La Medicina del Presente e del Futuro Alcuni Aspetti delle Malattie Cardiovascolari alla Clinica Cardiologica di VA Cattedra di Cardiologia, Clinica Cardiologica Università degli Studi dell’Insubria, Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi, Varese Ippocrate di Cos (circa 460 a.C.) Elettrocardiografia (Willem Einthoven 1903) Policardiografia (James Mackenzie 1902) Stetoscopio (René-Théophile Laënnec 1816) SIC ANMCO ANCE SICOA ARCA AIAC GIEC GdS ATBV SIEC SIC Sport GISE GICN SICP GICR GICR SICI-GISE APCI GICN DIDATTICA MEDICINA UNIVERSITARIA OSPEDALIERA ASSISTENZA RICERCA Insegnamento della Cardiologia (normativa universitaria vigente) Parte Professionalizzante (Scuola Specializzazione) - Aree di formazione (scienze di base, fisiopattologia e patologia cardiovascolare, diagnostica non invasiva/invasiva, cardiologia interventistica…) - Attività didattica formale + addestramento professionale pratico - Esecuzione di “n” procedure specialistiche (i.e. ECG, ECOcardio, SEF, ATC, cateterismo dx, coronarografia, PTCA, impianti PM...) Parte Profess. e/o Accademica (Corsi di Perf, Masters, Dottorati..) - emodinamica e cardiologia interventistica: coronarografia, PTCA,... - diagnostica mediante “bioimmagini” (molte cose in comune con Radiologo e Med. Nucl.: TAC, RMN, Medicina Nucleare, Ultrasuoni, … - elettrofisiologia: esecuzione SEF, impianto PM, BIV, ICD, partecipazione a procedure di ATC e mappaggio endocavitario, ... SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE AREA MEDICA Classe Medicina Clinica Generale Classe Medicina Specialistica Medicina Interna Geriatria Medicina dello Sport Medicina Termale Oncologia Medica Medicina di Comunità Classe Neuroscienze e Scienze Cliniche del Comportamento Neurofisiopatologia Neurologia Neuropsichiatria infantile Psichiatria Psicologia clinica Allergologia ed Immunologia Clinica Dermatologia e Venerologia Endocrinologia e Malattie del Ricambio Ematologia Gastroenterologia Malattie dell’Apparato Cardiovascolare Malattie dell’Apparato Respiratorio Malattie Infettive Malattie Infettive Nefrologia Reumatologia Classe Medicina Clinica dell’Età Evolutiva Pediatria Master Universitario II livello (postspecializzazione) Università di Varese e Brescia, sede(tipo amministrativa VA Altri Corsi di Perfezionamenti Master) previsti Coordinatore Prof.J.A.Salerno-Uriarte all’Università degli Studi dell’Insubria nei prossimi Anni -Accademici: formazione teorica: n. 8 moduli (lezioni + seminari) training pratico “full time” Laboratori accreditati (15 candidati) -Emodinamica e Cardiologia Interventistica Certificazione (titolo accademico) dopo esame per singoli -Bioimmagini moduli e prova finale - formazione teorica di circa n. 8 moduli (lezioni + seminari) Attivo dal 2004 - training pratico “full time” presso Laboratori accreditati della RL Crediti: 120 - certificazione Durata: 12 anni (titolo accademico professionalizzante) dopo esame per singoli moduli e prova finale Nell’Anno Accedemico 2009-2010 avrà luogo la III Edizione Crediti: 120 Durata: 12 mesi Master Universitario II livello (postspecializzazione) SUBSTRATO ANATOMICO FATTORE TRIGGER FATTORE MODULANTE lunedì 28 maggio 2007 Consulti medici > Cardiologia > Strani sintomi: aritmia, ansia o altro? 