Rapporto apporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Indice Un ringraziamento ai colleghi per i loro contributi e le immagini fornite 1.0 Guida al Rapporto di Sostenibilità 8 2.0 Chi siamo 12 3.0 2011: un Anno di Sostenibilità 30 4.0 La Responsabilità Economica 40 5.0 La Responsabilità Ambientale 54 6.0 La Responsabilità Sociale 64 7.0 Le Centrali e i Nuclei 84 8.0 Appendice 148 Mission Edipower ha l’obiettivo di diventare un benchmark nel settore della produzione dell’energia elettrica: efficienza tecnica e gestionale, eccellenza in campo ambientale, rispetto dei valori aziendali (legalità e sicurezza dei lavoratori, integrazione con le comunità locali) costituiscono le caratteristiche distintive per garantire uno sviluppo sostenibile dell’impresa e creare valore per gli azionisti. Il mix tecnologico e l’articolazione geografica degli impianti consentono un’offerta in grado di soddisfare le diverse esigenze energetiche del territorio nazionale. Il vero punto di forza di Edipower è la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico: il gas, l’olio, il carbone, l’acqua e il sole. Tale diversificazione rappresenta una garanzia di elevata efficienza, flessibilità e sicurezza del sistema produttivo. Presentazione ai lettori Quest’anno presentiamo con orgoglio l’ottava edizione del nostro Rapporto di Sostenibilità, uno strumento di comunicazione per noi fondamentale, con il quale rinnoviamo il nostro impegno nel fare impresa in modo responsabile. Anche nel 2011, Edipower ha confermato la propria posizione tra i leader nella produzione di energia elettrica in Italia. Noi crediamo in uno sviluppo che sia guidato da criteri non solo economici, ma ambientali e sociali, e lo abbiamo dimostrato, nel corso degli anni, portando a termine risultati eccellenti nell’esercizio dei nostri impianti, con grande capacità di innovazione e costante attenzione alla compatibilità ambientale e sociale delle nostre attività, al di là del mero rispetto delle norme. Il Rapporto, ancora una volta, mostra la strada percorsa con determinazione verso questo obiettivo, illustrando in modo chiaro e trasparente le numerose azioni intraprese e i traguardi raggiunti. Questa attenzione è rivolta anche e soprattutto alle comunità che vivono nei territori che ospitano i nostri impianti produttivi, che Edipower sostiene con un grande numero di iniziative di interesse sociale e culturale. 4 Per Edipower, dunque, la sostenibilità è un fattore competitivo fondamentale, ma, soprattutto, un valore etico profondamente radicato. Questo spirito si riflette negli importanti documenti con i quali abbiamo voluto formalizzare i nostri valori, quali il Codice Etico, la Politica per l’ambiente e la salute e la sicurezza dei lavoratori e la Politica per la Sostenibilità, che costituiscono l’elemento base della cultura aziendale. Per tradurre nella pratica questi impegni, abbiamo identificato quattro Linee guida per la Sostenibilità: miglioramento dell’efficienza e delle prestazioni ambientali, promozione e sviluppo energie da fonti rinnovabili, tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e, infine, contributo alla comunità. La riaffermazione di questi indirizzi strategici e la definizione di numerose e nuove iniziative per ciascuno di essi testimoniano un impegno verso la sostenibilità che si conferma anche in un anno di importanti cambiamenti organizzativi: il riassetto proprietario avvenuto durante il 2011 che ha coinvolto la Società non ha, infatti, mutato il suo approccio verso lo sviluppo sostenibile. Guardando al futuro, crediamo nella crescita della nostra azienda e delle nostre persone, eccellenti e determinate, anche attraverso la costruzione del consenso da parte degli Stakeholder. Coinvolgere e informare gli interlocutori nella massima trasparenza non è soltanto un dovere per un’impresa responsabile, ma costituisce una grande opportunità per innescare un circolo virtuoso per l’eccellenza operativa e la creazione di valore. In quest’ambito, Edipower ha deciso anche di avviare una riflessione sul tema della tutela dei diritti umani al fine di integrarlo nella propria visione di responsabilità sociale. Auguriamo agli interlocutori ai quali è rivolto questo rapporto una buona lettura, confidando che siano apprezzati il nostro impegno e la nostra volontà nel costruire, un nuovo modo di pensare e di agire. Giugno 2012 Chief Operating Officer Ing. Stefano Pastori Presidente Ing. Roberto Garbati 5 Il nostro punto di forza è la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico: il gas, l’olio, il carbone, l’acqua e il sole. Tale diversificazione rappresenta una garanzia di elevata efficienza, flessibilità e sicurezza del sistema produttivo. Ripartizione della produzione di energia elettrica 83% Termoelettrica 17% Idroelettrica + Fotovoltaica Nuclei Idroelettrici Centrali Termoelettriche Impianti Fotovoltaici 6 highlights Potenza in Esercizio (MW) Spese e investimenti per la sicurezza (migliaia di euro) Formazione (%) Riduzione delle emissioni di ossidi di azoto rispetto al 2010 14 7.639 28 3.974 % 58 -14% 2.916 2.368 Ambiente e sicurezza Addestramento tecnico e formazione specialistica Formazione istituzionale interna e lingue 2009 2010 2011 7 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 1.0 Guida al Rapporto 8 01 Guida al Rapporto di Sostenibilità 1.0 Guida al Rapporto di Sostenibilità 1.1 Nota Metodologica 10 1.2 Contenuti del Rapporto 11 9 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Guida al Rapporto di Sostenibilità IL PRESENTE RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ, GIUNTO ALLA SUA OTTAVA EDIZIONE, È IL DOCUMENTO CON CUI EDIPOWER PRESENTA AI PROPRI STAKEHOLDER INTERNI ED ESTERNI I RISULTATI DELLE ATTIVITÀ SVOLTE E DELLE PRESTAZIONI CONSEGUITE IN CAMPO ECONOMICO, AMBIENTALE E SOCIALE, UNITAMENTE AGLI IMPEGNI CHE INTENDE ASSUMERE PER IL FUTURO. 1.1 Nota metodologica Edipower realizza il proprio Rapporto di Sostenibilità su base volontaria e con cadenza annuale, secondo i seguenti riferimenti metodologici: • “Sustainability Reporting Guidelines & Electric Utility Sector Supplement” definite nel 2009 dal Global Reporting Initiative (GRI), per quanto riguarda principi di rendicontazione e indicatori di prestazione economica, ambientale e sociale applicabili. Edipower risponde in maniera esaustiva ai requisiti del Livello A+ definito dalle Linee Guida; il prospetto riepilogativo degli indicatori rendicontati si trova a pag. 160. • Principi di Redazione del Bilancio Sociale del “Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale”, per le modalità di calcolo del Valore Aggiunto e della sua distribuzione ai portatori di interesse. • Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS per i dati economici e finanziari riportati in coerenza al Bilancio di Esercizio del 2011. Il processo di elaborazione del Rapporto ha coinvolto tutta la struttura organizzativa dell’azienda: sono stati realizzati numerosi incontri con le Direzioni per individuare i contenuti, le azioni da rendicontare e i relativi indicatori di prestazione, procedendo alla raccolta dei dati e alla stesura delle relative note di commento, fino alla verifica e approvazione finale da parte della Direzione. Il documento è stato infine sottoposto ad un’attività di revisione limitata da parte di un organismo indipendente, la società KPMG S.p.A., al fine di verificare che il rapporto sia stato elaborato in conformità ai criteri previsti dalle linee guida del GRI. La relazione che descrive le attività svolte e le relative conclusioni è presentata da pag. 171. Il presente rapporto, il cui esercizio di riferimento coincide con l’anno solare 2011, è riferito alle attività di produzione di energia elettrica che Edipower svolge 10 attraverso 6 centrali termoelettriche, 3 nuclei idroelettrici e 5 impianti fotovoltaici. Gli ambiti di rendicontazione del presente Rapporto non sono variati rispetto agli anni precedenti, così come non sono state apportate modifiche sostanziali alle modalità di calcolo degli indicatori. Al fine di consentire il confronto nel tempo, i dati e gli indicatori sono presentati su un periodo di 3 anni. In Appendice è riportato l’intero set di dati e indicatori di performance, mantenendo ove possibile l’anno 2002 (anno di nascita di Edipower S.p.A.) come “punto zero” di riferimento. Rispetto alla precedente edizione, sono state affinate le modalità di calcolo di alcuni indicatori, pertanto, alcuni valori relativi agli anni 2009 e 2010 sono stati aggiornati di conseguenza. Inoltre, in considerazione della transizione degli schemi del bilancio di esercizio dai principi contabili italiani a quelli internazionali IFRS, gli indicatori economici sono stati riclassificati. Per consentire la comparabilità rispetto allo scorso anno, anche i dati economici relativi al 2010 sono stati riclassificati. La pubblicazione del precedente Rapporto di Sostenibilità è avvenuta a giugno 2011. La responsabilità dell’impostazione del progetto e del coordinamento per la realizzazione del rapporto è della Direzione Ambiente, Sicurezza e Concessioni. Start anno 2002 01 Guida al Rapporto di Sostenibilità 1.2 Contenuti del Rapporto Il Rapporto di Sostenibilità è articolato nelle seguenti sezioni: • il capitolo “Chi siamo” è dedicato alla presentazione di Edipower, della sua organizzazione, delle attività svolte, degli aspetti di Governance; • il capitolo “2011: un Anno di Sostenibilità” riporta i principali impegni sul fronte dello sviluppo sostenibile, le linee strategiche e i risultati ottenuti nell’anno; • il capitolo “La Responsabilità Economica” è dedicato all’illustrazione del contesto di riferimento in cui Edipower opera, ossia il mercato elettrico, e dei rapporti con i suoi principali interlocutori; inoltre sono presentati gli aspetti economico-finanziari, i risultati della gestione operativa e la distribuzione del valore aggiunto tra gli Stakeholder aziendali; • il capitolo “La Responsabilità Ambientale” riporta la Politica per l’Ambiente e la Sicurezza, descrive i sistemi di gestione ambientale adottati, le certificazioni ottenute, gli audit effettuati, assieme alla valutazione delle principali performance aziendali in campo ambientale; • il capitolo “La Responsabilità Sociale” è dedicato ai temi relativi alla gestione delle persone e della loro sicurezza sul lavoro, ai rapporti con i fornitori, alle relazioni con le istituzioni e le comunità locali; • il capitolo “Le Centrali e i Nuclei” contiene specifici approfondimenti su ogni singola unità produttiva e sulle sue relazioni con il territorio. Inoltre, è stata inserita una tabella di sintesi di tutti i dati e degli indicatori delle performance aziendali in campo economico, ambientale e sociale, in Appendice. Con l’obiettivo di migliorare costantemente il processo di gestione dei dati pubblicati nel presente documento, è stato introdotto uno strumento maggiormente strutturato di reporting, che consente la raccolta delle informazioni attraverso schede contenenti l’intero set di indicatori qui rappresentati. Infine, con la presente edizione, presentiamo la nostra Politica per la Sostenibilità, che esplicita l’orientamento aziendale in merito alle tematiche legate alla responsabilità sociale. LIVELLI DI APPLICAZIONE DELLE LINEE GUIDA GRI Informativa standard Indicatori di performance Non richiesto Output Rendicontare su un minimo di 10 indicatori di performance, comprendendo almeno un indicatore su: economico, sociale e ambientale B+ Rendicontare su tutti i criteri previsti per C e su: 1.2 3.9-3.13 4.5-4.13,4.16-4.17 Rendicontare su: 1.1 2.1-2.10 3.1-3.8,3.10-3.12 4.1-4.4,4.14-4.15 Output B Informativa sulle modalità di gestione di ogni categoria di indicatori Rendicontare su un minimo di 20 indicatori di performance, almeno uno su: economico, ambientale, diritti umani, lavoro, società, responsabilità di prodotto A A+ Stessi requisiti previsti per il livello B Informativa sulle modalità di gestione di ogni categoria di indicatori Rendicontare su tutti gli indicatori di performance, core del G3 e dei supplementari settoriali applicabili con riguardo al principio di materialità. Spiegare le eventuali omissioni Bilancio verificato esternamente Modalità di gestione Output C+ Bilancio verificato esternamente Profilo C Bilancio verificato esternamente Livelli di applicazione 11 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 2.0 Chi siamo 12 01 Guida al Rapporto di Sostenibilità 2.0 Chi siamo 2.1 I Nostri Valori 16 2.2 I Nostri Obiettivi 17 2.3 Le Unità Produttive 18 2.4 Il Modello Contrattuale 20 2.5 L’Organizzazione 21 2.6 La Corporate Governance 23 2.6.1 Gli Organi di Governo 23 2.6.2 Gli Strumenti di Governo 26 2.6.3 La Gestione dei Rischi 27 2.7 I Contenziosi 28 13 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Chi siamo EDIPOWER È TRA I MAGGIORI PRODUTTORI ITALIANI DI ENERGIA ELETTRICA: NELL’ANNO 2011 HA COPERTO IL 4,2% DEL FABBISOGNO NAZIONALE DI ENERGIA ELETTRICA GRAZIE A 6 CENTRALI TERMOELETTRICHE, 3 NUCLEI IDROELETTRICI E 5 IMPIANTI FOTOVOLTAICI, PER UNA POTENZA IN ESERCIZIO DI 7.639 MW. Edipower S.p.A. è tra i maggiori produttori italiani di energia elettrica. Nel corso del 2011 la produzione netta effettuata, pari a circa 14 miliardi di kWh, in contrazione rispetto all’anno 2010 per effetto sia della diminuzione di richiesta da parte del mercato che per le politiche commerciali adottate, ha soddisfatto più del 4% del fabbisogno nazionale di energia con le sue unità produttive distribuite su tutto il territorio nazionale ed i suoi 1.056 dipendenti. Esercisce 6 centrali termoelettriche, 3 nuclei idroelettrici che raggruppano 47 centrali idroelettriche e 5 impianti fotovoltaici per una potenza in esercizio di 7.639 MW, di cui 761 MW da fonti rinnovabili (idroelettrico e fotovoltaico). Ripartizione capitale sociale Iren Energia S.p.A. 10 Alpiq S.A. 20 % 50 Edison S.p.A. 20 Al 31 dicembre 2011, il capitale sociale di Edipower S.p.A. risulta così ripartito: Edison S.p.A. 50%, A2A S.p.A. 20%, Alpiq S.A. 20% e Iren Energia S.p.A. 10%. A2A S.p.A. FATTI DI RILIEVO DEL 2012 In data 24 maggio 2012, in attuazione degli accordi assunti tra i soci di Edipower, Edison ha ceduto il 50% della propria partecipazione a Delmi S.p.A. e Alpiq S.A. ha ceduto la propria partecipazione del 20% a Delmi S.p.A.. A conclusione di tale operazione societaria l’assetto di Edipower è il seguente: Iren Energia S.p.A. 10% A2A S.p.A. 70% Delmi S.p.A. 20% Edipower A2A, tramite le proprie partecipazioni dirette e indirette, controlla il 56% della Società. In virtù di tale nuovo assetto societario i precedenti amministratori hanno rassegnato le dimissioni ed è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione il cui Presidente è l’ing. Roberto Garbati. 14 02 Chi siamo 1999 2006 La Legge Bersani liberalizza il mercato elettrico e impone la cessione, da parte di Enel, di 15.000 MW della propria capacità produttiva, attraverso il conferimento degli impianti a tre società: Eurogen, Elettrogen e Interpower. Viene completato il repowering della Centrale di Piacenza. 2002 Eurogen viene acquisita da un gruppo di investitori industriali (Edison, AEM Milano, AEM Torino e Atel) e finanziari (Unicredit, Royal Bank of Scotland e Interbanca) attraverso la Società Edipower SpA, che ne incorpora le attività e avvia un piano di investimenti per la riconversione e l’ammodernamento degli impianti. 2003 Edipower e i suoi Soci industriali introducono un modello di business innovativo per il mercato elettrico italiano, stipulando i contratti di “Tolling Agreement” e il “Power Purchase Agreement”. 2007 Gli investitori finanziari escono dall’azionariato della società. 2008 Viene completato il repowering della Centrale di Turbigo e viene realizzato a Brindisi il primo impianto di produzione fotovoltaico. 2009 Sono completati gli interventi di ambientalizzazione della Centrale di San Filippo del Mela e il rifacimento della Centrale idroelettrica di Mese. 2010 2004 Edipower avvia il Progetto di efficienza energetica e la installazione dei parchi fotovoltaici presso le Centrali di San Filippo del Mela, Chivasso e Sermide. Vengono completati i repowering delle Centrali di Chivasso e Sermide. 2011 Viene ottenuta la certificazione OHSAS 18001 per tutti gli impianti Edipower. Sempre in data 24 maggio 2012 Edipower ha sottoscritto i seguenti contratti: • Power Purchase Agreement tra Edipower S.p.A. e A2A Trading S.r.l.; • Tolling Agreement tra Edipower S.p.A., A2A Trading S.r.l. e Iren Mercato S.p.A. Edipower ha inoltre aderito al contratto di finanziamento stipulato tra Delmi S.p.A. ed un pool di primari istituti finanziari in data 21 maggio 2012, e agli altri contratti finanziari accessori compreso l’impegno alla stipula di quelli per la copertura del rischio tasso d’interesse. Edipower è dunque divenuta beneficiaria delle linee del finanziamento alla stessa destinate. Le linee messe a disposizione di Edipower, per complessivi euro 1.100 milioni, sono: • una linea di credito term per massimi euro 1.050 milioni, denominata Tranche B, destinata a consentire il rimborso da parte della Società dei finanziamenti soci in essere in capo alla stessa; la Tranche B ha durata di 5 anni su base amortising; • una linea di credito revolving per massimi euro 50 milioni, denominata Tranche C, destinata a consentire alla Società di far fronte alle proprie generali esigenze finanziarie. In data 24 maggio 2012 Edipower ha integralmente rimborsato i prestiti concessi da Edison S.p.A., Alpiq S.A., A2A S.p.A. e Iren S.p.A. (capitale e interessi) utilizzando integralmente la Tranche B e euro 61.412.969,78 delle proprie disponibilità liquide. 15 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 2.1 I nostri Valori PER EDIPOWER I PRINCIPI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA (CSR) SONO IMPRESCINDIBILI: ESSI SONO FORMULATI NEL NOSTRO CODICE ETICO E RAPPRESENTANO IL COSTANTE PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTE LE NOSTRE ATTIVITÀ. Edipower ha definito nel Codice Etico i principi cui ispirarsi nella realizzazione delle attività aziendali e nella conduzione del business: • Etica nella conduzione degli affari e delle attività aziendali; • Etica del lavoro, tutela e valorizzazione delle persone che lavorano in azienda; • Impegno per lo sviluppo sostenibile e responsabilità verso la collettività. Ciascun principio è supportato da alcuni valori fondamentali che delineano l’identità aziendale e costituiscono il riferimento nei comportamenti delle persone: ETICA NELLA CONDUZIONE DEGLI AFFARI E DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI: ETICA DEL LAVORO E TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE CHE LAVORANO IN AZIENDA: IMPEGNO PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE E RESPONSABILITÀ VERSO LA COLLETTIVITÀ: • Legalità • Impegno al miglioramento • Promozione dello sviluppo sostenibile • Integrità • Riservatezza • Responsabilità verso la collettività • Lealtà • Assenza di conflitto d’interesse • Trasparenza • Sicurezza, salvaguardia della salute e condizioni di lavoro • Rispetto della dignità delle persone • Pari opportunità • Onestà • Sviluppo professionale 16 02 Chi siamo CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Nel maggio 2012 Edipower ha sottoscritto la Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale, un’iniziativa promossa da Confindustria volta alla formalizzazione, da parte delle aziende, del proprio impegno in tema di responsabilità ambientale e sociale. I dieci principi contenuti nella Carta sono coerenti con quanto attuato da anni da Edipower, nell’ambito del percorso intrapreso verso la sostenibilità. 2.2 I nostri Obiettivi IL NOSTRO OBIETTIVO È ESSERE UN’IMPRESA DI RIFERIMENTO NEL SETTORE DELLA PRODUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA: EFFICIENZA TECNICA E GESTIONALE, AFFIDABILITÀ, ECCELLENZA IN CAMPO AMBIENTALE E RISPETTO DEI VALORI AZIENDALI COSTITUISCONO LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE ATTRAVERSO LE QUALI INTENDIAMO GARANTIRE UNO SVILUPPO SOSTENIBILE CREANDO VALORE PER GLI AZIONISTI. Per migliorare la competitività dei nostri impianti, abbiamo perseguito nel tempo i seguenti obiettivi industriali: • riconversione a ciclo combinato “CCGT” (Combined Cycle Gas Turbine) di impianti funzionanti ad olio combustibile; • ammodernamento e adeguamento ambientale degli impianti funzionanti ad olio combustibile e a carbone (riduzione delle emissioni); • riqualifica degli impianti idroelettrici per l’aumento dell’efficienza produttiva, l’ottenimento di certificati verdi e il prolungamento della vita utile; • nuovi investimenti in impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; • attività straordinarie di manutenzione rivolte ad aumentare l’affidabilità e l’efficienza degli impianti. Sotto il profilo dell’innovazione tecnologica, promuoviamo iniziative di ricerca e collaborazione con varie istituzioni e società, al fine di sviluppare tecnologie avanzate per l’utilizzo di fonti rinnovabili. In questo ambito sono stati firmati due importanti documenti: • Adesione al Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia (“DITNE”), società consortile a responsabilità limitata che, attraverso la ricerca, ha la finalità di sostenere lo sviluppo sperimentale e l’eccellenza scientifica e tecnologica nel settore dell’energia; • Patto per l’Ambiente per la riduzione dei gas serra e lo sviluppo di generazione elettrica da fonti rinnovabili firmato con la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, valido fino al 1 giugno 2014. 17 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 2.3 Le Unità Produttive Il nostro punto di forza è la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico: il gas, l’olio, il carbone, l’acqua e il sole. Tale diversificazione rappresenta una garanzia di elevata efficienza, flessibilità e sicurezza del sistema produttivo. I nostri impianti di produzione elettrica sono dislocati su tutto il territorio nazionale: • 6 CENTRALI TERMOELETTRICHE a Chivasso, Turbigo, Sermide, Piacenza, Brindisi e San Filippo del Mela; • 3 NUCLEI IDROELETTRICI a Udine, Mese e Tusciano; Udine Mese (SO) Sermide (MN) Chivasso (TO) Piacenza • 5 IMPIANTI FOTOVOLTAICI installati presso le centrali di Brindisi (1), San Filippo del Mela (2), Chivasso (1) e Sermide (1). Il mix tecnologico e l’articolazione geografica degli impianti consentono un’offerta in grado di soddisfare le diverse esigenze energetiche del territorio italiano. Tusciano (SA) Turbigo (MI) Brindisi La conversione di alcuni gruppi termoelettrici alimentati ad olio combustibile in gruppi a ciclo combinato e l’ambientalizzazione dei gruppi funzionanti ad olio e a carbone hanno comportato importanti benefici in termini di rendimento energetico e impatto ambientale. L’energia “verde” e rinnovabile delle centrali idroelettriche e degli impianti fotovoltaici ha rappresentato nel 2011 più del 17% del totale. San Filippo del Mela (ME) Nuclei Idroelettrici Centrali Termoelettriche Impianti Fotovoltaici 18 02 Chi siamo Le Centrali Termoelettriche I gruppi di produzione termoelettrici del parco Edipower sono costituiti da impianti: • Convenzionali - Brindisi, San Filippo del Mela, Turbigo; • Ciclo Combinato (CCGT) - Chivasso, Piacenza, Sermide, Turbigo. Negli impianti convenzionali la produzione di energia elettrica avviene mediante la generazione di vapore, ottenuta per combustione di carbone, olio e/o gas naturale; il vapore aziona una o più turbine collegate meccanicamente ad un generatore elettrico (alternatore). Negli impianti a ciclo combinato (CCGT) i gas di combustione si espandono nella turbina a gas, collegata ad un generatore elettrico, e sono successivamente utilizzati in una caldaia dove riscaldano acqua generando vapore che, espandendosi, aziona una turbina a vapore accoppiata ad un generatore, producendo ulteriore energia. Gli Impianti Idroelettrici Il parco idroelettrico di Edipower è costituito da: • 3 impianti a serbatoio; • 9 impianti a bacino; • 35 impianti ad acqua fluente. Negli impianti idroelettrici la produzione di energia elettrica avviene utilizzando la “caduta” dell’acqua. L’acqua fa ruotare una o più turbine accoppiate ad alternatori, ottenendo la trasformazione dell’energia idraulica dell’acqua in energia meccanica (nella turbina), e dell’energia meccanica in energia elettrica (per mezzo dell’alternatore). Le centrali a serbatoio e a bacino sfruttano l’accumulo di acqua in quota, in invasi naturali o artificiali, come riserva di energia. Le due tipologie di impianto si differenziano in base alle modalità di gestione delle quantità di acqua raccolte: su base stagionale per gli impianti a serbatoio, su base settimanale per quelli a bacino. Le centrali ad acqua fluente sfruttano invece il naturale deflusso delle acque e consentono quindi solo una gestione in tempo reale dei quantitativi di acqua prelevabili dall’alveo. Gli Impianti Fotovoltaici Dal 2007 è stata avviata la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonte solare, raggiungendo nel 2011 una potenza in esercizio pari a circa 3,5 MW. Il parco fotovoltaico di Edipower attualmente in esercizio include: • 1 impianto per 717 kW presso la Centrale di Brindisi, a tecnologia CIS (rame, indio e selenio); • 2 impianti presso la Centrale di San Filippo del Mela, uno totalmente integrato al tetto del capannone gesso in silicio monocristalino (da 265 kW), l’altro a terra, a tecnologia CIS (da 599 kW); • 1 impianto presso la Centrale di Sermide per 998 kW di picco, a tecnologia CIS; • 1 impianto presso la Centrale di Chivasso per 869 kW di picco, in parte a tecnologia CIS e in parte a silicio monocristallino. POTENZA NOMINALE IN ESERCIZIO (2009-2011) Potenza in esercizio al 31/12 (MW) 2009 2010 2011 Centrali termoelettriche 6.878 6.878 6.878 Chivasso (Piemonte) 1.179 1.179 1.179 Turbigo (Lombardia) 1.770 1.770 1.770 855 855 855 1.154 1.154 1.154 Piacenza (Emilia Romagna) Sermide (Lombardia) Brindisi (Puglia) 640 640 640 1.280 1.280 1.280 Nuclei idroelettrici 752 752 758 Mese (Lombardia) 372 372 374 Udine (Friuli Venezia Giulia) 284 284 289 96 96 96 Impianti fotovoltaici 1,581 1,581 3,448 Brindisi (Puglia) 0,717 0,717 0,717 San Filippo del Mela (Sicilia) 0,864 0,864 0,864 0 0* 0,998 0 0* 0,869 7.632 7.632 7.639 San Filippo Del Mela (Sicilia) Tusciano (Campania) Sermide (Lombardia) Chivasso (Piemonte) Totale potenza in esercizio * Si segnala che gli impianti fotovoltaici di Sermide e Chivasso sono stati installati nel 2010, con una potenza rispettivamente di 0,998 e 0,869 MW. 19 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 2.4 Il Modello Contrattuale 2.5 L’Organizzazione EDIPOWER MANTIENE LA RESPONSABILITÀ DELL’ESERCIZIO E DELLA CORRETTA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI, GARANTENDONE GLI AMMODERNAMENTI E GLI ADEGUAMENTI SOTTO IL PROFILO AMBIENTALE; AI TOLLER COMPETE, INVECE, LO SFRUTTAMENTO COMMERCIALE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA MESSA A DISPOSIZIONE. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA GARANTISCE UNIFORMITÀ NELL’ATTUAZIONE DELLE POLITICHE E DELLE LINEE GUIDA AZIENDALI, ATTRAVERSO UN’AZIONE DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ SVOLTE PRESSO I SINGOLI IMPIANTI. Edipower mette quasi la totalità della propria capacità di generazione elettrica a disposizione delle società di trading (cosiddetti Toller) controllate dai Soci Industriali in base a due contratti che regolano i rapporti e le responsabilità tra le parti: il Tolling Agreement per gli impianti di produzione termoelettrica e il Power Purchase Agreement per gli impianti di produzione idroelettrica. Restano esclusi dai contratti la Centrale di San Filippo del Mela, i gruppi termoelettrici 1 e 2 della Centrale di Turbigo, alcune piccole centrali idroelettriche (mini idro) e i parchi fotovoltaici. Mediante il Tolling Agreement, i Toller forniscono combustibile a Edipower, che lo trasforma in energia elettrica e la riconsegna ai Toller per la commercializzazione, a fronte del pagamento di un corrispettivo (Tolling fee); allo stesso modo, mediante il Power Purchase Agreement, Edipower fornisce ai Toller l’energia elettrica prodotta attraverso l’uso dell’acqua, di cui detiene la concessione di utilizzo, ricevendone in cambio un corrispettivo, funzione sia della disponibilità che della produzione effettuata. 20 Rischi operativi Rischi di mercato Esercizio Manutenzione Repowering Approvvigionamento combustibili Commercializzazione energia Edipower Edison Trading S.p.A. A2A Trading S.p.A. Alpiq Energia Italia S.p.A. Iren Mercato S.p.A. A seguito del cambio del vertice aziendale avvenuto a partire dal mese di gennaio 2011, Edipower ha mutato la sua struttura organizzativa. Di conseguenza, sono state ridefinite le aree di responsabilità delle singole Direzioni Aziendali. Con lo scopo di focalizzare ancor maggiormente le energie aziendali nella gestione delle Unità Produttive, sono state create le Direzioni Gestione Termoelettrica e Gestione Idroelettrica. Inoltre, tutti i servizi di manutenzione e di assistenza specialistica alle Unità Produttive sono stati aggregati all’interno della Direzione Tecnica che fornisce un supporto a tutto tondo, dall’ingegneria alla realizzazione degli investimenti, alle Unità Produttive. Sono stati aggiornati il sistema di deleghe interne, il sistema di procure e gli applicativi informatici interessati da questo cambiamento. La Direzione Internal Audit valuta l’adeguatezza ed il regolare funzionamento del sistema di controllo interno ed assiste la Società nell’identificazione, valutazione e gestione delle maggiori esposizioni al rischio. La Direzione Affari Legali e Segreteria Societaria fornisce assistenza legale a tutte le Direzioni, gestisce i contenziosi, interpreta la normativa vigente e gestisce le attività della segreteria societaria curando i rapporti con gli Organi Societari. La Direzione Ambiente Sicurezza e Concessioni definisce le politiche di sicurezza e protezione ambientale e ne garantisce l’applicazione coerente ed omogenea. Inoltre, coordina la realizzazione del Rapporto di Sostenibilità. La Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo provvede agli adempimenti amministrativi e fiscali, alla gestione della finanza e della tesoreria, all’attività di pianificazione e misurazione delle prestazioni aziendali. La Direzione Approvvigionamenti garantisce l’approvvigionamento di beni e servizi, gestendo l’intero processo di acquisto, definisce le strategie Giuseppe Monteforte Rossana Soncini Fausto Antonioli Luigi Caronni Roberto Gianatti di approvvigionamento in coerenza con gli obiettivi aziendali nel rispetto delle regole di trasparenza, correttezza e stimolo della competitività, infine gestisce il processo di qualifica e valutazione dei fornitori. La Direzione Personale e Organizzazione individua le risorse da inserire nell’organizzazione e ne cura la gestione e lo sviluppo; gestisce le relazioni industriali, gli strumenti di governo dell’organizzazione, il patrimonio immobiliare aziendale, i rischi industriali in ambito assicurativo; definisce il piano di relazioni esterne e comunicazione della Società e garantisce infine i servizi di information e communication technology. L’Unità Sviluppo ed Eccellenza Operativa assicura l’implementazione e l’evoluzione del Programma di Eccellenza Operativa all’interno della Società; garantisce l’individuazione di possibili opportunità di business e di sviluppo per la Società; promuove il costante miglioramento degli impianti di produzione in termini di efficienza energetica controllando i parametri di funzionamento delle unità produttive. La Direzione Energy Management mantiene i rapporti con i Toller, con il Gestore ed il Proprietario della Rete di Trasmissione Nazionale (TERNA), con l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) con il Gestore dei Mercati Energetici (GME) e con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Assicura i contratti per l’approvvigionamento e la logistica dei combustibili per le parti non di competenza delle Società Toller. Roberto Villa Stefano Pastori Rita Giupponi Alberto Mariotti Roberto De Simone Giorgio Biliato Giuseppe Azzone La Direzione Tecnica segue gli interventi rilevanti di modifica, la realizzazione dei nuovi impianti ed i repowering, fornisce servizi di natura specialistica di manutenzione e per interventi migliorativi delle prestazioni degli impianti; inoltre assicura il presidio delle attività di performance test degli impianti, supporta il processo di assegnazione e stesura dei contratti “chiavi in mano” (EPC) per la costruzione e modifica degli impianti, gestisce e sviluppa i sistemi predittivi installati sugli impianti di produzione. La Direzione Gestione Idroelettrica assicura la gestione ordinaria e straordinaria dei nuclei idroelettrici collaborando nella realizzazione degli investimenti per il miglioramento delle prestazioni degli impianti e garantendo il costante miglioramento delle performance tecniche, ambientali e di sicurezza degli stessi. Presidia la gestione e l’applicazione della legislazione e delle prescrizioni rilasciate in materia di dighe e condotte. Assicura la realizzazione dei programmi di produzione idroelettrica attraverso la teleconduzione centrale degli impianti. La Direzione Gestione Termoelettrica assicura la gestione ordinaria e straordinaria delle centrali termoelettriche collaborando nella realizzazione degli investimenti per il miglioramento delle prestazioni degli impianti e garantendo il costante miglioramento delle performance tecniche, ambientali e di sicurezza degli stessi. Assicura il supporto specialistico a tutte le unità produttive ed i cantieri della Società tramite l’Unità Servizi Specializzati. 21 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Organigramma Presidente* Gabriele Albertini Internal Audit Roberto Villa Amministratore Delegato** Bruno Lescoeur Affari Legali e Segreteria Societaria Rossana Soncini Chief Operating Officer Stefano Pastori Ambiente Sicurezza e Concessioni Amministrazione Finanza e Controllo Fausto Antonioli Rita Giupponi Approvvigionamenti Personale e Organizzazione Tomaso Roberto De Simone Luigi Caronni Sviluppo ed Eccellenza Operativa Giorgio Biliato Energy Management Direzione Tecnica Gestione Idroelettrica Alberto Mariotti Giuseppe Monteforte Roberto Gianatti Gestione Termoelettrica Giuseppe Azzone * Dal 24 maggio 2012 Roberto Garbati. ** Dal 24 maggio 2012 in attesa di nomina. 22 02 Chi siamo 2.6 La Corporate Governance 2.6.1 Gli Organi di Governo Assemblea dei soci L’Assemblea dei soci è l’organo collegiale nel quale si forma, secondo il criterio maggioritario, la volontà sociale. Essa rappresenta la totalità dei soci e le sue deliberazioni riguardano principalmente l’approvazione del Bilancio di Esercizio, la nomina o revoca degli amministratori e tutti gli altri aspetti posti alla sua attenzione dalla legge, dallo statuto o dagli amministratori. Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è investito dei più ampi poteri per l’amministrazione ordinaria e straordinaria della Società ed ha la facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l’attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quelli che la legge riserva all’Assemblea. I componenti del Consiglio di Amministrazione sono nominati dai Soci dopo aver accertato il possesso di requisiti di competenza e professionalità per lo svolgimento dell’incarico. Non esistono specifici criteri di selezione riconducibili a competenze sugli aspetti sociali ed ambientali. Inoltre, non esistono sistemi di valutazione delle performance dei CdA. I compensi dei componenti del Consiglio di Amministrazione, AD incluso, consistono in un importo fisso. Si evidenzia che il management ha individuato dei KPI di natura sociale e ambientale (come ad esempio l’indice di frequenza e gravità degli infortuni) che monitora periodicamente e su cui fissa degli obiettivi di miglioramento. Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale è l’organo sociale investito di un potere-dovere di vigilare sull’osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in particolare, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. In seguito alla riforma del diritto societario (Decreti Legislativi n. 5 e 6 del 2003), il potere-dovere di controllo contabile di Edipower non è più affidato al Collegio Sindacale, ma alla Società di Revisione. Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. è la Società di Revisione, responsabile del controllo contabile di Edipower. 23 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Comitato di Remunerazione Il Comitato di Remunerazione ha il compito di formulare le proposte al CdA per la remunerazione dell’Amministratore Delegato e di quegli amministratori che ricoprono particolari cariche nonché, su indicazione dell’Amministratore Delegato, per la determinazione dei criteri per la remunerazione dell’Alta Direzione della Società. Comitato per il Controllo Interno Il Comitato per il Controllo Interno ha funzioni consultive e propositive in tema di controllo interno. È convocato dal Presidente del Comitato stesso, ogniqualvolta lo ritenga opportuno, o quando gli venga formulata richiesta dal Presidente del Collegio Sindacale o dal Preposto al Controllo Interno. Alle riunioni del Comitato partecipa il presidente del Collegio Sindacale o altro sindaco da lui designato. Organismo di Vigilanza (ex Decreto Legislativo 231/01) Conformemente a quanto previsto nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato dalla Società ai sensi del D. Lgs. 231/01 sulla responsabilità amministrativa degli Enti, il CdA nel 2007 ha confermato, con un mandato triennale, l’Organismo di Vigilanza che risulta costituito dal Direttore Internal Audit e da due professionisti esterni, di cui uno già membro del Collegio Sindacale di Edipower. Tale organo societario ha il compito di vigilare sull’efficacia, sul funzionamento e sull’osservanza del Modello stesso e di proporne gli eventuali aggiornamenti. La scelta dei tre componenti soddisfa tutti i requisiti indicati dal decreto di riferimento e dalle linee guida di Confindustria, ossia: continuità di azione, professionalità, autonomia ed indipendenza. STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI (AL 31 DICEMBRE 2011) Carica Componenti Comitato di Remunerazione Comitato per il Controllo Interno Consiglio di amministrazione1 Presidente Albertini Gabriele sì sì Amministratore Delegato Lescoeur Bruno 2 sì no Consigliere Balsamo Franco no no Consigliere Biandrino Piergiuseppe no no Consigliere Bignami Massimiliano no no Consigliere Buccelli Roberto no no Consigliere Colombo Stefano no sì Consigliere Garbati Roberto sì no Consigliere Quaglini Massimo no no Consigliere Pastori Stefano3 no no Consigliere Ravanelli Renato sì no Consigliere Randazzo Francesco no sì Consigliere Taormina Antonio sì no Consigliere Vergerio Pierre no no Collegio Sindacale Presidente Frattini Achille Sindaco Rock Ugo Sindaco Colavolpe Renato Sindaco Supplente Meneghel Francesca Sindaco Scaramelli Giancarlo Organismo di Vigilanza ex Decreto Legislativo 231/01 Presidente Frattini Achille Componente Ricci Rosanna Componente Villa Roberto (Direttore Internal Audit) 1 Il Presidente non ricopre un ruolo esecutivo. La quasi totalità dei consiglieri riveste un ruolo manageriale o di membro del CdA nelle società socie ad eccezione del Presidente. Esiste un consigliere esecutivo che ricopre il ruolo di Chief Operating Officer (Direttore Generale). 2 Dal 26/05/2011. 3 Amministratore Delegato fino al 25/5/2011, Chief operating Officer dal 27/5/2011. 24 02 Chi siamo NUMERO DI SEDUTE DEL CDA E DEI COMITATI NEL TRIENNIO 2009-2011 Anno Consiglio di Amministrazione Comitato di Controllo Interno Comitato di Remunerazione Organismo di Vigilanza 2009 4 3 1 9 2010 5 3 1 9 2011 9 2 1 7 NUMERO DI PRESENZE MEDIE AL CDA E AI COMITATI NEL 2011 (%) Anno Consiglio di Amministrazione Comitato di Controllo Interno Comitato di Remunerazione Organismo di Vigilanza 2011 99 80 100 90,5 Compliance Officer Il Compliance Officer è l’organo al quale è delegata dal CdA la responsabilità di gestire tutti gli aspetti legati alla divulgazione e applicazione del Codice Etico. Il Compliance Officer è anche titolato a raccogliere direttamente qualsiasi segnalazione di violazione del Codice Etico da indirizzare al Direttore Internal Audit. Tale organo è composto pro tempore dal Chief Operating Officer*, dal Direttore Internal Audit, quale Preposto al Controllo Interno, e dal Direttore Personale e Organizzazione. Il Compliance Officer si avvale della Direzione Internal Audit per le attività istruttorie connesse alle procedure operative per la segnalazione e il trattamento delle violazioni. La Direzione Internal Audit In Edipower la Direzione Internal Audit, collocata alle dirette dipendenze del Presidente, assiste il Vertice della Società nella valutazione del Sistema di Controllo Interno e nell’identificazione e nella gestione dei rischi aziendali mediante un’attività di analisi e monitoraggio dei rischi e dei controlli di linea in essere. Tale struttura garantisce la realizzazione del Piano di Audit ed il monitoraggio delle azioni di miglioramento individuate. A partire dal 2007 la Direzione Internal Audit si è dotata di uno strumento informatico, denominato “Action Plan Management”, per gestire le attività di monitoraggio e aggiornamento delle azioni di miglioramento sulla rete intranet aziendale. Nel corso del 2009 la Direzione Internal Audit ha sviluppato il Programma di Assicurazione e Miglioramento della Qualità (Quality Assurance Review - QAR) della propria attività, in linea con quanto richiesto dagli standard internazionali di audit, emanati dall’Institute of Internal Auditors (IIA). L’attività di convalida sul processo QAR dalla Direzione Internal Audit si è conclusa con l’emissione, da parte del valutatore esterno accreditato, del “Rapporto di Quality Assurance Review” che esprime una valutazione positiva di conformità agli Standard Internazionali. Attualmente è in corso di sviluppo uno strumento informatico dedicato, integrato con la mappatura dei processi e dei rischi, per la gestione del sistema E.R.M. e dei Key Risk Indicators descritti al paragrafo 2.6.3. Sistema di Controllo Interno Per Sistema di Controllo Interno si intende l’insieme degli strumenti e dei processi posti in essere allo scopo di indirizzare, gestire e verificare le attività dell’azienda e atti ad assicurare, con ragionevole certezza, il raggiungimento degli obiettivi aziendali, la salvaguardia del patrimonio e dei beni aziendali, l’adozione di comportamenti e processi che garantiscano il rispetto della normativa vigente e che siano conformi alle direttive interne, l’efficienza, l’efficacia e l’economicità delle attività aziendali, l’affidabilità e accuratezza delle informazioni, anche contabili e finanziarie, la riservatezza delle informazioni aziendali. Il CdA è responsabile del Sistema di Controllo Interno: ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica periodicamente l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento anche per il tramite del Comitato per il Controllo Interno, istituito in seno al CdA stesso. La responsabilità specifica circa il corretto funzionamento del Sistema di Controllo Interno è propria delle singole strutture organizzative. Tale responsabilità riguarda tutti i processi sui quali ciascuna struttura organizzativa detiene una responsabilità gestionale. Il CdA ha assegnato il ruolo di Preposto al Controllo Interno al responsabile della Direzione Internal Audit della Società; questi si avvale, nell’espletamento dei propri compiti, degli altri Auditor della struttura di Internal Audit. * Vedi nota 3 pag. 24. 25 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Processo di monitoraggio del Sistema di Controllo Interno Risk Assessment Piano di Audit Interventi di Audit CONTRIBUIRE AL CONTINUO MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI E AL RISPETTO DELLE PROCEDURE Valutazione Sistema di Controllo Interno Follow-Up Azioni Correttive Report Raccomandazioni Condivisione con le funzioni auditate 2.6.2 Gli Strumenti di Governo Gli strumenti di governo di un’azienda definiscono le modalità attraverso le quali l’organizzazione mette in pratica, controlla e aggiorna l’applicazione dei propri principi. Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001 Edipower ha sviluppato e adottato, sin dal 2004, un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo delle proprie attività, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 231/01. La presenza di un opportuno Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo definisce come l’azienda si è strutturata ai fini di prevenire, nella conduzione delle attività aziendali a tutela delle aspettative dei propri Stakeholder, la commissione dei reati presupposto oggetto della 26 Comunicazione Organi di controllo normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti. A seguito dell’esigenza di aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi delle modifiche/integrazioni della normativa connessa al D. Lgs. 231/01, è stato costituito un apposito Gruppo di Lavoro, formato da risorse interne e consulenti esterni che ha elaborato la nuova versione, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 luglio 2009. L’attuale Modello si compone di una Parte Generale, di sei Parti Speciali e di tre allegati, uno dei quali è il Codice Etico. Nella Parte Generale sono illustrate la funzione e i principi del modello e disciplinate le sue componenti essenziali: Organismo di Vigilanza, sistema disciplinare, flussi informativi, procedure di selezione del personale e sistemi autorizzativi e di controllo; nelle sei parti speciali sono specificate le aree sensibili, i processi potenzialmente a rischio di commissione di reati in 02 Chi siamo relazione all’attività svolta da Edipower, nonché i relativi controlli previsti a loro presidio. Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo è consultabile sul sito www.edipower.it. Nel 2011 è proseguita la formazione erogata a seguito dell’aggiornamento del Modello, avviata nel 2010, raggiungendo un monte ore pari a 1.052. merito alle tematiche relative alla Responsabilità Sociale d’Impresa, con particolare riferimento agli obiettivi ritenuti prioritari. La versione integrale della Politica per la Sostenibilità, datata 19 Marzo 2012, è pubblicata a pag. 36 del presente Rapporto. Codice Etico Il Codice Etico, parte integrante del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, raccoglie i valori etici fondamentali della società e li formalizza in un documento chiaro e definito. Tali valori costituiscono l’elemento base della cultura aziendale; il Codice Etico infatti rappresenta lo standard di comportamento vincolante nella conduzione degli affari e delle attività di tutti i Collaboratori della Società. Nella prima parte del Codice vengono elencati i Principi Etici ritenuti fondamentali. Nella seconda parte vengono illustrate le Regole di Comportamento da tenersi nello svolgimento delle varie attività aziendali. La terza parte, infine, descrive le Norme di Attuazione rivolte a tutti i responsabili di unità organizzativa. Il Codice Etico è consultabile sul sito www.edipower.it. 2.6.3 La Gestione dei Rischi Codice di Autodisciplina delle società quotate e Best Practices Nonostante la società non sia quotata in Borsa, il sistema di Corporate Governance di Edipower è ampiamente ispirato ai principi di trasparenza e gestione contenuti nel “Codice di Autodisciplina delle società quotate”, proposto dal Comitato per la Corporate Governance delle società quotate e alle best practices in ambito nazionale e internazionale, quali, ad esempio, quelle indicate nel King Report III, emesso dal King Committee, e nel Co.S.O. Report I e II, a cura del Committee of Sponsoring Organizations. Politica per l’Ambiente e la Sicurezza La Politica per l’Ambiente e la Sicurezza, emessa nel 2002 ed aggiornata periodicamente, costituisce il documento aziendale in cui sono esplicitati i principi guida nel campo della tutela dell’ambiente della sicurezza, assieme agli obiettivi ritenuti prioritari e gli strumenti individuati per portarli a termine. La versione integrale dell’ultima revisione della Politica per l’Ambiente e la Sicurezza, datata 15 aprile 2011, è pubblicata a pag. 57 del presente Rapporto. Politica per la Sostenibilità La Politica per la Sostenibilità, emessa per la prima volta nel 2012, riflette le linee di indirizzo della Società in A partire dal 2006 Edipower ha adottato il modello di Enterprise Risk Management (E.R.M.) che introduce il concetto di controllo quale strumento atto al contenimento del rischio entro limiti di accettabilità in relazione alle sue due dimensioni di “probabilità” ed “impatto”. Sulla base dei rischi individuati nei diversi processi aziendali si è proceduto con: • la mappatura dei rischi in termini di probabilità e di impatto; • l’esame dei controlli già in essere; • l’individuazione degli eventuali controlli atti al raggiungimento dell’obiettivo di contenimento del rischio residuo entro i limiti dichiarati come accettabili dalle stesse Direzioni Aziendali; • l’individuazione del “portafoglio dei rischi” su cui focalizzare l’attenzione nel presidio dei controlli interni; • il monitoraggio dell’attuazione, da parte delle diverse funzioni aziendali, dei controlli individuati; • il controllo dell’implementazione delle azioni individuate per contenere ulteriormente alcuni rischi residui. L’attività di Control and Risk Assessment è stata anche implementata individuando un insieme di Key Risk Indicators che, sulla base di rilevazioni periodiche, permette un più puntuale monitoraggio del “portafoglio rischi” aziendale. Nel 2011 si è provveduto all’aggiornamento del “portafoglio rischi” in relazione alle variazioni organizzative e di gestione delle unità produttive non più soggette al contratto di Tolling. Edipower, consapevole anche della rilevanza assunta dall’evoluzione dei fenomeni naturali sulla propria attività caratteristica, ne considera i rischi, nell’ambito del proprio modello di Enterprise Risk Management. In particolare tiene conto, in sede di individuazione dei rischi che potrebbero potenzialmente influenzare l’attività della Società, di quelli conseguenti il verificarsi di fenomeni meteorologici. Particolare attenzione, infine, è rivolta ai rischi derivanti da eventuali modifiche al contesto normativo di riferimento. 27 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 2.7 I Contenziosi Si riportano di seguito i contenziosi maggiormente rilevanti dal punto di vista ambientale nell’ambito dello svolgimento delle attività di Edipower. Carbonile di Brindisi Nell’ambito di un procedimento avviato dalla Procura della Repubblica di Brindisi nel 2005 è stato disposto il sequestro del carbonile (di proprietà Enel) adiacente la Centrale di Brindisi Nord. Per garantire la gestione della logistica, Edipower ha messo in atto modalità logistiche alternative che potessero prevedere l’assenza di stoccaggio in loco (“just in time”). Le indagini, durate 6 anni , hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio per il Capo Centrale di Brindisi. Con ordinanza del 22 Marzo 2010 il Tribunale Penale di Brindisi ha disposto il dissequestro del carbonile, notificato il 13 Maggio successivo. Canoni Con riferimento ai contenziosi in essere sul tema dei pagamenti dei canoni di derivazione delle acque, si riporta di seguito un aggiornamento. La Regione Lombardia ha richiesto a Edipower il pagamento del canone di utenza di acque pubbliche dovuto in relazione alle derivazioni ad uso raffreddamento dei condensatori degli impianti termoelettrici di Sermide e Turbigo. Dal 1998 al 2011, a fronte di tali richieste, Edipower ha ritenuto e ritiene di 28 avere diritto al pagamento in base al prelievo effettivo e di poter pertanto agire giudizialmente per ottenere il riconoscimento del diritto al dimidiamento del canone ai sensi dell’art. 18 della legge Galli del 1994. Per questa ragione Edipower ha deciso di procedere all’accantonamento in un apposito fondo rischi del 50% del canone non pagato alla Regione, nelle more della pendenza del contenzioso nel frattempo instaurato innanzi al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche (TRAP) e al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (TSAP) al fine di ottenere, appunto, il riconoscimento al dimezzamento del canone. I suindicati contenziosi sono ancora pendenti, mentre le richieste relative agli anni dal 1998 al 2000 sono cadute in prescrizione, con conseguente annullamento delle relative schede fondo rischi. In particolare, il TRAP con sentenza n. 2359/09 ha statuito il diritto di Edipower alla riduzione del 50% del canone. La decisione è stata immediatamente impugnata dalla Regione Lombardia avanti al TSAP. Il TSAP con sentenza n. 97/2011 ha nella sostanza deciso il rigetto della domanda di dimidiamento avanzata da Edipower per l’anno 2003 sia rispetto alla Centrale di Sermide che per quella di Turbigo; tale sentenza 97/11 è in corso di impugnazione da Edipower innanzi alla Corte di Cassazione. Decisione analoga alla n. 2359/09 era stata adottata dal TRAP con sentenza n. 2360/09 in merito al ricorso proposto da Edipower contro l’avviso di pagamento relativo all’anno 2006 per la Centrale di 02 Chi siamo Sermide. Anche in questo caso la Regione Lombardia ha immediatamente impugnato la sentenza avanti al TSAP. Il TSAP con sentenza n. 98/2011 ha sostanzialmente accolto la domanda di dimidiamento avanzata da Edipower per l’anno 2006 rispetto alla Centrale di Sermide. Contro tale sentenza la Regione Lombardia ha già promosso ricorso innanzi alla Corte di Cassazione. Tra la fine del 2008 e i primi giorni del 2009 sono pervenuti dalla Regione Lombardia alcuni atti con i quali è stato intimato il pagamento di canoni per l’uso di acqua pubblica asseritamente non pagati sugli impianti termoelettrici ed idroelettrici situati sul territorio della regione. Tutti i predetti atti sono stati impugnati. A seguito di ciò la Regione ha riconosciuto la fondatezza delle tesi di Edipower in 23 contenziosi su 28, ed ha perciò annullato i relativi atti. Nel dicembre 2009 la Regione Lombardia ha notificato altre tre ingiunzioni di pagamento, delle quali due sono state impugnate avanti al TRAP presso cui pendono i relativi giudizi, mentre una è stata revocata dalla Regione a fronte delle argomentazioni difensive della società. Tra ottobre e dicembre 2010 la Regione Lombardia ha notificato sette atti (sei avvisi di accertamento ed una ingiunzione) per asserito mancato pagamento sia del canone che dell’addizionale regionale, cinque dei quali sono stati annullati dalla stessa Regione per la fondatezza delle nostre tempestive obiezioni. Gli altri atti sono stati impugnati. Con cartella di pagamento notificata, in data 25 Novembre 2011, Equitalia (per conto di Regione Lombardia) ha ingiunto ad Edipower il pagamento della somma di euro 26.742.461,21. Invero, poiché buona parte delle iscrizioni a ruolo sono avvenute con riferimento a ingiunzioni di pagamento/avviso di accertamento (riferite a canoni di derivazioni) che la Regione aveva già revocato, mentre in altri casi comunque l’importo risultava già corrisposto alla Regione, su istanza di revoca in autotutela presentata da Edipower, la Regione ha parzialmente sgravato la suindicata cartella di pagamento (ad eccezione dell’ingiunzione relativa all’avviso di accertamento per addizionale regionale, per l’anno 2005, per un importo pari a euro 798.445,73: contro tale ingiunzione è stato promosso ricorso innanzi alla Commissione tributaria). 29 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 3.0 2011: un anno di Sostenibilità 30 01 Guida al Rapporto di Sostenibilità 3.0 2011: un anno di Sostenibilità 3.1 Linee di indirizzo, azioni e obiettivi futuri 32 3.2 Le Relazioni con gli Stakeholder 37 3.2.1 Identificazione e mappatura 37 3.2.2 Il Coinvolgimento degli Stakeholder 38 31 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 2011: un anno di Sostenibilità IL NOSTRO IMPEGNO PER LA SOSTENIBILITÀ SI ESTENDE IN NUMEROSI CAMPI: DAL COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER INTERNI ED ESTERNI, AGLI INVESTIMENTI FINALIZZATI A RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE DELLE NOSTRE ATTIVITÀ, DALLA COSTANTE ATTENZIONE AI TEMI DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO, AL SOSTEGNO AD INIZIATIVE UMANITARIE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI, ALL’ADESIONE E SOSTEGNO A MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE DI CARATTERE CULTURALE E SOCIALE SVOLTI NELLE LOCALITÀ IN CUI EDIPOWER È PRESENTE. NEL 2011, IN OGNUNO DI QUESTI SETTORI, ABBIAMO RAGGIUNTO IMPORTANTI RISULTATI CHE CI SPINGONO AD ACCRESCERE ULTERIORMENTE IL NOSTRO IMPEGNO. 3.1 Linee di indirizzo, azioni e obiettivi futuri Edipower riveste un ruolo fondamentale per l’intero sistema energetico del nostro paese e rappresenta una risorsa importante per i territori che ospitano gli impianti produttivi. Il mix tecnologico che caratterizza la produzione di energia elettrica e la distribuzione geografica degli impianti consentono infatti di creare un’offerta in grado di soddisfare le diverse esigenze energetiche, coprendo una quota significativa del fabbisogno nazionale. Allo stesso tempo Edipower si è sempre impegnata a garantire un equilibrio tra gli obiettivi economici aziendali e quelli di tutela dell’ambiente e degli interessi dei soggetti con cui è in relazione. Tale impegno scaturisce dalla convinzione che, accanto alla dimensione economica delle attività, sia molto importante considerarne la dimensione sociale ed ambientale, nell’ottica dello sviluppo sostenibile, avendo la certezza che il successo delle nostre attività può essere ottenuto solo attraverso un garanzia di crescita per la intera comunità che ci accoglie traducendo in occasioni la nostra visione etica dello sviluppo e i nostri riferimenti di responsabilità sociale. I principi e gli obiettivi ad esso ispirati sono integrati nella strategia di business di Edipower, che guida tutte le decisioni aziendali. In particolare sono state definite quattro linee di indirizzo per la sostenibilità: • miglioramento dell’efficienza e delle prestazioni ambientali: dal 2002, abbiamo investito sull’efficienza e sul miglioramento delle prestazioni ambientali degli 32 impianti, raggiungendo risultati significativi in termini di disponibilità ed efficienza degli impianti, qualità e quantità delle emissioni in atmosfera; • promozione e sviluppo energie da fonti rinnovabili: nel 2011 abbiamo superato il 17% di energia prodotta da impianti a fonte rinnovabile, con una potenza in esercizio in pannelli fotovoltaici pari a circa 3,5 MW; • tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: lavoriamo con impegno per garantire la tutela della salute e della sicurezza di tutti coloro che operano presso i nostri siti. Abbiamo conseguito, nel 2011, un importante risultato: i Sistemi di Gestione della Sicurezza sviluppati su tutte le Unità Produttive hanno ottenuto la certificazione ai sensi dello standard internazionale OHSAS 18001. Promuoviamo una forte azione di monitoraggio e controllo sui nostri fornitori, al fine di prevenire e contenere il rischio infortunistico; • contributo alla comunità: al fine di consolidare il rapporto con i territori che ospitano le nostre unità produttive, ci impegniamo tramite convenzioni con le autorità locali e progetti con le scuole, e sosteniamo iniziative culturali e sportive. Inoltre interveniamo a livello nazionale ed internazionale in situazioni di particolare gravità o rilevanza. Per rendere più chiaro e trasparente il nostro impegno, riportiamo le iniziative che si sono sviluppate nell’anno di rendicontazione e, per completezza di informazione, le azioni pianificate per lo stesso anno, così come pubblicate nel rapporto dello scorso anno, assieme ad alcune iniziative programmate per il 2012. 03 2011: un anno di Sostenibilità LINEE DI INDIRIZZO AZIONI PIANIFICATE PER IL 2011 AZIONI ATTUATE NEL 2011 INIZIATIVE PIANIFICATE PER IL 2012 Miglioramento dell’efficienza e delle prestazioni ambientali • Progetto efficienza energetica • Programma Euclide per il miglioramento continuo e il coinvolgimento del personale • Progetto efficienza energetica • Programma Euclide per il miglioramento continuo e il coinvolgimento del personale • Mantenimento qualifiche ISO14001 e EMAS • Programma Eccellenza Operativa • Avvio cantiere per installazione sistema di denitrificazione dei fumi (SCR) presso la Centrale di Piacenza • Nuovo sistema di produzione acqua presso la Centrale di San Filippo del Mela • Programma di efficienza energetica Promozione e sviluppo energie da fonti rinnovabili • RIfacimento parziale delle Centrali idroelettriche di Chiavenna (Nucleo di Mese) e Ampezzo (Nucleo di Udine) • Rifacimento parziale delle Centrali idroelettriche di Ampezzo (Nucleo di Udine) e Chiavenna (Nucleo di Mese) • Entrata in esercizio impianti fotovoltaici installati presso le Centrali di Sermide e Chivasso • Rifacimento parziale delle Centrali idroelettriche di Ampezzo, Somplago, Monfalcone Anconetta, Redipuglia, Fogliano, Ronchi dei Legionari, Luincis (Nucleo di Udine), Chiavenna (Nucleo di Mese), Tanagro (Nucleo di Tusciano) Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori • Certificazione OHSAS 18001 per tutti gli impianti • Integrazione Sistemi di gestione Ambiente e Sicurezza (SGSA) presso le Centrali di Sermide e Turbigo • Audit di sicurezza negli impianti • Controllo e valutazione delle prestazioni dei fornitori (Vendor Rating) • Certificazione OHSAS di tutti gli impianti • Audit di sicurezza nei cantieri • Raggiungimento integrazione SGSA su tutte le unità produttive • Audit di sicurezza negli impianti • Audit di sicurezza nei cantieri • Audit di sicurezza sulle imprese terze • Controllo e valutazione delle prestazioni dei fornitori (Vendor Rating) • Ottimizzazione del processo di gestione della documentazione per le attività rientranti nel campo di applicazione del Titolo IV – D.Lgs. 81/2008 Contributo alla comunità • Edipower per la scuola • Adozione a distanza bambini di Haiti • Sostegno volontariato dei dipendenti ad Haiti • Edipower per la scuola • Sponsorizzazioni di eventi culturali e associazioni sportive dilettantistiche e giovanili • Adozione a distanza bambini di Haiti • Sostegno volontariato dei dipendenti ad Haiti • Progetto Scuole • Sponsorizzazioni di eventi culturali e associazioni sportive dilettantistiche e giovanili • Progetto “Acqua per la vita”: pannelli fotovoltaici ad Ametsi, Eritrea, per alimentare il gruppo elettrogeno utile per la distribuzione dell’acqua e per le attività di un ospedale in via di costruzione 33 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Emissioni evitate in atmosfera di 1,3 milioni di tonnellate di CO2 nel 2011, grazie alla produzione di energia da acqua e sole. Pianificati impegni nell’ambito del Patto per l’Ambiente per la riduzione dei gas serra e lo sviluppo di generazione elettrica da fonti rinnovabili, siglato nel luglio 2009 con la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM). Nel 2011 riduzione delle emissioni in atmosfera di ossidi di azoto assolute (-14%) e per kWh di energia netta prodotta rispetto al 2010 (-1,4%). Circa 14,5 milioni di euro di investimenti e spese di esercizio sostenuti nel 2011, per la protezione dell’ambiente. Tutti i 9 siti produttivi certificati ISO 14001. 8 su 9 registrati EMAS. INNOVAZIONE TUTELA AMBIENTALE PERSONE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attività formative 2011: • 915 dipendenti formati • 56.256 ore erogate Erogate nel 2011 31.221 ore di formazione sui temi della salute e sicurezza sul lavoro. Progetto OHSAS 18001: introduzione di un Sistema di Gestione della Sicurezza certificato presso tutte le Unità produttive della Società. Quasi 4 milioni di euro di investimenti e spese di esercizio sostenuti nel 2011, per la salute e la sicurezza sul lavoro. 34 Vendor rating per tutti i fornitori con fatturazione > 30.000 Euro: la sicurezza come driver principale. Dal 2005 ad oggi avviati 815 Cantieri nati da idee e soluzioni dei dipendenti per il miglioramento continuo dei processi e dei risultati aziendali in tutti i settori di attività dell’azienda con una particolare focalizzazione sui temi economici, ambientali e di sicurezza. PROGRAMMA ECCELLENZA OPERATIVA E MIGLIORAMENTO CONTINUO EDIPOWER PER LA SCUOLA NEL 2011 – MISSIONE CENTRALE • 2.112 gli studenti in visita presso gli impianti • 759 gli studenti coinvolti nelle lezioni in classe • 140 le classi che hanno partecipato al concorso per elementari e medie (2.200 studenti) • 25 le classi che hanno partecipato al concorso giornalistico per le superiori (75 studenti) • 19 Borse di Studio assegnate agli studenti delle superiori EDIPOWER PER HAITI 194 bambini di Haiti adottati a distanza. Inoltre l’azienda favorisce le iniziative di volontariato che i dipendenti vogliono svolgere presso il centro di accoglienza, in particolare facendosi carico delle spese di viaggio (5 volontari partiti nel 2011). COMUNITÀ ENERGIE RINNOVABILI Pianificati interventi per revamping di alcune centrali idroelettriche. 17% della produzione di energia da fonti rinnovabili. 35 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Politica per la Sostenibilità Svolgiamo, come produttori operanti nel mercato elettrico, un ruolo di primaria rilevanza nella copertura del fabbisogno energetico italiano. Puntiamo al raggiungimento di obiettivi ambiziosi grazie ad un’eccellente gestione del nostro parco produttivo composto da centrali termoelettriche, nuclei idroelettrici e impianti fotovoltaici. Agiamo con orgoglio nella convinzione che l’integrazione nella nostra visione strategica dei principi di sostenibilità e responsabilità sociale, sia un imprescindibile fattore di successo per la creazione di valore nel lungo periodo per tutti i nostri portatori di interesse. Promuoviamo, in conformità con i più elevati standard di integrità aziendale, lo sviluppo economico, l’innovazione, la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile, la valorizzazione delle persone, il miglioramento continuo delle prestazioni, la tutela della salute e sicurezza dei nostri lavoratori e la tutela dei diritti umani, creando partnership con i nostri fornitori. Agiamo garantendo la legalità, la trasparenza e l’etica nella conduzione degli affari anche attraverso l’assunzione diretta di responsabilità verso i territori in cui siamo presenti e la costruzione di relazioni stabili con gli stakeholder locali. L’IMPEGNO E L’ATTENZIONE AI VALORI ED AI PRINCIPI CHE ISPIRANO LA NOSTRA POLITICA PER LA SOSTENIBILITÀ SI DECLINANO NEL NOSTRO AGIRE QUOTIDIANO, ATTRAVERSO IL QUALE: Sviluppiamo programmi per migliorare l’efficienza, l’efficacia, la velocità e la flessibilità nello svolgimento quotidiano delle nostre azioni perseguendo un agire responsabile che vada oltre il mero rispetto delle prescrizioni normative Promuoviamo l’impegno in progetti volti alla produzione di energia da fonti rinnovabili e siamo coinvolti nella ricerca e nell’innovazione di nuove tecnologie eco-compatibili e nel miglioramento di quelle esistenti avendo cura dei nostri impianti in un’ottica di riduzione degli impatti e di sviluppo sostenibile Lavoriamo con impegno per garantire la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori, attraverso strumenti quali i sistemi di gestione della sicurezza e integrati Valorizziamo le nostre persone offrendo loro occasioni formative, favorendo la crescita professionale, lo sviluppo delle carriere e incoraggiandole a sviluppare idee sempre nuove e a contribuire al miglioramento della nostra organizzazione mantenendo un approccio teso al costante coinvolgimento, all’ascolto e al dialogo con i nostri collaboratori Manteniamo un elevato livello di coinvolgimento e dialogo con i territori che accolgono i nostri impianti al fine di rafforzare il rapporto di fiducia con le comunità, favorire lo scambio di informazioni e divenire i promotori dello sviluppo a livello locale Costruiamo con i nostri fornitori partnership durature, stabili e basate sulla costante cooperazione e sull’affidabilità del servizio privilegiando la condivisione di percorsi tesi all’innovazione e al miglioramento continuo e agendo sulla base di valori quali trasparenza, legalità, tutela dell’ambiente e dei lavoratori Manteniamo un dialogo costante, trasparente e onesto con tutti i soggetti con cui ci interfacciamo nello svolgimento delle nostre attività garantendo loro la creazione di valore aggiunto e elevati standard di performance economica sociale e ambientale 19 marzo 2012 36 Chief Operating Officer Ing. Stefano Pastori 03 2011: un anno di Sostenibilità 3.2 Le Relazioni con gli Stakeholder 3.2.1 Identificazione e mappatura per ciascuna categoria, in funzione di due principali variabili: • impatto sulle attività di Edipower; • presenza di politiche e azioni di dialogo volte a stabilire e mantenere efficaci relazioni con essi. La selezione di tutti gli argomenti trattati nel Rapporto è frutto di un lavoro di analisi che tiene conto delle aspettative degli Stakeholder. Edipower ha, infatti, identificato e mappato le categorie di portatori di interesse rilevanti, analizzando il tipo di relazione esistente e individuando i temi di maggior interesse È obiettivo della Società, per gli anni 2012-2013, aggiornare la mappatura di seguito illustrata. Nella tabella seguente sono riportate le categorie di Stakeholder rilevanti e i relativi temi di interesse prioritario, unitamente agli strumenti e ai canali di comunicazione esistenti. STAKEHOLDER TEMI DI INTERESSE PRIORITARIO STRUMENTI E CANALI DI COMUNICAZIONE Azionisti Industriali e Finanziatori Esercizio e manutenzione ottimale degli impianti. Miglioramento delle prestazioni tecniche e ambientali degli impianti. Opportunità di nuovi investimenti. Tempi, budget e performances dei nuovi investimenti. Bilancio di esercizio Rapporto di Sostenibilità Report Soci Istituti Finanziari Affidabilità, trasparenza e tempistica informazioni. Bilancio di esercizio Focus group Comunicazioni trimestrali Toller e Mercato Disponibilità e flessibilità degli impianti. Costi di produzione. Qualità e continuità del servizio. Bilancio di esercizio Report Soci Comunicazioni tecniche periodiche Amministrazioni Pubbliche Locali Rispetto della normativa. Disponibilità verso le esigenze del sistema elettrico e del sistema del paese. Rapporto di Sostenibilità Dichiarazione Ambientale EMAS Focus group Sito Internet Cittadini Compatibilità ambientale e sociale nell’esercizio impianti esistenti, delle nuove realizzazioni e dei cantieri. Utilizzo delle risorse compatibilmente con altri impieghi (ambientale, ricreativo, turistico). Occupazione e sviluppo locale. Dichiarazione Ambientale EMAS Rapporto Sostenibilità Sito Internet Edipower per la Scuola Sostegno ad attività socio-culturali Associazioni Ambientaliste, per la Difesa dei Diritti Umani e dell’Infanzia Tutela ambientale. Tutela dei diritti delle persone. Sviluppo sostenibile delle comunità e dei territori. Focus group Dichiarazione Ambientale EMAS Rapporto Sostenibilità Sito Internet Sostegno ad attività socio-culturali Personale Politiche del personale. Diritto del lavoro. Salute e sicurezza. Benefits o altre forme di sostegno. Informazione interna. Dichiarazione Ambientale EMAS Rapporto Sostenibilità Edipower informa Ediportal 37 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Organizzazioni Sindacali Occupazione e sviluppo locale. Diritti dei lavoratori. Salute e sicurezza dei lavoratori. Dichiarazione Ambientale EMAS Rapporto Sostenibilità Sito Internet Fornitori Non discriminazione. Accessibilità alle informazioni per le opportunità di collaborazione. Trasparenza bandi e contratti. Rispetto condizioni contrattuali. Protezione ambiente e sicurezza dei lavoratori. Focus group Rapporto Sostenibilità Sito Internet / Portale Fornitori Sistema di qualifica e valutazione Mass-media Tutela ambientale. Occupazione e sviluppo locale Bilancio di esercizio Rapporto Sostenibilità Dichiarazione Ambientale EMAS Organizzazioni Locali, Istituti Scolastici, Università Disponibilità a collaborazioni per iniziative varie di interesse per la comunità. Focus group Dichiarazione Ambientale EMAS Rapporto Sostenibilità Sito Internet Edipower per la Scuola Organizzazioni di categoria Disponibilità verso le esigenze del sistema elettrico e del sistema paese. Disponibilità a collaborazioni per iniziative di interesse per la comunità. Affermazione dei valori etici: legalità, cultura d’impresa, mercato e competitività. Bilancio di esercizio Rapporto Sostenibilità Sito Internet 3.2.2 Il Coinvolgimento degli Stakeholder continuativa, con strumenti e modelli consolidati e con azioni specifiche di coinvolgimento. Le relazioni che intercorrono tra Edipower ed i suoi Stakeholder sono basate sul dialogo e la collaborazione tra le parti. A tale proposito, è stato avviato un processo di ascolto e dialogo periodico rivolto ad alcuni Stakeholder esterni ritenuti “chiave” per Edipower, mediante l’organizzazione di due Focus Group - il primo svolto nel marzo 2009 e il secondo nel marzo 2010 - per comprendere ed approfondire il loro posizionamento sulle valenze e le potenzialità del Rapporto di Sostenibilità. Il Rapporto di Sostenibilità è lo strumento principale attraverso cui abbiamo deciso di comunicare con i nostri Stakeholder interni ed esterni, per stabilire un costruttivo confronto e consentire una verifica della coerenza dell’attività aziendale con valori, principi ed obiettivi di riferimento nei tre ambiti della sostenibilità: economico, ambientale e sociale. La pubblicazione annuale del Rapporto, dal 2005 ad oggi, testimonia la volontà della Società di realizzare un’attività di comunicazione diffusa, in grado da un lato di rafforzare il consenso e la legittimazione presso gli Stakeholder in termini di trasparenza, credibilità, affidabilità e reputazione e, dall’altro, di perseguire obiettivi di tipo competitivo. Oltre al Rapporto di Sostenibilità, le relazioni con le varie categorie di Stakeholder sono gestite in maniera diretta e 38 Ai Focus Group sono stati invitati rappresentanti qualificati dei seguenti gruppi di Stakeholder: Autorità locali, fornitori, partner di iniziative sociali internazionali, media, associazioni industriali territoriali, università, istituzioni finanziarie, istituti di ricerca. Nell’ambito dei Focus Group sono state raccolte opinioni in merito alle modalità di rendicontazione della Società e ai punti di forza e di debolezza del Rapporto di Sostenibilità: sono emersi interessanti spunti di riflessione per migliorare l’efficacia dell’azione aziendale nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa e della sua comunicazione. 01 Guida al Rapporto di Sostenibilità In particolare, gli Stakeholder interpellati hanno posto in evidenza l’opportunità di: • definire e comunicare con più chiarezza, mediante il Rapporto di Sostenibilità, il proprio posizionamento e i propri obiettivi sui temi relativi alla Responsabilità Sociale di Impresa, al fine di valorizzare più efficacemente gli interventi fatti e i benefici che essi comportano; • utilizzare un linguaggio più comprensibile e maggior chiarezza nelle modalità espositive del Rapporto di Sostenibilità; • avviare un processo di confronto/ benchmark sugli indicatori chiave di prestazione e di validazione esterna dei contenuti del Rapporto, per evitare il rischio di “autoreferenzialità”; • sviluppare e intensificare le iniziative di confronto con i propri interlocutori, con particolare riferimento a quelli che possono essere individuati come prioritari, quali ad esempio le realtà locali in cui operano le unità produttive. Questi preziosi stimoli sono stati in parte già recepiti nell’ambito della realizzazione delle scorse edizioni del Rapporto di Sostenibilità e ulteriormente sviluppati nella presente edizione. Il 2011 è stato un anno caratterizzato da una forte transizione nell’ambito dell’assetto societario, pertanto, le iniziative di coinvolgimento annualmente svolte sono state temporaneamente rimandate; l’obiettivo è di avviare nuove attività di dialogo e coinvolgimento degli Stakeholder negli anni 2012-2013. 39 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 4.0 Responsabilità Economica 40 01 Guida al Rapporto di Sostenibilità 4.0 La Responsabilità Economica 4.1 Il Mercato Elettrico 4.1.1 Le Relazioni con il Mercato 42 43 4.2 La Performance economica 44 4.2.1 Il Valore Aggiunto 44 4.2.2 I Rapporti con la Comunità Finanziaria 45 4.3 La Performance Operativa 45 4.4 Il Programma di Eccellenza Operativa 52 41 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 La Responsabilità Economica VOGLIAMO DIVENTARE UN BENCHMARK DI RIFERIMENTO IN TERMINI DI PERFORMANCE OPERATIVA, MASSIMIZZANDO L’EFFICIENZA NELL’USO DELLE RISORSE E LA DISPONIBILITÀ DELLE UNITÀ PRODUTTIVE, E REALIZZANDO IL PIANO INDUSTRIALE CONCORDATO CON GLI AZIONISTI. 4.1 Il Mercato Elettrico L’anno 2011 è stato caratterizzato da una richiesta di energia elettrica in Italia pari a 332,27 TWh, rispetto a 330,46 TWh registrata nel 2010 (incremento dello 0,5%). Analizzando la composizione percentuale dell’offerta si evidenzia rispetto all’anno precedente: • una maggior produzione da fonti rinnovabili di natura geotermica, eolica e fotovoltaica (24,13 TWh rispetto a 15,97 TWh del 2010); • un maggior contributo dell’importazione dall’estero (45,63 TWh rispetto a 44,16 TWh del 2010); • una contrazione della produzione da fonte termoelettrica (214,85 TWh rispetto a 216,53 TWh del 2010); • una contrazione della produzione da fonte idroelettrica (47,67 TWh rispetto a 53,80 TWh del 2010). Nel corso del 2011 la produzione di energia elettrica immessa in rete da Edipower è stata pari a 13,9 TWh e cioè al 4,2% del totale del fabbisogno elettrico italiano ed è stata ottenuta per l’83% con impianti termoelettrici e per il restante 17% con impianti da fonte rinnovabile in diminuzione rispetto al dato del 2010. La quota di mercato Edipower relativamente al totale delle produzioni italiane è stata di poco superiore al 4,8% anch’essa in diminuzione rispetto al dato 2010 per effetto sia della minor richiesta, sia soprattutto delle scelte operate dalle Società Toller. 42 Fabbisogno 2011 Composizione del fabbisogno di energia in Italia (totale = 332,27 TWh) 14 Idroelettrica 14 Saldo con l’estero % 65 Termoelettrica 7 Geotermico + Eolico + Fotovoltaico Quota di Edipower sul fabbisogno di energia in Italia 2011 % 4,2 Energia elettrica immessa in rete da Edipower 13,9 TWh 01 Guida al Rapporto di Sostenibilità 4.1.1 Le Relazioni con il Mercato Anche nel corso del 2011, Edipower ha messo a disposizione delle Società di trading controllate dai propri Soci (Edison Trading S.p.A., A2A Trading S.r.l., Alpiq Energia Italia S.p.A. e Iren Mercato S.p.A.), i cosiddetti Toller, la propria capacità di generazione, ad eccezione delle Unità di Produzione Turbigo 1 e Turbigo 2, fuoruscite dal contratto di tolling con decorrenza 1 gennaio 2010 e gestite direttamente da Edipower sui mercati, delle Unità di Produzione appartenenti alla Centrale di San Filippo del Mela che con decorrenza 1 gennaio 2011 sono assoggettate alla disciplina degli “impianti essenziali” in regime di reintegrazione dei costi e degli impianti gestiti direttamente (mini idro e fotovoltaico). Con l’iscrizione nell’elenco degli impianti essenziali, le Unità di Produzione della Centrale di San Filippo del Mela sono gestite da Edipower sui mercati secondo i vincoli di offerta imposti da Terna. Edipower, in qualità di utente del dispacciamento in immissione del sistema elettrico opera direttamente, anche per le Unità di Produzione comprese nei contratti di Tolling, sul Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD). Pertanto offre a Terna tutte le risorse disponibili per la fornitura dei servizi necessari all’esercizio in sicurezza del sistema elettrico, mentre i Toller operano direttamente sui Mercato del Giorno Prima (MGP) e Mercato Infragiornaliero (MI), avendo a disposizione le quote di capacità produttiva di loro spettanza. Edipower infine adempie agli obblighi informativi a carico degli operatori di mercato e degli utenti del dispacciamento previsti dall’AEEG per il monitoraggio dei mercati dell’energia ai fini della tutela della concorrenza, inviando entro le scadenze fissate le informazioni richieste dal TIMM (Testo Integrato del Monitoraggio del Mercato all’ingrosso - Delibera ARG/ elt 115/08). Nell’ambito delle attività di propria competenza, Edipower mantiene il suo impegno alla correttezza dei comportamenti commerciali e ad una continua e costruttiva collaborazione con gli interlocutori del mercato dell’energia elettrica italiana (AEEG, TERNA, GME, GSE, Associazioni di categoria e Amministrazioni Pubbliche locali); tale impegno si realizza mettendo sempre a disposizione del sistema elettrico tutta la capacità produttiva disponibile e prestando allo stesso tempo la massima attenzione alle esigenze del territorio e degli Enti Locali, con l’obiettivo di contribuire ad accrescere la competitività dell’intero sistema paese. RIFORMA DEL MERCATO ELETTRICO L’anno 2011 ha visto il proseguimento della riforma del mercato elettrico italiano introdotta dalla Legge quadro 28 gennaio 2009 n. 2 del 2009 (c.d. “Anticrisi”) avviata nel 2010 con l’introduzione del Mercato Infragiornaliero in sostituzione del Mercato di Aggiustamento, e la prima fase della riforma del Mercato dei Servizi di Dispacciamento. La seconda fase ha visto la realizzazione dell’integrazione funzionale del Mercato Infragiornaliero (MI) con il Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD) che è stata attuata attraverso: • l’introduzione di due ulteriori sessioni del MI nel giorno di dispacciamento (giorno D) che consentono agli operatori di negoziare volumi di energia elettrica a poche ore di distanza dal “tempo reale” riducendo le possibilità di scostamenti tra le quantità vendute/acquistate “a programma” e quelle effettivamente prodotte/consumate nel tempo reale (i c.d. “sbilanciamenti”); • la suddivisione della fase di programmazione del mercato MSD (MSD ex ante) in tre sottofasi di cui la prima si svolge nel giorno D-1 e le successive due a valle di ciascuna delle sessioni di MI del giorno D. Nelle sottofasi del MSD ex ante successive alla prima gli operatori non possono modificare le offerte presentate nel giorno D-1 ed è Terna che aggiorna automaticamente le quantità per renderle compatibili con il programma di produzione aggiornato a valle di ogni sessione del MI. 43 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 4.2 La Performance economica 4.2.1 Il Valore Aggiunto Edipower crea valore che distribuisce ai propri Soci ed ai soggetti che, a vario titolo, hanno relazioni economiche con la Società. Il Valore Aggiunto prodotto da un’impresa è rappresentato dalla differenza tra l’ammontare globale dei ricavi e il totale dei costi per la produzione di beni e servizi. In Appendice è riportato il calcolo del Valore Aggiunto Globale Netto generato da Edipower nel triennio 2009-2011. Tale indicatore è determinato, sulla base del modello del GBS (Gruppo di Lavoro per il Bilancio Sociale), attraverso la riesposizione delle voci dello schema di conto economico utilizzato nel Bilancio di esercizio al 31/12/2011, sottoposto a revisione contabile e approvato dall’Assemblea dei Soci il 11/06/2012. Il Valore aggiunto lordo generato nel 2011 è stato di 572,17 milioni di euro, in linea rispetto al 2010 (+13%). I dati 2011 sono stati riclassificati secondo i principi contabili internazionali IFRS. Per consentire la comparabilità dei dati economici relativi all’anno precedente, anche i dati 2010 sono stati riclassificati. Le svalutazioni ai sensi della nuova classificazione impattano notevolmente sul valore aggiunto netto, che, sia nel 2010 che nel 2011, è risultato negativo (vedi Appendice). La ripartizione del Valore Aggiunto tra i vari Stakeholder prende in considerazione le seguenti voci: • Dipendenti: remunerazione diretta e indiretta (salari e stipendi, oneri sociali e contributi, TFR, bonus, costi di formazione e addestramento integrativo); • Pubblica Amministrazione: imposte dirette (sul reddito); • Finanziatori, ovvero la remunerazione dei portatori di capitale di credito: oneri finanziari su prestiti e linee di credito; • Azionisti, come remunerazione del capitale di rischio: i dividendi distribuiti; • Remunerazione per l’azienda: accantonamento a riserve di utili non distribuiti; • Comunità: le elargizioni liberali, le sponsorizzazioni a carattere sociale e altri contributi erogati per iniziative locali. 44 572,17 milioni di euro Valore aggiunto lordo +13% rispetto al 2010 V.A. 4.2.2 I Rapporti con la Comunità Finanziaria Il Pool Finanziatore, di cui capofila è Intesa San Paolo, è costituito da soggetti con cui Edipower mantiene rapporti costanti e basati su informazioni corrette, trasparenti e tempestive. L’attività informativa si realizza, oltre al normale invio del Bilancio Annuale e dei “management accounts” semestrali e trimestrali, attraverso incontri “one to one” e l’invio su base semestrale ed annuale delle certificazioni di rispetto dei covenants economicofinanziari a cui Edipower è soggetta ai sensi del contratto di finanziamento. In data 22 dicembre 2011 Edipower e Soci hanno sottoscritto quattro contratti di finanziamento tramite i quali i Soci si sono impegnati a erogare finanziamenti proporzionali alle percentuali di possesso del capitale sociale, per un importo complessivo di euro 1.100 milioni, finalizzato al rimborso da parte della Società del finanziamento bancario. In data 30 dicembre 2011 l’erogazione dei finanziamenti Soci ha avuto luogo ed Edipower ha proceduto al rimborso integrale del finanziamento bancario. La durata del finanziamento è di 6 mesi rinnovabile per altri 6 mesi sino al 31 dicembre 2012. Si precisa che in data 24 maggio 2012 Edipower ha integralmente rimborsato i prestiti concessi dai Soci (vedi box “Fatti di rilievo del 2012” riportato a pag. 14). 04 Responsabilità Economica 4.3 La Performance Operativa Per quanto riguarda la gestione tecnico operativa degli impianti, Edipower ha continuato nel corso del 2011 a perseguire il proprio obiettivo di massimizzare la disponibilità degli impianti, proseguendo nella realizzazione del piano industriale condiviso con gli azionisti. La produzione di energia elettrica immessa in rete (vedi nota in calce alla tabella riportata a pag. 47) è stata di 13,9 TWh, in diminuzione rispetto a quanto prodotto nel corso del 2010 (12%). Il decremento risente della generale riduzione del fabbisogno nazionale di energia che ha caratterizzato l’anno, dovuto alla crisi economica che ha interessato anche il nostro paese, nonché alle scelte commerciali di dispacciamento effettuate dai Toller. La ripartizione della quantità di energia elettrica netta prodotta per tipologia di fonte energetica conferma nel 2011 la tendenza degli anni precedenti ad accrescere la frazione di energia prodotta da fonti rinnovabili (idroelettrica e fotovoltaica), che ha mantenuto nel 2011 la quota di circa 17%. Edipower, infatti, ha previsto notevoli investimenti per la riqualificazione degli impianti idroelettrici, migliorandone, prima tra tutti, l’efficienza (vedi box riportato a pag. 46). Per quanto riguarda l’esercizio idroelettrico, i risultati dell’anno 2011 sono stati caratterizzati da un consistente apporto idrico, anche se in calo rispetto all’eccezionale anno 2010. La produzione realizzata, seppur inferiore al 2010 dell’11%, risulta anch’essa superiore rispetto alla media decennale. Ripartizione energia elettrica per fonte (%) Fonti rinnovabili (idroelettrico e fotovoltaico) Combustibili liquidi 12 17 Carbone 9 % 62 Gas naturale 45 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 INTERVENTI SULLE CENTRALI IDROELETTRICHE Gli interventi di rifacimento previsti sulle centrali idroelettriche hanno come obiettivo: • la salvaguardia per gli anni a venire di un’importante fonte di energia rinnovabile; • il miglioramento dell’affidabilità della regolazione e dell’utilizzo delle risorse idriche; • il miglioramento del rendimento energetico dell’impianto; • la riduzione dell’impatto ambientale del ciclo produttivo. Al fine di ottenere i risultati sopra menzionati gli interventi previsti generalmente includono i seguenti lavori: • sostituzione dei gruppi di produzione; • sostituzione dei sistemi di regolazione elettronici delle turbine; • sostituzione dei sistemi di eccitazione degli alternatori; • installazione di nuovi sistemi di raffreddamento ad acqua in ciclo chiuso con scambiatori di calore posizionati nei canali di scarico; • attività di manutenzione civile straordinaria in centrale, che comprendono: lavori di demolizione e ricostruzione per adattare i nuovi gruppi, eventuali modifiche di ancoraggi e basamenti supporti, ripristini e sistemazioni finali, assistenza per montaggi ausiliari. Durante il primo semestre del 2011 sono stati ultimati i lavori di rifacimento della Centrale di Monfalcone Porto del Nucleo di Udine (2 Kaplan da 0,235 MWe ciascuna). I gruppi sono entrati in esercizio commerciale a marzo. Sono proseguite le attività per il rifacimento parziale della Centrale idroelettrica di Chiavenna del Nucleo di Mese: a maggio è entrato in esercizio la 1° unità (gruppo 3), mentre a novembre è stato aperto il cantiere per il revamping della 2° unità (gruppo 1). Il revamping della 3° unità (gruppo 2) è previsto entro l’aprile 2013. Nell’ambito del progetto per il rifacimento parziale della Centrale idroelettrica di Ampezzo del Nucleo di Udine, a luglio sono iniziati i lavori di trasformazione della 1° unità che è entrata poi in esercizio il 5 gennaio 2012. Il progetto prevede quindi il rifacimento della 2° unità nel 2012 ed il completamento finale con la 3° unità nel mese di novembre del 2013. 