOLA PETRONE-ALBANESE (ATTIVITÀ CULTURALI).
LA CERIMONIA SI È SVOLTA ALL’INTERNO DEL PRESTIGIOSO
SALONE DEI VESCOVI DEL PALAZZO ARCIVESCOVILE, DAVANTI AD UNA PLATEA NUTRITA E QUALIFICATA.
IN 3.000 PER ANIMARE
SPORT IN PIAZZA
Oltre tremila persone hanno presto parte alla duegiorni dedicata allo sport inteso come fatto sociale
ed educativo. A promuovere l’iniziativa, il Comune
di Taranto insieme alle associazioni sportive del
territorio. Ovviamente, all’evento, sostenendo
il CUS Jonico, ha aderito anche la nostra Banca
che ha voluto far sentire la propria vicinanza ad
un progetto teso ad affermare i valori etici dello
sport e consolidare il legame tra il territorio e le
associazioni sportive, le vere protagoniste della
manifestazione. Testimonial dell’evento è stata la
campionessa tarantina di tennis, Roberta Vinci.
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Il Direttore Generale Emanuele
di Palma incontra gli universitari
LA BANCA SPIEGATA AGLI STUDENTI UNIVERSITARI. IL DIRETTORE GENERALE EMANUELE DI PALMA E’ STATO PROTAGONISTA DI UN INTERVENTO ALL’UNIVERSITA’ LUM JEAN
MONNET DI CASAMASSIMA (BARI). LO SPUNTO E’ STATO
DATO DAL SEMINARIO “IL BILANCIO BANCARIO”, RISERVATO
AGLI STUDENTI DI ECONOMIA FREQUENTANTI IL MASTER DI
ALTO LIVELLO E PROMOSSO DAL PROF. GIANFRANCO ELIA.
IL DIRETTORE GENERALE, HA COLTO L’OCCASIONE PER CONFRONTARSI CON GLI STUDENTI SULL’OPERATIVITA’ MODERNA DEL SISTEMA BANCARIO.
FRANCAVILLA FONTANA:
UNA NUOVA FACCIATA PER
LA CHIESA MARIA SS. DELLA CROCE
Raccogliendo l’invito del parroco, Fra Milko Gigante, la
nostra Banca ha sostenuto i lavori di ristrutturazione
della Parrocchia Maria SS. della Croce in Francavilla
Fontana. L’intervento ha riguardato il consolidamento
delle statue esterne e la pulizia della facciata della
chiesa, che è tornata a risplendere in tutta la sua
bellezza ridando smalto all’intero comprensorio, visto
che la parrocchia è anche sede del Convento dell’Ordine
dei Frati Minori di Francavilla Fontana. L’origine della
chiesa è risalente al Medioevo, probabilmente XIV
Secolo, mentre la facciata è del 1910, con dominante
stile barocco.
Gennaio/Giugno 2013
Il “Menichella 2013”
ha premiato la Presidente RAI
Anna Maria Tarantola
Cerimonia di consegna a Roma, nella Biblioteca
del Senato, dell’XI Edizione del Premio “Menichella” promosso dalla Fondazione Nuove Proposte,
la cui finalità è quella di onorare, nel ricordo e
nel segno di un grande economista del passato, il
Menichella appunto, studiosi e istituzioni finanziarie di oggi che si sono impegnati nel proporre
e realizzare progetti di crescita nel nostro Paese. L’Edizione 2013 è stata assegna alla Presidente
della Rai Anna Maria Tarantola (per il suo prece-
LA NOSTRA BANDIERA
SVENTOLA IN BURKINA
I tempi rapidi, in un’operazione
bancaria, possono salvare tante vite.
Con questo spirito nasce un progetto
al quale la nostra Banca ha collaborato con slancio. «Abbiamo chiesto alla BCC di poter usufruire di un prestito
per acquistare in Burundi, nel paese di Rutana, una struttura da adibire a poliambulatorio adiacente alla clinica
per la maternità che siamo riusciti a costruire con tante donazioni – racconta don Martino Mastrovito, Parroco
della Chiesa dello Spirito Santo (Taranto2) –. Ringrazio la nostra Banca e, in particolare, il Direttore Salvatore
D’acquisto e Daniela Blasi per aver saputo cogliere l’importanza del progetto. Sono questi i piccoli gesti che
possono cambiare il mondo».
La struttura comprata è già funzionante: «La stiamo adibendo – spiega don Martino – a sala in cui ottenere
informazioni mediche e fare prevenzione, perché in Burkina molte malattie sono dovute alla non conoscenza
dei rischi che possono portare abitudini sbagliate». Accanto al poliambulatorio c’è l’ospedaletto, chiamato
“clinica della maternità”, con 16 camere, uno spazio autonomo adibito a foresteria per i medici che prestano
servizio e una piccola cappella, perché i bisogni dello spirito vanno di pari passo con la guarigione del corpo.
«E la nuova struttura adibita a punto informativo è stata dedicata a San Giuseppe, patrono di San Marzano,
come gesto doveroso e sentito nei confronti della Banca».
dente incarico in Banca d’Italia). Il Premio Testimonianza, per il continuo sostegno alla crescita
culturale del territorio, è stato assegnato alla
BCC San Marzano di San Giuseppe, al nostro Direttore Generale Emanuele di Palma.
La cerimonia, svoltasi in una numerosa e qualificata cornice di pubblico, ha visto la partecipazione di ben quattro ministri: Paola Severino della
Giustizia, Anna Maria Cancellieri Interni, Lorenzo
Ornaghi Beni culturali, Francesco Profumo università e scuola, il Presidente della Consob Giuseppe Vegasil, il presidente degli Industriali Gior-
CON IL PROGETTO ETIBER VICINI AI
MALATI DI ALZHEIMER
La nostra Banca sostiene l’Associazione Sos Alzheimer
Taranto Onlus che, in collaborazione con l’Ospedale
Fatebenefratelli di Roma, si è fatta promotrice del
Progetto Etiber. Si tratta di un protocollo informatico
basato sul modello assistenziale Tiber (tecnologia per
l’informazione il benessere e la ricerca), il quale fornisce
alle famiglie del territorio che vivono i problemi e disagi legati all’assistenza dei malati di alzheimer, una
piattaforma telematica in grado di abbattere le distanze e raggiungere facilmente i malati nel proprio domicilio
con un programma personalizzato secondo le diverse esigenze. Info sul sito www.etiber.taranto.it.
gio Squinzi, Sergio Zavoli (Presidente della Commissione di Vigilanza), Maria Pia Fanfani, dell’ex
segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni
e del Direttore Generale della Rai Luigi Gubitosi.
UN SUCCESSO raggiunto grazie all’impulso e alla
vivacità del Presidente della Fondazione Nuove
Proposte, Avv. Elio Greco, e al coordinamento del
Prof. Francesco Lenoci, Presidente del Comitato
Scientifico del Premio “Donato Menichella”.
Gennaio/Giugno 2013
MOSTRA E CATALOGO BCC PER L’ARTISTA
LEONARDO LEONE
Rosso, giallo, verde. Sono questi
i colori dominanti che il giovane
artista pugliese Leonardo Leone, ha
raccolto all’interno del suo ultimo
lavoro, griffandolo sotto la traccia
“Fra poco tutto cambierà”. Già
vincitore di diverse rassegne in
ambito nazionale, l’artista che opera
e risiede a Manduria, con il sostegno
della nostra Banca ha proiettato in un
unico grande contenitore le sue opere
accomunate oltre che dalle tonalità
cromatiche particolarmente accese a
tal punto da richiamare il caldo torrido
del mezzogiorno, anche dalla pianta
simbolo della Puglia, l’olivo, e da una
sfera che, come spiega la docente di storia dell’arte Giuseppina Di Napoli «Fin dai tempi della Grecia classica è
stato un elemento di grande valore simbolico, rappresentava la perfezione, l’armonia del mondo sovrasensibile, è
stata sovente simbolo del cosmo visibile, in quanto riflesso del cosmo invisibile». E poi l’olivo, simbolo della Puglia
«maestoso e vecchio saggio che protegge e avvolge lo spazio intorno con i suoi rami».
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“Il Pasticciere”, dolce-noir con la
Puglia da sfondo
GLI STUDENTI RICORDANO LA “STORIA DELL’ITALIA”
Una rilettura della nostra Storia patria. A offrirla, con il sostegno della Banca di Credito Cooperativo di San
Marzano di San Giuseppe, è stata la Scuola Casalini di San Marzano di San Giuseppe, in occasione della
commemorazione del 68esimo Anniversario della Liberazione Italiana. L’occasione ha messo a confronto storici
e componenti delle Forze Armate, per offrire un ricordo dettagliato di quella tappa storica dell’Italia tesa ad
esaltare i valori della Libertà. All’iniziativa, ha preso parte il nostro Presidente Francesco Cavallo e le massime
autorità civili e militari del territorio.
È nelle sale, “Il Pasticciere”, il film che si avvale
dell’operzione di product placement della no-
I RACCONTI PUGLIESI RISCRITTI DAL PROFESSOR GIUSEPPE LAINO
“Ed ora ad Occidente. Verso Campo Freddo”. E’ questo il suggestivo titolo dell’ultima fatica letteraria del Prof.
Giuseppe Laino, storico studioso delle antiche tradizioni pugliesi. Il volume, dato alle stampe da Scorpione
Editrice, raccoglie una serie di racconti popolari pugliesi. Teatro della presentazione, moderata dalla giornalista
Lilli D’Amicis, il nostro Auditorium di Grottaglie, dove l’iniziativa è stata animata e promossa dall’Associazione
Culturale Koinè “Giuseppe Battista” (con l’infaticabile Roberto Burano), il locale Lions Club e il Liceo “Moscati”.
stra banca. il noir, ambientato in puglia, ha avuto
l’onore di aprire la 14esima edizione del festival
del cinema europeo di lecce, alla presenza delle
principali autorità regionali, provinciali e locali
e all’intero cast. Vincitore del premio “Cine-cibo”, il
film è prodotto da alessandro contessa,
direttO da Luigi Sardiello e interpretatO da Antonio Catania, Rosaria Russo, Ennio Fantastichini,
ALUMNI BOCCONI E BCC SAN MARZANO, RIFLETTORI
PUNTATI SUL “MADE IN PUGLIA” E LE ECCELLENZE LOCALI
Alumni Bocconi e BCC San Marzano di San Giuseppe, sempre più fianco a fianco per valorizzare i giovani e
le eccellenze del territorio. L’occasione è stata offerta da “Il Gusto di Comunicare”, evento culturale a sfondo
benefico, svoltosi nella splendida cornice del Castello degli Imperiali di Francavilla Fontana. A promuoverlo,
in maniera diretta, la Bocconi Alumni Association (BAA), che conferma il suo grande seguito in Puglia: è la
seconda regione di provenienza degli studenti dell’università milanese. La collaborazione della nostra Banca è
stata affiancata anche da alcune associazioni di giovani professionisti fortemente radicante nel territorio: AIGA
Brindisi, Rotaract Alto Salento e Rotaract Taranto, con il patrocinio del Comune di Francavilla Fontana e del
Rotary Club Francavilla Fontana Alto Salento e il contributo di Confindustria Brindisi Giovani Imprenditori.
Circa duecentocinquanta i giovani professionisti e imprenditori – di cui oltre ottanta Alumni della Bocconi –
provenienti da ogni parte d’Italia e da diverse città europee, hanno partecipato ad un momento di alto spessore
formativo e culturale quale è stata la conferenza sulle tecniche e strategie di comunicazione tenuta da massimi
esperti della materia e svoltasi anche attraverso momenti di interazione con il pubblico. La serata ha avuto un
momento benefico il cui ricavato è stato devoluto al sostegno dell’AIL, Associazione Italiana contro le leucemie,
i linfomi e il mieloma.
Sara D’Amario, Ivan Zerbinati, Antonio Stornaiolo,
Silvana Bosi, con la partecipazione di Emilio Solfrizzi. L’ANteprima nazionale è stata preceduta da
una conferenza alla quale hanno preso parte,
fra gli altri, antonella gaeta (presidente dell’apulia film commission) e alberto la monica (presidente della rassegna promossa nel capoluogo
salentino), i quali hanno rimarcato la bontà della collaborazione fra mondo cinematografico e
imprese, additando l’esperienza de “IL pasticciere”
«come una buona pratica da imitare».
In 500 stregati dal Prof. Galimberti
che torna in estate con la BCC
IL PROF. UMBERTO GALIMBERTI E’ RIMASTO AFFASCINATO
DALLA PUGLIA. DOPO ESSERE STATO IL PROTAGONISTA
DELLA CHIUSURA DELLA RASSEGNA “PERCORSI D’AUTORE
2012”, RICHIAMANDO OLTRE 500 PARTECIPANTI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “CRISTIANESIMO, LA RELIGIONE DEL
CIELO VUOTO” (SVOLTASI NELL’AULA MAGNA DELLA FACOLTA’ DI GIURISPRUDENZA DI TARANTO), IL CELEBRE FILOSOFO
RITORNERA’ NEL CORSO DELL’ESTATE 2013 PER UN NUOVO
PERCORSO CULTURALE CON LA NOSTRA BANCA.
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Gennaio/Giugno 2013
Con “Contemporanea”
il quotidiano diventa Arte
“CONTEMPORANEA”, OVVERO IL QUOTIDIANO RIVISTO IN
CHIAVE CERAMICA. L’IDEA ARTISTICA BRILLANTE È DI FRANCESCO E ANTONIO SPAGNULO (IL PRIMO ARTISTA E DESI-
LE ULTIME AQUILE: FRA LAVORO E AMBIENTE
Ha visto la luce il lungometraggio amatoriale “Le Ultime Aquile”. La pellicola, che si avvale del sostegno della
nostra Banca, è stata realizzata da due giovani registi locali, Tony Zecca e Mino Chetta. Il tema trattato è
assolutamente attuale per l’area ionica: l’incrocio fra lavoro e ambiente ed è stato girato oltre che in Puglia,
anche in Calabria, Basilicata e a Roma. Dopo l’anteprima avvenuta all’interno della Sala Assemblee della nostra
Banca, il film sarà proiettato gratuitamente (non avendo scopo di lucro è a disposizione delle associazioni che
ne faranno richiesta), unitamente a confronti su ambiente e lavoro.
GNER, IL SECONDO PITTORE, GRAFICO E CERAMISTA), DUE
GIOVANI MAESTRI CHE, OSPITI DELLA GALLERIA DI VINCENZA
MONTEFORTE E SOSTENUTI DALLA NOSTRA BANCA, HANNO CONQUISTATO IL PUBBLICO AL CASTELLO EPISCOPIO DI
GROTTAGLIE CON LA PERSONALE DI SCULTURE E INSTALLAZIONI CONIUGANDO LA COMPETENZA SUI MATERIALI E
SUI PROCESSI DI TECNOLOGIA CERAMICA CON UN MESSAGGIO ARTISTICO RICCO DI CONTENUTI E DI RIFLESSIONE. IL
LORO ITINERARIO ARTISTICO SI PUÒ RIASSUMERE NELL’IDEA
DI ARTE PER RIFLETTERE, PER APRIRE UNO SQUARCIO SUL
MONDO DI OGGI; SUI SUOI VALORI-NON VALORI; IL TUTTO
ACCOMPAGNATO DA UNO SPIRITO IRONICO INTELLIGENTE
E MAI FUORI POSTO E DALL’ACCURATEZZA TECNICA E DI
ESECUZIONE PROPRIA DEI GRANDI MAESTRI, APPRESA ED
AFFINATA IN ANNI DI STUDIO E DI APPLICAZIONE.
LA SCELTA DEL TITOLO “CONTEMPORANEA”, CHE POTREBBE SEMBRARE QUASI UN OSSIMORO, DI FRONTE ALL’ARTE
LA FOTO DELLA SHOAH NEL LIBRO DI FEDERICO PIRRO
“Fra le ombre di Auschwitz” di Federico Pirro è stata l’occasione per riflettere sugli orrori della guerra e la
tragedia della Shoah. Il volume del giornalista è stato presentato all’interno del circuito “Percorsi d’Autore” che
vede fianco a fianco la nostra Banca con il Presidio del Libro. Il testo è un viaggio, anche fotografico, all’interno
del più grande genocidio che la storia ricordi. Un viaggio fatto di ricordi, racconti, appunti e memoria visiva per
non dimenticare.
CONTEMPORANEA CARATTERIZZATA DA UN’”APPARENTE”
FACILITÀ DI ESECUZIONE, VUOLE RIPORTARE L’ATTENZIONE
SUL SAPER FARE, NON FINALIZZATO AD UNO STERILE VIRTUOSISMO ESECUTIVO FINE A SE STESSO, MA VOLTO RIVALUTARE E RIDEFINIRE IL NUOVO RUOLO DELL’ARTE QUALE
“INTRUSO ETICO”.
Gennaio/Giugno 2013
TRA DUE RIVE SCORRE LA PENNA DI KARIM METREF
E FLAVIA PICCINNI
“Tra due rive” è stato il filo conduttore del primo appuntamento del 2013 del filone “Incontri d’Autore”. A
Grottaglie, il Presidio del Libro e la BCC San Marzano di San Giuseppe, partner del Progetto “Cultura & Sociale
ai tempi della crisi”, hanno ospitato Flavia Piccinni (scrittrice) e Karim Metref (scrittore e blogger). I due Autori
sono stati al centro di una conversazione sul Mediterraneo, letterature, identità e contesti meridiani in un pingpong che ha evidenziato il rapporto tra la nostra identità letteraria regionale e il contesto culturale meridionale
di altre regioni delle due sponde opposte del Mediterraneo. La storia millenaria dei popoli che sulle due sponde
si affacciano, è una storia di continui, mai interrotti, scambi, emigrazioni, immigrazioni e commistioni: etniche,
sociali, economiche, politiche, letterarie e linguistiche. Integrazioni profonde, piuttosto che contrapposizioni e
luttuose lotte, che pure non sono mancate. Nei nostri giorni: l’intensificarsi di inarrestabili processi migratori;
le giovanili ventate di riscossa della cosidetta “primavera araba”; la crisi finanziaria devastante che ha investito
popoli e Paesi della riva nord e che ha messo in moto quel movimento di rivolta giovanile degli “indignati”
contro le logiche disumanizzanti della globalizzazione dei mercati senza regole limiti e valori etici. Lente ma
profondissime trasformazioni culturali, che non possono non riflettersi altrettanto significativamente nella
letteratura. La letteratura, quindi, che incalza, accompagna il cambiamento, anche il più radicale: è questo il
focus della scelta tematica.
