Numero: 1
Mese Novembre 2009
Il Gallettino
Il Gallettino…
Sommario
- Si riparte con Il
Gallettino
p.1
- Hallovween
Scuola dell’infanzia: p.2
Sez. F—disegni per – 3
il calendario
-Apriamo gli occhi…
- I ragazzi e il loro
abbigliamento
P.4
-5
Passiamo la penna
ai colleghi della
primaria
p.6
Michael Jackson:
p.7
una stella intramontabile
- Recensione dello
p.8
spettacolo “Io me ne
frego”
- Laboratorio di
scienze
La corte di giustizia p. 9
ha detto via al
crocefisso
Divertiamoci
p.10
Anche quest’anno siamo puntuali
nel presentare il giornalino d’Istituto, realizzato dagli alunni dei plessi
della scuola dell’infanzia, primaria e
secondaria di primo grado. Lo scopo di questo progetto, oltre all’informazione, è il coinvolgimento dei
bambini delle elementari con i progetti dei ragazzi della scuola media.
All’interno sono presenti gli articoli
fatti da noi alunni riguardanti i temi
ritenuti più importanti del periodo
che stiamo vivendo, ma non solo
perché questo è anche un modo per
comunicare all’esterno le situazioni
che giornalmente viviamo. Ovviamente nel giornale non ci sono soltanto articoli impegnativi ma anche
delle pagine dedicate al divertimento:giochi, barzellette ecc..Da parte
nostra ci sarà il massimo impegno
per realizzare un progetto nel migliore dei modi, da parte di tutti i
lettori ci sarà “l’obbligo” a leggerlo.
La Redazione
Halloween
Halloween si celebra il 31 Ottobre; è una tradizione americana che pian piano si è diffusa
in Italia.Le lanterne ricavate dalle zucche svuotate e intagliate ne sono il simbolo,e
secondo la leggenda, sistemate sotto il portico di casa o sul balcone,proteggono le
abitazioni nella notte in cui i spiriti dei morti vagano sulla terra.
In questo giorno i bimbi si mascherano da:streghe,mostri,morti,zombi,fantasmi ecc…
Suonano nelle abitazioni e pongono la domanda:<<Dolcetto o scherzetto?>>
E le famiglie devono scegliere se dare un dolcetto o farsi fare uno scherzetto dai bambini.
Aurora Ippoliti 1 h
SCUOLA DELL’INFANZIA—SEZ. F (bambini di 5 anni)
ECCO ALCUNI DISEGNI PER IL CALENDARIO DA REGALARE
AI PROPRI GENITORI A NATALE
GENNAIO
MARZO
MAGGIO
FEBBRAIO
APRILE
GIUGNO
LUGLIO
AGOSTO
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
Il razzismo è una forma d’ignoranza verso le altre culture. Che nasce dalla paura del diverso, paura di chi non ha lo
stesso colore di pelle e di chi non loda lo stesso Dio.
Le origini del razzismo non sono ben precise, forse esso è sempre esistito fin dal tempo degli uomini primitivi oppure si è manifestato solo nell’era moderna; questo non lo sappiamo e mai potremo saperlo, però si può dire che negli
ultimi anni si è diffusa quasi in tutto il mondo, principalmente verso le persone di colore. Alcune di queste hanno
combattuto per sconfiggere questa ignoranza, ma mai nessuno è riuscito a metter fine.
Tutti pensiamo che comprando gli oggettini che queste persone vendono sulla strada possiamo aiutarli a vivere, ma
invece loro sono venuti nel nostro paese per trovare lavoro e qui trovano solamente persone che li discriminano e li
schiavizzano.
Io sono contro questi atteggiamenti anche se molti miei conoscenti o amici lo fanno! Pensate, rischiano la vita per
arrivare in Italia e qui c’è gente che non ha nemmeno pietà per loro! La scuola è il luogo più frequente dove si verificano atti di razzismo verso le altre culture e io sono una delle tante persone che non lo vorrebbero, spero tutti siano
della mia stessa opinione
II G Sara Mergè.
Razzismo. Dicono sia la paura dello straniero, del diverso, ma a me sembra solo uno modo
“carino” per riassumere in una parola una grande forma d’ignoranza. A questo proposito
sono stati scritti libri, temi, saggi, ma nessuno di questi ha mai provato a mettersi nei panni
di una persona di colore, di un rom o di un albanese .Voglio provare a farlo io: una ragazza
con la carnagione olivastra, arrivata in Italia su uno di quei barconi pieni e maleodoranti .