1° caso esemplificativo Gentili Dottori, sono un ragazzo di 23 anni. Vi racconto le mie vicissitudini in questi mesi con la speranza che almeno voi possiate rilevare qualcosa di utile per comprendere quello che mi sta accadendo. Tutto ha inizio ad Agosto 2006, mi trovavo in vacanza e non ero sottoposto a stress nè emotivo nè fisico. Mi accorgo però di avere problemi a dormire sui fianchi, in particolare sul fianco sinistro: nella fase tra la dormiveglia e il sonno, una fase quindi, di totale rilassamento, proprio nel momento in cui stavo per addormentarmi, mi risvegliavo di soprassalto con la sensazione che mi mancasse il respiro, conseguentemente con il battito del cuore accelerato (come dopo una breve corsa), ed ero quindi costretto a dormire supino, unica posizione in cui riuscivo ad addormentarmi. Mi rendevo conto, inoltre, di avere talvolta delle extrasistoli, che avvertivo come colpi secchi o battiti di maggiore intensità ma diversi dal solito, stando disteso o con le braccia dietro la testa. Tornato a casa poco dopo la vacanza, da seduto mentre guardavo un film al PC, improvvisamente comincio ad avvertire una sensazione molto strana all'altezza del torace, che si estendeva anche alla gola che raggiunge il suo apice nel giro di pochi secondi e provoca tra le altre cose: repentina mancanza di salivazione, sensazione di difficoltà a deglutire, battito estremamente accelerato come se qualcosa mi stringesse il cuore, testa pesante. Vengo portato al pronto soccorso dove giungo a crisi già conclusa, mi eseguono un ECG che risulterà nella norma. Si attribuisce la causa di tutto ad un episodio ansioso, mi viene consigliata 1 visita cardiologica e mi vengono somministrate 10 gocce di un ansiolitico L'episodio si ripete tuttavia il giorno dopo per altre due volte, Tornato a casa, le crisi proseguono per altri 3-4 giorni, sempre in con i medesimi sintomi. Nuovamente mi reco al pronto situazioni di relativa calma: guardando un film o lavorando al PC. soccorso, dove mi viene consigliato un medicinale (Mialin La sensazione coinvolgeva sempre la gola e il torace all'altezza gocce). Il tutto si ripete fino al quarto giorno ma riesco più o del cuore e le crisi erano sempre estremamente debilitanti, meno a gestire la situazione senza recarmi nuovamente al impedendomi di fatto di proseguire le mie attività in quanto pronto soccorso, quasi autoconvincendomi che si trattasse sentivo anche montare la paura che qualcosa di più grave potesse statequesto: praticate strumentali, unicamente di ansia. Ma il problemaSono è proprio non 15 indagini accadere. Mi sonoa più però reso conto che, in questi casi, avevo motivo alcuno per essere "ansioso" o "stressato", anzi. sempredistendendomi riprese, che hanno mostrato reperti di si attenuavano nel giro di 30-40 secondi i sintomi Eseguo dunque, su indicazione del medico di base e dopo la fino a scomparire e in tal modo sono riuscito a gestire la completa normalità! visita cardiologica, una serie di esami, di cui vi riporto i situazione senza spaventarmi eccessivamente. Tutto questo mi ha risultati: provocato una certa ansia, quasi non riesco a stare fermo, e dunque durante le crisi ho assunto anche degli ansiolitici (poche 0MISSIS gocce) limitatamente agli episodi, riscontrando un certo sollievo soprattutto per riposare. Mi capita però spesso di pensare a livello più o meno conscio di Nel frattempo, non avevo più avuto crisi di sorta quindi mi poter avere altre aritmie o anche peggio e questo alimenta il mio sono convinto che doveva trattarsi di un episodio stress per la situazione. Aggiungo che comunque, anche dopo occasionale e riesco a tornare a svolgere senza problemi le