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Microfinanza Campesina,
il microcredito in Ecuador
anche con la BCC San Marzano
Anche la nostra Banca, in pool con le altre BCC, contribuisce quest’anno al sostegno del Progetto “Microfinanza
Campesina” del Credito Cooperativo italiano in Ecuador, iniziativa di successo, riconosciuta a livello
internazionale come un nuovo modello di cooperazione per combattere la povertà nei paesi in via di sviluppo. Il
Progetto, attivo da 10 anni, è basato sulla collaborazione diretta tra Federcasse, a nome del Credito Cooperativo
italiano, e Codesarrollo (l’organismo che associa le oltre 800 piccole banche di villaggio sparse sulle Ande)
sancita da un Accordo di cooperazione culturale e finanziaria siglato nel 2002. Ad oggi, il progetto ha consentito
l’erogazione di 34 milioni di dollari a beneficio di circa 150 mila famiglie di campesinos e delle attività collegate
(cooperative agricole, ecc.). La BCC San Marzano di San Giuseppe è intervenuta con un proprio finanziamento
di centomila dollari americani. Il programma, oggi il più grande progetto di sviluppo realizzato in Ecuador
con fondi privati, è diventato un “caso di scuola” per chi vuole conoscere la tecnica e le caratteristiche del
microcredito, ottenendo anche significativi riconoscimenti nazionali ed internazionali.
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Gennaio/Giugno 2013
Gennaio/Giugno 2013
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ambientenatura
Sulla rotta
di Taras
alla scoperta
dei delfini
La nostra Banca è partner della Jonian Dolphin
Conservation, promotrice di un’interessante
campagna a mare aperto. Il risultato? Il ritrovamento
nelle nostre acque di un ricco insediamento di cetacei
La Jonian Dolphin Conservation è un’associazione di ricerca
il presidente Carmelo Fanizza -. Grazie a tutti gli associati e
scientifica il cui fine principale è studiare e tutelare i cetacei, in
sostenitori, continuiamo ad essere a disposizione di chiunque
particolare i delfini presenti nel Mar Ionio settentrionale e di-
voglia cominciare a farlo, come accade con BCC di San Marza-
vulgarne risultati e contenuti. Costituita tre anni fa da un grup-
no di San Giuseppe che grazie alla recente partnership istituita
po di appassionati del mare, profondi conoscitori dell’ambien-
stiamo sviluppando progetti di divulgazione di notevole rile-
te marino nei suoi aspetti più disparati, che hanno dato vita
vanza nazionale, il contributo di BCC aiuterà la Jonian Dolphin
ad un gruppo di lavoro in cui tutti (studiosi, operatori, tecnici,
Conservation e di riflesso contribuirà alla tutela di quanto ci è
professori universitari e skipper professionali) mettono le loro
stato donato».
esperienze ed attitudini a disposizione della “ricerca” , intesa nel
Guarda i delfini del
Mar Ionio
24
senso più profondo del termine, operando direttamente sul
I delfini sono stanziali e si riproducono
campo per raccogliere dati e informazioni sui cetacei presenti
nel Golfo di Taranto
nel mar Ionio, con l’unico scopo di creare la consapevolezza
In anni di osservazioni i ricercatori della JDC avevano matu-
nell’opinione pubblica che bisogna proteggerli. “Esplorare…
rato la convinzione che il Golfo di Taranto fosse una delle rare
con Rispetto… per Comprendere”, questo il motto che piace
“feeding ground” del mondo, ovvero una zona in cui i delfini,
ai più piccoli, “gli adulti di domani”.
diventano stanziali riuscendo a trovare in una stessa zona le
«Ringrazio pubblicamente chi, grazie al suo contributo ci aiuta
condizioni ottimali sia per vivere che per riprodursi. Infatti, la
quotidianamente a creare consapevolezza, “non si può proteg-
particolare conformazione batimetrica di queste acque pre-
gere qualcosa o qualcuno ignorandone l’esistenza” – spiega
senta profondi canyon sottomarini che, anche a sole due mi-
Gennaio/Giugno 2013
Gennaio/Giugno 2013
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glia dalla costa, realizzano profondità di oltre 500 metri, simili al
mare aperto in cui vivono i cetacei pelagici; il Golfo di Taranto,
inoltre, è una zona con un clima mite per gran parte dell’anno
e vi si trova una grande quantità di pesce azzurro, il principale cibo dei delfini. La conferma definitiva a questa teoria si è
avuta nell’estate del 2012, quando i ricercatori hanno avvistato numerosi cuccioli di Stenella strettamente “sorvegliati” dal
branco. La lunghezza dei cuccioli, circa 90 centimetri, attestava
che questi erano nati da pochi giorni nelle acque del Golfo
di Taranto. Dopo una gestazione di circa 12/13 mesi, infatti, la
Stenella striata partorisce un solo cucciolo della lunghezza di
circa 90 cm e del peso medio di 12 chilogrammi.
Sulla rotta di Taras
Da quest’anno per le escursioni, si può contare sul nuovissimo
Catamarano da Ricerca “TARAS” progettato e realizzato appositamente per coinvolgenti attività di studio. Con i ricercatori si
possono identificare gli esemplari fotografando la loro pinna
dorsale “foto identificazione”, ascoltare e registrare fischi e click
degli esemplari “vocalizzazioni”, raccogliere dati di valutazione
ambientale delle acque del Mar Ionio “parametri oceanografici” e compilare le schede di avvistamento cetacei. Tutti questi
dati saranno trasmessi e consultabili sull’Obis-Seamap (Ocean
Biogeographib Information System).
L’attività quotidiana di ricerca scientifica
La campagna di ricerca è condotta in mare nel modo meno invasivo possibile, con la registrazione dei dati sugli avvistamenti: posizionamento GPS, orario, specie e numero esemplari,
registrazioni con idrofoni, fotografie, video e raccolta dati oceanografici; da subito sono stati conseguiti risultati lusinghieri:
nel 2011, per esempio, gli avvistamenti hanno registrato una
percentuale di successo del 98%. Nel Golfo di Taranto si incontrano per lo più Stenelle, una specie comune di delfino, anche
se non sono mancati gli avvistamenti di Tursiopi e Grampi, in
gran parte dei casi a poche miglia dalla costa, anche in acque
prospicienti la zona industriale di Taranto. L’associazione conduce un programma di innovazione dedicato allo studio dei
mammiferi marini ed acustica subacquea, sviluppando tecnologie per migliorare la ricerca e preservare l’ambiente marino.
Collabora con Università pubbliche italiane (Università degli
Studi di Bari e Università del Salento di Lecce) per i cui studenti
organizza uscite in mare e, inoltre, con prestigiosi organismi di
ricerca internazionali. Da anni, infatti aderisce a OBIS-SEAMAP
(Ocean Biogeographic Information System Spatial Ecological
Analysis of Megavertebrate Populations), e l’europeo MarBEF
Data System – EurOBIS rendendo pubblici i propri dati degli
avvistamenti di cetacei nel database online mondiale.
Due primi premi al festival internazionale “Pelagos”
Nel febbraio del 2013 la Jonian Dolphin Conservation ha vin-
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Gennaio/Giugno 2013
to due prestigiosi premi a Pelagos, il festival internazionale del
mare che rappresenta l’isola culturale di BIG BLU, il Salone internazionale della Nautica e del Mare che si svolge presso la Fiera
di Roma. Il primo premio nella sezione “Ricerca scientifica e innovazione tecnologica” del ‘’Sea Heritage Best Communication
Campaign Award’’, premio per la comunicazione destinato a
soggetti pubblici e privati che hanno sviluppato progetti o interventi per la valorizzazione e la promozione del patrimonio
marino: JDC ha vinto con un progetto comprendente l’attività
di monitoraggio e tutela dei delfini svolta negli anni nel Golfo di Taranto. Primo premio anche per il docu-film della JDC
“I Delfini di Taras” nella categoria documentari sezione “beginner” della quindicesima edizione del “Festival Internazionale
del Mare”, rassegna per produzioni audiovisive, documentari e
reportage fotografici subacquei, nazionali e internazionali.
Per informazioni sulle attività, è sufficiente inviare una mail ad
[email protected] e vsitiare pagina web www.joniandolphin.it o sui social: Facebook, Twitter e YouTube.
Gennaio/Giugno 2013
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nostreimprese
Il progetto “Sandrino”,
gelato buono e naturale
“Sandrino” nasce dall’idea di un giovane imprenditore di
Francavilla Fontana, Alessandro Salerno, laureato in economia e commercio presso l’università di Parma. Il progetto prende piede nel 2011 aprendo il primo punto vendita
a Campomarino (località balneare in provincia di Taranto).
L’obiettivo di Alessandro Salerno è quello di creare un format capace di sensibilizzare il palato, un gelato al naturale,
senza aromi artificiali, addensanti, preparati industriali ma
usando solo ed esclusivamente prodotti di altissima qualità
acquistandoli nei luoghi d’origine, il pistacchio in Sicilia, la
nocciola in Piemonte e per i gelati di frutta si utilizza solo
frutta fresca di stagione spesso d’origine biologica.
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Gennaio/Giugno 2013
La ricorrenza:
Quel bollino in copertina
racconta 130 anni di storia
Il successo è immediato. La grandissima soddisfazione
porta l’azienda ad ulteriori investimenti aprendo in soli
2 anni altri 4 punti vendita: Francavilla Fontana, Brindisi
Aeroporto. Bari e di recente un restyling del punto vendita dell’Aeroporto inserendo il nuovo format abbinato
alla gelateria di altissima qualità: un’ insalateria biologica
dove frutta e verdura di stagione si uniscono affinché si
possano assaporare nuovi gusti o per lo più sapori ormai
persi nel tempo a causa delle industrie alimentari. Oggi,
l’azienda vanta ventiquattro collaboratori tutti regolarmente assunti, con l’obiettivo costante di spiegare e far
L’anno decimo di Sportello Aperto coincide con i 130 anni dalla fondazione
capire la filosofia aziendale “Sandrino”.
della prima Banca di Credito Cooperativo in Italia. Le ragioni che spinsero
«I prossimi obiettivi – spiega a Sportello Aperto, Ales-
alla loro costituzione furono le gravi difficoltà delle popolazioni rurali e del
sandro Salerno - sono l’apertura di ulteriori quattro pun-
proletariato urbano, l’indifferenza delle classi dominanti e l’usura. Nata da
ti vendita diretti, e da novembre si darà vita anche ad
uno spirito fondamentalmente religioso, come era anche nell’ispirazione
un’espansione nazionale in franchising con due tipi di
superiore del Raiffeisen, la cooperazione di credito era strettamente
format. Il primo Big: caffè, gelato e cioccolato; il secondo
connessa con la comunità locale, raccolta intorno ad un coerente insieme
Full Big: caffè, gelato, cioccolato, insalate». L’esperimento
di principi etici e solidaristici. Infatti proprio la conoscenza profonda e
imprenditoriale dà ragione al giovane Alessandro: «Il fat-
reciproca dei membri della comunità, della loro situazione familiare, e
turato si posiziona su oltre un milione di euro, con cresci-
l’attenzione a salvaguardare la reputazione personale costituivano l’ambito
ta prevista 2013 pari ad un 30% ed ebitda pari al 21%».
in cui si individuavano le persone meritevoli di credito e i motivi che
Un risultato da vera impresa nel senso storico dell’espres-
inducevano ad un uso attento del denaro ricevuto in prestito.
sione, che oggi Alessandro ricorda così: «Grazie a una
La prima Cassa Rurale viene costituita nel 1883 a Loreggia, in provincia
fiducia intercambiata tranne per inizio attività (quando
di Padova, ad opera di un proprietario terriero, Leone Wollemborg.
ci siamo affidati ad una banca nazionale) abbiamo vo-
Questi, prendendo a modello l’attività del Raiffeisen, raccolse intorno a
luto sposare una banca locale, capace di conoscerci e
sé 32 soci per la prima cooperativa di credito, cui seguirono, nel 1884,
capire i nostri obiettivi aziendali, dandoci garanzie, fidu-
quella di Cambiano di Castelfiorentino, in provincia di Firenze, e quella di
cia e corrispondendo volumi d’affari. Siamo altamente
Trebaseleghe, ancora in provincia di Padova. Nel corso del 1900 c’è stato
soddisfatti della relazione avviata con tutti i collaboratori
il maggior numero di Casse Rurali in Italia (nel 1922 erano 3.540). Oggi
della BCC San Marzano di San Giuseppe, per la loro di-
pur ristretto nei numeri (le BCC sono circa 400) il Sistema del Credito
sponibilità a colloqui e incentivi per la crescita. E’ grazie
Cooperativo è particolarmente radicato nel Paese, rivestendo a pieno
anche alla Filiale di Francavilla Fontana, a cominciare dal
titolo il ruolo di Banca locale di prossimità e senza perdere di vista i principi
direttore Alberico Laterza e tutta la sua squadra, se oggi
ispiratori dei padri fondatori delle prime Casse Rurali e Artigiane. Principi, ai
possiamo dire di essere diventanti una grande realtà im-
quali è molto legata la nostra Banca ormai prossima (fra tre anni) alla soglia
prenditoriale».
dei sessanta anni di attività.
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socialnetwork
La Banca si fa Social.
È questa la sfida del futuro
Rivivi ABI
Dimensione Cliente
2013
Come cambiano gli Istituti di Credito con la comunicazione totale? Ecco il quadro emerso da Dimensione Cliente,
il forum annuale promosso dall’Associazione Bancaria Italiana, nel corso del quale sono state affrontate soprattutto
le tematiche legate ai new media. La nostra Banca ha partecipato all’evento di Roma, trovando conferme
sulla strada intrapresa
a cura di
Aldo Lo Prete
twitter: @aldoloprete
Da un paio di anni a questa parte l’aria che si respi-
liale è il riferimento principale per il 90% dei clienti,
italiani scelgono il cellulare per fare operazioni e
ra a Palazzo Altieri è sempre più Social.
il 40% utilizza il web per alcuni servizi che vanno
pagamenti soprattutto quando sono a casa la sera
L’età media dei partecipanti, almeno qui, si è di
dalla semplice consultazione del conto, ai bonifici,
(26%), si trovano in viaggio (24%) o si stanno spo-
molto abbassata. Sia che si tratti di delegati del
alle ricariche delle utenze, ai pagamenti dei forni-
stando per esempio per andare a lavoro (21%).
mondo bancario sia che si tratti di consulenti ed
tori di tasse ed imposte. Aumentano sempre più
Se questo è il mutante panorama delle modalità
agenti di società di servizi, i partecipanti e i relatori
coloro che sottoscrivono prodotti finanziari via
del rapporto tra banca e cliente dal lato fruibilità
(almeno quelli più interessanti) sono tutti sotto la
web con la parte del leone affidata ai conti de-
dei prodotti e dei servizi, non possiamo non con-
cinquantina. Non è un caso, se si guarda al futuro
posito. Dal lato strumenti utilizzati per l’accesso è
siderare l’evolversi dell’aspetto relazionale. Sgom-
del servizio bancario non si può prescindere da in-
impressionante come tablet e smartphone siano
briamo subito il campo da qualsiasi tipo di sospet-
ternet e dai social network che saranno il vero “dri-
destinati a soppiantare quasi del tutto il vecchio e
to, il rapporto “umano” è, e resterà il momento più
ver” del rapporto con il cliente. Ovviamente il pre-
caro personal computer. Vediamo ora i comporta-
importante della relazione banca cliente. Cam-
sente è ancora ancorato al rapporto in filiale ma
menti nell’arco della giornata del cliente orientato
bieranno i contenuti però. Le attività legate alla
le cose stanno cambiando, velocemente. Oramai
al web. I clienti italiani navigano soprattutto du-
mera gestione del contante o dei pagamenti, in
il 75% dei clienti utilizza più modalità di accesso ai
rante le pause dal lavoro (23%), oppure a casa la
un futuro molto prossimo, saranno automatizzate
prodotti e ai servizi della banca. Se è vero che la fi-
sera (41%) o la notte (10%). Quanto al mobile, gli
mentre resterà la figura del consulente nella ge-
30
Gennaio/Giugno 2013
stione dei risparmi e dei flussi finanziari, in particolare
per le aziende. Nel numero precedente di Sportello
Aperto ho analizzato le caratteristiche specifiche e
Le curiosità
La banca Olistica e gli Archibanker,
ovvero quando la Banca è a tutto tondo
degli utilizzatori dei due social network “attualmente”
più importanti al mondo Facebook e Twitter. Iniziamo
col dire che tutte le strutture marketing e commerciali dei principali istituti bancari stanno iniziando a
comunicare su entrambi i social ma in maniera diversificata. Esistono altri social network nei quali si cerca
la relazione con i clienti, uno di questi è il social dei
professionisti che si chiama Linkedin, ma solo banche
molto evolute e che credono fortemente nei social si
stanno avventurando in questa impresa. Ovviamente
noi tra questi. Ma torniamo a Facebook e Twitter. Oramai insieme ad indirizzo fisico ed indirizzo web sono
presenti i link di questi social anche nella carta intestata e nelle mail. Senza trascurare la comunicazione
che i tecnici chiamano “off line” cioè quella tradizionale, pagine sui giornali, cartelloni stradali ecc. Facebook è il social della relazione “empatica” per eccellenza.
Su Facebook comunichiamo le iniziative con ricche
documentazioni fotografiche, si cercano commenti
e spesso non mancano scambi di battute esilaranti
Come anticipato nell’articolo precedente, nel corso del convegno ABI
tra clienti che usano il social … come social appunto.
