TITOLI
Crescente importanza dei titoli, anche in conseguenza
della tendenziale assenza nell ’ incipit degli elementi
informativi essenziali.
L ’ insieme dei titoli può essere considerato come un
giornale in pillole, un giornale parallelo
Titolo e articolo
• Il titolo è sempre riferito all’articolo, con cui intrattiene una
triplice relazione
• Sintattica (posizione del titolo rispetto all’articolo)
• Semantica (cosa dice il titolo dell’articolo)
• Pragmatica (funzione del titolo per il lettore)
• Il titolo è la chiave dell’interpretazione, il codice
dell’articolo (Eco 1971)
• Unica immagine-concetto carica di contenuti patetici,
estetici, politici (Dorfles, 1981)
• Prevalente funzione illocutoria e perlocutoria quale
conseguenza della settimanalizzazione (Proietti 1992)
Polarizzazione fondamentale
• Titoli oggettivanti vs titoli soggettivanti
• Cronachistico-indicativi (notizia) vs drammatico-brillanti
(feature) (Murialdi 1975)
• Informativi vs emotivi (Eco 1971)
• Enunciativi vs paradigmatici (Papuzzi 1992)
Tipologia proposta da Lorusso e Violi (2004)
• Narrativi (esplicativi, di sintesi informativa)
• Iconici (es. discorso diretto: effetto di realtà, presa diretta)
• Patemici
• Interpretativo-conoscitivi
• Ondelli («La messa in scena» delle notizie delle notizie
nei titoli dei quotidiani. Una prospettiva linguistica,
“Problemi dell’informazione”, XXI, 2, giugno, 1996)
individua una varietà nei titoli basata sulla centralità di
elementi diversi:
• Scena
• Il personaggio (Camilleri / la macchina per scrivere, Repubblica
19.4.09)
• Il dialogo (Berlusconi: troppe inchieste sui giornali / Napolitano: c’è
stato sprezzo delle regole, Repubblica 19.4.09)
• Il parlato (Un bicchierino con Hemingway, Repubblica 19.4.09) ->
rinvio ai titoli paradigmatici
Bibliografia essenziale sui titoli
• Tobagi e Zampolli, Le parole dei titoli, in W. Tobagi e Remeney, Il
giornale e il non lettore: atti del convegno 15-17 giugno 1979,
Sansoni, 1981
• Proietti, “La vetrina del giornale”: funzioni comunicative e caratteri
stilistico-grammaticali della titolistica dei quotidiani tra lingua e codice
iconico, in Medici e Proietti (a cura di), Il linguaggio del giornalismo,
Mursia 1992
• Held, G., “Il titolo come strumento giornalistico: strutture, funzioni e
modalità di un tipo di testo, esemplificate sulle forme del riuso
linguistico in chiave comparativa”, «Etudes Romanes», 1999, 42:
173-189.
• De Benedetti, L’informazione liofilizzata. Uno studio sui titoli di
giornale (1992-2003), Cesati, 2004;
• Genette, Soglie, Einaudi 1989 (ed. or. 1987)
Esempi di titoli enunciativi
La terra trema anche in Piemonte
Fini:”E’ giusto accertare le colpe”
Sisma di 3,9 gradi nel Cuneese: panico ma niente danni. Il presidente della Camera d’accordo con Napolitano.
Tremonti: niente nuove tasse
La nave dei disperati attraccherà in Sicilia
Il mercantile che giovedì ha tratto in salvo 140 migranti si dirige verso Porto Empedocle.
Scontro aperto tra Italia e Malta. E Maroni prepara un dossier da presentare a Bruxells
La Stampa online 19.4.09
In Sicilia la nave dello scontro
Con Malta è ancora scontro
Razzismo, L’Italia non parteciperà alla conferenza delle Nazioni Unite
Corriere della sera online 19.4.09
«La Stampa», 16.10.2012
•Detrazioni, il governo non cede
•Neve sulle Alpi. Niente emergenza a Roma
«Il Fatto», 16.10.2012
•Napolitano avverte i pm di Palermo
«Repubblica», 2.10.2012
Subito il decreto taglia-Province
Ikea cancella le donne dal catalogo per gli arabi
«Corriere della Sera», 2.10.2012
Svolta nell’inchiesta sul Lazio
Titoli paradigmatici
• Carattere specifico: mimesi del parlato
• Condensazione in una metafora o in uno slogan (Dardano: “tra
slogan e titolatura esistono aspetti comuni per quanto riguarda la dimensione
semantica e la struttura sintattica”)
• Ironia
• Gioco di parole
• Citazione (intertestualità)
Il titolo paradigmatico evidenzia una delle funzioni del titolo:
Interpretare e commentare la notizia.
