Hai scaricato questo articolo dal portale di Filiera AQ LEGGI GRATUITAMENTE ALTRE NOTIZIE SU: http://www.agriok.it/magazine www.agriok.it/notizie ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER www.agriok.it/newsletter www.filiera-aq.it PROVATO DA VOI Trattore New Holland TN75DA ■ di Ottavio Repetti orniamo a occuparci di un piccolo tuttofare, il “trattorino” che in un’azienda di contoterzismo fa qualsiasi cosa e non deve mai avere un problema che è uno. Stavolta tocca a un piccolo di casa New Holland. Per la precisione, al TN75DA, modello di mezzo della gamma Tnd che va da 60 a 95 cavalli. I classici trattori per semina e fienagione, insomma, che però su terreni di collina non disdegnano l’aratro e i trasporti. Per la nostra prova abbiamo scelto i fratelli Gatti, contoterzisti della provincia di Parma. A casa loro troviamo un esemplare acquistato nel 2006 e che in due anni e rotti di lavoro ha collezionato circa 650 ore. Non sono tantissime, ma bastano a valutare una macchina da 75 cavalli che in gran parte si affida alla meccanica e punta alla semplicità. Questo anche per scelta dei proprietari, dal momen- T 38 La macchin è stata valu a ta dopo 650 ta ore di lavor o Il TN75DA provato per voi nel Parmense. to che la serie Tn, soprattutto nella versione Tns, può anche essere un mini-concentrato di tecnologia con sollevatore elettronico, ponte anteriore sterzante e sofisticata gestione della doppia trazione. «Abbiamo voluto un trattore piuttosto semplice – ci spiegano Erminio e Fabio Gatti – da usare Con le sue dimensioni compatte e una cabina ad alta visibilità, il TN75 è l’ideale anche per i lavori nel cortile aziendale. numero 7/8 - 2008 - il CONTOTERZISTA soprattutto nella semina, nella sarchiatura e con uno spandiconcime pneumatico. Facciamo anche tanta bietola, con questa macchina. Soprattutto semina». Il giudizio di massima è positivo. «Un trattore che si difende. Ha qualche difetto, ma nel complesso è una macchina che fa il suo lavoro e non crea problemi; questo è l’importante». Tre cilindri Il motore è il meglio per risparmiare peso: tre cilindri Iveco, 2.930 cc, in versione turbocompressa per arrivare a 76 cavalli (55,5 kW) di potenza. La riserva di coppia è particolarmente interessante, dal momento che arriva al 37%. Certo, un 4 cilindri offrirebbe maggiore rotondità e PROVATO DA VOI Erminio Gatti, Fabio Gatti e Davide Trevisan. In tutto la macchina dispone quindi di 32 rapporti in avanzamento e 16 retromarce, con le quattro marce sincronizzate. Il rapporto elettroidraulico, innestabile sotto carico, riduce la velocità del 20% aumen- silenziosità e magari anche superiore riserva di coppia, «ma comunque l'onesto tre cilindri il suo lavoro lo fa. Anche alla presa di forza il rendimento è più che accettabile grazie alla trasmissione meccanica. Riusciamo a fare tutto quel che serve, a ogni modo. Non è che ci si possa lamentare». La Pto ha tre velocità: 540 giri, Eco e sincronizzata alla marcia, con velocità di 1.000 giri optional. L’innesto è elettroidraulico. I consumi, dicono i proprietari, sono buoni, in rapporto alle prestazioni. Cambio non solo meccanico La Serie Tnd è offerta con tre trasmissioni. I Gatti hanno scelto quella Il sollevatore è meccanico, con attacchi di categoria I e II. La portata è più che sufficiente per gli usi cui è adibita una macchina di questa classe. Acceleratore a mano, distributori e sollevatore sono posti vicino alla postazione di guida. tecnologicamente più avanzata: cambio a 4 rapporti e 4 gamme, ma con mezza marcia idraulica e inversore parimenti elettroidraulico. Nel gergo New Holland, Dual Command (Hi-Lo) con Power Shuttle. tando di altrettanto la coppia alle ruote. «È una marcia utile in certe situazioni, per esempio con un carico di lavoro improvviso. Permette di avere un po’ più potenza senza mettere mano al cambio e soprattutto alla frizione», dice