Dimensione Cliente non sono mancate le curiosità. Vi riporto le due
Ovviamente ci sono anche spunti critici che vengono
che ritengo le più originali. La prima è il concetto di Banca Olistica, che
sempre colti in tempo reale e subito vagliati per dare
si rifà agli studi di Jan Smut sul concetto filosofico di Olismo, la scienza
risposte esaurienti e quando è il caso, senza alcun
dell’intero. Secondo questo approccio la banca ha una funzione etica
problema, per chiedere scusa pubblicamente per er-
di centro di crescita economica ma anche sociale e partecipativa dei
rori che possiamo aver commesso nel nostro lavoro.
soggetti che la compongono e che ne vengono a contatto come clienti.
Diverso l’approccio a Twitter, questo social è molto
Tutto all’interno della filiale va concepito come funzionale all’uomo.
orientato all’informazione qualificata, “bruciante”. Il
Non esistono scrivanie rettangolari o quadrate, niente spigoli, tutto
twitt dura lo spazio di pochi secondi, non è il post di
tondo. Il cliente deve sentirsi come “abbracciato” dall’ambiente e
facebook che viene meditato a volte anche per ore
dalle persone che ci lavorano. Tutta la contrattualistica è solo virtuale,
prima della pubblicazione (testo, foto, video). Il twitt
niente penne, niente carta niente inchiostri. In questo approccio ha
inoltre con la limitazione dei 140 caratteri non è per
fondamentale importanza il senso estetico con la ricerca del bello
tutti. Bisogna avere capacità di sintesi che deve espri-
assoluto che si ottiene con le opere d’arte che devono essere presenti
mersi in pochi secondi, altrimenti non ha più ragion
negli spazi deputati al rapporto con la clientela. Devo essere sincero?
d’essere, è fuori tempo. Quindi Twitter è da usare
Penso che ci siano poche idee e ben confuse. La seconda originalità è
come agenzia di stampa per pubblicare notizie che
quella dell’Archibanker. Secondo alcuni relatori il modello di filiale non
riguardano la Banca ma anche per commentare i
deve essere unico e ripetitivo. Non si deve ricercare stile ed estetica del
twitt dei follower (coloro che ci seguono) e dei fol-
marchio della banca ma ci si deve adattare al luogo di aggregazione
lowing (coloro che noi seguiamo) che spesso hanno
sociale preminente nel quartiere in cui la filiale è ubicata. Esempio, se
carattere tecnico economico. Insomma, il futuro non
la filiale si trova nei pressi di una stazione, il layout o arredamento e
si ferma. E ciò che ieri sembrava fantasia, oggi è am-
sistemazione dello stesso, devono ricordare una stazione. Ora, va bene
piamente superato. Così anche quanto emerso nel
se la filiale è vicina ad un teatro o perché no ad uno stadio. Ma, mi
corso dell’evento targato ABI, compreso quest’artico-
chiedo, se la filiale è vicina ad un ospedale? O peggio ad un cimitero? Va
lo, a breve sembrerà assolutamente vecchio e datato.
beh, queste erano solo curiosità.
Ma forse è meglio così.
Gennaio/Giugno 2013
A. L.
31
nuovetecnologie
DA BANCA LOCALE
A VIRTUALE
IL FUTURO
DIFFERENTE
COMINCIA COSÌ
Da diversi anni è in corso un processo di mutamento strutturale
dell’intero sistema bancario. La spinta esercitata da importanti
forze (nuove tecnologie, crescenti aspettative della clientela,
globalizzazione dei mercati e rilancio delle dinamiche concorrenziali) ha portato le aziende bancarie a cercare vie innovative e ad abbandonare schemi operativi tradizionalisti. È sorta,
quindi, la necessità di trovare un nuovo modo di “fare banca”,
a cura di
Andrea De Fazio
32
individuabile nel paradigma della banca virtuale. Lo scopo
della banca virtuale è di rendere disponibili al cliente tutte (o
attenzione e cautela nell’analisi della questione. Esemplare è
quasi) le operazioni che in passato era possibile effettuare solo
il caso di ING Direct: una banca nata come completamente
recandosi nelle filiali. Tutto ciò attraverso l’impiego di varie tec-
virtuale, ma che negli ultimi mesi ha avvertito l’esigenza di
nologie multimediali, come chioschi interattivi, personal com-
aprire delle filiali: testimonianza, questa, della necessità di ga-
puter collegati via internet o telefono digitale. La banca virtua-
rantire la presenza fisica sul territorio e un supporto operativo
le, dunque, elimina gli elementi di collegamento fisici esistenti
nel momento del bisogno, allo scopo di abbattere la generale
tra banca reale e utente finale, sancendo così la dematerializ-
diffidenza verso le banche virtuali. Con l’apertura delle filiali,
zazione dei canali tradizionalmente usati dalle banche, ossia
ING Direct ha inteso rafforzare la relazione umana con la pro-
sportelli e agenzie. Vengono meno, in sostanza, le strutture
pria clientela: uno sorriso ed una stretta di mano sono mes-
fisiche, le infrastrutture, le risorse umane nell’accezione tipica,
saggi di rassicurazione indispensabili. Ma anche grandi gruppi
le quali difatti cambiano ruolo, riducendosi ad interagire con il
nazionali sembrano adottare scelte che vanno nella direzione
cliente solo con l’impiego mediato della tecnologia applicata.
appena descritta. È il caso del gruppo Unicredit che, in seguito
In questo quadro, come può il sistema del credito cooperativo
ad un periodo di progressivo ampliamento ed accentramen-
(che fonda la propria essenza nella vicinanza al cliente e al ter-
to strutturale, ora sembra applicare una decisa inversione di
ritorio in cui opera) sopravvivere continuando ad etichettarsi
tendenza: ha infatti deciso di snellire la propria organizzazio-
come banca differente? Ed inoltre, siamo sicuri che le direttive
ne individuando sette strutture locali sul territorio nazionale
imposte dalla modernizzazione e dalla globalizzazione siano
ciascuna delle quali gestisce in maniera autonoma e capillare
quelle da seguire in questa congiuntura economica e storica?
la clientela e le relative richieste. Un riflesso della tendenza è
A ben vedere ci sono alcuni segnali che impongono una certa
individuabile anche nella tipologia comunicativa dei messaggi
Gennaio/Giugno 2013
promozionali e pubblicitari recenti, che pongono sempre di
di essere ed apparire una banca differente, agendo contem-
più l’accento sulla banca come luogo fisico, più che virtuale.
poraneamente su due direzioni. La prima è quella di conser-
Quali sono, dunque, le strategie che il mondo del credito coo-
vare la propria identità, mirando a consolidare il forte legame
perativo dovrà adottare?
col tessuto sociale in cui opera e continuando a dimostrare
Quello che occorrerebbe attuare è un giusto equilibrio tra
che per essere banca del territorio non è sufficiente essere sul
due anime. Bisognerebbe cioè da una parte conservare le
territorio, ma anche avere politiche coerenti con i bisogni del
“comodità” offerte dalla banca virtuale (i sistemi automatizzati
proprio mercato di riferimento. Continuare, dunque, a ribadire
implicano il miglioramento dei processi produttivi a costi rela-
la propria diversità rispetto agli altri istituti di credito finanzian-
tivamente contenuti e bisogna comunque fare i conti con una
do l’economia reale, sostenendo lo sviluppo dell’occupazione
fascia clientelare che ormai li ritiene essenziali ed indispensa-
e del reddito e contribuendo alla crescita del proprio territorio
bili) e dall’altra preservare le necessità di assistenza vis-à-vis del
con politiche sostenibili. La seconda strada da seguire è quella
cliente medio. La banca che eccellerà in futuro, quindi, sarà
della differenziazione dei prodotti offerti, puntando anche e
quella che assisterà il cliente nell’utilizzo della tecnologia e non
soprattutto sulle tecnologie più avanzate, indirizzo che la Bcc
quella che saprà fornire solo tecnologia. La decisione di con-
mostra di aver interiorizzato con pienezza, come testimonia
vertirsi immediatamente a canali esclusivamente tecnologici
l’introduzione di innovativi strumenti di operatività, comuni-
risulterebbe oggi fallimentare in quanto la maggior parte della
cazione e di investimento, quali la recente creazione della BCC
clientela non è ancora pronta e poiché tale scelta è corretta
Web TV e del Conto Spread. La BCC di San Marzano, insom-
solo per una certa tipologia di servizi offerti. Allo stesso modo,
ma, mostra di essere già sulla strada che la porterà ad essere la
anche la nostra BCC per continuare a crescere avrà bisogno
banca differente del futuro.
Gennaio/Giugno 2013
33
pianetaBCC
RovigoBanca Credito Cooperativo
L’esperienza di una cooperativa di credito
nella terra tra l’Adige e il Po
a cura di
Bruno Candita
34
“RovigoBanca” è la sua attuale denominazione ma è presente a
banca della gente e per la gente». È sicuramente anche per
Rovigo e nel Polesine da oltre un secolo, attraverso l’esperienza
questo motivo che la sua presenza sul territorio è premiata da
di tante antiche e prestigiose Casse Rurali ed Artigiane dalle
una costante crescita. Con 4.796 soci, una raccolta complessiva
quali, per aggregazione, essa ha avuto origine. La banca, grazie
pari a 890.346 milioni di euro, impieghi per 552.411 milioni di
alle sue 28 filiali ed ai 184 dipendenti, opera quotidianamente
euro e un patrimonio di 51.432 milioni di euro, RovigoBanca è
in quel territorio situato ai confini tra il Veneto e l’Emilia Roma-
una banca locale solida e ben radicata sul territorio.
gna, interessando le province di Rovigo, Padova e Ferrara.
«Il nostro obiettivo - spiega il Direttore Generale, Ruggero Lu-
In questa cooperativa di credito tradizione ed innovazione rie-
cin - è quello di utilizzare le risorse economiche per generare
scono bene ad amalgamarsi per interpretare al meglio i rapidi
benessere e partecipare allo sviluppo del territorio in cui ope-
cambiamenti sociali ed economici. «La nostra Banca - dichiara
riamo. Sostanzialmente, la ricchezza del territorio viene ado-
il Presidente, Lorenzo Liviero - si presenta come una realtà ope-
perata a favore delle famiglie e delle piccole e medie imprese
rativamente moderna, ma antica nei suoi valori di riferimento,
al fine di ritornare ad essere energia per lo sviluppo dell’eco-
che continuano ad essere forti e semplici. Il segreto? Essere
nomia locale. Il nostro legame con le comunità è molto forte
Gennaio/Giugno 2013
LE BUONE PRATICHE DELLE BCC
e basato sul dialogo con i vari interlocutori economici ed istituzionali». L’attuale situazione di particolare difficoltà congiunturale ha reso ancora più centrale l’attività dell’istituto e, nonostante l’attuale fase di erosione del risparmio e di riduzione
della liquidità, il credito ai soci e ai clienti non ha subito alcun
razionamento. Con il coinvolgimento di istituzioni territoriali
locali ed associazioni di categoria ed imprenditoriali, sono stati
attivati particolari programmi di interesse pubblico e realizzate
una serie di iniziative a favore di categorie sociali sensibili, con
l’obiettivo di contribuire fattivamente a far ripartire la crescita.
Coerentemente con le proprie finalità generali di promozione
sociale e culturale, RovigoBanca offre molteplici opportunità
di carattere extra-bancario, facendosi, altresì, promotrice di importanti azioni educative e divulgative. Una delle più interessanti è senz’altro l’iniziativa “RovigoBanca incontra la Scuola”, il
cui obiettivo è stimolare la riflessione degli alunni sui temi del
risparmio, dell’utilizzo consapevole del denaro, della cooperazione e della solidarietà tra generazioni. Molte sono le scuole
primarie e secondarie che ogni anno aderiscono all’iniziativa,
che si sviluppa attraverso lezioni in classe, visite guidate alle
filiali ed un concorso, intitolato “La cicala e la formica”, il cui
successo è reso possibile grazie alla proficua sinergia instauratasi tra la banca e le istituzioni scolastiche. Nell’ambito della
consistente attività di promozione culturale ed artistica risalta
la stretta collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica
“Francesco Venezze” di Rovigo, nata con l’intento di diffondere
la sensibilità per la cultura musicale in Polesine. Il progetto, finalizzato alla valorizzazione ed al sostegno delle attività didattiche che hanno per protagonisti i giovanissimi talenti dell’Orchestra “Giovani Archi Veneti” e dell’Orchestra Giovanile, fa da
volano ad una serie di eventi musicali denominati “I concerti
del Melograno”. L’esigenza sociale di voler essere sempre più vicini alle famiglie in questo periodo di crisi economica, ha spinto RovigoBanca a promuovere il “Club Negozio Amico”, grazie
al quale è stata creata una rete di circa 400 attività commerciali
ed artigianali, clienti della Banca, disposte a concedere acquisti
BCC Bergamasca, la “Banca Alimentare”
In soli due anni i fondi della Banca di Credito Cooperativo per sostenere il
progetto “Banca Alimentare” si sono duplicati passando dai 25.500 del 2011 ai
50 mila del 2013: l’emergenza povertà anche nella provincia di Bergamo segna
il passo e l’Istituto di credito potenzia il suo investimento economico, aiutando
le famiglie orobiche che versano in condizioni di indigenza fornendo loro un
supporto concreto per affrontare la quotidianità. Con questo obiettivo, la BCC
della Bergamasca per il quarto anno consecutivo dà spazio al progetto “Banca
alimentare, in prima fila contro la povertà”.
BCC Cherasco, un minibond per lo sviluppo
La BCC di Cherasco protagonista di un’iniziativa unica in Italia, con un minibond a tasso fisso del 6.50% (5 anni) per tre milioni, emesso a sostegno della
CAAR (Consulting Automotive Aerospace Railway), società piemontese di
engineering operante nei settori automotive, aerospace e railway. L’emissione
di “minibond” da parte di una piccola impresa non quotata in borsa è inedita
nel nostro Paese. L’iniziativa servirà per il finanziamento di un piano di sviluppo
della società che oggi conta circa 80 collaboratori.
BCC in tandem per “Pro-bono Emilia”
L’iniziativa ha il merito di trasferire i proventi dell’energia solare a sostegno
dell’edilizia scolastica dell’Unione Terre d’Argine, colpita dal sisma a maggio dello
scorso anno. Capofila del progetto per le BCC del territorio è il Credito Cooperativo
Romagna Occidentale (insieme ad amministrazioni e partner privati). Realizzati
due impianti fotovoltaici con una potenza di 189 kilowatt, con una produzione di
energia pulita annuale in grado di soddisfare il fabbisogno di energia di circa 130
famiglie per i prossimi 25 anni. Gli utili derivanti dagli impianti, donati al mondo
della scuola saranno circa 500mila euro.
BCC Carate Brianza 2.0 per l’uso quotidiano
La Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza, con Confindustria e la
Fondazione Bigatti, è partner di un progetto che coinvolge cinque scuole
territoriali per un investimento complessivo di 150mila euro. Il progetto, nato in
collaborazione con il Politecnico di Milano, sviluppa le tecnologie all’interno dei
laboratori: dalle stampanti tridimensionali alla robotica, sensoristica, macchinari e
attrezzatura tale da permettere agli studenti una formazione più in sintonia con
i tempi e con il mercato del lavoro. Le scuole, contestualmente, sono impegnate
in una fase di ricerca per applicare la tecnologia al quotidiano e alla riabilitazione.
scontati ed agevolazioni di varia natura ai soci che esibiscono
la tessera. Tra le buone pratiche in uso, infine, è da segnalare
il ricco programma di turismo sociale che offre la possibilità a
soci, clienti e loro familiari di partecipare a viaggi di gruppo e
vacanze a costi scontati rispetto ai normali prezzi di listino.
Gennaio/Giugno 2013
35
BCCassicurazione
Reddito al riparo da sorprese?
Adesso è possibile
36
Erano gli anni in cui, Jim Morrison cantava Light my fire. Era
di vita. Per questo BCC Assicurazioni, ha creato Formula Red-
il 1970. Erano gli anni in cui, nei paesi industrializzati, i redditi
dito, una polizza che offre un aiuto nei momenti di tempo-
delle famiglie, grazie all’emancipazione delle donne, iniziavano
ranea difficoltà, in cui risulta impossibile fare affidamento su
ad aumentare e con questa cresceva la voglia di “accendere
una fonte di reddito da lavoro, permettendo così alle famiglie
il fuoco” dei consumi. Da allora ad oggi i “costi fissi” che una
di riorganizzare la vita lavorativa senza l’assillo di non sapere
famiglia ha iniziato ad affrontare quotidianamente sono cre-
come gestire le spese.
sciuti: automobili, spese legate alla telefonia, abbigliamento,
Formula Reddito infatti, garantisce il rimborso mensile di una
vacanze, tecnologia. Ecco dunque che la crescita del numero
rata fissa, stabilita dal sottoscrittore, in caso di disoccupazione,
dei prodotti/servizi ritenuti oggi irrinunciabili ha eroso parte
ricovero ospedaliero, infortunio o malattia con gravi influenze
del potere d’acquisto delle famiglie, lasciando soprattutto la
sulle normali attività quotidiane; e il rimborso di un capitale
cosiddetta “Middle-Class” in uno stato di incertezza elevato.
in caso di invalidità totale permanente grave da infortunio e
Sono infatti proprio le famiglie del ceto medio ad essere più
decesso. Grazie a Formula Reddito sottoscrivibile solo presso
vulnerabili di fronte agli effetti della crisi, che porta con sé la
le filiali della nostra Banca, BCC Assicurazioni vuole offrire la
preoccupazione della disoccupazione e, conseguentemente,
tranquillità ai propri clienti di pensare all’avvenire della fami-
l’incapacità di poter contare su un reddito fisso che garantisca
glia, tutelandoli dall’impossibilità di poter sempre contare su
la capacità di far fronte agli impegni già assunti quali il paga-
un reddito certo. Formula Reddito è solo una delle polizze di
mento delle rate della casa, della scuola, della seconda auto e
BCC Assicurazioni, Compagnia Danni nata per offrire a Clienti e
via dicendo. E’ proprio quando la difficoltà è più grave che è
Soci delle Banche di Credito Cooperativo la possibilità di accre-
importante poter contare su un sostegno concreto, un sup-
scere la propria tranquillità di oggi e di domani, con prodotti
porto che consenta di non rinunciare ai piccoli grandi progetti
sicuri ed affidabili.