• «Il giornale», 9 ottobre 2013
• Nobel per la fisica assegnato ai teorici della particella di
Dio. E il Bosone parla pure italiano
• «Libero»
• Strano asse Verdini-Renzi
• Doppietta per impallinare le colombe Pdl e Letta
Lessico
• Scelte determinate dalla ricerca di
• economia espressiva
• Icasticità incisiva
• Neologismi, tecnicismi, locuzioni poco comuni contribuiscono alla
sinteticità e favoriscono l’attenzione
• 1992 (Proietti): leghisti, extracomunitario, narcotrafficante
• Mode linguistiche
• Fusione fredda (1989)
• Tracimare (1987); più tardi: esondare
• Occasionalismi
• Eurocrate (1965, 1991)
• Telefinanziere (1989, 1991)
Sintassi
• Da un lato rivela la natura del titolo come chiave
interpretativa, codice di lettura
• Dall’altro manifesta la sua autonomia compositiva
• Titoli asciugati (Beccaria 1988: 183)
• Bipartizione in due elementi distinti: parola+frase nominale,
separati da due punti o da una virgola
• 1970 Bonn: Salvate l’ambasciatore
• 1976 Venezia: Terremoto
• 1980 Mestre, le Br uccidono ancora
• 1991 Croazia, tregua dopo la tempesta
• Il primo elemento è qui un locativo
• Il primo elemento può essere però anche un argomento:
• La Mafia, prima azienda Italia
Influenza della pubblicità:
• Rex: fatti non parole (Dardano)
• Oppure si può isolare l’autore:
• Craxi: la grazia a Curcio onora lo Stato
• Carla, top model indignata
• Tendenza sintattica alla brevità e alla evidenza attraverso
l’omissione (ellissi) di alcuni elementi dell’enunciato
• Efficacia visiva e di leggibilità: consente al lettore di
cogliere con immediatezza gli elementi essenziali della
notizia.
• Infinito gnomico (Beccaria 1988) o infinito gerundio
• Sentirsi innamorati a Milano (citazione di una canzone)
• Vivere a Beirut con l’incubo dell’auto-bomba
• Volare in deltaplano con un’aquila vicino
• Morire di cantiere
• L’infinito si carica spesso di valori perlocutori, tanto più
insidiosi quanto più è dissimulata la distinzione tra il livello
della notizia e il livello del commento
• Nucleare, disinnescare Montalto?
• Demolire l’emergenza
• L’uso dell’infinito e le costruzioni nominali segnalano un
indebolimento della distinzione tra evento e commento
Stile nominale
• Il linguaggio giornalistico fa ampio uso di frasi nominali, cioè senza verbo
in posizione di predicato, che consentono brevità, incisività, pregnanza
semantico-informativa (criterio retorico della brevitas).
• Questo stile si afferma sin dall’Ottocento, perché consente la creazione di
titoli seccamente indicativi
• La morte del papa (1878:Pio IX)
• L’insurrezione a Milano (1898: Bava Beccaris)
Questa tendenza si stabilizza nel periodo giolittiano in cui la scrittura giornalistica rafforza la
sua autonomia (Dardano 1986).
Durante il fascismo prevalgono invece titoli magniloquenti, aulici, trionfalistici, sensazionalistici,
propagandistici
• Oggi:
Sciopero degli universitari contro il ministro Gelmini
Colpite le postazioni italiane a Bassora
• Lo stile nominale è un tratto caratteristico della lingua contemporanea, che
attribuisce un ruolo crescente a sostantivi e verbi al participio passato;
• Molto presente nei titoli dei giornali:
Rapiti in India due turisti italiani (LS 18.3.2012)
• Titolo nominale con avverbi usati come attualizzatori
• Ecco Gorbaciov
• O con elementi interiettivi come basta, stop, addio:
• Adesso basta
• Addio ai superpoteri / è l’ora dei superprefetti
• Giù le mani da…
• Voglia di….
Stile nominale e deverbali
• Rientrano nello stile nominale i deverbali, sostantivi astratti al posto di
frasi verbali (frequente negli articoli di economia):
• intervento, rialzo, debutto, varo, costruzione, copertura, sanzione, finanziamento
ecc.
Titolo narrativo
• Introdotto da quando:
• Quando il dollaro divorziò dall’euro
• Quando a Berlino si fermò la storia
• Altri avverbi di tempo:
• Presto Spa Eni Enel
• Tra i titoli narrativi si configura il titolo introdotto da e
• E l’uomo vola
a suggerire una continuità ideale con un discorso precedente sottinteso e dato
per presupposto (Serianni, 1989).
Proietti (1992) osserva che si tratta di un modulo di ascendenza biblico
evangelica (E Gesù disse ai suoi discepoli), frequente nella lirica ottonovecentesca (Foscolo, Pascoli) e presente in numerosi titoli di opere
letterarie (E le stelle stanno a guardare), canzoni (E la barca va).
