Lezione I mercati degli strumenti derivati – swaps, contratti a termine e financial futures Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Panoramica sugli strumenti derivati • Strumento derivato – strumento finanziario il cui rendimento è legato al rendimento di un altro strumento finanziario emesso in precedenza e separatamente negoziato • Ad esempio – accordo fra due parti a scambiarsi una quantità standardizzata di un’attività (nota come attività sottostante) a un prezzo e a una data futura prestabiliti 1-2 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Alcuni esempi di strumenti derivati • Forward e Future – Forward e Future su valute – Futures su tassi di interesse • Opzioni – Opzioni call – Opzioni put • Swap – Swap su valute – Interest rate swap 1-3 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF I mercati di negoziazione • Mercati regolamentati (es. futures e opzioni non esotiche) e mercati OTC (es. forward e swap) • Le principali differenze tra le due tipologie riguardano: – – – – le caratteristiche contrattuali dello strumento la presenza di regole di condotta codificate l’ufficialità dei prezzi di negoziazione la presenza della Stanza di compensazione e regolamento (Clearing House) • Il mercato è formato da intermediari e utilizzatori; gli obiettivi degli utilizzatori possono essere di copertura o speculativi 1-4 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Gli Swaps • Accordo tra due parti che si impegnano a scambiarsi flussi monetari periodici ad intervalli specifici in un periodo predeterminato, pari alla scadenza del contratto stesso • Consentono alle imprese di gestire meglio il rischio di tasso di interesse, di cambio e di credito • Il principio di base dell’accordo di swap consiste nel fatto che le parti modificano i flussi monetari legati a attività o passività finanziarie in una certa direzione 1-5 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Definizioni • Interest rate swap – le parti si scambiano pagamenti a tasso di interesse fisso contro pagamenti ad un tasso di interesse variabile, calcolati sul capitale di riferimento (c.d. nozionale) • Acquirente – la controparte che esegue i pagamenti in base al tasso fisso • Capitale nozionale – importo nozionale del contratto • Venditore – la controparte che esegue i pagamenti a tasso variabile • Currency swap – swap su valute utilizzato per coprire il rischio di cambio 1-6 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Una transazione di swap Accordo di swap effettuato in via diretta: flussi a tasso variabile Soggetto A Soggetto B flussi a tasso fisso Accordo di swap effettuato tramite un intermediario dealer: flussi a tasso variabile al netto delle commissioni flussi a tasso variabile Soggetto A Intermediario flussi a tasso fisso al netto delle commissioni Soggetto B flussi a tasso fisso 1-7 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Swap tasso fisso – tasso variabile Caratteristiche del finanziamento: capitale erogato 100 tasso di riferimento Euribor 12 m. spread 1% durata residua (anni) 4 Scadenze (anni) 0 1 2 3 4 Flussi mutuo 100 -3,5 -4,7 -5,4 -105,3 Flussi IRS Posizione lunga 2,50% 3,70% 4,40% 4,30% Flussi netti Posizione corta 2,5 3,7 4,4 4,3 1-8 -3,80% -3,80% -3,80% -3,80% -3,8 -3,8 -3,8 -3,8 -1,3 -0,1 0,6 0,5 Flussi totali 100 -4,8 -4,8 -4,8 -104,8 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Cap, Floor, e Collar • Cap – Opzione call su un tasso di interesse spesso con diverse date di esercizio • Floor – Opzione put su tasso di interesse spesso con diverse date di esercizio • Collar – Assunzione simultanea di una posizione lunga in cap e una corta in floor con diversi prezzi di esercizio 1-9 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Forward e Future • Entrambi consistono in un accordo per consegnare una determinata attività ad una specifica data • Il prezzo di entrambe i contratti dipende dal prezzo corrente dell’attività sottostante sul mercato a pronti • Contratto spot – Accordo per acquistare o vendere un’attività immediatamente; genera un prezzo spot o corrente • Interdipendenza tra prezzi spot e prezzi a termine (distinti per scadenza) 1-10 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF I mercati forward • Contratto a termine (forward) – Accordo fra acquirente e venditore per la cessione di un’attività non standardizzata in cambio di denaro in una data futura – Le caratteristiche dell’attività oggetto della cessione e il prezzo da pagare alla scadenza del forward sono stabiliti al tempo iniziale • IF sono i principali operatori del mercato a termine, i loro profitti derivano dal differenziale fra il prezzo di vendita e