Gennaio/Giugno 2013
BCCpensioni
Previdenza
Complementare:
il futuro comincia
da giovani
I VANTAGGI
PER LA FAMIGLIA
Oltre alla costruzione di una pensione
complementare sono numerosi i vantaggi di cui
beneficerà il figlio/giovane tra cui:
• Quando andrà in pensione potrà sicuramente
beneficiare di una
• Riduzione della tassazione sulle somme
accantonate dal 15% al 9%
• Cominceranno gli 8 anni necessari per richiedere
anticipazione prima casa (75%) o per la
soddisfazione di ulteriori sue esigenze (30%)
• Potrà beneficiare di un fondo già aperto nel
momento in cui
• Comincerà a lavorare
• Si potranno accantonare somme in un fondo
che si rivaluta nel tempo
• Possibilità di reinvestire il risparmio fiscale
Oltre alla costruzione di una pensione
complementare per assicurare un futuro sereno al
proprio figlio, i genitori potranno:
• Accumulare, grazie al beneficio fiscale molti
più risparmi rispetto ad un altro strumento di
investimento
• Godere della deduzione fiscale delle somme
versate sul fondo pensione e vedere fin da
subito un ritorno economico
• Possibilità di reinvestire il risparmio fiscale
ne “mista” costituita da una quota di pensione complementare nonché da una quota di capitale (figura 1).
I vantaggi derivanti dall’adesione ad una forma di previdenza complementare consistono in un risparmio fiscale immediato, in una minore tassazione sulla rendita o capitale e
nell’ottenere presumibilmente un rendimento maggiore del
Gennaio/Giugno 2013
La previdenza complementare è una forma di previdenza
Tfr. Le forme pensionistiche complementari, come il Fondo
integrativa che si aggiunge a quella obbligatoria ormai in-
Pensione Aperto Aureo Gestioni, rappresentano lo strumen-
sufficiente a garantire a tutti i lavoratori un tenore di vita ade-
to per realizzare l’integrazione alla pensione pubblica. Ad
guato anche dopo il pensionamento. Basti pensare che un
oggi in Italia sono più di 5 milioni i sottoscrittori di forme
trentacinquenne quando andrà in pensione percepirà circa
pensionistiche complementari* e sono in costante crescita.
il 60% della sua ultima retribuzione.
Il Fondo Pensione Aperto Aureo, nato nel 1998, conta oggi
Grazie alla previdenza complementare è possibile colmare
oltre 28.000 aderenti con un patrimonio di circa 190 milioni
del tutto o in parte questo gap previdenziale offrendo al la-
di euro. Nel corso del 2012 il 20% dei nuovi iscritti a Fondi
voratore la possibilità di costituirsi una pensione che, aggiun-
Pensione Aperti a livello nazionale ha aderito al FP Aureo. Il
ta a quella di base, gli consenta di mantenere, anche dopo il
Fondo Pensione Aperto Aureo è un prodotto multicomparto
pensionamento, il tenore di vita conseguito durante la vita
(è dunque possibile per gli aderenti suddividere i contributi
lavorativa.
verso due o più comparti simultaneamente e nelle percen-
I contributi che il lavoratore versa nella forma pensionistica
tuali desiderate) con un servizio innovativo di Life Cycle che
prescelta vengono accantonati e investiti.
consente una serie di switch programmati tra i 4 comparti
Al termine dell’attività lavorativa ogni lavoratore avrà accu-
del Fondo, rendendo possibile costruire un piano previden-
mulato un capitale che potrà essere convertito in una rendita
ziale coerente con gli obbiettivi/necessità previdenziali di chi
vitalizia (pensione complementare) oppure in una prestazio-
lo sottoscrive.
37
Collegamenti incrociati: esplorazioni tra etica ed economica, finanza e società
«Chi non conosce il suo limite
tema il proprio destino».
È solo teoria, oppure realtà?
La fragilità strutturale di un’economia debole e l’attuazione della logica della “fiducia” nei nuovi meccanismi
economici. Comincia un viaggio che ci accompagna verso una riflessione senza schemi preordinati, e che spazia
a 360°, sia nel mondo del lavoro che della vita
a cura di
Gerardo di Punzio
Mi chiedo se non possa considerarsi ammissibile
e abbastanza verosimile che un po’ di povertà tra
le famiglie italiane non stia contribuendo a farci vivere un tantino meglio. I costumi che negli ultimi
decenni si erano spinti un po’ troppo all’eccesso
non si stanno forse in parte gradatamente contenendo, così come, per esempio, il traffico e l’inquinamento? Eppure, nonostante questi vantaggi
apparentemente secondari sul vivere civile, da
qualche anno ormai assistiamo ad un grave senso d’inquietudine che continua legittimamente a
pervadere i singoli individui, oltre che un numero
sempre più alto d’imprese, specie del vecchio continente. Non a caso a essere in crisi maggiore sono
38
proprio le economie più fedeli al “modello sociale
europeo” e alle sue versioni più accentuatamente
assistenzialistiche e dirigiste. Indistintamente tutti
si sentono impotenti a modificare l’andamento di
un’economia che dal dopoguerra in poi è diventata qualcosa di incredibilmente riconducibile al trascendente, qualcosa cioè governato da una sorta
di dio ignoto, i cui disegni reconditi forse nessuno
conosceva chiaramente ma che hanno prodotto
nel corso degli ultimi anni il mito della così detta
crescita economica. Questa è divenuta via via un
vero e proprio stato d’animo collettivo, rimedio
“sicuro” all’angoscia, una garanzia pseudo assoluta
per sé e per i propri figli. Il mercato è stato messo
in grado di individuare sempre il problema e, proponendo immediatamente una merce come soluzione, visualizzare gli uomini solo come produttori
e consumatori (martellante è la pubblicità, specie
televisiva, che ogni giorno ci sollecita per esempio
al consumo forzato di migliaia di prodotti). Oggi
è sufficiente uno spread btp bund che cala perché questa speranza effimera tende quasi irrimediabilmente ad affievolirsi, generando una vera
e propria paralisi generale del pensiero comune,
una sorta di dolorosa ansia per il futuro, un grave
seppur ingiustificato senso di nervosismo sociale
a tutti i livelli. Era inevitabile che alla fine tutto ciò
dovesse accadere! Pura follia era poter immaginare
Gennaio/Giugno 2013
La sfida educativa, il cambiamento
demografico e il lavoro
una crescita economica all’infinito. Gli antichi greci recitavano: “Chi non conosce il suo limite tema
il suo destino”. Un modello di crescita economica
che oggi sta mostrando tutta la sua fragilità strutturale, proprio perché ha inteso condizionare (suo
malgrado?) sin dall’inizio l’intero nostro modo di
vivere, commercializzando persino, cosa ancora
più grave, la nostra vita intima. Oggi “affidiamo i
nostri bambini alla baby-sitter, i nostri vecchi alle
badanti, la cura delle case alle colf, la preparazione
del cibo alle rosticcerie, le feste dei bambini alle
agenzie, le cene con gli amici al catering, la nostra
solitudine o la nostra rappresentanza alle accompagnatrici, tutte le nostre emozioni a chi è disposto a offrircele” (Umberto Galimberti, I miti del nostro tempo, Feltrinelli). E’ proprio l’indebolimento
della famiglia ad aver creato un angoscioso vuoto
culturale riempito proprio dal mercato, in grado di
offrire compiutamente servizi che s’incaricano addirittura di trovarci l’anima gemella, di organizzarci
nozze perfette o visite agli anziani e a “guadagnare”
così del tempo prezioso. Dal mondo della politica si sente spesso parlare di famiglia ma sempre
e solamente in termini di denaro (riduzione delle
tasse sulla casa, bonus per i nuovi nati, sostegno
per le famiglie in difficoltà) mai in termini di tempo. Come se il mondo emotivo, affettivo e relazionale, potesse essere compensato dal denaro con
cui affidare al mercato tutta la cura sottratta ai figli,
alle relazioni familiari e di vicinato, cura insomma
di tutta la nostra vita emotiva. Detto in altre parole,
la nostra società sembra reggersi quasi esclusivamente sui beni materiali – dai sociologi definiti
“beni acquisitivi”, che fanno capo ai sistemi economici – sacrificando la salvaguardia dei beni cosiddetti immateriali – che i sociologi chiamano “beni
inclusivi” – come la qualità della vita, le relazioni sociali, etc., che cioè fanno capo invece alla sfera personale e sociale degli uomini. Ma sono le persone
che dovrebbero formare l’intelaiatura del mercato,
i legami di fiducia reciproca reggere i meccanismi
economici, e non viceversa. La fiducia: valore sociale oggi quanto mai necessario al buon funzionamento di sistemi economici, che dovrebbe aver
come obiettivo il bene di tutti. Solo così il mercato,
elemento puramente strutturale, potrà avere una
forte e positiva valenza sociale, spendendosi cioè
per rafforzare un legame collettivo forte tra gli individui e rendere possibile una convivenza pacifica
quale elemento essenziale per costruire relazioni
durature su cui fondare una vera comunità.
Gennaio/Giugno 2013
Sono in particolare le tre grandi sfide che la società italiana, e non
solo, ha davanti in questo momento storico. Tutte indistintamente
riguardano il nostro futuro. Per quel che riguarda il lavoro (tema
davvero fra i più caldi oggigiorno) il noto riconoscimento della
sua centralità con cui si apre la Costituzione - «L’Italia è una
Repubblica democratica fondata sul lavoro» (Art. 1) - si scontra
con un profondo malessere generale che affligge proprio
l’intero mondo professionale; un malessere reso addirittura più
drammatico dalla grave crisi economica attuale. I tratti di questa
sofferenza sono molteplici e presentano in genere una maggiore
gravità al Sud che al Centro Nord del nostro Paese. Nel lavoro
l’uomo è parte di un tutto organico che deve condurlo certo
a soddisfare i suoi bisogni, ma anche elevarlo al di sopra di se
stesso, verso il bene comune e verso una maggiore ricchezza
interiore. Ma perché si possano gradualmente invertire le
tendenze negative in atto, occorre coraggiosamente investire
prima di tutto nella cultura, puntando soprattutto su un deciso e
credibile cambio di mentalità. Serve in sostanza più formazione,
un collegamento stabile tra scuola e mondo del lavoro, oltre
che la diffusione di un apprendistato di alta formazione. Solo
così potrà realizzarsi una nuova idea di produttività, misurata in
termini non solamente quantitativi. Una nuova cultura del lavoro
e, in particolare, del merito, il quale da sempre annovera tra i suoi
compiti prioritari sia la lotta alla precarietà sia la valorizzazione del
lavoro a regola d’arte, ossia il potenziamento delle vere eccellenze,
ricchezza tipica del nostro Paese.
G. d. P.
39
appunti 2013
a cura di
Mauro-Roussier Fusco
La rivoluzione gentile
di Papa Francesco
La spontaneità e la schiettezza di Papa Francesco sono la
forza del suo annuncio. Alla Giornata dei Movimenti ha
detto che la Chiesa non è una forza politica o una Ong, la
Chiesa se rimane chiusa in se stessa si ammala. I cristiani, ha
aggiunto, devono uscire e andare alle periferie esistenziali:
uscendo può capitare un incidente, ma è preferibile mille
volte una Chiesa incidentata che una Chiesa ammalata
Oggi servono testimoni non maestri. La crisi vera è la gente
che muore di fame.
L’intelligenza non è
nei lobi frontali
Italiani,
rapporti difficili
con le banche.
In 15 milioni senza
conto corrente
Secondo un’elaborazione
effettuata dall’Ufficio studi
della CGIA di Mestre, quasi
15 milioni gli italiani che non
tengono i propri risparmi in
una banca. Nessun altro paese
dell’Unione europea possiede
un numero così elevato di
cittadini senza conto bancario.
Dagli studi infatti emerge che
e’ molto praticato il pagamento
in contanti e che molte persone
di una certa età e con un livello
di scolarizzazione molto basso
preferiscono ancora adesso
tenere i soldi in casa, anziché
affidarli ad una banca.
Inoltre non sono poche le
persone che diffidano delle
banche perché ritengono che
le spese di gestione di un conto
corrente siano troppo elevate.
Un’accusa, quest’ultima, che gli
istituti di credito respingono da
sempre, ritenendo, tra le altre
cose, che l’elevato costo sia da
attribuire al livello di tassazione
raggiunto in Italia.
40
La sede dell’intelligenza umana deve essere cercata in
strutture cerebrali diverse dai lobi frontali, considerati
finora la ‘culla’ dell’intelligenza. Una ricerca pubblicata su
Pnas dimostra infatti che i lobi frontali non hanno avuto lo
straordinario sviluppo che si immaginava rispetto alle altre
strutture del cervello umano. Secondo gli esperti molte
delle capacità cognitive umane potrebbero quindi essere
svolte da reti del cervello più ampie, che collegano diverse
aree.
Città Scienza:
ricostruita lì dov’era
NAPOLI – La Città della Scienza verrà ricostruita dov’era, più
piccola di circa mille metri quadrati. e parallelamente c’è il
progetto di realizzare una spiaggia artificiale con bonifica
delle acque di Bagnoli. Sono stati raccolti da privati tra i 400
e i 500 mila euro di donazioni solo per la ricostruzione del
polo. E’ chiara la volontà della cittadinanza di ripristinare la
legalità oltre ogni problema di camorra.
Fondi Ue per corride, denuncia
eurodeputati Verdi
Circa 129 milioni di euro l’anno di fondi agricoli europei
finiscono nelle Plazas de Toros, a finanziare la corrida. La
Commissione europea si esprimerà se bloccare questo
finanziamento perché la maggior parte della popolazione
è contro le corride. La Commissione non può vietare
le corride, ma può vietare l’uso dei fondi pubblici per
finanziare le corride. E se Bruxelles chiude il rubinetto dei
fondi, morirà lo spettacolo. Senza il sostegno pubblico le
corride non sono redditizi. Gennaio/Giugno 2013
Il Presidente della Repubblica
è Giorgio Napolitano
Andreotti: aforismi
e frasi celebri
Parlare di Giulio Andreotti
equivale, tra l’altro, a parlare di
quei suoi aforismi rimasti nel
lessico della politica italiana e,
in qualche caso, traslocati pari
pari nel linguaggio comune.
Difficile infatti che in una
famiglia media italiana, o in
un ufficio, nessuno abbia mai
detto:
- che «a pensare male si fa
peccato, ma spesso si indovina»;
- o il “mantra”
dell’andreottismo: «Il potere
logora chi non ce l’ha»;
- con grande ironia: «Non basta
avere ragione, bisogna avere
anche qualcuno che te la dà»;
- o nel puro pragmatismo
andreottiano «meglio tirare a
campare che tirare le cuoia»;
- o di questi tempi molti
direbbero: «amo talmente
tanto la Germania che ne
preferivo due» bruciante
commento della storica
riunificazione;
- o da sportivo: «I miei amici
che facevano sport sono morti
da tempo»;
- definizioni: «Clericalismo: la
confusione abituale tra quel
che è di Cesare e quel che è di
Dio»;
- ora è arrivato
quell’appuntamento rispetto al
quale celiava dicendo “non sono
pronto, spero di morire il più
tardi possibile”.
Gennaio/Giugno 2013
Storico bis, senza precedenti alla guida del Paese. Dopo le
pressanti richieste ricevute dalle forze politiche il Presidente
della Repubblica è stato confermato con 738 voti. Il
dettato costituzionale lo prevede, anche se nella prassi
un settennato bis non si era mai verificato. «Mi muove in
questo momento - ha detto il Presidente - il sentimento
di non potermi sottrarre a un’assunzione di responsabilità
verso la nazione. Dobbiamo guardare tutti alla situazione
difficile, ai problemi dell’Italia e degli italiani, al ruolo
internazionale del nostro Paese».
Scoperta l’acqua più antica
della terra
Sepolta a 2,4 km. di profondità, ha 2,5 mld. di anni
L’acqua più antica della Terra ha oltre due miliardi e mezzo
di anni ed e’ sepolta sotto il Canada. La sua scoperta,
pubblicata sulla rivista Nature, e’ stata annunciata da un
gruppo di ricerca anglo-canadese. La sacca d’acqua si trova
alla profondità di 2,4 chilometri e potrebbe contenere le
tracce di sostanze chimiche note per sostenere la vita.
Potrebbe inoltre rivelare indizi su come i microrganismi
si evolvono in condizioni di isolamento e senza il calore
generato dal Sole.
Crisi: “boom” per la pasta italiana
all’estero +27%
La pasta italiana è diventata nel mondo il piatto della crisi.
Le esportazioni sono cresciute del 27% e nel 2013 hanno
registrato il record storico, all’estero non sono mai stati
consumati cosi tanti spaghetti, penne, tagliatelle, tortellini
e rigatoni made in Italy. Lo studio è di Coldiretti sui settori
che resistono alla crisi e trainano la ripresa dell’economia
nazionale. L’aumento del consumo di pasta all’estero è
trainato dai valori positivi che trasmette l’italianità dei
prodotti, dai contenuti salutistici che vengono attribuiti ai
piatti base della dieta mediterranea.
L’antipartitocrazia seconda
forza politica in Italia
Alle elezioni politiche del 2013 con 8,7 milioni di voti alla
Camera e 7,4 milioni al Senato il Movimento 5 Stelle si
afferma come la seconda lista più votata. Il non partito è
ispirato da temi di derivazione ecologista e
antipartitocratica e promuove la partecipazione diretta
dei cittadini alla gestione della cosa pubblica tramite
forme di democrazia digitale. Il movimento non si
definisce partito politico, è espressione e affermazione
dell’antipolitica e del malessere della società civile italiana.