46 Relativamente al rifacimento parziale della Centrale idroelettrica di Somplago del Nucleo di Udine, ad agosto è stato assegnato l’ordine per la prima unità con opzione, da sciogliere entro l’anno 2012, per le successive due unità. L’apertura del cantiere è prevista nell’agosto 2012. Gli interventi descritti hanno consuntivato nel 2011 un investimento di circa 15 milioni di euro. Durante il secondo semestre dell’anno 2011 sono state inoltre ottenute dal Gestore Servizi Elettrici (GSE) le qualifiche di Impianto Alimentato a Fonte Rinnovabile (IAFR) per il riconoscimento dei Certificati Verdi relativi al rifacimento dei seguenti impianti idroelettrici: • Somplago (Nucleo di Udine) 3 Francis da 63 MWe ognuna (qualifica n° 6135); • Tanagro (Nucleo di Tusciano) 1 Francis da 21 MWe (qualifica n°6167); • Monfalcone Anconetta (Nucleo di Udine) 2 Kaplan da 175 kWe ognuna (qualifica n° 6232) • Redipuglia (Nucleo di Udine) 2 Kaplan da 396 kWe ognuna (qualifica 6221); • Fogliano (Nucleo di Udine) 2 Kaplan da 148 kWe ognuna (qualifica 6220); • Ronchi dei Legionari (Nucleo di Udine) 2 Kaplan da 184 kWe ognuna ( qualifica n° 6231) • Mulinars (Nucleo di Udine) 2 Francis da 155 + 393 kWe (qualifica n° 6243); • Tramba (Nucleo di Udine) 1 Francis da 370 kWe (qualifica n°6241); • Luincis (Nucleo di Udine) 2 Francis da 872 kWe (qualifica n° 6242). Sempre nel secondo semestre del 2011 è stata quindi completata l’ingegneria di base e sono stati assegnati i contratti per i progetti esecutivi di rifacimento delle seguenti centrali: • Tanagro; • Monfalcone Anconetta; • Redipuglia; • Fogliano; • Ronchi dei Legionari; • Luincis. Complessivamente per questi progetti l’investimento previsto è di circa 18,28 milioni di Euro ed il loro completamento ed entrata in esercizio è previsto entro il 31 dicembre 2012. 04 Responsabilità Economica PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA NETTA (2009-2011) Produzione Netta di Energia Elettrica* (GWh) Centrali termoelettriche 2009 2010 2011 16.182,26 13.059,44 11.386,02 Chivasso 2.990,03 2.282,02 2.388,51 Turbigo 2.444,51 2.347,10 2.151,27 Sermide 2.651,92 2.969,06 1.989,34 Piacenza 2.582,24 2.353,48 1.962,03 Brindisi 1.523,13 1.224,87 1.248,37 San Filippo Del Mela 3.990,43 1.882,91 1.646,50 Nuclei idroelettrici 2.694,60 2.633,26 2.351,32 Mese 1.139,36 1.060,63 1.036,80 Udine 1.237,76 1.186,95 1.027,98 317,48 385,68 286,54 Impianti fotovoltaici 0,00 0,37 1,74 Chivasso 0,00 0,00 0,42 Sermide 0,00 0,00 0,49 Brindisi 0,00 0,00 0,01 San Filippo del Mela 0,00 0,37 0,82 18.876,86 15.693,08 13.739,08 Tusciano Totale Produzioni Nette *La produzione netta si ottiene da un bilancio fisico fra l’energia lorda prodotta e l’energia consumata dagli ausiliari, sia autoprodotta sia ricevuta dalla rete; l’energia immessa, invece, è l’energia utilizzata dal gestore della rete a cui è connesso l’impianto per la determinazione di tutti i corrispettivi economici associati al contratto commerciale stipulato; tale energia viene ottenuta attraverso i criteri concordati con il gestore ed in generale è data dalla produzione lorda al netto degli autoconsumi. La gestione del parco produttivo di Edipower nell’esercizio 2011 ha consentito di raggiungere risultati positivi sotto l’aspetto dell’efficienza e della disponibilità delle unità di produzione nonostante sia proseguita la richiesta di maggior flessibilità di funzionamento delle unità stesse, con un numero di avviamenti (pari a 1.987) sostanzialmente in linea con quelli del 2010 (-1%) nonostante la diminuzione complessiva della energia prodotta. Manutenzione (derivante dal mancato rispetto dei programmi di rientro da lavori programmati). Indisponibilità operativa (%) 4,00 Impianti termoelettrici Impianti idroelettrici 3,22 3,16 3,00 2,00 In particolare, i gruppi termoelettrici tradizionali sono stati chiamati ad effettuare un numero di avviamenti molto sostenuto al fine di cogliere tutte le migliori opportunità di dispacciamento. Nonostante la gravosità del servizio, l’impatto sulle prestazioni tecniche è stato estremamente contenuto, come evidenziato dagli indicatori di seguito descritti. Gli indici di indisponibilità operativa mostrano risultati particolarmente positivi: 1,48% per le centrali termoelettriche e 0,14% per i nuclei idroelettrici. Si tratta, in particolar modo per il termoelettrico, della migliore prestazione dal 2002. L’Indisponibilità Operativa tiene conto dell’Indisponibilità Occasionale (derivante da fermate per lavori di minore rilievo non precedentemente programmati), dell’Indisponibilità Accidentale (derivante dalle avarie che si verificano nel corso dell’esercizio degli impianti) e dell’Indisponibilità per Code di 1,48 1,00 0,10 0,25 0,14 0,00 2009 2010 2011 Gli indici di disponibilità (Availability) degli impianti sono calcolati come complemento a cento di tutte le indisponibilità: dovute a manutenzione programmata, a indisponibilità statistica (avarie e manutenzioni occasionali) e a cause esterne (tra cui ambientalizzazione/repowering degli impianti). Tali valori sono fortemente influenzati dalle necessità cicliche di manutenzione. I valori registrati nel 2011, riportati in Appendice, sono in linea con gli andamenti degli anni precedenti, soprattutto nel settore termoelettrico. Per gli impianti idroelettrici, la minor disponibilità rispetto agli anni precedenti è 47 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 determinata principalmente dalla incidenza dei lavori di ammodernamento delle Centrali di Chiavenna (Nucleo di Mese) ed Ampezzo (Nucleo di Udine). L’indicatore “Capacità Produttiva Resa Disponibile ai Toller” rappresenta la quantità massima di energia elettrica (TWh) che Edipower avrebbe potuto produrre supponendo una piena utilizzazione degli impianti termoelettrici e idroelettrici. Il calcolo è stato effettuato considerando il valore di potenza in esercizio nel periodo di riferimento, per le ore dell’anno, per un fattore moltiplicativo che tiene conto della disponibilità effettiva degli impianti. Capacità produttiva resa disponibile ai Toller (TWh) 75 60 6,31 6,27 6,10 52,74 54,63 54,13 2009 2010 2011 Un indicatore significativo dal punto di vista dell’efficienza nell’esercizio degli impianti termoelettrici è rappresentato dal “Consumo specifico”, che esprime la quantità di combustibile utilizzata misurata in kcal per produrre una unità di energia elettrica. Il consumo specifico per l’anno 2011, pari a 1.964 kcal/kWh, risulta sostanzialmente allineato con i valori degli esercizi 2009 e 2010. Le variazioni sono legate al modo di funzionamento dei gruppi di produzione. In particolare il rendimento degli impianti aumenta con l’aumentare della potenza erogata e con la diminuzione degli avviamenti e fermate, periodi durante i quali il consumo di combustibile non corrisponde ad alcuna produzione di energia elettrica. Il rendimento medio del parco termoelettrico di Edipower è stato nel 2011 pari al 43,8%. Consumo specifico netto (kcal/kWh) Impianti termoelettrici Impianti idroelettrici 2.000 1.984 1.964 45 1.950 30 1.934 15 1.900 0 48 2009 2010 2011 04 Responsabilità Economica Infine, per quanto riguarda l’innovativo sistema di avviamento automatico denominato “Golden Push Button”, installato presso la Centrale di Piacenza, che permette l’avvio e l’arresto dell’impianto CCGT in modalità completamente automatica, è divenuto operativo a valle della fermata programmata della centrale di agosto/settembre 2010. I ritorni operativi evidenziano importanti ottimizzazioni delle tempistiche di avviamento ed altresì una standardizzazione delle stesse. Tutto questo unitamente ad un minore stress meccanico grazie ad una più fluida gestione della componentistica meccanica dell’impianto stesso. Quanto sopra si traduce in un importante risparmio di combustibile durante le fasi di avviamento, e in una maggiore capacità di rispettare puntualmente i programmi di produzione attraverso un contenimento dello sbilanciamento. Nel corso del 2011 si è dato il via alle attività progettuali del sistema di avviamento automatico per la sua implementazione nella Centrale di Turbigo. In particolare sono stati individuati gli interventi necessari per l’upgrading dell’impiantistica e sono state definite le aree di intervento. La definizione dei costi previsti ha portato a chiudere l’iter autorizzativo dell’investimento ed è stato emesso il primo ordine per l’acquisizione di quei componenti indispensabili per garantire funzionamento ed affidabilità del sistema. L’implementazione è prevista nel corso del 2012. IL SISTEMA SMART SIGNAL E LA GESTIONE DEI SISTEMI PREDITTIVI Al fine di ridurre i necessari interventi di manutenzione e i guasti accidentali sugli impianti di produzione e a completamento del quadro dei risultati raggiunti nella gestione operativa degli impianti, va segnalato che Edipower ha avviato un programma per la gestione organi dei sistemi intelligenti per la anticipazione dei malfunzionamenti degli impianti. Tra questi sistemi si annoverano: • Misura delle vibrazioni • Misura scariche parziali • Performances monitoring • Smart Signal Il sistema Smart Signal, operativo dal 2009, attraverso la progettazione di un modello di funzionamento dei componenti principali degli impianti, la raccolta puntuale e continua dei dati di funzionamento e il confronto dei risultati del modello con i parametri reali, consente di evidenziare anomalie di funzionamento e quindi di anticipare gli eventuali guasti. L’effetto conseguente è la trasformazione delle attività di manutenzione da interventi di tipo programmato a interventi mirati con conseguente aumento della disponibilità degli impianti. Il monitoraggio attraverso il sistema Smart Signal ha continuato, nel corso del 2011, a supportare gli impianti evidenziando fenomeni di degrado del macchinario o della strumentazione. In particolare a Chivasso sono stati evitati fuori servizio del TG22 per alto spread sulle temperature di scarico mentre a Sermide è stata risolta un’anomalia sui cuscinetti della Pompa Acqua Alimento A del GVR 4G; diversi sono stati gli interventi di ripristino delle misure a seguito di segnalazioni del sistema. È stato inoltre ricercato un maggior coinvolgimento del personale sugli strumenti di monitoraggio. L’integrazione sempre maggiore tra questo e altri tool in uso (OSIsoft PI, SMAV) fornisce una potenzialità di monitoraggio e diagnostica che è sicuramente una caratteristica di pregio di Edipower. Il futuro porterà a uno scenario in cui maggiori risorse potranno essere impiegate per il monitoraggio e la diagnostica dei macchinari, consentendo di ottenere il massimo risultato possibile per Edipower. 49 Rapporto di SOSTEN SOSTENIBILITÀ ENIBI IBILIT LITÀ À 2011 IL PROGETTO DI EFFICIENZA ENERGETICA Il 23 Gennaio 2009 la Commissione Europea ha emanato il “Pacchetto Direttiva 20-20-20” con l’obiettivo, certamente sfidante, di abbattere del 20% le emissioni di gas serra entro l’anno 2020 (rispetto al 1990), ottenibile mediante il contributo contestuale di tre filoni d’azione: • Energy Saving (Efficienza Energetica) • Fonti rinnovabili • Riduzione emissione CO2. A partire dal 2010 Edipower ha avviato un progetto aziendale avente come obiettivo il miglioramento complessivo delle prestazioni energetiche secondo il primo degli scopi di Energy Saving della Commissione Europea. Il progetto è stato denominato “Progetto di Efficienza Energetica”. Le linee di azione del Progetto vertono su: • Efficientamento consumi ausiliari elettrici di impianto (AUX): - riduzione consumi utenze bassa e media tensione (es. pompe, compressori, ventilatori, mulini) - illuminazione • Efficientamento degli assetti operativi (AO): - ottimizzazione tempistiche di funzionamento macchinari - riduzione tempi fasi non produttive (es. avviamento) • Efficientamento del consumo specifico (CS): - ripristino condizioni operative nominali - riduzione consumi durante le fasi transitorie - recupero energetico da fonti secondarie (es. turbo espansori, recupero condense) • Efficienza energetica edifici (BLD): - Efficientamento consumi HVAC e illuminazione - miglioramento isolamento termico - monitoraggio consumi Il Piano di efficienza si concentra sia sugli impianti che sugli edifici annessi con l’obiettivo di ridurre i costi di esercizio e le emissioni di CO2. In particolare il progetto si propone di: individuare tutte le aree di miglioramento, valutare ciascuna iniziativa, definirne il livello di priorità e di conseguenza il piano di realizzazione. Di seguito è descritto un intervento realizzato presso la Centrale di Chivasso. Sostituzione pompa integro acqua DEMI Il progetto è partito sulla base di una analisi svolta, nel secondo semestre del 2010, sui servizi generali presenti nella centrale ed in particolare sulla possibilità di ottimizzare dal punto di vista di efficienza energetica le pompe ed i motori presenti che funzionassero in bassa tensione. Da tale analisi svolta su tutte le principali utenze presenti è emersa come interessante la possibilità di valutare l’ottimizzazione delle pompe asservite all’impianto di integrazione dell’acqua DEMI presente nella centrale. Questa utenza infatti risulta in servizio per tutto il periodo dell’anno indipendentemente dal funzionamento dei gruppi di produzione di energia elettrica. L’impianto di integrazione è dotato di due pompe Garbarino in parallelo di 16 kW di potenza accoppiate con motori WEG da 22 kW di potenza e 400 V di alimentazione. Si è quindi analizzata la possibilità di sostituire il gruppo pompa e motore con un gruppo a maggiore efficienza. Attraverso le informazioni fornite dal personale di centrale è stato definita la ripartizione delle ore di funzionamento ai diversi carichi e si è provveduto ad una campagna di misura della potenza assorbita ai diversi carichi (100%, 75%, 50%). Questi dati hanno permesso di individuare in un gruppo motopompa NK200-219 della Grundfoss una miglior combinazione di efficienza complessiva del sistema. Prima dell’estate 2011 si è provveduto all’emissione della relativa pdL di proposta dell’investimento ed alla successiva emissione dell’ordine di acquisto. La pompa è stata quindi installata e messa in servizio a novembre 2011. Si stima di poter di ridurre di circa 38 MWh il consumo annuo di energia nel corso del 2012. A consuntivo l’intervento ha avuto un costo pari a 5,3 k€ con un valore dell’IRR superiore al 60% ed un payback di circa 3 anni. 5 50 04 Responsabilità Economica Nella foto le due pompe reintegro acqua DEMI Foto della pompa nuova installata e funzionante 51 51 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 4.4 Il Programma di Eccellenza Operativa Ripartizione obiettivi cantieri (%) Miglioramento livello del servizio Nel 2005 in Edipower S.p.A. è stato avviato il progetto, poi divenuto programma, di Miglioramento Continuo denominato Euclide. Il programma si è radicato in azienda nel corso degli anni successivi, divenendo un elemento distintivo della stessa. Nel marzo 2011 è stato avviato il Programma di Eccellenza Operativa aziendale, che ricomprende al proprio interno il programma Euclide. Il programma di Miglioramento Continuo Euclide, che da subito si è proposto di affrontare problematiche legate ad aspetti tecnici e gestionali che comportassero soluzioni a costi ridotti, quindi al di fuori dei grandi progetti di investimento, si è connotato per il robusto impianto metodologico; ogni problema che venga gestito con un cantiere Euclide deve necessariamente passare, lungo le 6 fasi di svolgimento previste, al vaglio di diversi “attori”: Team Leader, Referenti di Area, Risorse della Metodologia, Program Manager etc. che comprovano correttezza metodologica e veridicità di quanto riportato nel cantiere stesso. Questo approccio da un lato garantisce estrema solidità al programma, dall’altro però comporta un certo rallentamento nel processo di svolgimento del cantiere, che non sempre trova piena giustificazione (si pensi ad esempio alla gestione dei cantieri che non portano benefici di natura economica, ma di snellimento ed efficientamento dei processi aziendali). Cantieri (n) 1.000 815 748 800 Totale 568 600 385 400 200 216 35 181 0 169 183 180 67 2006 2007 2008 2009 2010 2011 52 Avviati Contenimento FTE Aumento ricavi 12 12 7 2 Aumento disponibilità 16 % 5 Riduzione oneri di sbilanciamento 40 Riduzione dei costi Aumento efficienza 3 3 Sicurezza e ambiente Adempimenti normativi Il mutato contesto in cui si trovano oggi ad operare le imprese di produzione di energia elettrica ha portato ad un’evoluzione del programma di Miglioramento Continuo secondo i principi ai quali si ispira Edipower: efficacia (“ambiremo ad essere i migliori nel fare”), efficienza (“ambiremo ad essere i più snelli nel benchmark”), velocità (“saremo immediati nelle risposte”) e flessibilità (“avremo sempre una risposta a qualsiasi richiesta”). Il Programma di Eccellenza Operativa è il risultato di questa evoluzione: si tratta di un programma volto all’individuazione e sviluppo di tutte quelle iniziative di business anche di tipo interfunzionale mirate, attraverso la riduzione dei costi operativi, e il miglioramento delle prestazioni operative e ambientali, ad assicurare il raggiungimento dell’eccellenza operativa nella Società. Il programma di Eccellenza Operativa si caratterizza per la trasversalità all’interno delle diverse funzioni aziendali, con il coinvolgimento di tutte le Direzioni, al fine di identificare e sviluppare iniziative e progetti (i “cantieri” dell’Eccellenza Operativa) e infine misurarne i relativi benefici economici. I progetti finora inseriti nel programma si riferiscono ai più diversi “ambiti” operativi, dalla flessibilizzazione delle Unità di Produzione termoelettriche alla chiusura di contenziosi e perfezionamento di accordi ai risparmi che discendono dalla negoziazione di contratti e ordini. 04 Responsabilità Economica efficac effi cac efficie cienza ci velocità flessibil Rispetto ad Euclide il programma di Eccellenza Operativa si connota per una più ridotta attenzione per gli aspetti metodologici di svolgimento delle iniziative e per una tensione costante all’individuazione e certificazione dei benefici che discendono da tali iniziative, tra le quali possono essere annoverati anche progetti che comportano importanti investimenti. Anche per il 2011, nella parte finale dell’anno, si è svolta la fase diagnostica del programma presso tutte le unità di produzione. Per quanto riguarda invece il supporto informatico si sono fatti sforzi e tuttora si stanno facendo per arrivare ad una versione 2.0 della stessa che preveda un’ottimizzazione delle funzionalità (maggior aderenza delle analisi tecnico-economiche agli standard aziendali, “gantt dinamico” che permetta di creare e monitorare avanzamenti di attività e eventuali criticità dei progetti, nuova reportistica) e un possibile snellimento del processo in 6 fasi. 53 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 5.0 Responsabilità Ambientale 54 01 Guida al Rapporto di Sostenibilità 5.0 La Responsabilità Ambientale 5.1 I Sistemi di Gestione Ambientale, le Certificazioni e gli Audit 56 5.2 Le Prestazioni Ambientali 56 5.2.1 Le Risorse Energetiche 56 5.2.2 Le Risorse Idriche 58 5.2.3 Le Emissioni in Atmosfera 59 5.2.4 Gli Scarichi di Acque Reflue 60 5.2.5 La Gestione dei Rifiuti e delle Sostanze Pericolose 60 5.3 La Biodiversità 62 5.4 L’Autorizzazione Integrata Ambientale 62 5.5 La Contabilità Ambientale 62 55 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 La Responsabilità Ambientale SENTIAMO LA RESPONSABILITÀ DI OTTIMIZZARE L’USO DELLE RISORSE AMBIENTALI ED ENERGETICHE E LO FACCIAMO CON IMPEGNO, ATTRAVERSO L’ADOZIONE DELLE MIGLIORI TECNOLOGIE, L’ATTUAZIONE DI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE ED IL MONITORAGGIO CONTINUO DELLE NOSTRE PRESTAZIONI AMBIENTALI. 5.1 I Sistemi di Gestione Ambientale, le Certificazioni e gli Audit Edipower si è posta da sempre l’obiettivo di adottare regole e comportamenti finalizzati alla corretta gestione degli aspetti ambientali andando oltre la piena soddisfazione degli obblighi di legge. Coerentemente con il nostro impegno al miglioramento continuo abbiamo deciso di adottare per tutti gli impianti, quale strumento principale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali in campo ambientale, Sistemi di Gestione volontari sottoposti alla verifica e alla certificazione di un organismo esterno accreditato. 5.2 Le Prestazioni Ambientali Nell’ottica del miglioramento continuo delle prestazioni, il progressivo impegno di Edipower per quanto riguarda la prevenzione, il controllo e la riduzione della pressione delle proprie attività sull’ambiente ha portato alla realizzazione di importanti interventi nel corso degli ultimi anni sulle singole unità produttive, che hanno portato benefici in termini di prestazioni ambientali. I risultati ottenuti sono illustrati in dettaglio nelle sezioni dedicate alle singole unità produttive e in Appendice, dove è riportata una tabella riassuntiva dei principali indicatori e dati relativi alle prestazioni di Edipower, tra cui quelle ambientali. 5.2.1 Le Risorse Energetiche Dal 2006 tutti i siti Edipower sono certificati ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001 e aderiscono al Regolamento comunitario EMAS (tutti tranne la Centrale di Brindisi). Nell’ambito dei Sistemi di Gestione Ambientale, nel 2011 sono stati eseguiti 16 audit presso le Unità Produttive, di cui 9 a cura di un certificatore esterno accreditato e 7 da parte di personale interno qualificato, al fine di verificare che tutte le attività che hanno o possono generare un’interazione con l’ambiente siano gestite in modo conforme alla normativa ambientale vigente e secondo le migliori tecniche disponibili. Per quanto concerne l’attività di auditing sui Sistemi di Gestione Integrati, sono stati svolti 3 audit interni (per ulteriori notizie in merito, si veda il capitolo 6, par. 6.1.1, Il Progetto OHSAS). 56 Nelle centrali termoelettriche vengono utilizzati gas naturale, olio combustibile denso (Centrale di San Filippo del Mela) e carbone (Centrale di Brindisi). L’olio combustibile è classificato in base al tenore di zolfo nelle tipologie: • ATZ > 2,5%; • MTZ 1,3÷2,5%; • BTZ 0,5÷1,3%; • STZ < 0,5%. Quantità estremamente ridotte di gasolio vengono utilizzate per gli avviamenti delle caldaie a vapore e per l’alimentazione di apparecchiature di emergenza quali gruppi elettrogeni, caldaie ausiliarie e motopompe antincendio. 05 Responsabilità Ambientale LA POLITICA PER L’AMBIENTE E LA SICUREZZA - PRINCIPI, OBIETTIVI E STRUMENTI Edipower considera il miglioramento continuo delle proprie prestazioni in materia di Ambiente e Sicurezza sul Lavoro uno degli obiettivi prioritari della propria strategia industriale. Consapevole che la tutela dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei lavoratori rappresentano un vantaggio competitivo in un mercato sempre più allargato ed esigente nel campo della qualità e dei comportamenti responsabili, Edipower definisce e aggiorna costantemente la sua Politica per l’Ambiente e la Sicurezza, che individua i principi generali su cui si basano le scelte e le decisioni aziendali in queste materie. Sulla base di tali principi sono stati elaborati gli obiettivi che si intende perseguire e sono stati individuati gli strumenti per raggiungerli. Principi: • La produzione di energia elettrica si realizza garantendo il rispetto e la tutela della qualità dell’ambiente e la salute e la sicurezza del personale interno ed esterno all’azienda. • La riduzione dell’impatto ambientale e il miglioramento degli standard di sicurezza negli ambienti di lavoro rientrano tra i criteri imprescindibili che concorrono alla definizione delle strategie aziendali. • La consapevolezza e il coinvolgimento di ciascuno - dipendenti, collaboratori e fornitori - in merito alle implicazioni ambientali e di sicurezza delle proprie attività costituisce elemento indispensabile per il miglioramento delle prestazioni di tutta l’azienda. • Il rispetto della legalità e la adesione al codice etico nella esecuzione delle attività e nei rapporti con i propri collaboratori, sia interni che esterni, e con i propri fornitori, sono elementi fondanti dello sviluppo economico, sociale e civile. Per tradurre nella pratica operativa tali principi, Edipower si impegna a perseguire i seguenti Obiettivi: • Operare non solo nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza applicabile ma perseguendo tutti i miglioramenti possibili nelle direzioni delineate dagli orientamenti nazionali e internazionali. • Ottimizzare l’uso delle risorse naturali e prevenire l’inquinamento attraverso un impiego razionale ed efficiente dell’energia, l’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, la realizzazione di impianti ad elevato rendimento e l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili a costi economicamente accettabili (BATNEEC). • Promuovere attività ripetute di sensibilizzazione e formazione dei propri dipendenti, collaboratori e fornitori in materia di tutela dell’ambiente e promozione della sicurezza. • Incrementare le attività per la sicurezza e la tutela della salute del personale negli ambienti di lavoro. • Promuovere e mantenere un rapporto di massima collaborazione e trasparenza con le comunità locali e le Istituzioni. • Adottare modalità di gestione che garantiscano il rispetto dei principi di legalità da parte dei propri dipendenti, collaboratori e fornitori nonché la correttezza nelle relazioni con le Istituzioni. Per il raggiungimento degli Obiettivi che si è impegnata a perseguire, Edipower adotta una serie di Strumenti, tra cui: • Adozione di Sistemi di Gestione Ambientale e della Sicurezza e Salute sul Lavoro conformi alle indicazioni legislative e alle norme tecniche e comunitarie di riferimento. • Individuazione di idonei indicatori delle prestazioni ambientali e di sicurezza e loro continuo monitoraggio. • Apertura delle Unità Produttive alle comunità locali e promozione di progetti di valorizzazione della fruibilità delle aree adiacenti le Unità Produttive. • Adozione del Modello Organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/01 e costante sensibilizzazione dei propri collaboratori al rispetto del Codice Etico. • Attuazione di procedure interne di valutazione, qualifica e controllo dei fornitori. La Politica per l’Ambiente e la Sicurezza costituisce il quadro di riferimento per tutte le persone di Edipower nello svolgimento delle proprie attività. Sesto San Giovanni, 15 aprile 2011 L’Amministratore Delegato* Ing. Stefano Pastori * Fino al 25 maggio 2011 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Nel 2011 si è confermata la tendenza a privilegiare complessivamente l’utilizzo di gas naturale rispetto ai combustibili liquidi e al carbone. Tra i diversi tipi di olio, è stato utilizzato esclusivamente quello caratterizzato da un basso tenore di zolfo (BTZ e STZ). Consumo di combustibili 2011 Totale = 2.238 ktep Combustibili liquidi Carbone 14 22 % 5.2.2 Le Risorse Idriche Le risorse idriche sono utilizzate per la produzione di acqua industriale, per la condensazione del vapore e per il raffreddamento degli impianti. Le risorse utilizzate per la produzione di acqua per uso industriale sono: mare, fiume/canale, pozzo e acquedotto. Per contenere l’utilizzo di tali risorse naturali, Edipower recupera parte delle acque reflue prodotte (17% nel 2011). Nel 2011 Edipower ha prelevato 0,3 l/kWh di acqua per uso industriale, in aumento del 9% rispetto al 2010. Relativamente al prelievo di acqua di raffreddamento, l’indicatore specifico ha registrato nel 2011 un valore pari a 171 l/kWh, in lieve aumento rispetto al 2010 (+8%). Entrambi gli aumenti sono da collegarsi alle mutate condizioni di funzionamento dei gruppi di produzione ed in particolare alla maggiore flessibilità richiesta. Ripartizione fonti di approvvigionamento acqua industriale nel 2011 64 Totale = 3.455,43 m3 x 103 Gas naturale Da fiume 19,1 Da mare Per quanto riguarda la produzione idroelettrica, la risorsa energetica è rappresentata dall’acqua turbinata, il cui quantitativo è determinato da misure dirette o ricavato dai coefficienti energetici di ciascun impianto. Nel corso del 2011 la quantità di acqua turbinata è stata pari a circa 11 milioni di metri cubi. 33,5 % 0,4 47,0 Da acquedotto Da pozzo Ripartizione dei combustibili liquidi utilizzati nel 2011 Totale = 506,78 kt Ripartizione fonti di approvvigionamento acqua di raffreddamento nel 2011 Gasolio 1 Totale = 1.948.124 m3 x 103 Olio combustibile STZ 21 78 Olio combustibile BTZ 58 % Da fiume/ canale 51 % Da mare 49 05 Responsabilità Ambientale 5.2.3 Le Emissioni in Atmosfera Le emissioni in atmosfera connesse all’attività di produzione di energia da parte degli impianti termoelettrici sono: biossido di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio, biossido di carbonio, polveri, gas ad effetto serra. L’entrata in vigore del Decreto legislativo n. 152 del 2006 ha determinato, a partire dal 1 gennaio 2008, l’abbassamento dei valori limite delle emissioni in atmosfera dei principali inquinanti relativi ai grandi impianti di combustione, sia in termini di concentrazioni al camino, sia in relazione alle modalità di calcolo del valore medio. Ai nuovi valori limite si sono aggiunte ulteriori prescrizioni regionali relative alla diminuzione del contenuto di zolfo nei combustibili. Infine, dal 1 gennaio 2011, la Centrale di San Filippo del Mela è soggetta a limiti alle emissioni di ossidi di azoto ancora più restrittivi di quelli precedentemente in vigore, ai sensi di quanto prescritto dal Decreto di Autorizzazione Integrata Ambientale. L’adeguamento ai nuovi limiti e prescrizioni, assieme agli interventi sugli impianti completati nel 2009, hanno consentito di mantenere livelli emissivi particolarmente contenuti, anche se, a causa delle mutate condizioni di funzionamento richieste, lievemente in aumento rispetto ai risultati eccellenti ottenuti nel 2010. Le emissioni specifiche nette in atmosfera di biossido di zolfo, ossidi di azoto, polveri e monossido di carbonio sono riportate nel grafico seguente. Emissioni specifiche nette (g/kWh) 0,40 0,32 0,30 0,22 0,16 0,22 0,21 0,04 0,01 0,02 0,01 0,02 0,01 2009 2010 2011 0,30 0,20 0,10 0 SO2 NO2 CO Polveri Relativamente alle emissioni in atmosfera di anidride carbonica (biossido di carbonio), ritenute le principali responsabili dell’effetto serra, il coefficiente di emissione medio di Edipower (grammi di CO2 da combustione per unità di produzione termoelettrica netta) si attesta da diversi anni attorno a valori molto bassi. L’andamento positivo è il risultato di numerose azioni messe in pratica da Edipower, finalizzate ad aumentare l’efficienza del parco produttivo, riducendone i consumi specifici. Tali interventi, assieme al progressivo maggior utilizzo di gas naturale, hanno contribuito ad una riduzione del 20% delle emissioni specifiche nette di CO2 rispetto ai valori registrati nel 2002, anno di nascita di Edipower, e hanno consentito di mantenere i valori di tali emissioni attorno a quelli registrati lo scorso anno (+ 3%). Emissioni specifiche nette di CO2 da combustione (g/kWh) 600 575 561 546 550 529 525 500 2009 2010 2011 A titolo comparativo sono riportati i coefficienti di emissione associati agli impianti termoelettrici soggetti al sistema ETS, fissati a livello nazionale dai Piani di Assegnazione (PNA) delle quote di CO2 sulla base delle diverse tecnologie e dei combustibili utilizzati: • CCGT non cogenerativo e vapore a condensazione (gas naturale): 358 g per kWh lordo prodotto; • prodotti petroliferi (olio, gasolio): 613 g per kWh lordo prodotto; • vapore a condensazione (carbone): 757 g per kWh lordo prodotto. Nel 2011 le emissioni specifiche da combustione, pari a 513 g per kWh lordo prodotto, si collocano in posizione intermedia rispetto a quelle fissate nei Piani di Assegnazione. Nel 2011 le emissioni in termini assoluti ammontano a circa 6,2 milioni di tonnellate di CO2, a fronte di circa 8,4 milioni di tonnellate di quote assegnate per lo stesso anno. Per Edipower l’affidabilità della quantificazione delle emissioni di CO2 è di fondamentale importanza, per questo ha definito e applicato presso tutti gli impianti un sistema di monitoraggio in grado di garantire la massima accuratezza in tutte le fasi di generazione del dato, sottoposto a verifica da parte di un organismo terzo indipendente e accreditato, che ha accertato la correttezza e la precisione di tutto il processo di monitoraggio. 59 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 I dati relativi alle emissioni di anidride carbonica derivano infatti da procedimenti di calcolo, sulla base dei principi di monitoraggio previsti dalla Commissione europea e relative disposizioni italiane di attuazione. In particolare, le emissioni da combustione sono state calcolate in base al consumo di combustibili, ai relativi fattori di emissione, che tengono conto del contenuto di carbonio del combustibile, e di ossidazione, in relazione alla completezza della combustione. Le emissioni derivanti dal processo di trattamento dei fumi (desolforazione e denitrificazione) sono state calcolate in base al consumo di calcare e urea ed ai relativi fattori di conversione. Oltre al biossido di carbonio, gli altri cinque gas a effetto serra disciplinati dal Protocollo di Kyoto sono: metano (CH4), protossido d’azoto (N2O), esafluoruro di zolfo (SF6), perfluorocarburi (PFC), idrofluorocarburi (HFC). Per rendicontare la globalità di tali emissioni, riportandole a quantitativi di CO2 equivalente viene utilizzato per ciascun gas serra il relativo coefficiente GWP (Global Warning Potential), elencati nell’Allegato 2 del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 1 ottobre 2008 (linee guida sugli aspetti economici e sugli effetti incrociati derivanti da attività IPPC). Oltre ai citati gas, ne esistono altri a effetto serra, che sono anche lesivi della fascia di ozono, regolamentati dal Protocollo di Montreal, ovvero clorofluorocarburi (CFC) e idroclorofluorocarburi (HCFC). Per esprimere ogni singolo gas come quantità di CFC-11 equivalente, e poterlo quindi sommare e riportare come effetto totale, si utilizzano i potenziali di impoverimento dell’ozono (ODP), coefficienti specifici riportati nell’Allegato 6 del sopra citato Decreto. Le emissioni di gas a effetto serra relative all’ultimo triennio, espresse come tonnellate equivalenti di CO2, sono riportate in Appendice. È opportuno precisare che per Edipower l’attuazione in Italia del sistema per lo scambio delle quote di CO2 ha implicazioni dirette ridotte dal punto di vista economico, in ragione del particolare modello di business adottato con il contratto di Tolling. Infatti, Edipower svolge attraverso i propri impianti termoelettrici, ad eccezione delle unità 1 e 2 della Centrale di Turbigo e della Centrale di San Filippo del Mela, l’attività di trasformazione in energia elettrica del combustibile di proprietà dei Toller, ai quali fa capo anche la proprietà delle quote di CO2. Ciononostante, l’attenzione ai cambiamenti climatici è forte e si rivolge sia allo sviluppo di tecnologie di produzione da fonti rinnovabili, sia al contenimento delle emissioni di gas ad effetto serra dai propri impianti termoelettrici. 60 Nel 2011 la produzione di energia da fonte idroelettrica ha permesso di evitare l’emissione in atmosfera di circa 1,3 milioni di tonnellate di CO2. Il quantitativo è stato calcolato moltiplicando la produzione idroelettrica lorda per il coefficiente di emissione medio di CO2 pari a 535 g/kWh (Fonte ENERDATA 2009). Gli impianti fotovoltaici hanno consentito, sempre nel 2011, un risparmio di emissioni di CO2, rispetto alla produzione analoga da fonti non rinnovabili, di oltre 1.250 t. Emissioni di CO2 evitate grazie alla produzione idroelettrica e fotovoltaica (kt) 1.500 1.458 1.426 1.272 1.250 1.000 2009 2010 2011 5.2.4 Gli Scarichi di Acque Reflue Gli scarichi idrici rappresentano la quantità di acqua scaricata dagli impianti di trattamento delle acque reflue delle centrali termoelettriche. Dopo appropriato trattamento, tali acque sono in parte recuperate e in parte scaricate nei corpi idrici. I volumi delle acque sono stimati in base alle potenzialità e alle ore di funzionamento degli impianti di trattamento. Nel 2011 la quantità specifica di acque reflue, ossia per unità di energia elettrica netta prodotta, risulta di 0,24 l/kWh, in linea rispetto al dato registrato nel 2010. 5.2.5 La Gestione dei Rifiuti e delle Sostanze Pericolose I principali rifiuti generati dall’attività di produzione di energia elettrica sono costituiti da: • ceneri da carbone; • gessi risultanti dal processo di desolforazione dei fumi; • fanghi derivanti dal trattamento delle acque. Essi sono suddivisi in base alla normativa vigente in Speciali Pericolosi e Speciali Non Pericolosi. 05 Responsabilità Ambientale La gestione dei rifiuti varia da impianto a impianto. In alcuni sono gestiti direttamente utilizzando il deposito temporaneo, in altri lo stoccaggio è regolamentato attraverso autorizzazione esplicita. I quantitativi riportati in Appendice corrispondono alle quantità comunicate annualmente alle Camere di Commercio tramite la dichiarazione “MUD”. Il quantitativo di rifiuti recuperato rappresenta la frazione che viene conferita ad operatori autorizzati, al fine di effettuarne operazioni volte a recuperare i materiali per riutilizzarli invece di smaltirli. La rilevanza di questo parametro è calcolata come percentuale di rifiuti avviati a recupero sul totale di rifiuti smaltiti. I rifiuti che non vengono avviati a recupero sono smaltiti presso discariche autorizzate. La percentuale dei rifiuti avviati a recupero si attesta nel 2011 attorno al 94% per i rifiuti non pericolosi, e al 9% per i rifiuti pericolosi. Rilevanza del recupero di rifiuti (%) 96 100 92 94 75 50 25 10 18 9 0 2009 2010 2011 Rifiuti non pericolosi Rifiuti pericolosi Nel corso dell’anno sono stati realizzati interventi formativi per il personale di alcune unità produttive, riguardanti la normativa ambientale e una sessione relativa alla gestione dei rifiuti. Per tutto il 2011 si è protratta l’attività, da parte del Consulente ADR, riguardante l’osservanza delle disposizioni in materia di trasporto di merci/rifiuti pericolose su strada, che ha coperto le seguenti aree: • osservanza delle disposizioni in materia di carico/ scarico, imballaggio e trasporto di merci/rifiuti pericolose; • consulenza agli impianti nelle operazioni relative al trasporto di merci/rifiuti pericolose; • redazione della relazione annuale, per singolo impianto, sulle attività concernenti il trasporto di merci/rifiuti pericolose. Sono continuate, anche nel 2011, le attività necessarie per l’operatività del SISTRI (Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti) su tutti gli impianti termoelettrici ed idroelettrici di Edipower; si sono concluse le attività di adeguamento gestionale e tecnologico per la piena attuazione, entro i termini previsti, del Sistema. Le nuove modalità operative per la gestione dei rifiuti, introdotte con l’adozione del SISTRI sono state oggetto, anche per il 2011, di sessioni formative destinate al personale degli impianti. Relativamente alla strategia per la gestione e la dismissione delle apparecchiature contenenti PCB, Edipower ha definito piani di gestione degli stessi, che hanno portato alla dismissione di tutte le apparecchiature e contenitori contenenti PCB entro il 31/12/2009, come previsto dalla normativa. Le recenti novità normative sulla gestione complessiva delle sostanze pericolose, introdotte dai Regolamenti n.1907/2006 “REACH” e n.1272/2008 “CLP”, sono state affrontate dalla Società mediante una campagna di formazione rivolta agli utilizzatori di sostanze e miscele pericolose in impianto (RSPP, Responsabili reparto chimico, Responsabili magazzino, Responsabili approvvigionamenti). Inoltre si è avviato lo sviluppo di un data base centralizzato per la gestione della classificazione di pericolosità delle sostanze e miscele chimiche impiegate in impianto, con l’obiettivo di renderlo operativo per la metà del 2012. I risultati raggiunti riguardano un monte ore di formazione pari a 60 ore ed un coinvolgimento di circa 70 persone di staff e impianto. Il nuovo sistema di classificazione, etichettatura, imballaggio delle sostanze pericolose, Regolamento CE 1272/2008 CLP, ha attribuito all’olio combustibile la frase di rischio R50/53, facendo rientrare questa sostanza nell’ambito di applicazione del D.Lgs. 334/99 e s.m.i. (“Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose”, cosiddetta Direttiva Seveso) anche se detenuta in limitate quantità. A seguito di tale variazione di classificazione, le Centrali termoelettriche di Brindisi, Sermide, San Filippo del Mela e Turbigo, sono rientrate a partire dal 1/12/2011 nel campo di applicazione della suddetta normativa e hanno pertanto dovuto ottemperare agli obblighi di cui agli art. 6, 7 e 8 del D.Lgs. 334/99 e s.m.i. 61 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 5.3 Biodiversità Nell’ambito degli iter autorizzativi previsti per la realizzazione dei diversi interventi sugli impianti effettuati negli ultimi anni, in particolare nell’ambito della predisposizione degli studi di impatto ambientale, Edipower ha realizzato opportuni studi di incidenza per valutare le eventuali interferenze delle attività degli impianti stessi sulle specie e sugli habitat presenti nelle aree SIC e ZPS nei dintorni dei siti produttivi. Tutte le analisi effettuate mostrano che le attività svolte non hanno impatti diretti sulla biodiversità di tali aree. Per alcune delle centrali termoelettriche, periodicamente vengono inoltre indagati gli effetti sulla biodiversità tramite il monitoraggio di organismi bioindicatori, con cui è possibile determinare lo stato ecologico dell’area. Si rimanda alla sezione dedicata alle unità produttive, per il dettaglio delle indagini effettuate nel corso dell’anno. 5.4 Autorizzazione Integrata Ambientale Nell’ambito degli adempimenti previsti dalla Direttiva del Consiglio 2008/1/CE, nota con il nome “IPPC” (Integrated Pollution Prevention and Control), avente ad oggetto la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento, recepita in Italia, da ultimo, con la parte seconda del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i., nel corso del 2011 si sono concluse le attività per il primo rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per l’impianto Edipower di Brindisi: il relativo decreto AIA sarà pubblicato nel corso del 2012. Per Autorizzazione Integrata Ambientale si intende il provvedimento che autorizza con prescrizioni l’esercizio di un impianto, e che sostituisce ogni altro visto, nulla osta, parere o autorizzazione ambientale previsto dalla legislazione vigente e necessario per l’esercizio. A gennaio 2011 è stato pubblicato ed è entrato in vigore il decreto AIA per la Centrale di Chivasso. Il decreto AIA per la Centrale di Piacenza era entrato in vigore già nel corso dell’anno 2009, mentre nel corso del 2010 erano entrati in vigore i decreti di AIA per l’esercizio delle Centrali termoelettriche di San Filippo del Mela, Sermide e Turbigo. Ad oggi sono quindi in possesso di AIA le Centrali di Piacenza, San Filippo del Mela, Sermide, Turbigo e Chivasso, mentre si attende la pubblicazione del decreto AIA per la Centrale di Brindisi. 