Tutti pensano di sapere cosa succede durante queste vere e proprie odissee che fanno parte della vita di ognuno di noi, ma non è affatto così. Sono cose che si possono capire solo
dopo averle provate. Non potete nemmeno immaginare cosa significa affrontare giorni di
navigazione tra gente che puzza ,ha fame e sete e a volte muore,e bisogna sopportare oltre
che al dolore della perdita anche l’odore del cadavere. L’unica cosa che ci da la forza di farlo è il sogno di un paese migliore. Poi c’è la delusione di chi arriva di vedere un paese pieno
di pregiudizi, dove non è tanto più facile dal posto da cui si viene, poter mangiare e trovare
un posto dove poter dormire. Ovvio ci sono con la delinquenza possono permettersi più del
necessario, ma la gente onesta? Che fine fa questo tipo di persone? La gente onesta che
magari non trova lavoro a causa della gente stupida, nel vero senso della parola, che non ci
vuole dare lavoro. Forse per me è stato diverso. Sono arrivata che ero una 16enne a cui i
genitori avevano dato tutto ciò che possedevano per cavarmela almeno i primi tempi. Sono
riuscita a trovare lavoro in un pub dove ho trovato delle persone fantastiche che non mi
facevano sentire diversa. Andavo a scuola e me la cavavo piuttosto bene. Gli sciocchi che
facevano le battutine c’erano ma non davo loro importanza. Ormai sono diversi anni che mi
trovo in Italia e sto per diventare medico. Anch’io sono sta vittima del razzismo, ma ho
sempre avuto la forza di andare avanti anche se ci soffrivo. Non per me, ma per le persone
che non riuscivano a sopportare come me. Una volta mi è capitato di passeggiare con una
mia amica bianca per il corso di Roma. Stavamo entrando in un negozio quando un omone
grosso, con la carnagione scura,tratti africani e vestito di nero mi ha detto che io non potevo entrare. Rimasi semplicemente scioccata: una persona di colore diceva a una persona
come lui che non poteva entrare per via della sua pelle. Quell’episodio mi è rimasto impres-
A me piace vestire sportivo;
quando vado a scuola indosso
i jeans, una maglietta e
scarpe da ginnastica. Quando
mi devo vestire per andare
da qualche parte, i vestiti li
scelgo io e qualche volta mia
madre.
Invece la domenica quando
vado a catechismo e poi in
chiesa mi piace vestire più
casual, cioè mi piace mettere
la cinta ai pantaloni che non
sono di jeans ma di tessuto.
Poi mi piace mettere, sempre
la domenica o quando vado a
qualche festa , la camicia con
il colletto alzato che mi fa
sentire importante. Mia madre dice sempre che io sono
un po’ fissato con l ’ abbigliamento perche a volte la mattina impiego molto tempo
prima di decidere cosa indossare, e se le cose che o
scelto sono ben abbinate.
Nel mio guardaroba ci sono
cose che io preferisco e che
vorrei sempre mettere e
invece mai madre a volte le
nasconde per farmi indossare anche le altre cose.
Angelo Catucci 1F
BARZELLETTE SULLA SCUOLA
Un insegnante è disperato per la disciplina-Ora
basta!-dice- Credevo foste ragazzi intelligenti, con
cui si può ragionare…ma forse mi sbaglio,se c’è
qualche sciocco in questa classe si alzi in piedi!
Nessuno si muove.
Dopo un po’ un ragazzino si alza .
-Perché ti sei alzato?
-Professore mi spiaceva vederla lì in piedi da solo…
Sono un ragazzino al quale piace vestire sportivo cioè in tuta e
maglietta comoda. Però ho altri
tipi di abbigliamento: quello
elegante che metto per le cerimonie,quello casual che metto
per uscire. Quando vado a
scuola,mamma mi fa mettere
sempre vestiti comodi con cui
mi possa trovare a mio agio per
questo quando vado a comprare
i vestiti,cerco di acquistare sempre qualcosa di comodo e qualcosa per uscite perché non posso vestirmi sempre in tuta,anche se dovunque vado la
porto di riserva con le scarpe da
ginnastica,perché a volte ci mettiamo a giocare a pallone. Non
mi piace mettere le camice perché non ho voglia di abbottonarle,mi piace mettere il giubbotto perché non devo stare
attento a sporcarmi. Quando la
mamma mi dice di prendermi i
vestiti da solo,ho gli incubi perché rischio di scegliere dei pantaloni che magari non si abbinano con la maglietta e viceversa.