Il Movimento, tuttavia, è crollato alle Amministrative di maggio.
41
pugliesidisuccesso
do in tutto. Il bello e la ricchezza della vita non sono mai in
superficie».
LA CORSA
DELLA VITA,
CON TARANTO
NEL CUORE
Lasciare la Puglia in gioventù: cosa è scattato per prendere quella decisione?
«Volevo fare un’esperienza unica e forte per poi tornare a Taranto a fare il Commercialista. E’ nato tutto un po’ per gioco,
forse per questo ci sono riuscito. Ricordo molto bene che non
volevo fare il pendolare tra Taranto e un’altra città vicina come
potevano essere Lecce e Bari. Mi sembrava di un misto senza
una chiara direzione. Prima un incontro di orientamento a Bari,
poi il test a Milano. Arriva una telefonata che mi dice che son
stato preso. Senso di disorientamento, in 3 giorni è cambiata la
mia vita. A poco più di 18 anni lascio tutto, amici e famiglia, per
seguire una passione».
L’inizio della tua vita a Milano: miti sfatati, nuove certezze...
«Tutti i miti erano confermati. Città completamente diversa da
Taranto. Molto grigia, con ritmi diversi dai nostri. Per la prima
settimana ricordo di aver cenato sempre con una pizza, anche
a cura di
Francesco Cometa
Dino Ruta, Professore di Leadership e Management dello Sport
se volevo fortemente cenare a casa. Il problema è che alle 19
in Università Bocconi e in SDA Bocconi, è un brillante profes-
chiudevano tutti i supermercati. Poi ho capito e ho iniziato a
sionista che si è fatto strada all’interno del prestigioso conte-
fare le scorte. Adesso Milano è cambiata negli orari, ma si corre
sto riferibile al mondo Bocconi, meta prediletta da migliaia di
lo stesso. Sembra che sia un virus che prende tutti. La certezza
studenti pugliesi. Ci racconta la sua storia, ricca di interessanti
erano i mezzi, gli orari. Ricordo che rimasi incantato a vedere
aneddoti che riguardano la sua vita professionale e personale.
il tabellone ad ogni fermata indicante il tempo di attesa. In-
Le tue origini pugliesi: i ricordi più belli, ciò che ti è rima-
credibile».
sto dentro...
Il tuo lavoro: gli aspetti più affascinanti e coinvolgenti;
«Crescere a Taranto è stato bello, perché ho avuto la fortuna
cosa ami di più, cosa ti spinge a migliorare?
di vivere il meglio della mia città: Sport, Scuola e Mare. Ho fat-
«Credo di essere profondamente fortunato a lavorare con e
to e visto tanto sport, in particolare ho giocato a Basket nella
per i ragazzi, su temi affascinanti come la leadership e lo sport.
famosa palestra Ricciardi e seguito il Taranto Calcio negli anni
Per lavoro, ribadisco per lavoro, incontro atleti e allenatori, par-
altalenanti tra serie B e C. Ma ho anche avuto la fortuna di fre-
tecipo e studio eventi sportivi. Studio come trasferire logiche
quentare un’ottima scuola media superiore, l’ITC Pitagora, che
manageriali allo sport e logiche sportive alla vita d’impresa.
mi ha dato le basi per intraprendere la strada di oggi. Infine, il
Sono convinto che lo sport e in generale l’attività motoria deb-
mare mi ha insegnato a guardare lontano e ad andare a fon-
ba essere alla base di una economia moderna».
Le tue esperienze professionali: il valore aggiunto che
creano per te e per gli altri. Quali gli aneddoti più simpatici e significativi?
«Due esperienze hanno cambiato molto il mio modo di vedere il mondo. La partecipazione alla vita della società sportiva
pallavolistica Vero Volley, dove ho imparato il senso dello sport
e ho ritrovato le emozioni di quando facevo sport da piccoli.
La seconda è stata l’incontro con Dan Peterson, grande coach
di basket conosciuto da molti anche per il suo timbro di voce
italo-americano. Mi ha insegnato a sbagliare e a riconoscere il
valore di ogni persona.
Il tuo libro più famoso, Team Leadership, è ricco di testimonianze di importanti allenatori. Qual è quella che più
ti ha colpito e perché?
Sasha Djordjevic e la vita da grande atleta e da allenatore. Mi
ha emozionato la sua vita da atleta nel periodo della guerra in
42
Gennaio/Giugno 2013
qualcosa, occorre saper trovare la formula che li mette insieme. Questa è la vera sfida. Non credo a chi fa qualcosa perché
è utile, conveniente oppure perché è il momento. Occorre sapersi leggere internamente».
La sfera di cristallo: cosa vedi nel tuo futuro? C’è anche il
tuo territorio di origine? Immagina...
«Immagino un giorno di poter vedere a Taranto una polisportiva innovativa dove sia possibile fare sport, attività motoria,
dove si possa imparare a seguire sani stili di vita e di professionalità. Vorrei che Taranto riscoprisse quella grande dinamicità che l’ha caratterizzata negli anni, diventando un centro di
eccellenza su temi attuali. Immagino e spero che ciò accada,
con o senza di me. Io seguirò sempre il risultato delle squadre
di Taranto e sarò felice di non lavorare il giorno di San Cataldo,
perché è il mio onomastico».
Jugoslavia, dell’embargo. Ha un fisico incredibile, ma non così
dotato in altezza. Ho capito che lavorando duro come ha fatto lui, si possono raggiungere traguardi incredibili. La forza di
volontà, di riscatto, la passione e la determinazione sono tutti
elementi che lo sport può insegnare».
Il rapporto con il tuo territorio di origine: oggi cosa rappresenta per te? In cosa si è evoluto rispetto al passato?
«Taranto per me sono i miei genitori, mia sorella e i pochi veri
amici con i quali continuo a sentirmi. Il territorio è per me la
più grande forma di ricchezza che i tarantini possano avere.
Ognuno vede le cose da una prospettiva differente. A me piace vedere le unicità di un luogo, ciò che lo rende distintivo.
Tutti sappiamo che la Puglia, Taranto e lo Ionio possono dare e
dire tanto al Mediterraneo, all’Europa e alla cultura in generale.
Basta volerlo».
Il capitale umano: potenziale enorme nel nostro territorio. Quale leve per farlo esprimere al meglio? Cosa
migliorare?
«La parola chiave a mio avviso è la contaminazione. Io sono
nato curioso. A me piace scoprire e copiare, contestualizzare, importante. Credo che occorra una politica rivoluzionaria
che metta al centro le competenze di chi vive in Puglia ma
anche soprattutto degli altri, pugliesi e non, che possono portare valore al territorio. Purtroppo oggi saper riconoscere le
competenze non è facile, così come le imprese in alcuni casi
non riescono ad individuare quali competenze servono per la
competitività. Quando un’impresa va male, semplicemente ha
un buco di competenze».
La tua esperienza: cosa ti senti di consigliare a un giovane che vuole emergere e avere successo?
«In questi anni sto recuperando nella memoria le esperienza
che avevo fatto dai 14 ai 20 anni. Quando ero abbastanza libero di scegliere. Oggi sto replicando in ambito professionale
molte idee ed iniziative che già avevo sperimentato. Occorre
Chi è Dino Ruta
SDA Professor di
Organizzazione & Personale.
Co-director della Sport
Business Academy, Direttore
scientifico dell’International
Master in Management,
Law and Humanities of
Sport. Responsabile del Percorso in HR Manager
e in Management, coordinatore del programma
executive Gestione Strategica delle Risorse Umane e
Metriche e dei Meeting HR Leaders di SDA Bocconi.
Membro della Faculty dell’Executive Master in
Strategic Human Resource Management. Inoltre, è
Direttore del Master in Organizzazione e Personale
dell’Università Bocconi. E’ Esperto Organizzativo
delle Licenze UEFA per la FIGC ed è stato membro
del comitato scientifico del Valencia Summit dal
2004 al 2006. Studia e insegna casi emblematici
quali: Olympic Games, Giffoni Film Festival, FC
Barcelona, Lega Calcio, NBA, San Patrignano
attraverso un approccio strategico di valorizzazione
degli stakeholders. Ha seguito l’International
Teaching Program presso l’IMD (Switzerland) nel
2007. Nel 2010 ha pubblicato “Team Leadership:
idee e azioni tra sport e management” con Paolo
Guenzi, edito da Egea, raccogliendo il contributo
di 50 allenatori. Al momento sta lavorando su
un Handbook of Sport and Legacy per misurare
l’impatto strategico di eventi sportivi. Svolge
interventi motivazionali in chiave strategica, anche
attraverso interviste e dialoghi con testimonial
sportivi. Suoi approfondimenti e riflessioni sono
apparsi su: La Gazzetta dello Sport, Il Sole 24 Ore, Il
Mondo, Il Corriere della Sera, SKY Sport 24.
saper individuare i semi della passione che ci spingono a fare
Gennaio/Giugno 2013
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nuoviinvestimenti
A Brindisi il centro
di eccellenza
per le tecnologie
e la diagnostica avanzata
44
A Brindisi, presso il Centro Ricerche ENEA ha preso avvio il TE-
componenti nell’ambito del settore dei trasporti (aerospaziale,
DAT – Centro di eccellenza per le TEcnologie e la Diagnostica
automotive, ferroviario, navale).
Avanzata nel settore dei Trasporti. Il Progetto, finanziato del
Innovazione e competitività sul piano internazionale, sono i
MIUR, è allettante a ambizioso per i ricercatori che ci lavorano
termini dell’obiettivo tutto incentrato sullo sviluppo di tecno-
e per tutto il mondo della ricerca e dell’economia.
logie, strategie e prodotti che possano contribuire concreta-
Il TEDAT ha la finalità, da un lato di rafforzare e consolidare
mente alla crescita del tessuto produttivo nel settore industria-
l’utilizzo delle infrastrutture esistenti nei laboratori di ENEA
le dei trasporti.
Brindisi per la ricerca e lo sviluppo e, dall’altro, di promuovere
I laboratori esistenti si preparano per essere rinnovati e se
il potenziamento delle tecnologie e della strumentazione per
ne predispongono di nuovi, pronti per rafforzare soprattutto
i processi, le analisi e la diagnostica avanzata dei materiali e
l’offerta di servizi tecnologici di qualità maggiormente rispon-
Gennaio/Giugno 2013
denti alle specifiche delle imprese. Strumento sofisticato
e rivoluzionario, unico in Italia, a supporto delle attività
di ricerca nell’ambito del TEDAT è il microscopio a ioni di
elio. È stato appena inaugurato ed è il primo strumento
di una serie di apparecchiature scientifiche ed impianti
tecnologici innovativi che andranno ad arricchire la dotazione del Centro Ricerche di Brindisi. Il microscopio a ioni
di elio, permette la caratterizzazione completa di varie tipologie di materiali, da scala micrometrica fino a quella
sub-nanometrica; ha capacità di analisi tridimensionali
(3D), anche stereoscopiche, ad alta risoluzione spaziale,
per tutte le diverse tipologie di materiali. In molti settori
tecnologici la caratterizzazione e lo studio della struttura
complessa dei materiali è indispensabile per passare dalla
“progettazione teorica” di materiali nanostrutturati dalle
caratteristiche promettenti alla realizzazione pratica di
nanotecnologie dotate di specifiche proprietà.
Nel mondo, solo pochi Centri di ricerca dispongono di
questa tecnologia e il Centro di Brindisi intende metterla
a disposizione delle imprese per favorire il loro sviluppo
e la loro competitività, contribuendo al rilancio dell’economia italiana.
Nella pagina affianco il microscopio
a ioni di elio, inaugurato da poco
e che contribuisce ad arricchire la
tecnologia d’avanguardia
dell’Enea di Brindisi
Gennaio/Giugno 2013
45
fuoriorario
motori
TOYOTA RAV, IL SUV
a cura di
Donatello Corallo
Mercato dell’auto:
36 mesi in ribasso.
Si torna agli Anni ‘70
Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno,
possiamo dire che a maggio di quest’anno, il
crollo del mercato dell’auto è tornato ad un
saldo negativo ad una cifra (-7,98%), ma è solo
un’effimera soddisfazione visto che non si è
interrotta la fila di ribassi che ormai va avanti da
36 mesi consecutivi. Per il Centro Studi Promotor,
che analizza i dati delle vendite, proiettando i
risultati dell’ultimo semestre su base annua si
ottiene una previsione per il 2013 di 1.267.954
autovetture, un livello che si colloca sui volumi
della fine degli anni ‘70. L’Unrae rileva che il
dato di maggio «rappresenta il trentaseiesimo
calo consecutivo e che il mese di maggio ha
visto scendere la quota dei privati al 59,3%
delle immatricolazioni complessive, la più bassa
di sempre». «Il nostro settore è come fosse
stato colpito da un forte terremoto», precisa il
presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi
che, proiettando la tendenza dei primi cinque
mesi, teme per fine anno «un mercato a 1.200.000
pezzi». Meno pessimista il direttore dell’Anfia
Gianmarco Giorda che rileva come il -7,98%
registrato a maggio sia «un piccolo segnale di
incoraggiamento».
46
La Toyota nel 1994 ha inventato il segmento
dei suv compatti con il primo «Sport Utility
Vehicle» e proprio nel 2013 ha portato
nelle concessionarie italiane il nuovo Rav4,
ultima edizione di un modello di successo
che ha venduto dal debutto in Europa oltre
1,2 milioni di unità. Il suv Toyota, giunto
ora alla quarta generazione, è interamente
rinnovato: più grande, più efficiente e più
lussuoso. Un prodotto maturo, dunque,
che conserva invariati i suoi punti di forza
come la posizione di guida alta, lo spazio
interno, il capiente bagagliaio. Spicca il
portellone posteriore elettrico, offerto come
optional. Presenta altresì altre novità, come
il nuovo motore 2.0 D-4D con tecnologia
start&stop da 124 cv, con emissioni ridotte
a 127 g/km e che si accontenta di soli
4,9 ltri per percorrere 100 km. Questo
propulsore è abbinato a una trasmissione
manuale a sei rapporti e alla sola trazione
Vedi il nuovo Rav4
in azione
anteriore, e permette all’automobile di
accelerare da 0-100 km/h in 10.5 secondi
e di raggiungere una velocità massima di
180 km/h. Su strada il nuovo Rav4 è ancora
più preciso nelle traiettorie e stabile nelle
curve ad alta velocità grazie anche alla
nuova modalità Sport studiata per le versioni
a trazione integrale che intervenendo
sulla risposta dell’acceleratore, il controllo
della trasmissione, la distribuzione della
coppia e la sensibilità di sterzata offrono
al guidatore una più elevata reattività del
veicolo, ottenendo un’esperienza di guida
più sportiva ed emozionante. Il cambio
automatico è proposto con i soli motori 2.2 a
gasolio a fronte di un sovrapprezzo di 1.600
euro. La scelta tra le due e le quattro ruote
motrici permette una più ampia gamma con
prezzi che vanno dai 24.900 euro della 2.0
D-4D 2wd ai 34.500 della versione 2.2 D-4D
4WD Lounge.
Gennaio/Giugno 2013
I Viaggi di Nerosgrat
Una delle mete più ghiotte per i motociclisti del
Sud è senza dubbio il Gargano, ad attirarli sono
le sue strade tortuose e ben asfaltate, gli scorci
suggestivi e tanto diversi tra loro che questo
angolo di Puglia offre dietro ogni curva. Vale la
pena di affrontare un tour in moto da queste parti,
magari prevedendo anche un pernottamento, così
da diluire la fatica del viaggio e assaporare appieno
l’atmosfera magica di una zona che pare essere
un mondo a parte. L’itinerario proposto parte da
Manfredonia e arriva a Vieste, seguendo la vecchia
strada per Mattinata (SS 89) per poi proseguire
per la testa del Gargano. Lasciata l’autostrada A14
a Foggia e percorsi una quarantina di chilometri
verso Manfredonia si viene proiettati in una realtà
distante anni luce dallo stress cittadino: qui le
tempistiche sono diverse, scandite dall’andatura
ondeggiante della strada che rallenta il passo e
rende piacevole la guida in moto. Arroccati sul
promontorio che si protende verso l’Adriatico, i
Comuni del Gargano sorridono al mare e guardano
sorgere il sole tutto l’anno, e si stendono lunghe le
fresche ombrose propaggini della Foresta Umbra,
rigogliosa e, a tratti, impenetrabile. La SS98
trascina rapida il motocislista oltre Manfredonia,
scorre alle pendici di Monte Sant’Angelo e si spinge
fino a Mattinata attraversando con le sue lunghe
gallerie il ventre della montagna: poi la Statale si
arrende a una natura sovrastante, e diventa una
coraggiosa Provinciale tutta curve e tornanti (la
SP 53). Il nastro d’asfalto scivola lungo il fianco
dello “sperone” spingendosi a tratti fino al ciglio di
strapiombi mozzafiato sul mare. Dopo Baia delle
Zagare, la Provinciale rientra ma si può scegliere di
seguire la diramazione verso destra e addentrarsi
tra i tornanti che conducono alla piccola baia
di Pugnochiuso (poca storia e tanto turismo),
passando poi per “Porto Greco” e riguadagnando la
Provinciale 53. Da qui si procede più vicini al mare,
costeggiando le spiagge candide sino a Vieste: la
raggiungiamo da Sud dopo averla scorta attraverso
la cornice offerta dai suoi “faraglioni”, simboli
essi stessi del Gargano. Prima di addentrarci nel
centro storico di Vieste ci fermiamo ad ammirare il
monolite denominato “Pizzomunno”: 25 metri di
roccia bianca che si erge dal mare a dominare una
spiaggia, la più orientale del Gargano, insignita
più volte per il suo mare cristallino, della Bandiera
Blu. Da Vieste la SP 53 cede il passo alla SP 52 che
conduce a Peschici, addentrandosi nel fitto della
vegetazione, offrendo uno scorcio ancor più vario
di questo splendido esempio di biodiversità. La
strada gira attorno alla Baia di Manacore, poi si
tuffa verso il centro abitato che è una bomboniera
di palazzi storici e scorci da cartolina. E con un po’
di fortuna ci si potrà regalare un tramonto, il sole
rosso che scende dietro il resto della penisola, che
in certi momenti pare lontana anni luce. E se la
chiamano “perla del Gargano” un motivo ci sarà.