5.5 La Contabilità Ambientale Dal 2004 Edipower ha sviluppato un sistema di contabilità ambientale in grado di rappresentare in modo sistematico e periodico anche la dimensione economica delle attività di protezione ambientale. Si tratta di un sistema di rilevazione, integrato al sistema di contabilità generale; esso permette una migliore conoscenza e organizzazione delle informazioni sui costi ambientali di Edipower, focalizzando l’attenzione sulle aree che richiedono risorse all’azienda per interventi di tutela ambientale. L’attribuzione dei costi segue il criterio della prevalenza della motivazione della spesa. Nel presente rapporto, i costi di esercizio sono stati suddivisi in macro-aree di intervento in linea con gli aspetti ambientali più significativi: 62 05 Responsabilità Ambientale 2009 Aria 2010 2011 Investimenti Spese di esercizio Totale Investimenti Spese di esercizio Totale Investimenti Spese di esercizio Totale 5.786 32.550 7.552 40.102 1.084 5.995 7.079 2.940 2.846 Acqua 480 3.144 3.624 564 254 818 78 342 420 Suolo, sottosuolo, acque sotterranee 113 610 723 0 698 698 222 999 1.221 Rifiuti e altre sostanze 309 3.569 3.878 0 2.713 2.713 213 3.060 3.274 4.079 2.213 6.292 388 1.703 2.091 1.267 2.524 3.791 37.531 17.088 54.619 2.036 11.363 13.399 4.720 9.771 14.491 Gestione ambientale Totale Importi in migliaia di euro • la voce “aria” comprende le spese di esercizio relative alle apparecchiature destinate alla riduzione delle emissioni, quali i desolforatori, i denitrificatori, i precipitatori elettrostatici e le spese per i sistemi di monitoraggio ambientale; • la voce “acqua” comprende le spese destinate ai sistemi di trattamento acque reflue, al monitoraggio sulla qualità delle acque di scarico e all’esecuzione di campagne di misura; • la voce “suolo, sottosuolo e acque sotterranee” comprende le spese per interventi di impermeabilizzazione del terreno e di protezione delle falde e i relativi monitoraggi; • la voce “rifiuti e altre sostanze”, comprende le spese per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti; • la voce “gestione ambientale” comprende i costi sostenuti per la tassa sulle emissioni, le spese per il monitoraggio delle emissioni acustiche, quelle per gli interventi sul miglioramento dell’impatto visivo e per il mantenimento dei Sistemi di Gestione Ambientale. Oltre alle spese prevalentemente dedicate alla protezione dell’ambiente sopra descritte e riportate in tabella, figurano gli investimenti: • legati agli interventi per migliorare l’efficienza degli impianti idroelettrici, che nel 2011 hanno consuntivato 14,8 milioni di euro; • relativi alla realizzazione degli impianti fotovoltaici, che hanno consuntivato dall’inizio della loro realizzazione, 15,3 milioni di euro. Benché tali investimenti non siano riconducibili a motivazioni esclusivamente ambientali, si ritiene comunque opportuno segnalarli, in considerazione delle significative ricadute che comporteranno in termini di riduzione dell’impatto ambientale. Nell’ambito degli investimenti effettuati nel 2011, i maggiori importi sono legati al settore aria, in parte in relazione ad interventi realizzati per adeguare gli impianti termoelettrici alle prescrizioni contenute nei decreti AIA, in parte connessi agli interventi migliorativi sull’impianto di desolforazione dei fumi del gruppo 5 presso la Centrale di San Filippo del Mela. Relativamente alle spese di esercizio, quelle più significative sono anch’esse correlate al comparto aria, per ciò che concerne la gestione degli impianti di abbattimento delle emissioni, e al comparto rifiuti, relativamente al loro smaltimento. 63 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 6.0 Responsabilità Sociale 64 01 Guida al Rapporto di Sostenibilità 6.0 La Responsabilità Sociale 6.1 La Sicurezza come Valore 66 6.1.1 Il Progetto OHSAS 18001 67 6.1.2 La Sicurezza sul Lavoro per i Fornitori 68 6.2 Le Persone 6.2.1 La Composizione del Personale 69 69 6.2.2 Le Politiche di Assunzione del Personale 69 6.2.3 Le Politiche di Formazione e Sviluppo del Personale 70 6.2.4 I Rapporti con i Dipendenti: Edipeople 72 6.2.5 Le Relazioni Industriali e la gestione dei collaboratori 72 6.2.6 Le Iniziative a Favore dei Dipendenti 73 6.2.7 La Comunicazione Interna 74 6.3 I Fornitori 76 6.3.1 Procedure Interne di Qualificazione e Valutazione dei Fornitori 76 6.3.2 Ordini, Accordi Quadro, Convenzioni e Gare 78 6.4 Le Istituzioni 78 6.5 La Comunità 78 6.5.1 Edipower per la Scuola 79 65 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 La Responsabilità Sociale LE NOSTRE ATTIVITÀ SI SVOLGONO NEL RISPETTO DI TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI: DIPENDENTI, FORNITORI, COLLABORATORI E COMUNITÀ LOCALI, IN PARTICOLARE SUI TEMI DELLA SICUREZZA, DELLA CRESCITA PROFESSIONALE E DELLO SVILUPPO LOCALE. 6.1 La Sicurezza come Valore Garantire la tutela della salute e della sicurezza delle persone che lavorano per noi è uno dei valori di Edipower, contenuto nel Codice Etico e nella Politica per l’Ambiente e la Sicurezza dei Lavoratori, ed è uno degli obiettivi del programma di miglioramento continuo che Edipower persegue con determinazione e costanza attraverso specifiche attività ed azioni. La prevenzione e la riduzione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro sono un impegno che Edipower si è assunta e che viene perseguito attraverso l’attuazione di strumenti quali: • linee guida e procedure per la gestione dei processi critici, • verifiche periodiche della conformità alla normativa ed agli standard aziendali, • analisi degli infortuni occorsi e individuazione di azioni correttive, • diffusione dei casi e delle esperienze più significative a tutte le unità produttive, • formazione di tutto il personale in materia di salute e sicurezza. Inoltre Edipower è stata impegnata in maniera particolare per l’adozione di un efficace Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute sul Lavoro; tale sistema contribuisce a migliorare la cultura della sicurezza del personale in quanto prevede la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti, sia dipendenti che personale di imprese esterne. Per quanto riguarda l’attività di audit di sicurezza, nel 2011 sono stati effettuati 19 audit interni presso gli impianti e 19 audit esterni con l’Ente di Certificazione. Gli investimenti e le spese d’esercizio sostenuti per la salute e la sicurezza sul lavoro costituiscono un altro importante indicatore della continua attenzione al miglioramento impiantistico e gestionale. Anche nel 2011 si evidenzia un notevole impegno, confermando l’attenzione che Edipower riserva a questo tema. 2009 Investimenti Spese esercizio Totale 66 2011 1.959 738 1.875 958 1.630 2.099 2.916 2.368 3.974 Importi in migliaia di euro In merito all’andamento infortunistico del personale di Edipower, nel 2011 si sono verificati 3 infortuni sul lavoro; si è quindi registrato un netto miglioramento degli indici rispetto al 2010, confermando gli ottimi valori ottenuti nel 2009 (vedi Appendice). Nel 2011 gli indici di Frequenza e Gravità sono risultati i seguenti: IF = 1,69 (-61%), IG = 0,03 (-77%). Indici infortunistici 10 8 8 6 6 4 Nel 2011 sono state erogate 31.221 ore di formazione sui temi della salute e sicurezza sul lavoro, in particolare su: rischio amianto, rischio elettrico, primo soccorso, sistemi di gestione della sicurezza, rischio chimico, D.Lgs 81/2008. 2010 2 4,29 3 3,14 0,04 0,14 2009 2010 1,69 0,03 0 Infortuni occorsi ai dipendenti Indice di gravità infortuni 2011 Indice di frequenza infortuni 06 Responsabilità Sociale 6.1.1 Il Progetto OHSAS 18001 • Centrale di San Filippo del Mela – Settembre 2011 • Centrale di Piacenza – Dicembre 2011 Nel corso del 2011 è stato completato l’iter per l’adozione del Sistema di Gestione della Sicurezza presso tutte le Unità Produttive, in conformità a quanto previsto dalla specifica norma di riferimento BS OHSAS 18001/2007, secondo il seguente schema: • Nucleo di Tusciano – Maggio 2011 • Centrale di Sermide – Luglio 2011 • Centrale di Turbigo – Luglio 2011 • Nucleo di Mese – Luglio 2011 • Centrale di Chivasso – Agosto 2011 Sono inoltre continuate le attività per il mantenimento del suddetto Sistema di Gestione presso gli impianti di Brindisi e Udine, già certificati nel 2010 ed è iniziata l’attività di integrazione del Sistema Sicurezza ed Ambiente presso tutti gli impianti. Le attività di integrazione si concluderanno entro la fine del 2012 con l’effettuazione presso tutti gli impianti di verifiche integrate Ambiente e Sicurezza condotte dall’Ente Certificatore. Campagna Europea sulla Sicurezza nelle Attività di Manutenzione Anche quest’anno Edipower in collaborazione con il Gruppo EDF e l’OSHA (Occupational Safety and Health Administration) ha aderito alla Campagna di sensibilizzazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il tema sviluppato è stato la “Salute e Sicurezza nelle attività di manutenzione”, il medesimo dello scorso anno, in quanto i temi hanno durata biennale. La Campagna Europea sulla Sicurezza nelle attività di manutenzione si è svolta nella settimana dal 24-29 Ottobre 2011, secondo il seguente calendario: BR 27/10/2011 CH 27/10/2011 ME 26/10/2011 PZ 24/10/2011 SE 24/10/2011 SF 27/10/2011 TL 28/10/2011 TU UD La sicurezza nelle attività di manutenzione Una corretta manutenzione è essenziale per eliminare i pericoli e gestire i rischi sul luogo di lavoro. L’assenza di manutenzione o una manutenzione inadeguata possono provocare gravi incidenti, anche mortali. • La mancanza di manutenzione e di regolare messa a punto di attrezzature e macchinari può determinarne guasti e provocare infortuni agli operatori e ad altri lavoratori (ad esempio scale, nastri trasportatori, gru, paranchi difettosi ecc.). • Scarsi standard di manutenzione sono una delle cause principali di incidenti. La maggior parte degli incidenti derivanti da una scarsa manutenzione riguardano le attrezzature (ad esempio difetti in spine o cavi, scarsa manutenzione di apparecchi a gas) o si verificano per fughe o perdite. • Le attrezzature la cui sicurezza è cruciale possono subire avarie per mancanza di manutenzione, provocando così gravi incidenti. Gli effetti sulla salute possono essere acuti o cronici, possono includere malattie professionali, lesioni gravi o morte. In Europa il 15% degli infortuni mortali e il 20% di tutti gli incidenti sul lavoro sono legati alla manutenzione. La partecipazione di ogni Impianto è stata fondamentale per informare, sensibilizzare e promuovere queste tematiche anche attraverso incontri che hanno coinvolto, oltre agli stessi lavoratori di Edipower, i lavoratori delle ditte appaltatrici. Di seguito, le percentuali relative ai partecipanti alla Campagna OSHA: Impianto Partecipanti Dipendenti Edipower Partecipanti Imprese Terze Totale Dipendenti Edipower BR 58 59 114 51 CH 18 13 52 35 ME 16 0 75 21 PZ 26 6 50 52 26/10/2011 SE + USP 64 9 137 47 28/10/2011 SF 23 13 222 10 TL 20 9 108 19 TU 31 5 39 79 UD % Totale 45 0 72 63 301 114 869 42 67 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 6.1.2 Sicurezza sul Lavoro per i Fornitori FORMAZIONE RSPP Edipower esercita una rigorosa azione di qualifica, controllo e valutazione dei fornitori dal punto di vista della sicurezza per tutte le imprese che operano in appalto presso i nostri siti. Alcune attività, rivolte alla prevenzione dei rischi dei lavori in appalto, sono diventate la nostra prassi: • la qualifica delle imprese fornitrici; • la verifica della documentazione del Responsabile dei Lavori e del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione; • i sopralluoghi sui cantieri per il controllo dell’applicazione delle misure di prevenzione definite (nel 2011 sono stati effettuati 5 sopralluoghi presso i cantieri gestiti dalla Direzione Tecnica); • le valutazione dei fornitori “in campo” per monitorare le prestazioni anche in materia di sicurezza; • la definizione di sanzioni, che arrivano fino alla cancellazione dall’albo fornitori, per le imprese che non rispettano gli standard di sicurezza aziendali; • la richiesta di approfondimenti ed analisi in seguito ad infortuni verificatisi presso i nostri impianti con evidenza delle eventuali azioni correttive adottate. Edipower inoltre fornisce alle imprese terze le opportune informazioni, in particolare in merito ai rischi specifici dell’ambiente in cui andranno ad operare e alle procedure da adottare in caso di emergenza; viene inoltre attuata la cooperazione ed il coordinamento nell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione attraverso la redazione di specifica documentazione (DUVRI) anche al fine di eliminare i rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nelle attività, così come previsto dall’art. 26 del D.Lgs. 81/2008. Nel 2011 sono state organizzate presso la sede di Sesto San Giovanni delle sessioni formative per tutti gli RSPP e ASPP degli impianti al fine di ottemperare all’obbligo di aggiornamento quinquennale, come stabilito dall’art.32 del D.Lgs. 81/2008. Questo ha consentito uno fattivo scambio di informazioni e la condivisione di best practice ed esperienze tra tutti i componenti del Servizio di Prevenzione e Protezione attivo presso i diversi impianti di Edipower. La formazione è stata svolta dall’ente accreditato ISFOP. 68 Per le 4 sessioni in aula, per un totale di 60 ore di formazione, la scelta degli argomenti trattati è stata basata principalmente sulla necessità di affrontare i rischi tipici dell’attività lavorativa presso gli impianti (rischio elettrico con particolare attenzione alle atmosfere esplosive e rischio chimico), di considerare l’impatto dei rischi di nuova valutazione (rischio stress lavorocorrelato, elettromagnetico e rischi derivanti dalla presenza di radiazioni ottiche), di approfondire alcuni aspetti riguardo ai rischi di carattere generale (rischio meccanico con un approfondimento sulla nuova direttiva macchine) ed infine di scendere nello specifico dei rischi che a livello nazionale, anche se non in ambito Edipower, generano il maggior numero di infortuni gravi (rischio da ingresso in spazi confinati e sospetti di inquinamento e rischio di caduta dall’alto). 06 Responsabilità Sociale Per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro delle imprese esterne operanti prevalentemente in manutenzione, nel 2011 si sono verificati 12 infortuni (a fronte di 1.152.125 ore lavorate), che hanno determinato un peggioramento degli indici infortunistici rispetto agli anni precedenti: Indice di Frequenza = 10,4, Indice di Gravità = 6,71. L’alto Indice di Gravità è dovuto essenzialmente ad un infortunio con esito mortale (per cause ancora da accertare da parte dell’autorità competente ma con tutta probabilità non correlate all’attività lavorativa) verificatosi presso la Centrale di Sermide. A seguito di questo repentino innalzamento degli indici sono state avviate a livello centrale delle azioni correttive nei confronti delle imprese terze. Gli indici infortunistici, depurati dell’infortunio presso la Centrale di Sermide, sarebbero risultati più contenuti, con particolare riferimento all’indice di gravità, per il quale pesano i 7.500 giorni di assenza assegnati di norma all’infortunio mortale: Indice di Frequenza = 9,55, Indice di Gravità = 0,20. Il dettaglio per Unità Produttiva è riportato nel capitolo 7. Per quanto riguarda i cantieri soggetti al Titolo IV del DLgs. 81/2008, nel 2011 si sono verificati 2 infortuni, mantenendo così, nonostante un lieve incremento, un buon andamento degli indici infortunistici in rapporto agli indici specifici del settore: Indice di Frequenza = 15,24 e Indice di Gravità = 0,27. 6.2 Le Persone 6.2.1 La Composizione del Personale Edipower, al 31 Dicembre 2011, si avvale della collaborazione di 1.056 dipendenti. La differenza di addetti al termine del periodo, pari a 56 unità, è principalmente attribuibile ad una politica di efficientamento degli organici perseguita attraverso la reiterazione di misure gestionali che hanno favorito l’esodo di personale in possesso dei requisiti pensionistici o prossimi al raggiungimento degli stessi. Le cessazioni totali nell’esercizio 2011 sono state pari a 75 unità. Nel contempo, nel periodo di riferimento, sono state effettuate 19 assunzioni per soddisfare esigenze operative delle Unità Produttive generatesi sia in ambito manutentivo che di esercizio, prevalentemente di giovani diplomati. La composizione del personale, in prevalenza di sesso maschile, è conseguenza della natura dell’attività lavorativa di Edipower negli impianti e, nel 2011, non ha mostrato rilevanti variazioni. La componente femminile della popolazione aziendale è prevalentemente impegnata presso la sede centrale e nello specifico in funzioni di staff. 6.2.2 Le Politiche di Assunzione del Personale Le politiche di assunzione del personale rispondono alla necessità di acquisire nuove competenze e professionalità presenti sul mercato e necessarie a sostenere il piano industriale e di sviluppo del business dell’azienda. La responsabilità della ricerca e della selezione di nuove risorse è attribuita alla Direzione Personale e Organizzazione, che applica criteri di oggettività, trasparenza e pari opportunità. Il processo di reclutamento avviene tramite lo scouting diretto, la ricerca da banche dati interne - ossia analisi e valutazione di candidature spontanee pervenute in forma cartacea o attraverso la piattaforma di recruititng on line accessibile dal sito aziendale - la ricerca da banche dati esterne, o, infine, attraverso la ricerca di candidature specialistiche mediante le inserzioni su quotidiani/riviste/web e attraverso il supporto di società di consulenza. Al fine di fornire una complessiva visione della società e garantire un’immediata integrazione in azienda, è stato messo in atto uno specifico programma d’inserimento indirizzato ai nuovi assunti, che prevede un’informativa in merito alle norme di legge e di contratto applicate, le norme di sicurezza e salute dei lavoratori e le relative procedure di prevenzione, le politiche aziendali e le norme del Codice Etico. A tale scopo, viene fornito ai neoassunti, oltre a copia del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore elettrico, il Manuale Gestionale Informativo, in cui sono state raccolte tutte le informazioni utili, da una breve illustrazione della storia di Edipower, alle assenze di legge e contrattuali con le relative modalità di utilizzo, a chiarimenti sulla lettura del prospetto paga, ai servizi offerti, ecc.. Tale Manuale è altresì pubblicato sul Portale Aziendale a disposizione di tutti i lavoratori. Edipower svolge regolarmente analisi riguardanti l’anzianità previdenziale del personale, distinte per profili professionali e per unità produttiva, tenendo conto anche di eventuali contribuzioni figurative (quali ad es. quelle motivate dai riconoscimenti di esposizione all’amianto). In ragione di quanto sopra, gestisce con congruo anticipo possibili situazioni di 69 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 turnover critico, quali ad esempio, le figure apicali del turno e della manutenzione, nonché i profili chiave della sede direzionale. Le suddette analisi non hanno evidenziato particolari criticità, come si evince anche dai dati relativi al turnover, riportati in Appendice. 6.2.3 Le Politiche di Formazione e Sviluppo del Personale Edipower presta particolare attenzione allo sviluppo delle risorse umane e alla loro partecipazione agli obiettivi societari poiché vede la persona al centro dei processi produttivi, ne considera l’unicità e l’apporto al conseguimento degli obiettivi d’impresa. Per Edipower la valorizzazione delle persone passa anche attraverso la formazione, considerata la leva chiave per il successo nel lungo termine dei piani aziendali. Con questo obiettivo in questi anni è stato implementato un sistema articolato di valutazione che rappresenta la base per definire i percorsi di sviluppo di singoli o di gruppi professionali, ed è focalizzato sui seguenti aspetti: • Competenze tecniche e gestionali; • Prestazioni, ovvero i risultati dell’attività annuale dei dirigenti e dei quadri; • Potenziale di crescita professionale delle risorse chiave. In questi anni, sono stati definiti dei programmi formativi ad ampio spettro, rivolti sia allo sviluppo delle competenze tecniche distintive, sia allo sviluppo delle competenze tecniche gestionali “trasversali”, finalizzati tutti a diffondere modi di lavorare comuni e allenare le risorse sulle competenze critiche e i comportamenti funzionali alle sfide aziendali. In particolare, per consentire al personale tecnico d’impianto di interpretare al meglio i propri ruoli e presidiare le rispettive aree di responsabilità, sono state realizzate – come ogni anno – iniziative differenziate di formazione/addestramento per gli impianti termici a ciclo tradizionale, per gli impianti a ciclo combinato, nonché per i nuclei idroelettrici. Complessivamente nel 2011 le attività formative hanno interessato 915 dipendenti, l’86,6% della popolazione aziendale per un totale di 56.256 ore, così ripartite: • Ambiente e Sicurezza: 32.470 ore (di cui 31.221 ore dedicate alla sicurezza e igiene sul lavoro e 1.249 ore dedicate all’ambiente in ambito EMAS); • Addestramento tecnico e formazione specialistica interna: 8.198 ore 70 • Formazione istituzionale interna: 4.119 ore (focalizzate prevalentemente sullo sviluppo delle competenze gestionali critiche per ruoli di alto profilo, quali finance, strategia, visione sistemica, gestione delle risorse umane etc.). • Lingue: 3.870 ore (ivi compresi il programma di formazione alla lingua inglese definiti per le figure di staff e di impianto che necessitano della conoscenza della lingua per il presidio delle proprie attività, e il corso di francese messo a punto per i Direttori) • Formazione specialistica esterna: 7.599 ore. Le attività formative realizzate nel 2011 sono state caratterizzate da interventi mirati allo sviluppo di conoscenze e abilità di figure professionali specifiche, in particolare sono stati sviluppati diversi programmi di sviluppo manageriale – destinati ai quadri e ai dirigenti della Società – focalizzati sullo sviluppo delle competenze gestionali critiche per i ruoli di alto profilo (visione sistemica, problem solving creativo, negoziazione, etc.), mirati favorire l’ampliamento degli orizzonti e il confronto con scenari e realtà operative differenti, per un totale di 825 ore. 56.256 Ore di formazione 32.470 915 Dipendenti formati Ore di formazione su sicurezza e ambiente 06 Responsabilità Sociale CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE Ambiente e Sicurezza: È rivolta alla generalità del personale per consentire un apprendimento permanente ed un costante aggiornamento delle conoscenze e abilità professionali. È indirizzata principalmente sulle tematiche riguardanti Sicurezza e igiene del lavoro e Ambiente: si concretizza in attività di formazione e informazione in adempimento degli obblighi previsti dalla vigente normativa in materia, con l’obiettivo di creare conoscenze e competenze, sia generali che specifiche, che contribuiscano alla messa in atto di comportamenti corretti in relazione ai principi rispettivamente della sicurezza e della protezione dell’ambiente. Addestramento tecnico e formazione specialistica interna Mira ad arricchire le competenze di base e professionali, utili a ricoprire al meglio il ruolo assegnato, ed è volta ad ampliare il bagaglio delle conoscenze e le capacità “core” per l’azienda. È principalmente focalizzata sull’aggiornamento tecnico-professionale, per il mantenimento di un adeguato livello di professionalità. In particolare tende a trasferire, sia attraverso strumenti didattici che attraverso l’esperienza operativa, abilità ben definite e controllabili relative ai “saperi di mestiere” (“Montaggio del macchinario idraulico”; “Misura vibrazioni macchine rotanti” etc.) o all’arricchimento professionale più generale (quali ad es. Euclide, etc.). Formazione istituzionale interna Si tratta di iniziative che hanno ad oggetto la sfera comportamentale, progettate e organizzate dall’azienda, anche rivolte a famiglie professionali definite. Sono finalizzate allo sviluppo delle competenze trasversali, cioè al complesso delle caratteristiche personali che danno luogo ai comportamenti richiesti dall’azienda alle sue risorse, e che hanno un impatto sui risultati aziendali (“Team building”, “Laboratori sulla leadership” etc.). Lingue Attività mirata ad assicurare ai collaboratori un adeguato livello di conoscenza della lingua straniera, quando ciò sia necessario per le attività affidate. Informatica Attività mirata ad assicurare ai collaboratori un adeguato livello di conoscenza degli applicativi informatici necessari alle attività affidate. Formazione specialistica esterna Tipicamente improntata allo sviluppo individuale, ma può anche vedere come destinatari interi gruppi professionali, mira al consolidamento e allo sviluppo delle competenze distintive dell’azienda, al fine di creare e potenziare figure professionali critiche, sia con riferimento alle posizioni attuali che a ruoli evolutivi. Tende quindi ad incrementare la capacità di intervenire in situazioni innovative e a creare nuove abilità. Comprende la partecipazione tanto a corsi mirati all’ampliamento ed al rafforzamento di competenze specifiche di tipo tecnico (“Strategie per competere nel mercato elettrico”, “Gestire l’azienda attraverso le analisi economiche”, “Qualifica di saldatura”, “Controlli di qualità” etc.), quanto a convegni, workshop e forum (ad es. “Energy summit”, “Forum dai manager di manutenzione”, etc.). 71 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 6.2.4 I Rapporti con i Dipendenti: Edipeople 6.2.5 Le Relazioni Industriali e la gestione dei collaboratori In un periodo di transizione quale quello che ha caratterizzato l’anno 2011, abbiamo pensato che le persone di Edipower avessero bisogno di sentirsi ancorate ad identità professionali (fatti e stili di lavoro) ben definite, indipendentemente dalle possibili evoluzioni del contesto organizzativo. Abbiamo così proseguito il lavoro avviato lo scorso anno con il Progetto Edipeople, sviluppando una delle proposte avanzate dai gruppi di lavoro, impegnati nella creazione delle condizioni di base per un clima positivo e sereno sul lavoro. Si tratta di un’iniziativa di branding e di comunicazione interna che intende far leva sul senso di appartenenza e di orgoglio delle persone di Edipower. I driver che sono stati seguiti nella definizione dei contenuti: • Identificare le aree valoriali di Edipower. • Valorizzare le iniziative di attenzione verso le persone e i territori, divenute patrimonio dell’identità professionale di tutti. • Tradurre i valori in messaggi semplici e diretti, capaci di sintetizzare il modo di lavorare in Edipower. • Utilizzare gli spazi fisici delle sede e degli impianti come media, per trasmettere i messaggi e i valori, con cui le persone vengono a contatto ogni giorno, specie nei luoghi di socializzazione. • Realizzare dei manifesti che sintetizzino i temi chiave e le iniziative più importanti. Il rapporto di lavoro dei dipendenti di Edipower è regolato dalla Contrattazione Collettiva Nazionale vigente nel settore elettrico. Al fine di valorizzare ed incentivare il raggiungimento di risultati eccellenti, Edipower ha sviluppato una contrattazione di secondo livello, che prevede un sistema di incentivazione economica per tutti i dipendenti, correlato, da un lato, ad indicatori economici che misurano l’andamento generale dell’Azienda, e, dall’altro, a specifici obiettivi di produttività assegnati alle singole unità produttive. Tale contrattazione integra, in termini di maggior favore, le previsioni del contratto collettivo relative a specifici istituti contrattuali (trasferte, ticket restaurant, ecc.). EDIPEOPLE Aree valoriali di riferimento: • Sicurezza • Regole • Territorio • Solidarietà • Futuro sostenibile • Eccellenza • Mestiere 72 L’orario di lavoro è di 38 ore settimanali. Quanto alle forme contrattuali utilizzate, si evidenzia che il 97% dei dipendenti in forza è legato all’azienda da contratti full-time o part-time a tempo indeterminato e solo il 3 % da contratti atipici disciplinati dalla legge Biagi (che comprendono contratti di lavoro a progetto e contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato): questi ultimi sono utilizzati soprattutto per la necessità di inserire professionalità specialistiche nei team di progetto sugli impianti, ovvero allo scopo di soddisfare temporanee e specifiche esigenze. 06 Responsabilità Sociale Per accrescere le opportunità di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, nel corso dell’anno 2011 Edipower ha inserito 3 stagisti, di cui 1 laureando e 2 laureati, sulla base di specifiche convenzioni con le Università. Edipower, inoltre, ha realizzato un Modello di Relazioni Industriali di alto profilo, teso a valorizzare il confronto con le Organizzazioni Sindacali quale efficace strumento per la gestione attiva dei cambiamenti e per garantire il conseguimento, quanto più possibile, di scelte condivise. Al fine di garantire quanto sopra, la Società Edipower fornisce alle Organizzazioni Sindacali adeguate informazioni in merito al piano industriale aziendale ed ai principali indicatori economici, in modo tale da consentire alle stesse Organizzazioni Sindacali di poter esprimere, in sede di confronto, la loro autonoma capacità propositiva e di valutazione su materie di rilevante importanza, quali ad esempio processi di riorganizzazione del lavoro o ristrutturazione. Tale collaudato modello ha consentito di individuare ed attuare soluzioni gestionali ed organizzative di efficienza operativa e di continua razionalizzazione degli organici; si segnalano in particolare per l’anno 2011 le intese raggiunte per la Centrale termoelettrica di Piacenza e per il Nucleo Idroelettrico di Tusciano che hanno consentito di progredire ulteriormente verso il modello organizzativo di riferimento, nonché le specifiche intese raggiunte per gli impianti di San Filippo del Mela e Brindisi finalizzate ad individuare soluzioni di efficienza gestionale ed economica durante i periodi di non utilizzo produttivo degli impianti. 6.2.6 Le Iniziative a Favore dei Dipendenti Nella convinzione dell’assoluta centralità che le persone hanno nel conseguimento del successo organizzativo, costruire un saldo legame con loro mediante la cura del loro “benessere” e la valorizzazione delle esigenze personali, in termini di ricomposizione della vita lavorativa con quella privata, non può che essere un buon investimento nel medio e lungo termine. Infatti, quanto più le persone sentono di far parte di un’azienda – perché ne condividono il progetto e la cultura – e apprezzano i vantaggi di questa adesione, tanto più sono in grado di dispiegare il proprio potenziale e rafforzare il proprio ingaggio. Alla luce di ciò Edipower ha istituito un vero e proprio sistema di “welfare” aziendale. Questo è stato fatto mettendo a disposizione di tutti i dipendenti (dirigenti, quadri, impiegati ed operai) un ampio pacchetto, che spazia dai servizi per la salute ad iniziative per il tempo libero, agevolazioni agli acquisti, etc., da una parte mediante l’offerta dei CRAL (Circoli Ricreativi Aziendali per i Lavoratori) e dei Fondi Sanitari Integrativi, dall’altra mediante la stipula di convenzioni “ad hoc” da parte dell’Azienda. Le principali iniziative: Salute e Sanità • Assistenza sanitaria diretta: convenzioni con strutture sanitarie a condizioni e tariffe agevolate, per usufruire di prestazioni sanitarie, non usufruibili in tempi brevi o non previste dal Servizio Sanitario Nazionale. • Assistenza sanitaria indiretta: possibilità di avvalersi di qualsiasi struttura sanitaria privata di fiducia e di richiedere il successivo rimborso, in caso di prestazioni sanitarie non usufruibili in tempi brevi o non previste dal Servizio Sanitario Nazionale. • Fondo Handicap: fondo finalizzato all’integrazione dei servizi sanitari offerti dallo Stato, dagli Enti Locali, dalle strutture sanitarie pubbliche in favore delle persone in possesso di certificazione sanitaria rilasciata ai sensi della legge 104/92, o che attesti la cecità assoluta, il sordomutismo, l’invalidità al 100%. • Emergenze sociali: interventi a favore delle persone in situazione di emergenza sociale (come ad es. tossicodipendenza, alcolismo, etc.). • Medicina preventiva: avvio di specifiche campagna di prevenzione. Sono state realizzate una campagna di prevenzione oncologica sulla base di una convenzione con la Lega Italiana Lotta ai Tumori (LILT); tra il 2005 e il 2006, è stata realizzata una campagna di prevenzione cardiovascolare. • Assicurazioni: copertura assicurativa per morte o invalidità permanente derivante da infortunio professionale o extraprofessionale, predisposta a cura e spese dell’Azienda (per tutti i dipendenti). È inoltre attiva una polizza Kasko a favore dei dipendenti che, previa autorizzazione del rispettivo Responsabile, si trovano nella necessità di utilizzare la propria autovettura per viaggi di lavoro. • Presidio sanitario: presso la sede di Sesto San Giovanni (per i circa 200 dipendenti presenti): è garantito tutti i giorni lavorativi della settimana tramite la presenza di personale infermieristico professionale presso il locale Infermeria. Previdenza • Fondi Pensione: per i dirigenti, quadri, impiegati ed operai sono garantiti fondi integrativi per la previdenza. 73 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Scuola • Contributi scolastici: per concorrere ai costi sostenuti dalle famiglie sono stati istituiti dei contributi per la scuola media superiore (concorso spese scolastiche, premi scolastici, borse di studio) e per l’università (concorso spese universitarie, borse di studio, master). Turismo • Pacchetti vacanze: possibilità di acquisto di pacchetti vacanze in strutture convenzionate, a condizione economiche agevolate. Cultura, arte e sport • Eventi speciali: organizzazione di eventi culturali e sportivi. • Contributi: possibilità di rimborso delle spese dedicate ad attività sportive. Convenzioni varie • Attraverso la stipula di apposite convenzioni è possibile acquisire beni, prestazioni e servizi a condizioni particolarmente vantaggiose. Tra queste: • La convenzione con l’istituto bancario SAN PAOLO IMI, per il rilascio ai dipendenti di carte di credito. • La convenzione con il Gruppo Fiat per l’acquisto di autovetture. • La convenzione per il Noleggio Auto a lungo termine (a condizioni agevolate e con addebito sul conto corrente del dipendente) di alcuni modelli di automobili del Gruppo Fiat, attivata con Leasys S.p.A. nel 2007. 74 Mobilità casa/lavoro • “Servizio Navette” privato: servizio istituito dal 2003 per agevolare i dipendenti al raggiungimento della sede di Sesto San Giovanni, assicurando frequenti collegamenti (per un totale di circa 7 ore al giorno) con la stazione ferroviaria e la fermata della metropolitana MM1 di Sesto San Giovanni. • Abbonamenti mezzi pubblici: dal 2007 è attiva una convenzione con ATM per l’acquisto dell’abbonamento annuale a prezzo ridotto. Edipower, infine, riconoscendo l’importante valore sociale del volontariato come espressione di partecipazione e condivisione solidale, compatibilmente con le esigenze di servizio, garantisce ampia disponibilità alle richieste di partecipazione ad iniziative di solidarietà da parte dei propri collaboratori. 6.2.7 La Comunicazione Interna Nel 2011 nell’area “News ed eventi” del portale aziendale viene pubblicato mensilmente “Edipower Informa” un notiziario che illustra le principali novità del settore dell’energia e fornisce informazioni sulla vita aziendale. Viene riservato ampio spazio anche alle curiosità e ai momenti di aggregazione, anche non istituzionale, delle persone di Edipower, incoraggiando la loro collaborazione nella stesura degli articoli e alla individuazione dei temi d’interesse, con l’obiettivo di favorire una migliore conoscenza delle attività in corso e la coesione tra colleghi. 06 Responsabilità Sociale Gli accessi all’area della newsletter sono stati ogni mese circa 2000. Il piano editoriale prevede alcuni appuntamenti fissi: • Lo scenario del mondo dell’energia, con intervista a personalità del settore e il commento di personaggi autorevoli dell’Azienda. • Le novità dalle direzioni e dagli impianti di produzione. • L’andamento del mercato elettrico. • Gli aggiornamenti sul mercato delle materie prime. • Le news su Ediportal. • Uno spazio dedicato all’innovazione, collegata al settore energetico e non. • Le recensioni di libri e film. La Smart Utility in Edipower Le Utility ogni giorno affrontano sfide di mercato e di settore che le costringono ad evolversi e a mettersi in discussione in un contesto economico di crisi. Occorre, pertanto, diventare ‘smart’, ossia veloci, rapidi, intelligenti, per affrontarle. All’interno del nuovo contesto, Ediportal fornisce nuovi strumenti a supporto dell’operatività che agevolano l’accesso ai dati semplificandone la fruizione per • Migliorare la condivisione delle informazioni • Accelerare i tempi di reazione Ad oggi sono presenti su Ediportal: Il cruscotto del manager Il cruscotto del manager è dedicato a tutti i gestori di risorse di Edipower. Consente di avere accesso ai dati dei propri collaboratori. A titolo di esempio: • Dati anagrafici; • Dati retributivi; • Informazioni relative alla storia professionale e formativa; • Job description. Il cruscotto dei principali dati societari Tutti i dipendenti di Edipower hanno accesso ad alcuni dati, mensili e progressivi, che illustrano l’andamento dei principali indicatori economici e tecnici di Edipower: • Dati economici: M.O.L., Risultato netto; • Dati tecnici: Indisponibilità Statistica, Produzione netta totale termoelettrico ed idroelettrico suddivisa per impianto. ... A breve verrà rilasciato Il cruscotto fatture Il cruscotto idro Il cruscotto del chimico Il cruscotto consente di avere accesso in maniera veloce alle informazioni di sintesi sull’andamento delle attività di benestare per le fatture inevase. Ad esempio è disponibile una sintesi dello stato, in numero ed in valore, delle fatture arrivate inevase che sono già state approvate o sono in attesa di approvazione Il cruscotto consente di visualizzare i principali dati real time per ciascun Nucleo Idroelettrico. A titolo di esempio: • Potenza istantanea totale del Nucleo; • Interventi di manutenzione programmata in corso; • Dati idraulici e potenze delle principali Centrali: Livello, Derivata, Sfioro e Potenza. Per rendere più facilmente accessibili alcuni dati sul funzionamento chimico delle centrali da parte del personale di sede e di impianto, è stato elaborato un cruscotto che consente di avere accesso in tempo reale ad alcuni dati sotto forma di trend evidenziando alcune soglie di attenzione. A titolo di esempio: • Conducibilità totali • Conducibilità acide • SiO2 – O2 75 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 6.3 I Fornitori In coerenza con quanto richiesto dal Codice Etico, Edipower si impegna a: • non discriminare tra i fornitori e consentire, a tutti coloro che hanno i requisiti, di competere per l’assegnazione dei contratti sulla base di criteri oggettivi, dichiarati, trasparenti e documentabili; • mantenere un dialogo franco ed aperto con i fornitori in linea con le migliori consuetudini commerciali e applicare le condizioni contrattualmente previste; • evitare situazioni di eccessiva dipendenza sia per Edipower sia per il fornitore; • operare nel rispetto di leggi e normative vigenti. A garanzia di una sempre più trasparente applicazione dei principi che ispirano le relazioni di Edipower con i suoi fornitori, nel corso del 2011 è stato consolidato l’utilizzo del Portale Acquisti denominato ESPO (E-Sourcing Power), attraverso il quale vengono pubblicate le richieste d’offera e le gare ed i fornitori possono inviare le loro offerte tecnico-economiche in formato elettronico. ESPO garantisce la completa tracciabilità di tutte le fasi di gara, la trasparenza nella negoziazione e la riduzione dei tempi di gara. Inoltre è noto come l’utilizzo di strumenti di e-sourcing comporti la drastica riduzione dei documenti cartacei garantendo così un processo di acquisto più efficiente e ambientalmente sostenibile. A solo un anno dall’introduzione di ESPO il 54% del valore dell’ordinato dell’anno è scaturito da gare gestite “in elettronico”, alle quali hanno partecipato complessivamente più di 300 fornitori. Edipower ha curato con grande attenzione, sia nella fase di progetto e sviluppo che nel primo anno di esercizio, il coinvolgimento e il supporto ai fornitori nell’utilizzo del Portale (si veda box a pag. 77). 6.3.1 Procedure Interne di Qualificazione e Valutazione dei Fornitori Nel 2011 Edipower ha ulteriormente rafforzato l’enfasi sulla qualifica dei fornitori: circa il 90% degli ordini è stato emesso a fornitori sottoposti con esito positivo al processo di qualifica. Ciò ha consentito di concentrare gli acquisti sulle aziende leader nel proprio settore di appartenenza e che garantiscano performance qualitative (sia tecniche che di tutela e protezione dell’ambiente e della salute e sicurezza dei lavoratori) adeguate agli standard Edipower. 76 I fornitori che vogliono proporre la loro candidatura all’Albo Fornitori devono registrarsi al sito internet di Edipower ed inserire le informazioni e la documentazione prevista dal questionario di qualifica. Successivamente la pratica è sottoposta ad una valutazione tecnica, commerciale e patrimonialefinanziaria. Per i fornitori di servizi è prevista anche una valutazione degli indici infortunistici. La qualifica del fornitore rende possibile l’assegnazione di ordini da parte della Direzione Approvvigionamenti; il sistema di controllo impedisce l’approvazione di ordini e contratti se il fornitore non è qualificato. È previsto anche un sistema di valutazione trimestrale della performance dei fornitori (il cosiddetto Vendor Rating) per tutti i fornitori di beni o servizi attivati per importi superiori a 30.000 €. Nel corso del 2011 Edipower ha ulteriormente migliorato il processo di qualifica dei fornitori promuovendo e realizzando una revisione strutturale dell’albero merceologico rafforzando i controlli e le valutazioni dei fornitori di beni e servizi strategici per la qualità della performance tecnico-economica e ambientale dei propri impianti (Albo Fornitori) e snellendo al contempo il processo per gli approvvigionamenti non critici. In sede di qualifica dei fornitori viene effettuata una valutazione del rischio di controparte nel rispetto dei principi di controllo previsti dal Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, finalizzato ad una verifica dell’attendibilità commerciale e professionale dei fornitori, dell’assenza di assoggettamento a indagini, dell’assenza di sedi in paesi esteri noti come centri off-shore o al di fuori della c.d. ‘White List’, dell’onorabilità in termini di non appartenenza alle ‘liste di riferimento’ stilate da organismi nazionali e internazionali. Con riferimento più specifico al rispetto dei diritti umani, tutti i fornitori di Edipower sono obbligati a sottoscrivere contratti che contengono clausole specifiche di conoscenza e accettazione del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/01 e del Codice Etico, che impegna i fornitori al rispetto della dignità delle persone tutelandone l’integrità morale e impedendo comportamenti discrimintori basati su opinioni politiche e sindacali, religione, nazionalità, età, sesso e orientamento sessuale (Codice Etico - sezione 1A). 