Fabio Gatti. L’innesto è buono, anche sotto carico e con il motore su di giri. L’inversore, invece, in queste condizioni fa fatica. «Quando si cambia direzione tenendo “su” il motore, per esempio perché stiamo usando un attrezzo che richiede sempre potenza al cardano, l’inversore strap- La macchina monta tre distributori a controllo meccanico. Finora non hanno avuto problemi di tenuta o malfunzionamento. La cabina è sufficientemente spaziosa e dotata di ottima visibilità su tutti i lati. Dà fastidio solamente l’arco centrale, ben visibile nella foto. pa. Lo abbiamo già fatto registrare due volte, ma dopo qualche centinaio di ore il problema il CONTOTERZISTA - numero 7/8 - 2008 39 PROVATO DA VOI LA NUOVA GAMMA L a serie TN, nelle versioni D e S, è stata recentemente ribattezzata con il nome di T4000. Per la precisione, il nostro modello è il T4030, con 78 CV di potenza nominale, 330 Nm di coppia e il 39% di riserva di coppia. La gamma, invece, va dai 65 cavalli del T4020 ai 97 del T4050. In pratica, 5 cavalli in più rispetto ai vecchi TN su tutti i modelli. Si conferma la trasmissione (dotata dell'innovativo De-Clutch per cambiare 8 marce senza l'uso del pedale frizione) e la cabina (implementata per silenziosità), mentre vengono proposti un sollevatore idraulico dalla maggiore capacità e nuovi motori tutti 4 cilindri turbo intercooler (3,2 litri, Tier III per 4020 e 4030, mentre arriva a 4,5 litri sui due modelli più potenti). Si risolve quindi un difetto evidenziato in questa prova, ovvero la "debolezza" del motore a tre cilindri. Si tratta, in ogni caso, di trattori del tipo “utility”, ovvero adatti a fare un po’ di tutto. Indispensabili a casa del contoterzista, per semine e lavorazioni leggere, onnipresenti nell’azienda agricola, soprattutto se collinare, ma impiegati spesso e volentieri anche in campi molto meno agricoli, come la manutenzione stradale e la cura di parchi e grandi giardini pubblici. Notevole la possibilità di personalizzazione. Sia sulla trasmissione, come abbiamo visto, sia sull'assale anteriore, che può essere del tipo “supersterzante”. In quel caso la macchina svolta in soli 3,4 metri. L'ottimo design resta invariato, e la gamma si allargherà a breve anche con i nuovi T4000F e T4000V. Il sollevatore dispone del classico comando a due leve (posizione e sforzo) e del sistema (proprietà New Holland) "Lift-O-Matic". ricompare. Ci hanno detto che è questione di frizioni che si devono assestare. Quindi tra un po’ dovrebbe mettersi a posto da solo». La doppia trazione è elettroidraulica (sulle versioni Tns è disponibile l’innesto automatico, tra l’altro). A comando elettrico anche il bloccaggio dei differenziali, che è totale su entrambi i ponti. La Motore, radiatori e filtri un po’ incastrati per contenere tutto in ridotte dimensioni. Tuttavia non vi sono problemi di surriscaldamento e le manutenzioni sono agevoli, dicono i proprietari. 40 numero 7/8 - 2008 - il CONTOTERZISTA Cruscotto all’insegna della semplicità ma comunque completo. velocità massima è naturalmente di 40 orari; quella minima dipende dalla trasmissione. Per chi monta il superiduttore, arriva a 160 metri l’ora. Il ponte è rigido, inutile dirlo. Ed è anche inutile aggiungere che la sterzata è molto buona, come sempre su questa categoria di macchine. L’angolo è di 55°, con 3,8 metri di raggio di svolta. «Si manovra bene – confermano i fratelli Gatti – anche perché è molto corto. E quando faccia- La leva per la selezione delle gamme è posta piuttosto in basso, di fianco al sedile. PROVATO DA VOI I PREGI 1 2 - Buona maneggevolezza, grazie a passo corto e a un bell’angolo di sterzata - Cambio facile da usare e con rapporto sotto carico che riduce il ricorso alle marce meccaniche e alla frizione (1) - Buona visibilità in cabina (2) mo bietole, con la carreggiata allargata e le ruote strette, la maneggevolezza