queste nuove crisi, riesco ancora a dormire sui fianchi e ad mie attività. In questo periodo riesco nuovamente a dormire addormentarmi rapidamente. anche sui fianchi, senza riscontrare più quei "risvegli Ho consultato un aritmologo che, dopo aver valutato il mio improvvisi" con sensazione di soffocamento e anzi prendo quadro clinico e avermi detto che si trattava comunque di un sonno anche abbastanza rapidamente. Ad Aprile, mentre mi breve episodio di tachicardia non sostenuta, mi ha prescritto trovavo in vacanza per Pasqua, ho però nuovamente una di Cardicor 2,5mg, 1 compressa al mattino, e mi ha prenotato un DH queste crisi. Mi trovavo a letto e mi ero appena addormentato per ripetere tutti gli esami. Attualmente la frequenza è di 54sul fianco sinistro. Mi sono risvegliato all'improvviso con la 55bpm. Onestamente non saprei a chi altro rivolgermi per la sensazione che il ritmo cardiaco fosse mutato o fosse valutazione del mio caso, che alcuni,in special modo i medici di irregolare (extrasistole o altro, non saprei descrivere la pronto intervento in mancanza di altri dati, ascrivono all'ansia (ma sensazione in quanto non ne ero cosciente) e in effetti non io mi trovavo in vacanza e le crisi si sono verificate sempre in mi sentivo "normale". Misurando la frequenza poco dopo, il situazioni di quasi completo relax, da seduto o supino e in attività battito era abbastanza accelerato (ma comunque non tranquille), mentre altri rimangono perplessi dall'aritmia registrata superiore ai 100bmp), ma c'è da dire che a quel punto ero già dall'Holter e non menzionano neppure tra le possibilità episodi di abbastanza spaventato. Nuovamente gola secca (a cui però tipo ansioso. Potete darmi qualche consiglio su quali altri si è aggiunto una sorta di lieve "crampo" o fastidio all'altezza eventuali esami o visite specialistiche dovrei effettuare? E, nel dell'ugola) e forte ansia per la situazione. L'unico sintomo caso, cos'altro si potrebbe evincere dagli esami che ho effettuato? scomparso era la sensazione di "stringimento" al cuore. Sinceramente a questo punto non saprei più a chi rivolgermi. Prima di fare una terapia per l'ansia (che nessuno comunque ancora mi ha proposto) vorrei escludere qualsiasi altra patologia, a tal riguardo sarebbe utile consultare un endocrinologo o un neurologo? Inoltre che benefici dà una terapia con betabloccanti come il Cardicor in un caso simile? Soprattutto, i sintomi da me descritti possono essere riconducibili a delle aritmie, magari di entità più lieve rispetto a quella registrata dall‘Holter e quindi non avvertibili chiaramente?. Mi scuso per la lunghezza dell’e-mail, e vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo Cordiali Saluti 2 2° caso esemplificativo Giovane ingegnere di 26 anni, dotato di grande intelligenza e spiccato senso pratico, affetto da cardiopalmo parossistico, con alcuni accessi al PS di svariati ospedali. Crisi sempre cessata al momento della visita in quanto di breve durata. Più medici gli hanno nel passato recente consigliata visita psichiatrica che non ha mai accettato in quanto sicuro di essere affetto da tachicardie parossistiche simili a quelle di qualche conoscente già in precedenza aveva trattato con successo senza alcuna recidiva. Aritmie da Rientro Aritmie da Esaltato Automatismo SUBSTRATO ANATOMICO FATTORE TRIGGER FATTORE MODULANTE ABLAZIONE TRANSCATETERE ABLAZIONE CON ENERGIA DI RADIOFREQUENZA Generatore di energia di RF W, T, Ω Elettrodo