06 Responsabilità Sociale ESPO_ E-SOURCING POWER Da poco più di un anno la Direzione Approvvigionamenti si è dotata del Portale Acquisti, la piattaforma per la gestione delle gare elettroniche, denominata ESPO, acronimo di E-Sourcing Power: i fornitori, che sono invitati alle gare, possono inserire le proprie offerte tecnico-economiche direttamente su ESPO, ed hanno la possibilità di accedere all’area documentale, definita C-Folder, per lo scambio di documenti, specifiche, dettagli tecnici, ecc. I Fornitori di Edipower invitati a partecipare alle gare elettroniche ricevono una mail di invito e scaricano in tempo reale tutta la documentazione relativa alla gara (con evidenti risparmi in termini di tempo); possono altresì richiedere, sempre attraverso ESPO chiarimenti sulla gara e ottenere informazioni aggiuntive, e ovviamente inserire le proprie offerte tecniche ed economiche... Il tutto tramite un semplice click! Il Portale Acquisti garantisce, tra l’altro: • una sempre maggiore trasparenza nella gestione delle gare, anche per importi minimi, in quanto tutte le offerte ed i successivi rilanci sono mappati elettronicamente; • la riduzione dei tempi di avvio delle gare e ricezione delle offerte; ciò ha consentito alla Direzione Approvvigionamenti di ridurre il peso delle attività operative a vantaggio di quelle a contenuto strategico, quali il market scouting e gli audit presso i fornitori; • la possibilità di utilizzare l’area collaborativa per lo scambio documentale con i fornitori, anche al di fuori della gara, riducendo i tempi di trasmissione della documentazione. Altro grande vantaggio del nuovo sistema è di rendere il processo di acquisto più efficiente ed ecosostenibile grazie all’annullamento dei tempi postali, alla drastica riduzione della carta e degli archivi fisici: le richieste d’offerta sono semplicemente pubblicate su ESPO e rese immediatamente disponibili ai fornitori invitati. Tutto il processo di gara viene tracciato dal sistema garantendo massima trasparenza, in tutti gli step della negoziazione (offerte e rilanci successivi). Il sistema è stato progettato anche per l’utilizzo di strumenti negoziali evoluti, quali le aste on line, soprattutto per alcune categorie merceologiche (per esempio per i prodotti “a catalogo” o standard). Entro 24 ore dalla pubblicazione della gara, tutti i fornitori invitati vengono contattati telefonicamente dal Customer Support di Edipower che provvede ad illustrare le funzionalità di ESPO, nonché a fornire utili informazioni sulle modalità di presentazione dell’offerta. I fornitori stessi, se necessitano di qualsiasi aiuto, possono contattare il Customer Support in qualunque momento della gara fino alla conclusione della stessa. Nel corso del 2011 abbiamo potenziato la disponibilità del Customer Support raddoppiando le ore di servizio (da 4 a 8 ore giornaliere). Ad un anno di vita dall’introduzione di ESPO sono state bandite quasi 200 gare, alle quali sono stati invitati più di 300 fornitori, dalle grosse multinazionali fino ad arrivare ai piccoli fornitori locali. Ciò denota l’assoluto agio nell’utilizzo del Portale Acquisti da parte degli attori esterni coinvolti, anche grazie al supporto del Customer Support, sempre disponibile ad aiutare i nostri fornitori all’utilizzo corretto di ESPO. Il 54% dell’importo ordinato dell’anno è scaturito da una gara elettronica gestita con ESPO. Tra gli obiettivi del 2012 oltre all’estensione dell’utilizzo di ESPO, verrà lanciata una survey a tutti i fornitori che hanno partecipato ad almeno una gara elettronica in modo da raccogliere il livello di soddisfazione nonché gli spunti e i suggerimenti per rendere ESPO ancora più fruibile e semplice da utilizzare. 77 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 6.3.2 Ordini, Accordi-quadro, Convenzioni e Gare Il volume d’acquisto di Edipower nel 2011, esclusi i combustibili e gli investimenti, si assesta a circa 132 milioni di euro, di cui circa il 78% per appalti e servizi e il 22% per acquisti di beni e materiali. Gli ordini emessi nel 2011 sono così ripartiti (per valore dell’ordinato): • 75% ordini aperti e Contratti Quadro, • 24% ordini chiusi, • 1% Convenzioni locali. Da sempre Edipower promuove l’imprenditoria e l’economia dei territori in cui opera nel rispetto delle condizioni di mercato e delle pratiche di trasparenza ed equità, incentivando le imprese locali a diventare fornitori qualificati. Il supporto all’imprenditoria locale è favorito anche dalla presenza di Edipower negli organi di rappresentanza delle associazioni datoriali. La provenienza dell’ordinato da fornitori italiani è stata per l’anno 2011 pari a circa 98%; per gli impianti del Mezzogiorno la provenienza italiana significa molto spesso provenienza provinciale o regionale. Nel corso degli ultimi anni Edipower ha razionalizzato il numero degli ordini emessi (1.133) privilegiando l’emissione di contratti quadro per acquisti ripetitivi allo stesso fornitore, o la stipula di convenzioni locali per piccoli acquisti ripetitivi di forniture destinate agli impianti. Ciò ha consentito una maggiore fidelizzazione dei fornitori e la costituzione di rapporti più stabili garantendo loro una visibilità a lungo termine, con benefici in termini di efficientamento del ciclo passivo e di saving generati. Nel 2011 sono stati attivati 803 fornitori, dei quali 530 hanno ricevuto almeno un ordine nel triennio 2008-2010. 6.4 Le Istituzioni Edipower ha una relazione estremamente forte con i territori che ospitano le unità produttive e le istituzioni che lo governano. La Società partecipa attivamente alle iniziative delle Associazioni Imprenditoriali di settore di cui fa parte, quali Confindustria, Assoelettrica, Assocarboni ed Eurelectric, e di quelle Territoriali ove hanno sede le unità produttive, partecipando attivamente con nostri rappresentanti per definire posizioni comuni e sostenere le iniziative associative di interesse per il settore energetico. In applicazione alle Regole di Comportamento espresse nel Codice Etico, Edipower non finanzia né supporta partiti politici. I rapporti con i rappresentanti delle forze politiche sono finalizzati esclusivamente ad approfondire la conoscenza delle tematiche di interesse ed a promuovere in modo trasparente le proprie posizioni. 6.5 La Comunità Edipower dedica grande impegno ai rapporti con la collettività ed è molto attenta alle comunità ed ai territori che ospitano le unità produttive. L’obiettivo di consolidare un rapporto diretto con il territorio ed i principali Stakeholder, è perseguito attraverso attività di comunicazione mirate o progetti specifici, in collaborazione con le Istituzioni Pubbliche Locali, Associazioni varie, i cittadini, la stampa e le TV locali: • comunicazione istituzionale, articolata in diversi livelli (nazionale, locale, con i media, le istituzioni, le associazioni ambientaliste, le associazioni di categoria); • informazione e sensibilizzazione della collettività sui temi della produzione di energia, del rispetto dell’ambiente e delle norme di sicurezza, mediante varie iniziative rivolte a tutti i soggetti locali e, soprattutto, alle nuove generazioni (progetto “Edipower per la Scuola”); 78 06 Responsabilità Sociale • informazione istituzionale attraverso il sito internet, il Bilancio di Esercizio, il Rapporto di Sostenibilità e le Dichiarazioni Ambientali delle centrali; • il costante supporto alle comunità, attraverso contributi economici ed iniziative a carattere locale o per emergenze sociali. 6.5.1. Edipower per la Scuola “Edipower per la Scuola” è il progetto che la Società rivolge da diversi anni agli istituti scolastici di molti territori che ospitano le unità produttive. Dopo la prima edizione, lanciata con successo a San Filippo del Mela, hanno progressivamente aderito al progetto i territori di Chivasso, Brindisi, Piacenza, successivamente Turbigo e Mese e dall’anno scolastico 2010/2011, anche Udine. Il progetto prevede un concorso a premi rivolto agli alunni delle scuole primarie (4°e 5°anno) e secondarie di 1° e 2° grado e l’assegnazione di borse di studio ad alcuni studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, al fine di contribuire al proseguimento degli studi universitari dei più meritevoli. L’ultima edizione del concorso è stata intitolata “Missione Centrale” e dedicata al tema del risparmio energetico: per facilitare la partecipazione è stato attivato un sito web dedicato (http://missionecentrale. edipower.it/ ). Le sezioni del concorso per l’ultima edizione sono state: • “Le parole disegnale tu”: rivolta alle scuole primarie e secondarie di 1° grado. Si richiedeva agli alunni la creazione di fumetti sul tema del risparmio energetico. Le scuole vincitrici si sono aggiudicate una postazione multimediale completa di scanner e stampante nel corso degli “Energy show”, le feste di premiazione che sono state organizzate presso le diverse sedi a fine anno scolastico. • “Motore, azione…energia”: rivolta alle scuole secondarie di 2° grado. Si richiedeva la produzione di un cortometraggio di 5 minuti sul tema del risparmio energetico. Gli studenti vincitori (per gruppi di tre ragazzi + un tutor tra i docenti) si sono aggiudicati un soggiorno di due giorni al Giffoni Experience Film Festival. Inoltre, tutte le scuole coinvolte nel progetto, hanno avuto la possibilità di: • effettuare visite agli impianti e conoscere meglio il mondo della produzione energetica; • richiedere una lezione di un esperto di Edipower, focalizzata sul funzionamento degli impianti e le regole del mercato elettrico, ma anche sui differenti modi di risparmiare energia modificando leggermente le proprie abitudini. 79 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Edipower ha infine lanciato un bando per l’assegnazione di borse di studio, riservate agli studenti più meritevoli per supportarli nel proseguimento degli studi universitari. Il valore complessivo delle 19 borse di studio assegnate nel 2011 è pari a 46.000 euro. L’impegno di Edipower verso le giovani generazioni e il sostegno all’attività delle scuole si dimostra quindi costante e si amplia progressivamente: per il 2012 è previsto il lancio del “Progetto scuole” su tutti i territori in cui insistono i siti produttivi di Edipower, sempre con un concorso a premi e l’assegnazione di borse di studio. Il concorso dell’edizione 2012, centrato sul tema “Energia è futuro”, proporrà alle scuole un percorso didattico focalizzato sul concetto di energia in senso ampio, come motore dell’evoluzione e di sviluppo. 19 assegnate nel 2011 borse di studio 46.000 euro 80 valore complessivo LE DIOCESI ALPINE IN VISITA ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DI MESE Il Nucleo di Mese ha accolto la richiesta di una delegazione di vescovi e prelati ecumenici di far visita agli impianti di produzione. Il gruppo di visitatori era composto da 80 persone delle diocesi di Como, Belluno, Bolzano e Trento, con la presenza anche di rappresentanti delle amministrazioni locali. La visita si collocava nella celebrazione della “6a giornata per la salvaguardia del creato” indetta dalla Conferenza Episcopale Italiana, che quest’anno ha avuto come tema di riflessione “L’acqua dono di Dio, prima risorsa di una terra ospitale e accogliente per l’uomo”. Dopo una visita guidata agli impianti di produzione e l’illustrazione delle principali attività del Nucleo di Mese, la delegazione ha sviluppato una riflessione comune formulando l’auspicio che il presente periodo storico possa essere ricordato come il secolo della civiltà dell’energia a misura d’uomo e a misura dell’ambiente: energia pulita, energia per tutti secondo le rispettive esigenze, rispettosa dell’ambiente sia per quanto riguarda l’approvvigionamento sia per quanto riguarda il suo uso. Il dibattito si è poi soffermato sulla necessità di un uso sobrio delle energie nell’ottica di una assunzione di responsabilità anche per le generazioni che seguiranno. Il recupero del valore della sobrietà energetica è stato proposto non solo come riferimento etico ma anche come un cambiamento culturale e degli stili di vita. 06 Responsabilità Sociale RIPARTIAMO PER HAITI: UN’INIZIATIVA UMANITARIA PER I BAMBINI COLPITI DAL TERREMOTO Anche nel 2011 Edipower ha proseguito l’attività di sostegno alle iniziative sociali a favore della popolazione di Haiti, gravemente colpita dal devastante terremoto del 12 gennaio 2010. In uno dei paesi più poveri e più densamente popolati dell’intero emisfero occidentale, obiettivo primario degli aiuti umanitari è quello di proteggere da abusi e traffici illeciti i tanti bambini rimasti orfani o separati dai familiari. Con questa finalità è continuata la collaborazione – avviata nel 2010 con il progetto “Mission Haiti” - con A.N.P.I.L. (Amici nella Promozione Internazionale Lasalliana*), un’organizzazione no-profit che si è impegnata ad accogliere 115 bambini haitiani rimasti senza una casa, nel Centro di Accoglienza di Port de Paix, rimasto illeso dopo il terremoto. Il nostro appoggio consiste tuttora nell’aiutare l’associazione nell’operazione di raccolta dei bambini nel Centro di Accoglienza e, superata l’emergenza, di favorirne la reintegrazione nel tessuto sociale. I nostri dipendenti sono stati invitati a sostenere a distanza uno o più bambini, per offrire loro l’opportunità di crescere in un ambiente sano, di costruirsi delle relazioni affettive e, soprattutto di intraprendere un percorso di studio che li aiuterà ad emanciparsi dalle loro attuali condizioni di vita. Sono state effettuate complessivamente 194 adozioni a distanza da parte dei collaboratori di Edipower. Inoltre, l’azienda ha contribuito con un importo pari a circa 100.000 euro. L’azienda, poi, si è impegnata a sostenere quei dipendenti (ed i loro familiari) che desiderassero prestare un periodo di servizio volontario presso il Centro di Accoglienza di Haiti, facendosi carico delle spese di viaggio e del periodo di assenza dal lavoro. I volontari Edipower che hanno prestato aiuto al Centro A.N.P.I.L. sono stati 31. A.N.P.I.L., con la quale siamo in stretto contatto, ci aggiorna regolarmente sui progressi dei bambini e sulle loro attività. Nel corso dell’anno molti bambini sono rientrati a Port au Prince. La situazione nella Capitale è migliorata sensibilmente: il governo haitiano sta realizzando nuove abitazioni destinate alla popolazione alloggiata nelle tendopoli. Grazie a questo intervento molti dei bambini del centro hanno potuto ricongiungersi con le loro famiglie, che hanno ottenuto una casa proprio perché inserite nel Progetto ‘Insieme per Haiti’, sviluppato in collaborazione con le istituzioni locali. Al momento sono ancora 25 i bambini che soggiornano nel Centro fin dall’avvio del progetto. Qualcuno non rientrerà a Port au Prince in quanto, purtroppo, le indagini volte al ricongiungimento familiare non sono riuscite a dare risultati positivi. È in fase di realizzazione un programma di conversione dela struttura di Port de Paix in una casa temporanea per i bambini in difficoltà della città. Il Progetto “Mission Haiti”, inoltre, ha partecipato alla Competizione internazionale che si è tenuto a Londra il 17-18 marzo 2011. È stato costituito un gruppo di lavoro in condivisione con i dipendenti Edison per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia da fonte rinnovabile che renda il Centro autosufficiente dal punto di vista energetico. Un ringraziamento ad Edipower ed Edison per il sostegno al progetto è stato rivolto a mezzo stampa da A.N.P.I.L., che ha sottolineato il valore dell’esperienza e l’efficacia dell’iniziativa. * L’Associazione A.N.P.I.L (Amici nella Promozione Internazionale Lasalliana), legalmente costituita in Italia dal 1998, è un’associazione senza scopo di lucro regolarmente iscritta al Registro del Volontariato e ‘O.N.L.U.S.’ (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) di diritto. Tra le principali finalità, vi è quella di svolgere attività di cooperazione finalizzate allo sviluppo in favore dei Paesi del Terzo e Quarto Mondo. L’A.N.P.I.L. ha iniziato ad operare nel 1991 dapprima come gruppo informale e, dal 1998, come associazione costituita. L’Associazione nasce all’interno dell‘Istituto Gonzaga di Milano, opera educativa della Congregazione Religiosa dei Fratelli delle Scuole Cristiane, fondata nel 1680 da San Giovanni Battista de La Salle, Patrono degli Educatori. A.N.P.I.L. è presente ad Haiti da quasi 20 anni e, in questo paese, ha avviato oltre 400 adozioni a distanza di bambini. Nel 2007 ha inaugurato a Port de Paix, a 200 km dalla capitale di Haiti, un Centro di Accoglienza (4.500 mq) per bambini di strada che non è stato danneggiato dal terremoto e che è già operativo. Il centro è gestito dalle Suore Servantes Lasalliennes de Jesus. 81 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 I NUMERI E LE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE CON LA COMUNITÀ 7 i territori coinvolti nel 2011 nel Progetto Scuole: Brindisi, Chivasso, Mese, Piacenza, San Filippo del Mela, Udine e Turbigo. PROGETTO “MISSIONE CENTRALE: LE PAROLE DISEGNALE TU” (SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE) • 96 scuole/istituti Iscritti • 140 classi • 2.200 studenti che hanno aderito • 140 fumetti presentati • 1.750 presenze agli Energy Show PROGETTO “MISSIONE CENTRALE: MOTORE, AZIONE…ENERGIA” (SCUOLE SUPERIORI) • 21 scuole iscritte • 25 classi iscritte • 75 studenti iscritti • 25 video presentati BORSE DI STUDIO • 19 borse di studio assegnate • Valore complessivo: 46.000 € Diffusi 20 comunicati stampa, di cui 18 a livello locale e 2 a livello nazionale. Monitorate, per la rassegna stampa locale, circa 70 testate giornalistiche. SPONSORIZZAZIONI Circa 500.000 euro spesi per sostenere eventi e manifestazioni di vario genere (culturale, sportivo, musicale), sia presso i territori in cui sorgono gli impianti, sia a livello nazionale. Il sito internet nel 2011 ha avuto 88.447 visite da parte di 41.018 visitatori. Per quanto riguarda la intranet aziendale, nel 2011 la media mensile dei visitatori è stata di 869 persone. Le sezioni più visitate risultano essere quelle dedicate agli strumenti di lavoro. 82 06 Responsabilità Sociale 83 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.0 Le Centrali e i Nuclei 84 01 Guida al Rapporto di Sostenibilità 7.0 Le Centrali e i Nuclei 7.1 La Centrale termoelettrica di Brindisi 88 7.2 La Centrale termoelettrica di Chivasso 94 7.3 La Centrale termoelettrica di Piacenza 100 7.4 La Centrale termoelettrica di San Filippo del Mela 106 7.5 La Centrale termoelettrica di Sermide 114 7.6 La Centrale termoelettrica di Turbigo 120 7.7 Il Nucleo idroelettrico di Mese 128 7.8 Il Nucleo idroelettrico di Tusciano 134 7.9 Il Nucleo idroelettrico di Udine 140 85 Rapporto Rap ppor p to t di SOS SOSTEN SOSTENIBILITÀ TENIBI IBILIT LITÀ À 2011 86 07 Le Centrali e i Nuclei Le Centrali e i Nuclei CI IMPEGNIAMO PER GESTIRE AL MEGLIO GLI IMPIANTI E LE RISORSE, PONENDO LA MASSIMA ATTENZIONE ALLE ESIGENZE DELLE RISORSE UMANE, ALLA TUTELA DELL’AMBIENTE, ALLA COLLABORAZIONE CON LE ISTITUZIONI E AI RAPPORTI CON I TERRITORI. 87 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.1 La Centrale termoelettrica di Brindisi 7.1.1 Generalità Tecniche Indirizzo Via A. Einstein, 5 - 72100 Brindisi Tipologia Centrale termoelettrica con quattro gruppi convenzionali installati, di cui solo due in esercizio Superficie occupata 225.500 m2 in area industriale Potenza in esercizio (2011) 640 MW Combustibile utilizzato (2011) Carbone e olio combustibile denso Produzione netta di energia termoelettrica (2011) 1,25 TWh Equipaggiamento centrale (gruppi in esercizio) 2 generatori di vapore 2 turbine a vapore 2 condensatori 2 alternatori 2 trasformatori principale 370 MVA 2 ciminiere metalliche alte 60 m Numero dipendenti (al 31/12/11) 110 88 07 Le Centrali e i Nuclei 7.1.2 La Storia I lavori di costruzione della Centrale di Brindisi Nord iniziarono nel luglio del 1964 con l’esecuzione dei sondaggi geognostici per stabilire le caratteristiche del terreno. In una prima fase (1965÷1969) furono costruite due sezioni da 320 MW ciascuna, collegate alla rete elettrica a 220 kV; successivamente (1975÷1977) fu deciso l’ampliamento dell’impianto con la costruzione di ulteriori due sezioni di pari potenza collegate alla rete a 380 kV. Tutte le sezioni funzionavano ad olio combustibile, ma in seguito alle ripetute crisi petrolifere degli anni ’70 e nell’ambito della strategia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento, fu decisa la riconversione dell’impianto (1983÷1986) per il funzionamento con combustione a carbone, conservando la possibilità di bruciare anche l’olio combustibile. Nel 2002 Edipower si aggiudicò Eurogen, la più grande delle GenCo di Enel creata, insieme alle altre, in seguito alla liberalizzazione del mercato dell’energia, e quindi acquisì la Centrale di Brindisi Nord che di Eurogen faceva parte. A fine 2004, sui gruppi 3 e 4, entrarono in esercizio i denitrificatori, che unitamente ai precipitatori elettrostatici e all’utilizzo di un carbone a bassissimo tenore di zolfo consentirono l’esercizio dei gruppi 3 e 4 nel pieno rispetto dei limiti alle emissioni previsti dal decreto autorizzativo. Nel marzo 2005 la magistratura sequestrò il carbonile di proprietà dell’Enel (vedi paragrafo 2.7 relativo ai contenziosi in essere), di cui una parte era in uso alla Centrale di Brindisi per le proprie esigenze di approvvigionamento dei gruppi; pertanto l’impianto subì un fermo di diversi mesi fino all’attivazione di una nuova logistica di approvvigionamento del carbone, con l’uso di due carbonili in Slovenia e Croazia, che ne consentì, a fine 2005, la ripresa produttiva. Nel 2008 è entrato in produzione commerciale un impianto fotovoltaico, con potenza di picco di 712 kW, integrato sul tetto della sala macchine, realizzato con tecnologia CIS a film sottile. 89 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.1.3 Localizzazione e Aree di Interesse Naturalistico A D I MAR ADRIATICO F E Centrale di Brindisi Brindisi H H B G C C ID Mappa Distanza Status di protezione Peculiarità A 15.500 m ZPS-IT9140008 (Puglia) Torre Guaceto: area di grande interesse paesaggistico con profilo costiero ricco di insenature. Il substrato roccioso è di tipo calcarenitico. L’area è di grande interesse archeologico, ed è caratterizzato dalla presenza di una torre di avvistamento in ottime condizioni. Area: 548 ha B 3.800 m SIC/ZPS-IT9140003 (Puglia) Stagni e Saline di Punta della Contessa: pregevoli aspetti vegetazAionali con vegetazione alofila, costituito da estesi salicornienti e con ambienti lagunari con Ruppia cirrosa. Area: 214 ha C 11.000 m SIC-IT9140004 (Puglia) Bosco I Lucci: il pH del suolo tende al neutro. Il terreno, con elevata componente argillosa favorisce il ristagno idrico superficiale, favorendo la presenza della Quercia da sughero. Area: 25 ha D 15.500 m SIC-IT9140005 (Puglia) Torre Guaceto e Macchia S. Giovanni: zona umida di interesse internazionale, caratterizzata dalla presenza di esemplari erborei nella Macchia di S. Giovanni di Lentisco e fillirea a duna e macchia retrodunale di elevato valore E 9.250 m SIC-IT9140009 (Puglia) Foce Canale Giancola: presenza di un canalone naturale di origine erosiva attraversato da un corso d’acqua a regime torrentizio, caratterizzato da vegetazione palustre. Area: 54 ha F 14.360 m PNZ-EUAP1075 (Puglia) Torre Guaceto: Zona umida di interesse internazionale caratterizzata dalla presenza di esemplari arborei nella Macchia di S.Giovanni di Lentisco e fillirea e dune e macchia retrodunale di elevato valore. Area: 1.132 ha G 10.300 m Riserva Naturale Orientata Regionale (Puglia) Bosco di Santa Teresa e Lucci: presenza di due boschi, quello di Santa Teresa e quello di Lucci, in cui si trovanno conservati gli ultimi lembi di bosco di sughera, vera e propria rarità all’interno del versante adriatico dell’Italita. Riveste anche fondamentale importanza biogeografica. Area: 2.924 ha H 10.500 m Parco Naturale (Puglia) Salina di Punta della Contessa: Pregevoli aspetti vegetazionali con vegetazione alofila, costituito da estesi salicornienti e con ambienti lagunari con Ruppia cirrosa. Area: 1.697 ha I 15.500 m Area RAMSAR (Puglia) Torre Guaceto: zona umida caratterizzata dalla presenza di ben strutturate cenosi vegetali; area di svernamento e di sosta di numerose specie di uccelli. Area: 545 ha 90 07 Le Centrali e i Nuclei 7.1.4 La Gestione Ambientale, la Sicurezza e le Persone Sistemi di gestione Certificazione ISO 14001 n. EMS-707/S dal 2004 Certificazione OHSAS 18001 n. OHS-502 dal 2010 Contenimento emissioni in atmosfera Utilizzo di precipitatori elettrostatici (PE) per ridurre le emissioni in atmosfera di polveri. Utilizzo di denitrificatori (DeNOX) per ridurre le emissioni di ossidi di azoto. Utilizzo di carbone a basso tenore di zolfo (inferiore allo 0,24% in peso). Sistema di monitoraggio delle emissioni (SME) Controllo e registrazione delle emissioni di ossidi di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e polveri. I dati sono comunicati alle autorità di controllo. Rete di rilevamento della qualità dell’aria (RRQA) 5 stazioni di misura della concentrazione al suolo di biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOX) e polveri, di cui 3 presso Brindisi (località La Rosa, Casale e Brindisi centro), una nel comune di Cerano e una nel comune di Tuturano. I dati raccolti sono resi disponibili in lettura alle autorità di controllo. Nel 2011, l’intera rete di monitoraggio è stata rinnovata e configurata secondo le indicazioni di ARPA con la quale è stata stipulata una nuova convenzione per la sua gestione. Ai valori di concentrazione di cui sopra si aggiungono oggi le concentrazioni di polveri PM10 presso tutti i siti di rilevamento, di polveri PM2.5 presso i siti di Tuturano e Brindisi centro, di CO presso il sisto di Tuturano, di BTX presso il sito di Brindisi centro e di Ozono presso il sito del Casale. È stata allestita inoltre la rete presso l’area portuale, costituita da 3 postazioni fisse integrate con una postazione meteo per la rilevazione continua di polveri, NOX, SO2, BTX, CO e O3. La rete è gestita da ARPA, in forza di un’apposita Convenzione. Presso la rete SIMAGE della Regione è stata inserita nel 2008 nuova strumentazione per la misura di IPA, SO2 e dell’acidificazione delle piogge e campionatori di PM10 e PM2,5. La gestione delle apparecchiature è regolata da convenzione con ARPA. Sistema trattamento scarichi idrici Le acque reflue di centrale (acide/alcaline, oleose, biologiche) sono trattate da un apposito impianto (ITAR, Impianto Trattamento Acque Reflue). Conservazione delle risorse Le acque reflue trattate sono interamente recuperate e riciclate come acque industriali. Indagini ambientali A valle della sottoscrizione dell’atto di transazione, il MATTM, con Decreto direttoriale 26 ottobre 2011, ha approvato i progetti di bonifica dei suoli e delle acque di falda contaminati proposti da Edipower, e restituito agli usi legittimi i suoli industriali del sito di centrale inseriti nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Brindisi. La restituzione risulta necessaria e propedeutica all’avvio di qualsiasi iniziativa di sviluppo della centrale. Durante i mesi di febbraio 2011 e marzo 2011 sono state eseguite in diverse aree della centrale 18 analisi di monitoraggio per fibre aerodisperse e 31 analisi di monitoraggio per dispersione polveri. Autorizzazione Integrata Ambientale Istanza di primo rilascio presentata in data 20/12/2006; prima Conferenza di Servizi presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare svolta il 2/12/2010. Le successive si sono svolte nelle seguenti date: Seconda CdS il 31/03/2010, Terza CdS il 21/07/2011, Quarta e ultima CdS il 22/09/2011. In attesa pubblicazione decreto AIA. Formazione 7.928 ore (56% sicurezza e igiene del lavoro, 3% ambiente, 11% addestramento tecnico e formazione specialistica esterna, 30% lingue, informatica e istituzionale interna). Andamento infortuni Nessun infortunio registrato nel 2011 tra i dipendenti Edipower nè tra i dipendenti di imprese terze (IF e IG =0). 91 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.1.5 Il Bilancio Ambientale della Centrale termoelettrica di Brindisi INPUT UDM 2009 2010 2011 Combustibili consumati • totale combustibili liquidi kt 11,39 12,16 9,92 • carbone kt 794,70 667,39 689,67 • da mare per raffreddamento m3 x 103 280.600 278.326 354.000 • da acquedotto per uso industriale m3 x 103 2,01 2,81 2,65 • da mare per uso industriale m3 x 103 318,55 325,80 301,29 Acqua recuperata Acqua prelevata m3 x 103 141,25 129,10 109,05 Materiali di consumo approvvigionati (1) t 1.850,48 2.000,61 1.726,40 Oli lubrificanti approvvigionati t 41,10 7,55 28,12 Produzione termoelettrica lorda GWh 1.695,79 1.375,04 1.406,75 Produzione termoelettrica netta GWh 1.523,13 1.224,87 1.248,37 Produzione da fotovoltaico lorda GWh 0,60 0,54 0,56 Produzione da fotovoltaico netta (2) GWh 0,00 0,00 0,01 Emissioni SO2 t 1.159,00 990,96 1.230,39 Emissioni NO2 t 754,79 646,81 654,48 Emissioni Polveri t 56,10 68,88 85,22 Emissioni CO t 44,06 61,42 50,35 Emissioni CO2 totale kt 1.560,05 1.285,78 1.323,17 Emissioni CO2 combustione kt 1.558,77 1.284,48 1.322,01 Emissioni CO2 processo kt 1,24 1,29 1,12 Emissioni CO2 equivalenti (3) kt 0,04 0,01 0,04 t 102,47 251,83 209,66 S 102,47 251,83 209,66 R 6,38 5,04 25,06 17.092,42 16.646,03 19.140,31 S 17.081,58 16.656,87 19.140,31 R 15.345,24 14.425,57 18.500,78 PRODOTTO OUTPUT Rifiuti prodotti (4) • Pericolosi • Non Pericolosi C C t (1) I quantitativi riportati corrispondono ai materiali e ai reagenti necessari per il funzionamento degli impianti (calcare, ammoniaca, resine, acido solforico, acido cloridrico, soda caustica, ipoclorito di sodio, calce e altri); per i prodotti in soluzione è riportata l’effettiva quantità, calcolata in base alla concentrazione della soluzione. (2) L’energia prodotta è stata destinata per tutto il 2009, 2010 e per la maggior parte del 2011, agli autoconsumi di centrale. (3) Da altri gas a effetto serra (SF6, N2O, CH4, HFC, ecc.). (4) C = rifiuti caricati nel registro di carico e scarico; S = rifiuti scaricati dal registro di carico e scarico; R = rifiuti avviati a recupero. 92 07 Le Centrali e i Nuclei 7.1.6 Progetti realizzati nell’anno e iter autorizzativi in corso Proseguono le attività volte all’ottenimento delle autorizzazioni (ex L.55/02 previa procedura di Valutazione di Impatto Ambientale) per il potenziamento della centrale. L’iter è stato avviato nel dicembre 2003 (istanza del 02/12/2003 prot. 30725) e successivamente integrato e/o revisionato nel novembre 2004 (istanza del 16/11/2004 prot.7402), nel marzo 2005 (istanza del 01/03/2005 prot.1579), nell’agosto 2005 (istanza del 02/08/2005 prot.5551), nel gennaio 2006 (istanza del 24/01/2006 prot. 000473) e nel marzo 2006 (istanza del 31/03/2006 prot. 4716). Gli interventi previsti comprendevano la realizzazione di un nuovo parco carbone coperto, la modifica dell’opera di presa dell’acqua di mare, la realizzazione dei sistemi DeSOX sulle unità 3 e 4 e l’installazione di un ciclo combinato da 430 MW circa comprensiva di opere connesse. Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, ha rilasciato in data 12/11/2009 il decreto (DEC-2009-0001634) di compatibilità ambientale, con prescrizioni, relativamente agli interventi di cui sopra. In data 16 marzo 2010, la Regione Puglia di concerto con la Provincia di Brindisi ed il Comune di Brindisi hanno comunicato che l’esclusione del ciclo combinato unitamente alle opere connesse (elettrodotto a 380 kV e gasdotto) erano condizioni necessarie per addivenire ad una favorevole valutazione del progetto da parte dell’Amministrazione Regionale nell’ambito dell’intesa prevista dalla legge 55/02. Il 15 aprile 2010 Edipower ha comunicato a Ministeri ed Amministrazioni interessate di voler rinunciare al nuovo ciclo combinato e opere connesse (elettrodotto e gasdotto) e ha chiesto quale ulteriore modifica non sostanziale al progetto, lo spostamento del carbonile dall’area di proprietà Enel (sottoposta a sequestro da parte dell’autorità giudiziaria) a un’area attigua di proprietà Edipower che sarà resa disponibile all’installazione del nuovo carbonile dopo la rilocazione di alcune infrastrutture. Il 23 novembre 2010 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha comunicato la non sostanzialità (ai fini ambientali) delle modifiche al progetto. È in via di finalizzazione la predisposizione della relazione paesaggistica richiesta in data 21 giugno 2011 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. È stato predisposto lo studio di valutazione del piano di rischio aereonautico per richiesta di deroga di altezza massima degli ostacoli alla navigazione aerea. Nell’ambito delle opere di adeguamento della connessione elettrica alla Rete di Trasmissione Nazionale, necessarie e propedeutiche alla realizzazione del nuovo carbonile coperto in area di centrale, nel 2011 sono stati consegnate le forniture relative alla nuova sottostazione 380 kV. Le attività restano al momento sospese in attesa della conclusione del processo autorizzativo. 7.1.7 Le Attività per la Comunità Contributi • Gare federali di canottaggio dell’Associazione Sostenitori canottaggio Vigili del Fuoco “F. Carrino” di Brindisi A.S.D. • Rassegna internazionale del Presepe nell’arte e nella tradizione • New Basket Brindisi • Stagione Teatro Verdi Edipower per la scuola • 229 studenti in visita alla centrale • 23 studenti coinvolti nelle lezioni “l’esperto in classe” 93 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.1 La Centrale termoelettrica di Chivasso 7.2.1 Generalità Tecniche Indirizzo Via Mezzano, 69 - 10034 Chivasso (TO) Tipologia Centrale termoelettrica con due Moduli a ciclo combinato: • Modulo CH1 costituito da due sezioni di produzione con turbina a gas e da una sezione di produzione con turbina a vapore. • Modulo CH2 costituito da una sezione di produzione con turbina a gas e da una sezione di produzione con turbina a vapore. Superficie occupata 148.978 m2 in area industriale Potenza in esercizio (2011) 1.179 MW Combustibile utilizzato (2011) Gas naturale Produzione netta di energia termoelettrica (2011) 2,39 TWh Equipaggiamento centrale 3 turbine a gas 3 generatori di vapore a recupero 2 turbine a vapore 2 condensatori di vapore 5 alternatori 5 trasformatori principali 3 camini - altezza 90 m Numero dipendenti (al 31/12/11) 50 94 07 Le Centrali e i Nuclei 7.2.2 La storia La posa della prima pietra è datata 1950, quando l’Ing. Luigi Selmo guida la progettazione e la costruzione di una centrale, che cresce, passo dopo passo, negli anni a venire: • 1953: entra in esercizio il primo gruppo da 70 MW, fornito dagli USA nell’ambito del Piano Marshall per gli aiuti alle nazioni europee coinvolte nel secondo conflitto mondiale. Il gruppo poteva essere alimentato sia a metano che a carbone e olio combustibile; • 1956: entra in esercizio il secondo gruppo, gemello del primo, costruito da imprese italiane; • 1959: entrano in esercizio il terzo e quarto gruppo alimentati a olio combustibile, aventi potenze di 23 e 140 MW; • 1962: entra in servizio la sezione a turbogas da 30 MW, prototipo di costruzione FIAT situata in un edificio dedicato; • 1966: entra in servizio il quinto gruppo da 250 MW, anch’esso alimentato a olio combustibile; la potenza complessiva installata raggiunge 583 MW, la maggiore in Italia all’epoca per una centrale termoelettrica; • 1975: i gruppi 4 e 5 sono trasformati in modo da poter utilizzare anche il metano; • 1992: le sezioni 1 e 2 sono poste fuori servizio e la sezione 3 (turbogas) viene dismessa; • 2002: le sezioni 4 e 5 vengono “fermate” ed inizia la costruzione del nuovo impianto; • 2005: entra in servizio commerciale il nuovo impianto turbogas con due moduli a ciclo combinato rispettivamente di 385 e 794 MW, per un totale di 1.179 MW; si utilizza esclusivamente il gas naturale, vengono definitivamente eliminati i serbatoi dell’olio combustibile; • 2006: terminata la ristrutturazione del fabbricato della vecchia centrale, interessante esempio di architettura industriale di scuola razionalista. 95 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.2.3 Localizzazione e Aree di Interesse Naturalistico F Montanaro Centrale di Chivasso PARCO FLUVIALE DEL PO C Saluggia E Chivasso Brandizzo Castelrosso A FIUME PO B Settimo Torinese PARCO FLUVIALE DEL PO D ID Mappa Distanza Status di protezione Peculiarità A 840 m ZPS/SIC-IT1110018 (Piemonte) Confluenza Po - Orco - Malone: presenza di ampi greti e strisce di bosco ripariale. Buon popolamento ittico, sono presenti specie ornitche di valenza comunitaria legate alle aree umide. Area: 312 ha B 8.387 m SIC/ZPS-IT1110019 (Piemonte) Baraccone (confluenza Po - Dora Baltea): notevole interesse naturalistico per la presenza di un querco-carpineto relitto e di idrofite rare e per l’elevata diversità ittica e ornitica. Riguardo all’ornitofauna si segnalano numerose specie rare nella regione o nell’ambito della fascia fluviale del Po. Area: 1.573 ha C 5.175 m SIC/ZPS-IT1110019 (Piemonte) Isolotto del Ritano (Dora Baltea): ospita una formazione boschiva con notevole varietà di specie arboree e arbustive. Greti aridi con specie xerotermofile. Presenti 5 specie di uccelli compresi in Allegato I della Direttiva 92/43/CEE. Area: 253 ha D 3.038 m SIC-IT1110009 (Piemonte) Bosco del Vaj e “Bosc Grand”: principale area boscata delle colline del Po, con importante stazione depressa di faggio e ontano bianco, con presenza della rara Quercus crenata. Interessante la presenza di Ruscus aculeatus, a distribuzione discontinua. Area: 1.347 ha E 6.181 m IBA-IT027 (Piemonte) Fiume Po: da Dora Baltea a Scrivia Presenza di coppie nidificanti di specie migratrici e residenti. Area: 18.761 ha F 8.990 m SIC-IT1110050 (Piemonte) Mulino Vecchio: ambiente fluviale con presenza di greti, saliceto ripariale e residui di boschi planiziali. Area: 413 ha 96 07 Le Centrali e i Nuclei 7.2.4 La Gestione Ambientale, la Sicurezza e le Persone Sistemi di gestione Certificazione ISO 14001 n. EMS-313/S dal 2002. Certificazione OHSAS 18001 n. OHS-682 dal 2011. Registrazione EMAS (I-000176) dal 2003, rinnovata fino al 26/03/2012 Contenimento emissioni in atmosfera Combustione con abbattimento degli ossidi di azoto a secco (Dry Low NOX). Sistema di monitoraggio delle emissioni (SME) Controllo e registrazione delle emissioni di ossidi di azoto e monossido di carbonio. I dati sono resi disponibili in tempo reale, tramite collegamento remoto su web, ad ARPA Rete di rilevamento della qualità dell’aria (RRQA) 2 postazioni fisse a Chivasso e Castagneto Po per la misura degli inquinanti al suolo (ossido e biossido di azoto, biossido di zolfo, ozono, idrocarburi non metanici, polveri (PM10, PM2,5), integrate da un sistema modellistico (Sistema di Controllo Ambientale Innovativo - SCAI). I dati sono inviati giornalmente alle autorità di controlloe resi disponibili su internet. (http://centralechivasso.cesi.it). Sistema trattamento scarichi idrici Impianto di trattamento acque reflue (ITAR) con controllo in continuo degli scarichi idrici. Conservazione delle risorse Impianto di osmosi inversa per la produzione di acqua industriale. Indagini ambientali È stata completata la nuova campagna di misura dei campi elettromagnetici avviata a fine 2010. La campagna di monitoraggio è stata strutturata in modo da ampliare ed estendere l’indagine precedentemente effettuata e migliorare la mappatura della centrale. I risultati ottenuti hanno confermato l’assenza di situazioni di criticità. È stata inoltre avviata una nuova campagna di misurazioni sulle emissioni rumorose della Centrale (verso l’ambiente esterno) e un nuovo monitoraggio della rumorosità degli ambienti di lavoro. I risultati definitivi saranno disponibili nei primi mesi del 2012. Autorizzazione Integrata Ambientale Rinnovo dell’Autorizzazione ottenuto con decreto DVA-DEC-2010-0000900 del 30/11/2010, entrato in vigore il 6/1/2011 a seguito della pubblicazione del relativo avviso in Gazzetta Ufficiale. Formazione 1.904 ore (43,54% sicurezza e igiene del lavoro, 1,68% ambiente, 48,74% addestramento tecnico e formazione specialistica esterna, 6,04% lingue, informatica e istituzionale interna). Andamento infortuni 1 infortunio registrato nel 2011 tra i dipendenti Edipower (IF = 11,05 e IG =0,52); 2 infortuni registrati tra i dipendenti di imprese terze (IF = 20,81, IG =0,85). 97 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.2.5 Il Bilancio Ambientale della Centrale termoelettrica di Chivasso INPUT UDM 2009 2010 2011 m3 x 106 584,34 449,47 471,53 • da fiume/canale per raffreddamento m3 x 103 Combustibili consumati • gas naturale Acqua prelevata 296.000 249.370 244.440 • da pozzo per uso industriale m3 103 319,36 268,90 250,28 Acqua recuperata m3 x 103 14,88 74,27 117,36 Materiali di consumo approvvigionati (1) t 48,94 35,43 20,27 Oli lubrificanti approvvigionati t 10,18 15,64 3,03 Produzione termoelettrica lorda GWh 3.063,62 2.341,18 2.449,11 Produzione termoelettrica netta GWh 2.990,03 2.282,02 2.388,51 Produzione da fotovoltaico lorda GWh 0,00 0,00 0,42 Produzione da fotovoltaico netta GWh 0,00 0,00 0,42 Emissioni NO2 t 354,05 281,82 300,91 Emissioni CO t 17,08 14,05 13,18 Emissioni CO2 totale kt 1.153,52 888,20 929,28 Emissioni CO2 combustione kt 1.150,90 886,53 924,56 Emissioni CO2 equivalenti (2) kt 2,61 1,67 4,72 m3 x 103 180,84 181,72 27,45 x PRODOTTO OUTPUT Acque reflue industriali prodotte Rifiuti prodotti (3) • Pericolosi C t S R • Non Pericolosi 15,11 14,76 15,47 15,11 14,76 15,47 8,27 8,31 4,63 303,07 246,00 417,27 S 303,07 246,00 417,27 R 100,25 98,07 155,96 C t (1) I quantitativi riportati corrispondono ai materiali e ai reagenti necessari per il funzionamento degli impianti (calcare, ammoniaca, resine, acido solforico, acido cloridrico, soda caustica, ipoclorito di sodio, calce e altri); per i prodotti in soluzione è riportata l’effettiva quantità, calcolata in base alla concentrazione della soluzione. (2) Da altri gas a effetto serra (SF6, N2O, CH4, HFC, ecc.). (3) C = rifiuti caricati nel registro di carico e scarico; S = rifiuti scaricati dal registro di carico e scarico; R = rifiuti avviati a recupero. 98 07 Le Centrali e i Nuclei 7.2.6 I Progetti realizzati nell’anno e gli iter autorizzativi in corso Tra agosto e novembre 2010, è stato realizzato un impianto fotovoltaico per 869 kW di picco complessivi, in parte a tecnologia CIS e in parte a silicio monocristallino. L’impianto è stato allacciato alla rete in data 13/06/2011. Nell’ambito del Sistema di Gestione integrato Sicurezza e Ambiente (SGSA) è stato predisposto un piano di miglioramento, costituito da un insieme di obiettivi volti al miglioramento degli aspetti ambientali, di salute e di sicurezza. In particolare, sono stati individuati 20 obiettivi di miglioramento. Di questi, 8 sono ancora in fase di attuazione (programmazione originale per il 2012), 8 sono stati conclusi entro i termini previsti dal programma, se non in anticipo e 4 sono stati riprogrammati per il 2012. 7.2.7 Le Attività per la Comunità Contributi • Festival “Teatri di Confine 2011 (XIII edizione)” • Palio dell’Orco 2011 • “Chivasso in Musica 2011/2012” – Stagione musicale curata dall’Associazione Culturale Contatto. Edipower per la scuola • 506 alunni in visita alla centrale • 299 studenti coinvolti nelle lezioni “l’esperto in classe” 99 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.3 La Centrale termoelettrica di Piacenza 7.3.1 Generalità Tecniche Indirizzo Via Nino Bixio, 27/D - 29100 Piacenza. Tipologia Centrale termoelettrica con un Modulo a ciclo combinato, costituito da due sezioni di produzione con turbina a gas integrata da post combustione e da una sezione di produzione con turbina a vapore. Superficie occupata 271.000 m2 in area “Destinata ad Attrezzature tecnologiche” Potenza in esercizio (2011) 855 MW Combustibile utilizzato (2011) Gas naturale Produzione netta di energia termoelettrica (2011) 1,96 TWh Equipaggiamento centrale 2 turbine a gas 2 generatori di vapore a recupero integrati con post combustione 1 turbina a vapore 3 alternatori trifase 1 condensatore di vapore 3 trasformatori principali 2 camini da 90 metri Numero dipendenti (al 31/12/11) 47 100 07 Le Centrali e i Nuclei 7.3.2 La storia Accanto all’attuale impianto in esercizio che nasce dalla trasformazione della Centrale “Levante” avvenuta tra la fine del 2002 e l’inizio del 2006, si trova ancora oggi la vecchia “Emilia”, l’ex centrale elettrica realizzata dall’architetto Piero Portaluppi tra il ‘25 e il ‘26 e che vide impegnate numerose imprese italiane e l’impiego di oltre 1.000 operai. La “Emilia” - oggi considerata come un magnifico monumento al lavoro dell’uomo e in procinto di diventare un museo - era un impianto tecnologicamente all’avanguardia, fondato su due gruppi turbogeneratori “Westinghouse” da 70 MW ciascuno e con una produzione di oltre 210 tonnellate di vapore all’ora da parte di ciascuna caldaia. La Centrale “Levante”, invece, nasce proprio di fronte alla “Emilia” tra il ‘65 e il ‘67, per contenere due sezioni convenzionali da 330 MW, rimaste in esercizio sino alla trasformazione nell’attuale ciclo combinato. L’attuale CCGT, alimentato a gas naturale, è caratterizzato da una potenza di 855 MW ed è entrato in servizio nel 2006. 