Gennaio/Giugno 2013
STATUS SYMBOL
Guarda il video
Da 32 anni i modelli GS rappresentano un
punto di riferimento assoluto nel segmento
delle enduro da viaggio con un passato
fatto di record di vendite, di mete lontane,
di viaggi e passeggiate veloci, di solidità
e di un carisma che sconfina dall’ambito
prettamente pratico a quello fascinoso
dei locali alla moda. La BMW R 1200 GS
di fatto è una pietra miliare nel mondo
delle due ruote. Cuore e fulcro del nuovo
modello è il motore. L’architettura rimane
la classica del GS, bicilindrico boxer, ma
le modifiche sono tali e tante da poter
tranquillamente parlare di un motore nuovo.
In primis il raffreddamento, ora in parte a
liquido (35%), in parte ad aria (65%), con
i radiatori sapientemente nascosti sotto
i convogliatori. Invariate rimangono solo
le misure caratteristiche mentre potenza
e coppia salgono, rispettivamente, a 125
cavalli a 7.700 rpm e 125 Nm a 6.500 rpm.
La lista di novità non è finita. Primizie di
questa GS sono, il controllo del gas, che ora
fa affidamento su un sistema Ride by Wire
chiamato E-gas, il regolatore di velocità, il
sistema ASC con cinque modalità di guida,
Rain, Road, Dynamic, Enduro ed Enduro Pro,
con quest’ultima da usare specificatamente
con pneumatici da fuoristrada, tre
configurazioni differenti dell’E-gas, tre
setting differenti dell’ABS, quattro setting
dell’ASC (Automatic Stability Control) e
sospensioni di tipo semi-attive con sensori
che sentono l’asfalto e il vostro stile di guida,
adattando passo passo l’idraulica delle
stesse.
Il prezzo? 15.650 euro a cui si deve
aggiungere almeno un altro migliaio di euro
per gli optional...tanto? Sì, ma d’altra parte
la GS non è mai stata una moto economica,
eppure negli ultimi anni il mercato le ha
sempre dato ragione. Misteri della crisi...
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IL RISCATTO DEL TRIDENTE
Anteprima video
di Ghibli
Il debutto assoluto della Maserati in un segmento di mercato del tutto inedito per la tradizione del Tridente sta continuando a generare
attenzione, in Italia come nel resto del mondo. La Ghibli, presentata al Salone di Shanghai in anteprima mondiale, costituisce per una
lunga serie di aspetti una novità dirompente per il marchio. Il più importante aspetto di rottura è rappresentato senza dubbio dalla
gamma motori, che per la prima volta accoglie un’unità a gasolio. La nuova berlina, equipaggiata con nuovi V6 benzina e diesel, sarà
disponibile con la trazione posteriore o l’integrale inseribile Q4. In tutti i casi, il cambio sarà l’automatico ZF a otto marce. Al top di
gamma ci saranno le Ghibli S e S Q4, spinte dal 3.0 V6 biturbo da 410 CV, ma l’offerta delle motorizzazioni a benzina sarà completata
con il powerstep da 330 CV della stessa unità, presentato sempre a Shanghai sulla nuova Quattroporte. Al pari di questa, anche la Ghibli
sarà equipaggiata con il Maserati Touch Control con schermo da 8,4”. Il sistema permette di intervenire su tutti i principali dispositivi
di bordo. La vettura sarà disponibile con cerchi da 18” di serie, ma saranno offerti su richiesta anche nelle misure di 19, 20 e 21”. Tra gli
altri optional, l’impianto hi-fi Bowers & Wilkins da 1.280 W con 15 speaker. Le unità a gasolio saranno un 3.0 V6 da 275 CV e una versione
leggermente meno potente (250 CV) riservata al solo mercato italiano, dove godrà di una fiscalità più favorevole rispetto all’altra
versione. L’incarnazione più potente del V6 diesel spinge la Ghibli ai 250 orari, con uno 0-100 da 6,3 secondi. La Ghibli a gasolio è
peraltro dotata del nuovo Maserati Active Sound system, che consiste in due attuatori acustici posizionati vicino ai terminali di scarico,
in grado di rendere più aggressiva la voce del motore. Non ancora comunicato il prezzo ufficiale, inferiore ai 100.000 euro.
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Gennaio/Giugno 2013
Gennaio/Giugno 2013
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fuoriorario
hi-tech
LA BICICLETTA SI FA SOCIAL:
ELETTRICA E INTELLIGENTE
a cura di
Ignazio Punzi
BRAVEN presenta gli
innovativi speaker senza
fili che ricaricano i cellulari.
La novità?
La connessione in serie
Di speaker per dispositivi mobili ce ne sono tanti,
anche senza fili, ma di interessanti come quelli
proposti da Braven si fa fatica a trovarne. Sotto
la nuova serie Six ci presentano tre nuovi modelli
che si connettono con i nostri telefoni attraverso
Bluetooth.
Fra le caratteristiche che rendono più speciali gli
speaker Braven c’è la capacità di connettersi in serie
per ottenere più potenza da una stessa fonte.
La seconda particolarità ha a che vedere con i nostri
telefoni o tablet: gli speaker si convertono in una
riserva di batteria, dalla quale possiamo caricarli
attraverso le porte USB incluse.
Sono supportati tablet, telefoni o qualsiasi tipo
di dispositivo con connettività Bluetooth, dagli
iPhone agli Android e ai Windows Phones. Sul
mercato americano sono arrivati a giugno. Poi, nel
resto del mondo.
50
Il progetto eSocialBike consente, grazie alla
tecnologia, il monitoraggio costante di tutti i
parametri del veicolo.
In arrivo, eSocialBike: un mix di hardware e
software destinato a rivoluzionare il settore
della mobilità sostenibile. Non è un caso che
alla presentazione sia venuto a Bari il guru
mondiale della bicicletta elettrica, Edward
Benjamin, presidente dellaLight Electric
Vehicle Association. Già, perché eSocialBike
nasce nella stessa azienda pugliese (Sitael)
in cui sono stati progettati i microchip dei
sensori atmosferici del laboratorio spaziale
mobile Mars Rover Curiosity, in attività dal 6
agosto 2012 sul Pianeta Rosso.
Il progetto eSocialBike è soprattutto
un sistema diagnostico web based che
permette a produttori, venditori e utenti di
monitorare il funzionamento del motore
elettrico e della batteria, con un check up
remoto integrato con il servizio di assistenza.
L’applicazione per smartphone dialoga
via Bluetooth con il sistema, invia i dati al
cloud e quindi alla rete di controllo, tenendo
d’occhio un centinaio di parametri, la cui
analisi sarà utilizzata per ottimizzare il
prodotto. Il biker, insomma, non resta mai
in panne. Inoltre la App permette di attivare
e disattivare la batteria, così se qualcuno
rubasse la bici deve pedalare senza l’ausilio
del motore elettrico.
Scopri eSocialBike
L’utente può anche richiedere aiuto in
caso di problemi, registrare i suoi viaggi e
visualizzarli sulla mappa geolocalizzata. Con
la App, il biker può condividere sui Social: la
sua posizione, oppure quanto CO2 in meno
viene immesso nell’atmosfera grazie alle sue
pedalate assistite dal motore elettrico. Ogni
eBiker diventa così testimonial della mobilità
sostenibile.
Ed è proprio in questo ambito che
il progetto, finanziato dal Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
ha visto la luce. Il promotore – Matteo
Pertosa, 28 anni con eSocialBike si è piazzato
al primo posto, categoria Smart Mobility
della Smart Cities and Communities and
Social Innovation per giovani innovatori.
Matteo ha cominciato con le bici elettriche
intelligenti ed ecosostenibili, che saranno
prodotte da eFlow, Green Spark, A2B e
Wayel. Su strada, forse a marzo 2014.
Gennaio/Giugno 2013
Si chiama Xbox One ed è
la nuova console Microsoft
L’attesa è terminata. Microsoft ha finalmente
presentato Xbox One, il sistema all-in-one di giochi
e intrattenimento di ultima generazione che andrà
a competere con i concorrenti PS4 e Nintendo.
«Xbox One è progettata per offrire una generazione
completamente nuova di giochi, spettacoli televisivi
e intrattenimento, attraverso un unico e potente
dispositivo all-in-one», ha dichiarato Don Mattrick,
presidente della Divisione Interactive Entertainment
di Microsoft. «Abbiamo creato un’architettura
speciale e moderna che aggiunge un tocco di
semplicità al salotto e, per la prima volta nella
storia, consente di passare istantaneamente dai
giochi all’intrattenimento».
Obbedisce agli ordini dell’utente, basta dire “Xbox
On” per avviarla, vedere quali sono le trasmissioni
televisive più popolari o scoprire gli ultimi obiettivi
raggiunti dagli amici nei giochi. E tutto questo è
possibile utilizzando l’interfaccia più naturale: la
voce. Interagendo con l’utente, Xbox One impara a
conoscerne sempre meglio le preferenze.
TV su Xbox One. Per navigare e guardare in diretta la
TV via cavo, internet o decoder satellitare. Microsoft
si è assunta l’impegno di portare la TV in diretta
attraverso diverse soluzioni in tutti i mercati dove
Xbox One sarà disponibile
Funzione “Snap”. Ora possibile fare 2 cose assieme.
La funzione “Snap” consente, infatti, di lanciarsi in
una battaglia multiplayer continuando a guardare il
proprio film preferito, oppure chiacchierare in chat
con gli amici su Skype senza dovere interrompere
la diretta TV.
Skype per Xbox One. Questa versione, creata
appositamente per Xbox One, consente di parlare
con gli amici attraverso la TV con una straordinaria
definizione HD oppure, per la prima volta nella
storia, fare chiamate di gruppo con Skype usando il
televisore. È ora possibile passare istantaneamente
dai giochi all’intrattenimento. Oppure eseguire
le proprie app in contemporanea al gioco. E tutto
questo senza incidere sulle prestazioni.
NVIDIA GEFORCE GTX 780,
SCHEDA GRAFICA PER IL
GAMING ESTREMO
Nvidia annuncia la nuova soluzione top di
gamma a singola GPU. GeForce GTX 780
è una soluzione per gamer esigenti e per
chi non vuole rinunciare al gaming HD
con i giochi di ultimissima generazione.
La battaglia in questo comparto è
particolarmente serrata e il segmento delle
schede grafiche ad alte performance si sta
affollando.
Diversamente da GTX 690 e dalla
concorrente recentemente annunciata
AMD Radeon HD 7990, GeForce GTX 780
sfrutta una sola GPU e si avvantaggia di
nuove soluzioni tecniche per garantire
performance superiori a GTX 680. Rispetto
SAMSUNG SPERIMENTA IL 5G
Samsung ha deciso di scommettere sullo standard
di telefonia di quinta generazione 5G entro il 2020
In Italia e in Europa si è da poco passati
alla tecnologia ultraveloce LTE e Samsung
guarda già al futuro, pensando al 5G.
L’azienda sud-coreana, infatti, ha deciso di
scommettere sullo standard di telefonia di
quinta generazione 5G entro il 2020. Si stima
che il 5G possa essere centinaia di volte più
veloce del 4G, raggiungendo una velocità
massima di trasmissione di decine di Gbit al
secondo.A questi ritmi, con il 5G un giorno
sarà possibile scaricare un intero film in un
solo secondo. Allo stato attuale, Samsung
Vedi la nuova console
Xbox One
Gennaio/Giugno 2013
a Titan, GeForce GTX 780 condivide
l’architettura base del chip GK110.
In questo caso sono stati installati 2.304
core CUDA, il 50% in più di quelli disponibili
con la precedente generazione GTX 680.
Secondo Nvidia, fatte 100 le prestazioni della
GTX 580, se una GTX 680 rappresentava
un incremento del 28%, l’attuale modello
dovrebbe garantire un netto passo in avanti,
con prestazioni superiori del 70%.
ha sviluppato la tecnologia “adaptive array
transceiver”, in grado di trasmettere dati a
più di 1Gbps attraverso la distaza di 2 Km.
Tale apparecchio include un’antenna a 64
elementi per bypassare i problemi quando
si sfrutta la banda Ka dello spettro radio a
super-alta-frequenza a 28GHz.
La Commissione europea, inoltre, ha
investito la somma di 50 milioni di Euro in
progetti di ricerca 5G, mentre il governo
britannico ha rivelato piani per un centro di
sviluppo 5G da 35 milioni di sterline.
51
fuoriorario
trailer
“STOKER”: NICOLE KIDMAN
MADRE (CATTIVA) D’AUTORE
a cura di
Massimo Causo
Bertolucci, Schrader e
Friedkin: 3 Maestri alla
Mostra di Venezia
Sarà Bernardo Bertolucci il Presidente di Giuria della
70ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica,
che si svolgerà al Lido di Venezia dal 28 agosto al 7
settembre. Un nome di grande prestigio, quello del
regista italiano, chiamato a presiedere i lavori della
Giuria Internazionale che valuterà i 20 lungometraggi
scelti da Alberto Barbera, il Direttore Artistico del
festival veneziano, tutti presentati in prima mondiale.
Non meno prestigioso il nome del Presidente della
seconda Giuria internazionale, quella destinata
a valutare i film della Sezione Orizzonti, lo spazio
più di ricerca, riservato ad opere rappresentative di
nuove tendenze estetiche ed espressive del cinema
mondiale: in questo caso si tratta dell’americano
Paul Schrader, sceneggiatore di capolavori come
“Taxi Driver” e “Toro scatenato” e regista di opere del
livello di “American Gigolo” e “Il bacio della pantera”.
Il omaggio a Paul Schrader la Mostra presenterà
fuori concorso “The Canyons”, il nuovo film diretto dal
regista americano su sceneggiatura di Bret Easton
Ellis, interpretato da Lindsay Lohan e James Deen.
A questi due grandi maestri chiamati ad assegnare i
premi della selezione ufficiale della Mostra veneziana,
si affiancherà poi un terzo nome di grande rilievo
internazionale, quello di William Friedkin: l’autore
di capolavori come “Il braccio violento della legge”,
“L’esorcista”, “Vivere e morire a Los Angeles” sarà
infatti al Lido per ritirare il Leone d’Oro alla Carriera
tributatogli dalla Biennale Cinema.
52
Se ricordate la violenza grafica e spirituale
di “Old Boy”, sapete bene di cosa sa essere
capace un autore come il sudcoreano Park
Chan-Wook, reso celebre dalla sua trilogia
sulla vendetta. Il suo stile è senza mezze
misure, cerca il faccia a faccia con le attese
più inquietanti dello spettatore e non esita a
mettere a segno i suoi film con una efficacia
grafica esorbitante. Per il suo primo, atteso
film americano, Park Chan-Wook ha potuto
contare sulla complicità di Nicole Kidman,
che non ha esitato a vestire i panni di una
madre a dir poco inquieta e inquietante:
“Stoker” è infatti un thriller psicologico
disegnato a partire dai turbamenti di India,
una ragazza sospesa tra infanzia ed età
adulta, che nel giorno del suo diciottesimo
compleanno vede morire l’amatissimo
padre. Rimasta sola con la strana madre, la
ragazza subisce il fascino del misterioso zio
Charlie (Matthew Goode, visto in “Match
Point” di Woody Allen), che si insinua nella
loro casa e sembra tessere attorno alle due
donne una tela fatta di sensualità incestuosa,
allusioni, passato misterioso e minacce
velate. Il film è un trattato di psicologia
hitchcockiana applicato a uno stile barocco
che esalta il versante espressivo del thriller.
Ondeggiando tra realtà e immaginazione,
“Stoker” non risparmia momenti di lucida
sensualità e attenzioni stilistiche estreme per
i suoi protagonisti. Nicole Kidman si attiene
allo schema della sensualità incipriata, ma
l’intero peso del film sta sulle spalle della
India interpretata dalla emergente Mia
Wasikowska.
Gennaio/Giugno 2013
Gli sceneggiatori
di tutti il mondo
a “Puglia experience”
Anche quest’anno gli sceneggiatori di tutto il
mondo si danno appuntamento in Puglia: sarà
infatti lo sceneggiatore e regista americano
James V. Hart a condurre la quarta edizione di
PugliaExperience, il workshop itinerante destinato
a sceneggiatori professionisti provenienti da ogni
parte del mondo. Autore di molti grandi successi
(tra cui Hook di Spielberg, Dracula di Coppola),
Hart è anche produttore e regista oltre che uno dei
più accreditati docenti americani delle tecniche
di narrazione audiovisiva. Il workshop si svolgerà
in Puglia dal 17 Giugno al 6 Luglio 2013 e sarà
interamente in lingua inglese. I candidati dovranno
inviare, unitamente alla domanda di ammissione,
un trattamento (3-5 pagine massimo) per un
progetto di film o film TV ambientato in Puglia.
Durante il workshop, i partecipanti lavoreranno
sullo sviluppo della sceneggiatura del trattamento
presentato, ispirati dai luoghi e dalle persone con
le quali verranno in contatto durante i 20 giorni di
workshop in giro per la regione.
Gennaio/Giugno 2013
“HOLY MOTORS”:
L’ARCANO GIOCO DELLA VITA
Ci sono registi che attraversano il senso
comune col solo intento di minarlo
dall’interno: Leos Carax è uno di questi.
Non fossero sufficienti a dimostrarlo i suoi
precedenti film (da Gli amanti del PontNeuf a Pola X, a Rosso sangue), ci pensa
il suo ultimo capolavoro, Holy Motors, a
spiegare che per questo regista francese
l’esistenza è una narrazione oscura di attimi
in cui la vita dà, nel bene e nel male, il
massimo di sé.