arriva al massimo». Pompa idraulica potenziata La versione con cambio Dual Command prevede, di serie, la pompa I DIFETTI - Inversore un po’ brusco, soprattutto quando si cambia direzione con il motore su di giri (3) - Arco centrale sulla pedana della cabina: fastidioso se si resta parecchie ore a bordo - Il motore, pur generoso, potrebbe avere un po’ di ripresa in più 3 idraulica Mega Flow da 64 litri al minuto. Altrimenti la macchina ha una pompa da 48 litri, cui però si deve aggiungere la pompa dedicata per lo sterzo. C’è olio a sufficienza, quindi, sia per il sollevatore sia per i quattro distributori disponibili sul Tn75. I LA PAGELLA Consumi e manutenzione 7,5: motore poco esigente in termini di gasolio. Manutenzioni semplici nonostante lo sforzo di incastro fatto dai progettisti per chiudere tutto sotto Impianto idraulico 7: portata d’olio sufficiente, distributori ben fatti, sollevatore meccanico, ma comunque efficiente Assistenza 7: è stata chiamata solo per registrare l’inversore. Risposta nei tempi e modi dovuti, comunque Prestazioni 6,5: il motore si dà da fare, ma è un tre cilindri da 3 litri scarsi. Più di tanto non può combinare. Comunque risponde alle esigenze; senza stupire, ma il suo lavoro lo fa Affidabilità 6,5: non ci sono stati guasti, a parte il problema di registrazione dell’inversore Trasmissione 6,5: buon cambio, che meriterebbe almeno un 7 se non fosse per l’inversore, giudicato brusco nel cambio di direzione soprattutto quando il motore è su di giri. La marcia sotto carico invece si comporta molto bene Versatilità 6,5: la categoria dei 75 CV è votata al tuttofare per definizione. E anche questo TN DA si adatta bene. Però il motore un po’ limitato impedisce di uscire troppo dal seminato Condizioni di lavoro 6,5: cabina valida, rumore un po’ elevato secondo l’operatore, ma nella norma. Comandi discretamente organizzati Cofano corto e spiovente: un aiuto alla visibilità. La linea è quella ormai caratteristica dei New Holland di ultima generazione. fratelli Gatti, però, ne hanno voluti solo tre, tutti meccanici. «Lavorano bene; del resto su questi trattori non sono estremamente impegnati. Hanno il controllo del flusso e tanto basta». Anche il sollevatore è stato scelto all’insegna della semplicità. Meccanico, con regolazione dello sforzo e controllo dell’altezza all’esterno della cabina. «Non ci serviva di più. È un sollevatore di prima e seconda categoria che non dà problemi. Ha una portata sufficiente per gli usi di questo trattore e un controllo della posizione abbastanza preciso», spiega l’operatore della ditta Davide Trevisan. Il sollevatore in versione meccanica dispone inoltre del LiftO-Matic per un richiamo rapido nelle svolte a fine campo e un successivo interramento senza rifare la regolazione della profondità. Vediamo qualcosa della cabina, piuttosto grande e con ampia superficie vetrata, in grado di fornire una buona visibilità su tutti i lati, indispensabile su una macchina di piccole dimensioni e costruita anche per muoversi in spazi particolarmente il CONTOTERZISTA - numero 7/8 - 2008 41 PROVATO DA VOI LA RISPOSTA DELLA CASA COSTRUTTRICE I l TN75DA appartiene alla gamma "utility" New Holland, una fascia di prodotto “inventata” proprio dal costruttore italiano. I trattori utility sono stati concepiti sulla base dell’esperienza raccolta nel nostro Paese e rappresenta la risposta ideale per la piccola e media azienda agricola italiana, ma, vista la robustezza costruttiva, anche per il contoterzista o la grossa azienda agricola. L'elevata manovrabilità della macchina (valori dimensionali contenuti e disponibilità del SuperSteer), le dimensioni raccolte, la massa contenuta, l’adattabilità a qualsiasi impiego medio/leggero anche specializzato (fienagione, semina, diserbo, affinamento superficiale, trattamenti in frutteti/vigneti a sesto ampio) ne hanno decretato il