cutaneo ABLAZIONE CON ENERGIA CRIOTERMICA -75°C Classificazione delle aritmie - I ARITMIE TACHICARDICHE SOPRAVENTRICOLARI G Ital Cardiol 1999; 29: 805-809 Università dell’Insubria presenza di cardiopatia organica aritmie ventricolari ar. sopraventricolari assenza di cardiopatia organica INCIDENZA DELLE ARITMIE IN ITALIA 43 Centri - 5.500.000 ab. N. casi Incidenza casi/100.000 ab/anno) Fib. Atriale 5286 99 TA, Fl. A 1120 21 TSV 1061 20 WPW 352 7 TV 453 9 Tipo di aritmia PERCENTUALE DI SUCCESSO ATTESA NELL’ATC DELLE VARIE FORME ARITMICHE Tachicardia atriale focale >95% Tachicardia reciprocante nodo AV >95% Sindrome di Wolff-Parkinson-White >95% Flutter tipico >95% Flutter atipico/TA da macrorientro 70-80% Fibrillazione atriale ∼ 50% Tachicardie ventricolari postinfartuali 80-85% Tachicardie ventricolari nelle CMP 70% Tachicardia ventricolare idiopatica 90% Mappaggio elettroanatomico in ritmo sinusale Mappaggio EA di TA a partenza dall’atrio sinistro Mappaggio EA di TA a partenza dall’atrio destro RS 85 bpm 45° OAS TA 125 bpm V.T. TA: Radiografia del torace prima e dopo ATC POST PRE J Physiol (1913) 46:342-383 SINDROME DI WOLFF-PARKINSON-WHITE Tachicardia da rientro AV ortodromico Tachicardia da rientro AV antidromico Fibrillazione atriale ABLAZIONE DI VIA ACCESSORIA ATRIOVENTRICOLARE PERCENTUALE DI SUCCESSO ATTESA NELL’ATC DELLE VARIE FORME ARITMICHE Tachicardia atriale focale >95% Tachicardia reciprocante nodo AV >95% Sindrome di Wolff-Parkinson-White >95% Flutter tipico >95% Flutter atipico/TA da macrorientro 70-80% Fibrillazione atriale ∼ 50% Tachicardie ventricolari postinfartuali 80-85% Tachicardie ventricolari nelle CMP 70% Tachicardia ventricolare idiopatica 90% FLUTTER ATRIALE TIPICO FlA DESTRO ATIPICO POST-INCISIONALE VCS HIS E VCI TA FIBRILLAZIONE ATRIALE Università dell’Insubria FIBRILLAZIONE ATRIALE Cause di ospedalizzazione per aritmia FlA SINISTRO ATIPICO CON CICLO IRREGOLARE CL 366 ms E+ CL 250 ms E+ I II MAPPING AD ALTA DENSITA’ DELLE VP FAP – ALTERAZIONE DEL SUBSTRATO Mappaggio elettroanatomico in ritmo sinusale: Mappa di propagazione Controllo Paziente con FAP FAP – ALTERAZIONE DEL SUBSTRATO Mappaggio elettroanatomico in ritmo sinusale: Mappa di voltaggio Controllo Paziente con FAP Classificazione delle aritmie - II ARITMIEARITMIE TACHICARDICHE SOPRAVENTRICOLARI VENTRICOLARI G Ital Cardiol 1999; 29: 805-809 Università dell’Insubria assenza di cardiopatia organica ar. sopraventricolari aritmie ventricolari presenza di cardiopatia organica PERCENTUALE DI SUCCESSO ATTESA NELL’ATC DELLE VARIE FORME ARITMICHE Tachicardia atriale focale >95% Tachicardia reciprocante nodo AV >95% Sindrome di Wolff-Parkinson-White >95% Flutter tipico >95% Flutter atipico/TA da macrorientro 70-80% Fibrillazione atriale ∼ 50% Tachicardia ventricolare idiopatica 90% Tachicardie ventricolari nelle CMP 70% Tachicardie ventricolari postinfartuali 80-85% TV idiopatica da RVOT I II III AVR AVL AVF V1 V2 V3 V4 V5 V6 IDENTIFICAZIONE DEL SITO BERSAGLIO VP Infundibolo polmonare Sito di ablazione efficace TACHICARDIA VENTRICOLARE FASCICOLARE 206_01 TACHICARDIA VENTRICOLARE FASCICOLARE A A A TACHICARDIA VENTRICOLARE FASCICOLARE TV DA RIENTRO H BD SIV BS TRA LE BRANCHE TV DA RIENTRO TRA LE BRANCHE: MAPPAGGIO ED ABLAZIONE TACHICARDIA VENTRICOLARE POST-INFARTUALE Mappaggio elettroanatomico His Septum TACHICARDIA VENTRICOLARE POST-INFARTUALE ECG durante TV NON SURGICAL TRANSTHORACIC EPICARDIAL APPROACH: SOSA’S SOSA’S