• Proietti 1992: 147
• E ora il mondo vira verso Lubiana
• E ora arriva la bocciatura annunciata
• Napoli ancora Maradona-dipendente
Sono anche tutti esempi di metafore
Mimesi del parlato
• Formule esortative ed esclamative
• Pronti via, esodo in corso
• E adesso? Stiamo freschi
• Signori, l’ingorgo è servito
• Roma, oh cara! Turisti addio
• O: Venezia
• T: Tiziano, che bel tramonto!
• St: In mostra alle Gallerie dell’Accademia i quadri della
maturità dell’artista dipinti con una tecnica quasi
impressionistica
• Tiziano, che bel tramonto!
• Chi parla? Enunciatore ed enunciatario
Titoli dialogici
Dialogici
«Libero», 9 ottobre 2013
•I 5 stelle all’attacco di Re Giorgio
•“Vuole salvare Berlusconi”
•Lui: “Ve ne fregate dell’Italia»
«La Repubblica», 9 ottobre 2013
•Amnistia, scontro 5 Stelle-Napolitano
•Il Colle:«Se ne fregano del Paese”
•La replica del Movimento: “Indegno, si dimetta”
•Berlusconi non spera più: ‘Poteva parlare prima’
«CdS», 9 ottobre 2013
•Francesca va alla guerra: «Iena? Ho
solo fatto un po’ di pulizia»
Orientamento polemico; impressione di immediatezza enunciativa, simulacro del presente
Il DD nel titolo è spesso una sintesi, anche troppo sommaria, sensazionalistica, disincantata o ironica
Frequente l’omissione delle virgolette e di altri indicatori grafici del DD (attenuazione della distinzione
tra notizia e commento)
RE, 14.10.2013
• Quagliariello: "Via libera all'amnistia? Allora si applichi anche a
Berlusconi"
• E con Cicchitto dice: "Alfano leader Pdl o due partiti" Ma sull'indulto
Pd e governo divisi da Renzi video Sondaggio Serve un atto di
clemenza? Votate
Stampa, 14.10.2013
• Quagliariello: amnistia anche per Berlusconi “Il Pdl? Meglio due
partiti che litigi perenni” “Alla Leopolda voleva la clemenza”, Renzi
diventa un caso
CdS, 14.10.2013
• Governo, Quagliariello rilancia: "Amnistia anche per
Berlusconi"|video
• Il ministro Pdl: «Legge va applicata a tutti» Opinione diversa dalla
Cancellieri per cui "non riguarderà il Cavaliere" Carceri, scoppia il
caso Renzi . Il sindaco: «No al Colle non è lesa maestà»
Libero 14.0.2013
• Nuove tasse sulla casa,
una mini-patrimoniale per sostituire l'Imu
• Bonus in busta paga: se va bene saranno spiccioli
Il Giornale 14.10.2013
• Amnistia, Quagliariello: "Valga anche per Berlusconi”
L’unità, 14.10.2013
• Quagliariello: «Amnistia anche per Berlusconi»
• Se amnistia e indulto saranno legge dovranno essere «applicate a
tutti i cittadini», Silvio Berlusconi compreso. Così il ministro per le
Riforme replica al ministro Cancellieri: «Le sue parole? Interpretate
male, la misura riguarda tutti». E sul caos Pdl dice: «Alfano leader
come Silvio, altrimenti meglio due partiti»
Il Manifesto 14.10.2013
• La via maestra e le sue curve
• Sabato il corteo a Roma per la Costituzione. Il travaglio dell'Anpi e il
nodo amnistia. Intervista a Carla Nespolo, vicepresidente
dell'associazione: «Io ci sarò con i partigiani nel cuore»
Il fatto quotidiano, 14.10.2013
• Anche le coop rosse giocano in Borsa Ma con i soldi dei soci, da
Unipol a Mps
• Attraverso i "prestiti", le cooperative raccolgono fondi come fossero
banche, ma fuori dalla vigilanza I capitali finiscono spesso in
operazioni rischiose che lasciano nei bilanci buchi da milioni di
euro REPLICA: "NON SIAMO ISTITUTO CLANDESTINO,
CONTROLLI CI SONO E I MEMBRI CONTANO"
Il Foglio 14.10.2013
LA GIORNATA
Giustizia, Quagliariello: "L'amnistia deve valere anche
per Berlusconi”
Tutti gli esempi relativi al 14.10.2013 sono tratti dalla versione online
delle testate citate
Ironia
• Figura complessa: per funzionare deve essere riconoscibile ma se è
troppo scoperta perde di efficacia. Il discorso ironico si gioca tra
riconoscibilità e leggerezza (citazione mascherata di un discorso
altrui, eco). Per questo secondo Mizzau (L’ironia, 1984) l’ironia si
basa sul dialogismo, la polifonia, l’interdiscorsività.
• In apparenza riduce, ma in realtà è una forma di enfasi.