101 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.3.3 Localizzazione e Aree di Interesse Naturalistico A Lardara G San Fiorano Como Giovine F B Guardamiglio E FIU ME Celendasco PO C FIUME PO F Piacenza Centrale di Piacenza PARCO DELLA GALLEANA ID Mappa Distanza Status di protezione Peculiarità A 9.200 m SIC/ZPS-IT2090001 (Lombardia) Monticchie: presenza di un’alneta fra le più estese della pianura lombarda, di microhabitat idro-igrofili di una buona variabilità degli habitat boschivi e di un fontanile di natura freatica. Area: 237 ha B 7.000 m ZPS-IT2090501 (Lombardia) Senna Lodigiana: l’area è interessata in maniera significativa dalla migrazione e dallo svernamento di limicoli e anatidi, configurandosi come importante area di sosta all'interno della pianura. Verosimilmente rilevante la presenza di specie ittiche di importanza comunitaria. Area: 327 ha C 1.850 m ZPS-IT2090701 (Lombardia) Po di San Rocco al Porto: il sito occupa il corso e alcune aree golenali del Po. Area: 132 ha D 5.500 m SIC/ZPS-IT4010016 (Emilia Romagna) Basso Trebbia: importante area per la conservazione di una consistente popolazione nidificante di Occhione. Presenza di orchidee protette dalla legge regionale. Area: 1.356 ha E 40 m SIC/ZPS-IT4010018 (Emilia Romagna) Fiume Po da Rio Boriacco a Bosco Ospizio: presenza specie vegetali rare e minacciate (Leucojum aestivum, Trapa natane), specie vegetali rarissime e minacciate (Nymphoides peltata, Riccia fluitans, Oenanthe aquatica), specie animali (Rana latastei, Natrix maura, Stylurus flavine, Esox lucius, Gobio gobio, Tinca tinca). Il sito ospita la garzaia più occidentale dell’Emilia Romagna. Area: 6.156 ha F 1.680 m IBA199 (Lombardia/ Emilia Romagna) Fiume Po dal Ticino a Isola Boscone: presenza di coppie nidificanti di specie migratrici e residenti. Area: 15.339 ha G 9.200 m RNR-EUAP0319 (Lombardia) Riserva Naturale Monticchie: le tipologie idriche caratterizzanti la Riserva Naturale di Monticchie 238 ha sono costituite dalle “fontane di terrazzo”. Area: 238 ha 102 07 Le Centrali e i Nuclei 7.3.4 La Gestione Ambientale, la Sicurezza e le Persone Sistemi di gestione Certificazione ISO 14001 n. EMS-399/S dal 2003. Certificazione OHSAS 18001 n. OHS-764 dal 2011. Registrazione EMAS (I-000176) dal 2003. Contenimento emissioni in atmosfera Combustione con abbattimento degli ossidi di azoto a secco (Dry Low NOX). Sistema di monitoraggio delle emissioni (SME) Controllo e registrazione delle emissioni di ossidi di azoto e monossido di carbonio. I dati vengono trasmessi giornalmente all’autorità di controllo (ARPA). Rete di rilevamento della qualità dell’aria (RRQA) La rete di rilevamento della qualità dell’aria (RRQA) per la misura degli inquinanti al suolo è di proprietà della Provincia. Edipower ha contribuito alla realizzazione e alla gestione della stessa. Indagini ambientali Nell’anno sono state eseguite le indagini previste nel Piano di Monitoraggio dell’AIA. In particolare sono state eseguite le verifiche di rumore interno ed esterno, campi elettromagnetici, inquinanti allo scarico idrico ed emissioni. Le verifiche si sono articolate nell’arco dell’anno secondo le scadenze previste in AIA. Tutti i parametri misurati sono risultati soddisfacenti e conformi ai limiti di legge. Autorizzazione Integrata Ambientale Autorizzazione ottenuta con decreto DSA-DEC-2009-0000974 del 3/8/2009, entrato in vigore il 1/9/2009 a seguito della pubblicazione del relativo avviso in Gazzetta Ufficiale; in seguito modificata con decreto DVA-DEC-2010-0000208 del 26/04/2010. Formazione 3.311 ore (70,85% sicurezza e igiene del lavoro, 1,39% ambiente, 17,37% addestramento tecnico e formazione specialistica esterna, 10,39% lingue, informatica e istituzionale interna). Andamento infortuni Nessun infortunio registrato nel 2011 tra i dipendenti Edipower (IF e IG =0) nè tra i dipendenti di imprese terze. 103 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.3.5 Il Bilancio Ambientale della Centrale termoelettrica di Piacenza INPUT UDM 2009 2010 2011 m3 x 106 511,20 459,01 389,91 • da fiume/canale per raffreddamento m3 x 103 • da pozzo per uso industriale m3 Combustibili consumati • gas naturale Acqua prelevata 248.000 228.373 190.555 103 236,98 472,50 412,62 Materiali di consumo approvvigionati (1) t 177,10 121,02 104,60 Oli lubrificanti approvvigionati t 1,61 10,06 3,66 Produzione termoelettrica lorda GWh 2.642,81 2.409,61 2.010,50 Produzione termoelettrica netta GWh 2.582,24 2.353,48 1.962,03 Emissioni NO2 t 513,76 455,90 383,29 Emissioni CO t 54,01 52,10 51,23 kt 993,69 906,72 755,66 Emissioni CO2 combustione kt 993,41 906,52 754,86 Emissioni CO2 equivalenti (2) kt 0,28 0,20 0,80 103 234,64 231,25 171,77 x PRODOTTO OUTPUT Emissioni CO2 totale m3 Acque reflue industriali prodotte x Rifiuti prodotti (3) • Pericolosi • Non Pericolosi C 80,67 596,51 139,40 S 80,03 598,52 138,96 R 0,59 75,58 46,87 C t 204,30 210,81 160,88 S t 204,94 208,98 152,07 R 117,97 136,68 101,82 (1) I quantitativi riportati corrispondono ai materiali e ai reagenti necessari per il funzionamento degli impianti (calcare, ammoniaca, resine, acido solforico, cido cloridrico, soda caustica, ipoclorito di sodio, calce e altri); per i prodotti in soluzione è riportata l’effettiva quantità, calcolata in base alla concentrazione della soluzione. (2) Da altri gas a effetto serra (SF6, N2O, CH4, HFC, ecc.). (3) C = rifiuti caricati nel registro di carico e scarico; S = rifiuti scaricati dal registro di carico e scarico; R = rifiuti avviati a recupero. 104 07 Le Centrali e i Nuclei 7.3.6 I Progetti realizzati nell’anno e iter autorizzativi in corso Nel mese di settembre 2009 è entrato in vigore il Decreto di Autorizzazione Integrata Ambientale per la centrale, rilasciato dal MATTM a seguito della Conferenza di Servizi decisoria svoltasi nel mese di febbraio 2009. Nel corso degli ultimi mesi del 2009 sono stati segnalati da Edipower alcuni refusi nel testo del Decreto AIA, che hanno portato il MATTM, dopo le opportune verifiche da parte della Commissione Istruttoria IPPC, alla pubblicazione di un decreto di modifica il 26/04/2010. Il Decreto AIA contiene, tra le altre, una prescrizione relativa allo smantellamento, demolizione e bonifica dell’area dei depositi di oli combustibili. Tale prescrizione era già presente nel decreto di autorizzazione alla trasformazione della centrale in ciclo combinato. È in corso l’ultima fase delle attività di demolizione iniziata nel 2010. Nel corso del 2011 è stata completata la demolizione del parco serbatoi da 50.000 m3 e relative tubazioni dell’Olio Combustibile Denso (OCD); i lavori relativi allo smantellamento delle caldaie tradizionali dei gruppi 3 e 4 sono in avanzata fase di esecuzione ed il termine delle attività è previsto entro l’agosto 2012. Per quanto riguarda le prescrizioni contenute nel Decreto relative ai limiti alle emissioni in atmosfera delle turbine a gas, essi sono stati ridotti dai precedenti 50 mg/Nm3 per NOX e CO agli attuali 40 mg/Nm3 per NOX e 30 mg/Nm3 per CO; una ulteriore riduzione per NOX, fino a 30 mg/ Nm3, è prevista a partire dal 2013 (quinto anno successivo all’entrata in vigore del Decreto AIA). Il contenimento delle emissioni entro i nuovi limiti è stato garantito mediante interventi di natura gestionale. Nel corso del 2011 sono invece state analizzate le possibili soluzioni di adeguamento impiantistico per ottemperare alle ulteriori limitazioni da finalizzare entro l’agosto 2013. Verranno installati abbattitori di NOX del tipo SCR all’interno dei Generatori di Vapore a Recupero (GVR). È stata completata l’ingegneria di base dell’intervento, sono stati selezionati i possibili fornitori, ed è stata lanciata la relativa gara d’appalto. Sulla base delle indicazioni fornite dal MATTM al fine di poter procedere alla realizzazione delle opere, Edipower ha presentato istanza di modifica non sostanziale del decreto AIA. In base alla convenzione sottoscritta con il Comune di Piacenza nel febbraio 2005, la centrale ha fornito a partire dal 2008 calore a servizio del sistema di teleriscaldamento cittadino per una potenza termica massima pari a circa 20 MWt. Grazie alla sostituzione delle caldaie civili, il sistema di teleriscaldamento ha consentito una significativa riduzione di inquinanti in atmosfera. 7.3.7 Le Attività per la Comunità Contributi • Giochi Sportivi Studenteschi – Scuola Media Statale “Italo Calvino” • Concerto Le Vie dell’Amicizia 2011 • Stagione lirica Teatro Municipale Edipower per la scuola • 56 alunni in visita alla centrale • 23 alunni coinvolti nelle lezioni “l’esperto in classe” 105 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.4 La Centrale termoelettrica di San Filippo del Mela 7.4.1 Generalità Tecniche Indirizzo Contrada Archi Marina, 98044 San Filippo del Mela (ME) Tipologia Centrale termoelettrica con sei unità di generazione di tipo convenzionale. Superficie occupata 540.000 m2 in area industriale Potenza in esercizio (2011) 1.280 MW Combustibile utilizzato (2011) Olio combustibile denso Produzione netta di energia termoelettrica (2011) 1,65 TWh Equipaggiamento centrale 6 generatori di vapore 6 turbine a vapore 6 condensatori 6 trasformatori 6 alternatori 2 camini da 100 metri ed una ciminiera da 210 metri Numero dipendenti (al 31/12/11) 221 106 07 Le Centrali e i Nuclei 7.4.2 La storia La storia della centrale ha inizio nel 1971, quando entrano in funzione le prime due unità (1 e 2) con potenza di 160 MW ciascuna. Nei due anni successivi entrano, poi, in funzione anche le unità 3 e 4, sempre con potenza di 160 MW ciascuna. Infine, nel 1975 e 1976, entrano in funzione due ulteriori unità, questa volta da 320 MW ciascuna. Nel 2002, sono stati messi a regime gli impianti di abbattimento di SO2 ed NOX e polveri sulle sezioni 5 e 6, e tra il 2002 ed il 2003 sono stati installati e messi a regime gli impianti di abbattimento delle polveri sulle sezioni 1, 2, 3 e 4. Nel 2007 sono stati autorizzati i lavori di ambientalizzazione per i gruppi 1 e 2 da 160 MW (installazione di impianti di denitrificazione e desolforazione delle emissioni per l’abbattimento degli ossidi di azoto e di zolfo e realizzazione di infrastrutture per la gestione del gesso) da parte dell’Assessorato regionale all’’Industria, interventi ultimati nel corso del 2009. A partire dalla fine di dicembre 2009, la Centrale di San Filippo del Mela è in esercizio con il nuovo assetto previsto dall’Autorizzazione Integrata Ambientale. La comunicazione di messa a regime dei nuovi sistemi di abbattimento delle emissioni è stata inviata il 13/01/2010. Gli interventi di natura impiantistica e gestionale realizzati comportano un significativo abbattimento delle emissioni in atmosfera della centrale. 107 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.4.3 Localizzazione e Aree di Interesse Naturalistico C MAR TIRRENO GOLFO DI MILAZZO Centrale di San Filippo del Mela Milazzo Merì Barcellona Pozzo di Gotto Santa Lucia del Mela B A D ID Mappa Distanza Status di protezione Peculiarità A 11.200 m SIC-ITA030007 (Sicilia) Affluenti del Torrente Mela: comunità igrofila a briofite e pteridofite significativo per spettacolarità e rarità. L’ambiente ripale e fluviale ospita erpetofauna ricca e diversificata. La fauna invertebrata riveste notevole interesse scientifico. Area: 1.529 ha B 9.900 m SIC-ITA030010 (Sicilia) Fiume Fiumedinisi, Monte Scuderi: vegetazione peculiare e specie endemiche o di notevole interesse fitogeografico: quali flora rupicola, tiglio e pteridofite igrofile. Fauna vertebrata (specie relativamente rare in Sicilia), fauna invertebrata dulcaquicola (ricca di taxa endemici, talora estremamente localizzati molto rara), artropodofauna terrestre (specie di interesse ecologico e biogeografico). Area: 6.776 ha C 5.600 m SIC-ITA030032 (Sicilia) Capo Milazzo: la vegetazione presente è prettamente rupicola con aspetti alofili e caratterizzati dalla presenza di Limonium minutiflorum (specie endemica). Inoltre rinvengono aspetti casmofili sulle falesie e aspetti di macchia Euphorbia dendroides. Gli habitat sono di particolare interesse ed alcuni dei quali utilizzati da Rapaci come posatoi o aree di foraggiamento. Area 47 ha D 13.100 m R-EUAP1116 Riserva naturale orientata Fiumedinisi e Monte Scuderi: il sito rappresenta una delle più interessanti aree montane della catena dei Peloritani, sia per la presenza di aspetti vegetazionali molto peculiari e rari nel resto dell’isola, sia per la localizzazione all’interno di esso di numerose specie endemiche o di notevole interesse fitografico. Area: 6.776 ha 108 07 Le Centrali e i Nuclei 7.4.4 La Gestione Ambientale, la Sicurezza e le Persone Sistemi di gestione Certificazione ISO 14001 n. EMS-231/S dal 2002. Certificazione OHSAS 18001 n. OHS-716 dal 2011. Registrazione EMAS (I-000178) dal 2004. Contenimento emissioni in atmosfera Gruppi 1/2: • sistemi di combustione “a basso NOX” e denitrificatori catalitici (DeNOX) per ridurre le emissioni di ossidi di azoto; • precipitatori elettrostatici (PE) per ridurre le emissioni di polveri; • impianto di desolforazione (DeSOX) per ridurre le emissioni di biossido di zolfo. Gruppi 3/4: • sistemi di combustione “a basso NOX” per ridurre le emissioni di ossidi di azoto; • precipitatori elettrostatici (PE) per ridurre le emissioni di polveri. Gruppi 5/6: • sistemi di combustione “a basso NOX” e denitrificatori catalitici (DeNOX) per ridurre le emissioni di ossidi di azoto; • precipitatori elettrostatici (PE) per ridurre le emissioni di polveri; • impianti di desolforazione (DeSOX) per ridurre le emissioni di biossido di zolfo. Gli interventi di ambientalizzazione sui gruppi della centrale hanno permesso un netto miglioramento delle prestazioni in termini di riduzione delle emissioni di inquinanti, in particolare per quanto riguarda il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto e le polveri. Sistema di monitoraggio delle emissioni (SME) Controllo e registrazione delle emissioni di ossidi di azoto, delle emissioni (SME) monossido di carbonio, polveri e biossido di zolfo. I dati vengono inviati mensilmente all’autorità di controllo (ARPA). Rete di rilevamento della qualità dell’aria (RRQA) 5 stazioni di misura situate nei comuni di Valdina, San Pier Niceto, Pace del Mela, San Filippo del Mela e Milazzo per il monitoraggio di biossido di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio, ozono e polveri (PM10, PM2,5). I valori misurati dalle postazioni sono raccolti con cadenza oraria dalla Provincia di Messina che li elabora per l’applicazione del protocollo relativo alla Concentrazione Media Residua (CMR), prevista dal Decreto Regionale del 14 settembre 2006, e li rende disponibili alle aziende presenti sul territorio, ad ARPA Messina ed ARPA regionale. Il protocollo CMR e le prescrizioni AIA impongono specifiche azioni di riduzione delle emissioni in funzione dell’andamento delle concentrazioni al suolo misurate dalle postazioni della RRQA. Sistema trattamento scarichi idrici Le acque reflue di centrale (acide/alcaline, oleose, biologiche) sono trattate da un apposito impianto (ITAR, Impianto Trattamento Acque Reflue) i cui scarichi sono controllati in continuo. Conservazione delle risorse Impianto di osmosi inversa per la produzione di acqua industriale da acqua di mare. Utilizzo delle acque provenienti dalla sezione di trattamento acque oleose dell’ITAR come alimentazione dell’impianto DeSOX. Indagini ambientali Nel corso del 2011 sono state eseguite le seguenti campagne: rumore esterno, vibrazioni, efficienza cappe di laboratorio, rischio chimico e fibre aerodisperse. Autorizzazione Integrata Ambientale Autorizzazione ottenuta con decreto ex DSA-DEC-2009-0001846 del 3/12/2009, entrato in vigore il 5/1/2010 a seguito della pubblicazione del relativo avviso in Gazzetta Ufficiale; in seguito rettificata con decreto DVA-DEC-2010-0000039 del 5/03/2010. Formazione 9.814 ore (79,7% sicurezza e igiene del lavoro, 0,2% ambiente, 14,7% addestramento tecnico e formazione specialistica esterna, 5,4% lingue, informatica e istituzionale interna). Andamento infortuni 1 infortunio registrato nel 2011 tra i dipendenti Edipower (IF=2,82 e IG =0,01); 2 infortuni registrati tra i dipendenti di imprese terze (IF=7,06 e IG=0,13). 109 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.4.5 Il Bilancio Ambientale della Centrale termoelettrica di San Filippo del Mela INPUT UDM 2009 2010 2011 kt 1.053,52 546,64 495,53 • da mare per raffreddamento m3 x 103 Combustibili consumati • totale combustibili liquidi (1) Acqua prelevata 1.149.900 613.820 598.076 • da pozzo per uso industriale m3 103 838,70 959,22 960,39 • da mare per uso industriale m3 x 103 1.176,50 803,51 857,51 Acqua recuperata m3 x 103 444,00 205,87 98,71 Materiali di consumo approvvigionati (2) t 30.590,67 17.860,16 11.266,69 Oli lubrificanti approvvigionati t 60,26 51,66 36,68 Produzione termoelettrica lorda GWh 4.486,48 2.224,43 1.951,84 Produzione termoelettrica netta GWh 3.990,43 1.882,91 1.646,50 Produzione da fotovoltaico lorda GWh 0,00 0,37 0,84 Produzione da fotovoltaico netta GWh 0,00 0,37 0,82 Emissioni SO2 t 3.889,74 1.150,47 1.164,44 Emissioni NO2 t 2.692,02 857,51 678,52 Emissioni Polveri t 104,79 30,67 22,14 Emissioni CO t 425,47 63,96 73,92 Emissioni CO2 totale kt 3.317,32 1.726,02 1.568,46 Emissioni CO2 combustione kt 3.304,71 1.719,99 1.563,87 Emissioni CO2 processo kt 12,44 5,93 4,48 x PRODOTTO OUTPUT Emissioni CO2 equivalenti (3) kt 0,17 0,10 0,11 Acque reflue industriali prodotte m3 x 103 1.967,40 1.726,00 1.884,80 Totale acque scaricate m3 x 106 1.151,87 615,55 599,96 Rifiuti prodotti (4) • Pericolosi • Non Pericolosi C 2.977,88 1.547,46 2.420,82 S 2.972,28 1.555,46 2.417,52 R 230,10 230,56 20,46 C t 50.779,79 23.779,76 16.638,59 S t 56.642,17 24.427,66 17.186,30 R 56.437,03 24.175,50 16.694,76 (1) Il dato è comprensivo di olio combustibile denso (OCD), gasolio, gasolio additivato e GPL. (2) I quantitativi riportati corrispondono ai materiali e ai reagenti necessari per il funzionamento degli impianti (calcare, ammoniaca, resine, acido solforico, acido cloridrico, soda caustica, ipoclorito di sodio, calce e altri); per i prodotti in soluzione è riportata l’effettiva quantità, calcolata in base alla concentrazione della soluzione. (3) Da altri gas a effetto serra (SF6, N2O, CH4, HFC, ecc.). (4) C = rifiuti caricati nel registro di carico e scarico; S = rifiuti scaricati dal registro di carico e scarico; R = rifiuti avviati a recupero. 110 07 Le Centrali e i Nuclei 7.4.6 I Progetti realizzati nell’anno e gli iter autorizzativi in corso In ottemperanza al Decreto AIA del dicembre 2009 sono stati avviati i seguenti progetti: • Demolizione della ciminiera da 120 m che in passato era in servizio per le unità 5 e 6, dei silos per lo stoccaggio dell’ossido di magnesio e del serbatoio di neutralizzazione. I lavori hanno avuto inizio nel settembre 2011 ed il loro completamento è previsto entro l’aprile 2012. • Nuovi impianti di trattamento per il recupero delle acque oleose (IREO) e per la produzione di acqua industriale mediante dissalazione di acqua di mare (IDAM). Per ottemperare alle prescrizioni del Decreto di AIA DSADEC-2009-0001846 rilasciato dal MATTM il 03/12/2009, è stata presentata nel mese di giugno un’istanza autorizzativa per l’installazione nell’area in concessione dal Demanio Marittimo di due impianti basati sulla tecnologia dell’osmosi inversa, tra loro integrati. Il procedimento si è concluso positivamente in data 16/11/2011. Il cantiere è stato aperto in data 19/12/11. Il termine dei lavori è fissato dalla prescrizione entro il 31 dicembre 2012. In data 7 ottobre 2010, Edipower ha presentato al MATTM istanza di supplemento istruttorio relativamente ad alcune prescrizioni contenute nel Parere Istruttorio allegato al decreto AIA. Gli esiti del supplemento istruttorio condotto hanno portato alla modifica del Parere Istruttorio, approvata ufficialmente in occasione della Conferenza di Servizi del 4 maggio 2011; ad oggi si è in attesa della pubblicazione del decreto di modifica e della sua conseguente entrata in vigore. Sul fronte delle attività di bonifica, nel corso del 2011 è continuata in modo intenso e significativo l’azione di controllo svolta da Edipower relativamente ai procedimenti in essere per nuclei di contaminazione dei suoli e delle acque di falda riscontrati negli anni precedenti presso aree di alcune centrali termoelettriche. In particolare, per quanto riguarda la Centrale di San Filippo del Mela, presso la quale indagini condotte nel corso del 2004 avevano evidenziato la presenza di nuclei di contaminazione nei terreni e nelle acque di falda in alcune aree limitate e confinate dell’impianto, a giugno 2011 è stato avviato il Piano completo di monitoraggi sulle matrici acque di falda, suoli e vapori, in contraddittorio con gli enti competenti (Provincia e Arpa Messina). Contestualmente, è stata ottimizzata la funzionalità degli impianti dedicati alla bonifica di alcune aree della centrale. 111 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Il Decreto di Autorizzazione Integrata Ambientale contiene le seguenti prescrizioni principali: • GRUPPI 1 E 2 - I limiti emissivi, già ridotti in virtù degli interventi di ambientalizzazione realizzati (installazione dei sistemi di denitrificazione catalitica e desolforazione dei fumi) sono stati ulteriormente ridotti per polveri, monossido di carbonio e ammoniaca; per tutti i parametri, i tempi di riferimento per l’applicazione del limite sono stati fissati su base giornaliera anziché mensile, riducendo i margini di gestione dei gruppi e dei sistemi di abbattimento delle emissioni. • GRUPPI 3 E 4 - È stata prescritta la chiusura e dismissione dei gruppi a partire dal 1/1/2014 e la limitazione del loro esercizio, in termini sia di emissioni in atmosfera sia di ore di funzionamento, nel periodo fino al 31/12/2013. • GRUPPI 5 E 6 - sono state prescritte riduzioni dei limiti emissivi per tutti i parametri: da subito per biossido di zolfo, polveri, monossido di carbonio e ammoniaca; con step successivi per gli ossidi di azoto, fino a traguardarne un dimezzamento delle emissioni al 31/12/2013. Anche in questo caso, a partire dal secondo semestre 2011 i tempi di riferimento per l’applicazione del limite sono stati fissati su base giornaliera anziché mensile, riducendo i margini di gestione dei gruppi e dei sistemi di abbattimento delle emissioni. • INTERA CENTRALE - è stato prescritto il riciclo totale dei principali flussi di acque reflue e l’azzeramento dei prelievi idrici di falda per utilizzo di processo. Le attività finalizzate al rispetto delle prescrizioni contenute nel Decreto AIA sono state avviate già nel corso del 2009 e sono proseguite nel corso del 2010 e del 2011. 112 07 Le Centrali e i Nuclei 7.4.7 Le Attività per la Comunità Nell’Agosto 2003 Edipower ha firmato con l’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana il Protocollo di eco-gestione per la Centrale di San Filippo del Mela che è stato poi ufficializzato dal Decreto Regionale n. 976/2003 (aggiornato una prima volta nel 2006 e, successivamente, nel 2008 con DDVS 16/01/2008). Il Protocollo stabilisce che, quando i risultati del monitoraggio al suolo evidenziano situazioni specifiche di peggioramento della qualità dell’aria, si provveda a realizzare interventi gestionali sugli impianti, quali la riduzione graduale del carico (livello di preallarme) e l’utilizzo di combustibile a basso tenore di zolfo (livello di allarme), finalizzati a ridurre le emissioni. Benché il Decreto preveda tempi successivi per l’attuazione degli interventi da parte delle ditte operanti nell’area, Edipower autonomamente applica il Protocollo interamente già dal momento della sua pubblicazione. A partire dal 2007 il numero dei superamenti delle concentrazioni al suolo di biossido di zolfo è stato inferiore al valore di legge. Contributi • Stagione sportiva Basket Pino Cocuzza Edipower per la scuola • 618 alunni in visita • 184 alunni coinvolti nelle lezioni “l’esperto in classe” 113 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.5 La Centrale termoelettrica di Sermide 7.5.1 Generalità Tecniche Indirizzo Via C. Colombo, 2 - 46028 Moglia di Sermide (MN) Tipologia Centrale termoelettrica a ciclo combinato composta da: • un modulo a ciclo combinato (SE3) costituito da una sezione di produzione con turbina a gas e da una sezione di produzione con turbina a vapore, della potenza complessiva di circa 380 MW. • un modulo a ciclo combinato (SE4) costituito da due sezioni di produzione con turbine a gas e da una sezione di produzione con turbina a vapore, della potenza complessiva di circa 760 MW. Superficie occupata 420.000 m2 in area industriale Potenza in esercizio (2011) 1.154 MW Combustibile utilizzato (2011) Gas naturale Produzione netta di energia termoelettrica (2011) 1,99 TWh Equipaggiamento centrale 3 turbine a gas 3 generatori di vapore a recupero di calore 2 turbine a vapore 2 condensatori di vapore 5 alternatori 5 trasformatori principali 3 camini da 130 metri Numero dipendenti (al 31/12/11) 93 114 07 Le Centrali e i Nuclei 7.5.2 La storia La centrale, costruita tra il 1981 e il 1985, originariamente era formata da 4 gruppi, da 320 MW ciascuno, alimentati a olio combustibile e gas naturale. I primi due gruppi (1 e 2) si sono fermati il 28 luglio 2004, nel momento in cui si è approntato il nuovo ciclo combinato per le altre due sezioni (3 e 4). Successivamente, la richiesta di compatibilità ambientale per far funzionare di nuovo le sezioni 1 e 2 a vapore, alimentandole ad olio combustibile e gas metano, ha raccolto parere negativo da parte della Commissione VIA. L’attuale CCGT, alimentato a gas naturale, è caratterizzato da un modulo a ciclo combinato (SE3) costituito da una sezione di produzione con turbina a gas e da una sezione di produzione con turbina a vapore, della potenza complessiva di circa 380 MW, e da un modulo a ciclo combinato (SE4) costituito da due sezioni di produzione con turbine a gas e da una sezione di produzione con turbina a vapore, della potenza complessiva di circa 760 MW. 115 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.5.3 Localizzazione e Aree di Interesse Naturalistico Borgantino C D B-H Bonizzo Carbonara A-E-F-G Centrale di Sermide Magnacavallo Sermide ID Mappa Distanza Status di protezione Peculiarità A 1.980 m SIC/ZPS-IT20B0006 Isola Boscone: presenza di specie di avifauna di elevata rilevanza naturalistica. Buona varietà di habitat idro-igrofili e ricca componente faunistica contraddistinta da specie di interesse comunitario e dalla presenza potenziale di Lutra lutra. Area:138 ha B 7.990 m SIC/ZPS-IT20B0007 Isola Boschina: presenza di lembi relitti della originale foresta planiziale lombarda. Significativa la componente faunistica, in particolare la avifaunistica, con potenziale presenza della Lutra lutra. Area: 40 ha C 2.690 m ZPS-IT3270022 Golena di Bergantino: area golenale ricoperta da saliceti e pioppeti,con ampie zone a vegetazione erbacea, lanche e cariceti. Notevole è la presenza di una garzaia in fase di affermazione. Area: 224 ha D 1.100 m SIC-IT3270017 (Veneto) Delta del Po: tratto terminale e delta veneto: Presenza di complesse associazioni vegetazionali, con estesi canneti, e serie psammofile e alofile. Lembi forestali termofili e igrofili relitti. Area 25.362 ha E 1.680 m IBA199 (Lombardia/ Emilia Romagna) Fiume Po dal Ticino a Isola Boscone: presenza di coppie nidificanti di specie migratrici e residenti. Area: 15.339 ha F 1.980 m Area Ramsar (Lombardia) Isola Boscone: sito ricco di valori naturali e di specie di avifauna. Presente una buona varietà di habitat idro-igrofili ed una ricca componente faunistica contraddistinta da numerose specie di interesse comunitario e dalla presenza potenziale di Lutra lutra. Area: 136 ha G 1.980 m RNR-EUAP0307 (Lombardia) Isola Boscone: sito ricco di valori naturali e di specie di avifauna. Presente una buona varietà di habitat idro-igrofili ed una ricca componente faunistica contraddistinta da numerose specie di interesse comunitario e dalla presenza potenziale di Lutra lutra. Area: 136 ha H 7.990 m RNR-EUAP0306 (Lombardia) Riserva Naturale isola Boschina: sito di rilevante interesse naturalistico per la presenza di lembi relitti dell’originaria foresta planiziale lombarda, ancorchè in facies degradate e bisognose di urgenti interventi di ripristino. Area: 39 ha 116 07 Le Centrali e i Nuclei 7.5.4 La Gestione Ambientale, la Sicurezza e le Persone Sistemi di gestione Certificazione ISO 14001 n. EMS-678/S dal 2002. Certificazione OHSAS 18001 n. OHS-656 dal 2011. Registrazione EMAS (I-000096) dal 2002. Contenimento emissioni in atmosfera Combustione con abbattimento degli ossidi di azoto a secco (Dry Low NOX). Sistema di monitoraggio delle emissioni (SME) Le emissioni in atmosfera di ossidi di azoto e di monossido di carbonio delle emissioni (SME) sono controllate e registrate in continuo tramite un Sistema di Monitoraggio Emissioni (SME). I valori misurati sono trasmessi semestralmente all’autorità di controllo (ARPA). Rete di rilevamento della qualità dell’aria (RRQA) La rete di Rilevamento Qualità dell’Aria è costituita da 8 postazioni per il monitoraggio in continuo di NOX, PM10, PM 2.5, BTX, CO, O3 e SO2 e da una postazione metereologica. La rete, realizzata e sostenuta economicamente da Edipower ed EoN, dal 01/03/2007 è stata ceduta in gestione all’Ente di Controllo. I dati sono disponibili sul sito internet dell’ARPA Lombardia. Sistema trattamento scarichi idrici Le acque reflue di centrale (acide/alcaline, oleose, biologiche) sono trattate da un apposito impianto (ITAR, Impianto Trattamento Acque Reflue) i cui scarichi sono controllati in continuo. Conservazione delle risorse Impianto ad osmosi per la produzione di acqua industriale da acqua di fiume, che comporta un minor utilizzo di reagenti rispetto ad un impianto tradizionale di filtrazione e pre-trattamento. Riciclo come acque industriali di parte delle acque reflue, con conseguente riduzione del prelievo di acqua dal fiume Po. Indagini ambientali Nel corso dell’anno sono state effettuate diverse indagini tra cui: Rumore ambientale - verifica del rispetto dei valori di qualità per soddisfare prescrizioni AIA. Campi Elettromagnetici - ripetizione quadriennale delle misure effettuate nel 2006. Microclima - mappatura del microclima di tutto l’impianto (uffici + impianto). Rumore interno - ripetizione quadriennale delle misure effettuate nel 2006 secondo un reticolo 6 x 6 m. Fibre aerodisperse - verifica annuale delle fibre aerodisperse. Emissioni - campagne periodiche per la verifica delle concentrazioni come previsto dal PMC AIA. Tutte le indagini non hanno evidenziato criticità per la salute dei lavoratori e per l’ambiente. Autorizzazione Integrata Ambientale Autorizzazione ottenuta con decreto ex DSA-DEC-2009-0001914 del 28/12/2009, entrato in vigore il 24/2/2010 a seguito della pubblicazione del relativo avviso in Gazzetta Ufficiale. Formazione 3.671 ore (55% sicurezza e igiene del lavoro, 1% ambiente, 38% addestramento tecnico e formazione specialistica esterna, 6% lingue, informatica e istituzionale interna). Per i 44 dipendenti della USP sono state erogate 2.248 ore di formazione (64,8% sicurezza e igiene del lavoro, 1,6% ambiente, 29,9% addestramento tecnico e formazione specialistica esterna, 3,7% lingue, informatica e istituzionale interna). Andamento infortuni Nessun infortunio registrato nel 2011 tra i dipendenti Edipower. 1 infortunio con esito mortale tra i dipendenti di imprese terze (IF=10,90 e IG=81,74). 117 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.5.5 Il Bilancio Ambientale della Centrale termoelettrica di Sermide INPUT UDM 2009 2010 2011 Combustibili consumati • totale combustibili liquidi kt 0,77 0,47 0,41 m3 x 106 549,35 604,43 412,18 • da fiume/canale per raffreddamento m3 x 103 396.860 386.260 279.968 • da fiume per uso industriale m3 x 103 445,36 386,11 271,09 • da acquedotto per uso industriale m3 x 103 9,96 7,49 9,97 Acqua recuperata m3 x 103 415,30 352,73 399,44 Materiali di consumo approvvigionati (1) t 151,60 113,58 85,58 Oli lubrificanti approvvigionati t 2,33 2,87 2,97 Produzione termoelettrica lorda GWh 2.737,01 3.055,08 2.057,00 Produzione termoelettrica netta GWh 2.651,92 2.969,06 1.989,34 Produzione da fotovoltaico lorda GWh 0,00 0,00 0,52 Produzione da fotovoltaico netta GWh 0,00 0,00 0,49 Emissioni NO2 t 291,52 367,91 256,89 Emissioni CO t 21,49 15,08 29,32 kt 1.060,05 1.176,70 800,94 Emissioni CO2 combustione kt 1.052,77 1.170,55 792,43 Emissioni CO2 equivalenti (2) kt 7,28 6,15 8,51 103 480,60 421,93 254,11 • gas naturale Acqua prelevata PRODOTTO OUTPUT Emissioni CO2 totale m3 Acque reflue industriali prodotte x Rifiuti prodotti (3) • Pericolosi • Non Pericolosi C 27,84 130,37 17,88 S 28,22 130,37 17,78 R 4,80 114,87 6,35 C t 536,77 665,64 581,79 S t 545,02 665,64 581,75 R 413,44 573,36 335,57 (1) I quantitativi riportati corrispondono ai materiali e ai reagenti necessari per il funzionamento degli impianti (calcare, ammoniaca, resine, acido solforico, acido cloridrico, soda caustica, ipoclorito di sodio, calce e altri); per i prodotti in soluzione è riportata l’effettiva quantità, calcolata in base alla concentrazione della soluzione. (2) Da altri gas a effetto serra (SF6, N2O, CH4, HFC, ecc.). (3) C = rifiuti caricati nel registro di carico e scarico; S = rifiuti scaricati dal registro di carico e scarico; R = rifiuti avviati a recupero. 118 07 Le Centrali e i Nuclei 7.5.6 I Progetti realizzati nell’anno e gli iter autorizzativi in corso Nel giugno 2011 sono iniziate le attività di demolizione delle unità 1 e 2 in ottemperanza alla prescrizione del decreto autorizzativo per la conversione a ciclo combinato delle unità 3 e 4. Le attività comprenderanno lo smantellamento delle caldaie, dei relativi condotti fumi e della ciminiera. Inoltre dovranno essere bonificati e demoliti i circuiti dell’olio combustile. Il termine delle attività è previsto entro dicembre 2012. In data 24/05/2011 è stato allacciato alla rete nazionale il nuovo impianto fotovoltaico a terra da 998 KWp, installato nell’area ex cantiere, la cui realizzazione è terminata nel dicembre 2010. 7.5.7 Le Attività per la Comunità Contributi • Eventi celebrativi del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia – Comune di Sermide 119 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.6 La Centrale termoelettrica di Turbigo 7.6.1 Generalità Tecniche Indirizzo Via Centrale Termica, 20029 Turbigo (MI) Tipologia Centrale termoelettrica composta da: • 3 sezioni a vapore, della potenza complessiva di circa 900 MW • 1 modulo in ciclo combinato, costituito da due sezioni di produzione con turbine a gas e da una sezione di produzione con turbina a vapore, per una potenza complessiva di 855 MW Superficie occupata 558.654 m2, di cui una parte in zona industriale e una in area naturale protetta (Parco Regionale della Valle del Ticino) Potenza in esercizio (2011) 1.770 MW Combustibile utilizzato (2011) Gas naturale e olio combustibile a bassissimo tenore di zolfo (STZ) Produzione netta di energia termoelettrica (2011) 2,15 TWh Equipaggiamento centrale Sezioni a vapore: 3 turbine a vapore; 3 alternatori; 3 condensatori; 3 trasformatori principali. 3 camini da 150 metri. Sezione CCGT: 2 turbine a gas; 2 generatori di vapore a recupero di calore; 1 turbina a vapore; 3 alternatori; 1 condensatore di vapore; 3 trasformatori principali. 2 camini da 120 metri. Numero dipendenti (al 31/12/11) 107 120 07 Le Centrali e i Nuclei 7.6.2 La storia Il primo gruppo della vecchia Centrale di Turbigo Ponente da 35 MW è entrato in servizio nel 1928. Nel 1937 è entrata in servizio la prima linea europea a 220 kV, la Isarco - Torino, che faceva capo alla sottostazione di Turbigo. Negli anni ‘60, smantellato il vecchio impianto, sono stati installati un gruppo da 70 MW ed uno da 75 MW. Con la costituzione dell’Enel sono state realizzate le seguenti sezioni: nel 1967 è entrato in servizio un gruppo da 250 MW e nel 1970 sono entrate in funzione altre 3 unità, una da 320 MW e due da 330 MW. Negli anni ‘90 il Ministero dell’Industria, su richiesta dell’Enel, aveva poi autorizzato gli interventi di ripotenziamento e di adeguamento ambientale. A ciascun gruppo vapore era stata associata una sezione turbogas da 125 MW. È del 2005 l’autorizzazione concessa a Edipower per procedere alla riqualificazione ambientale dell’impianto con trasformazione in ciclo combinato delle sezioni 2 e 4. Nel 2006 sono stati dismessi i turbogas da 125 MW e il gruppo 4 da 330 MW. Nel 2008 è entrato in esercizio commerciale il nuovo ciclo combinato da 855 MW. 121 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.6.3 Localizzazione e Aree di Interesse Naturalistico G E Centrale di Turbigo Castano Primo Buscate A-C Arconate Turbigo F B-D ID Mappa Distanza Status di protezione Peculiarità A 1.300 m ZPS-IT1150001 Valle del Ticino: presenza di lanche con interessante flora idrofila e popolamenti avifaunistici. Greti a vegetazione xerofila con alcune specie rare e lembi di bosco planiziale con partecipazione di cerro e orniello, su terrazzi. Discesa a quote planiziali di specie montane e presenza delle erpeto-cenosi più complete del Piemonte. Area: 660 ha B 260 m ZPS-IT2080301 (Lombardia) Boschi del Ticino: frammenti di habitat fondamentali per la riproduzione delle specie di uccelli nidificanti, per la sosta dei migratori e la sopravvivenza delle popolazioni svernanti. Area: 2.055 ha C 1.300 m SIC-IT1150001 (Piemonte) Valle del Ticino: ampia valle fluviale con presenza di boschi ripariali, ampi greti e differentiambienti acquatici ben conservati sia di acque,correnti che stagnanti. Area: 659 ha D 260 m SIC-IT2010014 (Lombardia) Turbigaccio, Boschi di Castelletto e Lanca di Bernate: habitat di notevole interesse naturalistico, ambiti forestali di elevato livello ambientale, ricchezza floristica e faunistica, con presenza di specie di importanza comunitaria, rare o appartenenti alle Liste Rosse, nonchè specie caratteristiche degli ambienti umidi. Tra le altre specie faunistiche di rilevante valore conservazionistico: Panzarolo o Ghiozzetto dei fontanili. Area: 248 ha E 250 m IBA018 Fiume Ticino: Presenza di coppie nidificanti di specie migratrici e residenti. Area: 28.575 ha (Lombardia/Piemonte) F 260 m PNR-EUAP0218 (Lombardia) Parco Naturale della Valle del Ticino: insieme della vegetazione padana nel tempo e nello spazio. Presenza della Farnia (appartenente alla famiglia delle querce), dalla malva selvatica, dall’Orchis tridentata. Area residau per la fauna della Pianura. Presenza di popolamneti animali diversificati e di specie ormai scomparse altrove. Area: 6.561 ha G 260 m PNR-EUAP0842 (Lombardia) Parco Naturale Lombardo della Valle del Ticino: insieme della vegetazione padana nel tempo e nello spazio. Presenza della Farnia (appartenente alla famiglia delle querce), dalla malva selvatica, dall’Orchis tridentata. Area residau per la fauna della Pianura. Presenza di popolamneti animali diversificati e di specie ormai scomparse altrove. Area: 20.552 ha 122 07 Le Centrali e i Nuclei 7.6.4 La Gestione Ambientale, la Sicurezza e le Persone Sistemi di gestione Certificazione ISO 14001 n. EMS-2614/S dal 2000. Certificazione OHSAS 18001n. OHS-657 dal 2011. Registrazione EMAS (I-000051) dal 2001. Certificazione ISO 9001 del laboratorio chimico dal 2011. Contenimento emissioni in atmosfera Gruppi 1 e 2: • denitrificatori catalitici (DeNOX) per ridurre le emissioni di ossidi di azoto; • precipitatori elettrostatici (PE) per ridurre le emissioni di polveri; Gruppo 3: • sistema di combustione a bassa emissione di NOX per ridurre le emissioni di ossidi di azoto; • precipitatori elettrostatici (PE) per ridurre le emissioni di polveri; Sezione CCGT: combustione con abbattimento degli ossidi di azoto a secco (Dry Low NOX). Sistema di monitoraggio delle emissioni (SME) Controllo e registrazione delle emissioni di ossidi di azoto, monossido di carbonio, polveri e biossido di zolfo. I dati vengono trasmessi semestralmente all’Autorità di controllo (ARPA). Rete di rilevamento della qualità dell’aria (RRQA) La centrale è proprietaria di cinque postazioni per il rilevamento della qualità dell’aria in cui si misurano i seguenti parametri: Castano (NO2 - PM2,5), Galliate (NO2 - SO2), Cuggiono (NO2 - O3), Turbigo (NO2 - SO2 PM10), Robecchetto con Induno (NO2 - CO - PM10). Le postazioni sono parte integrante della rete di rilevamento di qualità dell’aria della Provincia di Milano e sono gestite direttamente da ARPA Lombardia, in conformità a quanto stabilito da apposita convenzione. Sistema trattamento scarichi idrici Le acque reflue di centrale sono trattate da apposito impianto (ITAR) i cui scarichi sono controllati in continuo. Dal 2007 la centrale è dotata di una nuova rete degli scarichi, comprendente vasche di raccolta acque di prima pioggia e un sistema di trattamento delle acque oleose. Indagini ambientali È stata aggiornata la mappatura delle componenti coibentate in materiale contenente amianto, con sopralluoghi delle zone interessate, verifica dello stato dei rivestimenti, indagini ambientali costituite da campionamenti in aria delle fibre aerodisperse e analisi utilizzando la tecnologia SEM (microscopia elettronica a scansione), univoca nel riconiscimento delle fibre di amianto. I rilievi effettuati hanno confermato che non esiste indice di inquinamento in atto dovuto a fibre aerodisperse di amianto. È stata effettuata, con esito positivo, una campagna di caratterizzazione dell’impatto acustico verso l’esterno. Infine, nel 2011 sono state svolte tutte le campagne di monitoraggio delle emissioni previste nel Piano di Monitoraggio e Controllo in ambito AIA. Autorizzazione Integrata Ambientale Autorizzazione ottenuta con decreto DVA-DEC-2010-0000370 del 6/07/2010, entrato in vigore il 30/07/2010 a seguito della pubblicazione del relativo avviso in Gazzetta Ufficiale. Formazione 2.926 ore (57% sicurezza e igiene del lavoro, 8% ambiente, 32% addestramento tecnico e formazione specialistica esterna, 3% lingue, informatica e istituzionale interna). Andamento infortuni Nessun infortunio registrato nel 2011 tra i dipendenti Edipower (IF e IG =0). 6 infortuni registrati tra i dipendenti di imprese terze (IF=28,39 e IG =0,45). 123 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.6.5 Il Bilancio Ambientale della Centrale termoelettrica di Turbigo INPUT UDM 2009 2010 2011 Combustibili consumati • totale combustibili liquidi kt 24,02 0,58 0,92 m3 x 106 481,93 474,61 433,55 • da fiume/canale per raffreddamento m3 x 103 348.475 319.637 281.090 • da fiume per uso industriale m3 x 103 411,52 404,63 389,01 • da pozzo per uso industriale m3 x 103 24,24 0,40 0,63 Materiali di consumo approvvigionati (1) t 139,77 258,00 215,06 Oli lubrificanti approvvigionati t 2,75 3,77 6,59 Produzione termoelettrica lorda GWh 2.549,43 2.434,74 2.228,55 Produzione termoelettrica netta GWh 2.444,51 2.347,10 2.151,27 Emissioni SO2 t 105,15 1,24 0,63 Emissioni NO2 t 326,36 305,22 231,41 Emissioni Polveri t 2,49 0,34 0,21 • gas naturale Acqua prelevata PRODOTTO OUTPUT Emissioni CO t 16,32 10,73 12,15 kt 1.025,16 941,66 856,675 Emissioni CO2 combustione kt 1.023,43 939,48 855,233 Emissioni CO2 equivalenti (2) kt 1,73 2,18 1,442 m3 x 103 438,00 438,00 438,00 Emissioni CO2 totale Acque reflue industriali prodotte Rifiuti prodotti (3) • Pericolosi C t S R • Non Pericolosi 267,87 307,13 229,82 264,53 302,69 223,31 64,10 88,33 39,51 556,01 655,80 581,84 S 540,74 660,77 587,19 R 288,30 245,25 360,63 C t (1) I quantitativi riportati corrispondono ai materiali e ai reagenti necessari per il funzionamento degli impianti (calcare, ammoniaca, resine, acido solforico, acido cloridrico, soda caustica, ipoclorito di sodio, calce e altri); per i prodotti in soluzione è riportata l’effettiva quantità, calcolata in base alla concentrazione della soluzione. (2) Da altri gas a effetto serra (SF6, N2O, CH4, HFC, ecc.). (3) C = rifiuti caricati nel registro di carico e scarico; S = rifiuti scaricati dal registro di carico e scarico; R = rifiuti avviati a recupero. 