TECHNIQUE (I) Tuohy needle CS RV Subxyfoid area dye needle ICD dal 1986: le dimensioni si sono ridotte notevolmente 2000 1986 VENTAK 1500 VENTAK PRIZM II 32 cc 210 cc ICC: asincronia intra-ventricolare sisto-diastolica Trattamento “elettrico” nella ICC: pacing biventricolare Attivazione ventricolare sn in presenza di BBS AM Set Lat Inf Anatomia delle vene cardiache e posizionamento dei cateteri 1. Vena cardiaca laterale (marginale) 2. Vena cardiaca Posterolaterale 3. Vena cardiaca posteriore 4. Vena cardiaca media 5. Vena Cardiaca magna Pacing biventricolare: modalità di impianto Vene tributarie del seno v. cardiaca antero-lateralecoronarico v. cardiaca laterale os SC v. cardiaca postero-laterale v. cardiaca posteriore v. cardiaca anteriore Pacing biventricolare: ruolo della sede di stimolazione Vsn Postlaterale OAS OAS OAD OAD OAS OAS OAD OAD Si Later. Si Pacing biventricolare: ruolo della sede di stimolazione Vsn Anterolaterale OAS OAS OAD OAD OAS OAS OAD OAD Si Anter. No TRC e vene coronariche Utilizzo della TC 64 per il mappaggio delle vene coronariche TC-64 e vene coronariche Pacing biventricolare Basale Pacing BIV QRS bas: 170 ms QRS st BIV: 130 ms simulatori iniziale attività pratica per elettrofisiologi interventisti in fase di training con simulatori simulator for TSP-C: the prototype standard TSP-C procedure Istologia della parete arteriosa Parete arteriosa normale Aterosclerosi: processo generalizzato e progressivo Cellule Strie Schiumose Lipidiche Lesione Intermedia Ateroma Placca Lesione/rottura Fibrosa complicata Disfunzione endoteliale Prima decade Dalla terza decade Crescita dovuta principalmente all’accumulo di lipidi Dalla quarta decade Muscolo liscio e collagene Trombosi, Trombosi, ematoma Angina Pectoris Instabile Alcune caratteristiche cliniche tipiche E’ una condizione di particolare ingravescenza della malattia associata a uno spiccato incremento nel rischio di morte e di infarto non fatale In alcuni casi è una malattia che improvvisamente peggiora, gli episodi diventano più frequenti, compaiono episodi anche a riposo e/o si riduce drasticamente la tolleranza allo sforzo. Diventa difficile e talora impossibile (angina refrattaria) il controllo dei sintomi anche con uno schema di terapia completo e alle massime dosi. SINDROME CORONARICA ACUTA Lo spettro delle sindromi coronariche acute angina pectoris IMA instabile senza IMA ST con gravità crescente morte ST improvvisa ATEROTROMBOSI Placca Trombo Angina Pectoris Cenni di fisiopatologia del flusso coronarico “Cascata ischemica” Flusso coronarico 1 normoperfusione alterazione perfusionale ischemia alterazione metabolica Angor 0.5 alterazione cinetica alterazione elettrocardiografica necrosi 0 50% 100% Stenosi coronarica Sindromi Coronariche Acute Approccio diagnostico e stratificazione prognostica Valutazione Invasiva delle S.C.A. • • • • • • Estensione-Localizzazione CAD Severità ostruzione coronarica Morfologia della placca Trombosi endoluminale Dissezione Aneurismi Angiografia Sindromi Coronariche Acute Approccio diagnostico e stratificazione prognostica Valutazione Invasiva delle S.C.A. • Dissezione • Aneurismi • Caratteristiche tissutali • Aspetti Morfometrici • Attività della placca IVUS - OCT Sindromi Coronariche Acute Approccio diagnostico e stratificazione prognostica Valutazione Invasiva delle S.C.A. • Attività della placca Termometria Sindromi Coronariche Acute Approccio diagnostico e stratificazione prognostica