• Presuppone un riferimento dell’uditorio a valutazioni condivise ad
assunti di base sul mondo e ad aspettative sulla situazione
comunicativa attualizzata.
• Chi fa ironia ha in mente una norma, di qui il senso di superiorità o di
moralismo associati ad alcune forme di ironia alla quale la realtà
dovrebbe conformarsi.
• Il titolo ironico è valutativo, scarsamente informativo
• Enfatizza il contratto forte con i lettori
• Giochi di parole
• Alle urne con il battiquorum
• Veltrusconi
• Superlativi (iperboli)
• Governissimo
• Funzione di richiamo attraverso l’uso ammiccante di materiali lessicali
rari, esotici, curiosi;
• Effetti di brillantezza disinvolta, casual, talora un po’ snobbistica
Paronomasia
• Accostamento di due parole che hanno forma simile e significato
diverso. Effetto di collisione semantica sfruttato nei giochi di parole.
• Molto usata nei messaggi pubblicitari (dove facilita la memorizzazione
e produce un effetto ludico):
• Ava come lava
• Conti perché non sei solo un conto (Monte dei Paschi)
• I like Ike (campagna per le elezioni presidenziali in Usa 1952:
Einsenhower)
• Paronomasia in absentia
• Vai in Honda
• Più rischiosa perché richiede una maggiore competenza nel pubblico
Esempi di giochi di parole
Da “il manifesto”:
• Parti lateranensi (30.8.2012)
• Assalto alla dirigenza (19.4.2009)
Terzo caso di "sequestro di dirigente" in Francia. E’ accaduto a Grenoble, nella sede della Caterpillar. Sequestrati 4
dirigenti nell'ufficio del direttore dopo che l'azienda aveva annunciato il licenziamento di 733 operai
• Non rompeteci la valle (17.11.2005)
• Il pastore tedesco (20.4.2005) (antanaclasi)
• Fecondo me (7.10.2010)
• Di botta e di governo (1°.8.2004)
• Voto a perdere (11.3.2004)
• Morattila (17.1.2004)
• Testimoni di Genova (25.7.2001)
• Fini giustifica i mezzi (2.8.2001)
• Furor di popolo (14.5.2001) (antanaclasi)
• Falce e mastella (18.12.1999)
Da «Pubblico»:
Obtorto Call (18.9.2012)
Arenata (25.9.2012)
Altri esempi di paronomasia nel linguaggio ordinario
•Traduttore traditore
•Vista la svista?
•Chi non risica non rosica
•Moglie maglio
•Sposa spesa
•Penna pena
•Prender fischi per fiaschi
•Dalle stelle alle stalle
•Si munge, si mangia
•Nomen omen
•Traum ist schaum
•Onori oneri
•Annessi e connessi
•Beata solitudo, sola beatitudo
•Homo humus
•Fama fumus
•Donna danno
•Il troppo stroppia
•L’ozio è il padre dei vizi
I giochi paronimici sono veicolo di comicità, satira, umorismo
paradossale o demenziale (giochi di parole e malapropismi):
• L’inverno è lastricato di buone intenzioni (Flaiano, FE 27)
• Siamo obesi di lavoro
• Le pietre emiliane (Totò)
• Saluti dalle pernici del Monte Bianco; / si sono tutti alcolizzati
contro di me; / le zucchine mi piacciono trafelate; / ma questo lo
discuteremo in separata sedia; / ha un completo di inferiorità..
(Flaiano, FE 87)
La paronomasia nei titoli giornalistici (ammiccamenti, doppi sensi e
invenzioni).
• Straordinari stradivari (La repubblica, 20.8.1987)
• Il piacere è tutto mostro (Panorama, 17.1.1988)
• Versi perversi (Il Venerdì di Repubblica, 12.2.1988)
• Aldo gradimento (L’Unità, 19.3.2010)
Antanaclasi (diafora)
• Gioco linguistico tra due termini omonimi ma con significato diverso,
ripetizione con mutamento di senso; anche tautologia apparente,
dove di due occorrenze identiche, l’una esprime un fatto, l’altra un
valore (Perelman e Tyteca, 1958)
• Abbiamo a cuore il vostro cuore
• Non chiedere al prossimo quando passa il prossimo
• quell’arte che fa parer uomini gli uomini (Leopardi)
• Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce (Pascal)
• Gli affari sono affari
• Io non sono più io
Antitesi
• Definizione dissociativa (Perelman e Tyteca, 1958):
Contrapposizione di idee attraverso la messa in relazione
di parole di significato opposto o in contrasto:
• We work you play (Indesit)
• Più lo mandi giù, più ti tira su (Lavazza)
• Chi c’è c’è, chi non c’è non c’è (Limoncé)
• Presume di rifar tutto perché nulla sa fare (Leopardi)
"Pace non trovo e non ho da far guerra;
e temo e spero; e ardo e sono un ghiaccio;
e volo sopra ’l cielo e giaccio in terra;
e nulla stringo e tutto ’l mondo abbraccio…"
(F. Petrarca, Canzoniere, CXXXIV, vv.1-4)
Titolo e fotografia
• Nel quotidiano “il manifesto” il titolo è comprensibile solo in rapporto
all ’ immagine (5 aprile 2009: Immagine della giornata della Cgil:
Capolavoro), a sinistra: “Il cuore del problema”) (rapporto simbolico vs
rapporto di complementarietà)
• L ’ immagine favorisce un approccio emozionale, timico, a scapito
dell ’ approccio razionale, mediato dal discorso (logos: presa di
distanza dalla immediatezza emotiva dell’esperienza)
al rapporto implicito/esplicito: l ’ espressione razionale
(discorsiva) comporta il passaggio dalla simultaneità del pensiero alla
articolazione lineare del discorso
• Rinvio
• Metonimie
• Il Cremlino
• La Casa Bianca, Palazzo Madama, Palazzo Chigi, Belgrado,
Berlino, ecc.