124 07 Le Centrali e i Nuclei 7.6.6 I Progetti realizzati nell’anno e gli iter autorizzativi in corso La centrale è localizzata in un’area ad alta sensibilità ambientale ed è per questo che il Progetto di Riqualificazione Ambientale autorizzato nel 2005 e ad oggi in fase di realizzazione, segna un importante risultato. La conclusione della prima fase delle attività di riqualificazione ambientale è avvenuta nel 2008 con l’entrata in esercizio commerciale del ciclo combinato da 855 MW che ha aumentato il rendimento dell’impianto ed ha permesso significativi miglioramenti delle prestazioni ambientali. In particolare: • nel 2011 le emissioni specifiche nette dell’intera centrale di ossidi di azoto, monossido e biossido di carbonio sono state ridotte rispettivamente del 73%, 90% e 35% rispetto al 2007; • sono state pressoché annullate le emissioni di biossido di zolfo e polveri; • i consumi e gli scarichi idrici si sono notevolmente ridotti, grazie al più contenuto utilizzo d’acqua per la condensazione del vapore e del raffreddamento dei macchinari. Il progetto di riqualificazione ambientale prosegue. Nel corso del 2011 le attività relative al nuovo ciclo combinato da 400 MW sono consistite in: • ricezione e sistemazione in appositi alloggiamenti protetti della turbina e del generatore e dei relativi ausiliari; • finalizzazione della progettazione architettonica sala macchine ed opere provvisionali; • avanzamento delle gare per assegnazione caldaia a recupero e revamping turbina a vapore del gruppo 3. Relativamente all’iter autorizzativo connesso con le modifiche non sostanziali resesi necessarie nel corso della realizzazione del progetto (modifica di layout per il TL400, utilizzo della turbina a vapore dell’unità TL31 al posto della TL21 e aggiornamento al primo semestre 2014 delle date di previsto completamento degli interventi di conversione del gruppo convenzionale TL31 in ciclo combinato), autorizzate dal MSE ai sensi della L. 55/02 con decreti 55/03/2010 MD e 55/06/2010, si segnala che in data 20 maggio 2011 è stata presentata la relativa istanza per l’aggiornamento del decreto AIA. Il procedimento è stato avviato con la trasmissione dell’istanza alla commissione IPPC da parte del MATTM il 27 dicembre 2011. 125 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 LA CENTRALE DI TURBIGO È CERTIFICATA L’impianto di Turbigo ha conseguito due importanti traguardi nell’implementazione dei sistemi di gestione ottenendo la certificazione del Sistema di Gestione della Sicurezza, in conformità alla norma BS OHSAS 18001:2007 e la certificazione per il Laboratorio Chimico (primo in Edipower) del Sistema di Gestione della Qualità per i servizi di analisi chimico-fisico-biologiche sulle acque reflue, in conformità alla norma ISO 9001:2008. Le certificazioni sono giunte dopo un periodo di intenso lavoro che ha visto coinvolto tutto il personale di centrale, che si è dedicato con determinazione e tenacia alla rivisitazione della parte documentale, alla implementazione delle modalità comportamentali e alla esecuzione delle attività di miglioramento della condizioni di sicurezza. Tali riscontri si aggiungono alla certificazione ISO 14001 per il Sistema di Gestione Ambientale e alla Registrazione EMAS, consentendo a Turbigo di essere un impianto all’avanguardia nell’adozione di un sistema di gestione integrato Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità. 126 07 Le Centrali e i Nuclei 7.6.7 Le Attività per la Comunità Le Convenzioni Dal 2006 è in atto una convenzione tra Edipower ed i Comuni di Turbigo e Robecchetto con Induno. Con la sottoscrizione di tale convenzione Edipower si è impegnata a: • realizzare il progetto di riqualificazione ambientale della centrale; • mantenere per tutta la vita della centrale la registrazione EMAS; • rendere disponibile il vapore come fonte di calore per un eventuale sistema di teleriscaldamento urbano; • sostenere i Comuni sino al 2013 nella realizzazione di progetti e opere di interesse pubblico. La convenzione tra Edipower ed il Consorzio del Parco Lombardo della Valle del Ticino, siglata nel 2005, impegna la Società a realizzare un programma di verifiche da effettuare prima dell’intervento di riqualificazione e dopo un congruo intervallo di tempo, tendente a valutare esclusivamente in termini differenziali l’incidenza sul comparto idrico dell’intervento stesso. Edipower si è impegnata infine a contribuire economicamente alla realizzazione del Centro Parco dell’Energia sull’area attualmente occupata dal cantiere e, quindi, al termine delle attività di conversione dell’unità 2. Tale progetto, oltre a permettere il recupero della naturalità dell’area a fini ecologici, servirà a fini didattici e a migliorare l’inserimento della centrale nel contesto territoriale, evidenziando la compatibilità di un impianto di produzione di energia elettrica con l’ambiente circostante. Infine, dal 2006, Edipower corrisponde un contributo economico annuale per interventi di miglioramento e mantenimento forestale delle aree di proprietà del Parco ricomprese nei Comuni di Turbigo, Robecchetto con Induno, Cuggiono e Bernate. I Contributi • Manifestazione Natale Insieme “Buon Natale Italia” – Comune di Turbigo • Scuola Materna “Asilo Infantile – Ente Morale” Lavori di adeguamento ai fini della prevenzione degli incendi dell’edificio scolastico Edipower per la scuola • 285 alunni in visita • 115 alunni coinvolti nelle lezioni “l’esperto in classe”. 127 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.7 Il Nucleo idroelettrico di Mese 7.7.1 Generalità Tecniche Indirizzo Via Cappella Grande, 6 - 23020 Mese (SO) Tipologia Centrali idroelettriche Centrale e tipologia di impianto 8 CENTRALI IDROELETTRICHE IN PROVINCIA DI SONDRIO: Impianti a bacino: • Mese • Chiavenna • Prestone • Isolato Madesimo Impianti a serbatoio: • Isolato Spluga • San Bernardo Impianti ad acqua fluente: • Gordona • Prata 4 CENTRALI IDROELETTRICHE IN PROVINCIA DI COMO: Impianti a bacino: • Gravedona Impianti ad acqua fluente: • San Pietro Sovera • Cremia • Rescia Potenza in esercizio (2011) 374 MW Produzione netta di energia (2011) 1,04 TWh Numero dipendenti (al 31/12/11) 74 128 07 Le Centrali e i Nuclei 7.7.2 La storia È il 1883 quando l’Ing. Lorenzo Vanossi progetta e costruisce a Chiavenna il primo generatore elettrico della provincia di Sondrio azionato idraulicamente. Tra le prime centrali ad essere realizzate vi è anche l’impianto di Rescia, costruito nel 1901. La realizzazione del sistema idroelettrico iniziò, però, nei primi decenni del ‘900 con le Centrali di Mese e S. Bernardo ed ebbe un ulteriore impulso nel dopoguerra con l’entrata in servizio delle Centrali di Prata, Chiavenna, Gordona, Isolato Spluga, Isolato Madesimo e Prestone, i cui edifici furono progettati dall’architetto Gio Ponti. La Centrale di Mese è il più grande impianto della Val Chiavenna; fu inaugurato nel 1927 alla presenza del Principe Umberto di Savoia e quando entrò in servizio era l’impianto di produzione di energia elettrica più potente d’Europa. Venne realizzato dalla Società Interregionale Cisalpina dal 1922 al 1927 utilizzando nella Centrale di Mese le acque del fiume Liro, derivate a Prestone di Campodolcino, e quelle dei torrenti Valtarda, Drogo e Genasca. Nel 1928 si aggiungono le acque restituite dalla Centrale di San Bernardo provenienti dal serbatoio di Truzzo della capacità 21.300.000 m3. Dal 1927 al 1931 si sviluppano i lavori per la costruzione del serbatoio di Montespluga della capacità di 32.440.000 m3, che raccoglie le acque dei torrenti Loga, Suretta, Valletta, Caurghetta e Ferrè. Dal 1940 al 1945 vengono eseguite le opere di derivazione dei torrenti: Garzelli, Soè, Boggia, Pilotera, Crezza e Rossè nei comuni di Samolaco, Gordona, Menarola e Mese. Negli anni dal 2006 al 2008 tutti i cinque gruppi della centrale sono stati totalmente rifatti migliorandone l’efficienza ed implementando un sistema di controllo moderno, completo di supervisione. 129 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.7.3 Localizzazione e Aree di Interesse Naturalistico LAGO DI LEI Centrale di Spluga Centrale di Isolato MADESIMO Centrale di Prestone Centrale di San Bernardo CHIAVENNA Centrale di Chiavenna Centrale di Mese Centrale di Prata Centrale di Gordona LAGO DI MEZZOLA Centrale di Gravedona MORBEGNO MENAGGIO Centrale di Rescia 130 LAG Centrale di San Pietro O D I CO MO Centrale di Cremia 07 Le Centrali e i Nuclei Sito Status di Protezione Peculiarità Val Zerta SIC IT2040039 (Lombardia) Discreta varietà di habitat. Ancora presenti piccoli alpeggi e fienili. Piano di Chiavenna SIC IT2040041 (Lombardia) Estese coperture boschive (latifoglie e conifere) e alcune stazioni relitte di brughiera sub mediterranea (cespuglieti a Cistus salviifolius). Habitat con specie vegetali esclusive (Nymphaeion albae, Magnopotamion, etc.). Riserva Naturale Marmitte dei Giganti Riserva Regionale (Lombardia) Quadri panoramici variegati. Varie specie arboree ed arbustive autoctone con prevalenza di castagno, carpino, frassino, acero, ecc.. Vegetazione rupicola con presenza di microclimi dell’orizzonte sub-mediterraneo con numerosi esemplari di alloro, erica arborea, biancospino e opunzia. Pian di Spagna e Lago di Mezzola IBA IT007 (Lombardia) Area caratterizzata dalla presenza di coppie nidificanti. Lago di Mezzola e Pian di Spagna SIC/ZPS IT2040022 (Lombardia) Area Ramsar Ambienti che conservano caratteri di naturalità, come canneti e cariceti, ambienti idonei per l’avifauna stanziale e migratoria. Ultimo rifugio per molte piante e animali a rischio quali Nymphea alba L., Nuphar luteum (L.) S. et S. Val Codera SIC/ZPS IT2040018 (Lombardia) Stazioni relitte di brughiera submediterranea, costituita da cespuglieti a Cistus salviifolius, ad Ericacee e Leguminose arbustive; specie vegetali xerofile. Val Bodengo SIC IT2040040 (Lombardia) Varietà di habitat; paesaggio improntato principalmente da nardeti, cespuglieti, faggete ed aree rocciose, con elevata biodiversità. Presenti numerose specie endemiche e specie protette. Valle del Dosso SIC IT2020009 (Lombardia) Elevata variabilità degli habitat vegetazionali cui corrisponde una ricchissima componente faunistica, molte specie di interesse comunitario in quasi tutte le categorie sistematiche. Lago di Piano SIC IT2020001 Riserva Naturale Regionale (Lombardia) Presenza di importanti specie faunistiche e di alcuni habitat ritenuti di interesse regionale. Val Solda ZPS IT2020303 (Lombardia) Vegetazione rupicola interessante per la presenza di specie endemiche e rare, con popolamenti di pino mugo. Interessanti alcune penetrazioni mediterranee di Cisto. Presenza di erpetocenosi, fauna ornitica (es. Lucherino), 41 specie nidificanti, Mammiferi (es. Toporagno alpino, Vespertilio mustacchino e Nottola di Leisler). Pian di Spagna e Lago di Mezzola SIC-IT2040042 (Lombardia) Riserva Naturale Il sito è caratterizzato da un paesaggio planiziale, la cui componente vegetazionale è modulata secondo un gradiente principale che va dai corpi idrici (Lago di Mezzola, Fiume Mera e Lago di Como) fino al versante montano della sinistra orografica della Valchiavenna. Alpi Retiche IBA201 (Lombardia) Area Caratterizzata dalla presenza di coppie nidificanti. PROVINCIA DI SONDRIO PROVINCIA DI COMO 131 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.7.4 La Gestione Ambientale, la Sicurezza e le Persone Sistemi di gestione Certificazione ISO 14001 n. EMS-1415/S dal 2006. Certificazione OHSAS 18001 n. OHS-658 dal 2011. Registrazione EMAS (I-000698) dal 2007. Biodiversità e Paesaggio Edipower, in ottemperanza al PTUA della Regione Lombardia, effettua a titolo sperimentale il rilascio di una portata di deflusso minimo vitale, ossia la portata minima d’acqua che deve essere mantenuta nei vari alvei fluviali per garantire la vita di flora e fauna. Inoltre, per ridurre l’impatto sulla fauna ittica migratrice dovuto alla presenza delle dighe e delle traverse fluviali, i disciplinari che regolano la concessione di derivazione dell’acqua prevedono la semina annuale di trote, della qualità “fario”. Edipower ha stipulato un accordo con l’Unione Pesca Sportiva di Sondrio e con l’Amministrazione Provinciale di Como per la semina ittica annuale. Il Nucleo idroelettrico di Mese ha una particolare caratteristica: molti elementi degli impianti della centrale non sono visibili all’esterno; alcuni canali di adduzione, le vasche di carico e le condotte forzate sono infatti in galleria. Questa attenzione progettuale, nata anche per motivi di carattere militare, risulta oggi positiva dal punto di vista ambientale. Tutti gli impianti sono inseriti perfettamente nel territorio e hanno una forte valenza sia culturale sia industriale. Indagini ambientali Indagini svolte nel corso dell’anno 2011: rumore esterno (stazione elettrica Isolato, centrali Isola/ Madesimo). Formazione 3.637 ore (70% sicurezza e igiene del lavoro, 7% ambiente, 19% addestramento tecnico e formazione specialistica esterna, 4% lingue, informatica e istituzionale interna). Andamento infortuni 1 infortunio registrato nel 2011 tra i dipendenti Edipower (IF=7,80 e IG =0,05) e 1 infortunio registrato tra i dipendenti di imprese terze (IF=43,29 e IG =0,39). 7.7.5 Il Bilancio Ambientale del Nucleo idroelettrico di Mese INPUT UDM 2009 2010 2011 Volumi di acqua turbinata m3 106 1.796,00 1.810,00 1.698,00 Acqua per Deflusso Minimo Vitale m3 x 106 90,00 117,00 117,00 Consumi di gasolio per utilities t 58,80 76,10 76,40 Oli lubrificanti approvvigionati t 3,06 4,32 2,32 Produzione idroelettrica lorda GWh 1.152,55 1.073,30 1.048,95 Produzione idroelettrica netta GWh 1.139,36 1.060,63 1.036,80 kt 0,20 1,29 0,11 x PRODOTTO OUTPUT Emissioni CO2 equivalenti (1) Rifiuti prodotti (2) • Pericolosi C t S R • Non Pericolosi 4,86 6,42 4,86 6,42 7,29 4,43 5,94 22,08 115,64 21,53 S 22,08 115,64 21,53 R 21,95 115,23 21,07 C (1) Da altri gas a effetto serra (SF6, N2O, CH4, HFC, ecc.). (2) C = rifiuti caricati nel registro di carico e scarico; S = rifiuti scaricati dal registro di carico e scarico; R = rifiuti avviati a recupero. 132 7,32 7,32 t 07 Le Centrali e i Nuclei 7.7.6 I Progetti realizzati nell’anno e gli iter autorizzativi in corso Nel corso dell’anno 2011 sono proseguite le attività per il rifacimento parziale della centrale idroelettrica di Chiavenna (3 unità Francis da 23 MWe): a maggio è entrata in esercizio la 1° unità (gruppo 3), mentre a novembre è stato aperto il cantiere per il revamping della 2° unità (gruppo 1). Il revamping della 3° unità (gruppo 2) è previsto entro l’aprile 2013. Relativamente agli impianti di Gravedona e San Pietro Sovera, dove è previsto il potenziamento, è ancora in corso presso la Provincia di Como e la Regione Lombardia, l’iter relativo alla variante di concessione. Gli interventi previsti per le suddette centrali sono: • Centrale di Gravedona: rifacimento totale e aumento della potenza complessiva sino a circa 30 MW di potenza installata, con rifacimento delle opere di presa, dei due canali di derivazione, della galleria in pressione e della condotta forzata e l’installazione di due gruppi turbina/alternatore di potenza maggiore; • Centrale di San Pietro Sovera: rifacimento parziale, con aumento della potenza complessiva sino a circa 7,5 MW, e rifacimento delle opere di presa, del canale di derivazione e l’installazione di un nuovo gruppo turbina/alternatore di potenza maggiore. Ambedue i progetti sono stati esclusi dalla Valutazione di Impatto Ambientale (decreto nr. 8658 del 30/07/2007 della Regione Lombardia per San Pietro Sovera e decreto nr. 62 del 22/01/2008 della Regione Lombardia per Gravedona). 7.7.7 Le Attività per la Comunità Contributi • Eventi Nuova Pro Loco Isola Edipower per la Scuola • 194 alunni in visita • 69 alunni coinvolti nelle lezioni “l’esperto in classe” 133 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.8 Il Nucleo idroelettrico di Tusciano 7.8.1 Generalità Tecniche Indirizzo Via San Leone Magno, 130 - 84062 Olevano sul Tusciano (SA) Tipologia Centrali idroelettriche Centrale e tipologia di impianto Il nucleo è costituito da 8 centrali così suddivise: Impianti a bacino: • Bussento Impianti ad acqua fluente: • Tanagro • Calore • Tusciano • Picentino • Grotta dell’Angelo • S. Maria Avigliano • Centrale Giffoni, attualmente inattiva Potenza in esercizio (2011) 96 MW Produzione netta di energia (2011) 0,29 TWh Numero dipendenti (al 31/12/11) 39 134 07 Le Centrali e i Nuclei 7.8.2 La storia Tra i primi impianti idroelettrici costruiti in Italia tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, la Centrale di Olevano sul Tusciano, facente parte del nucleo idroelettrico, è stata la prima ad essere realizzata dalla SME (Società Meridionale di Elettricità) nel sud dell’Italia. Il progetto originario è datato 1895, i lavori iniziarono nel 1901 per poi concludersi nel 1905: una linea a 30 kV trasportava la “forza” alle industrie di Torre Annunziata. Scaduto il vincolo per l’acqua concessa per la cosiddetta “riserva ferroviaria” (una sorta di prelazione a favore dell’elettrificazione delle ferrovie) che limitava la portata a 1.900 l/s, fu possibile installare una seconda condotta forzata nel 1924, anno in cui si sostituirono le vecchie turbine Girard con due nuove Pelton. Nel 1934, accanto alla centrale, furono costruite una stazione elettrica ed un quadro all’aperto a 150 kV, come centro di arrivo delle linee provenienti dalla Sila. Nel 1955, invece, fu operato un ampliamento ed un aumento di potenza. Infine, nel 2001, in seguito ai lavori di ammodernamento dell’impianto, le due condotte forzate sono state sostituite con un’unica condotta. 135 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.8.3 Localizzazione e Aree di Interesse Naturalistico BENEVENTO Centrale di Calore AVELLINO Centrale di Piacentino SALERNO Centrale di Giffoni Centrale di S. Maria Avigliano Centrale di Tusciano Centrale di Tanagro Centrale di Grotta dell’Angelo GOLFO DI SALERNO Centrale di Bussento 136 07 Le Centrali e i Nuclei Sito Status di Protezione Peculiarità Monti Picentini ZPS IT8040021; IBA IT133; IBA IT133; Parco Regionale (Campania) Popolamenti vegetali rappresentativi dell’Appennino campano, praterie xerofite con specie endemiche, foreste di caducifoglie stazioni spontanee di Pinus nigra. Importantissima avifauna, mammiferi (presenza di Canis lupus), anfibi e rettili. Monte Accelica SIC IT8040009 (Campania) Estesi popolamenti di boschi misti, vegetazione rupestre ed ampie faggete in quota. Interessante avifauna, presenza del Lupo ed importanti comunità di anfibi, rettili e chirotteri. Monti Picentini ZPS IT8040021; IBA IT133; Parco Regionale (Campania) Popolamenti vegetali rappresentativi dell’Appennino campano, praterie xerofite con specie endemiche, foreste di caducifoglie stazioni spontanee di Pinus nigra. Importantissima avifauna, mammiferi (presenza di Canis lupus), anfibi e rettili. Monte Accelica SIC IT8040009 (Campania) Estesi popolamenti di boschi misti, vegetazione rupestre ed ampie faggete in quota. Interessante avifauna, presenza del Lupo ed importanti comunità di anfibi, rettili e chirotteri. Monte Mai e Monte Monna SIC IT8050027 (Campania) Estesi castagneti cedui e frutteti e vegetazione rupestre. Interessanti comunità di chirotteri e anfibi. Monti di Eboli, Monte Polveracchio, SIC IT8050052 Monte Boschetiello e Vallone (Campania) della Caccia di Senerchia Esempi di praterie xerofile, presenza di foreste di caducifoglie e faggete in quota. Interessanti comunità di Anfibi, Rettili e Chirotteri. Importante l’avifauna. Presenza del Lupo. Fiume Tanagro e Sele SIC IT8050049; Riserva Naturale Regionale (Campania) Notevole presenza di boschi misti. Foreste a galleria ben costituite (Salix alba, Populus alba). Zona per la riproduzione, lo svernamento e la migrazione di uccelli. Ricca erpetofauna. Medio Corso del Fiume Sele e Persano ZPS IT8050021 (Campania) Area Ramsat Caratterizzata da foreste a galleria ben costituite (Salix alba, Populus alba) e, nei laghi di meandro, estesi popolamenti a Phragmites australis. Interessante zona per la riproduzione di uccelli (Milvus migrans) per lo svernamento (Circus cianeus) e la migrazione (Egretta alba). Ricca erpetofauna. Alta Valle del Fiume Ofanto SIC-IT8040003 (Campania) Praterie aride e boschi di latifoglie. Probabile presenza di lontra e lupo. Importanti comunità di pesci endemici, anfibi e chirotteri. Avifauna nidificante. Monte Terminio SIC-IT8040011 Massiccio carbonatico dell’Appennino campano. Presenza di valli fluviali incise sul versante occidentale e di tratti di fiumi montani. Fenomeni carsici. Monte Tuoro SIC-IT8040012 Massicio calcareo appenninico, a tratti coperto da materiale vulcanico, con estesi fenomeni carsici e glaciali. Piana del Dragone SIC-T8040014 Ampie torbiere che ospitano una ricca fauna di anfibi. Interessante avifauna nidificante (Lanius collurio). Piana Querceto dell’Incoronata (Nusco) SIC-IT8040018 Rilievo appenninico alle sorgenti del fiume Ofanto. Monte Cervialto e Montagnone di Nusco SIC-IT8040010 (Campania) Massicio carbonatico tra i più elevati della Campania. Tratti ricoperti da banchi di materiale vulcanico. Presenza di valle glaciale con stagno in via di interramento. Parco Regionale Monti Picentini Parco Regionale (Campania) Rappresenta il gruppo dei Monti Picentini di natura calcareo-dolomitica. Monti Picentini IBA133 (Campania) Presenza di coppie nidificanti di specie migratrici e residenti. Media Valle del Fiume Sele IBA132 (Campania) Presenza di coppie nidificanti di specie migratrici e residenti. Oasi Naturale del Monte Polveracchio AANP-EUAP0437 (Campania) Si estende su un’area montuosa comprendente le sorgenti del fiume Tenza. 137 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.8.4 La Gestione Ambientale, la Sicurezza e le Persone Sistemi di gestione Certificazione ISO 14001 n. EMS-1399/S dal 2007. Certificazione OHSAS 18001 n. OHS-622 dal 2011. Registrazione EMAS (I-000618) dal 2007. Biodiversità e Paesaggio Il Nucleo di Tusciano effettua rilasci di acqua a valle delle opere di presa, ove previsto dai decreti di concessione. Formazione 3.627 ore (78% sicurezza e igiene del lavoro, 3% ambiente, 17% addestramento tecnico e formazione specialistica esterna, 2% lingue, informatica e istituzionale interna). Andamento infortuni Nessun infortunio registrato nel 2011 tra i dipendenti Edipower nè tra i dipendenti di imprese terze (IF e IG=0). 7.8.5 Il Bilancio Ambientale del Nucleo idroelettrico di Tusciano INPUT UDM 2009 2010 2011 Volumi di acqua turbinata m3 x 106 598,00 717,00 520,00 Acqua per Deflusso Minimo Vitale m3 x 106 0,53 0,50 0,45 Consumi di gasolio per utilities t 0,00 0,00 0,00 Oli lubrificanti approvvigionati t 2,00 2,53 2,53 Produzione idroelettrica lorda GWh 321,85 390,60 289,52 Produzione idroelettrica netta GWh 317,48 385,68 286,54 kt 0,02 0,01 0,00 PRODOTTO OUTPUT Emissioni CO2 equivalenti (1) Rifiuti prodotti • Pericolosi (2) C t S R • Non Pericolosi 5,00 24,44 5,00 24,44 7,51 3,72 1,39 119,65 149,08 82,62 S 119,65 149,08 82,62 R 5,80 17,12 21,05 C (1) Da altri gas a effetto serra (SF6, N2O, CH4, HFC, ecc.). (2) C = rifiuti caricati nel registro di carico e scarico; S = rifiuti scaricati dal registro di carico e scarico; R = rifiuti avviati a recupero. 138 7,67 7,67 t 07 Le Centrali e i Nuclei 7.8.6 I Progetti realizzati nell’anno e gli iter autorizzativi in corso Relativamente alle attività di riqualifica degli impianti idroelettrici, nel 2011 è stata ottenuta autorizzazione mediante procedura abilitativa semplicata ex D.lgs 28 del 3/03/2011 alla realizzazione del progetti di rifacimento per la Centrale del Tanagro (1 Francis da 21 MWe) e conseguente qualifica IAFR dell’impianto. Ad oggi, è stata completata l’ingegneria di base e sono stati assegnati i contratti per il suddetto progetto di rifacimento parziale della centrale. 7.8.7 Le Attività per la Comunità Contributi • A.S.D. Canoa Kayak Policastro Bussentino – Campionati regionali di discesa sprint • Manifestazione “Estate Casalettana” – Comune di Casaletto Spartano • Premio nazionale Vito Curcio – Associazione Culturale “Amici Ru Cavaliere” 139 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.9 Il Nucleo idroelettrico di Udine 7.9.1 Generalità Tecniche Indirizzo Via Volta, 21 - 33020 Cavazzo Carnico (UD) Tipologia Centrali idroelettriche Centrale e tipologia di impianto IMPIANTI PRINCIPALI: Impianto a bacino: • Somplago Impianto a serbatoio: • Ampezzo 6 DI MEDIE DIMENSIONI: Impianto a bacino: • Barcis Impianti ad acqua fluente: • San Leonardo • San Foca • Cordenons • Villa Rinaldi • Ponte Giulio 18 IMPIANTI MINI-IDRO, AD ACQUA FLUENTE Potenza in esercizio (2011) 289 MW Produzione netta di energia (2011) 1,03 TWh Numero dipendenti (al 31/12/11) 71 140 07 Le Centrali e i Nuclei 7.9.2 La storia In Friuli Venezia Giulia, i primi impianti idroelettrici risalgono alla fine dell’Ottocento: si trattava di piccoli impianti che sfruttavano il salto di vecchi mulini o salti esistenti sui canali di irrigazione. Un opera imponente per l’epoca, fu la realizzazione degli impianti progettati nel 1897 dagli ingegneri Salice e Zenari, che prevedevano l’utilizzo delle acque del torrente Cellina, mediante le centrali di Malnisio e Giais, per una potenza complessiva di 14.000 HP (10,4 MW). Nel 1905 entra in servizio la Centrale di Malnisio - che alimentava la Città di Venezia, con una linea di 87 km a 30.000 volt – mentre nel 1908 entra in esercizio la Centrale di Giais, che alimentava la Città di Udine con una linea di 45 km a 30.000 volt. Un grosso impulso allo sviluppo degli impianti idroelettrici in Friuli si è avuto negli anni ‘50, con la Società Adriatica di Elettricità (SADE), che ha realizzato gli impianti del Tagliamento (Ampezzo 1948, Somplago, 1957) ed ha completato gli impianti del Cellina (Barcis, San Foca e Villa Rinaldi nel 1954). 141 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.9.3 Localizzazione e Aree di Interesse Naturalistico Centrale di Luincis Centrale di Arta Centrale di Tramba Centrale di Ampezzo Centrale di Somplago Centrale di Campagnola Centrale di Pineda Centrale di Campolessi Centrale di Mulinars Centrale di Savorgnana Centrale di Barcis Centrale di Ponte Giulio Centrale di Rodeano Centrale di San Leonardo Centrale di Meseris Centrale di Cisterna Centrale di Ledrut Centrale di San Foca UDINE Centrale di Villa Rinaldi Centrale di Cordenons Centrale di Zoppola PORDENONE GORIZIA Centrale di Foglioano Centrale di Redipuglia Centrale di Ronchi Centrale di Montefalcone Anconetta Centrale di Montefalcone Porto GOLFO DI TRIESTE MARE ADRIATICO 142 07 Le Centrali e i Nuclei Sito Status di Protezione Peculiarità Media Valle del Tagliamento IBA IT048 (Friuli Venezia Giulia) Area caratterizzata alla presenza di coppie nidificanti. Prealpi Carniche IBA IT047 (Friuli Venezia Giulia) Area caratterizzata dalla presenza di coppie nidificanti. Dolomiti Friulane SIC/ZPS IT3310001 Parco Naturale Regionale (Friuli Venezia Giulia) Habitat prioritari (es. le mughete) Habitat prioritari (es. le mughete) (es. Gentiana froelichii Jan ex Rchb. ssp. zenarii, etc.), specie avifaunistiche. Particolarmente notevoli: la fauna a chirotteri (Barbastella barbastellus, Myotis bechsteini, Myotis blythii, etc.), varie popolazioni di Iberolacerta horvathi, di Salamandra atra e di Martes martes; popolazioni di Eliomys quercinus, Bombina variegata, Ursus arctos e Lynx. Nelle acque correnti vivono popolazioni di Cottus gobio e Austropotamobius pallipes. Col Gentile SIC IT3320008 (Friuli Venezia Giulia) Habitat in buono stato di conservazione (stazione di Eryngium alpinum L. e di Erigeron atticus Vill.) Area alpina di rilevanza ornitologica elevata. Notevoli popolazioni di Salamandra atra e Martes martes. Monti Verzegnis e Valcalda SIC IT3320011 (Friuli Venezia Giulia) Habitat in buono stato di conservazione (specialmente faggete e praterie subalpine su calcare) e molte specie endemiche (es. Bupleurum longifolium L. subsp. vapicense Sourkora). Area prealpina di rilevanza ornitologica nazionale. Discrete popolazioni di Martes martes. Ursus arctos, Lynx lynx, Rosalia alpina e Cerambyx cerdo. Nelle acque correnti è diffuso Cottus gobio. Salmo [trutta] marmoratus può risalire l’altissimo corso dell’Arzino. Valle Medio Tagliamento SIC IT3320015 (Friuli Venezia Giulia) Stazioni eterotropiche di leccio. Area prealpina di notevole rilevanza ornitologica. Frequenti Vipera ammodytes e Natrix tessellata, Mustela putorius, Hyla intermedia e Triturus carnifex. Presente la più grossa nursery regionale di Miniopterups schreibersii, Myotis myotis e Myotis blythii. Segnalati Vertigo angustior, Lucanus cervus e Austropotamobius pallipes. Greto del Tagliamento SIC IT3310007 (Friuli Venezia Giulia) Vegetazione pioniera. Presenza di specie ornitologiche rare (es. Burhinus oedicnemus,). Invertebrati (Lucanus cervus), anfibi (Rana latastei, Bombina variegata, Bufo viridis). Le acque del Tagliamento ospitano Barbus plebejus, Cottus gobio. Piccole rogge ospitano Austropotamobius pallipes. Monte Ciaurlec e Forra del Torrente Cosa SIC-IT3310003 (Friuli Venezia Giulia) Il sito comprende il rilievo calcareo prealpino del monte Ciaurlec. PROVINCIA DI UDINE Continua 143 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Sito Status di Protezione Peculiarità Prealpi Giulie Settentrionali SIC-IT3320012 (Friuli Venezia Giulia) Il sito è costituito da rilievi montuosi con substrato calcareo e calcareo-dolomitico. Lago Minisini e Rivoli Bianchi SIC-IT3320013 (Friuli Venezia Giulia) Vi è inclusa l’unica stazione di Brassica glabrescens Poldini in sinistra Tagliamento. Forra del Cornappo SIC-IT3320016 (Friuli Venezia Giulia) Il sito include il corso e la forra del torrente Cornappo, al cui bacino idrografico ipogeo appartengono alcuni imponenti cavità non turistiche. Cividalese e Alta Val Torre IBA049 (Friuli Venezia Giulia) Area Caratterizzata dalla presenza di coppie nidificanti. Foresta di Tarvisio e Prealpi Giulie IBA205 (Friuli Venezia Giulia) Area Caratterizzata dalla presenza di coppie nidificanti. Valle del Torrente But IBA206 (Valle del Torrente But) Area Caratterizzata dalla presenza di coppie nidificanti. Rio Bianco di Taipana e Gran Monte SIC-IT3320017 (Friuli Venezia Giulia) Il sito include il versante meridionale del sistema montuoso calcareo di Gran Monte (cima più alta M. Briniza 1636m) e la sottostante valle del Rio Bianco. Magre di di Pordenone IBA IT053 (Friuli Venezia Giulia) Stazioni di Brassica glabrescens Poldini e Crambe tataria Sebeok, (popolazioni di Podarcis sicula. Sito ornitologico di rilevanza primaria per dimensioni e presenza di specie rare (es. Burhinus oedicnemus, ecc.). Presenza di Aquila chrysaetos, Circaetus gallicus e Milvus migrans. Fra gli anfibi: Bombina variegata, Triturus carnifex, Bufo viridis e popolazione eterotopica di Triturus alpestris (S. Leonardo Valcellina); fra gli insetti Euplagia quadripunctaria e Proserpinus Proserpina; tra i mammiferi Suncus etruscus. Cottus gobio è presente nelle rogge della zona. Forra del Torrente Cellina SIC IT3310004 (Friuli Venezia Giulia) Popolazioni rilevanti di tasso. Sito ornitologicamente rilevante. Nella zona sono segnalati Austropotamobius pallipes e Vertigo angustior. Ancora segnalata ma rarissima Salmo marmoratus. Nei dintorni è stato da poco segnalato Felis silvestris. Alla grotta Vecchia Diga sono segnalati Miniopterus schreibersi, e diverse specie endemiche del genere Orotrechus, che qui hanno la loro Terra typica. Magredi del Cellina SIC IT3310009 (Friuli Venezia Giulia) Stazioni di Brassica glabrescens Poldini e di Crambe tataria Sebeok. Popolazioni di Podarcis sicula. Sito ornitologico di rilevanza primaria per dimensioni e presenza di specie rare (es. Burhinus oedicnemus, ecc.). Presenza di Aquila chrysaetus e Circaetus gallicus in area di pianura; presenza di Milvus migrans e altri rapaci. Fra gli anfibi: Bombina variegata, Triturus carnifex, Bufo viridis e una popolazione eterotopica di Triturus alpestris (S. Leonardo Valcellina). Fra gli insetti: Euplagia quadripunctaria e Proserpinus proserpina. Tra i mammiferi: Suncus etruscus. Cottus gobio è presente nelle rogge della zona. PROVINCIA DI PORDENONE Continua 144 07 Le Centrali e i Nuclei Sito Status di Protezione Peculiarità Risorgive del Vinchiaruzzo SIC IT3310010 (Friuli Venezia Giulia) Numerose specie di uccelli (es. Circus pygargus nidificante). Nell’area è ben diffuso Austropotamobius pallipes, che qui convive con Cottus gobio e Lethenteron zandreai. Sono ben diffuse Triturus carnifex, Rana latastei, Emys orbicularis, Bombina variegata. Zootoca vivipara ssp. Carniolica è abbastanza comune. Presenza di Plecotus macrobullaris e Osmoderma eremita. Carso IBA IT066 (Friuli Venezia Giulia) Area caratterizzata dalla presenza di coppie nidificanti. Carso Triestino e Goriziano SIC IT3340006 (Friuli Venezia Giulia) Sulle falesie di Duino concentrazione di specie stenomediterranee ed endemiche oltre che di Urospermum picroides e Reichardia picroides. Nell’area dei laghi di Doberdò e Pietrarossa presenti stazioni di specie rare sia termofili sia di umidità quali Lens ervoides, Asterolinon linumstellatum, ecc. Concentrate ben cinque specie di Potamogeton (P. cripsus, P. lucens, P. nodosus). Sito importante dal punto di vista faunistico (Hyla arborea, Rana ridibunda, ecc.). Diffuso e localmente piuttosto comune Proteus anguinus, vertebrato stigobio di importanza prioritaria (dal 2003). Nei macereti è frequente Chionomys nivalis. Presenti Lucanus cervus e Morimus funereus, mentre esistono alcune vecchie segnalazionidi Osmoderma eremita. Riserva Naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa Riserva Naturale Regionale (Friuli Venezia Giulia) L’area è caratterizzata da due grandi depressioni carsiche, parzialmente riempite dal lago di Doberdò e dal lago di Pietrarossa, che costituiscono uno dei pochi esempi di lago-stagno carsico in Europa. Nei periodi di magra degli affluenti il livello delle acque cala molto e la superficie libera, non occupata dal canneto, si limita a canali e a pozze. La biodiversità sia animale sia vegetale è molto accentuata per la compresenza di diversi ambienti naturali quali landa e boscaglia carsica e associazioni acquatiche. Il paesaggio vegetale è caratterizzato da tipi pascolivi. Nel sito sono presenti stazioni di specie rare sia termofile sia igrofile. Da segnalare inoltre Ranunculus illyricus rara specie sudesteuropea e recentemente confermata e la nordillirica Anemone trifolia. Il particolare tipo di ambiente consente la vita a comunità di diverso tipo. 145 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 7.9.4 La Gestione Ambientale, la Sicurezza e le Persone Sistemi di gestione Certificazione ISO 14001 n. EMS-708/S dal 2007. Certificazione OHSAS 18001 n. OHS-503 dal 2010. Registrazione EMAS (IT-001216) del 26/10/2010. Indagini ambientali In adempimento ad una delle prescrizioni contenute nel Decreto VIA, sono iniziate le campagne di monitoraggio del lago di Cavazzo e delle sorgenti nell’area di possibile interferenza con la futura nuova galleria. Biodiversità e Paesaggio Dal giugno 2007 sono stati avviati da Edipower, secondo quanto previsto dal Decreto della Direzione Centrale Ambiente e Lavori Pubblici della Regione Friuli Venezia Giulia n. 951 del 31/05/2007, e della delibera della giunta regionale n. 617 del 22/03/07, i rilasci per il Deflusso Minimo Vitale sul Tagliamento, ai sensi della Legge Regionale 28/2001, che saranno sperimentali per un periodo di tre anni, eventualmente rinnovabile, previo accordo con la Regione Friuli V.G. La quantità di acqua rilasciata è pari a 1.620 l/s. Inoltre, Edipower effettua interventi per la semina ittica annuale. Formazione 4.608 ore (71% sicurezza e igiene del lavoro, 2% ambiente, 20% addestramento tecnico e formazione specialistica esterna, 7% lingue, informatica e istituzionale interna). Andamento infortuni Nessun infortunio registrato nel 2011 tra i dipendenti Edipower (IF e IG =0), nè tra i dipendenti di imprese terze. 7.9.5 Il Bilancio Ambientale del Nucleo idroelettrico di Udine INPUT UDM 2009 2010 2011 Volumi di acqua turbinata m3 x 106 9.991,10 9.366,57 8.686,14 Acqua per Deflusso Minimo Vitale m3 x 106 70,50 70,50 70,50 Consumi di gasolio per utilities t 19,80 40,30 22,00 Oli lubrificanti approvvigionati t 3,45 3,22 3,05 Produzione idroelettrica lorda GWh 1.251,16 1.200,00 1.035,85 Produzione idroelettrica netta GWh 1.237,76 1.186,95 1.027,98 kt 0,07 0,01 0,01 PRODOTTO OUTPUT Emissioni CO2 equivalenti (1) Rifiuti prodotti (2) • Pericolosi • Non Pericolosi C 19,14 70,80 160,24 S 19,22 70,88 160,03 R 3,37 7,47 128,66 C 403,96 353,16 453,09 S 404,62 353,51 452,97 R 45,22 40,50 52,72 (1) Da altri gas a effetto serra (SF6, N2O, CH4, HFC, ecc.). (2) C = rifiuti caricati nel registro di carico e scarico; S = rifiuti scaricati dal registro di carico e scarico; R = rifiuti avviati a recupero. 146 t t 07 Le Centrali e i Nuclei 7.9.6 I Progetti realizzati nell’anno e iter autorizzativi in corso Nel 2011 sono state ottenute le autorizzazioni, mediante procedura abilitativa semplicata ex D.Lgs 28 del 3/03/2011, alla realizzazione dei progetti di rifacimento per le seguenti Centrali: Somplago, Ampezzo, Luincis, Mulinars, Tramba, Redipuglia, Ronchi dei Legionari, Fogliano, Monfalcone Anconetta. Per quanto riguarda la qualifica di Impianti Alimentati a Fonti Rinnovabili (IAFR), tutte le istanze per gli impianti citati, inviate nel primo semestre del 2011, sono state accolte nei mesi di settembre e ottobre 2011. Nell’ambito del progetto per il rifacimento parziale della Centrale idroelettrica di Ampezzo (3 unità con potenza di circa da 23 MWe composte da due turbine Pelton ad asse orizzontale ciascuna), a luglio sono iniziati i lavori di trasformazione della 1° unità che è entrata poi in esercizio a dicembre. Il progetto prevede quindi il rifacimento della 2° unità nel 2012 ed il completamento finale con la 3° unità nel mese di novembre del 2013. Per il rifacimento parziale della Centrale idroelettrica di Somplago (3 unità Francis con potenza di circa da 63 MWe ciascuna) ad agosto è stato assegnato l’ordine per la prima unità con opzione, da sciogliere entro gennaio 2012, per le successive due unità. L’apertura del cantiere è prevista nell’agosto 2012. Sono stati ultimati i lavori di rifacimento della Centrale di Monfalcone Porto (2 Kaplan da 0,235 MWe ciascuna). I gruppi sono entrati in esercizio a marzo. È stata infine completata l’ingegneria di base e sono stati assegnati i contratti per i progetti di rifacimento delle seguenti centrali: Monfalcone Anconetta (2 Kaplan da 175 kWe), Redipuglia (2 Kaplan da 396 kWe), Fogliano (2 Kaplan da 148 kWe), Ronchi dei Legionari (2 Kaplan da 184 kWe), Luincis (2 Francis da 872 kWe). 7.9.7 Le Attività per la Comunità Contributi • Festa dell’emigrante – Pro Loco Bordano • Associazione Sportiva Dilettantistica Tolmezzo Carnia – Organizzazione campionati di calcio giovanili regionali e provinciali per la stagione sportiva 2011/2012 • Associazione Sportiva Dilettantistica Bordano Calcio – stagione sportiva 2011 Edipower per la Scuola • 224 alunni in visita • 46 alunni coinvolti nelle lezioni “l’esperto in classe” È stata inoltre ottenuta esenzione VIA per il progetto di rifacimento Centrale di Campagnola, per il quale è stata presentata anche istanza di autorizzazione unica ai sensi della legge 387/03. Sono proseguite le attività di progettazione ed indagine conseguenti all’istanza di autorizzazione unica ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 387/2003 inoltrata nel corso del 2009 alla Regione Friuli Venezia Giulia per il progetto di ampliamento della Centrale idroelettrica di Somplago mediante l’installazione di due nuove unità reversibili (57,4 MWe cadauna) e per lo scavo della relativa galleria di adduzione (circa 8,5 km). 147 8.0 Appendice 148 8.0 Appendice 8.1 Bilancio e Indicatori di Prestazione 150 8.2 GRI Index 160 8.3 Glossario 166 Relazione della Società di Revisione 171 149 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 8.1 Bilancio e Indicatori di Prestazione Indicatore di prestazione Unità di misura 2002 2009 2010 Ricavi vendite e prestazioni M€ n.d. n.d. 1.012,43 956,52 Totale ricavi M€ n.d. n.d. 1.040,01 1.137,95 Margine operativo lordo M€ n.d. n.d. 414,30 472,63 Risultato operativo netto M€ n.d. n.d. (504,45) (1.139,92) Utile (perdita) di esercizio M€ n.d. n.d. (333,39) (739,53) Investimenti totali M€ n.d. n.d. 98,50 41,79 Ricavi delle vendite e delle prestazioni M€ n.d. n.d. 1.012,43 956,52 Altri ricavi M€ n.d. n.d. 27,59 181,43 Ricavi della produzione tipica M€ n.d. n.d. 1.040,01 1.137,95 Consumi per materie prime, prodotti finiti e servizi (2) M€ n.d. n.d. 475,33 527,26 Altri costi operativi M€ n.d. n.d. 58,21 47,86 Costi intermedi della Produzione M€ n.d. n.d. 533,54 575,12 Valore aggiunto caratteristico lordo M€ n.d. n.d. 506,47 562,83 Proventi finanziari M€ n.d. n.d. 1,83 9,34 Totale proventi finanziari M€ n.d. n.d. 1,83 9,34 Valore aggiunto globale lordo M€ n.d. n.d. 508,30 572,17 Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni M€ n.d. n.d. 918,75 1.612,55 Valore aggiunto globale netto M€ n.d. n.d. (410,45) (1.040,38) Personale M€ n.d. n.d. 85,03 83,44 Pubblica Amministrazione M€ n.d. n.d. (218,61) (422,33) Remunerazione del capitale di credito M€ n.d. n.d. 55,58 37,05 (dati al 31.12) 2011 RESPONSABILITÀ ECONOMICA Risultati economici (1) Valore aggiunto Ricavi Costi operativi Gestione finanziaria Distribuzione del valore aggiunto Remunerazione capitale di rischio M€ n.d. n.d. 42,65 - Remunerazione azienda M€ n.d. n.d. (376,04) (739,53) Comunità e liberalità esterne M€ n.d. n.d. 0,94 0,99 Valore aggiunto globale netto M€ n.d. n.d. (410,45) (1.040,38) Produzione termoelettrica lorda TWh 19,12 17,18 13,84 12,10 Produzione termoelettrica netta TWh 17,70 16,18 13,06 11,39 - da combustibili liquidi TWh 10,49 4,11 1,92 1,68 - da gas naturale TWh 5,89 10,59 9,95 8,49 - da carbone TWh 1,32 1,49 1,19 1,22 Produzione idroelettrica lorda TWh 2,72 2,73 2,66 2,37 Produzione idroelettrica netta TWh 2,71 2,69 2,63 2,35 Produzione lorda da fotovoltaico GWh n.a. 0,60 0,91 2,34 Produzione netta da fotovoltaico GWh n.a. 0,00 0,37 1,74 Produzione di energia elettrica lorda totale TWh 21,26 19,90 16,50 14,48 Produzione di energia elettrica netta totale TWh 19,81 18,88 15,69 13,74 Produzione di energia elettrica Continua 150 08 Appendice Indicatore di prestazione (dati al 31.12) Unità di misura 2002 2009 2010 2011 RESPONSABILITÀ ECONOMICA Ripartizione della produzione netta per fonte: - combustibili liquidi % 52,96 21,75 12,23 12,20 - gas naturale % 29,72 56,11 63,41 61,80 - carbone % 6,66 7,87 7,58 8,87 - quota di energia prodotta da fonti rinnovabili (idroelettrico e fotovoltaico) % 10,66 14,27 16,78 17,13 Potenza nominale in esercizio MW 5.412 7.632 7.632 7.639 - potenza termoelettrica MW 4.630 6.878 6.878 6.878 - potenza idroelettrica MW 756 752 752 758 - potenza fotovoltaico MW n.a. 1,58 1,58 3,45 % 14 10 10 10 % 37,60 43,30 44,50 43,80 - quota di potenza da fonti rinnovabili (idroelettrico e fotovoltaico) Efficienza impianti Rendimento medio del parco termoelettrico Disponibilità impianti - impianti termoelettrici % 77,90 87,53 90,67 89,84 - impianti idroelettrici % 88,80 95,73 95,19 91,80 Indisponibilità operativa - impianti termoelettrici % 6,10 3,16 3,22 1,48 - impianti idroelettrici % 0,80 0,10 0,25 0,14 Numero avviamenti impianti termoelettrici n. 750 1.712 2.012 1.987 kcal/kWh 2.303 1.984 1.934 1.964 - impianti termoelettrici TWh 31,60 52,74 54,63 54,13 - impianti idroelettrici TWh 6,08 6,31 6,27 6,10 - totale TWh 37,68 59,05 60,90 60,23 Consumo specifico Capacità produttiva resa disponibile ai Toller Note su responsabilità economica: (1) In considerazione della transizione degli schemi del bilancio di esercizio dai principi contabili italiani a quelli internazionali IFRS, gli indicatori economici sono stati riclassificati. Per consentire la comparabilità rispetto allo scorso anno, anche i dati economici relativi al 2010 sono stati riclassificati. (2) Nei costi di produzione sono incluse le seguenti voci: canoni derivazione acqua, canoni a enti e consorzi (co-uso). Per una maggiore aderenza alle linee di riferimento del modello GBS, i valori relativi a costi ecotassa e ICI sono stati scorporati dai costi operativi e riclassificati fra i valori destinati alla Pubblica Amministrazione. 