Valutazione Invasiva delle S.C.A. • Attività della placca • Vasomotricità • Significato Funzionale Tests funzionali Sindromi Coronariche Acute Approccio diagnostico e stratificazione prognostica Valutazione Invasiva delle S.C.A. • Estensione-Localizzazione CAD • Severità ostruzione coronarica • Morfologia della placca • Trombosi endoluminale • Dissezione • Aneurismi • Caratteristiche tissutali • Aspetti Morfometrici • Attività della placca • Vasomotricità • Significato Funzionale Angiografia IVUS - OCT Termometria Tests funzionali Diagnosi di Coronaropatia ECG SCINTIGRAFIA / ECO PET EBT / msCT Tecniche Non Invasive IVUS - OCT ANGIOGRAFIA CORONARICA Tecniche Invasive 0% 20% Rimodellamento Nessun sintomo 45% 60% Angina Stabile 70% 90% Sindromi Coronariche Acute Coronarografia Quadro normale Coronarografia + IVUS Quadro normale LCX CFR = 3.3 Quadro normale? Stress LCX LAD Basale CFR = 3.3 CFR = 2.2 Optical Coherence Tomography (OCT) Fibrous stable plaque with a lipid core at 10 o’clock. OCT Plaque Morphology: Stable vs Vulnerable Thick cap and deep small lipid area. Thin and ruptured cap OCT Evaluation after 6 mths of stent application Plaque Morphology: Stable vs Vulnerable Abnorme Vasomotilità Endoteliodipendente ed Aterosclerosi Occulta Basale Stenosis di media entità QCA mld: 2.0mm QCA DS: 50% Doppler-wire CFR: 2.8 Acetilcolina i.c. Vasodilazione Vasocostrizione Vasocostrizione occludente Trombosi Endovasale e Coronaropatie 90 % 80 70 60 50 40 30 20 10 0 A.P. Stabile A.P. Instabile IMA Ambrose JA et al. JACC 1985;5:609 Fuster V et al NEJM 1992;326:242 Gotoh K et al Circulation 1968;77:526 Mizuno K et al NEJM 1992;326:287 Right Coronary Angiography - Basal Acute Myocardial Infarction - Inferior OCT – Aspetto Prossimale di una Trombosi Coronarica Acuta: IMA inf. (stesso caso) Right Coronary Angiography – After PTCA Acute Myocardial Infarction - Inferior FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE NELLA CARDIOPATIA CORONARICA FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE DA ISCHEMIA MIOCARDICA Cause di mortalità in Italia (Istituto Superiore di Sanità) 1% 4% 58% 37% AIDS TRAUMAT. TUMORE CARDIOVASC. Università dell’Insubria MORTE CARDIACA IMPROVVISA ISCHEMICA BRADIARITMIE 75% 20% TACHIARITMIE VENTRICOLARI DEM 5% (Myerburg, Bayes de Luna) George Ralph Mines Arresto da FV durante ischemia miocardica Sindrome Coronarica Acuta in Provincia di VA PROVA & TRASPORTA PROVA & PREMI PROvincia di VArese & TRASmissione PROvincia di VArese & PREvenzione Precoce dell’ECG nella sindrome della Morte Improvvisa mediante cORonarica acuTA defibrillazione precoce Associazione onlus 1aa fase di Applicazione SCA Area territoriale della Az. Ospedaliera di Circolo LUIN O CUNARDO m ,3 K 2 8 ,9 CITTIGLIO 21 ,3 Km ARCISAT E VARESE 1 VARESE 2 TRAVTRAV-MONATE MALNATE AZZATE GALLARATE ECG -12 distribuiti su 11 ECG-12 ambulanze e 4 presidi 118 - VARESE fissi (PS di Luino Luino,, PS di Cittiglio Cittiglio,, Osp Osp.. Del Ponte e Ist di Va) in Ist.. Molina 2 Territorio 1.198 Km continuo collegamento con la Centrale Operativa Comuni 141 inoltre del Circolo. Sono disponibili 25 Def Def.. Sempl Sempl.. per un totale1.150.000 di 40 Def Def..ab Popolazione La La trasmissione trasmissione ECG ECG èè funzionante funzionante dal dal 2004, 2004, da da 4 4 postazioni postazioni fisse, fisse, da da 7 7 autoambulanze autoambulanze BLS BLS ee da da 4 4 mezzi mezzi avanzati avanzati Progetto PROVA & TRASPORTA Organizzazione