Distribuito a un anno di distanza dal suo
trionfale passaggio a Cannes 2012, Holy
Motors è una parabola a episodi di cui è
protagonista Monsieur Oscar (interpretato
dal grande Denis Lavant, attore feticcio di
Carax), una maschera vivente che, in un
immaginario mondo futuro, ha il compito
di interpretare da mane a sera una serie
di ruoli che la sua organizzazione gli
assegna quotidianamente. Attraversando
Parigi a bordo di una di quelle limousine
Guarda il trailer
allungate dei Vip, Oscar incarna una serie
di personaggi, vivendo i loro drammi,
spremendo il senso grottesco delle loro
esistenze, materializzando i fantasmi
brutti sporchi e cattivi di una società
pacchiana dentro (lo straordinario e
ributtante Monsieur Merde, sorta di
mostro che rigurgita su Parigi dalle
fogne). Carax racconta il vuoto a perdere
della contemporaneità in un percorso
pirandelliano di scomposizione dell’Uomo
tra l’uno che identifica l’individuo, il
nessuno che ne vanifica l’identità e i
centomila che massificano le sue attese.
Un capolavoro situazionista e surreale, che
cerca la provocazione ma trova spesso un
senso di pietà per l’Uomo che si sforza di
essere qualcosa che non sarà mai.
53
fuoriorario
libri
A QUANTE PROVE COSTRINGE L’AMORE?
Conosco le regole. Il silenzio è mio amico. E
quando ho paura, la mia voce sei tu.
a cura di
Mariangela Marinelli
Credete di essere colti?
Avete letto molti libri?
Ecco il programma tv che
fa per voi!
Su SKY Arte (canale 130 e 400 di SKY) parte un nuovo
programma culturale che si propone di rendere
interessante e divertente quello che di solito è vissuto
come noioso: leggere. Per coloro che ciclicamente
insorgono contro l’assenza cronica di cultura in TV è
in arrivo Bookshow, un nuovo programma costruito
come un viaggio nel mondo dei libri. Gli autori di
Bookshow si sono messi letteralmente per strada e
sono usciti dalla sacralità dello studio tv, costruendo
ogni puntata come una tappa di un on the road
per l’Italia. Di città in città, di libro in libro, di facce
in facce. Per far questo occorrono dei testimonial,
da Carolina Crescentini a Filippo Timi, che in ogni
puntata raccontano un libro attraverso una città che
determina la temperatura emotiva di ogni episodio,
condivisibile da tutto il pubblico da “casa”. Gli attori
sono il filo conduttore, ma poi ci sono anche un po’ di
giochi divertenti. Uno è condotto da Paolo Calabresi
che gira in città interrogando la gente per strada
su un classico. A chi dimostra di non sapere, viene
regalato il libro.
Buona lettura… anzi, buona visione!
54
Alla genovese Sara Rattaro il lavoro di
biologa non ha impedito di coltivare il
gusto della scrittura. Di certo, la scrittrice ha
talento nel raccontare storie commoventi.
Chi ama il genere, sono certa apprezzerà
il suo terzo romanzo, Non volare via.
La storia di Alberto e Sandra e del loro
matrimonio consolidato con la nascita di
Alice e scardinato da Matteo, secondogenito
nato sordo. La Rattaro è molto abile nel
raccontare lo smarrimento, la fatica e
l’amore che un evento del genera scatena.
Il romanzo è scritto a quattro voci, quanti
sono gli attori di questo intenso dramma
familiare, ma la predominante è quella di
Alberto, la pedina più fragile. Questo è il
romanzo di un bambino coraggioso, di
un padre spaventato e di una ragazza con
i piedi per terra. Ma anche quello di una
madre che non ha dimenticato di essere una
donna. E’ il momento indecifrabile della vita
in cui amore, colpa e perdono si fondono in
un unico istante. L’autrice, che conferma il
talento di narrare con introspezioni profonde
dei personaggi alternate a improvvise
accelerazioni nella trama, è bravissima
nell’assumere il punto di vista di Alberto,
e a rendere partecipe chi segue pagina
dopo pagina. Questa storia si vive. Partite
a scacchi (il piccolo Matteo è campione),
amori grandi e imperfetti, eros travolgente,
genitori fragili come adolescenti, sensi di
colpa. Sara Rattaro ci porta in mezzo a tante
ferite da curare stando vicini, come accade
anche nella vita: “Perché la realtà è questa.
Nessuno beve solo Martini. Nessuno si salva
da un’esplosione avvenuta a pochi metri o
decide di prendere l’autostrada contromano
se è inseguito dalla polizia”.
ULTIMO BRIVIDO
CON STEPHEN KING
LEGAMI FAMILIARI
DI KHALED HOSSEINI
Stephen King torna nelle librerie e garantisce
brividi. “Joyland” (Sperling&Kupfer) è la storia
di Devin Jones, studente squattrinato che
accetta un lavoro in un luna-park popolato
da strani personaggi. Qui, nel tunnel
dell’orrore, quattro anni prima una donna è
stata barbaramente uccisa. A Devin spetterà
non solo intrattenere i bambini con il suo
costume da mascotte, ma anche combattere
contro il Male e difendere la ragazza di cui è
innamorato.
Si chiama “E l’eco rispose” (Piemme)
l’ultima fatica letteraria di Khaled Hosseini.
Il romanzo s’incentra sui sentimenti, su
come questi vengono vissuti e su come
influenzano le nuove generazioni.
Diversi personaggi in diverse città, diverse
emozioni e diversi sentimenti, legami che
uniscono, tradiscono, separano, onorano e
sacrificano. L’ultimo romanzo di Hosseini è
un’autentica emozione.
Gennaio/Giugno 2013
musica
le musiciste venute dal silenzio
Con Laura Mvula il gospel
diventa psichedelico
Note che non si erano mai
sentite prima
Come ascoltare i Beach Boys che duettano con Billie Holiday:
Provate a immaginare oltre dieci anni della vostra infanzia e
basterebbe questa definizione, per generare curiosità su una
adolescenza senza musica; poi ascoltate le canzoni di Phildel (suo
delle voci femminili più attese dell’anno, ovvero Laura Mvula.
padre si chiama Philip e sua madre Delia: “Phil” + “Del”) che senza
Venticinque anni e un passato di segreteria, prima di essere
musica è cresciuta davvero, perché da quando era bambina il
messa sotto contratto dalla Rca con l’album Sing to the moon,
patrigno le ha proibito ogni musica. Magari l’avrete già sentita
disco appena uscito e subito finito nella top ten in Inghilterra.
in qualche pubblicità dell’Ipad per Apple, con uno dei motivi
Raffinata, elegante, in equilibrio tra pop e soul, la Mvula
ipnotici che ti si ficcano in testa e non sai bene a chi somiglino,
mescola le influenze più disparate per elaborare una formula
che genere sia. In effetti, non lo sa bene neanche lei che li ha
decisamente personale. La giovane cantante ha cominciato
creati. A 17 anni Phildel è scappata via da casa, dove viveva con la
nel gruppo vocale della zia, nella Chiesa di Lichfield, vicino a
madre e il patrigno e, portandosi dietro il gatto, è andata a vivere
Birmingham, cimentandosi su spiritual e brani religiosi prima di
dal padre che si è preso cura di lei. Ma, ad aiutarla è stata anche la
iscriversi al Conservatorio ed affrontare decine di lavori precari
musica che le ha consentito di venire a patti con il dolore, il senso
per mantenersi. In meno di un anno, è passata dall’anonimato
di tradimento, la noia e la rabbia di quegli anni offline. Da lì il
alla nomination al Brit Award come artista del 2013 e, in attesa
titolo del suo primo album The disappearance of the girl (Decca)
del suo sbarco anche in Italia, per la sua musica in Inghilterra
– su iTunes. Instancabile, continua a rifare cover version dei suoi
hanno coniato un neologismo: gospeldelia, ovvero la somma di
pezzi, tipo Storm Song o The Kiss: con ukulele, o in versione
due generi apparentemente lontani, il gospel e la psichedelia.
karaoke con le strofe che scorrono sul video. Praticamente è
E qualsiasi cosa sia, anche se la parola suona male, la musica,
scatenata, come biasimarla?
invece, suona che è una meraviglia.
M. M.
M. M.
Gennaio/Giugno 2013
55
salutebenessere
Al sole sì. Ma con criterio
L’estate 2013 è entrata nel vivo. La voglia di crogiolarsi sotto i caldi raggi,
magari distesi in riva al mare, è davvero tanta. Attenzione però, perché il
nemico della nostra pelle è in agguato. Sportello Aperto ha raccolto il parere
della dottoressa Anna De Padova, dermatologa. Ecco come comportarsi
a cura di
Dora Spagnulo
Inaridita, screpolata, invecchiata: dal vento al sole,
In realtà, molto spesso, è così: dovremmo consi-
sul decolté o sulle spalle, altro non sono che segni
tanti sono gli agenti atmosferici che ogni giorno
derare la nostra pelle come una bella amante ven-
di pregresse (anche di decenni fa) ustioni, sono l’esi-
minacciano la nostra pelle, tendendole trappole di
dicatrice che non dimentica i torti subiti durante
to di quelle bolle che spesso stupidamente mostra-
ogni tipo. L’estate è arrivata, e questo è il periodo
il corso degli anni; ci ricopre e ci accompagna per
vamo agli amici pregandoli di non sfiorarci la pelle
giusto per predisporre la pelle al sole.
tutta la durata della vita, molto spesso la maltrattia-
per l’immenso bruciore. Anche il cosiddetto “baffet-
A tal proposito, abbiamo chiesto il parere alla dot-
mo e la sottoponiamo a stress importanti solo per
to” e le macchie scure sulle guance e sulla fronte
toressa Lucia Anna De Padova, medico chirurgo
poter sfoggiare un’abbronzatura caraibica. Chi era
sono il risultato della selvaggia esposizione al sole,
specialista in dermatologia e venereologia.
adolescente durante gli anni ’80 converrà con me
magari dopo aver fatto la ceretta o durante l’assun-
Dottoressa De Padova, siamo all’inizio dell’esta-
sul fatto che non ha mai visto né sentito parlare di
zione di antibiotici, pillole anticoncezionali, durante
te e ci prepariamo ad esporre la nostra pelle al
fotoprotezione. Si andava al mare e ci si esponeva
la gravidanza e l’allattamento.
sole. Quali sono i Suoi consigli per protegger-
al sole per abbronzarsi utilizzando sistemi che oggi
Molti sono gli effetti benefici del sole, sarebbe
la?
farebbero inorridire tutti i dermatologi della terra.
inutile e noioso elencarli tutti, quindi, sole si, ma
«Anche quest’anno, ahimè, siamo all’inizio dell’esta-
Molti di noi “prendevano” il sole durante le ore di
con criterio. È, inoltre, doveroso l’accenno anche
te e, scoprendoci, siamo nuovamente costretti a
punta, cospargendosi la pelle di birra, olio, berga-
a problemi più seri di quelli estetici, legati all’errata
confrontarci oltre che con l’odiata prova costume,
motto e mallo di noce. Mai e poi mai avrebbero uti-
esposizione solare. Bisogna, innanzitutto, conside-
anche con la scoperta di nuove macchie ed imper-
lizzato la crema protettiva che, a nostro avviso, non
rare il melanoma cutaneo, un tumore maligno che
fezioni della pelle che giureremmo di non aver no-
ci avrebbe permesso di abbronzarci: niente di più
origina dai melanociti della cute e delle mucose e
tato durante l’estate precedente.
sbagliato. Le macchie, che molti di noi ora hanno
(molto più raramente) da melanociti posti in sedi
56
Gennaio/Giugno 2013
extracutanee (occhio, orecchio interno, meningi ecc). Recenti dati epidemiologici hanno evidenziato come il fattore
di rischio sia rappresentato non dalla esposizione cronica
Punta, mira, spara:
la pillola “telecomandata” che va
dritta al tumore
ai raggi ultravioletti, ma dalle ustioni solari avvenute in età
giovanile, specie se in soggetti con pelle chiara che si scotta facilmente e si abbronza con difficoltà. Ne consegue, sul
piano pratico, che non esiste una proibizione assoluta alla
fotoesposizione; è consigliabile però, prendere il sole fin
dall’età infantile in maniera moderata, evitando gli eccessi
e le ustioni ad essi conseguenti.
Anche il carcinoma basocellulare e spinocellulare riconoscono come fattori predisponenti la prolungata e cronica
fotoesposizione e, anche in questo caso, le ustioni solari in
età infantile».
Quali sono le Sue raccomandazioni per una corretta
fotoesposizione?
«Ecco alcune semplici raccomandazioni: proteggere la cute
dei bambini da scottature ed evitare le esposizioni eccessive al sole, soprattutto in caso di cute pallida che si abbronza
con difficoltà e si scotta facilmente e/o se vi e’ un grande
numero di nei sulla pelle; evitare le esposizioni al sole nelle ore centrali della giornata e proteggersi con indumenti
(cappello, vestiti); le creme solari a schermo totale (UVA+
La lotta contro il cancro ha compiuto un nuovo grande passo in
UVB) possono essere utili, ma non è ancora ben documen-
avanti, che probabilmente rivoluzionerà le tecnica di cura fino ad
tata la loro reale efficacia; evitare l’uso delle creme autoab-
oggi utilizzate per combattere questo nemico mortale dell’uomo.
bronzanti (non sono protettive) e le applicazioni di raggi
Arriva da uno studio congiunto di molti centri di ricerca americani,
UVA artificiali (invecchiano precocemente la pelle).
un primo traguardo concreto della nanomedicina, sperimentato
Negli ultimi anni, è emersa anche la necessità di una foto-
principalmente presso il Brigham and Women’s Hospital, del Dana-
esposizione sistemica (i cosiddetti integratori) per fornire,
Farber Cancer Institute, Harvard Medical School del Massachusetts, il
accanto alla protezione topica, una copertura più completa
nuovo metodo di cura anti-tumore che potrebbe rivoluzionare tutto
e duratura contro i danni acuti e cronici da radiazione so-
e regalare ai pazienti una vita serena, seppur con la malattia.
lare. La fotoprotezione sistemica nasce per fornire, per via
Si tratta infatti di una pillola vera e propria (BIND-014), una
alimentare, un complesso di sostanze antiossidanti che l’or-
capsula telecomandata, contenente - al suo interno - la medicina
ganismo può utilizzare per contrastare lo stress ossidativo
specifica per aggredire il tipo di tumore, variabile da caso a caso.
alla base dei danni acuti (ustioni solari) e cronici (fotoinvec-
La pillola viene ingoiata semplicemente con un sorso d’acqua e,
chiamento, fotocarcinogenesi e fotoimmunosoppressione)
dopo aver rilasciato il medicinale dentro il corpo, questo viene
prodotti dai raggi UV.
assorbito e portato verso le cellule malate, che è in grado di
Per concludere, una considerazione personale: l’abbron-
individuare e riconoscere attraverso alcune caratteristiche tipiche
zatura “intelligente e’ sicuramente più bella, ha un colore
del sangue. In tal modo, colpisce direttamente il punto interessato
ambrato, è più duratura, non va via dopo 3 giorni dalla fine
senza disperdersi e aggredire altre parti sane dell’organismo.
dell’ estate e non si perde dopo la doccia sugli accappatoi
L’esperimento è stato già condotto sugli animali ed è in fase di
bianchi. Basti pensare che, in tutte le favole, le principesse
sperimentazione su 17 volontari umani che stanno già reagendo
sono chiare e vanno in giro con l’ombrellino».
positivamente dopo anni di inutili cure con i metodi tradizionali.
Sviluppando questo e altri metodi simili, e usando a pieno le nuove
Per info e contatti
Dott.ssa Lucia Anna De Padova
Cell. 338 5838195
Via Regina Margherita, 7
San Marzano di San Giuseppe (TA)
Gennaio/Giugno 2013
potenzialità della micro-medicina, si potrà sempre più trattare
la malattia in modo mirato e sicuro, salvaguardando il corpo da
spiacevoli effetti collaterali.
D. S.
57
fuoriorario
viaggi
SALTO ANGÈL, NEL CUORE DEL VENEZUELA
a cura di
Antonio Sperti
Come viaggiare oltreoceano
senza spendere un “capitale”
Diciamoci la verità, gli italiani sono un
popolo di pigri. Se si parla di viaggi
poi, l’idea più immediata è quella di
comprare un pacchetto tutto incluso:
date, alloggi, pranzi prefissati, tutto
turistico tranne il prezzo che non
è mai scontato e quasi sempre si
punta sulla meta a “gestione italiana”,
perché gli italiani sono pigri anche
ad imparare una nuova lingua. In più,
scelgono quasi sempre posti vicini per
motivi di ore di volo, pensando che
volare lontano costi di più. Nulla di
più sbagliato! In questa Europa dove
tutto sembra giri male: economia,
occupazione, costo della vita, abbiamo
una fortuna: l’euro!
Fuori dal nostro continente fa miracoli
in quanto a potere di acquisto e cambio
con qualsiasi altra valuta straniera.
Esiste, quindi, un modo di viaggiare
“fai-da-te-vero”, dove il viaggio te lo
costruisci in base alla destinazione che
vuoi raggiungere, comprando i voli
Chi ama l’avventura, immerso e circondato dalla
natura dovrebbe andare a visitare questa meta. Con
volo diretto su Caracas, in loco si può comprare (in
Bsf.) una vacanza di 3 gg. incluso di voli, escursioni e
alloggi in pensione completa a non più di 8000 Bsf.
pari a 250 €. I più intraprendenti potranno scegliere
e acquistare invece, nel parco le escursioni, come ad
esempio sorvolare l’intera zona in aereo. Scegliete
Venetur leader nazionale per turismo, che ha una
vista invidiabile sul lago naturale ed è circondato
dalle cascate. Navigherete su barche scavate da un
tronco d’albero gigante nei meandri del fiume e,
risalendolo, arriverete ai piedi della cascata più alta
del mondo, dove i più dinamici procederanno in
trekking per arrampicarsi.