Quando li vado ad indossare a
volte li metto anche al rovescio
perché non controllo mai dov’ è
la targhetta. Da quanto ho detto,si capisce che l’ abbigliamento non è la mia passione.
Daniel Silvestri IF
IMMAGINA DI ESSERE Jim Crevv e ...
Caro Diario,
oggi andrò a giocare con i miei amici. Mi hanno detto che andremo sopra la giostra e giocheremo a palla e tanti
altri giochi divertentissimi. E’ già ora? ….Scusa Diario, ma devo andare. Ci vediamo dopo.
Ore 18,30
Caro Diario,
sono veramente triste. I miei amici mi hanno scansato dicendomi che non potevo giocare con loro perché loro
sono bianchi e io sono nero. Però, io mi chiedo: “ Perché, perché non possiamo stare insieme ? Non siamo tutti
uguali? Non siamo tutti figli di Dio?”. Io continuo a pormi questa domanda, ma credo, che non troverò mai una
risposta.
Spero solo che un giorno i miei amici si rendano conto che hanno sbagliato e ritornino a giocare con me.
Non si giudica dal colore della pelle, ma dal carattere e da ciò che uno ha dentro. Ciao, ti lascio.
Giada Guadagnoli
Scuola Primaria di Gallicano del Lazio
Classe V B
LA MUSICA NEL CUORE………………………………..
La Maestra ci ha fatto vedere”La Musica del Cuore”, un film bellissimo girato negli Stati Uniti.
Evan, il protagonista, è dotato di grande capacità musicali, ereditate dai genitori: un bravissimo cantante Rock ed
una eccezionale suonatrice di arpa.
Vuole conoscere i suoi genitori ( Era stato dato in adozione) e gira tutta New York per trovarli.
Questo film ci insegna ad avere coraggio ad amare e non perdere la speranza.
Tutto nella vita si potrà realizzare; anche ritrovare genitori in una grande Metropoli, come quella di New York.
Cristian Simoncini
Scuola Primaria di Gallicano Nel Lazio
Classe V C
UN AMICO DA AIUTARE...
Caro Diario,
oggi è venuto papà dal lavoro e mi ha detto che nonna Rina conosce un bambino rumeno povero, di cinque anni,
che abita a Frascati. Questo bambino ha pochi giocattoli, non li può comprare perché lavora solo la mamma e
guadagna pochi soldi, così ho deciso di dargliene un po’ dei miei.
Pensavo che tutti i bambini avessero i giocattoli, invece mi sbagliavo, c’è chi non ne ha e mi dispiace molto.
Mi sono messo a cercare i giocattoli nel cestone: ho trovato giochi che non usavo più, come macchinette, pupazzetti e animali………
Lì manderò per papà.
Spero che quando li vedrà, sarà felice e penserà di avere un nuovo amico.
Simone De Angelis
Scuola Primaria di Gallicano nel Lazio
Classe VC
Una stella intramontabile
Michael Jackson ha iniziato la sua carriera a soli cinque
anni nel gruppo con i fratelli: i Jackson Five. Considerato
re del pop, durante la sua carriera ha ricevuto numerosi
premi. È vissuto anche a Neverland Ranch dove ospitava bambini malati. Questo fatto ha innalzato molte accuse contro di lui che poi sono state smentite. Nel 1994
sposa Lisa Marie Presley, ma divorziano nel 1995. Nel
1996 il cantante sposa la sua infermiera e dai due nascono i due figli maggiori che si dice non siano i figli di Jackson. La Rowe dice di essere stata pagata dal cantante
per non far sapere questa cosa. Jackson muore il 25 giugno 2009 per un infarto all’età di cinquanta anni.
Da poche settimane è uscito il film-concerto su Michael
Jackson: “ This is it “ che è stato realizzato con delle
riprese pochi giorni prima della sua morte, mentre preparava il concerto che si sarebbe dovuto tenere a Londra. Nel film sono presenti le preparazioni dei video
delle canzoni più celebri del cantante come Thriller,
Smooth criminal, Bad, We are the world e molte altre;
nella prima parte ci sono le audizioni che si sono tenute
per scegliere i ballerini per i vari video. In questo film il
re del pop mostra le sue abilità nel canto e anche nel
ballo. Questo film dà l’idea di quanto sforzo e con quante emozioni l’artista metteva in tutto ciò che faceva per
emozionarci sempre, in qualsiasi canzone.
Buratti Eleonora e Ippoliti Noemi IIG
Call of duty world at war
Questo gioco prodotto dall’activision è
ambientato in Europa e Giappone alla
fine della seconda guerra mondiale.