quello di acquisto dell’attività sottostante il contratto forward 1-11 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Il risultato di un’operazione di acquisto a termine in funzione del prezzo 40,00 30,00 20,00 10,00 130 126,25 122,5 118,75 115 111,25 107,5 103,75 100 96,25 92,5 88,75 85 77,5 81,25 -10,00 73,75 70 0,00 -20,00 -30,00 -40,00 1-12 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Il risultato di un’operazione di vendita a termine in funzione del prezzo 40,00 30,00 20,00 10,00 130 126,25 122,5 118,75 115 111,25 107,5 103,75 100 96,25 92,5 88,75 85 77,5 81,25 -10,00 73,75 70 0,00 -20,00 -30,00 -40,00 1-13 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF I mercati future • Contratti Future – Accordo fra acquirente e venditore per lo scambio un titolo prestabilito in cambio di liquidità in una data futura – Il prezzo del contratto viene quotidianamente aggiornato in relazione al prezzo registrato sul mercato (marked to market) – Gli elementi contrattuali sono prestabiliti dal mercato; gli operatori negoziano solo il prezzo • Clearing House – Società facente parte del mercato e soggetta alla vigilanza delle Autorità di controllo che ha un duplice obiettivo: • Garantire la compensazione e il buon fine dei contratti • Emanare regolamenti che disciplinano l’operatività del mercato future – La Cassa si interpone contrattualmente tra le controparti dello scambio al fine di garantirne il buon fine – La Cassa raccoglie il margine e lo aggiorna al fine di testare la solvibilità dell’operatore – La Cassa rende possibile la liquidazione di una transazione prima della sua scadenza contrattuale – La Cassa non prende mai posizioni aperte di mercato, essendo le singole posizioni assunte sempre compensate. 1-14 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF I mercati future • Margine iniziale – Versamento richiesto a fronte di una negoziazione in future per ridurre il rischio di mancato pagamento a seguito di oscillazioni sfavorevoli del prezzo del contratto; l’ammontare dipende dalla volatilità attesa del prezzo del sottostante • Margine di mantenimento – Margine che l’acquirente/venditore di future deve mantenere dopo che ha assunto una posizione in future – Se la variazione di prezzo è favorevole all’operatore, esso riceve la variazione dalla Cassa, viceversa se la variazione di prezzo è sfavorevole all’operatore, esso deve pagare la variazione alla Cassa • Regolamento alla scadenza – Phisical delivery (cassa e attività) – Cash settlement (solo cassa) 1-15 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF La negoziazione dei future • In Italia le negoziazioni avvengono sull’IDEM esclusivamente attraverso un sistema elettronico, in un’unica fase di negoziazione continua • Floor broker – intermediario che effettua negoziazioni per conto della clientela • Dealer (trader professionista) – intermediari che negoziano per conto proprio • Position traders – soggetti che assumono una posizione sul mercato dei futures sulla base delle loro aspettative circa la direzione in cui si muoveranno i prezzi delle attività sottostanti (segue) 1-16 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF La negoziazione dei future • Day trader – soggetti che assumono una certa posizione nell’arco di una giornata e la liquidano prima che essa termini • Scalpers – soggetti che assumono delle posizioni per periodi di tempo molto brevi, a volte addirittura pochi minuti, con l’obiettivo di ottenere un profitto • Posizione lunga – acquisto del contratto future • Posizione corta – vendita del contratto future 1-17 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Future in circolazione sui mercati organizzati Ammontare nozionale dell'open interest (mld di dollari statunitensi) 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 1998 North America 1999 2000 Europe 1-18 2001 Asia and Pacific 2002 giu-2003 Other Markets Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF Esempio di utilizzo: FIB S&P/MIB Future FIB valore base: valore di un punto dell'indice (euro): movimento minimo di prezzo (tick, in punti indice): valore del tick (euro): margine di apertura iniziale: 10000 5 5 25 9% Calcolo del margine iniziale su 10 contratti FIB in acquisto valore del future: numero di contratti acquistati: 21830 10 margine iniziale: 98235 Calcolo del marking to market data operazione 17/03/03 acquisto 17/03/03 18/03/03 19/03/03 vendita prezzo FIB30 margine di variazione 21830 22450 22187 22539 31000 -13150 17600 Utile/perdita cumulati 31000 17850 35450 620( variazione punti indice) * 5(valore ticker) *10(numero contratti) 1-19 Claudio Zara – Università Bocconi – Sistema finanziario CLEF