• Proietti registrava come metonimia nuova “Colle” che sostituisce
polemicamente o ironicamente Quirinale
• Sineddoche
• L’Italia trova l’oro
• Basket d’argento
• Metafore
• Juve, Boniperti torna al timone
Figure nel discorso giornalistico
Esempi di Loporcaro
Silenzi spezzati (sinestesia) solo dall’allegria dei fuochi (metonimia) che si
riflettono sul candore della neve appena caduta
L’Etna continua a sprigionare le sue cartoline (metafora) dall’inferno
(antonomasia) di cenere
Soldati americani che qui caddero per aprire un varco alla libertà (metafora)
Emergono storie di vite spezzate (metafora: vita come filo)
Il futuro è una incognita (metafora matematica) da ricostruire sulle macerie
(metafora edilizia)
E nelle mani che torturano pensieri (metafora), mani che si cercano, mani
che si intrecciano e si stringono (anafora)
Le parole che non trovi, le parole che non ci sono (anafora)
Per darsi e farsi coraggio (paronomasia)
E poi quei quaderni, reliquie (metafora+metonimia) di sogni e pensieri
La stanchezza che non la senti più (anacoluto)
E i bambini di San Giuliano, storditi, vanno incontro alla vita (metafora)
• Abusi del termine metafora:
Il sole splende a San Giuliano e speriamo che questa sia
una metafora che porti bene
In quella stessa Forcella, metafora della Napoli peggiore
• Personificazioni:
Il colpo di coda dell’inverno, deciso a non mollare
Una primavera timida a mostrarsi
Metafora
• (Da metapherein=trasportare). Sostituzione di una parola con un’altra
parola il cui significato è in una relazione di somiglianza con la prima
(Jakobson: asse delle similarità). similitudo brevior?
Es.: è un pozzo di scienza; brillava per disinvoltura; il serpente
monetario
• La distinzione tra similitudine e metafora […] non si regge su
presupposti formali, bensì pragmatico-cognitivi in senso stretto. La
prima figura è fondata sulla percezione statica delle affinità (e delle
differenze) che legano due entità; mentre la seconda si basa su un
meccanismo di natura eminentemente dinamica, che produce una
qualche forma di fusione, o per meglio dire compresenza, tra i due
enti raffrontati. (Bertinetto, Come vi pare. Le ambiguità di come e i
rapporti tra paragone e metafora, 1979:160)
Aristotele
Metafora come trasferimento a un oggetto del nome che è proprio di un
altro (Poetica)
Il trasferimento avviene
a)
Dal genere alla specie (sineddoche: genus pro specie)
b)
Dalla specie al genere (sineddoche species pro genus)
c)
Da specie a specie: metafora a tre termini (propriamente: speciegenere-specie: il dente della montagna: la cima sta al genere
aguzzo come vi sta il dente: A:B=C:B)
d)
Per analogia: metafora basata su una proporzione a quattro
termini (B:A=D:C) (La vecchiaia è la sera della vita: “La vecchiaia
(B) sta alla vita (A) come la sera (D) sta al giorno(C)
questa formula spiega anche le catacresi: metafore che colmano
vuoti della lingua (es. collo della bottiglia, gambe del tavolo).
La metafora ha carattere conoscitivo e si basa sulla capacità di
ben vedere le somiglianze
• Tesauro (nel Seicento) riconduce la metafora alla
argutezza e ne esalta la brevità, cioè la concentrazione di
più sensi in una stessa espressione; la brevità produce
meraviglia, “riflessione attenta che ti imprime nella mente
il concetto”
• Vico, Principi di scienza nuova (1725) considera la
metafora la forma originaria del linguaggio
• Fontanier (nell’Ottocento) distingue tra metafore
d’invenzione e metafore d’uso (distinzione fondamentale
secondo Briosi: non tutto il linguaggio è metaforico)
• Concezione interattiva della metafora (Richards, 1967, e
Max Black, Modelli, archetipi, metafore, 1983).