successo. La robustezza di questa serie di macchine e la generosità dei motori Iveco ne consente l’utilizzo, con una cospicua zavorratura, anche in applicazioni più impegnative come l’aratura. La cabina garantisce un’accessibilità eccellente con un profilo straordinariamente basso per un accesso anche ai manufatti edili con bassi accessi, coltivazioni boschive ecc. La scelta di New Holland di rispondere alla richieste ridotti. «I comandi in cabina vanno bene. Non ci sono grossi problemi, anche i distributori si raggiungono senza difficoltà. Il cambio, soprattutto grazie alla mezza marcia, è comodo da usa- re e lo sterzo è sufficientemente morbido», ci dicono i proprietari. Che aggiungono, però, un piccolo difetto: l’arco centrale sul pianale della cabina. Necessario per tenere bassa la medesima e con essa il baricentro della macchina, ma scomodo quando si resta per tante ore con i piedi impediti nel movimento. «È ancora una cabina alla vecchia maniera, in questo senso. I nuovi modelli, invece, hanno ormai tutti il pianale piatto, molto più comodo per chi guida», precisa Fabio Gatti. L’abitacolo del TN75DA dispone di aria condizionata che, a richiesta, può avere i filtri a carboni attivi, opzione utilissima su un trattore usato spesso e volentieri con la bot- Dietro la cabina è disponibile il controllo esterno del sollevatore. 42 numero 7/8 - 2008 - il CONTOTERZISTA di impiego professionale delle proprie macchine ha imposto, a livello progettuale, di montare frizioni sovradimensionate (unici sul mercato), aspetto, questo, apprezzabile anche esternamente dalla generosa strutturazione della scatola trasmissione. La serie TNDA sarà sostituita dalla serie T4000 utility, trattori che ereditano tutte le caratteristiche dei loro predecessori con alcuni importanti miglioramenti. Partiamo dai motori, oggi tutti a 4 cilindri Iveco FPT con turbo intercooler e EGR (Exaust Gas Recirculation); l’intervallo di manutenzione, proprio per rispondere alle esigenze professionali, è passato da 300 ore di lavoro a 600 ore; il cambio dispone oggi del declutch, un tasto posto sulla leva del cambio che funziona come frizione e che può essere utilizzato in alternativa al pedale della frizione. Queste sono solamente alcune delle novità introdotte nei nuovi T4000 utility. Per concludere, vorrei solamente ricordare che nella nuova serie T4000 utility viene amplificata la filosofia progettuale New Holland che ha decretato il successo di questo progetto costruttivo. Francesco Zerbinati Marketing manager New Holland Italia te da diserbo o l’irroratore per fitofarmaci. La rumorosità è di 78 decibel (per questa gamma è la media). Inoltre New Holland dispone della cabina Blue-Cab, caratterizzata dalla maggiore pressurizzazione interna, dai filtri speciali e da un impianto di condizionamento e ventilazione forzata che consente una superiore protezione del conducente durante il lavoro in ambienti polverosi o durante i trattamenti fitosanitari. Finiamo come consuetudine con la manutenzione. «Il motore è un po’ incastrato, ma del resto le misure sono quel che sono e farci stare tutto è un problema. I radiatori sono coperti da batteria e filtro dell’aria, però il motore non si scalda, lo abbiamo visto anche lavorando in piena estate al massimo carico. I tempi di intervento sono buoni e non è una macchina che richiede grandi lavori; giusto il minimo indispensabile». Nel complesso, concludono i fratelli Gatti, è un trattore che fa più che decorosamente il suo dovere. Macchina semplice, basata sulla meccanica, ma con un po’ di tecnologia dove serve. Per esempio nella presa di potenza e nel cambio con un rapporto sotto carico, due dispositivi che sembrano banali, ma che fanno la differenza quando con un trattore si fanno soprattutto semine e fienagione. ■ sul pro ss imo n ume ro Prov at o da vo o i: MIETITRE BBIA C LA AS LEXION 6 0 0 TERRA TRAC