Non è un gioco di guerra per principianti ma un arduo best seller che si è
fatto strada con denti e unghie nella
gigantesca classifica dei giochi del sistema PS3.
Parla della guerra più spietata ambientata a Mosca e Berlino in Europa e in
Giappone dove le forze americane
bombardavano i Giapponesi.
Mentre a Berlino i Tedeschi venivano
schiacciati dai Russi,è un gioco favoloso con molti livelli e un’extra da non
perdere che si può sbloccare solo se si
finisce il gioco in qualsiasi modalità di
difficoltà e questo livello parla di alcuni militari Americani che si rifugiano in
un edificio fatto a pezzi per scappare
agli zombi Tedeschi caduti in guerra.
Questo gioco si può trovare per tutte
le consolle, ha la capacità di visione in
HD è 18 + si può giocare online in 18
giocatori ed è per 4 giocatori per la
modalità multiplayer.
Io come voto gli do un bel 97 su 100.
NON PERDERE IL PROSSIMO NUMERO CON RESISTENCE 2.
Sansaro Gaetano 1 h
Recensione spettacolo teatrale “ io me ne frego”.
Il giorno 9/11/09 noi ragazzi delle classi terze andate al teatro “ Principe” di Palestrina a vedere uno spettacolo riguardante il
bullismo intitolato “IO ME NE FREGO”.
La storia parlava di due amici spensierati che sono stati separati da un fenomeno che presenta, purtroppo, in molte scuole il BULLISMO.
La vicenda inizia con i due protagonisti molto diversi tra loro: uno molto sportivo che a scuola non andava molto bene e l’ altro
era l’ esatto contrario ma entrambi si sapevano divertire con poco.
Però un giorno arrivò un nuovo alunno, Robertino, il quale influenzò rospo (uno dei protagonisti) che piano piano si allontanò
dal suo amico Biglia (l’altro protagonista) anzi inizia ad esercitare su di lui prepotenze la quale si trasforma dopo un po’ in atti di
vero e proprio bullismo.
Di solito i bulli sono persone che hanno problemi in famiglia, ma non è sempre così, magari possono avere qualsiasi altro problema come la mancanza di attenzione ed è proprio quest’ ultima una delle ragioni per cui un bullo agisce; infatti non fa del male ad
una persona in segreto ma in presenza di molte persone che molto spesso ridono o non dicono niente e, forse per paura de essere presi di mira o per paura di rimanere soli , e ciò fa sentire il bullo importante ed è proprio quello che succede nella vicenda di
Biglia e Rospo . il primo poteva metter fine a questa vicenda ma non riusciva a parlare con nessuno per paura che le cose peggiorassero e questo e il motivo permette a un bullo di agire. E pur vero che è difficile raccontare tutto perché si potrebbe aver paure
di essere considerato un “ piagnucolone “, però quando si arriva al limite, ossia quando Robertino e Rospo cercano di molestare
una ragazza, lo va a dire prima ai suoi genitori e poi lo dice in classe.
Durante lo spettacolo ci sono state delle scene che descrivevano ciò che era avvenuto ai tre protagonisti da grandi: Robertino era
rimasto paralizzato da un incidente in moto, Rospo era stato arrestato e Biglia era diventato un avvocato che guarda caso doveva
difendere il suo vecchio amico.
Questo fa capire cosa può succedere a chi non segue delle regole precise o a chi viene influenzato negativamente da un’ altra persona. E fa anche capire che una persona che ha subito cattiverie può vivere normalmente ma il trauma rimane per sempre.
Luca Potente 3G
Laboratorio di scienze
Insieme ai miei compagni ho partecipato al laboratorio di scienze; per quattro mercoledì ci siamo fermati tre ore dopo l’orario scolastico. L’obiettivo era quello di
applicare nuove conoscenze scientifiche attraverso gli esperimenti. Per fare questo
la scuola ha dovuto comprare alcuni strumenti: bilancia elettrica, cilindretti di diversi metalli, calibro, struttura delle leve, dinamometro, cilindro graduato, microscopio, tessuti organici.
Nel primo incontro ci hanno insegnato ad usare la bilancia elettrica e come calore
il π.
Nel secondo incontro abbiamo studiato le forze e come calcolare la densità dei
metalli; nel terzo incontro abbiamo studiato le leve e visto i tessuti anatomici al
microscopio; nel quarto incontro abbiamo fatto noi gli esperimenti che avevano
fatto i professori negli incontri precedenti.
Il laboratorio è stato molto interessante e sono contento di avervi partecipato,
perché ho potuto sperimentare quello che avevo studiato.
