Rifiuti
Cos’è il compost?
Si parte dai rifiuti di natura organica che l’uomo
produce e si arriva, attraverso un processo
biochimico di fermentazione, ad un prodotto con
caratteristiche diverse dai materiali di partenza,
simile al terriccio, che può essere usato in
agricoltura, orticultura, floricultura, ecc.
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In natura la sostanza organica prodotta e non più utile
alla vita (foglie secche, feci, spoglie di animali e così via)
viene decomposta da microrganismi, funghi e insetti
presenti nel terreno, fino ad ottenere acqua, anidride
carbonica, sali minerali e humus.
Il compost, prodotto con un processo detto
“compostaggio” riproduce questo processo in modo più
controllato e controllabile e soprattutto con tempi
notevolmente ridotti.
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ANALIZZIAMO IL COMPOST
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Ovviamente per poter produrre compost di buona
qualità è necessario effettuare preliminarmente la
raccolta differenziata dei rifiuti, separando i
materiali che possono essere trasformati in
compost (il cosiddetto “umido”) dagli altri.
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In questo modo si contribuisce a ridurre una gran
parte dei rifiuti, riciclandoli, e si trasformano i
rifiuti stessi da materiale di difficile smaltimento
in una risorsa.
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Vi sono diverse buone ragioni per effettuare il
processo di compostaggio. Intanto la necessità di
ridurre il volume dei rifiuti: non ha molto senso
inviarli indifferenziati in discarica per i noti problemi
(esaurimento degli spazi disponibili, inquinamento
prodotto nel terreno, nelle acque e nell’aria,
difficoltà di individuare siti adatti, ecc.).
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Il processo di compostaggio
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Il compostaggio viene attuato su scala
industriale (vi sono molti impianti anche in
Italia) ma può anche essere realizzato
facilmente a livello domestico: basta avere un
giardino ed osservare qualche semplici
accorgimento.
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Inoltre vi è una ragione economica: il compost
prodotto, se di buona qualità, ha un buon valore
commerciale: attualmente è usato soprattutto in
vivaistica ma troverà certamente in futuro più ampie
applicazioni in campo agricolo, visto che si tratta di un
vero e proprio “concime biologico”, ricco di sostanze
nutritive, che può ridurre l’uso dei fertilizzanti chimici,
che causano seri problemi agli ecosistemi
(inquinamento da fosforo e azoto con conseguente
eutrofizzazione delle acque, ecc.).
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I materiali che si possono utilizzare nel
compostaggio sono numerosi, tra cui:
scarti di cucina (grassi, carne, oli, pane, bucce,
verdure, ecc.)
scarti di manutenzione di piante e giardini (erba,
foglie, sfalci di potatura, ecc.)
carta e cartone, giornali,
lettiera di cani e gatti
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Il compostaggio prevede una complessa
trasformazione biochimica dei materiali di
partenza, attraverso varie fasi, sia a livello
industriale che a livello domestico:
1. miscelazione dei materiali:
per ottenere un compost di buona qualità i
materiali di partenza devono essere miscelati in
modo da ottenere un adatto rapporto
carbonio/azoto.
Si definiscono “scarti verdi”: le foglie verdi, l’erba e
gli scarti di cucina;
si definiscono “scarti marroni”: le foglie secche, i
rami, la paglia, la segatura, la carta ed il cartone.
Gli scarti verdi verdi sono più ricchi in azoto
(simbolo chimico N) e sono più umidi mentre
quelli marroni, sono più ricchi in carbonio
(simbolo chimico C) e sono più secchi. Il rapporto
più adatto per il compostaggio è un rapporto C/N
di circa 30/1; inoltre una miscelazione dei due tipi
di materiali garantisce anche una adeguata
umidità, indispensabile per la vita dei
microrganismi decompositori
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Rapporto Carbonio Azoto
scarti di cucina
12 - 20
sfalci d'erba
12 - 15
scarti da giardino
misti
20 - 60
scarti dell'orto
11 - 13
foglie secche
segatura
trucioli di legno
30 - 60
100 - 500
120
corteccia
100 - 150
carta - cartone
120 - 150
paglia
pollina
letame bovino
letame di cavallo
100
10 - 18
20
20 - 50
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Nella tabella riportiamo il rapporto carbonio azoto che i vari tipi di materiali contengono
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2.triturazione del materiale di partenza:
dopo essere stato accuratamente macinato, il
materiale viene trasportato in ampi spazi
aperti dove si costruisce il cumulo, dove
avverrà la trasformazione in compost.
In casa si può costruire in giardino, meglio se
vicino ad una latifoglia, che ombreggia il
cumulo in estate e lascia passare i raggi solari
in inverno
3. fase di bio-ossidazione:
i batteri, i funghi e le muffe, in presenza di
ossigeno e di umidità, attaccano il materiale
organico, degradando proteine, zuccheri e
grassi in modo aerobico: è necessaria sempre
una adeguata quantità di ossigeno, per questo
il cumulo viene spesso rivoltato, altrimenti si
sviluppano
cattivi
odori.
Inoltre,
periodicamente, si procede bagnare il cumulo,
per mantenere la temperatura e l’umidità
costanti
Muffe
Vari tipi di batteri
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Compost
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4. fase di maturazione:
avvengono, più lentamente, ulteriori
processi chimici che producono alla fine il
compost, molto ricco di humus. Al termine il
compost può essere prelevato ed utilizzato
L’intero processo richiede alcuni mesi (circa
6-7 a seconda dei materiali e delle
condizioni)
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Alcuni esempi sono i seguenti:
Determinazione del pH:
rappresenta l’acidità di una sostanza. Viene
espresso mediante una scala che va da 1 a 14:
Viene misurato con un apparecchio detto
pHmetro (piaccametro) dotato di un elemento di
misura (elettrodo a vetro)
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Serve per controllare la qualità del compost. Poiché si
parte da materiali di scarto è necessario controllare
l’assenza di germi patogeni, metalli tossici, ecc. La
normativa europea ed italiana è molto rigorosa e
garantisce un compost di ottima qualità.
Innanzitutto si tratta il compost con acqua per portare
in soluzione gli elementi da analizzare; dopo
filtrazione per eliminare il residuo solido, sulla
soluzione si possono effettuare numerose analisi.
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Analisi del compost
piaccametro
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conduttimetro
Analisi dei metalli presenti nel compost:
di solito sono dannosi in quanto tossici. Si ricerca la
presenza di: ferro, cromo, mercurio, nichel, piombo,
ecc.
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 Conducibilità:
è la quantità di corrente elettrica che può attraversare
la soluzione ottenuta dal compost; rappresenta il
contenuto di sali del compost. Si misura con un
apparecchio detto conduttimetro, dotato di un
elemento di misura (elettrodo al platino).
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Il campione addizionato
con acqua ed agitato
meccanicamente, viene
successivamente filtrato.
Inserendo l’elettrodo a
vetro nella soluzione, si
determina direttamente il
valore di pH
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Analisi dell’ammoniaca:
deve essere assente in quanto è tossica
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Analisi di fosfati e nitrati:
sono utili in quanto elementi nutritivi per le piante
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Analizziamo il compost