• Si contrappone alla concezione sostitutiva o comparativa:
più che esprimere delle similarità, la metafora sembra
crearle. Rapporto tra veicolo e tenore, fonte e target,
interazione di idee, convergenza di immagini.
• La metafora è un meccanismo operante nel linguaggio di
ogni giorno, che crea e manifesta nello stesso tempo il
nostro modo di vedere la realtà.
Metafora come logica sensoriale
• Ortony (1980)
• La metafora è usata per esprimere qualcosa di altrimenti
inesprimibile (metafore sinestetiche, “musica luminosa”)
• Serve a predicare in modo compatto un fascio di proprietà (Cacciari
1998)
• È evocatrice di immagini e perciò adatta a esprimere l’esperienza
soggettiva
• In generale consente di descrivere il nuovo attraverso il
riferimento al già familiare (strumento dell’accordo).
Metafora come strumento di innovazione del lessico
(iconimo)
•Iconimo: Motivazione posta alla base di un termine in relazione ad un
contesto sociale
•Gli iconimi più produttivi sono quelli legati ad aspetti centrali della
società.
•Loporcaro: nell’italiano contemporaneo le principali sfere iconimiche
sono l ’ automobile (ammortizzatori sociali, partire in quarta, fare
retromarcia, essere su/giù di giri, rimettersi in carreggiata), lo sport e in
particolare il calcio (discesa in campo, autogol, a tutto campo,
dribblare), ma anche la criminalità organizzata (regolamento dei conti
sulle pensioni, spacciatori di bombe killer; ecc.)
•vedi da ultimo rottamazione, scendere in campo.
•Dietro l’uso metaforico è in agguato lo spostamento del punto di vista
Teoria cognitivista della metafora
• Lakoff e Johnson, Metaphors we live by (1980), trad. it. Metafora e
vita quotidiana, 1998
• Distinzione tra la metafora come attività cognitiva e le espressioni
metaforiche, occorrenze verbali di questa attività
• La metafora è un processo cognitivo, un modo di ragionamento
all ’ interno dei processi inferenziali, un ponte tra linguaggio ed
esperienza percettiva, tra pensiero preverbale e pensiero verbale (C.
Cacciari, La metafora: un ponte tra il linguaggio e l ’ esperienza
percettiva, “Lingua e stile”, XXXIV, 1999)
Ipotesi di Johnson e Lakoff (1980)
• Le metafore permettono di coprire mediante un insieme ridotto di schemi
concettuali elementari (strutture concettuali profonde) il massimo numero
possibile di domini di esperienza, ancorandoli a pochi privilegiati domini di
base. Tra questi schemi emerge quello della spazialità, cui vanno ricondotti
schemi più specifici, come
• Lo schema del contenitore (dentro-fuori)
• Lo schema del cammino (da..a..)
• Lo schema della verticalità (sopra-sotto)
• Lo schema dell’azione (agente-agito-strumento dell’azione)
• I domini di base sono quelli in cui troviamo qualità gestaltiche legate alla
percezione (vista, tatto, ecc.), alla cinestesi (senso del movimento) e alla
propriocezione (senso del proprio corpo). La sinestesia può essere
considerata una metafora tra i domini base: si impiegano termini relativi a una
modalità sensoriale per indicare qualità proprie di un’altra (es. dolce melodia).
Il significato non si crea dal nulla, trae origine dall’esperienza corporea e non c’è un
modo unico per accedere al significato.
Metafora e vita quotidiana
• La metafora non è uno scarto dal linguaggio normale
(referenziale) a fini poetici e letterari, ma un meccanismo
operante a qualsiasi livello della lingua quotidiana.
• Es. Il concetto di discussione è concepito come una guerra:
• La tua posizione è indifendibile
• Ha attaccato i punti deboli
• Ha demolito tutta la tua argomentazione
• Dovete usare strategie persuasive
• Gianni ha la meglio in tutte le dispute
Metafora e ideologia
• Le metafore mettono in primo piano determinati aspetti,
lasciandone nell’ombra altri.
• Poiché la applicazione di una metafora concettuale ci
porta a vedere (categorizzare, assegnare caratteristiche e
proprietà) un concetto sotto una certa luce, e a lasciare in
ombra altre sue caratteristiche, nell’uso di determinate
metafore sono insiti aspetti ideologici.
Wodak e Reisigl, Retorica del razzismo e dell’antisemitismo, in Giannini
e Scaglione, Introduzione alla sociolinguistica, Carocci, 2004:
• Funzione
discriminatoria della metafora: personificazioni e
antropomorfizzazioni (animazione di soggetti collettivi immaginati:
razze, nazioni, etnie, cfr. Anderson, Comunità immaginate, 1988).