151 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Indicatore di prestazione Unità di misura 2002 2009 2010 2011 ktep 4.046,55 3.210,21 2.476,85 2.238,16 Sm3 x 106 1.563,24 2.126,82 1.987,52 1.707,17 Olio combustibile STZ kt 41,75 395,44 141,97 108,86 Olio combustibile BTZ kt 933,62 568,80 384,33 394,03 Olio combustibile MTZ kt 1.317,56 51,25 28,38 - Olio combustibile ATZ kt 168,61 70,35 - - Gasolio kt 2,11 3,87 5,17 3,89 Totale combustibili liquidi kt 2.463,65 1.089,71 559,85 506,78 Carbone kt 681,28 794,70 667,39 689,67 (dati al 31.12) RESPONSABILITÀ AMBIENTALE Risorse energetiche Potenza termica entrante Consumo di combustibili Gas naturale Mix di combustibile (3) - combustibili liquidi % 59,14 32,96 19,94 21,95 - gas naturale % 32,47 55,28 67,47 63,81 - carbone % 8,39 11,76 12,59 14,24 Sm3 x 106 n.d. 13,02 14,16 10,40 Altri combustibili (OCD, gasolio, carbone) kt n.d. 10,19 14,58 14,15 Totali TJ n.d. 797,00 1.030,00 887,00 MWh n.d. 163.156,09 177.981,31 190.861,02 Prodotti chimici di processo totali t 46.807,00 32.958,56 20.388,80 13.418,60 Oli approvvigionati t 108,75 126,74 101,62 88,94 Prelievo di acque di raffreddamento m3 x 103 3.266.720,00 2.719.835,00 2.075.787,70 1.948.123,70 - da mare m3 103 1.585.000,00 1.430.500,00 892.145,80 952.076,00 - da fiume/canale m3 x 103 1.681.720,00 1.289.335,00 1.183.641,90 996.047,70 l/kWh 184,60 168,08 158,95 171,10 3.455,432 Consumi indiretti di energia Gas naturale Energia elettrica da terzi Materiali di consumo approvvigionati Risorse idriche (Impianti termoelettrici) Prelievo specifico netto di acqua di raffreddamento x Prelievo di acque per uso industriale m3 x 103 4.543,42 3.783,19 3.631,37 - da fiume m3 x 103 1.209,60 856,88 790,74 660,096 - da pozzo m3 x 103 2.797,94 1.419,28 1.701,02 1.623,916 - da acquedotto m3 x 103 - da mare m3 29,90 11,97 10,30 12,619 103 505,98 1.495,05 1.129,31 1.158,801 l/kWh 0,26 0,23 0,28 0,30 m3 x 103 592,00 1.015,43 761,96 724,55 % 11,53 21,16 17,34 17,33 m3 x 103 3.271.263,42 2.723.618,19 2.079.419,07 1.951.579,13 Prelievo di acque turbinate m3 x 106 9.648,21 12.385,10 11.893,57 10.904,14 Acqua per deflusso minimo vitale m3 x 106 n.d. 161,03 188,00 187,95 m3 x 103 2.504,43 3.301,48 2.998,89 2.776,13 l/kWh 0,14 0,20 0,23 0,24 m3 x 103 3.266.720,00 2.719.835,00 2.075.787,70 1.948.123,70 Prelievo specifico di acqua per uso industriale Acqua recuperata Rilevanza del recupero interno di acque per uso industriale Totale risorse idriche utilizzate x Risorse idriche (Impianti idroelettrici) Scarichi Idrici Acque reflue industriali prodotte Scarichi idrici specifici di acque industriali Acque di raffreddamento scaricate Continua 152 08 Appendice Indicatore di prestazione Unità di misura 2002 2009 2010 2011 Totale acque scaricate m3 x 103 3.269.224,43 2.723.136,48 2.078.786,59 1.950.899,83 - in mare m3 x 103 1.586.184,00 1.432.467,40 893.871,80 953.960,80 - in fiume/canale m3 x 103 1.682.187,43 1.289.996,44 1.184.245,54 996.329,26 - in fognatura m3 x 103 853,00 672,64 669,25 609,77 2.395,46 (dati al 31.12) RESPONSABILITÀ AMBIENTALE Emissioni in atmosfera Biossido di zolfo (SO2) Emissioni specifiche di SO2 Ossidi di azoto (NO2) t 46.222,00 5.153,89 2.142,67 g/kWh 2,61 0,32 0,16 0,21 t 17.267,00 4.932,50 2.915,17 2.505,50 Emissioni specifiche di NO2 g/kWh 0,98 0,30 0,22 0,22 Monossido di carbonio (CO) t 1.016,00 578,43 217,34 230,15 Emissioni specifiche di CO Polveri Emissioni specifiche di Polveri g/kWh 0,06 0,04 0,02 0,02 t 2.336,00 163,38 100,68 107,57 g/kWh 0,13 0,01 0,01 0,01 6.212,97 Emissioni di gas ad effetto serra Emissioni di CO2 combustione kt 12.082,15 9.083,98 6.907,56 Emissioni di CO2 processo (desox/denox) kt 19,89 13,68 7,22 5,60 Emissioni CO2 equivalenti da altri gas a effetto serra (4) kt n.d. 12,42 11,62 15,74 Emissioni di CO2 totale kt 12.102,59 9.110,08 6.926,40 6.234,30 Emissioni specifiche nette di CO2 da combustione (5) g/kWh 682,75 561,35 528,93 545,67 Emissioni specifiche nette di CO2 Totale (6) g/kWh Emissioni evitate 611,02 482,61 441,37 453,76 1.144,09 1.458,50 1.425,68 1.271,51 - da produzione idroelettrica kt 1.144,09 1.458,18 1.425,19 1.270,26 - da produzione fotovoltaica kt n.a. 0,32 0,49 1,25 kt n.d. 86,64 94,51 102,11 kg n.d. 4,54 0,00 0,01 t 104.458,48 70.018,04 42.821,91 38.085,85 Emissioni indirette Emissioni derivanti dai consumi di energia elettrica da terzi Emissioni di gas dannosi per l’ozono CFC-11 equivalenti Rifiuti prodotti Rifiuti speciali non pericolosi - caricati nel registro di carico e scarico - scaricati dal registro di carico e scarico t 106.013 75.863,87 43.484,14 38.622,00 - avviati a recupero t 103.427,89 72.775,20 39.827,28 36.244,35 - caricati nel registro di carico e scarico t 6.249,53 3.505,96 2.928,71 3.222,39 - scaricati dal registro di carico e scarico t 6.050 3.496,84 2.934,37 3.213,59 Rifiuti speciali pericolosi - avviati a recupero t 1.887,95 332,40 538,31 278,87 Produzione specifica di rifiuti non pericolosi g/kWh 5,27 3,71 2,73 2,77 Produzione specifica di rifiuti pericolosi g/kWh 0,32 0,19 0,19 0,23 Rilevanza del recupero di rifiuti non pericolosi % 97,56 95,93 91,59 93,84 Rilevanza del recupero di rifiuti pericolosi % 31,20 9,51 18,34 8,68 Continua 153 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Indicatore di prestazione 2002 2009 2010 2011 Siti coperti da sistemi di gestione certificati ISO 14001 4 9 9 9 Siti coperti da sistemi di gestione registrati EMAS 2 7 8 8 (dati al 31.12) Unità di misura RESPONSABILITÀ AMBIENTALE Sistemi di gestione e audit Audit ambientali - interni n. 60 10 10 7 - esterni (di terza parte) n. 11 9 9 9 Totali n. 71 19 19 16 - interni n. n.a. n.a. - 3 - esterni (di terza parte) n. n.a. n.a. - - Totali n. n.a. n.a. - 3 n. n.d. 7 19 26 Audit integrati SGSA Visite ispettive Effettuate da ASL, ARPA, Comune, Provincia, Regione n.d. 0 1 1 Altre n. n.d. 6 7 12 Totale visite ispettive n. n.d. 13 27 39 k€ 11.434 37.531 2.036 4.720 Contabilità ambientale Investimenti Spese di esercizio k€ 14.070 17.088 11.363 9.771 Totale k€ 25.504 54.619 13.399 14.491 n. 0 0 0 0 Multe € n.d. 0 0 0 Altre sanzioni non monetarie n. n.d. 0 0 0 Eventi ambientali significativi Sversamenti Note su responsabilità ambientale: (3) Calcolo effettuato sulla base del contenuto energetico dei combustibili utilizzati. (4) Da altri gas a effetto serra oltre a CO2 (SF6, N2O, CH4, HFC, ecc.). (5) Calcolate come g di CO2 da combustione per kWh netto di energia termoelettrica. (6) Calcolate come g di CO2 da combustione, da processo (desox, denox) e da altri gas a effetto serra per kWh netto di energia elettrica totale. 154 08 Appendice Indicatore di prestazione (dati al 31.12) Unità di misura 2002 2009 2010 2011 n. n.d. 28 30 30 RESPONSABILITÀ SOCIALE Composizione del personale Dipendenti per categorie Dirigenti Quadri n. n.d. 101 99 90 Impiegati n. n.d. 643 636 609 Operai n. n.d. 377 347 327 Totale n. n.d. 1.149 1.112 1.056 Tempo indeterminato n. n.d. 1.149 1.112 1.056 Tempo determinato n. n.d. - - - Totale n. n.d. 1.149 1.112 1.056 n. n.d. 1.148 1.111 1.055 Dipendenti per tipologia contrattuale Dipendenti per area geografica Italia Estero n. n.d. 1 1 1 Totale n. n.d. 1.149 1.112 1.056 n. n.d. 5 4 3 Formazione-lavoro (Stage e Apprendisti) n. n.d. 1 3 3 Interinali e Contratti a progetto n. n.d. 24 27 32 Totale n. n.d. 25 30 35 Nord Italia n. n.d. 742 722 685 Centro Italia n. n.d. - - - Sud Italia n. n.d. 406 389 370 Part-time Dipendenti con contratto part-time Contratti atipici Dipendenti per area geografica Estero n. n.d. 1 1 1 Totale n. n.d. 1.149 1.112 1.056 Dirigenti % n.d. 7 13 13 Quadri % n.d. 22 21 23 Impiegati % n.d. 11 11 11 Operai % n.d. 1 1 1 Totale % n.d. 8 9 9 n. n.d. 16 15 16 Presenza femminile Dipendenti appartenenti a categorie protette Disabili Altri (es. orfani) n. n.d. 6 6 6 Totale n. n.d. 22 21 22 Licenza elementare n. n.d. 14 12 12 Licenza media n. n.d. 142 129 114 Diploma n. n.d. 843 820 788 Laurea n. n.d. 143 144 126 Altro (master, dottorato, ecc...) n. n.d. 7 7 16 Dipendenti per titolo di studio Continua 155 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Indicatore di prestazione Unità di misura 2002 Età inferiore a 25 anni n. n.d. 26 18 13 Età compresa tra 25 e 35 n. n.d. 118 132 132 Età compresa tra 36 e 45 n. n.d. 236 192 165 Età compresa tra 46 e 55 n. n.d. 588 565 581 Età superiore a 55 anni n. n.d. 181 205 165 Età media dei dipendenti n. n.d. 47 47 48 Dirigenti anni n.d. 14 15 15 Quadri anni n.d. 14 15 16 Impiegati anni n.d. 25 25 25 Operai anni n.d. 23 22 21 Media anni n.d. 19 19 19 Dirigenti n. n.d. - - - Quadri n. n.d. 5 2 1 Impiegati n. n.d. 26 11 5 Operai n. n.d. 24 12 13 Totale n. n.d. 55 25 19 Dimissioni n. n.d. 3 9 12 Pensionamenti n. n.d. 56 47 56 Decessi n. n.d. - 3 1 Licenziamenti n. n.d. 9 1 2 Altro (cessione contratto) n. n.d. 3 2 4 n. n.d. 71 62 75 Dirigenti n. n.d. 0 0 1 Quadri n. n.d. 1 4 6 Impiegati n. n.d. 2 3 3 Operai n. n.d. 0 2 2 Donne n. n.d. 2 0 2 Uomini n. n.d. 1 9 10 Età inferiore a 30 anni n. n.d. 1 2 1 Età compresa tra 30 e 45 anni n. n.d. 2 5 9 Età superiore a 45 anni n. n.d. 0 2 2 Anzianità di servizio inferiore a 3 anni n. n.d. 2 4 5 Anzianità di servizio compresa tra 3 e 10 anni n. n.d. 1 3 4 Anzianità di servizio superiore a 10 anni n. n.d. 0 2 3 (dati al 31.12) 2009 2010 2011 RESPONSABILITÀ SOCIALE Dipendenti per fasce di età Anzianità media aziendale Assunti per qualifica Uscite per motivo Totale Turnover del personale (7) - per qualifica - per sesso - per fasce di età - per anzianità di servizio Continua 156 08 Appendice Indicatore di prestazione Unità di misura 2002 2009 2010 2011 n. n.d. 1.095 1.150 915 Dirigenti n. n.d. 875 2.365 2.884 Quadri n. n.d. 6.524 10.556 9.756 Impiegati n. n.d. 36.925 41.425 17.362 Operai n. n.d. 20.788 28.462 26.254 Totale n. n.d. 65.112 82.808 56.256 Ore pro-capite medie n. n.d. 56,67 74,47 61,48 k€ n.d. 1.230 1.261 2.390 n. n.d. 29 30 30 (dati al 31.12) RESPONSABILITÀ SOCIALE Formazione del personale Dipendenti formati (partecipanti ad almeno un corso di formazione) Totale Ore di formazione erogate Costi di formazione (8) Totale costi Rapporti con i dipendenti Dipendenti sottoposti a valutazione delle performance Dirigenti Quadri n. n.d. 100 99 90 Impiegati n. n.d. 18 16 14 Operai n. n.d. 0 0 0 Totale n. n.d. 147 145 134 Quadri (9) € n.d. 1.381 1.315 1.260 Impiegati € n.d. 1.938 1.811 1.941 Operai € n.d. 1.518 1.486 1.538 Premi di produttività medi pro-capite Dipendenti che hanno ricevuto premi incentivanti Dirigenti n. n.d. 28 29 30 Quadri - Impiegati n. n.d. 62 79 74 Operai n. n.d. 0 0 0 Dipendenti che hanno ricevuto un premio incentivante a titolo di MbO n. n.d. 90 108 104 Promozioni da quadro a dirigente n. n.d. 2 3 1 Promozioni da impiegato a quadro n. n.d. 10 4 2 Promozioni da operaio a impiegato n. n.d. 24 19 6 Totale n. n.d. 36 26 9 Avanzamenti di livello Contrattazione collettiva e sindacalizzazione Dipendenti coperti da CCNL % n.d. 100 100 100 Dipendenti iscritti a sindacati % n.d. 59 58 60 In essere al 31/12 n. n.d. 48 51 35 Sorti nel corso dell’esercizio n. n.d. 3 8 2 Chiusi nel corso dell’esercizio n. n.d. 18 5 18 Contenziosi con dipendenti Continua 157 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 Indicatore di prestazione Unità di misura 2002 Infortuni occorsi a dipendenti (10) n. n.d. 6 8 3 Ore lavorate n. n.d. 1.908.768 1.866.817 1.777.599 Giorni di assenza per infortunio n. (dati al 31.12) 2009 2010 2011 RESPONSABILITÀ SOCIALE Salute e sicurezza sul lavoro n.d. 83 256 55 Indice di frequenza infortuni (11) n.d. 3,14 4,29 1,69 Indice di gravità infortuni (12) n.d. 0,04 0,14 0,03 Vigilanza sanitaria Visite mediche effettuate n. n.d. 90 77 77 Visite medie per dipendente n. n.d. 0,08 0,07 0,07 Ore ordinarie n. n.d. 1.527 1.556 1.555 Ore straordinarie n. n.d. 136 118 98 Malattia n. n.d. 67.112 71.624 66.862 Infortunio n. n.d. 1.402 2.452 2.906 Maternità n. n.d. 3.814 2.810 4.165 Sciopero n. n.d. 57 71 136 Assemblea n. n.d. 14.077 13.808 12.792 Permesso retribuito n. n.d. 32.026 33.357 30.750 Permesso non retribuito n. n.d. 4.823 5.725 5.643 Totale n. n.d. 123.311 129.847 123.254 Costi di gestione k€ n.d. 958 1.630 2.099 Investimenti k€ n.d. 1.959 738 1.875 Totale k€ n.d. 2.916 2.368 3.974 Ore di formazione su salute e sicurezza n. n.d. 27.216 28.568 31.221 Quota parte sul totale delle ore di formazione % n.d. 42 34 55 n. n.d. - 2 9 - interni n. n.d. 21 22 19 - di terza parte n. n.d. - 4 19 Totale n. n.d. 21 26 38 n. n.d. 767 722 720 Attività di costruzione n. n.d. 54.884 13.122 16.408 Attività di manutenzione n. n.d. 153.389 144.436 142.770 Totale n. n.d. 209.225 157.558 159.178 Ore lavorate medie pro-capite Ore di assenza medie pro-capite Spese per la salute e sicurezza Formazione su salute e sicurezza Sistemi di gestione e audit Siti coperti da sistemi di gestione OHSAS 18001 Sopralluoghi di sicurezza Dipendenti di imprese terze Full Time Equivalent (FTE) medi Giorni lavorati da dipendenti di imprese terze Sicurezza sul lavoro imprese terze Infortuni occorsi a dipendenti di imprese terze n. n.d. 7 6 12 ore lavorate n. n.d. 1.227.112 1.155.489 1.152.125 giorni persi per infortunio n. n.d. 321 95 7.725 Indice di frequenza infortuni n. n.d. 5,70 5,19 10,42 Indice di gravità infortuni n. n.d. 0,26 0,08 6,71 158 Continua 08 Appendice Indicatore di prestazione (dati al 31.12) Unità di misura 2002 2009 2010 2011 RESPONSABILITÀ SOCIALE Fornitori Composizione fornitori Fornitori attivati nell’anno n. n.d. 829 803 803 Valore complessivo delle forniture nell’anno (13) k€ n.d. 180.000 146.400 142.605 k€ n.d. 167.000 138.200 139.378 % n.d. 93 94 97,74 k€ n.d. 13.000 8.106 3.195 % n.d. 7 6 2,24 k€ n.d. - 94 32 % n.d. 0% 0,06% 0,02% Valore delle forniture da fornitori qualificati (13) k€ n.d. 172.800 128.757 120.386 % sul numero degli ordini a fornitori qualificati % n.d. 96 88 89 Forniture per area geografica Italia UE (Italia esclusa) Extra UE Qualifica fornitori Note su responsabilità sociale: (7) Popolazione interessata da turn over tutta residente nel Nord Italia. (8) Comprensivi di: costi di trasferta, personale docente, società di consulenza, materiale didattico, ecc. (9) Il personale quadro di Edipower è destinatario della sola parte del premio di risultato legata alla redditività aziendale (50% del premio complessivo) e non di quella legata alla produttività. (10) > 1 giorno di assenza, esclusi gli infortuni in itinere. (11) Indice di Frequenza (IF): numero di infortuni per milione di ore lavorate. (12) Indice di Gravità (IG): numero di giorni di assenza per infortunio per mille ore lavorate. (13) Il valore comprende forniture di beni, servizi e prestazioni lavorative. 159 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 8.2 GRI Index Profilo Pagina Note 1 Strategia e analisi 1.01 Dichiarazione del Presidente e dell'Amministratore Delegato 4, 5 1.02 Principali impatti, rischi e opportunità 4, 5, 17, 31-36 2 Profilo dell’organizzazione 2.01 Nome dell’organizzazione 2.02 Principali marchi, prodotti e/o servizi 10, 18, 19 2.03 Struttura operativa 18, 19 2.04 Sede principale 176 2.05 Paesi di operatività 18, 19 2.06 Assetto proprietario e forma legale 14, 15 2.07 Mercati serviti N/A 2.08 Dimensione dell’organizzazione 14, 18, 19, 42, 150, 155 2.09 Cambiamenti significativi 14, 15, 22, 33-35, 45, 46, 50, 62 2.10 Riconoscimenti/premi ricevuti EU1 Capacità installata 7, 14, 19, 88, 94, 100, 106, 114, 120, 128, 134, 140,151 EU2 Energia netta prodotta 14, 42, 45, 88, 94, 100, 106, 114, 120, 128, 134, 140, 150 EU3 Numero di clienti, suddivisi per tipologia N/A Edipower non opera direttamente sul mercato. La produzione viene ceduta ai Toller rappresentati dai propri Soci. EU4 Lunghezza delle reti di trasmissione e distribuzione N/A L'indicatore non è rendicontato in quanto Edipower non fornisce servizi di distribuzione e trasmissione di Energia Elettrica. EU5 Allocazione delle quote di emissione e rispetto del protocollo di Kyoto 59, 60 3 Parametri del bilancio 3.01 Periodo di rendicontazione 10 3.02 Data di pubblicazione del precedente bilancio 10 3.03 Periodicità di rendicontazione 10 3.04 Contatti e indirizzi per informazioni sul bilancio 176 3.05 Processo per la definizione dei contenuti 10, 37-39 3.06 Perimetro del bilancio 10 3.07 Limitazioni su obiettivo o perimetro del bilancio 10 3.08 Informazioni relative alle altre società collegate 10 3.09 Tecniche di misurazione dei dati e basi di calcolo 10, 11 3.10 Modifiche rispetto al precedente bilancio 10, 11 3.11 Cambiamenti significativi rispetto al precedente bilancio 10, 11 3.12 Tabella di riferimento 160-164, sito web 3.13 Attestazione esterna 172-174 4 Governance, impegni, coinvolgimento 4.01 Struttura di governo 23-25 4.02 Indicare se il Presidente ricopre anche un ruolo esecutivo 24 4.03 Amministratori indipendenti e non esecutivi 24 4.04 Meccanismi a disposizione degli azionisti per fornire raccomandazioni 20, 24 Copertina Edipower non opera direttamente sul mercato. La produzione viene ceduta ai Toller rappresentati dai propri Soci. Nel periodo di rendicontazione Edipower non ha ricevuto nessun premio e riconoscimento. Continua 160 08 Appendice 4.05 Legame tra compensi di amministratori e alta direzione e performance 23 4.06 Conflitti di interessi CE pag. 22 4.07 Qualifiche degli amministratori 23 4.08 Missione, valori, codici di condotta e principi 16, 26, 27, 36, 57 4.09 Procedure per identificare e gestire le performance economiche ambientali e sociali 23 4.10 Processo per valutare le performance del CdA 23 4.11 Modalità di applicazione del principio o approccio prudenziale 23-27 4.12 Adozione di codici e principi esterni in ambito economico, sociale e ambientale 17, 27 4.13 Partecipazioni ad associazioni di categoria 21, 34, 43, 78 4.14 Elenco degli stakeholder coinvolti 37, 38 4.15 Principi per identificare gli stakeholder da coinvolgere 37-39 4.16 Attività di coinvolgimento degli stakeholder 37-39, 72 4.17 Aspetti chiave e criticità emerse dal coinvolgimento degli stakeholder e relative azioni 36-39 Performance economica DMA EC Pagina Note Informazioni sulle modalità di gestione 44 EU6 Approccio di gestione volto ad assicurare la disponibilità di energia nel medio-lungo periodo N/A In base agli accordi di Tolling Edipower non è responsabile della definizione di tali attività. EU7 Programmi di DSM (demand-side management) N/A L'indicatore non è rendicontato in quanto risulta non significativo per il particolare business di operatività della Società. EU8 Attività e investimenti in ricerca e sviluppo 17 EU9 Decommissioning di impianti nucleari N/A EC1 Valore economico direttamente generato e distribuito 44, 150 EC2 Rischi e opportunità dovuti ai cambiamenti climatici 27, 32-34, 50, 57, 59, 60 EC3 Copertura degli obblighi pensionistici 73, BE pag. 47 EC4 Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione EC6 Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrata sui fornitori locali EC7 Assunzione di persone residenti dove si svolge prevalentemente l'attività EC8 Sviluppo di investimenti forniti principalmente per “pubblica utilità” 17, 32, 34, 35, 45, 63 EU10 Capacità pianificata rispetto alla domanda energetica prevista nel lungo periodo N/A EU11 Rendimento medio del parco termoelettrico 48, 151 EU12 Perdite di energia in fase di trasmissione e distribuzione N/A Edipower non fornisce servizi di distribuzione e trasmissione di Enegia Elettrica Pagina Note Performance ambientale Edipower non possiede impianti nucleari. Non sono stati ricevuti nel 2011 finanziamenti significativi dalla Pubblica Amministrazione. 76-78, 159 In coerenza con quanto previsto dal Codice Etico di Edipower viene evitata ogni forma di discriminazione riguardo l'assunzione del personale, pertanto non è presente alcuna politica in merito. DMA EN Informazioni sulle modalità di gestione 32-34, 56, 57, 154 EN1 Materie prime utilizzate 56, 58, 92, 98, 104, 110, 118, 124, 132, 146, 152 EN2 Materiali riutilizzati o riciclati N/A In base agli accordi di Tolling Edipower non è responsabile della definizione di tali attività. La tipologia di attività svolta non consente un significativo utilizzo di materiali riciclati. Continua 161 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 EN3 Consumo diretto di energia per fonte 56, 58, 92, 98, 104, 110, 118, 124, 132, 146, 152 EN4 Consumo indiretto di energia 152 EN5 Risparmio energetico 45, 46, 47, 50 EN6 Prodotti e servizi per l’efficienza energetica o basati sull’energia rinnovabile 34, 35, 46 EN8 Consumo di acqua per fonte 58, 92, 98, 104, 110, 118, 152 EN9 Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua 58, 92, 98, 104, 110, 118, 152 EN10 Percentuale e volume totale dell’acqua riciclata e riutilizzata 58, 92, 98, 104, 110, 118, 152 EN11 Localizzazione di siti ubicati in aree protette o in aree ad elevata biodiversità 90, 96, 102, 108, 116, 122, 130, 131, 136, 137, 142-145 EN12 Descrizione dei maggiori impatti sulla biodiversità 62,123, 132, 143, 146 EU13 Biodiversità degli habitat compensati (offset) rispetto agli habitat danneggiati EN14 Strategie e piani futuri per gestire gli impatti sulla biodiversità 62, 123, 132, 143, 146 EN16 Emissioni dirette di gas ad effetto serra 59, 60, 92, 98, 104, 110, 118, 124, 132, 146, 153 EN17 Emissioni indirette di gas ad effetto serra 153 EN18 Attività per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra 34, 35, 59, 60, 62, 153 EN19 Emissioni di sostanze nocive per l'ozono 153 EN20 Altre emissioni in atmosfera 59, 60, 92, 98, 104, 110, 118, 153 EN21 Scarichi idrici 60, 98, 104, 110, 118, 124, 152, 153 EN22 Produzione rifiuti e metodi di smaltimento 60, 61, 92, 98, 104, 110, 118, 124, 132, 138, 146, 153 EN23 Numero totale e volume di sversamenti inquinanti 154 EN26 Iniziative per mitigare gli impatti di prodotti e servizi sull’ambiente 17-19, 56-58, 62, 63 EN27 Percentuale di prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato o riutilizzato N/A EN28 Sanzioni per mancato rispetto di leggi e regolamenti in materia ambientale 28, 29, 154 EN30 Spese e investimenti per la protezione dell'ambiente 34, 35, 63, 154 Per maggiori informazioni è possibile consultare le Dichiarazioni Emas di ogni sito produttivo (www.edipower.it). Non si sono verificate attività di offsetting. Performance sociale Pagina EU14 Programmi volti ad assicurare la disponibilità di personale specializzato 70, 71 EU15 Dipendenti che potenzialmente potrebbero lasciare l'organizzazione nei prossimi 5-10 anni 69 EU16 Politiche riguardanti la salute e sicurezza dei dipendenti e delle imprese terze 67-69 DMA LA Informazioni sulle modalità di gestione 66-75; CE pag. 20 LA1 Ripartizione del personale per tipo, contratto e regione 72, 73, 157 Per maggiori informazioni è possibile consultare le Dichiarazioni Emas di ogni sito produttivo (www.edipower.it). L'indicatore non è rendicontato in quanto risulta non significativo per il particolare business di operatività della Società. Note Continua 162 08 Appendice LA2 Turnover per età, sesso e regione 69, 156 EU17 Giorni lavorati da imprese terze 68, 69, 158 EU18 Dipendenti di imprese terze coinvolti in formazione su salute e sicurezza 67, 68 LA4 Grado di copertura dei contratti collettivi 157 LA5 Periodo minimo di preavviso per modifiche operative LA7 Infortuni sul lavoro e malattie 66-69, 158 LA8 Programmi formativi relativi alla prevenzione ed al controllo dei rischi a supporto del personale in relazione a disturbi o a malattie gravi 66-68, 73 LA10 Formazione del personale 7, 27, 34, 61, 66, 70, 71, 91, 97, 103, 109, 117, 123, 132, 138, 146, 157, 158 LA12 Percentuale dipendenti valutati sulle performance e sullo sviluppo della carriera 157 LA13 Ripartizione del personale per sesso e altri indicatori di diversità (es. disabilità) 69, 155 LA14 Rapporto dello stipendio base degli uomini rispetto a quello delle donne a parità di categoria Edipower applica alla totalità dei propri dipendenti il CCNL. Indicatore coperto dalla normativa vigente: D.Lgs. 18/2001 e L. 223/1991. Vista la particolare composizione dell'organico societario per l'esercizio in corso l'organizzazione ha ritenuto di posticipare la rappresentazione del rapporto della remunerazione uomo/donna al fine di individuare la migliore rappresentazione nel rispetto dei requisiti di riservatezza e privacy. A tal proposito l'organizzazione si pone l'obiettivo di rendicontare tale indicatore a partire dal 2016. Diritti umani Pagina DMA HR Informazioni sulle modalità di gestione CE pag. 20 HR1 Operazioni con valutazione del rispetto dei diritti umani 76 HR2 Fornitori e appaltatori sottoposti a verifiche in materia di diritti umani 76 HR4 Episodi di discriminazione e azioni intraprese CE pag. 20 HR5 Attività in cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere esposta a rischi HR6 Operazioni ad elevato rischio di ricorso a lavoro minorile CE pag. 20 HR7 Operazioni ad elevato rischio di ricorso a lavoro forzato CE pag. 20 Note Nel 2011 non si è verificato in Edipower alcun episodio di discriminazione. Indicatore coperto dalla normativa vigente, Art. 21 Costituzione italiana. Impatti nella società Pagina EU19 Partecipazione degli stakholder al processo decisionale per lo sviluppo di impianti energetici 38, 39 EU20 Approccio adottato per gestire gli impatti derivanti dalle dismissioni N/A EU21 Piani di gestione delle emergenze DMA SO Informazioni sulle modalità di gestione 32, 33, 78-81 SO1 Gestione degli impatti nella comunità 32, 33, 35, 78-82, 93, 99, 105, 113, 119, 127, 133, 139, 147 Note Nel periodo di rendicontazione Edipower non è stata coinvolta in attività di dismissione. Indicatore coperto dalla normativa vigente, D.Lgs. 334/1999. Continua 163 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 EU22 Persone della comunità fisicamente spostate o economicamente compensate N/A SO2 Monitoraggio del rischio di corruzione 26, 27 SO3 Personale formato sulla prevenzione dei reati di corruzione 27 SO4 Azioni intraprese in risposta a casi di corruzione SO5 Posizioni sulla politica pubblica e lobbying 78 SO8 Sanzioni monetarie e non per non conformità a leggi e regolamenti 28, 29, 154 Nel periodo di rendicontazione Edipower non è stata coinvolta in attività di dismissione. Nel periodo di rendicontazione non si sono verificati episodi di corruzione. Responsabilità di prodotto Pagina Note EU23 Programmi volti a migliorare o mantenere l'accesso all'elettricità N/A Edipower non è responsabile delle attività di distribuzione e quindi non è tenuta a rispondere alle indicazioni del EUSS. EU24 Informazioni rese ai clienti sull'uso sicuro dell'energia e sui servizi di supporto N/A Edipower non è responsabile delle attività di distribuzione e quindi non è tenuta a rispondere alle indicazioni del EUSS. DMA PR Informazioni sulle modalità di gestione delle reti elettriche N/A Edipower non è responsabile delle attività di distribuzione e quindi non è tenuta a rispondere alle indicazioni del EUSS. PR1 Fasi del ciclo di vita dei servizi i cui impatti sulla salute e sicurezza sono valutati N/A Edipower attraverso il modello di Tolling non opera sul mercato. EU25 Numero di incidenti che hanno coinvolto la comunità, inclusi i procedimenti giudiziari PR3 Informazioni richieste dalle procedure e servizi soggetti a tali requisiti informativi N/A Edipower attraverso il modello di Tolling non opera sul mercato. PR5 Customer satisfaction N/A Edipower attraverso il modello di Tolling non opera sul mercato. PR6 Programmi di conformità a leggi e codici volontari relativi alle attività di marketing N/A Edipower attraverso il modello di Tolling non opera sul mercato. PR8 Relcami relativi a violazioni della privacy N/A Edipower attraverso il modello di Tolling non opera sul mercato. PR9 Sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti 28, 29 EU26 Popolazione non servita nell'area di distribuzione L'indicatore non è rendicontato in quanto Edipower non fornisce servizi di distribuzione e trasmissione di Energia Elettrica. EU27 Disconnessioni di rete per mancato pagamento L'indicatore non è rendicontato in quanto Edipower non fornisce servizi di distribuzione e trasmissione di Energia Elettrica. EU28 Indice di frequenza interruzioni di rete L'indicatore non è rendicontato in quanto Edipower non fornisce servizi di distribuzione e trasmissione di Energia Elettrica. EU29 Indice di durata interruzioni di rete L'indicatore non è rendicontato in quanto Edipower non fornisce servizi di distribuzione e trasmissione di Energia Elettrica. EU30 Availability factor medio del parco impianti Legenda N/A: Indicatore non applicabile NC: Indicatore non coperto BE: Bilancio di esercizio CE: Codice etico 164 Nel 2011 non risultano contenziosi in essere che coinvolgono la comunità a carico di Edipower. 47, 151 08 Appendice 165 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 8.3 Glossario A AEEG - Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas Autorità indipendente, istituita con la legge n. 481 del 14 novembre 1995, con funzioni di regolazione e di controllo dei servizi pubblici nei settori dell’energia elettrica e del gas. Per effetto del Decreto Bersani, fra le sue competenze rientra la definizione delle condizioni tecnico-economiche di accesso alla rete di trasmissione nazionale e la risoluzione di eventuali controversie in materia di diritto d’accesso alla rete. Ambientalizzazione Modifiche impiantistiche finalizzate alla riduzione degli impatti ambientali. Arpa Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. Audit Processo di verifica sistematico e documentato per conoscere e valutare, con evidenza oggettiva, se l’organizzazione è conforme a determinati criteri scelti come standard di riferimento. B Biodiversità o diversità biologica La molteplicità dei vari esseri attualmente viventi sul nostro pianeta. Centrale termoelettrica Impianto per la produzione di energia elettrica tramite vapore prodotto a seguito dello sviluppo di calore da un combustibile solido, liquido o gassoso. Certificati Verdi Certificati emessi dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN) per ogni 50 MWh di energia immessa da un impianto riconosciuto come fonte rinnovabile. L’energia rinnovabile può essere prodotta con impianti nuovi, o con impianti oggetto di interventi di potenziamento, rifacimento e riattivazione, entrati in esercizio dopo il 1° aprile 1999. Il diritto ai certificati verdi è riconosciuto anche agli impianti di cogenerazione, così come definiti dalla delibera 42/02 dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, abbinati ad una rete di teleriscaldamento per la distribuzione del calore cogenerato ad ambienti a destinazione residenziale, commerciale, industriale ed agricola, ad esclusione, nel caso di ambienti a destinazione industriale, degli impieghi in apparecchiature e macchine a servizio di processi industriali. Certificazione Attestazione di conformità, rilasciata da un ente esterno indipendente ed accreditato, dell’organizzazione a determinati requisiti CO Ossido di Carbonio; si forma dall’ossidazione incompleta dei composti del carbonio contenuti nei combustibili utilizzati. Bioaccumulo o accumulo biologico Processo attraverso il quale alcune sostanze persistenti si accumulano negli organismi viventi. CO2 Biossido di Carbonio (denominato anche anidride carbonica); si forma dall’ossidazione dei composti del carbonio contenuti nei combustibili utilizzati. È un cosiddetto gas serra. Biomonitoraggio o monitoraggio biologico L’insieme delle metodologie che utilizzano gli esseri viventi per trarre informazioni sullo stato dell’ambiente. Combustibili fossili Carbone, petrolio e gas naturale. Oggi costituiscono la quasi totalità delle fonti mondiali di energia. C Centrale a ciclo combinato (CCGT) Impianto di generazione di energia elettrica comprendente uno o più gruppi generatori turbogas i cui gas di scarico alimentano con il loro calore residuo una caldaia, che può essere o meno alimentata con un combustibile supplementare; il vapore prodotto dalla caldaia è utilizzato per il funzionamento di una turbina a vapore, accoppiata ad un generatore. Centrale di produzione combinata di energia elettrica e calore (cogenerazione) Impianto termoelettrico in cui l’energia sviluppata dal combustibile è trasmessa ad un fluido intermedio immesso normalmente nella sua totalità in gruppi generatori; questi sono progettati e realizzati in modo che l’energia venga utilizzata in parte per farli funzionare per produrre energia elettrica ed in parte per assicurare una fornitura di calore per usi diversi: processi industriali, riscaldamento urbano, ecc… Centrale idroelettrica Centrale nella quale la produzione di energia elettrica avviene grazie alla trasformazione dell’energia potenziale e cinetica dell’acqua, in energia meccanica e di quest’ultima in energia elettrica mediante alternatori accoppiati a turbine. 166 Concessione Utilizzo di derivazioni idrologiche dietro corrispettivo (pagamento di un canone), sulla base di un decreto di concessione emanato dall’Autorità Concedente (diversa a seconda della Regione di riferimento) in cui vengono descritte le caratteristiche tecniche e di utilizzo delle fonti. Consumo specifico Rapporto tra la quantità di calore sviluppata dal combustibile impiegato in una sezione termoelettrica e la corrispondente quantità di energia elettrica netta prodotta. Condotta forzata In un impianto idroelettrico, tubazioni metalliche che servono per addurre l’acqua dal bacino di carico o dal pozzo piezometrico alle turbine lungo il declivio fino alla centrale idroelettrica. Convenzioni / Accordi-Quadro / Accordo di Programma Concorso di parti, private o pubbliche (nel caso specifico Edipower ed Enti Pubblici) nell’accettare e nell’obbligarsi a date condizioni o patti (utili alla comunità e all’ambiente in cui insistono le attività produttive) 08 Appendice D Denitrificazione (DeNOX) Sistema di abbattimento degli ossidi di azoto (NOX) presenti nei fumi generati dalla combustione. Desolforazione (DeSOX) Sistema di abbattimento degli ossidi di zolfo (SO2) presenti nei fumi generati dalla combustione. Dichiarazione ambientale Dichiarazione elaborata dall’organizzazione in conformità delle disposizioni del Regolamento del Consiglio della Comunità Europea 761/2001. GME - Gestore del Mercato Società per azioni costituita dal GRTN e di sua proprietà, responsabile della gestione economica del mercato elettrico. GRI - Global Reporting Initiative Organismo internazionale che ha sviluppato le Linee guida più utilizzate per la redazione dei Rapporti di Sostenibilità, e che provvede al loro costante aggiornamento. GRTN - Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale Società cui sono attribuite in concessione le attività di trasmissione, dispacciamento e gestione unificata della rete di trasmissione nazionale. A tal fine la società, senza esserne proprietaria, gestisce la rete nazionale con la massima imparzialità. I E Effetto serra Fenomeno per il quale si osserva un progressivo innalzamento della temperatura della terra, a causa della presenza in eccesso di gas che non permettono di disperdere le radiazioni (CO2, CH4, N2O, HCF, PCF, SF6). EMAS Vedi Sistemi di Gestione. Emissioni Tutte le sostanze rilasciate in atmosfera durante il funzionamento di un impianto di combustione. F Fonti di energia • Carbone e prodotti derivati • Petrolio e prodotti derivati • Gas e prodotti derivati • Altri combustibili • Calore di recupero industriale e da laminazione • Combustibile nucleare • Energia idraulica ed altre fonti di energia rinnovabili Fonti rinnovabili La normativa italiana definisce come fonti rinnovabili il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici e inorganici. Per tutti i produttori ed importatori di energia elettrica vi è obbligo di produrre energia da fonti rinnovabili in una quota pari al 2% dell’energia prodotta da fonti non rinnovabili nell’anno precedente, incrementata annualmente di 0,35 punti percentuale. L’energia elettrica prodotta da queste fonti immessa nella rete nazionale dà diritto all’ottenimento di certificati verdi. G Gas Naturale Miscela di idrocarburi che generalmente si trovano allo stato gassoso. è costituito in massima parte da metano e, per il resto, da piccole quantità di etano, propano, butano, pentano, ecc. IF - Indice di Frequenza degli Infortuni Numero di infortuni con astensione dal lavoro di almeno 1 giorno per milione di ore lavorate (If = N/H*1000000) IG - Indice di Gravità degli Infortuni Giornate di assenza dovute ad infortunio per mille ore lavorate (Ig = G/H*1000) Impatto ambientale Qualunque modificazione dell’ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, conseguente ad attività, prodotti o servizi di un’organizzazione. Indicatori ambientali Grandezze qualitative o quantitative che permettono di illustrare gli effetti più rilevanti sull’ambiente con l’attività svolta dall’impresa. IPA - Idrocarburi Policiclici Aromatici La loro formazione per cause antropiche avviene nel corso di combustioni incomplete di combustibili fossili, e prodotti organici in generale. IPPC - Integrated Pollution Prevention and Control Strategia istituita con la Direttiva n. 96/61 del Consiglio della Comunità Europea, con l’obiettivo di favorire un approccio integrato al problema dell’inquinamento. La Direttiva è infatti fondata sul presupposto che l’adozione di approcci distinti nel controllo delle emissioni in aria, acqua o suolo possa provocare non l’effettiva riduzione dell’inquinamento, bensì il suo trasferimento da un comparto all’altro. All’interno della Direttiva si evidenzia inoltre come l’esercizio delle attività industriali debba avvenire nel rispetto delle migliori tecniche disponibili. Invaso Volume d’acqua disponibile per una gestione energetica o altro, realizzato in generale per mezzo di un’opera di ritenuta. Indice di indisponibilità Misura la media del tempo di fermata di un sistema indipendentemente dal fatto che la fermata sia programmata oppure sia causata da un guasto. ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Ente di ricerca nato nel 2008 dall’accorpamento di APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici), ICRAM (Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare) e INFS (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica). 167 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 M MATTM Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Monitoraggio Controllo analitico frequente e sistematico sull’andamento dei fenomeni fisici, chimici, biologici o, più in generale, ambientali. N Norma UNI EN ISO 14001 Vedi Sistemi di gestione. NOX Miscela di NO (monossido di azoto) e NO2 (biossido di azoto). Durante i processi di combustione, l’azoto presente nell’aria comburente e, in minor parte, nei combustibili fossili, viene emesso in atmosfera sotto forma di una miscela di ossidi di azoto. Le emissioni di NOX sono espresse come NO2 equivalente. O Protocollo di Kyoto Accordo sottoscritto a Kyoto nel 1997 nell’ambito della Conferenza delle Parti firmatarie della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti del Clima, con cui i Paesi Industrializzati si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra. R Rendimento energetico È il rapporto tra il lavoro prodotto da una macchina e l’energia utilizzata per compierlo. Repowering Interventi di ripotenziamento di impianti esistenti. Rete elettrica L’insieme delle linee, delle stazioni e delle cabine preposte alla trasmissione e alla distribuzione dell’energia elettrica. Revamping Interventi di rinnovo e valorizzazione degli impianti esistenti. RRQA Rete di Rilevamento della Qualità dell’Aria. OCD Olio Combustibile Denso. Prodotto della raffinazione del petrolio. Viene distinto in funzione della percentuale di zolfo presente in: • ATZ > 2.50% • MTZ 1.30% ÷ 2.30% • BTZ 0.5% ÷ 1.30% • STZ < 0.5% SF6 Esafluoruro di zolfo: composto gassoso utilizzato come isolante nelle apparecchiature elettriche. OHSAS 18001 Vedi Sistemi di gestione SIC Sito di interesse comunitario. P PCB - Policlorobifenili Composti organici utilizzati come fluido isolante in apparecchiature elettriche (trasformatori). Polveri Le polveri atmosferiche, definite con nomi diversi, tra i quali i più usati sono: PTS (polveri totali sospese) e PM (particulate matter), sono un insieme eterogeneo di particelle solide e liquide che, a causa delle ridotte dimensioni, restano in sospensione nell’aria. Le polveri vengono classificate a seconda della dimensione del diametro delle particelle (le PM10 hanno un diametro inferiore a 10 μm) e vengono quantificate in aria in termini di concentrazione (espressa in μg/m3). Precipitatori Elettrostatici (PE) Sistema di abbattimento delle polveri presenti nei fumi generati dalla combustione. Il precipitatore elettrostatico (PE) utilizza un campo elettrico per separare il particolato presente nei fumi di combustione e indirizzarlo verso una superficie di raccolta. Prescrizioni Autorizzative Richieste effettuate dalle Pubbliche Autorità nell’ambito degli iter autorizzativi, già chiusi, relativi a progetti nuovi o a modifiche riguardanti cambiamenti delle unità produttive (come progetti di repowering, revamping, trasformazione in ciclo combinato). 168 S Sistema di gestione Tutti i sistemi organizzativi implementati nelle aziende in riferimento ai requisiti espressi da una serie di norme internazionali, tra le quali: ISO 9001:2008 per i Sistemi di Gestione della Qualità; ISO 14001:2004 e EMAS (Eco Management and Audit Scheme Regolamento CE 761/2001), per i Sistemi di Gestione Ambientali; BS OHSAS 18001:2007 per i Sistemi di Gestione della Sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Un sistema di gestione comprende la struttura organizzativa, le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per consentire a un’organizzazione di formulare una politica e stabilire degli obiettivi, SO2 Biossido di zolfo o anidride solforosa. Gas incolore, non infiammabile e non esplosivo. Durante i processi di combustione, lo zolfo generalmente presente nei combustibili fossili viene emesso in atmosfera sotto forma di biossido di zolfo (SO2). Scambiatori di calore Apparecchi che consentono lo scambio di calore tra due fluidi in movimento a diversa temperatura. Ad es. i comuni radiatori degli impianti di riscaldamento nei quali circola un fluido caldo (acqua, vapore) che cede calore all’ambiente. 08 Appendice Sostenibilità Il concetto di sviluppo sostenibile prevede di soddisfare i bisogni attuali, di tipo economico, ambientale e sociale, senza compromettere la possibilità per le future generazioni di soddisfare i propri. Stakeholder Soggetti interni o esterni all’azienda, con interessi ed esigenze diversi, in grado di condizionare o essere condizionati dai comportamenti di un’impresa e di influire sul raggiungimento dei suoi obiettivi. I soggetti interessati possono essere principalmente: clienti, investitori, partner economici, comunità locali, pubblica amministrazione, generazioni future, interessi ambientali, dipendenti, sindacati, fornitori, ecc. T W Watt (W) - kiloWatt (kW) - MegaWatt (MW) - GigaWatt (GW) TeraWatt (TW) Unità di misura (nel Sistema Internazionale) della potenza meccanica, elettrica, del lavoro effettuato nell’unità di tempo. I multipli del Watt più utilizzati sono il kiloWatt (1 kW = 1.000 W), il MegaWatt (1 MW = 1.000.000 W), il GigaWatt (1 GW = 1.000.000.000 W), il TeraWatt (1 TW = 1.000.000.000.000 W). Z ZPS Zona di protezione speciale. Teleriscaldamento Sistema di riscaldamento di un quartiere o di una città, che utilizza a distanza il calore prodotto da una centrale termica, da un impianto a cogenerazione o da una sorgente geotermica. In un sistema di teleriscaldamento il calore viene distribuito agli edifici tramite una rete di tubazioni in cui fluisce l’acqua calda o il vapore. Tep Tonnellate equivalenti di petrolio. Unità di misura, che corrisponde a 10 milioni di kcal, convenzionalmente utilizzata per esprimere tutte le fonti di energia sulla base del potere calorifico. Turbina a vapore (TV) Macchina termica in grado di trasformare un salto di pressione di un fluido sotto forma di vapore in energia meccanica. Turbogas/turbina a gas (TG) Macchina termica in grado di trasformare un salto di pressione di un gas caldo in energia meccanica. Turbina idraulica Macchina che trasforma l’energia potenziale dell’acqua in energia meccanica. è costituita dal distributore (fisso) e dalla girante (mobile): il primo indirizza e regola il flusso d’acqua, la seconda trasmette all’albero su cui è montata l’energia sottratta all’acqua. V Valutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A.) Procedura attraverso la quale la pubblica amministrazione verifica quali saranno gli effetti di un’opera, pubblica o privata, sull’ambiente naturale e sull’ambiente antropizzato, prima di autorizzarne la realizzazione. Attualmente il sistema di V.I.A. italiano è gestito a livello nazionale nel caso di opere o progetti di dimensioni rilevanti, a livello regionale nel caso di opere o impianti di dimensioni e rilevanza inferiore. 169 170 08 Appendice Relazione della Società di Revisione 171 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 172 08 Appendice 173 Rapporto di SOSTENIBILITÀ 2011 174 08 Appendice 175 A cura di Edipower S.p.A. Sede legale: Corso di Porta Vittoria, 4 - 20122 Milano Sede operativa: Viale Italia, 590 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) Tel. 02 8903 91 www.edipower.it Per ulteriori informazioni sui contenuti generali del Rapporto di Sostenibilità rivolgersi a: Direzione Ambiente Sicurezza e Concessioni Fausto Antonioli Tel. 02 8903 9331 [email protected] Graphic design e Realizzazione: www.mercuriogp.eu Stampa Riccardo Zanotto – Montebelluna (TV) Finito di stampare a luglio 2012 Prodotto realizzato impiegando carta certificata CoC-FSC 000010 CQ Misto www.edipower.it