operativa dei flussi di informazione Centro di riferimento di Varese “HUB” 1.1.8. + U.T.I.C. + EMO + CCH LIFEPAK 12 Server collegat o in rete U.T.I.C. Ecg Continuo/Ecg Continuo/Ecg 12 derivazioni Segnali vitali/Eventi/ sommario/ ecc Server collegat o in rete 1.1.8. IMA: TEMPI DI RICOVERO Confronto tra lo studio GISSI 1990 (118 UTIC, 5301 pz) e lo studio BLITZ 2001 (296 UTIC, 1959 pz) vs. 48% < 2 ore 34% 2-6 ore 29% vs. 28% 6-12 ore 14% vs. 10% > 12 ore 23% vs. 14% ECG trasmesso dall’autoambulanza ECG trasmesso dall’autoambulanza Sistema Lifenet: utilità clinica Pz di sesso femminile, di 84 anni, esordio sintomi ore 10.30 1° ECG rTPA 100mg ev in 90 min 2° ECG (1) Sistema Lifenet: utilità clinica 1° ECG (teletrasmesso) Tempo door to needle: 26 min ECG controllo + 24 ore Pre-PCI (2) Post-PCI Tempo door to balloon: 67 min ECG predimissione Trasporto protetto in autoambulanza BLS FV registrato su DAE in IMA a 14’ dal P.S. 20:56:23 II 20:56:35 II Print 2 20:56:47 II Medtronic Physio-Control Trasporto protetto in autoambulanza BLS Shock di defibrillazione durante il trasporto Print 2 20:56:47 II Charge Complete 20:56:59 II Shock1, 360 J II 20:57:10 II Medtronic Physio-Control Postshock Charge Complete Sindrome Coronarica Acuta in Provincia di VA PROVA & TRASPORTA PROVA & PREMI PROvincia di VArese & TRASmissione PROvincia di VArese & PREvenzione Precoce dell’ECG nella sindrome della Morte Improvvisa mediante cORonarica acuTA defibrillazione precoce Associazione onlus MORTE IMPROVVISA NEL TERRITORIO EPIDEMIOLOGIA - 50% o più di tutte le morti per causa cardiovascolare - 1 - 2 / 1000 abitanti / anno • U.S.A: 300.000 abitanti / anno • Italia: più di 50.000 / anno Sopravvivenza da arresto cardiaco dopo defibrillazione in rapporto ai minuti dall’evento 120 100 80 % 60 40 20 0 1 2 3 4 5 6 7 8 TEMPO TRASCORSO 9 10 La catena della sopravvivenza D.A.E. Il D.AE. può essere semplice (A) oppure incorporato nel sistema ECG-12 (B). Sia i sistema di monitor defibrillatori per acquisizione e trasmissione dell’ECG che i D.A.E semplici possono defibrillare e con modalità manuale e con modalità semiautomatica. A Per defibrillazione manuale seguire i numeri: 1= acceso 2= selezionare energia 3= caricare energia PREMERE SHOCK PER DEFIBRILLARE B Per defibrillazione semi-automatica: premere il tasto ADVISORY SEGUIRE LE ISTRUZIONI DELL’APPARECCHIO SOLUZIONE IDEALE: DISTRIBUIRE I DEFIBRILLATORI SEMI SEMI--AUTOMATICI IN PUNTI STRATEGICI E METTERE IN GRADO MOLTE PERSONE DI FARLI FUNZIONARE SEDI IN CUI POSIZIONARE I DEFIBRILLATORI • Aeroporto • Mercato • Ambulatorio medico • Museo • Atrio ingresso ospedale • Municipio • Ambulanza • Oratorio • Azienda di produzione • Palestra • Banca • Parco pubblico • Campo sportivo • Partito politico • Centro anziani • Penitenziario • Centro civico • Piscina • Centro commerciale • Postazioni emergenza non sanitaria • Centro sociale • Prefettura ed altri uffici simili • Centro zona pedonale • Questura • Cinema • Scuola • Chiesa • Stazione ferroviaria • Discoteca • Teatro • Farmacia • Veicoli della polizia • Istituto universitario e tecnico • Altri luoghi di concentrazione pubblica SCA Il “ritardo evitabile”nella Sindrome Coronarica Acuta “Il tempo è muscolo” - Ritardo decisionale: chiamare subito il 1.1.8. - Ritardo operativo: organizzare le modalità di trasporto protetto (ambulanza) - Ritardo inter-intra-intraospedaliero: ridurre il tempo “door to needle” CONCLUSIONI Il ritardo E’ EVITABILE