• Metafora metonimia e sineddoche vengono sfruttate per creare
uguaglianza e omogeneità, livellare le differenze e annullare le
individualità: assimilazione del singolo nel tutto (anomizzazione).
• Metafore percettive sfruttate per il discorso della discriminazione
(colore chiaro vs scuro; armonioso vs rumoroso), metafore spaziali
(interno/esterno,
centro/periferia,
confine,
limite/
estensione,
espansione), metafore naturalistiche (fenomeni naturali, meteorologia:
immigrazione come disastro naturale, valanga, inondazione, corrente,
sradicamenti e reimpianti, inquinamenti, fusioni, corpi estranei, ecc.)
Cfr. F. Rigotti, Il potere e le sue metafore, Feltrinelli 1992
Legenda: M= linguaggio medico; F=linguaggio forense; P=linguaggio politico
Es. Processo di costruzione dell’UE
• UE come cammino, viaggio
• Marcia di avvicinamento
• Via libera
• Lungo e tortuoso cammino
• Remare insieme
• Prendere a bordo
• Facciamo un passo dopo l’altro
• Trovare una strada
• UE come costruzione
• Accelerare la costruzione
• Paesi fondatori
• UE come partita o gioco d’azzardo (metafora utilizzata in
caso di dissidi e opinioni divergenti)
• È un colpo d’avvio al pallone
• La partita la giocheranno alla Convenzione
• Stiamo facendo un gioco al rialzo
• Il vostro documento è una scommessa
Cfr. Corriere della Sera, 14 dic. 2002; La Stampa, 20 gen. 2003
sull’allargamento della UE a 25 membri
Metafore nelle politiche 2013
• Berlusconi (Ballarò 5.2.2013)
• F: Si sente al tramonto presidente?
• Ero indirizzato a un tramonto operoso
• avevamo perso la maggioranza perché il tradimento di Fini e dei suoi
• Per quanto riguarda invece gli alleati
• nella trincea del lavoro
• gli alleati sono quelli che sono sul campo
• siamo stati superati in velocità
• Ma io innanzitutto non do al mio allenatore una selva di vincoli per cui lui
non può fare l’allenatore
• E’ una squadra determinata
• cambio il paese non cambio l’allenatore
• Io sono stato classificato come miglior allenatore, eh miglior allenatore,
miglior imprenditore italiano nel dopoguerra no?!
• su 100 persone lei pensa ci siano 100 Santi?
• Monti, Leader
• il tradimento degli italiani da parte della politica
• questa è la sfida
• tradimento del patto
• Monti, Agorà
• un provincialismo di cortile
• questa mia salita in politica
• alleanze della sinistra che hanno vinto due volte con Prodi ma che poi si
sono sgretolate
• se un bambino ha una malattia e interviene il medico, poi se il
paziente migliora, il medico deve somministrare la stessa terapia o
provare a somministrarne un’altra più adeguata
• V: il malato come sta adesso?
• M: il malato quando adesso emette i titoli BTP che prima erano gli
indicatori della febbre
• ma siamo a livelli fisiologici, quindi quell’aspetto di malattia, di difficoltà
finanziaria dello stato è andato via, anzi per arrivare a quello abbiamo
dovuto aggravare di più la recessione
• G: questo Monti medico secondo me è il Monti migliore
• lo scudo messo in piedi da Draghi ha abbassato la febbre
• queste riforme significano spallate
• io mi aspetto che continui quella frana
• Bersani, Agorà, 24.1.2013
• ce li avevo (riferito alle banche) alle porte che urlavano
• Cominciamo col vedere se le muraglie cinesi
• Conduttore “Che cos’è questa polvere sotto il tappeto di cui parla lei?”