ISLA MARGARITA,
LA PERLA DEL CARIBE
Conosciuta come la “Perla del Caribe” quest’isola si
raggiunge con voli diretti da Caracas e offre davvero
tanto. Dalle grigliate romantiche di pesce fresco
in riva al mare (Juan Griego), centri commerciali di
tipo americano (Porlamar) per lo shopping a prezzi
convenienti, spiagge mozzafiato con palmeti (Playa
Parguito). Playa el Yaque per le vacanze sportive
(Kitesurf-Windsurf ), con il vento costante dell’Aliseo
che soffia da dicembre a maggio e che offre a
tutta l’isola in tale periodo un clima invidiabile per
temperature e umidità: caldo secco di 34° C
e assenza totale di precipitazioni. Consigliata almeno
una escursione in barca alla isola del “Coche” giusto di
fronte “El Yaque”.
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Gennaio/Giugno 2013
IL SOGNO COMINCIA A JAKARTA
internazionali direttamente nel paese
di destinazione. Questo, chiaramente,
presuppone la conoscenza diretta
di persone in tutti i luoghi che si
vuole visitare, difficili da ottenere
la prima volta, se non si ha già un
amico di fiducia in grado di fornirli.
Occorre selezionare bene i contatti,
scegliendo persone delle quali potersi
fidare, magari meglio se conosciute
direttamente e di persona, meglio
se già pratiche del settore turistico.
Tali contatti, è garantito, con il tempo
diventano un valore riguardevole per
un viaggiatore incallito.
Il risparmio che se ne ottiene è
notevole, si può risparmiare fino al
50% sul prezzo dei voli, delle stesse
compagnie di bandiera. Ma niente
paura anche per i novizi, iniziare non è
difficile, se ci si rivolge a chi questo lo fa,
già da tempo. Per l’America meridionale
meglio scegliere Caracas come scalo
e punto di partenza per il resto del
Sud America, grazie a un cambio
particolarmente vantaggioso (Euro vs.
Bolivarès). Per l’Asia Jakarta (Euro vs.
Rupiah). Per Africa la Tanzania (Euro
vs. Shelling). Una volta comprati i voli
internazionali, la base vera del viaggio,
i voli interni l’alloggio, appartamento o
hotel a seconda dei gusti, le escursioni
si prenotano e si pagano in loco tramite
lo stesso contatto o più semplicemente
si comprano sul posto sempre in valuta
locale. Insomma: nulla di scontato,
tranne il prezzo!
Gennaio/Giugno 2013
Per chi vuole iniziare ad assaporare la cultura
orientale, Jakarta è la porta di ingresso per
questo mondo. Nella capitale ci si arriva con
voli Emirates da Roma o Milano via Dubai a
prezzi davvero ragionevoli. Metropoli da 12
milioni di abitanti, offre davvero tanto come
vita diurna e notturna, costa davvero poco
viverci e sarebbe da pazzi non approfittare
di centri spa che ti rimettono in sesto con
appena sette euro. Cambio Euro – Rupiah:
un Euro è uguale a 12.400 Rupiah.
Jakarta è il punto di partenza per
raggiungere la vicina Singapore o la esotica
Bali con voli locali Air Asia o Lion Air.
IL FASCINO ESOTICO DI BALI
Quest’isola esotica indonesiana viene
presa d’assalto tutto l’anno dal turismo
internazionale, soprattutto quello giovanile
australiano ed europeo, ed ha il suo perché.
Spiagge incontaminate (Uluwatu) immerse
nel verde, onde ideali per imparare il surf
da onda (Kuta beach), vulcani attivi, città
abitate da scimmie, danze tipiche in templi
Indù circondati da paesaggi mai visti e
tramonti indimenticabili, il tutto a ritmi
lenti senza stress. Costi davvero irrisori se si
compra tutto in loco.
59
fuoriorario
moda
MARE AL TOP
a cura di
Dora Spagnulo
Più che borsa… opera d’arte
La moda borse per l’estate 2013 impone la scelta
di modelli comodi e pratici, da indossare per tutto
l’arco della giornata.
La borsa di misura media è di gran tendenza, così
come le tracolle colorate, dove si opporrano toni fluo
a colori più scuri creando interessanti combinazioni;
in alternativa le clutch, semplici o ricoperte di
perline per le serate più sfavillanti.
Dal sapore gipsy, tornano alla ribalta anche le borse
con le frange.
In materiale rigido, perfetto per strutturare le clutch,
o molto morbido, ideale invece per delle shopper da
mare…l’importante è che ci si veda attraverso.
60
Se si pensa alla bella stagione, non si può
non pensare alle collezioni swimwear. I
costumi da bagno, grandi alleati dell’estate,
vanno scelti con attenzione.
L’animal print, giá presente nell’estate 2011,
tornerà prepotentemente anche quest’anno
con disegni piú arrischiati ed aggressivi,
insieme agli stampati a righe e a fiori,
impreziositi da piccole pietre incastonate,
che fanno atto di presenza in diversi colori e
modelli.
Per chi preferisce la tinta unita, i colori
assolutamente trendy sono il rosso, il giallo,
il verde, il rosa pastello e il blu scuro o, per
un effetto sempre chic, il classico nero o un
elegante color cipria.
Gennaio/Giugno 2013
Talking fashion
Meteo in modalità variabile. Ma, a contrastare
l’incertezza, è in arrivo un vento decisamente
fashion che soffia da Oriente, pronto a spazzar via
nembi, cumuli ed eventuali piogge con creazioni
asian inspired. Tra le passerelle delle migliori
Fashion Week internazionali, New York, Londra,
Milano e Parigi, abbiamo assistito ad un nuovo
manifesto moda, ricco sempre più di spunti interculturali tra decostruzioni geometriche e fascino
del Levante. I tagli s’ispirano al tradizionale kimono,
tra fiori dipinti o ricamati, per casacche legate in
vita e indossate con cropped-pants e sandali ispirati
ai koma geta, le tipiche calzature indossate dalle
geishe, con la zeppa alta e con un paio di calzini
bianchi, come quelli di Prada, ideati per vere japan
girls. La geometria e il rigore sono amati dagli
stilisti: micro stampe, pois, rombi, quadrettature e
righe macro che giocano con una multicromia che
strizza l’occhio all’arte. In anche la stampa pitone,
soprattutto in versione patchwork o super colorata
e le ruches, che hanno il compito, tanto necessario
quanto superfluo, di arricchire, alleggerire, rendere
ironico o sfarzoso un abito. Dominano la scena
anche abiti extralarge ed extralong, ampi e leggeri.
Non importa la scelta di stampe o tessuti, ciò che
conta è che sfiorino il suolo. Il bianco domina
incontrastato, l’alternativa sono i colori brillanti
della frutta succosa e vitaminica: il giallo, l’arancio,
il fuxia e il verde “emerald” che, come dice il nome
stesso, è uno squillante ed intenso verde smeraldo.
A dominare le sfilate, sono tornate anche le stampe
floreali: da dimenticare i classici e romantici boccioli
di rosa o le margheritine per puntare, invece,
su quelle iperstilizzate. Lo stile metropolitano,
invece, si ispira al grunge dei primi anni ‘90: sono
irrinunciabili calze a rete e anfibi, anche nelle
versioni con le borchie, pantaloni skinny in pelle
o mini abiti, con sopra indossate camicie oversize
a scacchi, maglioni maxi e giacche da biker. Come
lo stile trasandato da rockstar riproposto nelle
passerelle da Yves Saint Laurent.
Le sopracciglia vanno portate folte, ma sempre ben
pettinate e naturali e, in merito al trucco,
optate per l’eyeliner con una piccola riga all’insù,
rossetto rosso o rosa ma con una sfumatura più
chiara per una bocca bicolor voluminosa e il blu per
ombretti e kajal. Il tutto abbinato ad orecchini maxi.
Ma…mixando contaminazioni multiculturali e
sub-urbane, l’effetto moda, quale sarà? Quello
di indossare un nuovo abito, o forse una nuova
personalità.
Gennaio/Giugno 2013
CANDY NAILS
Avete passato un inverno con unghie laccate di
bordeaux, viola, marrone e blu?
La bella stagione, invece, non può
prescindere da una palette vivace:
preparatevi a dimenticare quelle boccette
di smalto cupo per abbracciare con enfasi il
nuovo trend: verde pistacchio, rosa confetto,
azzurro mirtillo, colori candy e pastello
pronti a farvi tornare bambine.
Se non ve la sentite di osare troppo, potete
optare per un rosa sobrio ed elegante e
l’effetto chic è assicurato. Per un tocco
sofisticato e vistoso scegliete, invece,
un vinaccia acceso o smalti arricchiti di
microbrillantini che renderanno le vostre
mani scintillanti.
STILE BON TON
Come dovranno essere i nostri capelli in estate?
Raccolti, in tutte le forme. Dagli chignon
cotonati a quelli destrutturati o iper-curati,
dalle code di cavallo alle trecce e ai semiraccolti.
Non mancano le acconciature più classiche,
lisce, con onde, frange e ciuffi di varia natura.
I classici lunghi fanno leva su righe decise,
punte piene e raramente sfilate. Per chi ama
i corti, si assiste al ritorno del carrè, rivisitato
in chiave bon ton.
E, in quanto a colore, cresce la voglia di
sperimentare; cambia l’effetto shatush: ad
essere bionde non saranno più le punte,
bensì le radici.
61
fuoriorario
design
ALLA RICERCA DI NEMO UNA MODELLA
PER LAMPADA
Non c’è niente di più rilassante di un
a cura di
Dora Spagnulo
New Concept Car
Uno sguardo sulla citycar del futuro: questo intende
rappresentare l’ultima concept car della Renault.
Presentata a Milano, in occasione della Triennale
del design, la Twin’Z Concept, è stata progettata
in collaborazione con il designer inglese, Ross
Lovegrove.
Una city car, 100% elettrica, di piccole dimensioni
(3,62 m) che può percorrere 130 km senza emettere
una sola particella inquinante.
Più che la linea esterna, caratterizzata da un blu
satinato molto singolare, sono soprattutto gli interni
ad attirare l’attenzione. Le due porte si aprono
elettricamente e la mancanza di montante centrale,
unitamente al design minimalista di sedili e plancia,
regalano un’impressione di spazio che va ben oltre
agli effettivi metri di lunghezza.
La strumentazione ha davvero poco in comune con
quelle delle auto di oggi: tutto passa attraverso uno
smartphone sistemato davanti al volante (che fa da
cruscotto) e un tablet che sostituisce del tutto la
console centrale, dando accesso alla gestione delle
principali funzioni di bordo.
L’approccio di Lovegrove, attraverso uno studiato
lavoro dei tessuti, proietta questa nuova vettura in
un futuro prossimo fatto di luci, colori e tecnologia.
62
bell’acquario in casa, ma perché accontentarsi
della solita boccetta per i pesci quando si
possono avere degli oggetti particolari e
curiosi, veri e propri elementi di design?
L’acquario Nemo, in omaggio al film di Walt
Disney, ha la forma di un pesce.
In Mdf e acrilico può ospitare dei pesciolini
d’acqua dolce e, date le dimensioni (30x17x15
cm), può essere sistemato ovunque,
divenendo, senza difficoltà, un oggetto
decorativo dal design delizioso. Prezzo:
39 euro. Per info e acquisto on-line: www.
miliboo.it
HAPPY GARDEN
Si chiama come lei, questa nuova collezione
di Agatha Ruiz De La Prada, la prima serie di
mobili per bambini realizzata dall’azienda
spagnola Vondom, dove la stilista ha saputo
trasporre tutta la spontaneità e la freschezza
del suo tratto. La collezione interpreta in
maniera divertente i codici infantili: fiori
e cuori acquistano profondità e colore,
divenendo una sedia dal design divertente
e creativo e un mini-tavolo, con ampi petali,
che nasconde un comodo vano centrale dove
poter riporre i giocattoli.
Il tutto è realizzato in materiale robusto e
lavabile, perfetto per essere utilizzato anche
all’aria aperta durante la bella stagione.
Disegnata da Enrico Azzimonti per ZAVA,
Models è una lampada dalle forme iconiche e
dal tratto morbido e arrotondato.
Aggiungendo o sottraendo i moduli all’abito
delle Models, si ottengono lampade piccole
e grandi a luce diffusa o concentrata: un
connubio tra fashion e design che illumina
l’ambiente attraverso elementi laccati e
splendenti. Disponibili in diversi colori e
varianti, da due a sei moduli, sono illuminate
da 1 , 2 o 3 lampadine a risparmio energetico,
a seconda dell’altezza. (www.zavaluce.it)
HOME CAMPING
Senza dubbio un sacco a pelo può rivelarsi
utile in moltissime e svariate situazioni: questo
significa che è davvero comodo averne almeno
uno in casa e pronto da usare in caso di
necessità. Spesso si pensa, infatti, che prodotti
come il sacco a pelo siano utili solo ad una
minoranza di persone, a quegli appassionati
di escursioni in montagna o in altri luoghi
naturali al limite del “selvaggio”. La designer
austriaca, Stephanie Horing, ha deciso di
portare tra le mura domestiche la vita all’aria
aperta: i pezzi rievocano il mondo esterno e ne
mantengono il loro carattere funzionale, ma
sono congelati nel loro movimento. D’ora in
poi ci si potrà addormentare tranquillamente
senza affrontare “la fatica immane” di arrivare
fino al letto.
Gennaio/Giugno 2013
5stelle
a cura di Dora Spagnulo
ELEGANZA DA ROCK STAR
Hotel di ricercata raffinatezza, il Kalidria SPA
Resort, punta di diamante del complesso
Nova Yardinia, possiede una delle più grandi
Thalasso SPA d’Europa: 3500 mq dove poter
vivere momenti di intenso relax grazie
all’azione combinata di acqua di mare, iodio
e trattamenti mirati.
110 camere di cui 10 suites, dotate di ogni
comfort, si affacciano da una parete giardino
ad anfiteatro sulla verde pineta della riserva
biogenetica Stornara, la quale si estende
sino all’immensa spiaggia ad uso esclusivo.
Albachiara: è questo il nome della suite
Kalidria dove dimora abitualmente la rockstar Vasco Rossi durante i suoi soggiorni sulla
costa ionica.
La ricchezza dei prodotti regionali e la
creatività degli chef, permettono di proporre
menù studiati per assecondare le esigenze
degli ospiti che scelgono un percorso legato
non solo al benessere fisico, ma anche a
quello alimentare.
Il design contemporaneo, la bioarchitettura
che incastona le camere nella natura, i sapori
della cucina concepita per coniugare gusto
e salute, la professionalità della SPA: un
soggiorno ideale per chi è alla ricerca di una
rigenerazione integrale del corpo e dello
spirito in un’atmosfera di grande charme.
IL LUSSO A STRAPIOMBO SUL MARE
Grand Hotel Minareto è l’unico Luxury Resort
in Sicilia (Siracusa) che ha l’onore di nascere
su un promontorio circondato dal mare che
offre, agli appassionati, fondali stupendi
caratterizzati da una ricchissima varietà di
flora e fauna.
Dispone di 90 camere e 4 suite, abilmente
realizzate da esperti artigiani, che mettono
a disposizione dell’ospite comfort e
tecnologia, ma soprattutto massima
riservatezza; le suggestive e attrezzate
terrazze delle camere regalano l’opportunità
di abbandonarsi a silenziosi tramonti che
Gennaio/Giugno 2013
ogni giorno salutano l’isola di Ortigia.
Le suite, situate sull’estremo lembo
di promontorio su cui sorge il Resort,
direttamente a strapiombo sul mare,
hanno tutte caratteristiche differenti ma
mantengono un design moderno ed
accattivante e offrono ai propri ospiti
comfort ed accessori di lusso.
Una delle maggiori vocazioni di questo
angolo di paradiso è quella di trasmettere
ai propri ospiti la cultura siciliana della
buona tavola, offrendo la possibilità di
intraprendere un percorso culinario tra
sapori e gusti di una tradizione millenaria,
da rivivere nelle suggestive e molteplici
location del Resort.
Regalatevi un sogno ad occhi aperti…
63
fuoriorario
gusto
a cura di
Ignazio Punzi
RISTORANTE “LA LANTERNAIA”
RELAIS HISTÒ S. PIETRO SUL MAR PICCOLO
La tipica cucina mediterranea e le specialità
di quella pugliese in particolare, sono
celebrate sulle tavole del raffinato ristorante
del Relais Histó, antica masseria vicino al
mare a pochi minuti dal centro di Taranto.
Nell’antico frantoio - brillantemente arredato
da Culti - sono accolti fino a 200 ospiti,
lieti di assaporare pietanze preparate a
regola d’arte da talentuosi chef e degustare
vini selezionati delle migliori etichette, in
un’atmosfera suggestiva e romantica.
E’ in cucina il vero segreto dell’eccellenza in
questo ristorante per le proposte dei piatti
64
tipici. Lo chef Alessandro, nell’inaspettata
foto, alle prese con “l’assaggio” consueto
delle nonne di un tempo, quando prima
di capire se il piatto in preparazione fosse
gustoso, l’usanza voleva appunto “il mitico
assaggio”. A pranzo o a cena, non bisogna
farsi mancare di gustare piatti prelibati e
rivisitati come ad esempio: “Capunto di
semola fatto in casa, ai frutti di mare su
crema di favetta bianca”, o “Maialino da
latte con una farcia di pomodoro secco e
cipollotti locali e purea di patate con salsa
all’aceto balsamico”, o ancora di più “Rombo
dello Jonio con una crocchetta di riso nero e
pancotto”. Tutto meticolosamente preparato,
per rendere pienamente soddisfatti anche i
palati più sopraffini. Il servizio? Descriverlo
è davvero “riduttivo”! Esclusivo, ecco,
semplicemente ed impeccabilmente:
esclusivo. Il prezzo per una cena completa è
correttamente giusto, varia inevitabilmente
anche con la scelta dei vini.
Gennaio/Giugno 2013
Grafica della comunicazione:
foto: Caterina Fattori
“Meno male che
ci ho pensato
per tempo!”
Fondo Pensione Aureo
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