Nicola Campus 3g
LA CORTE DI GIUSTIZIA HA DETTO VIA AL CROCEFISSO
Da qualche tempo a questa parte non si parla d’altro:”il crocefisso nelle scuole “. Da quando la Corte
Europea ha sentenziato di togliere il crocefisso nelle
scuole, in quanto secondo loro va a privare la libertà
di scelta della religione di ciascun individuo, si sono
scatenate polemiche tra atei, cristiani, politici ed esponenti di altre culture religiose come se un crocefisso esposto fosse mai bastato a convertire un ateo
o qualsiasi altra persona al cristianesimo.Per il popolo cristiano il crocefisso non è solo un simbolo
religioso ma lo rappresenta anche culturalmente e
storicamente, infatti l’Italia è sede della cristianità.
Penso che come il popolo cristiano rispetta le altre
culture religiose anche gli altri popoli di culture diverse devono dare un po’ di collaborazione per l’integrazione.
Siamo sicuri che gli altri paesi accetterebbero di togliere il loro segno di cultura come l’Italia? Chi ne
uscirà vincitore tra queste polemiche?
Elisa Tartaglione 2h
Gallicano 18 Novembre 2009
La Corte di giustizia Europea ha deciso di non esporre il crocefisso nelle scuole italiane per rispettare la
religiosità altrui ma i cattolici italiani si sono opposti a questa regola. La nostra scuola, infatti, ha deciso
di appendere il crocifisso in ogni classe, noi abbiamo anche aperto un dibattito su questa decisione e abbiamo espresso delle opinioni, per esempio: se noi andiamo in un Paese islamico dobbiamo rispettare le
loro regole sia della religione sia quelle della loro legge,infatti, se non si rispettano queste regole si viene puniti severamente. Dopo questa opinione si è aperto un altro dibattito sul perché le ragazze islamiche non devono portare il velo in classe e ne è uscito che siccome nel 2010 si ha la paura del terrorismo,
le donne islamiche potrebbero portare armi sotto il proprio velo;oppure che qualcuno si travesta da donna e possa fare un attacco terroristico senza essere riconosciuto,ma le ragazze islamiche hanno rifiutato nonostante questa legge previene gli attacchi terroristici mentre l’esposizione del crocefisso non è un
pericolo per nessuno. Un’altra opinione è stata che se una persona non crede in nessun Dio il crocifisso gli
è indifferente. Invece qualcuno ha detto che il crocefisso non deve essere tolto dalle scuole perché è un
simbolo della religione Cattolica che fa parte della cultura e tradizione europea. C’è stata anche una votazione in classe per vedere chi era favorevole,contrario o indifferente sull’esposizione del crocefisso
da cui sono emersi i seguenti dati:
-6 alunni erano favorevoli
-0 alunni contrari
-8 alunni erano indifferenti
-4 alunni erano assenti alla votazione
Secondo me il crocefisso non andrebbe tolto perché non può ferire i sentimenti altrui.
Valerio Stella 2 f
MOLTIPLICAZIONE
Birillo torna da scuola e dice al padre che ha preso 4 in matematica:
-Come mai?- chiede il padre, nervoso.
- Il professore mi ha chiesto quanto fa 11x 30 e io ho risposto 330.- Ma è esatto!- fa il padre, calcolando mentalmente.
- Dopo il prof mi ha chiesto quanto fa 30x11.- E che c***o di differenza fa?- urla il padre, adirato.
- è appunto quello che gli ho risposto io!-
LESSICO RIDOTTO
Il professore di lettere racconta.
“L’altra sera ho incontrato in piazza una persona che non vedevo ormai da più di vent’anni. E di cui non ricordavo neppure il nome. E’ stato un incontro molto cordiale. Poi alla fine mi ha detto: - Mauro,dai, andiamo a farci un bicchiere di
vino- E io : -Beh ,veramente io sono astemio- E lui: -Astemio ,dai,andiamo a farci un bicchiere di vino-“
1)qual è il simbolo di Gallicano?
1
2)come si chiama il Santo patrono di Gallicano?
2
3)la fine della parola Gallicano nel…
3
4
5
4)un fontanile di Gallicano?
5)come si dice in gallicanese fioraio?
6)il luogo davanti alle scuole medie è chiamato?
7)quale Santo si festeggia il 13 giugno?
6
8)ce ne sono pochi a Gallicano….
7
9)vicino alla chiesa c’è…
8
9
LE SOLUZIONI NEL PROSSIMO NUMERO
Alex Antoniozzi IH
Scarica

novembre 2009 n 1 da finire