• “Quando non hai tempo per pulire, arriva l’ospite metti qualcosa sotto
•
•
•
•
•
•
•
il tappeto poi si vede dopo
L’abbiamo detto in tutte le lingue dal primo giorno ma c’hanno
bacchettato
tocca sempre andare a spanne
Noi dobbiamo mettere il cacciavite
gli scappa l’acqua dalle mani
questo diavolo di paese
io dico sempre: “Il dottore consiglia di non misurarsi la pressione tutti i
giorni
Sul primo punto penso che nessuno possa essere, cominciando da me,
un’ancora di salvezza
16.10.2013
La stampa
•Manovra, sindacati sul piede di guerra Sanità salva, ma pochi sgravi sul
lavoro
La Repubblica
•Manovra, Uil pronta allo sciopero La guida: i numeri e le misure
•Nella legge di stabilità niente tagli su sanità Letta: "Giù tasse a famiglie e
aziende" video
•Video Alfano: ''Cederemo patrimonio pubblico''
CdS
Editoriale
Legge di Stabilità, cifre sull’acqua
Metaplasmo
• Questione di registro
• Esempi:
assassinio/esecuzione
divertimento/sballo
Metaplasmi nei titoli
• «Libero», 9 ottobre 2013
• Follia Pd: multe in base al reddito
• Vogliono massacrare i più ricchi e far gioire gli evasori fiscali
Metafore e metaplasmi
• “Regolamento
di conti sulle pensioni”
• “Museruola a Donat Cattin, il popolo Dc vorrebbe giustiziarlo”
• (metafore, di cattivo gusto)
• “Due coniugi giustiziati a Palermo”
• (metaplasmo, adozione del punto di vista della criminalità)
• “Uccisi due coniugi a Corleone, forse avevano visto cose che non
dovevano vedere”
• (espressioni del codice mafioso: freddare, pizzo, pizzini, struscio,
attentatuni)
• RE, 25.9.2013:
• “Inginocchiati” e poi gli sparano alla testa
Velletri, esecuzione per un commerciante. Le indagini: faida tra pusher
Loporcaro: Usare le parole della delinquenza per riportare notizie sulla
delinquenza produce uno spostamento del punto di vista
Intertestualità del titolo
• Rapporto con i titoli delle altre testate
• Dialogo con gli altri testi
• Riuso di titoli di opere letterarie, film, canzoni ecc. :
Cronaca di una morte annunciata (da García Márquez)
A Sangue freddo (da Truman Capote)
Relazioni pericolose (da S. Friars)
Effetto notte (F. Truffaut, 1973)
C’era una volta in America (S. Leone (1984)
Tutti in fila per un posto al sole / Tavolino selvaggio
Capi Rai, crescete e moltiplicatevi / Storie di ordinaria amministrazione (da Bukovski,
Storie di ordinaria follia; poi titolo di un film di Marco Ferreri)
«Pubblico», 16.10.2012:
Effetto domino (< Effetto notte di François Truffaut)
Il piccolo principe (< Antoine de Saint- Exupéry)
«Pubblico», 2.10.2012
C’era una volta nelle primarie (< C’era una volta in America, Sergio
Leone)
“L’Unità»
Caos carceri: storie di ordinaria disperazione (<Storie di ordinaria
follia, vedi sopra)
Esigenze connotativo-impressive e generale impostazione non
referenziale.
Frequenti aggettivi, sintagmi, locuzioni
Effetto…
Eccellente…
Annunciato
Colpisce ancora
Storie di ordinaria….
Relazioni pericolose
La dolce vita
• M’illumino d’incenso (La Stampa,
27.5.2010<Ungaretti )
• Quattro cadaveri in cerca d’autore (CS, 11.5.1988
<Pirandello)
• Cantami, o squalo, la crisi funesta (La Stampa,
21.6.2010 <Iliade)
• Arsenico e vecchi vizietti (Domenicale
S24ore27.11.2010 < Kesselring)
Altri esempi di citazioni (spesso mascherate tramite
paronomasia)
Da “il manifesto”:
• Quello che il calcio (16.5.2004)
• Vengo anch’io (11.9.2002)
• Bello ciao (6.6.2002)
• La piccola vendetta lombarda (6.4.2001)
• C’eravamo tanto amati (30.6.2000)
Tendenza al manierismo
• La perdita di referenzialità a vantaggio di funzionalità espressive e
impressive, motivata da esigenze di innovazione, vivacizzazione e
spettacolarizzazione rischia oggi di perdere originalità e forza
innovativa, come conseguenza della ripetizione
• Giulio Nascimbeni proponeva un premio per le testate che avessero evitato l’uso di
formule come
• Annunciato (< Cronaca di una morte annunciata di Garcia Marquez)
• Ordinario (< Storie di ordinaria follia di Ferreri: ordinaria burocrazia, ordinaria corruzione…)
• Eccellente (<Cadaveri eccellenti di Rosi: arresti eccellenti, vittime eccellenti…)
Strumenti di consultazione
• Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Bompiani, 1988
• Lausberg, Elementi di retorica, il Mulino 1969
• G. Beccaria, Dizionario di linguistica e di Filologia,
Metrica, Retorica, Einaudi 1996
• Dogana, Le parole dell’incanto, Angeli 1990
Griglia di analisi dei titoli
• Piano enunciazionale: chi parla?
• Titoli oggettivi (enunciativi) vs titoli soggettivi (paradigmatici)
• Piano linguistico
Lessico
Sintassi
• Piano proposizionale: cosa dice?
• Piano retorico: come lo dice?
• Parole neutre
• Figure di parola e loro funzione (ornamentale, evocativa, costitutiva)
• Giochi di parole (paronomasia, antanaclasi, antitesi, citazioni)
• Metafore, metonimie, sineddochi
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Slide 14-16.10.2013 - Dipartimento di Comunicazione e Ricerca